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verona-pulita-marzo-2014
VERONA PULITA www.veronapulita.it @VeronaPulita Verona Pulita [email protected] 393 5959555 pulire per ricostruire Verona Pulita è un’associazione senza scopo di lucro con sede in Verona, Corso Milano n. 112/d L’onestà e la competenza fanno la differenza Editoriale Scandalo da “Il Fatto Quotidiano” del 17-02-2014 articolo di Alessandro Madron a cura di Michele Croce Committente responsabile: Michele Croce, Presidente dell’associazione Verona Pulita, con sede in Verona, Corso Milano n. 112/d Per ricostruire Il cittadino veronese che guarda alla politica ed alla amministrazione sente un senso di sconforto, ne vede le miserie, il basso livello culturale e politico, l’ininfluenza sui reali poteri veronesi, dalla finanza alla informazione, la mancanza di progettualità e di fantasia. Questo spiega il fatto che il sindaco Tosi sia emerso come un gigante, pur senza aver mai espresso, in tante apparizioni, una qualsiasi linea politica salvo l’adesione alla debole proposta leghista maroniana. Ne’ certo una grande amministrazione, oramai travolta, peraltro, dagli scandali giudiziari. Tale immagine è prodotta dalla forza della comunicazione, basata su un ben pagato, dai cittadini veronesi, capo ufficio stampa e pubbliche relazioni, veramente bravo ed efficace. A prescindere dalla presenza di Tosi, rimane una situazione assolutamente piatta, familistica e clientelare, invecchiata anche nei più giovani esponenti, ormai tutti dotati di forte propensione al potere e scarsissima vocazione alla politica che e’ passione, coinvolgimento, fantasia, rappresentanza e guida, progetto e speranza, onestà e competenza (che fanno la differenza). Verona in passato ha espresso una notevole classe dirigente che ne ha fatto una grande realtà. A quei valori, dopo tante delusioni, vorremmo richiamare nuovi giovani, persone desiderose di impegno disinteressato, capaci di critica costruttiva e di proposta, gente presente nella nostra società e che vorrebbe, ognuno per la sua parte, contribuire a cambiarla in meglio. Cominciando dalla pulizia dalle incrostazioni del potere, guardando gli esempi buoni del passato per costruire un futuro migliore per tutti. C’è in noi un po’ di utopia che vorremmo tradurre in speranza, con modestia, con buona volontà. Siamo partiti con l’obiettivo di pulire la città per ricostruirla, eticamente e politicamente. Vogliamo continuare nello spirito di verità, di denuncia coraggiosa, di rispetto della legalità non solo formale ma sostanziale, per far conoscere ai cittadini la verità sulla pubblica amministrazione, sui propri eletti. E’ un progetto che, non da soli ma con l’apporto di molti, vuole diventare un grande messaggio, costruttore di nuove presenze, di donne ed uomini onesti, preparati ed impegnati per la collettività, per una Verona degna del suo nome e delle sue migliori tradizioni. [email protected] Verona, arrestato insieme alla moglie l’ex vicesindaco Vito Giacino Le indagini riguardano l’ipotesi di corruzione nell’ambito di accertamenti avviati alcuni mesi fa su appalti e consulenze alla consorte Un nuovo terremoto sta scuotendo la corte di Flavio Tosi. Questa mattina è stato arrestato l’ex vicesindaco, Vito Giacino, finito in carcere con l’accusa di corruzione nell’ambito di accertamenti avviati alcuni mesi fa su vicende riguardanti appalti e consulenze alla moglie, l’avvocato Alessandra Lodi. Anche per lei la procura scaligera ha emesso un’ordinanza, disponendo gli arresti domiciliari. Vito Giacino, che oltre all’incarico di vicesindaco ha anche ricoperto l’incarico di assessore all’Urbanistica e, nella seconda giunta Tosi, all’Edilizia privata, si era dimesso lo scorso mese di novembre dopo la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati, proprio perché le sue vicende non turbassero l’operato della giunta comunale. L’ex vicesindaco è stato condotto poco prima delle 11 nel carcere veronese di Montorio. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dal pubblico ministero Beatrice Zanotti, è stata firmata dal Gip Guido Taramelli. Nell’indagine, oltre alla moglie finita ai domiciliari, ci sono altri indagati ma, come ha puntualizzato il procuratore capo di Verona, Mario Giulio Schinaia: “Flavio Tosi non è indagato”. Il procuratore ha spiegato ai cronisti che nell’inchiesta non ci sono elementi riconducibili al sindaco. Gli arresti di questa mattina seguono di pochi mesi quelli che avevano decapitato i vertici dell’Agec, l’azienda municipalizzata veronese che gestisce gli alloggi pubblici, i servizi cimiteriali, le mense scolastiche e le farmacie comunali nella città guidata dal leghista Flavio Tosi. Agec è nell’occhio del ciclone da parecchio tempo, almeno da quando Michele Croce, ex alleato di Tosi ed ex presidente di Agec, è stato defenestrato dopo aver tentato di mettere il naso nei conti della società. Era stato proprio Croce, nel novembre 2012, a presentare un esposto in Procura per lamentare una gestione poco trasparente. Il processo Agec prenderà il via proprio il prossimo venerdì 21 febbraio. Oggi Michele Croce, che ha continuato la sua battaglia fuori dalle istituzioni costituendo l’associazione Verona Pulita, è intervenuto ribadendo il ruolo avuto nella denuncia del sistema veronese e puntando il dito contro il sindaco Flavio Tosi: “In tempi non sospetti, a giugno 2013, unici in tutta Verona, avevamo anticipato per primi i fatti sul blog Verona Pulita, nonostante le inutili minacce di querela da parte dei coniugi Giacino. Ora la triste conferma con gli arresti”. Poi continua: “Come sempre ci conformiamo ai principi di garanzia costituzionale ed aspettiamo gli sviluppi, ma non possiamo fare a meno di constatare come questa vicenda costituisca solo l’ultimo anello di una catena impressionante di inchieste giudiziarie che gettano pesanti ombre su tutta l’amministrazione comunale, a partire dal sindaco Flavio Tosi che ha sempre difeso a spada tratta l’operato di indagati, perquisiti, arrestati e patteggiati, nonostante le evidenze”. Occhi puntati, poi, anche su Veronafiere. Venerdì scorso, infatti, il Gip Rita Caccamo ha sentito i vertici della società Ettore Riello (presidente), Gianni Mantovani (Direttore generale) e Diego Valsecchi (direttore del personale) su un presunto giro di assunzioni sospette. 2 www.veronapulita.it Un tema per la città: Porto San Pancrazio Dal mondo L’ASINO DEL PORTO Correva l’anno 2005 (2 a.T. Ante Tosi). L’amministrazione comunale di Verona, avviava l’intervento di riqualificazione territoriale del Fondo “Giarol Grande” con l’obiettivo di farne un esempio di buona gestione del territorio. Vennero sottoscritti il capitolato d’oneri e le modalità contrattuali. Si trattava di una eccellente iniziativa, attraverso la quale il Comune di Verona “sfrattava” il locatario che conduceva i 37 ettari di terreno comunale per realizzare l’insediamento di una FATTORIA DIDATTICA a disposizione della collettività. Siamo arrivati al 2013. Giarol Grande esiste ancora in quanto area pubblica. Non vi è traccia della Fattoria Didattica secondo quanto previsto dagli impegni Rifiuti Cosa hanno in comune Ponte delle Alpi nella provincia di Belluno (8.500 ab.) e Berlino (3 milioni ab.)? Capannori nella provincia di Lucca (45.000 ab.) e Parigi (6 milioni ab.)