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Omero, Il duello tra Achille ed Ettore

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Omero, Il duello tra Achille ed Ettore
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volume
C
1
lʼepica greca
SEZIONE II - EPICA ANTICA
Omero
Il duello tra Achille
ed Ettore
IL BRANO
Il brano contiene il momento culminante del poema, lo scontro finale tra
Achille ed Ettore. Mentre gli altri Troiani si sono rifugiati all’interno delle
mura, solo Ettore ne è rimasto fuori, deciso ad affrontare Achille. Si svolge
così l’ultimo drammatico duello da cui dipende il destino di due popoli.
genere
poema
epico
tratto da
Iliade
(libro XXII, vv. 248-366)
anno
IX-VIII
secolo a.C.
luogo
Grecia
quando furon vicini marciando uno sull’altro,
il grande Ettore elmo lucente, parlò per primo ad Achille:
«Non fuggo piú1 davanti a te, figlio di Peleo, come or ora
corsi tre volte intorno alla grande rocca di Priamo, e non seppi
sostenere il tuo assalto; adesso il cuore mi spinge
a starti a fronte, debba io vincere o essere vinto.
Su invochiamo gli dei: essi i migliori
testimoni saranno e custodi dei patti;
io non intendo sconciarti2 orrendamente, se Zeus
mi darà forza e riesco a strapparti la vita;
ma quando, o Achille, t’abbia spogliato l’inclite3 armi,
renderò il corpo agli Achei: e anche tu fa’ cosí».
E guardandolo bieco,4 Achille piede rapido disse:
«Ettore, non mi parlare, maledetto,5 di patti:
come non v’è fida alleanza fra uomo e leone,
e lupo e agnello non han mai cuori concordi,
ma s’odiano senza riposo uno con l’altro,
cosí mai potrà darsi che ci amiamo io e te; fra di noi
non saran patti, se prima uno, caduto,
non sazierà col sangue Ares,6 il guerriero indomabile.
Ogni bravura ricorda;7 ora sí che tu devi
esser perfetto con l’asta e audace a lottare!
Tu non hai via di scampo, ma Pallade Atena8
t’uccide con la mia lancia: pagherai tutte insieme
le sofferenze dei miei, che uccidesti infuriando con l’asta».
Diceva, e l’asta scagliò, bilanciandola;
ma vistala prima, l’evitò Ettore illustre:
la vide, e si rannicchiò, sopra volò l’asta di bronzo
e s’infisse per terra; la strappò Pallade Atena,
la rese ad Achille, non vista da Ettore pastore di genti.9
E
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1. Non fuggo piú:
precedentemente Ettore
era fuggito davanti ad
Achille e, inseguito da lui,
aveva fatto tre volte il
giro delle mura della
città.
2. sconciarti: straziare il
tuo cadavere.
3. inclite: gloriose.
4. bieco: minaccioso,
accigliato.
5. maledetto: la risposta
violenta di Achille è
causata dalla sua ira
contro Ettore, che ha
ucciso l’amico Patroclo.
6. Ares: il dio della
guerra.
7. Ogni bravura
ricorda: fa’ appello a
ogni tua abilità guerriera.
8. Pallade Atena: la dea
Atena, figlia di Zeus,
aveva come attributo
quello di Pallade, che
significa “scuotitrice
dell’asta”.
9. pastore di genti: il
termine equivale a
“capo”, “condottiero”.
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V. JACOMUZZI, M.R. MILIANI, F.R. SAURO, Trame e intrecci © SEI 2011
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lʼIliade
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Il duello tra Achille
ed Ettore scolpito in
un’antica gemma,
utilizzata probabilmente
per un anello.
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Ettore, allora, parlò al Pelide10 perfetto:
«Fallito! Ma dunque tu non sapevi, Achille pari agli dei,
no affatto, da Zeus la mia sorte; eppure l’hai detta.
Facevi il bel parlatore, l’astuto a parole,
perché atterrito, io scordassi il coraggio e la furia.
No, non nella schiena d’uno che fugge pianterai l’asta,
ma dritta in petto, mentre infurio, hai da spingerla,
se un dio ti dà modo. Evita intanto questa mia lancia
di bronzo: che tu possa portarla tutta intera nel corpo.
Ben piú leggera11 sarebbe la guerra pei Teucri,12
te morto:13 ché tu sei per loro l’angoscia più grande».
