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2QUANDO NON PUOI TENERLO QUANDO NON
B Roma Mensile di comunicazione sanitaria divulgativa a cura del Progetto Archimede [2 REGIONE LAZIO n. 1 anno IV Gennaio 2007 news ] QUANDO QUANDO NON NON PUOI PUOI TENERLO TENERLO scegli scegli di di affidarlo affidarlo aa braccia braccia pronte pronte ad ad accudirlo accudirlo con con cura cura Adottare un bambino Pag. 4 La vaccinazione si prende cura dei nostri figli Pag. 6 MADRE & FIGLIO QUANDO NON PUOI TENERLO Scegli di affidarlo a braccia pronte ad accudirlo con cura S e credi di non farcela a crescere il tuo bambino fai la scelta giusta, non abbandonarlo! Se trovi insuperabili difficoltà, puoi partorire in anonimato e rinunciare a tuo figlio garantendogli il diritto di crescere in una famiglia. Ogni donna ha il diritto di essere aiutata e informata sul fatto che si può partorire senza riconoscere il figlio. Anche se sei clandestina, puoi far nascere tuo figlio in una struttura pubblica senza temere di subire provvedimenti di espulsione. Sia che tu sia sposata o single hai il diritto di riconoscere o meno il neonato. La tua scelta di non riconoscere il bambino è rigorosamente protetta dalla legge. Coloro che, per motivi d'ufficio, siano venuti a conoscenza del nome della madre non possono rivelarlo e commettono reato se lo fanno. Presto troverà una famiglia Una volta partorito, alla fine della degenza, potrai lasciare in ospedale il neonato, che verrà temporaneamente affidato ad un istituto. Tale misura serve anche a lasciar trascorrere il termine di 10 giorni previsto dalla legge entro cui potrai decidere in ogni caso di riconoscere il tuo bambino. Se non avrai ripensamenti il neonato verrà dichiarato adottabile. In questo caso, infatti, l'Ufficiale di Stato Civile, dopo aver attribuito al piccolo un nome e un cognome, procederà entro 10 giorni alla segnalazione al Tribunale per i Minorenni per la dichiarazione di adottabilità. Generalmente i bambini abbandonati in ospedale vengono adottati in tempi rapidi dalle famiglie in attesa di adozione. Divieto di espulsione per le mamme clandestine Non è consentita l'espulsione delle donne in stato di gravidanza o nei 6 mesi successivi alla nascita del figlio. Se sei straniera e non in regola, puoi chiedere un permesso di soggiorno per motivi di salute per il periodo di gravidanza e fino a 6 mesi dopo il parto, avendo altresì la possibilità di iscriverti al Servizio sanitario nazionale. Cosa fare in caso di bisogno Per saperne di più, e per ricevere assistenza prima, durante e dopo il parto potrai rivolgerti al Municipio dove risiedi, ai centri di assistenza sociale ed ai consultori familiari della Asl Roma B. Per partorire in anonimato ti puoi recare presso il reparto di ostetricia e ginecologia di uno dei due ospedali della nostra Asl, il Sandro Pertini (Via dei Monti Tiburtini 385) o il Policlinico Casilino (Via Casilina 1049). Fai la scelta giusta, regala a tuo figlio un futuro sereno. B 2 Roma news Gennaio 2007 - n. 1 anno IV E se non vuoi andare in ospedale, c'è il nuovo servizio “Non abbandonarlo, affidalo a noi!” È stato inaugurato presso il Policlinico Casilino. È il nuovo servizio rivolto alle madri che non sono in grado di prendersi cura del proprio figlio ma non intendono rivolgersi alle strutture sanitarie o ignorano la possibilità di partorire in anonimato in ospedale. Il servizio, patrocinato dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma, offre una struttura, le attrezzature e le procedure organizzative idonee all'accoglienza e all'assistenza dei neonati abbandonati. “Quando mi è stata proposta l'attivazione di questo servizio - ha sottolineato Flori Degrassi, Direttore Generale della Asl Roma B - ho pensato ai terribili abbandoni nei cassonetti che hanno interessato questo territorio lo scorso anno, finiti anche sulle pagine di cronaca dei quotidiani. Allora ho detto che anche un solo bambino salvato da questa 'ruota moderna' sarà un successo, perché avrà la possibilità di vivere e di trovare una famiglia che gli voglia bene”. Il presidio è situato proprio di fronte alla portineria del Policlinico Casilino, all'incrocio tra via dei Tucani e la complanare di via Casilina. Può essere raggiunto facilmente sia con i mezzi pubblici (linee 105, 114, 312) che a piedi; è realizzato per offrire totale anonimato ai genitori e massima sicurezza al La versione moderna della vecchia “ruota”, dove si può “abbandonare” il proprio bambino in mani sicure, è situata di fronte alla portineria del Policlinico Casilino, all'incrocio tra via dei Tucani e la complanare di via Casilina. Può essere raggiunta facilmente sia con i mezzi pubblici (linee 105, 114, 312) che a piedi. n. 1 anno IV - Gennaio 2007 neonato partorito fuori dall'ospedale. Il prefabbricato ha un piccolo atrio d'ingresso e una saletta in cui è situata la culla termica dove la madre può lasciare il piccolo. Il bambino può essere poggiato nella culla attraverso l'apertura manuale di una finestra basculante opportunamente bilanciata e a rilascio automatico. Quando un bambino viene abbandonato nella culla, gli operatori del Pronto Soccorso del Policlinico Casilino vengono immediatamente allertati grazie ad appositi sensori volumetrici e a contatto e ad una telecamera interna al presidio che permette di verificare