L` Anziano e la malattia: l`assistenza in ambito famigliare
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L` Anziano e la malattia: l`assistenza in ambito famigliare
I NRCA Res i denz aS ani t ar i a Medi cal i z z at aRi abi l i t at i va L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Prefazione Il presente opuscolo vuol essere un supporto per le persone che hanno un familiare anziano ammalato e si trovano a dover gestire una situazione gravosa dal punto di vista fisico e psicologico. Dalla nostra lunga esperienza in materia di riabilitazione, dal contatto continuo ed assiduo con la persona malata, abbiamo sentito la necessità di fornire, nel modo più semplice possibile, alcune informazioni che possano essere loro di utilità. Pensiamo che, dagli argomenti qui di seguito trattati, le persone possano ricavare suggerimenti utili soprattutto nella gestione quotidiana della malattia dell’anziano. 1 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Introduzione a cura del DR. Elvio GIANNANDREA • All’anziano deve essere garantita la più alta qualità possibile di assistenza • in tutte le fasi dell’assistenza deve essere garantita e salvaguardata la dignità, la riservatezza ed il pudore della persona • i medici, gli infermieri e i terapisti sono a disposizione in caso di necessità o di dubbi • tutto ciò che viene illustrato qui di seguito è utile sia agli operatori, sia ai familiari sia a chi ha in gestione quotidiana il paziente anziano con handicap. 2 3 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Cosa é importante osservare nel paziente anziano con handicap Sono importanti anche l’alimentazione e l’idratazione, quindi bisogna chiedersi: a c u r a d e l D R . F a b i o S A LV I Che cosa osservare sul paziente: • se il paziente collabora ed è attento (stato di coscienza) • se è invece sonnolento, agitato, confuso (disorientato) • la temperatura (febbre, ma anche braccia o gambe fredde) • alimentazione/idratazione • alvo (va di corpo) o diuresi (urina) • stato della pelle (arrossamenti, ulcere, etc.) • episodi particolari che avvengono di frequente • sintomi lamentati dal paziente • qualsiasi cosa di strano o di diverso rispetto ai giorni precedenti • il paziente mangia? • ci sono cibi che non riesce a masticare od ingoiare (difficoltà nei pazienti con ictus)? • ci sono cibi che non piacciono o preferiti? • mangia in quantità sufficiente? mangia troppo? • assicurarsi sempre che il paziente beva almeno un litro di acqua al giorno (salvo diverse indicazioni); se avete il dubbio che non stia bevendo molto osservare la bocca e la lingua per vedere se sono secche – disidratazione. ALVO • • • • il paziente è andato di corpo? quando l’ultima volta? caratteristiche delle feci: normali-diarrea-scure/chiare quantità delle feci (a volte si trovano poche feci più volte al giorno ma questo può significare che si è formato un blocco di feci lungo l’ultimo tratto dell’intestino, si parla quindi di pseudo-diarrea da fecaloma) DIURESI • • • • 4 il paziente ha urinato? quante volte è stato accompagnato in bagno? è pesante il pannolone? controllare la quantità di urine nella sacca del catetere 5 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Come si usa il catetere vescicale (CV) Il catetere è formato da un tubo di unione e da una sacca sterile con rubinetto che costituiscono un unico “blocco” a circuito chiuso, che non va mai scollegato! Se si deve vuotare la sacca (ad es. per fare la terapia) è sufficiente aprire il rubinetto e versare l’urina nel wc o in appositi contenitori; quindi si chiude il catetere con l’apposito dispositivo e si lega la sacca (vuota) alla coscia (gamba). Quando si vuota la sacca annotare sempre la quantità di urina “tolta” (diuresi). Posizione del catetere vescicale Il tubo di raccordo deve essere fissato in maniera da consentire il movimento della coscia. Il tubo può essere fatto passare indifferentemente sopra o sotto la coscia: sopra è un pò meglio perché non tiene la vescica costantemente vuota, ma poiché lo si chiude per fare terapia non ha importanza; anzi, sotto la coscia è più difficile che un paziente agitato o confuso lo trovi e se lo sfili. 