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Genitori-Figli Autostima

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Genitori-Figli Autostima
Genitori, figli, difetti:
come coltivare l’autostima
dr. Pietro Borromeo 2015 Consultorio
Centro per la Famiglia
AGAPE società cooperativa sociale
Consultori Familiari Accreditati:
TREVIGLIO
“Centro per la Famiglia” – via Pontirolo, 18/A
0363.46480
CARAVAGGIO
“Punto Famiglia” – Circonval. Papa Giovanni
Paolo II , 23
0363.51555
Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000 –
certificato N. 00.337.1499 del 19/12/2008
STILI EDUCATIVI E AUTOSTIMA
Ogni genitore affina il proprio stile educativo in relazione a
ciò che egli vuole per il figlio, a ciò che ritiene più opportuno
o è convinto di dover fare
!  Alcune ricerche hanno evidenziato gli effetti che un
determinato stile educativo può avere sulla personalità dei
figli.
!  “ NON SO COME FARGLI CAMBIARE IL SUO
ATTEGGIAMENTO , COMPORTAMENTO” Assumiamoci le nostre responsabilità sul fatto che nostro
figlio tenga determinati atteggiamenti e cambiamo il nostro
stile, il nostro modo di relazionarci con lui.
! 
Modello educativo e autostima
Lo stile educativo influenza l’autostima
E’ responsabile della fiducia in se stessi
Stile genitoriale
Per stili genitoriali si intendono tutte le
modalità educative ed accuditive con cui i
genitori svolgono le loro funzioni e si
rapportano ai propri figli. Un punto base
dell’educazione è il rapporto che ci deve essere
tra autorità, controllo, supporto, autonomia
! 
Stile genitoriale
Lo stile genitoriale è la modalità prevalente con cui
ci si relaziona con il proprio figlio/a.
Lo stile genitoriale può dipendere :
!  dallo stile genitoriale dei propri genitori
!  dalle esperienze avute con altre figure di
riferimento
!  dalle decisioni che ognuno prende a partire dalle
proprie esperienze e dalla conoscenza di sé e
dell’altro
!  da conoscenze e competenze
Stile genitoriale
! 
! 
! 
Due importanti variabili definiscono lo stile educativo:
controllo/supporto
Controllo = le richieste che i genitori fanno ai figli per
integrarli nella famiglia e nella società, sollecitando
comportamenti maturi, esercitando controllo e
supervisione.
Supporto = le azioni finalizzate a favorire
l’individualità, l’autoregolazione e l’individualità,
l’autoregolazione e l’affermazione di sé attraverso
espressioni di sostegno e calore (vicinanza affettiva) e
disponibilità a soddisfare bisogni e richieste del figlio
Stili genitoriali
! 
Autoritario (alto controllo/basso supporto)
! 
Permissivo (alto supporto/basso controllo)
! 
Iperprotettivo (alto controllo/alto supporto), verso la dipendenza
! 
Trascurante (basso supporto/basso controllo)
! 
Autorevole (alto controllo/alto supporto), verso l’autonomia
di Anna Oliviero Ferraris
Stile autoritario
ALTO CONTROLLO-BASSO SUPPORTO
Il genitore da regole restrittive senza
informazione. No numerosi e ingiustificati,
punizioni severe, dialogo scarso o assente,
spesso freddezza (percepita)
!  I genitori che hanno un approccio autoritario
con i figli sono severi, stabiliscono regole senza
fornire spiegazioni e non tengono conto
dell'opinione dei figli. Numerosi sono i "no", la
disobbedienza è interpretata come una minaccia
all'autorità.
! 
Stile permissivo
ALTO SUPPORTO-BASSO CONTROLLO
! 
! 
! 
Non ci sono ne limiti , ne richieste. I genitori si
aspettano che i figli si educhino da soli, possono essere
affettuosi e molto tolleranti ma manca una guida,
possono incoraggiare ma essere incoerenti
I genitori cedono spesso alle richieste dei figli affidando
loro decisioni che non competono, non pongono limiti,
ne fanno richieste. Viene a mancare una guida e ognuno
reagisce sull'onda del momento
I genitori permissivi pretendono raramente dai figli
comportamenti responsabili e spesso non esercitano su
di loro né controllo né autorità.