l'effettiva presenza del piccolo nella culla. Come ha sottolineato il Ministro della Salute, On. Livia Turco, il nuovo servizio rappresenta una risposta concreta all'appello di quanti si battono per dare all'infanzia, alle donne e ai deboli, a quanti vivono in situazioni di grave disagio, pari opportunità e dignità. "A tutte le donne è offerta la possibilità di partorire negli ospedali pubblici anonimamente - ha spiegato l'assessore capitolino alle Politiche sociali, Raffaela Milano, in occasione dell'inaugurazione del servizio -. Insieme alla Asl Roma B abbiamo voluto dare a queste mamme in difficoltà una possibilità ulteriore, perché non bisogna dimenticare che a volte l'abbandono è un atto di generosità". La scelta del Policlinico Casilino per l'attivazione del servizio 'Non abbandonarlo, affidalo a noi' non è stata casuale: nell'area alla periferia sud il 37% di neonati è extracomunitario contro la media regionale del Lazio che è al 17%. Il nosocomio nel biennio 2004-2005 ha registrato il più alto numero di abbandoni neonatali sul territorio di Roma: 0,55% su un totale del 1,1% dell'area compresa tra i Municipi V, VI, VII, VIII e X. Nel biennio 2005/2006 inoltre sono stati 17 i casi d'abbandono di neonati. B Roma news 3 SPECIALE ADOZIONI ADOTTARE UN BAMBINO Esistono diverse possibilità per dare una nuova famiglia ad un bambino abbandonato. Vediamo insieme quali sono. L a legge riconosce il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia. L'iter per ottenere la possibilità di donare una nuova vita a un bambino è spesso lungo e burocraticamente complesso. Cerchiamo di capire insieme qual è la strada da seguire. In Italia è possibile adottare un minore sul territorio nazionale (adozione nazionale) o in uno stato estero (adozione internazionale) aderente alla Convenzione dell'Aja per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale oppure con un paese col quale l'Italia abbia stabilito un patto bilaterale in materia di adozione. È comunque possibile dare disponibilità sia per l'adozione nazionale che per quella internazionale per un Paese straniero specifico. In questo caso, non appena si giungerà all'eventuale abbinamento tra la coppia richiedente e un minore, la disponibilità per l'altra modalità di adozione verrà sospesa. L'ADOZIONE NAZIONALE L'istituto dell'adozione nazionale garantisce un nucleo familiare al minore la cui famiglia non sia in grado di provvedere alla sua crescita ed alla sua educazione, non per cause legate alla sola condizione d'indigenza. I minori, per i quali sia accertata la situazione di abbandono, vengono dichiarati in stato di adottabilità dal Tribunale per i minorenni. Accertato che il minore è in stato di abbandono, inizia la procedura adozionale che ha come obiettivo quello di individuare la coppia genitoriale che meglio possa rispondere alle esigenze del minore. Al termine del procedimento dichiarativo di adozione, l'adottato acquista lo stato di figlio legittimo degli adottanti e riceve uno status giuridico stabile e definitivo di figlio a tutti gli effetti del nuovo nucleo familiare. L'ADOZIONE INTERNAZIONAZIONALE L'adozione internazionale è regolata dalla legge n.183/84 come modificata dalla legge n.476/98 di “ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a l'Aja, il 29 maggio 1993” e dalla legge n°149 del 2001. La Convenzione dell'Aja ha come scopo principale quello di stabilire garanzie affinché le adozioni internazionali si svolgano nel superiore interesse del minore e nel rispetto dei diritti fondamentali che gli sono riconosciuti dal diritto internazionale, d'instaurare un sistema di cooperazione fra gli Stati contraenti al fine di assicurare il rispetto di queste garanzie, nonché prevenire il fenomeno della sottrazione e della vendita di minori. Ne sono membri finora i seguenti Paesi: Messico, Romania, Sri Lanka, Cipro, Polonia, Spagna, Ecuador, Perù, Costa Rica, Burkina Faso, Filippine, Canada, Venezuela, Finlandia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Olanda, Francia, Colombia, Australia, El Salvador, Israele, Brasile, Austria, Cile, Panama, Italia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Germania, Slovenia, Bolivia, Bulgaria, Lussemburgo, Svizzera, India, Lettonia, Regno Unito. Con la legge n. 476/98 l'Istituto dell'adozione internazionale ha subito alcune importanti modifiche giuridiche a tutela del minore da adottare. Negli articoli di questa legge si evidenzia, in maniera specifica, un cambiamento sostanziale rispetto a prima: l'istituzione di Associazioni o Enti autorizzati incaricati di accompagnare la coppia nel percorso verso l'adozione internazionale attraverso un sostegno pratico, burocratico e legislativo. Le Associazioni o Enti autorizzati che svolgono le pratiche per le adozioni internazionali devono presentare requisiti specifici di affidabilità ed essere sottoposte al controllo della Commissione per le Adozioni Internazionali. Tale Commissione tiene i contatti con le Autorità dei Paesi di origine dei bambini da adottare. Si può consultare l'elenco aggiornato degli Enti autorizzati sul sito www.commissioniadozioni.it, o rivolgersi alla Commissione per le Adozioni Internazionali, Via Barberini n.38, Roma - tel. 06 42.15.32.52. B 4 Roma news Secondo la normativa vigente il minore dichiarato adottabile nel Paese di