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verona-pulita-marzo-2014
VERONA PULITA
www.veronapulita.it
@VeronaPulita
Verona Pulita
[email protected]
393 5959555
pulire per ricostruire
Verona Pulita è un’associazione senza scopo di lucro
con sede in Verona, Corso Milano n. 112/d
L’onestà e la competenza fanno la differenza
Editoriale
Scandalo
da “Il Fatto Quotidiano” del 17-02-2014
articolo di Alessandro Madron
a cura di Michele Croce
Committente responsabile: Michele Croce, Presidente dell’associazione Verona Pulita, con sede in Verona, Corso Milano n. 112/d
Per ricostruire
Il cittadino veronese che guarda alla politica ed alla
amministrazione sente un senso di sconforto, ne
vede le miserie, il basso livello culturale e politico,
l’ininfluenza sui reali poteri veronesi, dalla finanza
alla informazione, la mancanza di progettualità e di
fantasia.
Questo spiega il fatto che il sindaco Tosi sia emerso
come un gigante, pur senza aver mai espresso, in
tante apparizioni, una qualsiasi linea politica salvo
l’adesione alla debole proposta leghista maroniana.
Ne’ certo una grande amministrazione, oramai travolta, peraltro, dagli scandali giudiziari.
Tale immagine è prodotta dalla forza della comunicazione, basata su un ben pagato, dai cittadini
veronesi, capo ufficio stampa e pubbliche relazioni,
veramente bravo ed efficace.
A prescindere dalla presenza di Tosi, rimane una
situazione assolutamente piatta, familistica e clientelare, invecchiata anche nei più giovani esponenti,
ormai tutti dotati di forte propensione al potere e
scarsissima vocazione alla politica che e’ passione,
coinvolgimento, fantasia, rappresentanza e guida,
progetto e speranza, onestà e competenza (che
fanno la differenza).
Verona in passato ha espresso una notevole classe
dirigente che ne ha fatto una grande realtà. A quei
valori, dopo tante delusioni, vorremmo richiamare
nuovi giovani, persone desiderose di impegno disinteressato, capaci di critica costruttiva e di proposta, gente presente nella nostra società e che
vorrebbe, ognuno per la sua parte, contribuire a
cambiarla in meglio. Cominciando dalla pulizia dalle incrostazioni del potere, guardando gli esempi
buoni del passato per costruire un futuro migliore
per tutti.
C’è in noi un po’ di utopia che vorremmo tradurre in
speranza, con modestia, con buona volontà.
Siamo partiti con l’obiettivo di pulire la città per
ricostruirla, eticamente e politicamente. Vogliamo
continuare nello spirito di verità, di denuncia coraggiosa, di rispetto della legalità non solo formale ma
sostanziale, per far conoscere ai cittadini la verità
sulla pubblica amministrazione, sui propri eletti. E’
un progetto che, non da soli ma con l’apporto di
molti, vuole diventare un grande messaggio, costruttore di nuove presenze, di donne ed uomini
onesti, preparati ed impegnati per la collettività, per
una Verona degna del suo nome e delle sue migliori
tradizioni.
[email protected]
Verona, arrestato insieme alla
moglie l’ex vicesindaco Vito Giacino
Le indagini riguardano l’ipotesi di corruzione nell’ambito di accertamenti
avviati alcuni mesi fa su appalti e consulenze alla consorte
Un nuovo terremoto sta scuotendo la corte di Flavio Tosi. Questa mattina è stato
arrestato l’ex vicesindaco, Vito Giacino, finito in carcere con l’accusa di corruzione
nell’ambito di accertamenti avviati alcuni
mesi fa su vicende riguardanti appalti e
consulenze alla moglie, l’avvocato Alessandra Lodi. Anche per lei la procura scaligera
ha emesso un’ordinanza, disponendo gli
arresti domiciliari.
