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Udine “risparmiosa” vedrà con nuova luce

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Udine “risparmiosa” vedrà con nuova luce
1,00
www.friulisera.it
ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
VOGLIAMO LA VERITA’
FR I U LISE RA aderisce all’appello
della sorella di Giulio Irene Regeni
che chiede che non cali l’oblio
sulla fine del giovane ricercatore.
EDITORIALE
Investire nei
paradisi fiscali,
esterovestire:
tutto legale
Di Fabio Folisi
---------------------------------Il caso Panama Papers, bisogna dirlo, non avrà quasi certamente grosse ripercussioni
giudiziarie. Del resto anche le
recenti vicende italiane che
hanno visto imprenditori, più o
meno noti, finire alla sbarra e
poi assolti per le operazioni di
estero-vestizione e presunta
evasione fiscale, dimostrano
che le norme di legge sono lacunose, probabilmente volutamente lacunose, per consentire, nel marasma legislativo, ampi spazi di manovra a chi
può e vuole dribblare il rapace
fisco. Immaginiamo la frustrazione di quei Pm che forse ancora credendo ingenuamente
che la giustizia possa vincere
sul mondo dei poteri forti e dei
potenti locali, nazionali o internazionali, provano a mettere
una zeppa negli ingranaggi
ben sapendo, e forse è quello il
loro obiettivo, che l'unica “pena” che subiranno questi evasori fiscali legalizzati, sarà la
punizione mediatica.
| CONTINUA A P. 02 |
TRAGEDIA A CODROIPO
CAPOLUOGO FRIULANO Nuovo contratto di illuminazione pubblica da 15 milioni di euro
Udine “risparmiosa”
vedrà con nuova luce
Saranno sostituiti oltre 9 mila punti garantendo bassi consumi | P. 09 |
LA SCUOLA DI POLIZIA SEDE ROMANA DEL SUMMIT
DOPPIO MATCH
INVESTIGATIVO
C A S O R E G E N I : I N I Z I AT O A R O M A I L C O N F R O N T O F R A G L I I N Q U I R E N T I
M E S S I S U L TAV O L O O LT R E 3 0 0 0 PA G I N E D I V E R B A L I , S A R A N N O U T I L I ? | P. 0 4 |
LA DOC REGIONALE
Donna muore
asfissiata dal
fumo in casa
CONCLUSO L’ITER
IL COMITATO HA
APPROVATO IL
DISCIPLINARE
u A Pozzo di Codroipo un altro
incendio, nel giro di pochi mesi,
all'interno di una palazzina Ater.
Diana Maurizio è morta asfissiata a causa del fumo. |P. 08|
u La nuova Doc Friuli o Doc Friuli Venezia Giulia è una realtà che verrà festeggiata già a Vinitaly. Alla gioia di
Shaurli si aggiunge la soddisfazione di
Confcoperative Fvg. |P. 07|
MAIL [email protected]
ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
2
ARGOMENTI
DEL GIORNO
EDITORIALE Prosegue dalla prima
Investire in paradisi fiscali
ed esterovestizioni tutto legale
..........................................................................
...
... FABIO FOLISI
... [email protected]
.
Quel pubblico ludibrio che però viene poi
facilmente esorcizzato dalla faccia di
bronzo di questi signori che del loro evadere il fisco fanno filosofia di “giusta”
pratica imprenditoriale, secondo la tesi
che la salvaguardia del proprio capitale li
costringe a cercare strade di “risparmio”. Lo devono fare, poverini,
perchè è giusto salvaguardare i loro danari e compiere tutto ciò che è
legalmente plausibile anche se etica e moralità direbbero altro. Ci sono
poi quelli che, per ammorbidire la carica mediatica, preventivamente,
comprano tv o giornali o cercano di condizionarne l'azione con ricatti
pubblicitari, quando non con pressioni politiche trasversali. Un male
che non è solo italiano, intendiamoci, ma che in Italia, con i livelli di
tassazione più elevati al mondo e un guazzabuglio di leggi tributarie
costruite ad hoc per essere “interpretate”, trova la sua sublimazione e
una platea di potenziali “evasori” molto attenta ai varchi legislativi.
Questo grazie al fatto che di studi legali e tributari Mossack Fonseca ne
esistono molti anche in Italia, dove certe esterovestizioni, con trasferimenti societari nei paradisi fiscali chiaramente opache e collateralmente di malaffare, sono fluidificate da norme in “odore”di legalità ma
che puzzano di immoralità. Ma basterà il solo “profumo della regolarità” agli agguerriti studi legali per vincere in Tribunale o alla peggio
arrivare alla prescrizione. Quindi, nella consapevolezza che la partita è
quasi dappertutto sostanzialmente mediatica, i giornalisti del quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, che hanno ricevuto per primi i plichi
virtuali da Panama, hanno pazientato un anno, coinvolgendo i colleghi
dell’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) e più
di 100 testate, prima di dar fuoco alle polveri. Si è deciso di centellinare
nomi e liste così da avere un effetto sulla pubblica opinione più a lungo
possibile e forse maggiormente “punitivo”. Certo l'attesa è stata determinata anche dal fatto di controllare nomi e file, per avere certezza
della attendibilità e genuinità della documentazione ricevuta, evitando
di incorrere in errori che avrebbero consentito un generale discredito
dell'inchiesta dando la possibilità a molti di affermare plateali e roboanti dichiarazioni di estraneità, che come abbiamo visto, nonostante
l'evidenza, vi sono state lo stesso. Insomma le migliaia di informazioni
che svelano quarant’anni di malefatte saranno instillate nelle colonne
dei giornali aderenti al consorzio giornalistico investigativo (per L'Italia L'Espresso) con una paziente somministrazione per evitare un
overdose informativa e forse giudiziaria che potrebbe vanificare i benefici sociali di una corretta progressiva constatazione di uno scenario
che dire inquietante è poco. La nausea globale dall'aver scoperchiato
questa fogna, purtroppo, c'è da temere, non avrà effetti di sistema ma
vedrà solo l'eventuale uscita di scena di personaggi “minori” come il
premier islandese già dimesso. Del resto più è la platea dei colpevoli
meno pesa la colpevolezza e considerando che lo studio Mossack Fonseca non è l'unico nel mondo che opera come intermediario nei paradisi
fiscali, è facile sospettare che le persone coinvolte in questo tipo di affari
di fiscal-riciclaggio, non sono solo quelle venute alla luce da Panama
ma che in realtà il contagio è stato cento o mille volte superiore. Pensare
che rischieranno di più penalmente gli italiani che evaderanno il canone
Rai in bolletta elettrica. Quelli si saranno contribuenti infedeli da mettere in galera fino a 4 anni.
NOTIZIE UE Presentate le “opzioni” per la riforma del sistema ingressi
Ok alle modifiche a “Dublino”
ma dopo l’estate a flussi finiti
Sulla
carta si vuole un sistema più equo di ripartizione rifugiati
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
uLa Commissione Europea ha avviato il processo di riforma del sistema europeo comune di asilo
(CEAS) proponendo diverse opzioni per un sistema sostenibile ed
equo di ripartizione dei richiedenti
asilo tra gli Stati membri. In sostanza si vorrebbe istituire un sistema di Dublino sostenibile ed equo
per determinare lo Stato membro
competente per i richiedenti asilo:
per affrontare meglio un elevato
numero di arrivi e assicurare una
ripartizione equa delle responsabilità, la Commissione potrebbe proporre di modificare il regolamento
Dublino: o razionalizzandolo e integrandolo con un meccanismo
correttivo per assicurarne l'equità,
o adottando un nuovo sistema basato su un diverso principio di ripartizione. In sostanza la proposta
è quella fatta da tempo da Italia e
Grecia che si trovano più di ogni
altri a sostenere l’impatto degli ingressi di migranti e profughi da
sud. Detto questo però va aggiunto
che la discussione sulla proposta
andrà per le lunghe, il sospetto se
non la certezza è che si voglia andare dopo l’estate per evitare che le
modifiche sul sistema degli ingressi vada ad interferire con la
scadenza referendaria inglese, la
famigerata Brexit. La vera e propria proposta legislativa infatti sarà presentata dalla Commissione
probabilmente prima dell'estate e
terrà conto delle posizioni che
emergeranno dalle discussioni e
negoziati fra gli Stati membri (si sa
già che i Paesi dell'Europa centro
orientale preferirebbero mantenere il sistema di Dublino), e dal dibattito al Parlamento europeo e
nelle opinioni pubbliche, ma non
vedrà concreta luce se non a ridosso dell’inverno. Fosse così i paesi
del mediterraneo dovrebbero sostenere l’enorme peso dei flussi
provenienti dal nord africa per tutto il periodo dove le traversate via
mare sono più frequenti grazia alla
stagione. Insomma la maggiore armonizzazione delle norme e procedure di asilo per creare condizioni omogenee in tutta Europa continua ad essere una chimera ora che
si è risolta teoricamente la questione dei flussi lungo la rotta Balcanica con l’accordo Ue-Turchia.