origine, abbinato tramite Ente autorizzato ad una coppia, entra in Italia: A. Con il cognome dei coniugi, qualora proveniente da un Paese che a sua volta abbia ratificato la convenzione dell'Aja e per cui non è previsto l'anno di affidamento preadottivo. In questo caso la coppia, qualora lo ritenga opportuno, può rivolgersi ai servizi territoriali per sostegno e consulenza. B. Con il proprio cognome nel caso in cui il minore provenga da Paesi che non hanno ratificato la convenzione dell'Aja. In questo caso è previsto l'anno di affidamento preadottivo così come per l'adozione nazionale. REQUISITI PER PRESENTARE LA DOMANDA La legge stabilisce che l'adozione è consentita a coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni, o per un numero inferiore di anni se i coniugi abbiano convissuto in modo stabile e continuativo prima del matrimonio per un periodo di tre anni, e ciò sia accertato dal Tribunale per i minorenni. Tra i coniugi non deve sussistere e non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale neppure di fatto. L'età degli adottanti deve superare di almeno diciotto e di non più di quarantacinque anni l'età dell'adottando, con la possibilità di deroga in caso di danno grave per il minore. Non è preclusa l'adozione quando il limite massimo di età degli adottanti sia superato da uno solo di essi in misura non superiore a dieci anni. DOVE E COME PRESENTARE LA DOMANDA L'autorità a cui rivolgersi per un'adozione nazionale o internazionale è il Tribunale per i Minorenni competente per il territorio di residenza. Gli aspiranti genitori adottivi devono rivolgersi all'ufficio di cancelleria civile per presentare la "dichiarazione di disponibilità" all'adozione nazionale e/o internazionale. Oltre alla dichiarazione, i richiedenti dovranno allegare i seguenti documenti in carta semplice: - Certificato di nascita dei richiedenti; - Stato di famiglia; - Dichiarazione di assenso all'adozione da parte dei genitori dei richiedenti, resa nella forma della dichiarazione sostitutiva di atto notorio, oppure, in caso di decesso, certificato di morte dei genitori dei richiedenti; - Certificato di buna salute rilasciato dal medico curante; - Certificati economici: mod.101 o mod. 740 oppure busta paga; - Certificato del Casellario giudiziale dei richiedenti; - Atto notorio oppure dichiarazione sostitutiva con l'attestazione che tra i coniugi adottanti non sussiste separazione personale neppure di fatto. Prima di arrivare alla presentazione della domanda, gli aspiranti genitori devono però seguire un percorso. Vediamolo insieme. IL PERCORSO DELLA COPPIA VERSO L'ADOZIONE In base al "Protocollo organizzativo e metodologicooperativo per gli adempimenti relativi all'adozione" del 14 giugno 1999, stilato dagli operatori delle A.S.L., dei Municipi, del Tribunale per i Minorenni di Roma e dalla Regione Lazio, si possono elencare le diverse tappe che caratterizzano il percorso adottivo: 1. La coppia che risiede nei Municipi afferenti alla ASL. RM B e che pensa all'adozione, si rivolge al G.I.L. Adozioni della ASL RM B al fine di ricevere informazioni sul percorso che desidera intraprendere. Nell'occasione viene invitata a partecipare ad un incontro di gruppo presso la sede G.I.L. Tale incontro si tiene con cadenza mensile e/o quindicinale. Viene quindi fissato l'appuntamento per il gruppo e viene fornito un opuscolo in cui sinteticamente sono riportate notizie sull'adozione. 2. La coppia partecipa al gruppo di informazione, condotto da uno psicologo e da un'assistente sociale, sull'attività del servizio, sul percorso, sugli aspetti giuridici e procedurali, sulle tematiche adottive. 3. Dopo la partecipazione al gruppo e sulla scorta della lettura dell'opuscolo, la coppia deciderà se formalizzare al servizio una richiesta più articolata di consulenza ai fini adottivi o se riflettere ulteriormente. 4. Nel caso in cui la coppia formalizzi la richiesta al servizio verrà 'assegnata' ad un'equipe psicologo-assistente sociale; per migliorare i tempi di attesa, può accadere che l'abbinamento non venga deciso utilizzando il criterio della territorialità, ma tenendo conto del carico di lavoro degli operatori. 5. L'equipe invita telefonicamente la coppia al primo colloquio (sede consultoriale) e con essa definisce caratteristiche e finalità degli incontri successivi concordando, qualora sia possibile, le date. 6. L'équipe incaricata ha il compito di conoscere approfonditamente i coniugi e, ove presenti, gli ascendenti o familiari conviventi, al fine di orientarli ed accompagnarli in un processo di migliore consapevolezza del progetto adottivo. Il percorso è finalizzato a valutare la competenza ed 'apertura' della coppia alla genitorialità adottiva e a far emergere se la coppia è maggiormente orientata per l'Adozione Nazionale e/o Internazionale ed eventuali altre specifiche disponibilità. 