6 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Come svuotare la sacca • Lavarsi le mani • Indossare guanti monouso • Estrarre il rubinetto dalla guaina (non farlo toccare a terra) • Disinfettare il rubinetto • Posizionare il contenitore sotto il rubinetto (senza farlo toccare) • Aprire il rubinetto, vuotare la sacca, chiudere il rubinetto • Disinfettare il rubinetto • Riposizionare il rubinetto nella guaina • Togliere e buttare i guanti • Lavarsi le mani 7 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Posizionamenti corretti del paziente con Emiplegia a letto ed in carrozzina Paziente a letto le 3 posizioni fondamentali a c u r a d i F T G i o v a n n a VA L I C C H I A Il posizionamento del paziente a letto per: • evitare lesioni da decubito (piaghe) • deformazioni delle articolazioni gomito-mano e ancaginocchio-piede Sul lato sano Le posizioni devono essere cambiate durante l’arco della giornata anche per evitare che il paziente si stanchi a stare nella stessa posizione. Il paziente deve essere posizionato diversamente a seconda se é in posizione supina, sul fianco sano o sul fianco malato. Supino Sul lato malato 8 9 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Paziente in posizione supina Paziente in posizione laterale sul lato sano Corretto posizionamento Corretto posizionamento • Il paziente ha la gamba malata distesa allineata • piede dritto con un sacchetto appoggiato che impedisce che il piede cada verso l’esterno • braccio allineato, gomito leggermente flesso, mano aperta e sostenuta dal cuscino, dita aperte • Il paziente ha la gamba malata piegata appoggiata su un cuscino, piede dritto • Il braccio è allineato alla spalla dritto, la mano aperta ed appoggiato su un cuscino 10 11 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Paziente in posizione laterale sul lato malato L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Paziente in carrozzina Corretto posizionamento Corretto posizionamento • • • • La gamba sana non appoggia su quella malata La gamba malata è distesa Il braccio sostenuto da un appoggio, la mano aperta Il corpo non schiaccia la spalla, ma il peso è portato leggermente sulla parte posteriore Il braccio é penzoloni La gamba non appoggiata Il piede é storto Il braccio é appoggiato e sostenuto dal bracciolo. La gamba e il piede sono appoggiati e dritti sulla pedana 12 13 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’igiene del paziente L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Bagno a letto del paziente a cura di Enzo VISSANI L’igiene personale garantisce che la pelle sia mantenuta in buone condizioni e quindi possa svolgere le sue funzioni che sono: • protezione del corpo • protezione dalla luce solare • limita la perdita dei liquidi dal corpo • regola la temperatura del corpo • permette di avvertire le sensazioni che vengono dal mondo esterno Quindi l’igiene è essenziale per la salute; fa star bene la persona con se stessa e con gli altri. Occorrente: sapone, salviette asciugamani monouso, bacinella, tela cerata, LAVARSI SEMPRE LE MANI PRIMA DI INIZIARE ED USARE I GUANTI MONOUSO Preparazione di una manopola con spugna di cotone: a) tenere il bordo fermo con il pollice b) arrotolare la spugna intorno alla mano c) piegare la spugna sopra il palmo della mano, tenendola ferma con il pollice d) ripiegare verso il basso la parte superiore e fissarla con il pollice Quali sono le parti del corpo da tenere pulite? • • • • La bocca (igiene orale) Le mani ed i piedi I capelli Le parti intime Cosa occorre per lavare il paziente? • sapone detergente (preferibilmente liquido) • salviette monouso • l’occorrente per l’igiene della bocca e dei denti • l’occorrente per l’igiene dei piedi • padella, bricco, bacinella, tela cerata, asciugamani 14 15 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Come procedere Gli occhi del paziente vanno lavati con la manopola dall’interno verso l’esterno La mano del paziente viene lavata usando una bacinella appoggiata sul letto Mentre si lava il busto del paziente si usa una telo per far in modo che i seni non si vedano Si inizia, facendo uso della manopola, lavando il braccio che sta dalla parte opposta a noi 16 Lo stesso si fa per coprire la pancia e le parti intime del paziente 17 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Igiene orale Occorrente: dentifricio, spazzolino (setole non naturali), filo interdentale, colluttorio, cannuccia, bicchiere, bacinella, salviette di carta, asciugamano LAVARSI BENE LE MANI Se il paziente è in grado di farlo preparargli solo l’occorrente. Il piede si lava usando una bacinella posta sul letto Spazzolino: va usato facendolo ruotare dalle gengive fino ai denti anteriori, spazzolando dell’interno all’esterno e per tutte e due le arcate dentarie Filo interdentale: per i denti superiori va tenuto con il dito medio delle mani. Per i denti inferiori va tenuto con l’indice delle mani. Si passa fra un dente e l’altro. La schiena viene lavata in tutta la