? Trento (115.000 ab.) e New York (8 milioni ab.)? Apparentemente niente. Tantissimo invece nel metodo utilizzato per la gestione dei rifiuti: RACCOLTA DIFFERENZIATA e TARIFFA PUNTUALE. Nel mondo occidentale e nei comuni virtuosi italiani sostanzialmente funziona così: si differenzia il più possibile (e Verona non sarebbe messa male con l’attuale 50% circa) ed il cittadino paga solo in base al rifiuto indifferenziato che realmente produce e che viene pesato o misurato. La ricetta è molto semplice! A Verona, tuttavia, non si fa. Legittimo chiedersi PERCHE’. Perchè ben esplicitati all’interno del capitolato sottoscritto dalla Cooperativa e vincolante. Risulta, per contro, che il Comune di Verona abbia onorato quasi in toto i pagamenti previsti a favore della Cooperativa che si aggiudicò l’appalto: Euro 300 mila + iva il primo anno, euro 400 mila + iva il secondo anno, euro 160 mila + iva il terzo anno e 20 mila euro + iva nei successivi anni. Ma se Gli impegni della cooperativa non sono stati adempiuti, dove sono finiti i soldi del comune? Inoltre se il Comune ha pagato senza controlli e verifiche, non vi e’ un danno erariale di cui gli amministratori sono personalmente responsabili? Già nel 2008, il Sindaco Tosi era stato informato dell’andamento della situa- zione, anomala e pericolosa per le casse comunali. Non ottenendo alcuna risposta gli amici del Circolo IL FARO NEL PORTO hanno divulgato vari volantini su questo argomento, diffusi nel Borgo San Pancrazio. Ogni volantino è stato preannunciato al Sindaco Tosi via fax e Contemporaneamente sono stati “infastiditi” i membri della Giunta del Comune chiedendo direttamente lumi agli Assessori Toffali, Paloschi e al Dott. Bolis. Non si è ottenuta alcuna decisione ma neppure alcuna risposta. A pensar male si può fare peccato, ma ci si indovina quasi sempre. Lucio Sandro Coratto Pagare meno rispettando l’ambiente si insiste ad arricchire i privati proprietari di discariche? Perchè si continua a pensare ad un appalto da centinaia di milioni di euro per un inutile inceneritore a Cà del Bue? Con la TARIFFA PUNTUALE basta metri quadri, basta componenti della famiglia per il calcolo del dovuto. Bensì una tariffa calcolata esclusivamente sui volumi di rifuti conferiti da ciascun cittadino. Di conseguenza: STOP alle discariche, STOP agli incerenitori, STOP all’inquinamento, GIU’ i costi di smaltimento, GIU’ LE TARIFFE PER I CITTADINI. I comuni che hanno introdotto la tariffazione puntuale in Italia hanno ottenuto risparmi incredibili sul costo per i cittadini/ imprese. Un esempio per tutti: a Ponte delle Alpi la tariffa si è ridotta tra il 10% ed il 40% a seconda delle utenze. Non solo: sono stati creati decine di posti di lavoro. La tariffazione puntuale del resto è prevista in Europa (Dir. 2004/35/CE) ed anche in Italia (D.L. 201/2011, art. 14, co. 29). Ma a Verona non si applica, non se ne parla, e cittadini ed imprese pagano uno sproposito, con una stangata appena arrivata del + 20% solo per quest’anno, che si sarebbe potuta evitare. Cambiare e risparmiare si può. Si deve. Michele Croce The Global Organization of Parliamentarians Against Corruption (GOPAC) is an international network of parliamentarians dedicated to good governance and combating corruption throughout the world. Since its inception, GOPAC has provided information and analysis, established international benchmarks, and improved public awareness through a combination of global pressure and national action. Corruption has devastating political and economic consequences that impact us all. The Global Secretariat is delighted to work with civic-minded, such as Verona