7. Durante il percorso potrebbero emergere 'aree' problematiche, individuali e/o di coppia che necessitano, prima della formalizzazione della dichiarazione di disponilità all'Adozione, di maggiore riflessione e approfondimento. In questo caso sarà cura dell'èquipe proporre interventi alternativi finalizzati al superamento del problema stesso, verso cui orientare le risorse della coppia. Ad esempio: Gennaio 2007 - n. 1 anno IV L'ADOZIONE A DISTANZA SIETE DISPONIBILI ALL'ADOZIONE? L'adozione ha bisogno di conÈ sempre possibile contribuire sapevolezza, gli operatori della economicamente al manteniEquipe Integrata Adozioni mento, alle cure mediche e al(GIL - Adozioni) offrono orienl'istruzione scolastica di bamtamento consulenza e formabini residenti in Paesi in via di zione per coloro che aspirano sviluppo. L'adozione a distanall'adozione e intendono seguire tale percorso za è un atto di solidarietà che garantisce ai minoo Gli interessati possono rivolgersi direttamente ri dei Paesi più poveri e alle loro famiglie un aiuto al Servizio o formalizzare la loro disponibilità al economico, affinché ricevano i beni primari, l'iTribunale per i Minorenni struzione e le cure mediche di cui hanno bisogno. o L' Equipe svolgerà colloqui conoscitivi finalizzaL'adozione a distanza, quindi, mette le famiglie in ti alla stesura di una relazione utile al Tribunacondizione di potersi prendere cura dei loro bamle per i Minorenni bini e di poter sostenere le spese necessarie per la o L' Equipe inoltre offre altri servizi e anche dopo loro crescita, evitando così che, sotto la pressione delle difficoltà economiche, si giunga alla disgrel'arrivo del minore è disponibile per consulenza e gazione del nucleo familiare. sostegno, così come previsto dalla normativa viLe adozioni a distanza prevedono il sostegno di gente o anche solo su richiesta dei nuovi nuclei. alcuni aspetti della vita del bambino: - La salute (Cure mediche e Acquisto di medicine) Per informazioni: G.I.L. Equipe Integrata - La scuola (Pagamento della retta scolastica e Adozioni ASL RM B - Municipi V - VII - VIII - X acquisto di materiale didattico) Via San Benedetto del Tronto, 9 - L'alimentazione, il vestiario, giochi e aiuto ecotel: 06 41.02.780 fax: 06 41.02.188 nomico all'intero nucleo familiare o Iscrizione Segreteria Venerdì ore 9.00/13.00 anagrafica I bambini da adottare sono bambini in difficoltà, IN DI RI ZZ I UT IL I che, per vari motivi non possono essere aiutati ASL RMB dalle loro famiglie. Per questo hanno bisogno di SEDI TERRITORIALI una famiglia "adottiva" che, almeno a distanza, TTO TRE DIS I dia loro le opportunità necessarie per poter creConsultorio Familiare tel.064102780 scere, curarsi, studiare e inserirsi nella società. edetto del Tronto, 9 via S. Ben II DISTRETTO Familiari: tel. 06 25.98.972 - iniziare un percorso di sostegno ed approfondi- Consultori via Manfredonia, 43 tel. 06 24.10.300 mento psicologico individuale e/o di coppia; ,1 06 22.83.683 - 625 - portare a termine interventi di procreazione assi- via Resede tel. ara, 307 stita eventualmente in corso, al fine di scegliere via Tor Cerv TTO con consapevolezza verso 'quale ' genitorialità III DISTRE Consultorio Familiare: tel. 06 20.13.901 orientarsi ed aprirsi; enova, 20 - prendere in considerazione la possibilità di impe- via di Torr TTO tel.06 76.15.549 gnarsi in altre forme di attività rivolte all'infanzia, IV DISTRE iliari: via dei levii 10 Consultori Fam tel 06 41.43.40.12 diverse dall'adozione. 226 tel 06 41.43.51.02 8. Il percorso può concludersi con diverse possibilità via Rizzieri, .di Ciampino, 31 Staz via tra cui quella di presentare la propria disponibilità SEDI MUNICIPALI tel. 06 69.60.54.60 all'adozione presso il Tribunale dei Minori. La diicipio via Tiburtina, 1163 tel. 06 69.60.76.45 chiarazione di disponibilità all'Adozione Nazionale V Mun icipio via P. Togliatti, 983 tel. 06 69.60.86.52 e/o Internazionale viene presentata presso il Tribu- VII Mun ,11 otti bell Cam D. via icipio, tel. 06 69.61.06.45 nale per i Minorenni, corredata da idonea docu- VIII Mun 11 , città Cine X Municipio Piazza mentazione (certificati di tipo anagrafico; lavorativo/i e reddituali; matrimonio e, ove necessario, convivenza prima del matrimonio; dichiarazioni di assenso dei rispettivi genitori se viventi; ecc…), il cui elenco viene preliminarmente fornito. I coniugi ricevono quindi dal Tribunale dei Minori il questionario informativo sull'Adozione, da consegnare all'equipe incaricata nei tempi e nelle modalità concordate. 9. Successivamente alla presentazione dell'istanza di disponibilità la coppia dovrà sottoporsi, previa comunicazione del Tribunale dei Minori, ad accertamenti medico-specialistici, quali analisi ematochimiche e indagini strumentali finalizzati a verificare lo stato di salute fisica e mentale. Al termine di tali accertamenti il Medico Legale del Distretto Sanitario della ASL redige per ciascuno dei coniugi il certificato di idoneità sanitaria. 10. L'equipe stila una relazione sui coniugi che verrà poi inviata al Tribunale dei Minori ed in cui: - descrive la loro storia personale, l'ambiente sociale in cui vivono, le relazioni familiari, l'abitazione, le caratteristiche di personalità, la relazione tra di loro, il vissuto derivante dall'eventuale non realizzazione della procreazione biologica, la motivazione all'adozione ed anche le caratteristiche del bambino/i che essi sarebbero in grado di accogliere; - formula inoltre un'ipotesi predittiva sulle capacità che la coppia avrà di prendersi cura di un bambino nato da altri. Tali conclusioni saranno condivise dall'èquipe con i coniugi nel corso di un colloquio di 'restituzione'. 