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Gestione dei documenti in ambiente digitale
Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Gestione dei flussi documentali in ambiente digitale A cura di Monica Grossi Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Frascati 13 e 27 gennaio 2010 A cura di Monica Grossi 1 I temi fondamentali A cura di Monica Grossi • Il documento amministrativo e la sua valenza • I flussi documentali: cosa sono e come si governano (responsabilità e strumenti) • Le criticità della fase di transizione: la gestione dei flussi documentali ibridi (cartacei/digitali) • Focus sulla normativa: il dpr 445/2000 e la gestione informatica dei documenti • La conservazione dei documenti digitali 2 1 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Le innovazioni nei sistemi documentari. Considerazioni introduttive A cura di Monica Grossi 3 Il ruolo del sistema documentario nel mondo contemporaneo • componente essenziale di supporto al processo decisionale • l’innovazione tecnologica offre alla funzione documentaria in ambiente pubblico e privato un ruolo centrale A cura di Monica Grossi 4 2 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Le tecnologie al servizio del sistema documentario • La gestione dei documenti assume funzione strategica: – se adotta procedure innovative e strumenti tecnologicamente avanzati rispondenti alle esigenze di efficiente ed efficace utilizzo delle informazioni documentarie in un ambiente distribuito – se è progettata coerentemente con le esigenze organizzative delle amministrazoni A cura di Monica Grossi 5 Sistema documentario e tecnologie: efficienza e qualità dei processi amministrativi e di lavoro • favorisce l’efficienza dei flussi e delle decisioni • garantisce trasparenza e controllo • richiede investimenti in termini di analisi e progettazione e riqualificazione del personale e delle strutture A cura di Monica Grossi 6 3 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Criticità dell’innovazione tecnologica nei sistemi documentari A cura di Monica Grossi 7 Criticità dell’innovazione tecnologica nei sistemi documentari • organizzative (strutture, responsabilità, risorse umane) • tecnico-archivistiche (modelli di gestione dei flussi, criteri di formazione e ordinamento del sistema documentario) • tecnologiche (definizione di architetture, valutazione dei prodotti, monitoraggio) A cura di Monica Grossi 8 4 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Lo stato dei sistemi documentali nel settore pubblico prima del dpr 445/2000 • complessità del trattamento dei documenti • assenza di uniformità nelle procedure Conseguenze: • proliferazione incontrollata della produzione documentaria • frammentarietà nell’organizzazione strumenti di gestione • de-responsabilizzazione archivistiche della delle dirigenza attività per le e degli funzioni • costi elevati e complessità crescente di gestione A cura di Monica Grossi 9 Nuove opportunità di comunicazione e gestione dei documenti in ambiente digitale • Messaging: uso di sistemi di e-mail e di strumenti di trasmissione digitale • Web-publishing, e-portal, portal management: sviluppo di tecnologie di rete per la diffusione di informazioni e di documenti condivisi • Allargamento dei confini del sistema documentario e integrazione nell’ambiente web e in sistemi di gestione integrati e interattivi (groupware, data warehouse, interactive database systems, ecc.) Si producono più documenti e stanno cambiando notevolmente i modi di formazione, di tenuta e di comunicazione A cura di Monica Grossi 10 5 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Alcune questioni cruciali • Come assicurare la qualità della produzione documentaria? • Come favorire la comunicazione dei materiali documentari senza rischiare la ridondanza? • Come garantire una gestione distribuita senza rinunciare a strumenti di certificazione e di organizzazione funzionale? • Come superare la frammentazione attuale e promuovere l’interazione e la cooperazione amministrativa? • Come facilitare e sostenere le funzionalità di ricerca e recupero dei documenti e delle informazioni senza rinunciare alle informazioni che identificano il contesto originario di produzione? A cura di Monica Grossi 11 L’intervento normativo sui sistemi documentari pubblici. Obiettivi • Trasformare il sistema documentario in un sistema informativo specializzato e altamente qualificato affidato alla tecnologia informatica e telematica, mediante: – l’automazione della registrazione e organizzazione di tutti i documenti (protocollo informatico, classificazione e fascicolazione digitale) – lo scambio telematico dei dati di registrazione e l’accesso in rete ai sistemi di protocollo (la RUPA/SPC, le regole tecniche sulla interoperabilità per lo scambio dei dati di registrazione e gestione) – la produzione, trasmissione e conservazione di documenti informatici (firma digitale e archiviazione ottica sostitutiva, microfilm informatico) – l’integrazione del flusso di lavoro amministrativo e documentario (programmi di WFM e telelavoro) A cura di Monica Grossi 12 6 