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Elenco dei Film - Regione Veneto

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Elenco dei Film - Regione Veneto
8 aprile – 13 maggio 2013
8 aprile – 13 maggio 2013
PADOVA, LUNEDÌ 8 APRILE
MULTISALA PORTOASTRA, ore 21.00
Non è mai colpa di nessuno di Andrea Prandstraller
ROVIGO, GIOVEDÌ 11 APRILE
MULTISALA CINERGIA, ore 21.00
Medici con l’Africa di Carlo Mazzacurati
VICENZA, LUNEDÌ 15 APRILE
CINEMA ODEON, ore 21.00
Non è mai colpa di nessuno di Andrea Prandstraller
PADOVA, MERCOLEDÌ 17 APRILE
MULTISALA PIO X, ore 21.00
Anna di Diego Scano e Luca Zambolin
L’uomo che amava il cinema di Marco Segato
PADOVA, LUNEDÌ 22 APRILE
MULTISALA PORTOASTRA, ore 21.00
Anna di Diego Scano e Luca Zambolin
Piccola Terra di Michele Trentini
VERONA, LUNEDÌ 22 APRILE
CINEMA KAPPADUE, ore 21.00
Le perle di ritorno, Odissea di un vetraio africano
di Franco Basaglia
VICENZA, LUNEDÌ 29 APRILE
CINEMA ODEON, ore 21.00
Anna di Diego Scano e Luca Zambolin
L’uomo che amava il cinema di Marco Segato
VERONA, LUNEDÌ 29 APRILE
CINEMA KAPPADUE, ore 21.00
Dal profondo di Luca Caserta
Sfiorando il muro di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi
ESTE (PD), GIOVEDÌ 2 MAGGIO
CINEMA FARINELLI, ore 21.00
Sfiorando il muro di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi
VENEZIA, LUNEDÌ 6 MAGGIO
MULTISALA GIORGIONE, ore 21.00
Non è mai colpa di nessuno di Andrea Prandstraller
VENEZIA, LUNEDÌ 13 MAGGIO
MULTISALA GIORGIONE, ore 21.00
Medici con l’Africa di Carlo Mazzacurati
V E NE TO F I L M TO U R
La volontà di promuovere il cinema d’autore, il lavoro delle case
cinematografiche, le produzioni venete è un tema centrale della
politica culturale della Regione, che conferma l’impegno nell’appoggiare iniziative improntate alla trasversalità tra crescita culturale ed economia.
In questo particolare contesto storico, in cui le forze produttive
del nostro territorio condividono con quelle dell’intero Paese un
periodo di sofferenza economica e sociale, ciascuno di noi può
e deve contribuire alla sfida di continuare a essere propositivo
e di mettere in gioco le migliori risorse: le nostre sono in primo
luogo quelle della ricchezza culturale e creativa, ma anche quelle dell’ingegno e della capacità di fare, unite a un forte spirito
d’iniziativa.
Veneto Film Tour è una manifestazione esemplare, proprio perché riassume in sé ognuno di questi aspetti. Permette, da un
lato, alla Regione di valorizzare il cinema veneto contemporaneo
con una proposta di opere realizzate da giovani autori veneti o
prodotte in Veneto; dall’altro ai protagonisti del mondo cinematografico di farsi attori nella promozione della conoscenza e del
dialogo con il Veneto.
La rassegna, realizzata grazie all’impegno del Veneto Film
Festival, l’associazione che riunisce alcuni tra i più importanti
festival veneti, e alla collaborazione della Federazione Italiana
Cinema d’Essai e dell’Associazione Generale Italiana dello
Spettacolo, offre una panoramica su aspetti di carattere
artistico, culturale e sociale del Veneto ancora poco conosciuti
che il cinema, talvolta meglio di altre discipline artistiche, riesce
a raccontare con grande efficacia.
È dunque con soddisfazione, e orgoglio, che saluto questa seconda edizione di Veneto Film Tour, certo che il suo valore intrinseco riscuoterà ovunque l’apprezzamento che merita.