Ma c’è una seconda questione che
è arrivata sui tavoli di Bruxelles ed
è, dicono dalla Ue, la necessità di
accelerare, facilitare e rafforzare le
procedure di controllo di frontiera
per i cittadini di paesi terzi diretti
nell'UE. Questo l’obiettivo della
nuova proposta di regolamento
presentata dalla Commissione Europea per istituire un sistema di ingressi/uscite (EES) che “permetterà di modernizzare la gestione delle frontiere esterne migliorando la
qualità e l'efficacia dei controlli e
aiuterà gli Stati membri a far fronte
all'aumento dei flussi di viaggiatori in entrata e in uscita dall'UE”. La
proposta di legge in esame fa parte
del più ampio pacchetto "frontiere
intelligenti" che definisce il ruolo
dei sistemi di informazione per il
Schengen (non superiore a 90 giorni nell'arco di 180 giorni). Il sistema registrerà i nomi, il tipo di documento di viaggio e i dati biometrici, nonché la data e il luogo di ingresso e di uscita. Ciò agevolerà
l'attraversamento delle frontiere
per i viaggiatori in regola e permetterà di individuare coloro che sono
rimasti nell'UE dopo la scadenza
del periodo autorizzato e di identificare le persone prive di documenti nello spazio Schengen. Il sistema registrerà anche i respingimenti. Il sistema di ingressi/uscite
sostituirà l'attuale sistema di timbratura manuale dei passaporti che
è dispendioso in termini di tempo,
non fornisce dati affidabili sugli attraversamenti di frontiera e non
miglioramento della gestione delle frontiere esterne, della sicurezza
interna e delle strategie di lotta
contro il terrorismo e la criminalità
organizzata. "L'utilizzazione di
nuove tecnologie renderà più agevole la gestione dei flussi di viaggiatori che giungono alle nostre
frontiere esterne e la lotta contro
l'immigrazione irregolare e migliorerà la sicurezza interna”, ha
commentato Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per
la Migrazione, gli affari interni e la
cittadinanza. “Oggi affrontiamo
una reale carenza dei nostri sistemi
di informazione e prendiamo misure concrete per rendere le nostre
frontiere più sicure, intelligenti ed
efficaci per i viaggiatori che si dirigono, in numero crescente, nell'UE". Il sistema di ingressi/uscite
proposto consentirà una gestione
efficace dei soggiorni di breve durata autorizzati e una maggiore automazione dei controlli alle frontiere, permettendo anche di individuare più facilmente i documenti
contraffatti e le false identità. Il sistema si applicherà a tutti i cittadini
di paesi terzi ammessi per un soggiorno di breve durata nello spazio
consente di individuare chi rimane
nello spazio Schengen dopo la scadenza del periodo autorizzato né di
affrontare situazioni in cui i documenti di viaggio siano stati perduti
o distrutti. Il sistema proposto memorizza i dati alfanumerici e biometrici (una combinazione di
quattro impronte digitali e dell'immagine del volto). Sono previsti
meccanismi adeguati di salvaguardia per la protezione dei dati e
regole rigorose sul diritto di accesso in conformità alle norme UE
sulla protezione dei dati. Il sistema
consiste in una banca dati centrale
collegata a punti di accesso nazionali. Il sistema di ingressi/uscite
sarà interoperativo con il VIS (sistema di informazione visti). Il
progetto di regolamento prevede
che le autorità di contrasto degli
Stati membri e l'Europol abbiano
accesso all'EES sulla base di condizioni rigorosamente definite. Il
pacchetto comprende anche una
proposta riveduta di regolamento
che modifica il codice frontiere
Schengen al fine di integrare le
modifiche tecniche derivanti dal
sistema di ingressi/uscite proposto.
FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected]
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l VERSIONE DIGITALE: PROVIDER: ONE.COM, KALVEBOD BRYGGE 24 DK-1560 COPENAGHEN V, DANIMARCA l TIPOGRAFIA SPECIALI: MEDIASTAMPA S.R.L. VIA DEL LITOGRAFO 4 BOLOGNA. TEL: 03928288201
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ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
MAIL [email protected]
PRIMO PIANO
L’INCONTRO La delegazione egiziana è stata 5 ore a colloquio con il procuratore Pignatone
Regeni: vertice investigatori
sul tavolo 3000 pagine in arabo
Editoriale
del Times sulla vicenda del giovane ricercatore: “c’è qualcosa di marcio nello Stato egiziano”
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
...
.
u La delegazione egiziana composta da magistrati e inquirenti
che si stanno occupando della
morte di Giulio Regeni a Il Cairo
ha lasciato il Centro conferenze
internazionali presso la Scuola superiore di polizia di via del Vignola a Roma, dove da stamattina è in
corso di svolgimento la riunione
con gli investigatori e i magistrati
italiani sul caso. All'interno della
struttura sono rimasti fino al tardo
pomeriggio il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, il sostituto Sergio Colaiocco e gli investigatori dello Sco della Polizia e
del Ros dei Carabinieri per fare un
punto della situazione e analizzare
le 3000 pagine di verbali, pare
gran parte in arabo, portate
dall’Egitto. Di certo nella giornata
di domani è previsto un nuovo incontro con gli egiziani. Della delegazione egiziana fanno parte il
generale Adel Gaffar e il brigadiere generale Alaa Abdel Megid, dei
servizi centrali della polizia egiziana, il vicedirettore della polizia
criminale del governatorato di Giza, maggiore Mostafa Meabed, e
poi due magistrati della Procura
del Cairo, Mostafa Soliman e
Mohamed Hamdy El Sayed. L'attenzione si concentra sui docu-
Domani la seconda
giornata di incontri fra
gli investigatori
menti arrivati dal Cairo: appunto
tremila pagine che erano duemila
fino a pochi giorni fa, con "oltre
200 verbali di testimonianze", dicono dalla capitale egiziana. Ci sarebbero anche "le registrazioni
delle videocamere di sorveglianza", un "registro delle chiamate
del suo telefono portatile", "il rapporto di medicina legale sull'autopsia" e "le testimonianze di ufficiali e amici della vittima". Intanto una fonte giudiziaria citata
dal quotidiano al-Masry al-Youm
afferma che una parte della delegazione egiziana "potrebbe" incontrare la famiglia del ricercatore
per "porgerle le condoglianze e rispondere a sue eventuali domande". La famiglia Regeni, tuttavia,
tramite il proprio legale ha fatto sapere di non aver ricevuto dagli egi-
IL CONVOGLIO D’AUTO. L’arrivo della delegazione egiziana al Centro conferenze internazionali presso la Scuola superiore di polizia
ziani alcuna richiesta d'incontro.
La vicenda della vista degli inquirenti dal Cairo a Roma non è invece passata inosservata sulla
stampa internazionale, questa
mattina particolarmente duro ill
quotidiano londinese Times. "L'omicidio di Giulio Regeni fa emergere qualcosa di marcio nello Stato egiziano" scrive il prestigioso
giornale londinese in un editoriale
dal titolo 'Tirannia al Cairo'. "Il
presidente Al Sisi ha promesso all'Italia la verità ma, fino ad ora,
dall'Egitto c'è stato solo offuscamento", spiega il Times ai propri
lettori. Secondo il giornale inglese
fra l'altro l'omicidio Regeni non è
una "atrocità isolata" ma il risultato di una repressione che sta andando avanti da anni. E questo non
potrà che isolare l'Egitto a livello
internazionale. Un messaggio per
il presidente al Sisi che nella vicenda appare sempre di più in difficoltà. E forse anche per questo
proprio mentre si svolgeva il vertice degli “investigatori” dal Cairo
sono arrivate nuove rassicurazioni
dell'Egitto. Il ministro degli Esteri
egiziano Sameh Shoukry in un'intervista all'emittente televisiva al
Arabiya ha infatti ribadito che il
caso è stato affrontato "in modo
trasparente". "L'Egitto - ha detto è intenzionato a mantenere i suoi
stretti legami con l'Italia. Abbiamo
aperto le nostre porte agli investigatori italiani per permettergli di
prendere parte alle indagini".
il figlio è scomparso in Egitto da 1000 giorni
Una lettera da madre a madre:
mamma di Giulio, ti invidio....