11. Completata la fase istruttoria, la coppia viene convocata da un Giudice Onorario Delegato del n. 1 anno IV - Gennaio 2007 Tribunale dei Minori, il quale - letta preliminarmente la relazione dell'equipe (corredata dal questionario) -, ed in base all'esito del/i colloquio/o con i coniugi, ne discuterà in Camera di Consiglio (giudici togati e onorari). In questa sede verrà espresso un parere che sarà inviato, unitamente alla relazione, alla firma del Pubblico Ministero. 12. Se il parere è positivo, e nel caso in cui i coniugi abbiano dato la propria disponibilità per l'Adozione Nazionale, il loro nominativo, con le 'caratteristiche' del bambino/a che sarebbero disponibili ad accogliere, viene 'registrato' nell'archivio informatico del Tribunale dei Minori e messo a disposizione per un possibile abbinamento. La coppia rimane in attesa di un'eventuale convocazione da parte del Tribunale. 13. L'Adozione Nazionale ha validità di tre anni dalla data di presentazione della dichiarazione di disponibilità al Tribunale dei Minori e alla sua scadenza la coppia può chiedere un rinnovo. 14. Per l'Adozione Internazionale in Camera di Consiglio viene emesso un Decreto motivato sull'idoneità o non idoneità della coppia. Il decreto di idoneità all'Adozione Internazionale è efficace per tutta la durata del procedimento che deve essere promosso dai coniugi presso un Ente autorizzato entro un anno dalla notifica del provvedimento, pena la sua decadenza. Qualora la coppia non dia mandato ad un Ente entro il tempo prescritto può richiedere il rinnovo per l'idoneità all'adozione internazionale, secondo i termini di legge. 15. La coppia dà mandato ad un Ente Autorizzato, che è un ente abilitato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali o Autorità Centrale, a: - fornire alla coppia tutte le informazioni utili sulle procedure e sulla situazione e condizioni del/i bambino/i adottabili; - svolgere attività di collegamento ed intermediazione tra la coppia e lo stato estero; - sostenere ed accompagnare la coppia, insieme ai servizi sociali dell'Ente locale, nell''incontro' con il bambino/a/i. L'attività che l'Ente Autorizzato svolge a favore della coppia e del bambino/a che verrà, prevede un onere economico. L'AFFIDAMENTO PREADOTTIVO Il Tribunale per i minorenni, sulla base delle indagini effettuate, sceglie tra le coppie che hanno presentato domanda, quella più idonea per il minore. Se si tratta di un'adozione nazionale o internazionale di un minore proveniente da un Paese che non ha ratificato la convenzione dell'Aja è previsto un affidamento preadottivo. Il provvedimento di affidamento preadottivo è disposto con ordinanza, sentiti il pubblico ministero, gli ascendenti dei richiedenti ove esistano, il minore che abbia compiuto gli anni dodici ed in alcuni casi anche il minore di età inferiore. Nel corso dell'affidamento sarà svolta dal tribunale un'attività non solo di controllo ma anche di sostegno. L'affidamento preadottivo può essere revocato in presenza di gravi difficoltà. Decorso un anno dall'affidamento, con possibilità di proroga di un anno, il tribunale, se ricorrono tutte le condizioni, pronuncia l'adozione. Con l'adozione cessano i rapporti dell'adottato con la famiglia di origine e il bambino acquista lo stato di figlio legittimo degli adottanti, compreso il loro cognome. LA STRADA DELL'ADOZIONE INTERNAZIONALE Come accennato, per l'adozione internazionale la coppia, entro 1 anno dal rilascio del decreto di idoneità, deve iniziare la procedura di adozione rivolgendosi ad uno degli Enti autorizzati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali. Quest'ultima, costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, controlla tutto l'iter adozionale per garantire che le procedure di adozione dei minori stranieri avvengano nel rispetto dei principi stabiliti dalla Convenzione dell'Aja. La Commissione rappresenta l'Autorità Centrale italiana per l'applicazione della Convenzione dell'Aja. L'Ente autorizzato prescelto dalla famiglia si fa carico della procedura di adozione nel Paese di origine del minore, svolgendo tutte le pratiche necessarie in loco e curando l'abbinamento del minore stesso alla coppia. Una volta ricevuta dall'autorità straniera la proposta di incontro con il minore da adottare informa gli aspiranti genitori adottivi e li assiste per tutte le visite necessarie. Se gli incontri della coppia con il bambino si concludono positivamente, viene emanato da parte della competente Autorità giudiziaria straniera il provvedimento di adozione. L'Ente autorizzato trasmette successivamente tutti gli atti relativi all'adozione alla Commissione per le Adozioni Internazionali, che ne verifica la correttezza formale e sostanziale. In caso di esito positivo dei controlli, la Commissione Adozioni Internazionali rilascia l'"autorizzazione nominativa all'ingresso e alla permanenza in Italia del minore adottato". Per potere entrare in Italia, il minore adottato deve essere munito di un visto d'ingresso per adozione che viene apposto sul passaporto estero rilasciato dal Paese d'origine. Ai fini della concessione del visto da parte della rete diplomatico-consolare, è necessario che sia pervenuta l'autorizzazione all'ingresso ed alla permanenza in Italia del minore della Commissione per le Adozioni Internazionali. La pratica di visto viene evasa nel minor tempo possibile, per venire incontro alle esigenze della coppia. L'effettivo rilascio del visto