Pulita, to fight corruption on the national, regional and global level. The secretariat congratulates Verona Pulita for its success in establishing an association to fight corruption and for its recent success in identifying and drawing attention to causes of corruption in Italy. Dr. Lesley Burns, Program Advisor GOPAC TRADUZIONE DI RICCARDO PELIZZO L’Organizzazione mondiale dei parlamentari contro la corruzione (GOPAC) è una rete internazionale di parlamentari dedicata al buon governo e alla lotta contro la corruzione in tutto il mondo. Fin dalla sua nascita, GOPAC ha fornito informazioni e analisi, stabilito parametri di riferimento internazionali, ha promosso la sensibilizzazione del pubblico combinando la pressione globale con l’azione nazionale. La corruzione ha conseguenze politiche ed economiche devastanti che ci colpiscono tutti. La Segreteria globale è lieta di lavorare con organizzazioni dall’alto senso civico, come Verona Pulita, per combattere la corruzione a livello nazionale, regionale e globale. La segreteria si congratula con Verona Pulita per il suo successo nella creazione di un’associazione per combattere la corruzione e per il suo recente successo nell’identificare e attirare l’attenzione di tutti sull’importanza della lotta all corruzione in Italia. Dr. Lesley Burns, Program Advisor GOPAC www.veronapulita.it Una critica ed una proposta La stampa locale ha comunicato che le nostre banche hanno organizzato un grande finanziamento, di 80 milioni di euro, per il gruppo Rana, per realizzare nuovi impianti negli Stati Uniti. Ciò in un periodo drammatico per le piccole medie aziende veronesi e per la loro occupazione. Siamo lieti che gli americani possono gustare i tortellini Made in Usa, prodotti da bravi lavoratori statunitensi che troveranno nuovi posti di lavoro. Quelli che le nostre banche non finanziano in Italia, dove ora si trovano solo licenziamenti e disoccupazione. Non abbiamo sentito commenti in merito né dalle “forze” politiche, ne dai sindacati, come se le banche debbano servire non a promuovere le esportazioni ma la produzione all’estero, dando la’ il lavoro che qui manca. Ma c’è chi può. 3 Riflettete gente! Il punto di Riccardo Pelizzo La politica oggi non si può più permettere i lussi del passato. Il debito pubblico, i vincoli comunitari, i mercati non permettono più ai politici oggi di creare debito per risolvere la crisi del momento, per stimolare la crescita del PIL, e per conquistare consensi. Oggi la politica deve essere parsimoniosa. Deve spendere poco e deve spendere bene. Deve ridurre il costo dei servizi che fornisce, senza ridurne la qualità. E deve essere pulita. La corruzione, il nepotismo, le logiche clientelari rappresentano un costo che la società italiana non è più in grado di sostenere. La vecchia politica che è vissuta di malgoverno e si è alimentata di sprechi una politica pulita e parsimoniosa non ce la può dare. Non ha gli uomini, nè la cultura, né il carattere per rispondere al bisogno di pulizia e parsimonia. L’intervista a Michele Croce Una vicenda scandalosa Serve una politica nuova. Fatta bene, da gente per bene, per il bene della gente. L’ambizione di Verona Pulita è proprio questa. Dare ai veronesi una politica pulita, amministratori onesti e competenti. Una politica del dare, dell’essere, e fare. Riccardo Pelizzo (consulente Banca Mondiale) L’epilogo Michele Croce, giovane avvocato, eletto in consiglio comunale con la lista Tosi, già presidente “dimissionato” dell’ AGEC, è ora divenuto un riferimento conosciuto e stimato (come avversato e temuto) per una politica di sincerità, coraggio, denuncia, effettivo e non solo