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Documento, gestione documentale, certezza amministrativa: concetti, principi e metodi IlIl quadro quadro concettuale concettualedi diriferimento riferimento A cura di Monica Grossi 13 L’economia delle certezze giuridiche e documentarie • nelle società primitive i rapporti giuridici sono sostenuti e garantiti dalla conoscenza diretta dei fatti e delle relazioni • lo sviluppo dello Stato moderno e della società industriale richiede procedure normalizzate, automatismi che conferiscono autorevolezza anche agli oggetti documentari, e che consentono a questi di stare al posto delle cose che essi rappresentano A cura di Monica Grossi 14 7 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III L’affidabilità dei documenti. Requisiti • organizzazione e controllo delle responsabilità per la produzione e la tenuta dei documenti – sviluppo di procedure e strumenti che identifichino in modo certo nel tempo e nello spazio i documenti e il collegamento con le attività cui partecipano. • controllo sulla forma della rappresentazione documentaria e sulle relazioni di contesto – elemento rilevante per dare certezza al documento e garantire chi lo utilizza A cura di Monica Grossi 15 Certezza giuridica e semplificazione delle procedure documentarie. Crucialità • Semplificare le procedure documentarie implica: – utilizzare strumenti di certezza nuovi, più maneggevoli, facilmente disponibili e comunicabili, riutilizzabili anche a distanza (i documenti informatici possono essere trasmessi per via telematica, pubblicati sul web, riprodotti e modificati con facilità) – ri-qualificare il personale ad ogni livello – predisporre strutture in grado di sostenere quotidianamente i processi di innovazione A cura di Monica Grossi 16 8 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Definizioni. Il sistema documentario • l’insieme dei documenti (funzionalmente strutturati e organizzati) che un soggetto produce/acquisisce nell’esercizio delle sue funzioni + il complesso delle regole, procedure e strumenti per la loro gestione e conservazione. – In ambito pubblico la complessità implica la progettazione, la realizzazione e la manutenzione delle regole e degli strumenti per la creazione e gestione del sistema documentario, con strutture dedicate e specializzate. A cura di Monica Grossi 17 La gestione dei documenti • Organizzazione e controllo generale e sistematico sulla documentazione al fine di disporre del necessario supporto informativo-documentario per lo svolgimento efficiente della propria attività sia a fini interni che a fini di trasparenza amministrativa. Richiede: – attendibilità del sistema documentario e dei documenti nel sistema nella fase di formazione (organizzazione stabile, controllo sulle responsabilità, certezza dei dati sulla formazione/acquisizione dei documenti) – autenticità (integrità dei documenti e delle informazioni per l’accesso ai documenti) nello spazio (trasmissione) e nel tempo (conservazione) – accessibilità nel tempo (mantenimento della leggibilità e intelligibilità dei documenti e del sistema documentario) A cura di Monica Grossi 18 9 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III L’organizzazione della gestione documentaria richiede: – risorse umane e finanziarie, strutture e responsabilità – disposizioni regolamentari e procedure – strumenti che supportino le attività documentarie e traducano le regole in attività ordinate e finalizzate A cura di Monica Grossi 19 La progettazione di sistemi documentari informatici Richiede: – conoscenza approfondita degli oggetti “archivistici” (natura, finalità, funzionalità) cui si applica e degli strumenti informatici disponibili (anche in termini di costi presenti e futuri) – riflessione coraggiosa sulle procedure e sul metodo tradizionali – capacità di identificare le linee strategiche dell’innovazione – determinazione nel coniugare qualità del servizio, evoluzione tecnologica e trasformazione organizzativa – consapevolezza della necessità di un lavoro interdisciplinare e della sua difficoltà A cura di Monica Grossi 20 10 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III L’automazione del sistema documentario I requisiti per la gestione documentale A cura di Monica Grossi 21 La gestione dei documenti presuppone la formazione di “archivi” e di “archivisti” • I documenti amministrativi non sono entità isolate: sono parte di un insieme organico e strutturato che rispecchia l’attività amministrativa • Snodo cruciale nella formazione di un sistema documentario: classificazione e fascicolazione (non la registrazione di protocollo). Richiedono impegnative attività di ricognizione, analisi e progettazione e capacità organizzativa per garantire l’efficienza del sistema documentario nel tempo (aggiornamento). A cura di Monica Grossi 22 11 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III La struttura dell’archivio • Le relazioni che si stabiliscono tra i documenti nel corso delle attività istituzionali sono stabili e non arbitrarie e sono il risultato del modo concreto in cui l’ente esercita i propri compiti (attribuzione di competenze e modello