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SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE NAZIONALE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA 2013-2015 Deliberazione 29 luglio 2015, n. 4/2015/G SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE NAZIONALE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA 2013-2015 Hanno collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: Gabriella Pace, A. Teresa Piccinin, Adriano Grimaudo Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 2 SOMMARIO Pag. Deliberazione .............................................................................................................. 5 *** Relazione Sintesi .................................................................................................................... 11 ......................................................................................................................... 13 CAPITOLO I - Oggetto e metodologia dell’indagine CAPITOLO II - Quadro normativo .................................................... 17 ............................................................................. 19 CAPITOLO III - Contesto organizzativo ..................................................................... 23 CAPITOLO IV - Il programma triennale nazionale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015: obiettivi e ambiti operativi .............................................. CAPITOLO V - Tutela e ricostituzione delle risorse biologiche 25 ..................................... 29 CAPITOLO VI – Tutela della concorrenza e competitività delle imprese ...................... 1. Partecipazione del mondo cooperativo, associativo e sindacale. Attribuzione di deleghe di funzioni ................................................................... 1.1. Lo stato di attuazione degli interventi .................................................... 1.2. La gestione delle risorse .......................................................................... 2. Comunicazione di settore e tutela del consumatore ........................................... 2.1. Lo stato di attuazione degli interventi .................................................... 2.2. La gestione delle risorse .......................................................................... 3. La ricerca scientifica e l’informazione statistica ................................................ 3.1. Lo stato di attuazione degli interventi .................................................... 3.2. La gestione delle risorse .......................................................................... 4. L’informazione statistica ................................................................................. 4.1. Lo stato di attuazione del Programma di raccolta dati alieutici ............... 4.2. La gestione delle risorse .......................................................................... 5. Semplificazione delle procedure amministrative ............................................... 5.1. Lo stato di attuazione degli interventi .................................................... 6. Aggiornamento e riqualificazione professionale e divulgazione dei fabbisogni formativi ....................................................................................... 6.1. Lo stato di attuazione degli interventi .................................................... 31 31 32 35 38 39 40 42 44 47 48 50 53 55 56 56 57 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 3 7. Sostegno dell’attività ittica .............................................................................. 7.1. Lo stato di attuazione degli interventi .................................................... 7.2. La gestione delle risorse .......................................................................... 8. Tutela della concorrenza e nuovi strumenti assicurativo finanziari ................... 8.1. Lo stato di attuazione degli interventi .................................................... 58 58 59 61 62 CAPITOLO VII – Le misure in materia di acquacoltura .......................................... 1. Lo stato di attuazione degli interventi .............................................................. 63 63 CAPITOLO VIII – Conclusioni e raccomandazioni 65 ................................................... *** INDICE DELLE TABELLE E DEI GRAFICI Pag. Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella 1 - Risorse di bilancio interessate dal Programma 2013-2015 negli esercizi 2013 e 2014 ........................................................................................... 2 - Soggetti attuatori delle iniziative di cui agli artt. 16, 17 e 18 del d.lgs. 154/2004 .................................................................................. 3 - Cap. 1477 e 7080/5 - Spese e contributi a favore delle Associazioni nazionali delle cooperative della pesca, delle imprese di pesca, delle imprese di acquacoltura, enti bilaterali ................................................................... 4 - Cap. 1488 e 7094 - Spese e contributi a favore delle Organizzazioni sindacali nazionali .................................................................................. 5 - Cap. 7080/03 - Contributi per iniziative a sostegno dell’attività ittica Spese e contributi a favore dei Consorzi ed altri soggetti iniziative artt. 16, 17 e 18 D.lgs. 154/04 .................................................. 6 - Azioni di informazione e comunicazione del Sistema Pesca Italia ............ 7 - Cap. 7080/02 – Contributi alle imprese che esercitano la pesca Spese per lo svolgimento di campagne di educazione alimentare per la pesca marittima ..................................................................................... 8 - Numero di progetti e finanziamenti per Piano triennale relativi alle tematiche risorse biologiche e tecnologia della pesca ............................... 9 - Progetti di ricerca ai sensi del d.m. n. 55 del 14 ottobre 2013 - Cap. 7043 E.F. 2013 ............................................................................................... 10 - Progetti di ricerca ai sensi del d.m. n. 58 del 2 ottobre 2014 - Cap. 7043 E.F. 2014 ............................................................................................... 11 - Cap. 7043 - Contributi per la ricerca scientifica e tecnologica applicata alla pesca marittima ............................................................................... 12 - Convenzioni / Protocolli stipulati per la raccolta di dati statistici ............ 13 - Cap. 1414 - Spese di gestione e di funzionamento del sistema di statistiche della pesca .............................................................................................. 14 - Cap. 1415 - Spese per l'attuazione del sistema di rilevazione sugli andamenti congiunturali di mercato e sui consumi in materia di pesca e acquacoltura ........................................................................................ 15 - Cap. 7080/03 - Contributi per iniziative a sostegno dell’attività ittica ...... 27 34 35 36 37 40 41 42 45 46 47 52 54 54 60 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 4 D ELIBERAZIONE Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 5 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 6 Deliberazione n. 4/2015/G REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato Adunanza dei collegi I e II e del collegio per il controllo sulle entrate del 30 giugno 2015 *** Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l’art. 3, comma 4, ai sensi del quale la Corte dei conti svolge il controllo sulle gestioni delle amministrazioni pubbliche, verificandone la legittimità e la regolarità, il funzionamento degli organi interni, nonché la corrispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa; vista la deliberazione della Sezione n. 1/2014/G, con la quale è stato approvato il programma di controllo sulla gestione per l’esercizio 2014; vista la relazione, presentata dai consiglieri Valeria Chiarotti e Sonia Martelli, che illustra gli esiti dell’indagine condotta in merito a “L’attuazione del programma triennale nazionale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015”; vista l’ordinanza in data 10 giugno 2015, con la quale il presidente della Sezione ha convocato il I e il II collegio e il collegio per il controllo sulle entrate per l’adunanza del 30 giugno 2015, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento; vista la nota n. 2610 del 12 giugno 2015, di trasmissione della relazione, a cura del servizio di segreteria per le adunanze, ai seguenti uffici: - Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Gabinetto del ministro, Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, Organismo indipendente di valutazione della performance); - Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; - Ministero dell’economia e delle finanze (Gabinetto del ministro, Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato), Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 7 uditi, in rappresentanza delle amministrazioni convocate: - per il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali: - Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura - il dr. Riccardo Rigillo (dirigente generale), il dr. Luigi Polizzi (dirigente), il dr. Marco Rossitto (dirigente), la dr.ssa Laura De Girolamo (funzionario), la dr.ssa Paola Romanò (funzionario); - Organismo indipendente di valutazione della performance - il dr. Gianfranco Laccone (dirigente); - per l’Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, la dr.ssa Sandra Di Girolamo (dirigente), DELIBERA di approvare, con le modifiche apportate dal collegio in camera di consiglio, la relazione concernente “L’attuazione del programma triennale nazionale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015”. La presente deliberazione e l’unita relazione sono inviate - ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, c. 6, l. n. 20/1994, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) e dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 244, a cura della segreteria della Sezione: - alla Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei deputati; - alla Presidenza del Consiglio dei ministri; - al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Gabinetto del ministro, Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, Organismo indipendente di valutazione della performance); - all’Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; - al Ministero dell’economia e delle finanze (Gabinetto del ministro, Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato); - alle Sezioni riunite in sede di controllo. Le amministrazioni interessate: comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. n. 20/1994, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. n. 266/2005; adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. n. 244/2007, ove ritengano di non ottemperare ai rilievi formulati. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 8 La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”). Il presidente f.to D’Auria I consiglieri relatori f.to Chiarotti f.to Martelli Depositata in segreteria il 29 luglio 2015 f.to Strano Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 9 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 10 R ELAZIONE Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 11 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 12 Sintesi 1. La relazione espone gli esiti del controllo sull’attuazione del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015, con riferimento ai primi due anni della sua operatività. Le verifiche eseguite hanno evidenziato molteplici criticità, imputabili a fattori interni ed esterni all’Amministrazione competente alla gestione del Programma, che impongono una riflessione sulla opportunità di apportare nel sostegno al settore modificazioni alla tipologia delle misure adottate e alle loro modalità attuative. Le risorse assegnate dal Programma ai settori di intervento ritenuti meritevoli di finanziamento risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelle mobilitate dal precedente atto di programmazione 2007-2009 (poi prorogato a tutto il 2012). Esse ammontavano inizialmente a 38.510.874 euro, successivamente ridotti a 30.732.073 euro (il Programma precedente assegnava 71.606.799 euro per il triennio 2007-2009 e 49.970.095 euro per gli anni dal 2010 al 2012). Dall’analisi svolta, tuttavia, è emerso che una serie di misure previste dal Programma sono risultate prive di interesse per gli operatori, mentre altri interventi sono rimasti privi di finanziamenti adeguati dal momento in cui ne è stata richiesta l’attivazione. Ciò, se in alcuni casi è da ricollegare alla scarsità delle risorse disponibili, sicchè la realizzazione di alcune iniziative è stata privilegiata a scapito di altre, in alcuni altri - è questo, ad esempio, il caso dell’assegnazione di “deleghe” alle componenti rappresentative riconosciute di compiti specifici e funzionali alla modernizzazione del settore - sembra frutto di una scarsa consapevolezza, fin dalla sede programmatoria, delle reali necessità del settore e di una redazione sostanzialmente “tralaticia” del nuovo documento di programmazione rispetto a quello precedente. Mette anche conto sottolineare, sul punto, che una parte consistente delle risorse utilizzate per il Programma (5,3 milioni di euro circa, pari al 14 per cento del totale stanziato) è costituito dai residui di stanziamento provenienti dalla gestione del precedente atto di programmazione. L’analisi svolta ha, inoltre, evidenziato una rilevante lentezza nell’attivazione degli interventi. In effetti, solo nel secondo semestre del 2013 sono stati individuati i soggetti attuatori delle iniziative di promozione della cooperazione e dell’associazionismo, nonchè di supporto ai lavoratori dipendenti (artt. 16, 17 e 18 d.lgs. n. 154/2004), e sono stati adottati il bando per l’individuazione dei soggetti pubblici e privati iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche presso il MIUR interessati alla presentazione di progetti di ricerca Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 13 a supporto del Programma, nonchè il decreto di individuazione degli interventi finanziabili per la realizzazione di iniziative di sostegno all’attività ittica. Parimenti, la stipula delle convenzioni per la produzione e trasmissione dei dati ad uso statistico in ambito nazionale è intervenuta sul finire del 2013. Successivamente all’avvio del primo anno di programmazione, peraltro, l’iter attuativo si è mostrato più celere e sostanzialmente in linea con i normali tempi dell’azione amministrativa. Numerosi, poi, gli interventi riorganizzativi (dd.p.r. 14 febbraio 2012, n. 41 e 27 febbraio 2013, n. 105) che, in epoca coeva alla ideazione del Programma 2013-2015 e all’avvio della successiva attuazione, hanno interessato il Dicastero competente e, tra le altre, alcune delle strutture deputate alla gestione del Programma. Estremamente lunghi sono risultati i tempi della preposizione dei titolari delle strutture riorganizzate, coperte solo ad interim per periodi che si sono spesso protratti per tutto il 2013, con conseguente rallentamento dell’azione amministrativa. Con altrettanto grave ritardo è stata adottata la direttiva generale per l’azione amministrativa del 2013, perfezionata solo nel mese di agosto, con incertezza, quindi, sugli obiettivi gestionali delle misure pianificate dal Programma per buona parte dell’ anno. Le criticità appena esposte hanno determinato, a loro volta, un’utilizzazione rallentata delle risorse disponibili e la conseguente formazione di un’ingente mole di residui, peraltro generalmente smaltiti nell’anno successivo. 2. Le risultanze emerse impongono, in primo luogo, alle autorità politiche e ammini- strative deputate alla programmazione e gestione del Programma di valutare con la massima attenzione le necessità del settore al fine di scongiurare il finanziamento di iniziative, pur dimostratesi opportune nel passato, ma non più tali allo stato attuale. Richiede, altresì, di allocare sui singoli interventi risorse adeguate al raggiungimento di risultati apprezzabili, concretamente individuati in sede di pianificazione e verificati in sede di realizzazione, per evitare che le scarse disponibilità vengano disperse tra una pluralità di obiettivi, in conseguenza non concretamente perseguibili. Imprescindibile appare, poi, per un’efficiente ed efficace gestione degli interventi programmati, la stabilità della compagine amministrativa competente e, comunque, in presenza di operazioni di riorganizzazione, l’assicurazione della continuità dell’azione amministrativa, in modo da scongiurare periodi troppo lunghi di “stasi” della gestione, con la Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 14 conseguente ingiustificata inutilizzazione delle risorse stanziate e il protrarsi dell’attuazione degli interventi ben oltre i tempi programmati. Altrettanto essenziale è, infine, l’attivazione tempestiva degli organismi e delle procedure che presiedono alla gestione - anche sotto il profilo fondamentale della valutazione e del controllo - delle misure programmate, tale da dare corso all’attuazione degli interventi sin dall’inizio del primo anno di programmazione e assicurare, anche, un efficiente utilizzo delle risorse stanziate che, diversamente, rischiano di restare a lungo inutilizzate e divenire indisponibili. A ciò deve aggiungersi l’assoluta necessità di una programmazione strutturata in termini di individuazione di obiettivi concretamente misurabili e di implementazione di un adeguato sistema di valutazione dei risultati conseguiti. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 15 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 16 CAPITOLO I Oggetto e metodologia dell’indagine Il perdurare della grave crisi che ha colpito sin dai primi anni 2000 il settore della pesca, con una produzione ittica nazionale che, nell’ultimo biennio, è scesa al di sotto delle 400mila tonnellate (riferibili, per la maggior parte, alla pesca in mare1), ha richiesto un significativo sforzo di sostegno pubblico, attraverso un programma di interventi, tuttora in corso, avviato nel 2007 con il primo Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2007-2009 (successivamente prorogato a tutto il 2012) e, poi, con il Programma 2013-20152. Questa relazione si propone di verificare a due anni dall’avvio lo stato di attuazione di questo secondo Programma, che finalizza gli interventi a due macroaree (art. 2, commi da 5 novies a 5 duodecies, del d.l. 29 dicembre 2010, n. 225 conv. dalla l. 26 febbraio 2011, n. 10): da una parte, la tutela dell’ecosistema marino e, dall’altra, la tutela della concorrenza e della competitività delle imprese di pesca nazionali3. L’istruttoria è stata svolta nei riguardi della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, istituzionalmente competente alla predisposizione del Programma triennale e alla sua attuazione, con riferimento a due successivi momenti dell’attuazione - 30 maggio e 31 dicembre 2014 - perché si potessero apprezzare modalità e tempi di avanzamento delle iniziative attivate in esecuzione delle previsioni contenute nel Programma. L’Amministrazione ha corrisposto con tempestività e attenzione alle richieste formulate, anche per quanto di competenza dell’Organismo interno di valutazione–OIV, espressamente richiesto di riferire in ordine alle risultanze della propria attività di monitoraggio e valutazione della gestione del Programma4. 1 In argomento, Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015, par. 2, 5 ss. Il primo Programma triennale, inizialmente riferito agli anni 2007-2009, è stato successivamente prorogato sino a tutto l’anno 2012 e ha stanziato risorse pari a euro 121.575.894. 3 Questa Sezione ha svolto altra attività di controllo nel settore avente ad oggetto “Fondo per l’imprenditoria giovanile in agricoltura”, esteso anche al settore della pesca con la legge finanziaria n. 244/2007 (art. 2, c. 120). La relazione evidenziava che per il settore della pesca il Fondo non aveva avuto alcuna attuazione ed era mancata, persino, l’individuazione degli obiettivi. 4 Il Presidente dell’OIV (note nn. 6399 e 4187 indirizzate alla Corte dei conti nelle date del 13 giugno 2014 e 22 aprile 2015) ha specificato l’oggetto delle verifiche effettuate, afferenti all’attività amministrativa e all’impatto esterno del Programma, misurato in relazione ai livelli occupazionali del settore e alla razionalizzazione dello sforzo di pesca. Ha, anche, dato conto delle risultanze acquisite nel 2013, che hanno in primo 2 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 17 Proficua è risultata, infine, la collaborazione con l’Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero. Nel corso dell’adunanza pubblica del 30 giugno 2015 il Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura e il Presidente dell’Organismo indipendente di valutazione della performance, intervenuti in rappresentanza dell’Amministrazione, hanno sottolineato la necessità che la futura programmazione tenga bene in conto le effettive esigenze del settore e individui obiettivi misurabili e temporalmente definiti - principalmente riferiti al miglioramento della compliance e al potenziamento del piano della governance in quanto condizioni essenziali per l’accesso ai finanziamenti comunitari. Hanno, anche, ritenuto la irrinunciabilità di un sistema adeguato di valutazione dei risultati effettivamente conseguiti. luogo mostrato una ottimale performance organizzativa dell’ufficio competente alla gestione, le cui attività sono risultate realizzate nei tempi e secondo le modalità previste, e un grado di utilizzazione limitato delle risorse finanziarie, misurato in termini di capacità d’impegno. Ha, secondariamente, rappresentato l’inversione di tendenza mostrata dal numero di giorni di attività svolta - sostanzialmente stabile dopo anni di diminuzione - e dalla capacità di pesca che mostra tassi percentuali di riduzione meno marcati rispetto agli anni precedenti. Ha segnalato, al contempo, le difficoltà incontrate nella rilevazione dell’impatto esterno delle azioni prodotte - riferito alla creazione o mantenimento dei posti di lavoro nel settore - condizionata dai tempi necessari all’aggiornamento e alla elaborazione dei dati, oggetto di rilevazione, forniti dallo STECFScientific, Technical and Economic Committee for Fisheries. A causa di tali difficoltà l’OIV si è sinora limitato a registrare un valore annuale di addetti, ritenendo peraltro che solo la dimensione “diacronica” dell’impatto consentirà di stabilire l’efficacia del Programma. Per quanto concerne i dati di outcome 2014, l’Organismo di controllo ha dichiarato, alla data del 22 aprile 2015, di non disporre di informazioni certificate. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 18 CAPITOLO II Quadro normativo La materia della pesca, che rientra, per quel che attiene alla componente marittima, nella competenza esclusiva dell’Unione europea5, ha trovato negli anni la sua disciplina nazionale in una pluralità di testi normativi, non sempre caratterizzati da organicità e unitarietà di indirizzo6. Il contesto normativo in cui si inquadra il Programma triennale in esame deve, innanzitutto, essere ricondotto al disegno di razionalizzazione e sviluppo del settore, contenuto nella l. 17 febbraio 1982, n. 41, la quale ha introdotto, tra l’altro, il principio della programmazione nelle attività di pesca7. Tale intervento, che si colloca nel più ampio quadro della programmazione nazionale che si è andata sviluppando a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, introduce per la prima volta un meccanismo di governo del settore - il Pro- 5 L’Unione europea ha competenza esclusiva in materia di “conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della politica comune della pesca” (art. 3, par. 1d del Trattato sul funzionamento dell’Unione del 1957, confermato dal Trattato di Lisbona entrato in vigore il 1° gennaio 2010). Essa adotta regolamenti immediatamente esecutivi nell’ordinamento nazionale. Nel 2003 è entrata in vigore la nuova Politica comune della pesca, i cui principi di maggiore importanza sono disciplinati dai regolamenti: - (CE) 2371/2002 - relativo alla conservazione e allo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nell’ambito della politica comune della pesca; - (CE) 1198/2006 - relativo al Fondo europeo per la pesca; - (CE) 1967/2006 - relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo; - (CE) 1005/2008 istitutivo di un regime comunitario per prevenire ed eliminare la pesca illegale; - (CE) 1224/2009 istitutivo di un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della Politica Comune della Pesca. Visti i risultati non soddisfacenti di tale PCP, il 13 luglio 2011 la Commissione ha inviato al Consiglio e al Parlamento una proposta di nuovo regolamento, che include il settennato di programmazione degli interventi strutturali sostenuti dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) per il periodo 20142020. In esito a ciò, sono stati emanati i Regolamenti (UE) nn. 1380 dell’11 dicembre 2013 e 508 del 15 maggio 2014. 6 Le fonti normative di maggiore importanza sono rappresentate dal Testo unico delle leggi sulla pesca approvato con r.d. n. 1604/1931 (che, trattando unitariamente della pesca marittima e di quella nelle acque interne, disciplina l’esercizio della pesca, detta norme sulle provvidenze a favore dei pescatori, in tema di cooperazione, sull’assicurazione contro gli infortuni, sulla distribuzione e vendita del pescato); dalla l. n. 963/1965, “Disciplina della pesca marittima” e relativo regolamento di esecuzione recato dal d.p.r. n. 1639/1968, in virtù del quale le norme del T.U. sono rimaste in vigore solo per la pesca non marittima (il d.p.r. ha istituito, tra l’altro, il registro dei pescatori marittimi e delle imprese di pesca e imposto il possesso di apposito permesso di pesca per l’esercizio dell’attività); dalla l. n. 102/1992, che concerne l’acquacoltura e ne sancisce l’agrarietà. 7 In attuazione di tale previsione sono stati adottati 6 Piani triennali della pesca, dal 1984 al 2002. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 19 gramma triennale della pesca marittima e dell’acquacoltura - che ne individua obiettivi e strumenti8. L’entrata in vigore del d.lgs. n. 153/2004, sulla pesca marittima, e del d.lgs. n. 154/2004, sulla modernizzazione del settore pesca e acquacoltura, adottati in conseguenza del conferimento al Governo, ad opera della legge n. 38 del 2003, di una delega per la modernizzazione dei settori foreste, pesca e acquacoltura, ha segnato l’abrogazione integrale della l. n. 41/1982. Il principio basilare introdotto dalle nuove disposizioni si sostanzia nella previsione dell’adozione, da parte del Ministro delle politiche agricole e forestali, sentito il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, previa consultazione del “Tavolo azzurro” istituito dall’art. 2 dello stesso d.lgs. n. 1549, del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura, che entro il 31 ottobre precedente il triennio di programmazione deve essere approvato dal CIPE con l’indicazione delle dotazioni finanziarie nazionali, nonché delle eventuali risorse aggiuntive (art. 5 d.lgs. n. 154 citato). Successivamente, il d.l. n. 225/2010 (art. 2, commi da 5-novies a 5-duodecies) ha riformato procedure e contenuto del Programma, prevedendone l’adozione ad opera del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sentita la Commissione consultiva centrale per la pesca e l’acquacoltura10 e stabilendo che esso avrebbe dovuto disciplinare gli interventi di esclusiva competenza nazionale indirizzati alla tutela dell’ecosistema marino e della incentivazione della concorrenza e competitività de1lle imprese di pesca nazionali. 8 Questi ultimi si sostanziano principalmente in: sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, conservazione e sfruttamento ottimale delle risorse biologiche, regolarizzazione dello sforzo di pesca in funzione delle effettive capacità produttive dell’ambiente marino, ristrutturazione e ammodernamento dei pescherecci e delle strutture a terra, incentivazione alla cooperazione, sviluppo dell’acquacoltura, istituzione di zone di riposo biologico e di ripopolamento, organizzazione e sviluppo della rete di distribuzione e conservazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura in acque marine e salmastre, miglioramento e potenziamento delle strutture e infrastrutture a servizio della pesca. 9 Il cosiddetto “Tavolo azzurro” è organo di coordinamento fra Stato e Regioni nel quale siedono il MIPAAF, gli assessori competenti delle Regioni, rappresentanti di imprese e cooperative ittiche, organizzazioni sindacali di settore. 10 La Commissione consultiva centrale per la pesca e l’acquacoltura (art. 3 d.lgs. n. 154/2004) era organismo collegiale presieduto dal Ministro delle politiche agricole e forestali, che garantiva il coordinamento con tutte le amministrazioni, il mondo della ricerca e Politica Comune della Pesca. Di durata triennale, era chiamato a dare pareri sui decreti dello stesso Ministro o del sottosegretario di Stato delegato finalizzati alla tutela e gestione delle risorse ittiche. L’organismo è stato soppresso ad opera del d.l. n. 6 luglio 2012, n. 95 (convertito con modificazioni dalla l. n. 135 del 7 agosto 2012). Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 20 In forza di tali previsioni sono stati sino ad oggi adottati il citato Programma triennale 2007-2009 (d.m. 3 agosto 2007), successivamente prorogato sino a tutto il 201211, e il Programma triennale 2013-2015, di cui qui ci si occupa. 11 Le proroghe annuali del Programma sono state operate: per il 2010, dalla l. n. 191/2009, per il 2011 dal d.l. n. 225/2010, e per il 2012 dal d.l. n. 216/2011. Tale ultimo decreto ha, tra l’altro, autorizzato la spesa per l’anno 2012 di 6 milioni di euro per il completamento di talune iniziative riferite al settore della cooperazione e delle associazioni nazionali di categoria riconosciute, nonché delle organizzazioni sindacali che favoriscono le opportunità occupazionali dei lavoratori (artt. 16-18 del d.lgs. n. 154/2004). Nel corso del 2012, inoltre, la l. 16 ottobre 2012, n. 182 di assestamento del bilancio ha previsto l’assegnazione di 5 milioni al settore per il completamento delle iniziative avviate in esecuzione del Programma nazionale triennale. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 21 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 22 CAPITOLO III Contesto organizzativo L’assetto a livello nazionale delle competenze in materia di pesca ha subìto negli anni numerose variazioni, che ne hanno comportato l’attribuzione a diverse autorità istituzionali e, anche, nell’ambito della medesima, a diverse strutture organizzative12. Di recente, dopo il definitivo affidamento al Ministero delle politiche agricole dei compiti di disciplina generale e coordinamento nazionale del settore per parte del d.lgs. n. 143/1997, lo stesso Dicastero è stato oggetto di successive riorganizzazioni13, che hanno determinato l’attribuzione delle competenze relative al Programma in capo ad unità organizzative differenti; il che ha certamente influito sulla tempestività e la continuità nella gestione del Programma. Con riferimento, in particolare, alle vicende relative alla Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura che, nell’ambito del Dipartimento politiche competitive della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, è titolare della gestione del Programma, risulta che a partire dal dicembre 2012, per situazioni riferite dall’Amministrazione a cause di forza maggiore, l’incarico di Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura è rimasto vacante, e l’interim conferito nel successivo mese 12 In estrema sintesi: il r.d. n. 387/1861 attribuì le competenze in materia di pesca - senza distinzione tra pesca marittima e pesca nelle acque interne - al Ministero dell’agricoltura, industria e commercio; - il r.d. n. 1604/1931 (T.U. delle leggi sulla pesca) assegnò le competenze unitariamente al Ministero dell’agricoltura e foreste; - il d.lg. C.p.S. n. 396/1947 conferì le attribuzioni in materia di pesca al Ministero della marina mercantile, riservando quelle relative alle acque interne al Ministero dell’agricoltura e foreste; - la l. n. 963/1965 attribuì le competenze in materia di pesca marittima al Ministero della marina mercantile lasciando quelle relative alla pesca non marittima intestate al Ministero dell’agricoltura e foreste; - la l. n. 41/1982 attribuì i compiti di programmazione del settore pesca marittima al Ministero della marina mercantile; - la l. n. 102/1982 sancì l’agrarietà dell’acquacoltura riconoscendo alle Regioni la competenza in materia; - la l. n. 491/1993 trasferì al neo istituito Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali le funzioni in materia di pesca marittima nonchè quelle già di competenza del Ministero della marina mercantile in virtù delle l. nn. 963/1965 e 41/1982; - il d.lgs. 143/1997 rimise al neo istituito Ministero delle politiche agricole compiti di disciplina generale e coordinamento nazionale del settore. 13 Gli interventi riorganizzativi più recenti del Ministero delle politiche agricole che hanno avuto riflessi sull’assetto delle competenze per il periodo di operatività del Programma triennale pesca e acquacoltura 2013-2015 sono recati da: - d.p.r. 14 febbraio 2012, n. 41 (regolamento di riorganizzazione a norma dell’art. 2 del d.l. 30 dicembre 2009, n. 194, e dell’art. 1 del d.l. 13 agosto 2011, n. 138) e successivo d.m. 2 agosto 2012, n. 12081 di individuazione degli uffici dirigenziali non generali; - d.p.r. 27 febbraio 2013, n. 105 (regolamento di riorganizzazione a norma dell’art. 2 del d.l. 6 luglio 2012, n. 959) e successivo d.m. 13 febbraio 2014, n. 1622 di individuazione degli uffici dirigenziali non generali. - Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 23 di gennaio 2013 è stato prorogato sino al 24 gennaio 2014, quando è stato adottato il d.p.c.m. di conferimento dell’incarico di Direttore generale a pieno titolo. Nell’ambito della stessa Direzione generale - per motivi e situazioni indipendenti dalla volontà dell’Amministrazione - è rimasto vacante fin dal settembre 2013 e sino al 1° dicembre 2014 anche l’Ufficio dirigenziale PEMAC IV “Piano triennale della pesca e legislazione nazionale” - responsabile dell’attuazione del Programma in questione -. Inoltre, l’Ufficio ex AGRET VIII “Comunicazione e promozione”14 della Direzione generale degli affari generali, delle risorse umane e per i rapporti con le Regioni e gli enti territoriali, titolare anch’esso di competenze afferenti alla gestione del Programma, è rimasto privo di titolare dal dicembre 2012 al 18 giugno 201315. L’Amministrazione, nel ritenere che tali circostanze abbiano concorso a determinare i ritardi con cui l’attuazione del Programma ha avuto avvio, ha da ultimo comunicato che la riorganizzazione è stata finalmente completata (dicembre 2014) e che tutte le nomine saranno a breve perfezionate. Non può, infine, non essere sottolineato il ritardo con cui è stata emanata la direttiva ministeriale generale per l’anno 2013 che, perfezionata solo nel mese di agosto, ha privato l’Amministrazione degli indirizzi per la gestione del Programma sino a quel momento16. Viceversa, tempestiva risulta l’emanazione della direttiva 2014, adottata con d.m. in data 22 gennaio 2014 (reg. Corte dei conti 14 febbraio 2014). 14 Le competenze in capo all’ufficio ex AGRET VIII “Comunicazione e promozione” sono confluite, dopo l’attuazione del d.m. 13 febbraio 2014, n. 1622 - individuazione degli uffici dirigenziali non generali del MIPAAF - nell’ufficio PQAI V “Comunicazione, Promozione e Valorizzazione” della Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica (PQAI). 15 Da tale data e sino al 30 settembre 2013 la titolarità dell’Ufficio è stata conferita ad interim, successivamente in via definitiva. 