propagandato rinnovamento della politica veronese. Gli abbiamo chiesto le ragioni del suo impegno. Non c’è mondo al di fuori delle mura di Verona... Nel silenzio ovattatto della notturna città dell’amore, una persona dall’identità indefinita, si aggira per le strade deserte con una cassetta degli attrezzi sotto braccio. Sta cercando un lavoro, ma deve farlo di notte, quando tutti dormono e non possono inseguirlo per chiedergli conto dei danni fatti. Cerca disperatamente qualche pc da assemblare, qualche hardware da sostituire, un alimentatore da testare o anche solo identificare i segnali sonori del bios e configurarne le impostazioni elementari. Ma di elementare non c’è nulla. Tutto è complicato. Vorrebbe scappare, ma sa che: “There is no world without Verona walls”, soprattutto per lui, ormai tristemente noto per ciò che ha arbitrariamente sottratto all’intera comunità. Sa che ogni nodo verrà presto sciolto e che nulla potrà più salvarlo dal pubblico ludibrio. Così si muove silenziosamente tra le strade illuminate dalle luci calde e ingiallite dei lampioni antichi, che dall’alto ne controllano severamente il passo e i movimenti. Lui inciampa, cade, si rialza. Nessuna mano si tende ad aiutarlo. Continua incerto il suo cammino, ricordando quel tempo in cui pensava –chissà perché- che ogni centimetro di quella città, gli appartenesse. Ora invece gli basterebbe anche solo installare un xp, ripristinarlo da cd o da windows, fare ghost, formattare low level, installare driver e software necessari.. Ma le cose necessarie sono cambiate, così come le priorità… Anche la password del sistema che aveva costruito è cambiata e non si riesce a rientrare nemmeno saltando il log di winzoz.. Forse non resta davvero che scappare fuori da quel piccolo mondo antico che tanto gli aveva donato e a cui nulla in dote lui aveva portato. Non resta che affrontare l’ultima parte del suo viaggio nella splendida città dell’amore: “Hence-banished is banish’d from the world, and world’s exile is death: then banished Is death mis-term’d: calling death banishment, thou cutt’st my head off with a golden axe, And smilest upon the stroke that murders me” Ad accompagnarlo fuori dalle mura di Verona, solo le ombre scure dei suoi tanti rimorsi e rimpianti. Bandito da qui, bandito dal mondo. Solo esilio..solo purgatorio…Qualcuno scruta il passaggio dell’essere indefinito da dietro le finestre, ma è solo un attimo. Fra poco sarà di nuovo giorno e Verona riapparirà agli occhi del mondo in tutto il suo splendore. Verona pulita, naturalmente. Spillo Avvocato Croce, perché è entrato nella politica comunale? Siamo nel 2012 ed a Verona è tempo di elezioni amministrative. Il sindaco Tosi ha amministrato la città per cinque anni. In tanti credono bene, me compreso. Merita la conferma e con essa il mio supporto, più attivo rispetto quello di semplice elettore: consulto parenti e amici di una vita e decido di offrire a Tosi Il mio contributo candidandomi nella sua lista civica. E’ la mia prima campagna elettorale ed i voti arrivano, tanti: 718 preferenze, record storico per un esordiente. Voti e professionalità convincono il sindaco a nominarmi presidente di AGEC (senza alcuna indennità, e’ bene ricordarlo) che a Verona e’ l’ente sociale per eccellenza, che si cura di case popolari, farmacie comunali, cimiteri ed onoranze funebri. Ma anche di appalti urbanistici misti di pubblico e privato, assai complessi. Cosa ha trovato all’ AGEC ? Mi insedio il 12 luglio 2012 e subito cerco di dare una svolta alla conduzione dell’ente. Presenza costante, conoscenza di tutti i dipendenti e prime battaglie, di giustizia e legalità. Tra luglio