Vito Giacino, che oltre all’incarico di vicesindaco ha anche ricoperto l’incarico di
assessore all’Urbanistica e, nella seconda
giunta Tosi, all’Edilizia privata, si era dimesso lo scorso mese di novembre dopo la
notizia della sua iscrizione nel registro degli
indagati, proprio perché le sue vicende non
turbassero l’operato della giunta comunale.
L’ex vicesindaco è stato condotto poco prima delle 11 nel carcere veronese di Montorio. L’ordinanza di custodia cautelare in
carcere, richiesta dal pubblico ministero
Beatrice Zanotti, è stata firmata dal Gip
Guido Taramelli. Nell’indagine, oltre alla
moglie finita ai domiciliari, ci sono altri indagati ma, come ha puntualizzato il
procuratore capo di Verona, Mario Giulio Schinaia: “Flavio Tosi non è indagato”.
Il procuratore ha spiegato ai cronisti che
nell’inchiesta non ci sono elementi riconducibili al sindaco.
Gli arresti di questa mattina seguono di
pochi mesi quelli che avevano decapitato i
vertici dell’Agec, l’azienda municipalizzata
veronese che gestisce gli alloggi pubblici,
i servizi cimiteriali, le mense scolastiche
e le farmacie comunali nella città guidata
dal leghista Flavio Tosi. Agec è nell’occhio
del ciclone da parecchio tempo, almeno da
quando Michele Croce, ex alleato di Tosi
ed ex presidente di Agec, è stato defenestrato dopo aver tentato di mettere il naso
nei conti della società. Era stato proprio
Croce, nel novembre 2012, a presentare
un esposto in Procura per lamentare una
gestione poco trasparente. Il processo Agec
prenderà il via proprio il prossimo venerdì
21 febbraio.
Oggi Michele Croce, che ha continuato
la sua battaglia fuori dalle istituzioni costituendo l’associazione Verona Pulita, è
intervenuto ribadendo il ruolo avuto nella
denuncia del sistema veronese e puntando
il dito contro il sindaco Flavio Tosi: “In
tempi non sospetti, a giugno 2013, unici
in tutta Verona, avevamo anticipato per
primi i fatti sul blog Verona Pulita, nonostante le inutili minacce di querela da
parte dei coniugi Giacino. Ora la triste
conferma con gli arresti”. Poi continua:
“Come sempre ci conformiamo ai principi
di garanzia costituzionale ed aspettiamo gli
sviluppi, ma non possiamo fare a meno di
constatare come questa vicenda costituisca
solo l’ultimo anello di una catena impressionante di inchieste giudiziarie che gettano pesanti ombre su tutta l’amministrazione comunale, a partire dal sindaco Flavio
Tosi che ha sempre difeso a spada tratta
l’operato di indagati, perquisiti, arrestati e
patteggiati, nonostante le evidenze”.
Occhi puntati, poi, anche su Veronafiere.
Venerdì scorso, infatti, il Gip Rita Caccamo ha sentito i vertici della società Ettore
Riello (presidente), Gianni Mantovani (Direttore generale) e Diego Valsecchi (direttore del personale) su un presunto giro di
assunzioni sospette.
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www.veronapulita.it
Un tema per la città: Porto San Pancrazio
Dal mondo
L’ASINO DEL PORTO
Correva l’anno 2005 (2 a.T. Ante Tosi).
L’amministrazione comunale di Verona,
avviava l’intervento di riqualificazione
territoriale del Fondo “Giarol Grande”
con l’obiettivo di farne un esempio di
buona gestione del territorio.
Vennero sottoscritti il capitolato d’oneri
e le modalità contrattuali.
Si trattava di una eccellente iniziativa,
attraverso la quale il Comune di Verona
“sfrattava” il locatario che conduceva i
37 ettari di terreno comunale per realizzare l’insediamento di una FATTORIA
DIDATTICA a disposizione della collettività.
Siamo arrivati al 2013. Giarol Grande
esiste ancora in quanto area pubblica.
Non vi è traccia della Fattoria Didattica
secondo quanto previsto dagli impegni
Rifiuti
Cosa hanno in comune Ponte delle Alpi nella provincia di Belluno (8.500 ab.) e Berlino
(3 milioni ab.)?
