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Elenco dei Film - Regione Veneto
8 aprile – 13 maggio 2013 8 aprile – 13 maggio 2013 PADOVA, LUNEDÌ 8 APRILE MULTISALA PORTOASTRA, ore 21.00 Non è mai colpa di nessuno di Andrea Prandstraller ROVIGO, GIOVEDÌ 11 APRILE MULTISALA CINERGIA, ore 21.00 Medici con l’Africa di Carlo Mazzacurati VICENZA, LUNEDÌ 15 APRILE CINEMA ODEON, ore 21.00 Non è mai colpa di nessuno di Andrea Prandstraller PADOVA, MERCOLEDÌ 17 APRILE MULTISALA PIO X, ore 21.00 Anna di Diego Scano e Luca Zambolin L’uomo che amava il cinema di Marco Segato PADOVA, LUNEDÌ 22 APRILE MULTISALA PORTOASTRA, ore 21.00 Anna di Diego Scano e Luca Zambolin Piccola Terra di Michele Trentini VERONA, LUNEDÌ 22 APRILE CINEMA KAPPADUE, ore 21.00 Le perle di ritorno, Odissea di un vetraio africano di Franco Basaglia VICENZA, LUNEDÌ 29 APRILE CINEMA ODEON, ore 21.00 Anna di Diego Scano e Luca Zambolin L’uomo che amava il cinema di Marco Segato VERONA, LUNEDÌ 29 APRILE CINEMA KAPPADUE, ore 21.00 Dal profondo di Luca Caserta Sfiorando il muro di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi ESTE (PD), GIOVEDÌ 2 MAGGIO CINEMA FARINELLI, ore 21.00 Sfiorando il muro di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi VENEZIA, LUNEDÌ 6 MAGGIO MULTISALA GIORGIONE, ore 21.00 Non è mai colpa di nessuno di Andrea Prandstraller VENEZIA, LUNEDÌ 13 MAGGIO MULTISALA GIORGIONE, ore 21.00 Medici con l’Africa di Carlo Mazzacurati V E NE TO F I L M TO U R La volontà di promuovere il cinema d’autore, il lavoro delle case cinematografiche, le produzioni venete è un tema centrale della politica culturale della Regione, che conferma l’impegno nell’appoggiare iniziative improntate alla trasversalità tra crescita culturale ed economia. In questo particolare contesto storico, in cui le forze produttive del nostro territorio condividono con quelle dell’intero Paese un periodo di sofferenza economica e sociale, ciascuno di noi può e deve contribuire alla sfida di continuare a essere propositivo e di mettere in gioco le migliori risorse: le nostre sono in primo luogo quelle della ricchezza culturale e creativa, ma anche quelle dell’ingegno e della capacità di fare, unite a un forte spirito d’iniziativa. Veneto Film Tour è una manifestazione esemplare, proprio perché riassume in sé ognuno di questi aspetti. Permette, da un lato, alla Regione di valorizzare il cinema veneto contemporaneo con una proposta di opere realizzate da giovani autori veneti o prodotte in Veneto; dall’altro ai protagonisti del mondo cinematografico di farsi attori nella promozione della conoscenza e del dialogo con il Veneto. La rassegna, realizzata grazie all’impegno del Veneto Film Festival, l’associazione che riunisce alcuni tra i più importanti festival veneti, e alla collaborazione della Federazione Italiana Cinema d’Essai e dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, offre una panoramica su aspetti di carattere artistico, culturale e sociale del Veneto ancora poco conosciuti che il cinema, talvolta meglio di altre discipline artistiche, riesce a raccontare con grande efficacia. È dunque con soddisfazione, e orgoglio, che saluto questa seconda edizione di Veneto Film Tour, certo che il suo valore intrinseco riscuoterà ovunque l’apprezzamento che merita. On. Marino Zorzato Vice Presidente - Assessore alla Cultura Regione del Veneto Prosegue anche quest’anno con soddisfazione e impegno la collaborazione delle sale venete aderenti alla Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) al progetto “Veneto Film Tour”, iniziativa nata dalla fruttuosa collaborazione tra Regione del Veneto e Veneto Film Festival che si propone di promuovere e far vedere nelle sale d’essai le opere nate sul territorio veneto e capaci di raccontarlo attraverso linguaggi innovativi e lo sguardo di giovani autori. Un progetto