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Tanto tuonò che piovve editoriale

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Tanto tuonò che piovve editoriale
1)
Marangoni - La bibbia dei poveri diavoli ( proverbi del Veneto e dell’Istria)
Filippi editore, Venezia
2
Sembra proprio che un sacro fuoco
abbia acceso la voglia di fare
dell’esecutivo che in un colpo ha messo lì richieste di credito per 6,5 milioni
di franchi: non tutto, nemmeno, perché
ci sono in ballo ancora i messaggi per
le piazze di raccolta dei rifiuti.
Bisogna però dire che le opere a cui
sono destinate queste somme attendono da tempo ( e ci ripetiamo), tanto
che qualcuno potrebbe vederci una
certa fretta di realizzare prima che
giungano le scadenze fatidiche: basterà per questo l’esempio dell’asilo, capitolo che merita un discorsetto a sé
(vedi in quarta).
Ad altri invece verrà voglia di zittirci:
dopo aver ripetutamente
criticato
l’inadempienza del Municipio in fatto di
investimenti, la decisa svolta attuale
dovrebbe essere ben accolta!
Già: ma tutta la manovra è stata inquadrata in una visione globale degli
impegni comunali? C’è un aggiornamento del piano finanziario con le correzioni apportate? Ci sono investimenti
improrogabili solamente perché non
pianificati per tempo?
Insomma quanto pesa la fretta sul
complesso dei lavori da svolgere?
Affermano infatti i veneti: “Chi pusa el
cul su l’ortìga, el sente che ‘l ghe formìga” 1) , un proverbio che da noi potrebbe essere riformulato così: “Chi per
la fretta caca sull’ortica, non si lamenti
se il culo gli formica.”
editoriale
Così si dice che abbia commentato
Socrate quando sua moglie Santippe
gli rovesciò sulla testa un secchio
d’acqua dopo aver brontolato a ripetizione; e questo ci è venuto alla mente
nella serata di lunedì 13 novembre
quando in consiglio comunale è caduta
una pioggia di investimenti di diversi
milioni.
Quindi, rimaneggiando un poco la storia e i personaggi, si potrebbe immaginare il Municipio (nei panni di Santippe) che, stufo di brontolare per i rimbrotti ricevuti, rovescia una valanga di
investimenti (nei panni del secchio)
addosso a chi (nei panni di Socrate) ne
criticava la pochezza.
Ma restiamo nel reality.
bollettino della sezione socialista
dicembre 2006
Tanto tuonò che piovve
Cronache dai consigli
24 aprile
Alla presenza di 19 Consiglieri Comunali si apre la prima seduta straordinaria del Consiglio Comunale (CC) di
Camorino per il 2006. Si inizia con
l’approvazione della convenzione tra il
nostro Comune e quello di Giubiasco
relativa al servizio di polizia locale. Si
prosegue con l’approvazione di un
credito di 180'000 franchi per finanziare il risanamento a tappe del centro
scolastico comunale presso le Scuole
Elementari e con l’accettazione della
mozione Crotta Eros e confirmatari del
31.5.05 per la definizione della rete dei
percorsi pedonali.
Segue l’approvazione della mozione
Giudici per studiare lo sfruttamento
dell’energia geotermica del tunnel di
base del Monte Ceneri; opportunità
unica per valorizzare le fonti energetiche rinnovabili e per migliorare la qualità dell’aria nel Comune di Camorino. Si
conclude la serata con alcune mozioni
ed interpellanze.
nel comune
26 giugno
Ai mondiali c’è Svizzera-Ucraina: il secondo CC straordinario viene anticipato alle 19.30. Qualcuno è già in vacanza: sono presenti 19 consiglieri.
Viene approvato il credito di 20'000
franchi quale contributo per finanziare
uno Skatepark a Giubiasco. In seguito
il Consiglio Comunale si deve pronunciare sulla variante per permettere
l’accesso ai disabili alla casa comunale. La necessità di un accesso facilitato alla sala del Consiglio Comunale per
i disabili alla legge era già stato oggetto nel 2003 di una mozione da parte di
Mario Gianini. Il Consiglio Comunale,
grazie anche in parte ai nostri innumerevoli interventi e contributi costruttivi,
ha deciso di estendere l’accesso ai disabili a tutto lo stabile comunale mediante la posa di un ascensore.
