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Ocrim, l`orgoglio Italian Made vince le sfide

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Ocrim, l`orgoglio Italian Made vince le sfide
I M P R E S A
Ocrim, l’orgoglio
Italian Made vince le sfide
Ocrim, the Italian pride wins challenges
C R E S C E I L FAT T U R ATO
D E L L’ A Z I E N D A C R E M O N E S E C H E
CONTINUA A GUARDARE AL FUTURO
CON OTTIMISMO E CORAGGIO
Al centro, l’a.d. di Ocrim, Alberto Antolini,
con il fratello Sergio, vicepresidente, e i figli
durante la serata al Teatro Filo di Cremona.
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moma
O T T O B R E
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ENGLISH SUMMARY
O
crim, the long-established
company which produces and
manufactures wheat and corn mills,
silos, fodder factories, electrical and
automation systems, celebrated the
great results attained in 2012/2013
during the third edition of “Grano,
farina, e...” (wheat, flour and...). A
rendezvous that has become more
and more important in the last few
T H E C O M PA N Y
FROM CREMONA
( I TA LY ) , R E C O R D S
A SIGNIFICANT
TURNOVER’S
GROWTH AND
LO O K S AT T H E
FUTURE WITH
COURAGE AND
OPTIMISM
years, as sign of the company’s
success.
«When, six years ago, my brother
(Ocrim’s vice president, Sergio
Antolini), my family and I, owned
the company, we soon understood
that, in a globalized era, we had to
put ourselves on the line: we have
to create a “new industrial process”,
a new business strategy. Only
doing that, we wouldn’t have run the
risk of being marginalized by the
globalisation which, instead, would
have become a great opportunity
of business» Alberto Antolini, the
managing director said.
Antolinis’ business strategy is
successful. In fact, Ocrim’s turnover
is increasing at a reassuring pace.
«We attained 40 million euros in 2008,
67 million last year and we expect an
estimate between 75 and 85 million
euros in 2013» Alberto Antolini stated.
Regarding the market, «Ocrim
operates all over the world, especially
out of Europe, even in countries
like Brazil characterised by strict
custom regulations. Nevertheless, we
are ready to develop commercial
strategies in order to increase our
presence in Europe too».
During the event, “Ocrim Core”
museum was presented, setting
up postmodern installations and
ancient machinery. In addition,
the complementary office of the
harbour canal, which was open to
the public, is getting essential in the
company’s configuration.
A technical meeting with
nutritionists and milling experts
was also held. In conclusion, Ocrim
opened its doors to citizens and
entertained them with threehour nonstop show cooking
performances.
di Delia Sebelin
O
ggi non è facile trovare imprenditori soddisfatti, orgogliosi e
ottimisti per il futuro. Ma ci sono,
anche in ambito molitorio. Basta scambiare qualche parola con l’amministratore delegato di Ocrim, Alberto
Antolini, e si ha subito la sensazione
che, se si ha il coraggio e la forza di
mettersi in gioco, anche nel contesto
economico attuale è possibile ottenere ottimi risultati.
Risultati che la storica azienda cremonese produttrice di molini a grano e mais, silos, mangimifici, impianti elettrici e di automazione ha
voluto festeggiare insieme ai suoi
clienti e alla sua città con un evento
che, ormai, è già tradizione: la terza
edizione di “Grano, farina, e...”. Un
appuntamento cresciuto nel tempo a
testimonianza stessa della prosperità di Ocrim.
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Il coraggio di Ocrim
La manifestazione, che si è tenuta il 14 e 15 settembre, si è aperta al
Teatro Filo, nel centro storico di Cremona, con una serata dedicata al racconto del nuovo percorso di Ocrim. Il
tema, “Il coraggio di Ocrim”, è stato
introdotto dall’ingegner Antolini che,
dal palco, ha dato il benvenuto ai rappresentanti del mondo istituzionale
cremonese e agli ospiti internazionali: tra loro, Waleed El Khereiji, direttore generale del colosso Gsfmo, la
General Organization for Grain Silos
and Flour Mills dell’Arabia Saudita,
e Vance Taylor, presidente e general
manager di North Dakota Mill, negli
Stati Uniti.
«La storia di Ocrim comincia nel 1945
- spiega Alberto Antolini - Siamo orgogliosi delle nostre radici, delle
nostre tradizioni, di cui ancora oggi
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facciamo tesoro. Quando io, mio fratello (il vicepresidente, Sergio Antolini, ndr) e la mia famiglia sei anni
fa abbiamo acquisito la proprietà di
Ocrim, abbiamo subito capito che
con la globalizzazione avremmo dovuto rimetterci in gioco; serviva un
nuovo processo industriale, una nuova strategia imprenditoriale. Solo
così il mercato globale non ci avrebbe schiacciato ma, anzi, sarebbe potuto diventare una grande opportunità di business. Avevamo paura,
inutile negarlo. Ma anche coraggio.