e agosto partono alcuni blitz, con le forze dell’ordine, per stanare i furbetti delle case dell’ AGEC. Partono alcune mie verifiche aziendali per controllare procedure ed appalti stranamente concentrati in poche e fortunate imprese, gli strani benefit che queste imprese donano a qualche fortunato dipendente, i fortunati destinatari di strani affitti clamorosamente bassi in case di pregio in centro storico a Verona. Queste cose mi sorprendono e mi inducono a parlarne direttamente con le persone politicamente responsabili. È troppo, decisamente troppo per un neo presidente senza sudditanze politiche e scoppia così, ad orologeria, l’11 settembre 2012, il presunto scandalo degli arredi nell’ufficio del presidente. Un quotidiano locale invoca allo spreco a caratteri cubitali. Qualche politico lo segue (salvo poi ricredersi) ma è tutto falso: sono tal- mente sicuro e sereno sul mio operato che mi autodenuncio alla Corte dei conti, caso unico quantomeno nella realtà veronese. Si tratta di una polemica inventata e montata ad arte, con un fine preciso: delegittimare un presidente scomodo, costringerlo alla resa, eliminarlo dalla scena prima che le sue scoperte diventino di pubblico dominio. Non le conveniva accettare il sistema? Di fronte alla scelta postami dal primo cittadino tra accettare il sistema o uscire dallo stesso, non ho avuto dubbi: esco dal sistema ma entro in Procura della Repubblica. Le indagini hanno già portato a sviluppi clamorosi e non certo per me, arrestati ed indagati per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio sono il direttore generale, dirigenti e dipendenti di Agec. Cinque hanno patteggiato la pena ed incredibilmente sono stati richiamati in Agaec. Il sindaco Tosi aveva definito le mie denunce come “fantasie”. Il tempo, come sempre, è stato galantuomo. Arriva puntuale anche la sentenza del Tar Veneto sulla revoca del mio incarico da parte del sindaco Tosi giudicata illegittima. Il Tar mi reintegra nella presidenza di Agec. Ma il Sindaco ordina le dimissioni dei consiglieri che ovviamente obbediscono, facendo così decadere anche il sottoscritto e con un gioco “di prestigio”, dopo tre giorni, rinomina tutti, tranne ovviamente Michele Croce. Mossa ampiamente prevista da parte di un sindaco che ha inteso superare la legge e la sentenza, senza alcun pudore. Cosa vuole fare Verona pulita? Verona Pulita non è una battaglia personale di chi ha scoperto, con dolore, che la sua fiducia nella politica veronese era mal riposta, ma un impegno di giustizia e verità nei confronti di un modello, il cosiddetto “modello Tosi”, di presunta buona amministrazione della cosa pubblica. Tale assolutamente non è, per questo serve la delusa testimonianza di chi ha creduto ma che, di fronte ai fatti, ha capito. Per questo occorre pulire e ricostruire: in AGEC come nelle altre aziende partecipate dal Comune sia a Verona come in quelli della provincia. Nel pubblico in generale, nelle varie situazioni dove si governa senza risponderne anche personalmente, nelle situazioni dove sguazza il malaffare, il compromesso, il silenzio omertoso, dove bisogna riportare le idee e le persone capaci di buona e onesta politica, vicina ai cittadini, anzi con loro. 4 www.veronapulita.it Il diario del bimestre 7 Dicembre – Scoppia il caso Tares: i moduli vengono spediti in ritardo e i molti veronesi sono costretti a calcolarsi da soli la tassa da pagare, che aumenta in un anno fino al 20% in più. Confusione e rabbia. 18 Dicembre – Mense scolastiche Agec: insetti 8 Dicembre – I Forconi paralizzano l’Italia: presidio 21 Dicembre – La protesta: Forconi all’assalto anche al casello autostradale di Soave. Protesta. 