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Tanto tuonò che piovve editoriale
1) Marangoni - La bibbia dei poveri diavoli ( proverbi del Veneto e dell’Istria) Filippi editore, Venezia 2 Sembra proprio che un sacro fuoco abbia acceso la voglia di fare dell’esecutivo che in un colpo ha messo lì richieste di credito per 6,5 milioni di franchi: non tutto, nemmeno, perché ci sono in ballo ancora i messaggi per le piazze di raccolta dei rifiuti. Bisogna però dire che le opere a cui sono destinate queste somme attendono da tempo ( e ci ripetiamo), tanto che qualcuno potrebbe vederci una certa fretta di realizzare prima che giungano le scadenze fatidiche: basterà per questo l’esempio dell’asilo, capitolo che merita un discorsetto a sé (vedi in quarta). Ad altri invece verrà voglia di zittirci: dopo aver ripetutamente criticato l’inadempienza del Municipio in fatto di investimenti, la decisa svolta attuale dovrebbe essere ben accolta! Già: ma tutta la manovra è stata inquadrata in una visione globale degli impegni comunali? C’è un aggiornamento del piano finanziario con le correzioni apportate? Ci sono investimenti improrogabili solamente perché non pianificati per tempo? Insomma quanto pesa la fretta sul complesso dei lavori da svolgere? Affermano infatti i veneti: “Chi pusa el cul su l’ortìga, el sente che ‘l ghe formìga” 1) , un proverbio che da noi potrebbe essere riformulato così: “Chi per la fretta caca sull’ortica, non si lamenti se il culo gli formica.” editoriale Così si dice che abbia commentato Socrate quando sua moglie Santippe gli rovesciò sulla testa un secchio d’acqua dopo aver brontolato a ripetizione; e questo ci è venuto alla mente nella serata di lunedì 13 novembre quando in consiglio comunale è caduta una pioggia di investimenti di diversi milioni. Quindi, rimaneggiando un poco la storia e i personaggi, si potrebbe immaginare il Municipio (nei panni di Santippe) che, stufo di brontolare per i rimbrotti ricevuti, rovescia una valanga di investimenti (nei panni del secchio) addosso a chi (nei panni di Socrate) ne criticava la pochezza. Ma restiamo nel reality. bollettino della sezione socialista dicembre 2006 Tanto tuonò che piovve Cronache dai consigli 24 aprile Alla presenza di 19 Consiglieri Comunali si apre la prima seduta straordinaria del Consiglio Comunale (CC) di Camorino per il 2006. Si inizia con l’approvazione della convenzione tra il nostro Comune e quello di Giubiasco relativa al servizio di polizia locale. Si prosegue con l’approvazione di un credito di 180'000 franchi per finanziare il risanamento a tappe del centro scolastico comunale presso le Scuole Elementari e con l’accettazione della mozione Crotta Eros e confirmatari del 31.5.05 per la definizione della rete dei percorsi pedonali. Segue l’approvazione della mozione Giudici per studiare lo sfruttamento dell’energia geotermica del tunnel di base del Monte Ceneri; opportunità unica per valorizzare le fonti energetiche rinnovabili e per migliorare la qualità dell’aria nel Comune di Camorino. Si conclude la serata con alcune mozioni ed interpellanze. nel comune 26 giugno Ai mondiali c’è Svizzera-Ucraina: il secondo CC straordinario viene anticipato alle 19.30. Qualcuno è già in vacanza: sono presenti 19 consiglieri. Viene approvato il credito di 20'000 franchi quale contributo per finanziare uno Skatepark a Giubiasco. In seguito il Consiglio Comunale si deve pronunciare sulla variante per permettere l’accesso ai disabili alla casa comunale. La necessità di un accesso facilitato alla sala del Consiglio Comunale per i disabili alla legge era già stato oggetto nel 2003 di una mozione da parte di Mario Gianini. Il Consiglio Comunale, grazie anche in parte ai nostri innumerevoli interventi e contributi costruttivi, ha deciso di estendere l’accesso ai disabili a tutto lo stabile comunale mediante la posa di un ascensore. La soluzione è finanziariamente sostenibile e sicuramente migliore della semplice creazione di una piattaforma montascale. La seduta è proseguita con l’approvazione dell’accordo per il rinnovo delle concessioni di privativa per la distribuzione di energia elettrica e il rifiuto di richiesta di uscita dal Consorzio raccolta rifiuti da parte del Comune di Sementina. Si conclude con la presentazione di alcune interpellanze. 