On. Marino Zorzato
Vice Presidente - Assessore alla Cultura
Regione del Veneto
Prosegue anche quest’anno con soddisfazione e impegno la
collaborazione delle sale venete aderenti alla Fice (Federazione
Italiana Cinema d’Essai) al progetto “Veneto Film Tour”, iniziativa nata dalla fruttuosa collaborazione tra Regione del Veneto e
Veneto Film Festival che si propone di promuovere e far vedere
nelle sale d’essai le opere nate sul territorio veneto e capaci di
raccontarlo attraverso linguaggi innovativi e lo sguardo di giovani autori. Un progetto importante, a cui la Fice Tre Venezie
ha aderito fin da subito con entusiasmo, nella convinzione da
un lato della necessità di offrire sempre maggiori occasioni di
visione a “nuove” produzioni tecnicamente e qualitativamente
rilevanti ma purtroppo spesso escluse dai normali circuiti distributivi, dall’altro nella consapevolezza che le sale d’essai, che
svolgono tutto l’anno un lavoro in profondità nella proposta di
cinema di qualità, rappresentano l’interlocutore naturale di questa proposta e sono un fronte aperto per un pubblico appassionato e desideroso di farsi sorprendere da opere innovative.
All’interno di un ampio ventaglio di iniziative messe in campo
4
VENE TO FILM TO UR
in questi anni (dal decentramento dei film del Festival di Venezia alla promozione dei martedì a due euro) la Fice collabora
quindi con questa seconda edizione di Veneto Film Tour nella
prospettiva di arricchire l’offerta cinematografica regionale, con
l’obiettivo di generare una forte e duratura crescita culturale
complessiva del territorio e contribuire a mettere in rete le realtà
di eccellenza.
Filippo Nalon
Presidente FICE Tre Venezie
Riparte Veneto Film Tour, la rassegna promossa dalla Regione
Veneto e dall’associazione Veneto Film Festival, nata lo scorso
anno con l’obbiettivo di promuovere e distribuire opere cinematografiche realizzate da autori veneti, prodotte da case di produzione venete o che abbiano un qualche legame stretto con il
territorio regionale.
Questa seconda edizione arriva dopo una stagione particolarmente felice per il cinema veneto. A cominciare dai tre film
presentati alla 69a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia:
Medici con l’Africa di Carlo Mazzacurati prodotto da Argonauti,
Sfiorando il muro di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi prodotto da
DocLab e L’uomo che amava il cinema di Marco Segato prodotto
da Jolefilm.
A questi si aggiungono Piccola Terra di Michele Trentini, prodotto dall’Università di Padova e ambientato a Valstagna, nel
vicentino, e Le perle di ritorno, odissea di un vetraio africano del
veneziano Franco Basaglia, prodotto dalla 360 degrees e ambientato a Venezia, due documentari che figurano tra i primi sei
più premiati del 2012.
Tutti film documentari, genere che vive una stagione straordinaria grazie anche alla sempre maggiore attenzione da parte del
pubblico. Ma il documentario è anche il genere che più si presta
al racconto di un territorio. Non è un caso che l’unico film di
fiction della rassegna Non è mai colpa di nessuno sia stato realizzato da Andrea Prandstraller, un regista che ha già raccontato
il nord est con importanti documentari come Vajont ‘63, l’immagine dell’orrore e Polvere, il grande processo all’amianto.
A questi film si aggiungono i cortometraggi Dal profondo di
Luca Caserta e Anna di Diego Scano e Luca Zambolin, due lavori molto interessanti ed originali, un occasione per conoscere
giovani registi e confrontarsi con un genere difficilmente visibile
nelle sale.
Ancora una volta Veneto Film Tour si propone come spazio di
incontro tra queste opere, i loro registi e il pubblico della nostra
regione, un momento anche di confronto sociale e culturale sui
temi che i lavori affrontano e che ci riguardano da vicino.
Veneto Film Festival ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questa seconda edizione del Veneto Film Tour, in particolare
la FICE, l’AGIS e le sale che hanno accolto con grande disponibilità l’iniziativa.
Buona visione
Veneto Film Festival
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ANNA
di Diego Scano e Luca Zambolin
Fiction, Italia, 2013, HD, 15’
Regia, soggetto e sceneggiatura:
Diego Scano, Luca Zambolin
Fotografia: Daria d’Antonio
Montaggio: Davide Vizzini
Suono: Alberto Cagol
Musiche: Michele Menini
Con
Lucia Mascino, Marian Stan, Silvio Comis, Stefania
Felicioli, Margherita Piccin
Produzione: Jolefilm
in collaborazione con Officina Immagini
con il sostegno di AcegasAps
VENE TO FILM TO UR
Anna è una donna che lavora come inserviente in un albergo di una piccola località termale.
Ha evidenti problemi a relazionarsi con le persone e da
molti anni sembra che la convinzione della solitudine abbia prevalso nella sua personalità, chiudendosi sempre
più in un mondo impenetrabile ma equilibrato.