Stile iperprotettivo
ALTO CONTROLLO, ALTO SUPPORTO, VERSO LA DIPENDENZA
!  Genitori
affettuosi ma troppo ansiosi, interventisti,
infantilizzano i figli, formano legami simbiotoci
!  Frequentemente
i genitori consapevoli
dell'importanza dell'educazione e capaci di stabilire
legami forti, diventano iperprotettivi, sono cioè
eccessivamente preoccupati per ciò che potrebbe
accadere ai figli in loro assenza, hanno paura che
possano sbagliare, incorrere in pericoli, andare
incontro a insuccessi
Stile trascurante
BASSO CONTROLLO-BASSO SUPPORTO
!  Il
genitori non sono ne esigenti, ne recettivi,
ma sono distaccati, possono ignorare le
necessità dei figli, hanno scarso interesse per
ciò che i figli fanno, non forniscono loro
strumenti di comprensione del mondo
Stile autorevole
ALTO SUPPORTO-ALTO CONTROLLO-VERSO L’AUTONOMIA
!  Il
genitore richiede rispetto e stabilisce regole adatte
all’età, è affettuoso e coerente, non è invadente,
incoraggia e promuove l’autonomia, fornisce
strumenti di comprensione del mondo, si assume le
sue responsabilità e sa dire di no
!  I genitori autorevoli sono coloro che riescono a
dosare autorità e dialogo, fermezza e comprensione,
capacità di imporsi e negoziazione
!  Il genitore autorevole rispetta la volontà del figlio ma
allo stesso tempo stabilisce e mantiene delle regole
Riflettiamo sullo stile autorevole
L’autorevolezza è uno stile educativo sano,
non soffocante né repressivo, evita la
permissività e l’autoritarismo che
favoriscono nei figli
insicurezza e insoddisfazione.
Un modello a cui ispirarsi…….
consapevoli delle matrici infantili….
Codice materno
Il codice materno è incentrato sul principio di
appartenenza e sulla soddisfazione dei bisogni
!  Il codice educativo materno, è incline
all’empatia, all’accoglienza, alla protezione, alla
cura ed alla vicinanza fisica. E’ caratterizzato da:
!  Compiacenza e tolleranza
!  Comprensione e gratificazione
!  Soddisfazione dei bisogni
!  Protezione
! 
Codice paterno
! 
! 
! 
! 
! 
La funzione del codice paterno è la consegna, la
trasmissione delle regole di vita sociale, di limiti e
confini. Regola non significa, però, limitazione di
libertà, ma dare la possibilità al figlio di muoversi e
sperimentare, in un contesto adeguato all’età. A a che
fare con:
dare responsabilità
stimolare alla conquista della vita
dare regole (diverse da ORDINI)
porre limiti (vedi CONFLITTO)
!  Famiglia
etico-normativa
!  Famiglia
affettiva
! Famiglia
educativa
PATERNO E MATERNO SI INTEGRANO
Varie idee sull’autostima…..
!  Capacità
di potenziarsi, di essere dei
“grandi”
!  Sentirsi sempre al top, belli, potenti,
fortunati…
!  Somigliare a…..chi ce l’ha fatta
!  Sentirsi sempre apprezzati dagli altri
Questo modo di intendere l’autostima è
ingannevole e pericoloso, costruito su…
Qualcuno che non si è
!  Come si piacerebbe essere
!  Come altri desiderano che si diventi
! 
Autostima basata su un VALORE di altri, non sulla
vera natura personale
Se l'autostima è gonfiata artificialmente
attraverso una ipervalutazione o svalutazione degli
altri, la fiducia in sé sarà falsata
!  Se la stima di sé dipende dai giudizi degli
altri, la fiducia in sé stessi sarà scarsa
perché si mette la valutazione della
propria persona nelle mani degli altri
! 
Se l'autostima è fondata sulla fiducia in
sé stessi, allora il legame sarà forte
! 
Cos’è l’autostima?
! 
AUTO: riferito a se stessi
! 
STIMA: dare un valore ad una determinata cosa
Autostima riguarda qualcosa di se
stessi al quale viene dato un
VALORE
AUTOSTIMA
E' la considerazione che un individuo ha di sé
stesso, il valore e il giudizio che si
attribuisce, ciò che sente di contare
come persona.
Tiene conto del concetto di sé (insieme di
elementi a cui una persona fa riferimento per
descrivere se stessa) ma si differenzia
I TALENTI ED I LIMITI
Talenti: caratteristiche che si hanno per natura,
che sono i punti di forza, le caratteristiche
naturali essenziali che aiutano a sviluppare il
personale progetto di vita. Si possono coltivare.
!  Limiti-difetti: caratteristiche che non sono
sviluppate in modo “eccellente” e che non sono
essenziali per il progetto di vita. Possono essere
migliorabili.
! 
