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ma che splendida “cinquina”

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ma che splendida “cinquina”
2007
Edizione del
Nonno
N.6
AFj
OTTOBRE
AlferOlé
A L F E R O
F O O T B A L L
J O U R N A L
Aperiodico di Quasi-Informazione Sportiva
Tutti i numeri di Alferolè sono disponibili su www.alfero.net
MA CHE SPLENDIDA “CINQUINA”
Partita spettacolare a Quarto, i ragazzi battono i padroni di casa per cinque reti ad una,
vanno a segno: Mirco P. per due volte e una volta ciascuno Diego, Matteo, Paolo A.
SOMMARIO
6° Giornata Andata
Quarto - Alfero 1 -5
pag. 1
Risultati classifica curiosità
pag. 2
Identikit a cura di
Soldati Nicola
pag. 3
6° Giornata Andata
Quarto - Alfero 1 -5
pag. 4
Le Pagelle di Accio
pag. 4
Rubrica “CERA UNA
VOLTA”
pag.5
Amarcord
pag.6 -pag. 7
Criciverb olè
pag.8
Fiocca la neve, la prima, in singoli, i ragazzi sono pronti, fortuna. Solo al 10° i locali si to apposta. Ma si riprende.
questo anticipo d’inverno, hanno fatto tesoro degli sba- affacciano nella nostra area È un assedio nella porta del
man mano che si sale l’asfal- gli commessi ed ora hanno dopo un contropiede scatu- Quarto, Penna ci prova più
to si imbianca a
tanta voglia rito dall’unico disimpegno volte poi al 30° realizza una
voler formare
“Se vogliamo di riscattarsi. sbagliato di Accio, la palla, splendida rete: bella apertura
un candido tapscende in comunque, finisce abbon- di Nuti che d’esterno destro
sappiamo gio- Sicampo,
peto in onore
il ter- dantemente fuori. Ripren- innesca Lanzi Samuele, quedella vittoria. È care a pallone e reno di gioco diamo subito le redini del st’ultimo dal fondo crossa
un trionfale riè di modeste gioco e al 15°,
rasoterra dove
possiamo am- dimensioni, il sugli sviluppi “Kurt restitui- pesca il centorno, il nostro,
Alfero è lì che ci bire a mete ben manto erboso, di un calcio sce la palla con travanti che al
aspetta a bracc e r t a m e n t e d’angolo, Penvolo di sinistro
più alte”
cia aperte per
non dei mi- nacchi va alla un tiro violen- insacca sotto la
festeggiare con
gliori, potreb- conclusione a
Anto che stende traversa.
noi. I commenbe presentare botta sicura ma
che con l’1 a 0
ti sono unanimi: -Bravissi- delle insidie: l’erba alta non il portiere con l’avversario po- continuiamo a
mi!- -Fantastici!- -Grandio- si addice al nostro modo un balzo feligirare palla,
sizionato ad un far
si!- Abbiamo così addolcito di giocare, il fraseggio e il no respinge. Ci
bravi a centrol’amara sconfitta della set- continuo girare della palla siamo, siamo
metro da lui” campo, ma altimana scorsa dimostrando potrebbero esserne condi- in vena e puntrettanto bravi
che se vogliamo sappiamo zionati. Al fischio dell’ar- zecchiamo in
nelle retrovie
giocare a pallone e possiamo bitro siamo così schierati: a diverse occasioni, la partita dove ci si disimpegna alla
ambire a mete ben più alte. difendere la porta, tra i pali, è molto corretta solo al 20° grande, più volte arriviamo
Ma torniamo indietro, riav- il rientrante Gabiccini, in il direttore di gara fischia per alla conclusione e fino alla
volgiamo il nastro e vediamo difesa, come
la prima volta termine del primo tempo
come sono andate le cose. ultimo uomo, “Bussi opta per un fallo di gio- non concediamo spazi. NelCome Garibaldi e le sue ca- Staba, in marco, un minuto la ripresa le cose rimangono
un prudente dopo Accio re- invariate, noi giochiamo,
mice rosse, Bussi riparte da catura
Cele,
Quarto (non è proprio lo Giulio e Sa4-5-1 così da sta dolorante a loro subiscono, non si segnastesso dell’eroe dei due mon- muele, più o
terra, con molto la niente di importante se
di, ma pur sempre di Quar- meno allineati affrontare nella fair play gli av- non il cambio di Angelo per
to si tratta) per la conquista a centrocampo
versari buttano Kurt al 5°. Un minuto dopo
maniera
dell’Italia. In settimana pre- Kurt, Diego,
fuori la sfera su calcio d’angolo in nostro
migliore la
para l’incontro a tavolino, Accio, Orazio e
per i necessari favore, la difesa respinge
minuziosamente sistema i Barduch, unisoccorsi, alla ri- corto e Nuti al volo di eterno
trasferta”
ragazzi ruolo per ruolo e ca punta Mirpresa del gioco, destro realizza il raddoppio
decide di cambiare modulo, co Pennacchi.
