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I cinesi di Zoomline mettono Terex nel mirino

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I cinesi di Zoomline mettono Terex nel mirino
www.ship2shore.it
26
Lunedì 1 Febbraio 2016
HANDLING
Lercari stringe ancora di più le braccia attorno a Cunningham Lindsey I cinesi di Zoomline mettono Terex nel mirino
Sottoscritto un accordo per estendere la collaborazione nel settore delle perizie assicurative al
campo della prestazione di Servizi di TPA (Third Party Administrator) su scala internazionale
L’evento di presentazione del progetto
di conferenza mondiale si è tenuto nei
prestigiosi locali – abitati da 13 anni da
parte di questa storica impresa genovese
con 137 anni di attività alle spalle –
del Gruppo Lercari, leader italiana
nell’ambito peritale assicurativo, che
ha sempre riservato una attenzione
particolare al mercato dei trasporti, sua
Lindsey, nostro partner a livello globale
con il quale abbiamo realizzato da
diversi anni una joint venture denominata
Cunningham Lindsey Lercari per la
gestione dei sinistri internazionali, e
che a breve si estenderà ad altre aree
di business” ha spiegato il ‘patriarca’
aziendale, Rodolfo Lercari, prima di
cedere la parola a due dei tre figli maschi
Alessandro e Giovanni Lercari
prima area di operatività sin dall’800, e
che ha di recente costituito una divisione
dedicata per ancor meglio focalizzarsi su
questo ramo, denominata Lercari Marine,
dopo il fallimento dell’esperienza
congiunta con la PMI specializzata
genovese Comtec, e il consensuale
divorzio che ne è conseguito.
“Abbiamo
approfittato
della
concomitanza della visita presso la nostra
sede di Ton Schox, Head of Marine
Continental Europe/Marine Specialist
Practice Group Leader di Cunningham
in azienda, Giovanni e Alessandro (il
maggiore Gianluigi ha potuto solo fare
saluti di cortesia).
L’ex cargo surveyor del porto di
Rotterdam – “dove ho imparato a
conoscere il business delle merci”
ha spiegato il manager olandese – ha
tratteggiato l’identikit di un gruppo
davvero colossale (60mila addetti),
che adesso e di proprietà di fondi di
investimento, e solo per una piccola
quota (8%) del management.
Schox ha fatto l’esempio eclatante
del caso di un carico sinistrato su una
portacontainer della Maersk, prima di
ripassare la parola ai giovani Lercari, i
quali hanno confermato di avere dato un
altro giro alla loro alleanza.
Cunningham Lindsey Group e Gruppo
Lercari hanno infatti sottoscritto un
accordo per estendere la loro già proficua
collaborazione nel settore delle perizie
assicurative al campo della prestazione
di Servizi di TPA (Third Party
Administrator) su scala internazionale.
“La nuova struttura organizzativa è
stata disegnata in modo da erogare alla
clientela un servizio gestionale TPA a
livello di eccellenza e con la massima
flessibilità in aree territoriali nelle quali la
divisione di TPA di Cunningham Lindsey
InTrust non era in precedenza operativa.
L’ accordo consentirà, quindi, di mettere
a fattor comune gli skills e il know how
dei due gruppi in questa area di business,
garantendo un’ancor più capillare
copertura territoriale a livello mondiale. In
particolare, Cunningham Lindsey Group
continuerà a fornire servizi peritali e di
TPA in tutti i Paesi in cui è già presente,
mentre Gruppo Lercari - facendo leva
sulla esperienza ultradecennale maturata
attraverso la propria controllata SIRCUS
Srl - estenderà la propria sfera d’azione
in altri 30 ulteriori Paesi attraverso la
propria controllata con base a Londra
Lercari International Ltd. Sia Sircus,
sia Lercari International opereranno
utilizzando i nuovi marchi ‘Lercari
International in association with InTrust’
e ‘Sircus in association with InTrust’”
hanno concluso i periti genovesi.
Angelo Scorza
Il gruppo asiatico lancia un’Opa sulla corporation
americana, che nel frattempo aveva già raggiunto un
accordo per fondersi con i finlandesi di Konecranes
Tra States e Finlandia
si è inserita una ‘mano’
cinese.
Il triangolo si sviluppa
nel campo dell’handling
e
dei
mezzi
di
sollevamento, e vede
in campo i protagonisti
di
primo
piano
dell’industria a livello
internazionale.
Mentre
proseguono
infatti
le
trattative
avviate la scorsa estate
per arrivare ad una
fusione tra Terex e
Konecranes, è notizia
recente il lancio di un’Opa (offerta
pubblica di acquisto) sull’intero capitale
della corporation americana (che ha tra
i suoi brand alcuni nomi che hanno fatto
la storia del settore in Italia) da parte del
gruppo cinese Zoomlion Heavy Industry
Science and Technology, specializzato
nella costruzione di macchine pesanti,
tra i principali competitor del colosso
Caterpillar.
La notizia, confermata da Terex, non ha
giovato al titolo di Konecranes: secondo un
take dell’agenzia economica FTA, il valore
delle azioni della società finlandese sarebbe
crollato del 7% sui listini di Helsinki
all’indomani dell’annuncio, mentre a Wall
Street si è sperimentato l’effetto contrario
col titolo Terex schizzato quasi del +40%.
L’azienda americana, in una nota, ha
precisato di aver ricevuto “una proposta
di acquisto non sollecitata, da parte di
Zoomlion, relativa all’intero capitale, per
30 dollari ad azione”, cifra che porterebbe
la valutazione complessiva, sempre
secondo FTA, a circa 3,3 miliardi di
dollari.
Pur ribandendo come il board di Terex “non
abbia modificato le sue raccomandazioni
a favore dell’accettazione del Business
Combination
Agreement
raggiunto
con Konecranes”, nella comunicazione
l’azienda statunitense aggiunge di aver
avviato “trattative riservate con Zoomlion
per discutere i dettagli della proposta, che il
board di Terex sta attentamente valutando
insieme ai suoi legali, nel miglior interesse
dei propri azionisti”.
Terex, assistita da Credit Suisse Securities
e Moelis & Company come advisor
finanziari, e dagli studi Fried Frank Harris
Shriver & Jacobson e Avance Attorneys
come advisor legali, vanta una radicata
presenza anche nel Belpaese, avendo nel
corso degli anni passati inglobato marchi
storici in diversi settori del sollevamento
tricolore come Fantuzzi-Reggiane e
Comedil.
F.B.
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