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storia di copertina very fit # vivi a lungo, vivi con forza!

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storia di copertina very fit # vivi a lungo, vivi con forza!
Anno Sesto numero CinquantaQuattro | Maggio DuemilaQuindici | Euro Tre
What else?
Il mensile più letto della città
ECONOMIA
L’IMPATTO DELLE RIFORME DELLE PENSIONI
PAGINA 24
CINEMA
FAST & FURIOUS 7
PAGINA 30
ARTE
ARCIMBOLDO
PAGINA 32
n°54
STORIA DI COPERTINA
VERY FIT
# VIVI A LUNGO, VIVI CON FORZA!
PAGINA 8
1-2-3 MAGGIO 2015 FIERA BERGAMO
San Martino
Ristorante Pizzeria
Ristorante San Martino
Via Papa Giovanni XXIII (Palazzo Dolci)
Tel: 035 239739
61
il numero
17 giugno 2015
Sesto compleanno di BergamoUp
Arriva il tempo dove devi smetterla di
attraversare oceani per delle persone
che per te non salterebbero nemmeno
una pozzanghera.
IN VACANZA CON
I NOSTRI AMICI
A QUATTRO
ZAMPE
L’Editoriale
DI MICHELE OGGIONI
Un’altra estate sta arrivando. Questo è il periodo dell’anno peggiore per una gran parte dei nostri amati
animali. Ogni anno, in Italia, una media di 80.000 gatti e 50.000 cani vengono abbandonati e più del
50% di questi rischia di morire per incidenti, di fame o per maltrattamenti. Il rischio è reale anche per
noi esseri umani.
I cani abbandonati, se non vengono allontanati al più presto dalla strada, si riuniscono in branchi aggressivi
e territoriali (fenomeno in larga crescita, soprattutto nel sud Italia, dove il fenomeno del randagismo è
purtroppo molto presente e poco tutelato, nonostante le numerose associazioni che cercano di porvi
rimedio). Come si può abbandonare una creatura che ha completa fiducia in noi? Tanti pensano che i
cani abbiano l’istinto giusto per sopravvivere anche da soli, ma non è cosi. Secoli di evoluzione hanno
portato questi animali a diventare completamente dipendenti dal padrone.
Proprio come un bambino, il cane ha sentimenti e bisogno di qualcuno che si occupi di lui. L’abbandono
degli animali domestici è un reato, nonché una pratica disumana e crudele che condanna ogni anno
milioni di animali a morte certa
In Italia, aumentano giorno dopo giorno le strutture ricettive e le spiagge “dog friendly”, che permettono
alle famiglie di portare in vacanza con loro il proprio animale domestico, per non parlare delle
numerosissime norme che dovrebbero tutelare i nostri amici a quattro zampe.
Purtroppo, però, le norme e le strutture Dog Friendly non serviranno a niente se prima non capiremo,
nel profondo dei nostri cuori, che gli animali vanno rispettati, che vanno amati e che hanno il diritto di
vivere.
3
LA NOSTRA APP
D I S P O N I B I L E S U A P P S T O R E E S U P L AY S T O R E
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Editrice BergamoUp srl
Direttore Generale
Michele Oggioni
[email protected]
Direttore Responsabile
Renata Sortino
Direttore Marketing
Claudio Danesi
Redazione
Ilaria Foglieni
[email protected]
Segretaria di redazione
Alessia Paganelli
[email protected]
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Marketing
Marco Leoni
Responsabile grafica e impaginazione
Carlo Rondi
[email protected]
Progetto grafico
carlorondi.it
Stampa
Reggiani
Responsabile Web e Social
Carlo Rondi, Ilaria Foglieni
Fotografi
Matteo Mottari
Chiara De Troia
Ilaria Foglieni
Hanno Collaborato:
Vip International, Giorgio Arfaras, Andrea Lodetti, Massimo Buttinoni, Samuele Sortino, Nalla Ciombioni, Alice Cerea, Monica D’intino,
Graziano Lanza, Cristiana Ghione, Maurizio Lorenzi, Mr. Pink, Marco Chiari, Helca Locatelli.
Fotografia di Copertina: Matteo Mottari
Crediti Fotografici:
Per Le Immagini Senza Crediti L’editore Ha Ricercato Con Ogni Mezzo I Titolari Dei Diritti Fotografici Senza Riuscire A Reperirli. È Ovviamente A Piena Disposizione Per L’assolvimento Di Quanto Occorre Nei Loro Confronti.
© Copyright Bergamoup Magazine:
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Autorizzazione Firmata Da Editrice Bergamoup Srl.
Ogni Violazione Sarà Perseguita A Norma Di Legge.
Bergamoup,
Periodico Mensile Di Informazione Locale;
Iscrizione Presso Il Tribunale Di Bergamo N. 16/2009 Del Maggio 2009
Editrice Bergamoup Srl Sede Legale: Via Calzecchi Onesti 3, Bergamo
Cod. Fisc. E P.iva: 03806600163
Concessionaria Pubblicità
Arturo SRLs
Sede Legale Via Palma Il Vecchio18 24128 BG
C.F. e P.IVA 04023790167
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SOMMARIO
MAGGIO DUEMILAQUINDICI
PUBBLIREDAZIONALI
VERY FIT 8
FIT4ALL 10
BERGAMOUP CONSIGLIA
12
VAL CAVALLINA16
RUBRICHE............23
EVENTS................74
7
IN COPERTINA
VERY FIT # VIVI A LUNGO, VIVI CON FORZA!
LE NUOVE PALESTRE AD ALBINO, CURNO E TRESCORE
S
Di Renata Sortino
arà perché oggi si spende con più attenzione, sarà perché il tempo libero è il vero lusso, sarà perché la forma
fisica è un mood che piace a tutti, e al quale nessuno vuole rinunciare, sta di fatto che le palestre VERY FIT
rappresentano una nuova concezione di andare in palestra: il nuovo trend nel mondo del fitness. Ovvero, il
trionfo dell’essenziale. 11000 iscritti nelle palestre di Albino, Curno e Trescore, testimoniano il successo di
queste strutture, che basano la loro attività su un concetto molto semplice ma estremamente pratico: dare
a tutti l’opportunità di allenarsi e socializzare in un contesto giovane, economico e innovativo.
Come? Con un nuovo modo di intendere il fitness, pensato per valorizzare la scelta del cliente in tutte le sfaccettature e che
gli semplifichino la modalità di allenamento.
Le parole d’ordine infatti sono:
• Prezzo estremamente conveniente: solo €19.90 il costo per attivare una mensilità
• Alta qualità dei macchinari, tutti firmati Matrix
• Possibilità di allenarsi anche in attività di gruppo
• Palestra aperta tutti i giorni, dalle 6 del mattino a mezzanotte
• Ambiente open space pensato per vivere la palestra in modo dinamico e giovane
Dove? Ad Albino, Curno e Trescore le palestre VERY FIT rappresentano un punto di riferimento per gli amanti del fitness.
1200 mq di open space con a disposizione il doppio degli attrezzi presenti mediamente in altre palestre, questo per evitare
che si formino code e per permettere che ogni iscritto abbia a disposizione il meglio dei macchinari per allenarsi. Le palestre
VERY FIT inoltre, sono strutture uniche e di nuova concezione che permettono ai propri iscritti la possibilità di avvalersi di
allenamenti di gruppo, dando un servizio veramente completo oltre che conveniente. Zumba, stretching addominale,
tonificazione, gag, step, pilates, power body, cross gym e attività funzionale, sono alcune delle attività che si possono
effettuare, seguiti naturalmente da qualificati personal che vigileranno sull’esecuzione degli esercizi.
Palestre VERY FIT, un nuovo modo di intendere il fitness: il meglio dell’essenziale!
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PALESTRE VERY FIT
• ALBINO (BG): VIA GUGLIELMO MARCONI, 49
TEL: 3887305870
• CURNO (BG): VIA ENRICO FERMI 56 C/O CENTRO
COMMERCIALE ZEBRA - TEL: 3887305906
• TRESCORE B. (BG): VIA LUSSANA 16 C/O CENTRO
COMMERCIALE ALBAROTTO - TEL: 3421925095
9
REDAZIONALE
FIT4ALL AL BEAUTYPLANET 2015
I
L NUOVO MODO DI ALLENARSI IN LIBERTA’, NELLA TUA CITTA’
FIT4ALL nasce a Bergamo, un progetto evoluto, sviluppato sulle esigenze della gente e delle citta’. Con FIT4ALL
tutti possono avvicinarsi al mondo dello sport e delle attivita’ motorie. L’iniziativa sara’ presentata ufficialmente a
BEAUTY PLANET 2015.
