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Il 2014 è stato un anno complicato, ma ci sono le condizioni per

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Il 2014 è stato un anno complicato, ma ci sono le condizioni per
PERIODICO TRIMESTRALE Registrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di Venezia Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN% VE
N . 0 1 / M A R ZO 2 0 1 5
L A RIVISTA DEDICATA AI SO CI DI BA N CA SA N TO STEFA NO
Roberto Zuccato
Presidente di Confindustria Veneto
Il 2014 è stato un anno
complicato, ma ci sono
le condizioni per
voltare pagina
Onorato Zanata
Presidente di Banca Santo Stefano
Se sapremo diversificare
i nostri investimenti potremo
continuare la nostra funzione
a sostegno dell’economia
Lavori in corso
PRIMO PIANO
PRIMO PIANO
LA FONDAZIONE
3 / Lavori in corso
26 / Facciamo il punto
4 / Editoriale
30 / Eventi in programma
Banca Santo Stefano
si rifà il look
Tempo
di cambiamenti
di Onorato Zanata
I primi cinque
anni della Fondazione
BANCA SANTO STEFANO
SI RIFÀ IL LOOK
31 / Calendario iniziative
Incontra Cultura
Programma di marzo 2015
5 / Editoriale
Creare valore
attraverso la relazione
Paesaggio con montagna rosa - Tazio Miele
Prealpi bellunesi - olio su tela 90 x 70 - primavera 2013
32 / Calendario iniziative
di Francesco Beninato
Incontra Cultura
Programma di aprile 2015
6 / Attualità
33 / Calendario iniziative
Expo 2015
Maggio si avvicina
Programma
uscite culturali 2015
8 / Notizie in breve
10 / Protagonisti
io Socio
N. 01 / MARZO 2015
Presso Banca Santo Stefano
Piazza Vittoria, 11
30030 Martellago (VE)
tel. 041 54 04 044
[email protected]
Direttore Responsabile
Federica Zanata
Comitato di Redazione
Francesco Beninato
Norma Castellarin
Raffaele D’Errico
Daniela Gambato
Claudio Marchiori
Marco Michieletto
Gloria Tosetto
Roberto Zuccato
Presidente di
Confindustria Veneto
LA BANCA
12 / News & Eventi
41° Festa della Banca
14 / News & Eventi
Anche Banca Santo Stefano
"Si illumina di meno"
16 / La filiale
La filiale di
Scaltenigo
Cari Soci,
RUBRICHE
comunicare efficacemente i
propri prodotti e servizi non è
affatto semplice, soprattutto per
una banca. Partendo da questa
consapevolezza abbiamo deciso
di rinnovare la nostra immagine
cercando di porre l’accento su
tutti quegli aspetti che ci hanno
caratterizzato in questi anni:
34 / Itinerari
65 Km
Alla scoperta della
campagna Trevigiana
36 / Prodotti del territorio
A maggio è l'asparago
il principe delle
nostre tavole
38 / Riflessioni
18 / L'intervista al Socio
Galleria Verticale
30 Anni di attività
nel cuore di Mestre
Insegniamo ai bambini
l’importanza della manualità
e dell’artigianato
40 / Le mostre in corso
Hanno collaborato
Paolo Lenarda
Alessandra Pagin
20 / Prodotti & Servizi
Progetto Grafico
studio15_design
www.studio15design.it
Finanziamento
Settore Agricolo
Stampa
Imoco Spa
Il privilegio di
"Essere Socio"
Mutuo Casa
41 / Appuntamenti
22 / Prodotti & Servizi
42 / Lettera del Socio
24 / Convenzioni
Prestito Obbligazionario
ATTENZIONE AL TERRITORIO,
CENTRALITÀ DELLA PERSONA,
SENSO DI APPARTENENZA, RICERCA
DELLA CONDIVISIONE. SIAMO INFATTI
CONVINTI CHE UN’IMMAGINE COERENTE
E REALMENTE RAPPRESENTATIVA
POSSA CONTRIBUIRE A DIMOSTRARE
ANCORA DI PIÙ LA NOSTRA
SERIETÀ ED AFFIDABILITÀ.
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
Ci siamo pertanto attivati nel
ricercare uno studio grafico che
meglio interpretasse le nostre
esigenze. Il restyling della comunicazione e la nuova immagine
coordinata sono state affidate
a Studio15 design, realtà multidisciplinare di Treviso, che si
è aggiudicata l’incarico dopo la
vincita del concorso su invito.
Ed è con piacere che oggi vogliamo
presentarvi il nostro primo prodotto
rinnovato: Io Socio.
Se osserviamo attentamente la
copertina della rivista possiamo
notare come la grafica del titolo
sia stata leggermente modificata
rispetto ai numeri precedenti
per renderne ancora più chiaro e
riconoscibile il nome.
In basso a sinistra è inoltre ben
visibile il nostro logo che ha
3
subito anch’esso una piccola
rivisitazione. Lo storico marchio,
conosciuto e riconoscibile,
è stato reso più leggero, leggibile
e attualizzato, senza tuttavia
essere snaturato.
Dal punto di vista dei contenuti,
sono state aggiunte nuove
rubriche per rendere ancora
più piacevole e varia la lettura.
L’intento è infatti quello di fare in
modo che il nostro house organ
diventi uno strumento sempre più
utile ed interessante.
Ci auguriamo che un’ immagine
rinnovata della Banca, che vedrà
la sua piena concretizzazione nei
prossimi mesi, potrà aiutarci ad
instaurare un dialogo sempre più
diretto con voi soci, con i clienti e
con tutti coloro che condividono i
nostri valori.
Editoriale
PRIMO PIANO
Editoriale
PRIMO PIANO
TEMPO
DI CAMBIAMENTI
CREARE VALORE
ATTRAVERSO
LA RELAZIONE
di Onorato Zanata
Presidente di Banca Santo Stefano
di Francesco Beninato
Direttore Generale di Banca Santo Stefano
"Il governo ha invitato le banche di credito
cooperativo a proporre un’autoriforma per introdurre
delle norme che favoriscano l’integrazione e quindi
un sistema meno frammentato, capace di superare
gli svantaggi della piccola dimensione"
Sono diversi gli argomenti “caldi” di
cui sarebbe interessante parlare: i recenti
accordi che ridimensionano il ruolo dei
cosiddetti “paradisi fiscali”, la possibilità
del varo di nuove norme per le banche
che facilitino l’erogazione del credito;
le indagini su di una realtà bancaria vicina
territorialmente, con ipotesi di crescita
poco naturale; il riassetto della nostra
rete di sportelli; la prossima assemblea
con il rinnovo delle cariche sociali…
Tutti argomenti stimolanti come vedete.
Penso tuttavia che il tema più urgente
sia un altro, perché rischia di incidere
in modo significativo sul futuro prossimo
delle banche di credito cooperativo.
Tutti noi abbiamo sentito parlare della
riforma delle banche popolari che
dovranno trasformarsi entro luglio da
società cooperative in società per azioni e
quindi, abbandonato il principio di “una
testa un voto”, diventeranno banche come
tutte le altre. Pochi sanno – però – che
questa riforma riguarda solo le popolari
di grandi dimensioni (10 su 70) mentre le
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
minori rimarranno con l’assetto attuale,
e che questa legge è la prima fase di una
riforma che con tutta probabilità a breve
interesserà anche le banche di credito
cooperativo.
Sappiamo che qualche banca di credito
cooperativo è in difficoltà perché non è
riuscita ad adattare la propria struttura
alle nuove necessità di mercato e sappiamo
pure che le ridotte dimensioni e l’attuale
legislazione in materia di patrimonio non
le aiuta sul piano dell’efficienza.
Partendo da queste considerazioni , anche
su sollecitazioni di Bankitalia, il Governo
ha invitato le banche di credito cooperativo
a proporre un’autoriforma per introdurre
delle norme che favoriscano l’integrazione
e quindi un sistema meno frammentato,
capace di superare gli svantaggi della
piccola dimensione. Non sono al momento
del tutto chiari i “paletti” che il Governo
ha posto nel rivolgere il proprio invito. Si
sa solo che i tempi saranno brevi (qualche
mese?); per il resto si susseguono sulla
stampa le più diverse ipotesi.
4
"Scelte forti, idee innovative
per confermare il ruolo
insostituibile sul territorio
di Banca Santo Stefano"
Dal canto suo Alessandro Azzi, presidente
di Federcasse, ha ribadito che le BCC
stanno elaborando una loro proposta
di riforma che va nella direzione auspicata
da Governo e Bankitalia, per creare istituti
di maggiore dimensione o reti di banche
più integrate preservando naturalmente
il carattere cooperativo.
Incertezza quindi e – si sa – nell’incertezza esiste sempre la possibilità di qualche
intervento troppo “normalizzatore”, anche
perché il mercato delle banche locali fa
gola a molti. Di buon auspicio il fatto che il
Cese (Comitato Economico Sociale Europeo)
abbia approvato un parere in cui ritiene
che è indispensabile preservare la "biodiversità” del sistema finanziario e chiede in
particolare di evitare che i requisiti patrimoniali sempre più stringenti chiesti alle
banche penalizzino il credito cooperativo.
Un buon inizio: noi, come sempre,
faremo la nostra parte.
Il settore del credito in Italia è interessato
da grandi ed importanti trasformazioni.
Il passaggio dell’attività di vigilanza sotto la
supervisione europea della Bce, l’introduzione
di normative sempre più selettive e stringenti
nella classificazione del credito, e la conseguente necessità di reperire maggiori risorse
in termini di capitale, stanno imponendo
profondi cambiamenti normativi.
Tutto questo in presenza di una perdurante
crisi economica che ha segnato duramente
i risultati economici di molte nostre imprese.
Oggi la congiuntura economico/finanziaria
appare in lenta ma positiva evoluzione.
Il prezzo del petrolio ai minimi, gli annunciati interventi di acquisto di titoli di debito
pubblico da parte della BCE , la disponibilità di fondi europei destinati al credito,
unitamente alla riduzione dei tassi, costituiscono elementi essenziali per la ripresa.
In sintesi, per riagganciare la crescita,
le banche dovranno favorire l’accesso al
credito per imprese e famiglie adeguando
rapidamente la loro solidità, efficienza e redditività alla nuova normativa europea.
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
In questo quadro il sistema delle BCC
sarà chiamato a svolgere , nell’ambito di
un nuovo modello organizzativo di cui si
sta mettendo a punto il contenuto,
un ruolo essenziale.
Nel particolare Banca Santo Stefano ha
già individuato alcune scelte strategiche funzionali a fornire pronte risposte
operative. Dovremo operare su un doppio
binario. Da un lato un rafforzamento
ulteriore nell’attività di controllo e monitoraggio dei rischi per rispondere adeguatamente alla nuova normativa di vigilanza
europea, una revisione organizzativa
improntata alla costituzione della nuova
attività di “Risk Management” e ad una considerevole implementazione delle strutture
centrali chiamate alla gestione dei crediti
problematici con particolare riferimento alle
attività di recupero.
