Equipaggio speciale per il periplo d`Italia La vela - LNI
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Equipaggio speciale per il periplo d`Italia La vela - LNI
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 1 Notiziario periodico della Lega Navale Italiana - Sezione di Trieste Molo F.lli Bandiera, 9 34123 Trieste Tel/Fax 040 301394 - e mail: [email protected] - sito web: www.leganavale.it/trieste Nuova serie anno XII° n. 1 - marzo 2012 - Registrato presso il Tribunale di Trieste in data 27 gennaio 1997 al n. 956 Poste Italiane S.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Trieste - Direttore Responsabile: Giulio Garau Stampa: Litografia Zenit - Trieste Equipaggio speciale per il periplo d’Italia La vela abbatte tutte le disabilità “Io i tuoi occhi, tu l’anima mia.” Una barca a vela con un equipaggio speciale, uno skipper e un non vedente in una crociera di due mesi che li vedrà impegnati nel periplo d’Italia. Ancora una volta la Lega Navale di Trieste diventa la base ideale per dimostrare che la vela abbatte qualsiasi barriera nei confronti della disabilità di qualsiasi tipo. Si parla di Lega Navale e di quanto la stessa si faccia sempre promotrice e portavoce di queste iniziative per le quali all’impegno profuso c’è sempre un ritorno d’immagine – spiega il presidente della sezione di Trieste, Pier- paolo Scubini - potrei portare tantissimi esempi, mi limito però a riportare qui di seguito quanto scritto sul diario di bordo della Dolce Vita, l’imbarcazione con la quale Berti Bruss (skipper per il quale non servono presentazioni) ed Egidio Carantini (non vedente) sono partiti dalla nostra base nautica domenica 25 marzo per un periplo d’Italia, con il patrocinio della nostra Presidenza Nazionale,e la preziosa sponsorizzazione della Hempel Italia, che terminerà tra due mesi circa e da questa esperienza verrà pubblicato un libro scritto dai due naviganti dal titolo “Io i tuoi occhi, tu l’anima mia”. Un fronte quello di aprire la Lega Navale e i suoi pontili ai disabili appassionati del mare e della vela su cui Scubini è impegnato in prima persona e che punta a far diventare Trieste un punto di riferimento per il Friuli Venezia Giulia e per tutta Italia. Ecco il testo del diario di bordo – aggiunge il presidente - credo che non servano commenti perché si commenta da sé e tutti i soci e gli amici che erano presenti in banchina domenica alla partenza, sono sicuramente tornati a casa valorizzati nello spirito. DOMENICA, 25 MARZO 2012, 1° GIORNO DI NAVIGAZIONE Partenza: Trieste 45°38’960 N ORE 10.00 13°45’494 E ARRIVO: S.MARGHERITA DI CAORLE 45°35’341 N ORE 16.45 12°51’890 E TEMPO: SOLEGGIATO MARE : 2 VENTO: 20/25/KN BORA “ E’ arrivato il tanto atteso giorno della partenza. Notte agitata,si dorme poco e male si vive con il terrore di dimenticare qualcosa. Alle 4 (ora legale, 3 ora solare) sveglia. A mezzanotte ero ancora sveglio. Ascoltavo il vento, la bora tanto annunciata tardava a veni- 2 re. Caffèlatte, e via in barca a preparare le ultime cose. Arrivo in Lega Navale, mi siedo in barca e mi chiedo se sia vero, se sia solo un sogno o se partiamo davvero. Sono già stanco. Le emozioni tagliano le gambe. Comincio a sistemare la barca ed il tempo vola. Alle 7.30 comincio a pensare che ce l’avrei fatta. Alle 8.30 ho finito. Intanto è arrivata la bora, la tanto attesa bora. Arriva Paolo Scubini, il grande presidente della Lega Navale Italiana, che mi ha sostenuto in questa avventura fino dal primo momento, e mi chiede se non sia il caso di spostare d’ormeggio la barca, onde evitare qualche scarna figura nell’uscire alla partenza davanti al pubblico amico venuto a salutarci e quindi essere in pole position per la nomina alla “NAMO CUP”, che si disputeranno i migliori velisti della Lega al “Red Carpet” di fine stagione. No. La barca resta là alla faccia della “NAMO CUP”. Arriva Egidio, ed alle 9.30 siamo in tanti,per ricordare i visi di chi è venuto mi devo concentrare. C’è mezzo CST (Circolo Sommozzatori Trieste, c’è Hubert dell’Unione Italiana Ciechi ,amici velisti,parenti,fotografi,C’è Vincenzo Spina della Barcolana, ci sono tutti quelli che mi hanno seguito e sostenuto da ottobre ad oggi,e qualcuno di più. Si va in terrazza al bar. Thè col rhum e crostata. Foto, raccomandazioni, auguri,promesse.Alle 10 in punto tento un fischio come facevo da ragazzo. Non mi riesce, salivazione azzerata, mi vie- La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 ne in soccorso IL Presidente Scubini: ormai è assodato, dove non ci arrivo io ci arriva Lui. Da lì in poi è buio, trovo Egidio in barca,il mio shore team,Paolo Scubini,Walter Gruden, mio compagno alle 500x2 e di mille altre regate ed avventure, Andrej Gregori, idem come sopra, salta in barca, vista la bora, mi daranno una mano ad armare la barca, sottovento alla stazione marittima. Monto in barca anch’io metto in moto, e non chiamo la manovra, con la gente che ho a bordo non serve. Mollate le cime, Walter a prua allarga dal molo, una raffica prende lo scafo su altre mura; aspetto, la barca accosta, innesto la marcia avanti, ed andiamo. Morale della favola? NON HO SALUTATO NESSUNO! MA PROPRIO NESSUNO! Mi giro alzo il braccio e saluto tutti assieme. Un lungo applauso e delle voci ci seguono. Andiamo alla Marittima, e issiamo in un attimo randa terzarolata con una mano ed olimpico,poggio nel vento, e punto la testata del molo fratelli Bandiera, il molo della Lega, per salutare e fare l’inchino, spero con più successo del comandante Schettino. Sfilo la testata, un altro lungo applauso,orzo e punto il largo, sto filando a nove nodi, vento in poppa. Abbiamo, come nelle occasioni più importanti, la scorta. La polizia, con il loro potente gommone, Enrico Torlo, Guido, Ada, Ciano, Giulio, Maurizio, Tullio, Fabio, sulla barca di Enrico; Riccardo Priore,con Luca, Elena, e gli altri. Peccato perchè a motore non ce la fanno a starci dietro.La Dolce Vita fila veloce più di tutti. Accosta il gommone della Lega, Walter, Paolo, e Andrej saltano su, un ultimo saluto, un’occhiata e virano. Anche Enrico e gli amici de CST tornano a casa. Io e ed Egidio restiamo da soli, nel sole, nel vento, nel mare,nel nostro destino. Io i tuoi occhi, tu l’anima mia, il viaggio del mio viaggio del nostro viaggio è cominciato. La Dolce Vita scorre veloce, sempre tra gli otto ed i nove nodi, un bell’andare Alle 13.30 siamo al traverso di Grado, la bora si volta e rientra al di là del costone carsico,oggi non le va di uscire dalla sua giurisdizione. C’e aria fino al traverso di Porto Buso, poi a motore fino a Punta Tagliamento; per accordo non possiamo navigare a velocità inferiore a 4 nodi altrimenti non riusciamo a rispettare gli impegni presi. Al traverso di Lignano entrano 6 nodi d’aria da sud ovest, mancano 11 miglia a S.Margherita di Caorle. L’ultima mezz’ora la facciamo a motore, l’aria se ne è andata, per oggi basta. Io ed Egidio pieghiamo le vele ( è la prima volta che lo fa,su barche di queste dimensioni) ed entriamo. Oggi ormeggio io, per domani vedremo.Forse ci sarà una sorpresa. In banchina ci aspettano Silvia Traunero e gli amici del circolo nautico di Santa Margherita.” a cura di Pierpaolo Scubini La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 3 L’assemblea approva il bilancio per le attività del 2012 Con una significativa presenza di soci (244 di cui 68 per delega), si è svolta il 28 marzo u.s. nell’affollata sala convegni della palazzina servizi, l’assemblea ordinaria della Sezione per l’esame e l’approvazione del bilancio consuntivo riferito all’esercizio 2011 insieme alle relazioni del Consiglio Direttivo per lo stesso anno e quella del Presidente sull’attività programmata per il 2012. Adempiuti i previsti passaggi preliminari con le nomine del segretario – designato Roberto Dodich – e di due scrutatori, il Presidente Scubini dichiara formalmente aperti i lavori rivolgendo comandazione della Presidenza Nazionale per una costante efficienza operativa di tutte le strutture periferiche cui si chiede di curare ed intensificare le relazioni fra esse, quelle con gli enti e le istituzioni locali e con il coesistente tessuto sociale. un caloroso saluto al Delegato del Triveneto, Ennio Abate, che esordisce recando il saluto del Presidente Nazionale ammiraglio Franco Paoli per sottolineare gli effetti che riverbererà sull’attività della nostra Associazione l’annunciato aggiornamento del nostro Statuto conseguente all’emanazione del nuovo Codice Militare con il D.p.R. n. 90/2012. In tema di importanza e valore dell’attività svolta dalla Presidenza Nazionale, Abate pone quindi in risalto il qualificato contributo recentemente offerto dalla Lega Navale Italiana in occasione delle fondamentali modifiche apportate dal Governo alla legge che aveva originariamente previsto l’applicazione di una complessa e onerosa tassazione delle imbarcazioni, opportunamente emendata poi sotto forma di tassa di proprietà. E’ stato posto l’accento inoltre sulla persistente rac- sidenza si succedeva frattanto la proiezione di una impressionante serie di immagini della nostra base nautica durante le drammatiche giornate di febbraio fra gelo e violente raffiche di bora che hanno gravemente danneggiato le strutture a mare con pontili sottoposti a violenti strappi, imbarcazioni ricoperte di ghiaccio e ormeggi divelti. Alla crudezza di tali immagini si è richiamato in apertura della sua relazione il Presidente Scubini per rivolgere parole di profondo apprezzamento e gratitudine allo sparuto gruppo di soci volenterosi che in quei frangenti si prodigarono con coraggio e seri rischi personali per mettere in sicurezza le imbarcazioni , intervenendo con slancio ed esperta competenza. Il richiamo a quelle indimenticabili giornate e al prezioso impegno dei pochi, ha anche offerto lo spunto per una bonaria “tiratina di orecchi” a que- Tre linee operative Ancora una volta sono state additate le tre vitali linee operative da porre alla base dell’attività, indirizzando verso il fertile mondo giovanile, la tutela ambientale e la promozione sociale. Sullo schermo sopra il tavolo della Pre- gli armatori che, pur consci della gravità della situazione, non hanno avuto altrettanta premura nel precipitarsi a controllare la sorte delle loro imbarcazioni. Doppia assemblea Una puntuale notazione è stata quindi dedicata alla particolarità dell’assemblea in corso che si colloca un po’ diversamente rispetto a quelle precedenti per rispondere all’istanza di alcuni soci per una doppia assemblea - di bilancio preventivo a settembre e consuntivo a marzo - come richiamato al punto 3 dell’o.d.g. In proposito Scubini ha espresso la sua personale opinione circa l’opportunità di tale procedura, che considera superflua, articolandone le motivazioni. Ha voluto comunque puntualizzare che, accogliendo le predette richieste, la relazione consuntiva che avrebbe presentato ciascun Consigliere per l’ambito di sua competenza insieme al programma delle attività previste per l’esercizio corrente, rendeva superflua la sua relazione. Prima di passare la parola ai Consiglieri è stato rivolto un momento di memore raccoglimento in ricordo dei due soci scomparsi nel 2011: Bruno Pascolutti e Natalina Cernecca. Richiamandosi all’attività svolta, il Presidente ha voluto risaltarne alcuni aspetti centrali e segnatamente: il lavoro svolto in stretta collaborazione con alcune associazioni di carattere sociale, fra le quali la Easy Action, che persegue lo scopo di consentire a persone diversamente abili di poter godere del piacere della navigazione, particolarmente a vela, governando una barca opportunamente allestita; l’ospitalità offerta a 29 soci delle Sezioni LNI del Triveneto iscritti al corso per il conseguimento del brevetto di esperti velisti. Fondi alla base nautica Un ringraziamento è stato doverosamente rivolto al Delegato del Triveneto, Ennio Abate, il cui autorevole intervento presso la Presidenza Nazionale è valso ad ottenere un congruo contributo per fronteggiare in parte i danni patiti dalla base nautica a causa delle avversità atmosferiche del mese di marzo dello scorso anno. Analoga 4 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 richiesta di sostegno verrà rivolta a ristoro delle spese indotte dai danni delle burrascose giornate di febbraio di quest’anno. Quanto agli impegni assunti dal Direttivo in occasione dell’assemblea del mese di marzo 2011 essi risultano senz’altro mantenuti e di ciò va dato primariamente atto al buon lavoro realizzato dai Consiglieri e, per ciò che si riferisce all’ambito finanziario, all’opera del Tesoriere che, attraverso un costante monitoraggio ed un’oculata gestione dei conti, ha saputo centrare i mirati obiettivi tanto da consentire per l’anno corrente il mantenimento invariato dei canoni associativi evitando l’applicazione dell’incremento previsto dall’indice Istat. Le relazioni dei consiglieri Sono quindi seguite le relazioni dei Consiglieri che qui si ritiene di poter succintamente trascrivere. Il vicepresidente Fabietti ha illustrato per capitoli l’attività svolta trattando delle iniziative attuate con le scuole; con le associazioni ambientaliste ( ha continuato ad impegnarsene con apprezzata dedizione la Socia Paola Frisenda); con la onlus “Trieste Abile” (vi hanno partecipato 12 soggetti diversamente abili); con il rinnovato corso formativo del “Brevetto nautico” che si è avvalso del vitale contributo offerto da numerosi soci ciascuno per le proprie qualificate esperienze. Gli impegni per l’anno corrente ricalcano sostanzialmente quelli perseguiti nel 2011 con l’apporto tuttavia di alcuni innesti migliorativi. Si rinnoverà il progetto “Fare Vela” e per quanto concerne la “Trieste Abile”, essa confluirà in quello della “Easy Action”. Centro nautico a Trieste Segnalato infine che il Centro Nautico LNI di Muggia sarà operativo presso la nostra sede e non più a Porto San Rocco, variazione che ci consentirà un congruo risparmio. E’ quindi la volta del Consigliere Roberto Dodich che ha articolato la sua relazione in due parti: la prima afferente la base nautica (ne ha avuto la responsabilità fino al mese di dicembre 2011) e la seconda riferita al nuovo incarico di Segretario della Sezione. Per la base nautica rammenta gli eseguiti, ingenti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria la cui sostanziale validità e tenuta è stata provata dalle violente bufere del marzo 2011 e febbraio 2012. Cita inoltre le molte occasioni di offerta ospitalità: il “Santa Pazienza”, il “U Dragun”, una cinquantina di gommoni della Gommonauta Europea, oltre alla temporanea ospitalità per ormeggi provvisori ad una trentina dinostri soci. Assegnati i posti barca Determinante l’intesa con il Comitato Tecnico nel quadro di varie operazioni quali il riordino dei dati dei mezzi ormeggiati per una più corretta e razionale valutazione degli spazi; l’autorizzazione ad allargamenti/spostamenti; l’assegnazione di nuovi posti barca (ne sono stati accordati sei) ecc. Obiettivi per il 2012: razionalizzazione ed efficienza dell’ufficio Segreteria; adozione di sinergie organizzative fra i Consiglieri; miglioramento della comunicazione (maggior uso della posta elettronica). Il Consigliere alla base nautica Bruno Miss fa un elenco delle attività programmate per quest’anno principalmente relative alla situazione dei pontili. Cita il pontile 2 per il quale è prevista a giorni la consegna del modulo da parte di Ingemar; la sostituzione e rinforzo di una staffa di ritenzione del pontile 4; il ripristino di coperture lignee e in generale degli impianti; verifiche dell’assetto complessivo dei pontili; è completato ed agibile il pontile tre. Il Consigliere Marcello Del Re, responsabile per le manifestazioni sociali e culturali, specifica dettagliatamente l’intensa attività svolta attraverso ben 54 conferenze accolte nella sala convegni (di carattere marinaresco, naturalistico/ ambientale,storico/navale); diverse mostre artistiche, visite culturali o di siti interessanti e tre manifestazioni di sport alternativi. Roberto Benedetti, Consigliere responsabile della sede, pone l’accento sulle iniziative impostate per il reperimento di contributi e sponsorizzazioni a sostegno dei costi, sempre più onerosi, della gestione. Il notiziario La Lanterna Auspica pertanto una costante mobilitazione di tutti per allargare la base sociale ed una incisiva azione per acquisire nuovi inserzionisti al notiziario “La Lanterna” che proprio da quel gettito pubblicitario trae adeguato ristoro a fronte dei crescenti costi di stampa e diffusione. Non sarebbe da escludere, in caso avverso, la riduzione dagli attuali sei a quattro numeri annuali. Nell’ottica di incrementare a tutto campo le entrate della Sezione è necessario accrescere le fonti di ogni possibile introito estendendo i contatti non soltanto ad enti e associazioni ma puntare anche verso l’intera collettività cittadina fatta di gente comune e di piccoli operatori: al Consiglio Direttivo intende per ciò proporre l’avvio di un progetto definibile “Campagna Propaganda e Proselitismo” da sviluppare mediante vari strumenti di comunicazione. Stringato come d’abitudine nel suo efficace pragmatismo, l’intervento del Consigliere allo Sport Andrea Nevierov. L’attività dei gruppi Segnala in termini positivi l’attività dei gruppi motonautica, sub e vela citando il buon successo di alcune manifestazioni (Trieste-Portorose, TriesteUmago, Pesca TraVel) e le effettuate escursioni. Sarà rivisto il programma della Trieste-Lussino conferendole una più praticabile impostazione ripartita tra la formula della veleggiata e quella di regata. Ribadita la massima attenzione verso la scuola di vela e l’agonismo nella prospettiva di una crescente azione destinata a coinvolgere anche i genitori dei giovani atleti. E’ successivamente intervenuto il Tesoriere Narder Dorval per chiarire e commentare il bilancio consuntivo 2011 e relativa nota integrativa dell’esercizio finanziario, sottoposto all’approvazione dell’assemblea. Il documento è stato consegnato a tutti i votanti ed è apparso , come in La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 premessa puntualizzato dal relatore, in una veste diversa rispetto a quella precedentemente seguita e ciò sia per la maggior dimensione raggiunta dalla Sezione che per l’accoglimento del suggerito principio contabile numero uno dei dottori commercialisti relativamente ai bilanci delle associazioni no profit. Sono state esaminate le principali variazioni intervenute nell’attivo dello stato patrimoniale: investimenti materiali per euro 336.077 nel 2010; euro 383.073 per il 2011, oltre a liquidità e titoli passati rispettivamente dal 2010 al 2011 da euro 376.777 a euro 326.382. Variazioni significative hanno interessato i fondi di ammortamento e quelli di accantonamento. Un gradito accenno per i soci è stato quello della adottata scelta di non ritoccare, nonostante la variazione del 3% prevista dall’Istat, le quote sociali e di ormeggio (questi ultimi aumentati per il 2012 del 10% per i “provvisori”con la distinzione fra scafi da 10 a 12 metri e quelli di lunghezza superiore). Motivo di vanto è la possibilità per la Sezione di produrre quotidianamente e in forma informatica il “libro inventari”, prezioso obbiettivo al cui conseguimento ha fornito il suo determinante contributo il socio Igeo Grassi. Il rappresentante del Collegio dei Revisori, nell’impossibilità di presenziare all’assemblea, aveva dato mandato a farsi rappresentare ed a dare lettura delle prescritte considerazioni di rito che si esprimevano per l’approvazione del documento sottoposto all’esame dell’assemblea. Al riscontro finale dei voti, accertata l’assenza di contrari e di astenuti, il bilancio è stato approvato all’unanimità, un segno ricco di significati che attesta l’esistente, solidale e condiviso clima di operosità presente nella nostra vitale comunità. CORTESIA QUALITA’ PREZZO ACCONCIATURE 5 Calendario Attività Culturali e Sociali Aprile - Maggio APRILE Mercoledì 4, ore 18 : Corso : “Il Caffè” all’Università del Caffè Illy di Trieste Giovedì 12, ore 18 : in occasione dell’ anniversario dell’affondamento del Titanic, conferenza di Gianni David dal titolo “Titanic, 100 anni” Venerdì 13, ore 18 : Inaugurazione mostra di quadri del pittore e incisore Aldo Bressanutti accompagnata da video sull’ autore. In contemporanea anche la mostra della Sig.ra Eda Scrigner Zucchi specializzata nella decorazione delle ceramiche Domenica 15 : Pedalega International : dal Marina di Portorose a Umago Martedì 17, ore 18 : Consigli pratici : “Scendere sott’acqua in sicurezza – in apnea o con il bombolino ” a cura del Gruppo Sub Giovedì 19, ore 18 : Piero Magnabosco autore del 777 della Croazia, ci spiegare il nuovo modo di fare portolani: il progetto 777 (Italia, Sardegna, Sicilia, Adriatico volume primo e secondo, ligure e tirreno) – seguirà cena in Lanterna con il relatore MAGGIO Giovedì 3, ore 18 : Gianni Mangiagli ci porta, attraverso i suoi documentari, all’ interno del Cantiere dell’ Alto Adriatico per vedere come nascono le barche in legno di Sciarelli. (seguirà nel fine settimana una visita guidata al cantiere stesso) Martedì 8, ore 18 : Corso : “Il Caffè” all’Università del Caffè Illy di Trieste 2O Gruppo Giovedì 10, ore 18 : Il Comando dei Carabinieri di Porto Nuovo incontra i soci della Lega Navale per istruirli su un tema purtroppo molto attuale anche da noi : “Delitti ai danni di persone anziane” Venerdì 11, ore 18 : Corso base di Meteorologia per naviganti (prima parte) Sabato 12: Corso di Meteorologia per naviganti avanzato (seconda parte) Giovedì 24, ore 18 : Gianni Mangiagli, terrà una conferenza correlata da video per illustrare il suo progetto di tutela delle tartarughe marine che nel mese di maggio tornano nel Golfo di Trieste Trieste: Via Giulia 49/A Tel. 040 569462 Sabato 26 : Visita guidata al Parco della Cona 6 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Attività zonale 2012 atleti LNI impegnati su Optimist, Laser, Star Marzo 11 S.V. Barcola e Grignano Trieste 2^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7 Aprile 15 Y.C. Adriaco Trieste Regata Apertura Star e Laser 15 Società Triestina Sport del Mare 8O Trofeo Marlin OPTIMIST Cadetti / Juniores 22 S.V. O.C. Monfalcone 3^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7 22 L.N.I. Ts Trieste TROFEO AMMIRAGLIO VITTORI 1^ Regata Zonale Star 25 Triestina della Vela Trieste Regata Apertura Star e Laser 28 Yacht Club Histria LNI ts Umago CRO Triangolare Optimist LNI Trieste Croazia OPTIMIST Cadetti /Juniores Maggio 5/6 Triestina della Vela Trieste Trofeo Ferin - Bongo 2^ Regata Zonale Star e Laser 6 L.N.I. Trieste Trieste X Trofeo Giulia Stogaus - Bavivela a squadre di Club Triangolare Optimist LNI Trieste - talia OPTIMIST Cadetti /Juniores 12/13 S.V.Barcola e Grignano Trieste Trofeo Rochelli 3^ Regata Zonale Star e Laser 13 Y.C. Èupa Sistiana Prova Zonale Optimist OPTIMIST Cadetti/Juniores 19/20 S.N. Pietas Julia Sistiana Trofeo Pino Erriquez - 4^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7 20 S.V. Oscar Cosulich Monfalcone 1^ Selezione Zonale per Campionato Nazionale under 16 OPTIMIST Juniores 27 C.N.T. Sirena Trieste 1^ Selezione zonale per Coppa Primavela - Coppa del Presidente e Coppa Cadetti OPTIMIST Cadetti Giugno 10 Y.C. Adriaco Trieste Trofeo Baron Banfield Under 15 - 2^ Selezione zonale per Coppa Primavera : Coppa del Presidente e Coppa Cadetti OPTIMIST Cadetti/ Juniores 16/17 Y.C. Adriaco Trieste 27a Coppa “Tito Nordio” , 4^ Regata Zonale Star 16/17 Triestina della Vela Trieste 5^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7 17-22 XIII^ Zona Santa Croce Raduni tecnici Laser 23/24 N. S.Giorgio San Giorgio Trofeo dell’Amicizia RADUNO FIV ZONALE per cadetti nati nel 2003 (obbligatorio per la partecipazione alla Coppa Primavela) OPTIMIST (Cadetti 2003) 24-29 XIII^ Zona Santa Croce Raduni tecnici OPTIMIST Cadetti 30 e 1/7 S.N. Pietas Julia Sistiana Memorial Alex Moccia 2^ Selezione Zonale per Campionato Nazionale under 16 OPTIMIST Cadetti/Juniores La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Attività zonale 2012 atleti LNI impegnati su Optimist, Laser, Star Luglio 1-6 XIII^ Zona Santa Croce Raduni tecnici OPTIMIST Juniores 8 Sistiana89 LNI ts D.N.S. Sistiana 6^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7 22 A.S. Nautilago Cavazzo XXXII Coppa del Lago XVII Trofeo “A.Gori” OPTIMIST Agosto 15 DNS Sistiana89 PSM WSMJ Sistiana Memorial STEFANO ROCCA (NOTTURNA x Winsurf Catamarani e Laser o J24) 25 JK Izola L.N.I. Trieste Izola (SLO) Triangolare Optimist LNI Trieste - Slovenia OPTIMIST Cadetti/Juniores Settembre 1/2 Y.C. Hannibal Monfalcone Trofeo delle scuole vela OPTIMIST 8/9 C.d.V. Muggia Muggia Coppa Città di Muggia 7^ Regata Zonale Laser Ottobre 6/7 S.V.Barcola e Grignano Trieste Barcolina OPTIMIST Cadetti/Juniores, Laser Std/Radial Femm./Radial/4.7 20/21 Triestina della Vela Trieste Città di Trieste Per Paolo Tutte le derive Novembre 3 / 4 C.N.T. Sirena Trieste Regata Internazionale OPTIMIST, altre derive Laser Standard/Radial/4.7 7 8 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Campionato Sociale di Vela 2012 altura . Il campionato sociale di vela 2012 verrà effettuato in 6 prove con il seguente calendario Sabato 26 maggio NOTTURNA Regata / veleggiata by night Sabato 30 giugno SOLITARIO Regata / veleggiata in solitario Sabato 25 agosto LEI & LUI Regata / veleggiata a coppie Sabato 21 luglio TRIESTE / GRADO - Altura Dom 22 luglio GRADO / UMAGO - Altura Sab./dom. 21-25 luglio TRIESTE / GRADO / UMAGO / LUSSINO a tappe Altura Domenica 9 settembre XXIII COPPA DEI DUE FARI Sabato 1 dicembre COPPA CAMPIONI SU J 24 (a tale manifestazione può partecipare di diritto il campione uscente) Calendario Motonautica 10 giugno o in alternativa 24 giugno 1 settembre o 9 settembre 15-16 settembre Trieste Portorose Prova di Regolarità Trieste Umago Avviso ai Soci La Sezione di Trieste ringrazia le Officine Navali Quaiat , nella persona di Marino Quiat, per aver fornito gratuitamente i giubbotti salvagente alla squadra agonistica optimist. Si avvisano i signori soci che all’ albo della sezione è esposto il “Regolameto Ormeggi” . Il documento, redatto dal Comitato Tecnico, ha lo scopo di fornire delle regole e delle indicazioni di massima a tutti i soci che usufruiscono degli ormeggi della sede nautica. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente a tale disciplina, in considerazione del fatto che negli ultimi anni le condizioni meteo sono risultate alquanto avverse. Tale documento è anche visibile sul nostro sito : www.lnitrieste.it nella sezione “Albo Sociale” Con l’occasione ti ricordo che da lunedì 2 aprile l’orario di segreteria sarà il seguente: lunedì martedì mercoledi giovedì venerdì sabato chiuso 17-19 17-19 17-19 17-19 10-12 Calendario Gruppo Pesca 27 maggio gara1 17 giugno gara 2 1 luglio Lei e Lui 8 luglio gara 3 9 settembre gara4 16 settembre Giornata per recuperi 30 settembre Trofeo Sacheta 28 ottobre Tra-Vel (gara sperimentale di traina a vela) La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 9 Programma Gruppo Sub 14/04/2012 Visita Nucleo Sommozzatori Vigili del Fuoco di Trieste 17/04/2012 Serata propedeutica dedicata all’Apnea e uso dell’ A.R.A. Da decidere Uscita in apnea al Parco di Miramare 16/06/2012 Pulizia Fondali base navale 04_05/08/2012 Week end ad UMAGO (* programma) 15/09/2012 Visita Museo del Mare di Pirano (SLO) con immersione nella riserva Marina di Punta Madonna 20/09/2012 Visita camera iperbarica di Trieste Data da decidere Probabile pulizia fondali nel porto di Santa Croce Da decidere Immersion relitto aereo B24 Liberator di Lignano e gita con pranzo in casone a Porto Buso ‘* Programma week end ad UMAGO “Sabato arrivo ad UMAGO con le barche od in macchina ; nel pomeriggio immersione con il diving “ di Umago, pernottamento in marina, domenica uscita in apnea e poi rientro a Trieste. 10 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Contemporanea esposizione di due artisti nella sala convegni Aldo Bressanutti e Eda Scrigner Due allettanti eventi artistici, inaugurati contemporaneamente venerdì 13 aprile nella nostra sala convegni, hanno richiamato un folto pubblico cui è stata offerta la possibilità di ammirare nello stesso tempo le opere pittoriche e grafiche di Aldo Bressanutti e quelle di pittura su porcellana di Eda Scrigner Zucchi. Il primo - validamente inserito nel panorama artistico giuliano con una produzione che valica comunque il nostro territorio figurando anche presso gallerie e collezioni di altre città – si caratterizza per un suo originale stile surrealistico ispirato dagli interni di modeste abitazioni e da affascinanti vedute di luoghi cari all’artista. Il secondo, anzi la seconda protagonista della serata, è una raffinata pittrice decoratrice di oggetti di porcellana nelle varie forme in cui questa nobile materia si esprime trasformandosi in vasi e vasetti di varia foggia, vasellame di uso quotidiano come tazze, piatti e piattini ed altri semplici oggetti comuni come un notato piccolo ditale finemente decorato presente fra i pezzi esposti. Bressanutti, dal canto suo, ha esibito sugli allineati pannelli della sala una bella serie di incisioni riproducenti in prevalenza angoli e scorsi della vecchia Trieste, di Muggia, di località istriane e friulane. Figuravano inoltre alle pareti alcune opere di pittura con le più tipiche immagini delle sue affollate stanze nella disordinata presenza di oggetti di uso quotidiano ripresi con meticolosa,talvolta microscopica pignoleria: sono ferri da stiro, sparhert, bottiglie, piatti, stoviglie di ogni genere, strofinacci, vecchie stufe con tubi contorti, gabbiette per uccelli , lampadari e lumi in cucine, tinelli e stanze da letto, sullo sfondo di pareti variamente dipinte, ricoperte con vecchie carte da parati: tutta quella paccottiglia,insomma,che amabilmente Bressanutti chiama i suoi “strafanici”. Ma la corposa esposizione delle opere dell’artista è avvenuta in modo virtuale mediante un ottimo video presentato e commentato da Franco Viezzoli sulla base di un ben sincronizzato sottofondo musicale che ha reso ancor più gradevole l’incontro con l’artista che alla fine della proiezione – raccolti calorosi e prolungati applausi – ha firmato e donato ai più fortunati un suo colorato poster-calendario 2012. Dell’altro, gradito ospite della serata, la Signora Eda Scrigner Zucchi, è possibile tracciare il percorso artistico evidenziando che, nata a Trieste, si è trovata a dover condividere con il marito, dirigente bancario, la mobilità legata ai suoi vari trasferimenti. Nel 1998, risiedendo a Parigi, entrò in contatto con una nota pittrice su porcellana, la Si- gnora Doni Alexiev, che l’introdusse a questa particolare forma d’arte poi approfondita ed affinata, corrispondendo così sempre più attivamente ad una sua connaturata vocazione. Successivamente, trasferitasi con il marito a Roma e Milano, continuò a perfezionare il suo percorso artistico esponendo anche al pubblico le sue opere particolarmente ammirate per la sensibilità e la originalità che le distinguono. (f.r) La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 11 Antonio Penati Oceano Pacifico: dalle Vanuatu alla Papua Nuova Guinea Non è sempre né facile né frequente poter vivere, assieme al protagonista di straordinari avvenimenti, la coinvolgente storia di qualche sua speciale avventura quale un lungo giro del mondo solcando le acque dell’Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano a bordo di una resistente imbarcazione modernamente attrezzata. E’ stata questa una felice occasione offerta ai nostri soci giovedì 15 marzo, protagonista uno dei più noti navigatori di lunghissimo corso qual’è