Il concetto e’ quello di garantire a chiunque un allenamento professionale, con trainers qualificati, grazie alla formazione
svolta e riconosciuta dal CONI e grazie alla sinergia creata da enti di promozione sportiva. Un’attivita’ motoria garantita
gratuitamente per i cittadini.
FIT4ALL ha creato partnership e sinergia gia’ con diversi comuni dell’area centro nord Italia, infatti, lo scopo e’ quello di
utilizzare la aree dei parchi pubblici e trasformarle in grandi palestre all’aria aperta, utilizzando per l’allenamento le sole
risorse disponibili presenti nei vari luoghi.
I comuni, grazie alle collaborazioni avviate, garantiranno la gestione delle sessioni di allenamento, attraverso i trainers FIT4ALL. Una nuova opportunita’ per i cittadini, ma anche una nuova opportunita’ di lavoro per personal trainers e istruttori
che potranno acquisire la certificazione FIT4ALL ed essere inseriti nel database dei comuni italiani.
BEAUTY PLANET 2015 - SPORT FITNESS WELLNESS
Un grande evento internazionale nei giorni: 1, 2 e 3 Maggio 2015 dedicato allo Sport, Fitness & wellness, un evento
fieristico al centro dell’Europa, ti aspetta a Bergamo!
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REDAZIONALE
Di Claudio Danesi
BERGAMO E I SUOI PAESAGGI
“VAL CAVALLINA”
A
nche questo mese BergamoUp é alla scoperta di paesaggi dolci ed intimi, ricchi di storia come la “ val
Cavallina”.
La storia umana in queste zone é millenaria sin dalla preistoria; ritrovamenti paleolitici e neolitici rimangono a testimonianza di un passato importante.
La posizione della valle, sulla direttrice di collegamento tra la pianura e le regioni alpine, ne ha segnato la
storia in epoca romana. Ma é nel medioevo che la valle assume un ruolo strategico. In ricordo di quel periodo resta la pietra, materiale di costruzione di torri e castelli, che proiettano la loro sagoma in acque tranquille, e di palazzi
e ville che spuntano eleganti dal verde dei giardini.
Incontriamo la storia anche nelle numerose chiese e nei santuari.
A testimonianza della cultura del luogo il MUSEO DI VAL CAVALLINA, che raccoglie studia e cataloga i materiali che si
riferiscono alla storia, all ambiente e alla gente della valle.
Importanti testimonianze archeologiche sono LA BUCA DEL CORNO e la GROTTA BUCA DEL CORNO DI VIGANO S.MARTINO.
La val Cavallina conserva un ambiente naturale incontaminato.
Il turista può scoprire paesaggi unici, chiese, castelli immersi in una natura rigogliosa e varia, difesa con impegno da amministratori locali e dai cittadini.
Importanti sono le sorgenti termali, le oasi naturalistiche, le acque del lago ed i panorami incantati che sono racchiusi in
poche decine di chilometri.
Da visitare il LAGO D ENDINE e quello di GAIANO, la VALLE DEL FREDDO e l oasi WWF DELLA VAL PREDINA
che preserva una vegetazione tipica della fascia mediterranea.
La cucina della tradizione é essenziale ma ricca di sapori: Formaggi freschi e stagionati, salumi, insaccati, selvaggina, cason-
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celli e, naturalmente, il pesce di lago.
Ad oggi l offerta é molto ampia, tanto da esaudire le richieste più diverse: Dalla trattoria casalinga al locale esclusivo, dal
grande ristorante alla classica pizzeria.
Il clima mite e l’aria salubre offrono a tutti, turisti e non, una vera palestra all aperto per gli appassionati di passeggiate,
trekking, ciclismo e pesca.
Numerose sono le piste ciclabili ed i sentieri.
Per gli amanti del completo relax, non c’è miglior occasione per poter visitare e soggiornare nelle rinomate terme di TRESCORE e di GAVERINA, conosciute e frequentate già in epoca romana visto le eccelse qualità terapeutiche delle loro acque.
Agli amanti degli itinerari artistico-culturali sono stati dedicati percorsi unici alla scoperta di chi ha arricchito culturalmente
i paesi e la valle: Ricordiamo DOMENICO CARPINONI, la famiglia FANTONI, PALMA IL GIOVANE e LORENZO
LOTTO.
La valle Cavallina é situata nella parte nord-orientale della provincia di Bergamo, si estende per circa 30 km e comprende
16 comuni.
La valle è percorsa dal fiume CHERIO e dal LAGO D ENDINE.
É possibile raggiungere la vallata dall estremità settentrionale del lago d Iseo, attraverso la statale 42 per chi proviene da
Milano e attraverso la statale 510 per chi proviene da Brescia.
Per qualsiasi ulteriore informazione consultare il sito del Consorzio Servizi Val Cavallina.
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Sab/Dom dalle 06:00 alle 24:00
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Aperto dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30
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Mar/Gio 08:30-12:00 e 14:00-19:30
Vigano S. Martino (BG)
Ven/Sab continuato 08:30-19:30
tel: 035 821465
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Acconciature L’Immagine
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Rubriche
ECONOMIA24
ATTUALITÀ
26
OROSCOPO28
CINEMA30
ARTE32
TELEFILM
36
BLOG38
SPORT40
LIBRI44
GIOIELLI48
MODA50
VIAGGI54
IMPLANTOLOGIA DENTALE
56
MEDICO68
RACCONTI62
CONTI66
CUCINA68
STORIE70
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RUBRICHE
ECONOMIA
Di Giorgio Arfaras
Pres Comitato Investimenti SCM SIM
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L’IMPATTO DELLE RIFORME DELLE PENSIONI
I
mmaginate un sistema nel quale si riceve una pensione legata al reddito degli ultimi anni. Il reddito degli ultimi anni è
quasi sempre maggiore del reddito medio, ossia è maggiore di quanto si è guadagnato facendo la media dei redditi da
quando si è iniziato a lavorare.
In questo modo, si va in pensione ricevendo un reddito maggiore dei contributi versati. Insomma, si riceve un “premio”.
Questo era il sistema prevalente in Italia. Quando le cose si sono capovolte – allora più per effetto della demografia che
per effetto della bassa crescita – ecco che si sono tentate le prime riforme, a partire dal governo Amato del 1992.
Le riforme successive, come quelle del governo Dini del 1995, lasciavano intatto il sistema delle pensioni di anzianità per
chi era già in pensione, mentre per chi lavorava ancora il sistema delle pensioni di anzianità valeva se aveva già maturato un
certo numero di anni.
Da Dini in poi la pensione che sta maturando è perciò per alcuni per una parte di anzianità e per un’altra contributiva,
mentre per altri, quelli che non avevano maturato i poco meno di venti anni di versamenti, è tutta contributiva.
Il sistema “misto” (“anzianità” e “contribuzione”, con questo secondo termine si intende dire che la pensione è calcolata su
quanto si è effettivamente versato nel corso degli anni e non negli ultimi anni, quando si guadagna di più) sarebbe scomparso
nei decenni per essere sostituito da un sistema tutto contributivo.
24
Infatti, col tempo muoiono sia quelli che avevano la pensione tutta di anzianità sia quelli che la avevano mista, e dunque il
sistema pensionistico nei decenni diventa tutto contributivo.
L’impatto delle riforme delle pensioni è stato devastante (in senso positivo). Come mostra il grafico senza l’impatto delle
riforme delle pensioni si avrebbe oggi un maggior deficit del 3%, che sarebbe pure durato per trenta anni.
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RUBRICHE
ATTUALITÀ
Di Renata Sortino
GOLDIE HAWN
B
ionda, attraente, con un gran sorriso e una spigliata vena comica, Goldie Hawn diventa velocemente la
‘fidanzata d’America’ degli anni’ 70, grazie alla sua irresistibile simpatia e ai suoi atteggiamenti un po’
goffi, ma decisamente deliziosi. Appena finita l’università viene scritturata nel film ‘Fiore di cactus ‘ del
1969 con protagonisti Walter Matthau e Ingrid Bergman; per questa parte Goldie vincerà il premio
Oscar. Da allora sarà tutta un’ ascesa, nel 1975 girerà ‘Shampoo’ con il sex symbol del momento Warren
Beatty e incontrerà il suo primo marito, il cantante Bill Hudson dal quale avrà due figli: Kate e Oliver,
oggi entrambi attori. Negli anni ’80 subisce un cambiamento d’immagine; non è più la dolce e buffa ragazzina dei primi
film, ma una donna consapevolmente sensuale, ammiccante e.. combina guai. La vediamo protagonista delle pellicole: ‘Gioco sleale’ e ‘Due nel mirino’ con Mel Gibson, ma anche di ‘Soldato Giulia agli ordini’. Negli anni ’90 ci regala ‘La morte ti
fa bella’ con Maryl Streep e ‘Tutti dicono I love you’ di Woody Allen. Dal 1983 divorzia dal marito e si fidanza con l’attore
Kurt Russel, dal quale avrà il terzo figlio: Wyett.