Dall’altro un deciso investimento nell’operatività commerciale improntata ad un netto
miglioramento della capacità relazionale
e di servizio della Banca.
Già nel presente numero della rivista
5
potrete prendere visione di nuove offerte
commerciali al servizio del credito.
Ma è nella cura della relazione che la banca
ha deciso di rafforzare il suo impegno.
Abbiamo previsto di indirizzare tutto
il nostro personale alla consulenza qualificata con l’obiettivo di ridurre le attività
quantitative a minore valore aggiunto.
La chiusura del servizio di cassa nelle ore
pomeridiane, che gradualmente andremo
ad effettuare, libererà risorse per interagire
in modo molto più attivo e qualificato con
i nostri clienti. Vogliamo filiali più autorevoli, aperte, preparate, orientate a qualificarsi
come centri di incontro, di confronto
e di opportunità tra persone. Filiali in grado
di mettere a servizio di soci e clienti intelligenza, professionalità, competenze.
Scelte forti, idee innovative per confermare il ruolo insostituibile sul territorio di
Banca Santo Stefano. Una maggiore qualità
complessiva per rispondere alle maggiori
complessità di fare banca oggi.
Maggiore qualità per creare valore.
Creare valore attraverso la relazione.
Attualità
PRIMO PIANO
EXPO 2015
MAGGIO SI AVVICINA
EXPO MILANO 2015 È
4
Miliardi
di euro
l’investimento
previsto per l'intero progetto
L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE CHE
SI SVOLGERÀ DAL 1 MAGGIO
ANCHE IL CREDITO COOPERATIVO
AL 31 OTTOBRE 2015. L’ITALIA,
SARÀ PRESENTE AD EXPO 2015.
CANDIDANDO MILANO HA SCELTO
IL TEMA NUTRIRE IL PIANETA,
Il Credito Cooperativo (Federcasse e Gruppo
Bancario Iccrea) sarà presente, insieme a Confcooperative con un proprio stand e proprie iniziative.
Si tratta di una importante opportunità per garantire
visibilità e posizionamento distintivo alla realtà del
Credito Cooperativo, nonché per favorire momenti di
incontro personali e diretti a vantaggio dei soci e BCC.
ENERGIA PER LA VITA.
Expo Milano 2015 si confronterà con il problema
del nutrimento dell’uomo e della Terra ponendosi
come momento di dialogo tra i protagonisti
della comunità internazionale sulle principali
sfide dell’umanità. E sarà il più grande evento
mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione.
Per sei mesi Milano diventerà una vetrina
mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio
delle proprie tecnologie per dare una risposta
concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire
cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli,
nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.
Expo Milano 2015 offrirà a tutti la possibilità di
conoscere ed assaggiare i migliori piatti del mondo,
oltre a scoprire le eccellenze della tradizione
agroalimentare e gastronomica di ogni Paese.
Per la durata della manifestazione, la città di
Milano e il Sito Espositivo saranno animati da
eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli,
laboratori creativi e mostre. (Fonte: www.expo2015.org)
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
I NUMERI DELLA MILANO 2015
Gli obiettivi della partecipazione del Credito
Cooperativo sono essenzialmente tre:
1 Garantire visibilità e posizionamento distintivo alla realtà del Credito Cooperativo;
2 Offrire opportunità di visibilità ai soci e clienti delle BCC (soprattutto imprese);
3 Favorire momenti di incontro personali e diretti a vantaggio dei soci e clienti delle BCC.
In particolare, Federcasse e Iccrea Holding saranno
presenti con uno stand di circa 60 mq, insieme
a Confcooperative, all’interno di Cascina Triulza,
dove sarà allestito il Padiglione della società civile.
Una scelta che va a rimarcare la “differenza”
di posizionamento del sistema BCC all’interno
dell’industria bancaria.
(Fonte: CreditoCooperativo - M.Buscemi)
6
154
Paesi
al momento partecipanti
8 Grandi
padiglioni
il luogo dove si snoderà l’area espositiva e
al centro di questa sorgerà la Torre dell'Expo
2015, alta 200 metri, il doppio del Duomo
1,7 Milioni
di m2
29
Milioni
l’affluenza prevista di
visitatori provenienti da
ogni parte del mondo
7 Mila
eventi in
programma
36
Mila
i volontari attesi
lo spazio nel quale si estenderà
l'Esposizione Universale di Milano
2015 nella zona intorno alla fiera
del RHO PERO, per l'occasione
totalmente rinnovati.
40 Mila
nuovi posti
di lavoro
Notizie in breve
PRIMO PIANO
1
Crisi: due giovani
su tre vivono con genitori.
Famiglie "campano"
con 1500 euro al mese
Il Veneto
fa meglio di regioni
come Emilia Romagna
e Friuli Venezia Giulia,
ma la disoccupazione
resta alta
In Italia 2 «giovani adulti» su tre, tra 18 e 35 anni, vivono a casa
con i genitori, una percentuale doppia rispetto a Francia e Regno
Unito e di 17 punti superiore alla media Ue-28: risulta dagli ultimi
dati Eurostat riferiti al 2013, secondo i quali i giovani che vivono in
famiglia nel nostro Paese sono ormai il 65,8%. Si tratta di oltre 7
milioni di persone. Per la metà delle famiglie possono bastare anche
solo 1.500 euro per arrivare a fine mese. È questa la soglia minima
di reddito indicata come necessaria per vivere senza grandi
problemi che emerge dall'indagine dell'Istat sulle condizioni di vita.
Le cifre fanno riferimento al 2013 e sono le ultime disponibili.
Nel 2013 i nuclei che indicano 1.500 euro come livello minimo
per vivere senza difficoltà sono, infatti, il 50% spaccato, in
aumento a prima della crisi: nel 2008 si fermavano al 46,6%.
Sembra quindi che le recessioni, una dopo l'altra, abbiano fatto
scendere l'asticella del "fabbisogno familiare". Gli italiani, messi
alla prova, hanno fatto fronte alla vita quotidiana con budget
ridotti rispetto al passato. E così ora si sentono in grado di
campare con non più di 1.500 euro mensili. Si tratta di una media
Paese che varia passando dall'Italia settentrionale al Mezzogiorno,
da una famiglia con più figli a una single, da una casa con a capo
un dipendente a una con un pensionato o un disoccupato.
I tetti si abbassano, in altre parole ci si accontenta più facilmente,
perché magari abituati a far tornare i conti con meno soldi, al
Sud (il 55,3% pone i 1.500 euro come soglia minima, contro il 44,9%
del Nord Ovest). Stesso discorso vale se si guarda a una famiglia
che si ritrova con a capo una persona in cerca di occupazione
(61,4% si fa bastare 1.500 euro) o una guidata da un lavoratore
dipendente (la percentuale si abbassa al 37,7%). Un altro fattore
che, ovviamente, ha il suo peso è rappresentato dalle necessità:
è un conto se con 1.500 euro ci deve andare avanti una coppia
con almeno un figlio piccolo (solo il 27,3% li considera sufficienti),
un altro se si tratta di una persona sola over 65 (basta all’ 84,5%).
Il 2014 si è dimostrato un altro
anno negativo per l’economia veneta.
Il numero delle imprese attive è
diminuito sensibilmente: delle circa
17.000 piccole e medie imprese venete
esistenti nel 2007, 3.169 sono fallite
o sono state chiuse volontariamente
dall’imprenditore.
LA CRISI HA CONTINUATO A FAR SENTIRE
I SUOI EFFETTI ANCHE SUL MERCATO DEL
LAVORO REGIONALE, CON 16.200 POSIZIONI
DI LAVORO DIPENDENTE IN MENO SOLO
NELL’ULTIMO ANNO E QUASI 100.000 POSTI DI
LAVORO PERSI DALL’INIZIO DELLA CRISI.
Per il 2015 si stima una crescita del
Pil veneto vicina all’1%, mentre sul
fronte occupazionale i primi dati
segnalano una forte crescita delle
assunzioni con contratti a tempo indeterminato (+16%), a tempo determinato
(+6%) e delle proroghe (+41%), mentre
risulta in frenata l’apprendistato e
in calo il lavoro intermittente (-17%)
e para-subordinato (-18%). Prosegue,
inoltre, l’aumento dei tirocini (+13%).
(Fonte: economia.ilmessaggero.it)
(Fonte: www.lavocedelnordest.ue)
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
2
8
Maximulta agli operatori
mobili per servizi non
richiesti agli utenti
3
che il contratto di telefonia mobile sottoscritto preabilita la sim
alla ricezione dei servizi a sovrapprezzo, nonché circa l’esistenza
del blocco selettivo per impedire tale ricezione e la necessità per
l’utente che voglia giovarsene di doversi attivare mediante una
richiesta esplicita di adesione alla procedura di blocco». Dall’altro,
continua la nota, «l’adozione da parte dell’operatore di telefonia
mobile di un comportamento qualificato come aggressivo,
consistente nell’attuazione di una procedura automatica di
attivazione del servizio e di fatturazione – si legge – in assenza
di qualsiasi autorizzazione da parte del cliente al pagamento,
nonché di qualsiasi controllo sulla attendibilità delle richieste
di attivazione provenienti da soggetti quali i fornitori di servizi
estranei al rapporto negoziale fra utente e operatore».
In arrivo multe salate per gli operatori di telefonia mobile.
Il motivo? Hanno erogato agli utenti servizi non richiesti. In pratica,
si tratta di 1.750.000 euro per Telecom, e H3G e 800.000 euro
ciascuno per Wind e Vodafone. Inoltre, rende noto l’Antitrust, «nei
confronti di H3G, in ragione dei rilevanti effetti delle condotte
attuate, è stata disposta anche la pubblicazione di un estratto del
provvedimento». Nel corso del 2014, l’Agcom ha ricevuto numerosissime segnalazioni con le quali associazioni di consumatori e
utenti di telefonia mobile denunciavano la fornitura non richiesta,
e il relativo addebito da parte del proprio operatore sul credito
telefonico della sim, di servizi a sovrapprezzo (i cosiddetti servizi
premium, quali giochi e video) accessibili durante la navigazione
in mobilità mediante banner, pop up e landing page.