Antonio Penati che, ospite della sala convegni, ha incantato un nutrito uditorio svolgendo l’allettante tema su “ Oceano Pacifico: dalle Vanuatu alla Papua Nuova Guinea”. Si è trattato più precisamente della proiezione di un avvincente video realizzato dallo stesso navigatore (ne ha prodotti altri due riferiti ad altre rotte) via,via commentato con puntuali riferimenti sia alla vita a bordo della sua solida e ben attrezzata imbarcazione che alle soste nelle piccole località insulari a contatto con le popolazioni indigene, le loro abitudini, la loro cultura, la religione le cerimonie, la loro cucina. Tutti aspetti e momenti filmati con mano esperta che hanno incantato il folto pubblico in sala prevalentemente formato da amici diportisti estasiati di fronte alle immagini che per la loro efficacia hanno dato una sensazione di piacevole coinvolgimento soprattutto quando la video camera ha ripreso momenti della vita in coperta e sottocoperta, la regolazione delle vele, lo stato del mare e del vento, la pesca al traino, l’impegno ai fornelli. Momenti da suscitare in verità un po’ di invidia e tanta voglia (e una piccola speranza?) di poter vivere un giorno simili momenti di appaganti realtà. Il relatore ha conferito particolare sapore al video che scorreva sullo schermo soffermandosi a puntualizzare aspetti tecnico-marinari della navigazione oceanica dedicando contestualmente significative informazioni sulle usanze delle genti avvicinate, descrivendone il carattere, lo stile di vita, i loro variopinti mercati all’aperto, la gastronomia e in fondo - pur in condizioni esistenziali semplici e povere talvolta - la loro gioia, i loro sorrisi e la loro serenità. Antonio Penati si è rivelato quindi, oltre che esperto navigatore e uomo di mare a tutto campo e a tempo pieno , attento ricercatore e sensibile narratore, doti che ne integrano brillantemente il profilo unendosi a quelle di progettista navale nonchè di editore attraverso l’attività commerciale rivolta a pubblicazioni specifiche (portolani e carte nautiche di tutto il mondo). A bordo della sua Lycia, imbarcazione ben nota a quanti praticano nel mondo la navigazione oceanica ,offre inoltre la possibilità di effettuare crociere di corto, medio e ampio raggio secondo un calendario scaricabile dal web. E’ interessante a questo punto segnalare le caratteristiche del Lycia: cutter oceanico di 19 metri varato nel 1995 e sottoposto a refitting nel 2009 presso un cantiere di San Giorgio di Nogaro; scafo in mogano costruito in lamellare incrociato; superficie velica 200 mq; due pozzetti, uno per l’equipaggio e l’altro per gli ospiti; può ospitare undici persone. Il filmato ha percorso una lunga navigazione che ha toccato luoghi da sogno, con una generosa natura capace anche di violente avversità per uragani e tempeste aggirabili peraltro grazie all’attendibilità delle avanzate strumentazioni ed ai costanti monitoraggi disponibili. Il documentario prende avvio da Port Moresby ed effettua un largo e lungo itinerario che tocca l’arcipelago delle Molucche e della Sonda, l’Indonesia, l’isola Flores, Komoto con i suoi grandi varani, Langawi in Malesia, l’arcipelago di Puket, l’oceano Indiano, Soccotra ed altre esotiche mete tutte fermate in immagini di affascinante richiamo. Dopo un caloroso applauso conclusivo, numerose le domande che, com’era prevedibile, sono state rivolte all’oratore e da questi soddisfatte con adeguate risposte. La serata è poi proseguita nel ristorante della Lanterna per la serata dal motto “A cena con l’autore” : un modo per poter approfondire i propri interessi e soddisfare le proprie curiosità con il relatore di turno. 12 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Carnevale, bambini in festa Grande partecipazione anche quest’anno alla oramai tradizionale festa di carnevale per bambini. La Lega Navale viene incontro ai più piccoli, oltre che dal punto di vista didattico con la scuola vela ed i corsi del gruppo ambiente, anche durante i momenti ludici. E così la sala conferenze si sveste dei panni seriosi della cultura e si agghinda con addobbi colorati pronta ad accogliere i più piccoli. Musica, crostoli, stelle filanti, coriandoli e animatori hanno intrattenuto i bambini vestiti in maschera per tutto il pomeriggio. L’organizzazione curata dai soci Michele Bertocchi, Cristina Pavan e Tiziana Bettarello ha fatto centro anche questa volta e a loro va il merito della riuscita della festa e di aver regalato momenti di autentica gioia ai piccoli partecipanti. spiritosa e divertente come al solito la scoppietante regia di Pierpaolo Zangrando. La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 13 Cherso e i suoi grifoni racconta Gianni Mangiagli Ancora una volta il nostro socio Gianni Mangiagli ha saputo incantare il folto uditorio che giovedì 29 marzo è accorso nella sala convegni per seguire la sua annunciata conferenza su un argomento di sicuro richiamo: “L’isola di Cherso e i suoi grifoni”. Si è trattato, quindi, di una storia considerata un po’ di casa nostra per la vicinanza geografica del luogo e per la frequentazione che ne fanno in particolare numerosi soci diportisti che non trascurano di sostarvi per il fascino dei suoi ambienti naturali, dei suoi piccoli paesi e delle sue acque cristalline. Se a ciò si uniscono le rinomate capacità del poliedrico Mangiagli quale esperto naturalista, etologo, subacqueo, infaticabile cineoperatore e piacevole narratore, l’incontro diviene ancor più allettante. La conferenza si è aperta con una necessaria descrizione dell’isola che, secondo i più attendibili rilievi, viene considerata la più estesa isola adriatica seguita da Veglia (Krk) e Brazza (Brac). E’ posta sul 45° parallelo a metà strada fra il polo nord e l’equatore e presenta, in relazione alla sua particolare conformazione allungata, diverse peculiarità imposte da originarie vicende geologiche ed effetti meteorologici che ne hanno segnato il profilo con temperature e luoghi esposti a bora ed a temperature più rigide nella parte settentrionale (Tramontana). Scendendo verso sud, fino al ponte girevole della Cavanella, presso Ossero, che segna la separazione da Lussino, mutano e si attenuano le condizioni ambientali interessando sia il mondo faunistico che vegetale. L’esposizione si è sviluppata attraverso tre momenti/ episodi: il primo rivolto al territorio se- condo le sue più significative fasi storiche (Res Publica Crespa per l’epoca romana); la lunga presenza della Serenissima fino al trattato di Campoformio 1797; quindi dell’Austria asburgica (fino al 1918) e dell’Italia (fino al 1945), quando subentrò la Repubblica Jugoslava, e infine, nel 1991, la Repubblica di Croazia. Il secondo passaggio ha trattato della fauna: i serpenti (non ne esistono di velenosi sulle isole Quarnerine); le specie autoctone fra le quali le tartarughe, gli uccelli, i pesci nonchè gli ovini- caprini un tempo principale risorsa degli abitanti di Cherso. Uno speciale cortometraggio realizzato con cura è stato dedicato alla vita dei gabbiani presenti sull’isola e sui vicini isolotti in fitte colonie. Non sono mancati dettagli e curiosità: Mangiagli è infatti riuscito a riprendere dei nidi con alcuni neonati ed altri nelle fasi di uscita dal guscio, rivelando alcune singolari abitudini della femmina gabbiano. Questa, se dopo aver deposto il primo uovo non lo ritrova per l’avvenuto furto di qualche predatore, ne depone subito un altro, così continuando a fare se ritrovasse ancora una volta il nido vuoto. E’ consigliabile non rimuovere le uova dal nido quando ne fossero presenti due o tre. Mangiagli e il suo esperto team di accompagnatori ha affermato che le uova del gabbiano, un po’ più grandi di quelle delle galline, sono saporite e commestibili al pari di queste, come simpaticamente documentato filmando la preparazione fra le rocce di una gustosa frittata a base di bruscandoli del posto e dadini di pancetta. La parte clou della conferenza è stata dedicata al Signore di Cherso, il grifone (avvoltoio grifone) presente nella parte più settentrionale dell’isola, nel tratto compreso fra Belj (Caisole, la Caput Insulae dei romani) e Orlec (Aquilonia fino al 1945). Si tratta di un volatile di grandi dimensioni, dal caratteristico collo nudo, con un’apertura alare, nei soggetti adulti, fra i due metri e mezzo e i tre metri, munito di robusti artigli con taglienti unghie e un grosso becco a mo’ di rostro capace di spezzare e frantumare le ossa delle carcasse animali (prevalentemente ovine) di cui si nutre. La sua sopravvivenza, seguita e attentamente monitorata da un qualificato Centro operante a Belj, è stata purtroppo messa a rischio in questi ultimi anni da 14 una serie di concatenate cause quali l’aver mangiato bocconi di carne avvelenata posti dai pastori per difendere il gregge dalle incursioni dei predatori; da un certo bracconaggio o ancora dalla prolifica, moltiplicata presenza di cinghiali e volpi , cause cui si somma comunque la progressiva diminuita consistenza degli allevamenti ovini. Il predetto Centro di studio – aperto a studiosi e turisti - dispone anche di un reparto/ospedale per il recupero e la cura di esemplari in difficoltà (feriti o ammalati) sottoponendoli ad opportune terapie prima di rilasciarli. Si calcola che attualmente dovrebbero essere presenti sull’isola un’ottantina di grifoni: ogni coppia genera soltnto un pulcino all’anno (dall’unico uovo deposto) che svezza e segue amorevolmente per circa sei mesi. Comprensibile ammirazione e curiosità ha suscitato, nella parte conclusiva della conferenza, la proiezione di un eccezionale evento che fortunosamente si è offerto all’obiettivo del nostro Mangiagli e Benussi.: un giovane grifone, durante una giornata di maltempo era stato colpito da un’ondata causata dalla bora mentre si trovava appollaiato su uno spuntone di scoglio. Violentemente sbattuto e ferito, non era più in condizioni di riprendere il volo e sarebbe sicuramente morto se non fosse provvidenzialmente intervenuto il team dei soccorritori con una rischiosa azione di recupero perfettamente riuscita e filmata in ogni fase del pericoloso salvataggio. Chiamati sul posto, dopo che il grifone era stato prudentemente trattato, esperti del Centro di Belj lo hanno preso in carico trasferendolo sollecitamente all’ospedale per le cure del caso, non senza aver espresso ai provvidenziali salvatori un vivo apprezzamento per il loro rischioso e qualificato intervento. Non sono mancate da ultimo le richieste di precisazioni e dettagli da parte di alcuni presenti, seguite dalle esaurienti risposte di Gianni Mangiagli