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21 preposizioni rette da verbi

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21 preposizioni rette da verbi
GRAMMATICA
LE PREPOSIZIONI RETTE DA VERBI
Alcuni verbi che reggono la forma “di + infinito”:
Accettare
Lui ha accettato di studiare insieme a me per preparare l’esame.
Accontentarsi
Per il momento mi accontento di stare a casa dei miei zii.
Affermare
Miguel afferma di non comprendere alcune abitudini degli italiani.
Ammettere
Lo studente ha ammesso di non aver studiato la lezione a casa.
Augurare *
Ti auguro di fare una splendida vacanza!
Augurarsi *
Mi auguro di stare meglio così domani posso venire alla tua festa.
Cercare
Cercate di parlare italiano anche fuori dalle ore di lezione!
Chiedere
So che ha sbagliato, ma ti chiedo di perdonarlo.
Confessare
Marco mi ha confessato di essere in serie difficoltà economiche.
Credere *
Credo di sapere perché lei non è venuta a lezione.
Decidere
Abbiamo deciso di cambiare casa perché questa è troppo piccola.
Dimenticare
Avete dimenticato di portare i libri.
Dispiacere *
Mi dispiace di non essere venuto alla riunione, ieri.
Domandare
Il turista mi ha domandato di indicargli la strada più breve per il Colosseo.
Dubitare *
Dubito di superare quell’esame: è troppo difficile!
Evitare
Tornando a casa, evita di passare per il centro. C’è troppo traffico.
Fingere
Tu fingi sempre di non sentire quello che non ti piace sentire.
Finire
Non ho finito di mettere a posto la mia camera.
Minacciare
Suo fratello ha minacciato di dire tutto ai genitori.
Ordinare *
Ordinerò alla segretaria di finire il lavoro entro questa sera.
Pensare *
Penso di ritornare a casa tardi, stasera.
Permettere
Ti permetto di fumare, ma devi uscire sul balcone.
Proibire
Il professore gli ha proibito di usare il telefono durante la lezione.
Promettere
Il bambino ha promesso alla madre di essere educato con gli ospiti.
Ricordarsi
Mi raccomando, ricordati di portare una bottiglia di vino alla festa.
Ripetere
La professoressa ci ripete sempre di studiare di più.
Rischiare
Non correre! Rischi di fare un incidente!
Sapere
Lui sa di essere il migliore della classe.
Smettere
Finalmente ha smesso di piovere!
Sperare *
Spero di finire presto tutti i compiti.
Stancarsi
Mi sono stancato di ripetere sempre le stesse cose.
Temere *
Lei teme di non riuscire ad arrivare puntuale all’appuntamento.
Terminare
Giovanni ha terminato di studiare un anno fa.
Vedere
Mi raccomando, vedi di non fare tardi questa sera.
Attenzione: * soprattutto con i verbi che indicano dubbio, indecisione, incertezza, opinione personale,
paura, promessa, sentimento, speranza, volontà (come dubitare, credere, pensare, temere, promettere,
dispiacere, sperare, ordinare), la forma di + infinito corrisponde a che + modo finito ed è possibile solo
se il soggetto del verbo principale è lo stesso del verbo che segue. Es. : Credo di conoscere quella
ragazza (Io credo che io conosco quella ragazza).
Quando la forma “di + infinito” segue la forma “essere + aggettivo” spesso indica una causa:
Essere felice
Sono felice di sapere (perché so) che tua madre sta meglio.
Essere lieto
Era lieto di vedere (perché vedeva) tanta gente alla sua festa.
Essere contento
Sei contenta di ritornare (perché ritornerai) nel tuo paese.
Essere fiero
Loro sono fieri di essere arrivati (perché sono arrivati) primi alla gara.
Essere orgoglioso
Lui è orgoglioso di lavorare (perché lavora) per quella ditta.
Abituare
Abituarsi
Accompagnare
Aiutare
Adattarsi
Andare
Arrivare
Cominciare
Continuare
Imparare
Iniziare
Insegnare
Limitarsi
Mandare
Mettersi
Passare
Provare
Rimanere
Restare
Ricominciare
Riuscire
Uscire
Venire
Alcuni verbi che reggono la forma “a + infinito”:
Ho abituato i miei figli a prepararsi la colazione da soli al mattino.