Una lettera pubblicata dal Corriere della Sera online riporta quanto
.scrive alla madre di Giulio Regeni
una donna egiziana mamma di un
ragazzo scomparso in Egitto nel
2013.
u Cara Paola Regeni,
sono passati mille giorni dal
rapimento di mio figlio, Amr
Ibrahim Metwalli, che è stato
nascosto nelle carceri del potere egiziano. Ho ascoltato le
tue parole, mentre chiedevi
giustizia (il termine può essere anche tradotto con «vendetta», ndr) nei confronti degli
assassini di tuo figlio Giulio in
terra d’Egitto. Sentivo dentro
di me il dolore che portavi addosso, che è simile a quello
che io vivo da mille giorni. Ti
faccio le condoglianze per la
perdita di tuo figlio, in questo
modo orrendo e atroce, disumano. Condivido la tristezza e
l’amarezza. Malgrado tutto
questo, ti invidio per questo
coraggio nel presentare le tue
richieste determinate, ti invi-
dio questo interesse del tuo
governo per la causa di tuo figlio e, scusami, ti invidio per
aver potuto rivedere tuo figlio,
anche se questo incontro è
stato tragico. Tu almeno l’hai
rivisto ed hai avuto una certezza, hai conosciuto il suo
destino e la tua angoscia si diraderà con il corso della giustizia contro i suoi assassini.
Io e mille altre madri egiziane
vorremmo rivedere i nostri figli, anche se fossero avvolti in
un vestito bianco, macchiato
del loro stesso sangue, anche
se fossero presentati alla procura con il volto tumefatto
dalla tortura subita ed anche
se li vedessimo condotti
all’impiccagione... Ma almeno
vorremmo rivederli. Vorremmo vedere che i media del mio
Paese parlassero del caso dei
nostri figli scomparsi e delle
nostre tragedie, invece di rivolgere a noi le accuse di raccontare bugie, accrescendo
così le nostre sofferenze. Vor-
remmo che un procuratore ci
desse un po’ di ascolto, come
ha fatto la giustizia italiana
nel vostro caso, e desse corso
alla giustizia anche qui, per riportare alle nostre famiglie un
minimo di diritti.
Signora Regeni, io e altre centinaia di mamme egiziane ti
diciamo che i nostri cuori sono con te, ti esprimiamo le nostre condoglianze e siamo al
tuo fianco, le nostre mani
stringono le tue... E’ tutto
quello che possiamo fare, ti
diciamo che la causa di tuo figlio è la nostra e ti diciamo anche che la causa dei nostri figli è nelle tue mani. La scoperta della verità nella causa
di Giulio riporterà a noi i nostri
figli e i nostri diritti. E ti diciamo anche che i nostri cuori si
calmeranno soltanto quando
tu e la tua famiglia otterrete
giustizia.
L’autrice di questa lettera, è la
madre di Amr Ibrahim Metwalli.
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ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
MAIL [email protected]
CRONACA
L’INTERROGATORIO. l’ex ministro non indagata ascoltata come persona informata sui fatti
Inchiesta “Tempa rossa”
Guidi tre ore in Procura
SEQUESTRATE ARMI
Quattro
foreign fighter
arrestati in
Danimarca
“Ho risposto a tutte le loro domande e ho appreso di essere persona offesa”
.............................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u E' apparsa sollevata, almeno nelle
dichiarazioni tramite una nota, l'ex
ministro Federica Guidi dopo l'incontro con i magistrati di Potenza
che indagano sul “caso petrolio” o
almeno così ha voluto apparire. I pm
hanno sentito l'ex ministro in particolare per due aspetti dell'inchiesta
al centro del filone "Tempa Rossa".
Il primo riguarda l'intercettazione
del novembre 2014 con il compagno
Gianluca Gemelli (indagato) sull'emendamento alla Legge di Stabilità
Il verbale della sua
testimonianza è stato
secretato dai magistrati
proprio per "Tempa Rossa". Il secondo aspetto, invece, riguarda il
ruolo che Gemelli, il compagno della Guidi, avrebbe avuto nella genesi
e nella definizione dello stesso
emendamento e, più in generale,
dell'attività dell'ex ministra rispetto
agli interessi delle compagnie petrolifere. Si tratta - per usare le parole di
uno degli indagati, il dirigente della
Total, Giuseppe Cobianchi - della
"strada gemellica", una "scorciatoia", con il chiaro riferimento proprio a Gemelli, che le compagnie e le
imprese, non soltanto di Tempa Rossa, avevano individuato per risolvere i loro problemi, accelerando le
procedure previste, grazie al legame
tra l'imprenditore e l'esponente del
Governo. Oggi dopo l'interrogatorio, come accennato in apertura, la
Guidi ha emesso un comunicato:
"Vorrei prima di tutti ringraziare i
magistrati per avermi dato la possibilità in tempi così brevi di chiarire
questa vicenda così spiacevole per
L’EX MINISTRO. Federica Guidi
me. Ho risposto a tutte le loro domande. Dal punto di vista giuridico
ho appreso definitivamente di essere
persona offesa". Così l'ex ministro
dello Sviluppo economico, Federica
Guidi, nel comunicato diffuso al termine della sua audizione presso la
procura di Potenza che indaga sulle
attività petrolifere nella Regione
Basilicata. Guidi è stata in procura
per circa tre ore e ha lasciato il palazzo di giustizia di Potenza da un
uscita secondaria senza incontrare i
giornalisti. Inoltre il verbale della
sua testimonianza è stato secretato
dalla Procura cosa che fa sospettare
che vi siano alcune ricostruzioni di
fatti imbrazzanti magari per altri
esponenti politici e di governo. Prima di essere ascoltata dagli inquirenti, un collaboratore dell'ex ministro aveva fatto sapere che stava valutando se parlare alla stampa, ma
che lo avrebbe concordato con la
procura che evidentemente, anche
per via della secretazione dell'inte-
rogatorio, deve averla invitta al silenzio. Come è noto l'ex ministro è
stata sentita come persona informata
sui fatti. Intanto hanno fatto scalpore
le nuove intercettazioni, la divulgazione di alcune di queste forse i non
era proprio indispensabili se non deliniare un quadro di sudditanza o di
presunta tale fra la Guidi ed il suo
compagno Gemelli: "Non sono una
sguattera" "Non fai altro che chiedermi favori, con me ti comporti come un sultano... mi sono rotta... a 46
anni... tu siccome stai con me e hai un
figlio con me, mi tratti come una
sguattera del Guatemala". Certamente più significativa la conversazione fra Gemelli, l'ex funzionario
della Ragioneria di Stato e poi consulente del ministero dello Sviluppo
economico, Valter Pastena, che fa
riferimento a un dossier, contenente
anche materiale fotografico, che riguarda l'attuale ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il dossier
conterrebbe elementi di un rapporto
tra lo stesso Delrio ed esponenti della 'ndrangheta: "E adesso", dice Pastena, "ci stanno le foto di Delrio con
questi". Il riferimento è a un clan
operante tra Mantova e Reggio Emilia, denominati nell'intercettazione
'Cutresi'. Una vicenda già chiarita
dalal quale del rio è uscito totalmente pulito. Poi in un altra conversazione ecco entrae in gioco Padoan, De
Vincenti e il "Quartierino" E' proprio l'ex ministra a parlare del suo ex
vice Claudio De Vincenti e del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: "Sai chi lo ha messo li', Padoan, Innocenti, l'hai capito chi gliel'ho messo Padoan? Sempre quel
quartierino li'". Parlando con Gemelli, la Guidi - secondo le conclusioni degli investigatori - sottolineava che "De Vincenti era la sua rovina". Subito dopo, però, la Guidi aggiungeva: "Però siccome è diciamo
amico di quel tuo clan lì,... prova a
prenderci le misure anche tu, Gianluca", concludeva. Gemelli e la
Guidi, sempre dalle intercettazioni
che ormai arrivano ai giornali come
fossero il calendario di Frate Indovino, litigarono per una vicenda riguardante "Aeroporti Toscani". Alla richiesta di aiutarlo, l'ex ministra
si sfoga: "Questa cosa mi mette in
difficoltà". Il compagno le rinfaccia
di essersi messa "a completa disposizione del presidente di 'Aeroporti
toscani'. Per lui ti sei esposta, per me
no". Insomma un quadro di relazioni
che emerge non è per nulla edificante anche se non dovessero esserci risvolti di natura giudiziaria il teatrino
governativo che emerge dovrebbe
far riflettere il premier almeno sul
fatto che dovrebbe sceglere meglio
ministri e collaboratori. Ma si sa dato che lui non sbaglia mai la colpa
alla fine sarà dei magistrati, già indicati e prossimamente dei giornalisti e della loro mania di pubblicare le
intercettazioni.
u La polizia danese ha arrestato quattro presunti appartenenti all'Isis sequestrando armi e
munizioni.
I quattro sono stati fermati vicino Copenaghen, almeno secondo quanto riferito dal portavoce della polizia Mads Jensen.
Non è chiaro se i sospetti stessero o meno preparando un attacco terroristico.
I quattro arrestati potrebbero
essere miliziani rientrati dalla
Siria per compiere attacchi, ha
detto la polizia, aggiungendo
che non sono esclusi ulteriori
arresti.