Kurt, ricambia con un tiro sotto l’incrocio.
opta per un prudente 4-5-1 Fin da subito
la cortesia e mol- Un altro splendido gol per
così da affrontare nella ma- emerge la voglia di far bene, to sportivamente restituisce il 2 a 0 dell’Alfero. Al 11° è
niera migliore l’insidiosa schiacciamo nella loro area la palla con un tiro violento la volta di Luchetto che fa
trasferta. Dopo l’ultima di- il Quarto chiudendo tutti gli che stende l’avversario posi- l’ingresso in sul terreno di
sastrosa partita ha lavorato e spazi, arriviamo alla conclu- zionato ad un metro da lui,
continua a pag. 4
non poco sulla psicologia dei sione più volte senza troppa qualcuno insinua l’abbia fat-
www.appenninonord.it
BAR
RISTORANTE
PIZZERIA
via don Francesco Babini 13/a 47028 Alfero (FC) 0543910543
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MISSIONE COMPIUTA ! ! !
Con un secco 1 a 5 l’Alfero esce da Quarto con una gran bella prova,recuperati 2 punti alle prime del girone
RISULTATI
CLASSIFICA
S.MAURO - TURRITO
1-1
ACQUAPARTITA - BAR CHEERS 1 - 1
QUARTO - ALFERO 1-5
BODY ART - LA PIEVE 1-1
S.CATERINA- VIGNE rinv.
SQUADRE
PROSSIMO TURNO
RIOFREDDO domenica 28 ore 10.00
ALFERO - Pol. Forza Vigne
ACQUAPARTITA CALCIO
BODY ART BAGNO DI R.
APPENNINO NORD ALFERO
TURRITO - A.M.E.
LA PIEVE F.lli ALDINI
POL. S.MAURO IN VALLE
BAR CHEERS . PIZZ.1° MAGGIO
COSMONDA QUARTO
POL. FORZA VIGNE
A.S.D. S. CATERINA
NOMI
Pennacchi Mirco, per ora è lui con 4 gol
il bomber della squadra
PRES.
Acciai Enrico
0
Acciai Paolo
6
Acciai Riccardo
3
Barchi Massimo
4
Bardeschi Matteo
6
Bernabini Valerio
1
Branchetti Gabriele
5
Cinarelli Giacomo
3
Fabrizi Andrea
4
Fantini Angelo 4
Gabiccini Alberto 2
Giovannetti Alex 1
Giovannetti Luca 4
Lanzi Francesco 4
Lanzi Samuele 6
Novelli Denis 4
Nuti Diego
2
Pennacchi Mirco 6
Pennacchi Paolo
4
Portolani Giulio 5
Portolani Stefano 5
Soldati Nicola 6
Stoppa Cristian 0
Stradaioli Simone 1
Vignali Nicola 0
Vignali Samuele 2
Rossi Fabrizio 6
Taccioli Gianni
0
Bussi Ivan
M. voto
GOL
PT
13
13
12
8
8
8
7
5
2
1
AMM
G.
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6
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5
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5
P.D. D.R.
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ti
lda
i So
ad
ur
ac
Nome e Cognome
Gianni Taccioli.
Soprannome
a volte Taccio.
Ruolo
Provo a correre sulla fascia.
Attuale residenza
Alfero.
Età
25.
Altezza
1.76 m
Diciamo che esco poco.
Per te il bicchiere è mezzo pieno o
mezzo vuoto?
Sempre e costantemente mezzo
vuoto.
Meglio una birra oggi o un fusto
domani?
Un fusto domani.
Preferisci il mare o la montagna?
indifferente.
Ti piace ballare?
solo il liscio...
Il primo giocattolo
Credo un puzzle.
Frase/motto
The only thing that overcomes
hard luck is hard work. (L’unica cosa che supera la sfortuna è il
duro lavoro.)
La tua carriera
a bigliardino?
La cosa che non ti piace del calcio
Gli infortuni.
Il tuo + grande calciatore straniero
Henry.
Vuoi aggiungere qualcosa?
la palla è rotonda, il mister ha sempre ragione, un fosso si fa con due
sponde, non ci sono più le mezze
stagioni.
Peso
68 kg.
E quello italiano
Zambrotta.
Il tuo hobby
tanti, forse troppi, ma la chitarra
occupa un posto speciale.
Un tuo difetto
Carattere strano.
La tua migliore qualità
Non tradisco.
Che genere di musica preferisci
Rock e ovunque ci sia una buona
chiatarra.
Piatto preferito
Tagliatelle al ragù
Gusto della pizza
Bresaola, stracchino e rucola.
Bevanda
Heighermaster (ma come .zzo si
scrive)
Bar
Le domande bastarde:
Quando Luchetto rendeva l’Alfero
“grande” tu ancora prendevi il latte
dalla mamma, che emozione provi
a giocare assieme ad un mostro di
quel calibro?
Lo osservo molto durante gli allenamenti e ammiro come appoggia
di testa al portiere sui lanci lunghi
della squadra avversaria.
Mister Bussi è uno dei rari allenatori ad utilizzare in difesa ancora il
“vecchio libero” stile Baresi, non ti
sembra un po’ superato?
Per quello che ci capisco io, quindi
poco, è il modulo migliore dopo il
5-5-5 di Oronzo Canà.
ola
Nic
Famiglia Stoppa 0543.910151 www.piccolo-hotel.net
Identikit
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Stoppa Ruben e Bravaccini Cristian entrambi due colonne dell’
Alfero ”epoca Bussi”, hanno preferito il S.Agata in terza categoria
che l’Alfero in serie B nel C.S.I.
Cosa pensi di loro?
Non giudico le scelte degli altri ma
sarebbe bello poter organizzare
un’amichevole tra le due squadre,
Inoltre credo che a Ruben un po’
gli manchi Stabi che gli morde le
caviglie.
Se fossi il Sindaco del Comune di
Verghereto ed avresti a disposizione un bel gruzzoletto di soldi,
come li investiresti?
Inizierei con il colmare alcune discrepanze tecnologiche: ADSL. Poi
credo che il campo di Riofreddo
sia bellissimo e meriti un impianto
di illuminazione e degli spogliatoi
adeguati.
Cosa vorresti dire al mister quando
ti sostituisce?
Diciamo che è una situazione che
ancora non è mai capitata. Comunque non credo che l’arbitro
sia d’accordo a sostituire uno che
è già in panchina.
Soldati Nicola
Taccioli Gianni
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continua da pag. 1
gioco al posto di Orazio, poi al 14°
Barduch recupera la palla a tre
quarti, punta l’avversario, tunnel e
a tu per tu con il portiere sfodera un
cucchiaio alla Totti per il 3 a 0, è un
Eurogol, di quelli che raramente si
vedono in serie A, figuriamoci nel
nostro campionato. Una standing
ovation saluta l’autore di quest’ultima rete subito sostituito da Bussi
per Andrea Fabrizi, al 21° doppietta
personale di Pennacchi: su assist di
Angelo, punta il difensore avversario, lo salta e beffa il portiere con
un diagonale rasoterra per il 4 a 0.
Ormai non c’è più partita, si tratta
solo di far scorrere il tempo senza
correre rischi e soprattutto senza
cadere in inutili cartellini. Al 23°
Le Pagelle di Accio
Gabiccini A.
7,0
Dando un colpo di spugna
sull’intervento che ha causato il rigore possiamo dire
che è stata una partita perfetta la sua. Un paio di interventi niente male e due
uscite sicure.
BENE COSI’
Soldati N.
6,5
Diligente e poco impegnato non perde il duello con
il suo diretto avversario, e
vorrei ben vedere. Sportivo
a modo suo nel restituire
palla a chi lo aveva strattonato.
RISSOSO
Lanzi S.