Questa stabilità viene interrotta da un cambio di mansione che costringe Anna a rapportarsi con persone sconosciute, trovandosi a stretto contatto con un uomo che
la colpisce emotivamente.
L’attrazione nei confronti di quest’uomo sarà per lei un
motore che azionerà meccanismi emotivi imprevedibili,
portandola a mettersi in gioco come non aveva mai fatto
prima.
Diego Scano (Caracas, 1988) e Luca Zambolin (Padova,
1988) dopo il diploma in lingue iniziano a lavorare nella
produzione video.
Da diversi anni collaborano nella realizzazione di cortometraggi e video. Nel settembre 2010 hanno realizzato
il cortometraggio Neve che ha vinto il premio “Veneto
movie movement” all’Euganea Film Festival. Nel maggio
2011 hanno lavorato come aiuti regia nel cortometraggio
L’intruso di Filippo Meneghetti e nel cortometraggio Undici di Filippo Meneghetti e Piero Tommaselli. Nel 2012
hanno collaborato alla pre-produzione del film Piccola
Patria di Alessandro Rossetto e nello stesso anno hanno lavorato nella produzione del nuovo film di Andrea
Segre.
Nell’estate 2012 hanno realizzato il cortometraggio Anna
prodotto da Francesco Bonsembiante per Jolefilm in coproduzione con Officina Immagini.
Mercoledì 17 aprile, ore 21.00, Multisala Pio X, Padova
Lunedì 22 aprile, ore 21.00, Mutisala Portoastra, Padova
Lunedì 29 aprile, ore 21.00, Cinema Odeon, Vicenza
7
DAL PROFONDO
di Luca Caserta
Fiction, Italia, 2013, HD, 20’
Regia e sceneggiatura: Luca Caserta
Fotografia: Davide Manca
Montaggio: Brunella Perrotta
Suono: Tommaso Ferrari
Musiche: Lorenzo Tomio
Con
Davide Bardi, Elisa Bertato
e la partecipazione di
Yana Balkan, Leonardo De Colle, Riccardo Caserta (voce)
Produzione: Nuove Officine Cinematografiche
VENE TO FILM TO UR
Elena e Andrea, una giovane coppia sposata, si recano
a visitare un’antica villa appena acquistata fuori città.
Nell’edificio regna però un’atmosfera strana, che fin da
subito inquieta lei, mentre lui ne è affascinato. Con il
passare dei giorni Andrea esplora la casa e il bosco circostante, assumendo atteggiamenti sempre più strani.
Elena non capisce cosa stia accadendo: Andrea sembra
instaurare un rapporto quasi simbiotico con la villa, fino
ad astrarsi da ciò che lo circonda, lasciando la moglie
turbata e spaventata. Qualcosa di terribile, che riposa
nelle antiche fondamenta della villa, si sta risvegliando e
lascerà un segno indelebile nelle loro vite…
Nei miei ultimi lavori ho indagato tematiche psicanalitiche, tra cui soprattutto l’analisi dei “mostri” che dietro
la facciata si annidano talvolta nell’animo umano: l’idea
era appunto quella di riproporre tale tematica anche in
questo cortometraggio sotto forma di metafora e servendosi di un genere che si presta bene a tale utilizzo.
Per questa ragione si è optato per una fotografia che
privilegiasse la luce piuttosto che l’ombra, perché il male
si nasconde ovunque, anche sotto i nostri occhi. Il buio
arriva con la notte (il sonno della ragione) e ritorna nella
scena della discesa catabatica in cantina: i mostri della
nostra mente si annidano proprio nella parte più recondita e viscerale di ognuno di noi, qui appunto rappresentata dalla cantina.
Luca Caserta
Luca Caserta (Verona, 1977), laureato in Archeologia
Preistorica, consegue il diploma in Filmmaking presso
l’Accademia di Cinema e Televisione di Cinecittà (Roma),
specializzandosi in Regia e Sceneggiatura Cinematografica sotto la guida di Lizzani, Scarpelli, Bortone, Brogi
Taviani e Brenta.
Cresciuto nel mondo dello spettacolo, matura esperienze professionali sia nel teatro che nel cinema. A partire
dal 2004 firma una ventina fra testi e regie, riportando
alcuni premi. Alcuni suoi testi sono stati pubblicati su
riviste specializzate.
Nel 2011 scrive, dirige e coproduce il cortometraggio
Dentro lo specchio, presentato al 64° Festival di Cannes
2011, al MArte Live 2011 (finalista sezione “Cinema”) e ad
altri Festival nazionali e internazionali.