Il ministro della Giustizia Soren
Pind ha detto che è troppo presto per stabilire quali fossero i
piani degli arrestati, ma ha rilevato che i combattenti jihadisti
rientrati dalla Siria e dall'Iraq oltre 120 danesi - "costituiscono una minaccia contro la Danimarca per l'esperienza acquisita sul campo".
In sostanza questi foreign fighter potrebbero essere rientrati proprio per organizzare degli attacchi in Europa, non è infatti chiaro se gli eventuali
obiettivi potevano essere a Copenaghen o come qualcuno
sospetta in Germania.
MAIL [email protected]
ANNO I
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GIOVEDI 7 APRILE 2016
5
ECONOMIA
PROGETTO OPEN FIBER. Renzi: entro il 2020 tutti a 30 Megabit
IN BREVE
Banda larga: si punta su Enel
FINMECCANICA
Il colosso elettrico stanzia 2,5 mld e apre agli altri operatori
u L'ex presidente e ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi e l'ex ad di
AgustaWestland Bruno Spagnolini sono stati condannati rispettivamente a 4 anni e mezzo e a 4
anni in appello a Milano nell'ambito del processo con al centro presunte tangenti per un appalto da
560 milioni di euro per la vendita
al governo di Delhi di 12 elicotteri.
Le accuse sono corruzione internazionale e false fatturazioni. Il pg
aveva chiesto di condannare i
due a 6 e 5 anni di carcere.
u «L'Italia ha come obiettivo da
qui al 2020 di coprire il 100% a
30 mega bps e arrivare al 50% di
abbonamenti a 100 mega bps».
Una dichiarazione roboante del
premier Renzi a cui non eravamo più abituati, ma che sarebbe
interessante ricordare allo scadere della data indicata, per renderne conto a qualcuno di quan-
to promesso.
L’occasione è stata la presentazione del piano sulla banda larga, un progetto che Enel prevede di realizzare in 224 città, insieme ai privati. Entro breve (29
aprile) la prima gara per la banda larga a Perugia, Bari, Venezia, Catania e Cagliari.
Sul fronte delle risorse stanzia-
FIBRA OTTICA. Connessioni internet ad alta velocità
te, il premier ha citato un fondo
statale da 4,9 miliardi, di cui 3,5
già stanziati. «Pur continuando
a fare la sua parte su energia tradizionale ed elettrica - aggiunge
Renzi - Enel avrà un ruolo strategico per lo sviluppo della banda larga. Il piano “Enel Open Fiber” rappresenta un ulteriore
tassello prevedendo investimenti aggiuntivi per 2,5 miliardi dedicati allo sviluppo della
rete, senza preclusioni per la
partecipazione di altri investitori. L’ad di Enel, Francesco Starace ha precisato che i partner
finanziari del progetto saranno
selezionati dopo l’estate. È già
stata raggiunta una intesa di
massima tra i vertici di Enel
Open Fiber, Wind e Vodafone.
Se per il colosso elettrico, il business della banda larga potrebbe diventare addirittura strategico, non è ancora chiaro il ruolo
che svolgerà Telecom. Starace,
sul tema ha dichiarato: «Sarebbe fantastico se Telecom facesse parte della partita. Ci siamo
rivolti per primi a loro, ma siamo aperti a qualunque soluzione
con tutti gli operatori».
©
Condannati Spagnolini
e Orsi per corruzione
LA RICERCA
A Nordest il primo
computer quantico
u Sarà un centro di ricerca italiano, la Fondazione Bruno Kessler
di Trento, a guidare il consorzio
europeo Supertwin che nei prossimi tre anni realizzerà il primo
prototipo di microscopio quantistico.
Si tratta di un progetto scientifico - industriale, il cui sviluppo tecnologico
è gestito dal partenr industriale
A.P.E. Research (impresa
dell’AREA Science Park) di Trieste,
leader nei settori della microscopia e
delle nanotecnologie.
Obiettivo del progetto è superare i limiti dell’ottica classica per mettere a
punto un microscopio di nuova generazione, in grado di sfruttare le proprietà dei fotoni “gemelli”, particelle
elementari di luce teorizzate dalla fisica quantistica. Risultato: osservare
a livello nanometrico singole molecole di virus o di proteine.
VISCO
Senza Bce l’Italia
ancora in recessione
u Senza l'impulso monetario dato dalle misure espansive della
Bce tra il giugno 2014 e lo scorso
mese di dicembre, «la recessione
in Italia sarebbe finita solo nel
2017 e l'inflazione sarebbe rimasta negativa per tutto il triennio
2015-2017». Lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia e
membro del Consiglio direttivo
della Bce Ignazio Visco. «Rinnovi
contrattuali senza incrementi salariali - ha aggiunto - avrà effetti
negativi sui consumi se l’inflazione sarà inferiore alle stime».
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ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
MAIL [email protected]
ECONOMIA / Regione
CCIAA DI UDINE
L’ACCORDO. Siglata oggi la nuova convenzione “Nuove Imprese” per le neo aziende
Confartigianato e Confidi
credito “facile” per le Pmi
IL CORSO
Per questa intesa trilaterale platea allargata non solo per giovani imprenditori Finanziare la
internazionalizzazione
tassi di interesse particolarmente bassi e garanzie forti fino all’80% del credito
u FIRMATA oggi la nuova convenzione “Nuove imprese 2016” nella
sede di Confartigianato Udine dal
presidente di Confidimprese Fvg
Roberto Vicentini e Franco Buttazzoni, vicepresidente vicario di Confartigianato-Imprese Udine con delega al credito affiancato da Michela
Sclausero e da Francesco Roiatti rispettivamente presidenti provinciali del Movimento Donne Impresa e
del Movimento Giovani Imprenditori.
L’obiettivo dell’accordo è di rilasciare ampie garanzie che possono
arrivare fino all’80% ad imprese costituite da meno di 36 mesi dalla data
della domanda, che beneficeranno
di tassi particolarmente favorevoli
indicativamente compresi tra
1,95% ed il 4,60% a seconda della
tipologia dell’operazione e della fascia di rischio.
La platea dei potenziali beneficiari
di questo “credito facile” è particolarmente ampia, stimata in migliaia
di soggetti. Oltre ai giovani imprenditori o imprenditrici della provin-
FINANZIAMENTO. Credito agevolato per le imprese del Fvg
cia di Udine, infatti, posso accedere
a tale convenzione anche imprenditori “meno giovani”, di età compresa tra 40 e 50 anni.
LA CONVENZIONE. Michela
Sclausero Francesco Roiatti hanno
confermato che la nuova convenzione conserva lo schema “triangolare”: Confartigianato-Imprese Udine, Confidimprese Fvg e istituti di
credito selezionati e offre condizio-
ni di favore e certe (garanzie forti,
tassi di favore, assistenza gestionale
gratuita) a favore dei neo-imprenditori. Tra le condizioni di maggior favore figurano senz’altro quelle relative ai tassi di interesse, a seconda
della tipologia di operazione e della
fascia di rischio.
E soprattutto con la garanzia di Confidimprese Fvg sarà possibile per
tutti i neo imprenditori con un’attività avviata non oltre i 3 anni di poter
accedere al credito anche se in assenza di super garanzie.
Vicentini ha concluso: «Siamo convinti che questa attività possa e debba continuare ad incrementarsi ulteriormente, perseguendo indubbie finalità di tipo sociale a beneficio
dell’intero territorio regionale».
Negli ultimi 10 anni sono state finanziate 332 operazioni per un totale di 11,4 milioni di euro, assistite da
6,4 milioni di euro. Nel 59% dei casi
i finanziamenti sono andati a vantaggio di giovani imprenditori e nel
restante 41% dei casi a favore di progetti di imprenditoria femminile.
Anapa Rete imprese e Confcommercio PALAZZO TORRIANI. Convegno di Innova Fvg
Crescere insieme L’Eco-magnesio
L’alleanza nazionale si consolida in Fvg Una alternativa al cromo esavalente
siglata una intesa sinergica in regione
incontro sullo stato dell’arte sul tema
u Dopo l’ingresso di Anapa Rete
ImpreseAgenzie nell’alveo di Confcommercio nazionale, l’associazione agenti professionisti di assicurazione ha siglato oggi una intesa anche a livello regionale. Il presidente
di Confcommergio Fvg, Alberto
Marchiori, e di Anapa Rete ImpresAgenzia Fvg, Angelo Migliorini,
hanno siglato una vera e propria alleanza. Come spiega meglio Marchiori, l’intesa odierna «segue una
consolidata tradizione di buoni rapporti tra le maggiori associazioni di
categoria del terziario e gli operatori
del settore assicurativo».
Migliorini, da parte sua, fa sapere
che «Anapa Imprese agenzie di assicurazione copre oltre il 60% della
raccolta della spesa assicurativa con
14 gruppi agenti delle primarie imprese che sono i fondatori e protago-
nisti dell’associazione. Con questo
accordo vogliamo crescere in sinergia con Confcommercio, che rappresenta un punto di riferimento per
la categoria».
La presentazione ufficiale del programma di azione di Anapa e i contenuti della convenzione con Confcommercio saranno presentati il 14
aprile presso il municipio di Palmanova.
Il Consorzio Innova Fvg, in collaborazione con Confindustria Udine, organizza un convegno lunedì
11 aprile, con inizio alle ore 14.15,
a palazzo Torriani, nell’ambito
del “progetto Nanocoat”.
La giornata sarà dedicata alla presentazione degli studi commissionati dal Consorzio Innova Fvg,
nell’ambito del progetto Nanocoat relativi alle tecnologie e ai
materiali sostitutivi del cromo
esavalente e all’ECO-magnesio.
I temi connessi alla pericolosità
del cromo esavalente Cr(VI) per
uomo e ambiente sono emersi già
da diversi anni. La Direttiva del
Parlamento europeo sulla protezione dei lavoratori dai rischi correlati all’esposizione lavorativa a
sostanze carcinogene e mutagene
2004/37/EC prevede che ogni Sta-
to membro imponga la riduzione e
la sostituzione del Cr(VI).
L’ECO-Magnesio rappresenta la
risposta alla problematica ambientale finora strettamente legata
al processo di trasformazione del
magnesio. Si tratta di una nuova tipologia di lega che permette il processo di pressofusione in aria senza l’aggiunta di gas passivanti. Oltre a vantaggi ambientali, legati al
processo produttivo, e di sicurezza le leghe di ECO-magnesio hanno prestazioni migliori in termini
meccanici, termici e di ossidazione.
Lo studio, realizzato da Matech Parco Scientifico e Tecnologico
Galileo, mette a confronto tecniche di lavorazione, caratteristiche
e applicazioni delle leghe di magnesio e di ECO-magnesio.
u Le imprese che si internazionalizzano o intendono realizzare parte del loro fatturato
all’estero hanno a disposizione
una serie di strumenti, regionali
e nazionali, spesso scarsamente conosciuti o utilizzati. Per
presentare strumenti e opportunità di finanziamento la Camera di Commercio di Udine,
con la sua Azienda speciale
I.Ter-Formazione, promuove un
corso in due nuove date, giovedì 14(14.30 - 18.30)e venerdì 22
(9 - 13). Le lezioni saranno tenute da Federico Barcherini,
consulenteaziendale e socio
qualificato Apco-Cmc (Associazione consulenti di direzione
e organizzazione aziendale) e i
destinatari sono in particolare
responsabili di uffici amministrazione e finanza, addetti degli uffici acquisti e back-office
commerciale delle imprese del
territorio. Al corso, si approfondiranno soprattutto gli strumenti più utili a favorire l’espansione commerciale e l’internazionalizzazione delle Pmi.
ALERT
Le comunicazioni
ingannevoli alle Pmi
u Comunicazioni potenzialmente ingannevoli alle imprese:
la Camera di Commercio fa appello agli imprenditori friulani,
ancora una volta, affinché prestino la massima attenzione,
poiché molti di loro, in questi
giorni, stanno ricevendo – come purtroppo è spesso accaduto anche in passato, in alcuni
periodi dell’anno – richieste di
pagamento di vario genere, che
nulla hanno a che fare con la
Cciaa o suoi adempimenti. In
particolare, diverse imprese
hanno segnalato agli uffici camerali di aver ricevuto via posta
un bollettino di pagamento su
conto corrente, già compilato
con i dati dell’impresa ricevente, per una non meglio specificata iscrizione a un portale
multiservizi. In evidenza, la data
di scadenza e l’importo del pagamento.La Camera di Commercio richiama dunque gli imprenditori a prestare la massima attenzione
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ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
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REGIONE
La polemica su Aviano
LA CONFERMA. Concluso l’iter col parere favorevole espresso dal Comitato nazionale
La Doc Friuli Venezia Giulia è realtà
“licenziato” il disciplinare da Roma
TELESCA FA
CHIAREZZA SUL
RUOLO DEL CRO
Soddisfatto l’assessore Shaurli: una soddisfazione da condividere con tutti
euforici i vertici di Confcooperative Fvg: un risultato importante per la filiera
.............................................................
...
... GAETANO SPATARO
... [email protected]
.
u Dopo la discussione al Ministero
delle Politiche agricole e due commissioni nazionali tecnico-normative a ottobre 2015 e febbraio 2016, la
pubblica audizione di marzo, oggi il
Comitato nazionale Vini ha dato finalmente il via libera per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del disciplinare Doc Friuli o Doc Friuli
Venezia Giulia.
Dopo la raccolta delle firme (oltre
1.700) iniziate nel 2014 e l’avvio
dell’iter nell’anno successivo, unanime la soddisfazione di tutte le parti
in causa.
IL DISCIPLINARE. La Doc Fvg
interessa il territorio di 160 comuni
di tutto il territorio regionale, senza
cambiare nulla degli attuali assetti
del sistema (Doc, Docg e Igt). I vignaioli che lo desiderano, infatti,
potranno mantenere le denominazioni storiche delle Doc di appartenenza oppure adottare la nuova de-
lare nelle iniziative già programmate a partire dagli Stati Uniti».
BRINDISI. Soddisfazione in regione per il risultato ottenuto
nominazione: Friuli o Friuli Venezia Giulia. Il testo appena approvato
fissa anche il limite della produzione del Pinot grigio (140 quintali per
ettaro).
LA REGIONE FVG. Euforico l’annuncio dell’assessore regionale alle
risorse agricole, Cristiano Shaurli:
«Una soddisfazione importante dopo 30 anni di attesa che voglio condividere con l’intera filiera vitivinicola regionale. Sono convinto che
potrà dare ancora più lustro alla nostra produzione regionale. Dopo Vinitaly sarà fondamentale iniziare insieme ai nostri vitivinicoltori una
campagna di promozione in partico-
PROVINCIA DI UDINE. Un attivo circolante di oltre 100 milioni
CONFCOOPERATIVE FVG. «La
approvazione della Doc Friuli Venezia Giulia da parte del Comitato
vini del Ministero per le risorse agricole, rappresenta il raggiungimento
di un importante obiettivo e premia
tutto il territorio regionale, l’intera
filiera e tutti i nostri vignaioli che,
speriamo, dalla vendemmia 2016
avranno a disposizione una nuova
opportunità di mercato». Questo il
commento congiunto di Pietro Biscontin, presidente del Consorzio
delle Doc del Fvg e di Giorgio Giacomello, presidente di Fedagri Confcooperative Fvg, per la notizia.
Un risultato, a loro avviso, raggiunto grazie all’impegno di tutti, compreso quello delle cantine cooperative regionali «Che hanno sostenuto
fin dall’inizio il percorso - ha aggiunto Giacomello - anche davanti a
tante resistenze, raccogliendo gran
parte delle firme necessarie all’avvio dell’iter.
«Il ruolo del Centro di Riferimento
Oncologico (CRO) di Aviano sarà
valorizzato, e in questa direzione
vanno tutti gli atti fin qui adottati. Il
CRO è un fiore all'occhiello del sistema sanitario regionale che sosterremo sempre, e ogni polemica è
fuori luogo».
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca
rivolgendosi a quanti, in questi giorni, hanno preso posizione sull'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere
Scientifico (IRCCS) di Aviano.
Per l'assessore «È del tutto priva di
fondamento l'illazione secondo cui
il gruppo di lavoro incaricato della
redazione del Piano Oncologico
Regionale non contemplerebbe
professionisti del CRO, per il semplice fatto che i membri di tale gruppo non sono ancora stati nominati.
Come è stato comunicato in sede di
collegio di direzione dell'Istituto dal
direttore generale Mario Tubertini,
è vero ed è noto il contrario: personale dell'Istituto sarà invitato a parteciparvi».
FONDO DI KYOTO. Finanziamenti agevolati
Approvato il rendiconto Edilizia scolastica
Fontanini: risorse da utilizzare per nuove opere pubbliche In Fvg solo i comuni di Cividale e Majano
il passaggio di competenze non sarà indolore per i cittadini stanziati 1,3 milioni per le riqualificazioni
u La giunta provinciale di Udine
ha approvato oggi il rendiconto
della gestione 2015. Il patrimonio netto dell’Ente (attività al
netto delle passività) ammonta a
264,6 milioni di euro. In particolare, tra le voci dell’attivo più
importanti, le immobilizzazioni
(405,6 milioni) e l’attivo circolante (100,2 mln).
Il conto economico 2015 ha
espresso un risultato d’esercizio
pari a 13,2 milioni di euro.