6,5
Partita senza entusiasmare ma giocata comunque
a buon ritmo, non ha problemi nel contenere gli avversari e a spingere quando
ne ha l’opportunità. Molto
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sono i fratelli Pennacchi che si una cinquina perfetta sotto tutti i
scambiano la mano per la quarta punti di vista, è stata la partita più
sostituzione voluta dal mister, poi bella che abbiamo giocato finora,
tre minuti più tardi è
dove abbiamo dimostrala volta di Mister Bean
“E’ stata la to di avere piedi buoni e
che subentra a Staba.
soprattutto la mentalità
partita più giusta, non sono stati
Nonostante i 4 gol,
non tiriamo i remi in bella che ab- commessi errori, è stato
barca e continuiamo
concesso poco o niente
a giocare molto bene biamo gioca- e finalmente si è visto il
mantenendo la sfera
gioco. Manteniato fin ora” vero
sopra la nostra metà
moci così, con questo
campo, al 32° ancora
spirito, con questa dinauna stupenda rete siglamicità e forse la promota da Acciai con botta da fuori area zione non è poi così lontana, sono
sotto la traversa, la palla, imprendi- sempre più convinto che alla fine
bile, si infila dentro il sacco per la sia veramente serie A.
quinta volta. Nel recupero Rigoni
steso in area da Gabiccini si procura
Cera
il rigore che realizza per il gol della
bandiera del Quarto. Finisce 5 a 1,
bene nella ripresa con l’avversario alle corde.
IN FORMA
Branchetti
7,5
Tanto di cappello alla sua
prestazione. Ha di fronte
un avversario di livello al
quale non la fa mai vedere
senza commettere mai fallo.
Con un mastino del genere
non si passa.
PRECISO
Portolani S.
6,5
Una giornata di puro relax
per lui esce dal campo senza
avvertire la fatica dato che
gli avversari non arrivano
mai dalle sue parti.
IN VACANZA
Acciai P.
6,5
Si sblocca dopo oltre due
anni di assenza dal gol,
partita niente male la sua
cresce alla distanza quando
si abitua al nuovo schieramento tattico.
CONCENTRATO
Nuti D.
7,0
Durante
il riscaldamento
si sente echeggiare il canto
delle scimmie dai boschi
circostanti e lui si sente a
casa. Come in allenamento
sfodera tutta la sua classe in
giocate da vero campione.
MULTIVITAMINICO
Rossi F.
6,5
Buona partita anche la sua,
soffre quando c’è da soffrire
e quando c’è poi da divertirsi se ne và allo stadio con il
compagno Barduch.
LO-LO-LO-LO
Pennacchi M.
8,5
E’ lui sicuramente il migliore in campo, lotta e da solo
tiene sotto scacco tutta la
difesa di casa. Doppietta che
impreziosisce il suo palmares stagionale.
MOSTRUOSO
Portolani G.
6,5
Un po’ più impegnato del
fratello non è però mai messo sotto pressione in alcun
modo dal suo dirimpettaio.
PUNTUALE
Bardeschi M.
7,5
Le sue gesta ancora riecheggiano in quel delle Balze. .
. Sfodera un’altra prodezza
delle sue e ribadisce che
quei goal lì, li ha nel DNA.
1-5
QUARTO: Riceputi, ProliA., Proli D.,
Casanova, Bartolini, Bosch, Petranca,
Matassoni, Fabbri, Rigoni, Casanova
A disposizione: Mazzotti, Marazita,
Moretti, Mariani, Baravelli, Venturi.
All. Venturi Piero
ALFERO: Gabiccini 7, Soldati 6.5 (5’s.
t. Fantini 6.5), Lanzi S. 6.5, Branchetti
7.5, Portolani S. 6.5 (26’s.t. Acciai R.
6), AcciaiP. 6.5, Nuti 7, Rossi 6.5 (11’s.
t. Giovannetti 6), Pennacchi M.8.5
(23’s.t. Pennacchi P. 6) , Portolani G.
6.5, Bardeschi 7.5 (15’s.t. Fabrizi 6)
A disposizione: Vignali, Cinarelli.
All. Bussi Ivan 7
Marcatori: Pennacchi M., Nuti, Bardeschi, Pennacchi M., Acciai P.
Buona prestazione nel complesso.
JOCABONITO
Giovannetti L.
6,0
Quando entra la partita è
incanalata già per il verso
giusto, contribuisce a condurre in porto il risultato.
ESPERTO
Acciai R.
