il re della motonautica tradito dal lago 10 maggio stresa
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il re della motonautica tradito dal lago 10 maggio stresa
18 Cronache LA STAMPA DOMENICA 10 MAGGIO 2009 Le barche da endurance Personaggio DERIVATE DAI MODELLI DI SERIE, USATE PER LE CORSE SULLE ACQUE INTERNE (FIUMI O LAGHI) VINCENZO AMATO COMO Stava provando uno scafo a Como Aveva 53 anni «In carcere per un’impronta non mia» 8 metri Partners - LA STAMPA Il re della motonautica tradito dal lago Vidoli, ex numero due del mondo, si ribalta e muore l’assetto dell’imbarcazione. Tra i primi ad arrivare sul posto dell’incidente il presidente della Federazione Italiana Motonautica Vincenzo Iaconianni. «E’ un dramma e per la motonautica italiana è una perdita enorme - ha detto Iaconianni -. Chicco Vidoli con le sue vittorie ha reso grande il nostro sport e negli ultimi tempi, oltre a gareggiare e vincere ancora si prodigava re sanremese che, caduto mercoledì sera dalle scale della sua abitazione, era rimasto in coma per circa 12 ore sul pianerottolo fra l’indifferenza dei condomini. L’uomo, sentitosi male tra le 23 e la mezzanotte, dopo una serata passata in un bar con degli amici, aveva perso i sensi sul pianerottolo ma era stato ricoverato solo la mattina alle 11 all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. L’uomo è morto nella tarda serata della scorsa notte. Spariti da due giorni, dalle loro case a Grazzanise, nel Casertano. Sono Giovanni Battista Papa, 46 anni, presunto affiliato ai Casalesi, Modestino Minutolo, 25 anni e Francesco Buonanno, 40 anni. La loro auto è stata trovata a Villa Di Briano, nel Casertano. Secondo gli investigatori potrebbe trattarsi di un triplice caso di «lupara bianca. Buonanno e Papa erano stati arrestati insieme per estorsione; qualche anno fa Minutolo era stato coinvolto in un accoltellamento. I Sanremo Morto l’uomo caduto sulle scale Non ce l’ha fatta Bruno Fazzini, 47anni, ex panettie- I Milano Ai giudici le toghe fatte dalle detenute Sei detenute delle carceri di Bollate e San Vittore hanno confezionato e venduto le toghe al giudice Paolo Ielo e ad altri quindici neo magistrati. L’idea è nata alla Cooperativa Alice, che gestisce i laboratori di sartoria di Bollate e San Vittore. I Materiale vetroresina 450 cavalli vapore per la diffusione della motonautica tra i giovani. L’ho conosciuto bene, sino a qualche anno fa gareggiavamo insieme. Era un talento naturale con una grande sensibilità di guida». Una carriera straordinaria la sua. Era erede di una dinastia di costruttori di barche del Verbano. I Cantieri Vidoli hanno oltre novant’anni e Chicco proseguiva l’attività iniziata dal bisnonno sia lavo- rando come «maestro d’ascia» che utilizzando le moderne tecnologie. Come pilota aveva iniziato l’attività giovanissimo con Claudio Franzoi ed insieme avevano corso e vinto. Negli anni Ottanta con Renato Molinari aveva fatto parte del team Martini in Formula 1 conquistando vittorie prestigiose, a Minneapolis e a Stoccolma sino a diventare vice campione del mondo Peso 1.400 kg Il precedente Un mese fa tre vittime sull’Iseo La carriera Enrico Vidoli, vice campione del mondo nell’83 La scorsa settimana aveva vinto la 100 miglia di Verbania Spariscono in tre Ipotesi lupara bianca «Le impronte di piedi nudi nella casa di via della Pergola non possono essere mie». Raffaele Sollecito (foto), indagato per la morte della ragazza inglese Meredith Kercher con Amanda Knox, ha commentato così, ieri in aula, la deposizione di un consulente della polizia scientifica che gli ha attribuito delle orme a piedi scalzi nell’abitazione. «È una mia idea - ha spiegato Sollecito ma attribuire delle impronte sulla base della lunghezza del piede non esclude tutte le possibilità e tutti quelli che possono aver vissuto quella casa. I miei consulente dimostreranno che non sono impronte attribuibili a me». 8.000 cc Lunghezza Caserta I 300 nodi Potenza 012 In breve Perugia, Sollecito in aula Motore (circa 150 km/h) T radito dall’onda che aveva sollevato. Il campione di motonautica Enrico «Chicco» Vidoli di Stresa è morto sul lago di Como. Con lui, a bordo, il tecnico Ivano Grandi, 42 anni, che ora lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Gravedona. Vidoli, 53 anni e una lunga esperienza agonistica alle spalle, era un pilota esperto. Secondo le prime testimonianze la barca, un modello endurance Super S1 da 450 cavalli, avrebbe fatto un testacoda al momento di virare, rovesciandosi. Nell’impatto con l’acqua Vidoli, che aveva casco e giubbotto di salvataggio, ma non lo speciale collarino usato sempre in gara, si è fratturato le vertebre cervicali. E’ morto all’istante. Grandi, rimasto nella barca capovolta, è in ospedale per un principio di annegamento. L’incidente è avvenuto alle 10,30 nello specchio d’acqua del Ceresio, poco distante dal confine italo-svizzero. La barca era appena uscita per una serie di prove e aveva percorso solo duecento metri. Secondo le testimonianze di chi seguiva le prove da terra, all’improvviso il bolide, che non andava particolarmente forte, ha avuto uno «scarto», si è girato su stesso e, probabilmente a causa dell’onda provocata si è capovolto. Resta da chiarire cosa possa aver provocato il «testacoda» dell’imbarcazione, se un guasto tecnico o un’onda anomala. Vidoli e Grandi stavano facendo delle prove per la messa a punto della barca che avrebbe dovuto partecipare prossimamente alle gare del campionato italiano. A Vidoli era stata affidata la sistemazione del- Velocità Il 9 aprile alle 15,30 un simile incidente si era verificato sul lago d’Iseo, causando tre morti: Maurizio Finazzi, 50 anni, pilota di offshore e campione di velocità, e due clienti del suo cantiere navale, con i quali era uscito per provare un motoscafo rimesso a nuovo. Alle 15, i tre erano usciti a bordo di un Cigarette Americano, siluro da 500 cavalli e 70 nodi (130 chilometri orari) di velocità massima. La barca aveva preso velocità sotto gli sguardi dei pescatori della zona compresa tra Sarnico e Lovere. Poi, giunto davanti a Clusone d’Iseo, l’incidente: lo scafo impennato, i passeggeri sbalzati in acqua. I soccorsi erano partiti subito, ma non avevano avuto esito positivo. I nel 1983. Tre anni più tardi era stato protagonista di uno spaventoso incidente a Lione, uscendone però quasi illeso. La domenica successiva all’Idroscalo di Milano, pur non potendo camminare, si fece portare nell’abitacolo della sua barca di Formula Uno. Corse e vinse. La sua ultima vittoria una settimana fa alla 100 Miglia di Verbania, sul suo Lago Maggiore.