Capannori nella provincia di Lucca (45.000
ab.) e Parigi (6 milioni ab.)?
Trento (115.000 ab.) e New York (8 milioni
ab.)?
Apparentemente niente.
Tantissimo invece nel metodo utilizzato per
la gestione dei rifiuti: RACCOLTA DIFFERENZIATA e TARIFFA PUNTUALE.
Nel mondo occidentale e nei comuni virtuosi italiani sostanzialmente funziona così:
si differenzia il più possibile (e Verona non
sarebbe messa male con l’attuale 50% circa)
ed il cittadino paga solo in base al rifiuto indifferenziato che realmente produce e che
viene pesato o misurato.
La ricetta è molto semplice!
A Verona, tuttavia, non si fa.
Legittimo chiedersi PERCHE’. Perchè
ben esplicitati all’interno del capitolato
sottoscritto dalla Cooperativa e vincolante.
Risulta, per contro, che il Comune di
Verona abbia onorato quasi in toto i pagamenti previsti a favore della Cooperativa che si aggiudicò l’appalto: Euro 300
mila + iva il primo anno, euro 400 mila
+ iva il secondo anno, euro 160 mila +
iva il terzo anno e 20 mila euro + iva
nei successivi anni. Ma se Gli impegni
della cooperativa non sono stati adempiuti, dove sono finiti i soldi del comune?
Inoltre se il Comune ha pagato senza
controlli e verifiche, non vi e’ un danno
erariale di cui gli amministratori sono
personalmente responsabili?
Già nel 2008, il Sindaco Tosi era stato
informato dell’andamento della situa-
zione, anomala e pericolosa per le casse
comunali. Non ottenendo alcuna risposta gli amici del Circolo IL FARO NEL
PORTO hanno divulgato vari volantini
su questo argomento, diffusi nel Borgo
San Pancrazio.
Ogni volantino è stato preannunciato al
Sindaco Tosi via fax e Contemporaneamente sono stati “infastiditi” i membri
della Giunta del Comune chiedendo direttamente lumi agli Assessori Toffali,
Paloschi e al Dott. Bolis.
Non si è ottenuta alcuna decisione ma
neppure alcuna risposta.
A pensar male si può fare peccato, ma ci
si indovina quasi sempre.
Lucio Sandro Coratto
Pagare meno
rispettando
l’ambiente
si insiste ad arricchire i privati proprietari di
discariche? Perchè si continua a pensare ad
un appalto da centinaia di milioni di euro
per un inutile inceneritore a Cà del Bue?
Con la TARIFFA PUNTUALE basta metri
quadri, basta componenti della famiglia per
il calcolo del dovuto.
Bensì una tariffa calcolata esclusivamente
sui volumi di rifuti conferiti da ciascun cittadino.
Di conseguenza: STOP alle discariche,
STOP agli incerenitori, STOP all’inquinamento, GIU’ i costi di smaltimento, GIU’ LE
TARIFFE PER I CITTADINI.
I comuni che hanno introdotto la tariffazione puntuale in Italia hanno ottenuto risparmi incredibili sul costo per i cittadini/
imprese.
Un esempio per tutti: a Ponte delle Alpi la
tariffa si è ridotta tra il 10% ed il 40% a seconda delle utenze. Non solo: sono stati creati decine di posti di lavoro.
La tariffazione puntuale del resto è prevista in Europa (Dir. 2004/35/CE) ed anche
in Italia (D.L. 201/2011, art. 14, co. 29). Ma
a Verona non si applica, non se ne parla, e
cittadini ed imprese pagano uno sproposito,
con una stangata appena arrivata del + 20%
solo per quest’anno, che si sarebbe potuta
evitare.
Cambiare e risparmiare si può. Si deve.
Michele Croce
The Global Organization of Parliamentarians Against Corruption
(GOPAC) is an international network
of parliamentarians dedicated to
good governance and combating
corruption throughout the world. Since its inception, GOPAC has provided
information and analysis, established
international benchmarks, and improved public awareness through a
combination of global pressure and
national action.