6,0
Dopo una vita in panchina
ha cinque minuti per divertirsi un po’.
UTILE
Pennacchi P.
6,0
Si vede che avrebbe voglia
di spaccar il mondo ma è
praticamente assente dalla
manovra.
NON PERVENUTO
Fabrizi A.
6,0
Al galoppo sulla fascia che
è diventata una prateria, ha
modo di sfogarsi
un po’ affondando ripetutamente.
MASSICCIO
Fantini A.
6,5
Ha
il
grosso merito – e
più o meno l’unico – di raccogliere
un ottima apertu-
ra di Acciai per poi servirgli
una palla da sogno al limite
dell’area per il gol decisivo
ai fini del risultato (5-0).
VOGLIOSO
Bussi Ivan
7,0
Schiera un modulo inedito
che all’inizio stenta a dare
risultati lasciando troppo
isolato Mirco Pennacchi
lì davanti, una volta che il
centrocampo ha metabolizzato il nuovo assetto non
ce n’è più per nessuno. Una
giornata di pieno relax per
lui, riesce pure a dare il giusto spazio anche a chi fin’ora
ha giocato meno.
RISCATTO
Acciai Paolo
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asia
di fant
o
p
n
u
Solo
Cera una volta
In compagnia dei miei pensieri
vago all’impazzata per la “cerca”
senza sapere di preciso dove andare, tanto mi dico: -Le vie del Signore sono infinite!- Passo dopo passo
svalico l’Incisa e mi ritrovo ad Alfero un piccolo borgo incastonato
tra montagne macchiate di secolari
castagni. Colpito dal lampeggiare
dell’insegna accesa, ma soprattutto
dai rigori del cupo mattino, mi rifugio nel BAR DESCHI, mi siedo ad
un tavolino per riscaldarmi un po’,
ordino un caffelatte sperando
nella compassione di qualcuno
che possa offrirmelo insieme
ad una fetta di pane, magari imburrata. Apro la borsa
delle questue da cui estraggo
l’inseparabile vANGELO, il
tacquino e una PENNACCHI,
LANZI due, una nera ed una
blu; scrivo appunti su tutto e su
tutti, annoto le sensazioni di un
viaggio da riportare ai confratelli rimasti in clausura a BISERNIa.
Mentre il locale inizia a riempirsi
di gente fuori impazza una breve
quanto improvvisa TEMPESTI di
grandine. Faccio qualche domanda
qua e là, poi volgo lo sguardo verso
il bancone gremito di clienti, resto
meravigliato nel vedere alcuni neri
e fastidiosi MOSCONI gironzolare intorno a due bizzarri quanto
buffi personaggi: altri non sono
che due PORTOLANI carichi di
verdure d’ogni genere; esibiscono
una strana varietà di cavolo locale
detto STABARUNCOLO. Violenti
e ripetuti BUSSI interrompono il
chiacchierio STOPPAndo tutti in
un silenzio tombale. È il padrone!
Rivolto ai presenti urla: - Siete un
BRANCHETTI di lavativi! Cosa volete che vi facciano due gocce d’acqua, non possono che temprarvi
come ACCIAI sulla forgia! Andate
quindi a lavorare smidollati bifolchi
vagabondi!- Tutti in fila come SOLDATI in marcia, GIOVANNETTI e
braccianti più attempati lasciano il
BAR DESCHI. Armati di forbici da
vite, come FANTINI in prima linea,
prendono la STRADAIOLI che con-
J O U R N A L
ti è un importantissimo allevatore
di bovini, suini, ovini e PEDRINI,
oltre che rinomato produttore di
vini. È un eccelso enologo e grande
intenditore di uve, appassionato soprattutto dei prodotti delle sue cantine, quest’ultima attività lo rende
leader incontrastato in materia.
Beve solo vini della sua più recente
produzione e predilige per i pasti i
ROSSI NOVELLI che in esclusiva
esporta a BERNABINI anche se il
raggio d’azione è molto più vasto:
Aspettiamo i vostri articoli ! ! !
scriveteli a:
[email protected]
duce alla VIGNALI per terminare
il lavoro interrotto dalla pioggia. I
filari sono carichi di grossi grappoli
ROSSI e lì, alacremente, si vendemmia. Dalla finestra osservo e seguo
con ammirazione tutta la vicenda,
butto l’occhio sui furbetti che acino
su acino si abbuffano avidamente
a tal punto che i loro MENGOZZI
gonfi fanno pensare possano essere
afflitti da disfunzioni della tiroide.