è tuttavia subordinato ai tempi tecnici di trattazione. Una volta che il minore è entrato in Italia, la Questura competente rilascia in suo favore un permesso di soggiorno per adozione. La procedura di adozione si conclude con l'ordine da parte del Tribunale per i Minorenni di trascrizione del provvedimento di adozione nei registri di stato civile. Con la trascrizione il minore diviene cittadino italiano (art.34 punto 3 della legge n°476 del 1998). B Roma news 5 BAMBINI & SALUTE LA VACCINAZIONE SI PRENDE CURA DEI NOSTRI FIGLI E li protegge da malattie infettive pericolose che possono provocare gravi danni alla salute. I vaccini sono il mezzo più efficace e conveniente per prevenire le malattie infettive e le loro complicazioni. Stimolano l'organismo a produrre attivamente anticorpi e lo rendono capace di resistere, così, alle infezioni. Con le vaccinazioni vengono evitati nel mondo, ogni anno, non meno di tre milioni di decessi nei bambini di età inferiore a 5 anni ed almeno 400.000 casi di poliomielite paralitica, malattia di cui è prossima la totale eliminazione in tutto il mondo al pari di quanto già avvenuto per il vaiolo. Nel Lazio le vaccinazioni consigliate in età pediatrica sono: antitetano e difterite (DT), antipolio (IPV), antiepatite virale B (HB), trivalente - contro morbillo, parotite e rosolia (MRP)-, antipertosse (DTPa associata ad antidiftotetanica), contro le infezioni da Haemophilus Influenzae (Hib) nei bambini a rischio (splenectomizzati, candidati ad ospedalizzazione o inseriti in asili nido nel primo anno di vita). Queste vaccinazioni sono offerte gratuitamente dalla ASL Roma B. Ricordiamo che le vaccinazioni antidiftotetanica (DT), antipolio (IPV) e antiepatite B (HB) sono obbligatorie per legge. L'IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE Le malattie infettive dell'infanzia si manifestano spesso ciclicamente (con epidemie ogni due, tre anni). Se la maggior parte dei bambini è vaccinata viene impedita la diffusione dell'epidemia. Le vaccinazioni non proteggono, quindi, solo i soggetti vaccinati ma anche l'intera comunità, svolgendo un'importantissima attività preventiva di possibili epidemie. Vediamo, nello specifico, qual è la funzione svolta dai singoli vaccini consigliati nella nostra Regione. ANTITETANO La vaccinazione antitetano protegge dal Tetano, una grave malattia batterica (mortale in oltre il 50% dei casi) causata da un bacillo presente nell'ambiente, che può penetrare attraverso ferite anche banali e produce una tossina potentissima che agisce sulle terminazioni nervose, provocando spasmi muscolari incontenibili. Nel quinquennio 1992-1996 in Italia sono stati segnalati 526 casi di tetano, il 97% dei quali si è manifestato in persone non vaccinate ed il 3% in persone incompletamente vaccinate. ANTIDIFTERITE L'antidifterite protegge dalla Difterite, una malattia batterica grave (mortale, nonostante la terapia, nel 5-10% dei casi) trasmessa principalmente per via aerea. La difterite è dovuta all'azione di una tossina che può agire sul tessuto cardiaco, sui reni, sul fegato, sul sistema nervoso, causando danni anche permanenti. L'efficacia della vaccinazione antidifterica è testimoniata dalla scomparsa della malattia nei paesi in cui è stata attuata correttamente e dalla ricomparsa della difterite in quelle parti del mondo, come l'ex URSS, in cui la pratica della vaccinazione era stata temporaneamente trascurata. In Italia, nel quinquennio 1992-1996, sono stati segnalati 3 casi di difterite, di cui 1 caso proveniente dall'estero. ANTIPOLIO L'antipoliomielite protegge dalla Polio, malattia causata da un virus che, dopo aver provocato l'infezione a livello intestinale può localizzarsi nel sistema nervoso causando la paralisi di uno o più arti e/o dei muscoli respiratori; la mortalità della malattia varia dal 2 al 10%. Grazie alla vaccinazione, la malattia è scomparsa dall' Italia, come da altri paesi europei, ma la sua ricomparsa è sempre possibile fintanto che ci saranno zone del mondo in cui essa è presente e diffusa.. In Italia l'ultimo caso di poliomielite si è manifestato nel 1983. B 6 Roma news ANTIEPATITE B La vaccinazione antiepatite protegge dall'Epatite B, malattia che si trasmette attraverso il contatto con sangue o con altri liquidi biologici infetti, o può essere trasmessa da madre infetta a figlio durante la gravidanza. Molto spesso l'infezione da virus dell'epatite B non si presenta con una sintomatologia definita, ma sia le forme manifeste che quelle in apparenti possono andare incontro a cronicizzazione, in percentuali tanto maggiori quanto minore è l'età al momento dell'infezione, con conseguenze (epatite cronica attiva, cirrosi epatica, cancro del fegato) che si manifestano a distanza di molti anni. L'epatite B presenta una mortalità, in fase acuta, dell'1%. In Italia, nel quinquennio 1992-1996, sono stati segnalati 14.348 casi di epatite virale B. ANTIPERTOSSE L'antipertosse protegge dalla Pertosse, una malattia batterica che può presentare quadri di gravità variabile secondo l'età: sono caratteristici gli accessi di tosse convulsiva, cui segue un periodo di assenza del respiro (apnea) più o meno prolungato e vomito. Nei bambini molto piccoli sono relativamente frequenti le complicazioni a carico del sistema nervoso (encefalopatia), con possibili danni permanenti