Diceva, e bilanciandola scagliò l’asta ombra lunga;
e colse nel mezzo lo scudo d’Achille, non sbagliò il colpo;
ma l’asta rimbalzò dallo scudo; s’irritò Ettore,
che inutile il rapido dardo14 gli fosse fuggito di mano,
e si fermò avvilito, perché non aveva un’altr’asta di faggio;
chiamò gridando forte il bianco scudo Deífobo,15
chiedeva un’asta lunga: ma quello non gli era vicino.
Comprese allora Ettore in cuore e gridò:
«Ahi! Davvero gli dei mi chiamano a morte.
Credevo d’aver accanto il forte Deífobo:
ma è fra le mura, Atena m’ha teso un inganno.
M’è accanto la mala morte, non è più lontana,
non è inevitabile ormai, e questo da tempo era caro
a Zeus16 e al figlio arciero di Zeus,17 che tante volte
m’han salvato benigni. Ormai m’ha raggiunto la Moira.18
Ebbene, non senza lotta, non senza gloria morrò,
ma avendo compiuto qualcosa di grande, che anche i futuri19 lo sappiano».
10. Pelide: figlio di Peleo.
11. leggera:
sopportabile.
12. Teucri: Troiani, dal
nome dell’eroe Teucro.
13. te morto: se tu fossi
morto (costrutto
latineggiante).
14. dardo: è qualsiasi
arma da lancio, quindi sia
freccia che lancia.
15. Deífobo: è il fratello
minore di Ettore, che egli
credeva fosse venuto in
suo aiuto; in realtà la dea
Atena aveva preso le sue
sembianze per
ingannarlo.
16. Zeus: il padre degli
dei.
17. figlio arciero di
Zeus: è Apollo, armato di
arco, figlio di Zeus e di
Latona.
18. Moira: in Omero era
la divinità che presiedeva
alla vita dell’uomo,
stabilendo quando
decretarne la fine. Dopo
Omero troviamo tre Moire
che presiedono ai tre
momenti culminanti della
vita dell’uomo: nascita,
matrimonio, morte.
19. i futuri: i posteri.
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20. si raccolse: si
rannicchiò per prendere
maggior slancio.
21. appiattato:
nascosto.
22. acuta: dalla punta
acuminata.
23. parò: oppose come
riparo.
24. squassava: scuoteva
violentemente.
25. a quattro ripari: a
quattro strati.
26. la bella ... cimiero:
la criniera dorata che
Efesto aveva applicato al
cimiero, cioè al
pennacchio dell’elmo, di
Achille, da lui costruito su
invito di Teti, la madre
dell’eroe.
27. Espero: il pianeta
Venere, quello che
appare più luminoso.
28. pervia: accessibile,
penetrabile alla lancia.
29. rapito: sottratto al
cadavere di Patroclo.
30. uccisa: stroncata.
31. il faggio greve:
l’asta pesante di faggio.
32. strozza: gola.
33. Stramazzò: cadde
rovinosamente.
34. io ... ginocchi:
l’espressione equivale a
“io che ti ho privato del
vigore, che ti ho ucciso”.
35. lui: Patroclo.
36. per i ginocchi:
l’espressione deriva dal
fatto che i supplici
abbracciavano le
ginocchia del supplicato.
37. oro ... infinito: un
abbondante riscatto di
oggetti d’oro e di bronzo.
38. del fuoco ... morto:
possano cremare il mio
cadavere.
39. Dardanide:
discendente di Dardano.
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SEZIONE II - EPICA ANTICA
Parlando cosí, sguainò la spada affilata,
che dietro il fianco pendeva, grande e pesante,
e si raccolse20 e scattò all’assalto, com’aquila alto volo,
che piomba sulla pianura traverso alle nuvole buie,
a rapir tenero agnello o lepre appiattato:21
cosí all’assalto scattò Ettore, la spada acuta22 agitando.
Ma Achille pure balzò, di urla empí il cuore
selvaggio: parò23 davanti al petto lo scudo
bello, adorno, e squassava24 l’elmo lucente
a quattro ripari;25 volava intorno la bella chioma
d’oro, che fitta Efesto lasciò cadere in giro al cimiero.26
Come la stella avanza fra gli astri nel cuor della notte,
Espero,27 l’astro piú bello ch’è in cielo,
cosí lampeggiava la punta acuta, che Achille scuoteva
nella sua destra, meditando la morte d’Ettore luminoso,
cercando con gli occhi la bella pelle, dove fosse piú pervia.28
Tutta coprivan la pelle l’armi bronzee, bellissime,
ch’Ettore aveva rapito,29 uccisa30 la forza di Patroclo;
là solo appariva, dove le clavicole dividon le spalle
dalla gola e dal collo, e là è rapidissimo uccider la vita.