25 settembre Ritemprati dalle vacanze estive, ecco il primo CC ordinario. Convocazione che dovrebbe dar inizio ad un autunno politico importante per la politica camorinese. Alla presenza di 23 consiglieri la seduta si apre con la promessa, tra le nostre fila, del neoconsigliere Paolo Pesenti che subentra a Martin Künsch. Il Gruppo Socialista e Indipendenti ringrazia Martin per il lavoro svolto e augura a Paolo un’attività politica ricca di soddisfazione. Segue la nomina dell’ufficio presidenziale che risulta così composto: Presidente: Renato Dotta (PLRT) I° Vicepresidente: Paolo Albergoni (PS e Ind.) II° Vicepresidente: Daniele Bacciarini (PPD) Scrutatori: Marinella Ghisletta (PPD), Enrico Ghisletta (PLRT) Il piatto forte della serata consiste nell’esame, in ritardo rispetto ai termini di legge( Art. 17 LOC), dei consuntivi 2005. D’altronde se i consuntivi vengono consegnati alla Commissione della Gestione oltre la metà di maggio, come avrebbe potuto essa consegnare Considerata l’assenza cronica di Investimenti nel 2005 - solo 343'000 franchi rispetto a 2'107'000 franchi previsti - la discussione è risultata piatta. Il consuntivo viene accolto con 22 favorevoli e 1 contrario. Il nostro gruppo ha focalizzato il proprio intervento su un maggior investimento per corsi di formazione del personale comunale così come un aggiornamento ed un completamento della pagina Web, su questioni ambientali (vedi articolo separato) e sul fatto che la nostra sede di scuola elementare è una delle poche della regione senza un direttore, scelta discutibile, ma forse motivata dal fatto che presso le SE manca materialmente lo spazio per creargli il posto. Tutti i nodi vengono al pettine e il fatto che molti bambini di 3 anni ( ben 24 dei 26 che hanno fatto domanda) non siano stati ammessi alla scuola dell’infanzia rappresenta ben altro che una conquista sociale. E a settembre del 2007 la situazione sarà ancora peggiore, considerato che già adesso abbiamo più bambini dei posti disponibili. Dopo un’interessante quanto costruttiva discussione e accettazione della mozione di Lauro Rotanzi, sulla limitazione della posa delle antenne per la telefonia mobile, la seduta termina. 13 novembre Gli oggetti da trattare sono numerosi e di peso notevole: c’è la possibilità dei tempi supplementari nella serata seguente. Forse è per questo che il Municipio - per sveltire le cose, s’intende è presente in forma ridotta: 3 municipali su 7. Eppure ci si avvia in modo un po’ fiacco: la discussione sulla strada forestale si trascina per le lunghe tra proposte di non entrata in materia, di rinvio del messaggio, di affossamento dello stesso. Sono venuti alla luce infatti degli inghippi di ordine giuridico sulla validità delle convenzioni con i proprietari terrieri, per cui il quadro della situazione non è per niente chiaro. Questo già dall’inzio della progettazione negli anni 80, quando per la fretta di non perdere i sussidi si è pasticciato un po’: sembra addirittura che non si sappia di chi sia la strada. Alla fine, dopo una sospensione, la proposta della commissione è condivisa, persino dal Municipio (pardon, da un suo pezzo) per bocca di Rizzi, ma il messaggio non può essere ritirato mancando il quorum (l’altro pezzo). Poi comincia la danza dei milioni: 810'000 franchi per le condotte dell’acqua potabile con 43'000 per le sue zone di captazione, altri 840'000 per la sistemazione delle strade collinari e 140'000 per la pulizia degli alvei dei torrenti nostrani. Il piatto forte però è costituito dalla richiesta per la scuola d’infanzia nuova con 3,4 milioni e la ristrutturazione dell’asilo esistente per un importo di 1,3 milioni di franchi. Con i complimenti da tutte le parti (ma