sia a causa della scarsa ossigenazione del sangue durante gli accessi di tosse, sia per l'azione diretta di una tossina prodotta dal batterio della pertosse. Altre possibili complicazioni sono laringiti, broncopolmoniti e convulsioni. Nel quinquennio 1992-1996, in Italia, sono stati segnalati 42.915 casi di pertosse. TRIVALENTE Il vaccino trivalente protegge da Morbillo, Rosolia e Parotite. Il Morbillo è una malattia provocata da un virus che si trasmette per via aerea, causando febbre alta, faringite, congiuntivite ed una caratteristica eruzione cutanea (esantema). Otiti, laringiti, broncopolmoniti, encefaliti sono complicazioni frequenti del morbillo. L'encefalite post morbillosa, che si manifesta in un caso su mille, può essere mortale nel 15% dei casi e provocare danni permanenti (epilessia, sordità, ritardo mentale) nel 40% dei casi. Per la persistenza del virus del morbillo a livello cerebrale il danno neurologico può manifestarsi a distanza di anni dalla malattia , come panencefalite sclerosante subacuta ( PESS), rara ma gravissima malattia neurologica ad esito inevitabilmente infausto. Nel quinquennio 1992-1996 sono stati segnalati in Italia 157.788 casi di morbillo. La Ro- Gennaio 2007 - n. 1 anno IV IN BREVE Nuovi Centri di Riabilitazione per l’Età Evolutiva di Via Rizzieri e Via del Peperino solia è una malattia virale esantematica trasmessa per via aerea che in età infantile ha andamento benigno, anche se non sono rare le complicazioni: miocarditi, pericarditi, epatiti, infiammazioni del sistema nervoso, sordità. L'infezione in una donna in gravidanza può essere causa di aborto o di grave anomalie fetali (sindrome da Rosolia Congenita). Nel quinquennio 12992-1996 sono stati segnalati in Italia 97.373 casi di rosolia. La Parotite (Orecchioni),infine, è una malattia virale trasmessa per via aerea, che si manifesta solitamente con una caratteristica tumefazione delle ghiandole parotidee. Il virus della parotite esercita la sua azione anche su altre ghiandole e su altri tessuti con possibili complicazioni quali pancreatici, meningo-encefaliti, infiammazione agli organi della riproduzione. Nel quinquennio 1992-1996 sono stati segnalati in Italia 228.733 casi di parotite. Il 6 dicembre è stato inaugurato presso la sede del IV Distretto Sanitario in Via Rizzieri 226 il Centro di Riabilitazione per l’Età Evolutiva che la Asl Roma B ha avviato già dal mese di ottobre per far fronte alla doIL CENTRO DI VIA RIZZIERI manda riabilitativa straordinaria di minori residenti nei quattro Municipi della Asl Roma B. Il 17 gennaio il taglio del nastro è avvenuto presso il Centro gemello di Via del Peperino. La Asl, in adempimento alla delibera della Regione Lazio (DGR 329 del 06/06/2006) ha organizzato le due strutture riabilitative per la presa in carico di 200 bambini. I due centri garantiscono l’intervento riabilitativo ai piccoli e la continuità del percorso terapeutico attraverso le figure professionali già operanti presso le strutture di provenienza: Neuropsichiatria Infantile, Psicologi, Logopedisti, NeuropsicoIL CENTRO DI VIA DEL PEPERINO motricisti dell’Età Evolutiva. “I nuovi centri rappresentano una risposta concreta degli operatori che hanno saputo rivalutare la loro professionalità per dare accoglienza a tutti i bambini bisognosi d’assistenza. L’apertura di questi centri è una grande successo per la Asl Roma B”. ANTIHAEMOPHILUS INFLUENZAE B (HIB) Protegge dal batterio Haemophilus Influenzae b (Hib) che può essere responsabile, soprattutto nei primi anni di vita, di gravi malattie quali meningiti, epiglottidi, polmoniti, artriti purulente, setticemie. La meningite da Hib è la forma più frequente di meningite batterica nei bambini di età inferiore ai 2 anni ed è responsabile di danni permanenti (sordità, ritardo mentale, epilessia) in una notevole percentuale di casi. Poiché l'80% delle forme invasive da Hib si manifestano in bambini di età inferiore a 5 anni è necessario fornire una protezione immunitaria il più precocemente possibile. LE ALTRE VACCINAZIONI RACCOMANDATE Sono fortemente consigliate durante l'infanzia altre tre importanti vaccinazioni: antimenigococcica, antipneumococco e antivaricella. Vediamo di cosa si tratta. VACCINAZIONE ANTIMENINGOCOCCICA Protegge dal batterio Meningococco di tipo C che può essere responsabile, soprattutto nei bambini di età inferiore ai 4 anni e negli adolescenti tra i 15 e 19 anni, di setticemia e meningite. La malattia meningococcica è molto pericolosa perché può causare danni permanenti come sordità, paralisi, ritardo mentale ed essere letale nel 10% dei casi di meningite e nel 50% dei casi di setticemia. VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCO Protegge dal batterio Pneumococco che può essere responsabile di gravi malattie come otite, polmonite, sepsi e meningite, quest'ultima responsabile di danni permanenti quali: sordità, ritardo mentale, crisi convulsive, paralisi e deficit motori. La maggiore incidenza di infezione si manifesta prevalentemente nei bambini di età compresa tra i 6 mesi ed i 4 anni di vita. Pertanto è consigliabile fornire, il più precocemente possibile, una protezione immunitaria. VACCINAZIONE ANTI VARICELLA Protegge dalla varicella, malattia virale causata dal virus Varicella Zoster, appartenente alla famiglia degli Herpesvirus che