Nei confronti delle società H3G e Tim la pratica si è articolata in
un’ulteriore condotta consistente nella diffusione di messaggi
che omettono informazioni rilevanti o che determinano l’accesso
e l’attivazione del servizio a sovrapprezzo senza un’espressa manifestazione di volontà da parte dell’utente. Secondo l’Antitrust,
la responsabilità delle quattro aziende discende, oltre che direttamente dall’adozione di tali condotte, «anche da altri fattori: gli
operatori traggono infatti uno specifico vantaggio economico dalla
commercializzazione dei servizi premium, in quanto condividono
con i fornitori i ricavi dei servizi erogati, trattenendone un’elevata
percentuale. E inoltre, si sono dimostrati ampiamente consapevoli
circa la sussistenza di attivazioni e di addebiti relativi a servizi
non richiesti da parte dei propri clienti mobili». Ai sensi del Codice
del Consumo, l’Agcm ha quindi giudicato questa pratica «contraria
alla diligenza professionale e idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore. La stessa
Autorità ne ha vietato perciò la diffusione o continuazione, oltre
a irrogare le sanzioni, stabilendo che gli operatori comunichino
entro 60 giorni le iniziative assunte per ottemperare alla diffida»,
conclude la nota. Anche sulla base di quanto emerso nel corso
delle ispezioni eseguite con l’assistenza della Guardia di Finanza
(Gruppo Antitrust – Nucleo speciale Tutela mercati), l’Autorità
ha accertato che i quattro operatori hanno attuato una pratica
commerciale scorretta riconducibile a due condotte: «Da un lato
– scrive l’Antitrust – l’omissione di informazioni circa il fatto
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
(Fonte: corriere.it)
4
Abbandono scolastico,
il Veneto ha il tasso più basso
fra le regioni d'Italia: 10,3%
In Veneto la quota di ragazzi che lasciano la scuola
prematuramente è bassa. Sfiora il target europeo che
punta a ridurre al 10% entro il 2020 questa quota:
infatti, nel 2013 a livello veneto si registra un insuccesso
scolastico per il 10,3% dei giovani 18-24enni, contro il
18,1% del 2004. Si tratta della quota più bassa fra tutte
le regioni italiane. A evidenziarlo è il vicepresidente
della giunta veneta Marino Zorzato, commentando le
ultime elaborazioni della Sezione Sistema Statistico
Regionale riferite agli abbandoni scolastici. Il dato
è relativo a 18-24 enni con al più la licenza media e
che non frequentano altri corsi scolastici né svolgono
attività formative superiori ai 2 anni.
Il dato molto buono del 10,3% rappresenta comunque un
apice in una serie positiva con variazioni annuali anche
forti: nel 2011 il tasso era del 17%, nel 2012 del 14%.
Un ulteriore elemento di positività del trend del Veneto
viene anche dal fatto che, poiché le regioni italiane
partono da perfomances più basse rispetto a molti paesi
europei, il governo nazionale ha comunque fissato un
target più realistico per l’Italia da raggiungere entro il
2020, ovvero il 15-16% di abbandoni. (Fonte: genteveneta.it)
9
Protagonisti
PRIMO PIANO
"Il 2014 è stato un anno
complicato, ma ci sono le
condizioni per voltare
pagina"
ROBERTO ZUCCATO
PRESIDENTE DI
CONFINDUSTRIA VENETO
Intervista di Federica Zanata
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
10
Tremila imprese in meno e quasi 11
mila posti di lavoro “bruciati”. Il 2014 del
sistema imprenditoriale veneto si chiude
col segno meno, anche se la voglia di fare
impresa non cala e il numero delle iscrizioni
supera di 400 unità quello delle cessazioni.
Secondo quanto dichiarato dal presidente
di Unioncamere Veneto, Fernando Zilio, il
tessuto produttivo veneto - nonostante sei
anni di pesantissima crisi, segnata anche
dalle tragiche scelte di tanti, troppi piccoli
imprenditori, sembra pronto a cogliere la
sfida che deriva dall’auspicata ripresa e lo
fa dimostrando una vitalità imprenditoriale
che fa ben sperare. Qual è la sua opinione?
È d’accordo?
pilastri: capitale umano innovativo, cultura
e vocazione metropolitana.
dei costi con conseguenti ricadute sull’occupazione.
Le 10 principali banche popolari italiane
hanno 18 mesi di tempo per trasformarsi
in Spa, perché “il sistema bancario italiano
deve cambiare: abbiamo troppi banchieri
e facciamo troppo poco credito”.
Così Matteo Renzi ha annunciato la principale
novità del decreto sul sistema delle Banche
Popolari varato qualche mese fa dal Consiglio
dei ministri. Qual è il suo pensiero rispetto a
questo provvedimento? Ritiene, così come ha
affermato il ministro dell’economia Padoan,
“che la trasformazione delle principali banche
popolari in Spa le renderà più forti?
«Il 2015 sarà l’anno dell’Expo.
Una grande opportunità di riscatto e di
rafforzamento dell’immagine di Venezia nel
mondo, oggi tristemente offuscata dalle
inchieste. Una chance che potrebbe non
ricapitarci e che quindi deve essere sfruttata
appieno per farci crescere, migliorare
e, soprattutto, imparare dagli errori del
passato», così ha recentemente dichiarato
il Presidente di Confindustria Venezia
Matteo Zoppas. Pensa anche lei che questa
esposizione possa essere una possibilità per
rafforzare l’immagine di Venezia nel mondo?
Il 2014 è stato un anno complicato, ma
ci sono le condizioni per voltare pagina,
favorite da alcuni fattori quali la riforma
del mercato del lavoro, l’euro debole sul
dollaro, il calo del prezzo del petrolio, la
forte ripresa negli USA. Le stime del Centro
Studi di Confindustria parlano di un +2,1%
di Pil per il 2015. Molte aziende hanno
superato i momenti più difficili soprattutto
grazie alla capacità di reagire degli imprenditori veneti. Ma anche grazie ad una nuova
generazione di imprese che sta conquistando i mercati esteri, al proliferare di start up
e di progetti imprenditoriali innovativi, ad
un intelligente ripensamento del sistema
produttivo sempre più connesso al digitale.
Ecco perché, ben consapevoli della “grande
discontinuità” socio-economica rispetto
al passato e delle potenzialità del nostro
sistema economico, come Confindustria
Veneto abbiamo lanciato nelle scorse
settimane il progetto #Veneto2020.
È un percorso di analisi e azioni che vuole
focalizzare il rilancio della nostra economia
puntando sull’asset del Nuovo Manifatturiero, basato sulla valorizzazione di tre
Ci aspettavamo da parte del Governo
un’accelerazione sulla riforma delle Banche
Popolari, dopo le richieste della Banca
Centrale Europea e della Banca d’Italia.
L’obiettivo della riforma è comprensibile
e possiamo condividere il principio secondo
cui nel medio-lungo termine le Banche
Popolari vadano trasformate in Spa e
quotate. Tuttavia, quello che ci preoccupa
sono gli effetti nel breve-medio termine.
Vi sono in particolare alcuni aspetti critici
legati alla struttura del credito in Italia
e all’importante ruolo di sostegno del
territorio svolto storicamente dalle
Banche Popolari.
La trasformazione in aziende quotate porta
infatti con sé alcuni problemi sull’immediato: innanzi tutto il rischio di acquisizione
o di controllo da parte di Istituti esteri. In
secondo luogo, poiché l’obiettivo primario
sarà la redditività, e la conseguente perdita
del concetto mutualistico, bisognerà
mettere in preventivo un’ulteriore maggiore
selettività nell’erogazione del credito conseguenza della necessità di ridurre il
rischio insolvenze - e una riconsiderazione
Venezia è un patrimonio dell’umanità, nella
sua storia ha sempre avuto un ruolo importantissimo, sapendo unire arte, cultura
e impresa. Per le aziende venete, ma anche
italiane, la città rappresenta un biglietto
da visita d’eccellenza nel mondo. Per tutte
queste ragioni, quindi, abbiamo il dovere di
preservare la sua reputazione e immagine.
L’Expo rappresenta sicuramente l’occasione
per confermare sia Venezia quale luogo
unico, sia la nostra capacità imprenditoriale. Dobbiamo infatti guardare all’Esposizione Universale non solo come all’evento
più importante del 2015, ma come ad una
sorta di primo grande appuntamento per
rimettere in moto la nostra economia, non
solo quella legata all’agroalimentare e
all’ambiente a cui la rassegna è dedicata.
Grazie ai circa 6 milioni di visitatori
e buyer stranieri che saranno a Milano,
e che presumibilmente in buona
percentuale si recheranno a Venezia, l’Expo
ci offre l’opportunità di far conoscere e
rilanciare a livello globale il nostro manifatturiero di qualità e di ribadire l’eccellenza del Made in Italy.
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
11
News & Eventi
LA BANCA
41° FESTA
DELLA BANCA
"Se sapremo diversificare i nostri
investimenti potremo continuare
la nostra funzione a sostegno
dell’economia" Onorato Zanata
"Miglioramento della qualità
dei servizi, consulenza avanzata
per quanto riguarda la clientela
privata, il rafforzamento dei controlli,
rilancio degli impieghi questo il nostro
impegno per il 2015" Francesco Beninato
"Essere Banca di Credito Cooperativo
rappresenta ancora una sicurezza
in termini di garanzia, di stabilità
e solidità" Marco Michieletto
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
ALLA PRESENZA DI 343 SOCI, SI È SVOLTA IL
21 DICEMBRE SCORSO A MONASTIER, AL PARK
HOTEL VILLA FIORITA, LA 41^ FESTA DELLA BANCA,
ALL’INTERNO DELLA QUALE ERANO PREVISTE LE
ASSEMBLEE STRAORDINARIA E ORDINARIA DEI SOCI.
L’assemblea straordinaria, all’unanimità, ha approvato
la modifica degli articoli 25 e 33 dello statuto sociale.
L’uno stabilisce che “Ogni socio può ricevere non più di una
delega in caso di assemblea ordinaria e non più di tre deleghe
in caso di assemblea straordinaria”; l’altro, che “Al fine di
favorire una composizione del consiglio di amministrazione rispondente alle esigenze di esperienza, competenza e
ricambio del governo della Società, non è nominabile o rieleggibile colui che abbia ricoperto la carica di amministratore
della società per cinque mandati consecutivi”. L’assemblea
ordinaria a sua volta, ha deliberato la modifica dell’art.
15 del regolamento elettorale ed assembleare includendo
nell’area 4 il comune di Venezia, prima inserito in area 1.
Ritornando alla festa, oltre a dare il benvenuto ai soci, ai
dipendenti ed agli ospiti in seguito intervenuti, il Presidente
Onorato Zanata ha voluto ricordare l’opera meritoria dei soci
fondatori ed in particolare l’abnegazione del primo presidente
della Banca Antonio Salviato.
Nella breve relazione che è seguita, ha ricordato le garanzie
che attualmente tutelano i soci e i clienti: il fondo di garanzia
dei depositanti ed il fondo di garanzia degli obbligazionisti
nonché quello di prossima attuazione, il fondo di garanzia
istituzionale a tutela di tutti i crediti vantati nei confronti
della propria banca.