sì, anche quelli di Rotanzi, anche dei nostri) per il Municipio (non solo il pezzo stavolta), per i commissari, per i colleghi e con qualche dubbio critico sui fabbisogni futuri (ma vedi anche a pag. 4) l’approvazione del credito raccoglie persino un applauso! Alla fine questi 6 milioni e rotti andranno ad ingrossare il debito pubblico pro capite, che, come osserva Codoni, passa in una sera da 900 a 3700 franchi pro capite: occhio quindi al piano finanziario! In chiusura, tra le interpellanze e le mozioni, quella di Palà per la riduzione dei consiglieri comunali è respinta: accettata invece la proposta di risoluzione contro il progetto”Ymago” della Posta. nel comune il proprio rapporto entro i termini di legge fissati al 30 aprile? Il presidente del CC ha comunque chiesto una deroga agli Enti Locali e, con la soddisfazione di Lauro Rotanzi (CV) la seduta si svolge nella piena legalità. La storia dell’asilo è finita? …o è destinata a prolungarsi ancora attirando l’attenzione e le preoccupazioni di autorità e famiglie? Vediamo di fare il punto e formulare qualche considerazione. Tante teste, quante idee! Il ritardo accumulato in questi anni nella ricerca di una soluzione idonea per offrire spazi confacenti ai bambini della scuola d’infanzia deve aver messo addosso ai membri dell’esecutivo una certa fretta di concludere, dopo il voto del Consiglio comunale che accettò l’iniziativa popolare. Si sono così dati da fare e subito hanno trovato il modo elegante per non perdere tempo e anche per sgambettare la legge sugli appalti: invece del concorso pubblicamente promesso si assegna il mandato all’architetto che nel 2000 si era occupato della faccenda. Già allora il modo di procedere era dettato dalla fretta: con un concorso si sarebbe perso tempo, dicevano. Oggi questo si chiama estensione del mandato. L’estensione è così ampia che il mandato vale anche per i lavori di ristrutturazione dell’attuale costruzione: e se sorgerà qualcosa alla Cappelletta, visto che si trova in faccia all’asilo attuale e che questo fa parte del mandato e visto che… Ferma, non esageriamo! Per oggi, ma domani? Torniamo al ritardo di cui sopra. Durante gli anni dell’attesa il paese è cambiato e non di poco: l’affluenza di famiglie in cerca della parcella per la propria casetta per stabilirvisi definitivamente si è evidenziata non solo con la costruzione intensiva in certe zone, ma pure con l’aumento della popolazione, ANCHE infantile. E così, all’inizio di quest’anno scolastico, una trentina circa di bambini di 3 anni si sono visti rifiutare l’accettazione alla scuola d’infanzia per evidente mancanza di spazio: e pensare che il controprogetto municipale all’iniziativa prevedeva, come possibile utilizzo dell’edificio attuale qualora si fosse accettata la proposta di edificazione presso le scuole elementari , di piazzarvi un asilo nido: ah, che coerenza! Vada per quest’anno, ma che cosa si potrà dir loro l’anno prossimo quando si ripresenteranno con i sacrosanti 4 anni compiuti ? Ma tant’è; siamo sempre stati tirati con i posti, da anni abbiamo una sezione provvisoria che ruba spazio alla scuola elementare e qualcuno deve essersi addormentato sulle previsioni poco lungimiranti dei precedenti amministratori comunali. Non dovrebbe essere tanto difficile prevedere oggi quel che saranno i movimenti nei prossimi anni, con i lavori per la sede nuova che non porteranno alcun miglioramento fino ad inizio anno scolastico 08/709, con il trasloco delle due sezioni dall’attuale al nuovo asilo, per iniziare la ristrutturazione che terminerà nell’anno non si sa quando, con la permanenza della terza sezione provvisoria presso le SE, con magari qualche spazio in più ANCHE PER essa, e per accorgersi alla fine che altri giovani virgulti - questi però senza fretta - hanno messo radici qui da noi e quindi…. Vediamo troppo nero ? Può anche darsi, ma teniamo presente che dal 1990 al 2005 la popolazione di Camorino è aumentata del 47%, ben al di sopra della crescita media del distretto e del cantone! nel comune E gli altri bisogni? Dobbiamo pur fare qualche considerazione, anche se un poco amara: per anni abbiamo chiesto invano che per la ricerca di soluzioni si potessero avere diverse proposte: quindi confronto di idee, concorsi, coinvolgimento di più persone e pareri: la fretta di ottenere la ricetta ha sempre sbarrato questa strada. Abbiamo sempre sostenuto l’offerta di uno spazio per la popolazione come poteva essere la sala multiuso: possiamo già scordarcela per i prossimi anni, visto che i bisogni sociali della popolazione sono prima di tutto l’offerta di spazi per le sezioni di scuola d’infanzia e solo dopo quella per gli adulti. Abbiamo votato – pur con critiche fondate – il progetto del 2000 per un edificio che si sarebbe potuto utilizzare già da qualche anno. Anche sul piano della costruzione avevamo avanzato proposte per realizzazioni con tecniche e materiali diversi, già sperimentati in edifici scolastici a Preonzo,Giubiasco, Castione: avremmo forse dovuto tentare di rallentare il processo con il risultato di farci fucilare come contrari all’asilo? Il credito per la scuola d’infanzia l’abbiamo votato, ma questo non è il nostro asilo. Qui e là Un complimento alla Pro Camorino per la serata sull’energia, ben impostata e ricca di informazioni, con relazioni chiare ed anche brillanti: momento di buona informazione che ANCHE qualche altro ente potrebbe cominciare a considerare. Dopo la bocciatura della mozione Palà si attendono ulteriori proposte per migliorare la motivazione dei consiglieri e la qualità delle sedute. Ci hanno provato per primi Rizzi e Rotanzi, nell’ultimo consiglio comunale, con un profondo, costruttivo, edificante, ma soprattutto amichevole scambio di vedute e cortesie (con tanto di accenni alla denuncia e al ritrovarsi davanti a Perugini). Con scarsi risultati però, anche per i giovani presenti tra il pubblico. NOTA 4NOTA 6 NOTA 2 Concorso C’è una parola che ricorre con una certa evidenza sulle pagine di questo numero (per facilitarvi le cose l’abbiamo scritta in neretto). Compilate il tagliando e speditecelo: tra tutti coloro che ci invieranno la soluzione giusta sorteggeremo il vincitore che si porterà a casa un’elegante confezione di quei gustosi animaletti che con la fretta non hanno proprio niente da spartire. La parola è ed appare volte. Nome: ………………………… Cognome:………………………….Indirizzo:………………………………………… la pagella In giugno il solerte municipio ha rispolverato le comunicazioni dell’anno scorso e le ha spedite ai cittadini con lievi ritocchi. Così, sul foglietto “Ambiente e territorio” si attirava l’attenzione sul nuovo tracciato per l’accesso all’area di deposito per vegetali, dopo l’inizio dei lavori per ALPTRANSIT. A chi poi ha zigzagato attraverso l’area di cantiere per un bel po’ in cerca della strada giusta, forse andava detto che il percorso solito era stato ripristinato poco dopo : in attesa che il Municipio lo faccia sapere ci complimentiamo per la tempestività dell'informazione. Mistery Park Alle porte di Interlaken il parco del mistero che non voleva proporre solo divertimenti ha chiuso: troppo basso l’interesse per i grandi quesiti scientifici del nostro pianeta che restano senza risposta, entrate esigue e, dunque, fallimento. Per gli amanti del misterioso e degli enigmi si aprono però nuove porte: quelle del centro scolastico di Camorino. Lì, in una notte, scompaiono tutti gli asciugacapelli nuovi appena fatti installare in occasione dei lavori di risanamento nei locali docce della palestra. Rubati? Ma se erano dotati di antifurto…e poi la porta era chiusa… Smontati? Ma da chi? E perché? Forse qualcuno ha avuto eco dei dubbi sollevati in merito alla loro sicurezza? Ma gli istallatori erano presenti alla seduta? E se no, chi li ha avvertiti? Mistero! Più in là del naso La tematica ambientale è un nostro cavallo di battaglia e in un’ottica di lungimiranza e responsabilità politica il nostro gruppo ha presentato nel 2005 una mozione per chiedere che “ il Municipio riscaldi