lunghezza, con il paziente girato sul fianco, protetto da un telo nella parte anteriore e con un asciugamano per proteggere il letto 18 19 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Igiene della protesi dentaria Igiene delle mani e dei piedi LAVARSI LE MANI, USARE I GUANTI MONOUSO Occorrente: detergente, salviette, asciugamano, tronchesino taglia unghie, crema per la pelle, bacinella, tela cerata • Togliere la protesi dentaria (dentiera) prendendola fra pollice ed indice usando una garza. • Spazzolarla usando lo spazzolino allo stesso modo come si fa per i denti. LAVARSI BENE LE MANI ED USARE I GUANTI MONOUSO • Mettere i piedi a bagno per almeno 10 minuti. • Cambiare l’acqua e pulirli facendo attenzione agli spazi fra le dita. • Sciacquare bene ed asciugare bene. • Le unghie dei piedi vanno tagliate dritte altrimenti si incarniscono. • Lo stesso si fa per le mani, ma le unghie possono essere più arrotondate usando anche una limetta. Igiene dei capelli Occorrente: shampoo, bacinella e tela cerata asciugacapelli, asciugamano, • Lavarsi le mani, preparare il materiale e posizionare il paziente o seduto al lavandino. • Bagnare i capelli, mettere lo shampoo e massaggiare dalla radice alle punte. • Sciacquare bene. • Asciugare con una asciugamano prima e poi con l’asciugacapelli. 20 21 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Igiene intima Manovre corrette per aiutare il paziente con emiplegia negli spostamenti Occorrente: detergente preferibilmente neutro, salviette monouso o ovatta, padella, bricco, tela cerata, asciugamano. a cura di RINALDI NADIA LAVARSI BENE LE MANI ED USARE I GUANTI MONOUSO • Per la donna, usando la manopola si lava dalla vagina verso l’ano, che é più semplice da pulire mettendo il paziente sul fianco E’ importante conoscere quali sono le manovre corrette perché: • viene garantita la sicurezza del paziente • si insegna al paziente a collaborare • è garantita la sicurezza di chi lo assiste • si risparmia fatica • si risparmia tempo • utilizzare sempre gli attrezzi (elevatore) quando il paziente non è collaborante, quando il peso è eccessivo e quando si agisce da soli • Per l’uomo si scopre il prepuzio e si pulisce il glande con movimenti circolari, andando verso l’esterno. Per la parte posteriore si mette il paziente sul fianco. Ricordare bene: si va dalla zona pulita verso quella più sporca, mai vicecersa 22 23 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Passaggio dalla carrozzina al letto 1 Il paziente è pronto per essere messo a letto, il lato sano verso il letto 4 L’operatore blocca le ginocchia del paziente, con il proprio braccio sostiene il braccio malato del paziente, porta il paziente verso di sé tenendo il busto eretto e la pancia in dentro 5 2 Viene tolto il bracciolo verso il letto, il lato sano del paziente è così libero da ostacoli Le gambe del paziente sono bloccate dalle gambe dell’operatore che porta il peso del paziente su di sé, ma ha il busto eretto, la pancia in dentro poi… 6 3 Viene tolto il sostegno dal lato malato, il lato sano è libero 24 …il paziente viene fatto girare verso il letto, le sue gambe sono sempre bloccate da quelle dell’operatore che accompagna il movimento del paziente 25 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Passaggio dal letto alla carrozzina 7 Il paziente viene fatto sedere, le gambe sempre bloccate, il braccio malato sostenuto dall’operatore 1 Posizione di partenza: braccio malato appoggiato sul petto, gamba malata sopra quella sana 2 8 Il paziente mette la gamba sana sotto quella malata, con la mano sana si appoggia al letto, l’operatore lo aiuta facendolo girare con una mano sotto la nuca e l’altra sotto le ginocchia, il braccio malato del paziente è appoggiato sul petto 26 Il paziente viene fatto girare sul fianco, l’operatore ha una mano sulla spalla ed una sotto le ginocchia del paziente 3 l’operatore ferma la gamba del paziente e con una mano sotto la nuca lo aiuta a sedersi sul letto 27 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare 4 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare 6 L’operatore sostiene con il proprio braccio il braccio malato del paziente, blocca le ginocchia del paziente, e lo porta con il peso verso di sè 7 5 28 La carrozzina deve essere messa verso il lato sano del paziente affinchè possa appoggiarsi, le pedane aperte, il bracciolo dal lato sano tolto. Il paziente viene fatto appoggiare con la mano sana sul bracciolo opposto, l’operatore blocca le ginocchia del paziente, il braccio malato sostenuto da quello dell’operatore l’operatore invita il paziente a piegarsi facendogli flettere il busto in avanti Il paziente si siede sulla carrozzina, l’operatore blocca ancora le gambe e rimette il bracciolo del lato malato. 