importante, a cui la Fice Tre Venezie ha aderito fin da subito con entusiasmo, nella convinzione da un lato della necessità di offrire sempre maggiori occasioni di visione a “nuove” produzioni tecnicamente e qualitativamente rilevanti ma purtroppo spesso escluse dai normali circuiti distributivi, dall’altro nella consapevolezza che le sale d’essai, che svolgono tutto l’anno un lavoro in profondità nella proposta di cinema di qualità, rappresentano l’interlocutore naturale di questa proposta e sono un fronte aperto per un pubblico appassionato e desideroso di farsi sorprendere da opere innovative. All’interno di un ampio ventaglio di iniziative messe in campo 4 VENE TO FILM TO UR in questi anni (dal decentramento dei film del Festival di Venezia alla promozione dei martedì a due euro) la Fice collabora quindi con questa seconda edizione di Veneto Film Tour nella prospettiva di arricchire l’offerta cinematografica regionale, con l’obiettivo di generare una forte e duratura crescita culturale complessiva del territorio e contribuire a mettere in rete le realtà di eccellenza. Filippo Nalon Presidente FICE Tre Venezie Riparte Veneto Film Tour, la rassegna promossa dalla Regione Veneto e dall’associazione Veneto Film Festival, nata lo scorso anno con l’obbiettivo di promuovere e distribuire opere cinematografiche realizzate da autori veneti, prodotte da case di produzione venete o che abbiano un qualche legame stretto con il territorio regionale. Questa seconda edizione arriva dopo una stagione particolarmente felice per il cinema veneto. A cominciare dai tre film presentati alla 69a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia: Medici con l’Africa di Carlo Mazzacurati prodotto da Argonauti, Sfiorando il muro di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi prodotto da DocLab e L’uomo che amava il cinema di Marco Segato prodotto da Jolefilm. A questi si aggiungono Piccola Terra di Michele Trentini, prodotto dall’Università di Padova e ambientato a Valstagna, nel vicentino, e Le perle di ritorno, odissea di un vetraio africano del veneziano Franco Basaglia, prodotto dalla 360 degrees e ambientato a Venezia, due documentari che figurano tra i primi sei più premiati del 2012. Tutti film documentari, genere che vive una stagione straordinaria grazie anche alla sempre maggiore attenzione da parte del pubblico. Ma il documentario è anche il genere che più si presta al racconto di un territorio. Non è un caso che l’unico film di fiction della rassegna Non è mai colpa di nessuno sia stato realizzato da Andrea Prandstraller, un regista che ha già raccontato il nord est con importanti documentari come Vajont ‘63, l’immagine dell’orrore e Polvere, il grande processo all’amianto. A questi film si aggiungono i cortometraggi Dal profondo di Luca Caserta e Anna di Diego Scano e Luca Zambolin, due lavori molto interessanti ed originali, un occasione per conoscere giovani registi e confrontarsi con un genere difficilmente visibile nelle sale. Ancora una volta Veneto Film Tour si propone come spazio di incontro tra queste opere, i loro registi e il pubblico della nostra regione, un momento anche di confronto sociale e culturale sui temi che i lavori affrontano e che ci riguardano da vicino. Veneto Film Festival ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questa seconda edizione del Veneto Film Tour, in particolare la FICE, l’AGIS e le sale che hanno accolto con grande disponibilità l’iniziativa. Buona visione Veneto Film Festival 5 ANNA di Diego Scano e Luca Zambolin Fiction, Italia, 2013, HD, 15’ Regia, soggetto e sceneggiatura: Diego Scano, Luca Zambolin Fotografia: Daria d’Antonio Montaggio: Davide Vizzini Suono: Alberto Cagol Musiche: Michele Menini Con Lucia Mascino, Marian Stan, Silvio Comis, Stefania Felicioli, Margherita Piccin Produzione: Jolefilm in