16 La direttiva generale per il 2013, con riferimento alla seconda priorità politica (punto 5.2, lett. d), individua tra le principali aree di intervento la “riforma della PCP e della politica nazionale della pesca marittima e dell’acquacoltura”, attraverso il mantenimento anche per il periodo 2014-2020 della dotazione finanziaria prevista per la pesca nel periodo 2007-2013, a garanzia delle misure volte a sostenere i contributi finanziari per la demolizione dei pescherecci; il sostegno finanziario al fermo biologico delle attività di pesca; la predisposizione di strategie organiche e piani gestionali adeguati a promuovere l’attività imprenditoriale, rafforzandone la competitività attraverso l’innovazione e la diversificazione compatibile con gli obiettivi di sostenibilità socio-economica e ambientale; l’attuazione del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015; l’individuazione di nuovi modelli di gestione delle attività di pesca e di tutela delle risorse ittiche. Come per il settore agricolo, anche per il settore della pesca viene ritenuto necessario, a livello strategico comunitario, definire nuovi elementi di negoziato per una riforma della politica comune della pesca. In particolare, a livello nazionale, gli obiettivi da perseguire sono relativi alla conservazione delle risorse ittiche, alla ristrutturazione della pesca marittima, nonché a misure socio-economiche per il settore e al coordinamento della ricerca scientifica. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 24 CAPITOLO IV Il programma triennale nazionale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015: obiettivi e ambiti operativi Il Programma 2013-2015 assume a presupposto la situazione di grave crisi del settore della pesca e dell’acquacoltura – da ricondurre allo stato di depauperamento delle risorse, alla sempre minore efficienza gestionale delle strutture produttive e a fattori esogeni quali l’aumento dei costi operativi e il rallentamento della domanda di prodotti ittici - che vede un progressivo peggioramento della bilancia commerciale con l’aumento dell’approvvigionamento dall’estero e l’incapacità dell’acquacoltura a svolgere un effettivo ruolo di “vicarianza” della produzione nazionale. Individua, inoltre, carenze su alcuni obiettivi ed azioni specifiche della programmazione degli anni 2007-2012, soprattutto riferite alle politiche di sostegno, in particolare al mondo associativo, ed appronta molteplici interventi che riguardano le due macroaree identificate dalla normativa vigente (art. 2, commi da 5 novies a 5 duodecies d.l. n. 225/2010): da un lato, la tutela dell’ecosistema marino, dall’altro, la concorrenza e la competitività delle imprese di pesca nazionali. Con riferimento alla prima, il Programma si propone principalmente di promuovere l’adozione di piani di gestione specifici con il supporto delle realtà produttive locali associate in comitati di gestione e rapportate alle singole aree geografiche per la definizione di un insieme di misure dirette al recupero e all’incremento degli stock presenti nelle diverse zone produttive del Paese, nonché di incentivare l’attività di contrasto a qualsiasi tipo di pesca illegale anche attraverso un sempre maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria. Gli obiettivi strategici che il Programma pone, invece, con riguardo alla tutela, concorrenza e competitività delle imprese di pesca ed acquacoltura sono: - il rafforzamento dell’impresa ittica e dell’acquacoltura tramite l’espansione della multifunzionalità; - la valorizzazione del pescato attraverso processi di ammodernamento ed innovazione del sistema commerciale; Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 25 - il rilancio dei processi di investimento e dell’innovazione tecnologica, mediante forme agevolate di accesso al credito e ai meccanismi assicurativi; - lo sviluppo dei processi di aggregazione fra consorzi, cooperative, organizzazioni di produttori per promuovere il riposizionamento competitivo sui mercati; - la ricerca di una maggiore semplificazione delle procedure amministrative che presiedono all’attività del settore; - il rafforzamento dell’assistenza tecnica, dei servizi alle imprese e della conoscenza anche attraverso una delega di funzioni a favore di enti ed associazioni di rappresentanza del settore; - la riqualificazione dei programmi di comunicazione per il miglioramento dell’immagine del settore e della tutela dei consumatori; - il rafforzamento dei programmi di ricerca volti a garantire la sostenibilità ecologica, economica e sociale delle attività di pesca e acquacoltura. Per il perseguimento degli obiettivi indicati, il documento di programmazione individua le risorse di parte corrente e in conto capitale stanziate per ciascuno degli anni del triennio. Tali risorse risultano, nel complesso, sensibilmente inferiori a quelle rese disponibili dal primo Programma triennale (poi prorogato sino al 2012)17 e questo potrebbe dare ragione di una pianificazione che, concepita sulla presunzione di disponibilità ben più consistenti tenuto conto di quanto avvenuto nel passato, ha poi registrato una revisione ad opera dell’Amministrazione della dislocazione tra i molteplici settori di intervento delle risorse effettive, ben minori, per assicurare il raggiungimento degli obiettivi ritenuti indefettibili, a scapito dei meno urgenti. Dell’ingente mole di risorse non impegnate residuate dalla precedente programmazione - pari a 5,3 milioni circa - non sembra, peraltro, essersi tenuto conto all’atto della redazione del nuovo programma quale ulteriore disponibilità da destinare alla sua attuazione, posto che di esse non viene fatta alcuna espressa menzione. 17 Il Programma precedente assegnava 71.606.799 euro per il triennio 2007-2009 e 49.970.095 euro per gli anni dal 2010 al 2012. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 26 Tabella 1 - Risorse di bilancio interessate dal Programma 2013-2015 negli esercizi 2013 e 2014 Capitolo 1414 1415 1477 1488 7043 7080/02 7080/03 Anno di riferimento Stanziamento iniziale C/C Stanziamento finale C/C Impegni totali C/C Impegni per interventi oggetto d'indagine C/C Pagamenti per interventi oggetto d'indagine Spese di gestione e di funzionamento del sistema di statistiche della pesca (*) 2013 482.000,00 423.661,00 390.000,00 390.000,00 222.000,00 2014 441.345,00 313.122,00 313.000,00 313.000,00 190.000,00 Spese per l'attuazione del sistema di rilevazione sugli andamenti congiunturali di mercato e sui consumi in materia di pesca e acquacoltura 2013 413.000,00 363.266,00 345.000,00 345.000,00 0,00 2014 376.440,00 263.522,00 263.000,00 263.000,00 0,00 2013 3.676.803,00 3.630.607,00 3.628.892,62 3.628.872,62 2.906.608,01 2014 3.240.451,00 2.816.896,00 2.816.653,97 2.816.614,31 1.367.461,98 2013 471.000,00 465.078,00 464.977,18 464.977,14 302.615,16 2014 462.360,00 401.926,00 401.926,00 401.926,00 200.962,99 2013 3.067.502,00 3.028.578,00 2.532.211,42 2.050.558,00 942.107,80 2014 2.916.239,00 2.535.061,00 2.189.050,00 466.550,00 0,00 2013 2.114.946,00 1.588.109,00 7.887,07 7.887,07 7.887,07 2014 2.073.849,00 1.318.779,00 232.536,75 232.536,75 0,00 2013 441.380,00 435.779,00 181.160,50 181.160,50 21.752,25 2014 453.091,00 374.251,50 374.251,50 373.551,50 14.663,50 2013 767.817,00 758.074,00 750.765,77 750.765,77 545.101,12 2014 752.897,00 654.487,00 654.487,00 654.487,00 317.642,53 2013 1.137.755,00 1.123.318,00 1.123.318,00 1.123.290,70 828.634,52 2014 1.115.647,00 1.068.316,00 969.822,00 969.821,53 484.910,99 Spese a favore delle associazioni di categoria e organismi specializzati per la realizzazione di programmi di sviluppo del settore della pesca ed in particolare nel campo della formazione, informazione e qualificazione professionale Spese connesse alla promozione dell'associazionismo sindacale e al finanziamento di opportunità occupazionali Contributi per la ricerca scientifica e tecnologica applicata alla pesca marittima (*) Spese per lo svolgimento di campagne di educazione alimentare per la pesca marittima Contributi per iniziative a sostegno dell'attività ittica 7080/05 Spese per incentivi alla cooperazione e per iniziative tendenti allo sviluppo dell'associazionismo, compreso l'adeguamento ed il potenziamento delle strutture immobiliari 7094 Spese per specifiche iniziative volte alla realizzazione di centri di servizi, promosse dalle organizzazioni sindacali nazionali, compreso l'adeguamento ed il potenziamento delle strutture immobiliari Stanziamento iniziale Stanziamento finale Impegni totali Impegni per interventi oggetto d'indagine Pagamenti Piano Totale 2013 12.572.203,00 11.816.470,00 9.424.212,56 8.942.511,80 5.776.705,93 Totale 2014 11.832.319,00 9.746.360,50 8.214.727,22 6.491.487,09 2.575.641,99 Totale biennio 24.404.522,00 21.562.830,50 17.638.939,78 15.433.998,89 8.352.347,92 Totale 2015 4.950.034,00 Totale Programma 29.354.556,00 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione e S.I. RGS/Cdc. I dati dell'anno 2014 sono aggiornati al 5 febbraio 2015 * lo stanziamento del capitolo riguarda anche spese di natura diversa dall'attività indagata Si analizzano di seguito le iniziative gestionali attuate per il raggiungimento degli obiettivi più qualificanti, facendo presente che la trattazione segue l’iter espositivo degli ambiti di intervento proprio del Programma. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 27 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 28 CAPITOLO V Tutela e ricostituzione delle risorse biologiche La tutela e la ricostituzione delle risorse biologiche - obiettivo riconosciuto dal Programma di interesse collettivo primario nelle politiche della pesca - scontano l’adozione di strumenti di gestione efficienti delle attività di pesca e un’azione di contrasto efficace della pesca illegale18. Il Programma, in primo luogo, si propone di incentivare l’adozione di piani di gestione specifici - nazionali e locali - redatti in funzione delle esigenze dei diversi sistemi di pesca e degli operatori, al cui interno configurare detti strumenti. In attuazione di tale obiettivo, la Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura ha riferito in istruttoria di aver provveduto ad elaborare il “Piano di gestione per la pesca del rossetto a Manfredonia con sciabica e circuizione”, formalmente inviato ai competenti uffici della Commissione europea per le valutazioni del caso, nonché il “Piano di gestione della sub area geografica – GSA”19 (Liguria e Toscana) per la pesca del rossetto con circuizione sciabica, sul quale si è in attesa di conoscere le valutazioni dei servizi comunitari. Ha, inoltre, dato conto del compiuto sviluppo del “Piano nazionale per le draghe”, predisposto in base all’art. 19 del Reg. Ce n. 1967/2006 “Mediterraneo”, consegnato ai competenti uffici comunitari in data 8 settembre 2014 per l’approvazione e tuttora in istruttoria per la necessità di approfondimenti e chiarimenti di alcune parti inerenti a problematiche biologico- gestionali. Peraltro, nonostante un’espressa richiesta istruttoria sul punto, l’Amministrazione non ha formulato alcuna valutazione circa la congruità di quanto sinora attuato con gli obiettivi prefissati. Secondariamente, nel senso del contrasto della pesca illegale, in data 5 dicembre 2013 l’Italia ha redatto su specifica richiesta della Commissione europea l’Action Plan n. C 18 Con decisione del 14 dicembre 2012 la Commissione europea ha notificato all’Italia la necessità di svolgere un’indagine amministrativa mediante propri funzionari allo scopo di individuare una serie di irregolarità nell’applicazione delle norme della politica comune della pesca, come ravvisate nel corso del triennio 20102012. 19 Il Mar Mediterraneo è stato suddiviso in 30 sub aree geografiche - GSA (sub in quanto il Mediterraneo è a sua volta uno degli oltre 60 grandi ecosistemi marini del pianeta) - ad opera della risoluzione 31/2007/2 della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo, istituita nel 1949 con accordo internazionale stipulato in base all’art. XIV della Costituzione FAO. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 29 (2013) 8635, formalizzato mediante apposita Decisione della stessa Commissione20. L’adozione delle misure contenute nel Programma, stando a quanto riferito dall’Amministrazione, ha contribuito in modo decisivo a far archiviare la procedura di infrazione n. 1992/5006 ex art. 226 del Trattato CE relativa al “Mancato controllo circa l’impiego di reti da posta derivanti”. L’Amministrazione ha dato anche conto del formale riconoscimento, da parte della Commissione europea, del buon lavoro svolto dall’Italia nell’ultimo triennio sul fronte della legalità dell’azione in mare, attraverso il rispetto delle regole, la tutela degli stock ittici nei nostri mari e il mantenimento di un alto livello dei controlli. 20 In attuazione di tale piano, il “Centro di Controllo Nazionale Pesca” del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, ha redatto il Piano Nazionale di Controllo ed i discendenti Piani di Controllo Locali, sulla base di parametri di risk analysis che prevedono, tra gli altri, il numero di unità inserite nelle black list ai sensi dei Reg. (CE) 1005/2008 e 1010/2009, il numero di unità autorizzate all’uso della ferrettara, il numero di violazioni rilevate per area, nonché il numero di pescherecci che hanno optato per la ferrettara invece del palangaro. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 30 CAPITOLO VI Tutela della concorrenza e competitivita’ delle imprese Sommario: 1. Sviluppo dei processi di aggregazione e partecipazione del mondo cooperativo, associativo e sindacale. Attribuzione di deleghe di funzioni. – 1.1. Lo stato di attuazione degli interventi. – 1.2. La gestione delle risorse. – 2. Comunicazione di settore e tutela del consumatore. – 2.1. Lo stato di attuazione degli interventi. – 2.2. La gestione delle risorse. – 3. La ricerca scientifica e l’informazione statistica. – 3.1. Lo stato di attuazione degli interventi. – 3.2. La gestione delle risorse. – 4. L’informazione statistica. – 4.1. Lo stato di attuazione del Programma italiano di raccolta dati alieutici. – 4.2. La gestione delle risorse. – 5. Semplificazione delle procedure amministrative. – 5.1. Lo stato di attuazione degli interventi. – 6. Aggiornamento e riqualificazione professionale e divulgazione dei fabbisogni formativi. – 6.1. Lo stato di attuazione degli interventi. – 7. Sostegno all’attività ittica. – 7.1. Lo stato di attuazione degli interventi. – 7.2. La gestione delle risorse. – 8. Tutela della concorrenza e nuovi strumenti assicurativo-finanziari. – 8.1. Lo stato di attuazione degli interventi. 1. Sviluppo dei processi di aggregazione e partecipazione del mondo cooperativo, associativo e sindacale. Attribuzione di deleghe di funzioni L’importanza della diffusione dell’associazionismo e, in particolare, della cooperazione per lo sviluppo del settore21, ben presente al legislatore sin dagli anni ‘8022, è stata riconosciuta sia da parte del d.lgs. n. 154/2004 - che, agli artt. 16, 17 e 18, prevede il finanziamento, nell’ambito del Programma nazionale, di iniziative di promozione della cooperazione e dell’associazionismo, nonché di supporto ai lavoratori dipendenti - che del d.l. n. 225/2010, il quale all’art. 2, comma 5-undecies dispone che “sono destinatari degli interventi del Programma nazionale … relativamente alle iniziative di cui agli artt. 16, 17 e 18 del d.lgs. 26 maggio 2004, n. 154 le associazioni nazionali riconosciute della pesca, le associazioni nazionali delle imprese di pesca con rappresentanza diretta nel CNEL, le associazioni nazionali delle imprese di acquacoltura e le organizzazioni sindacali nazionali stipulanti il Contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento nel settore della pesca e gli enti bilaterali previsti da tale contratto di riferimento del settore, i consorzi riconosciuti 21 Su ruolo ed evoluzione dell’associazionismo nel settore vedi “Lo stato della pesca e dell’acquacoltura nei mari italiani”, 2011 (pubblicazione realizzata nell’ambito di un Progetto finanziato dal MIPAAF, eseguito dal RTI IREPA Onlus, Società italiana di biologia marina onlus e Consorzio Unimar), par. 3.1, 3.2, 3.3. 22 La l. n. 41/1982 riconobbe il ruolo preponderante storicamente assunto dalla forma cooperativa nella base produttiva e individuò come elemento strategico l’affidamento alle associazioni cooperative di funzioni importanti per giungere a una gestione sempre più concertata e partecipata delle misure normative e tecnichegestionali che presiedono agli interventi, della diffusione delle attività promozionali e divulgative, dell’intensificazione delle attività di ricerca applicata alla pesca e all’acquacoltura e della comunicazione verso il grande pubblico (art. 1). Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 31 ed i soggetti individuati in relazione ai singoli interventi previsti dal Programma nazionale”. Il Programma 2013-2015 si muove nel solco tracciato da dette disposizioni ponendosi l’obiettivo di: promuovere un rapporto di integrazione più stretto con le componenti rappresentati- - ve riconosciute del settore al fine della realizzazione dei programmi di cui agli artt. 16, 17 e 18 del d.lgs. n. 154/2004, anche mediante l’attribuzione di deleghe specifiche e funzionali alla modernizzazione del settore23 (par. 4.2.2 del Programma); finanziare programmi predisposti dalla cooperazione e dalle associazioni nazionali ri- - conosciute, in continuità con i Piani nazionali precedenti, preordinati all’aggiornamento e alla riqualificazione di soci e dipendenti, all’incentivazione della cooperazione tra pescatori, acquacoltori e consorzi tra cooperative, alla realizzazione di contratti di programma, progetti sperimentali e convenzioni per la fornitura di servizi al settore (par. 4.2.3 e 4.2.4); finanziare programmi predisposti dalle organizzazioni sindacali nazionali stipulanti il - Contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, contenenti iniziative di aggiornamento e riqualificazione del personale dei costituendi centri di servizio, nonché azioni mirate al coordinamento e al controllo delle iniziative sviluppate a favore dei lavoratori dipendenti, all’apertura e al consolidamento sul territorio di centri di servizio per i lavoratori dipendenti del settore (par. 4.2.5). 