IL PRESIDENTE HA CONCLUSO IL PROPRIO INTERVENTO
AFFERMANDO CHE, LE BANCHE DI CREDITO
COOPERATIVO MA SOPRATTUTTO LA SANTO STEFANO,
SE SAPRANNO DIVERSIFICARE I PROPRI INVESTIMENTI
EVITANDO I RISCHI DI CONCENTRAZIONE CREDITIZIA,
RADICANDO CORRETTAMENTE LA PROPRIA ATTIVITÀ
SENZA TENTAZIONI DI FUORI USCITA DELLE ZONE A PIÙ
DIRETTA CONOSCENZA, POTRANNO CONTINUARE LA
LORO FUNZIONE A SOSTEGNO DELL’ECONOMIA LOCALE
E DELLE FAMIGLIE CUI DA SEMPRE SONO VOTATE.
avanzata per quanto riguarda la
clientela privata, il rafforzamento
dei controlli per meglio governare
il credito, il rilancio degli impieghi
mettendo a disposizione dei soci
e dei clienti i 30 milioni di euro
richiesti ed assegnati dalla Banca
Centrale Europea nell’ambito
delle operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine (TLTRO)
per il credito da Bce. È seguita
da parte della presidente della
fondazione Norma Castellarin, la
consegna di 26 contributi allo
studio a favore di studenti
INFINE IL DIRETTORE GENERALE
meritevoli - soci o figli di
FRANCESCO BENINATO HA
soci - delle scuole di 1° e
POSTO L’ACCENTO SUI POSITIVI
2° grado e laureati con il
nuovo e vecchio ordinamento.
RISULTATI DELLA SANTO STEFANO
L’ultimo atto ha riguardato
NONOSTANTE I CONSISTENTI
la consegna della medaglia
ACCANTONAMENTI SUI CREDITI,
d’oro ai soci che da 25 anni
DERIVATI DALLA CRISI ECONOMICA
fanno parte della grande
famiglia della Banca. Ai
IN ATTO CHE HA MESSO IN
311 Soci già premiati negli
DIFFICOLTÀ PARECCHIE AZIENDE
anni precedenti, se ne
LOCALI, ALCUNE DELLE QUALI
sono aggiunti quest’anno
ANCHE NOSTRE CLIENTI.
altri 25: Paolo Baldan,
Germano Bianchi, Giorgio
Biason,
Mauro Bonso, Amedeo
Non ha esitato a difendere le
Busato, Vally Calzavara, Norma
banche di credito cooperativo Castellarin, Mario Favaretto,
ed in particolare la nostra Giuseppe Gradenigo, Stefano
ricordando che in questi anni un
Luise, Giovanni Manente, Ivaldo
loro compito fondamentale è stato
Manente, Ferdinando Pastrello,
quello di sostenere l’economia
Guerrino Pattarello, Paolo Santoro,
locale favorendone in questo
Natale Sarto, Giuseppe Semenzato,
modo lo sviluppo e di non aver mai
Marco Stradiotto, Rino Stradiotto,
investito, come hanno fatto invece
Giuseppe Todescato, Roberto
le grandi banche, sulle operazioni
Tronchin, Francesco Voltolina,
di finanza fine a se stesse.
Paolo Zampini, Livio Zanon,
Ha inoltre ricordato quello che
sarà l’impegno della Santo Stefano Lidio Zorzetto.
La giornata si è conclusa con
per il 2015: il miglioramento della
il tradizionale pranzo sociale.
qualità dei servizi, la consulenza
che essere Banca di Credito
Cooperativo rappresenta ancora
una sicurezza in termini di
garanzia, di stabilità e solidità
ma che, per superare le attuali
difficoltà, ad esempio di gestione
del credito o di adeguatezza del
sistema, occorre avere una visione
comune del futuro, il coraggio
di intraprendere un cammino
condiviso con rinnovate energie,
non trascurando la possibilità di
aggregare le proprie forze ad altre.
Il Vice Presidente Marco Michieletto ha voluto evidenziare
nel suo intervento come il mondo del Credito Cooperativo
sia comunque in forte trasformazione, affermando
che oggi le dinamiche di banca sono cambiate e, in un
prossimo futuro, saranno destinate a mutare ancora.
Nel suo discorso è stato fatto solo un breve cenno ai
numeri per far comprendere come attraverso le numerose
aggregazioni sotto la spinta di Banca Italia, in Veneto così
come a livello nazionale, la stessa struttura del sistema sia
destinata ad evolversi, razionalizzarsi, forse propendendo
per un governo centralizzato secondo i modelli francese
o tedesco. Ha ribadito come diventi pertanto necessario
riflettere attentamente su tali prospettive ed essere
preparati a valutarle. “Da parte del nostro Consiglio di
Amministrazione - ha voluto sottolineare Michieletto vi è l’impegno responsabile di crescita nella formazione
ed acquisizione di adeguate professionalità, l’interesse
a rendere più rapido ed efficiente lo scambio di informazioni tra i vari organi all’interno della banca e verso le
associate, la necessità di condividere uniti programmi
e strategie in un mondo che si evolve a velocità impressionante osservare il proprio vicino, comprenderne le
difficoltà e condividerne il superamento diventa indispensabile”. Il Vicepresidente ha concluso affermando
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LA BANCA
ANCHE BANCA SANTO STEFANO
"SI ILLUMINA DI MENO"
L’iniziativa
Il Senso
Dal febbraio del 2005 il programma
di Rai Radio2 Caterpillar organizza la
Giornata del Risparmio Energetico
intitolata “M’illumino di Meno”.
È la più importante campagna di sensibilizzazione radiofonica dedicata al risparmio
energetico. Coinvolge comuni, istituzioni,
privati cittadini, scuole, aziende, musei,
società sportive, associazioni di volontariato, negozianti e artigiani, promuovendo
un più razionale utilizzo delle risorse
energetiche e suggerendo modi per evitare
gli sprechi e ottimizzare i consumi.
“M’illumino di Meno” è il primo caso di
campagna sociale ideata, realizzata e poi
raccontata dallo stesso medium, in cui la
radio è al tempo stesso soggetto promotore
e piattaforma comunicativa, ricopre un
ruolo ibrido e transmediatico, attraversa le
convenzioni e gli schemi della comunicazione per approdare a una sintesi di esperienze
politiche, ambientali e scientifiche condivise
e partecipate dall’intera comunità degli
ascoltatori che a sua volta le integra
e le arricchisce.
Gli spegnimenti, sebbene straordinari
per quantità e qualità, sono però solo la
punta dell’iceberg dell’intera campagna. Il
risultato più importante di “M’illumino di
Meno” è quello di avere diffuso un chiaro
messaggio sull’incidenza dei comportamenti quotidiani sui consumi energetici:
dallo spegnimento degli stand-by degli
elettrodomestici all’utilizzo di lampadine
a risparmio energetico, dall’applicazione
dei frangiflutti nei rubinetti, all’adesione al
car-sharing, dalla raccolta differenziata dei
rifiuti al miglioramento dell’isolamento in
casa. Suggerimenti, esempi e iniziative da
emulare sono state raccontate ai microfoni
di Caterpillar da esperti, amministratori e
comuni cittadini per unire gli ascoltatori
in una coinvolgente gara etica di buone
pratiche ambientali.
Il Credito Cooperativo
Il Credito Cooperativo italiano (BCC)
ha aderito per il settimo anno consecutivo
alla iniziativa “M’illumino di Meno” ed
ha invitato - nella giornata di venerdì
13 febbraio a spegnere luci e dispositivi
elettrici non indispensabili. Molteplici le
forme di coinvolgimento che sono state
adottate da parte delle singole Banche di
Credito Cooperativo e Casse Rurali su tutto
il territorio italiano.
Banca Santo Stefano
Anche la nostra Banca ha partecipato
all’iniziativa invitando tutti i dipendenti
a rispettare un simbolico “silenzio
energetico” e ad utilizzare energia pulita,
all’insegna dello sviluppo delle energie
rinnovabili. Per il silenzio energetico
è stato valutato di:
- spegnere le apparecchiature
(monitor, pc, stampanti, fotocopiatrici,
scanner) non utilizzate o in stand-by
- spegnere le luci non necessarie
- informare e sensibilizzare i clienti
all’iniziativa attraverso i monitor delle
filiali o indirizzandoli all’informativa
contenuta all’interno del sito della banca.
http://www.bancasantostefano.it/news-eventi
Cambiano gli orari.
Operazioni allo sportello
fino alle 13.30
News & Eventi
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Dal mese di Aprile sarà possibile effettuare le operazioni
allo sportello (prelevamento/versamento contanti, pagamenti
effettuati in contanti, riscossioni ed ogni altra operazione
che richieda il trattamento di denaro) esclusivamente fino
alle ore 13.30, riservando le ore pomeridiane alla prestazione
dei servizi di consulenza (risparmio, investimento, finanziamento)
in linea alle attese più esigenti manifestateci dalla clientela.
I motivi di questa nuova articolazione nell’orario di sportello
sono riconducibili ad un contesto in costante mutamento,
che la Banca - come ogni altro attento operatore economico è chiamata ad interpretare, ripensando a combinazioni
alternative e più efficienti delle proprie risorse.
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supporto cartaceo, presso tutti gli sportelli di Banca Santo Stefano e sempre online sul sito
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presso le Banche di Credito Cooperativo.
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io Socio / N. 01 / Marzo 2015
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Dopo 13 anni di attività la filiale di Musile di Piave
chiude e lo sportello si accorpa a quello di San Donà.
I motivi, una revisione alle strategie di crescita della
Banca ed una razionalizzazione di costi e di risorse,
che responsabilmente non potevano essere rinviate.
"Sono convinto - ha affermato il Direttore Generale
Francesco Beninato - che dalle difficoltà possono
scaturire inaspettate opportunità. Ed è quello che mi
attendo dall’aggregazione della filiale di Musile a San
Donà di Piave". La vicinanza fisica dei due sportelli,
i vantaggi derivanti dall’unificazione di persone e mezzi,
costituiscono i presupposti per allestire in San Donà
di Piave un servizio maggiormente strutturato ed in
linea con tutte le esigenze della clientela.
LA BANCA
La filiale
LA FILIALE DI
SCALTENIGO
di Federica Zanata
MARINO BORTOLOZZO - UMILTÀ, DISPONIBILITÀ,
CONDIVISIONE, PASSIONE PER IL LAVORO LE CARTE VINCENTI DI UN BRAVO DIRETTORE
"Si dice che a Scaltenigo 'comandi' Marino, si,
perché sia io che il parroco ci chiamiamo allo stesso
modo", inizia così scherzosamente l’intervista al
Direttore di Scaltenigo Marino Bortolozzo che con
questa battuta ha voluto sottolineare la sua
conoscenza approfondita del paese e dei suoi abitanti
dopo una direzione ormai decennale della filiale.