Qui Achille glorioso lo colse con l’asta mentre infuriava,
dritta corse la punta traverso al morbido collo;
però il faggio greve31 non gli tagliò la strozza,32
cosí che poteva parlare, scambiando parole.
Stramazzò33 nella polvere: si vantò Achille glorioso:
«Ettore, credesti forse, mentre spogliavi Patroclo,
di restare impunito: di me lontano non ti curavi,
bestia! ma difensore di lui, e molto piú forte,
io rimanevo sopra le concave navi,
io che ti ho sciolto i ginocchi.34 Te ora cani e uccelli
sconceranno sbranandoti: ma lui35 seppelliranno gli Achei».
Gli rispose senza piú forza, Ettore elmo lucente:
«Ti prego per la tua vita, per i ginocchi,36 per i tuoi genitori,
non lasciare che presso le navi mi sbranino i cani
degli Achei, ma accetta oro e bronzo infinito,37
i doni che ti daranno il padre e la nobile madre:
rendi il mio corpo alla patria, perché del fuoco
diano parte a me morto38 i Teucri e le spose dei Teucri».
Ma bieco guardandolo, Achille piede rapido disse:
«No, cane, non mi pregare, né pei ginocchi né pei genitori;
ah! che la rabbia e il furore dovrebbero spingere me
a tagliuzzar le tue carni e a divorarle cosí, per quel che m’hai fatto:
nessuno potrà dal tuo corpo tener lontane le cagne,
nemmeno se dieci volte, venti volte infinito riscatto
o mi pesassero qui, altro promettessero ancora;
nemmeno se a peso d’oro vorrà riscattarti
Priamo Dardanide,39 neanche cosí la nobile madre
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lʼIliade
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piangerà steso sul letto il figlio che ha partorito,
ma cani e uccelli tutti ti sbraneranno».
Rispose morendo Ettore elmo lucente:
«Va’, ti conosco guardandoti! Io non potevo
persuaderti, no certo, ché40 in petto hai un cuore di ferro.41
Bada però, ch’io non ti sia causa dell’ira dei numi,42
quel giorno che Paride43 e Febo Apollo44 con lui
t’uccideranno, quantunque gagliardo, sopra le Scee».45
Mentre diceva cosí, l’avvolse la morte:
la vita volò via dalle membra e scese nell’Ade,
piangendo il suo destino, lasciando la giovinezza e il vigore.
Rispose al morto il luminoso Achille:
«Muori! La Chera46 io pure l’avrò, quando Zeus
vorrà compierla e gli altri numi immortali».
da Omero, Iliade, traduzione di R. Calzecchi Onesti, Einaudi, Torino 1990
STRUMENTI DI LETTURA
Le parole chiave
Moira, gloria: con l’affermazione Ormai
m’ha raggiunto la Moira Ettore esprime la
consapevolezza di essere prossimo alla
morte, che dipende unicamente dal volere divino e non da cause umane. Questa
consapevolezza genera nell’eroe un rinnovato desiderio di gloria: solo la gloria è in
grado di eternare la fama di un uomo tramandando le sue imprese ai posteri, solo la
gloria conquistata in battaglia assicura all’uomo l’immortalità.
La divinità e gli eroi
Ancora una volta un dio compare per ingannare, e ancora una volta di fronte alle trappole degli dei l’uomo non può nulla, è anzi
consapevole della propria morte imminente.
Così è accaduto a Patroclo, così accade a
Ettore, e così accadrà anche ad Achille. Il
destino degli uomini dipende dagli dei e
non dagli uomini: è proprio questa consapevolezza che distingue l’eroe infondendogli
il coraggio di combattere.
I personaggi
Benché non vi sia nella poesia omerica
un’analisi psicologica dei personaggi, che
sono presentati secondo pochi tratti essenziali, il brano, grazie alla giustapposizione delle
azioni e delle parole pronunciate, permette di
individuare due diversi tipi di comportamento:
da un lato Achille (prima animato dalla pietà
per le vite prematuramente stroncate a causa
della guerra) incarna ora l’uomo che combatte solo per affermare se stesso, orgoglioso e spietato. Dall’altro lato Ettore (che
avevamo visto agire senza pietà contro Patroclo) è qui il portatore di un’istanza umana,
cavalleresca (la promessa che dovrebbero
scambiarsi i due eroi prima di combattere).