organizzativo) • Ogni documento, in quanto elemento di un’unità funzionale, è perciò inserito in uno specifico contesto giuridico-amministrativo, nella forma di fascicoli (cioè insiemi di documenti relativi a un medesimo affare o materia o insiemi di documenti della stessa tipologia raccolti per un arco temporale definito) A cura di Monica Grossi 23 Centralità delle informazioni di contesto • contesto documentario (informazioni sulle relazioni documentarie e sulla formazione dell’archivio) • contesto giuridico-amministrativo (informazioni sul trattamento dei documenti nello svolgimento delle attività amministrative: annotazioni, rapporto con la struttura amministrativa, ecc.) • contesto tecnologico (informazioni sugli strumenti, sui programmi ecc.) A cura di Monica Grossi 24 12 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Il contesto documentario e archivistico • La formazione/accumulazione dei documenti d’archivio è anche formazione delle reciproche relazioni che si costituiscono nello svolgimento delle attività amministrative di cui i documenti sono il sottoprodotto • Le relazioni tra i documenti (vincolo archivistico) sono stabili e non arbitrarie, in quanto sono la conseguenza della ragione e dei modi concreti di formazione/accumulazione dei documenti stabiliti dal soggetto produttore per ragioni organizzative e funzionali A cura di Monica Grossi 25 Il contesto giuridico-amministrativo nella gestione dei documenti • I documenti in quanto insieme documentario di un soggetto produttore sono connessi a uno specifico contesto giuridico-amministrativo, costituito dalla struttura amministrativa e organizzativa del soggetto produttore e dalle regole che controllano lo svolgimento delle attività e l’assunzione delle decisioni da parte del soggetto medesimo A cura di Monica Grossi 26 13 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Requisiti funzionali per la gestione documentaria informatica I requisiti archivistici A cura di Monica Grossi 27 Requisiti funzionali per la formazione di un sistema documentario informatico • identificazione e mantenimento di relazioni stabili, funzionali e non arbitrarie tra i documenti e il soggetto produttore • sviluppo di funzionalità avanzate di gestione, ricerca e selezione (Electronic Record Management System / Electronic Document / Information Management System) A cura di Monica Grossi 28 14 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Attività e strumenti per la gestione documentaria informatica – registrazione dei documenti (identificazione univoca e data certa di acquisizione/formazione): • registrazione di protocollo per i documenti ricevuti e spediti • registrazione particolare di altre tipologie documentarie (deliberazioni, fatture, ecc.) – classificazione e ordinamento di tutti i documenti che costituiscono il sistema documentario del soggetto (indipendentemente dallo stato di trasmissione e dal supporto) secondo un piano di classificazione predeterminato in base a principi funzionali che include, nel caso di documenti cartacei o di documenti informatici testuali, anche la fascicolazione dei documenti (creazione ordinata e funzionale di unità correlate al processo decisionale) – attività di conservazione dei documenti nel tempo e selezione (controllo delle fasi di gestione dell’archivio e piani di conservazione) – attività di regolamentazione interna: predisposizione di un manuale di gestione che descriva il sistema di gestione adottato (regole tecniche) – un servizio archivistico per la gestione documentaria con finalità di coordinamento e supervisione affidato a professionalità tecniche A cura di Monica Grossi 29 La funzione certificatoria della registrazione dei documenti • attività di identificazione univoca dei documenti. • finalità principale, giuridica: dare al documento un efficace valore di prova, svolgendo una funzione di certificazione (registro=atto pubblico, Cass. 6.10.87) • garantisce cittadini e amministrazioni dell’avvenuta produzione/ricezione del documento con riferimento: – alla provenienza e alla data di registrazione del documento – alla certezza e conservazione nel tempo delle informazioni relative • fonte conoscitiva certa e garantita del giorno di arrivo o spedizione di un documento A cura di Monica Grossi 30 15 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Gli elementi della registrazione di protocollo • Numero di registrazione (progressivo annuale) • Data di registrazione • Data del documento e numero di protocollo assegnato dal mittente (solo per i documenti ricevuti) • Mittente/destinatario (persona fisica o giuridica) • Oggetto: natura dell’atto rappresentato, sintesi del suo contenuto (costituisce la base per la classificazione del documento): da prevedere anche quando manchi l’indicazione esplicita • Indice di classificazione (comprende il fascicolo): definito in base al titolario d’archivio. E’ un elemento sempre meno presente in sede di registrazione: specializzazione delle funzioni archivistiche • Annotazioni: indicazione dei precedenti, indicazione degli allegati (numero, posizione, descrizione se rilevante), eventuali decisioni sul trattamento