E abbiamo fatto nostre due frasi che
tuttora ci sostengono: “Let’s shape the
future - Diamo forma al futuro” e “Will
to power - Volontà di potenza”». Due
concetti che lasciano intuire lo spirito
di un’azienda che ha voglia di lottare
e vincere. «Ocrim - sottolinea Alberto
Antolini - si sente pronta ad accettare
le sfide di un mondo nuovo, orgogliosa del proprio passato. Settanta sono
«SERVIVA UN NUOVO PROCESSO
INDUSTRIALE, SOLO COSÌ
I L M E R C ATO G LO B A L E S A R E B B E
P OT U TO D I V E N TA R E U N A G R A N D E
O P P O R T U N I TÀ D I B U S I N E S S »
gli anni che compirà nel 2015 ma,
guardandola oggi, sembra di assistere ad una nuova giovinezza supportata da una decennale esperienza».
La strategia imprenditoriale messa in
atto dalla famiglia Antolini è vincente. Infatti, il fatturato di Ocrim cresce
in modo confortante: «Dai 40 milioni
di euro del 2008 siamo passati ai 67
dello scorso anno e fra i 75 e gli 85
milioni nel 2013», afferma l’amministratore. «La “forbice” - chiarisce - è
legata all’andamento dei tre cantieri
che attualmente abbiamo in essere
in Arabia Saudita per un valore di
120 milioni di euro, che dovrebbero
concludersi a fine 2014».
Per quanto riguarda il mercato «Ocrim
è presente in tutto il mondo, soprattutto nella zona extra europea e persino
in Brasile, dove ci sono dei vincoli doganali particolarmente forti. Inoltre,
siamo pronti a mettere in atto strategie
commerciali importanti per aumentare la nostra presenza anche nel Vecchio Continente».
È poi intervenuto il direttore operativo, Maurizio Galbignani, che
ha illustrato nel dettaglio alcuni
obiettivi a breve/medio termine:
«Se nel 2012 abbiamo prodotto 140
laminatoi, quest’anno puntiamo ai
200, mentre le semolatrici saliranno
da 40 a 70. Abbiamo poi intenzione
Il museo “Ocrim Core”.
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« D A U N FAT T U R AT O
DI 40 MILIONI
DI EURO
NEL 2008
S I A M O PA S S AT I
AI 67 DELLO
SCORSO ANNO»
di investire nei processi industriali,
nell’aggiornamento di tutta la nostra filiera produttiva e in software
a tecnologia tridimensionale per gli
uffici tecnici».
Passione e intraprendenza
È stato quindi proiettato il nuovo
video aziendale che ha messo in risalto l’attuale processo industriale
di Ocrim. Inoltre, il direttore commerciale, Stefano Mazzini, ha evidenziato e parlato dei mercati in cui
L’incontro tecnico.
Ocrim è presente e di ciò che la contraddistingue nelle sue installazioni:
«Il cuore, la passione e la competenza di chi lavora quotidianamente in
Ocrim».
Al ritmo di una musica incalzante, si
è sottolineata l’importanza di promuovere l’innovazione facendo tesoro della tradizione, della flessibilità
e della professionalità di un’azienda
fiera di portare il proprio nome nel
mondo e di essere italiana. Il tutto
riassunto nell’immagine di chiusura
con la frase: “La risposta alla crisi
parla Ocrim”.
Ad allietare la serata, infine, un concerto di chitarra e violino con i maestri Alessandro Ceravolo e Franz Pici.
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“Ocrim Core”,
un abbraccio coinvolgente
Il giorno seguente, nella sede di via
Massarotti, è stato presentato il museo
“Ocrim Core”, allestito con installazioni post-moderne e macchinari
antichi. Quando si entra nella sala la
sensazione è quella di quanto è scritto nel flyer di illustrazione del museo:
«Un abbraccio coinvolgente da parte
di un’impresa che sceglie di ampliare le vedute, di aprire il cuore all’avventura e di vivere nella bellezza di
molteplici visioni». Il messaggio che
ne deriva è che il presente di Ocrim,
ricco di innovazione e qualità, non potrebbe esistere senza il legame con la
tradizione e la grande esperienza del
passato. Il museo è stato inaugurato
dal sindaco di Cremona, Oreste Perri,
che ha avuto parole di apprezzamento
e gratitudine per l’impegno e la strategia industriale che hanno permesso
a Ocrim di «tornare a correre».
L’incontro tecnico
È seguito poi un incontro tecnico.
