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Viviamo la Comunità Viviamo la Comunità
Comunità Pastorale “Maria Madre della Chiesa” Bodio Lomnago Parrocchia di S. Maria Nascente e S. Giorgio Viviamo la Comunità Settimana 28 8 Marzo – 3 Aprile n. 13 - anno 2016 Caravaggio – L’Incredulità Di San Tommaso (particolare), 1600 – Bildergalerie Bildergalerie, Potsdam. PAROLA DELLA SETTIMANA «La fragilità dei tempi in cui viviamo è anche questa: credere che non esista possibilità di riscatto, una mano che ti rialza, un abbraccio che ti salva, ti perdona, ti risolleva, ti inonda di un amore infinito, paziente, indulgente; ti rimette in carreggiata. Quando si sperimenta l’abbraccio di misericordia, quando ci si lascia abbracciare, quando ci si commuove: allora la vita può cambiare, perché cerchiamo di rispondere a questo dono immenso e imprevisto, che agli occhi umani può apparire perfino “ingiusto”, per quanto è sovrabbondante». Papa Francesco «Quando il centurione vide Gesù; quando la samaritana si sentì guardata e descritta in tutto; e quando l’adultera si sentì dire: “Neanch’io ti condanno, va’ e non sbagliare più”; quando Giovanni e Andrea si videro quel volto fissarli e parlargli: fu un immergersi nella sua presenza. Immergerci nella presenza di Cristo che ci dà la sua giustizia, guardarlo: questa è la conversione che ci cambia alla radice; vale a dire: che ci lascia perdonati. Basta riguardarlo, basta ripensarlo, e siamo perdonati». Luigi Giussani NUMERI UTILI Casa Parrocchiale 0332 947493 Scuola Materna S. Anna 0332 947355 Parrocchia Daverio 0332 947247 Caritas Decanale Decanato 0332 459170 SOS VITA (24 ore su 24) 800 813000 347 7887995 Le informazioni che si desiderano pubblicare devono essere inviate entro il Giovedì sera al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] stampato in proprio Amore frutto della carità La carità è un modo di essere, ma fin quando non si esprime non possiamo prenderne consapevolezza, per cui è dall'amore, che è l'espressione della carità, che possiamo misurare la carità carità. Come se io avessi tutte le qualità per essere il miglior velocipede del mondo, tuttavia non potrei mai saperlo, se non mi mettessi alla prova, allenandomi alla corsa e partecipando alle gare. Cosìì è anche nei riguardi della carità. Per questo è facile che si parli di amore, quasi presupponendo che la sua sorgente sia la carità; tuttavia noi abbiamo voluto evidenziare questa distinzione, per avere una maggior chiarezza, in quanto i medesimi comportamenti amenti possono sgorgare dalla carità e allora sono amore, mentre se sgorgano dall'e dall'egocentrismo o dall'egoismo allora sono semplicemente filantropia o strumentalizzazione dell'altro in ordine ai propri interessi materiali, sociali o anche spirituali. Di questo esto abbiamo già parlato estesamente nei meccanismi psichici di difesa a cui rimando. Mi sembra utile ricordare ancora una volta che la carità rende possibile la piena maturazione dell'affettività così che sfoci nell'amore. In questo caso possiamo vedere con on maggior chiarezza l'importanza della collaborazione tra i meccanismi psichici e i doni dello Spirito, in quanto questa collaborazione porta la persona a fare un salto di qualità che cambia essenzialmente zialmente e non solo quantitativamente i suoi atteggiamenti e, di conseguenza, anche i suoi comportamenti. menti. La carità ci inserisce nel mistero trinitario e perciò la nostra capacità di amare acquista la dimensione stessa di Dio. (Virtù teologali – Carità). Don Carlo DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA CALENDARIO DELLA SETTIMANA Lunedì 28 Marzo ore 9,00 S. Giorgio ore 10,30 S. Maria ore 17.00 Villa Puricelli Festa dell’Angelo S. Messa S. Messa S. Messa Martedì 29 Marzo ore 9.30 S. Crocifisso Ottava di Pasqua S. Messa (Taveggia Rosetta – Battistini Fabio – Vanoni Giacomo) Scuola