Goldie Hawn è stata icona di una moda fresca e divertente, fatta di jeans a zampa d’elefante e abitini da Lolita, oggi ancora
attuale dato che la tendenza per questa stagione è fortemente influenzata dagli anni ’70, periodo nel quale Goldie era all’apice del successo.
Goldie Hawn con la sua ironia e intelligenza, ha saputo coniugare in totale libertà simpatia e bellezza, due doti quasi completamente estranei l’una all’ altra. Una donna che ha coltivato la propria indipendenza e libertà andando contro tendenza
senza rinunciare tuttavia alla propria frizzante femminilità.
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RUBRICHE
OROSCOPO
MAGGIO
Ariete: i guadagni quadrano, il bilancio si rianima, chi lavora per voi spera di fare ancora di più. Gli amici e il partner consigliano prudenza ma lo slancio c’è: non esagerate!
Toro: ce l’avete fatta, siete a cavallo! Una sensazione di trionfo vi rende euforici: è il vostro mese, sparerete tutte le cartucce
anche con il silenziatore: chi vi trattiene?
Gemelli: il conflitto è in atto ma non per voi, felici di avere una visione chiara delle cose e delle dinamiche. Tutti pretendono
il potere, voi sapete già come fare a conquistarlo!
Cancro: cominciano a funzionare amicizie e frequentazioni, incontri ad alto livello. Siete amati e rispettati, non c’è che dire!
Ma agirete con prudenza: inutile rivelare i progetti futuri.
Leone: finalmente il pulcino esce dall’uovo e c’è un salto di qualità professionale non a buon mercato. Puntate in alto e
affrontate il rischio: si parlerà molto di voi per il vostro protagonismo!
Vergine: otterrete molto da chi vi ama e da chi conosce la strada e vi aiuta a programmare. Un consiglio farà miracoli e sarete
più cauti nell’affrontare le spese: questo vi dà sicurezza!
Bilancia: potentissimi, uno scatto di orgoglio contro tutti che continuano nel loro gioco stupido. Siete fuori dal gorgo, state
recuperando energie e denaro, l’autostima cresce.
Scorpione: in piena luce, apparite dei realizzatori, talvolta materialisti, talvolta machiavellici. Ma il fascino è tanto! Chiedete
ciò che vi interessa: è il momento buono per avanzare.
Sagittario: finalmente convinti, vi darete da fare, sudore e sangue, a testa bassa. Finalmente il dio denaro vi ascolta: che sollievo! Un mese importante per ristrutturare le cose.
Capricorno: chi vi ama dovrà schierarsi dalla vostra parte, chi vi ostacola stupidamente dovrà rinunciare, chi vi consiglia sarà
felice di dimostrarvi affetto e considerazione. Armonia in famiglia e nel lavoro.
Acquario: un’attività frenetica garantisce il successo. Avrete pazienza nel costruire qualcosa di nuovo, vi guida una grande
fiducia e rinunciare diviene facile se occorre farlo.
Pesci: finalmente tutto si complica e nascono nuove prospettive da sfruttare: amicizie decisive, consigli pratici e tentativi di
arricchimento. Bisogna sempre provarci, prima o poi ci si riesce.
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RUBRICHE
CINEMA
PARLIAMO
DI FILM
Di Davide Comotti
FAST & FURIOUS 7
F
ast & Furious 7 (USA, 2015) di James Wan è destinato ad essere uno dei capitoli più leggendari della popolare saga – purtroppo anche a causa della morte di Paul Walker, storico interprete del franchise, avvenuta
nel corso delle riprese. Curiosa anche la presenza di Wan alla regia: noto soprattutto per i suoi horror (Saw,
The Conjuring e i due Insidious), si cimenta per la seconda volta in un film d’azione dopo il più personale
Death sentence.
Il film prosegue e sviluppa le complesse vicende dei film precedenti, con i consueti protagonisti affiancati
da nuovi alleati e nemici: è dunque più comprensibile a chi conosce tutta la saga, ma facilmente fruibile anche ai “nuovi”,
trattandosi di un fumettone blockbuster di puro intrattenimento. La storia inizia con Deckard Shaw, ex-agente speciale che
promette al fratello gravemente ferito di vendicarsi dei responsabili: Dominic Toretto (Vin Diesel) e Brian O’Conner (Paul
Walker). Dopo aver subito un attentato, Toretto mette al sicuro la sua famiglia e inizia la caccia all’uomo insieme alla sua
squadra. Durante uno scontro con Shaw a Los Angeles, viene salvato da Frank Petty, un agente governativo che gli propone
un patto: le sue forze speciali lo aiuteranno a catturare Deckard se lui riuscirà a eliminare il terrorista Jakande e recuperare
un prezioso computer. Toretto e i suoi amici iniziano quindi una lunga avventura tra il Caucaso, Abu Dhabi e Los Angeles,
ma dovranno combattere contro i due nemici che nel frattempo hanno stretto alleanza.
Fast & Furious si è evoluto nel corso degli anni (il primo è del 2001): procedendo di sequel in sequel, la saga non è più incentrata solo sulle corse automobilistiche, visto che ogni film ha aggiunto sempre più elementi spettacolari fino a diventare un
mix esplosivo di azione, avventura e spionaggio. Fast & Furious 7, in sostanza, non aggiunge niente di nuovo ai precedenti:
corse sfrenate, sparatorie, combattimenti e un briciolo di sentimento e umorismo. Il tutto, se possibile, ancora più esasperato
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e fracassone, sostenuto da effetti speciali da brivido e da un montaggio forsennato, quasi da videoclip in certi momenti: Wan
non ha mai brillato per originalità di regia, e anche in questo caso – pur dirigendo con solidità un film complesso – grande
merito va agli FX (come nei suoi horror), a volte talmente esagerati da sembrare un videogame. La storia possiede un tasso
adrenalinico altissimo: nei circa 130 minuti non c’è un istante di tregua, e i pochi momenti di calma sono solo un preludio
alle successive scene d’azione che si susseguono in lunghi blocchi. Quasi come nei moderni 007 o Missione: Impossible, i protagonisti si muovono in mezzo mondo trovandosi nelle situazioni più incredibili, tra agenti segreti e terroristi, con sequenze
spettacolari e azione a più non posso. Alcuni momenti – che sono poi i più divertenti e originali – sfiorano l’inverosimile,
ma d’altra parte è ciò che si chiede a un tipo di film come questo: vediamo le auto lanciarsi in volo da un aereo e paracadutarsi fra le montagne, Walker aggrapparsi a un camion sospeso nel vuoto, un bolide sfrecciare tra i grattacieli nel deserto,
una lunga ed esplosiva lotta fra automobili ed elicottero nelle strade di Los Angeles. Vertiginose corse in auto si alternano a
fragorose sparatorie ed esplosioni, oltre che a cruenti scontri corpo a corpo – memorabile soprattutto la resa dei conti finale
fra Toretto e Shaw – con inquadrature fantasiose (soggettive, rotanti e altro ancora). Fast & Furious 7 raduna poi un cast
di prima scelta fra i contemporanei “duri” del cinema americano: oltre ai consueti Diesel, Walker e Dwayne “The Rock”
Johnson, ecco Jason Statham (Deckard), il veterano Kurt Russell (Petty) e Djimon Hounsou (Jackande); immancabile anche
Michelle Rodriguez (la moglie di Toretto).
C’è spazio anche per qualche momento di sentimento e amicizia. È già diventato famoso, ad esempio, il commovente finale
che fa da dedica meta-cinematografica all’attore Paul Walker (a cui il film è dedicato): sulle malinconiche note di See you
again (il pezzo migliore della variegata colonna sonora), i due amici fraterni Diesel e Walker si guardano sorridendo e si
lanciano nella loro ultima corsa, per poi separarsi in due strade diverse.