Andrea Valente, ai vertici di Nova,
società proprietaria dei marchi Molini Valente e Molino Novelli, si è soffermato sull’importanza del controllo qualitativo delle farine. Oltre agli
aspetti tecnici Valente ha sottolineato
l’importanza di riuscire a soddisfare
le nuove esigenze del consumatore,
sempre più attento agli aspetti salutistici. «Per questo dobbiamo essere
pronti a garantire elevati standard
qualitativi non solo per i prodotti
“classici”, come le farine “bianche”,
ma anche per altre miscele contenenti, ad esempio, sfarinati di altri
cereali».
Il professor Giovanni Battista Quaglia, della Società italiana di Scienze
dell’Alimentazione, ha invece parlato di “Tradizione e innovazione dei
prodotti a base di farina nella nostra
dieta”. Si è soffermato sull’influenza
« S I A M O P R O N T I A M E T T E R E I N AT T O
S T R AT E G I E C O M M E R C I A L I I M P O R TA N T I
P E R A U M E N TA R E L A N O S T R A P R E S E N Z A
A N C H E I N E U R O PA »
positiva sulla salute svolto dalla dieta mediterranea: «Osservando la “piramide” che illustra questo modello
alimentare - ha evidenziato Quaglia si può notare quanto siano importanti gli alimenti a base di cereali come
pane e pasta. E si è scoperto che il
frumento svolge un ruolo importante
nella prevenzione delle malattie coronariche».
L’esperto ha terminato il suo intervento soffermandosi sugli alimenti
funzionali: «I cibi a base di cereali
con l’aggiunta di fibre, vitamine e
sali minerali potrebbero essere sfruttati, in futuro, per migliorare lo stato
di salute, oppure a scopo preventivo.
La diversificazione nella produzione
di alimenti a base di cereali verso
alimenti funzionali, potrebbe dunque rappresentare un’opportunità
di sviluppo nel settore della trasformazione e coinvolgere molini e case
costruttrici di impianti».
Ha preso poi la parola Troy Anderson, vicepresidente di Horizon
Milling, società del Gruppo Cargill,
che ha sottolineato come negli Stati
Uniti stia crescendo il mercato dei
prodotti a base di farine integrali, in
La visita alla sede distaccata del Porto.
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Lo chef Gabriele Bonci ha intrattenuto il pubblico con tre ore no-stop di show cooking.
quanto il consumatore d’oltreoceano
li ritiene più “salubri” rispetto ai cibi
raffinati. Per questo Horizon Milling
ha investito in un impianto dedicato
esclusivamente a questi prodotti.
Infine, Serena Bolognino, specializzata in Scienze e Tecnologie alimentari, ha trattato l’utilizzo della semola
di grano duro e della farina di grano
tenero nella produzione di pasta. La
dottoressa ha poi evidenziato che
le caratteristiche nutrizionali della
regina della tavola possono essere
migliorate con l’aggiunta di uova,
vitamine e sfarinati derivati da altri
cereali (grano saraceno, soia, avena,
amaranto): «Sono in fase di speri-
mentazione diversi tipi di pasta per
testarne non solo il valore nutrizionale ma anche l’appetibilità», ha
concluso la Bolognino.
La sede distaccata del Porto
In tarda mattinata si è tenuta la visita alla sede complementare del porto
canale, che sta assumendo un ruolo
sempre più importante nella configurazione di Ocrim. Le tecnologie di
questo nuovo sito produttivo e logistico hanno dato prova degli investimenti effettuati dall’azienda nel corso
del biennio 2012/2013, grazie ai quali Ocrim è diventata più competitiva
pur continuando ad offrire prodotti di
Durante l’evento la cittadinanza e le scuole di Cremona hanno visitato l’azienda.
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« I R I S U LT A T I
RAGGIUNTI SONO
FRUTTO DI UNA
SQUADRA, DEL
LAVORO SINERGICO
DI TUTTI I NOSTRI
DIPENDENTI»
qualità e 100% italiani, poiché Ocrim
ha voluto mantenere in Italia l’intera
filiera produttiva: «Siamo orgogliosi di affermare che i nostri prodotti
sono totalmente Italian Made», sottolinea Alberto Antolini.
Nel pomeriggio l’azienda ha aperto
le porte alla cittadinanza e lo chef
Gabriele Bonci ha intrattenuto il
pubblico con tre ore no-stop di show
cooking.
La giornata si è conclusa con un
evento riservato ai dipendenti e ai
loro famigliari che hanno così potuto
condividere un momento di armonia
e divertimento: «Perché i risultati raggiunti - chiarisce Antolini - sono frutto
di una squadra, del lavoro sinergico
di tutti i nostri dipendenti». ■
Delia Sebelin
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