e dal lungo applauso finale che ha coronato un’altra interessante serata. f.r. La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Febbraio : la base nautica travolta da bora e gelo A testimonianza del lavoro straor- dente della nostra sezione Pierpaolo dinario che alcuni membri del consi- Scubini. L’occasione è opportuna per glio, e del comitato tecnico, hanno svol- stigmatizzare l’atteggiamento di quei to per affrontare l’emergenza metten- soci proprietari di barche che durante i do in sicurezza gli ormeggi, il delegato giorni fatidici non si sono benché mini- regionale Ennio Abate, ha indirizzato mamente preoccupati di venire a con- una lettera di apprezzamento al Presi- trollare le proprie unità. Riportiamo la lettera del Delegato Regionale, sig. Ennio Abate, inviata al presidente della Sezione di Trieste, sig. Pierpaolo Scubini, a testimonianza del lavoro straordinario che alcuni membri del consiglio, e del comitato tecnico, hanno svolto per affrontare l’emergenza mettendo in sicurezza gli ormeggi. Contestualmente, prendiamo lo spunto per redarguire i soci proprietari di barche che durante quei giorni fatidici non si sono benché minimamente preoccupati di venire a controllare le proprie unità. La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 15 “Bere Bene” corso di degustazione vini con sommelier Si è concluso, con la consegna dei diplomi, il corso di degustazione vini tenuto dal sommelier Fulvio Bonifacio. Il corso cominciato lo scorso anno è stato strutturato in cinque lezioni più una di recupero e, per soddisfare le numerose richieste, in due gruppi composti ognuno da circa venti soci. Ciò ha comportato un grande impegno da parte dell’organizzazione e del sommelier che con tanto entusiasmo e professionalità si è prodigato nello scegliere e procurare i vini, studiare le pietanze da abbinare e preparare il materiale didattico Le prime due lezioni sono state quelle che hanno permesso ai partecipanti di conoscere, attraverso le dispense, supporto veramente prezioso, numerose nozioni senza le quali non si può conoscere il vino, e sono tante : la vite, il grappolo d’uva , il raspo, l’acino, la buccia, la polpa i vinaccioli. Si è cominciato successivamente con il bicchiere in mano, a redigere la scheda del vino attraverso i seguenti passi, tra parentesi solo alcune delle qualità. Esame visivo : la limpidezza (limpido, cristallino ..) , il colore (giallo paglierino, dorato, rosso porpora, rosso rubino….) , la consistenza (fluido, consistente…) Esame olfattivo : intensità (poco intenso, intenso, ,,,) , complessità (carente, complesso, ampio…) , la qualità ( fine, eccellente…) e la descrizione dei vari profumi percepiti ( floreali, fruttati, erbacei e vegetali, speziati, ecc.) . Questa è stata la fase che forse ha più appassionato i soci che facevano a gara nel riconoscere i profumi percepiti : il gelsomino, il biancospino, i fiori d’aranci, tra i floreali, la rosa bianca e gialla; la pesca bianca, la pera, la fragola, la buccia di pompelmo, tra i fruttati, ma ce ne sono tantissimi altri. Esame gusto-olfattivo : zuccheri (secco, amabile, dolce…) alcoli (leggero, abbastanza caldo…), polialcoli (abbastanza morbido…) sostanze minerali (abbastanza sapido…) Struttura o corpo : (magro, di corpo, robusto…) Stato evolutivo : (giovante, pronto ….) Armonia : (poco armonico, armonico…) Come si può ben vedere non è cosa semplice stilare una scheda, ma con un bicchiere in mano tutto diventa più facile e godibile, se poi si è in compagnia dei nostri amici, all’interno delle mura di casa , la Lanterna, con un sommelier disponibile e competente tutto risulta fantastico. Nel corso delle lezioni altri temi sono stati spiegati : il processo che partendo dall’ uva, attraverso il mosto, arriva al vino con i vari tipi di vinificazione : in rosso, in bianco, in rosato; insomma, non si finiva mai di imparare. E ora veniamo ai vini degustati : La prima lezione si è svolta con i bianchi : entrambi Malvasia, una della nostra zona : “Bole” di Piscianzi ed una Isontina. Lo scopo era riconoscere la differenza tra due vini dello stesso vitigno. La seconda lezione ha visto due rossi :un Merlot del 2008 , della cantina Alberice, Corno di Rosazzo, e uno Schioppettino di Prepotto “La Viarte 2008”. La terza lezione è stata dedicata alle bollicine con tre spumanti : Franciacorta Conte di Castaldi, Prosecco Foss Marai Valdobbiadene (metodo charmat) , Talento Trento doc di Wallenburg accompagnati dagli stuzzichini preparati da Rino. Con gli spumanti si è affrontata dal punto di vista didattico la spumantizzazione : Champenois o Metodo Classico e il Metodo Charmat o Martinotti La quarta lezione tre rossi “potenti” : Morellino di Scansano, Sangiovese e Chianti doc, vini corposi accompagnati da salame, formaggio e acciughe per cominciare ad imparare a conoscere gli abbinamenti con il cibo. La quinta lezione è stata dedicata agli abbinamenti con le pietanze : un bianco (Klabjan Rio Ospo 45% Chardonnay , 40 % Tokaj, 15 % Sauvignon) , con un risotto di seppie e “pedoci” ed un vino rosso ( “343” un assembalggio del 2007 Cabernet-Sauvignon, Refosco e Merlot) , per accompagnare gli gnocchi di pane con sugo rosso ed in bianco, il tutto preparato deliziosamente da Rino. Durante le ultime due degustazioni sono state compilate la scheda del vino, la scheda con l’ analisi sensoriale del cibo e la scheda grafica di abbinamento cibo-vino dove congiungendo i punti raccolti nelle due schede si ottengono due poligoni che graficamente devono completarsi. Veramente molto interessante, scientifico ed impegnativo, considerando il tasso alcolico raggiunto nel proseguo della lezione. La cena di fine corso, aperta ai due gruppi insieme, si è svolta all’insegna del piacere di stare a tavola, ma con un altro spirito, più consapevoli di cosa si sta bevendo. E così prima di portare la Malvasia (Renzo Sgubin 2010) alle labbra i commensali ne hanno dapprima analizzato la limpidezza , poi roteato il bicchiere per controllare gli archetti, e poi inspirato per riconoscere le varie essenze : pesca , albicocca…. Il menù a base di pesce si è sposato perfettamente alla scelta del sommelier (c’era da domandarselo ?). Nell’ occasione sono stati consegnati anche i questionari finali che poi sono stati corretti durante la lezione di recupero. Quest’ultima doveva essere un’occasione per i soci che avevano perso qualche lezione, in realtà ha permesso a tutti di fare un ripasso attraverso la correzione delle schede di tutto il programma svolto in precedenza (ogni scusa è buona). Ovviamente davanti alcuni bicchieri di malvasia ed un ottimo rosso del 2005 dal gusto barricato, uno spettacolo ! Tanta buona volontà, disponibilità, cultura, simpatia e predisposizione nel socializzare da parte del sommelier sono stati premiati dal consiglio direttivo che ha deciso di offrire la tessera di socio a Fulvio Bonifacio per il 2012. Non ci meraviglieremo quindi se quest’estate si formeranno spontaneamente lungo i pontili dei gruppi di soci per rinfrescare la tante nozioni apprese con il loro tutor. M.D.R. 16 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Mario Tomarchio Sopra la terra e sopra il mare ali sull’alto Adriatico Si è trattato di mare e di cielo nella stimolante conferenza di giovedì 8 marzo, introdotta dal titolo “Ali sull’Alto Adriatico”, affidata alla parola e alle immagini di Mario Tomarchio, appassionato ricercatore particolarmente interessato alla storia aeronautica italiana che proprio in Istria e a Trieste ha avuto importanti momenti di pionieristica valenza. L’esposizione è risultata ricca di cronache del tempo, di informazioni umane e tecniche assecondate da immagini dell’epoca che mostravano il coraggio e la determinazione di uomini animati dal mitologico sogno di poter levarsi in volo e guadagnare la libertà del cielo dominandone l’infinito spazio. E’ stata quindi una narrazione che cronologicamente ne ha marcato le tappe salienti a partire dal 1910 anno in cui, fra maggio e settembre, si tenne la Prima Esposizione Provinciale di Capodistria nel cui programma figurava anche lo svolgimento di “esperimenti d’avvia- zione” effettuati dal giovane pilota Giuseppe Auer patentato all’aeroclub di Vienna. Il richiamo ebbe uno straordinario effetto facendo affluire con ogni mezzo, da terra e via mare, una moltitudine di persone curiose di assistere alla singolare esibizione. A bordo del suo monoplano francese Bleriot XI (7,60 m. di lunghezza; 8,90 m. di apertura alare; peso a vuoto 240 kg.; motore italiano A.Anzani della potenza di 30 hp in grado di consentire una velocità massima di 80 Km/ora) il pilota decollò levandosi fino ad una trentina di metri da terra. Un altro giovane pilota triestino, Gianni Widmer, ripetè l’anno successivo il volo a bordo di un Bleriot dotato di un motore più potente (Gnome da 50 hp), sorvolando Pirano lungo la rotta Grado-Trieste, realizzando il primo attraversamento aereo del golfo. Folle entusiaste e sempre più numerose seguivano le ormai avviate vicende del volo umano. Nella nostra città era sorto il Circolo Aviatorio Triestino che disponeva di un aviodromo realizzato nella valle di Zaule dove in appositi hangar ante litteram venivano allestiti e sistemati gli aerei che arrivavano in kit pronti per l’assemblaggio. Il campo di Zaule ospitò numerose manifestazioni seguite da un pubblico crescente che divenne in bre- ve sempre più appassionato ed esperto conoscitore delle macchine e dei piloti. La conferenza ha trattato poi la storia dei primi voli turistici sull’isola di Brioni: ne fu pioniere Paul Kupelwiser, un imprenditore altoatesino che ne intuì le potenzialità turistiche acquistando 12 isole che sottopose ad un intenso progetto di bonifica e valorizzazione. Il figlio, morto il padre nel 1919, si impegnò a migliorare i collegamenti che avvenivano soltanto via mare, acquistando un idrovolante tedesco Junker cui seguì un modello capace di quattro posti per passeggeri, oltre a due di equipaggio. Nel 1926 iniziava a funzionare regolarmente la linea Trieste-VeneziaPavia-Torino contrassegnata dalla sigla SISA(Soc.Italiana Servizi Aerei) di proprietà del fratelli Cosulich di Lussino ( titolari anche da cantieri navali e di società di navigazione) cui seguì nel 1930 la Trieste-Fiume-Brioni-Venezia servita da idrovolanti Cant10 ter. Attraverso curiosità e dettagli che hanno arricchito la piacevole esposizione, Tomarchio è quindi ...ammarato alla funzionale e più moderna struttura dell’idroscalo (ora Capitaneria di Porto) come ancor oggi ci appare nelle sue linee fondamentali. Venne inaugurato il 24 