Continuo a prendere appunti su usi
e costumi degli alferesi, sperando
oltretutto in magnanime offerte
per il convento; ascolto due anziani e saggi signori che raccontano
tutta la vita di paese e sulle tirannie
a cui sono sottoposti. Vengo così a
conoscenza che il padrone oltre ad
essere crudele e spietato con tut-
l’Europa, l’America e perfino in
CINARELLI si è riscontrata la presenza di qualche sua pregiata bottiglia in questa GUERRA enologica
ormai globalizzata. Per gli aperitivi,
invece, ama solo il sapore sincero
ed il fine perlage del “bianchello
dei CAVALIERI” quello la cui produzione viene ottenuta solo con
uve bianche selezionate dai vitigni
compresi tra Cattolica e GABICCINI. Quest’ultimo vino, il suo vero
cavallo di battaglia, però deve essere servito ben ghiacciato, domestici di palazzo affermano che solo
quando FA: “BRR”IZI ed i brividi
di freddo invadono piacevolmente
tutto il suo corpo, il padrone è ben
disposto con gli altri, di buon umore, insomma, e tutti così possono
vivere meglio. Constato che ad Alfero la vita è rimasta come ai tempi
antichi dove il padre padrone impone il suo volere e le sue leggi; di bello comunque c’è che chi RUBEN o
non fa il BRAVACCINI va in fondo
alla LISTa e che difficilmente potrà
tornare sotto le grazie del despota,
il tiranno della zona che continua a
fare il bello e il cattivo tempo. Termino di scolare la tazza ancora tiepida gustando fino all’ultima goccia
la dolce bevanda, poi raccolgo le
mie cose, ripongo i messali otteNUTI con il saio in convento,
recito l’ORAZIOne del mattino
e mi preparo per ripartire felice
di aver preso appunti su una, fra
tante vicende, del piccolo e strano paese di montagna nel quale
ho avuto occasione di fermarmi.
Mi alzo in piedi, impartisco la
benedizione ai presenti esclamando che chi ha qualcosa da dire parli
adesso da solo con me FRATERNALI, L’ANZIano cappuccino BISERNIano confessore dei poveri o
TACCIOLI per sempre. Saluto tutti,
pronto per altre mete afferro sotto
braccio la borsa e riprendo il pellegrinaggio, tanto vedo che qui non
offre niente nessuno: -Mondo cane,
questa volta il caffelatte dovrò proprio pagarlo con i miei soldi!-
CERA
Tutti i numeri del giornalino sono
scaricabili presso il sito:
www.alfero.net
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“TRANQUILLI, LA DIFESA LA GUIDO IO . . .”
Guido Guidi, elegante come pochi con il pallone, ma quando il gioco si fa duro…
Continuano le interviste ai
calciatori di ieri: oggi raccogliamo la testimonianza
di Guido Guidi, che insieme agli altri ex giocatori
intervistati nei numeri
precedenti di AlferOlè,
permettono ai più giovani di immaginare com’era
il calcio qualche decina di
anni fa, un calcio diverso da quello di oggi, tra le
tante difficoltà dell’epoca e
cui sfioravo il pallone, ma soprannominato
“Sversinceramente io non me lo scina”. Paolo Spighi era il
sono mai ricono“top”, quello
sciuto. Mi piace“Ero un me- che risolveva
va avere il ruolo
sempre le pardiano difen- tite e Ovidio
di coordinamento della difesa,
sore “libero aveva un gran
proprio come il
controllo del
da impegni” pallone. Nanà
classico libero di
una volta.
in porta faceva
dei tuffi plastiE gli altri tuoi compagni?
ci talmente esagerati, che
Ricordo la possenza di Eu- suscitavano la mia ammirazione, perché sinceramente io non avrei saputo farli.
Poi c’erano anche Ruggero, Toti, Lodovico, Marco
Bardeschi (che spesso faceva il portiere) e anche
Padre Renzo, missionario
in Etiopia: quando sapevamo che tornava a casa dal
seminario, lo andavamo a
cercare per giocare, perché era un baluardo della
difesa, una vera roccia.
Comunque il nostro punto
di forza era sicuramente
Paolo Spighi.
riera che ha fatto.
più giovani che non l’hanno conosciuto lo sappiano.