La soluzione è finanziariamente sostenibile e sicuramente migliore della
semplice creazione di una piattaforma
montascale.
La
seduta
è
proseguita
con
l’approvazione dell’accordo per il rinnovo delle concessioni di privativa per
la distribuzione di energia elettrica e il
rifiuto di richiesta di uscita dal Consorzio raccolta rifiuti da parte del Comune
di Sementina. Si conclude con la presentazione di alcune interpellanze.
25 settembre
Ritemprati dalle vacanze estive, ecco
il primo CC ordinario. Convocazione
che dovrebbe dar inizio ad un autunno
politico importante per la politica camorinese. Alla presenza di 23 consiglieri
la seduta si apre con la promessa, tra
le nostre fila, del neoconsigliere Paolo
Pesenti che subentra a Martin
Künsch. Il Gruppo Socialista e Indipendenti ringrazia Martin per il lavoro
svolto e augura a Paolo un’attività politica ricca di soddisfazione.
Segue la nomina dell’ufficio presidenziale che risulta così composto:
Presidente:
Renato Dotta (PLRT)
I° Vicepresidente:
Paolo Albergoni (PS e Ind.)
II° Vicepresidente:
Daniele Bacciarini (PPD)
Scrutatori:
Marinella Ghisletta (PPD),
Enrico Ghisletta (PLRT)
Il piatto forte della serata consiste
nell’esame, in ritardo rispetto ai termini di legge( Art. 17 LOC), dei consuntivi
2005. D’altronde se i consuntivi vengono consegnati alla Commissione
della Gestione oltre la metà di maggio,
come avrebbe potuto essa consegnare
Considerata l’assenza cronica di Investimenti nel 2005 - solo 343'000 franchi
rispetto a 2'107'000 franchi previsti - la
discussione è risultata piatta. Il consuntivo viene accolto con 22 favorevoli
e 1 contrario. Il nostro gruppo ha focalizzato il proprio intervento su un maggior investimento per corsi di formazione del personale comunale così come
un aggiornamento ed un completamento della pagina Web, su questioni
ambientali (vedi articolo separato) e
sul fatto che la nostra sede di scuola
elementare è una delle poche della regione senza un direttore, scelta discutibile, ma forse motivata dal fatto che
presso le SE manca materialmente lo
spazio per creargli il posto.
Tutti i nodi vengono al pettine e il fatto
che molti bambini di 3 anni ( ben 24 dei
26 che hanno fatto domanda) non siano stati ammessi alla scuola
dell’infanzia rappresenta ben altro che
una conquista sociale. E a settembre
del 2007 la situazione sarà ancora
peggiore, considerato che già adesso
abbiamo più bambini dei posti disponibili.
Dopo un’interessante quanto costruttiva discussione e accettazione della
mozione di Lauro Rotanzi, sulla limitazione della posa delle antenne per la
telefonia mobile, la seduta termina.
13 novembre
Gli oggetti da trattare sono numerosi e
di peso notevole: c’è la possibilità dei
tempi supplementari nella serata seguente. Forse è per questo che il Municipio - per sveltire le cose, s’intende è presente in forma ridotta: 3 municipali su 7.
Eppure ci si avvia in modo un po’ fiacco: la discussione sulla strada forestale
si trascina per le lunghe tra proposte di
non entrata in materia, di rinvio del
messaggio, di affossamento dello
stesso. Sono venuti alla luce infatti degli inghippi di ordine giuridico sulla validità delle convenzioni con i proprietari
terrieri, per cui il quadro della situazione non è per niente chiaro.
Questo già dall’inzio della progettazione negli anni 80, quando per la fretta
di non perdere i sussidi si è pasticciato
un po’: sembra addirittura che non si
sappia di chi sia la strada. Alla fine,
dopo una sospensione, la proposta
della commissione è condivisa, persino
dal Municipio (pardon, da un suo pezzo) per bocca di Rizzi, ma il messaggio
non può essere ritirato mancando il
quorum (l’altro pezzo).
Poi comincia la danza dei milioni:
810'000 franchi per le condotte
dell’acqua potabile con 43'000 per le
sue zone di captazione, altri 840'000
per la sistemazione delle strade collinari e 140'000 per la pulizia degli alvei
dei torrenti nostrani. Il piatto forte però
è costituito dalla richiesta per la scuola
d’infanzia nuova con 3,4 milioni e la
ristrutturazione dell’asilo esistente per
un importo di 1,3 milioni di franchi.