Corruption has devastating political
and economic consequences that
impact us all. The Global Secretariat is
delighted to work with civic-minded,
such as Verona Pulita, to fight corruption on the national, regional and
global level. The secretariat congratulates Verona Pulita for its success
in establishing an association to fight
corruption and for its recent success
in identifying and drawing attention
to causes of corruption in Italy.
Dr. Lesley Burns,
Program Advisor GOPAC
TRADUZIONE DI
RICCARDO PELIZZO
L’Organizzazione mondiale dei
parlamentari contro la corruzione
(GOPAC) è una rete internazionale di
parlamentari dedicata al buon governo e alla lotta contro la corruzione in
tutto il mondo. Fin dalla sua nascita,
GOPAC ha fornito informazioni e analisi, stabilito parametri di riferimento
internazionali, ha promosso la sensibilizzazione del pubblico combinando la pressione globale con l’azione
nazionale.
La corruzione ha conseguenze politiche ed economiche devastanti che ci
colpiscono tutti. La Segreteria globale
è lieta di lavorare con organizzazioni
dall’alto senso civico, come Verona
Pulita, per combattere la corruzione
a livello nazionale, regionale e globale. La segreteria si congratula
con Verona Pulita per il suo successo nella creazione di un’associazione
per combattere la corruzione e per il
suo recente successo nell’identificare
e attirare l’attenzione di tutti sull’importanza della lotta all corruzione in
Italia.
Dr. Lesley Burns,
Program Advisor GOPAC
www.veronapulita.it
Una critica
ed
una proposta
La stampa locale ha comunicato che le nostre banche hanno
organizzato un grande finanziamento, di 80 milioni di euro,
per il gruppo Rana, per realizzare nuovi impianti negli Stati Uniti. Ciò in un periodo drammatico per le piccole medie
aziende veronesi e per la loro occupazione.
Siamo lieti che gli americani possono gustare i tortellini
Made in Usa, prodotti da bravi lavoratori statunitensi che
troveranno nuovi posti di lavoro. Quelli che le nostre banche non finanziano in Italia, dove ora si trovano solo licenziamenti e disoccupazione.
Non abbiamo sentito commenti in merito né dalle “forze” politiche, ne dai sindacati, come se le banche debbano servire non a promuovere le esportazioni ma la
produzione all’estero, dando la’ il lavoro che qui
manca. Ma c’è chi può.
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Riflettete
gente!
Il punto di Riccardo Pelizzo
La politica oggi non si può più permettere i
lussi del passato. Il debito pubblico, i vincoli comunitari, i mercati non permettono più ai politici oggi di creare debito per risolvere la crisi
del momento, per stimolare la crescita del PIL,
e per conquistare consensi.
Oggi la politica deve essere parsimoniosa. Deve
spendere poco e deve spendere bene. Deve
ridurre il costo dei servizi che fornisce, senza
ridurne la qualità. E deve essere pulita. La corruzione, il nepotismo, le logiche clientelari rappresentano un costo che la società italiana non
è più in grado di sostenere. La vecchia politica
che è vissuta di malgoverno e si è alimentata di
sprechi una politica pulita e parsimoniosa non
ce la può dare. Non ha gli uomini, nè la cultura,
né il carattere per rispondere al bisogno di pulizia e parsimonia.
L’intervista a Michele Croce
Una vicenda scandalosa
Serve una politica nuova. Fatta bene, da gente
per bene, per il bene della gente.
L’ambizione di Verona Pulita è proprio questa.
Dare ai veronesi una politica pulita, amministratori onesti e competenti. Una politica del
dare, dell’essere, e fare.
Riccardo Pelizzo
(consulente Banca Mondiale)
L’epilogo
Michele Croce, giovane avvocato, eletto in consiglio comunale con la lista Tosi, già presidente
“dimissionato” dell’ AGEC, è ora divenuto un
riferimento conosciuto e stimato (come avversato e temuto) per una politica di sincerità,
coraggio, denuncia, effettivo e non solo propagandato rinnovamento della politica veronese.
Gli abbiamo chiesto le ragioni del suo impegno.
Non c’è mondo
al di fuori delle
mura di Verona...
Nel silenzio ovattatto della notturna città
dell’amore, una persona dall’identità indefinita, si aggira per le strade deserte con una cassetta degli attrezzi sotto braccio. Sta cercando
un lavoro, ma deve farlo di notte, quando tutti
dormono e non possono inseguirlo per chiedergli conto dei danni fatti.
Cerca disperatamente qualche pc da assemblare, qualche hardware da sostituire, un alimentatore da testare o anche solo identificare
i segnali sonori del bios e configurarne le impostazioni elementari.
Ma di elementare non c’è nulla.
Tutto è complicato. Vorrebbe scappare, ma
sa che: “There is no world without Verona
walls”, soprattutto per lui, ormai tristemente
noto per ciò che ha arbitrariamente sottratto
all’intera comunità.
Sa che ogni nodo verrà presto sciolto e che
nulla potrà più salvarlo dal pubblico ludibrio.
Così si muove silenziosamente tra le strade
illuminate dalle luci calde e ingiallite dei lampioni antichi, che dall’alto ne controllano severamente il passo e i movimenti. Lui inciampa, cade, si rialza. Nessuna mano si tende ad
aiutarlo.
Continua incerto il suo cammino, ricordando quel tempo in cui pensava –chissà perché- che ogni centimetro di quella città, gli
appartenesse. Ora invece gli basterebbe anche
solo installare un xp, ripristinarlo da cd o da
windows, fare ghost, formattare low level, installare driver e software necessari..
Ma le cose necessarie sono cambiate, così
come le priorità…
Anche la password del sistema che aveva costruito è cambiata e non si riesce a rientrare
nemmeno saltando il log di winzoz.. Forse
non resta davvero che scappare fuori da quel
piccolo mondo antico che tanto gli aveva donato e a cui nulla in dote lui aveva portato.
Non resta che affrontare l’ultima parte del
suo viaggio nella splendida città dell’amore:
“Hence-banished is banish’d from the world,
and world’s exile is death: then banished Is death mis-term’d: calling death banishment, thou
cutt’st my head off with a golden axe, And smilest upon the stroke that murders me”
Ad accompagnarlo fuori dalle mura di Verona, solo le ombre scure dei suoi tanti rimorsi
e rimpianti. Bandito da qui, bandito dal mondo. Solo esilio..solo purgatorio…Qualcuno
scruta il passaggio dell’essere indefinito da
dietro le finestre, ma è solo un attimo.
Fra poco sarà di nuovo giorno e Verona riapparirà agli occhi del mondo in tutto il suo
splendore.
Verona pulita, naturalmente.
Spillo
Avvocato Croce, perché è entrato nella politica
comunale?
Siamo nel 2012 ed a Verona è tempo di elezioni
amministrative. Il sindaco Tosi ha amministrato
la città per cinque anni. In tanti credono bene,
me compreso. Merita la conferma e con essa il
mio supporto, più attivo rispetto quello di semplice elettore: consulto parenti e amici di una
vita e decido di offrire a Tosi Il mio contributo
candidandomi nella sua lista civica. E’ la mia
prima campagna elettorale ed i voti arrivano,
tanti: 718 preferenze, record storico per un
esordiente.
Voti e professionalità convincono il sindaco a
nominarmi presidente di AGEC (senza alcuna
indennità, e’ bene ricordarlo) che a Verona e’
l’ente sociale per eccellenza, che si cura di case
popolari, farmacie comunali, cimiteri ed onoranze funebri. Ma anche di appalti urbanistici
misti di pubblico e privato, assai complessi.
Cosa ha trovato all’ AGEC ?
Mi insedio il 12 luglio 2012 e subito cerco di
dare una svolta alla conduzione dell’ente. Presenza costante, conoscenza di tutti i dipendenti e prime battaglie, di giustizia e legalità.