del documento (atti, evidenza, ecc.) A cura di Monica Grossi 31 Attività di base: la classificazione Ordinamento di TUTTI i documenti che costituiscono il sistema documentario del soggetto secondo un piano di classificazione predeterminato È in grado di gestire il trattamento e il controllo di sistemi ibridi Fornisce elementi di conoscenza e gestione degli archivi informatici A cura di Monica Grossi 32 16 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III La funzione organizzativa della classificazione d’archivio • è strumento per la formazione dell’archivio, cioè per il corretto ordinamento di tutti i documenti prodotti e acquisiti nello svolgimento dell’attività amministrativa A cura di Monica Grossi 33 Classificazione = organizzazione funzionale • Ha, quindi, la finalità di costruire un sistema integrato di informazioni sui documenti, basato sulla loro organizzazione funzionale in unità complesse stabili nel tempo (fascicoli, registri) che riflettono il concreto lavoro amministrativo A cura di Monica Grossi 34 17 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Il piano di classificazione. Principi coerenti e funzionali • E’ finalizzato ad accorpare i documenti in modo da soddisfare le esigenze di lavoro di chi li produce e svolge le attività amministrative: – centralità della corretta formazione dei fascicoli Non mira al reperimento dei documenti per qualunque tipo di ricerca, ma al loro recupero in modo funzionale rispetto alle decisioni assunte o da assumere Acquisisce una funzione di guida per gli utenti interni ed esterni al soggetto produttore A cura di Monica Grossi 35 Come classificare… NON ESISTE UN MODELLO PREDETERMINATO PER LA CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI LE DIRETTIVE DEL DPR 445/2000: Adottare principi di coerenza funzionale nell’ambito delle Aree Organizzative Omogenee Presentare modalità di articolazione uniformi per tutta l’amministrazione A cura di Monica Grossi 36 18 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III L’articolazione del piano Funzioni I CRITERI PRINCIPALI Autonomia dalla struttura Strutturazione su livelli A cura di Monica Grossi 37 Gli elementi descrittivi del piano di classificazione • Ogni voce comprende: – – – – – – un indice (espresso secondo criteri omogenei), la denominazione della voce, l’eventuale descrizione integrativa, i criteri di ordinamento dei fascicoli l’attribuzione di responsabilità nel caso di voci di ultimo livello, il collegamento alle informazioni relative ai tempi e alle modalità di conservazione (permanente, temporanea) dei fascicoli – il collegamento alle informazioni per l’accesso (legge 241/1990) nel rispetto della tutela dei dati personali (legge 675/1996) A cura di Monica Grossi 38 19 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Il fascicolo • E’ l’elemento di base del sistema di gestione dei documenti individuato dal piano di classificazione come insieme dei documenti relativi a un determinato affare/materia. E’ entità logica e fisica nel caso di documenti cartacei, solo logica nel caso di documenti elettronici. • Il piano di classificazione si limita a indicare la tipologia dei fascicoli creata per ogni voce, la natura, il sistema di ordinamento, i criteri di tenuta (compresa eventualmente l’opportunità/necessità di supporti sostitutivi o integrativi di conservazione e selezione e i livelli di accesso) e attribuire il numero di posizione/repertorio al singolo fascicolo • Il fascicolo si apre con il primo documento inserito in relazione a un determinato affare o materia e include documenti ricevuti (originali), spediti (minute), di corredo di natura preparatoria, interni (minute e originali) A cura di Monica Grossi 39 Il ruolo della regolamentazione delle procedure interne • Gli aspetti organizzativi di una funzione trasversale sono cruciali per governare sistemi informativi documentari sempre più complessi. In particolare si richiedono: – responsabilità definite – regolamentazione diffusa delle procedure. Sono necessari strumenti generali che descrivano la politica documentaria e stabiliscano modalità di coordinamento interno: manuali di gestione e manuali operativi per la sicurezza A cura di Monica Grossi 40 20 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Il manuale di gestione nella normativa nazionale • E’ l’insieme delle norme, direttive, procedure interne che: – stabiliscono le modalità concrete di formazione, utilizzo e conservazione dei documenti – definiscono le responsabilità di tutte le strutture operative del soggetto produttore – forniscono le informazioni necessarie a un efficiente trattamento dei documenti A cura di Monica Grossi 41 Le componenti principali • Ambito di applicazione del manuale e definizioni • Modalità di trasmissione e trattamento (eventuale scansione) dei documenti per tipologie • Descrizione dei flussi documentali (procedure di acquisizione, assegnazione, spedizione, circolazione) • modalità di registrazione e di segnatura • organizzazione dell’archivio corrente (regole di classificazione/fascicolazione e formazione delle serie, relazioni con la gestione dei procedimenti