«Non ci sono paternesi e lentinesi qua conta soltanto la fratellanza))
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«Non ci sono paternesi e lentinesi qua conta soltanto la fratellanza))
LA LOTTA ALLA MAFIA Così Floridia e Amantea "raggirarono" il vecchio boss LOTTA ALLA MAFIA "KRONOS" IL BLITZ Icarabinieri del Ros hanno registrato il summit tenuto ,cin~ue ?i~rni prima del blitz" Si parla di estorsioni,limiti terntonall e dell'agguato a DI Benedetto e Pappalardo «Non ci sono paternesi e lentinesi qua conta soltanto la fratellanza)) • «Si va d'amore e d'accordo, altrimenti a Baracca Iannarello ti fermi»J I -I Nelle cane di . Kronos. anche la regi strazione dell'ultimo summit, tenuto cinque giorni prima del blitz dei cara binieri del Ros. Fra i panecipanti Pip po Floridia (reggente della famiglia dei Nardo di Lentini), Franco Aman rea (rappresentante dei Santapaola) e Turi Seminara (reggente della fami glia di caltagirone): iprimi due nega no ogni responsabilità dei loro grup pi sull'agguato a Di Benedetto e Pap palardo. MANNISI PAG. ZII CONCETTO MANNI51 Un condensato di "m.fiosità". E' quello che i c.r.binieri del Raggruppamento oper.tivo speciale (i Ros. per l·.ppunto) hanno .scoltato e regisirato in tre ore. dodici minuti e un. m.nci.t. di secon di nel casale dei fr.telli G.lioto. nell. provincia di Siracusa. là dove si è tenuto l'ultimo summit di un certo livello pri m. che gli stessi militari del Ros e i ma gistr.ti della Procura di Cat.ni. deci dessero di far sc.nare l'operazione .Kro nos•. owero il blitz che il 20 .prile scor so ha portato in manette 28 apparte nenti alla famiglia Santapaola-Ereola no di Catani•. nonché a quelle di Calta girone e Lentini. In quell'occasione - er.l. t.rd. m.t tinata del 15 .prile - si er.no d.ti conve gno Pippo Floridi. (reggente del c1.n Nardo di Lentini). Franco Am.nte. (pa temese. ma r.ppresentante dell. f.mi gli. di Catani.). Antonino Galioro e Ro s.rio Bontempo Scavo (.nche loro .ffi Iiati.i N.rdo. padroni di casa nella cireo stanza).•iquali si .ggiungonodopo cir c. un'ora r.olo G.lioto. Salv.tore "lO Turi" Semin.r. e Salv.tore Russo (.uti st. del Semin.r.). rappresentante della f.migli. di C.ltagirone che.• detta degli stessi investigatori. controllerebbe per conto di Cosa nostra I. pi.zza di Enna e avrebbe interessi non di poca conto an che nel Nisseno. Il summit si .pre con ipresenti che di scutono di l.vori che si stanno per ini zi.re nella zona di' Sortino. di Melilli e per cui. inserendosi••11. f.migli. spette rebbero .belle cose.; quindi ipotizzano il loro coinvolgimento in .Itri .ff.ri: I. re.lizzazione del porto. Capo d·Orl.n do e quella di un .ltro porto. Pozzallo (o • Portopalo). opere seguite d. un cala brese di Roccell. Jonica. avvicinabile d.i c.t.nesi dell. f.migli. Sant.paol•. lnfi ne. inevit.bilmente. si tom•• parl.re di Salv.tore Di Benedeno . ·u sci.roru. e di Giovanni P.ppalardo. owero i due pala gonesi che. entr.ti in contrasto con il 10 ro compaesano Alfonso Fi.mmett•. re ferente nel territorio dei Santapaola. er.no st.ti f.tti oggeno di un aggu.to m.fioso d. cui er.no mir.colosamente scampati e che gli stessi si prepar.v.no avendicare. Pur non avendo ben chiaro d. qu.le parte fosse .rrivat. I. "bon.·. "vecchio" perché nell'ultimo summit troppa gente era venuta "accavallata" (.Noi.ltri per incontr.rei abbi.mo biso gno dell'esercito d'appresso? .). con conseguenti scuse di Roridia eAmante. (che spiega di .vere compreso ciò che stava accadendo e di essere uscito per .m.ndarli tuni quei ·c.rusi.). si entra nel cuore della discussione. relativa dap prima.d estorsioni che sarebbero state eseguite senza rispen.re l·.ppartenen za geografica del cantiere o della vini ma. quindi all·.gguato m.nc.to. Ciò do po aver precisato - èSeminara a parl.re - che .qua non c'è né lentinese né pater nese: c'è I. fratellanza•.•Noialtri d'a more eaccordo - prosegue -collaboria mo tuni i paesi che .bbiamo o to giru... Poi. se noialtri ognuno dobbiamo stare in casa nostra. tu lo sai che a Baraccalan narello ti fermi e non vai avanti. sia per qua e sia per Lentini. non è che tu puoi oltrepassare_ ' .