Tra luglio e agosto partono alcuni blitz, con
le forze dell’ordine, per stanare i furbetti delle
case dell’ AGEC. Partono alcune mie verifiche
aziendali per controllare procedure ed appalti
stranamente concentrati in poche e fortunate
imprese, gli strani benefit che queste imprese donano a qualche fortunato dipendente, i
fortunati destinatari di strani affitti clamorosamente bassi in case di pregio in centro storico
a Verona. Queste cose mi sorprendono e mi inducono a parlarne direttamente con le persone
politicamente responsabili.
È troppo, decisamente troppo per un neo presidente senza sudditanze politiche e scoppia
così, ad orologeria, l’11 settembre 2012, il presunto scandalo degli arredi nell’ufficio del presidente. Un quotidiano locale invoca allo spreco a caratteri cubitali. Qualche politico lo segue
(salvo poi ricredersi) ma è tutto falso: sono tal-
mente sicuro e sereno sul mio operato che mi
autodenuncio alla Corte dei conti, caso unico
quantomeno nella realtà veronese. Si tratta di
una polemica inventata e montata ad arte, con
un fine preciso: delegittimare un presidente
scomodo, costringerlo alla resa, eliminarlo dalla scena prima che le sue scoperte diventino di
pubblico dominio.
Non le conveniva accettare il sistema?
Di fronte alla scelta postami dal primo cittadino tra accettare il sistema o uscire dallo stesso,
non ho avuto dubbi: esco dal sistema ma entro
in Procura della Repubblica. Le indagini hanno
già portato a sviluppi clamorosi e non certo per
me, arrestati ed indagati per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio sono il direttore generale, dirigenti e dipendenti di Agec. Cinque
hanno patteggiato la pena ed incredibilmente
sono stati richiamati in Agaec. Il sindaco Tosi
aveva definito le mie denunce come “fantasie”.
Il tempo, come sempre, è stato galantuomo.
Arriva puntuale anche la sentenza del Tar Veneto sulla revoca del mio incarico da parte del
sindaco Tosi giudicata illegittima. Il Tar mi reintegra nella presidenza di Agec. Ma il Sindaco
ordina le dimissioni dei consiglieri che ovviamente obbediscono, facendo così decadere
anche il sottoscritto e con un gioco “di prestigio”, dopo tre giorni, rinomina tutti, tranne ovviamente Michele Croce. Mossa ampiamente
prevista da parte di un sindaco che ha inteso
superare la legge e la sentenza, senza alcun
pudore.
Cosa vuole fare Verona pulita?
Verona Pulita non è una battaglia personale di
chi ha scoperto, con dolore, che la sua fiducia
nella politica veronese era mal riposta, ma un
impegno di giustizia e verità nei confronti di un
modello, il cosiddetto “modello Tosi”, di presunta buona amministrazione della cosa pubblica.
Tale assolutamente non è, per questo serve la
delusa testimonianza di chi ha creduto ma che,
di fronte ai fatti, ha capito.
Per questo occorre pulire e ricostruire: in AGEC
come nelle altre aziende partecipate dal Comune sia a Verona come in quelli della provincia.
Nel pubblico in generale, nelle varie situazioni
dove si governa senza risponderne anche personalmente, nelle situazioni dove sguazza il
malaffare, il compromesso, il silenzio omertoso, dove bisogna riportare le idee e le persone
capaci di buona e onesta politica, vicina ai cittadini, anzi con loro.
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www.veronapulita.it
Il diario del bimestre
7 Dicembre – Scoppia il caso Tares: i moduli vengono spediti in ritardo e i molti veronesi sono costretti a
calcolarsi da soli la tassa da pagare, che aumenta in un
anno fino al 20% in più. Confusione e rabbia.
18 Dicembre – Mense scolastiche Agec: insetti
8 Dicembre – I Forconi paralizzano l’Italia: presidio
21 Dicembre – La protesta: Forconi all’assalto
anche al casello autostradale di Soave. Protesta.