si trasmette per contatto cutaneo o per via respiratoria causando febbre ed eruzione vescicolare. Soprattutto in età adulta, in occasione di un abbassamento delle difese immunitarie, il virus si può riattivare dando luogo all'herpes zoster. Encefalite, meningite, paralisi del facciale, polmonite, orpora trombocitopenica soncomplicazioni della varicella. QUALI CONTROINDICAZIONI? Vi sono alcune situazioni che possono controindi- n. 1 anno IV - Gennaio 2007 care la vaccinazione: è necessario, quindi, che i genitori, prima della vaccinazione, consultino il medico curante o della sede vaccinale, che valuterà lo stato di salute del bambino ed indicherà se la vaccinazione deve essere rimandata o evitata. Ci sono controindicazioni temporanee che si manifestano in situazioni transitorie che escludono la vaccinazione solo per il periodo di tempo in cui sono presenti determinate condizioni quali, ad esempio, malattie acute con febbre di grado elevato (oltre i 38° C) o terapia, in corso, con farmaci che agiscono sul sistema immunitario, con cortisonici ad alte dosi o antineoplastici. Ci sono anche controindicazioni definitive, per cui in alcune circostanze il bambino non può essere sottoposto alla somministrazione di alcuni vaccini. Ciò si verifica quando il piccolo ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni, è affetto da malattie neurologiche in evoluzione o da malattie congenite del sistema immunitario, oppure è allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e neomicina (contenuti in determinati vaccini). Qualora il bambino sia affetto da malattie quali leucemia, tumori, AIDS, la situazione verrà valutata caso per caso. PRECAUZIONI E POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI Alcune situazioni non rappresentano vere e proprie controindicazioni ma, piuttosto, richiedono l'adozione di alcune precauzioni nella somministrazione del vaccino (quali la pronta disponibilità di antinfiammaLE SEDI VACCINALI tori e antipiretici). DELLA ASL ROMA B I genitori devono, quindi, segnalare al Medico un territorio di apparte ato egn ass è e Vaccinatore: Sed i Ad ogn nenza. - reazioni febbrili importanti ad una pre: per o ent ano su appuntam Le vaccinazioni si effettu Familiari ori cedente dose dello stesso vaccino; sult Con i sso pre i - bambini da 0 a 3 ann episodi di irritabilità (quali pianto persipresso i servizi di Med.Presu in i ann 3 dai i bin - bam stente e inconsolabile) che si siano ma. ventiva nifestati in seguito a precedenti vacciTO ET TR I DIS nazioni; Consultori Familiari presenza, nella storia della famiglia o del 41435400/06 06tel. 497 Via di Pietralata, 9 bambino stesso, di convulsioni febbrili; , nto Via S. Benedetto del Tro somministrazione recente di immuno0 278 410 06tel. globulina. II DISTRETTO Va, infine, precisato che i vaccini, pur corConsultori Familiari rettamente preparati, controllati e sommi06-41435870 tel. P.zza dei Mirti, 45 tel. 06-2410300 nistrati, come tutti i farmaci possono esseVia Resede, 1 tel. 06-2598972 re responsabili di effetti indesiderati. Via Manfredonia, 43 3 tel. 06-228368 Tali effetti nella maggior parte dei casi sono di Via di Tor Cervara, 307 lieve entità e durata (arrossamento e dolore III DISTRETTO nel punto di iniezione, malessere generale, Consultori Familiari tel. 06-261513 febbricola); solo in rarissimi casi possono es88 , glie api Can Via delle tel. 06-2013901 sere gravi e rappresentare pericolo per la vita Via di Torrenova, 20 3 750 205 tel. 06(convulsioni febbrili, shock anafilattico). Via E. Breda, 35 05 tel. 06-224840 a) Via T. Agudio, 5 (Lunghezz Non è, tuttavia, sempre dimostrata la IV DISTRETTO correlazione causa-effetto tra le vaccinazioni e gli effetti indesiderati. i iliar Fam ori sult Con 02 mpino, 31 tel. 06-414351 Via della Stazione di Cia tel. 06-7615549 Via dei Levii, 10 tel. 06-7217834 Viale B. Rizzieri, 226 B Roma news 7 Numeri utili AZIENDA I DIPARTIMENTI Tel. 06/41431 Fax 06/4143.3220 Prevenzione V.le B. Bardanzellu, 8 Tel. 06/41434925 Direttore Generale: Dr.ssa Flori Degrassi Direttore Sanitario: Dr Antonio D’Urso Policlinico Casilino Via Casilina, 1049 Centralino: Tel. 06/231881 Direzione Sanitaria: Tel. 06/23188234 Salute Mentale V.le B. Bardanzellu, 8 Tel. 06/41434990 Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 06/23188202 Poliambulatori: Tel. 06/23188295 OSPEDALI Direttore Amministrativo: Dott. Alessandro Cipolla Sito Internet: www.aslromab.it Ufficio Relazioni con il Pubblico Via Filippo Meda, 35 Tel. 06/41433014 Fax 060/41433255 E-mail: urpaslromab.it Ospedale Sandro Pertini Via Monti Tiburtini, 385 Centralino: Tel. 06/41431 Direzione Sanitaria: Tel. 06/41433517 I DISTRETTI SANITARI Distretto I (V Municipio) Largo De Dominicis, 7 Tel. 06/41435759 Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 06/41433357 Poliambulatori: Tel. 06/41433955 Distretto II (VII Municipio) P.zza dei Mirti, 45 Tel. 06/41435855 Distretto III (VIII Municipio) Via di Torre Spaccata, 157 Tel. 06/41435238 Distretto IV (X Municipio) V.le B. Rizzieri, 226 Tel. 06/41434065 Editore: Azienda Usl Roma B Via F. Meda, 35 00157 Roma Tel. 06/41431 Coordinamento editoriale: Cristina Bragantini Redazione: Egidio Sesti, Cristina Sopranzi Progettazione, realizzazione e composizione: Medilife S.r.l. Via G. 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