Cosa ricordi di un tifoso Ricordo tra l’altro, che per
eccellente come Don Gino acquistare la prima divisa
Saragoni?
da calcio ci
“Don Gino aiutò molto
Don Gino veniva
spesso a vederci
Don
veniva a ve- proprio
giocare, sopratGino: la matutto per tenere derci giocare glia era verde
controllate
le
i bordini
per evitare con
parole che potebianchi e i
vano venir fuori che dicessimo pantaloncini
dalla nostra bocparolacce” erano neri.
ca in un impeto
di gioco… Lui è
Raccontaci la
stata la figura più
tua carriera
importante per le strutture calcistica.
sportive presenti ad Alfero, A 11 anni ho avuto l’occacome il campo sportivo, la sione di andare in collegio,
piscina, il campo da tennis dove avevo la possibilità di
ed è buona cosa che anche i giocare e allenarmi quasi
Qualche aneddoto?
Paolo Spighi era più giovane di noi, ma era veraCampo sportivo di Alfero una partita di “qualche” anno fa mente bravo e noi vedevamo in lui l’astro nascente
una voglia matta di correre genio in difesa e la velocità del calcio locale, non senza
dietro a un pallone.
di Gianfranco Soldati sulla una punta d’invidia. Ricorfascia, era molto difficile do che io ed Eugenio voleGuido, che tipo di calciato- stargli dietro. Gianfranco vamo insegnargli a cadere,
re eri?
(Lillo) aveva la capacità cercando di falciarlo sisteEro un giocatore nella me- di essere sempre presente maticamente: ebbene, lui
dia, giocavo mediano di- sotto porta nei momenti si rialzava senza mai profensore cosiddetto “libero importanti, come Pippo testare, perché era sicuro
da impegni”. I miei compa- Inzaghi, mentre Franco De che noi gli insegnassimo…
gni di squadra mi ricorda- Luca, per la voglia fissa di Comunque penso che abbia
no per il tocco elegante con fare le rovesciate, veniva imparato bene, vista la car-
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tutti i giorni, migliorando
molto rispetto ad altri che
rimanevano ad Alfero. Io
giocavo in difesa facendo
il libero / mediano e il mio
ganizzazione del momento,
soprattutto per organizzare
le partite tra di noi o al massimo con altre squadre dei
paesi limitrofi, come Balze,
F O O T B A L L
mo piccoli, facemmo una
partita contro una colonia
che veniva in vacanza ad
Alfero e in quella occasione il nostro allenatore fece
In piedi: Bucherini E., Stoppa E., Bardeschi M., Bravaccini S.,
seduti: Taccioli M., Spighi P., Guidi G., Mosconi O.
allenatore mi diceva di essere duro in campo: in una
partita nei pressi di Faenza,
seguii le sue indicazioni
e fui talmente duro da far
male a un giocatore della
squadra avversaria, che dovette andare all’ospedale.
L’arbitro mi buttò fuori e i
tifosi dell’altra squadra mi
corsero dietro: quella volta ho veramente rischiato
molto… La mia squadra si
chiamava Juventus Salesiana, dell’Oratorio Salesiano
di Faenza.
Quando giocavo io, il calcio
ad Alfero era frutto dell’or-
Montecoronaro, Riofreddo,
ecc. Ricordo con particolare affetto una partita contro la Sampierana, anche se
perdemmo con diversi gol
di scarto: era la mia prima
partita in un campo regolare e rammento che non
si arrivava mai in fondo al
campo, tanto era grande,
e fronteggiare l’avversario
con gli spazi che venivano
a crearsi non era per niente
facile.
Cosa ricordi dell’allenatore
Crescenzo?
Avere l’allenatore per
noi voleva dire avere un
gruppo affiatato, allenarsi
bene, ecc. Quando erava-
l’arbitro: noi eravamo concentrati nella partita, anche perché sfoggiavamo la
divisa nuova e ci tenevamo
a vincere. A un certo punto
ci fu una punizione contro
di noi a metà campo, l’avversario calciò verso la porta e noi gridammo al nostro
portiere (che in quell’occasione era Marco Bardeschi),
di non prenderla perché
secondo noi era di seconda. Marco ci sentì e lasciò
entrare il pallone in porta,
ma tra lo stupore generale,
Crescenzo fischiò e convalidò il gol: la delusione in
noi fu tanta e ci mettemmo
a piangere perché era la
prima partita importante e
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la perdemmo proprio per
quell’unico gol.
degli sponsor, sapere come
ottenere dei finanziamenti
oggi è una prassi comune,
Com’era il rapporto con il ma allora sarebbe stato impubblico che veniva a ve- possibile.
dervi?