Da 32 anni in Banca Santo Stefano, dopo un bel po’
di gavetta, Marino viene nominato nel 1983 Direttore
della Filiale di Peseggia dove vi rimane per circa
8 anni, passa poi per un breve periodo a Rio San
Martino, successivamente a Mirano ed infine nel 2005
a Scaltenigo. “La allora Direzione Generale - ci spiega
- mi disse che avrei dovuto riportare in questa piazza
lo spirito del credito cooperativo che, per una serie
di motivi, era andato perduto. Credo in questi anni
di essere riuscito perfettamente a raggiungere il mio
obiettivo”. Il nostro cliente
tipo? In filiale prevalgono le
persone fisiche, artigiani per
lo più sopra i 50 anni. Stiamo
cercando di acquisire una
clientela più giovane, ma per
far questo devi ragionare con
una logica telematica ed è
tutto un altro mondo rispetto
a quello a cui siamo abituati.
Tuttavia, con l’inserimento
di giovani nell’organico della
banca stiamo piano piano
raggiungendo anche questo
obiettivo.
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
Da quasi
trent’anni
l’unica banca
nella piazza
del paese
Il segreto per essere un bravo direttore?
Mettere sempre la propria faccia, essere
sempre presenti in ogni occasione.
Cene, manifestazioni, incontri devono
diventare buone occasioni per far conoscere la banca in modo da acquisire la fiducia
delle persone, nella speranza possano un
giorno diventare tuoi clienti. Per quanto
riguarda il rapporto con i collaboratori è
importante fare squadra, rendersi sempre disponibile, coinvolgere
tutti, far crescere il proprio staff e far sentire importanti le persone
che ti sono al fianco. È fondamentale inoltre trasmettere ai tuoi
colleghi oltre al know out, quella giusta umiltà che devi sempre
avere soprattutto quando ti rapporti con i clienti.
"Mettere sempre la propria faccia,
essere sempre presenti in
ogni occasione"
"CON LA SEDE NUOVA ABBIAMO FATTO NUMERI...
CI SONO VOLUTI TRE ANNI PRIMA DI AVERE IL VIA
PER I LAVORI, MA ALLA FINE CE L’ABBIAMO FATTA E
ADESSO POSSIAMO GODERCI IL NOSTRO GIOIELLINO"
- AFFERMA BORTOLOZZO.
In tal senso nel 2008 il Consiglio di Amministrazione decideva
di procedere alla ristrutturazione della filiale. Le opere sono
iniziate nel febbraio 2013 e nello stesso anno il 22 dicembre
è stata fatta l’inaugurazione. “L’edificio - spiega l’architetto
Michieletto, progettista e direttori lavori dell’opera - appare oggi
razionalmente adeguato all’accoglienza di due sportelli di cassa,
ben nove uffici di consulenza, ampie aree di ingresso e distribuzione, un locale a cassa continua e ATM, spazi ad archivio e magazzino,
un caveau, servizi igienici dedicati al personale ed al pubblico
con un ampia sala polifunzionale con accesso indipendente,
disponibile alle associazione ed agli enti che ne faranno richiesta”.
La costruzione è dotata di tutti gli accorgimenti e misure necessarie
all’accessibilità da parte di persone non abili e con ridotta capacità
motoria. Ma la principale caratteristica dell’intervento, l’elemento
che contraddistingue l’edificio e lo rende indiscutibilmente originale
è il rivestimento esterno che avvolge il corpo principale: una controfacciata, formata da pannellature forate in lega di alluminio,
studiata appositamente per il fabbricato, con funzioni di ombreggiamento ed omogeneità prospettiche. L’elemento, apparentemente solo decorativo, assolve infatti ad una importante funzione
energetica durante il periodo estivo”.
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La squadra di Scaltenigo
Marino Bortolozzo
Direttore e Gestore PMI
Nicola Lamon
Vicedirettore e Gestore PMI
Cinzia Monetti
Luca Cesare
Gestori Retail
Francesco Zabeo
Gestore Basic
Cristian Giacomello
Matteo Castellaro
Sportelli
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L'intervista al Socio
LA BANCA
Era il 14 novembre 1987 quando la nostra socia Cristina Spolaor dopo
un’esperienza nella gestione di una galleria d’arte, decise di trasformare
quello spazio in un negozio di manifesti e riproduzioni d’arte:
l’attuale Galleria Verticale di via Fapanni a Mestre.
Signora Cristina, ci racconti come nasce
questa sua attività…
Erano gli anni Ottanta quando, dopo la
laurea in lingue e letterature straniere
decisi di soggiornare un anno negli Stati
Uniti dove ebbi l’opportunità - oltre a perfezionare lo studio dell’inglese, anche di approfondire e rinforzare la mia passione per
l’arte contemporanea. Tornata in Italia, mi
si presentò l’occasione di entrare in società
nella gestione di una galleria d’arte. Dopo
qualche anno rilevai la quota del mio socio
e trasformai quello spazio in un negozio di
manifesti e riproduzioni d’arte.
GALLERIA VERTICALE
30 ANNI DI ATTIVITÀ
NEL CUORE DI MESTRE
Intervista di Federica Zanata
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
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Da Galleria d’arte a Galleria Verticale…
A Mestre purtroppo è sempre mancato
l’ interesse per l’ arte in generale e in
particolare per quella all’avanguardia che
mi piaceva proporre. Pertanto dopo questa
bella esperienza dovetti fare i conti anche
con l’aspetto economico. Questo il motivo
della mia scelta.
Cosa è cambiato in questi anni nella
tipologia della sua clientela?
Ho visto passare nel mio negozio un paio
di generazioni. Ricordo la mamma con il
bimbo piccolo e oggi quel bimbo ritorna
sposato e a sua volta genitore e ci capita
di ricordare insieme quel quadro venduto
vent’ anni fa ma che ancora piace. Tutto
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
questo è per me motivo di gioia oltre a
dare un senso al mio lavoro. Certo i gusti
sono mutati, così come siamo cambiati noi,
le mode e la realtà sociale ed economica
che ci circonda. Forse un tempo i miei
clienti osavano di più nella scelta di
immagini anche insolite, oggi invece sono
più timorosi di uscire da certi schemi, ma
generalizzare è sempre difficile ed anche
pericoloso.
Un negozio, il suo, che fra poco
festeggerà 30 di attività a Mestre.
Quale il segreto di tanti anni di lavoro?
Quello che mi ha guidato nella conduzione
della mia attività è sempre stata una
ricerca attenta del prodotto sia per
quanto riguarda la qualità che il design.
Ho cercato di essere sempre innovativa
cercando di proporre articoli esclusivi,
scegliendo ditte italiane non ancora
troppo conosciute ma nelle quali riuscivo
ad intravedere ricerca e amore. Si, perché
credo fermamente che solo l'amore per
quello che fai sia una sicura garanzia di
successo. Ho inoltre la convinzione che la
buona riuscita del mio lavoro, oltre alla
fedeltà dei clienti che mi hanno seguito
in questi anni stia nella professionalità
dei collaboratori, in particolare ringrazio
Federica Griggio, che da oltre vent'anni
condivide con me la gestione del negozio.
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E Mestre come è cambiata?
Cosa migliorerebbe della sua città?
Dal punto di vista commerciale sono
veramente pochi i negozi sopravvissuti alla
crisi economica. Zancanaro, Alla Città di
Roma, Quadrelli, Caberlotto sono i nomi
storici che ancora oggi ci ricordano gli anni
di una Mestre pre crisi. Amo la mia città
e la trovo ancora vivibile rispetto a molte
altre. Quello che però manca, è a mio avviso
una gestione politica autonoma: un sindaco
solo per Mestre che prenda a cuore questa
città e si impegni a renderla migliore.
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La rinomata Drogheria Caberlotto fa parte dei negozi storici di
Mestre. Nel 1980 Lorenzo Michielan, forte della sua esperienza
di coltivatore diretto, rilevò l’antica drogheria e ne proseguì
la tradizione, offrendo un’immensa varietà di prelibatezze.
Spezie, pasta, riso, salse, condimenti e un’ampia scelta di vini.
In questo ambiente familiare e genuino, si scoprono specialità
di tutto il mondo e si ha modo di apprezzare l’etica antica
che vive nel rapporto di fiducia e stima reciproche tra venditore
e visitatore. Al primo piano dell’edificio, la famiglia Michielan
dispone di un’elegante sala che ospita le serate conviviali
di degustazione: occasioni in cui i prodotti più particolari
vengono presentati da chi li realizza.
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Facciamo il punto
LA FONDAZIONE
I PRIMI CINQUE
ANNI DELLA
FONDAZIONE
di Norma Castellarin
Presidente di Fondazione Banca Santo Stefano
Il 29 dicembre 2009 il Consiglio di Amministrazione di Banca Santo Stefano
ha approvato lo statuto di Fondazione Banca Santo Stefano, ratificato il 10
febbraio 2010 con atto notarile, con lo scopo di gestire, per conto della Banca,
la mutualità nei confronti dei propri soci e dipendenti, di erogare sovvenzioni
alle varie associazioni ed enti del territorio, di organizzare attività culturali
e sociali in proprio e in collaborazione con enti ed associazioni.
IL PRIMO PASSO DELLA FONDAZIONE È STATO
Visite mediche
Sono state siglate collaborazione con
vari enti (il FBOV per il programma
di screening oculare, il Centro Cardiovascolare di Mirano per il programma di
screening cardiologico, la Lega Italiana
per la lotta contro i tumori onlus per la
prevenzione del melanoma) per offrire,
a prezzo competitivo, visite specialistiche
ai soci ed ai loro familiari. fig. 01
Sono stati finanziati interventi a favore
della Fondazione per la ricerca sulla
fibrosi cistica, dell’Avis Comunale e
provinciale, della FBOV e dell’Ordine
dei medici per i progetti inerenti la vista.
IL RAFFORZAMENTO DEI RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI,
LE IMPRESE E LA COMUNITÀ IN GENERE;
GLI AMBITI COINVOLTI SONO STATI MOLTEPLICI.
fig. 01
fig. 02
fig. 03
SONO STATI EROGATI
FONDI A VARI SETTORI,
COME RISULTA DAL QUADRO
A LATO RIPORTATO fig. 03
Come si evince, non sono stati trascurati
gli enti religiosi locali, gli operatori
nel terzo mondo, in particolare Wamba
Onlus, i missionari originari del territorio.
Sono stati offerti contributi alle parrocchie
di Martellago e Spinea per il restauro
dell’organo, di opere murarie e pittoriche.
"Come si evince, non sono
stati trascurati gli enti religiosi
locali, gli operatori nel terzo
mondo, in particolare Wamba
Onlus, i missionari
originari del territorio"
L’attività concertistica ha offerto
alla popolazione oltre ai tradizionali
concerti di Santo Stefano ed in memoria
di Alfredo Barbiero, presidente di Banca
Santo Stefano per molti anni, il concerto
estivo a cura dei conservatori limitrofi
e quello autunnale di musica jazz.