1.1. Lo stato di attuazione degli interventi Deleghe di funzioni alle componenti rappresentative riconosciute L’Amministrazione riferisce un sostanziale disinteresse in merito all’assegnazione di deleghe alle componenti rappresentative riconosciute di funzioni specifiche e funzionali alla modernizzazione del settore, tale da non rendere attuata la previsione in tal senso del Programma. Espressamente richiesta sul punto dichiara, peraltro, di non possedere ulteriori e diversi elementi informativi in ordine alle ragioni determinanti tale mancanza d’interesse. Tutto ciò desta non poche perplessità circa la ponderatezza delle valutazioni che sono alla 23 Il Programma prevede l’assegnazione di deleghe in particolare nelle materie: valutazioni e monitoraggi, promozione, servizi e assistenza tecnica, credito. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 32 base dell’individuazione degli strumenti di intervento a supporto dello sviluppo del settore e merita attenta riflessione. Sostegno della cooperazione, dell’associazionismo, dei lavoratori dipendenti In attuazione delle previsioni contenute nel Programma, l’Amministrazione ha adottato i seguenti provvedimenti: - decreto del Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura in data 10 giugno 2013 - pubblicato nella G.U. n. 141 del 18 giugno 2013 - con cui vengono invitati i soggetti di cui all’art. 2, comma undecies del d.l. n. 225/2010 ad esprimere una manifestazione di interesse secondo modalità e termini indicati, anche al fine di fornire gli elementi necessari per la determinazione delle risorse per la realizzazione delle iniziative di cui agli artt. 16, 17, 18 d.lgs. n. 154/200424; - decreto del Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura in data 4 luglio 2013 - pubblicato sul sito internet del Ministero - con cui vengono individuati i soggetti attuatori delle iniziative di cui agli artt. 16, 17, 18 cit., distinti per categoria giuridica; - decreto del Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura in data 8 luglio 2013 con cui sono individuati gli obiettivi dei programmi da finanziare, la ripartizione delle risorse da assegnare, l’importo massimo del contributo concedibile, contenuto, modalità di presentazione dei programmi25, modalità di valutazione da parte di Commissione appositamente nominata e modalità di erogazione del finanziamento26; - decreti del Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura con cui, per le annualità 2013 e 2014, sono singolarmente approvati i progetti e contestualmente disposti la concessione e l’impegno del finanziamento accordato. 24 Il termine per il ricevimento della manifestazione di interesse era fissato in 10 giorni dalla pubblicazione dell’invito in G.U. - vale a dire il 28 giugno 2013 -; successivamente alla scadenza l’Amministrazione doveva provvedere all’esame delle istanze e con decreto del Direttore generale della pesca, pubblicato sul sito internet del Ministero, approvare l’elenco di quelle accolte e indicare le modalità con cui i soggetti individuati sono invitati a presentare un programma per dare esecuzione alle iniziative, gli obiettivi da realizzare, le risorse finanziarie disponibili, i criteri di valutazione dei programmi proposti, le modalità di concessione dei finanziamenti. 25 I programmi devono pervenire entro il 1° marzo di ciascun anno e, per il 2013, entro il 19 luglio. 26 Il finanziamento viene erogato, nella misura del 50 per cento, a titolo di anticipazione dopo la registrazione del decreto di concessione previa presentazione di apposita polizza fideiussoria; successive liquidazioni per stati di avanzamento dietro presentazione della rendicontazione amministrativo-contabile delle spese sostenute, nella misura del 50 per cento degli importi certificati, il saldo su richiesta del soggetto attuatore su rendicontazione amministrativo-contabile delle spese sostenute per l’espletamento dell’intero Programma annuale. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 33 Tabella 2 - Soggetti attuatori delle iniziative di cui agli artt. 16, 17 e 18 del d.lgs. 154/2004 Bando di cui al D.D. 226 dell'8.7.2013 Beneficiari - Importi concessi - Erogazioni Anni 2013/2014 2013 Beneficiari FEDERCOOPESCA LEGA PESCA AGCI PESCA UNCI PESCA UNICOOP UECOOP FEDERPESCA COLDIRETTI AMA API FLAI CGIL FAI CISL UILA PESCA CONFSAL Importi concessi 2014 Erogazioni* Importi concessi ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELLE COOPERATIVE DELLA PESCA (art. 2, lett. a) D.D. 221/2013) CAPP. 1477 - 7080/5 945.098,00 939.688,59 747.033,25 944.551,00 472.275,50 749.005,08 557.643,06 542.206,02 441.932,71 126.710,00 117.855,00 105.376,09 127.080,00 116.557,92 100.931,90 128.970,00 64.485,00 101.723,06 Totale 2.830.052,06 2.253.068,03 2.246.002,09 ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELLE IMPRESE DI PESCA (art. 2, lett. b) D.D. 221/2013) CAPP. 1477 - 7080/5 502.767,00 460.599,50 397.723,62 394.832,20 197.416,00 312.726,06 Totale 897.599,20 658.015,50 710.449,68 ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELLE IMPRESE DI ACQUACOLTURA (art. 2, lett. c) D.D. 221/2013) CAPP. 1477 - 7080/5 45.531,60 22.765,80 35.473,56 280.280,00 266.646,18 221.545,45 Totale 325.811,60 289.411,98 257.019,01 ORGANIZZAZIONI SINDACALI NAZIONALI (art. 2, lett. d) D.D. 221/2013) CAPP. 1488 - 7094 519.189,57 259.594,81 448.409,51 520.284,66 447.419,72 449.357,14 519.036,90 409.356,80 448.280,92 29.756,71 14.878,35 25.700,05 Totale 1.588.267,84 1.131.249,68 1.371.747,62 ENTI BILATERALI (art. 2, lett. e) D.D. 221/2013) CAPP. 1477 - 7080/5 OSSERVATORIO NAZIONALE DELLA PESCA Totale UNIPROM Totale ANAPI ASSOITTICA COLDIRETTI/IMPRESA PESCA FEDEROP IPI UGL Totale 326.195,53 251.213,62 326.195,53 251.213,62 CONSORZI (art. 2, lett. f) D.D. 221/2013) CAP. 7080/3 50.000,00 50.000,00 0,00 ALTRI SOGGETTI (art. 2, lett. g) D.D. 221/2013) CAP. 7080/3 98.000,00 89.660,87 40.000,00 20.000,00 Erogazioni anticipazione 50%* 373.516,62 374.502,54 221.056,35 52.688,04 50.881,53 1.072.645,08 198.861,80 156.363,03 355.224,83 17.736,78 110.772,72 128.509,50 224.204,75 224.678,56 224.140,46 12.850,20 685.873,97 257.630,54 128.815,27 257.630,54 128.815,27 0,00 0,00 98.000,00 39.200,00 49.000,00 18.987,50 39.993,80 19.996,90 37.975,00 40.000,00 39.984,00 39.200,00 297.177,80 40.000,00 19.992,00 19.600,00 209.249,77 39.200,00 35.280,00 39.200,00 288.855,00 29.851,10 ** 17.640,00 19.600,00 135.078,60 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione * erogazioni al 5 febbraio 2015 ** l'importo risulta superiore al 50% in quanto a favore del beneficiario è stata disposta anche l'erogazione di uno stato di avanzamento Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 34 L’Amministrazione, con note direttoriali del 15 settembre 2014, ha costituito appositi Comitati di controllo della rendicontazione e certificazione delle spese sostenute per lo svolgimento delle attività approvate, nei quali sono stati inseriti dirigenti e funzionari dei ruoli con specifica esperienza nel campo. I tempi lunghi occorsi per la costituzione sono stati ricondotti alla necessità di decidere il regime dei compensi, infine esclusi. 1.2. La gestione delle risorse Le risorse destinate alle iniziative di cui si tratta sono allocate sui capitoli 1477, 1488, 7080/3 - che peraltro finanzia anche interventi di sostegno all’attività ittica -, 7080/5 e 7094 dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, indicati nella Tabella allegata al Programma nazionale, e sono ripartite tra i soggetti presentatori dei programmi in base a quanto previsto dall’art. 3 del d.d. pesca 8 luglio 2013. Tabella 3 - Spese e contributi a favore delle Associazioni nazionali delle cooperative della pesca, delle imprese di pesca, delle imprese di acquacoltura, enti bilaterali Cap. 1477-7080/527 Progetti approvati nel 2013 Stanziamento 2013 Impegni 2013 % Imp. / Stanz. Pagato 2013 Pagato 2014 C/C 2013 C/C 2013 C/R 2013 Totale pagamenti % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) (c) (d) e=(c+d) (e/b) f= (b-e) 3.451.709,13 79% 927.949,26 4.388.681,00 4.379.658,39 100% 2.189.785,21 1.261.923,92 Progetti approvati nel 2014 Stanziamento 2014 (a) 3.471.383,00 Impegni 2014 C/C 2014 (b) 3.471.101,32 % Imp. / Stanz. Totale pagamenti % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (b/a) (c) (c/b) d= (b-c) 49% 1.785.996,81 100% 1.685.104,51 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione e S.I. Rgs/Cdc. I dati dell'anno 2014 sono aggiornati al 5 febbraio 2015 27 Cap. 1477 “Spese a favore delle Associazioni di categoria e organismi specializzati per la realizzazione di programmi di sviluppo del settore della pesca ed in particolare nel campo della formazione, informazione e qualificazione professionale”. Cap. 7080/5 “Contributi alle imprese che esercitano la pesca – Spese per incentivi alla cooperazione e per iniziative tendenti allo sviluppo dell’Associazionismo, compreso l’adeguamento ed il potenziamento delle strutture immobiliari”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 35 Tabella 4 - Spese e contributi a favore delle Organizzazioni sindacali nazionali - Cap. 1488 – 709428 Progetti approvati nel 2013 Stanziamento 2013 Impegni 2013 % Imp. / Stanz. Pagato 2013 Pagato 2014 C/C 2013 C/C 2013 C/R 2013 Totale pagamenti % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) (c) (d) e=(c+d) (e/b) f= (b-e) 1.131.249,68 71% 457.018,16 1.588.396,00 1.588.267,84 100% 794.134,10 337.115,58 Progetti approvati nel 2014 Stanziamento 2014 Impegni 2014 C/C 2014 % Imp. / Stanz. Totale pagamenti % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) (c) (c/b) d= (b-c) 1.371.748,00 1.371.747,62 100% 685.873,98 50% 685.873,64 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione e S.I. Rgs/Cdc. I dati dell'anno 2014 sono aggiornati al 5 febbraio 2015 I finanziamenti relativi al primo biennio di programmazione mostrano un andamento decrescente, con risorse comunque interamente impegnate. Avendo riferimento agli interventi del Programma approvati nel 2013, si riscontra nel biennio una capacità di pagamento superiore al 70 per cento. La formazione dei residui è riconducibile al ritardo con cui nel primo anno di programmazione sono stati avviati gli interventi, nonché ai tempi lunghi occorsi per la costituzione dei Comitati di controllo - a seguito della quale viene riconosciuto il saldo del contributo - intervenuta il 15 settembre 2014. Con riguardo ai progetti approvati nel 2014, i pagamenti effettuati sono relativi al riconoscimento dell’anticipazione del 50 per cento del contributo concesso. Si osserva, comunque, che lo stanziamento iniziale di competenza 2015 dei capitoli 7080/5 e 7094 risulta pari a zero, mostrando un intervento nell’allocazione delle risorse che ha, probabilmente, tenuto conto delle circostanze rilevate. Quanto, poi, alla gestione del capitolo 7080/3, si deve avere presente che le risorse ivi stanziate sono destinate a finanziare, al contempo, le iniziative di cui qui si parla e interventi di sostegno all’attività ittica, di cui si dirà al par. VI.7.. La ricostruzione di cui alla tabella che segue enuclea all’interno del capitolo, sulla base dei dati forniti 28 Cap. 1488 “Spese connesse alla promozione dell’Associazionismo sindacale e al finanziamento di opportunità occupazionali”. Cap. 7094 “Spese per specifiche iniziative volte alla realizzazione di centri di servizi, promosse dalle Organizzazioni sindacali nazionali, compreso l’adeguamento ed il potenziamento delle strutture immobiliari”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 36 dall’Amministrazione, la gestione riferita alle sole iniziative di promozione della cooperazione e dell’associazionismo, nonchè di supporto ai lavoratori dipendenti di cui agli artt. 16, 17 e 18 d.lgs. n. 154/2004. Tabella 5 - Cap. 7080 - Contributi alle imprese che esercitano la pesca PG /03 - Contributi per iniziative a sostegno dell’attività ittica Spese e contributi a favore dei Consorzi ed altri soggetti - iniziative artt. 16, 17 e 18 D.lgs. 154/04 Progetti approvati nel 2013 Impegni 2013 C/R 2012 Pagato tot. C/R 2012 % Pagato / Impegni C/R 2012 Somme in perenzione Impegni 2013 C/C 2013 Pagato tot. C/C 2013 % Pagato / Impegni C/C 2013 Tot. impegni Totale pagamenti % Pagam. tot. / Imp. tot. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c=(a-b) (d) (e) (e/d) f=(a+d) g=(b+e) (g/f) h=(f-g) 70% 87.928,03 209.249,77 60% 137.928,03 297.177,80 209.249,77 50.000,00 0,00 0,00% 347.177,80 Progetti approvati nel 2014 Impegni 2014 C/R 2013 Pagato tot. C/R 2013 % Pagato / Impegni C/R 2013 Residuo da pagare Impegni 2014 C/C 2014 Pagato tot. C/C 2014 % Pagato / Impegni C/C 2014 Tot. impegni Totale pagamenti % Pagam. tot. / Imp. tot. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c=(a-b) (d) (e) (e/d) f=(a+d) g=(b+e) (g/f) h=(f-g) 47% 134.176,40 288.855,00 135.078,60 47% 153.776,40 254.591,50 120.415,10 34.263,50 14.663,50 43% Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione e S.I. Rgs/Cdc. I dati dell'anno 2014 sono aggiornati al 5 febbraio 2015 La massa impegnabile per l'anno 2013 è di euro 1.062.155 (stanziamento euro 435.779 - residui "F" 2012 euro 626.376) La massa impegnabile per l'anno 2014 è di euro 648.486 (stanziamento euro 393.868 - residui "F" 2013 euro 254.618) Lo stanziamento di competenza - stabile nel biennio - risulta di molto incrementato dai residui di stanziamento di provenienza degli esercizi 2012 (ultimo anno di gestione del Programma precedente) e 2013. Con riferimento agli interventi approvati nel 2013, si riscontrano negli esercizi 2013 e 2014 impegni assunti principalmente sui residui di stanziamento 2012, e solo in minima parte sulla competenza. Anche i pagamenti - pari al 60 per cento delle somme complessivamente impegnate - hanno avuto luogo a valere esclusivamente sulle somme conservate a residui 2012. Analogamente, con riguardo ai progetti approvati nel 2014 si rilevano impegni assunti principalmente a valere sulle somme conservate a residui e solo in minima parte sulla competenza. Relativamente alla formazione dei residui si richiama quanto già osservato per i capitoli esaminati in precedenza. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 37 Non può, peraltro, escludersi che la misura delle risorse disponibili, tanto accresciuta dai residui di stanziamento della gestione del Programma precedente, sia risultata eccedente le necessità e/o le capacità di spesa29. Quanto rilevato consiglia senz’altro un’attenzione particolare alla quantificazione delle risorse da destinare in sede di programmazione e in corso di gestione, che abbia ben presente le esigenze del settore e, al contempo, l’effettiva capacità di spesa dell’Amministrazione, in modo da evitare la giacenza di somme inutilizzate che più utilmente potrebbero essere destinate ad altri scopi. Si osserva, comunque, che lo stanziamento iniziale di competenza 2015 del capitolo 7080/3 risulta pari a zero, mostrando anche in questo caso un intervento nell’allocazione delle risorse che ha, probabilmente, tenuto conto delle circostanze rilevate. 2. Comunicazione di settore e tutela del consumatore La funzione strategica della comunicazione istituzionale - che ha preso avvio sin dagli anni ‘90 ad opera della Direzione della pesca e dell’acquacoltura con l’obiettivo di valorizzare il ruolo della pesca nella società conducendola verso una riconversione che le permettesse di allinearsi alle indicazioni europee finalizzate alla difesa delle risorse del mare e, al contempo, verso la rivalutazione dell’immagine del pescatore - è tenuta in massimo conto dal legislatore della programmazione, che all’art. 15 del d.lgs. n. 154/2004 prevede il finanziamento di un “insieme coordinato di azioni pubbliche, ispirate ai principi della legge 7 giugno 2000, n. 15030, finalizzate alla sicurezza e all’educazione alimentare, alla valorizzazione della qualità della produzione ittica nazionale ed alla divulgazione delle iniziative di opportunità del mercato nazionale ed estero”. Il Programma 2013-2015, in conformità a tale previsione, afferma la necessità dell’attivazione di un nuovo “programma di comunicazione del sistema pesca Italia”, che, attraverso le modalità della comunicazione istituzionale e convenzionata (effettuata, cioè, dall’organismo pubblico in convenzione con i soggetti associativi destinatari degli inter29 Nel 2012 l’Amministrazione ha avuto assegnati 5 milioni in sede di assestamento di bilancio per il completamento delle iniziative attuate in esecuzione del Programma nazionale triennale nonchè al fine di favorire le azioni di sviluppo della concorrenza e della competitività delle imprese di pesca nazionali e per il sostegno all’occupazione nel settore ittico, rifluite come residui di stanziamento sulla gestione del Programma 20132015. 30 La legge disciplina le attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 38 venti del Programma triennale) miri alla valorizzazione delle produzioni e al sostegno dell’immagine del settore (par. 4.2.6 del Programma). 2.1. Lo stato di attuazione degli interventi Gli interventi sinora realizzati rispondono alla modalità “comunicazione istituzionale in senso stretto” attraverso il rafforzamento degli strumenti tradizionali rappresentati dalla comunicazione televisiva e dalla presenza a fiere ed eventi di settore. Le iniziative avviate, ritenute congrue dal Comitato di coordinamento incaricato di fornire indirizzi strategici per la realizzazione delle attività di comunicazione, nominato con decreto del D.G. ad interim del 20 dicembre 2013 e operante a titolo gratuito, si sono sostanziate nella tabella che segue. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 39 Tabella 6 - Azioni di informazione e comunicazione del Sistema Pesca Italia Oggetto intervento Modalità contrattuale Cap. procedura negoziata ai sensi degli artt. 19 lett. a) e 27 del d.lgs. n. 163/2006 7080/02 302.403,20 (a valere sui residui 2012) 302.403,20 procedura negoziata ai sensi degli artt. 19 lett. a) e 27 del d.lgs. n. 163/2006 7080/02 310.921,60 (a valere sui residui 2013) 302.403,20 procedura negoziata ai sensi dell'art. 57, c. 2, lett. a) del d.lgs. n. 163/2006 7080/02 39.894,00 (a valere sui residui 2013) 39.894,00 progetto di comunicazione televisiva messo in onda dalla RAI - contratto stipulato il 23.12.2013 procedura negoziata ai sensi dell'art. 57, c. 2, lett. b) del d.lgs. n. 163/2006 7080/02 883.280,00 (a valere sui residui 2012) acquisto di due mezze pagine a colori del quotidiano "La Sicilia" per pubblicare la locandina dell'evento "Blue Day" - Convegno internazionale sulla Blue Economy e le materie della nuova strategia di politica marittima integrata in programma per il 29 e 30.10.2014* affidamento diretto ai sensi dell'art. 125, c. 11, del d.lgs. n. 163/2006 7080/02 18.309,76 (a valere sui residui 2013) affidamento di un servizio relativo alla produzione e messa in onda di contenuti audiovisivi dedicati al settore della pesca e acquacoltura suddiviso in tre lotti funzionali** procedura negoziata ex artt. 19 e 27 del d.lgs. n. 163/2006 - criterio di aggiudicazione offerta economica più vantaggiosa 7080/02 1.171.200,00 (a valere sui residui 2013) affitto spazio espositivo per lo stand istituzionale nell'ambito della Fiera "Seafood Expo Global 2014" in programma a Bruxelles dal 6 all'8.5.2014 - Piano Fiere 2014 approvato con d.d. del 17.1.2014 affitto spazio espositivo per lo stand istituzionale nell'ambito della Fiera "Seafood Expo Global 2015" in programma a Bruxelles dal 21 al 23.4.2015 affitto spazio espositivo e acquisto dei servizi connessi alla realizzazione dello stand istituzionale nell'ambito di "Blue Sea Land Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, dell'Africa e del Medio Oriente" in programma a Palermo, Mazara del Vallo, Marsala e Gibellina dal 9 al 12.10.2014 Impegni Pagamenti Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione. I dati sono aggiornati al 5 febbraio 2015 * evento organizzato dall'Autorità portuale di Augusta in collaborazione con la Marina militare italiana e la Direzione generale degli affari marittimi e pesca (DG Mare) della Commissione europea ** la procedura si è conclusa con la mancata aggiudicazione per irregolarità delle offerte presentate e ad essa l'Amministrazione ha fatto seguire la richiesta ai due offerenti esclusi di presentare un progetto con offerta economica non superiore a 585.600 euro per l'affidamento diretto della produzione degli audiovisivi già richiesti. In esito a ciò l'Amministrazione ha deciso di affidare l'incarico ai due offerenti per 585.600 euro ciascuno. I decreti ministeriali di affidamento del servizio sono stati oggetto di rilievo da parte del competente Ufficio di controllo sugli atti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (fogli di rilievo nn. 7179 e 7182 del 2 marzo 2015), che ne ha deferito l’esame alla Sezione centrale di controllo di legittimità , la quale ha ricusato il visto per non conformità a legge del procedimento di gara seguito (deliberazioni Sezione centrale del controllo di legittimità nn. 12 e 13 del 27 aprile 2015). 2.2. La gestione delle risorse Le risorse sono allocate sul capitolo 7080/2 dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole denominato “Spese per lo svolgimento di campagne di educazione alimentare per la pesca marittima”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 40 Tabella 7 - Cap. 7080 - Contributi alle imprese che esercitano la pesca - PG /02 - Spese per lo svolgimento di campagne di educazione alimentare per la pesca marittima Progetti approvati nel 2013 Impegni 2013 C/R 2012 Pagato tot. C/R 2012 % Pagato / Impegno C/R 2012 Somme in perenzione Impegni 2013 C/C 2013 Pagato tot. C/C 2013 % Pagato / Impegni C/C 2013 Tot. impegni Totale pagamenti % Pagam. tot. / Imp. tot. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c=(a-b) (d) (e) (e/d) f=(a+d) g=(b+e) (g/f) h=(f-g) 26% 883.280,00 7.887,07 26% 883.280,00 1.185.683,20 302.403,20 7.887,07 100,00% 1.193.570,27 310.290,27 Progetti approvati nel 2014 Impegni 2014 C/R 2013 (a) Pagato tot. C/R 2013 (b) 1.580.221,93 350.815,60 % Pagato / Impegno C/R 2013 (b/a) 22% c=(a-b) Impegni 2014 C/C 2014 (d) 1.229.406,33 232.536,75 Residuo da pagare Pagato tot. C/C 2014 (e) % Pagato / Impegni C/C 2014 (e/d) 0,00 Tot. impegni Totale pagamenti f=(a+d) g=(b+e) 0% 1.812.758,68 350.815,60 % Pagam. tot. / Imp. tot. (g/f) 19% Rimasto da pagare h=(f-g) 1.461.943,08 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione e S.I. Rgs/Cdc. I dati dell'anno 2014 sono aggiornati al 5 febbraio 2015 La massa impegnabile per l'anno 2013 è di euro 2.774.519,88 (stanziamento euro 1.588.109 - residui "F" 2012 euro 1.186.410,88) La massa impegnabile per l'anno 2014 è di euro 2.899.000 (stanziamento euro 1.318.779 - residui "F" 2013 euro 1.580.221) Lo stanziamento di competenza - in diminuzione nel biennio - è di molto incrementato dai residui di stanziamento di provenienza dall’esercizio precedente. Le risorse disponibili sono state impegnate solo in parte per il ritardo con cui sono partite le iniziative. Risultano impegnati per la totalità i residui di stanziamento 2012 e solo in minima parte lo stanziamento di competenza 2013 e 2014. Anche in questo caso, non può peraltro escludersi che la misura di dette risorse, tanto accresciuta dai residui di stanziamento della gestione del Programma precedente, sia risultata eccedente le necessità e/o le capacità di spesa. Si osserva, comunque, che lo stanziamento iniziale di competenza 2015 risulta pari a zero, mostrando ancora una volta un intervento nell’allocazione delle risorse che ha, probabilmente, tenuto conto delle circostanze rilevate. L’Amministrazione, per parte sua, ha riferito che il capitolo 7080/2 e relativo stanziamento definitivo è stato assegnato all’ufficio competente alla gestione solo il 30 ottobre 201331 (per il 2014, il 5 marzo 2014). 31 L’Ufficio è rimasto vacante dal dicembre 2012 al giugno 2013, quando è stato assegnato l’interim, terminato il 30 settembre 2013. Dal 1° ottobre è stata assegnata la titolarità. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 41 3. La ricerca scientifica e l’informazione statistica Il riconoscimento dell’essenzialità del supporto costituito dalla disponibilità di solide basi scientifiche per il processo decisionale degli amministratori della pesca e di tutte le altre parti ad esso interessate, già contenuto nella l. n. 41/1982 - che prevedeva all’art. 7 l’effettuazione di studi da finanziare nell’ambito dei Piani triennali riguardanti la valutazione delle risorse biologiche e la loro gestione razionale, anche attraverso una sempre più efficiente rilevazione statistica dei fenomeni conferenti - ha trovato conferma importante nel Codice di condotta per la pesca responsabile adottato dalla FAO nel 1995 (art. 12) 32. I Piani triennali che si sono succeduti dal 1984 al 2012 hanno supportato la ricerca con finanziamenti significativi, come evidenziato dalla tabella che segue. Tabella 8 - Numero di progetti e finanziamenti per Piano triennale relativi alle tematiche risorse biologiche e tecnologia della pesca (Nel I e II Piano sono comprese anche le tematiche campagne sperimentali e tutela e ripopolamento delle risorse) Piano triennale N. progetti risorse biologiche I (1984-86) 51 4.055.736,11 79.524,24 II (1988-90) 54 5.441.906,35 100.776,04 III (1991-93) 51 6.181.472,59 121.205,34 IV (1994-96) 91 11.817.566,78 129.863,37 V (1997-99) 48 8.732.671,56 181.930,66 VI (2000-02) 67 6.485.402,83 V (1997-99) 48 8.732.671,56 181.930,66 VI (2000-02)** 213 20.784.493,00 97.579,78 VII (2007-09)*** 161 16.856.249,00 104.697,20 Finanziamento totale Finanziamento medio (per progetto) 96.797,06 * Fonte: banca dati ricerche MIPAAF, D.G. pesca marittima e acquacoltura * il progetto GRUND, prima finanziato nell'ambito dei Piani triennali, dal 2002 è rientrato all'interno del Programma nazionale di raccolta dati alieutici, di cui al reg. (CE) n. 1543/2000 ** prorogato fino al 2006 *** prorogato fino al 2012 (I Programma triennale) 32 L’articolo 12, tra l’altro, richiama gli Stati a riconoscere la necessità della disponibilità di solide basi scientifiche per assistere gli amministratori della pesca, prescrivendo che sia assicurata la conduzione di un’adeguata ricerca su tutti gli aspetti della pesca e che siano raccolti dati affidabili e accurati per valutare lo stato dell’ecosistema e delle risorse alieutiche creando una struttura istituzionale adeguata. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 42 I Piani hanno, inoltre, consentito la costituzione e il consolidamento di diverse strutture di ricerca che, attraverso l’adozione di metodologie scientifiche sempre più affinate, hanno portato ad una partecipazione del Paese risultata, stando a quanto riportato dall’amministrazione, fra le più consistenti e produttive nell’ambito degli organismi internazionali che si occupano della tematica33. Il d.lgs. n. 154/2004 ha confermato fra gli obiettivi della programmazione settoriale “lo sviluppo della ricerca scientifica applicata alla pesca e all’acquacoltura”, finalizzata a “sostenere il conseguimento degli obiettivi previsti nel Programma nazionale” (art. 9). Ha, inoltre, previsto che per le attività di ricerca e studio il MIPAAF si avvalga di istituti scientifici, ivi compresi i consorzi nazionali di settore promossi dalle associazioni nazionali delle cooperative della pesca, e che i risultati delle ricerche eseguite siano esaminati dal Comitato per la ricerca applicata alla pesca e all’acquacoltura (art. 9, punto 3)34. Nella prospettiva di un’attività di ricerca sempre più efficiente, avendo il primo Programma triennale della pesca e dell’acquacoltura 2007-2009 considerato “urgente integrare le conoscenze e le competenze nei vari centri di ricerca distribuiti nei territori regionali e realizzare un coordinamento centrale”, sin dal 2009 è stata costituita in via sperimentale una rete di ricerca finalizzata a fornire agli operatori una solida base conoscitiva, imprescindibile per la nuova politica comune della pesca. Il Programma 2013-2015, ponendosi in continuità con le precedenti programmazioni, individua le aree di ricerca prioritarie35 e considera imprescindibile l’aggiornamento continuo dello stato della pesca e dell’acquacoltura al fine di disporre di un quadro di riferimento unico ed affidabile per tutte le funzioni di natura decisionale e gestionale. 33 In argomento, Ministero delle politiche agricole e forestali, Lo stato della pesca nel mare e nelle acque interne d’Italia, 2011, par. 15.3 “La ricerca nel settore della pesca”. 34 Il Comitato, nominato con decreto del Ministro per l’agricoltura, ha durata triennale ed è presieduto dal Direttore generale per la pesca e l’acquacoltura. 35 Le aree prioritarie sono, per la pesca: i metodi scientifici per l’ottimizzazione dei piani di gestione, il rafforzamento delle reti della ricerca in pesca a livello nazionale e mediterraneo, il coinvolgimento del mondo della pesca nelle attività di ricerca, la valorizzazione delle conoscenze locali e tradizionali e delle problematiche del lavoro, la partecipazione nazionale al sistema comunitario della raccolta dati; per l’acquacoltura: il supporto della programmazione delle aree allocate all’acquacoltura nell’ambito della gestione integrata delle zone costiere, lo sviluppo del sistema GIS (Sistema informativo geografico) pesca nazionale verso la maricoltura, la ricerca per le nuove specie candidate per ampliare la gamma produttiva della acquacoltura marina italiana (par. 7 del Programma). Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 43 3.1. Lo stato di attuazione degli interventi In attuazione delle disposizioni relative all’attività di ricerca nel settore, l’Amministrazione ha adottato i seguenti provvedimenti: - decreto del Direttore generale in data 14 ottobre 2013 con cui è stato rivolto invito ai soggetti pubblici e privati iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche istituita presso il MIUR a presentare progetti di ricerca a supporto del Programma 2013-2015, rispondenti agli indirizzi strategici e agli obiettivi dallo stesso enunciati. Il decreto individua: gli argomenti specifici afferenti alle tematiche oggetto di ricerca36 che devono essere trattati, le modalità di redazione dei progetti, i massimali dei finanziamenti concedibili, la composizione della Commissione di valutazione e le modalità dell’istruttoria, da concludere entro il 22 dicembre 2013, vale a dire entro 30 giorni dal termine di presentazione delle proposte; - decreto del Direttore generale del 30 dicembre 2013, con cui è stata approvata la graduatoria finale, in esito alla quale i progetti sono “ammessi a contributo, esclusi e idonei non ammessi in quanto non finanziabili per l’esaurimento delle risorse destinate alla specifica tematica”; - decreto del Direttore generale in data 22 settembre 2014, con cui analogo processo è stato attivato per l’anno 2015, prevedendosi la presentazione delle proposte di progetto entro 40 giorni dalla data di pubblicazione dello stesso decreto sulla G.U. (avvenuta il 2 ottobre 2014); - decreto del Direttore generale in data 23 dicembre 2014, con cui è stata approvata la graduatoria finale. 36 Le tematiche di ricerca sono: A-Risorse biologiche, C-Acquacoltura, E-Economia della pesca e dell’Acquacoltura, G-Attività funzionale alla ricerca in pesca e acquacoltura. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 44 Tabella 9 - Progetti di ricerca ai sensi del d.m. n. 55 del 14 ottobre 2013 CAP 7043 - E.F. 2013 Tematica A: Risorse biologiche C: Acquacoltura E: Economia della pesca e dell'acquacoltura G: Attività funzionale alla ricerca in pesca e acquacoltura Contr. concesso Importo erogato* Proponente Titolo progetto Durata Avanzam. ISMAR -CNR Stima sopravvivenza pesci cartilaginei rigettati dalla piccola pesca demersale: indagine pilota nella AMP "Tavolara-Punta Coda Cavallo" 15 mesi inizio 15 luglio 2014 45.600,00 9.120,00 Dip. Scienze Ecologiche e Biologiche Univ.Studi Tuscia Viterbo Valutazione quali-quantitativa dei "rigetti della pesca a strascico nelle marinerie di Civitavecchia ed individuazione dei possibili canali per un loro utilizzo" 18 mesi inizio 10 luglio 2014 73.808,00 14.761,60 S.I.B.M. Soc.It.Biol. Marina Costituzione gruppi lavoro finalizzati all'ottimizzazione metodologie indagini campionarie per valutazione stato risorse alieutiche 12 mesi inizio 1 marzo 2014 76.000,00 60.800,00 CoNISMa - UNIMAR CNR IAMC -CNR ISMAR -COISPA Basi scientifiche e strumenti a supporto dei Piani di gestione della pesca nell'ambito della PCP e delle politiche ambientali ed economiche 36 mesi inizio 22 settembre 2014 927.000,00 463.500,00 Consiglio ricerca e sperimentazione in agricoltura-Centro Ricerca produzione carni e miglioramento genetico Valutazione della capacità restitutiva degli ambienti lagunari a sostegno di stock ittici locali costieri:aspetti quantitativi e qualitativi nei siti pilota dei laghi costieri di Fogliano e Caprolace (Circeo) 24 mesi inizio 1 gennaio 2015 111.198,00 22.239,60 Dip. di biologia - Univ. Studi Roma "Tor Vergata" Come sopra 24 mesi data inizio non comunicata 61.802,00 14.761,60 Consorzio UNIMAR soc.coop. Aggiornamento naz. Produzioni al consumo dell'acquacoltura, Reg.CE 762/2008, elaborazione dati su base Eurostat e per il settore della maricoltura, definizione di sistemi di pianificazione e programmazione degli spazi marittimi da allocare all'acquacoltura, secondo le recenti indicazioni del Programma Nazionale 2013-2015 e della propposta di direttiva 2013 (COM 133) pe un "Maritime Spatial Planning" 24 mesi inizio 16 giugno 2014 332.500,00 166.250,00 Dip. Scienze economiche e statistiche (DISES) Un.Studi Salerno Analisi delle strutture produttive e delle caratteristiche socio-economiche delle marinerie italiane 18 mesi inizio 24 giugno 2014 22.500,00 4.500,00 NISEA Soc.coop. Analisi delle strutture produttive e delle caratteristiche socio-economiche delle marinerie italiane 18 mesi inizio 15 giugno 2014 40.500,00 20.250,00 Federcoopesca Strumenti di gestione e sostenibilità pesca italiana: una valutazione di impatto dell'introduzione di quote di sforzo trasferibili 24 mesi inizio ottobre 2014 70.650,00 35.325,00 Consorzio UNIMAR soc.coop. Iniziative di diffusione delle conoscenze scientifiche e occasioni di confronto aulle ricadute applicative dei risultati della ricerca in pesca e acquacoltura 18 mesi inizio 22 luglio 2014 200.000,00 100.000,00 ISPRA Ist.Sup.Prot.Ric.Amb. Trasferimento e diffusione delle conoscenze dei risultati della ricerca in Acquacoltura:creazione e gestione di una Rete di ricerca Nultistakeholders in acquacoltura 24 mesi inizio 1 novembre 2014 44.000,00 S.I.B.M. Soc.It.Biol. Marina Redazione dell'Annuario sullo stato delle risorse e sulle strutture produttive dei mari italiani 11 mesi inizio 16 giugno 2014 27.000,00 21.600,00 NISEA Soc.coop. Redazione dell'Annuario sullo stato delle risorse e sulle strutture produttive dei mari italiani 11 mesi inizio 16 giugno 2014 18.000,00 9.000,00 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione * dati aggiornati al 5 febbraio 2015 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 45 Tabella 10 - Progetti di ricerca ai sensi del d.m. n. 58 del 2 ottobre 2014 CAP 7043 - E.F. 2014 Tematica Contr. concesso Importo erogato* Proponente Titolo progetto Durata Avanzam. Consorzio UNIMAR soc. coop Monitoraggio e valutazione dei dati relativi ai rigetti della pesca, alla quantità del pescato sottomisura sbarcato dalla flotta italiana ed eventuale sua utilizzazione, in attuazione della riforma della PCP (Politica Comune della Pesca) nell'ambito della specificità del Mediterraneo di cui alla lett. a), art. 15, reg. (UE) 1380/2013 12 mesi --- 95.000,00 0 Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia marina ed Ecologia applicata "G.Bacci" di Livorno (CIBM) Progetto coordinato: Indagine conoscitiva sullo