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RUBRICHE
ARTE
Di Chiara De Troia
violet-photography.weebly.com
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ARCIMBOLDO
UNA FESTA PER GLI OCCHI
G
iuseppe Arcimboldi, come è nominato in diversi documenti d’archivio, o Arcimboldo, è stato un pittore
italiano noto in particolar modo per le sue Teste Composte, bizzarri ritratti eseguiti combinando tra
loro oggetti o elementi dello stesso genere (solitamente soggetti di Nature Morte come frutta, verdura,
fiori, libri…) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato.
Le opere dell’artista milanese sono state recentemente riscoperte dal grande pubblico nazionale e internazionale grazie a Expo Milano 2015 che, avendo per tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, ha scelto di rifarsi alle
opere di Arcimboldo per la propria mascotte ufficiale Foody.
Nato nel 1526 in un’aristocratica famiglia di Milano, apprende sin da molto giovane il mestiere dell’artista a tutto tondo dal
padre Biagio, al tempo pittore accreditato presso la Veneranda Fabbrica del Duomo, che gli affida il disegno dei cartoni per la
costruzione delle vetrate del Duomo di Milano. In seguito continua a lavorare per importanti chiese del nord Italia fra cui il
Duomo di Monza e il Duomo di Como e inizia ad interessarsi di caricature fisiognomiche celebri, per poi stabilirsi a Vienna
nel 1562 come pittore e coreografo di corte su invito dell’allora principe, in seguito imperatore, Massimiliano II d’Asburgo.
Alla morte di Massimiliano, l’artista passò al servizio del successore Rodolfo II, da cui ebbe subito grande stima e fiducia,
dati i comuni interessi per gli studi alchemici e l’esoterismo nell’arte e nella scienza. Promettendo di rimanere al servizio
dell’Imperatore, nel 1587 Giuseppe Arcimboldo ottenne il permesso di tornare a Milano dove, dopo grandi successi fra cui
i dipinti Ninfa Flora e Rodolfo in veste di Venturno, sei anni dopo perse la vita assassinato misteriosamente.
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Nonostante la fama internazionale presto raggiunta, il catalogo delle opere di Arcimboldo pervenuto oggi è piuttosto esiguo, s’incentra in larga misura sulle famose e grottesche Teste Composte: le sue opere più celebri sono infatti le otto tavole
raffiguranti in forma di ritratto allegorico, in stile quasi trompe-l’œil (dal francese “inganna l’occhio”), le quattro stagioni e i
quattro elementi della cosmologia aristotelica, pensate per fronteggiarsi a coppie sulle pareti della residenza imperiale secondo
le corrispondenze tra microcosmo e macrocosmo della filosofia aristotelica.
Al tempo, dato il grande prestigio delle sue opere, molti pittori tentarono di imitare le sue invenzioni fantastiche, ma solo
qualche decennio dopo la morte dell’artista la sua fama iniziò a disperdersi. Interprete della cultura magico-cabalista del XVI
secolo fu esponente di un’arte figlia del suo tempo, alla ricerca del significato enigmatico e nascosto delle cose. Questo grande
artista visionario venne in seguito riscoperto e nuovamente apprezzato solo a partire dal XX secolo, grazie all’impulso della
pittura surrealista e all’inquietudine esistenziale che essa seppe mettere in scena.
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RUBRICHE
TELEFILM
SITCOM
Di Carlo Rondi
UNBREAKABLE KIMMY SCHMIDT
U
nbreakable Kimmy Schmidt è una sitcom americana creata da Tina Fey e Robert Carlock che ha come
attrice principale Ellie Kemper e che è trasmessa su Netflix dal Marzo 2015. Originariamente era destinata
alla NBC, ma Netflix ne ha acquistato i diritti e dopo la prima stagione (conclusasi appena 2 settimane
fa) ne ha già ordinato una seconda.
La serie segue le vicende della ventinovenne Kimmy Schmidt che si sistema a New york dopo esser stata
rinchiusa per 15 anni in un bunker assieme a 3 altre ragazze da un prete pazzo dell’Indiana.
La prima puntata apre con il salvataggio delle 4 ragazze (Kimmy, Cyndee, Gretchen e Donna Maria) e con l’arresto del
reverendo Richard Wayne Gary Wayne (no non è un errore di ripetizione), da qui partono per un intervista a New York, e
Kimmy decide di rimanere li invece che tornare nel vecchio e noioso Indiana.
Determinata ad essere vista come tutt’altro che una vittima, Kimmy, una volta presa la sua decisione “cambia” il suo cognome in Smith e va a vivere con un tragicomico attore cantante e performer nero e gay di nome Titus Andromedon nello
scantinato dell’anziana Lillian Kaushtupper.
Trova anche un lavoro come babysitter e tuttofare per la signora Voorhees, una donna di Manhattan che vive grazie ai soldi
del marito (pezzo grosso dell’isola) che la tradisce con la loro terapista di coppia.
Grazie all’aiuto di questi 3 Kimmy riesce a far ripartire la sua vita in modo quasi normale, infatti non conosce ancora come
funzionano i cellulari, l’utilità della palestra, e non ha ancora finito le medie, però prende davvero tutto con spirito positivo,
sembra quasi una bambina in un corpo da adulta che vede il mondo per la prima volta, ed effettivamente è un po’ così.
Semplice ed esilarante, ha raccolto ottimi pareri dalla critica, con il voto più basso di 78/100 e quello più alto di 96/100.
Consigliato a tutti, un motivo in più per farsi Netflix!
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RUBRICHE
SPORT
Di Samuele Sortino
MONTE-CARLO ROLEX MASTERS, AND
THE WINNER IS: NOVAK DJOKOVIC
I
Il numero uno al mondo, il serbo Novak Djokovic, ha vinto il Monte-Carlo Rolex Masters per la seconda volta battendo in finale il ceco Tomas Berdych 7/5, 4/6, 6/3 in 2h42.
Il secondo titolo di Novak Djokovic a Monaco non passerà sicuramente alla storia come il più sgargiante o spettacolare,
della sua carriera, considerando che nel 2013, il serbo aveva messo fine a otto anni di regno di Rafael Nadal nel Principato dando una lezione di tennis nella finale allo spagnolo sulla sua terra. Il tutto con una caviglia dolorante che aveva
per un po’ messo in forse la sua partecipazione. Nel 2015, “Djoko” ha recuperato il suo trono, che gli era stato strappato
da Stan Wawrinka dodici mesi prima, mettendo ko Tomas Berdych. Come nella sua semifinale contro Rafael Nadal, Novak
Djokovic ha fatto fatica a mettersi in moto e si ritrovava breakato all’inizio 2-0, poi conduceva 3-1. Il suo rovescio tentennava, impantanandosi sulla fascia della rete, e le sue gambe sembravano andare a rilento. Al contrario invece Berdych, senza
esagerare, dettava il ritmo della partita
Nel secondo parziale il serbo fatica e Berdych trova il break decisivo nel settimo gioco e trascina il match al terzo. A quel punto torna fuori il vero Djokovic che balza sul 4-0, contiene con autorità il ritorno del ceco e chiude dopo due ore e 43 minuti:
per lui è il 23.o Masters 1000 in carriera, eguagliato Federer, seconda vittoria a Montecarlo a due anni da quella su Nadal.
Il serbo sicuramente aveva una marcia in più. Berdych, impeccabile per tutto l’incontro, certamente ha lottato fino alla fine,
colmando un break in ritardo, poi salvando un match point sul 5-2 con una schiacciata spettacolare dalla linea di fondo, ma
mancava ancora qualcosa. I riflettori e il crepitio dei flash sono stati ancora una volta per lui che resta indiscutibilmente il
numero uno al mondo di tennis, vincendo tra l’altro un montepremi di € 3.288.530.
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Bergamo via Camozzi 134, Tel 035 2225891
RUBRICHE
BLOG
Di Alice Cerea
Blogger
babywhatsup.com
COSTIERA AMALFITANA: UN VIAGGIO NEL SUD ITALIA E
IL FASCINO DEL MARE D’INVERNO
A
“Era bellissimo starsene lì, seduti su quel terrazzo, ad ammirare la grigia pioggia unirsi all’infinito mare
blu, mentre un temerario gabbiano sfidava il gelido vento di un piovoso inverno”. Un viaggio breve ma
intenso, a base di risate, buon cibo e pregiati gioielli. Sono io, Alice, siete pronti a partire con me?
Il viaggio
7.01 del mattino, la sveglia suona catapultandomi giù dal letto (ho preso la brutta abitudine di lasciarla
sulla scrivania, così per spegnerla mi tocca alzarmi!). Una colazione al volo e dritta in macchina, direzione Malpensa, il primo
volo per Napoli ci attende.