In sala mostre sono state organizzate
numerose personali e collettive di pittura
e di scultura. Nel 2013, tramite un bando,
la gestione della sala mostre è stata
affidata per un periodo di sei mesi ad
un’associazione (Interstizio); i componenti,
per lo più giovani hanno organizzato
Dichiarazione dei redditi
È stata stipulata una convenzione con le
ACLI per l’assistenza nella compilazione
della dichiarazione dei redditi. fig. 02
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
Fondi erogati & Eventi
La collaborazione costante con il Circolo
Auser di Martellago-Maerne-Olmo
ha permesso infine la realizzazione di
numerosi eventi. La Fondazione non
ha interrotto la politica di collaborazione
attiva con le varie entità del territorio che
hanno contribuito all’organizzazione degli
eventi, con conseguente reciproco ritorno
di immagine; privilegiando questo tipo di
approccio rispetto alla semplice erogazione
di contributi. La collaborazione con enti
locali (comuni di Noale, Spinea, Scorzè,
Martellago) oltre che con varie altre associazioni è andata via via migliorando.
26
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
27
Facciamo il punto
LA FONDAZIONE
alcune mostre e spettacoli di avanguardia,
che hanno richiamato un pubblico
eterogeneo e sicuramente nuovo rispetto
all’utenza tradizionale. Vasto spazio è
stato dedicato ad attività per il tempo
libero: l’esposizione del “Presepe delle
civiltà”, i Mercatini di Natale in collaborazione con il Comune di Martellago.
Vi sono state manifestazioni di prestigio,
quali la mostra fotografica “Dalla corte
di Chosun alla Fenice: l’En Coree di
Hyppolite e la Carmen di Elisa Frandin.
Incontri culturali
L’ attività del ciclo di incontri culturali
pomeridiani ha ottenuto un giudizio
positivo da parte degli ascoltatori ed è
stata intensificata organizzando anche un
ciclo di incontri serali. fig. 04 / 05
Viaggi culturali
Per quanto riguarda, poi, i viaggi culturali,
va sottolineato che le mete destinate ai
soci e ai non soci hanno riscosso sempre
successo. fig. 06
Contributi
Fondazione gestisce anche la Mutualità
di Banca Santo Stefano a favore dei soci,
che si articola in vari ambiti:
1 contributo, rivolto ai figli dei soci
che escono dai vari ordini di scuola
con il massimo dei voti; fig. 07
2 contributo ai figli dei soci che si iscrivono ai vari ordini della scuola d’obbligo; fig. 08
3 contributo in occasione della nascita
di figli dei soci. fig. 09
fig. 04
fig. 05
fig. 06
fig. 07
fig. 08
fig. 09
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
28
CEOD “Stella Polare”
Continuativa è stata la collaborazione
con il CEOD “Stella Polare”, che ha visto
il suo culmine con la presentazione delle
“tife” nella Corte della Banca.
Villa Moro - Bernardo - Morchio
Sono stati valorizzati con una pubblicazione ed una presentazione a cura di
esperti docenti universitari gli affreschi
cinquecenteschi di villa Moro-BernardoMorchio oggi Favaro a Peseggia,
affreschi per lo più sconosciuti a molti.
Il Ristorante in Corte
Un’ultima considerazione riguarda le
“attività connesse”: nel corso del 2014
Fondazione ha allestito una sala con
le relative pertinenze adibendola a
ristorante, che è stato affittato tramite
contratto di affitto d’azienda ad un
gestore di provata esperienza e capacità;
il reddito prodotto dall’affitto è utilizzato
da Fondazione che così può contare su
una maggiore quantità di risorse per
raggiungere i propri scopi statutari.
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
29
Eventi in programma
LA FONDAZIONE
MOSTRA GRUPPO MAMMA MIA
FORMA
CHE FESTA!
& COLORE.
10 - 26 aprile
Corte di Banca Santo Stefano
Torna l’arte in Corte! Dal 10 al 26 aprile
prossimo la Corte di Banca Santo Stefano
ospiterà due iniziative del Gruppo Forma
& Colore Riviera del Brenta di Mira,
entrambe ad ingresso libero. Nei giorni 1011-12 aprile si svolgerà la mostra collettiva
di pittura , in cui saranno esposte alcune
opere dei quattordici soci del Gruppo. Nei
due fine settimana successivi, invece, sarà
allestita una mostra sulla Resistenza.
Il gruppo, molto attivo nel territorio,
è composto da artisti pittori, scultori,
fotografi e simpatizzanti e fin dalla sua
costituzione nel 1981 si prodiga
a favore della promozione culturale
e artistica nel Mirese.
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
Calendario iniziative
LA FONDAZIONE
incontra CULTURA
PROGRAMMA DI MARZO 2015
di Alessandra Pagin
9 - 10 maggio
Corte di Banca Santo Stefano
Si rinnova, dopo il successo dello scorso
anno, una nuova edizione dell’evento
“Mamma mia che festa!”, la due giorni
dedicata a genitori e bambini con
laboratori, giochi, incontri formativi
e informativi su argomenti diversi.
Quest’anno la manifestazione, che avrà
come filo conduttore il tema “La città che
vorrei”, si svolgerà sabato 9 e domenica
10 maggio, sempre negli spazi della Corte
di Banca Santo Stefano a Martellago e
tutti gli appuntamenti saranno ad
ingresso gratuito.
lun 2
mer
ALLE ORIGINI DELLA
MATEMATICA ANTICA
DALL’ETÀ DELLA PIETRA
ALLA FINE DEL MEDIO EVO
Quirino Bortolato
Fisico e matematico
CARAVAGGIO
STORIA E MISTERO
DI UN UOMO
E DI UN ARTISTA
Paolo Gatto
Ricercatore storico
mer 11
lun
(20:45)
APPUNTAMENTO
CON LA SALUTE
INFEZIONI IN GRAVIDANZA
Franco Garbin
Primario Ostetricia e
Ginecologia Ospedale di Mirano
lun
23
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“IL SANGUE DI TUTTI.
1943-1945 IN TRIVENETO”
Edoardo Pittalis
Scrittore e Giornalista
30
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
4
lun
16
mer
25
(20:45)
VENETO FRA NATURA
E CULTURA AMBIENTI
LITORANEI DEL VENETO:
EVOLUZIONE E ASPETTI
NATURALISTICI
Davide Scarpa
Naturalista
31
CONSERVAZIONE
DEGLI ALIMENTI
TRASFORMARE
PER MANTENERE
Paolo Ormesi
Federconsumatori
mer
STORIA DELLA
LINGUA VENETA
ITALIANO E DIALETTO
A CONFRONTO
Pier Franco Uliana
Poeta e scrittore
9
18
“IL SORRISO E LO SGUARDO”
IL POTERE DELL’ESPRESSIONE
DEL VOLTO NELLA
RELAZIONE CON L’ALTRO
Francesco Forcolin
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
e Sessuologo clinico
lun
30
PUCCINI E LE SUE DONNE
Caterina Marcuglia
Musicista
Calendario iniziative
LA FONDAZIONE
incontra CULTURA
PROGRAMMA DI APRILE 2015
Ricordiamo che gli incontri si
svolgono con orario 16.00-18.00
presso la sala conferenze in
Via Fapanni 32, a Martellago.
Gli appuntamenti serali sono
invece tenuti in sala conferenze
Alfredo Barbiero, Corte Banca
Santo Stefano a Martellago.
mer 1
(20:45)
APPUNTAMENTO CON LA
SALUTE LE NUOVE FRONTIERE
DEL TRAPIANTO: L’UTILIZZO
DEI TESSUTI OMOLOGHI
In collaborazione con
AIDO provinciale Venezia
lun
13
LE FERROVIE DELLE
DOLOMITI DALLA GRANDE
GUERRA ALLA “MORTE”
DELLA CORTINA-CALALZO
Franco Soave
Giornalista
lun
20
SPETTACOLO DI CHIUSURA
INCONTRA CULTURA
COS’HO CHE NON VA?
DIVAGAZIONI SEMISERIE
SULL’ETERNO FEMMININO
Marina Biolo, Margherita
Stevanato e Caterina Marcuglia
al pianoforte
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
32
mer
Calendario iniziative
USCITE GIORNALIERE
PROGRAMMA
USCITE
CULTURALI 2015
8
PRESENTAZIONE
DEL LIBRO
“FIOL D’UN CAN”
Espedita Grandesso
Scrittrice
mer 15
LA VIA
FRANCIGENA
APPUNTI
DI UN VIAGGIO
Francesco Azzalini
Ricercatore storico
SABATO 18 APRILE
VISITA A PALAZZO DUCALE
Bruna Rossetti · Amici dei Musei
SABATO 9 MAGGIO
VISITA A PORTO CALERI
Davide Scarpa · Naturalista
SABATO 16 MAGGIO
VISITA DI PIAZZA SAN MARCO
Bruna Rossetti · Amici dei Musei
22 MAGGIO /
29 MAGGIO 2015
IL CIRCEO
E L’ISOLA
DI PONZA
GRAN
TOUR DELL’
ANDALUSIA
4 LUGLIO /
11 LUGLIO 2015
19 SETTEMBRE /
26 SETTEMBRE 2015
TOUR
LONDRA E LA
CORNOVAGLIA
TOUR DELLA
CALABRIA,
CON PARCO
DELLA SILA
17 OTTOBRE /
25 OTTOBRE 2015
SABATO 13 GIUGNO
VISITA ALLA LAGUNA TORCELLANA
Marco Molin · Centro Studi Torcellani
TOUR
MAGICO DEL
MAROCCO
LUNEDÌ 15 GIUGNO
VISITA AI GIARDINI DI CANNAREGIO
Mariagrazia Dammicco
Wigwam Club Giardini Storici Venezia
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
24 APRILE /
28 APRILE 2015
33
Per informazioni sul
programma ed iscrizioni
(fino ad esaurimento posti),
telefonare allo 041.5404073
o scrivere a fondazione@
bancasantostefano.it.
Itinerari
RUBRICHE
65 km
ALLA SCOPERTA
DELLA CAMPAGNA
TREVIGIANA
ITINERARIO
Oderzo - Opera in piazza
Photos by www.marcatreviso.it
Attraverso la
campagna trevigiana
tra i corsi di Piave,
Monticano e Livenza,
ammirando le vestigia
romane di Oderzo
e gli antichi palazzi
di Portobuffolè
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
34
MANIFESTAZIONI DA NON PERDERE
Km 0 Da Treviso si esce lungo la SS 53 “Postumia”
in direzione est. Appena prima del ponte
sul Piave, a Fagarè, si nota il Sacrario
militare, che raccoglie le salme di oltre
15.000 caduti del 1918.
Km 20 Merita una sosta Oderzo (l’antica
Opitergium), con gli scavi romani e i
reperti conservati al museo “Eno Bellis”,
tra i quali spiccano i mosaici della caccia:
raccolte eccezionali a testimonianza della
sua nobilissima storia. In Piazza Vittorio
Emanuele II sorge il Duomo, con all’interno
opere dell’Amalteo e di Palma il Giovane.