tutti i nuovi edifici mediante energie rinnovabili. Il Municipio sostituisca le centrali termiche esistenti da risanare con riscaldamenti a energia rinnovabile.” L’approvazione risicata (12 a 11) è dovuta al partito di maggioranza che, sul numero primaverile della Fiaccolina, pensa di giustificarsi asserendo che la sua posizione non esprime scarsa sensibilità ecologica, ma vuole “…lasciar maggior margine di manovra all’esecutivo nell’analizzare ogni singolo caso…” In sostanza si dice che riscaldare solo con energie alternative non va bene perché non è l’unico mezzo che contribuisca al risparmio energetico. E bravi questi liberali! La libertà di interpretazione non dovrebbe però portarvi a confondere l’aspetto dell’approvvigionamento energetico (oggetto della mozione) con altri campi del risparmio energetico (non toccati dalla mozione) come dimostrate di aver fatto. Chiedere che l’approvvigionamento energetico avvenga da fonti rinnovabili non preclude assolutamente altri aspetti complementari come il risparmio e l’isolamento termico: liberi di non capire, ma cercate almeno di sforzarvi! appunti Nuova tipografia Abbiamo dovuto purtroppo rinunciare alla collaborazione di Adrian Ruckstuhl che per difficoltà sue di lavoro ha deciso di cessare l’attività che permetteva al nostro bollettino di apparire in veste dignitosa pur con costi di stampa molto ridotti. Con i nostri ringraziamenti per il prezioso aiuto datoci in questi anni anni, gli giungano gli auguri per gli impegni che si assume in altri ambiti. La veste tipografica non presenta grandi cambiamenti anche se la carta è diventata bianca: la linea e la sostanza rimangono immutate, anche se con costi maggiori. Quindi… il conto 65 - 7886 – 8 attende fiducioso i vostri contributi Quale riscaldamento per la scuola d’infanzia ? Durante la serata sulle energie rinnovabili del 16 novembre 2006 ho cercato di spiegare (seppur succintamente) le proposte fatte durante la seduta del Consiglio Comunale del 13 novembre scorso, con una interpellanza. La stessa non voleva in nessun modo ostacolare l’approvazione del messaggio sulla realizzazione delle nuova Scuola dell’infanzia (vedi pag.4), ma è una proposta complementare seria e lungimirante, intesa a considerare l’edificazione prevista come una opportunità. Essa parte dalla premessa fatta dal Municipio che la scelta di adottare due pompe di calore (eventualmente con una sonda geotermica) quale sistema di riscaldamento per il nuovo edificio e per quello esistente da risanare (l’energia elettrica utilizzata proverrebbe per il 40% da centrali nucleari e non può essere considerata come rinnovabile…), durante i prossimi mesi dedicati alla progettazione dell’impianto di riscaldamento doveva ancora essere valutata ed approfondita ed eventualmente confrontata con eventuali sistemi alternativi. Il primo punto dell’intervento propone di valutare se l’impianto a olio esistente (e tuttora funzionante presso la sede esistente) ha la potenza necessaria per riscaldare anche la contigua nuova sede. E questo per qualche anno, in attesa di conoscere gli sviluppi della prevista edificazione del vicino terreno Alla Cappelletta acquistato dal Comune in vista di una edificazione di un centro commerciale, abitativo e sociale, ad uso privato e/o pubblico. In seguito si tratta di verificare la fattibilità tecnica ed economica, NON di una caldaia unica per riscaldare la scuola dell’Infanzia, MA di una centrale termica di quartiere a cippato fresco di legna come quella recentemente entrata in funzione presso il centro della Circolazione di Camorino e simile a quelle di Faido (centro paese), di Bellinzona (scuole e palestre della Commercio e del Liceo) o di Gordola (centro SSIC). Gli esperti presenti alla serata si sono tutti dichiarati disponibili per una consulenza in questo senso, dato anche che il Comune di Camorino ha delle agevolazioni facendo parte dell’associazione “Città dell’Energia). Le premesse legate alla disponibilità della risorsa forestale sembrano