collaborazione con Officina Immagini con il sostegno di AcegasAps VENE TO FILM TO UR Anna è una donna che lavora come inserviente in un albergo di una piccola località termale. Ha evidenti problemi a relazionarsi con le persone e da molti anni sembra che la convinzione della solitudine abbia prevalso nella sua personalità, chiudendosi sempre più in un mondo impenetrabile ma equilibrato. Questa stabilità viene interrotta da un cambio di mansione che costringe Anna a rapportarsi con persone sconosciute, trovandosi a stretto contatto con un uomo che la colpisce emotivamente. L’attrazione nei confronti di quest’uomo sarà per lei un motore che azionerà meccanismi emotivi imprevedibili, portandola a mettersi in gioco come non aveva mai fatto prima. Diego Scano (Caracas, 1988) e Luca Zambolin (Padova, 1988) dopo il diploma in lingue iniziano a lavorare nella produzione video. Da diversi anni collaborano nella realizzazione di cortometraggi e video. Nel settembre 2010 hanno realizzato il cortometraggio Neve che ha vinto il premio “Veneto movie movement” all’Euganea Film Festival. Nel maggio 2011 hanno lavorato come aiuti regia nel cortometraggio L’intruso di Filippo Meneghetti e nel cortometraggio Undici di Filippo Meneghetti e Piero Tommaselli. Nel 2012 hanno collaborato alla pre-produzione del film Piccola Patria di Alessandro Rossetto e nello stesso anno hanno lavorato nella produzione del nuovo film di Andrea Segre. Nell’estate 2012 hanno realizzato il cortometraggio Anna prodotto da Francesco Bonsembiante per Jolefilm in coproduzione con Officina Immagini. Mercoledì 17 aprile, ore 21.00, Multisala Pio X, Padova Lunedì 22 aprile, ore 21.00, Mutisala Portoastra, Padova Lunedì 29 aprile, ore 21.00, Cinema Odeon, Vicenza 7 DAL PROFONDO di Luca Caserta Fiction, Italia, 2013, HD, 20’ Regia e sceneggiatura: Luca Caserta Fotografia: Davide Manca Montaggio: Brunella Perrotta Suono: Tommaso Ferrari Musiche: Lorenzo Tomio Con Davide Bardi, Elisa Bertato e la partecipazione di Yana Balkan, Leonardo De Colle, Riccardo Caserta (voce) Produzione: Nuove Officine Cinematografiche VENE TO FILM TO UR Elena e Andrea, una giovane coppia sposata, si recano a visitare un’antica villa appena acquistata fuori città. Nell’edificio regna però un’atmosfera strana, che fin da subito inquieta lei, mentre lui ne è affascinato. Con il passare dei giorni Andrea esplora la casa e il bosco circostante, assumendo atteggiamenti sempre più strani. Elena non capisce cosa stia accadendo: Andrea sembra instaurare un rapporto quasi simbiotico con la villa, fino ad astrarsi da ciò che lo circonda, lasciando la moglie turbata e spaventata. Qualcosa di terribile, che riposa nelle antiche fondamenta della villa, si sta risvegliando e lascerà un segno indelebile nelle loro vite… Nei miei ultimi lavori ho indagato tematiche psicanalitiche, tra cui soprattutto l’analisi dei “mostri” che dietro la facciata si annidano talvolta nell’animo umano: l’idea era appunto quella di riproporre tale tematica anche in questo cortometraggio sotto forma di metafora e servendosi di un genere che si presta bene a tale utilizzo. Per questa ragione si è optato per una fotografia che privilegiasse la luce piuttosto che l’ombra, perché il male si nasconde ovunque, anche sotto i nostri occhi. Il buio arriva con la notte (il sonno della ragione) e ritorna nella scena della discesa catabatica in cantina: i mostri della nostra mente si annidano proprio nella parte più recondita e viscerale di ognuno di noi, qui appunto rappresentata dalla cantina. Luca Caserta Luca Caserta (Verona, 1977), laureato in Archeologia Preistorica, consegue il diploma in Filmmaking presso l’Accademia di Cinema e Televisione di Cinecittà (Roma), specializzandosi in Regia e Sceneggiatura Cinematografica sotto la guida di Lizzani, Scarpelli, Bortone, Brogi Taviani e Brenta. Cresciuto