Con i complimenti da tutte le parti (ma
sì, anche quelli di Rotanzi, anche dei
nostri) per il Municipio (non solo il pezzo stavolta), per i commissari, per i colleghi e con qualche dubbio critico sui
fabbisogni futuri (ma vedi anche a pag.
4) l’approvazione del credito raccoglie
persino un applauso!
Alla fine questi 6 milioni e rotti andranno ad ingrossare il debito pubblico pro
capite, che, come osserva Codoni,
passa in una sera da 900 a 3700 franchi pro capite: occhio quindi al piano
finanziario!
In chiusura, tra le interpellanze e le
mozioni, quella di Palà per la riduzione
dei consiglieri comunali è respinta: accettata invece la proposta di risoluzione contro il progetto”Ymago” della Posta.
nel comune
il proprio rapporto entro i termini di legge fissati al 30 aprile? Il presidente del
CC ha comunque chiesto una deroga
agli Enti Locali e, con la soddisfazione
di Lauro Rotanzi (CV) la seduta si
svolge nella piena legalità.
La storia dell’asilo è finita?
…o è destinata a prolungarsi ancora attirando l’attenzione e le preoccupazioni di autorità e
famiglie? Vediamo di fare il punto e formulare qualche considerazione.
Tante teste, quante idee!
Il ritardo accumulato in questi anni nella ricerca di una soluzione idonea per offrire spazi confacenti ai bambini della scuola d’infanzia deve aver messo addosso ai membri dell’esecutivo
una certa fretta di concludere, dopo il voto del Consiglio comunale che accettò l’iniziativa
popolare. Si sono così dati da fare e subito hanno trovato il modo elegante per non perdere
tempo e anche per sgambettare la legge sugli appalti: invece del concorso pubblicamente
promesso si assegna il mandato all’architetto che nel 2000 si era occupato della faccenda.
Già allora il modo di procedere era dettato dalla fretta: con un concorso si sarebbe perso
tempo, dicevano. Oggi questo si chiama estensione del mandato.
L’estensione è così ampia che il mandato vale anche per i lavori di ristrutturazione
dell’attuale costruzione: e se sorgerà qualcosa alla Cappelletta, visto che si trova in faccia
all’asilo attuale e che questo fa parte del mandato e visto che… Ferma, non esageriamo!
Per oggi, ma domani?
Torniamo al ritardo di cui sopra. Durante gli anni dell’attesa il paese è cambiato e non di poco: l’affluenza di famiglie in cerca della parcella per la propria casetta per stabilirvisi definitivamente si è evidenziata non solo con la costruzione intensiva in certe zone, ma pure con
l’aumento della popolazione, ANCHE infantile. E così, all’inizio di quest’anno scolastico, una
trentina circa di bambini di 3 anni si sono visti rifiutare l’accettazione alla scuola d’infanzia
per evidente mancanza di spazio: e pensare che il controprogetto municipale all’iniziativa
prevedeva, come possibile utilizzo dell’edificio attuale qualora si fosse accettata la proposta
di edificazione presso le scuole elementari , di piazzarvi un asilo nido: ah, che coerenza!
Vada per quest’anno, ma che cosa si potrà dir loro l’anno prossimo quando si ripresenteranno con i sacrosanti 4 anni compiuti ?
Ma tant’è; siamo sempre stati tirati con i posti, da anni abbiamo una sezione provvisoria che
ruba spazio alla scuola elementare e qualcuno deve essersi addormentato sulle previsioni
poco lungimiranti dei precedenti amministratori comunali. Non dovrebbe essere tanto difficile
prevedere oggi quel che saranno i movimenti nei prossimi anni, con i lavori per la sede nuova che non porteranno alcun miglioramento fino ad inizio anno scolastico 08/709, con il trasloco delle due sezioni dall’attuale al nuovo asilo, per iniziare la ristrutturazione che terminerà nell’anno non si sa quando, con la permanenza della terza sezione provvisoria presso le
SE, con magari qualche spazio in più ANCHE PER essa, e per accorgersi alla fine che altri
giovani virgulti - questi però senza fretta - hanno messo radici qui da noi e quindi….
Vediamo troppo nero ?
Può anche darsi, ma teniamo presente che dal 1990 al 2005 la popolazione di Camorino è
aumentata del 47%, ben al di sopra della crescita media del distretto e del cantone!
nel comune
E gli altri bisogni?
Dobbiamo pur fare qualche considerazione, anche se un poco amara: per anni abbiamo
chiesto invano che per la ricerca di soluzioni si potessero avere diverse proposte: quindi confronto di idee, concorsi, coinvolgimento di più persone e pareri: la fretta di ottenere la ricetta
ha sempre sbarrato questa strada.
Abbiamo sempre sostenuto l’offerta di uno spazio per la popolazione come poteva essere la
sala multiuso: possiamo già scordarcela per i prossimi anni, visto che i bisogni sociali della
popolazione sono prima di tutto l’offerta di spazi per le sezioni di scuola d’infanzia e solo dopo quella per gli adulti.
Abbiamo votato – pur con critiche fondate – il progetto del 2000 per un edificio che si
sarebbe potuto utilizzare già da qualche anno.
Anche sul piano della costruzione avevamo avanzato proposte per realizzazioni con
tecniche e materiali diversi, già sperimentati in edifici scolastici a Preonzo,Giubiasco,
Castione: avremmo forse dovuto tentare di rallentare il processo con il risultato di farci
fucilare come contrari all’asilo?
Il credito per la scuola d’infanzia l’abbiamo votato, ma questo non è il nostro
asilo.
Qui e là
Un complimento alla Pro Camorino per la serata sull’energia, ben impostata e
ricca di informazioni, con relazioni chiare ed anche brillanti: momento di buona
informazione che ANCHE qualche altro ente potrebbe cominciare a considerare.
Dopo la bocciatura della mozione Palà si attendono ulteriori proposte per migliorare la motivazione dei consiglieri e la qualità delle sedute.
Ci hanno provato per primi Rizzi e Rotanzi, nell’ultimo consiglio comunale, con
un profondo, costruttivo, edificante, ma soprattutto amichevole scambio di vedute
e cortesie (con tanto di accenni alla denuncia e al ritrovarsi davanti a Perugini).
Con scarsi risultati però, anche per i giovani presenti tra il pubblico.
NOTA
4NOTA
6
NOTA
2
Concorso
C’è una parola che ricorre con una certa evidenza sulle pagine di questo numero (per facilitarvi le cose l’abbiamo scritta in neretto). Compilate il tagliando e speditecelo: tra tutti
coloro che ci invieranno la soluzione giusta sorteggeremo il vincitore che si porterà a casa
un’elegante confezione di quei gustosi animaletti che con la fretta non hanno proprio niente da spartire.
La parola è
ed appare
volte.
Nome: …………………………
Cognome:………………………….Indirizzo:…………………………………………
la pagella
In giugno il solerte municipio ha rispolverato le comunicazioni dell’anno scorso e le
ha spedite ai cittadini con lievi ritocchi. Così, sul foglietto “Ambiente e territorio” si
attirava l’attenzione sul nuovo tracciato per l’accesso all’area di deposito per
vegetali, dopo l’inizio dei lavori per ALPTRANSIT.
A chi poi ha zigzagato attraverso l’area di cantiere per un bel po’ in cerca della
strada giusta, forse andava detto che il percorso solito era stato ripristinato poco
dopo : in attesa che il Municipio lo faccia sapere ci complimentiamo per la tempestività dell'informazione.
Mistery Park
Alle porte di Interlaken il parco del mistero che non voleva proporre solo divertimenti
ha chiuso: troppo basso l’interesse per i grandi quesiti scientifici del nostro pianeta
che restano senza risposta, entrate esigue e, dunque, fallimento.
Per gli amanti del misterioso e degli enigmi si aprono però nuove porte: quelle del
centro scolastico di Camorino. Lì, in una notte, scompaiono tutti gli asciugacapelli
nuovi appena fatti installare in occasione dei lavori di risanamento nei locali docce
della palestra. Rubati? Ma se erano dotati di antifurto…e poi la porta era chiusa…
Smontati? Ma da chi? E perché? Forse qualcuno ha avuto eco dei dubbi sollevati in
merito alla loro sicurezza? Ma gli istallatori erano presenti alla seduta? E se no, chi li
ha avvertiti?
Mistero!