12 Dicembre – Dopo Equitalia nasce Solori: la So-
cietà di riscossione locale dei tributi, voluta dal Comune di Verona. Risparmi millesimali sugli aggi ma con un
nuovo Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Direttore Generale e compagnia cantante. Inutile
sperpero.
12 Dicembre – Scandalo Agec: fissato il processo
per i nove arrestati il prossimo 21 febbraio. Salvo richieste di riti alternativi dei difensori, quindi, l’ex direttore generale Sandro Tartaglia, i commissari di gara
e dipendenti Alessia Confente, Francesco Tagliaferro,
Giovanni Bianchi, Stefano Campedelli oltre che Davide
Dusi, Giorgia Cona e Luisa Fasoli e l’imprenditore Martin Klapfer dovranno presentarsi davanti al tribunale,
presieduto da Marzio Bruno Guidorizzi. Corruzione
14 Dicembre – Carroccio nella bufera: l’ex tesoriere
Belsito parla di presunte tangenti di cui sarebbe stato
a conoscenza Tosi. Il Sindaco di Verona lo querela. Bustarelle.
18 Dicembre – Inchieste: nuovi sequestri in Comu-
ne, nel mirino il «bike sharing». Prelevata documentazione relativa all’appalto vinto dalla Clear Channel. Sul
quale c’era già stato un esposto. Blitz anche nelle sedi
di altri enti. Ancora corruzione.
nell’insalata, genitori in piazza. La denuncia è partita
alle primarie Simoni di San Michele e alle Nogarola
in centro storico. Contestazione.
del Comune. Tentato blitz nell’ufficio di Tosi. Irruzione.
29 Dicembre – Mini Imu: si tratta della quota che
i cittadini versano conseguente all’aumento delle
aliquote stabilite nel 2013 da alcuni Comuni, fra cui
Verona. Palazzo Barbieri aveva infatti portato dal 4
al 5 per mille l’aliquota e ciò significa che i veronesi
hanno versato circa quattro milioni, con un valore
medio di 35 euro. L’assessore al Bilancio Pierluigi Paloschi si diceva fiducioso per non far gravare sulle
spalle dei veronesi l’ennesimo balzello: «Sia l’associazione dei Comuni, sia il governo – asseriva - stanno lavorando affinché si reperiscano i 350 milioni
necessari per evitare questa tassa sulla prima casa».
Pinocchio.
3 Gennaio – Patrimonio: il Comune pensa a nuove
alienazioni per fare cassa. Bocca Trezza e Pompei tra gli
immobili in lista per essere ceduti. Asta per le gallerie
dell’ex mercato. (Verona) depauperata.
9 Gennaio – Parentopoli: nel mirino della Procura
i posti concessi per «vie preferenziali» nelle aziende
Amia, Ser. I.T, Atv, Amt, Transeco, le partecipate. Molti
contratti a termine sono stati trasformati in lavori stabili, in favore dei soliti amici e parenti. Scandalo.
15 Gennaio – Tasse e scadenze: ogni mattina più
di 150 persone agli sportelli per conoscere l’importo dell’imposta (Mini Imu). Michele Croce: «130.000
veronesi pagheranno, per colpa di Plazzo Barbieri,
6.240.000 euro». Assalto.
28 Gennaio – Mense Agec: un altro insetto nel cibo.
L’ Agec multa la società fornitrice ma i sospetti persistono. Caso.
8 Febbraio – Turbativa d’Asta: i dipendenti-imputati
hanno patteggiato con il pm Gennaro Ottaviano pene
che oscillano dai 18 ai 22 mesi e sono stati reintegrati in
Azienda anche se con sanzione disciplinare e dequalificazione. Da contratto (gas acqua) è previsto il licenziamento senza preavviso per reati infamanti che, comunque, provochino il venir meno del rapporto fiduciario
tra l’Azienda e il dipendente. Nota per il futuro a Verona:
chi sbaglia sarà ripagato.