maggio del 1933 dopo la cerimonia svoltasi in piazza Unità dove furono anche inaugurati i due bronzei piloni alzabandiera. Altre tappe dell’idroscalo: la SISA venne ceduta alla SAM e nello stesso anno assorbita nell’Ala Littoria. I collegamenti furono potenziati con la messa in servizio di quattro Cant10ter e sei Cant 22. Nel 1936 entrarono in linea nuovi bimotori Macchi C 94 (posti per 12 passeggeri) e nel 1939 il nuovo Macchi C 100 capace di ospitare 24 passeggeri. Nel 1940, con l’inizio della guerra, aerei ed equipaggi vennero militarizzati ed i servizi di linea sospesi. Una brillante e molto partecipata conferenza che alla fine, dopo la visione di alcuni filmati d’epoca con riprese aeree sopra la città ed il mare di Trieste, ha rivolto all’oratore fervidi, meritatissimi applausi. f.r. La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 17 Transatlantici del Lloyd Sabaudo i Quattro Conti di Paolo Valenti Raffiche di bora a 130 chilometri all’ora e temperatura abbondantemente sotto lo zero come non avveniva da trenta anni, non hanno fermato un folto gruppo di appassionati navali che sono accorsi il giorno 2 febbraio alla prima conferenza dell’anno. Il richiamo era forte, Paolo Valenti presentava il suo ultimo libro : “I Quattro Conti” una raccolta di documenti, foto, piani sui transatlantici del Lloyd Sabaudo : Conte Biancamano, Conte Rosso, Conte Verde e Conte Grande, quest’ultimo costruito a Trieste e ancora vivo nei ricordi di alcuni soci. Commovente l’abbraccio tra il nostro presidente onorario, Ing. Lodato, ancora intirizzito dal freddo, e Paolo Valenti al quale è legato da un rapporto di grande stima e amicizia. Ad introdurre l’autore, un altro esponente di spicco in materia navale : Maurizio Eliseo la cui conoscenza enciclopedica in fatto di transatlantici ha oramai varcato l’oceano. Presente anche l’editore Luglio ; insomma c’erano proprio tutti a rendere questa serata assolutamente interessante e di alto livello. Paolo Valenti, presidente da trenta anni dell’ Associazione Marinara “Aldebaran”, la società che si occupa dello studio e della realizzazione di svariati modelli di navi, per altro appena ammirati durante la visita alla mostra “Tre bandiere una Marina” al museo del mare, ha all’attivo parecchi libri su questo tema. Sono suoi ad esempio : “Trieste e le Navi Bianche”, Storia del Cantiere Navale di Monfalcone 1908-2008, Conte di Savoia, Toscana, Kaiser Franz Josef I, transatlantici e molti altri ancora. Coadiuvato dalla proiezione di una vasta selezione di fotografie raccolte in anni e anni di lavoro certosino ha cominciato a raccontare la storia dei Quattro Conti cominciando dalla scelta dei nomi : tutti di casa Savoia. Chi erano i Quattro Conti : -Umberto I Biancamano (Conte Biancamano) Primo Signore della Savoia, dal 1003 a circa il 1047 e capostipite di Casa Savoia, chia- mato così per la bianchezza eccezionale delle sua mani. -Amedeo V (Conte Grande) Tutti gli storici riconoscono che fu un principe valoroso in guerra, abile nella politica, saggio e liberale nel governo, per questo motivo si meritò l’appellativo di “Grande” -Amedeo VI (Conte Verde) Dopo un memorabile torneo nel quale fu vincitore con le armi e la cavalcatura recanti ornamenti di un unico colore, il verde, ebbe poi sempre il soprannome di Conte Verde. -Amedeo VII (Conte Rosso) Alcuni storici fanno derivare il soprannome di questo Conte di Savoia dal colore dei suoi capelli. Paolo Valenti è passato poi a descrivere per ogni singola nave il lato tecnico, estetico e storico Tutte le navi, nate negli anni 20 con dritto di prua verticale, sono state poi rivisitate cambiando sia le linee esterne che gli arredamenti interni degli spazi prima riccamente decorati con legni pregiati, poi più minimalisti dopo il restauro. Quasi tutte poi durante il conflitto sono state ridipinte per svolgere la funzione di trasporto truppe. E addirittura una di essere è stata convertita in por- taerei. Il Conte Rosso nell’agosto del 1916 fu acquistato dalla Royal Navy e divenne con il nome di Argus. La prima portaeri a tutto ponte della storia. Molte sono le Compagnie che se le sono disputate. Alla fine un lungo applauso e le immancabili dediche sui libri freschi di stampa. Riportiamo l’introduzione dell’autore : “Perchè un libro sulle “navi di Trieste” dedicato ai quattro “Conti” del Lloyd Sabaudo” ? La ragione è molto semplice. Il “Conte Grande”, completato nel 1928, è stato costruito dal Cantiere San Marco dello Stabilimento Tecnico Triestino ed è stato il primo grande transatlantico di quel cantiere navale che in particolare aveva costruito fino allora una flotta di navi da guerra fra cui dodici delle tredici corazzate dellla I.R. Marina da guerra austriaca entrata in servisio fra il 1901 ed iil 1914, grosse navi miste e navi da carico e da cabotaggio. Sopravvissuto alla guerra e rimodernato a Genova il “Conte Grande” dopo dodici anni di servizio in Atlantico concluse la sua carriere nel 1961 con un viaggio in Australia, noleggiato al Lloyd Triestino. Il “Conte Biancamano” costruito in Gran Bretagna nel 1925 ed impiegato sulle linee atlantiche del Lloyd Sabaudo, divenne dieci anni dopo la nave più grande del Lloyd Triestino, destinata con opportuni lavori di adattamento alla linea più prestigiosa fra Genova, l’ India e l’Estremo Oriente, in coppia con la motonave “Victoria”, “Conte Rosso” e “Conte Verde”, costruiti in Gran Bretagna nel 1922 e 1923. Sono stati dopo il 1932, i due piroscafi più prestigiosi del Lloyd Triestino in servizio tra Trieste, Brindisi, Port Said, Aden, Bombay, Colombo, Singapore, Hong Kong e Shangai . Sono state quindi quattro navi legate a Trieste ed il cui ricordo è ancora vivo tra i triestini “ M.D.R. 18 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Primavera, è tempo di carena facciamo i lavori in barca In primavera, si sa, cominciano i lavori sulle barche per affrontare la stagione estiva. Quale occasione migliore dunque per affrontare il tema delle antivegetative ? Per l’occasione sono stati invitati i tecnici della Hempel, multinazionale con ben 5.000 dipendenti sparsi per tutto il mondo e produttrice di vernici specializzate soprattutto nel settore marino con prodotti che vanno dai prodotti per le piattaforme, per le carene delle petroliere e transatlantici fino al diporto. Presente anche Mario Kova, direttore di Hempel Croazia. L’oratore Roberto Puppo, il quale era presente anche alla conferenza storica sugli idrovolanti, non ha voluto esser da meno, quindi ha cominciato spiegando come si è evoluta la prote- zione della carena lungo la storia : dai tempi del Vangelo con la pece, alla Victory dell’ammiraglio Nelson con lastre di rame, fino a tempi nostri. Successivamente si è passato all’aspetto tecnico delle antivegetative e in quali categorie sono suddivise : autoleviganti, a matrice dura, matrice solubile, da cosa sono composte, come lavorano i vari componenti : solventi, leganti e gli agenti chimici, ossido di rame, che impediscono agli elementi infestanti di attecchire all’opera viva delle nostre imbarcazioni. Qualche accenno è stato fatto anche alle nuove teconologie : il teflon, le nanotecnologie, un campo però ancora inesplorato, composto da materiali molto costosi e ancora poco testati nel tempo. A fine esposizione i soci hanno rivolto diverse domande per avere i consigli necessari a “fare carena”, domande alle quali prontamente hanno ricevuto risposta dai tecnici Hempel. Sono stati poi distribuiti dei questionari conoscitivi ai quali è associata una lotteria che vede in palio prodotti Hempel di cui tra non molto conosceremo i vincitori. Vi è da aggiungere che è stato siglato un accordo in base al quale i nostri soci intenzionati di avvalersi dei prodotti Hempel possono indicare in segreteria prodotto e quantitativo in modo da ottenere prezzi davvero concorrenziali. L’ invito è quindi di avvalersi di questa opportunità data dalla Lega Navale con Hempel ai propri soci. MDR La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 19 Gianbattista Carulli Sbarco in Normandia l’operazione Overlord Proseguono con il manifesto consenso dei nostri soci le conferenze di contenuto storico ospitate nella sala convegni della palazzina servizi. Fra le più recenti si segnala quella tenuta giovedì 23 febbraio dal prof.Gianbattista Cerulli, docente universitario e presidente della sede di Trieste dell’Associazione Arma Aeronautica, che proficuamente si dedica a mirate ricerche storiche afferenti le vicissitudini, anche belliche, che hanno accompagnato la vita dell’arma tumultuosamente sviluppatasi dalla fine della prima guerra mondiale ad oggi. Introdotto dal consigliere Del Re, l’oratore ha voluto premettere che forse, in un ambiente marino qual’è il nostro, una conferenza di taglio aeronautico poteva sembrare mal intonata, ma – riferendosi proprio al tema della serata – ha invece inteso sottolineare come le storiche giornate degli sbarchi alleati sulle coste della Normandia avevano visto quanto risolutivi sarebbero stati i coordinati apporti di entrambe le specialità militari operanti dall’aria e da terra. La sanguinosa storia di quel lungo bastione francese che si affaccia sulla Manica ebbe inizio nel 1940 quando a Dunkerque un contingente anglo francese tentò di forzare le linee difensive dei tedeschi che ormai già avevano occupato tutta la Francia. Fu un’azione disastrosa che vide la precipitosa rotta degli attaccanti costretti a ripiegare, con gravi perdite, sulla sponda britannica. Ben 350 mila uomini furono evacuati abbandonando e perdendo grandi quantità di mezzi d’ogni specie. Circa due anni più tardi, nel mese di agosto del 1942, le forze alleate, nell’intento di creare un secondo fronte in Europa, ritentarono l’assalto sulle coste della Normandia nella zona di Dieppe, ma fu un’altra pesante sconfitta per gli attaccanti forti di unità inglesi, americani (rangers) e francesi. Gli alti comandi militari alleati, convinti nel considerare cruciale la particolare posizione strategica di quello scacchiere per sferrare il terzo, risolutivo attacco ai tedeschi (nel frattempo questi cominciavano a manifestare vari punti di cedimento), misero a punto quella che storicamente va sotto il nome di “Operazione Overlord” sfociata poi nel fatidico “D.Day” del 6 giugno 1944 sulle spiagge normanne, operazione accuratamente concepita dai generali Eisenawer e Montgomery. In condizioni atmosferiche avverse (i tedeschi considerarono erroneamente che non sarebbero state compatibili con uno sbarco alleato) l’operazione vide impegnati, in successive ondate, ingenti quantità di uomini e mezzi con intensi bombardamenti di preparazione e lancio di paracadutisti americani e inglesi: furono impiegati 160 mila soldati, 7.000 unità navali, 12.700 aerei con azioni comprese in diversi settori di quella lunga spiaggia (Utah beach, Omaha beach, Gold beach, Juno beach). L’oratore si è avvalso di un eloquente supporto di raro materiale fotografico, puntualmente commentato da interessanti precisazioni e dettagli che hanno conferito alla serata un apprezzato profilo storico e scientifico come meritatamente testimoniato dai calorosi applausi del pubblico. 20 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Alessandro Giadrossi San Pietro dei Nembi la piccola perla quarnerina Era facile prevedere l’interesse che avrebbe suscitato l’annunciata conferenza - in programma per giovedì 16 febbraio presso la nostra sala convegni – sulla storia, il presente e il futuro della negletta isola di San Pietro dei Nembi, piccola perla quarnerina nota in particolare a chi ama spingersi a sud dell’Istria per rilassanti crociere. Di sicuro richiamo, oltre all’annunciato argomento, anche l’autorevolezza del relatore, l’avvocato Alessandro Giadrossi, presidente del WWF di Trieste ,docente di diritto ambientale all’Università degli Studi di Trieste, appassionato ricercatore delle origini di San Pietro, delle sue caratteristiche naturali, del suo clima, della gente che la abita e che oggi si limita ad un centinaio di anime, in aumento durante la stagione estiva.Fino al 1870 la popolazione era di 300-400 residenti; nel 1910 ne risultavano 471. Qualche accenno al suo nome come modificatosi nel tempo:il più antico sarebbe quello di “neumae”; nel XIII secolo figura un Sanctus Peter de Nimbis, San Pietro in Neuma, poi San Pietro dei o nei Nembi, quindi Asinello e poi Ilovik come oggi appare sulle mappe nautiche. I croati la chiamarono e tuttora la chiamano, Sveti Peter. In effetti San Pietro è in verità il nome dell’inabitato isolotto che fronteggia, allungandosi perpendicolarmente, il paese di Asinello, ora Ilovik. Su di esso esistono i ruderi di quella che fu l’abbazia dei frati Benedettini, il cimitero (i morti del paese compiono in barca l’ultimo viaggio attraversando lo stretto canale divisorio lungo 2500 metri e largo 300); vi sono inoltre i resti del forte costruito dai veneziani che nel 1806 venne distrutto da un bombardamento navale inglese La vegetazione dell’isola è caratterizzata da estesa macchia mediterranea, dalla presenza di piante fiorifere fra le quali primeggia l’oleandro con i suoi tanti colori e qualche palma. L’economia, progressivamente impoveritasi anche per effetto di emigrazioni (principalmente verso le Americhe), è costituita dalla pesca, dall’allevamento ovino, da poca agricoltura e, più recentemente, dal turismo (le prime notizie risalgono al 1838). San Pietro ha sempre mantenuto rapporti di scambio con le vicine isole del Quarnero: è molto legata a Lussino, dalla quale la separa un breve tratto di mare, nelle cui strutture commerciali e turistiche trovano impiego numerosi sanpietrini. La Trieste asburgica con la sua fiorente economia em- poriale riverberò indirettamente anche su San Pietro qualche benefico effetto. Così come era già stato per la flotta veneziana, San Pietro si confermò, per la sua particolare collocazione geografica, un sicuro porto di riparo dai venti più pericolosi (la bora soprattutto), lungo le frequentate rotte verso oriente. Lo sanno bene i nostri amici diportisti che nella buona stagione amano sostarvi magari per gustare una saporita colazione di pesce in uno dei pochi locali presenti. L’applaudita conferenza dell’avvocato Giadrossi è stata anche arricchita dalla proiezione di alcune immagini d’epoca, da sconosciute informazioni e da singolari curiosità. Va segnalato infine che le Università di Venezia e di Padova, insieme al WWF di Trieste hanno eletto San Pietro dei Nembi a centro di studi dell’insularità adriatica per modelli di tutela di aree geograficamente marginali. f.r. La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 21 Sci, una giornata sulle nevi di Tarvisio Con il conforto di una bella giornata di sole si è svolta la gara sociale di sci. Neanche le più complesse scelte ideate dal Consigliere Nevierov - di abbinamento ad altri eventi sportivi, degni di veri e propri superman, ha impedito ai soci dall’affrontare con il solito ardore le bianche nevi tarvisiane. Foraggiati dal generoso socio Bertocchi, organizzatore e maestro di cerimonie, e incoraggiati dalle ottime condizioni climatiche, in molti hanno tentato la sorte, tra scioline misteriose e tattiche ardite. Qualcuno ha forse osato troppo, dando la possibilità ai numerosi spettatori di farsi qualche bonaria risata. Altri, meno quotati nelle scommesse da pontile, hanno saputo invece compiere dei veri e propri miracoli di equilibrio e abilità, sulle nevi ormai morbide e cedevoli. Tutti i presenti, comunque, hanno vinto, condividendo la simpatica iniziativa e sdrammatizzando quella che rimane una bella gita! All’anno prossimo, allora, per saggiare l’abbinamento con la gara di parapendio...ed un grazie per la collaborazione al Dopolavoro Ferroviario. Arturo Picciotto Classifiche : Categoria Giovani : 1. Bailo Mauro, 2 Bertocchi Alessia, 3 Petronio Alice Categoria Donne : Categorie Madame : 1. Brusaferro Corinna, 2. Russo Rossana, 3 Piccoli Elena Categoria Uomini : 1 Romanato Filippo, 2 Stulle Davide, 3 Bailo Giorgio Categoria Master : 1 Carlin Fabio, 2 Cavaliere Renato, 3 Russo Salvatore Categoria Lei & Lui : 1 Brusaferro Corinna con Russo Salvatore, 2 Petronio Alice con Petronio Giorio, 3 Bertocchi Alessia 22 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Gianbattista Carulli La storia della marineria attraverso le navi del nostro Golfo Ripercorrere la storia della nostra marineria attraverso le vicende di tante indimenticate navi che hanno solcato il mare del nostro golfo nel contesto di una pionieristica operosità di uomini e di cantieri, è stato il filo conduttore della conferenza tenuta giovedì 2 marzo da Maurizio Eliseo, ancora una volta gradito ospite della nostra sala convegni. L’autorevolezza dell’esperto, il suo stile narrativo già in altre occasioni apprezzato e l’argomento prescelto, hanno quindi richiamato un pubblico molto numeroso che ha dimostrato di seguire con manifesto interesse l’articolata esposizione. Prima di addentrarsi nel racconto, Eliseo ha voluto soffermarsi su alcune considerazioni relative alla opportunità di dotare Trieste di un moderno centro museale per la conservazione e la divulgazione della memoria storica del suo prestigioso passato che ne illustrasse le origini e gli sviluppi intervenuti fra gli ultimi anni del 1800 e quelli successivi alla fine del secondo conflitto mondiale. Sono memorie che pochi possono vantare, che parlano di operosità, di intraprendenza e di cultura marittima da conservare e valorizzare rendendole accessibili a tutti ed ai giovani in particolare. Si rischierebbe altrimenti, come purtroppo in certi casi è avvenuto, il progressivo oblio fino alla cancellazione. Sullo schermo alle spalle dell’oratore, era proiettata una bella immagine dell’ “Augustus”, nella sua bianca livrea, una nave che per diversi aspetti è stata emblematicamente assunta come cuore della conferenza. Varata nel 1952 dal cantiere San Marco di Trieste, riscosse subito apprezzamento e ammirazione per l’eleganza delle linee, per il particolare fumaiolo a strisce tricolori, per il particolare profilo della parte poppiera immersa, detta “a guida di flusso” , geniale creazione di Nicolò Costanzi, cui la cantieristica dovrà molto per tante sue originali innovative. Anche in fatto di comfort l’Augustus si distingueva per essere stata la prima a dotare tutti i locali di un moderno impianto di aria condizionata, per i telefoni automatici, radar , ecoscandaglio e piscine all’aperto. Lunga 207 metri, dotata di potenti motori diesel, poteva raggiungere una velocità media di 21 nodi. Nel 1976 venne ceduta ad un acquirente straniero ed è stata in servizio fino al 2001. Ha finito la sua esistenza sulle spiagge indiane di Alang dove, come tante altre navi, ha subito la triste distruzione finale, fatta a pezzi dalla fiamma ossidrica. Ma l’excursus di Eliseo si è riferito con interessanti segnalazioni anche alla storia di tante altre navi presenti nel nostro golfo, dall’inizio del ‘900 in poi , la cui memoria tuttora si mantiene in coloro che (ahimè, pochi ormai) vissero la difficile stagione a cavallo degli anni ’40/70 quando, sulle macerie della guerra si dovettero affrontare severe limitazioni imposte dal trattato di pace per la costruzione di navi. La più remota citazione è risalita al varo di un famoso bastimento sceso in mare nel 1910 dal cantiere monfalconese dei Cosulich (il nome di un’illustre dinastia di origine lussignana che ha profondamente segnato per importanza e intraprendenza l’ampio scenario navale e marittimo triestino) : La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 si trattava del Kaiser Franz Josef I appartenente alla Società Austriaca di Navigazione degli stessi Cosulich. La nave si fregiò nella sua esistenza di diversi nomi passando nel 1919 a quellodi “Presidente Wilson”, a “Gange”(1930) e “Marco Polo”(1936) finendo autoaffondato nel 1944 a La Spezia. Non potevano mancare lungo la piacevole esposizione dell’oratore varie curiosità sulla vita e il destino delle più amate navi dai triestini: Saturnia, Vulcania, Rex, i quattro Conti (Grande,Biancamano,Verde e Rosso), Marconi, Victoria,Oceanic, Eugenio C, Raffaello, Michelangelo ed altre ancora fino all’”Italia” del Cantiere Felzsegi di Muggia e all’ “Ambriabella”. Oltre alle caratteristiche tecniche, dettagli sugli arredi interni mutati con l’evolversi delle mode, sui fumaioli e sulle opere d’arte che arricchivano le sale secondo la loro destinazione. Qualche domanda da parte di alcuni spettatori e calorosi applausi finali hanno suggellato la serata che ha avuto una simpatica appendice nel ristorante della Lanterna dove Maurizio Eliseo si è trattenuto a cena con un gruppo di soci ed amici che avevano aderito alla iniziativa “A cena con l’autore”. f.r. 23 24 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Giornate della donazione del sangue presso la Lega Navale Sono cominciate un po’ in sordina le Giornate della donazione del Sangue a cura alla Lega Navale. Complice il ghiaccio ed il vento che hanno attanagliato la città per dieci giorni con bora oltre i 140 chilometri e temperature abbondantemente sotto lo zero Peccato perché la conferenza, tenutasi il 9 febbraio dal dott. Mascaretti, primario del centro trasfusionale di Cattinara, e medico di grandissima esperienza è stata molto interessante. Con l’esposizione di diverse diapositive scientifiche è stato dapprima spiegato come è composto il sangue, la sua funzione e poi di come sia necessario in tantissime occasioni, non solo nelle emergenze dovute a traumi, ma anche nella cura della leucemia, dei tumori , nei trapianti, durante le gravidanze, potrebbe servire a noi, come anche ai nostri figli, mogli, genitori, amici, a tutti insomma Era prevista anche la presenza dell’ autoemoteca presso la nostra base nautica il giorno successivo, ma il maltempo ha portato ad un cambio di programma che ha visto fissare un appuntamento per i potenziali donatori presso il centro di via Pietà presso l’ospedale Maggiore il 17 dello stesso mese. Peccato perché ben altro esito aveva avuto, come appreso nel notiziario nazionale, la medesima iniziativa nella sezione LNI di Mola di Bari con 38 donazioni in autoemoteca e 70 prenotazioni per i giorni successivi, esempio di altruismo e di gran senso di responsabilità, al quale la Presidenza Nazionale aveva dato la giusta enfasi La donazione di sangue è un ‘dono di vita’ che un soggetto in buona salute, di età compresa tra 18 e 68 anni, può dare a coloro che sono malati o che hanno subito gravi lesioni in seguito a incidenti. In poco più di un’ora, è possibile donare un’unità di sangue che viene successivamente separata in tre distinti prodotti (globuli rossi, plasma e piastrine) in grado di salvare più vite umane. I globuli rossi concentrati sono trasfusi a pazienti chirurgici, a soggetti che presentano emorragie in seguito a gravi incidenti, e a molti pazienti pediatrici, adulti o anziani, affetti da anemia cronica di varia natura. Il plasma separato dalle unità di sangue intero (o ottenuto con la plasmaferesi), è trasfuso a pazienti con problemi di coagulazione del sangue. Infine le piastrine, utilizzate anch’esse come supporto alla coagulazione, utilizzate per pazienti con emorragie massive, in caso di interventi chirurgici importanti oppure per pazienti con tumori durante la chemioterapia. Donare il sangue è semplice, sicuro e di grande soddisfazione per i donatori. Descriviamo ora brevemente l’iter della donazione. Quando si arriva al Centro Donatori (muniti di un documento d’identità valido e possibilmente della tessera sanitaria regionale), è necessario com- pilare un questionario con i propri dati anagrafici e rispondere ad alcune domande relative al proprio stato di salute, a malattie pregresse, ad abitudini di vita che potrebbero rappresentare un rischio per il ricevente. Ad esempio, sono motivo di non-idoneità temporanea alla donazione di sangue, i rapporti sessuali occasionali con persone sconosciute, gli interventi chirurgici maggiori, l’assunzione di alcuni farmaci, il soggiorno in paesi endemici per malattie tropicali quali la malaria. Sono invece motivo di esclusione permanente dalla donazione, infezioni da virus HIV (il virus che causa l’AIDS), pregresse epatiti di tipo B o C, rapporti sessuali con soggetti con infezione da HIV o HCV (virus dell’epatite C), gravi malattie d’organo o sistemiche. Dopo la compilazione del questionario, il donatore parlerà con l’infermiera dell’accettazione che porrà al donatore (o candidato alla donazione) alcune domande ed eseguirà lo screening dell’emoglobina su una goccia di sangue ottenuta con una puntura da dito. Se questa fase non presenta problemi, il donatore si reca alla visita medica con lo specialista di medicina trasfusionale il quale verificherà polso, pressione e raccoglierà la storia clinica (anamnesi) del donatore. Il medico controlla insieme al donatore le risposte alle domande del questionario ed è in questa sede sul notiziario. In ogni caso l’importante era cominciare, e questa iniziativa suggerita dal nostro socio e assiduo donatore di sangue Paolo Perfetto, un piccolo contributo l’ha portato con un nuovo donatore e due preziosissime sacche di sangue che certamente daranno il loro contributo nelle prossime emergenze. Una cosa è certa : la “Giornata della Donazione del Sangue” verrà riproposta, magari durante giornate più clementi, perché confidiamo nella coscienza di chi è stato presente e di chi legge queste righe. Riportiamo l’articolo che il dott. Mascaretti gentilmente ha preparato espressamente per il nostro notiziario. M.D.R. che il donatore può chiarire qualsiasi dubbio con il medico, che naturalmente tratterà in modo confidenziale tutti i dati del donatore. A questo proposito è importante ribadire che le notizie cliniche, i dati anagrafici, i risultati degli esami di laboratorio e tutte le fasi della raccolta, lavorazione e distribuzione del La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 sangue sono registrati su un data-base informatizzato accessibile solamente dal personale del Dipartimento Trasfusionale. Dopo la visita medica, il donatore è accompagnato in sala prelievi dove infermiere esperte eseguiranno il prelievo di sangue intero che dura circa 1012 minuti. In alternativa a questo tipo di donazione, ci sono altre modalità come ad esempio la già citata plasmaferesi nel corso della quale si preleva selettivamente plasma, restituendo al donatore i globuli rossi, e la piastrinoaferesi che prevede la raccolta solo delle piastrine (procedure che comportano un risparmio totale di globuli rossi del donatore). Terminata la donazione, il donatore fa una sosta per un piccolo rinfresco, sosta che dovrebbe durare 20-30 minuti e consente al donatore di riposare prima di lasciare il Centro. Nelle 24-48 ore successive alla donazione, si raccomanda ai donatori di assumere molti liquidi, di evitare sforzi eccessivi, di non sollevare pesi cospicui, di mangiare in modo bilanciato. Il fumo e l’assunzione di alcolici sono sconsigliati nelle ore successive alla donazione. Sebbene di rado la donazione è accompagnata da eventi avversi, in una piccola percentuale di casi (circa 0,5%), il donatore durante la donazione (o subito dopo) può avere un calo pressorio con senso di mancamento e talvolta sudorazione cospicua (per questo motivo è raccomandabile bere 500 cc di acqua nei momenti precedenti la donazione); in questi casi è importante avvertire immediatamente il personale infermieristico che prenderà gli opportuni provvedimenti che consistono sostanzialmente nel far assumere al donatore la posizione di Trendelenburg (sdraia- 25 to in modo che il capo sia situato inferiormente a ginocchia e bacino) per facilitare l’afflusso di sangue al cervello. Tutto il personale medico e infermieristico è a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito alla donazione. Oltre a un gesto di grande solidarietà, la donazione di sangue è anche un modo per tenere sotto controllo il proprio stato di salute; infatti, una volta l’anno si effettuano esami di controllo mirati a verificare la funzionalità epatica, renale e alcuni parametri del metabolismo lipidico e glucidico (colesterolo, trigliceridi, glicemia). In conclusione, la donazione del sangue è una procedura semplice e sicura, in grado di aiutare coloro che sono più fragili e per i quali la trasfusione di sangue, plasma o piastrine può salvare la vita. Dott. Luca Mascaretti Direttore Dipartimento di Medicina Trasfusionale, Azienda Ospedaliero-Universitaria, Ospedali Riuniti di Trieste Dove si dona il sangue a Trieste -Centro Donatori, Ospedale Maggiore, Via Pietà 2/1, aperto dal lunedì al sabato dalle 8,00 alle 11,00. N. tel: 040-3992904, 3992582 -Autoemoteca (circa 50 uscite all’anno): per informazioni, contattare l’Associazione Donatori di Sangue – Trieste, via J. Cavalli 2/A Tel. 040-764920 -Centro Donatori, IRCCS Burlo Garofolo, Via dell’Istria 65, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alla 11,00 su appuntamento, tel. 040-3785274 (attualmente in ristrutturazione) 26 La Lanterna - numero 1 - aprile 2012 Un dono all’A.G.M.E.N. dalla Sezione Consegnati all’ A.G.M.E.N. – F.V.G. , l’ Associazione Genitori Malati Emoplastici Neoplastici per lo studio, la cura e l’assistenza dei bambini con tumore, il contributo in denaro raccolto durante la festa di carnevale per bambini organizzata l’anno scorso presso l’auditorium della nuova palazzina ser- vizi della Lega Navale. La cerimonia è avvenuta nel Bar Capriccio del socio Lega Navale Michele Bartocchi, il promotore della raccolta, alla presenza del presidente e vicepresidente della Lega Navale rispettivamente Pierpaolo Scubini e Sandro Fabietti. Presenti inoltre alcuni giocato- ri della Triestina abituè del locale in quanto sede del Club Triestina Calcio. Il Consiglio Direttivo della A.G.M.E.N. inoltre, riconoscente per il contributo raccolto dai soci della nostra Sezione, ha inviato la tessera di Socio Vitalizio alla Lega Navale Italiana Sezione di Trieste. AZIENDA AGRICOLA PITTARO VINI ALL’INGROSSO SFUSI E IMBOTTIGLIATI D.O.C. 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Il progetto “A.MARE” mira a coniugare natura e arte e ad unire realtà educative dell’ Italia e dell’Austria con l’obiettivo di favorire, attraverso la responsabilizzazione dei soggetti interessati, l’attuazione di comportamenti che portino alla gestione ecosostenibile delle risorse del mare. Il progetto si protrarrà per due anni scolastici fino a maggio 2013. IL MARE AL CENTRO Lo scopo principale Ë sensibilizzare ragazzi provenienti da due regioni europee geograficamente diverse sul valore e sull’importanza del mare, favorendo percorsi formativi innovativi che coinvolgono ambiti diversi: creativo-artistico, linguistico, scientifico ed ecologico. Sono previsti, tra i soggetti coinvolti, incontri periodici, monitoraggi ambientali, elaborazione di mappe ambientali e scambio di materiali didattici prodotti. Tra questi l’Art exhibition sul tema mare “From the top to the depth”, un Picture dictionary – glossario figurato del mare italiano/tedesco e uno Story book - italiano/tedesco – con raccolte di storie sul mare inventate dagli studenti. Completeranno il percorso A.MARE la realizzazione di una mostra itinerante dei lavori realizzati, una rappresentazione teatrale relativa ai temi del progetto, alcuni seminari sul tema rivolti a tutti i docenti delle istituzioni scolastiche coinvolte e una manifestazione annuale sui temi trattati, aperta anche al territorio. Durante il soggiorno a Trieste, avvenuto in novembre, i docenti austriaci hanno potuto anche visitare la Lanterna, conoscere la storia del faro, osservare la città dall’alto e …. apprezzare la qualità del ristorante. (a cura di Anna Rosa Stalio)