Più in là del naso
La tematica ambientale è un nostro cavallo di battaglia e in un’ottica di lungimiranza
e responsabilità politica il nostro gruppo ha presentato nel 2005 una mozione per
chiedere che “ il Municipio riscaldi tutti i nuovi edifici mediante energie rinnovabili. Il Municipio sostituisca le centrali termiche esistenti da risanare con riscaldamenti a energia rinnovabile.” L’approvazione risicata (12 a 11) è dovuta al
partito di maggioranza che, sul numero primaverile della Fiaccolina, pensa di giustificarsi asserendo che la sua posizione non esprime scarsa sensibilità ecologica, ma
vuole “…lasciar maggior margine di manovra all’esecutivo nell’analizzare ogni singolo caso…” In sostanza si dice che riscaldare solo con energie alternative non va bene perché non è l’unico mezzo che contribuisca al risparmio energetico.
E bravi questi liberali! La libertà di interpretazione non dovrebbe però portarvi a confondere l’aspetto dell’approvvigionamento energetico (oggetto della mozione) con
altri campi del risparmio energetico (non toccati dalla mozione) come dimostrate di
aver fatto.
Chiedere che l’approvvigionamento energetico avvenga da fonti rinnovabili non preclude assolutamente altri aspetti complementari come il risparmio e l’isolamento
termico: liberi di non capire, ma cercate almeno di sforzarvi!
appunti
Nuova tipografia
Abbiamo dovuto purtroppo rinunciare alla collaborazione di Adrian Ruckstuhl che
per difficoltà sue di lavoro ha deciso di cessare l’attività che permetteva al nostro bollettino di apparire in veste dignitosa pur con costi di stampa molto ridotti.
Con i nostri ringraziamenti per il prezioso aiuto datoci in questi anni anni, gli giungano gli auguri per gli impegni che si assume in altri ambiti.
La veste tipografica non presenta grandi cambiamenti anche se la carta è diventata
bianca: la linea e la sostanza rimangono immutate, anche se con costi maggiori.
Quindi…
il conto
65 - 7886 – 8 attende fiducioso i vostri contributi
Quale riscaldamento per la scuola d’infanzia ?
Durante la serata sulle energie rinnovabili
del 16 novembre 2006 ho cercato di spiegare (seppur succintamente) le proposte
fatte durante la seduta del Consiglio Comunale del 13 novembre scorso, con una
interpellanza.
La stessa non voleva in nessun modo ostacolare l’approvazione del messaggio
sulla realizzazione delle nuova Scuola
dell’infanzia (vedi pag.4), ma è una proposta complementare seria e lungimirante,
intesa a considerare l’edificazione prevista
come una opportunità.
Essa parte dalla premessa fatta dal Municipio che la scelta di adottare due pompe
di calore (eventualmente con una sonda
geotermica) quale sistema di riscaldamento per il nuovo edificio e per quello esistente da risanare (l’energia elettrica utilizzata
proverrebbe per il 40% da centrali nucleari
e non può essere considerata come rinnovabile…), durante i prossimi mesi dedicati
alla progettazione dell’impianto di riscaldamento doveva ancora essere valutata
ed approfondita ed eventualmente confrontata con eventuali sistemi alternativi.
Il primo punto dell’intervento propone di
valutare se l’impianto a olio esistente (e
tuttora funzionante presso la sede esistente) ha la potenza necessaria per riscaldare
anche la contigua nuova sede. E questo
per qualche anno, in attesa di conoscere
gli sviluppi della prevista edificazione del
vicino terreno Alla Cappelletta acquistato
dal Comune in vista di una edificazione di
un centro commerciale, abitativo e sociale,
ad uso privato e/o pubblico.
In seguito si tratta di verificare la fattibilità tecnica ed economica, NON di una caldaia unica per riscaldare la scuola
dell’Infanzia, MA di una centrale termica
di quartiere a cippato fresco di legna come quella recentemente entrata in funzione presso il centro della Circolazione di
Camorino e simile a quelle di Faido (centro paese), di Bellinzona (scuole e palestre
della Commercio e del Liceo) o di Gordola
(centro SSIC).
Gli esperti presenti alla serata si sono tutti
dichiarati disponibili per una consulenza in
questo senso, dato anche che il Comune
di Camorino ha delle agevolazioni facendo
parte dell’associazione “Città dell’Energia).