nel mondo dello spettacolo, matura esperienze professionali sia nel teatro che nel cinema. A partire dal 2004 firma una ventina fra testi e regie, riportando alcuni premi. Alcuni suoi testi sono stati pubblicati su riviste specializzate. Nel 2011 scrive, dirige e coproduce il cortometraggio Dentro lo specchio, presentato al 64° Festival di Cannes 2011, al MArte Live 2011 (finalista sezione “Cinema”) e ad altri Festival nazionali e internazionali. Nel 2011 fonda Nuove Officine Cinematografiche, marchio di produzione cinematografica indipendente, con cui realizza Dal profondo (2013) e La fabbrica della tela (documentario ancora inedito). Lunedì 29 aprile, ore 21.00, Cinema Kappadue, Verona 9 L’UOMO CHE AMAVA IL CINEMA di Marco Segato Documentario, Italia, 2012, HD, 70’ Regia: Marco Segato Soggetto: Marco Mancassola, Marco Segato Fotografia: Pier Paolo Giarolo Montaggio: Sara Zavarise Suono: Marco Zambrano Musiche: Guano Padano Con Gian Piero Brunetta, Ornella Buratto, Mario Carraro, Lorenzo Codelli, Piero Colussi, Carl Davis, Gian Luca Farinelli, Enrico Ghezzi, Sergio Grmek Germani, Livio Jacob, Sirio Luginbühl, Carlo Mazzacurati, Paolo Mereghetti, Carlo Montanaro, Tatti Sanguineti Produzione: Jolefilm in collaborazione con La Cineteca del Friuli e Cineteca di Bologna con il sostegno di AcegasAps, Fondazione Antonveneta e di Regione del Veneto, Friuli Venezia Giulia Film Commission VENE TO FILM TO UR Grande, misterioso e insuperato “amante di cinema”, Piero Tortolina è stato un punto di riferimento, un nume tutelare per un’intera generazione di cinefili. Pioniere dei cinema-club e collezionista di film, faccia da bad guy come quella degli attori che amava, Tortolina pur essendo una delle figure centrali per la storia del cinema italiano, rimane ancora oggi un nome sconosciuto ai più. Refrattario per scelta e per necessità alle luci della ribalta, la sua vicenda si intreccia alla storia dei tanti cineclub nati tra gli anni sessanta e settanta, a molti festival e a tante avventure cinematografiche che hanno attraversato il cinema italiano dal dopoguerra agli anni novanta. Un film sulla passione inestinguibile che ha animato per tutta la vita Piero Tortolina, ingegnere, corsaro e palombaro del cinema invisibile. Conobbi Piero Tortolina solo pochi anni fa. Era un uomo elegante, gentile e sempre un poco misterioso. Da subito, desiderai comprendere il fuoco che aveva bruciato nella sua vita, quello di una passione straordinaria ma anche pericolosa, che può cambiare la vita, farla deragliare verso luoghi a volte meravigliosi e a volte inospitali. In seguito, mi è apparso sempre più importante che tale storia fosse raccontata ancora, perché la storia di Piero è in qualche modo la storia del cinema, italiano e non solo, vista attraverso gli occhi di un cinéphile. Forse l’ultimo vero cinéphile, vissuto in un’epoca in cui il cinema era grande e le passioni che animava straordinarie. Marco Segato Marco Segato (Padova, 1973) è laureato in Lettere all’Università di Padova. Nel 2007 è stato assistente alla regia per il film di Carlo Mazzacurati La giusta distanza. Per Jolefilm, casa di produzione con cui collabora da alcuni anni, ha realizzato nel 2007 il documentario Ci resta il nome con Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto, Marco Paolini, Daniel Libeskind e nel 2008 il documentario Via Anelli. Lo stesso anno ha curato la regia video de Il sergente di Marco Paolini, e nel 2009 quella di Pensavo fosse Bach, concerto-spettacolo di Mario Brunello. Nel 2011 ha realizzato il film documentario Ora si ferma il vento e nel 2012 L’uomo che amava il cinema, presentato alle Giornate degli autori – 69. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Collabora con l´Università IUAV di Venezia e cura la direzione artistica di Euganea Film Festival e di Detour, festival del cinema di viaggio. Mercoledì 17 aprile, ore 21.00, Multisala Pio X, Padova Lunedì 29 aprile, ore 21.00, Cinema Odeon, Vicenza 11 LE PERLE DI RITORNO, ODISSEA DI UN VETRAIO AFRICANO di Franco Basaglia Documentario, Italia, 2011, HD, 61’ Regia e soggetto: Franco Basaglia Fotografia: Giovanni Andreotta Montaggio: Eleonora Cao Suono: Enrico Lenarduzzi Musica: Francesco Novara Con Moulaye Niang, Pino Signoretto, Davide Salvadore, Daouda Gueye Produzione: 360 degrees film con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) Regione del Veneto Fondazione di Venezia VENE TO FILM TO UR La storia di Moulaye, il primo immigrato senegalese diventato perliere a Venezia. Arrivato come turista, innamorato dell’arte del vetro, Moulaye affronta uno degli ambienti più chiusi d’Italia, i Maestri di Murano, l’isola del fuoco. Un nuovo viaggio alla scoperta del dramma di un luogo e di un’arte che rischiano di scomparire, intrapreso con gli occhi di chi sa di non poter tornare a casa. Perché a casa si torna solo con qualcosa in mano. In un paese in cui se sei nero sei clandestino e se sei clandestino sei destinato a vendere borse per la strada, cosa succede quando spezzi il cerchio? Nato e cresciuto a Venezia, Franco Basaglia ha lavorato come aiuto-regista di autori come Spike Lee (Miracle at St.Anna), Marc Forster (007: Quantum of Solace), Chris Weitz (Twilight: Eclipse), Lasse Hallstrom (Casanova), Tony Gilroy (Duplicity), Sofia Coppola (Somewhere), e registi italiani tra i quali Giacomo Battiato, Gianluca Tavarelli, Guido Chiesa. Ha acquisito esperienza internazionale su set cinematografici e pubblicitari in USA, Inghilterra, Francia, Spagna, Sud Africa, Marocco. Nel 2006 vive a New York, dove studia a NYU Tish School of the Arts e collabora con il regista Tom McCarthy al suo The Visitor - L’ospite inatteso. Nel 2011 produce il cortometraggio A Chjana, vincitore come miglior corto alla Mostra del Cinema di Venezia nello stesso anno e attualmente in competizione al SXSW e ai Nastri d’Argento. Le Perle di ritorno è il suo primo documentario. Lunedì 22 aprile, ore 21.00, Cinema Kappadue, Verona 13 MEDICI CON L’AFRICA di Carlo Mazzacurati Documentario, Italia, 2012, HDV, 89’ Regia: Carlo Mazzacurati Soggetto: Carlo Mazzacurati, Claudio Piersanti Fotografia: Luca Bigazzi Montaggio: Paolo Cottignola Suono: Alessandro Palmerini Musiche: Eurico Carrapatoso Con Don Dante Carraro, don Luigi Mazzucato, Claudio Beltramello, Paolo Lanzoni, Rino Scuccato, Antonella Marongiu, Italo Turato, Donata Galloni, suor Delfina Tamega, Lidia Baiocchi, Marilena Urso, Daniel Nardo, Maria Laura Mastrogiacomo Produzione: Francesco Bonsembiante e Marina Zangirolami per Argonauti in collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, AcegasAps, Grafica Veneta VENE TO FILM TO UR Il film inizia nella sede storica di Medici con l’Africa Cuamm, nel centro di Padova. Don Dante Carraro è un sacerdote. È anche cardiologo, e da quattro anni è il direttore del Cuamm. Insieme a lui un altro sacerdote, più anziano: don Luigi Mazzucato, direttore dal 1955 al 2008, e per niente pensionato. Don Dante spiega perché hanno deciso di chiamarsi Medici CON l’Africa. Perché da sempre, agiscono insieme alle istituzioni sanitarie africane. Il loro compito è duplice: gestire strutture sanitarie disperse nell’immenso territorio sub-Sahariano, ma soprattutto, creare percorsi di crescita, anche a livello universitario, in grado di formare sul campo nuove generazioni di medici africani. Un lavoro enorme, che il documentario presenta con un asciutto reportage girato in Africa, lasciando la parola a medici e pazienti, ad adulti e bambini. Numerosi medici raccontano le loro esperienze, i loro entusiasmi e i loro fallimenti. Incontriamo anche alcuni giovani africani che si sono formati nelle aule della facoltà di medicina supportata dal