Lo confesso, questa è la seconda volta che prendo l’aereo e, davvero, non sapevo da che parte cominciare! Con un po’ di
fortuna ho seguito le persone giuste e dopo 1000 bip al metal detector (maledette extensions) eccomi qui: Gate 12, Easyjet
per Napoli.
Mancano più di due ore al volo e nei negozi è tutto in saldo, abbandono Yuri e le valigie e mi catapulto da Kiko, Yamamay
e tutti gli altri.
Passano due ore, alla chiamata vocale corro al gate e mi imbarco, file 17 posto A, vicino al finestrino!
Dopo 50 minuti di volo, qualche turbolenza e con le gambe atrofizzate (essere altissimi ed essere stipati in 50 cm quadri non
è una bella esperienza, decisamente da non rifare!) atterriamo a Napoli Capo di Chino. Sono sopravvissuta al mio 3° volo!
L’hotel
Dopo 30 minuti di strada arriviamo a destinazione: Vietri sul mare. L’hotel è stupendo, una struttura a terrazzamenti arroc-
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cata su 20 metri di falesia sul mare, sotto di noi soltanto il mare. Ad accoglierci uno staff super ospitale e pronto a realizzare
ogni nostro desiderio qui al Lloyd’s Baia.
Ci riposiamo in camera e in un attimo è già ora di cena.
La cena è elegantissima: tavole rotonde apparecchiate a festa con servizi in ceramica locale lavorata a mano pronte ad accogliere un’armata di blogger, giornalisti e fotografi (su babywhatsup.com e sul mio account instagram @alicecerea trovi tutte
le foto e i dettagli del viaggio). Dopo le presentazioni, ci deliziamo con la cena a base di pesce che scompare in un attimo (era
dalla colazione che non toccavo cibo, una fame!), il tempo di qualche foto insieme e corriamo a letto, una nuova giornata
piena ci aspetta!
La Costiera e una fuga romantica
La sveglia suona presto ed io mi sveglio cullata dal dolce suono delle onde che si infrangono sugli scogli sotto di me (e da un
odioso gabbiano che credo vivesse sul mio davanzale, ad ogni modo l’ho chiamato Frank!). Un abbondante colazione a base
di frutta fresca ed è tempo di meeting.
Il brand Luca Barra, l’organizzatore di questo magnifico viaggio, presenta la nuova fantastica collezione e lancia il contest
#fugaromantica (scopri tutto su come vincere una fuga romantica sulla bella costiera amalfitana su babywhatsup.com).
Dopo un super pranzo a base di specialità campane (quanto è buona la mozzarella di bufala?) ci fiondiamo sul set del nostro
shooting fotografico e dopo trucco e parrucco andiamo in scena: un pomeriggio sotto l’acqua (sì, pioveva a dirotto!) a scattare
per le vie di Salerno, tra luci d’autore, il pittoresco lungomare al tramonto, mille negozi ed un gabbiano (credo fosse di nuovo
Frank!) che se l’era presa con me e il mio cappello.
La sera cala in fretta, il tempo di una serata tra risate, 4 chiacchiere e del buon cibo e siamo di nuovo in viaggio, pronti per
la prossima avventura. Ciò che è certo è che porterò per sempre con me il ricordo dell’ospitalità del sud che, spero, rivedrò
presto e di quel gabbiano che, forse, ce l’aveva con me.
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MANGANO
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mangano.com
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RUBRICHE
LIBRI
Di Filedelfja Musteqja
VERGINE GIURATA
ELVIRA DONES
R
ecentemente approdato al cinema, Vergine giurata, con regia di Laura Bispuri e protagonista Alba Rohrwacher, è tratto dall’omonimo romanzo del 2007 di Elvira Dones. Questo intenso romanzo racconta di un
fenomeno sociale emerso in alcune zone remote nel nord dell’Albania nel XV° secolo e presente fino a
qualche decade fa, seppur in misura molto limitata. Secondo il “Kanuni i Lekë Dukagjinit”, un codice
arcaico orale molto rigido che regolamentava diversi aspetti della vita sociale, una donna poteva diventare
uomo agli occhi della famiglia e della società prendendo voti di verginità acquisendo diritti, libertà e rispetto accordati ad un uomo. Le ragazze divenivano vergini giurate, uomini socialmente riconosciuti, per poter ereditare e
portare avanti il nome e l’onore della famiglia in caso di mancanza di eredi maschi.
Hana Doda è un’ambiziosa giovane studentessa di lettere negli anni ’80 che studia nella capitale Tirana, legge Emily Dickinson, adora il poeta turco Nazim Hikmet e sta pian piano acquisendo domestichezza con l’inglese, tanto da leggere Grandi
speranze di Dickens. Mark Doda, invece, è un uomo di poche parole, fumatore accanito, bevitore di raki (grappa) che vive
solitario nella kulla della famiglia a Rrnajë, tra le “Montagne maledette”. Si direbbe che oltre il cognome e la provenienza
non condividano altro, invece no, Hana e Mark sono la stessa persona. La metamorfosi sociale di Hana inizia quando deve
ritornare da Tirana a casa, abbandonando gli studi, dopo la morte della zia Katrina e l’imminente morte dello zio gravemente malato, suoi genitori adottivi. Non potendo ereditare, in quanto donna, lo zio le combina un matrimonio con un ragazzo
del luogo. Ma Hana, brillante, perspicace, dai grandi sogni e con un innato senso di libertà e indipendenza, non può accettare, ma non può neanche deludere il caro e amorevole zio. Non può intaccare il suo onore, soprattutto ora che è sul letto di
morte. E così, nella kulla centenaria inizia la sua trasformazione, giurando di diventare una burrneshë o virgjereshë e vivere
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Presso il laboratorio I Segni Del Tempo si effettuano:
Restauro Conservativo di:
Mobili Antichi;
Porte;
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Trattamento Antitarlo;
Laccatura di mobili con stili:
Anticata;
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Inoltre potrete trovare anche mobili, restaurati e non, antichità, complementi d'arredo e oggettistica varia.
I SEGNI DEL TEMPO di Peruta Matteo
Via Don Urbani, 1 (Zona Borghetto) Torre Boldone, BG, 24020
Telefono: 338 96 20 391 e-mail: [email protected]
www.restaurosegnideltempo.it - facebook.com/Isegnideltempo
il resto della sua vita in castità come un uomo, veste i panni di Mark. Questa è l’unica soluzione, l’unica via per mantenere
la propria indipendenza, sfuggire al matrimonio combinato ed ottenere la libertà e i diritti di un uomo. D’ora in poi non ci
saranno più libri e sogni, ma non ci sarà neanche più paura.
Anni dopo Mark riceve un invito dalla cugina Lila di raggiungerla negli Stati Uniti, dove vive col marito e la figlia. Questa è
l’occasione per scappare finalmente dalle “Montagne Maledette”, dall’arcaico Kanun, per rompere il voto di castità e ritornare
la dolce e bella Hana di 15 anni prima. Riuscirà Hana a ritornare sé, a riscoprirsi donna – e chissà magari innamorarsi?
Lo scoprirete leggendo questo toccante romanzo, in cui la leggera prosa di Elvira Dones si intreccia con le sue incredibili
abilità nel narrare una storia drammatica, politicamente e psicologicamente complessa.
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RUBRICHE
GIOIELLI
Di Renata Sortino
CURNIS A MONACO PER TOP MARQUES
CON LA COLLEZIONE “1920”
T
op Marques Monaco, la fiera dedicata al lusso di MonteCarlo quest’anno ha parlato anche un po’ bergamasco: dal 16 al 19 aprile al Grimaldi Forum di Monaco infatti è stata presnete anche la Gioielleria
Curnis, per la prima volta in terra monegasca, presentando la collezione “Curnis 1920” e una selezione di
prototipi di alta gioielleria disegnati da Cesare Curnis.
Le origini della maison Curnis risalgono al 1920, da allora ben quattro generazioni di gioiellieri hanno
tramandato, di padre in figlio i valori della tradizione nell’ambito della produzione dell’alta gioielleria.
“Per la storia della gioielleria Curnis, creare gioielli e’ un’esperienza che abbina professionalità all’arte dello stile, combinando
scelte personali e gusto. Valori che uniti a passione, innovazione, cultura e qualità delle materie, producono gioielli unici.