•Baracca lannarello.là è In assenza di Seminara. che in qualche casa mia e vui siete il padrone I '. ribat modo si spenderà per idue palagonesi. te Amantea. ESeminara: .Fora di dubbio iconvenuti si chiariscono fr.loro e con è. noialtri se siamo una famiglia e siamo cordano la versione d. dare.l "vecchio·: tuni una cosa. non c'è nè qua e nemme .Dobbi.mo negare l'evidenza stessa tra no là. Ma non è che tu ti puoi permene 'noi stessi•• dice G.lioto. EFloridi.:.E se re che vieni CI sistemare le situazioni è cugino di Tana. che pensi gli f.cev. ... nell. mia casa. o io vengo a sistemare le gli facev.I·.ggu.to?...come? qu.ndo lo situazioni nella tua casal '. Eturti con sanno tuni che tun. P.l.gonia ce l'ha cordano: .Ci vuole rispeno ed educazio con lui?. EG.lioto: .M. che pensa? che ne_o se io. per dire.questa cosa non la f.cevo Si passa al caso Di Benedeno-Pappa m.L a vossi•. per dire. non... non glielo lardo e .lle conseguenti preoccupazioni. f.cevo sapere poi? deve essere vossì. perché, come dice Seminara, ci carusi quello_. quello che decide il da f.re... ' . qualche cosa l'hanno c.pita •. •Perciò. In effetti. dopo I·.ttivo di Semin.ra. aspenano. dice "che facciamo. che dob c'è .ppena lo spazio per qualche conve biamo fare? ...."Statevi fermi! "Esennò nevole. quindi. dopo la lamentela del uno gli dice: "Senti. io non so niente e non ho capito niente, voialtri pvete capi to qualcosa, andate avanti I " (il riferi mento è all'autorizzazione avendicarsi. ndc), Si può fare un discorso di questo? lo penso di no, se abbiamo la testa sulle spalle, Perché chi è che è partito, chi è che l'ha fano, se lo faceva giusto, rottu ra di collo, nessuno poteva capire nien te, nessuno poteva.., Ma non facendolo giusto (riferimento all'agguato fallito, ndc), logicamente dà modo di pensare di tante cose. E tante cose uno non ra gionandole ponano male. Ora, se dob biamo ponare noialtri male in famiglia, io penso che non ne pona bene a nessu no I Se uno le ragiona,si discutono le co se, ci pona bene e andiamo bene tuni! Che senso ha andarci a sfasciare tuni tra di noi, per godere chi? . Roridia dice di essere a disposizione. E a quel punto Seminara quasi s'arrabbia:.Ma adispo sizione di che? Che se non capiamo al meno noialtri, questi carusi, che hanno fano? Dove hanno sbagliato per artiva re aquesto punto? Qualche cosa ci sarà" c'è? Con noialtri, tra di loro, con altri... Ma a Palagonia lo possono chiamare lo ro, si possono chiamare fra di loro ISolo che noialtri gli meniamo scompiglio a Palagonia oci meniamo pace? Perché in un momento non è che chi si alza prima la manina, o pane uno di fuori e da or dini ad un altro di là! lo penso che non è bello... '. Amantea si propone: <Se vossia me lo sa indicare., di andare a parlare con la «talpa., cio ci vado•. Ma Semina ra non ha chiaro quel che è successo né dove Di Benedetto ePappalardo stavano andando, al punto tale che qualcuno, pur ribadendo l'esigenza di ponare pa ce, ipotizza che il tutto sia stato una in venzione dei due (cla macchina "filiva" egli hanno sparato una rosa di pallini.). Ma Amantea rilancia: .Se vossia dite quello che dobbiamo fare lo facciamo. SIi due carusiddri me li meno vicino, parlano con me, facendogli capire che non c'è niente•. ERoridia: .Ascolta pu lito._ se era di Lentini (il killer, ndc), sa rebbero morti•. Anche se lo stesso Rori dia riferisce poi di un banibecco con lo "sciarotu", al quale dà due "jangate", che non voleva fra ipiedi un tale di Scor dia afliliato ai Nardo: .Intanto questo scurdiotu e prima che ti muovi me lo de vi dire mille e cinquecento volte a me e poi non ti permenere mai di toccare un capello a uno scurdiotu, tinti, guardie, sbirti, controsbi... tu non devi toccare mai le mie cose. Invece si sono andati a prendere isoldi in un'agenzia di pompe funebri, zu Turi.Comunque di loro a me non interessa: sono due muschine_'.