Km 30 Attraversando la verde campagna ci si
accosta alla cinquecentesca Villa Revedin
a Gorgo al Monticano, per poi sostare
presso il Duomo e il Santuario della
Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza.
Km 45 Si arriva a Portobuffolè, paesino di
impronta medievale, legato indissolubilmente al ricordo di Gaia da Camino, ma
anche alla vita commerciale e politica della
Repubblica Serenissima, quando il suo
porto fluviale era attivissimo. La seicentesca
Villa Giustinian e il suo parco completano
il quadro di un paese incantato.
Km 60 Si inizia il ritorno verso Treviso attraverso
i paesi di Ormelle, dove si trova la
suggestiva chiesetta di San Giorgio,
la frazione di Tempio, nota per la chiesa
romanica dei Cavalieri Templari e San Polo
di Piave, abbellito da Villa Papadopoli-Giol,
dotata di un vastissimo parco all’inglese
con un grande lago.
Km 65 Il territorio di Cimadolmo e le Grave di
Papadopoli sul Piave, sono conosciuti per
l’ottima produzione di asparagi bianchi
e per l’ambiente naturale delle terre
comprese tra due rami del fiume.
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
Tra gli scavi romani del foro e degli altri siti di Oderzo prende atto ogni
estate un intenso calendario di spettacoli e concerti che porta il nome di
“Opera in piazza”. Dedicato in buona parte alla musica classica e lirica, con
interi cartelloni intitolati ad importanti autori, la rassegna introduce anche
concerti di musica leggera e di altri generi, per un programma che soddisfa
gli appassionati di tutti i gusti e le età.
Venerdì 10 e sabato 11 luglio 2015, sarà l’Aida di Giuseppe Verdi l’opera
che inaugurerà il venticinquesimo Festival Internazionale “Opera in Piazza
Giuseppe Di Stefano”.
Motta Di Livenza - Palio dee Batee
Altrettanto caratteristiche sono le manifestazioni storiche allestite a Motta
di Livenza per il “Palio dee Batee,” quest’anno in programma per il 4 e 5
giugno 2015. Le "batee", vecchie imbarcazioni tipiche della laguna veneta,
sono protagoniste ogni anno, in giugno, di una folcloristica gara di voga
sulla acque della Livenzetta. I rappresentanti dei comitati Frazionali di
Motta e i vogatori sportivi delle marinerie dell’Alto Adriatico compongono
gli equipaggi che si sfidano in scontri diretti tra squadre in coppia. Le gare
vengono sempre accompagnate da una sfilata di centinaia di figuranti in
costume rinascimentale, per celebrare il fiume e il suo rapporto con la città,
"figlia direttissima" di Venezia. Lo spettacolo è di indubbio fascino, con un
tuffo nel passato lontano, quando le acque del fiume erano quotidianamente
solcate dagli equipaggi della Serenissima.
Portobuffolè - Portobuffolè XIII Secolo
La rievocazione storica “Portobuffolè XIII Secolo” trova ogni anno per le vie
del centro storico il suo naturale scenario. Nella serata dell'ultimo sabato
di giugno il borgo sembra quasi fermarsi e ritornare all'età tardo-medievale.
Trecento figuranti contestualizzano l'evento, vestiti con costumi d'epoca
realizzati dalle mani delle donne di Portobuffolè e Mansuè, rinomate per
essere abili tessitrici. Le principali piazze sono animate da saltimbanchi
e sbandieratori, in un'atmosfera resa suggestiva dalla sola luce delle fiaccole.
La manifestazione interamente studiata e realizzata dal "Gruppo Gaia da
Camino", con la collaborazione della Pro Loco e dell'associazione socioculturale "Civiltà Altolivenza", inizia con l'apertura delle porte del castello e
continua con scene di vita quotidiana. La serata prosegue con il banchetto
a base di tipici piatti medioevali che si tiene nelle piazze principali su grandi
tavolate, come si usava fare un tempo nelle regge dei Signori.
35
Prodotti del territorio
RUBRICHE
A MAGGIO
È L'ASPARAGO
IL PRINCIPE
DELLE NOSTRE
TAVOLE
di Daniela Gambato e Federica Zanata
Per rendere omaggio a questo ortaggio dalle
origini molto antiche vengono organizzate sagre
e feste in molti luoghi d’Italia. Coltivato per i
suoi pregiati turioni, Asparago è il nome italiano
dell’Asparagus officinalis un’erba perenne che
cresce spontanea lungo fiumi, dune, valli, boschi
o dovunque trovi terreni morbidi con un buon
drenaggio, soprattutto se accompagnati da
temperatura mite e disponibilità idrica.
PARE CHE LA COLTURA DI QUESTO
ORTAGGIO ABBIA AVUTO ORIGINE
IN MESOPOTAMIA, ESPANDENDOSI
SUCCESSIVAMENTE NELL’ANTICO
EGITTO, IN ASIA MINORE
E IN TUTTO IL MEDITERRANEO.
La diffusione nella nostra regione, sembra risalire
alla conquista da parte dei Romani delle terre
venete, arrivando ai giorni nostri grazie alle
amorevoli tradizioni perpetuate nei monasteri.
In Veneto l’asparago si produce in varie località:
Se aprile è il mese dei fiori
e delle rondini, maggio è
sicuramente il mese in cui
arrivano nelle nostre tavole
gli asparagi più buoni.
1,4
60
1,4% la percentuale
sugli acquisti di ortaggi
in Italia nel periodo
aprile-giugno
60 sono i Paesi
del mondo in cui
si coltivano
38
216.000
nel vicentino (Bassano del Grappa e comuni
limitrofi), nel trevigiano (Cimadolmo, Morgano
e aree contigue), nel veneziano (Bibione, Palazzetto,
Giare, Scorzè), nel padovano e nel veronese (Arcole
e Rivoli). Nell’area compresa tra i corsi dei fiumi
Sile e Dese si coltiva l’asparago di Badoere. Benché
sia da lungo tempo presente nella zona, questo
prodotto si è distinto solo a partire dal secondo
dopoguerra, parallelamente alla trasformazione
delle mezzadrie e alla crisi occupazionale dovuta
al tramonto dell’industria serica”.
La zona di produzione e confezionamento nelle tipologie bianco e verde - comprende nello
specifico i comuni di Piombino Dese, Trebaseleghe,
Casale sul Sile, Casier, Istrana, Mogliano,
Morgano, Paese, Preganziol, Quinto, Resana,
Treviso, Vedelago, Zero Branco e Scorzé. In queste
due ultime località hanno sede due nostre filiali.
Ed è proprio il territorio scorzetano ad essere
l’unico della Provincia di Venezia facente parte
del Consorzio IGP dell’asparago di Badoere.
Gardigiano in particolare, con la Festa dell’
Asparago e della Fragola arrivata alla sua 39^
edizione e che si svolgerà quest’anno dall’ 8 al 18
maggio. Durante tutto l’arco della manifestazione
intrattenimenti musicali, avvenimenti sportivi,
un ricco stand gastronomico a base di asparagi
e di fragole e una mostra mercato permanente
di questi prodotti allieteranno sia la vista che
il palato di quanti visiteranno la manifestazione.
CURIOSITÀ
216.000 ettari la
superficie globale
investita per la
loro produzione
e la lavorazione
2,3
2,3 kg la media che
ogni famiglia ha
acquistato nel 2013
38% è l’indice di
penetrazione, ossia
il numero di famiglie
che hanno acquistato
almeno una volta
asparagi durante
il corso dell’anno
10,6
10,6 gli euro che ogni
famiglia ha speso in
media nel 2013 per
l'acquisto degli asparagi
I soci di Banca Santo Stefano che durante la festa dell’asparago avranno piacere di fermarsi a
degustare qualche piatto potranno personalmente verificare la cortesia e la gentilezza degli operatori
che tanto si adoperano per la buona riuscita della manifestazione, oltre ad assaporare la genuinità
del cibo tipico delle nostre terre a prezzi sicuramente convenienti e in un’atmosfera accogliente.
Particolare sensibilità è stata dimostrata da un gruppo di ristoratori della zona che si sono offerti
di elaborare prelibatezze culinarie con menù a base di asparagi a condizioni vantaggiose specialmente per i nostri soci ai quali verrà praticato lo sconto del 10%. Per usufruire di questa agevolazione
dovranno essere esibiti a piacere: la carta socio, il tesserino del bancomat, la carta di credito
o la rivista Io Socio. Confidiamo che l’iniziativa consenta di realizzare piacevoli momenti d’incontro,
durante i quali poter gustare le specialità offerte dal ristoratore ed apprezzare la qualità del servizio
e del piacere dello stare a tavola insieme, nell’interesse reciproco di possibili
pe r i so ci
un o sc on to del
10%
incontri futuri. Se l’iniziativa avrà successo, come ci si augura, potrebbe
nascere un progetto ambizioso, del quale vi parleremo più dettagliatamente
nei prossimi numeri. Questi i ristoranti che hanno aderito all'iniziativa:
RISTORANTE AL GARIBALDINO
RISTORANTE PERBACCO
Vicolo Ongarie, 23 - Morgano TV
Tel. 0422 837395
Via Moglianese, 37 - Scorzé VE
Tel. 041 5840991
RISTORANTE I SAVI
Via Spangaro, 6 - Peseggia di Scorzé VE
Tel. 041 448822
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
36
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
37
la ricetta
RISOTTO
DI ASPARAGI
DI BADOERE
(ricetta consigliata dalla ProLoco
di Scorzè www.prolocoscorzè.it)
Ingredienti per quattro persone:
500 gr. di asparagi
½ cipolla - 400 gr. di riso
olio di oliva – burro
1 bicchiere di vino bianco secco
1 tazza di Parmigiano grattugiato
brodo in aggiunta al liquido
di cottura degli asparagi
sale e pepe bianco.
Procedimento:
Pulire bene e bollire gli asparagi per
alcuni minuti e toglierli dall’acqua
conservando il liquido di cottura.
Tagliare le punte e i gambi della
lunghezza di circa 2 cm. Fate
soffriggere la cipolla e versarvi
il riso, aggiungere vino mescolando
continuamente fino a che non si sia
volatilizzato. Aggiungete i gambi
di asparagi e preparare come al
solito; quando il riso è quasi fatto,
aggiungere metà delle punte.
Controllare il condimento
e continuare a cucinare il riso finché
è al dente. Spegnere ed aggiungere
una noce di burro ed il formaggio
grattato. Lasciare il risotto coperto
per due minuti, quindi trasferirlo
ad un piatto da portata e guarnirlo
con le punte restanti. Spargere sopra
il formaggio grattato e servire.