12 Dicembre – Dopo Equitalia nasce Solori: la So- cietà di riscossione locale dei tributi, voluta dal Comune di Verona. Risparmi millesimali sugli aggi ma con un nuovo Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Direttore Generale e compagnia cantante. Inutile sperpero. 12 Dicembre – Scandalo Agec: fissato il processo per i nove arrestati il prossimo 21 febbraio. Salvo richieste di riti alternativi dei difensori, quindi, l’ex direttore generale Sandro Tartaglia, i commissari di gara e dipendenti Alessia Confente, Francesco Tagliaferro, Giovanni Bianchi, Stefano Campedelli oltre che Davide Dusi, Giorgia Cona e Luisa Fasoli e l’imprenditore Martin Klapfer dovranno presentarsi davanti al tribunale, presieduto da Marzio Bruno Guidorizzi. Corruzione 14 Dicembre – Carroccio nella bufera: l’ex tesoriere Belsito parla di presunte tangenti di cui sarebbe stato a conoscenza Tosi. Il Sindaco di Verona lo querela. Bustarelle. 18 Dicembre – Inchieste: nuovi sequestri in Comu- ne, nel mirino il «bike sharing». Prelevata documentazione relativa all’appalto vinto dalla Clear Channel. Sul quale c’era già stato un esposto. Blitz anche nelle sedi di altri enti. Ancora corruzione. nell’insalata, genitori in piazza. La denuncia è partita alle primarie Simoni di San Michele e alle Nogarola in centro storico. Contestazione. del Comune. Tentato blitz nell’ufficio di Tosi. Irruzione. 29 Dicembre – Mini Imu: si tratta della quota che i cittadini versano conseguente all’aumento delle aliquote stabilite nel 2013 da alcuni Comuni, fra cui Verona. Palazzo Barbieri aveva infatti portato dal 4 al 5 per mille l’aliquota e ciò significa che i veronesi hanno versato circa quattro milioni, con un valore medio di 35 euro. L’assessore al Bilancio Pierluigi Paloschi si diceva fiducioso per non far gravare sulle spalle dei veronesi l’ennesimo balzello: «Sia l’associazione dei Comuni, sia il governo – asseriva - stanno lavorando affinché si reperiscano i 350 milioni necessari per evitare questa tassa sulla prima casa». Pinocchio. 3 Gennaio – Patrimonio: il Comune pensa a nuove alienazioni per fare cassa. Bocca Trezza e Pompei tra gli immobili in lista per essere ceduti. Asta per le gallerie dell’ex mercato. (Verona) depauperata. 9 Gennaio – Parentopoli: nel mirino della Procura i posti concessi per «vie preferenziali» nelle aziende Amia, Ser. I.T, Atv, Amt, Transeco, le partecipate. Molti contratti a termine sono stati trasformati in lavori stabili, in favore dei soliti amici e parenti. Scandalo. 15 Gennaio – Tasse e scadenze: ogni mattina più di 150 persone agli sportelli per conoscere l’importo dell’imposta (Mini Imu). Michele Croce: «130.000 veronesi pagheranno, per colpa di Plazzo Barbieri, 6.240.000 euro». Assalto. 28 Gennaio – Mense Agec: un altro insetto nel cibo. L’ Agec multa la società fornitrice ma i sospetti persistono. Caso. 8 Febbraio – Turbativa d’Asta: i dipendenti-imputati hanno patteggiato con il pm Gennaro Ottaviano pene che oscillano dai 18 ai 22 mesi e sono stati reintegrati in Azienda anche se con sanzione disciplinare e dequalificazione. Da contratto (gas acqua) è previsto il licenziamento senza preavviso per reati infamanti che, comunque, provochino il venir meno del rapporto fiduciario tra l’Azienda e il dipendente. Nota per il futuro a Verona: chi sbaglia sarà ripagato. 