Questa collezione, portata per la prima volta a Montecarlo, rappresenta l’essenza della maison, dettata da un culto per il
gioiello che va al di là della realtà lavorativa. Ricerca e amore del bello, dell’ oggetto unico per qualità, lavorazione e design,
sono i motivi che mi hanno spinto a collezionare gioielli iconici, oggi riproposti in questa fiera particolarissima, che diventa
la cornice ideale per presentare questa capsule collection”, spiega Claudio Curnis con enfasi e professionalità che lo hanno
sempre contraddistinto nel corso della sua attività.
“La Maison Curnis – continua - soprattutto con l’ultima generazione rappresentata da Cesare Curnis, si è specializzata sempre più nella creazione di prototipi di alta gioielleria, creando oggetti unici per materiali e produzione, gioielli che suscitano
emozioni. L’eccellente qualità, abbinata alla scelta delle pietre preziose più rare, distinguono i Gioielli Curnis come prototipi
di rara bellezza e qualità, valorizzando in assoluto il concetto di unicità” conclude Claudio Curnis.
La Gioielleria Curnis ha affinato la tecnica dei materiali e la selezione delle migliori pietre preziose, realizzando nel corso
degli anni molti prototipi per le maggiori fabbriche italiane e straniere.
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RUBRICHE
MODA UOMO
FASHION
OUTFIT
StreetStyle
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Business
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RUBRICHE
MODA DONNA
Casual
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Via Camozzi 134, Bergamo - Tel: 035 222581
Camozzi 134
RUBRICHE
VIAGGI
Di Ilaria Foglieni
[email protected]
500px.com/inungiornodipioggia
IL (DOLCE) BRASILE NASCOSTO : ILHA DO MEL
Q
Isola del Miele: un nome estremamente suggestivo e poetico, quello di questa piccola e ancora poco
conosciuta isola al largo delle coste del Brasile.
Situata all’ingresso della Baia de Paranaguá, nel Brasile del Sud, Ilha do Mel (in portoghese) rappresenta
una località che potremmo definire paradisiaca, dove il turismo di massa non ha (ancora!) contaminato
la bellezza selvaggia dell’isola.
Uno degli obbiettivi primari è proprio quello di garantire e preservare la straordinaria ricchezza dell’isola, riserva naturale UNESCO, attraverso rigidi regolamenti sul turismo e misure atte a garantire la sostenibilità a lungo
termine; una delle quali prevede che vi sia un numero massimo di 5000 visitatori al giorno.
Ilha do Mel è accessibile esclusivamente via mare, tramite un’imbarcazione, e numerose sono le corse giornaliere in partenza
da Paranaguá o Pontal do Sul.
Inoltre, sull’isola non è permesso l’utilizzo di autoveicoli, rendendo così la bicicletta (è possibile noleggiarla sul posto) il principale e più piacevole mezzo di trasporto per esplorarla: un altro provvedimento “ecologico” al fine di tutelare il territorio.
Tra i luoghi da scoprire citiamo:
Farol das Conchas (Faro delle Conchiglie), costruito nel 1870 e dalla cui cima si può godere di una vista mozzafiato su tutta
l’isola.
Fortaleza Nossa Senhora dos Prazeres (Fortezza di Nostra Signora dei Piaceri), unico monumento militare del XVIII secolo
dello Stato del Paraná, istallato nel 1767.
Gruta das Encantadas (Grotta degli Incanti), localizzata nella parte meridionale dell’isola ed uno dei punti naturali più importanti; per facilitarne l’accesso, è stata costruita una passerella che porta all’ingresso.
Si dice che le spiagge dell’Isola del Miele siano tra le più belle e pittoresche del Brasile del Sud: alcune praticamente deserte,
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dove poter passeggiare in tutta tranquillità e rilassarsi godendo del paesaggio, altre più frequentate e movimentate e altre
ancora perfette per il surf.
Degne di nota sono Praia do Miguel (Spiaggia di Miguel), deserta e incontaminata, Praia Grande (Spiaggia Grande), una
delle preferite dei surfers, raggiungibile a piedi da Nova Brasilia e Praia da Fortaleza (Spiaggia della Fortezza), 4 kilometri di
spiaggia con annessi chioschi e ristoranti.
A questo proposito, d’obbligo è assaggiare la deliziosa cucina locale, composta, come è facilmente immaginabile, da pesce e
frutti di mare freschissimi.
Infine, naturalmente non mancano le strutture alberghiere per accogliere nel modo più confortevole possibile i visitatori
sull’isola.
Insomma, un nettare divino ancora tutto da assaporare!
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RUBRICHE
I M P L AN T O L O G I A D ENTA LE
A cura Dott. Stefano Daina
Odontoiatra Specialista in
Chirurgia Odontostomatologica
RIGENERATIVA OSSEA MASCELLARE (PARTE PRIMA)
L
a rigenerazione ossea si effettua quando l’osso del paziente non risulta sufficiente a permettere la terapia implantare. Un tempo, quando gli impianti dentali non avevano fatto ancora la loro comparsa, l’unico modo
per rimpiazzare i denti perduti era ricorrere a protesi rimovibili (dette comunemente dentiere).
Si trattava di un rimedio a breve termine poiché il trattamento consisteva esclusivamente nell’estrazione dei
denti; la radice del dente infatti ha anche il compito di conservare l’osso mandibolare in buona salute e, se
mancano le radici, l’osso si ritrae molto più rapidamente.
Come è intuibile, senza il supporto dell’osso, la protesi diventa instabile con tutte le conseguenze che si possono immaginare.
E’ per questo motivo che la cura a lungo termine dei denti può realizzarsi efficacemente solo con l’implantologia.
E’ altrettanto chiaro che se l’osso ha subito una forte riduzione, per la mancanza delle radici precedentemente estratte, per
motivi congeniti o per la piorrea (parodontite), diviene indispensabile intervenire direttamente sull’osso tramite la rigenerazione.
Si tenga infatti presente che l’implantologia consiste nell’inserire un impianto nell’osso, una vite in titanio la cui dimensione
varia da 3,5 a 6 mm di diametro e da 7 a 15 mm di lunghezza.
E’ evidente quindi che l’osso deve essere presente nella zona da trattare in una giusta proporzione.
Lo scopo della rigenerazione è quello di sollecitare il processo fisiologico di rimodellazione e crescita dell’osso, ricorrendo
a varie tecniche, tra cui la meno invasiva è la GBR, ossia rigenerazione ossea guidata che consiste nell’inserimento di biomateriale protetto da una membrana non riassorbibile che ne permette la maturazione e la trasformazione in nuovo osso.
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CASO 1. Paziente di 45 anni con atrofia ossea verticale mascellare
a)
Perdita d’osso causata da parodontite dei 2 premolari superiori
b)
Rigenerazione ossea dopo 6 mesi dall’intervento
c)
Risultato finale con posizionamento corone definitive in ceramica
A
B
C
CASO 2. Paziente di 75 anni con atrofia ossea causata da perimplantite di impianti eseguiti 20 anni prima
d)
Perdita d’osso arcata mascellare superiore sinistra
e)
Rigenerazione ossea dopo 6 mesi
f )
Innesto di gengiva cheratinizzata con posizionamento di viti di guarigione
g)
Corone provvisorie in resina che verranno sostituite con corone definitive dopo 12 mesi
h)
Rx che evidenzia la grave mancanza di osso
i)
Rx dopo 10 mesi dall’intervento di rigenerativa ossea con impianti
D
E
F
G
H
F
CENTRO ODONTOSTOMATOLOGICO
DAINA
VIA CARSO
24027 NEMBRO
TEL. 035.521049 FAX. 035.4127211
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RUBRICHE
MEDICINA
SALUTE E
BELLEZZA
Di Dott. Massimo Buttinoni
Esperto in medicina estetica e
del benessere
[email protected]
TRATTAMENTO ANTICADUTA
AMBULATORIALE
A
nche in assenza di patologie specifiche, i capelli possono indebolirsi, spezzarsi e diradarsi per differenti
fattori.
Il capello, per essere sano, deve mantenere integri tutti i microelementi del quale è composto. L’alimentazione e l’integrazione sono determinanti, perché le sostanze sintetizzate e distribuite nel corpo,
attraverso il sangue vanno a nutrire la base del capello, rinforzandolo.
Anche il massaggio, stimolando il flusso sanguigno locale, ha un effetto rivitalizzante del follicolo che
viene irrorato e nutrito. Vengono così ripristinati i processi metabolici del capello che permettono alle cellule di riprodursi
e vivere. Quando però si ha bisogno di un aiuto a prevenire tali fenomeni, è possibile trattare il cuoio capelluto con microiniezioni di prodotti a base di nutrienti come l’acido ialuronico naturale che permettono di:
• Rallentare la caduta dei capelli
• Ristrutturare e rinforzare il capello
• Reidratare e normalizzare il cuoio capelluto
• Eliminare o ridurre la forfora
ALTERAZIONI DEI CAPELLI
Fattori Esterni: inquinamento atmosferico, sole, sale, tinture, alte temperature, etc. che provocano una compromissione
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della struttura cheratinica rendendo il capello opaco, con la tendenza a spezzarsi e privo di vitalità.