amministrativi) e di deposito • regole di selezione, versamento e conservazione • sicurezza (diritti di accesso, protocollo di emergenza) • funzioni di interoperabilità, accesso e privacy • utilizzo, comunicazione e aggiornamento del manuale A cura di Monica Grossi 42 21 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Le componenti specifiche di un ambiente digitale • La gestione della casella di posta elettronica e della posta certificata • La conservazione del registro di protocollo informatico (periodicità coerenti con le esigenze della sicurezza, responsabilità distinte) • L’uso della firma digitale (natura e titolarità, procedure di sicurezza soprattutto con riferimento al controllo degli accessi: identificabilità degli utenti, mantenimento dei file di log, ecc.) • Procedure per la conservazione sostitutiva • Uso di formati per i documenti in grado di garantire leggibilità nel tempo, interscambiabilità, immutabilità e persistenza e compatibilità con i meccanismi di firma (html, xml, pdf-a.tiff, txt) A cura di Monica Grossi 43 Vantaggi del manuale • Favorisce: – la normalizzazione delle procedure e il trattamento sistematico di criticità generalmente sottovalutate – la coerenza e l’uniformità dei prodotti documentari – l’adesione del personale alle politiche di gestione del sistema informativo documentario • Deve essere uno strumento flessibile e aggiornato, in grado di promuovere la condivisione e l’interoperabilità senza imporre vincoli rigidi e inutili. A cura di Monica Grossi 44 22 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III I requisiti • Il manuale richiede il diretto intervento (e quindi l’assunzione di responsabilità) delle strutture interne dell’ente • E’ condizione essenziale la presenza costante di professionalità tecniche per assicurare un requisito essenziale: l’aggiornamento A cura di Monica Grossi 45 L’innovazione L’innovazione tecnologica tecnologica nei nei sistemi documentari sistemi documentari Lo Lo stato stato della della normativa normativa A cura di Monica Grossi 46 23 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Formazione di documenti informatici (CAD, capo III, art. 40) 1. Le pubbliche amministrazioni che dispongono di idonee risorse tecnologiche formano gli originali dei propri documenti con mezzi informatici secondo le disposizioni di cui al presente codice e le regole tecniche di cui all'articolo 71. 2. Fermo restando quanto previsto dal comma 1, la redazione di documenti originali su supporto cartaceo, nonché la copia di documenti informatici sul medesimo supporto è consentita solo ove risulti necessaria e comunque nel rispetto del principio dell'economicità. 3. Con apposito regolamento, da emanarsi entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del presente codice, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sulla proposta dei Ministri delegati per la funzione pubblica, per l'innovazione e le tecnologie e del Ministro per i beni e le attività culturali, sono individuate le categorie di documenti amministrativi che possono essere redatti in originale anche su supporto cartaceo in relazione al particolare valore di testimonianza storica ed archivistica che sono idonei ad assumere. 4. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, con propri decreti, fissa la data dalla quale viene riconosciuto il valore legale degli albi, elenchi, pubblici registri ed ogni altra raccolta di dati concernenti stati, qualità personali e fatti già realizzati dalle amministrazioni, su supporto informatico, in luogo dei registri cartacei. A cura di Monica Grossi 47 Il testo unico 445/2000 sulla documentazione amministrativa A cura di Monica Grossi 48 24 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Quadro normativo essenziale • dpr 445/2000 (TU d.a.), capo IV • dpcm 31 ott. 2000 (reg. tecniche ex 428/1998) • d.lgs. 82/2005 (CAD, in vigore dal 1.1.2006) • d.lgs. 159/2006 (modifica CAD) • d.lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) A cura di Monica Grossi 49 L’ambito di applicazione • Il dpr 445 e il dpcm 31 ottobre 2000 sono rivolti a tutte le amministrazioni: – – – – amministrazioni statali enti pubblici nazionali non economici regioni ed enti locali comunità montane, le istituzioni universitarie, scuole, ecc. A cura di Monica Grossi 50 25 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III I principi generali • Aggiornamento della normativa esistente (rd 35/1900) mediante l’integrazione delle nuove tecnologie in materia di: – registrazione e organizzazione dei documenti – accesso allargato – interoperabilità – collegamento della registrazione di protocollo alla gestione dei flussi documentali e amministrativi A cura di Monica Grossi 51 Finalità specifiche • Informatizzazione delle procedure e dei sottoprodotti delle attività in ambito pubblico e sviluppo di un sistema informativo unitario per la gestione dei documenti: – La gestione dei documenti è effettuata mediante sistemi informativi automatizzati – Ciascuna amministrazione individua gli uffici da considerare ai fini della gestione unica o coordinata dei documenti per grandi aree organizzative omogenee (AOO) al fine di adottare criteri uniformi e condivisi in materia di: • classificazione • organizzazione archivistica e comunicazione interne A cura di Monica Grossi 52 26 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Il capo IV del dpr 445: la struttura Si struttura in 6 sezioni: 1. Disposizioni sulla gestione informatica dei documenti: requisiti (art. 50), criteri e condizioni dell’attività di registrazione (artt. 53-57) 2. Accesso ai documenti e alle informazioni di sistema: accesso interno e delle amministrazioni (artt. 58-60) 3. Tenuta e conservazione del sistema di gestione dei documenti: responsabilità e strutture (art. 61), procedure di salvataggio e conservazione delle informazioni (art. 62), registro di emergenza (art. 63) 4. Sistema di gestione dei flussi documentali : principi e requisiti per l’integrazione dei flussi amministrativi (artt. 64-66) 5. Disposizioni sugli archivi: modalità di trasferimento e di conservazione (art. 67-69) 6. Attuazione e aggiornamento dei sistemi (art. 70) A cura di Monica Grossi 53 Definizioni: gestione dei documenti – Insieme delle attività finalizzate alla registrazione di protocollo, alla classificazione, organizzazione, assegnazione e reperimento dei documenti amministrativi formati o acquisiti dalle amministrazioni nell’ambito del sistema di classificazione adottato A cura di Monica Grossi 54 27 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Definizioni: sistema di gestione informatica dei documenti – Insieme di risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti A cura di Monica Grossi 55 Definizioni: sistema di gestione dei flussi documentali (art. 64) Il sistema per la gestione dei flussi documentali include i procedimenti amministrativi ed è finalizzato al miglioramento dei servizi e al potenziamento dei supporti conoscitivi delle amministrazioni secondo i criteri di economicità, di efficacia dell'azione amministrativa e di pubblicità stabiliti dalla legge. Include il sistema di gestione informatica dei documenti. A cura di Monica Grossi 56 28 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III POSSIBILI PERCORSI Informatizzazione gestione documentale Reingegnerizzazione dei processi 1 - Nucleo minimo protocollo 2 - Gestione documentale 3 - Workflow documentali 4 - BPR Da GEDOC2 - AIPA A cura di Monica Grossi 57 Nucleo minimo protocollo 1 Registrazione di protocollo, segnatura sul documento e classificazione (funzionalità minime ex art. 56 DPR 445/00) Gestione documentale 2 Registrazione con scansione dei documenti cartacei, assegnazione per via telematica al destinatario, classificazione e fascicolazione dei documenti Workflow documentali 3 Informatizzazione dei processi documentali in entrata, in uscita e interni, eventuale integrazione con i workflow relativi ai processi primari BPR 4 A cura di Monica Grossi Reingegnerizzazione dei processi 58 29 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Le disposizioni di natura organizzativa. Le AOO (art. 50, c. 4) • Ciascuna amministrazione individua, nell'ambito del proprio ordinamento, gli uffici da considerare ai fini della gestione unica o coordinata dei documenti per grandi aree organizzative omogenee, assicurando criteri uniformi di classificazione e archiviazione, nonché di comunicazione interna tra le aree stesse. A cura di Monica Grossi 59 Sistema di gestione dei flussi documentali (art. 64) • include il sistema di gestione informatica dei documenti • in ciascuna AOO (in modo coordinato) devono essere previste: – modalità di attribuzione dei documenti ai fascicoli che li contengono e ai procedimenti relativi – piani di classificazione d’archivio per TUTTI i documenti, inclusi quelli non protocollati A cura di Monica Grossi 60 30 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Le disposizioni di natura organizzativa. Il servizio (art. 61) • Creazione di un servizio per la gestione informatica dei documenti • affidamento del servizio a un dirigente ovvero un funzionario, comunque in possesso di idonei requisiti professionali o di professionalità tecnico archivistica acquisita a seguito di processi di formazione definiti secondo le procedure prescritte dalla disciplina vigente A cura di Monica Grossi 61 Compiti del servizio • a) attribuisce il livello di autorizzazione per l’accesso alle funzioni della procedura, distinguendo tra abilitazioni alla consultazione e abilitazioni all'inserimento e alla modifica delle informazioni; • b) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura di protocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni del presente testo unico; • c) garantisce la corretta produzione e la conservazione del registro giornaliero di protocollo di cui all'articolo 53; • d) cura che le funzionalità del sistema in caso di guasti o anomalie siano ripristinate entro ventiquattro ore dal blocco delle attività e, comunque, nel più breve tempo possibile; • e) conserva le copie di cui agli articoli 62 e 63, in luoghi sicuri differenti; • f) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e dell'organizzazione delle attività di registrazione di protocollo, di gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le funzionalità di accesso di cui agli articoli 59e 60 e le attività di gestione degli archivi di cui agli articoli 67, 68 e 69; • g) autorizza le operazioni di annullamento di cui all’articolo 54; • h) vigila sull’osservanza delle disposizioni del presente regolamento da parte del personale autorizzato e degli incaricati. A cura di Monica Grossi 62 31 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Le disposizioni di natura organizzativa: gli strumenti di formazione del sistema documentario • Sistema di classificazione: obbligo delle amministrazioni a definire (nella propria autonomia) le modalità di formazione dell’archivio: piani di classificazione e organizzazione dei fascicoli • Piano di conservazione: – Documento debitamente autorizzato che stabilisce i tempi di attività ed il destino finale dei documenti archivistici • Manuale di gestione A cura di Monica Grossi 63 Requisiti del sistema di gestione dei flussi documentali (art. 65) • fornisce informazioni sul legame esistente tra ciascun documento registrato, il fascicolo ed il singolo procedimento cui esso e' associato; • consente il rapido reperimento delle informazioni riguardanti i fascicoli, il procedimento ed il relativo responsabile, la gestione delle fasi del procedimento; • fornisce informazioni statistiche sull'attività dell'ufficio; • consente lo scambio di informazioni con sistemi per la gestione dei flussi documentali di altre amministrazioni al fine di determinare lo stato e l'iter dei procedimenti complessi. A cura di Monica Grossi 64 32 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Elementi della registrazione di protocollo (art. 53) • Numero di protocollo generato automaticamente (progressivo annuale, costituito da almeno 7 cifre numeriche) e immodificabile • Data di registrazione generata automaticamente e immodificabile • Mittente per i documenti ricevuti / Destinatario per i documenti spediti (persona fisica o giuridica), immodificabili • Oggetto: natura dell’atto rappresentato, sintesi del suo contenuto (costituisce la base per la classificazione del documento), immodificabile • Data e protocollo del documento ricevuto, se disponibili • Impronta del documento informatico, se trasmesso per via telematica, immodificabile A cura di Monica Grossi 65 La segnatura di protocollo (art. 55) • è l’apposizione o l’associazione all’originale del documento, in forma permanente e non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso. • consente di individuare ciascun documento in modo inequivocabile. • deve essere effettuata contemporaneamente alla registrazione di protocollo A cura di Monica Grossi 66 33 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Art. 18 dpcm 31 ott. 2000 Segnatura di protocollo dei documenti trasmessi I dati relativi alla segnatura di protocollo di un documento trasmesso da una AOO sono contenuti, un’unica volta nell’ambito dello stesso messaggio, in un file, conforme alle specifiche dell’Extensible Markup Language (XML) 1.0 (raccomandazione W3C 10 febbraio 1998), compatibile con un file DTD (Document Type Definition) reso disponibile attraverso il sito internet di cui all’art. 11, comma 3 del presente decreto. Il file contiene le informazioni minime di cui al comma 1 del successivo art. 19. Le ulteriori informazioni definite al comma 2 del predetto articolo sono incluse nello stesso file. A cura di Monica Grossi 67 Riuso e interoperabilità • quando il documento è formato e trasmesso con strumenti informatici, la segnatura di protocollo può includere tutte le informazioni di registrazione del documento. L’amministrazione ricevente può utilizzare tali informazioni per automatizzare le operazioni di registrazione di protocollo del documento ricevuto • circolare AIPA 28/2001 (uso di XML) A cura di Monica Grossi 68 34 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Le disposizioni per la tenuta degli archivi correnti e di deposito • Trasferimento periodico (almeno annuale) nell’archivio di deposito dei fascicoli e delle serie di documenti relativi ad affari conclusi (art. 67) • predisposizione di un piano di conservazione degli archivi, integrato con il sistema di classificazione, che consenta l’ordinata acquisizione e conservazione dei documenti e la selezione per lo scarto o la conservazione (art. 68, comma 1) • controllo della movimentazione dei documenti e dei fascicoli (art. 68, comma 2) • Garanzia della tutela dei dati personali A cura di Monica Grossi 69 Le disposizioni per la conservazione degli archivi storici • Versamento nella separata sezione d’archivio dei fascicoli e delle serie documentarie destinate alla conservazione permanente secondo l’ordine originario che il materiale ha assunto nella fase di formazione • Versamento contestuale dei relativi strumenti consultazione che garantiscono l’accesso (art. 69) A cura di Monica Grossi 70 35 di Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Il codice dei beni culturali (d.Lgs 42/2004): controllo sulla tenuta • Gli archivi devono essere: – ordinati (art. 30 c. 4) – conservati correttamente in sicurezza (art. 30 c. 1), senza danni (art. 