Oggi attorno alla squadra
Non abbiamo mai avu- ruotano una serie di lodeto tanti tifosi a guardarci, voli iniziative, come questo
come ad esempio merite- giornalino, per cui occorrebbe la squadra
re dar merito
“Non abattuale. Ai miei
ai giovani di
tempi ci si diverbiamo mai aver avviato
tiva a giocare a
un processo
avuto tanti di valorizzapallone e il momento più bello tifosi a guar- zione di tutto
era dopo la parciò che gira
darci, come intorno all’Altita, quando andavamo a manCalcio;
ad esempio fero
giare la pizza. In
all’epoca una
epoca più recenmeriterebbe p o t e n z i a l i t à
te, d’estate i tunon
la squadra simile
risti venivano a
era neanche
vederci giocare,
immaginabile,
attuale”
soprattutto per
sia per possile partite scapobilità che per
li-ammogliati, o in quelle volontà. Per questi motivi
con la partecipazione delle do atto a chi si sta impedonne.
gnando tanto per tenere in
vita delle emozioni attraDifferenze tra il calcio di verso l’attività agonistica e
oggi e quello di ieri?
scrivendo i nostri ricordi
La diversità tra il calcio di su AlferOlè, perché così si
ieri e quello di oggi, sta nel mantiene vivo il paese!
fatto che oggi c’è una grande organizzazione grazie al
Denis Mosconi
lavoro di Ivan, Alfredo e gli
altri che si danno molto da
fare, mentre ai miei tempi noi improvvisavamo.
All’epoca partecipare ad
un torneo come il CSI era
impensabile: l’importanza
Via Aldo Moro, 9 - 47028 Alfero (FC)
tel: 0543-910380
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Soluzione del numero 5 di Alferolè
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Orizzontali
1 Luogo di ritrovo.
3 I Santi lungo il viale di Alfero.
5 Allenamento mirato allo scatto.
8 Ti fa perdere punti.
11 Luogo ideale per fare gli scatti.
13 La fine della Canalis.
16 Tutte le sere su rete4.
17 Imperfezione del terreno.
18 Locale Trendy di Alfero.
19 Una per ogni angolo del campo da calcio.
21 Il vino caldo.
22 Macchina sportiva.
24 I pali della porta.
25 Nel CSI si vedono solo di sera.
26 Persona poco seria.
27 Pietra ideale per lastricare i viali.
Verticali
1 Bevanda gialla.
2 Non riconosciuto.
4 Esercizi ginnici eseguiti saltando.
6 Muscoli intorno all’ombelico.
7 Il 7 della porta.
9 Lo si dovrebbe dare all’arbitro.
10 Tipologia di gol a girare.
12 Tipica domanda di Penna a Cele in ambito
informatico.
14 Colui che fa crescere l’erba.
15 Il figlio di Pino che passa a vendere.
20 Il tiro delle 3 dita.
22 Lo rompi per mangiare la noce.
23 Successione di corse veloci.
Ridi che ti passa!
Intorno alla mezzanotte squilla il telefono:
- Pronto!
- Parlo con il Dott. Rossi, veterinario?
- Sì, cosa c’è?
- Il mio cagnolino si stava accoppiando con una
bella barboncina ma è rimasto attaccato e non si
stacca più, cosa devo fare?
- Provi a gettargli addosso un secchio d’acqua
fredda!
- Grazie.
Poco dopo... DRIINNN!!!
- Sì?!?
- Dottore sono sempre io, l’acqua non ha funzionato, che devo fare?
- Provi a spaventarlo con dei rumori improvvisi,
tante volte la paura procura delle contrazioni e...
- Grazie mille dottore!
Poco dopo suona di nuovo il telefono.
- E’ ancora lei???
- Sì, nemmeno lo spavento ha funzionato, che
devo fare?
- Gli dica che lo chiamano al telefono!
- Ma come?!? Pensa proprio che funzioni?
- Sicuro! Con me ha già funzionato tre volte,
brutto stronzo!!!
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