3 Gennaio – Turbativa d’Asta: 5 dipendenti Agec verso il patteggiamento. Per gli altri si profila il processo che inizierà il 21 febbraio davanti al collegio. Tutti facevano parte della commissione che si occupò delle gare di appalto per le mense scolastiche con le tristemente famose intercettazioni “In mensa daranno sabbia invece di carne”. Patteggiamento. Le vostre lettere e-mail a [email protected] Caro Avvocato Croce, finalmente è arrivato lei, qualcuno che ama davvero la nostra città. Siamo stanchi di politicanti che sfruttano Verona solo per profitti personali. Ne abbiamo già viste troppe. Ma voglio prima di tutto ringraziarla per aver dato il via a questa grande opera di “pulizia”, di cui avevamo bisogno. Come dice lo slogan di Vr Pulita, pulire per ricostruire. E siamo d’accordo. Ma non fermiamoci qui. C’è ancora tanto da fare. Come molti altri cittadini, mi auguro che nella nostra bella città si vada presto a votare e che il suo, mi consenta nostro, nuovo movimento Verona Pulita, vinca la grande battaglia, salvi la nostra città dai personaggi che l’hanno malamente amministrata e consolidi un pò ovunque una mentalità diversa, basata sull’onestà e il rispetto delle regole, come i nostri genitori e nonni ci hanno insegnato La battaglia sarà dura, non ho dubbi, ma per quel che posso io e la mia famiglia siamo con lei. E le assicuro che lei può contare su un consenso molto più diffuso di quanto appaia ora, dopo anni di vessazioni e paure di inevitabili ritorsioni, ad ogni livello. Andiamo subito a votare e trasformiamo il corrotto sostema Verona, in un gioiello vero, da esportare ovunque. Come pensionato, con tutte le difficoltà che io e la mia famiglia abbiamo ad arrivare alla fine del mese, ho cominciato a dedicarmi molto alla lettura e allora mi permetta di concludere questa mia lettera con una citazione che ho letto proprio ieri su un giornale nazionale e che spero sia di buon augurio per il nostro nuovo movimento politico “Verona Pulita”. A.S. Buonasera signor Croce, Mi permetto di scriverle questo messaggio dopo aver visto il suo blog e dopo aver ascoltato per intero il suo intervento di Vicenza con moderatore Renzo Mazzaro. Mi complimento per l’impegno e per la chiarezza di intenti che ha messo in passato come presidente di Agec e che mette tutt’ora nel progetto che sta portando avanti. Da umile cittadino della provincia di Verona sarei felice di stringerle la mano e, se può esserle d’aiuto, supportarla nel suo progetto. Grazie e buona serata! A.U. Buongiorno Michele, volevo complimentarmi questa mattina in Tribunale per il Tuo sito VeronaPulita, lo faccio comunque ora. E’ da quest’estate che Ti sto seguendo e sono contenta di vedere che c’è qualcuno che ha la forza di alzare la testa. Ancora complimenti. F.M. Congratulazioni di vero cuore, non molli l’osso Lei è già molto stimato per l’opera di informazione sulle “realtà” della nostra zona. Ciò Le procura e Le procurerà molto lustro ed ascendente. Prima o poi, ogni verità viene a galla e tutti rendono conto delle malefatte. Avanti tutta!!! Distinti Saluti S.D. ... Ciao... Sai quando sei stato eletto pres. agec ho pensato ... wow chissà che le cose non cambiano... Poi il tuo coraggio da leone ha messo l ‘ avvocata a riposo ... Ed ora la giustizia ....quale non so ... La reintegra... Mi spiace solo che sempre le brave persone devono pagare x colpa degli arroganti... Tieni duro sei proprio Grande ! Ciao Ale Verona Pulita è un’associazione apartitica senza scopo di lucro. Non riceviamo alcun finanziamento pubblico. Per continuare ad informare, pulire per ricostruire, abbiamo bisogno anche del tuo sostegno tramite una donazione sul conto corrente intestato a VERONA PULITA IBAN: IT 23 B 01030 11703 000000364613 L’uso dei fondi verrà costantemente rendicontato su www.veronapulita.it La stampa e distribuzione di questo foglio è costata € 4.098,36 + IVA, somma raccolta attraverso le donazioni volontarie di cittadini privati