La storia
I dialoghi prendono le mosse ora dall’iniziativa di un personaggio, ora dall’altro, mentre
le azioni vedono alternativamente un eroe
compierle, l’altro subirle. La scena si articola in molti capillari snodi e passaggi.
Tra questi snodi si trova una prolessi, un’anticipazione messa in bocca al morente Ettore, che predice ad Achille la sua morte.
È un meccanismo che ricorre spesso, lo abbiamo già incontrato nell’episodio di Patroclo morente.
La lingua e lo stile
Alla morte di Ettore vediamo inoltre ritornare
una formula di rito: ricorrono gli stessi identici versi che avevano accompagnato il trapassare di Patroclo. L’identità della morte dei
due eroi dimostra ancora una volta che qui
non conta molto la definizione dei personaggi attraverso caratteristiche psicologiche,
bensì la loro funzione narrativa, in quanto
rappresentanti di modelli di comportamento.
40. ché: perché.
41. cuore di ferro:
animo duro, insensibile.
42. numi: dei.
43. Paride: il figlio di
Priamo che aveva rapito
Elena suscitando la
guerra.
44. Febo Apollo: un
epiteto di Apollo è quello
di Febo, cioè luminoso.
45. le Scee: le porte
delle mura di Troia.
46. Chera: divinità della
morte.
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SEZIONE II - EPICA ANTICA
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LABORATORIO
Comprensione
1 Che cosa chiede Ettore ad Achille?
2 Quale risposta dà Achille?
3 Da quale divinità afferma di essere protetto Achille?
4 Dopo che Achille ha fallito il colpo, chi interviene a modificare le sorti del
combattimento?
5 Come Ettore comprende di essere stato abbandonato dagli dei?
6 Quale pensiero spinge Ettore a combattere, pur essendo ormai certo della
morte vicina?
7 In quale punto del corpo Achille ferisce Ettore?
8 Che cosa predice Ettore ad Achille prima di morire?
9 Come risponde Achille ad Ettore ormai morto?
di
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co
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Laboratorio
volume
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Analisi
I personaggi
Vedi a p. 8
10 Quali comportamenti caratterizzano e differenziano l’uno e l’altro eroe?
Rispondi sinteticamente sul tuo quaderno, indicando i luoghi del testo da
cui hai desunto le tue osservazioni.
La lingua e lo stile
Vedi a p. 10 e 13
11 Sottolinea e trascrivi tutti gli epiteti, indicando a quali personaggi sono attributi.
12 Trova le similitudini e indica qui sotto i versi in cui si trovano. Rispondi poi alle domande.
1. vv. ............................................... Chi è a parlare? .......................................................................................................................
2. vv. ............................................... A che cosa è paragonato Ettore? ...................................................................
3. vv. ............................................... A quale personaggio si riferisce? ....................................................................
La storia
Vedi a p. 9
13 Dividi il brano in sequenze.
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6
lʼIliade
14 Attribuisci alle sequenze ottenute un titolo attraverso una proposizione.
Sequenza
Titolo
1
Ettore prega Achille di restituire il suo corpo in caso lo uccida, ma
Achille rifiuta.
2
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.......................................................................................................................................................................................
3
.......................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................
4
Achille para un colpo di Ettore che rimane disarmato.
5
.......................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................
6
.......................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................
7
.......................................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................
8
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.......................................................................................................................................................................................
Produzione
di
ffi
co
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Laboratorio
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15 Leggi attentamente il brano e poi completa il testo qui sotto con le parole
opportune al posto dei puntini.
Ettore e Achille si trovano uno di fronte all’altro in battaglia. .................................................. prega Achille di restituire il suo .................................................. se dovesse essere .................................................. da
lui. Achille rifiuta. Achille attacca Ettore ma .................................................... Atena riporta ad
.................................................. l’asta lanciata. Ettore sfida .................................................. e gli lancia
........................................................ Achille ........................................................ il colpo. Ettore chiama Deìfobo, ma
si accorge di essere ................................................................................ e disarmato. Ettore comprende di
.................................................. vicino alla .................................................. Ettore attacca Achille. Achille si difende .................................................. a sua volta. Achille .................................................. Ettore dove è
.................................................. dall’armatura. Achille infierisce su Ettore con ..................................................
sprezzanti. Ettore rinnova .................................................. di restituire il suo corpo. Achille rifiuta duramente. Ettore predice ad .................................................. per mano di ..................................................
Ettore spira. Achille risponde dicendo che accetterà .................................................. a suo tempo.
V. JACOMUZZI, M.R. MILIANI, F.R. SAURO, Trame e intrecci © SEI 2011
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