29 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Spostamenti sul letto 1 2 L’operatore sostiene la gamba malata del paziente che ha il braccio malato appoggiato sul petto Il paziente appoggia il piede sano sul letto e spinge il sedere verso l’alto Prevenzione dei decubiti Il decubito è una lesione della pelle e delle parti più profonde di essa causata da: • pressione e strofinamento di alcune parti del corpo contro le lenzuola, sul materasso, sulla carrozzina ecc. • immobilità e difficoltà dei movimenti • perdita della sensibilità specie in alcune parti del corpo • scarsa circolazione sanguigna specie in alcune zone • incontinenza urinaria e fecale (la persona non sente lo stimolo di urinare o di andare di corpo) • scarsa alimentazione e mancanza di vitamine • età avanzata e stato di indebolimento grave • eccessiva secchezza o eccessiva umidità della pelle • ingessature, apparecchi che immobilizzano 3 Il paziente spinge verso la testata del letto facendo forza sul piede sano 30 31 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Cosa osservare e cosa fare per prevenire i decubiti Le parti del corpo più delicate e che si feriscono di frequente sono: i talloni, il sedere, ma anche a volte le spalle. La lesione può essere solo un arrossamento (quindi è importante controllare le parti che abbiamo detto prima) ma può diventare molto profonda; fare attenzione che nella zona dell’arrossamento non si formi una bolla (flemone) che è il primo segnale di un’iniziale decubito. Cosa bisogna fare allora? • Impedire che i talloni o il sedere appoggino sempre e sugli stessi punti • Cambiare la posizione al paziente • Mantenere la pelle idratata e morbida • Curare l’igiene personale • Usare materassi, cuscini ed altre attrezzature antidecubito • Curare l’alimentazione 32 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Ausili adatti per prevenire i decubiti Materasso ad aria Cuscino a bolle Materasso silicone a settori Letto elettrico snodato Cuscino ad aria forato Protezione per tallone 33 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Come ottenere gli ausili Il paziente deve avere avviato, tramite il medico di famiglia la procedura di accertamento di invalidità. Per avere gli ausili è necessario avere l’invalidità accertata. Il medico di famiglia richiede l’ausilio mediante un modulo che va consegnato alla ASL di appartenenza, il cui specialista provvederà ad accertarne la necessità e quindi all’assegnazione. Se il paziente è ricoverato può essere il medico specialista del centro a farne richiesta. L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Ausili utili per la gestione del paziente (alcuni esempi) Alzacoperte Alza-water Comoda per bagno Tavolino orientabile Pinza prensile Infilabottoni Infilacalze Posate orientabili Tagliapane 34 35 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Ausili per il cammino Ausili per gli spostamenti (alcuni esempi) (alcuni esempi) Girello per ascellari Bastone canadese Deambulatore snodato Capra Tripode Sedia elevatrice Sollevatore elettrico manuale Sedia alzapersona Sedia alzapersona Bastone a seggiolino chiudibile Pedana rotante Asse di scorrimento di legno 36 37 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Foto copertina per gentile concessione del Sig. Ugo Stacchietti e della Sig.ra Enrica Si ringraziano per la collaborazione gli operatori della Sede di Appignano che hanno contribuito alla stesura del presente opuscolo Redazione a cura dell’URP della Sede di Appignano Gasparrini Anna 38 L’assistenza dell’anziano con handicap in ambito familiare Via A. Manzoni 31/a Macerata Tel. 0733.235362 Fax 0733.235362 e-mail:[email protected] Via Flaminia 309/310 Torrette di Ancona Tel. 071.2181277 Fax 071.2187174 e-mail:[email protected] Le due Aziende sono specializzate in ortopedia tecnica dal 1984. Si realizzano ortesi plantari e di tronco e protesi per arti inferiori e superiori. Centri specializzati per ortesi plantari con sistemi CAD-CAM 3D e sistemi di pressopodobarometria per test del passo in dinamica tramite solette interne alla calzatura. Le due strutture comprendono la più vasta vendita di tutti i prodotti sanitari e ausili per la vita quotidiana homecare per i disabili. L'azienda è adeguata agli standard europei che regolamentano il settore ortopedico, con personale altamente specializzato di cui quattro tecnici ortopedici continuamente aggiornati. 39