Un avanzo di gestione considerevole che, secondo il presidente
della Provincia, Pietro Fontanini: «Consente il finanziamento di
molte opere pubbliche nell’ambito del potenziamento e della
manutenzione sia della rete viaria sia degli edifici scolastici. Interventi per i quali l’Ente dispone
di risorse e competenze che, purtroppo, la Regione Fvg ci toglierà
tra pochi mesi per destinarle a sé
stessa (strade) e ai Comuni
(scuole). Continueremo in questa direzione attenta alla qualità e
ai costi - conclude Fontanini -,
fino all’ultimo giorno. Il passag-
gio di competenze non sarà
indolore per la
collettività
specie
del
punto di vista
della spesa e
della
qualità/efficienza
del servizi».
L’intervento
di Fontanini si
conclude con
un ringraziamento ai tecnici per il «valido
contributo e l’apporto professionale fornito sinora. Anche se trasferiti in altre strutture e suddivisi nel territorio - conclude continueranno sicuramente a
darlo per non disperdere l’impegno di questi anni».
I Comuni di Cividale del Friuli e
Majano sono tra i 68 beneficiari a
livello nazionale ammessi al finanziamento agevolato a valere
sul Fondo Kyoto per la riqualificazione energetica degli edifici
scolastici.
Il ministero dell’ambiente ha notificato nei giorni scorsi ai due comuni friulani l'assegnazione di un
totale di 1,3 milioni di euro sui
circa 40 milioni di euro suddivisi
tra grandi e piccoli centri urbani,
distribuiti in maniera omogenea
tra Nord e Sud.
Soddisfatta di tale risultato l’assessore regionale alle infrastrutture, Mariagrazie Santoro: «Ancora una volta i Comuni della nostra regione si dimostrano virtuosi
e questo è segno di una cultura
della sicurezza e del risparmio
energetico che in questi anni si è
radicata sul territorio. Un ringraziamento alle amministrazioni
comunali che hanno saputo cogliere queste opportunità».
In termini numerici, il Comune di
Majano riceverà 710.000 euro per
lavori di riqualificazione energetica dell'edificio sede della scuola
dell'infanzia, mentre il Comune di
Cividale del Friuli potrà contare
su un contributo di 609.200 euro
per la riqualificazione energetica
della scuola primaria Alessandro
Manzoni.
Per quanto riguarda, infine, le risorse non ancora assegnate e già
destinate per il Fondo Kyoto, il
Ministero dell'Ambiente ha già
comunicato che è prevista a breve
la pubblicazione di un nuovo avviso per poter accedervi.
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ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
MAIL [email protected]
CRONACA
CODROIPO. La vittima è una donna 45 enne, Diana Maurizio
SENTENZA Dopo 7 anni il risarcimento
Fiamme inspiegabili
donna muore asfissiata
Englaro “ripagato”
Lo scorso novembre un altro incendio nello stesso stabile
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u La scorsa notte, a Pozzo di Codroipo, si è verificato il secondo
incendio, nel giro di pochi mesi,
all'interno di una palazzina Ater di
via Malosarie. Purtroppo a farne
le spese è stata una donna, Diana
Maurizio, di 45 anni, morta asfissiata nel proprio appartamento a
causa del fumo provocato dalle
fiamme che al momento non hanno trovato spiegazione tecnica.
L'episodio è avvenuto poco dopo
l'una della notte. E’ probabile che
Diana Maurizio sia rimasta intrappolata dentro l’abitazione e
non abbia potuto mettersi in salvo.
Nel momento in cui sono arrivati i
vigili del fuoco di Udine, è stato
necessario, insieme ai carabinieri
di Codroipo, arrivare a sfondare la
porta d’entrata al primo piano del
condominio. Una volta raggiunta
la donna all'interno, non c'è stato
però più nulla da fare. Diana Maurizio era già deceduta.
L'incendio sarebbe divampato in
seguito ad una grossa esplosione:
questo è quello che è stato riferito
dai condomini.
Tutti gli inquilini dello stabile, appena avvertito lo scoppio, sono
usciti dai rispettivi appartamenti
per correre al riparo. Successivamente si è capito che Diana Maurizio avrebbe tentato di guadagnare l’uscita dall’appartamento ma
invano. Per avere una definitiva
ricostruzione dei fatti la casa della
La Regione Lombardia è stata
condannata dal Tar regionale a
versare a Beppino Englaro, il papà
di Eluana, un risarcimento di
complessivi 142 mila euro.
La figlia di Beppino era rimasta in
stato vegetativo per 18 lunghi anni a causa di un incidente stradale
e l’allora presidente della Regione, Roberto Formigoni, nonostante una sentenza della Corte di Cassazione, aveva impedito la sospensione delle terapie su tutto il
territorio della Lombardia.
E’ proprio lì quindi che alla ragazza avrebbero dovuto staccare
il sondino che la idratava e la alimentava in modo artificiale. Nel
2009, invece, i genitori furono costretti ad un vero e proprio viaggio
verso La Quiete di Udine dove loro figlia sarebbe poi morta.
Secondo il Tar della Lombardia
“non è possibile che lo Stato ammetta che alcuni suoi organi ed
enti, qual è la Regione Lombardia, ignorino le sue leggi e l’autorità dei tribunali, dopo che siano
esauriti tutti i rimedi previsti
dall’ordinamento, in quanto questo comporta una rottura dell’ordinamento costituzionale non altrimenti sanabile”. Ora la Regione
Lombardia dovrà sborsare (a meno che non ricorra anche al Consiglio di Stato) 12.965,78 euro di
danno patrimoniale, 30mila euro
a titolo di “danno iure hereditatis
per lesione dei diritti fondamentali della sig.ra Eluana Englaro” e
altri 100mila come danno non patrimoniale “da lesione di rapporto
parentale”. Dopo la morte di Eluana, è stato perciò riconosciuto al
padre Beppino, in quanto genitore, il diritto ad essere risarcito di
tutti i danni materiali e morali.
VIGILE del fuoco.
donna è stata messa temporaneamente sotto sequestro: si cercherà
di capire quali sono state le cause
che hanno portato a questo nuovo
incidente.
Nello stesso stabile, il 18 novembre scorso, si era verificato un altro incendio sempre durante la
notte. Anche allora, dopo lo scaturire delle fiamme, c'era stato un
“fuggi-fuggi” generale da parte
degli inquilini: in quell'occasione
due persone erano finite direttamente all’ospedale mentre altre 7
erano rimaste intossicate dal fumo. Solamente l'intervento di ben
sei squadre dei pompieri era riuscito a sventare il peggio. Cosa
che non è avvenuta a pochi mesi di
distanza.
Che l’ultimo incidente non sia stato l’unico in così poco tempo da’
adesso parecchio da pensare. E
certamente non basta la sfortuna
di un nuovo incendio sviluppatosi
nella notte, ossia in uno dei momenti più delicati per potersene
accorgere e reagire.
UDINE I militari dell’Arma avevano intimato l’alt ma il conducente proseguiva la corsa
Sfugge a un posto di blocco
47enne guidava senza patente
u Un uomo di 47 anni, residente
nel capoluogo friulano, è stato denunciato dai carabinieri di Udine
est dopo un inseguimento avvenuto proprio per le strade della città.
Il 47enne si trovava infatti alla
guida della propria auto e stava
passando davanti ad una pantera
dei militari. I carabinieri gli intimavano di fermarsi per effettuare
un normale controllo ma il conducente, anzichè accostare e fermarsi, aveva la brillante idea di
proseguire la sua corsa aumentando la velocità.
La Regione Lombardia forzò la mano
A questo punto ha avuto inizio un
breve inseguimento per le vie di
Udine tra il veicolo ed il mezzo
dell’Arma.
Dopo non molto la corsa si è conclusa ed i carabinieri hanno bloccato l’automobile.
Una volta raggiunto, l’uomo alla
guida e la donna che si trovava al
suo fianco sono stati identificati
secondo le procedure di rito.
Il conducente della vettura è stato
quindi denunciato a piede libero
per l’ipotesi di reato di resistenza
a pubblico ufficiale e per guida
senza patente.
POSTO di blocco.
Flash
S. GIORGIO DI NOGARO
VENZONE
Uomo di 30 anni agli
arresti domiciliari
Divieto di avvicinarsi
all’ex per un 61enne
u I Carabinieri della stazione di
San Giorgio di Nogaro hanno
arrestato un 30enne, residente
proprioin zona, su ordine del
Tribunale di Udine. L’uomo dovrà ora scontare, agli arresti domiciliari, la pena complessiva di
6 mesi e 27 giorni di reclusione
per aver commesso in precedenza i reati di resistenza a
pubblico ufficiale e lesioni personali.
u Un uomo di 61 anni d’età, residente a Venzone, ha subìto il
provvedimento di divieto di avvicinamento da parte del Tribunale di Udine nei confronti della
donna con cui conviveva. I Carabinieri di Venzone hanno eseguito al 61enne la notifica
dell’atto cautelare: l’uomo aveva infatti messo in opera ripetutamente alcune condotte persecutorie verso la sua ex.