Riflessioni
RUBRICHE
INSEGNIAMO AI BAMBINI
L’IMPORTANZA DELLA MANUALITÀ
E DELL’ARTIGIANATO
di Federica Zanata
Non è mai troppo presto per insegnare ai bambini a lavorare con l'arte e
l'artigianato. Ed è soprattutto in questo momento di profonda crisi economica
che l’importanza della manualità sembra tornare alla ribalta. Perché dunque
non stimolare fin dalla più tenera età la creatività manuale? Perché non far
divertire i nostri piccoli facendoli disegnare sulla stoffa piuttosto che su
un foglio di carta? Perché non introdurli già nei primi anni di vita
nell’affascinante mondo della manualità tessile?
A concretizzare questa
idea attraverso la creazione
di laboratori creativi di
tessitura presentati in
alcune scuole d’infanzia
e primarie del Veneto
è un giovane trentanovenne
originario di San Donà
di Piave che di professione
faceva lo stilista ma che,
dopo aver perso il lavoro
per una serie di vicissitudini
sfortunate, ha ripensato
la propria professione.
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
Demis Marin si definisce oggi un sartoattore che produce manufatti completamente artigianali realizzati utilizzando vecchi
tessuti da tappezzeria e stoffe per abbigliamento second-hand e vintage (artifiziodisarto.blogspot.it). Si considera un Sarto
perché da sempre stoffe e macchina da
cucire sono inseparabili compagne di gioco,
ma anche Attore perché alterna l’attività
di artigiano a quella del teatro, altro suo
inseparabile compagno di avventure.
“Arte e creatività - ci spiega - svolgono un
ruolo fondamentale fin dai primi anni di
vita. Ci aiutano a comprendere che i problemi possono avere più di una soluzione
e che ogni domanda può avere più di una
risposta; ci permettono di elaborare una
prospettiva multipla, influenzando anche il
modo di osservare e interpretare la realtà;
38
Demis incontra i bimbi della scuola
d'infanzia "Vittoria" di Mestre
Non permettiamo
che i nostri figli
vengano assorbiti
totalmente dalla
tecnologia digitale,
ma cerchiamo di
stimolarne anche
l’abilità manuale.
ci fanno capire che le soluzioni non sono
mai definitive, ma variano in base alle circostanze e alle opportunità”.
Non permettiamo che i nostri figli vengano
assorbiti totalmente dalla tecnologia digitale, ma cerchiamo di stimolarne anche
l’abilità manuale.
“PROBABILMENTE - CONCLUDE
MARIN - TRA QUALCHE ANNO
ANDREMO SULLA LUNA O SU MARTE
CON LA STESSA FACILITÀ CON CUI
OGGI VOLIAMO IN AMERICA…
RICORDIAMO PERÒ CHE CI VORRÀ
SEMPRE QUALCUNO CHE CONFEZIONI
PER NOI LE TUTE DA INDOSSARE
NELLO SPAZIO”
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
39
Le mostre in corso
RUBRICHE
Mondo Novo
Le vedute d’ottica
e Olafur Eliasson
Grisha Bruskin.
Alefbet: Alfabeto
della Memoria
Venezia
Espace Louis Vuitton
Calle del Ridotto 1353
fino al 26 Aprile 2015
Venezia
Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa,
Castello 5252
fino al 13 settembre 2015
La nuova mostra mette a confronto e dialogo due opere
avanguardiste: l'invenzione illuministica Mondo Novo,
utile a spettacolarizzare le "vue d'optique", le vedute
d'ottica, acqueforti di alta tiratura spesso riprese da
lavori importanti di Marieschi, Canaletto o altri incisori
celebri, e l'installazione caleidoscopica Your Star
House di Olafur Eliasson del 2011.
Ingresso libero. Apertura dalle 10.00 alle 19.30 da lunedì
a sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.30.
Tutankhamon
Caravaggio Van Gogh
La sera e i notturni
dagli Egizi al Novecento
Un misterioso alfabeto
costituito da 160 personaggi:
angeli, demoni con il volto di animali, figure
trafitte da un fulmine, uomini che portano sulle spalle la loro
ombra, o scrutano nei segreti del libro. Per la sua prima esposizione
a Venezia Grisha Bruskin, uno dei più importanti artisti russi viventi,
apprezzato e riconosciuto a livello internazionale almeno dalla metà
degli anni ’80, ha scelto il progetto “Alefbet”: cinque grandi arazzi
(2,80m x 2,10) rappresentano il cuore della rassegna, cui si giunge
tuttavia esaminando in precedenza i disegni preparatori dell’artista,
i gouaches e 6 straordinari dipinti, ossia le diverse tappe in cui
si è articolato questo complesso e affascinante “archivio del segno”.
Apertura al pubblico: da martedì a domenica con orario 10-18.
Chiuso il lunedì. Ingresso: libero.
Charles Pollock:
Una retrospettiva
Vicenza
Basilica Palladiana
Piazza Dei Signori
fino al 2 giugno 2015
La Basilica Palladiana accoglie 113 opere provenienti da 30
musei di tutto il mondo dedicate al tema della notte, dagli
antichi egizi al Novecento. La mostra è ideata e curata da
Marco Goldin per Linea d’ombra ed è suddivisa in 6 sezioni
tematiche: le prime due sale saranno dedicate all'antico
Egitto seguite da 12 sale con i capolavori dal Cinquecento
al Novecento di Van Gogh, Caravaggio, Rembrandt, El Greco,
Tiziano, Monet, Gauguin, Böcklin, Matisse, Munch, Cézanne,
Bacon, Giordano, Rothko, Rubens, Turner, Friedrich, Corot,
Klee, Millet e Hopper.
Orario Mostra: da lunedì a giovedì: ore 9-19
da venerdì a domenica: ore 9-20
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
40
Venezia
Peggy Guggenheim Collection
Dorsoduro 701
dal 22 aprile al 14 settembre 2015
La mostra intende documentare la carriera di Charles
Pollock attraverso una ricca serie di materiali, opere
e documenti, in parte inediti, concessi dall’Archivio
Charles Pollock di Parigi, grazie alla famiglia Pollock.
Ulteriori prestiti arriveranno dalla famiglia, dagli Archivi
dell’American Art/Smithsonian Institution, nonché altre
istituzioni e collezioni private. Lettere, fotografie e schizzi
documenteranno il rapporto tra Charles e Jackson.
Telefono per informazioni: +39 041.2405.411
Appuntamenti
APPUNTAMENTI
Jam
Buona Pasqua
12 - 15 marzo
Mira
Rassegna dedicata
al jazz indipendente
19 aprile
Martellago
Festa dei fiori
Cortinametraggio
25 aprile
Mirano
18 - 22 marzo
Cortina D’Ampezzo
Festa del cinema
in corto ad alta quota
Festa di primavera
e fortajada in
golena del piave
38° Oriago in fiore
25 aprile
S. Donà di Piave
Festa della fragola
e dell'asparago
1 - 2 - 3 maggio
Zero Branco
Festa dei bisi
12 aprile
Noale
38° Su e zo
per i ponti
19 aprile
Venezia
una passeggiata per
Venezia di circa 13 km
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
Pedalar
gustando
Notte Bordeaux
Centenaria
fiera dei bisi
Festival del mare
Noale in fiore
13 giugno
Olmo
24 maggio
Venezia
Sound Park
10 maggio
Martellago
Notte Oro
41° Vogalonga
29 marzo
Oriago
'La Castellana'
Visita tra Ville
e Mulini
7 giugno
Noale
8 - 18 maggio
Gardigiano di Scorzè
23-24 maggio
30 maggio - 2 giugno
Pianiga
Mostra Mercato
10 - 12 aprile
Mestre
Forte Marghera
Un evento per celebrare
la marineria e il diportismo
Infiorata
dal 29 maggio
Peseggia di Scorzè
I zoghi de quando
gerimo putei
30 maggio
Mirano
Festa dei fiori
10 maggio
Musile Di Piave
31 maggio
Jesolo
Festa
della Sensa
24° Festa
della Filatura
17 maggio
Venezia
30-31 maggio
Salzano
41
20 giugno
Scorzè
Notte Azzurra
27 giugno
Maerne
Lettera del Socio
RUBRICHE
“Assicurarsi
è un gioco”
PRESTITO
OBBLIGAZIONARIO
di Paolo Lenarda
io Socio / N. 01 / Marzo 2015
42
dell’importo versato. E gli altri? Gli altri aspettano
le prossime estrazioni e sperano di essere fortunati, d’altra parte sugli importi dati in prestito
percepiscono gli interessi. Non è così oggi. L’emissione di un prestito da parte dello Stato, o di altri
enti pubblici, prevede, infatti, l’importo, il tasso,
la data della scadenza e del pagamento. L’incertezza della scadenza, dovuta il più delle volte
ad estrazione a sorte, era resa necessaria, fino a
centocinquanta anni fa, ma, saltuariamente, anche
in epoche successive, per permettere allo Stato di
pagare i suoi debiti nei momenti di liquidità.
Questo accadeva sistematicamente nel periodo
della Repubblica Veneta. Quelli che allora venivano chiamati “i capitalisti” per sperare di essere
estratti, dovevano farne specifica richiesta e la
Repubblica non prendeva alcun impegno sui tempi
delle estrazioni. Significativa è, a questo proposito,
il proclama del “Magistrato Eccellentissimo de’
Deputati ed Aggionti alla provision del danaro”
del giorno 12 gennaio 1785. Era invalsa, infatti,
l’abitudine, fra i “capitalisti” prestatori di richiedere subito la partecipazione all’estrazione, senza,
poi, una volta estratti, richiedere il pagamento: ne
mantenevano il diritto che esercitavano secondo
le loro esigenze. In questa maniera la Repubblica
perdeva la facoltà di scegliere la data del rimborso
e la possibilità di una programmazione finanziaria. Ma, con il proclama del 12 gennaio 1785,
Venezia, quasi al termine della sua millenaria autonomia, decreta che, chi risultava estratto aveva
sei mesi per chiedere il pagamento. Passato il
termine il denaro rimaneva “nell’uffizio dell’Eccellentissimo Signor Provveditore agli ori ed argenti
in zecca”, ma “senza pro”, senza interessi. Il 12
maggio 1797 Ludovico Manin, centoventesimo ed
ultimo Doge, annuncia la fine della Serenissima.
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Caro Presidente,
nei miei soliti giri fra i banchi dei mercatini, dove volonterosi raccoglitori
mettono in vendita, anche a poco prezzo, documenti che riescono a scovare
nelle soffitte abbandonate, ho trovato l’avviso che vedete riprodotto nella foto.
Il consigliere dell’Imperial Regia Prefettura del monte Lombardo - Veneto,
in data 1 giugno 1853, comunica che, come previsto, sotto la presidenza
del prefetto è stata estratta una delle venticinque serie di obbligazioni del
prestito Lombardo - Veneto emesse nel 1850. Nello specifico è stata estratta
la serie 17 e i sottoscrittori di quest'ultima possono vedere la restituzione
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