scarto della pesca alle specie demersali nei mari italiani: valutazioni propedeutiche per l'implementazione delle disposizioni comunitarie in tema di obbligo di sbarco (Regolamento UE 1380/2013, art. 15) - Caratterizzazione dello scarto della pesca demersale nei mari italiani con stime dello scarto di specie sottoposte a taglia minima e valutazioni per la gestione delle catture indesiderate soggette a obbligo di sbarco 12 mesi --- 22.050,00 0 COISPA Tecnologia & Ricerca Progetto coordinato: Indagine conoscitiva sullo scarto della pesca alle specie demersali nei mari italiani: valutazioni propedeutiche per l'implementazione delle disposizioni comunitarie in tema di obbligo di sbarco (Regolamento UE 1380/2013, art. 15) - Valutazione degli impatti potenziali dell'applicazione della Politica Comune della Pesca (UE Reg. 1380/2013, art. 14 e art. 15) sulle dinamiche della pesca demersale italiana 12 mesi --- 22.500,00 0 Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) - Istituto di Scienze Marine (ISMAR) Ancona Progetto coordinato: Indagine conoscitiva sullo scarto della pesca alle specie demersali nei mari italiani: valutazioni propedeutiche per l'implementazione delle disposizioni comunitarie in tema di obbligo di sbarco (Regolamento UE 1380/2013, art. 15) - Revisione delle conoscenze sugli attrezzi destinati alla cattura di specie demersali e sulla loro selettività in funzione dell'applicazione dell'esenzione De minimis (Reg. UE 1380/2013, art. 15) 12 mesi --- 22.500,00 0 NISEA soc. coop. Progetto coordinato: Indagine conoscitiva sullo scarto della pesca alle specie demersali nei mari italiani: valutazioni propedeutiche per l'implementazione delle disposizioni comunitarie in tema di obbligo di sbarco (Regolamento UE 1380/2013, art. 15) - Caratterizzazione socio-economica dello scarto della pesca per le specie demersali nei mari italiani e valutazione delle implicazioni di natura bioeconomica. Individuazione di nuove linee di mercato per la commercializzazione degli organismi soggetti all'obbligo di sbarco (Reg. UE 1380/2013, art. 15) 12 mesi --- 22.500,00 0 CoNISMa - Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare Valutazione degli effetti sulla risorsa vongole dell'eventuale ridefinizione della taglia minima ed una migliore gestione biologica e commerciale del prodotto 12 mesi --- 53.600,00 0 Consorzio UNIMAR soc. coop Valutazione degli effetti sulla risorsa vongole dell'eventuale ridefinizione della taglia minima ed una migliore gestione biologica e commerciale del prodotto 12 mesi --- 10.400,00 0 Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) - Istituto di Scienze Marine (ISMAR) Sviluppo di un framwork tecnico scientifico innovativo per la messa a punto di piani di gestione pluriennali per la pesca in accordo con il Reg. (UE) n. 1380/2013 24 mesi --- 72.000,00 0 B: Tecnologia della pesca CEISCO - Centro Italiano per lo Sviluppo della Cooperazione Studio per la valutazione dell'impatto sulle specie bersaglio attraverso l'utilizzo di materiali e/o metodi alternativi, quali il "palangaro attrezzato in forma artigianale", al fine di ridurre al minimo gli effetti negativi sull'ecosistema marino 12 mesi --- 56.000,00 0 G: Attività funzionale alla ricerca in pesca e acquacoltura UNIMED - Unione delle Università del Mediterraneo Elementi di base, misure programmatiche, aspetti esecutivi del diritto internazionale del mare, diritto dell'Unione europea e regime della pesca e dell'acquacoltura nel sistema Paese Italia 12 mesi --- 90.000,00 0 A: Risorse biologiche Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione * dati aggiornati al 5 febbraio 2015 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 46 Stante la soppressione, ai sensi del d.l. 6 luglio 2012, n. 95 (contenente “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”), del Comitato ricerca scientifica e tecnologica istituito con d.lgs. n. 154/2004, che aveva, tra l’altro, il compito di valutare le relazioni finali dei progetti di ricerca finanziati, è stato costituito con d.m. del 21 luglio 2014 un gruppo di lavoro interno all’Amministrazione per la valutazione delle relazioni finali e la successiva liquidazione dei contributi37. 3.2. La gestione delle risorse Le risorse destinate alle iniziative di ricerca sono allocate sul capitolo 7043 dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole denominato “contributi per la ricerca scientifica e tecnologica applicata alla pesca marittima”, capitolo che, al contempo, finanzia i Protocolli d’intesa con le Capitanerie di porto di cui si dirà al par. VI.4.1., nonché ulteriori iniziative non ricollegabili al Programma. Tabella n. 11 - Cap. 7043 - Contributi per la ricerca scientifica e tecnologica applicata alla pesca marittima Progetti approvati nel 2013 Impegni 2013 Pagamenti 2013 % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c= (a-b) 2.050.558,00 942.107,80 46% 1.108.450,20 Progetti approvati nel 2014 Impegni 2014 Pagamenti 2014 % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c= (a-b) 466.550,00 0% 466.550,00 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione La massa impegnabile per l'anno 2013 è di euro 6.481.157 (stanziamento euro 3.028.578 - residui "F" 2012 euro 3.452.579) La massa impegnabile per l'anno 2014 è di euro 3.031.427 (stanziamento euro 2.535.061 - residui "F" 2013 euro 496.366) 37 Le modalità previste per ottenere la liquidazione del contributo sono state determinate, ai fini della verifica amministrativa, dalla circolare n. 7/0640 dell’11.2.2013. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 47 I dati confermano i tempi lunghi occorsi per l’avvio e lo sviluppo delle iniziative di ricerca, cui sono conseguiti, quindi, pagamenti assai differiti nel tempo, complessivamente pari, alla data del 5 febbraio 2015, a euro 942.107,80. Massima attenzione si impone all’Amministrazione al fine di scongiurare che le somme impegnate vadano in perenzione. Lo stanziamento iniziale di competenza 2015, pari a euro 2.454.383, risulta sostanzialmente omologo a quello dell’esercizio precedente e presuppone, evidentemente, la convinzione dell’Amministrazione di riuscire ad accelerare il processo di spesa, che negli esercizi precedenti ha invece generato un’ingente mole di residui. 4. L’informazione statistica Un ruolo centrale di supporto all’elaborazione delle strategie gestionali nel settore è sicuramente svolto dai sistemi informativi. In ambito comunitario, posto che il sistema di raccolta dati precedentemente praticato dagli Stati membri in maniera indipendente e all’interno di programmi di ricerca frammentari non risultava efficiente, sin dal 2000 è stato istituito un “quadro comunitario” per la raccolta e la gestione dei dati essenziali all’attuazione della politica comune della pesca, addossando agli Stati membri la responsabilità della raccolta dati, sostenuta con fondi comunitari e da coordinare con i programmi di raccolta degli altri Stati membri operanti nella stessa regione marina. Le modalità di attuazione di tali programmi di raccolta, univoche per tutti gli Stati membri, nel periodo sino al 2008 hanno trovato disciplina nei Regolamenti (CE) n. 1543/2000, n. 1639/2001 e n. 1581/2004. Successivamente, i Regolamenti nn. 199, 665 e 762 del 2008 e n. 93 del 2010 hanno imposto l’adozione di un Programma pluriennale nazionale per la raccolta, la gestione e l’uso dei dati approvato dalla Commissione europea. In particolare, il Regolamento n. 199/2008, seguito dal Regolamento finanziario n. 1078/2008, ha previsto un aiuto comunitario per i programmi nazionali - in quanto trattasi di ”spese i cui benefici possono essere percepiti solo su scala comunitaria” - nella misura del 50 per cento della spesa pubblica sostenuta, poi elevato all’80 per cento dal Regolamento UE n. 508/2014 relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca (FEAMP)38. 38 Il Regolamento relativo al FEAMP, nell’abrogare il Regolamento CE n. 861/2006, ha previsto un nuovo quadro normativo per la raccolta dati alieutici, in base al quale le spese in materia di raccolta di dati di base per il periodo 2014-2020 sono finanziate dal FEAMP nell’ambito del relativo programma operativo. Il Regolamento, peraltro, non è entrato in vigore nel 2013, diversamente da quanto previsto, per la durata del Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 48 In ambito nazionale, poi, numerosi interventi normativi hanno previsto l’implementazione di un sistema di raccolta dei dati che fosse d’ausilio per le scelte europee39. Inizialmente, la l. n. 41/1982 all’art. 5 dispose, oltre alla costituzione presso l’ISTAT di un gruppo di lavoro incaricato della formulazione di proposte per il miglioramento del sistema di statistiche della pesca, l’assegnazione al Ministero della marina mercantile del personale civile indispensabile per la raccolta, verifica ed elaborazione dei dati utili alla predisposizione delle statistiche ritenute necessarie. Successivamente, il d.lgs. n. 154/2004 abrogativo della legge n. 41 - previde che il Ministero delle politiche agricole, sentiti l’ISTAT e gli organismi nazionali e regionali competenti in materia facenti parte del SISTAN - sistema statistico nazionale40 -predisponesse, tenendo conto delle esigenze informative istituzionali comunitarie, nazionali e regionali, i programmi di produzione dei dati statistici riguardanti il settore e ne curasse la divulgazione, assicurandone la fruizione in particolare a Regioni e Province autonome (art. 11). Il Programma 2013-2015, al paragrafo 7, si pone l’obiettivo di “migliorare l’efficienza dell’azione pubblica relativamente all’esecuzione del Programma annuale nazionale di cui al Reg. n. 199/2008 in materia di raccolta dati, anche attraverso gli stanziamenti recati dal capitolo per la ricerca scientifica e tecnologica integrandone appositamente la denominazione”. Tale integrazione non è stata sinora effettuata in quanto l’opportunità è ancora in via di considerazione a seguito della circostanza per cui a partire dal 1° gennaio 2014 il Regolamento CE del Consiglio n. 861 del 22 maggio 2006 ha previsto un nuovo quadro normativo per la raccolta dati alieutici. procedimento legislativo e la Commissione ha, di conseguenza, esteso al periodo 2014-2016 il Programma pluriennale dell’Unione per il periodo 2011-2013. 39 I dati raccolti - disponibili sugli archivi statistici nazionali, ISTAT e area SISTAN dell’Istituto ricerche economiche per la pesca e l’acquacoltura - si riferiscono a: sforzo di pesca - insieme di fattori della produzione concorrenti alla cattura delle risorse ittiche - per i quali esistono raccolte omogenee dal 2000 in esecuzione del regolamento CE n. 1543/2000, poi modificato dal Reg. n. 199/2008; flotta da pesca - insieme delle navi in possesso di licenza di pesca - il cui censimento inizia ai sensi della l. n. 41/1982 che comporta il collegamento della base ISTAT con l’archivio delle licenze di pesca; catture - nel Mediterraneo e in acque oceaniche, sbarcate in Italia - per le quali esistono dati dal 1921 al 2010. 40 Il Sistema statistico nazionale (Sistan) - istituito dal d.lgs. n. 322 del 1989 - è la rete di soggetti pubblici e privati che fornisce al Paese e agli organismi internazionali la informazione statistica ufficiale. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 49 4.1. Lo stato di attuazione del Programma italiano di raccolta dati alieutici Il Programma di raccolta dati alieutici in accordo con il Reg. CEE n. 199/200841 - per la cui attuazione è stato previsto un contributo per il 2013 di euro 4.622.761,38 (quota nazionale) ed euro 4.183.967,44 (quota comunitaria), per il 2014 di euro 1.802.404,55 (quota nazionale) ed euro 7.209.618,18 (quota comunitaria)42- in mancanza di una struttura idonea interna all’Amministrazione viene svolto, sin dal 2009, attraverso la collaborazione prestata da un’associazione composta da enti pubblici e privati43 in forza di convenzione pubblica, stipulata il 9 marzo 201144 per il periodo 2011-2013. Nel corso del 2013 il Programma è stato volto ad approfondire: - le attività che ogni istituto deve svolgere nel rispetto del PN; - le scadenze per la spedizione di dati e relazioni; - le procedure per il rimborso delle spese conformi alle tabelle finanziarie allegate al PN, sostenute per lo svolgimento delle attività; - le sanzioni per il totale o parziale inadempimento delle attività previste dalla convenzione. Le attività oggetto della Convenzione riguardante le iniziative 2011-2013 sono state completamente espletate. Risulta sinora corrisposto solo l’anticipo del 50 per cento (co- 41 La gestione del Programma comunitario in argomento, se pur indicato nel punto 7 del documento relativo alla programmazione triennale 2013-2015 ex art. 2 c. 5 decies del d.l. n. 225/2010, convertito con modifiche dalla l. n. 10/2011, a livello attuativo e procedurale è indipendente rispetto alla gestione degli interventi e delle misure nazionali. 42 A fronte di tale previsione, nel corso del 2013 si è provveduto all’anticipazione di euro 2.311.380,69 della quota comunitaria ed euro 2.311.380,69 della quota nazionale. Nel 2014, non essendo ancora disponibili risorse europee, con d.m. del 12 maggio 2015 è stata erogata un’anticipazione, a valere sui fondi messi a disposizione dall’Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea, sulle somme relative all’annualità 2014, pari a euro 4.506.011,37, di cui euro 3.604.809,09 a valere sulla quota comunitaria ed euro 901.202,28 a valere sulla quota nazionale. 43 Associazione temporanea di scopo costituita da: Istituto di ricerche economiche per la pesca e l’acquacoltura (IREPA ONLUS), in qualità di mandataria capogruppo, Consorzio per il centro interuniversitario di biologia marina ed ecologia applicata “Guido Bacci” (CIBM), Consorzio Unimar Scarl (UNIMAR), CNR – Istituto di scienze marine (ISMAR) U.O.S. Ancona, CNR – Istituto per l’ambiente marino e costiero (IAMC) U.O.S. di Mazara del Vallo, COISPA Tecnologia & Ricerca Scrl (COISPA), Laboratorio di biologia marina e pesca dell’Università degli studi di Bologna, dipartimento di biologia evoluzionistica sperimentale, dipartimento di zoologia dell’Università degli studi di Bari, dipartimento di biologia animale ed ecologia dell’Università degli studi di Cagliari, Università degli studi di Roma – Tor Vergata, in qualità di mandanti. 44 La convenzione con ATS-IREPA disciplina: le attività di competenza del singolo Istituto, le scadenze per la resa dei dati, le modalità di rimborso delle spese, le sanzioni per eventuali inadempimenti. Il costo indicativo del programma pluriennale è quantificato in 24.140.715 euro. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 50 munitario e nazionale) per tutte e tre le annualità; per il saldo, si resta in attesa della definitiva approvazione delle rendicontazioni inviate ai competenti uffici comunitari45 46. Per quanto riguarda le attività previste per il triennio 2014-2016, il MIPAAF, a seguito di avviso pubblico ex art. 12 della l. n. 241/1990 ha individuato, con d.d. n. 9 del 22 maggio 2014, l’organismo avente i requisiti idonei per assistere la Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura nell’esecuzione del Programma nazionale 2014-201647. La convenzione con il suddetto organismo è stata stipulata in data 7 luglio 201448. Le iniziative di produzione e trasmissione dati in ambito nazionale, poi, si sono sostanziate nei rapporti indicati nella tabella che segue. 45 La misura del contributo finanziario della Comunità (50 per cento del totale) è quantificata con decisione annuale e versata in tranches successive, prima del 50 per cento e poi del saldo, a seguito dell’approvazione della rendicontazione delle spese sostenute trasmessa dall’Amministrazione. 46 Le risorse nazionali vengono messe a disposizione dall’IGRUE previa pubblicazione del decreto annuale di cofinanziamento adottato a seguito della decisione finanziaria della Commissione (per il 2013 Decreto Ispettore generale capo in data 17 ottobre 2013, per il 2014 in data 18 giugno 2014). 47 Associazione temporanea di scopo costituita dal CNR – dipartimento di scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente, in qualità di mandataria, dal Consorzio per il centro interuniversitario di biologia marina ed ecologia applicata “Guido Bacci” (CIBM), COISPA Tecnologia Ricerca Scarl – stazione sperimentale per lo studio delle risorse del mare, ITAFISHSTAT – Consorzio per lo sviluppo delle statistiche economiche della pesca, Consorzio UNIMAR Scarl, Università degli studi di Bari “Aldo Moro” – dipartimento di biologia, Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” – dipartimento BiGeA laboratorio di biologia marina e pesca, Università degli studi di Cagliari – dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente, Università degli studi di Roma “Tor Vergata” – dipartimento di biologia LESA. 48 Il decreto approvativo della Convenzione adottato il 12 novembre 2014 prevede un rimborso massimo della spesa pari a euro 9.012.022,75 per l’annualità 2014. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 51 Tabella 12 - Convenzioni/Protocolli stipulati per la raccolta di dati statistici CAP 1414 Anno 2013 2014 Atto Soggetto contraente Data stipula Durata Oggetto Convenzione art.15, l.241/1990 e succ.mod. Consiglio Nazionale Ricerche (CNR)- Istituto Ambiente Marino Costiero (IAMC) 18.12.2013 10 mesi dalla stipula. Concessa proroga fino al 15.1.2015 Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) 18.12.2013 6 mesi dalla stipula. Concessa proroga fino al 18.12.2014 Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto 9.5.2007 con modifiche del 12.2.2009 e 28.3.2012 fino alla nuova stipula del giugno 2014 Rapporto di collaborazione finalizzato alla produzione e trasmissione dei dati statistici pesca in base ai regolamenti (CE) n.1921/2006 e n.216/2009 Rapporto di collaborazione finalizzato ad una indagine statistica che consenta una valutazione sistematica dell'impatto della legislazione sulle PMI mediante un "test PMI" che tenga conto delle eventuali differenze di dimensione delle imprese Inserimento informatico dei dati contenuti nei Giornali di Bordo, nonché inserimento dei dati relativi alle dichiarazioni di sbarco, note di vendita, dichiarazioni di assunzione incarico e documenti di trasporto nel portale SIAN - Sist. Inform. Agr. Naz. Convenzione art.15, l.241/1990 e succ.mod. Protocollo d'intesa Regolamento (CE) n.1224/2009 Protocollo d'intesa Regolamento (CE) n.1224/2009 Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto 27.6.2014 triennale Convenzione art.2, c. 1, lett.a) d.p.r. n. 200/2001 Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare - ISMEA 18.12.2014 31.12.2015 Inserimento informatico dei dati contenuti nei Giornali di Bordo, nonché inserimento dei dati relativi alle dichiarazioni di sbarco, note di vendita, dichiarazioni di assunzione incarico e documenti di trasporto nel portale SIAN Predisposizione di uno studio inerente la messa a sistema dei dati economici esistenti nel settore della pesca e dell'acquacoltura Importo Data impegni 150.000* 190.000** 123.000 Pagamenti Importo Data % 30% anticipazione e 70% conclusione progetto 18.000 27.5.2014 30% impegno 19.12.2013 30% anticipazione e 70% conclusione progetto 54.000 27.5.2014 30% impegno 19.11.2013 accreditati mediante oo.aa. ad impegno contemporaneo 150.000 19.11.2013 settembre 2014 accreditati mediante oo.aa. ad impegno contemporaneo 190.000 settembre 2014 60.000 27.12.2013 180.000 Condizioni economiche / rimborsi 22.12.2014 50% anticipazione e 50% conclusione progetto * l'importo totale della collaborazione è di euro 300.000, dei quali 150.000 gravano sul cap. 7043 ** l'importo totale della collaborazione è di euro 490.000, dei quali 300.000 gravano sul cap. 7043 per i primi dodici mesi, salvo riconsiderazione in relazione alle effettive esigenze negli anni successivi CAP 1415 Anno Soggetto contraente Atto 2013 Convenzione art.2, c. 1, lett.a) d.p.r. n. 200/2001 Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare - ISMEA 2014 Convenzione art.2, c. 1, lett.a) d.p.r. n. 200/2001 Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare - ISMEA Data stipula Durata Oggetto 17.12.2013 scadenza 31.12.2014 "Servizio informativo per il settore della pesca" - SISP da realizzare attraverso le sottoindicate attività: servizi di rilevazione, analisi ed elaborazioni dati; reti di rilevazione, panel per la rilevazione dei consumi domestici; servizi informatici e servizi di divulgazione telematica 30.07.2014 scadenza 31.12.2014 "Servizio informativo per il settore della pesca"- SISP Importo 345.000 263.000 Data impegni Condizioni economiche / rimborsi 19.12.2013 i pagamenti vengono effettuati in relazione ai S.A.L. Pagamenti Importo Data i pagamenti vengono effettuati in relazione ai S.A.L. Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione. I dati sono aggiornati al 5 febbraio 2015 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 52 % Si rileva che, laddove previsti dagli atti convenzionali, gli organismi di controllo – nella specie del Comitato di rendicontazione e certificazione delle spese e del responsabile della realizzazione degli interventi – risultano nominati, seppur con grande ritardo rispetto all’avvio delle attività. Con riguardo all’andamento del protocollo d’intesa con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, il Reparto Pesca Marittima del Corpo ha trasmesso - su richiesta avanzata il 5 novembre 2013 dalla competente Direzione Generale del MIPAAF - le relazioni finali sui risultati conseguiti e sulle verifiche effettuate nelle annualità 2012 e 2013, predisposte dalle competenti Autorità marittime periferiche. L’Amministrazione ritiene che l’attività svolta sia conforme al disposto della Convenzione e abbia consentito di alimentare adeguatamente il portale SIAN49, agevolando in tal modo gli Uffici marittimi nello svolgimento dell’attività istituzionale di vigilanza e controllo nel settore pesca. Infine, risultano in fase di valutazione altre iniziative concernenti ulteriori analisi statistiche. 4.2. La gestione delle risorse Le risorse destinate all’implementazione e gestione dei supporti informativi sono allocate sui capitoli 1414 “Spese di gestione e funzionamento del sistema di statistiche della pesca” e 1415 “Spese per l’attivazione del sistema di rilevazione sugli andamenti congiunturali di mercato e sui consumi in materia di pesca e acquacoltura”50. 49 Il SIAN è il sistema informativo unificato di servizi del comparto agricolo, agroalimentare e forestale messo a disposizione dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dall'Agea - Agenzia per le erogazioni in agricoltura per assicurare lo svolgimento dei compiti relativi alla gestione degli adempimenti previsti dalla PAC - Politica Agricola Comunitaria, con particolare riguardo ai regimi di intervento nei diversi settori produttivi. 50 Diversamente da quanto auspicato dal Programma, il capitolo 7043 - destinato ad erogare contributi per la ricerca scientifica e tecnologica - non risulta a tutt’oggi modificato nella denominazione, di talchè ne è precluso l’utilizzo per il miglioramento dell’esecuzione del Programma annuale nazionale di cui al Reg. n. 199/2008. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 53 Tabella 13 - Cap. 1414 - Spese di gestione e di funzionamento del sistema di statistiche della pesca Convenzioni/Protocolli d'intesa 2013 Impegni 2013 Pagamenti 2013 % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c= (a-b) 390.000,00 222.000,00 57% 168.000,00 Convenzioni/Protocolli d'intesa 2014 Impegni 2014 Pagamenti 2014 % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c= (a-b) 313.000,00 190.000,00 61% 123.000,00 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione Lo stanziamento per l'anno 2013 è di euro 423.661 Lo stanziamento per l'anno 2014 è di euro 313.122 Tabella 14 - Cap. 1415 - Spese per l'attuazione del sistema di rilevazione sugli andamenti congiunturali di mercato e sui consumi in materia di pesca e acquacoltura Convenzioni 2013 Pagato 2013 Pagato 2014 C/C 2013 % Imp. / Stanz. C/C 2013 C/R 2013 (a) (b) (b/a) (c) (d) 363.266,00 345.000,00 95% Stanziamento 2013 Impegni 2013 0,00 Totale pagamenti % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare e=(c+d) (e/b) f= (b-e) 0,00 0,00 0% 345.000,00 Convenzioni 2014 Impegni 2014 C/C 2014 % Imp. / Stanz. Totale pagamenti % Pagam. / Imp. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) (c) (c/b) d= (b-c) 263.522,00 263.000,00 100% Stanziamento 2014 0,00 0% 263.000,00 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione. I dati dell'anno 2014 sono aggiornati al 5 febbraio 2015 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 54 Lo stanziamento di ambedue i capitoli - in diminuzione nel biennio - risulta quasi interamente impegnato nel 2013 a seguito della stipula delle convenzioni intervenuta a fine anno e dell’accreditamento ad impegno contemporaneo a favore delle Capitanerie di porto del 19 novembre. In conseguenza di ciò e del fatto che i termini di molte convenzioni sono stati prorogati a fine 2014, risultano effettuati in ambedue gli anni pagamenti in misura molto ridotta. 5. Semplificazione delle procedure amministrative L’aiuto al comparto della pesca è stato negli anni assicurato anche attraverso interventi di semplificazione amministrativa atti a ridurre l’aggravio rappresentato dalla lunghezza delle procedure e dalla eccessiva quantità di adempimenti richiesti. In tale senso hanno disposto, nei tempi più recenti: - il d.l. n. 171/2008, destinato al rilancio competitivo del settore agroalimentare, che ha demandato ad un decreto ministeriale non ancora emanato di semplificare le procedure per il rilascio e rinnovo delle concessioni in acqua pubblica ad uso acquacoltura; - il d.l. n. 83/2012 per la crescita del Paese, che ha, tra l’altro, semplificato la procedura per ottenere l’autorizzazione all’esercizio in mare di nuovi impianti di acquacoltura, i requisiti necessari per l’iscrizione nel registro dei pescatori abilitante all’esercizio della pesca marittima professionale, gli accertamenti sanitari per il personale di bordo dei pescherecci; esteso al settore ittico i “contratti di filiera” e i “contratti di distretto”51; disposto l’informatizzazione del registro dei pescatori marittimi; - il d.l. n. 1/2012 sulle liberalizzazioni, che ha, tra l’altro, sostituito le norme disciplinanti la stipula di convenzioni tra il Ministero e le associazioni di categoria della pesca; - il d.lgs. n. 4/2012, che ha provveduto ad una riorganizzazione della normativa nazionale del settore. Il Programma 2013-2015, ritenendo l’iperregolazione uno dei maggiori fattori di crisi di competitività della filiera ittica, ha previsto interventi normativi mirati alla riduzione degli oneri amministrativi e adempimenti burocratici a carico delle imprese, alla riduzione dei tempi di attesa delle procedure amministrative, alla introduzione di una maggiore pro- 51 I contratti, assimilabili ai contratti di programma, mirano a favorire l’integrazione di soggetti partecipanti ad una stessa filiera, agevolando investimenti o favorendo la ricapitalizzazione delle imprese del comparto. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 55 porzionalità tra oneri amministrativi e dimensione delle imprese, alla prevenzione in sede di recepimento di sovraccarichi di regolazione rispetto a quella minima dalle fonti comunitarie (par. 4.2.8 del Programma). Ha previsto, anche, per la gestione degli adempimenti burocratici, l’avvio sperimentale di un decentramento funzionale delle attività amministrative attraverso un front-office presso le strutture periferiche, nonchè l’attivazione di tutte le misure utili per una completa conoscenza dell’azienda anche sotto il profilo contributivo. Per la realizzazione di quanto sin qui detto l’Amministrazione si prefigge di predisporre uno specifico programma di deleghe alle Organizzazioni di rappresentanza. 5.1. Lo stato di attuazione degli interventi L’Amministrazione dà conto esclusivamente della situazione relativa all’istituzione di Centri di servizio delle associazioni e dei sindacati, per la quale non risultano stanziate le pertinenti risorse e si sta provvedendo attraverso la predisposizione di specifiche proposte normative. 6. Aggiornamento e riqualificazione professionale e divulgazione dei fabbisogni formativi Le profonde innovazioni e trasformazioni del mercato del lavoro della pesca, connesse principalmente all’evoluzione tecnico-scientifica del settore e all’introduzione di una normativa più attenta al rispetto della sicurezza e della salute degli operatori, hanno fatto emergere negli anni più recenti una domanda di professionalità più elevate ed articolate, richiedendo di conseguenza alle autorità competenti un’attenta riflessione sui bisogni di formazione, aggiornamento e riqualificazione52. Il Programma 2013-2015, ritenendo l’imprescindibilità per il raggiungimento degli obiettivi previsti della definizione di un’offerta formativa continua e permanente secondo i principi e le metodologie relative all’apprendimento monitorabile delle persone adulte che scongiuri approcci generici e privi di finalizzazione, ha previsto (par. 4.2.9.1): 52 In argomento, Osservatorio nazionale della pesca 2014 - La formazione. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 56 - la promozione di studi di settore, il monitoraggio del mercato del lavoro, il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di lavoro; - l’individuazione di deleghe per l’assistenza agli operatori del settore, con particolare riguardo all’evoluzione delle tecnologie e alle norme in evoluzione relative a sicurezza marittima, sicurezza e salute degli operatori, salubrità e qualità dei prodotti e dei processi; - l’organizzazione di un sistema informativo/divulgativo specifico per la filiera ittica, anche attraverso uno specifico “portale della pesca” con banche dati sui contratti, consuetudini locali e altri aspetti di interesse specifico della filiera. A detto scopo il Programma prevede la continuazione delle attività da parte del compe- tente Osservatorio nazionale del settore - organismo bilaterale promosso e istituito nel 1994 da FEDERPESCA e dalle tre Organizzazioni sindacali di categoria FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL con l’obiettivo, tra l’altro, di monitorare le esigenze di formazione/informazione del personale navigante e di promuovere e realizzare per questo corsi di formazione professionale. L’Organismo risulta soggetto attuatore ai sensi degli artt. 16, 17 e 18 del d.lgs. n. 154/2004 ed è finanziato con le risorse stanziate sul capitolo 1477 e 7080/5 (d.d. 8 luglio 2013, cfr. punto 6.1.1 della relazione). I risultati dell’attività dell’Osservatorio saranno riscontrati ad avvenuta certificazione delle spese sostenute. 6.1. Lo stato di attuazione degli interventi L’Osservatorio, a seguito del riconoscimento del finanziamento in relazione ai diversi interventi formativi finalizzati al conseguimento di specifiche figure professionali (capo barca alla pesca costiera, marinaio autorizzato alla pesca, padrone marittimo di seconda classe, meccanico navale di seconda classe per motonavi, motorista abilitato, conduttore) nonché alle azioni indirizzate al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza del lavoro ed all’adeguamento normativo imposto dalla normativa di settore - pari a euro 326.195 nel 2013 e 257.630 nel 2014 - ha attuato le iniziative commissionategli per il 2013 per le quali era stata concessa proroga al 31 dicembre 2014 - in misura pari al 75 per cento circa del finanziamento concesso (v. tab. 1). Nel 2014 l’Osservatorio ha presentato entro il 31 marzo - termine fissato dal decreto direttoriale citato - il Programma di attività e relativo piano finanziario, già approvati con Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 57 conseguente impegno dei fondi ed erogazione dell’anticipazione del 50 per cento del contributo concesso. 7. Sostegno all’attività ittica Il rafforzamento dell’impresa ittica e dell’acquacoltura comprende una molteplicità di interventi di sostegno all’attività che il Programma si propone di mettere in atto finanziando quelli ritenuti prioritari, che per l’anno 2013 hanno avuto ad oggetto: - la realizzazione di un sistema di raccolta delle informazioni, in coerenza con le norme comunitarie che prevedono un monitoraggio della pesca sportiva e ricreativa per una corretta gestione delle risorse ittiche; - la realizzazione di un sistema di regolamentazione della pesca sportiva e ricreativa al fine di contrastare la pesca illegale; - le iniziative di armonizzazione delle relazioni tra mondo della pesca sportiva e ricreativa e mondo della pesca professionale anche ai fini della valorizzazione del territorio e della formazione. Tutte le iniziative riferite a tali forme di pesca - nella quale si cela, tra l’altro, molta della piccola pesca illegale - rispondono alla necessità di garantire che esse siano effettuate in maniera compatibile con gli obiettivi e le norme della politica comune della pesca; - la definizione di nuove strategie di mercato, nuove opportunità competitive e occupazionali, nuove forme organizzative, nuove fonti energetiche per la valorizzazione del territorio e delle comunità costiere. L’ultima tipologia di interventi citata costituisce, anche, l’unica individuata come prio- ritaria per il 2014. 7.1. Lo stato di attuazione degli interventi Per il 2013, l’Amministrazione ha adottato i seguenti provvedimenti: - decreto del Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura in data 25 ottobre 2013, con cui vengono individuati i sopraelencati interventi finanziabili per la realizzazione di iniziative di sostegno, i beneficiari, modalità di presentazione - 15 giorni dalla pubblicazione del decreto in G.U. avvenuta il 13 novembre 2013, quindi entro Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 58 il 28 novembre successivo -, contenuto, modalità di valutazione, massimale di intervento e modalità di erogazione del finanziamento, tempi di realizzazione dei progetti massimo dodici mesi dalla notifica di ammissione a contributo -, revoche e controlli da effettuare su base documentale o per via ispettiva; - decreto del Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura in data 12 dicembre 2013, con cui viene approvata la graduatoria dei progetti presentati. L’Amministrazione comunica che ha provveduto alla nomina del Comitato di rendicon- tazione e certificazione delle spese sostenute. A fronte di detta graduatoria risultano concessi/impegnati euro 460.358,70. Per il 2014: - decreto del Direttore generale della pesca marittima e dell’acquacoltura in data 2 ottobre 2014 di individuazione dei requisiti soggettivi e oggettivi dei progetti, delle modalità di presentazione, del contributo massimo concedibile, delle norme procedurali per la concessione delle risorse; - decreto del Direttore generale in data 19 dicembre 2014 di approvazione della graduatoria degli interventi da finanziare. A fronte di detta graduatoria alla data del 5 febbraio 2015 risultano assunti impegni per euro 339.988. 7.2. La gestione delle risorse Le risorse destinate ad iniziative a sostegno dell’attività ittica sono allocate sul capitolo 7080/3 - “Contributi per iniziative a sostegno dell’attività ittica” - unitamente, peraltro, a quelle relative agli interventi di cui agli artt. 16, 17 e 18 del d.lgs. n. 154/2004 di cui si è detto al precedente par. VI.1. La ricostruzione di cui alla tabella che segue enuclea, all’interno del capitolo, la gestione riferita alle sole iniziative qui in discorso sulla base dei dati forniti dall’Amministrazione. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 59 Tabella n. 15 - Cap. 7080 - Contributi alle imprese che esercitano la pesca - PG /03 - Contributi per iniziative a sostegno dell’attività ittica Progetti approvati nel 2013 Impegni 2013 C/R 2012 Pagato tot. C/R 2012 % Pagato / Impegni C/R 2012 Somme in perenzione Impegni 2013 C/C 2013 Pagato % Pagato / Impegni C/C 2013 Tot. impegni Totale pagamenti % Pagam. tot. / Imp. tot. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c=(a-b) (d) (e) (e/d) f=(a+d) g=(b+e) (g/f) h=(f-g) 119.323,50 36% 209.874,70 460.358,70 141.075,75 31% 319.282,95 329.198,20 131.160,50 21.752,25 17% Progetti approvati nel 2014 Impegni 2014 C/R 2013 Pagato tot. C/R 2013 % Pagato / Impegni C/R 2013 Residuo da pagare Impegni 2014 C/C 2014 Pagato % Pagato / Impegni C/C 2014 Tot. impegni Totale pagamenti % Pagam. tot. / Imp. tot. Rimasto da pagare (a) (b) (b/a) c=(a-b) (d) (e) (e/d) f=(a+d) g=(b+e) (g/f) h=(f-g) 0% 339.988,00 0,00 0,00 0,00 339.988,00 0,00 0% 339.988,00 0,00 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall'amministrazione e S.I. Rgs/Cdc. I dati dell'anno 2014 sono aggiornati al 5 febbraio 2015 La massa impegnabile per l'anno 2013 è di euro 1.062.155 (stanziamento euro 435.779 - residui "F" 2012 euro 626.376) La massa impegnabile per l'anno 2014 è di euro 648.486 (stanziamento euro 393.868 - residui "F" 2013 euro 254.618) Lo stanziamento di competenza - stabile nel biennio - risulta di molto incrementato dai residui di stanziamento di provenienza degli esercizi 2012, ultimo anno di gestione del Programma precedente, e 2013. Avendo riferimento agli interventi del Programma approvati nel 2013, si riscontrano nel biennio impegni assunti principalmente in conto residui 2012, e in minima parte sulla competenza. Anche i pagamenti - pari al 30 per cento delle somme complessivamente impegnate - hanno luogo a valere principalmente sulle somme conservate a residui 2012. Con riguardo ai progetti approvati nel 2014, per i quali gli impegni sono assunti principalmente a valere sulla competenza in quanto le somme conservate a residui sono state utilizzate per le iniziative di cui agli artt. 16, 17 e 18 del d.lgs. n. 154/2004 di cui si è detto al par. VI.1.2, non risulta effettuato alcun pagamento. L’esiguità dei pagamenti effettuati nel biennio è probabilmente da ricondurre al ritardo con cui nel 2013 è intervenuto il bando (gli interventi finanziabili sono stati individuati nell’ottobre, la graduatoria approvata il 12 dicembre) e alla fissazione, nel 2014, del termine per il completamento delle attività al mese di dicembre. Non può tuttavia escludersi che la misura delle risorse disponibili, tanto accresciuta dai residui di stanziamento della gestione del Programma precedente, sia risultata eccedente le necessità e/o le capacità di spesa. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 60 8. Tutela della concorrenza e nuovi strumenti assicurativo-finanziari Le pressanti necessità di sostegno creditizio e assicurativo delle imprese operanti nel settore della pesca, finanziariamente fragili anche perché organizzate prevalentemente su base individuale o familiare ed esposte, tra l’altro, a rischi naturali non facilmente gestibili, sono state da sempre all’attenzione del legislatore, che ha disposto diverse misure di supporto creditizio e assicurativo nel corso degli anni53, sino ai tempi più recenti in cui ha provveduto nella sede dei decreti d’urgenza contenenti misure per la crescita54. Il Programma, nel prendere atto della persistente fragilità finanziaria delle imprese di pesca, che per raggiungere una sufficiente redditività necessitano di una maggiore dimensione operativa, di investimenti in sviluppo di reti di vendita e assistenza, in sistemi di formazione, capacità di ricerca e fonti alternative di finanziamento, ravvisa nella carenza di strumenti creditizi, assicurativi e finanziari un’importante aggravante della criticità. Postula, in conseguenza, una forte azione di modernizzazione degli strumenti a sostegno delle imprese per consentire il raggiungimento di un migliore livello di operatività, soprattutto in considerazione del progressivo venir meno degli strumenti d’aiuto comunitari (par. 4.2.7 del Programma). A tale scopo prevede: - il varo di uno specifico Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria ittica, quale strumento di rilancio delle politiche d’impresa gravemente compromesso dalla sempre maggiore difficoltà di accesso al credito; - l’effettiva operatività del Fondo interbancario di garanzia, la cui Sezione speciale istituita con la l. n. 153/1975 contenente al proprio interno la nozione di credito peschereccio, ma di fatto non operante dal 1992 - è stata riavviata ed estesa alla pesca con il trasferimento all’ISMEA-Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - ad opera del d.lgs. n. 102/2004. La Sezione, in virtù di tali previsioni normative, potrebbe concedere fidejussioni a fronte di finanziamenti a favore delle imprese di pesca, erogare 53 In materia, maggiormente significative sono: la l. n. 1547/1956 - istitutiva del Fondo di rotazione per l’esercizio del credito peschereccio -, la l. n. 41/1982 - abrogativa del predetto Fondo di rotazione e istitutiva del Fondo centrale per il credito peschereccio presso il Ministero della marina mercantile -, il d.lgs. n. 154/2004 - che sostiene la promozione su base regionale di strumenti finanziari e assicurativi innovativi di sostegno al settore e dispone l’istituzione presso il Ministero delle politiche agricole e forestali del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura . 54 In proposito, d.l. n. 83/2012 (art. 59, c. 13), estensivo dell’operatività dei consorzi di garanzia collettiva fidi anche alle associazioni nazionali di rappresentanza del settore, e d.l. n. 179/2012 (art. 6, c. 10-quinquies), mobilitante importanti risorse per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese di pesca. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 61 garanzie dirette alle banche e agli intermediari finanziari a fronte di prestiti partecipativi e di partecipazioni assunte nel capitale delle imprese da banche, intermediari finanziari e fondi chiusi di investimento mobiliari, rilasciare controgaranzie e garanzie in collaborazione con Confidi e altri fondi di garanzia pubblici e privati. Ad oggi, peraltro, non risultano assunte iniziative nel senso indicato; - l’innovazione del Fondo di solidarietà nazionale per la pesca e l’acquacoltura - istituito dal d.lgs. n. 154/2004, art.1455 -, attraverso lo sviluppo di forme assicurative che possano coprire le attività di pesca e acquacoltura dai principali rischi metereologici e lo stesso risultato produttivo, nelle quali l’intervento pubblico si concretizzi in un contributo sui premi o la riassicurazione a fronte di rischi non ancora copribili dal mercato. 8.1. Lo stato di attuazione degli interventi Tale ambito di intervento del Programma non ha, sinora, avuto attuazione in quanto non risultano previsti né istituiti capitoli di bilancio per l’attivazione di misure attinenti al Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria ittica e al Fondo interbancario di garanzia in conseguenza del sostanziale disinteresse mostrato da parte del settore. Con riguardo al Fondo di solidarietà nazionale della pesca56, l’azzeramento dello stanziamento del pertinente capitolo di bilancio (cap. 1476) non ha consentito l’introduzione della nuova forma assicurativa. 55 Il Fondo, istituito ai sensi del d.lgs. n. 154/2004 presso il Ministero delle politiche agricole e forestali con l’obiettivo di promuovere principalmente interventi di prevenzione per far fronte ai danni alla produzione e alle strutture produttive causati da calamità naturali e avversità metereologiche, ha una dotazione stabilita dal Programma nazionale nell’ambito della ripartizione delle relative risorse. Con d.m. in data 8 gennaio 2008 sono state individuate le modalità di attivazione della procedura di riconoscimento di calamità naturale, di presentazione delle domande e delle diverse fasi procedurali. 56 Il Fondo negli anni precedenti ha erogato contributi a risarcimento di calamità naturali quali mareggiate, avversità meteo marine estreme, eccessivo surriscaldamento delle acque con conseguente morìa dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, secondo modalità previste dai decreti ministeriali a seguito della dichiarazione dello stato di calamità naturale, sulla base di accertamenti e verifiche effettuati da istituti scientifici di settore. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 62 CAPITOLO VII LE MISURE IN MATERIA DI ACQUACOLTURA Sommario: 1. Lo stato di attuazione degli interventi. Il ruolo crescente assunto dall’acquacoltura nel soddisfare la domanda di prodotti ittici in ambito nazionale ha richiesto interventi che consentano di sopperire almeno in parte alle importazioni da Paesi terzi. Il Programma triennale, pur essendo l’acquacoltura materia di competenza regionale, fa riferimento a quegli aspetti che si integrano con le politiche della pesca nell’ambito delle politiche del mare e tende a perseguire una significativa riorganizzazione del settore con il recupero di linee strategiche definite e comuni, prevedendo interventi mirati: - alla semplificazione amministrativa, soprattutto per le autorizzazioni; - alla programmazione degli spazi da destinare all’acquacoltura; - alla diversificazione strategica ed organizzativa delle attività di acquacoltura; - all’utilizzazione di tutte le opportunità competitive. 1. Lo stato di attuazione degli interventi Per quello che riguarda le iniziative concernenti l’acquacoltura, l’Amministrazione ha fatto riferimento espresso alle sole iniziative di ricerca, che si rivolgono alle tematiche ritenute prioritarie riferite a: - studi a supporto della programmazione delle aree allocate all’acquacoltura, nell’ambito della gestione integrata delle zone costiere; - sviluppo del sistema GIS pesca nazionale verso la maricoltura; - ricerca per le nuove specie candidate per ampliare la gamma produttiva della acquacoltura marina in Italia. L’Amministrazione, peraltro, non ha fornito dati specifici relativamente alle singole ini- ziative, nè ha espresso valutazioni sugli esiti delle ricerche avviate. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 63 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 64 CAPITOLO VIII CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI Il monitoraggio degli interventi previsti dal Programma triennale per la pesca e l’acquacoltura 2013-2015 nei primi due anni della sua vigenza evidenzia una serie di criticità. Le problematiche di maggiore impatto emerse dall’analisi svolta hanno riguardo ai seguenti aspetti: 1. Entità delle risorse rese disponibili per l’attuazione degli interventi previsti dal Programma, relativa allocazione e congruità della programmazione. Dev’essere, innanzi tutto, considerato che le risorse assegnate dal Programma ai settori di intervento ritenuti meritevoli di finanziamento risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelle mobilitate dal precedente atto di programmazione 2007-2009 (poi prorogato a tutto il 2012), ammontando a 38.510.874 euro - poi ridotti a 30.732.073 (il Programma precedente assegnava 71.606.799 euro per il triennio 2007-2009 e 49.970.095 euro per il triennio 2010-2012). Ciò è dovuto ad esigenze di contenimento della spesa collegate alla situazione finanziaria generale, ma non va sottovalutata la scarsa capacità di spesa dell’Amministrazione, malgrado la situazione di difficoltà in cui versa il settore della pesca. Dall’analisi svolta è emerso che nel Programma sono previste, tra le altre, misure di intervento in ambiti che alla prova dei fatti sembrano non aver suscitato interesse alla attivazione, quali ad esempio, l’assegnazione di deleghe alle componenti rappresentative riconosciute di funzioni specifiche e funzionali alla modernizzazione del settore. Ciò sembra frutto di una scarsa consapevolezza nella sede programmatoria delle reali necessità del settore e di una redazione sostanzialmente “tralaticia” del documento di programmazione, che, tra l’altro, appare prescindere, almeno all’atto dell’ideazione, da una conoscenza sufficientemente precisa delle risorse realmente disponibili, rappresentate anche dalle consistenti somme non impegnate conservate a residui della gestione del precedente Programma. La mancanza di un sistema di valutazione dei risultati, che dovrebbe, invece, essere componente essenziale di ogni programmazione, è risultata, anch’essa, gravemente pregiudizievole. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 65 Si deve, peraltro, dare atto di un intervento di riallocazione delle risorse con il conseguente “abbandono” di alcune iniziative in principio programmate a vantaggio di altre ritenute in un secondo momento più meritevoli, grazie alla maggiore attenzione con cui in sede di implementazione sono state valutate fattibilità e utilità in correlazione alle scarse disponibilità finanziarie da allocare. Per l’esercizio 2015 non risultano, poi, alimentati molti dei capitoli di bilancio che presentavano ingenti somme conservate a residui. 2. Tempi di attivazione degli interventi e successiva gestione. L’analisi svolta ha evidenziato una rilevante lentezza nell’attivazione degli interventi, sin dal momento della relativa programmazione. In effetti, solo nel secondo semestre del 2013 sono stati adottati: i provvedimenti per giungere alla individuazione dei soggetti attuatori delle iniziative di cui agli artt. 16, 17 e 18 del d.lgs. n. 154/2004; il bando per l’individuazione dei soggetti pubblici e privati iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche presso il MIUR interessati alla presentazione di progetti di ricerca a supporto del Programma; il decreto di individuazione degli interventi finanziabili per la realizzazione di iniziative di sostegno all’attività ittica e relative modalità attuative. Parimenti, la stipula delle Convenzioni per la produzione e trasmissione dei dati ad uso statistico in ambito nazionale è intervenuta sul finire del 2013. Successivamente all’avvio del primo anno di programmazione, peraltro, l’iter attuativo si è mostrato più celere e sostanzialmente in linea con i normali tempi dell’azione amministrativa. 3. Interventi di riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole. In epoca coeva alla ideazione del Programma 2013-2015 e all’avvio della successiva attuazione, il Ministero delle politiche agricole è stato oggetto di interventi riorganizzativi (dd.p.r. 14 febbraio 2012, n. 41 e 27 febbraio 2013, n. 105) che hanno interessato, tra le altre, anche alcune delle strutture deputate alla relativa gestione. Molto lunghi sono risultati i tempi della preposizione dei titolari delle strutture riorganizzate, rimaste coperte solo ad interim per periodi che si sono protratti anche per tutto Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 66 il 2013, con conseguente rallentamento dell’attività amministrativa di gestione delle iniziative programmate. Inoltre, il grave ritardo con cui è stata emanata la direttiva generale per l’azione amministrativa del 2013, adottata solo nel mese di agosto, ha fatto sì che la gestione rimanesse priva del necessario indirizzo per buona parte dell’anno. 4. Tempestivo utilizzo delle risorse finanziarie. Nonostante il Programma non contenga precise scansioni temporali per la realizzazione degli interventi, deve rilevarsi un’utilizzazione rallentata delle risorse stanziate (alla data del 5 febbraio 2015 risulta impegnato il 72 per cento del totale, pagato il 39 per cento) che riflette le criticità già esposte e consegue, anche, alla necessità del previo utilizzo degli ingenti residui di stanziamento provenienti dalla gestione dell’atto di programmazione precedente (pari al 14 per cento delle risorse di nuova assegnazione). Peraltro, quanto accertato con riferimento ai due primi anni di programmazione mostra, quasi sempre, lo smaltimento delle somme conservate a residui nell’anno successivo alla loro formazione. Preso atto di tutto quanto emerso e riferito, si ritiene necessario richiamare l’attenzione delle autorità - politiche ed amministrative - deputate alla programmazione e gestione del Programma triennale sulla necessità di: - adottare una programmazione che consegua alla considerazione attenta delle necessità del settore tale da attivare interventi utili allo sviluppo e, quindi, di interesse per le categorie che nel settore operano. Ciò al fine di evitare l’attivazione di iniziative che, pur dimostratesi opportune nel passato, non sono più tali nei tempi di operatività del nuovo Programma; - verificare accuratamente la capacità di spesa dell’Amministrazione, scongiurando la mancata utilizzazione di risorse più utilmente destinabili ad altre finalità e allocando sulle singole iniziative risorse adeguate al raggiungimento di risultati apprezzabili, che devono essere concretamente individuati in sede di pianificazione e verificati in esito alla realizzazione dei singoli interventi sulla base del richiamato sistema di valutazione; - evitare che le scarse risorse a disposizione vengano disperse tra una pluralità di obiettivi che, in conseguenza, possono di fatto risultare non concretamente raggiungibili; Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 67 - tenere nella giusta considerazione gli effetti pregiudizievoli che una mancanza di stabilità della compagine amministrativa può produrre sulla gestione, assicurando comunque, da parte delle autorità di vertice, pure in presenza di operazioni di riorganizzazione, il regolare svolgimento dell’azione amministrativa nelle more della stabilizzazione delle innovazioni ordinamentali eventualmente introdotte. Ciò al fine di scongiurare periodi lunghi di “stasi” della gestione - la quale in conseguenza rischia di protrarsi ben oltre i tempi programmati - comunque non giustificabili; - attivare le strutture competenti alla gestione delle misure programmate - anche sotto l’essenziale profilo della valutazione e del controllo - in tempi rapidi e tali da dare corso all’attuazione degli interventi sin dall’inizio del primo anno di programmazione. Ciò anche per assicurare un utilizzo efficiente delle risorse stanziate che, diversamente, rischiano di restare a lungo inutilizzate e di divenire indisponibili. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 68 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 4/2015/G 69 SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO