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Equipaggio speciale per il periplo d`Italia La vela - LNI

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Equipaggio speciale per il periplo d`Italia La vela - LNI
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
1
Notiziario periodico della Lega Navale Italiana - Sezione di Trieste
Molo F.lli Bandiera, 9 34123 Trieste
Tel/Fax 040 301394 - e mail: [email protected] - sito web: www.leganavale.it/trieste
Nuova serie anno XII° n. 1 - marzo 2012 - Registrato presso il Tribunale di Trieste in data 27 gennaio 1997 al n. 956
Poste Italiane S.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Trieste - Direttore Responsabile: Giulio Garau
Stampa: Litografia Zenit - Trieste
Equipaggio speciale per il periplo d’Italia
La vela abbatte tutte le disabilità
“Io i tuoi occhi, tu l’anima mia.”
Una barca a vela con un equipaggio
speciale, uno skipper e un non vedente in una crociera di due mesi che li
vedrà impegnati nel periplo d’Italia. Ancora una volta la Lega Navale di Trieste diventa la base ideale per dimostrare che la vela abbatte qualsiasi barriera nei confronti della disabilità di qualsiasi tipo. Si parla di Lega Navale e di
quanto la stessa si faccia sempre promotrice e portavoce di queste iniziative
per le quali all’impegno profuso c’è sempre un ritorno d’immagine – spiega il
presidente della sezione di Trieste, Pier-
paolo Scubini - potrei portare tantissimi
esempi, mi limito però a riportare qui di
seguito quanto scritto sul diario di bordo della Dolce Vita, l’imbarcazione con
la quale Berti Bruss (skipper per il quale non servono presentazioni) ed Egidio Carantini (non vedente) sono partiti
dalla nostra base nautica domenica 25
marzo per un periplo d’Italia, con il patrocinio della nostra Presidenza
Nazionale,e la preziosa sponsorizzazione della Hempel Italia, che terminerà
tra due mesi circa e da questa esperienza verrà pubblicato un libro scritto
dai due naviganti dal titolo “Io i tuoi occhi, tu l’anima mia”.
Un fronte quello di aprire la Lega
Navale e i suoi pontili ai disabili appassionati del mare e della vela su cui Scubini è impegnato in prima persona e che
punta a far diventare Trieste un punto
di riferimento per il Friuli Venezia Giulia
e per tutta Italia.
Ecco il testo del diario di bordo –
aggiunge il presidente - credo che non
servano commenti perché si commenta da sé e tutti i soci e gli amici che erano presenti in banchina domenica alla
partenza, sono sicuramente tornati a
casa valorizzati nello spirito.
DOMENICA, 25 MARZO 2012,
1° GIORNO DI NAVIGAZIONE
Partenza: Trieste 45°38’960 N
ORE 10.00 13°45’494 E
ARRIVO: S.MARGHERITA DI
CAORLE 45°35’341 N
ORE 16.45 12°51’890 E
TEMPO: SOLEGGIATO
MARE : 2
VENTO: 20/25/KN BORA
“ E’ arrivato il tanto atteso giorno
della partenza. Notte agitata,si dorme
poco e male si vive con il terrore di dimenticare qualcosa. Alle 4 (ora legale,
3 ora solare) sveglia. A mezzanotte ero
ancora sveglio. Ascoltavo il vento, la
bora tanto annunciata tardava a veni-
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re. Caffèlatte, e via in barca a preparare le ultime cose. Arrivo in Lega Navale, mi siedo in barca e mi chiedo se sia
vero, se sia solo un sogno o se partiamo davvero. Sono già stanco. Le emozioni tagliano le gambe. Comincio a sistemare la barca ed il tempo vola. Alle
7.30 comincio a pensare che ce l’avrei
fatta. Alle 8.30 ho finito. Intanto è arrivata la bora, la tanto attesa bora. Arriva Paolo Scubini, il grande presidente
della Lega Navale Italiana, che mi ha
sostenuto in questa avventura fino dal
primo momento, e mi chiede se non sia
il caso di spostare d’ormeggio la barca,
onde evitare qualche scarna figura nell’uscire alla partenza davanti al pubblico amico venuto a salutarci e quindi essere in pole position per la nomina alla
“NAMO CUP”, che si disputeranno i
migliori velisti della Lega al “Red Carpet” di fine stagione.
No. La barca resta là alla faccia
della “NAMO CUP”.
Arriva Egidio, ed alle 9.30 siamo
in tanti,per ricordare i visi di chi è venuto mi devo concentrare. C’è mezzo CST
(Circolo Sommozzatori Trieste, c’è Hubert dell’Unione Italiana Ciechi ,amici
velisti,parenti,fotografi,C’è Vincenzo
Spina della Barcolana, ci sono tutti quelli
che mi hanno seguito e sostenuto da
ottobre ad oggi,e qualcuno di più. Si va
in terrazza al bar. Thè col rhum e crostata. Foto, raccomandazioni,
auguri,promesse.Alle 10 in punto tento
un fischio come facevo da ragazzo. Non
mi riesce, salivazione azzerata, mi vie-
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
ne in soccorso IL Presidente Scubini:
ormai è assodato, dove non ci arrivo io
ci arriva Lui.
Da lì in poi è buio, trovo Egidio in
barca,il mio shore team,Paolo
Scubini,Walter Gruden, mio compagno
alle 500x2 e di mille altre regate ed avventure, Andrej Gregori, idem come
sopra, salta in barca, vista la bora, mi
daranno una mano ad armare la barca,
sottovento alla stazione marittima.
Monto in barca anch’io metto in
moto, e non chiamo la manovra, con la
gente che ho a bordo non serve. Mollate le cime, Walter a prua allarga dal
molo, una raffica prende lo scafo su altre mura; aspetto, la barca accosta, innesto la marcia avanti, ed andiamo.
Morale della favola? NON HO SALUTATO NESSUNO! MA PROPRIO NESSUNO! Mi giro alzo il braccio e saluto
tutti assieme. Un lungo applauso e delle voci ci seguono.
Andiamo alla Marittima, e issiamo
in un attimo randa terzarolata con una
mano ed olimpico,poggio nel vento, e
punto la testata del molo fratelli Bandiera, il molo della Lega, per salutare e
fare l’inchino, spero con più successo
del comandante Schettino. Sfilo la testata, un altro lungo applauso,orzo e
punto il largo, sto filando a nove nodi,
vento in poppa. Abbiamo, come nelle
occasioni più importanti, la scorta. La
polizia, con il loro potente gommone,
Enrico Torlo, Guido, Ada, Ciano, Giulio, Maurizio, Tullio, Fabio, sulla barca
di Enrico; Riccardo Priore,con Luca,
Elena, e gli altri. Peccato perchè a motore non ce la fanno a starci dietro.La
Dolce Vita fila veloce più di tutti. Accosta il gommone della Lega, Walter, Paolo, e Andrej saltano su, un ultimo saluto, un’occhiata e virano. Anche Enrico e gli amici de CST tornano a casa.
Io e ed Egidio restiamo da soli, nel
sole, nel vento, nel mare,nel nostro destino. Io i tuoi occhi, tu l’anima mia, il
viaggio del mio viaggio del nostro viaggio è cominciato. La Dolce Vita scorre
veloce, sempre tra gli otto ed i nove
nodi, un bell’andare
Alle 13.30 siamo al traverso di
Grado, la bora si volta e rientra al di là
del costone carsico,oggi non le va di
uscire dalla sua giurisdizione. C’e aria
fino al traverso di Porto Buso, poi a
motore fino a Punta Tagliamento; per
accordo non possiamo navigare a velocità inferiore a 4 nodi altrimenti non
riusciamo a rispettare gli impegni presi.
Al traverso di Lignano entrano 6 nodi
d’aria da sud ovest, mancano 11 miglia
a S.Margherita di Caorle. L’ultima mezz’ora la facciamo a motore, l’aria se ne
è andata, per oggi basta. Io ed Egidio
pieghiamo le vele ( è la prima volta che
lo fa,su barche di queste dimensioni)
ed entriamo. Oggi ormeggio io, per domani vedremo.Forse ci sarà una sorpresa. In banchina ci aspettano Silvia
Traunero e gli amici del circolo nautico
di Santa Margherita.”
a cura di
Pierpaolo Scubini
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
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L’assemblea approva il bilancio
per le attività del 2012
Con una significativa presenza di
soci (244 di cui 68 per delega), si è svolta il 28 marzo u.s. nell’affollata sala
convegni della palazzina servizi, l’assemblea ordinaria della Sezione per
l’esame e l’approvazione del bilancio
consuntivo riferito all’esercizio 2011 insieme alle relazioni del Consiglio Direttivo per lo stesso anno e quella del Presidente sull’attività programmata per il
2012. Adempiuti i previsti passaggi preliminari con le nomine del segretario –
designato Roberto Dodich – e di due
scrutatori, il Presidente Scubini dichiara formalmente aperti i lavori rivolgendo
comandazione della Presidenza Nazionale per una costante efficienza operativa di tutte le strutture periferiche cui si
chiede di curare ed intensificare le relazioni fra esse, quelle con gli enti e le
istituzioni locali e con il coesistente tessuto sociale.
un caloroso saluto al Delegato del
Triveneto, Ennio Abate, che esordisce
recando il saluto del Presidente Nazionale ammiraglio Franco Paoli per sottolineare gli effetti che riverbererà sull’attività della nostra Associazione l’annunciato aggiornamento del nostro Statuto conseguente all’emanazione del
nuovo Codice Militare con il D.p.R. n.
90/2012. In tema di importanza e valore dell’attività svolta dalla Presidenza
Nazionale, Abate pone quindi in risalto
il qualificato contributo recentemente
offerto dalla Lega Navale Italiana in
occasione delle fondamentali modifiche
apportate dal Governo alla legge che
aveva originariamente previsto l’applicazione di una complessa e onerosa
tassazione delle imbarcazioni, opportunamente emendata poi sotto forma di
tassa di proprietà. E’ stato posto l’accento inoltre sulla persistente
rac-
sidenza si succedeva frattanto la proiezione di una impressionante serie di
immagini della nostra base nautica durante le drammatiche giornate di febbraio fra gelo e violente raffiche di bora
che hanno gravemente danneggiato le
strutture a mare con pontili sottoposti a
violenti strappi, imbarcazioni ricoperte
di ghiaccio e ormeggi divelti. Alla crudezza di tali immagini si è richiamato in
apertura della sua relazione il Presidente Scubini per rivolgere parole di profondo apprezzamento e gratitudine allo
sparuto gruppo di soci volenterosi che
in quei frangenti si prodigarono con coraggio e seri rischi personali per mettere in sicurezza le imbarcazioni , intervenendo con slancio ed esperta competenza. Il richiamo a quelle indimenticabili giornate e al prezioso impegno dei
pochi, ha anche offerto lo spunto per
una bonaria “tiratina di orecchi” a que-
Tre linee operative
Ancora una volta sono state additate le tre vitali linee operative da porre
alla base dell’attività, indirizzando verso il fertile mondo giovanile, la tutela
ambientale e la promozione sociale.
Sullo schermo sopra il tavolo della Pre-
gli armatori che, pur consci della gravità della situazione, non hanno avuto
altrettanta premura nel precipitarsi a
controllare la sorte delle loro imbarcazioni.
Doppia assemblea
Una puntuale notazione è stata
quindi dedicata alla particolarità dell’assemblea in corso che si colloca un po’
diversamente rispetto a quelle precedenti per rispondere all’istanza di alcuni soci per una doppia assemblea - di
bilancio preventivo a settembre e consuntivo a marzo - come richiamato al
punto 3 dell’o.d.g. In proposito Scubini
ha espresso la sua personale opinione
circa l’opportunità di tale procedura, che
considera superflua, articolandone le
motivazioni. Ha voluto comunque puntualizzare che, accogliendo le predette
richieste, la relazione consuntiva che
avrebbe presentato ciascun Consigliere per l’ambito di sua competenza insieme al programma delle attività previste per l’esercizio corrente, rendeva
superflua la sua relazione. Prima di
passare la parola ai Consiglieri è stato
rivolto un momento di memore raccoglimento in ricordo dei due soci scomparsi nel 2011: Bruno Pascolutti e Natalina Cernecca. Richiamandosi all’attività svolta, il Presidente ha voluto risaltarne alcuni aspetti centrali e segnatamente: il lavoro svolto in stretta collaborazione con alcune associazioni di
carattere sociale, fra le quali la Easy
Action, che persegue lo scopo di consentire a persone diversamente abili di
poter godere del piacere della navigazione, particolarmente a vela, governando una barca opportunamente allestita; l’ospitalità offerta a 29 soci delle
Sezioni LNI del Triveneto iscritti al corso per il conseguimento del brevetto di
esperti velisti.
Fondi alla base nautica
Un ringraziamento è stato doverosamente rivolto al Delegato del Triveneto, Ennio Abate, il cui autorevole
intervento presso la Presidenza Nazionale è valso ad ottenere un congruo
contributo per fronteggiare in parte i
danni patiti dalla base nautica a causa
delle avversità atmosferiche del mese
di marzo dello scorso anno. Analoga
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
richiesta di sostegno verrà rivolta a ristoro delle spese indotte dai danni delle burrascose giornate di febbraio di
quest’anno. Quanto agli impegni assunti dal Direttivo in occasione dell’assemblea del mese di marzo 2011 essi risultano senz’altro mantenuti e di ciò va
dato primariamente atto al buon lavoro
realizzato dai Consiglieri e, per ciò che
si riferisce all’ambito finanziario, all’opera del Tesoriere che, attraverso un costante monitoraggio ed un’oculata gestione dei conti, ha saputo centrare i
mirati obiettivi tanto da consentire per
l’anno corrente il mantenimento invariato dei canoni associativi evitando l’applicazione dell’incremento previsto dall’indice Istat.
Le relazioni dei consiglieri
Sono quindi seguite le relazioni
dei Consiglieri che qui si ritiene di poter
succintamente trascrivere. Il vicepresidente Fabietti ha illustrato per capitoli
l’attività svolta trattando delle iniziative
attuate con le scuole; con le associazioni ambientaliste ( ha continuato ad
impegnarsene con apprezzata dedizione la Socia Paola Frisenda); con la
onlus “Trieste Abile” (vi hanno partecipato 12 soggetti diversamente abili);
con il rinnovato corso formativo del “Brevetto nautico” che si è avvalso del vitale contributo offerto da numerosi soci
ciascuno per le proprie qualificate esperienze. Gli impegni per l’anno corrente
ricalcano sostanzialmente quelli perseguiti nel 2011 con l’apporto tuttavia di
alcuni innesti migliorativi. Si rinnoverà
il progetto “Fare Vela” e per quanto
concerne la “Trieste Abile”, essa confluirà in quello della “Easy Action”.
Centro nautico a Trieste
Segnalato infine che il Centro
Nautico LNI di Muggia sarà operativo
presso la nostra sede e non più a Porto
San Rocco, variazione che ci consentirà un congruo risparmio.
E’ quindi la volta del Consigliere
Roberto Dodich che ha articolato la sua
relazione in due parti: la prima afferente la base nautica (ne ha avuto la responsabilità fino al mese di dicembre
2011) e la seconda riferita al nuovo incarico di Segretario della Sezione.
Per la base nautica rammenta gli
eseguiti, ingenti lavori di manutenzione
ordinaria e straordinaria la cui sostanziale validità e tenuta è stata provata
dalle violente bufere del marzo 2011 e
febbraio 2012. Cita inoltre le molte occasioni di offerta ospitalità: il “Santa Pazienza”, il “U Dragun”, una cinquantina
di gommoni della Gommonauta Europea, oltre alla temporanea ospitalità per
ormeggi provvisori ad una trentina dinostri soci.
Assegnati i posti barca
Determinante l’intesa con il Comitato Tecnico nel quadro di varie operazioni quali il riordino dei dati dei mezzi
ormeggiati per una più corretta e razionale valutazione degli spazi; l’autorizzazione ad allargamenti/spostamenti; l’assegnazione di nuovi
posti barca (ne sono stati accordati sei) ecc. Obiettivi per il 2012:
razionalizzazione ed efficienza
dell’ufficio Segreteria; adozione di
sinergie organizzative fra i Consiglieri; miglioramento della comunicazione (maggior uso della
posta elettronica). Il Consigliere
alla base nautica Bruno Miss fa
un elenco delle attività programmate per quest’anno principalmente relative alla situazione dei
pontili. Cita il pontile 2 per il quale è prevista a giorni la consegna
del modulo da parte di Ingemar;
la sostituzione e rinforzo di una
staffa di ritenzione del pontile 4;
il ripristino di coperture lignee e
in generale degli impianti; verifiche dell’assetto complessivo dei
pontili; è completato ed agibile il
pontile tre. Il Consigliere Marcello Del Re, responsabile per le manifestazioni sociali e culturali,
specifica dettagliatamente l’intensa attività svolta attraverso ben 54 conferenze accolte nella sala convegni (di carattere marinaresco, naturalistico/
ambientale,storico/navale); diverse
mostre artistiche, visite culturali o di siti
interessanti e tre manifestazioni di sport
alternativi. Roberto Benedetti, Consigliere responsabile della sede, pone
l’accento sulle iniziative impostate per
il reperimento di contributi e sponsorizzazioni a sostegno dei costi, sempre più
onerosi, della gestione.
Il notiziario La Lanterna
Auspica pertanto una costante
mobilitazione di tutti per allargare la
base sociale ed una incisiva azione per
acquisire nuovi inserzionisti al notiziario “La Lanterna” che proprio da quel
gettito pubblicitario trae adeguato ristoro a fronte dei crescenti costi di stampa e diffusione. Non sarebbe da escludere, in caso avverso, la riduzione dagli attuali sei a quattro numeri annuali.
Nell’ottica di incrementare a tutto campo le entrate della Sezione è necessario accrescere le fonti di ogni possibile
introito estendendo i contatti non soltanto ad enti e associazioni ma puntare anche verso l’intera collettività cittadina fatta di gente comune e di piccoli
operatori: al Consiglio Direttivo intende
per ciò proporre l’avvio di un progetto
definibile “Campagna Propaganda e
Proselitismo” da sviluppare mediante
vari strumenti di comunicazione. Stringato come d’abitudine nel suo efficace
pragmatismo, l’intervento del Consigliere allo Sport Andrea Nevierov.
L’attività dei gruppi
Segnala in termini positivi l’attività dei gruppi motonautica, sub e vela
citando il buon successo di alcune manifestazioni (Trieste-Portorose, TriesteUmago, Pesca TraVel) e le effettuate
escursioni. Sarà rivisto il programma
della Trieste-Lussino conferendole una
più praticabile impostazione ripartita tra
la formula della veleggiata e quella di
regata. Ribadita la massima attenzione verso la scuola di vela e l’agonismo
nella prospettiva di una crescente azione destinata a coinvolgere anche i genitori dei giovani atleti. E’ successivamente intervenuto il Tesoriere Narder
Dorval per chiarire e commentare il bilancio consuntivo 2011 e relativa nota
integrativa dell’esercizio finanziario, sottoposto all’approvazione dell’assemblea. Il documento è stato consegnato
a tutti i votanti ed è apparso , come in
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
premessa puntualizzato dal relatore, in
una veste diversa rispetto a quella precedentemente seguita e ciò sia per la
maggior dimensione raggiunta dalla
Sezione che per l’accoglimento del suggerito principio contabile numero uno
dei dottori commercialisti relativamente ai bilanci delle associazioni no profit.
Sono state esaminate le principali variazioni intervenute nell’attivo dello stato patrimoniale: investimenti materiali
per euro 336.077 nel 2010; euro
383.073 per il 2011, oltre a liquidità e
titoli passati rispettivamente dal 2010 al
2011 da euro 376.777 a euro 326.382.
Variazioni significative hanno interessato i fondi di ammortamento e quelli di
accantonamento. Un gradito accenno
per i soci è stato quello della adottata
scelta di non ritoccare, nonostante la
variazione del 3% prevista dall’Istat, le
quote sociali e di ormeggio (questi ultimi aumentati per il 2012 del 10% per i
“provvisori”con la distinzione fra scafi da
10 a 12 metri e quelli di lunghezza superiore). Motivo di vanto è la possibilità
per la Sezione di produrre quotidianamente e in forma informatica il “libro inventari”, prezioso obbiettivo al cui conseguimento ha fornito il suo determinante contributo il socio Igeo Grassi.
Il rappresentante del Collegio dei
Revisori, nell’impossibilità di presenziare all’assemblea, aveva dato mandato
a farsi rappresentare ed a dare lettura
delle prescritte considerazioni di rito che
si esprimevano per l’approvazione del
documento sottoposto all’esame dell’assemblea. Al riscontro finale dei voti,
accertata l’assenza di contrari e di astenuti, il bilancio è stato approvato all’unanimità, un segno ricco di significati che
attesta l’esistente, solidale e condiviso
clima di operosità presente nella nostra vitale comunità.
CORTESIA QUALITA’
PREZZO
ACCONCIATURE
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Calendario Attività
Culturali e Sociali
Aprile - Maggio
APRILE
Mercoledì 4, ore 18 : Corso : “Il Caffè” all’Università del Caffè Illy
di Trieste
Giovedì 12, ore 18 : in occasione dell’ anniversario dell’affondamento del Titanic, conferenza di Gianni David dal titolo “Titanic, 100 anni”
Venerdì 13, ore 18 : Inaugurazione mostra di quadri del pittore e
incisore Aldo Bressanutti accompagnata da video sull’ autore. In contemporanea anche la mostra della Sig.ra Eda Scrigner Zucchi specializzata nella
decorazione delle ceramiche
Domenica 15 : Pedalega International : dal Marina di Portorose a
Umago
Martedì 17, ore 18 : Consigli pratici : “Scendere sott’acqua in
sicurezza – in apnea o con il bombolino ” a cura del Gruppo Sub
Giovedì 19, ore 18 : Piero Magnabosco autore del 777 della Croazia, ci spiegare il nuovo modo di fare portolani: il progetto 777 (Italia, Sardegna, Sicilia, Adriatico volume primo e secondo, ligure e tirreno) – seguirà
cena in Lanterna con il relatore
MAGGIO
Giovedì 3, ore 18 : Gianni Mangiagli ci porta, attraverso i suoi
documentari, all’ interno del Cantiere dell’ Alto Adriatico per vedere come
nascono le barche in legno di Sciarelli.
(seguirà nel fine settimana una visita guidata al cantiere stesso)
Martedì 8, ore 18 : Corso : “Il Caffè” all’Università del Caffè Illy di
Trieste 2O Gruppo
Giovedì 10, ore 18 : Il Comando dei Carabinieri di Porto Nuovo
incontra i soci della Lega Navale per istruirli su un tema purtroppo molto
attuale anche da noi : “Delitti ai danni di persone anziane”
Venerdì 11, ore 18 : Corso base di Meteorologia per naviganti
(prima parte)
Sabato 12: Corso di Meteorologia per naviganti avanzato (seconda parte)
Giovedì 24, ore 18 : Gianni Mangiagli, terrà una conferenza correlata da video per illustrare il suo progetto di tutela delle tartarughe marine
che nel mese di maggio tornano nel Golfo di Trieste
Trieste: Via Giulia 49/A
Tel. 040 569462
Sabato 26 : Visita guidata al Parco della Cona
6
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Attività zonale 2012 atleti LNI
impegnati su Optimist, Laser, Star
Marzo
11 S.V. Barcola e Grignano Trieste 2^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7
Aprile
15 Y.C. Adriaco Trieste Regata Apertura Star e Laser
15 Società Triestina Sport del Mare 8O Trofeo Marlin OPTIMIST Cadetti / Juniores
22 S.V. O.C. Monfalcone 3^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7
22 L.N.I. Ts Trieste TROFEO AMMIRAGLIO VITTORI 1^ Regata Zonale Star
25 Triestina della Vela Trieste Regata Apertura Star e Laser
28 Yacht Club Histria LNI ts Umago CRO Triangolare Optimist LNI Trieste Croazia OPTIMIST Cadetti /Juniores
Maggio
5/6 Triestina della Vela Trieste Trofeo Ferin - Bongo 2^ Regata Zonale Star e Laser
6 L.N.I. Trieste Trieste X Trofeo Giulia Stogaus - Bavivela a squadre di Club Triangolare Optimist LNI Trieste - talia
OPTIMIST Cadetti /Juniores
12/13 S.V.Barcola e Grignano Trieste Trofeo Rochelli 3^ Regata Zonale Star e Laser
13 Y.C. Èupa Sistiana Prova Zonale Optimist OPTIMIST Cadetti/Juniores
19/20 S.N. Pietas Julia Sistiana Trofeo Pino Erriquez - 4^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7
20 S.V. Oscar Cosulich Monfalcone 1^ Selezione Zonale per Campionato Nazionale under 16 OPTIMIST Juniores
27 C.N.T. Sirena Trieste 1^ Selezione zonale per Coppa Primavela - Coppa del Presidente e Coppa Cadetti
OPTIMIST Cadetti
Giugno
10 Y.C. Adriaco Trieste Trofeo Baron Banfield Under 15 - 2^ Selezione zonale per Coppa Primavera : Coppa del
Presidente e Coppa Cadetti OPTIMIST Cadetti/ Juniores
16/17 Y.C. Adriaco Trieste 27a Coppa “Tito Nordio” , 4^ Regata Zonale Star
16/17 Triestina della Vela Trieste 5^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7
17-22 XIII^ Zona Santa Croce Raduni tecnici Laser
23/24 N. S.Giorgio San Giorgio Trofeo dell’Amicizia RADUNO FIV ZONALE per cadetti nati nel 2003 (obbligatorio per
la partecipazione alla Coppa Primavela) OPTIMIST (Cadetti 2003)
24-29 XIII^ Zona Santa Croce Raduni tecnici OPTIMIST Cadetti
30 e 1/7 S.N. Pietas Julia Sistiana Memorial Alex Moccia 2^ Selezione Zonale per Campionato Nazionale under 16
OPTIMIST Cadetti/Juniores
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Attività zonale 2012 atleti LNI
impegnati su Optimist, Laser, Star
Luglio
1-6 XIII^ Zona Santa Croce Raduni tecnici OPTIMIST Juniores
8 Sistiana89 LNI ts D.N.S. Sistiana 6^ Regata Zonale Laser Laser Std/Radial Femm./ Radial/4.7
22 A.S. Nautilago Cavazzo XXXII Coppa del Lago XVII Trofeo “A.Gori” OPTIMIST
Agosto
15 DNS Sistiana89 PSM WSMJ Sistiana Memorial STEFANO ROCCA (NOTTURNA x Winsurf Catamarani e Laser o
J24)
25 JK Izola L.N.I. Trieste Izola (SLO) Triangolare Optimist LNI Trieste - Slovenia OPTIMIST Cadetti/Juniores
Settembre
1/2 Y.C. Hannibal Monfalcone Trofeo delle scuole vela OPTIMIST
8/9 C.d.V. Muggia Muggia Coppa Città di Muggia 7^ Regata Zonale Laser
Ottobre
6/7 S.V.Barcola e Grignano Trieste Barcolina OPTIMIST Cadetti/Juniores, Laser Std/Radial Femm./Radial/4.7
20/21 Triestina della Vela Trieste Città di Trieste Per Paolo Tutte le derive
Novembre
3 / 4 C.N.T. Sirena Trieste Regata Internazionale OPTIMIST, altre derive Laser Standard/Radial/4.7
7
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Campionato Sociale di Vela 2012 altura
.
Il campionato sociale di vela 2012 verrà effettuato in 6 prove con il seguente calendario
Sabato 26 maggio
NOTTURNA Regata / veleggiata by night
Sabato 30 giugno
SOLITARIO Regata / veleggiata in solitario
Sabato 25 agosto
LEI & LUI Regata / veleggiata a coppie
Sabato 21 luglio
TRIESTE / GRADO - Altura
Dom 22 luglio
GRADO / UMAGO - Altura
Sab./dom. 21-25 luglio
TRIESTE / GRADO / UMAGO / LUSSINO a tappe Altura
Domenica 9 settembre
XXIII COPPA DEI DUE FARI
Sabato 1 dicembre
COPPA CAMPIONI SU J 24
(a tale manifestazione può partecipare di diritto il campione uscente)
Calendario Motonautica
10 giugno o in alternativa 24 giugno
1 settembre o 9 settembre
15-16 settembre
Trieste Portorose
Prova di Regolarità
Trieste Umago
Avviso ai Soci
La Sezione di Trieste ringrazia le Officine Navali Quaiat , nella
persona di Marino Quiat, per aver
fornito gratuitamente i giubbotti salvagente alla squadra agonistica
optimist.
Si avvisano i signori soci che
all’ albo della sezione è esposto il
“Regolameto Ormeggi” .
Il documento, redatto dal Comitato Tecnico, ha lo scopo di fornire delle regole e delle indicazioni
di massima a tutti i soci che usufruiscono degli ormeggi della sede
nautica.
Si raccomanda di attenersi
scrupolosamente a tale disciplina,
in considerazione del fatto che negli ultimi anni le condizioni meteo
sono risultate alquanto avverse.
Tale documento è anche visibile sul nostro sito :
www.lnitrieste.it nella sezione
“Albo Sociale”
Con l’occasione ti ricordo che
da lunedì 2 aprile l’orario di segreteria sarà il seguente:
lunedì
martedì
mercoledi
giovedì
venerdì
sabato
chiuso
17-19
17-19
17-19
17-19
10-12
Calendario Gruppo Pesca
27 maggio
gara1
17 giugno
gara 2
1 luglio
Lei e Lui
8 luglio
gara 3
9 settembre
gara4
16 settembre
Giornata per recuperi
30 settembre
Trofeo Sacheta
28 ottobre
Tra-Vel
(gara sperimentale di traina a vela)
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
9
Programma Gruppo Sub
14/04/2012
Visita Nucleo Sommozzatori Vigili del Fuoco di Trieste
17/04/2012
Serata propedeutica dedicata all’Apnea e uso dell’ A.R.A.
Da decidere
Uscita in apnea al Parco di Miramare
16/06/2012
Pulizia Fondali base navale
04_05/08/2012
Week end ad UMAGO (* programma)
15/09/2012
Visita Museo del Mare di Pirano (SLO) con immersione
nella riserva Marina di Punta Madonna
20/09/2012
Visita camera iperbarica di Trieste
Data da decidere Probabile pulizia fondali nel porto di Santa Croce
Da decidere Immersion relitto aereo B24 Liberator di Lignano e gita con pranzo in casone a Porto Buso
‘* Programma week end ad UMAGO
“Sabato arrivo ad UMAGO con le barche od in macchina ; nel pomeriggio immersione con il diving “
di Umago, pernottamento in marina, domenica uscita in apnea e poi rientro a Trieste.
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Contemporanea esposizione di due artisti nella sala convegni
Aldo Bressanutti e Eda Scrigner
Due allettanti eventi artistici, inaugurati contemporaneamente venerdì 13
aprile nella nostra sala convegni, hanno richiamato un folto pubblico cui è
stata offerta la possibilità di ammirare
nello stesso tempo le opere pittoriche e
grafiche di Aldo Bressanutti e quelle di
pittura su porcellana di Eda Scrigner
Zucchi. Il primo - validamente inserito
nel panorama artistico giuliano con una
produzione che valica comunque il nostro territorio figurando anche presso
gallerie e collezioni di altre città – si caratterizza per un suo originale stile surrealistico ispirato dagli interni di modeste abitazioni e da affascinanti vedute
di luoghi cari all’artista. Il secondo, anzi
la seconda protagonista della serata, è
una raffinata pittrice decoratrice di oggetti di porcellana nelle varie forme in
cui questa nobile materia si esprime trasformandosi in vasi e vasetti di varia
foggia, vasellame di uso quotidiano
come tazze, piatti e piattini ed altri semplici oggetti comuni come un notato piccolo ditale finemente decorato presente fra i pezzi esposti. Bressanutti, dal
canto suo, ha esibito sugli allineati pannelli della sala una bella serie di incisioni riproducenti in prevalenza angoli
e scorsi della vecchia Trieste, di Muggia, di località istriane e friulane. Figuravano inoltre alle pareti alcune opere
di pittura con le più tipiche immagini
delle sue affollate stanze nella disordinata presenza di oggetti di uso quotidiano ripresi con meticolosa,talvolta
microscopica pignoleria: sono ferri da
stiro, sparhert, bottiglie, piatti, stoviglie
di ogni genere, strofinacci, vecchie stufe con tubi contorti, gabbiette per uccelli , lampadari e lumi in cucine, tinelli
e stanze da letto, sullo sfondo di pareti
variamente dipinte, ricoperte con vecchie carte da parati: tutta quella
paccottiglia,insomma,che amabilmente
Bressanutti chiama i suoi “strafanici”.
Ma la corposa esposizione delle opere
dell’artista è avvenuta in modo virtuale
mediante un ottimo video presentato e
commentato da Franco Viezzoli sulla
base di un ben sincronizzato sottofondo musicale che ha reso ancor più gradevole l’incontro con l’artista che alla
fine della proiezione – raccolti calorosi
e prolungati applausi – ha firmato e
donato ai più fortunati un suo colorato
poster-calendario 2012.
Dell’altro, gradito ospite della serata, la Signora Eda Scrigner Zucchi, è
possibile tracciare il percorso artistico
evidenziando che, nata a Trieste, si è
trovata a dover condividere con il marito, dirigente bancario, la mobilità legata ai suoi vari trasferimenti. Nel 1998,
risiedendo a Parigi, entrò in contatto con
una nota pittrice su porcellana, la Si-
gnora Doni Alexiev, che l’introdusse a
questa particolare forma d’arte poi approfondita ed affinata, corrispondendo
così sempre più attivamente ad una sua
connaturata vocazione.
Successivamente, trasferitasi con
il marito a Roma e Milano, continuò a
perfezionare il suo percorso artistico
esponendo anche al pubblico le sue
opere particolarmente ammirate per la
sensibilità e la originalità che le distinguono.
(f.r)
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
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Antonio Penati
Oceano Pacifico: dalle Vanuatu
alla Papua Nuova Guinea
Non è sempre né facile né frequente poter vivere, assieme al protagonista di straordinari avvenimenti, la
coinvolgente storia di qualche sua speciale avventura quale un lungo giro del
mondo solcando le acque dell’Oceano
Atlantico, Pacifico e Indiano a bordo di
una resistente imbarcazione modernamente attrezzata. E’ stata questa una
felice occasione offerta ai nostri soci
giovedì 15 marzo, protagonista uno dei
più noti navigatori di lunghissimo corso
qual’è Antonio Penati che, ospite della
sala convegni, ha incantato un nutrito
uditorio svolgendo l’allettante tema su
“ Oceano Pacifico: dalle Vanuatu alla
Papua Nuova Guinea”. Si è trattato più
precisamente della proiezione di un
avvincente video realizzato dallo stesso navigatore (ne ha prodotti altri due
riferiti ad altre rotte) via,via commentato con puntuali riferimenti sia alla vita a
bordo della sua solida e ben attrezzata
imbarcazione che alle soste nelle piccole località insulari a contatto con le
popolazioni indigene, le loro abitudini,
la loro cultura, la religione le cerimonie, la loro cucina. Tutti aspetti e momenti filmati con mano esperta che hanno incantato il folto pubblico in sala prevalentemente formato da amici diportisti estasiati di fronte alle immagini che
per la loro efficacia hanno dato una sensazione di piacevole coinvolgimento
soprattutto quando la video camera ha
ripreso momenti della vita in coperta e
sottocoperta, la regolazione delle vele,
lo stato del mare e del vento, la pesca
al traino, l’impegno ai fornelli. Momenti
da suscitare in verità un po’ di invidia e
tanta voglia (e una piccola speranza?)
di poter vivere un giorno simili momenti
di appaganti realtà. Il relatore ha conferito particolare sapore al video che
scorreva sullo schermo soffermandosi
a puntualizzare aspetti tecnico-marinari della navigazione oceanica dedicando contestualmente significative informazioni sulle usanze delle genti avvicinate, descrivendone il carattere, lo stile di vita, i loro variopinti mercati all’aperto, la gastronomia e in fondo - pur in
condizioni esistenziali semplici e povere talvolta - la loro gioia, i loro sorrisi
e la loro serenità. Antonio Penati si è
rivelato quindi, oltre che esperto navigatore e uomo di mare a tutto campo e
a tempo pieno , attento ricercatore e
sensibile narratore, doti che ne integrano brillantemente il profilo unendosi a
quelle di progettista navale nonchè di
editore attraverso l’attività commerciale rivolta a pubblicazioni specifiche (portolani e carte nautiche di tutto il mondo). A bordo della sua Lycia, imbarcazione ben nota a quanti praticano nel
mondo la navigazione oceanica ,offre
inoltre la possibilità di effettuare crociere di corto, medio e ampio raggio secondo un calendario scaricabile dal
web. E’ interessante a questo punto segnalare le caratteristiche del Lycia: cutter oceanico di 19 metri varato nel 1995
e sottoposto a refitting nel 2009 presso
un cantiere di San Giorgio di Nogaro;
scafo in mogano costruito in lamellare
incrociato; superficie velica 200 mq; due
pozzetti, uno per l’equipaggio e l’altro
per gli ospiti; può ospitare undici persone. Il filmato ha percorso una lunga
navigazione che ha toccato luoghi da
sogno, con una generosa natura capace anche di violente avversità per uragani e tempeste aggirabili peraltro grazie all’attendibilità delle avanzate strumentazioni ed ai costanti monitoraggi
disponibili. Il documentario prende avvio da Port Moresby ed effettua un largo e lungo itinerario che tocca l’arcipelago delle Molucche e della Sonda, l’Indonesia, l’isola Flores, Komoto con i
suoi grandi varani, Langawi in Malesia,
l’arcipelago di Puket, l’oceano Indiano,
Soccotra ed altre esotiche mete tutte
fermate in immagini di affascinante richiamo. Dopo un caloroso applauso
conclusivo, numerose le domande che,
com’era prevedibile, sono state rivolte
all’oratore e da questi soddisfatte con
adeguate risposte.
La serata è poi proseguita nel ristorante della Lanterna per la serata dal
motto “A cena con l’autore” : un modo
per poter approfondire i propri interessi
e soddisfare le proprie curiosità con il
relatore di turno.
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Carnevale, bambini in festa
Grande partecipazione anche
quest’anno alla oramai tradizionale festa di carnevale per bambini.
La Lega Navale viene incontro ai
più piccoli, oltre che dal punto di vista
didattico con la scuola vela ed i corsi
del gruppo ambiente, anche durante i
momenti ludici. E così la sala conferenze si sveste dei panni seriosi della cultura e si agghinda con addobbi colorati
pronta ad accogliere i più piccoli.
Musica, crostoli, stelle filanti, coriandoli e animatori hanno intrattenuto i
bambini vestiti in maschera per tutto il
pomeriggio. L’organizzazione curata dai
soci Michele Bertocchi, Cristina Pavan
e Tiziana Bettarello ha fatto centro anche questa volta e a loro va il merito
della riuscita della festa e di aver regalato momenti di autentica gioia ai piccoli partecipanti. spiritosa e divertente
come al solito la scoppietante regia di
Pierpaolo Zangrando.
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
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Cherso e i suoi grifoni
racconta Gianni Mangiagli
Ancora una volta il nostro socio
Gianni Mangiagli ha saputo incantare il
folto uditorio che giovedì 29 marzo è
accorso nella sala convegni per seguire la sua annunciata conferenza su un
argomento di sicuro richiamo: “L’isola
di Cherso e i suoi grifoni”.
Si è trattato, quindi, di una storia
considerata un po’ di casa nostra per la
vicinanza geografica del luogo e per la
frequentazione che ne fanno in particolare numerosi soci diportisti che non
trascurano di sostarvi per il fascino dei
suoi ambienti naturali, dei
suoi piccoli paesi e delle sue
acque cristalline. Se a ciò si
uniscono le rinomate capacità del poliedrico Mangiagli
quale esperto naturalista,
etologo, subacqueo, infaticabile cineoperatore e piacevole narratore, l’incontro
diviene ancor più allettante.
La conferenza si è aperta
con una necessaria descrizione dell’isola che, secondo i più attendibili rilievi, viene considerata la più estesa isola adriatica seguita da
Veglia (Krk) e Brazza (Brac).
E’ posta sul 45° parallelo a
metà strada fra il polo nord
e l’equatore e presenta, in
relazione alla sua particolare conformazione allungata,
diverse peculiarità imposte
da originarie vicende geologiche ed effetti meteorologici che ne hanno segnato il
profilo con temperature e
luoghi esposti a bora ed a
temperature più rigide nella
parte settentrionale (Tramontana). Scendendo verso
sud, fino al ponte girevole
della Cavanella, presso Ossero, che segna la separazione da Lussino, mutano e
si attenuano le condizioni
ambientali interessando sia il mondo
faunistico che vegetale. L’esposizione
si è sviluppata attraverso tre momenti/
episodi: il primo rivolto al territorio se-
condo le sue più significative fasi storiche (Res Publica Crespa per l’epoca romana); la lunga presenza della Serenissima fino al trattato di Campoformio
1797; quindi dell’Austria asburgica (fino
al 1918) e dell’Italia (fino al 1945), quando subentrò la Repubblica Jugoslava,
e infine, nel 1991, la Repubblica di Croazia. Il secondo passaggio ha trattato
della fauna: i serpenti (non ne esistono
di velenosi sulle isole Quarnerine); le
specie autoctone fra le quali le tartarughe, gli uccelli, i pesci nonchè gli ovini-
caprini un tempo principale risorsa degli abitanti di Cherso. Uno speciale cortometraggio realizzato con cura è stato
dedicato alla vita dei gabbiani presenti
sull’isola e sui vicini isolotti in fitte colonie. Non sono mancati dettagli e curiosità: Mangiagli è infatti riuscito a riprendere dei nidi con alcuni neonati ed
altri nelle fasi di uscita dal guscio, rivelando alcune singolari abitudini della
femmina gabbiano. Questa, se dopo
aver deposto il primo uovo non lo ritrova per l’avvenuto furto di qualche predatore, ne depone subito un altro, così
continuando a fare se ritrovasse ancora una volta il nido vuoto.
E’ consigliabile non rimuovere le
uova dal nido quando ne
fossero presenti due o tre.
Mangiagli e il suo esperto
team di accompagnatori ha
affermato che le uova del
gabbiano, un po’ più grandi
di quelle delle galline, sono
saporite e commestibili al
pari di queste, come simpaticamente documentato filmando la preparazione fra
le rocce di una gustosa frittata a base di bruscandoli
del posto e dadini di pancetta. La parte clou della conferenza è stata dedicata al
Signore di Cherso, il grifone (avvoltoio grifone) presente nella parte più settentrionale dell’isola, nel tratto
compreso fra Belj (Caisole,
la Caput Insulae dei romani) e Orlec (Aquilonia fino al
1945). Si tratta di un volatile di grandi dimensioni, dal
caratteristico collo nudo,
con un’apertura alare, nei
soggetti adulti, fra i due
metri e mezzo e i tre metri,
munito di robusti artigli con
taglienti unghie e un grosso becco a mo’ di rostro capace di spezzare e frantumare le ossa delle carcasse animali (prevalentemente ovine) di cui si nutre. La
sua sopravvivenza, seguita e attentamente monitorata da un qualificato Centro operante a Belj, è stata purtroppo
messa a rischio in questi ultimi anni da
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una serie di concatenate cause quali
l’aver mangiato bocconi di carne avvelenata posti dai pastori per difendere il
gregge dalle incursioni dei predatori; da
un certo bracconaggio o ancora dalla
prolifica, moltiplicata presenza di cinghiali e volpi , cause cui si somma comunque la progressiva diminuita consistenza degli allevamenti ovini. Il predetto Centro di studio – aperto a studiosi e turisti - dispone anche di un reparto/ospedale per il recupero e la cura
di esemplari in difficoltà (feriti o ammalati) sottoponendoli ad opportune terapie prima di rilasciarli. Si calcola che
attualmente dovrebbero essere presenti
sull’isola un’ottantina di grifoni: ogni
coppia genera soltnto un pulcino all’anno (dall’unico uovo deposto) che svezza e segue amorevolmente per circa sei
mesi. Comprensibile ammirazione e curiosità ha suscitato, nella parte conclusiva della conferenza, la proiezione di
un eccezionale evento che fortunosamente si è offerto all’obiettivo del nostro Mangiagli e Benussi.: un giovane
grifone, durante una giornata di maltempo era stato colpito da un’ondata causata dalla bora mentre si trovava appollaiato su uno spuntone di scoglio.
Violentemente sbattuto e ferito,
non era più in condizioni di riprendere il
volo e sarebbe sicuramente morto se
non fosse provvidenzialmente intervenuto il team dei soccorritori con una rischiosa azione di recupero perfettamente riuscita e filmata in ogni fase del
pericoloso salvataggio. Chiamati sul
posto, dopo che il grifone era stato prudentemente trattato, esperti del Centro di Belj lo hanno preso in carico trasferendolo sollecitamente all’ospedale
per le cure del caso, non senza aver
espresso ai provvidenziali salvatori un
vivo apprezzamento per il loro rischioso e qualificato intervento.
Non sono mancate da ultimo le richieste di precisazioni e dettagli da parte di alcuni presenti, seguite dalle esaurienti risposte di Gianni Mangiagli e dal
lungo applauso finale che ha coronato
un’altra interessante serata.
f.r.
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Febbraio : la base nautica
travolta da bora e gelo
A testimonianza del lavoro straor-
dente della nostra sezione Pierpaolo
dinario che alcuni membri del consi-
Scubini. L’occasione è opportuna per
glio, e del comitato tecnico, hanno svol-
stigmatizzare l’atteggiamento di quei
to per affrontare l’emergenza metten-
soci proprietari di barche che durante i
do in sicurezza gli ormeggi, il delegato
giorni fatidici non si sono benché mini-
regionale Ennio Abate, ha indirizzato
mamente preoccupati di venire a con-
una lettera di apprezzamento al Presi-
trollare le proprie unità.
Riportiamo la lettera del Delegato Regionale, sig. Ennio Abate, inviata
al presidente della Sezione di Trieste,
sig. Pierpaolo Scubini, a testimonianza
del lavoro straordinario che alcuni
membri del consiglio, e del comitato
tecnico, hanno svolto per affrontare
l’emergenza mettendo in sicurezza
gli ormeggi. Contestualmente, prendiamo lo spunto per redarguire i soci proprietari di barche che durante quei giorni
fatidici non si sono benché minimamente preoccupati di venire a controllare
le proprie unità.
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
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“Bere Bene” corso di degustazione vini
con sommelier
Si è concluso, con la consegna dei
diplomi, il corso di degustazione vini
tenuto dal sommelier Fulvio Bonifacio.
Il corso cominciato lo scorso anno è
stato strutturato in cinque lezioni più una
di recupero e, per soddisfare le numerose richieste, in due gruppi composti
ognuno da circa venti soci.
Ciò ha comportato un grande impegno da parte dell’organizzazione e
del sommelier che con tanto entusiasmo e professionalità si è prodigato
nello scegliere e procurare i vini, studiare le pietanze da abbinare e preparare il materiale didattico
Le prime due lezioni sono state
quelle che hanno permesso ai partecipanti di conoscere, attraverso le dispense, supporto veramente prezioso, numerose nozioni senza le quali non si
può conoscere il vino, e sono tante : la
vite, il grappolo d’uva , il raspo, l’acino, la buccia, la polpa i vinaccioli.
Si è cominciato successivamente
con il bicchiere in mano, a redigere la
scheda del vino attraverso i seguenti
passi, tra parentesi solo alcune delle
qualità.
Esame visivo : la limpidezza (limpido, cristallino ..) , il colore (giallo paglierino, dorato, rosso porpora, rosso
rubino….) , la consistenza (fluido, consistente…)
Esame olfattivo : intensità (poco
intenso, intenso, ,,,) , complessità (carente, complesso, ampio…) , la qualità
( fine, eccellente…) e la descrizione dei
vari profumi percepiti ( floreali, fruttati,
erbacei e vegetali, speziati, ecc.) . Questa è stata la fase che forse ha più appassionato i soci che facevano a gara
nel riconoscere i profumi percepiti : il
gelsomino, il biancospino, i fiori d’aranci, tra i floreali, la rosa bianca e gialla;
la pesca bianca, la pera, la fragola, la
buccia di pompelmo, tra i fruttati, ma ce
ne sono tantissimi altri.
Esame gusto-olfattivo : zuccheri
(secco, amabile, dolce…) alcoli (leggero, abbastanza caldo…), polialcoli (abbastanza morbido…) sostanze minerali
(abbastanza sapido…) Struttura o corpo : (magro, di corpo, robusto…)
Stato evolutivo : (giovante, pronto ….)
Armonia : (poco armonico, armonico…)
Come si può ben vedere non è cosa
semplice stilare una scheda, ma con un
bicchiere in mano tutto diventa più facile e godibile, se poi si è in compagnia
dei nostri amici, all’interno delle mura
di casa , la Lanterna, con un sommelier
disponibile e competente tutto risulta
fantastico.
Nel corso delle lezioni altri temi
sono stati spiegati : il processo che
partendo dall’ uva, attraverso il mosto,
arriva al vino con i vari tipi di vinificazione : in rosso, in bianco, in rosato;
insomma, non si finiva mai di imparare.
E ora veniamo ai vini degustati :
La prima lezione si è svolta con i
bianchi : entrambi Malvasia, una della
nostra zona : “Bole” di Piscianzi ed una
Isontina. Lo scopo era riconoscere la
differenza tra due vini dello stesso vitigno.
La seconda lezione ha visto due
rossi :un Merlot del 2008 , della cantina
Alberice, Corno di Rosazzo, e uno
Schioppettino di Prepotto “La Viarte
2008”.
La terza lezione è stata dedicata
alle bollicine con tre spumanti : Franciacorta Conte di Castaldi, Prosecco
Foss Marai Valdobbiadene (metodo
charmat) , Talento Trento doc di Wallenburg accompagnati dagli stuzzichini
preparati da Rino. Con gli spumanti si
è affrontata dal punto di vista didattico
la spumantizzazione : Champenois o
Metodo Classico e il Metodo Charmat
o Martinotti
La quarta lezione tre rossi “potenti” : Morellino di Scansano, Sangiovese
e Chianti doc, vini corposi accompagnati da salame, formaggio e acciughe
per cominciare ad imparare a conoscere gli abbinamenti con il cibo.
La quinta lezione è stata dedicata agli abbinamenti con le pietanze : un
bianco (Klabjan Rio Ospo 45% Chardonnay , 40 % Tokaj, 15 % Sauvignon)
, con un risotto di seppie e “pedoci” ed
un vino rosso ( “343” un assembalggio
del 2007 Cabernet-Sauvignon, Refosco e Merlot) , per accompagnare gli
gnocchi di pane con sugo rosso ed in
bianco, il tutto preparato deliziosamente da Rino.
Durante le ultime due degustazioni sono state compilate la scheda del
vino, la scheda con l’ analisi sensoriale
del cibo e la scheda grafica di abbinamento cibo-vino dove congiungendo i
punti raccolti nelle due schede si ottengono due poligoni che graficamente
devono completarsi.
Veramente molto interessante,
scientifico ed impegnativo, considerando il tasso alcolico raggiunto nel proseguo della lezione. La cena di fine corso, aperta ai due gruppi insieme, si è
svolta all’insegna del piacere di stare a
tavola, ma con un altro spirito, più consapevoli di cosa si sta bevendo. E così
prima di portare la Malvasia (Renzo
Sgubin 2010) alle labbra i commensali ne hanno dapprima analizzato la limpidezza , poi roteato il bicchiere per controllare gli archetti, e poi inspirato per
riconoscere le varie essenze : pesca ,
albicocca…. Il menù a base di pesce si
è sposato perfettamente alla scelta del
sommelier (c’era da domandarselo ?).
Nell’ occasione sono stati consegnati anche i questionari finali che poi
sono stati corretti durante la lezione di
recupero. Quest’ultima doveva essere
un’occasione per i soci che avevano
perso qualche lezione, in realtà ha permesso a tutti di fare un ripasso attraverso la correzione delle schede di tutto il programma svolto in precedenza
(ogni scusa è buona). Ovviamente davanti alcuni bicchieri di malvasia ed un
ottimo rosso del 2005 dal gusto barricato, uno spettacolo !
Tanta buona volontà, disponibilità, cultura, simpatia e predisposizione
nel socializzare da parte del sommelier
sono stati premiati dal consiglio direttivo che ha deciso di offrire la tessera di
socio a Fulvio Bonifacio per il 2012. Non
ci meraviglieremo quindi se quest’estate
si formeranno spontaneamente lungo i
pontili dei gruppi di soci per rinfrescare
la tante nozioni apprese con il loro tutor.
M.D.R.
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Mario Tomarchio
Sopra la terra e sopra il mare
ali sull’alto Adriatico
Si è trattato di mare e di cielo nella stimolante conferenza di giovedì 8
marzo, introdotta dal titolo “Ali sull’Alto
Adriatico”, affidata alla parola e alle immagini di Mario Tomarchio, appassionato ricercatore particolarmente interessato alla storia aeronautica italiana che
proprio in Istria e a Trieste ha avuto
importanti momenti di pionieristica valenza. L’esposizione è risultata ricca di
cronache del tempo, di informazioni
umane e tecniche assecondate da immagini dell’epoca che mostravano il coraggio e la determinazione di uomini
animati dal mitologico sogno di poter
levarsi in volo e guadagnare la libertà
del cielo dominandone l’infinito spazio.
E’ stata quindi una narrazione che cronologicamente ne ha marcato le tappe
salienti a partire dal 1910 anno in cui,
fra maggio e settembre, si tenne la Prima Esposizione Provinciale di Capodistria nel cui programma figurava anche
lo svolgimento di “esperimenti d’avvia-
zione” effettuati dal giovane pilota Giuseppe Auer patentato all’aeroclub di
Vienna. Il richiamo ebbe uno straordinario effetto facendo affluire con ogni
mezzo, da terra e via mare, una moltitudine di persone curiose di assistere
alla singolare esibizione. A bordo del
suo monoplano francese Bleriot XI (7,60
m. di lunghezza; 8,90 m. di apertura
alare; peso a vuoto 240 kg.; motore italiano A.Anzani della potenza di 30 hp
in grado di consentire una velocità massima di 80 Km/ora) il pilota decollò levandosi fino ad una trentina di metri da
terra. Un altro giovane pilota triestino,
Gianni Widmer, ripetè l’anno successivo il volo a bordo di un Bleriot dotato di
un motore più potente (Gnome da 50
hp), sorvolando Pirano lungo la rotta
Grado-Trieste, realizzando il primo attraversamento aereo del golfo. Folle
entusiaste e sempre più numerose seguivano le ormai avviate vicende del
volo umano.
Nella nostra città era sorto il Circolo Aviatorio Triestino che disponeva
di un aviodromo realizzato nella valle
di Zaule dove in appositi hangar ante
litteram venivano allestiti e sistemati gli
aerei che arrivavano in kit pronti per l’assemblaggio. Il campo di Zaule ospitò
numerose manifestazioni seguite da un
pubblico crescente che divenne in bre-
ve sempre più appassionato ed esperto conoscitore delle macchine e dei piloti.
La conferenza ha trattato poi la
storia dei primi voli turistici sull’isola di
Brioni: ne fu pioniere Paul Kupelwiser,
un imprenditore altoatesino che ne intuì le potenzialità turistiche acquistando 12 isole che sottopose ad un intenso progetto di bonifica e valorizzazione. Il figlio, morto il padre nel 1919, si
impegnò a migliorare i collegamenti che
avvenivano soltanto via mare, acquistando un idrovolante tedesco Junker
cui seguì un modello capace di quattro
posti per passeggeri, oltre a due di equipaggio.
Nel 1926 iniziava a funzionare regolarmente la linea Trieste-VeneziaPavia-Torino contrassegnata dalla sigla
SISA(Soc.Italiana Servizi Aerei) di proprietà del fratelli Cosulich di Lussino (
titolari anche da cantieri navali e di società di navigazione) cui seguì nel 1930
la Trieste-Fiume-Brioni-Venezia servita
da idrovolanti Cant10 ter. Attraverso
curiosità e dettagli che hanno arricchito la piacevole esposizione, Tomarchio
è quindi ...ammarato alla funzionale e
più moderna struttura dell’idroscalo (ora
Capitaneria di Porto) come ancor oggi
ci appare nelle sue linee fondamentali.
Venne inaugurato il 24 maggio del 1933
dopo la cerimonia svoltasi in piazza
Unità dove furono anche inaugurati i
due bronzei piloni alzabandiera. Altre
tappe dell’idroscalo: la SISA venne ceduta alla SAM e nello stesso anno assorbita nell’Ala Littoria.
I collegamenti furono potenziati
con la messa in servizio di quattro
Cant10ter e sei Cant 22. Nel 1936 entrarono in linea nuovi bimotori Macchi
C 94 (posti per 12 passeggeri) e nel
1939 il nuovo Macchi C 100 capace di
ospitare 24 passeggeri. Nel 1940, con
l’inizio della guerra, aerei ed equipaggi
vennero militarizzati ed i servizi di linea
sospesi. Una brillante e molto partecipata conferenza che alla fine, dopo la
visione di alcuni filmati d’epoca con riprese aeree sopra la città ed il mare di
Trieste, ha rivolto all’oratore fervidi, meritatissimi applausi.
f.r.
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
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Transatlantici del Lloyd Sabaudo
i Quattro Conti di Paolo Valenti
Raffiche di bora a 130 chilometri
all’ora e temperatura abbondantemente sotto lo zero come non avveniva da
trenta anni, non hanno fermato un folto
gruppo di appassionati navali che sono
accorsi il giorno 2 febbraio alla prima
conferenza dell’anno. Il richiamo era
forte, Paolo Valenti presentava il suo
ultimo libro : “I Quattro Conti” una raccolta di documenti, foto, piani sui transatlantici del Lloyd Sabaudo : Conte
Biancamano, Conte Rosso, Conte Verde e Conte Grande, quest’ultimo costruito a Trieste e ancora vivo nei ricordi di alcuni soci.
Commovente l’abbraccio tra il nostro presidente onorario, Ing. Lodato,
ancora intirizzito dal freddo, e Paolo
Valenti al quale è legato da un rapporto
di grande stima e amicizia.
Ad introdurre l’autore, un altro
esponente di spicco in materia navale :
Maurizio Eliseo la cui conoscenza enciclopedica in fatto di transatlantici ha
oramai varcato l’oceano. Presente anche l’editore Luglio ; insomma c’erano
proprio tutti a rendere questa serata
assolutamente interessante e di alto livello.
Paolo Valenti, presidente da trenta anni dell’ Associazione Marinara “Aldebaran”, la società che si occupa dello studio e della realizzazione di svariati modelli di navi, per altro appena ammirati durante la visita alla mostra “Tre
bandiere una Marina” al museo del
mare, ha all’attivo parecchi libri su questo tema. Sono suoi ad esempio : “Trieste e le Navi Bianche”, Storia del Cantiere Navale di Monfalcone 1908-2008,
Conte di Savoia, Toscana, Kaiser Franz
Josef I, transatlantici e molti altri ancora.
Coadiuvato dalla proiezione di
una vasta selezione di fotografie raccolte in anni e anni di lavoro certosino
ha cominciato a raccontare la storia dei
Quattro Conti cominciando dalla scelta
dei nomi : tutti di casa Savoia.
Chi erano i Quattro Conti :
-Umberto I Biancamano
(Conte Biancamano) Primo Signore della Savoia, dal 1003 a circa il
1047 e capostipite di Casa Savoia, chia-
mato così per la bianchezza eccezionale delle sua mani.
-Amedeo V (Conte Grande)
Tutti gli storici riconoscono che fu
un principe valoroso in guerra, abile
nella politica, saggio e liberale nel governo, per questo motivo si meritò l’appellativo di “Grande”
-Amedeo VI (Conte Verde)
Dopo un memorabile torneo nel
quale fu vincitore con le armi e la cavalcatura recanti ornamenti di un unico
colore, il verde, ebbe poi sempre il soprannome di Conte Verde.
-Amedeo VII (Conte Rosso)
Alcuni storici fanno derivare il soprannome di questo Conte di Savoia dal
colore dei suoi capelli.
Paolo Valenti è passato poi a descrivere per ogni singola nave il lato
tecnico, estetico e storico
Tutte le navi, nate negli anni 20
con dritto di prua verticale, sono state
poi rivisitate cambiando sia le linee
esterne che gli arredamenti interni degli spazi prima riccamente decorati con
legni pregiati, poi più minimalisti dopo il
restauro.
Quasi tutte poi durante il conflitto
sono state ridipinte per svolgere la funzione di trasporto truppe. E addirittura
una di essere è stata convertita in por-
taerei. Il Conte Rosso nell’agosto del
1916 fu acquistato dalla Royal Navy e
divenne con il nome di Argus. La prima
portaeri a tutto ponte della storia.
Molte sono le Compagnie che se
le sono disputate. Alla fine un lungo
applauso e le immancabili dediche sui
libri freschi di stampa.
Riportiamo l’introduzione dell’autore : “Perchè un libro sulle “navi di Trieste” dedicato ai quattro “Conti” del
Lloyd Sabaudo” ? La ragione è molto
semplice. Il “Conte Grande”, completato nel 1928, è stato costruito dal Cantiere San Marco dello Stabilimento Tecnico Triestino ed è stato il primo grande
transatlantico di quel cantiere navale
che in particolare aveva costruito fino
allora una flotta di navi da guerra fra cui
dodici delle tredici corazzate dellla I.R.
Marina da guerra austriaca entrata in
servisio fra il 1901 ed iil 1914, grosse
navi miste e navi da carico e da cabotaggio.
Sopravvissuto alla guerra e rimodernato a Genova il “Conte Grande”
dopo dodici anni di servizio in Atlantico
concluse la sua carriere nel 1961 con
un viaggio in Australia, noleggiato al
Lloyd Triestino.
Il “Conte Biancamano” costruito in
Gran Bretagna nel 1925 ed impiegato
sulle linee atlantiche del Lloyd Sabaudo, divenne dieci anni dopo la nave più
grande del Lloyd Triestino, destinata
con opportuni lavori di adattamento alla
linea più prestigiosa fra Genova, l’ India e l’Estremo Oriente, in coppia con
la motonave “Victoria”, “Conte Rosso”
e “Conte Verde”, costruiti in Gran Bretagna nel 1922 e 1923. Sono stati dopo
il 1932, i due piroscafi più prestigiosi del
Lloyd Triestino in servizio tra Trieste,
Brindisi, Port Said, Aden, Bombay, Colombo, Singapore, Hong Kong e Shangai .
Sono state quindi quattro navi legate a Trieste ed il cui ricordo è ancora
vivo tra i triestini “
M.D.R.
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Primavera, è tempo di carena
facciamo i lavori in barca
In primavera, si sa, cominciano i
lavori sulle barche per affrontare la stagione estiva.
Quale occasione migliore dunque
per affrontare il tema delle antivegetative ? Per l’occasione sono stati invitati i
tecnici della Hempel, multinazionale con
ben 5.000 dipendenti sparsi per tutto il
mondo e produttrice di vernici specializzate soprattutto nel settore marino
con prodotti che vanno dai prodotti per
le piattaforme, per le carene delle petroliere e transatlantici fino al diporto.
Presente anche Mario Kova, direttore
di Hempel Croazia.
L’oratore Roberto Puppo, il quale era presente anche alla conferenza
storica sugli idrovolanti, non ha voluto
esser da meno, quindi ha cominciato
spiegando come si è evoluta la prote-
zione della carena lungo la storia : dai
tempi del Vangelo con la pece, alla
Victory dell’ammiraglio Nelson con lastre di rame, fino a tempi nostri. Successivamente si è passato all’aspetto
tecnico delle antivegetative e in quali
categorie sono suddivise : autoleviganti, a matrice dura, matrice solubile, da
cosa sono composte, come lavorano i
vari componenti : solventi, leganti e gli
agenti chimici, ossido di rame, che impediscono agli elementi infestanti di attecchire all’opera viva delle nostre imbarcazioni. Qualche accenno è stato
fatto anche alle nuove teconologie : il
teflon, le nanotecnologie, un campo
però ancora inesplorato, composto da
materiali molto costosi e ancora poco
testati nel tempo.
A fine esposizione i soci hanno
rivolto diverse domande per avere i consigli necessari a “fare carena”, domande alle quali prontamente hanno ricevuto risposta dai tecnici Hempel.
Sono stati poi distribuiti dei questionari conoscitivi ai quali è associata
una lotteria che vede in palio prodotti
Hempel di cui tra non molto conosceremo i vincitori.
Vi è da aggiungere che è stato siglato un accordo in base al quale i nostri soci intenzionati di avvalersi dei prodotti Hempel possono indicare in segreteria prodotto e quantitativo in modo da
ottenere prezzi davvero concorrenziali.
L’ invito è quindi di avvalersi di
questa opportunità data dalla Lega Navale con Hempel ai propri soci.
MDR
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
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Gianbattista Carulli
Sbarco in Normandia
l’operazione Overlord
Proseguono con il manifesto
consenso dei nostri soci le conferenze
di contenuto storico ospitate nella sala
convegni della palazzina servizi. Fra le
più recenti si segnala quella tenuta giovedì 23 febbraio dal prof.Gianbattista
Cerulli, docente universitario e presidente della sede di Trieste dell’Associazione Arma Aeronautica, che proficuamente si dedica a mirate ricerche
storiche afferenti le vicissitudini, anche
belliche, che hanno accompagnato la
vita dell’arma tumultuosamente sviluppatasi dalla fine della prima guerra mondiale ad oggi. Introdotto dal consigliere
Del Re, l’oratore ha voluto premettere
che forse, in un ambiente marino qual’è
il nostro, una conferenza di taglio aeronautico poteva sembrare mal intonata,
ma – riferendosi proprio al tema della
serata – ha invece inteso sottolineare
come le storiche giornate degli sbarchi
alleati sulle coste della Normandia avevano visto quanto risolutivi sarebbero
stati i coordinati apporti di entrambe le
specialità militari operanti dall’aria e da
terra. La sanguinosa storia di quel lungo bastione francese che si affaccia
sulla Manica ebbe inizio nel 1940 quando a Dunkerque un contingente anglo
francese tentò di forzare le linee difensive dei tedeschi che ormai già avevano occupato tutta la Francia. Fu un’azione disastrosa che vide la precipitosa
rotta degli attaccanti costretti a ripiegare, con gravi perdite, sulla sponda britannica. Ben 350 mila uomini furono
evacuati abbandonando e perdendo
grandi quantità di mezzi d’ogni specie.
Circa due anni più tardi, nel mese di
agosto del 1942, le forze alleate, nell’intento di creare un secondo fronte in
Europa, ritentarono l’assalto sulle coste della Normandia nella zona di Dieppe, ma fu un’altra pesante sconfitta per
gli attaccanti forti di unità inglesi, americani (rangers) e francesi. Gli alti comandi militari alleati, convinti nel considerare cruciale la particolare posizione
strategica di quello scacchiere per sferrare il terzo, risolutivo attacco ai tedeschi (nel frattempo questi cominciavano a manifestare vari punti di cedimento), misero a punto quella che storicamente va sotto il nome di “Operazione
Overlord” sfociata poi nel fatidico
“D.Day” del 6 giugno 1944 sulle spiagge normanne, operazione accuratamente concepita dai generali Eisenawer
e Montgomery. In condizioni atmosferiche avverse (i tedeschi considerarono
erroneamente che non sarebbero state compatibili con uno sbarco alleato)
l’operazione vide impegnati, in successive ondate, ingenti quantità di uomini
e mezzi con intensi bombardamenti di
preparazione e lancio di paracadutisti
americani e inglesi: furono impiegati
160 mila soldati, 7.000 unità navali,
12.700 aerei con azioni comprese in
diversi settori di quella lunga spiaggia
(Utah beach, Omaha beach, Gold beach, Juno beach).
L’oratore si è avvalso di un eloquente supporto di raro materiale fotografico, puntualmente commentato da
interessanti precisazioni e dettagli che
hanno conferito alla serata un apprezzato profilo storico e scientifico come
meritatamente testimoniato dai calorosi
applausi del pubblico.
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Alessandro Giadrossi
San Pietro dei Nembi
la piccola perla quarnerina
Era facile prevedere l’interesse
che avrebbe suscitato l’annunciata conferenza - in programma per giovedì 16
febbraio presso la nostra sala convegni – sulla storia, il presente e il futuro
della negletta isola di San Pietro dei
Nembi, piccola perla quarnerina nota in
particolare a chi ama spingersi a sud
dell’Istria per rilassanti crociere.
Di sicuro richiamo, oltre all’annunciato argomento, anche l’autorevolezza del relatore, l’avvocato Alessandro
Giadrossi, presidente del WWF di Trieste ,docente di diritto ambientale all’Università degli Studi di Trieste, appassionato ricercatore delle origini di San
Pietro, delle sue caratteristiche naturali, del suo clima, della gente che la abita e che oggi si limita ad un centinaio di
anime, in aumento durante la stagione
estiva.Fino al 1870 la popolazione era
di 300-400 residenti; nel 1910 ne risultavano 471. Qualche accenno al suo
nome come modificatosi nel tempo:il più
antico sarebbe quello di “neumae”; nel
XIII secolo figura un Sanctus Peter de
Nimbis, San Pietro in Neuma, poi San
Pietro dei o nei Nembi, quindi Asinello
e poi Ilovik come oggi appare sulle mappe nautiche.
I croati la chiamarono e tuttora la
chiamano, Sveti Peter. In effetti San
Pietro è in verità il nome dell’inabitato
isolotto che fronteggia, allungandosi
perpendicolarmente, il paese di Asinello, ora Ilovik. Su di esso esistono i ruderi di quella che fu l’abbazia dei frati
Benedettini, il cimitero (i morti del paese compiono in barca l’ultimo viaggio
attraversando lo stretto canale divisorio lungo 2500 metri e largo 300); vi
sono inoltre i resti del forte costruito dai
veneziani che nel 1806 venne distrutto
da un bombardamento navale inglese
La vegetazione dell’isola è caratterizzata da estesa macchia mediterranea,
dalla presenza di piante fiorifere fra le
quali primeggia l’oleandro con i suoi
tanti colori e qualche palma. L’economia, progressivamente impoveritasi
anche per effetto di emigrazioni (principalmente verso le Americhe), è costituita dalla pesca, dall’allevamento ovino,
da poca agricoltura e, più recentemente, dal turismo (le prime notizie risalgono al 1838). San Pietro ha sempre mantenuto rapporti di scambio con le vicine
isole del Quarnero: è molto legata a
Lussino, dalla quale la separa un breve tratto di mare, nelle cui strutture commerciali e turistiche trovano impiego
numerosi sanpietrini. La Trieste asburgica con la sua fiorente economia em-
poriale riverberò indirettamente anche
su San Pietro qualche benefico effetto.
Così come era già stato per la flotta
veneziana, San Pietro si confermò, per
la sua particolare collocazione geografica, un sicuro porto di riparo dai venti
più pericolosi (la bora soprattutto), lungo le frequentate rotte verso oriente. Lo
sanno bene i nostri amici diportisti che
nella buona stagione amano sostarvi
magari per gustare una saporita colazione di pesce in uno dei pochi locali
presenti. L’applaudita conferenza dell’avvocato Giadrossi è stata anche arricchita dalla proiezione di alcune immagini d’epoca, da sconosciute informazioni e da singolari curiosità. Va segnalato infine che le Università di Venezia e di Padova, insieme al WWF di
Trieste hanno eletto San Pietro dei
Nembi a centro di studi dell’insularità
adriatica per modelli di tutela di aree
geograficamente marginali.
f.r.
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
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Sci, una giornata sulle nevi di Tarvisio
Con il conforto di una bella giornata di sole si è svolta la gara sociale di
sci. Neanche le più complesse scelte ideate dal Consigliere Nevierov - di abbinamento ad altri eventi sportivi, degni di veri e propri superman, ha impedito ai soci dall’affrontare con il solito
ardore le bianche nevi tarvisiane. Foraggiati dal generoso socio Bertocchi,
organizzatore e maestro di cerimonie,
e incoraggiati dalle ottime condizioni
climatiche, in molti hanno tentato la sorte, tra scioline misteriose e tattiche ardite. Qualcuno ha forse osato troppo,
dando la possibilità ai numerosi spettatori di farsi qualche bonaria risata. Altri,
meno quotati nelle scommesse da pontile, hanno saputo invece compiere dei
veri e propri miracoli di equilibrio e abilità, sulle nevi ormai morbide e cedevoli. Tutti i presenti, comunque, hanno vinto, condividendo la simpatica iniziativa
e sdrammatizzando quella che rimane
una bella gita!
All’anno prossimo, allora, per saggiare l’abbinamento con la gara di
parapendio...ed un grazie per la collaborazione al Dopolavoro Ferroviario.
Arturo Picciotto
Classifiche :
Categoria Giovani :
1. Bailo Mauro,
2 Bertocchi Alessia,
3 Petronio Alice
Categoria Donne :
Categorie Madame :
1. Brusaferro Corinna,
2. Russo Rossana,
3 Piccoli Elena
Categoria Uomini :
1 Romanato Filippo,
2 Stulle Davide,
3 Bailo Giorgio
Categoria Master :
1 Carlin Fabio,
2 Cavaliere Renato,
3 Russo Salvatore
Categoria Lei & Lui :
1 Brusaferro Corinna
con Russo Salvatore,
2 Petronio Alice
con Petronio Giorio,
3 Bertocchi Alessia
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Gianbattista Carulli
La storia della marineria
attraverso le navi del nostro Golfo
Ripercorrere la storia della nostra
marineria attraverso le vicende di tante
indimenticate navi che hanno solcato il
mare del nostro golfo nel contesto di
una pionieristica operosità di uomini e
di cantieri, è stato il filo conduttore della conferenza tenuta giovedì 2 marzo
da Maurizio Eliseo, ancora una volta
gradito ospite della nostra sala convegni. L’autorevolezza dell’esperto, il suo
stile narrativo già in altre occasioni apprezzato e l’argomento prescelto, hanno quindi richiamato un pubblico molto
numeroso che ha dimostrato di seguire
con manifesto interesse l’articolata
esposizione. Prima di addentrarsi nel
racconto, Eliseo ha voluto soffermarsi
su alcune considerazioni relative alla
opportunità di dotare Trieste di un moderno centro museale per la conservazione e la divulgazione della memoria
storica del suo prestigioso passato che
ne illustrasse le origini e gli sviluppi intervenuti fra gli ultimi anni del 1800 e
quelli successivi alla fine del secondo
conflitto mondiale. Sono memorie che
pochi possono vantare, che parlano di
operosità, di intraprendenza e di cultura marittima da conservare e valorizzare rendendole accessibili a tutti ed ai
giovani in particolare. Si rischierebbe altrimenti, come purtroppo in certi casi è
avvenuto, il progressivo oblio fino alla
cancellazione. Sullo schermo alle spalle dell’oratore, era proiettata una bella
immagine dell’ “Augustus”, nella sua
bianca livrea, una nave che per diversi
aspetti è stata emblematicamente assunta come cuore della conferenza.
Varata nel 1952 dal cantiere San Marco di Trieste, riscosse subito apprezzamento e ammirazione per l’eleganza
delle linee, per il particolare fumaiolo a
strisce tricolori, per il particolare profilo
della parte poppiera immersa, detta “a
guida di flusso” , geniale creazione di
Nicolò Costanzi, cui la cantieristica
dovrà molto per tante sue originali innovative. Anche in fatto di comfort l’Augustus si distingueva per essere stata
la prima a dotare tutti i locali di un moderno impianto di aria condizionata, per
i telefoni automatici, radar , ecoscandaglio e piscine all’aperto. Lunga 207
metri, dotata di potenti motori diesel,
poteva raggiungere una velocità media
di 21 nodi. Nel 1976 venne ceduta ad
un acquirente straniero ed è stata in
servizio fino al 2001. Ha finito la sua
esistenza sulle spiagge indiane di Alang
dove, come tante altre navi, ha subito
la triste distruzione finale, fatta a pezzi
dalla fiamma ossidrica. Ma l’excursus
di Eliseo si è riferito con interessanti
segnalazioni anche alla storia di tante
altre navi presenti nel nostro golfo, dall’inizio del ‘900 in poi , la cui memoria
tuttora si mantiene in coloro che (ahimè, pochi ormai) vissero la difficile stagione a cavallo degli anni ’40/70 quando, sulle macerie della guerra si dovettero affrontare severe limitazioni imposte dal trattato di pace per la costruzione di navi. La più remota citazione è
risalita al varo di un famoso bastimento
sceso in mare nel 1910 dal cantiere
monfalconese dei Cosulich (il nome di
un’illustre dinastia di origine lussignana che ha profondamente segnato per
importanza e intraprendenza l’ampio
scenario navale e marittimo triestino) :
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
si trattava del Kaiser Franz Josef I appartenente alla Società Austriaca di
Navigazione degli stessi Cosulich. La
nave si fregiò nella sua esistenza di diversi nomi passando nel 1919 a quellodi “Presidente Wilson”, a “Gange”(1930) e “Marco Polo”(1936) finendo autoaffondato nel 1944 a La Spezia. Non potevano mancare lungo la
piacevole esposizione dell’oratore varie curiosità sulla vita e il destino delle
più amate navi dai triestini: Saturnia,
Vulcania, Rex, i quattro Conti
(Grande,Biancamano,Verde e Rosso),
Marconi, Victoria,Oceanic, Eugenio C,
Raffaello, Michelangelo ed altre ancora fino all’”Italia” del Cantiere Felzsegi
di Muggia e all’ “Ambriabella”. Oltre alle
caratteristiche tecniche, dettagli sugli
arredi interni mutati con l’evolversi delle mode, sui fumaioli e sulle opere d’arte che arricchivano le sale secondo la
loro destinazione. Qualche domanda da
parte di alcuni spettatori e calorosi applausi finali hanno suggellato la serata
che ha avuto una simpatica appendice
nel ristorante della Lanterna dove Maurizio Eliseo si è trattenuto a cena con
un gruppo di soci ed amici che avevano aderito alla iniziativa “A cena con
l’autore”.
f.r.
23
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Giornate della donazione del sangue
presso la Lega Navale
Sono cominciate un po’ in sordina le Giornate della donazione del Sangue a cura alla Lega Navale. Complice
il ghiaccio ed il vento che hanno attanagliato la città per dieci giorni con bora
oltre i 140 chilometri e temperature abbondantemente sotto lo zero
Peccato perché la conferenza,
tenutasi il 9 febbraio dal dott. Mascaretti, primario del centro trasfusionale
di Cattinara, e medico di grandissima
esperienza è stata molto interessante.
Con l’esposizione di diverse diapositive scientifiche è stato dapprima spiegato come è composto il sangue, la sua
funzione e poi di come sia necessario
in tantissime occasioni, non solo nelle
emergenze dovute a traumi, ma anche
nella cura della leucemia, dei tumori ,
nei trapianti, durante le gravidanze,
potrebbe servire a noi, come anche ai
nostri figli, mogli, genitori, amici, a tutti
insomma
Era prevista anche la presenza
dell’ autoemoteca presso la nostra base
nautica il giorno successivo, ma il maltempo ha portato ad un cambio di programma che ha visto fissare un appuntamento per i potenziali donatori presso il centro di via Pietà presso l’ospedale Maggiore il 17 dello stesso mese.
Peccato perché ben altro esito
aveva avuto, come appreso nel notiziario nazionale, la medesima iniziativa
nella sezione LNI di Mola di Bari con
38 donazioni in autoemoteca e 70 prenotazioni per i giorni successivi, esempio di altruismo e di gran senso di responsabilità, al quale la Presidenza
Nazionale aveva dato la giusta enfasi
La donazione di sangue è un
‘dono di vita’ che un soggetto in buona
salute, di età compresa tra 18 e 68 anni,
può dare a coloro che sono malati o che
hanno subito gravi lesioni in seguito a
incidenti. In poco più di un’ora, è possibile donare un’unità di sangue che viene successivamente separata in tre distinti prodotti (globuli rossi, plasma e
piastrine) in grado di salvare più vite
umane.
I globuli rossi concentrati sono trasfusi a pazienti chirurgici, a soggetti che
presentano emorragie in seguito a gravi incidenti, e a molti pazienti pediatrici,
adulti o anziani, affetti da anemia cronica di varia natura. Il plasma separato
dalle unità di sangue intero (o ottenuto
con la plasmaferesi), è trasfuso a pazienti con problemi di coagulazione del
sangue. Infine le piastrine, utilizzate
anch’esse come supporto alla coagulazione, utilizzate per pazienti con emorragie massive, in caso di interventi chirurgici importanti oppure per pazienti
con tumori durante la chemioterapia.
Donare il sangue è semplice, sicuro e di grande soddisfazione per i
donatori.
Descriviamo ora brevemente l’iter
della donazione.
Quando si arriva al Centro Donatori (muniti di un documento d’identità
valido e possibilmente della tessera
sanitaria regionale), è necessario com-
pilare un questionario con i propri dati
anagrafici e rispondere ad alcune domande relative al proprio stato di salute, a malattie pregresse, ad abitudini di
vita che potrebbero rappresentare un
rischio per il ricevente. Ad esempio,
sono motivo di non-idoneità temporanea alla donazione di sangue, i rapporti sessuali occasionali con persone sconosciute, gli interventi chirurgici maggiori, l’assunzione di alcuni farmaci, il
soggiorno in paesi endemici per malattie tropicali quali la malaria. Sono invece motivo di esclusione permanente
dalla donazione, infezioni da virus HIV
(il virus che causa l’AIDS), pregresse
epatiti di tipo B o C, rapporti sessuali
con soggetti con infezione da HIV o
HCV (virus dell’epatite C), gravi malattie d’organo o sistemiche.
Dopo la compilazione del questionario, il donatore parlerà con l’infermiera
dell’accettazione che porrà al donatore
(o candidato alla donazione) alcune
domande ed eseguirà lo screening dell’emoglobina su una goccia di sangue
ottenuta con una puntura da dito. Se
questa fase non presenta problemi, il
donatore si reca alla visita medica con
lo specialista di medicina trasfusionale
il quale verificherà polso, pressione e
raccoglierà la storia clinica (anamnesi)
del donatore. Il medico controlla insieme al donatore le risposte alle domande del questionario ed è in questa sede
sul notiziario.
In ogni caso l’importante era cominciare, e questa iniziativa suggerita
dal nostro socio e assiduo donatore di
sangue Paolo Perfetto, un piccolo contributo l’ha portato con un nuovo donatore e due preziosissime sacche di sangue che certamente daranno il loro contributo nelle prossime emergenze.
Una cosa è certa : la “Giornata
della Donazione del Sangue” verrà riproposta, magari durante giornate più
clementi, perché confidiamo nella coscienza di chi è stato presente e di chi
legge queste righe. Riportiamo l’articolo che il dott. Mascaretti gentilmente
ha preparato espressamente per il nostro notiziario.
M.D.R.
che il donatore può chiarire qualsiasi
dubbio con il medico, che naturalmente tratterà in modo confidenziale tutti i
dati del donatore. A questo proposito è
importante ribadire che le notizie cliniche, i dati anagrafici, i risultati degli esami di laboratorio e tutte le fasi della raccolta, lavorazione e distribuzione del
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
sangue sono registrati su un data-base
informatizzato accessibile solamente
dal personale del Dipartimento Trasfusionale.
Dopo la visita medica, il donatore
è accompagnato in sala prelievi dove
infermiere esperte eseguiranno il prelievo di sangue intero che dura circa 1012 minuti. In alternativa a questo tipo di
donazione, ci sono altre modalità come
ad esempio la già citata plasmaferesi
nel corso della quale si preleva selettivamente plasma, restituendo al donatore i globuli rossi, e la piastrinoaferesi
che prevede la raccolta solo delle piastrine (procedure che comportano un
risparmio totale di globuli rossi del donatore).
Terminata la donazione, il donatore fa una sosta per un piccolo rinfresco, sosta che dovrebbe durare 20-30
minuti e consente al donatore di riposare prima di lasciare il Centro. Nelle
24-48 ore successive alla donazione,
si raccomanda ai donatori di assumere
molti liquidi, di evitare sforzi eccessivi,
di non sollevare pesi cospicui, di mangiare in modo bilanciato. Il fumo e l’assunzione di alcolici sono sconsigliati
nelle ore successive alla donazione.
Sebbene di rado la donazione è
accompagnata da eventi avversi, in una
piccola percentuale di casi (circa 0,5%),
il donatore durante la donazione (o subito dopo) può avere un calo pressorio
con senso di mancamento e talvolta
sudorazione cospicua (per questo motivo è raccomandabile bere 500 cc di
acqua nei momenti precedenti la donazione); in questi casi è importante avvertire immediatamente il personale infermieristico che prenderà gli opportuni provvedimenti che consistono sostanzialmente nel far assumere al donatore
la posizione di Trendelenburg (sdraia-
25
to in modo che il capo sia situato inferiormente a ginocchia e bacino) per facilitare l’afflusso di sangue al cervello.
Tutto il personale medico e infermieristico è a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito alla donazione.
Oltre a un gesto di grande solidarietà, la donazione di sangue è anche
un modo per tenere sotto controllo il
proprio stato di salute; infatti, una volta
l’anno si effettuano esami di controllo
mirati a verificare la funzionalità epatica, renale e alcuni parametri del metabolismo lipidico e glucidico (colesterolo, trigliceridi, glicemia).
In conclusione, la donazione del
sangue è una procedura semplice e sicura, in grado di aiutare coloro che sono
più fragili e per i quali la trasfusione di
sangue, plasma o piastrine può salvare la vita.
Dott. Luca Mascaretti
Direttore Dipartimento
di Medicina Trasfusionale,
Azienda Ospedaliero-Universitaria, Ospedali
Riuniti di Trieste
Dove si dona il sangue
a Trieste
-Centro Donatori, Ospedale Maggiore, Via Pietà 2/1, aperto dal lunedì al sabato dalle 8,00
alle 11,00. N. tel: 040-3992904,
3992582
-Autoemoteca (circa 50
uscite all’anno): per informazioni, contattare l’Associazione
Donatori di Sangue – Trieste, via
J. Cavalli 2/A Tel. 040-764920
-Centro Donatori, IRCCS
Burlo Garofolo, Via dell’Istria 65,
aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alla 11,00 su appuntamento, tel. 040-3785274 (attualmente in ristrutturazione)
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La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
Un dono all’A.G.M.E.N. dalla Sezione
Consegnati all’ A.G.M.E.N. –
F.V.G. , l’ Associazione Genitori Malati
Emoplastici Neoplastici per lo studio, la
cura e l’assistenza dei bambini con tumore, il contributo in denaro raccolto
durante la festa di carnevale per bambini organizzata l’anno scorso presso
l’auditorium della nuova palazzina ser-
vizi della Lega Navale.
La cerimonia è avvenuta nel Bar
Capriccio del socio Lega Navale Michele Bartocchi, il promotore della raccolta, alla presenza del presidente e vicepresidente della Lega Navale rispettivamente Pierpaolo Scubini e Sandro
Fabietti. Presenti inoltre alcuni giocato-
ri della Triestina abituè del locale in
quanto sede del Club Triestina Calcio.
Il Consiglio Direttivo della
A.G.M.E.N. inoltre, riconoscente per il
contributo raccolto dai soci della nostra
Sezione, ha inviato la tessera di Socio
Vitalizio alla Lega Navale Italiana Sezione di Trieste.
AZIENDA AGRICOLA
PITTARO
VINI ALL’INGROSSO SFUSI E IMBOTTIGLIATI D.O.C.
DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE
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In via Fianona, 6 (p.le Valmaura) a Trieste - Tel. 040.81.03.60 - dal martedì al sabato
La Lanterna - numero 1 - aprile 2012
27
“A.MARE”, docenti austriaci
ospiti alla Lanterna
Si Ë recentemente svolta a Trieste una fase del Progetto Europeo
“A.MARE” che prevede la partecipazione di otto partner con ruoli specifici:
1
La Direzione Scolastica
Regionale.
2
L’Istituto Comprensivo
San Giovanni e l’Istituto Comprensivo Bergamas quali poli didattici coinvolti nella realizzazione di attività rivolte a insegnanti e ad alunni e finalizzate
alla conoscenza della biodiversità marina e al monitoraggio chimico del mare.
2
l’Area Marina Protetta di
Miramare quale partner scientifico con
il compito di favorire il percorso educativo, mettendo a disposizione personale qualificato, infrastrutture e spazi logistici .
1
ll Landesschulrat f,r
Oberˆsterreich per la gestione delle
collaborazioni internazionali.
2
La Weberschule VS14 e
la scuola a indirizzo artistico HS15 Leonardo Da Vinci di Linz per la implementazione di attività formative, per
la disponibilità delle attrezzature multimediali e per la presenza di personale
specializzato nel campo artistico, tecnologico e scientifico.
2
Il Museo d’arte Lentos Kunstmuseum Linz per il supporto logistico e didattico con personale specializzato.
Il progetto “A.MARE” mira a coniugare natura e arte e ad unire realtà
educative dell’ Italia e dell’Austria con
l’obiettivo di favorire, attraverso la responsabilizzazione dei soggetti interessati, l’attuazione di comportamenti che
portino alla gestione ecosostenibile delle risorse del mare. Il progetto si protrarrà per due anni scolastici fino a maggio 2013.
IL MARE AL CENTRO
Lo scopo principale Ë sensibilizzare ragazzi provenienti da due regioni
europee geograficamente diverse sul
valore e sull’importanza del mare, favorendo percorsi formativi innovativi
che coinvolgono ambiti diversi: creativo-artistico, linguistico, scientifico ed
ecologico.
Sono previsti, tra i soggetti coinvolti, incontri periodici, monitoraggi
ambientali, elaborazione di mappe ambientali e scambio di materiali didattici
prodotti. Tra questi l’Art exhibition sul
tema mare “From the top to the depth”,
un Picture dictionary – glossario figurato del mare italiano/tedesco e uno Story
book - italiano/tedesco – con raccolte
di storie sul mare inventate dagli studenti.
Completeranno il percorso
A.MARE la realizzazione di una mostra
itinerante dei lavori realizzati, una rappresentazione teatrale relativa ai temi
del progetto, alcuni seminari sul tema
rivolti a tutti i docenti delle istituzioni
scolastiche coinvolte e una manifestazione annuale sui temi trattati, aperta
anche al territorio.
Durante il soggiorno a Trieste,
avvenuto in novembre, i docenti austriaci hanno potuto anche visitare la Lanterna, conoscere la storia del faro, osservare la città dall’alto e …. apprezzare la qualità del ristorante.
(a cura di Anna Rosa Stalio)
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