Nel 2011 fonda Nuove Officine Cinematografiche, marchio di produzione cinematografica indipendente, con
cui realizza Dal profondo (2013) e La fabbrica della tela
(documentario ancora inedito).
Lunedì 29 aprile, ore 21.00, Cinema Kappadue, Verona
9
L’UOMO CHE
AMAVA IL CINEMA
di Marco Segato
Documentario, Italia, 2012, HD, 70’
Regia: Marco Segato
Soggetto: Marco Mancassola, Marco Segato
Fotografia: Pier Paolo Giarolo
Montaggio: Sara Zavarise
Suono: Marco Zambrano
Musiche: Guano Padano
Con
Gian Piero Brunetta, Ornella Buratto, Mario Carraro,
Lorenzo Codelli, Piero Colussi, Carl Davis, Gian Luca
Farinelli, Enrico Ghezzi, Sergio Grmek Germani, Livio
Jacob, Sirio Luginbühl, Carlo Mazzacurati, Paolo
Mereghetti, Carlo Montanaro, Tatti Sanguineti
Produzione: Jolefilm
in collaborazione con La Cineteca del Friuli e Cineteca
di Bologna
con il sostegno di AcegasAps, Fondazione Antonveneta
e di Regione del Veneto, Friuli Venezia Giulia Film
Commission
VENE TO FILM TO UR
Grande, misterioso e insuperato “amante di cinema”,
Piero Tortolina è stato un punto di riferimento, un nume
tutelare per un’intera generazione di cinefili.
Pioniere dei cinema-club e collezionista di film, faccia da
bad guy come quella degli attori che amava, Tortolina
pur essendo una delle figure centrali per la storia del cinema italiano, rimane ancora oggi un nome sconosciuto
ai più.
Refrattario per scelta e per necessità alle luci della ribalta, la sua vicenda si intreccia alla storia dei tanti cineclub
nati tra gli anni sessanta e settanta, a molti festival e a
tante avventure cinematografiche che hanno attraversato il cinema italiano dal dopoguerra agli anni novanta.
Un film sulla passione inestinguibile che ha animato per
tutta la vita Piero Tortolina, ingegnere, corsaro e palombaro del cinema invisibile.
Conobbi Piero Tortolina solo pochi anni fa. Era un uomo
elegante, gentile e sempre un poco misterioso. Da subito, desiderai comprendere il fuoco che aveva bruciato
nella sua vita, quello di una passione straordinaria ma
anche pericolosa, che può cambiare la vita, farla deragliare verso luoghi a volte meravigliosi e a volte inospitali. In seguito, mi è apparso sempre più importante che
tale storia fosse raccontata ancora, perché la storia di
Piero è in qualche modo la storia del cinema, italiano e
non solo, vista attraverso gli occhi di un cinéphile. Forse
l’ultimo vero cinéphile, vissuto in un’epoca in cui il cinema era grande e le passioni che animava straordinarie.
Marco Segato
Marco Segato (Padova, 1973) è laureato in Lettere all’Università di Padova. Nel 2007 è stato assistente alla regia
per il film di Carlo Mazzacurati La giusta distanza. Per
Jolefilm, casa di produzione con cui collabora da alcuni
anni, ha realizzato nel 2007 il documentario Ci resta il
nome con Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto, Marco
Paolini, Daniel Libeskind e nel 2008 il documentario Via
Anelli. Lo stesso anno ha curato la regia video de Il sergente di Marco Paolini, e nel 2009 quella di Pensavo fosse Bach, concerto-spettacolo di Mario Brunello. Nel 2011
ha realizzato il film documentario Ora si ferma il vento
e nel 2012 L’uomo che amava il cinema, presentato alle
Giornate degli autori – 69. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Collabora con l´Università IUAV di Venezia
e cura la direzione artistica di Euganea Film Festival e di
Detour, festival del cinema di viaggio.
