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26 Ottobre 2005 - Parrocchia di Mestrino
Mestrino 26 Ottobre 2005 -Mercoledì di preghieraPADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI, SANTO È IL TUO NOME, IL TUO REGNO VIENE, LA TUA VOLONTÀ SI COMPIE NELLA TERRA COME NEL CIELO. TU DONI A NOI IL PANE DI OGGI E DI DOMANI. TU PERDONI I NOSTRI DEBITI NELL’ISTANTE IN CUI LI PERDONIAMO AI NOSTRI DEBITORI. TU NON CI INDUCI IN TENTAZIONE MA, NELLA TENTAZIONE, TU CI LIBERI DAL MALE. AMEN (GIOVANNI VANNUCCI) Preghiamo: Ascolta, Padre buono, la preghiera che questa sera si innalzata verso di te dal nostro cuore, dalla nostra anima e dal nostro corpo, e per intercessione di Gesù, Tuo amatissimo figlio, non farci mai mancare la consapevolezza della tua benedizione. Per Cristo nostro Signore Benedizione Canto finale MAGNIFICAT (125) Bisogna che tutti noi troviamo il tempo di stare in silenzio e di contemplare, soprattutto se viviamo nelle metropoli (…) dove tutto si muove tanto in fretta. (…) Comincio sempre la mia preghiera in silenzio, perché è nel silenzio del cuore che Dio parla. Dio è amico del silenzio: dobbiamo ascoltare Dio perché ciò che conta non è quello che diciamo noi, ma quello che Egli dice a noi e attraverso di noi. La preghiera alimenta l’anima: essa sta all’anima come il sangue sta al corpo, e porta più vicini a Dio. Dona inoltre un cuore limpido e puro. Un cuore limpido può vedere Dio, può parlare a Dio e può vedere l’amore di Dio negli altri. (…) La cosa più importante che un essere umano può fare è pregare, perché siamo stati fatti per Dio e i nostri cuori non trovano requie finché non riposiamo in Lui. (…) Io credo che davvero la benzina della nostra vita sia la preghiera e che senza di essa non riusciremmo a giungere a destinazione, e non otterremmo la realizzazione del nostro essere… (Tratto da MADRE TERESA IL CAMMINO SEMPLICE ed. Mondadori pp.5.7,8) Prossimo appuntamento: 30 Novembre Canto LA PREGHIERA DI GESÙ È LA NOSTRA (114) DIALOGO TRA NOI E DIO Esprimiamo il nostro desiderio di incontrare Dio pregando a cori alterni con queste parole: Abbiamo bisogno di trovarti, o Dio. Più riceviamo nel silenzio della preghiera, più daremo nella vita attiva. Abbiamo bisogno di silenzio per smuovere le anime. Abbiamo bisogno di trovarti, o Dio. L’importante non è ciò che le parole che danno la luce di Cristo. Resteremo ingenui, finché non avremo imparato che ci sono silenzi più ricchi dello spreco di parole. finché non avremo compreso che, a mani giunte, si può agire meglio che agitando le mani. attraverso di noi. -Insieme- Resteremo certamente poveri finché non avremo scoperto Ogni nostra preghiera, ogni nostra intenzione e richiesta, è bello pensare che sia stata ascoltata da Dio Padre che la trasformerà secondo i suoi disegni. Da quanto ascoltato e meditato stasera, non dobbiamo temere, nessuna delle nostre parole e nessuno dei nostri pensieri è stato inutile o si è perso in un dimenticatoio eterno. Padre Giovanni Vannucci, frate dei Servi di Maria ed eremita, scomparso nel Giugno del 1984, leggendo il Padre Nostro, vi trovava la certezza che Dio ascolta e già realizza le nostre intenzioni. Vogliamo ascoltare la sua riflessione e recitare la preghiera di Gesù secondo il suo insegnamento. Resteremo inetti, diciamo, ma ciò che tu dici Tutte le nostre parole saranno vane se non vengono da te. -Preghiere spontanee. Ogni tre cantiamo il ritornello del canto TU SEI CON ME (152) - Abbiamo bisogno di trovarti, o Dio. (Helder Camara) «L’aramaico non conosce il nostro congiuntivo, il suo tempo è il presente: non dobbiamo leggere “venga il tuo regno”, ma “il tuo regno viene”, non “sia fatta la tua volontà” ma “la tua volontà è fatta”, non “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, ma “tu dai a noi il pane di oggi e di domani”. Quelle che sino ad oggi abbiamo tradotto come richieste al Padre, in realtà sono delle affermazioni di fede; Gesù stesso lo dice: “Il Padre nostro che è nei cieli sa benissimo quello di cui avete bisogno”. Non c’è bisogno di chiedere!». -Da questo ne viene questa preghiera del Padre Nostro che insieme recitiamo-: SANTIFICO IL TUO NOME lo riconosco nella creazione, nelle creature, nei tanti doni che ogni giorno mi dai. Santifico il Tuo Nome e riconosco che tutto per me è dono e possibilità IL TUO REGNO, LA TUA VOLONTÀ non sono un sogno lontano e astratto, ma già qui sulla terra Tu mi chiedi di collaborare per la giustizia e per la pace. Giustizia e pace nella mia famiglia, nel mio lavoro o nella mia scuola, in quel frammento di società che ogni giorno incontro e vivo. IL PANE QUOTIDIANO che sulla mia tavola non manca mai e forse c’è anche quello destinato ad altre tavole ma non ci penso mai. Tu me lo dai per l’oggi, e io, un po’ egoisticamente, prendo anche quello di domani e di dopodomani e così mi disabituo ad apprezzarne il sapore e la preziosità. RIMETTI I DEBITI E AIUTAMI A RIMETTERLI perché io faccio fatica a perdonare, ma ancor più faccio fatica a farmi perdonare. Se io accetto il Tuo perdono e lo sento entrare dentro le viscere della mia vita, forse divento io stesso mezzo responsabile della Tua infinita misericordia. NON LASCIARMI ALLA TENTAZIONE perché come dice San Paolo: “Io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.” (Rm7,19-20) A questo nostro più profondo desiderio, risponde il desiderio di Dio di incontrare ogni uomo nella verità: Lasciami entrare, per ritrovare la vita che hai perduto vivendo, la saggezza che hai perduto sapendo. Lasciami entrare, a benedire il peccato, la vanità, il rimorso, la tristezza, a benedire il tuo spirito curvo e la tua carne offesa. Lasciami entrare a cercare nel tuo silenzio la tua coscienza sepolta, il tuo sospiro amaro. Lasciami entrare, e passare nel cuore di tutti i tuoi tormenti, perché tu ritorni a volere davvero quello che lo spirito sogna. Lasciami entrare, A mendicare un po’ di pane Nella tua stanza senza fuoco. Riscoprano i tuoi occhi la luce che ha il mio volto. (Luigi Verdi) Canto ALLELUJA (4J) Da Vangelo secondo Luca -Silenzio- (11,5-13) Disse Gesù ai discepoli: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza. Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”. Parola del Signore Lode a te o Cristo Canto TE AL CENTRO DEL MIO CUORE (197) A differenza di Matteo, l’evangelista Luca, fa precedere l’insegnamento del Padre Nostro dalla richiesta esplicita dei discepoli, che affascinati dal modo di pregare di Gesù gli chiedono: “Insegnaci a pregare”. Facciamo nostra questa richiesta e ci mettiamo in ascolto delle parole del Maestro. Dal Vangelo secondo Matteo (6,5-13) -Silenzio nel quale chiedo, cerco, busso.- Dio Padre con la mano protesa a cercare il contatto con il dito dell’uomo. Quella mano stasera cerca il tuo dito. BLESS THE LORD Bless the Lord, my soul, and bless God’s holy name. Bless the Lord, my soul, who leads me into life. (Benedici il Signore anima mia e benedici il santo nome di Dio. Benedici il Signore anima mia. Egli mi conduce alla vita) (Taizè) Preghiamo: Non permettere mai, o Padre, che le nostre mani e i nostri occhi si stanchino di elevarsi al cielo e le nostre voci non salgano più verso di Te. Infondi sempre in noi la Fiducia e la Speranza che Tuo Figlio Gesù Cristo ha mostrato ai nostri volti, cosicché noi restiamo quotidianamente uniti a Te con Spirito di gratitudine e di supplica. Per il nostro Signore. Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Parola del Signore Lode a te o Cristo