Verona, S. Zeno: formella in bronzo XII sec. Albero di Jesse
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Verona, S. Zeno: formella in bronzo XII sec. Albero di Jesse
L’ossessione per le origini Verona, S. Zeno: formella in bronzo XII sec. Albero di Jesse Le origini e l’identità La storia ha sempre avuto, fin dalla sua comparsa una fortissima funzione legittimante e identitaria, che parte dalla naturale predisposizione del cervello umano verso il nesso causale che sta alla base della convinzione che “se io guardo all’inizio capisco chi sono ora”. La mia storia costruisce la mia identità. Albero di Jesse Isaia XI, 1-4 Genealogia di Gesù Cristo La genealogia di Gesù è riportata nel Vangelo secondo Matteo (1,1-16) e nel Vangelo di Luca (3,23-38). Nel Vangelo secondo Matteo la genealogia parte da Abramo e giunge, di padre in figlio fino a Gesù, saltando gli antenati durante la deportazione a Babilonia. La genealogia di Matteo è stata tradizionalmente rappresentata da un albero detto albero di Jesse mostrando la discesa di Gesù da Jesse, padre del Re Davide. Nel Vangelo secondo Luca è fornita a partire da Gesù di figlio in padre fino ad Adamo «figlio di Dio». Anche considerando i tratti comuni, le due linee non coincidono. Le genealogie di Luca e Matteo si dividono a Davide Genealogia di Gesù Cristo Genealogia di Gesù secondo Luca Libro di Kells VIII sec. Verona, S. Zeno: formella in bronzo XII sec. Albero di Jesse Verifica del fatto Tucidide (fine V a.C.): mette in evidenza la deformazione volontaria o involontaria insita in ogni testimonianza per effetto di: tendenziosità / passione di parte memoria / spirito di osservazione Indispensabile la critica di ogni fonte. Nasce la storia come scienza del probabile Le genealogie Nella prima metà del XII secolo Lamberto canonico di Saint-Omer, nel Nord della Francia, si dedicò alla compilazione di genealogie. Nel suo Liber floridus inserì la genealogia dei conti di Normandia, di quelli delle Fiandre e dei re di Francia, recuperando le informazioni presso i monasteri incaricati di celebrare la memoria dei defunti di queste famiglie. Quindi tracciò delle brevi schede biografiche dei vari capifamiglia in successione temporale. Seppure l´ascendenza patrilineare rimaneva privilegiata, la memoria genealogica incluse gran parte della parentela femminile: un´apertura della memoria familiare che non si ritroverà facilmente nei secoli successivi. Due esigenze: 1) legittimazione 2) controllo dei legami familiari e delle alleanze matrimoniali Affinità genealogiche dal Liber Floridus Genealogie finte e vere Già dal medioevo, ma soprattutto in età moderna, si moltiplicano le genealogie finte o comunque INTERPOLATE (cioè con inserti falsi), finalizzate a dimostrare le antiche e gloriose origini di una famiglia ed eventualmente giustificare, legittimare o favorire l’acquisizione di un titolo, il mantenimento di una proprietà o di una posizione sociale / istituzionale. Esempio: 1188 febbraio: Mille cittadini pisani giurano la pace con Genova L’originale è andato perduto. Il testo edito da Flaminio Dal Borgo (Dipl. Pis., pp. 114-126) è un falso che corrobora l’antichità di alcune famiglie pisane tra cui la sua. Storia legittimante Grandi perché antichi - La conferma medievale Il diploma imperiale o regio NON INNOVA, conferma solo un diritto anteriore. ad imitationem predecessorum nostrorum dominorum, regum et imperatorum 4 Dante, Divina Commedia Inferno, canto X Eretici Farinata degli Uberti Io avea già il mio viso nel suo fitto; ed el s’ergea col petto e con la fronte com’avesse l’inferno a gran dispitto. E l’animose man del duca e pronte mi pinser tra le sepulture a lui, dicendo: "Le parole tue sien conte". Com’io al piè de la sua tomba fui, guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso, mi dimandò: "Chi fuor li maggior tui?". Storia legittimante Genealogie “ideali” Manifesto maoista con da sinistra a destra Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao Genealogie etnico - culturali Nordmenn - Kjemp for Norge ”Nordic men - Fight for Norway" Poster propaganda delle SS del 1942 per l’occupazione della Norvegia. Gioca sull’antenato comune germanico (vichingo) Jean Auguste Dominique Ingres (1780-1867) Napoleone sul trono imperiale (1804) Mantello di Ruggero II 1133-1134 Kunsthistorisches Museum Vienna. Mantello da parata confezionato intorno al 1133-1134 nella manifattura reale di Palermo per l’incoronazione di Ruggero II, primo re normanno di Sicilia (1130-1154). In seta rossa, è ricamato a fili d'oro, smalto e perle. Ai lati di un palmizio stilizzato sono rappresentati due leoni trionfanti, che sottomettono un cammello in atto di devozione. La figura del leone che soggioga un animale è spesso associata alla rappresentazione della Fede vittoriosa. Trattamento iconografico orientaleggiante. Lungo l'orlo iscrizione in caratteri cufici: ‹‹Questa fu fatta nell’officina reale (tiraz) per la buona fortuna e l’onore supremo e la perfezione e la forza e il meglio e la capacità e la prosperità e la custodia e la difesa e la protezione e la buona fortuna e la salvezza e la vittoria e l’abilità. Nella capitale della Sicilia nell’anno 528 (dell’Egira)›› Ruggero II re di Sicilia nel mosaico di S. Maria dell’Ammiraglio (Martorana) a Palermo. Non auto-rappresentazione ufficiale di Ruggero, ma come vedeva il suo re un alto personaggio della corte: il “primo ministro” Giorgio di Antiochia, di cultura greca. L’ideologia probabilmente concordata con Ruggero. • “re Ruggero” scritto in greco. • costume da cerimonia dell’imperatore bizantino (loros: sciarpa sulle spalle, i fianchi e l’avambraccio sinistro). • Ruggero è fermo in un atteggiamento di preghiera. • Cristo più alto pone sul capo del re una corona a pendenti di tipo bizantino. • I volti di Cristo e del re sono simili: modello bizantino. Augusto e Mussolini Augusto venne preso a modello politico, disegnato su monete, francobolli, manifesti dalle autorità e dagli intellettuali del regime fascista. Benito Mussolini cercò di diffondere il messaggio che l’Italia poteva ritrovare la gloria passata e che il regime fascista era in qualche modo l’erede dell'Impero di Augusto perché era in grado di assicurare agli italiani la pace, la prosperità e il dominio su eventuali altre nazioni conquistate. Augusto e Mussolini Mussolini fece quindi costruire a Roma la Via dell'Impero, tra il Colosseo e Piazza Venezia, dov era solito tenere i suoi discorsi pubblici. Promosse la costruzione dell'EUR, un intero quartiere che doveva mostrare la romanità agli occhi del mondo. Fece restaurare la tomba di Augusto, organizzò mostre in ricordo dell’Imperatore, lo raffigurò su decine di francobolli e utilizzò frasi di Augusto come slogan politici. Francobolli Proclamazione dell’Impero 1938 Frasi di Mussolini e suo monogramma Decennale marcia su Roma 27 ottobre 1932 Bimillenario di Augusto 23 settembre 1937 frasi dalle Res Gestae di Augusto EUR (1953) ARA PACIS - Tomba di AUGUSTO Copertina primo n° de “La difesa della razza” 5 agosto 1938 Leggi razziali (18 settembre 1938) Proclamazione dell’Impero