di Matrimonio Ore ore 21,00 Casa Parrocchiale Mercoledì 30 Marzo ore 10,40 Villa Puricelli Ottava di Pasqua S. Messa (Giovannina e Fernando) Giovedì 31 Marzo ore 9,30 S. Crocifisso ore 21,00 Casa Parrocchiale Ottava di Pasqua S. Messa Scuola di Matrimonio Venerdì 1 Aprile ore 9,30 S. Crocifisso ore 17,00 Villa Puricelli Ottava di Pasqua S. Messa (Paolo) S. Messa Sabato 2 Aprile ore 17,00 Villa Puricelli ore 20,30 S. Crocifisso Ottava di Pasqua S. Messa S. Messa DOMENICA 3 APRILE ore 9,00 S. Giorgio ore 10,30 S. Maria IN ALBIS DEPOSITIS S. Messa S. Messa FESTA DI PRIMA COMUNIONE S. Messa 8 ore 17.00 Villa Puricelli La prima domenica dopo Pasqua era una volta chiamata “Domenica in Albis Depositis”: tradotto letteralmente: "domenica in cui le bianche vesti vengono deposte". Ai primi tempi della Chiesa il battesimo era amministrato durante la notte di Pasqua, ed i battezzandi indossavano una tunica bianca che portavano poi per tutta la settimana successiva, fino alla prima domenica dopo Pasqua, detta perciò domenica in cui si depongono le bianche vesti. Questa Domenica si chiama oggi “Domenica della Divina Misericordia” per volere di Giovanni Paolo II. Alla base di questa scelta vi è la vicenda straordinaria di una suora polacca, sr. Faustina Kowalska, morta a 33 anni nel 1938, protagonista di un’esperienza mistica raccolta nelle pagine di un diario. Il vangelo della prima domenica dopo Pasqua descrive l’incontro l’incontro tra Gesù e Tommaso, otto giorni dopo la risurrezione. Tommaso non era stato presente la sera del giorno di Pasqua, quando Gesù era apparso per la prima volta ai discepoli nel cenacolo; per questo non aveva creduto che il Signore fosse risorto. Ora è di nuovo sera. E’ la sera della prima settimana della resurrezione, il lungo giorno di Pasqua che si prolunga anche per noi nella liturgia della Chiesa, attraverso le letture che ripropongono in questi giorni i primi incontri di Gesù risorto coi suoi discepoli. E’ sera e Tommaso non crede. Gesù gli appare e gli chiede di mettere la sua mano nella ferita del costato. “Non essere incredulo, ma credente”- aggiunge. E’ proprio in quel tocco che Tommaso si convince della verità; acquista la fede, si abbandona a Gesù. “Mio Signore e mio Dio!”- esclama. Accoglie l’invito di Gesù a credere. Credere, “cor- dare” dal latino: dare il cuore. Tommaso dà il suo cuore a Dio quando incontra il Cuore di Gesù: un cuore che si è lasciato trafiggere per amore e che chiede di essere toccato da chi ancora non si fida completamente di lui. A suor Faustina, oggi santa, è apparso Gesù: Il 22 febbraio 1931 fu proprio Gesù a spiegare il significato di questa devozione: «Figlia mia, dì che io sono l’Amore e la Misericordia in persona. La piaga del mio Cuore è la sorgente della Misericordia illimitata. […]Figlia mia, dì all’umanità sofferente che si stringa alla Misericordia del mio Cuore, e io la colmerò di pace. […] Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione.” Le parole di Gesù a suor Faustina sembrano riproporre il gesto evangelico nei confronti di san Tommaso: l’invito a guardare il suo Cuore, a entrarvi, quando anche la sua Passione non ci avesse convinto del Suo Amore, come accadde al discepolo all’indomani della Risurrezione; come accade ancora per molte anime, secondo le rivelazioni di Gesù alla santa polacca. Risorgere con Gesù, camminare in una vita nuova con Lui è sempre, prima di tutto, confidare in Lui. All’indomani della Pasqua, di ogni Pasqua e di ogni esperienza anche piccola di risurrezione in Gesù, è la fiducia che ci sostiene e, come bambini appena nati, ci permette di crescere e andare avanti nel cammino; anche quando scende la sera sul giorno della risurrezione e le tenebre ci avvolgono, come accadde a san Tommaso. Il Suo Cuore aperto per noi ci aspetta allora per offrirci rifugio e scaldarci con la sua Misericordia.