MAIL [email protected]
ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
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CRONACA / Udine
CONSIGLIO COMUNALE Dopo una tormentata seduta la maggioranza si ricompatta
Vincono i centri commerciali
I consiglieri di Alternativa prima contrari trovano nuovi stimoli dal dibattito
..........................................................
...
... LUCIA BURELLO
... [email protected]
.
Assente il sindaco, strategicamente. E con l’opposizione che ha
tolto la scheda, la delibera sulle
quattro varianti in merito alle aree
commerciali in città è passata.
Prossimamente, dunque, nuove
colate di cemento per l’ampliamento del supermercato “Panorama” in viale Palmanova angolo
via Melegnano, che passerà da
2500 a 3500 mq; per l’ampliamento sempre del “Panorama” di
viale Venezia angolo via Cormor
Basso, che da 3678 mq passerà a
11 mila; per la costruzione di un
supermercato di 6 mila mq nella
zona dell’ex Coca Cola, sempre in
via Palmanova; per l’ampliamento del negozio Arca Planet di viale
Tricesimo angolo via Cividina
che da 1500 mq passerà a 2100.
Più tre rotonde di pertinenza. Tutte “espansioni” coerenti al piano
regolatore che considera le aree
interessate di pertinenza commerciale. Eppure, nonostante la fervente volontà da parte della Mag-
gioranza di votare favorevolmente alle varianti, moltissimi cittadini speravano in un po’ di buon
senso; così, tanto per salvaguardare l’ambiente e il centro storico
dai colossi commerciali della periferia.
In Aula si è scaldato il consigliere
Vincenzo Tanzi (FI), che peraltro
ha insistito sulla non legittimità
della vicenda, rinviata al giudizio
della Regione. Non legittimità per
la parentela del sindaco con l’ingegnere Fiorella Honsell, che ha
firmato i progetti di variante su ingaggio dei privati e della parentela del segretario del Pd cittadino, Enrico Leoncini, con Carlo
Marini, al quale fa capo la Emmesviluppo Spa di viale Tricesimo (Arcaplanet). Come detto, la
questione ora è al vaglio dell’ufficio regionale competente, anche
in osservanza dell’art. 78 del
267/2000 sugli enti locali che obbliga gli amministratori ad «astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri
o di loro parenti o affini sino al
quarto grado».
Ma tornando a bomba, per il
“niet” alle grandi manovre si sperava vivamente anche su un atto di
coraggio dei consiglieri di “Alternativa” (Sandra, Aziz & co) che,
sebbene parte della Maggioranza,
avevano inizialmente dimostrato
contrarietà sul deleterio impatto
ambientale causato da ulteriori
cementificazioni. Ma dopo la tirata di orecchie che pare abbiano
ricevuto dal sindaco in camera caritatis, il coraggio, purtroppo,
sembra essere scemato e, questa
sera, sono parsi addirittura entusiasti “del nuovo che avanza”.
E così tutto è passato, con la benedizione dell’assessore alla Pianificazione Territoriale, Carlo
Giacomello che, in ultima analisi
ha spezzato una lancia a favore del
sindaco: «Se i consiglieri di opposizione si fossero meglio informati, avrebbero chiaramente visto che sulle varianti c’era una
proposta di delibera per il Consiglio comunale, che è quello
chiamato ad esprimersi e a votare.
Proposta di delibera che, tra l'al-
tro, non è assolutamente vero sia
stata firmata dal sindaco, ma da
me che sono l'assessore competente. La sorella del sindaco, - ha
concluso il vice sindaco - che ha
firmato i progetti che verranno
eseguiti dagli stessi privati e non
dal Comune a titolo di oneri di urbanizzazione è esclusivamente il
professionista incaricato da un
privato per redigere dei progetti. E
un privato, e ci mancherebbe altro, può decidere di rivolgersi a
chi meglio crede. Dunque, nulla
di illegittimo».
Infine, per quanto riguarda i lumi
chiesti
dalla
Minoranza
sull’eventuale installazione di un
prefabbricato nel cortile della
scuola Garzoni allo scopo di ampliare la mensa dei poveri gestita
dalla Caritas, la risposta del Comune suona più o meno così: «E’
tutto fermo. Stiamo soltanto ragionando come poter aiutare la
Caritas a svolgere il suo lavoro al
meglio. Abbiamo ascoltato insegnanti e genitori e fino a che non
avremmo il loro benestare non faremo nulla».
NUOVO CONTRATTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PER 15 MILIONI DI EURO, SARANNO SOSTITUITI OLTRE 9 MILA PUNTI LUCE
Udine presto si presenterà “sotto una nuova luce”
Lampioni a luci led ovunque per un risparmio energetico del 30%
u UDINE S’ILLUMINERÀ d’immenso. E immenso è l’investimento per dare alla città la sua nuova
immagine notturna: circa 4 milioni
di euro. Ma sarà anche un’immagine nel rispetto dell’ambiente e
del
risparmio
energetico.
Con il contratto Consip Servizio
Luce 3 firmato dal Comune e valevole già dal 1 aprile scorso, in città verranno sostituiti 9 mila e 200
punti luce con lampade a led ecologicamente innovative, per un importo complessivo di circa 15 milioni di euro e un investimento di 4
milioni. La notizia arriva direttamente da palazzo D'Aronco e dagli
uffici di AcegasApsAmga che continuerà ad effettuare il servizio in
quanto parte del raggruppamento
temporaneo d’imprese Consorzio
Stabile Energie Locali S.c.a.r.l.,
aggiudicatario del lotto 2 Triveneto di Consip.
Grazie a questo imponente intervento di sostituzione che partirà da
questa estate, si calcola ogni anno
un risparmio energetico del 30%,
ovvero di 2.900 MWh e minori
emissioni di CO2 per 1.300 tonnellate, nonostante un’efficienza luminosa in crescita del 15%, con un
positivo impatto sulla sicurezza
stradale e in senso lato. A differenza delle lampade attuali, infine, riconoscibili per la caratteristica
coppa sovrastante, le luci a led indirizzano la luce esclusivamente
verso il basso, garantendo quindi
una riduzione dell’inquinamento
luminoso.
Il nuovo contratto, dunque, della
durata di 9 anni, per importo complessivo di 12.577.908,33 euro più
Iva (15 milioni circa), porterà al
completo adeguamento normativo
della pubblica illuminazione, a cominciare dalla piena rispondenza
alla Legge Regionale 15 del 2007
su inquinamento luminoso e normative elettriche. Ingente anche
l'investimento previsto per la sostituzione dei punti luce. Complessivamente, infatti, gli interventi prevedono una spesa di circa 4 milioni
di euro che troverà copertura nelle
somme messe a disposizione dal
contratto. Non meno impegnativo,
sul fronte degli interventi sulla rete, i lavori che da questa estate si
protrarranno fino alla metà del
2017, coinvolgendo il 70% dei
13.741 lampioni totali. Gli impianti che non verranno coinvolti saranno quelli di recentissima realizzazione, quelli di rilevanza storica o
architettonica (il Castello) e quelli
legati a problemi di ordine pubblico (lo stadio). Smantellate completamnete, invece, le lampade contenenti mercurio che ne costituiscono l'11%.
Le soluzioni adottate, inoltre, rispetteranno il contesto urbano
dell’intervento (stradale, e di arredo). A tale proposito è stata ipotizzata una soluzione per il centro storico che possa coniugare il contenuto tecnologico dell’apparecchio
con la storia.
Non da ultimo, è prevista anche la
completa sostituzione di 50 quadri
di comando, prevedendo così la
possibilità del controllo in remoto
e, quindi, un più capillare ed efficiente controllo delle possibili anomalie o una più veloce risposta alle
esigenze dell’amministrazione.
flash
RACCOLTA FIRME
Referendum
abrogativo Italicum
u Comincerà sabato anche a
Udine, come in tutta Italia, la
raccolta delle firme necessarie
per l'ammissibilità del referendum abrogativo della legge
elettorale 6 maggio 2015 N°52
detta “Italicum”. Il Coordinamento Democrazia Costituzionale per la provincia di Udine ha
organizzato i primi banchetti per
la raccolta delle firme a Udine,
all’uscita della Galleria Bardelli,
all’incrocio tra via Paolo Canciani e via Rialto, con i seguenti
orari: sabato dalle 9 alle 13 e
dalle 15 alle 19; domenica dalle
10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle
19. I prossimi appuntamenti nel
capoluogo e negli altri comuni
saranno comunicati tempestivamente.