20 c. 1), rispettandone l’integrità (art. 20 c. 2) e l’organicità (art. 30 c. 4) – adibiti a usi compatibili con la loro natura (art. 20 c. 1) • E’ necessaria l’autorizzazione dell’amministrazione archivistica per eventuali trasferimenti parziali o totali degli archivi di deposito e storici anche tra sedi dello stesso ente o per trasferimenti a terzi (art. 21 c. 1-e) sia nel caso di affidamento di servizi in outsourcing che per cessione di documenti necessari all’esercizio di competenze trasferite tra enti A cura di Monica Grossi 71 Il codice dei beni culturali (d.Lgs 42/2004): le autorizzazioni sui lavori • L’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sugli archivi correnti, di deposito e storico (inclusa la digitalizzazione) è subordinata all’autorizzazione dell’amministrazione archivistica che deve decidere sulla base di un progetto che almeno “descriva tecnicamente l’intervento”, prescrivendo le necessarie cautele (art. 21 cc. 45) A cura di Monica Grossi 72 36 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Il codice dei beni culturali (d.Lgs 42/2004): le violazioni • Le violazioni (incluso lo scarto di documenti non autorizzato) sono punite: – con la nullità degli atti giuridici (art. 164 c. 1) – con l’arresto da sei mesi a un anno (art. 169 c. 1) – con l’ammenda da euro 775 a 38734,50 (art. 169 c. 1) • Si sottolinea che anche la cancellazione di documenti elettronici è considerato scarto e deve essere quindi autorizzata A cura di Monica Grossi 73 Il documento informatico definizioni e criticità A cura di Monica Grossi 74 37 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Il documento nel sistema giuridico italiano • Ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell’attività amministrativa (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa approvato con dpr 445/2000) A cura di Monica Grossi 75 Il documento informatico: alcune conseguenze • Il contenuto non può essere letto e compreso direttamente ma - essendo rappresentato da simboli digitali - deve essere decodificato mediante specifiche risorse di calcolo • L’evoluzione tecnologica condiziona i modi e i costi per la lettura e la conservazione dei documenti elettronici • La macchina colloca fisicamente, secondo la sua logica e in modo trasparente rispetto all’utente, il documento e le sue componenti • Cambia il rapporto tra contenuto e supporto, non più legati da un nesso fisico, ma collegati solo logicamente: gli strumenti di autenticazione non si applicano al supporto ma al contenuto che è separabile dal supporto. • A causa della obsolescenza tecnologica i documenti informatici sono destinati ad essere tenuti e conservati nella forma di copie autentiche, o meglio a essere tenuti nella forma di componenti autentiche in grado di assicurare la riproduzione possibile dei documenti informatici. A cura di Monica Grossi 76 38 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III QUALCHE CONCLUSIONE il sistema documentale ibrido e i modelli di flusso A cura di Monica Grossi 77 I documenti come risorsa • Cambia il valore e il peso dell’informazione documentaria e dei documenti: – – – – possibilità di riuso illimitato condivisione delle conoscenze sviluppo di attività di cooperazione e coordinamento investimenti necessari = percezione del valore delle nuove fonti A cura di Monica Grossi 78 39 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Dalla gestione informatica dei documenti all’archivio informatico • la normativa non considera ancora il nodo della conservazione permanente e dei costi per la loro migrazione A cura di Monica Grossi 79 Le difficoltà di una fase di transizione • Sviluppo di archivi ibridi basati sulla prassi della doppia archiviazione (informatica e cartacea): lascia aperti nodi rilevanti che devono trovare soluzione: – costi elevati – rischio di disallineamento degli archivi e perdita della funzione di auto-documentazione efficiente e autentica – tendenza all’eccessiva semplificazione dell’organizzazione dell’archivio cartaceo – assenza di una normativa transitoria di integrazione – assenza di soluzioni adeguate per la funzione conservativa A cura di Monica Grossi 80 40 Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale – COA III Centralità del ruolo dei dirigenti • individuazione del responsabile del servizio • supporto autorevole ai progetti di innovazione documentaria • verifica della qualità delle applicazioni e dei prodotti: – definizione del manuale di gestione – efficiente e corretta formazione dei fascicoli sulla base del piano di classificazione adottato – aggiornamento periodico degli strumenti di gestione A cura di Monica Grossi 81 Per saperne di più… • Per la gestione informatica dei documenti: – – – – – – • http://protocollo.gov.it www.cnipa.gov.it www.sspa.it (GdL sulla gestione informatica dei documenti) www.archivi.beniculturali.it (quadro normativo) www.astridonline.it (commenti aggiornati) www.interlex.it Per la conservazione digitale: – http://www.interpares.org (progetto InterPARES) – http://www.erpanet.org (progetto Erpanet) – http://www.casparpreserves.org (progetto Caspar) A cura di Monica Grossi 82 41