3 Gennaio – Turbativa d’Asta: 5 dipendenti Agec verso il patteggiamento. Per gli altri si profila il processo che
inizierà il 21 febbraio davanti al collegio. Tutti facevano
parte della commissione che si occupò delle gare di appalto per le mense scolastiche con le tristemente famose
intercettazioni “In mensa daranno sabbia invece di carne”.
Patteggiamento.
Le vostre lettere
e-mail a [email protected]
Caro Avvocato Croce,
finalmente è arrivato lei, qualcuno che ama davvero
la nostra città.
Siamo stanchi di politicanti che sfruttano Verona solo
per profitti personali. Ne abbiamo già viste troppe.
Ma voglio prima di tutto ringraziarla per aver dato il
via a questa grande opera di “pulizia”, di cui avevamo
bisogno. Come dice lo slogan di Vr Pulita, pulire per
ricostruire. E siamo d’accordo. Ma non fermiamoci qui.
C’è ancora tanto da fare.
Come molti altri cittadini, mi auguro che nella nostra
bella città si vada presto a votare e che il suo, mi consenta nostro, nuovo movimento Verona Pulita, vinca
la grande battaglia, salvi la nostra città dai personaggi
che l’hanno malamente amministrata e consolidi un
pò ovunque una mentalità diversa, basata sull’onestà
e il rispetto delle regole, come i nostri genitori e nonni
ci hanno insegnato
La battaglia sarà dura, non ho dubbi, ma per quel che
posso io e la mia famiglia siamo con lei.
E le assicuro che lei può contare su un consenso molto
più diffuso di quanto appaia ora, dopo anni di vessazioni e paure di inevitabili ritorsioni, ad ogni livello.
Andiamo subito a votare e trasformiamo il corrotto sostema Verona, in un gioiello vero, da esportare
ovunque. Come pensionato, con tutte le difficoltà che
io e la mia famiglia abbiamo ad arrivare alla fine del
mese, ho cominciato a dedicarmi molto alla lettura e
allora mi permetta di concludere questa mia lettera
con una citazione che ho letto proprio ieri su un giornale nazionale e che spero sia di buon augurio
per il nostro nuovo movimento politico “Verona Pulita”.
A.S.
Buonasera signor Croce, Mi permetto di scriverle questo
messaggio dopo aver visto il suo blog e dopo aver ascoltato per intero il suo intervento di Vicenza con moderatore
Renzo Mazzaro. Mi complimento per l’impegno e per la
chiarezza di intenti che ha messo in passato come presidente di Agec e che mette tutt’ora nel progetto che sta
portando avanti. Da umile cittadino della provincia di Verona sarei felice di stringerle la mano e, se può esserle d’aiuto, supportarla nel suo progetto. Grazie e buona serata!
A.U.
Buongiorno Michele,
volevo complimentarmi questa mattina in Tribunale per il
Tuo sito VeronaPulita, lo faccio comunque ora.
E’ da quest’estate che Ti sto seguendo e sono contenta di
vedere che c’è qualcuno che ha la forza di alzare la testa.
Ancora complimenti.
F.M.
Congratulazioni di vero cuore, non molli l’osso Lei è già
molto stimato per l’opera di informazione sulle “realtà” della nostra zona. Ciò Le procura e Le procurerà molto lustro
ed ascendente. Prima o poi, ogni verità viene a galla e tutti
rendono conto delle malefatte. Avanti tutta!!!
Distinti Saluti
S.D.
... Ciao... Sai quando sei stato eletto pres. agec ho pensato ...
wow chissà che le cose non cambiano... Poi il tuo coraggio
da leone ha messo l ‘ avvocata a riposo ... Ed ora la giustizia
....quale non so ... La reintegra... Mi spiace solo che sempre
le brave persone devono pagare x colpa degli arroganti...
Tieni duro sei proprio Grande !
Ciao Ale
Verona Pulita
è un’associazione apartitica
senza scopo di lucro.
Non riceviamo alcun
finanziamento pubblico.
Per continuare ad informare,
pulire per ricostruire,
abbiamo bisogno anche del
tuo sostegno tramite una
donazione sul conto corrente
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