Fattori Interni: scompensi ormonali, carenze nutrizionali, stress emotivi.
Nel maschio la caduta può avere:
- un’evoluzione lenta ed è la più frequente, inizia a 27-35 anni e progredisce lentamente per decenni senza divenire mai
molto grave
- un’evoluzione veloce: inizia a 17-18 anni, si aggrava a 22-23 ed è completamente evoluta a 30-32 anni
Nella donna, anche se meno frequente, può essere legato:
- alla carenza di estrogeni e alla presenza di testosterone convertito in DHT che accorcia la fase anagen e allunga la fase di
riposo con miniaturizzazione del capello.
- a seguito di uno stress psico-fisico
Il trattamento di prevenzione della caduta dei capelli serve per rallentare l’evoluzione delle calvizie e nelle perdite stagionali.
I principi attivi utilizzati sono: l’acido ialuronico non cross-linkato, aminoacidi (arginina, cisteina, glutammina, glicina,
ornitina), le vitamine del gruppo B, sale minerale (zinco gluconato).
Questi elementi portano all’idratazione del cuoio capelluto, alla protezione dagli agenti ossidanti, alla riduzione della forfora, alla nutrizione del derma e del follicolo, alla riduzione della caduta dei capelli e alla ristrutturazione del capello.
Il trattamento viene eseguito dal Medico e prevede mediamente 4-6 sessioni iniettive a distanza di circa 10-14 giorni l’una
dall’altra ed un trattamento di mantenimento ogni 3 / 4 mesi circa.
Il prodotto viene iniettato mediante piccoli aghi su tutta l’area interessata dal problema, mediante una tecnica a pomfi, è
minimamente invasivo e fastidioso.
Il paziente può tornare subito dopo alle normali abitudini di vita.
Dopo queste sessioni la qualità dei capelli migliora visibilmente dalle radici alle punte. I capelli riacquistano forza, morbidezza e lucentezza.
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LA BOTTEGA
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RUBRICHE
RACCONTI
Di Avv. Gianluca Madonna
EXPO: FALLIMENTO DELL’APPALTO
C
i stanno chiedendo, per l’ennesima volta, di mostrare i nostri migliori sorrisi e di prepararci all’apertura
dell’Expo, manifestazione attesa da anni che, a vario titolo, riempie le pagine dei giornali con notizie
di cui raramente dobbiamo orgogliosi. Di essere, almeno per la sua durata, tutti uniti: l’Italia deve fare
bella figura. E poi? Raffiche di indagati e di arresti, pochissimi condannati, e solo chi avrà fatto i soldi
alle spalle di tutti festeggerà gli esiti dell’ultimo malaffare.
Certo conviene anche a noi, sorridere. Diversamente dovremmo fare un’autocritica di cui evidentemente gli italiani non sono capaci.
Mi sembra di vedere il film “Le mani sulla città”, di cinquant’anni fa, e pensare “cavoli non è cambiato nulla”. Non vi sto
invitando a boicottare la manifestazione e a non partecipare, anzi ad andarci più volte, per comprendere quanto talento
sprechiamo. Dove i peggiori vengono salutati come i migliori e il loro successo economico è solo, quanto meno, frutto della
loro disinvoltura.
Eppure una soluzione semplice da decenni c’è. Così disarmante da far pensare che sia dolosamente non voluta. La soluzione
è a priori.
Ancora prima dei sacrosanti decaloghi anti-corruzione, ben delineati già da qualche anno, con i relativi costi per riformare
il sistema alla radice, tra i tanti ricordo quello proposto da Raffaelle Cantone: esclusione permanente dei condannati dalla
vita politica, ricambio generazionale, trasparenza dei partiti, riforma della pubblica amministrazione, legge sulle lobby, intensificazione dei controlli e delle indagini, regolamentazione del conflitto degli interessi…
La vera soluzione è la riforma del contratto d’appalto pubblico che, per come viene per lo più impiegato, è ormai da ritenersi
fallito.
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Cerco di semplificare, senza banalizzare.
In Italia in nome della concorrenza e del risparmio, l’impresa – non infiltrata, che offre il prezzo più basso rispetto a quello
già prefissato, vince la gara. È il cosiddetto prezzo di aggiudicazione. E’ anni che ci prendono in giro in questo modo: regolarmente il prezzo di aggiudicazione e’ di gran lunga inferiore al costo stesso dell’opera. Allora non mi stupisco della raffica di
concordati che rapinano i fornitori e fanno fallire i piccoli imprenditori che non se li possono permettere.
Non mi stupisco dei contributi non versati e del dissanguamento dello Stato costretto ad intervenire in via supplettiva. Le
contestazioni e i ritardi saranno sempre la norma. Le varianti in corso d’opera triplicheranno i costi e finanzieranno le mafie
e i politici corrotti. Lo sfacelo è voluto e finalizzato ad occultare le distorsioni. Non mi stupisco di risparmi sui collaudi o di
collaudi inesistenti perchè nessuno ha pagato per non farli. Che un operaio dica a suo figlio di non passare nella galleria che
ha costruito, in una zona sismica, perché forse lo spessore in cemento armato di 40 cm è diventato di 10.
Questa situazione si ripercuote anche nel “nostro piccolo”: nella centrale via Broseta vi è un scandalosa crepa nell’asfalto a
pochi mesi dal suo rifacimento; in mille altre vie il manto stradale è di un centimetro anziché i prescritti tre centimetri. Fra
qualche anno, ormai abituati a zizzagare tre le buche, ci diranno che sarà tutto da rifare per colpa della neve, anche se non
avrà nevicato! Per un buono lavoro si potrebbe pazientare anche 5 anni, senza richiedere nuovi interventi, pagandolo il giusto.
Immaginate, invece, una piccola, semplice, rivoluzione: partecipano ai lavori pubblici solo imprese a Km 0 e a prezzo fisso,
con un congruo margine di guadagno.
Vince però chi ha dato più garanzie di qualità certificata; chi si assume ogni responsabilità. Vince chi offre la penale più alta
per ritardi, la fideiussione bancaria –autentica- più ampia per garantire ogni sorta di inadempimento. Immaginate che siano
vietate le varianti, anzi che qualcuno paghi, se si verificano, per non averle previste. Che si torni a metterci il nome e la faccia
e non quella di eserciti di prestanome nulla tenenti, in una giungla di S.r.l. Una volta finiti i lavori un ente assegni alle imprese
un punteggio necessario per accedere a gare maggiori. Avremo imprese che possono investire, assumere, programmare strategie, farsi leale concorrenza; un sistema in cui viene voglia di investire anche alle Banche -sane-. Si creerebbe un’economia vera,
in cui si potrebbero risparmiare soldi, sprecati in lievitazioni criminali e in migliaia di inchieste. E forse si potrebbe, finalmente, pensare di abbassare le tasse per non affossare tutto e tutti. Semplice! Con un costo basso, ma evidentemente non voluto.
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LA POP ART
DI ROMERO BRITTO
A BERGAMO
VIA CAMOZZI 134
TEL. 035 222581
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RUBRICHE
UP &DOWN
“LA SCOPERTA DI UN PIATTO NUOVO È PIÙ PREZIOSA PER IL
GENERE UMANO CHE LA SCOPERTA DI UNA NUOVA STELLA.”
C
on questa citazione del celebre gastronomo francese Anthelme Brillat- Savarin, tratta dalla sua opera
“Fisiologia del gusto” del 1825, siamo orgogliosi di presentarvi la nuova rubrica culinaria di BergamoUp:
Up&Down
Attraverso questo spazio, vogliamo raccontarvi in modo sincero e trasparente (e con tanto di scontrino
fiscale!) la nostra esperienza presso locali e ristoranti.
L’obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori un’opinione onesta, veritiera e imparziale, in un tempo in cui è difficile per il
cliente districarsi attraverso l’enorme e variegato puzzle enogastronomico di Bergamo e non solo.
Diversi saranno i parametri che prenderemo in considerazione in questo viaggio alla scoperta dei sapori: dai pregi e difetti
del locale all’atmosfera dell’ambiente, dall’accuratezza del servizio alla varietà della carta dei vini, dal rapporto qualità-prezzo
al gusto delle portate proposte nel menù, naturalmente.