essere piuttosto favorevoli: infatti dei 560 ettari di bosco di Camorino (circa il 68% del territorio comunale è coperto da bosco!) almeno 300 ettari sono ben serviti dalla strada forestale costruita negli scorsi anni sono, gestibili quindi in modo sostenibile poiché permettono di raccogliere a costi ragionevoli tra i 1'500 e i 2'000 m3 cubi di legna ogni anno, dei quali almeno 1’000-1'500 metri cubi sono da ardere (equivalenti a 3'000 – 4'000 m3 di cippato). Dedotto il fabbisogno dei privati tale volume di legna, bruciato in una centrale unica dalla quale partirebbe una rete di riscaldamento a distanza (vedi cartina indicativa) potrebbe fornire acqua calda a una serie di edifici pubblici e privati (alcuni proprietari confinanti ci hanno segnalato il loro interesse a tale sistema già durante la serata stessa) della potenza anche maggiore di quella che è stata istallata nel comune di Faido. • a costi interessanti rispetto all’olio a al gas; • con un sistema molto pulito (gli impianti attuali emettono 3 volte meno polveri fini rispetto ai limiti dell’Ordinanza federale OIAT); • con effetti positivi sulla cura e gestione del bosco; • con un indotto economico che rimane interamente nella regione mentre con l’olio e il gas oltre i ! se ne vanno all’estero ad “ingrassare” le “povere” industrie petrolifere”… attualità Tutto questo: attualità Con il mio intervento NON ho proposto di realizzare a tutti i costi una centrale a legna, MA di studiarne la fattibilità quale variante alla soluzione prospettata dal Municipio, verifica che se fatta bene e subito (dopo la perforazione delle geosonde non servirebbe a nulla), con poche migliaia di franchi e qualche settimana di tempo permetterebbe di raccogliere elementi decisionali preziosi, utili anche se la centrale termica dovesse essere realizzata solo tra qualche anno. 1 2 sedimi delle due scuole d’infanzia 3 terreno alla Cappelletta 1 2 3 Fulvio Giudici, ing.forestale (una copia del testo è stata inviata al Muncipio) l’opinione di Remo Margnetti possibile rete di teleriscaldamento Le opinioni che qui esprimo, come al solito, non sono solo mie: ho l’abitudine di conversare e scambiare idee con persone di aree diverse e questi pareri sono largamente condivisi. InfoRifiuti, credo del mese di settembre - e dico credo poiché di regola la pubblicazione non è datata – mostrava due foto della benna destinata a raccogliere calcinacci. Gli autori della pubblicazione saranno pur bravi, ma non sono furbi, perché le due foto sono la dimostrazione di due aspetti del problema: 1° : mettono in luce la clamorosamente il fallimento della politica dei rifiuti sia da parte degli attuali amministratori, sia di quelli che li hanno preceduti. Sono un chiarissimo autogol che testimonia la presenza nella squadra di giocatori inetti e inconcludenti. 2° : dimostrano che ancora troppi cittadini del Comune, ma anche foresti come ho potuto costatare di persona, sono maleducati, insensibili ai problemi ambientali e alla loro soluzione; in una parola: insipienti. Inoltre la pubblicazione ha sempre un vago sentore di grida manzoniana con le sue minacce, più o meno velate, di chissà quali sanzioni. Se il Municipio ha un archivio facilmente consultabile, potrà trovarvi delle mozioni sull’argomento presentate molti anni fa. Detto così di straforo: installare un sistema di illuminazione, cintare l’area con la benna e il resto, chiudere la sera il sito per impedire che al calar delle tenebre i “furbi” approfittando della situazione depositassero letti, materassi, lavastoviglie e altro ancora era un problema la cui soluzione doveva essere studiata e trovata dall’ETH ? “Da parte sua il Municipio si sta adoperando per una sistemazione definitiva…” : e chi altri dovrebbe adoperarsi se non il Municipio? E mentre il Municipio si adopera, consiglio sommessamente ai cittadini responsabili di cantare in coro, imitando Renato Rascel, “Campa cavallo che l’Elba cresce”. hanno curato questo numero Henrik Bang Giorgio Chiesi Fulvio Giudici