Mi sono abituato a fare jogging tutte le mattine.
La guida li ha accompagnati a vedere la Cappella Sistina e i Musei Vaticani.
Franco mi ha aiutato a fare la traduzione in inglese.
Da quando vive da solo, si è adattato a fare tutti i lavori domestici.
Ho fatto colazione e poi sono andato a comprare il giornale.
Era così arrabbiata che è arrivata ad urlare.
Il professore ha cominciato a spiegare i pronomi indiretti.
Continua a piovere ininterrottamente da due giorni.
Il figlio di Victoria ha imparato a parlare perfettamente italiano in un anno.
Ho iniziato ad andare in palestra il mese scorso.
Oggi Luciana ci ha insegnato a preparare le lasagne.
Non ho visitato tutta la città, mi sono limitato a vedere le chiese più importanti.
Il professore mi ha mandato a prendere le fotocopie in copisteria.
Marco si è messo a studiare seriamente l’italiano.
Tornando a casa, sono passato a prendere i vestiti in lavanderia.
Lei proverà a fare il test d’inglese giovedì prossimo.
Ieri sera Alessia e Alberto sono venuti a trovarci e sono rimasti a cena da noi.
Dopo la lezione, sono restato in classe a ripetere i verbi irregolari.
Dopo due anni, Cesare ha ricominciato a fumare.
Stamattina non riuscivo a svegliarmi perché ieri sera ho fatto tardi.
Fa troppo caldo in casa. Perché non usciamo a fare quattro passi?
Domenica scorsa loro sono venuti a vedere la nostra nuova macchina.
La preposizione da può essere retta da:
Un pronome indefinito (senso finale), seguita da un verbo all’infinito:
Niente
Non ho niente da fare oggi.
Qualcosa
Ho cercato qualcosa da mangiare ma il frigo è vuoto.
Qualcuno
Il professore cerca qualcuno da interrogare.
Dai verbi:
Difendersi
L’uomo si è difeso dalle accuse con delle prove evidenti della sua innocenza.
Difendere
L’avvocato ha difeso l’imputato dall’accusa di omicidio.
Ripararsi
Prendo l’ombrello per ripararmi dalla pioggia
Pretendere
Io faccio del mio meglio ma tu pretendi troppo da me.
Dipendere
Non posso prendere una decisione perché non dipende da me.
Davanti ad un infinito, “da” equivale a una forma impersonale e in genere ha un senso di dovere:
Questa non è una cosa da fare! (Questa cosa non si deve fare!)
È stata un’esperienza da ricordare. (Un’esperienza che si deve ricordare)
È un film da vedere. (Un film che si deve vedere)
È un libro da leggere. (Un libro che si deve leggere)
Non c’è tempo da perdere. (Non si deve perdere tempo)
Non c’è niente da mangiare in casa: andiamo al ristorante. (… niente che si possa mangiare)
Non c’è più niente da fare. (… niente che si possa fare)
Il verbo avere può introdurre la forma “da + infinito” ed ha un senso di dovere:
Ho molto da fare oggi! (devo fare molte cose)
Mi dispiace di non poter pranzare con te oggi, ma ho molto da lavorare. (devo lavorare molto)
Ho molte bollette da pagare questo mese! (devo pagare molte bollette)
La preposizione “per” davanti a un infinito:
™ ha un senso “finale”:
Sono qui per imparare l’italiano. (il mio fine è imparare l’italiano)
Ivan è stato 3 mesi in Inghilterra per migliorare l’inglese. (il suo fine è migliorare l’inglese)
Non faccio la dieta solo per dimagrire ma anche per stare meglio in salute. (il suo fine è stare meglio)
™ dopo il verbo “stare”, ha un senso di futuro imminente:
Lei sta per andare in vacanza (fra qualche giorno andrà in vacanza)
Si capisce perfettamente che lui sta per perdere la pazienza (fra un attimo perderà la pazienza)
Sbrigati a salire sul treno: sta per partire! (il treno partirà fra pochissimo)
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