Ogni ristorante verrà presentato con una breve ma esaustiva descrizione, in modo da far comprendere al potenziale commensale quale tipo di cucina e ambiente potrà trovare. Inseriremo naturalmente ogni contatto, numero di telefono e sito
internet, per poi concludere con la “pagella” dei voti (1 stella= sotto la media, 2= nella media, 3= sopra la media).
Nessuna sorpresa per quanto riguarda i prezzi! Ogni review sarà sempre accompagnata dallo scontrino del nostro pranzo o
della nostra cena, in modo che il costo pagato sia limpido e visibile a tutti.
Sperando che questa nuova proposta possa esser gradita e utile, vi auguriamo una piacevole lettura..e che il viaggio nel mondo della cucina e della ristorazione abbia inizio!
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MEXICALI
Via Giovanni Carnovali, 92 Bergamo
OSTERIA DELL’ASSONICA
Via Don Santo Carminati, 9 Sorisole
Il locale è uno dei pochi locali ad offrire specialità Tex-Mex
a Bergamo e provincia.
Si trova a pochi passi dal centro della città, nella zona della
Malpensata, il ristorante Mexicali offre una vasta gamma di
prodotti dal nome squisitamente spagnoleggiante, come, ad
esempio, Enchiladas Verdes (tortillas di mais farcite con pollo e verdure), Ceviche (una specie di insalata di mare) oppure le classiche Fajitas (carne servita su piastre calde e sfrigolanti conditi alla messicana e accompagnati, solitamente, da
fagioli neri), il tutto accompagnato da Tortillas (piadinette
di farina di mais.
L’ambiente è arredato e dipinto con colori caldi, rossi, marroni e arancioni che ricordano proprio l’atmosfera degli Stati
Uniti meridionali e i tavoli di legno aiutano a rendere il locale ancora più accogliente.
L’Osteria Dell’Assonica si trova ad Azzonica, frazione del comune di Sorisole circondata dal verde lussureggiante del Parco
dei Colli. In questo ristorante, il piatto forte è sicuramente il
pesce, cui viene accuratamente affiancata una vasta selezione
di vini. Alcune sale sono state ricavate da locali storci, quindi
risultano più rustiche (pur restando suggestiva e luminosa),
inoltre, le credenze e i lampadari ricercati creano un’atmosfera
magica, determinata anche dai soffitti di pietra e mattoni a vista, mentre la sala principale è più grande e moderna. E’ anche
possibile prenotare un tavolo all’esterno, l’ideale per le calde
giornate estive, dato che la zona (ai piedi della Val Brembana)
è sempre piuttosto fresca.
Il servizio risulta buono, anche quando il locale è pieno. Dato
che è un locale piuttosto famoso, è raccomandata la prenotazione, anche per i giorni feriali.
Up: Cibo tipico
Down: --Cucina: ***
Carta dei vini: *
Atmosfera/Location: ***
Servizio: **
Rapporto qualità/prezzo: **
Up: Location
Down: --Cucina: ***
Carta dei vini: ***
Atmosfera/Location: ***
Servizio: **
Rapporto qualità/prezzo: **
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RUBRICHE
CUCINA
LA RICETTA
Di Chef Alberto Ferrari
FREGULA SARDA ALLA MADRILENA
P
rocedimento:
Cubettate tutto dalle verdure alla carne nella maniera più omogenea possibile.
Partite mettendo in una casseruola grande tutto tranne i fondi, scampi, cozze e vongole che aprirete a
parte.
Portate avanti la cottura della fregola e all’ultiIngredienti per 4 porzioni:
mo unite alle verdure, carne e pesce.
40 gr zucchine
Scolate le cozze, vongole e scampi dal sughetto che si sarà formato
40 gr peperoni
usando il pomodoro e il fondo di carne, che verranno messe come
40 gr carote
decorazione al di sopra della fregola.
40 gr melanzane
Il sughetto bisogna unirlo alla fregola che la aiuterà a prendere
120 gr fregula
colore e sapore.
4 scampi 10\12
160 gr piovra
A cotture ultimate si puo’ partire all’impiatto mettendo come base
160 gr piovra
la fregola bella ricca di prodotti di stagione e al di sopra adagiate
12 vongole
i frutti del mare.
12 cozze
20 gr fondo di carne
che dire....
30 gr salsiccia
3 gr zafferano
30 gr manzo
40 gr pomodoro
buon appetito
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Via Nazionale, 67, 24060 San Paolo D'argon BG
Mart/Dom 12:00 - 14:30 e 19:00 - 23:00
www.lafaraonaristorante.com
Ristorante La Faraona
RUBRICHE
STORIE
SBIRRO MA
NON SOLO
Di Maurizio Lorenzi
CIVILTÀ RANDAGIA
L
a civiltà di un paese è l’insieme degli aspetti culturali di organizzazione politica e sociale di una popolazione.
Nel senso esteso, il termine civiltà richiama inoltre la cortesia, la buona educazione. Ogni passo di ogni amministrazione, specialmente quella pubblica, dovrebbe quindi essere tesa al rispetto della civiltà, nel senso di
perseguire atti e azioni mirate ad ottenere delle conquiste in campo sociale. Solo così potremmo dire di vivere
in un paese evoluto, o perlomeno in grado di cercare di evolversi verso concetti quali il rispetto reciproco ma
anche quelle delle cose e, non ultimo, degli animali.
Ebbene, un paese non si può definire civile quando abbandona al loro destino decine e decine di cani, destinati a divenire
randagi non per scelta, ma per noncuranza sociale o, peggio ancora, per abbandono da parte di chi nemmeno può intuire il
significato del termine civiltà.
Tutti sanno ma nessuno vuole sapere. Strade e luoghi pubblici popolati di animali in cerca di casa, che sopravvivono a stento, in solitaria, oppure unendosi in branchi che, alla lunga, diventano potenziali pericoli per chi li affronta, anche solo per
cercare di portare un aiuto ai suoi componenti.
Oggi accade in Sicilia, a Catania, nei pressi dell’aeroporto Fontanarossa, nel parcheggio di un noto centro commerciale dove
sorge un supermercato francese. Parcheggio la macchina e mi ritrovo davanti dieci cani randagi, forse dodici. Un piccolo
branco con un capo e una serie di seguaci, perlopiù cuccioli. Sono tutti splendidi, occhi scuri, fare giocoso. Provo ad avvicinarmi, circospetto. Faccio qualche foto quando il capo scatta in avanti, dritto verso di me. Fa per mordermi ma per fortuna
so come ci si deve comportare in queste circostanze. Il linguaggio del corpo mi salva. Mi metto di spalle e lui esita, poi fa
marcia indietro.
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Oggi accade in Sicilia, domani in Lombardia. Da nord a sud del bel paese, poco cambia.
I problemi li risolvono i privati con la loro passione, accarezzandosi la coscienza, senza obblighi nè doveri ma solo per amore.
Ma non ha nessun senso che le cose vadano in questa maniera. Stato e regioni e soprattutto comuni, devono recitare la loro
parte. I primi emanino finalmente una legge che introduca la sterilizzazione, i secondi non facciano i sordi e intervengano
quando i cittadini (e ce ne sono molti) segnalano la presenza di povere bestie abbandonate. Non è più tollerabile.
Forse non siamo ancora un paese civile ma sicuramente è giunta l’ora di diventarlo.
I tempi sono maturi.
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ERA ORA ABBIGLIAMENTO - APERTI DAL LUNEDI AL SABATO 09:30-12:00 / 16:00-19:00
VIA PAPA GIOVANNI XXXIII,37 - VILLA DI SERIO 24020 - TEL. 348 2436169
EVENT
V
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P RESENTAZIONE
CAMOZZI 134
enerdì 10 Aprile dalle 18:30 si è svolto l’evento Jeans #7.24 presso il negozio Camozzi 134 di Bergamo.
All’aperitivo offerto dal negozio c’erano molti volti noti della scena bergamasca, il tutto accompagnato
dall’intrattenimento musicale del chitarrista Fabrizio Frigeni.
I Jeans 7.24 nascono nel 2009 in Veneto grazie all’unione di Umberto e Stefano, esperti del denim. La
collezione si basa sulla cura della vestibilità, utilizzando materiali nuovi atti a vestire la donna 7 giorni su
7, 24 ore su 24 e a farla sentire sempre attraente.
Un ringraziamento speciale dallo staff a tutte le partecipazioni!
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Fly UP