Le premesse legate alla disponibilità della
risorsa forestale sembrano essere piuttosto favorevoli: infatti dei 560 ettari di
bosco di Camorino (circa il 68% del territorio comunale è coperto da bosco!) almeno
300 ettari sono ben serviti dalla strada
forestale costruita negli scorsi anni sono,
gestibili quindi in modo sostenibile poiché
permettono di raccogliere a costi ragionevoli tra i 1'500 e i 2'000 m3 cubi di legna
ogni anno, dei quali almeno 1’000-1'500
metri cubi sono da ardere (equivalenti a
3'000 – 4'000 m3 di cippato). Dedotto il
fabbisogno dei privati tale volume di legna,
bruciato in una centrale unica dalla quale
partirebbe una rete di riscaldamento a distanza (vedi cartina indicativa) potrebbe
fornire acqua calda a una serie di edifici
pubblici e privati (alcuni proprietari confinanti ci hanno segnalato il loro interesse a
tale sistema già durante la serata stessa)
della potenza anche maggiore di quella
che è stata istallata nel comune di Faido.
• a costi interessanti rispetto all’olio a al gas;
• con un sistema molto pulito (gli impianti attuali emettono 3 volte meno
polveri fini rispetto ai limiti dell’Ordinanza federale OIAT);
• con effetti positivi sulla cura e gestione del bosco;
• con un indotto economico che rimane interamente nella regione mentre con
l’olio e il gas oltre i ! se ne vanno all’estero ad “ingrassare” le “povere” industrie petrolifere”…
attualità
Tutto questo:
attualità
Con il mio intervento NON ho proposto
di realizzare a tutti i costi una centrale a
legna, MA di studiarne la fattibilità
quale variante alla soluzione prospettata dal Municipio, verifica che se fatta
bene e subito (dopo la perforazione
delle geosonde non servirebbe a nulla),
con poche migliaia di franchi e qualche
settimana di tempo permetterebbe di
raccogliere elementi decisionali preziosi, utili anche se la centrale termica
dovesse essere realizzata solo tra qualche anno.
1
2
sedimi delle due scuole d’infanzia
3
terreno alla Cappelletta
1
2
3
Fulvio Giudici, ing.forestale
(una copia del testo è stata inviata al Muncipio)
l’opinione
di Remo Margnetti
possibile rete di teleriscaldamento
Le opinioni che qui esprimo, come al solito, non sono solo mie: ho l’abitudine di conversare e scambiare idee con persone di aree diverse e questi pareri sono largamente condivisi.
InfoRifiuti, credo del mese di settembre - e dico credo poiché di regola la pubblicazione non è datata – mostrava due foto della benna destinata a raccogliere calcinacci. Gli autori della pubblicazione saranno pur bravi, ma non sono furbi, perché le
due foto sono la dimostrazione di due aspetti del problema:
1° : mettono in luce la clamorosamente il fallimento della politica dei rifiuti sia da parte degli attuali amministratori, sia di quelli che li hanno preceduti. Sono un chiarissimo autogol che testimonia la presenza nella squadra di giocatori inetti e inconcludenti.
2° : dimostrano che ancora troppi cittadini del Comune, ma anche foresti come ho
potuto costatare di persona, sono maleducati, insensibili ai problemi ambientali e alla loro soluzione; in una parola: insipienti.
Inoltre la pubblicazione ha sempre un vago sentore di grida manzoniana con le sue
minacce, più o meno velate, di chissà quali sanzioni.
Se il Municipio ha un archivio facilmente consultabile, potrà trovarvi delle mozioni
sull’argomento presentate molti anni fa.
Detto così di straforo: installare un sistema di illuminazione, cintare l’area con la
benna e il resto, chiudere la sera il sito per impedire che al calar delle tenebre i “furbi” approfittando della situazione depositassero letti, materassi, lavastoviglie e altro
ancora era un problema la cui soluzione doveva essere studiata e trovata dall’ETH ?
“Da parte sua il Municipio si sta adoperando per una sistemazione definitiva…” :
e chi altri dovrebbe adoperarsi se non il Municipio?
E mentre il Municipio si adopera, consiglio sommessamente ai cittadini responsabili
di cantare in coro, imitando Renato Rascel, “Campa cavallo che l’Elba cresce”.
hanno curato questo numero
Henrik Bang
Giorgio Chiesi Fulvio Giudici
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