Cuamm. È stato un lavoro realizzato in modo rapido e impulsivo, senza nessuna strategia né prima né durante le riprese. L’idea che ho seguito è stata quella di raccontare un mondo che non conoscevo man mano che lo scoprivo, in tempo reale. Il film è la storia di un gruppo di persone che si occupa di portare salute in Africa e del loro modo un po’ speciale di farlo. È venuto fuori un ritratto collettivo, credo, dove ciascuna individualità è fondamentale, ma dove esiste uno spirito comune molto forte che fa convivere tenacia, capacità di sacrificio con dolcezza e anche ironia. Influenzato da questo loro stile ho cercato anch’io di fare un film ‘leggero’ per quanto sia possibile su di una materia comunque drammatica come la questione della salute nell’Africa subsahariana. Carlo Mazzacurati Carlo Mazzacurati (Padova, 1956) dal 1977 al 1979 studia al DAMS di Bologna e lavora con il cineclub padovano Cinemauno. Nel 1979 realizza in 16 mm il suo primo lavoro Vagabondi. Si trasferisce a Roma all’inizio degli anni ’80, dove lavora come autore televisivo e sceneggiatore. Nel 1987 dirige il suo primo lungometraggio Notte italiana. Realizza in seguito altri dieci film tra cui Un’altra vita (1992), Il toro (1994), La lingua del santo (1999), La giusta distanza (2007) e La passione (2010), oltre ai documentari Ritratti (1999-2000) e Sei Venezia (2010). Giovedì 11 aprile, ore 21.00, Multisala Cinergia, Rovigo Lunedì 13 maggio, ore 21.00, Multisala Giorgione, Venezia 15 NON È MAI COLPA DI NESSUNO di Andrea Prandstraller Fiction, Italia, 2012, RED, 105’ Regia: Andrea Prandstraller Sceneggiatura: Marco Pettenello, Andrea Prandstraller Fotografia: Andrea Treccani Montaggio: Claudio Cormio Suono: Emanuele Cecere Musiche: Piccola Bottega Baltazar Con Giacomo Potì, Marco Andreatta, Giancarlo Previati, Nicoletta Maragno, Giulio Canestrelli, Michele Modesto Casarin Produzione: The Movie Company con il sostegno della Regione Veneto Film Commission e con la partecipazione di “DAINESE” VENE TO FILM TO UR Piero Saggion ha 18 anni, vive a Marghera, la zona industriale di Venezia nota per il suo “Petrolchimico”, gioca a rugby e passa molto tempo con il suo sconclusionato amico Sergio. Quando Nestor, un operaio argentino della piccola ditta di lavori in subappalto di suo padre Antonio, resta gravemente ustionato al termine di una giornata di lavoro con troppi straordinari la vita di Piero prende una piega inaspettata. L’arrivo di Maria, la figlia argentina di Nestor, gli farà scoprire l’amore e gli darà la forza per ribellarsi al mondo degli “adulti” fatto di bugie e compromessi. Non è mai colpa di nessuno è una storia che vive dei forti contrasti che la percorrono: quello fra il paesaggio di Marghera, la zona industriale di Venezia, un posto famoso per essere stato il maggiore polo chimico italiano con gli annessi corollari di inquinamento e morti in fabbrica a causa di sostanze nocive, e Venezia, la “perla della laguna” città unica al mondo quotidianamente invasa da milioni di turisti. Quello fra l’adolescenza, età di ideali e di slanci incontrollabili e l’età adulta, tempo di riflessioni spesso amare dove si sommano la necessità del compromesso e l’obbligo di fare i conti con la propria storia personale e con quella del Paese in cui si vive. Quello fra la sostanza drammatica di una storia che nasce da un incidente sul lavoro e il tono a volte leggero e perfino divertente con cui si è scelto di raccontarla. Andrea Prandstraller Andrea Prandstraller (Padova, 1959) nel 1981 si laurea in “Storia del cinema” al D.A.M.S. di Bologna. Dal 1982 lavora per dodici anni come Aiuto Regista in numerose produzioni italiane e internazionali collaborando, fra gli altri, con Franco Taviani, Emidio Greco e Franco Rosi. Ha diretto alcuni cortometraggi di fiction e numerosi documentari di attualità, storia ed arte, trasmessi