Conoscere e soppesare talenti e difetti
per sapere chi si è
Conoscere i talenti e i difetti
e far si che diano frutto
per il proprio progetto di vita
COMINCIARE DA NOI
Le basi dell’autostima
prima matrice individuativa 18 mesi-2 anni
Le basi dell’autostima
prima matrice individuativa 18 mesi-2 anni
L’autostima la si costruisce dai primi giorni di vita del piccolo
e ha a che fare, soprattutto, con il rapporto che i genitori
riescono a instaurare con lui, con la loro capacità di
infondergli, ancora neonato , sicurezza e fiducia in se stesso e
negli altri
!  Un bambino piccolo si basa solo su criteri esterni per
confermare il proprio valore personale e la propria
competenza. Si aspetta che siano persone significative della
sua vita (genitori, nonni, insegnanti) a dimostrare amore e
approvazione, vivendo così una totale dipendenza
! 
Le basi dell’autostima
prima matrice individuativa 18 mesi-2 anni
!  Nei
primi anni di vita il bambino sviluppa
un’immagine di sè in base alla percezione di una
positiva o negativa relazione con le figure primarie di
riferimento
!  La formazione del proprio modo di considerarsi e di
definirsi e la valutazione del proprio valore avviene
ad un’età molto precoce
Le basi dell’autostima
prima matrice individuativa 18 mesi-2 anni
I genitori, in primis, per un bambino costituiscono le
“colonne portanti” per la sua sicurezza, serenità,
autonomia, il fondamento su cui va a organizzarsi la sua
personalità. John Bowlby enunciò, nella teoria
dell’attaccamento, che la madre e la relazione con il
piccolo forniscono a quest’ultimo una “base sicura” per
mezzo della quale lo stesso sviluppa la convinzione di
essere amabile, che può allontanarsi ed esplorare il
mondo, di avere fiducia nelle proprie capacità e in
quelle degli altri, un Sé positivo e affidabile
Le basi dell’autostima
ristrutturazione sociale Adolescenza
! 
Rapporto con il gruppo dei pari (un processo di
socializzazione positivo e/o una ristrutturazione positiva nel
gruppo adolescenziale dei pari possono rinsaldare
l’individuazione personale e nutrire parti carenti)
!  Specchi
ricevuti dagli altri significativi:
1.  Adeguati, con una valorizzazione positiva
2.  Insufficienti, carenti
3.  Prevalentemente negativi, svalutazione costante
4.  Troppo positivi, ipervalorizzazione irrealistica
5.  Ambivalenti
Genitori e autostima
Cosa fare…
! 
! 
! 
! 
! 
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! 
! 
! 
Assicura una base sicura (ama tuo figlio/a per quello che è)
Ascolta le sue parole e i suoi bisogni
Sostieni lo sviluppo della sua AUTONOMIA : è molto importante che i
bambini ed i ragazzi possano sperimentare, provare e sbagliare. Hanno
bisogno di FIDUCIA, di essere valorizzati e incoraggiati a fare scoperte e
tentare, ANCHE CONFRONTANDOSI CON INSUCCESSI (il valore
non è quello che si fa)
Collabora per aiutarlo/a a sviluppare e valorizzare i punti forti e ad
accogliere e migliorare i punti deboli, ed anche la FATICA che fa
CRESCERE
Riconosci i successi e incoraggialo negli insuccessi (non trasferire le
aspettative sul figlio/a)
Accompagna la sua socializzazione
Abitualo/a ad assumersi le sue responsabilità e a prendere decisioni in
base alle capacità
Aiutalo/a ad essere coinvolto/a in attività ed esperienze costruttive
Sii un MODELLO POSITIVO ! CREDI IN TE STESSO
Genitori e autostima
Cosa non fare…
! 
SVALUTAZIONE (e giudizio negativo o ipercritico)
! 
UMILIAZIONE (e ricatto affettivo)
! 
MANCANZA DI ASCOLTO (e comunicazione
manipolatoria)
! 
INSOFFERENZA (rifiuto velato)
! 
IPERPROTEZIONE (e ipervalutazione)
Alcuni indicatori di bassa autostima
nel bambino
! 
! 
! 
! 
! 
! 
! 
HA SCARSA CONSIDERAZIONE DI SE’ : “non so fare le cose bene
come gli altri”
NON RISCHIA : “non voglio provarci, tanto so che non ci riuscirò” e
TENDE A FUGGIRE DA EVENTUALI FALLIMENTI
TENDE AD IDEALIZZARE GLI ALTRI: “ il mio amico...lui sì che è
bravo!”
MANIFESTA UN’ ECCESSIVA TIMIDEZZA
DIFFICOLTA’ nell’ESPRIMERE e/o CONTROLLARE LE PROPRIE
EMOZIONI
DIFFICOLTA’ A RAPPORTARSI CON GLI ALTRI IN MODO
POSITIVO E GRATIFICANTE
TIMORE DI NON ESSERE CAPITO E DI ESSERE GIUDICATO
Autostima e cambiamento
Il cambiamento mette in gioco le sicurezze di base,
verso la spinta all’autorealizzazione
La capacità media di cambiamento è direttamente
proporzionale all’autostima
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