Mercoledì 17 aprile, ore 21.00, Multisala Pio X, Padova
Lunedì 29 aprile, ore 21.00, Cinema Odeon, Vicenza
11
LE PERLE DI RITORNO,
ODISSEA DI UN
VETRAIO AFRICANO
di Franco Basaglia
Documentario, Italia, 2011, HD, 61’
Regia e soggetto: Franco Basaglia
Fotografia: Giovanni Andreotta
Montaggio: Eleonora Cao
Suono: Enrico Lenarduzzi
Musica: Francesco Novara
Con
Moulaye Niang, Pino Signoretto, Davide Salvadore,
Daouda Gueye
Produzione: 360 degrees film
con il sostegno di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)
Regione del Veneto
Fondazione di Venezia
VENE TO FILM TO UR
La storia di Moulaye, il primo immigrato senegalese diventato perliere a Venezia. Arrivato come turista, innamorato dell’arte del vetro, Moulaye affronta uno degli
ambienti più chiusi d’Italia, i Maestri di Murano, l’isola del
fuoco. Un nuovo viaggio alla scoperta del dramma di un
luogo e di un’arte che rischiano di scomparire, intrapreso con gli occhi di chi sa di non poter tornare a casa.
Perché a casa si torna solo con qualcosa in mano. In un
paese in cui se sei nero sei clandestino e se sei clandestino sei destinato a vendere borse per la strada, cosa
succede quando spezzi il cerchio?
Nato e cresciuto a Venezia, Franco Basaglia ha lavorato
come aiuto-regista di autori come Spike Lee (Miracle at
St.Anna), Marc Forster (007: Quantum of Solace), Chris
Weitz (Twilight: Eclipse), Lasse Hallstrom (Casanova),
Tony Gilroy (Duplicity), Sofia Coppola (Somewhere),
e registi italiani tra i quali Giacomo Battiato, Gianluca
Tavarelli, Guido Chiesa. Ha acquisito esperienza internazionale su set cinematografici e pubblicitari in USA,
Inghilterra, Francia, Spagna, Sud Africa, Marocco. Nel
2006 vive a New York, dove studia a NYU Tish School of
the Arts e collabora con il regista Tom McCarthy al suo
The Visitor - L’ospite inatteso. Nel 2011 produce il cortometraggio A Chjana, vincitore come miglior corto alla
Mostra del Cinema di Venezia nello stesso anno e attualmente in competizione al SXSW e ai Nastri d’Argento. Le
Perle di ritorno è il suo primo documentario.
Lunedì 22 aprile, ore 21.00, Cinema Kappadue, Verona
13
MEDICI CON
L’AFRICA
di Carlo Mazzacurati
Documentario, Italia, 2012, HDV, 89’
Regia: Carlo Mazzacurati
Soggetto: Carlo Mazzacurati, Claudio Piersanti
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Paolo Cottignola
Suono: Alessandro Palmerini
Musiche: Eurico Carrapatoso
Con
Don Dante Carraro, don Luigi Mazzucato, Claudio
Beltramello, Paolo Lanzoni, Rino Scuccato, Antonella
Marongiu, Italo Turato, Donata Galloni, suor Delfina
Tamega, Lidia Baiocchi, Marilena Urso, Daniel Nardo,
Maria Laura Mastrogiacomo
Produzione: Francesco Bonsembiante e Marina
Zangirolami per Argonauti
in collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm
con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di
Padova e Rovigo, AcegasAps, Grafica Veneta
VENE TO FILM TO UR
Il film inizia nella sede storica di Medici con l’Africa
Cuamm, nel centro di Padova.
Don Dante Carraro è un sacerdote. È anche cardiologo,
e da quattro anni è il direttore del Cuamm. Insieme a
lui un altro sacerdote, più anziano: don Luigi Mazzucato,
direttore dal 1955 al 2008, e per niente pensionato. Don
Dante spiega perché hanno deciso di chiamarsi Medici
CON l’Africa. Perché da sempre, agiscono insieme alle
istituzioni sanitarie africane.
Il loro compito è duplice: gestire strutture sanitarie disperse nell’immenso territorio sub-Sahariano, ma soprattutto, creare percorsi di crescita, anche a livello
universitario, in grado di formare sul campo nuove generazioni di medici africani.
Un lavoro enorme, che il documentario presenta con un
asciutto reportage girato in Africa, lasciando la parola a
medici e pazienti, ad adulti e bambini. Numerosi medici
raccontano le loro esperienze, i loro entusiasmi e i loro
fallimenti. Incontriamo anche alcuni giovani africani che
si sono formati nelle aule della facoltà di medicina supportata dal Cuamm.
È stato un lavoro realizzato in modo rapido e impulsivo,
senza nessuna strategia né prima né durante le riprese.
L’idea che ho seguito è stata quella di raccontare un
mondo che non conoscevo man mano che lo scoprivo,
in tempo reale.