da RAI 3, RAI Sat Arte, RAI Storia, The History Channel, National Geographic, ARTE, RTBF, TSI. La sua sceneggiatura Nudi alla meta scritta con Marco Pettenello ha vinto ex-equo il “Premio Solinas” edizione 2007. Il film documentario Vajont ’63-L’immagie dell’orrore ha vinto lo SKY Award per il miglior documentario 2008. Il progetto di film documentario Polvere - Il grande processo dell’amianto ha vinto la “Menzione speciale della giuria” al “Premio Solinas Doc” 2008. Il film lungometraggio documentario Polvere - il grande processo dell’amianto è stato fra i finalisti del Premio David di Donatello 2012 sezione documentari. Lunedì 8 aprile, ore 21.00, Multisala Portoastra, Padova Lunedì 15 aprile, ore 21.00, Cinema Odeon, Vicenza Lunedì 6 maggio, ore 21.00, Multisala Giorgione, Venezia 17 PICCOLA TERRA di Michele Trentini Documentario, Italia, 2012, HDV, 54’ Regia: Michele Trentini Soggetto: Mauro Varotto, Luca Lodatti Fotografia e montaggio: Michele Trentini Suono: Michele Trentini, Marco Romano Musica: L’Esprit de l’Atlas Con Claudio Lazzarotto, Giacomo Perli, Aziz Whabi, Antonia Bellon, Romeo Compostella Produzione: Università di Padova con il sostegno di Regione del Veneto Comune di Valstagna VENE TO FILM TO UR Valstagna, Canale di Brenta, Vicenza: su piccoli “fazzoletti di terra” un tempo coltivati a tabacco si gioca il destino in controtendenza di personaggi molto diversi, impegnati nel dare nuova vita ad un paesaggio terrazzato per lo più in stato di abbandono. C’è chi rimane aggrappato con ostinazione e orgoglio all’antico podere di famiglia, chi lascia il posto di operaio presso una cava per ritrovare se stesso, chi venendo dal mondo urbano decide di prendersi cura di campi e muri a secco grazie ad un innovativo progetto di adozione, e chi originario del Marocco coltiva il sogno dell’integrazione per i propri figli. Piccola terra è un messaggio di speranza per montagne marginali, un racconto sul valore universale del legame con la terra, che prescinde da interessi economici, impedimenti politici, steccati culturali. Il “mondo dei vinti” degli anni Sessanta, qui immortalato dal regista Giuseppe Taffarel, oggi è una montagna che torna a vivere, in un nuovo rigoglio che sa di menta, appartenenza e libertà. Michele Trentini (Rovereto, Tn, 1974), si è laureato in sociologia presso l’Università di Dresda con una tesi di taglio antropologico sul comunitarismo ecologista nella Germania Est. Svolge attività di ricerca e di documentazione utilizzando i metodi dell’antropologia visuale ed è autore di documentari, tra i quali Furriadroxus (ISRE 2005, Miglior Documentario Festival Arcipelago Roma 2006, Miglior Documentario Euganea Movie Movement 2006), Cheyenne, trent’anni (Trotzdem 2009, Primo Premio Valsusa Film Fest 2009), Il canto scaltro (ISRE 2009, Premio Nigra - Antropologia Visiva 2009) e Carnival King of Europe (MUCGT 2009, Grand Prize for Academic Film, Kyoto University Academic Film Expo 2009). Lunedì 22 aprile, ore 21.00, Mutisala Portoastra, Padova 19 SFIORANDO IL MURO di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi Documentario, Italia, 2012, HD, 52’ Regia: Silvia Giralucci, Luca Ricciardi Soggetto: Silvia Giralucci Fotografia: Daniele Gastoldi, Marco Tassinari Montaggio: Enzo Pompeo Suono: Alain Vigier Musiche: Stefano Lentini Con Guido Petter, Raul Franceschi, Antonio Romito, Pietro Calogero, Stefania Paternò, Silvia Giralucci Produzione: DocLab con il sostegno di Regione del Veneto VENE TO FILM TO UR Aveva solo tre anni Silvia Giralucci quando suo padre fu barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse davanti alla sede del Msi di Padova. Era il 17 giugno del 1974 e la provincia veneta era spaccata in tre zone: una rossa, una nera, una franca. Tre zone che la regista attraversa e sperimenta con testimoni e reduci di un sogno di rinnovamento soffocato nel sangue e affondato dal terrorismo. Diversi anni dopo, Silvia Giralucci vuole capire, arrivare a suo padre attraverso la Storia che lo ha contemplato e poi sacrificato. Ero bambina quando sul muro di fronte a casa di mia nonna campeggiava la scritta rossa “Fuori i compagni del 7 aprile”. Accanto falce e martello. La leggevo, non capivo, ma mi turbava. Quando, non molto tempo fa, mio figlio mi ha chiesto: “Mamma, ma è vero che il tuo papà è stato sparato?”, ho capito che per rispondergli avevo bisogno di fare i conti con i drammatici anni Settanta. L’ho fatto partendo da quella scritta. Ho cercato chi come lui pensava che per la politica valesse la pena di vivere e anche di morire, i suoi avversari politici, i suoi amici, e chi ha rischiato la vita per difendere la nostra democrazia. Non ho cercato lui, ma in qualche modo, nello spirito di quel decennio, credo di averlo trovato. Silvia Giralucci Silvia Giralucci (Padova, 1971), giornalista, laureata in Lettere, ha lavorato per il Mattino di Padova, per l’agenzia Ansa e per la CNN a Roma. Ha frequentato il master in filmmaker allo IED di Venezia e ha realizzato il corto Noialtri. Nel 2011 ha pubblicato nella collana Strade Blu di Mondadori L’inferno sono gli altri. Cercando mio padre, vittima delle Br, nelle memorie divise degli anni Settanta. Lavora come volontaria nella redazione della rivista “Ristretti Orizzonti” nel carcere Due Palazzi di Padova. Sfiorando il muro è il suo primo film documentario. Luca Ricciardi (Roma, 1975) studia Storia Contemporanea, frequenta un master in Storiografia Multimediale e uno in Giornalismo Televisivo. Nel 2003 inizia a collaborare con l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, realizzando documentari prevalentemente a carattere storico e sociale. Dal 2003 collabora anche con il Circolo “Gianni Rodari” onlus e nel 2006 promuove l’associazione LABnovecento. In quest’ambito realizza eventi culturali, laboratori scolastici e dirige il festival cinematografico Visioni Fuori Raccordo. Dal 2007 lavora come autore e producer presso la casa di produzione DocLab srl. Lunedì 29 aprile, ore 21.00, Cinema Kappadue, Verona Giovedì 2 maggio, ore 21.00, Cinema Farinelli, Este (Pd) 21 Un’iniziativa Regione del Veneto A cura di Veneto Film Festival In collaborazione con FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai AGIS - Associazione Generale Italiana Spettacolo Programma a cura di Marco Segato con la collaborazione di Alessandro Anderloni e Marco Rossitti Segreteria organizzativa Lucia Candelpergher, Silvana Schiavo, Marco Trevisan Segreteria organizzativa FICE Monica Molena Grafica Nicola Negri Foto di copertina Dal film Non è mai colpa di nessuno Stampa Futurama Si ringraziano Franco Basaglia, Francesco Bonsembiante, Luca Caserta, Roberto Ellero, Marco Fratucello, Silvia Giralucci, Carlo Mazzacurati, Filippo Nalon, Federica Pacifici, Lorenza Poletto, Andrea Prandstraller, Luca Proto, Luca Ricciardi, Nicola Rosada, Marco Sartore, Diego Scano, Michele Trentini, Luca Zambolin, Marina Zangirolami, DocLab, Jolefilm, Medici con l’Africa Cuamm, Microcinema, Nuove Officine Cinematografiche, Officina Immagini, Parthénos, The Movie Company, Università di Padova, 360 degrees Sale CINEMA FARINELLI VIA ANTONIO ZANCHI, 8 - ESTE (PD), TEL. 0429 2173 CINEMA KAPPADUE VIA ANTONIO ROSMINI, 1 - VERONA, TEL. 045 8005895 CINEMA ODEON CORSO ANDREA PALLADIO, 176 - 36100 VICENZA, TEL. 0444 543492 MULTISALA CINERGIA VIALE PORTA PO, 209 - ROVIGO LOC. BORSEA, TEL. 0425 471262 MULTISALA GIORGIONE CANNAREGIO 4612, VENEZIA, TEL. 041 5226298 MULTISALA PIO X VIA ANTONIO FRANCESCO BONPORTI, 22 - PADOVA, TEL. 049 8774325 MULTISALA PORTOASTRA VIA SANTA MARIA ASSUNTA, 20 - PADOVA, TEL. 049 680057 Biglietto d’ingresso 3 euro Alle proiezioni saranno presenti i registi. www.venetofilmfestival.it