Il film è la storia di un gruppo di persone che si occupa di
portare salute in Africa e del loro modo un po’ speciale
di farlo. È venuto fuori un ritratto collettivo, credo, dove
ciascuna individualità è fondamentale, ma dove esiste
uno spirito comune molto forte che fa convivere tenacia,
capacità di sacrificio con dolcezza e anche ironia.
Influenzato da questo loro stile ho cercato anch’io di
fare un film ‘leggero’ per quanto sia possibile su di una
materia comunque drammatica come la questione della
salute nell’Africa subsahariana.
Carlo Mazzacurati
Carlo Mazzacurati (Padova, 1956) dal 1977 al 1979 studia
al DAMS di Bologna e lavora con il cineclub padovano
Cinemauno. Nel 1979 realizza in 16 mm il suo primo lavoro Vagabondi. Si trasferisce a Roma all’inizio degli anni
’80, dove lavora come autore televisivo e sceneggiatore.
Nel 1987 dirige il suo primo lungometraggio Notte italiana. Realizza in seguito altri dieci film tra cui Un’altra
vita (1992), Il toro (1994), La lingua del santo (1999), La
giusta distanza (2007) e La passione (2010), oltre ai documentari Ritratti (1999-2000) e Sei Venezia (2010).
Giovedì 11 aprile, ore 21.00, Multisala Cinergia, Rovigo
Lunedì 13 maggio, ore 21.00, Multisala Giorgione, Venezia
15
NON È MAI COLPA
DI NESSUNO
di Andrea Prandstraller
Fiction, Italia, 2012, RED, 105’
Regia: Andrea Prandstraller
Sceneggiatura: Marco Pettenello, Andrea Prandstraller
Fotografia: Andrea Treccani
Montaggio: Claudio Cormio
Suono: Emanuele Cecere
Musiche: Piccola Bottega Baltazar
Con
Giacomo Potì, Marco Andreatta, Giancarlo Previati,
Nicoletta Maragno, Giulio Canestrelli, Michele Modesto
Casarin
Produzione: The Movie Company
con il sostegno della Regione Veneto Film Commission
e con la partecipazione di “DAINESE”
VENE TO FILM TO UR
Piero Saggion ha 18 anni, vive a Marghera, la zona industriale di Venezia nota per il suo “Petrolchimico”, gioca
a rugby e passa molto tempo con il suo sconclusionato amico Sergio. Quando Nestor, un operaio argentino
della piccola ditta di lavori in subappalto di suo padre
Antonio, resta gravemente ustionato al termine di una
giornata di lavoro con troppi straordinari la vita di Piero
prende una piega inaspettata. L’arrivo di Maria, la figlia
argentina di Nestor, gli farà scoprire l’amore e gli darà la
forza per ribellarsi al mondo degli “adulti” fatto di bugie
e compromessi.
Non è mai colpa di nessuno è una storia che vive dei forti contrasti che la percorrono: quello fra il paesaggio di
Marghera, la zona industriale di Venezia, un posto famoso per essere stato il maggiore polo chimico italiano con
gli annessi corollari di inquinamento e morti in fabbrica
a causa di sostanze nocive, e Venezia, la “perla della
laguna” città unica al mondo quotidianamente invasa da
milioni di turisti. Quello fra l’adolescenza, età di ideali e
di slanci incontrollabili e l’età adulta, tempo di riflessioni
spesso amare dove si sommano la necessità del compromesso e l’obbligo di fare i conti con la propria storia
personale e con quella del Paese in cui si vive. Quello fra
la sostanza drammatica di una storia che nasce da un
incidente sul lavoro e il tono a volte leggero e perfino
divertente con cui si è scelto di raccontarla.
Andrea Prandstraller
Andrea Prandstraller (Padova, 1959) nel 1981 si laurea
in “Storia del cinema” al D.A.M.S. di Bologna. Dal 1982
lavora per dodici anni come Aiuto Regista in numerose
produzioni italiane e internazionali collaborando, fra gli
altri, con Franco Taviani, Emidio Greco e Franco Rosi.
Ha diretto alcuni cortometraggi di fiction e numerosi documentari di attualità, storia ed arte, trasmessi da
RAI 3, RAI Sat Arte, RAI Storia, The History Channel,
National Geographic, ARTE, RTBF, TSI. La sua sceneggiatura Nudi alla meta scritta con Marco Pettenello ha
vinto ex-equo il “Premio Solinas” edizione 2007. Il film
documentario Vajont ’63-L’immagie dell’orrore ha vinto
lo SKY Award per il miglior documentario 2008. Il progetto di film documentario Polvere - Il grande processo
dell’amianto ha vinto la “Menzione speciale della giuria”
al “Premio Solinas Doc” 2008. Il film lungometraggio
documentario Polvere - il grande processo dell’amianto
è stato fra i finalisti del Premio David di Donatello 2012
sezione documentari.
Lunedì 8 aprile, ore 21.00, Multisala Portoastra, Padova
Lunedì 15 aprile, ore 21.00, Cinema Odeon, Vicenza
Lunedì 6 maggio, ore 21.00, Multisala Giorgione, Venezia
17
PICCOLA TERRA
di Michele Trentini
Documentario, Italia, 2012, HDV, 54’
Regia: Michele Trentini
Soggetto: Mauro Varotto, Luca Lodatti
Fotografia e montaggio: Michele Trentini
Suono: Michele Trentini, Marco Romano
Musica: L’Esprit de l’Atlas
Con
Claudio Lazzarotto, Giacomo Perli, Aziz Whabi, Antonia
Bellon, Romeo Compostella
Produzione: Università di Padova
con il sostegno di
Regione del Veneto
Comune di Valstagna
VENE TO FILM TO UR
Valstagna, Canale di Brenta, Vicenza: su piccoli “fazzoletti di terra” un tempo coltivati a tabacco si gioca il
destino in controtendenza di personaggi molto diversi,
impegnati nel dare nuova vita ad un paesaggio terrazzato per lo più in stato di abbandono. C’è chi rimane
aggrappato con ostinazione e orgoglio all’antico podere
di famiglia, chi lascia il posto di operaio presso una cava
per ritrovare se stesso, chi venendo dal mondo urbano
decide di prendersi cura di campi e muri a secco grazie
ad un innovativo progetto di adozione, e chi originario
del Marocco coltiva il sogno dell’integrazione per i propri figli.
Piccola terra è un messaggio di speranza per montagne
marginali, un racconto sul valore universale del legame
con la terra, che prescinde da interessi economici, impedimenti politici, steccati culturali. Il “mondo dei vinti” degli anni Sessanta, qui immortalato dal regista Giuseppe
Taffarel, oggi è una montagna che torna a vivere, in un
nuovo rigoglio che sa di menta, appartenenza e libertà.
Michele Trentini (Rovereto, Tn, 1974), si è laureato in
sociologia presso l’Università di Dresda con una tesi di
taglio antropologico sul comunitarismo ecologista nella
Germania Est. Svolge attività di ricerca e di documentazione utilizzando i metodi dell’antropologia visuale ed è autore di documentari, tra i quali Furriadroxus
(ISRE 2005, Miglior Documentario Festival Arcipelago
Roma 2006, Miglior Documentario Euganea Movie Movement 2006), Cheyenne, trent’anni (Trotzdem 2009,
Primo Premio Valsusa Film Fest 2009), Il canto scaltro
(ISRE 2009, Premio Nigra - Antropologia Visiva 2009) e
Carnival King of Europe (MUCGT 2009, Grand Prize for
Academic Film, Kyoto University Academic Film Expo
2009).
Lunedì 22 aprile, ore 21.00, Mutisala Portoastra, Padova
19
SFIORANDO IL
MURO
di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi
Documentario, Italia, 2012, HD, 52’
Regia: Silvia Giralucci, Luca Ricciardi
Soggetto: Silvia Giralucci
Fotografia: Daniele Gastoldi, Marco Tassinari
Montaggio: Enzo Pompeo
Suono: Alain Vigier
Musiche: Stefano Lentini
Con Guido Petter, Raul Franceschi, Antonio Romito,
Pietro Calogero, Stefania Paternò, Silvia Giralucci
Produzione: DocLab
con il sostegno di Regione del Veneto
VENE TO FILM TO UR
Aveva solo tre anni Silvia Giralucci quando suo padre fu
barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse davanti
alla sede del Msi di Padova. Era il 17 giugno del 1974 e la
provincia veneta era spaccata in tre zone: una rossa, una
nera, una franca. Tre zone che la regista attraversa e sperimenta con testimoni e reduci di un sogno di rinnovamento soffocato nel sangue e affondato dal terrorismo.
Diversi anni dopo, Silvia Giralucci vuole capire, arrivare
a suo padre attraverso la Storia che lo ha contemplato
e poi sacrificato.
Ero bambina quando sul muro di fronte a casa di mia
nonna campeggiava la scritta rossa “Fuori i compagni
del 7 aprile”. Accanto falce e martello. La leggevo, non
capivo, ma mi turbava. Quando, non molto tempo fa, mio
figlio mi ha chiesto: “Mamma, ma è vero che il tuo papà è
stato sparato?”, ho capito che per rispondergli avevo bisogno di fare i conti con i drammatici anni Settanta. L’ho
fatto partendo da quella scritta. Ho cercato chi come lui
pensava che per la politica valesse la pena di vivere e
anche di morire, i suoi avversari politici, i suoi amici, e chi
ha rischiato la vita per difendere la nostra democrazia.
Non ho cercato lui, ma in qualche modo, nello spirito di
quel decennio, credo di averlo trovato.
Silvia Giralucci
Silvia Giralucci (Padova, 1971), giornalista, laureata in
Lettere, ha lavorato per il Mattino di Padova, per l’agenzia Ansa e per la CNN a Roma. Ha frequentato il master
in filmmaker allo IED di Venezia e ha realizzato il corto Noialtri. Nel 2011 ha pubblicato nella collana Strade
Blu di Mondadori L’inferno sono gli altri. Cercando mio
padre, vittima delle Br, nelle memorie divise degli anni
Settanta. Lavora come volontaria nella redazione della
rivista “Ristretti Orizzonti” nel carcere Due Palazzi di Padova. Sfiorando il muro è il suo primo film documentario.
Luca Ricciardi (Roma, 1975) studia Storia Contemporanea, frequenta un master in Storiografia Multimediale e
uno in Giornalismo Televisivo. Nel 2003 inizia a collaborare con l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e
Democratico, realizzando documentari prevalentemente
a carattere storico e sociale. Dal 2003 collabora anche
con il Circolo “Gianni Rodari” onlus e nel 2006 promuove
l’associazione LABnovecento. In quest’ambito realizza
eventi culturali, laboratori scolastici e dirige il festival
cinematografico Visioni Fuori Raccordo. Dal 2007 lavora
come autore e producer presso la casa di produzione
DocLab srl.
Lunedì 29 aprile, ore 21.00, Cinema Kappadue, Verona
Giovedì 2 maggio, ore 21.00, Cinema Farinelli, Este (Pd)
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Un’iniziativa
Regione del Veneto
A cura di
Veneto Film Festival
In collaborazione con
FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai
AGIS - Associazione Generale Italiana Spettacolo
Programma a cura di
Marco Segato
con la collaborazione di Alessandro Anderloni e Marco Rossitti
Segreteria organizzativa
Lucia Candelpergher, Silvana Schiavo, Marco Trevisan
Segreteria organizzativa FICE
Monica Molena
Grafica
Nicola Negri
Foto di copertina
Dal film Non è mai colpa di nessuno
Stampa
Futurama
Si ringraziano
Franco Basaglia, Francesco Bonsembiante, Luca Caserta, Roberto Ellero,
Marco Fratucello, Silvia Giralucci, Carlo Mazzacurati, Filippo Nalon,
Federica Pacifici, Lorenza Poletto, Andrea Prandstraller, Luca Proto,
Luca Ricciardi, Nicola Rosada, Marco Sartore, Diego Scano,
Michele Trentini, Luca Zambolin, Marina Zangirolami, DocLab,
Jolefilm, Medici con l’Africa Cuamm, Microcinema, Nuove Officine
Cinematografiche, Officina Immagini, Parthénos, The Movie Company,
Università di Padova, 360 degrees
Sale
CINEMA FARINELLI
VIA ANTONIO ZANCHI, 8 - ESTE (PD), TEL. 0429 2173
CINEMA KAPPADUE
VIA ANTONIO ROSMINI, 1 - VERONA, TEL. 045 8005895
CINEMA ODEON
CORSO ANDREA PALLADIO, 176 - 36100 VICENZA, TEL. 0444 543492
MULTISALA CINERGIA
VIALE PORTA PO, 209 - ROVIGO LOC. BORSEA, TEL. 0425 471262
MULTISALA GIORGIONE
CANNAREGIO 4612, VENEZIA, TEL. 041 5226298
MULTISALA PIO X
VIA ANTONIO FRANCESCO BONPORTI, 22 - PADOVA, TEL. 049 8774325
MULTISALA PORTOASTRA
VIA SANTA MARIA ASSUNTA, 20 - PADOVA, TEL. 049 680057
Biglietto d’ingresso 3 euro
Alle proiezioni saranno presenti i registi.
www.venetofilmfestival.it
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