NO TRIVELLE
Banchetti campagna
referendaria
u Una campagna referendaria
“No trivelle” sarà organizzata a
Udine in Piazzetta Lionello, sabato 9 aprile a cura di Greenpeace. I cittadini sono invitati a
partecipare così come al Referendum del 17 aprile nella speranza di raggiungere il cuorum.
CURIOSITÀ
Una udinese vince
lo Strega per ragazzi
u «Siamo felicissimi per la vittoria di Chiara Carminati. Un riconoscimento meritato per una
scrittrice di raro talento che da
sempre si pone dalla parte dei
più giovani e che, attraverso la
forza delle sue parole, riesce a
comunicare la bellezza e l’importanza della lettura e della
scrittura”. Così l'assessore comunale alla Cultura, Federico
Pirone, commenta la vittoria
dell'udinese alla prima edizione
del “Premio Strega Ragazze e
Ragazzi”, figlia del prestigioso
riconoscimento che quest’anno
compie 70 anni. Carminati si è
aggiudicata la vittoria nella categoria dedicata ai bambini con
più di 11 anni con il suo “Fuori
fuoco” edito da Bompiani.
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ANNO I
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GIOVEDI 7 APRILE 2016
CULTURA / &
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spettacoli
COSTITUTIONES PATRIAE FORIIULII. Quest'anno ricorre anche il 650° anniversario della promulgazione
Le “caotiche” leggi del Parlamento del Friuli
anch’esse sono prova della nostra “specialità”
Nella nostra regione il diritto romano fu “contaminato” dalle norme proprie dei popoli transalpini
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...
... GIANFRANCO ELLERO
... [email protected]
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u LA FIESTE DE PATRIE, “regionalizzata” un anno fa, rischia
di diventare una delle tante sagre
che ritmano la socialità friulana
nelle stagioni dell'ora legale: bandiere, manifestazioni ginniche e
folcloristiche, e naturalmente
chioschi per la nutrizione dei “patrioti”. L'unica differenza, se non
si pensa alla conoscenza e alla diffusione della cultura del patriarcato, spina dorsale della storia
friulana per quindici secoli, sarà
che la sagra coinvolgerà potenzialmente tutto il Friuli e non soltanto uno dei villaggi o delle cittadine che con le loro sagre o feste
animano a turno il nostro calendario nella cosiddetta bella stagione.
Anche la lettura del diploma del 3
d'aprile 1077, da parte di attori in
costume, diventa una scontata cerimonia se non si conoscono i precedenti e gli sviluppi di quel documento.
Eppure molto ci sarebbe da comunicare sulla storia del patriarcato.
Quest'anno, ad esempio, ricorre il
650° anniversario della promulgazione delle “Costitutiones Patriae Foriiulii”, raccolte e promulgate da Marquardo di Randeck a
Sacile l'11 giugno 1366: erano le
leggi votate dal Parlamento del
Friuli, un organo reso necessario
dal diploma del 3 d'aprile perché il
STEMMI FAMIGLIE che facevano parte del Parlamento del Friuli
patriarca, principe della Chiesa,
da quel giorno fu costretto a prendere decisioni fondamentali (pace
e guerra, difesa e viabilità, eredità
e commercio, delitti e pene…) per
il suo principato feudale. E siccome le decisioni politiche comportano quasi sempre delle spese
rilevanti, era necessario convocare “a parlamento” coloro che
avrebbero dovuto sopportarle pro
quota, cioè il clero, l'aristocrazia e
le comunità borghesi.
Le Constitutiones, scritte in latino
medioevale, formavano, scrive
Vincenzo Joppi, che ne curò la
riedizione per la Provincia di Udine nel 1900, “una legislazione così frammentaria, occasionale, e
mancante di un logico coordinamento (…) che non poteva non
dar luogo a inconvenienti”, già
evidenti fin dal principio del Trecento: era, se non altro, necessario
riunirle in un'unica fonte e rubricarle, perché in precedenza erano
per così dire sparse.
Anche quest'anno abbiamo senti-
to le parole “primo parlamento in
Europa” sulle labbra di friulanisti
decisi a mitizzare il passato. E allora, per fondare il giudizio su documenti, diremo che le Constitutiones non sono precisamente un
capolavoro giuridico, bensì una
raccolta di norme che risentono
del clima storico nel quale furono
scritte, e subito rivelano una confusione fra chiesa e stato, e talvolta una commistione fra diritto
civile e penale.
La prima costituzione si intitola,
ad esempio, “ De religione”, e stabilisce dure condanne contro gli
eretici. La terza riguarda i bestemmiatori di Dio e dei Santi: curioso
il fatto che i bestemmiatori di Dio
o della Madonna avrebbero dovuto pagare una multa di ottanta soldi, ridotta a quaranta per coloro
che se la prendevano con i Santi o
le Sante!
Bastano queste osservazioni per
svilire il valore delle Constitutiones? Certamente no. Si tratta di un
documento di grande importanza
sotto vari punti di vista, a partire
da quello delle contaminazioni.
Anche a prima vista si nota, infatti, che il diritto romano fu “contaminato”, nella nostra regione,
dalle leggi proprie dei popoli transalpini che qui si sovrapposero ai
romani, e così si aggiunge una
nuova prova della “specialità” del
Friuli.
E se si vuole continuare a camminare sul sentiero giuridico per
esplorare l'affascinante storia del-
la nostra regione, possiamo leggere quanto scrisse il grande Carlo Guido Mor nel volume “Conversazioni sulla Storia del Friuli,
d'Italia, d'Europa” (Arti Grafiche
Friulane, Udine 1988): “A Zoppola trovi una villa romana e un
borc: la villa è di legge romana,
latina; il borgo è a legge longobarda. (…) A Cividale trovi applicato il diritto romano e il diritto
germanico nel dodicesimo e nel
tredicesimo secolo. (…) I medioevali si ritenevano sempre di
una certa gens, e la professione di
legge corrispondeva a una dichiarazione di nazionalità”. Ciò significa che nei nostri tribunali si aveva il diritto, nei primi secoli del
passato millennio, di essere giudicati secondo la legge di appartenenza!
Come si vede, tanto ci sarebbe da
dire, per meditare, sulla storia del
Friuli, e il 3 d'aprile potrebbe e
dovrebbe essere la giornata adatta
per opportune comunicazioni e
meditazioni.
Quest'anno, ad esempio, ricorre
anche il 420° anniversario dell'abolizione del rito aquileiese: ci sarà qualcuno che vorrà spiegare al
popolo della “fieste” anche questa
data e il suo significato? Per comodità di eventuali docenti e discenti possiamo indicare anche
una fonte scritta facilmente accessibile: Luigi De Biasio, L'antico
rito aquileiese, Istitût Ladin- Furlan “Pre Checo Placerean”,
2010.
Nell’ambito degli appuntamenti del 3 aprile, inaugura domani alle 17 la mostra sulla mitologia friulana al museo Etnografico di Udine
Viaç tal Friûl di Magance, torna la magia di peressini
u UN FRIULI fantastico, magico e
artistico. È quello che emerge da
“Viaç tal Friûl di Magance”, l’esposizione allestita all’interno del museo Etnografico del Friuli di Via
Grazzano, che sarà inaugurata domani, venerdì 8 aprile, alle 17. Una
serie di pannelli, contenenti le illustrazioni di Luigino Peressini e i testi
di Sandri Carrozzo e Carli Pup, presenteranno le figure più significative della mitologia popolare friulana.
Il senso del progetto, realizzato dalla
cooperativa Serling, al quale corrisponde anche un gradevole libro-mappa da leggere e da guardare,
è esplicitato dalla parola “Magance”, un vocabolo presente nella narrativa popolare che indica, da solo o
L’ORCOLAT L.Peressini
nella locuzione “Paîs di Magance”,
una terra fatata e misteriosa, popolata
da
strane
creature.
Le tavole disegnate da Luigino Peressini rappresentano questo Friuli
immaginario con un tratto che è nel
contempo personale e coerente con
le descrizioni tradizionali dei suoi
mitici abitanti. Ci sono i “benandants”, gli “orcui”, le fate dell'acqua
(“aganis”, “paganis” o “paianis”), i
draghi, i diavoli, le streghe, incubi di
varia natura (“cjalcjuts”, “pesarins”, “vencui”) e fantasmi, “guriuts”, “salvans”, “pagans”,”maçarots” e “boboros”. Non mancano
neppure personaggi storici trasformati dalla fantasia popolare in mostri, come Attila, e animali ad alto
contenuto simbolico come i “basaliscs”, i “garbons” e lis “magnis”. Il
“Friûl di Magance” è magico e vero,
poiché rappresenta le diverse tradizioni e lingue del Friuli: non solo
quella friulana, ma anche lo sloveno
(il dispettoso “škrat” e le “krivapete”), il tedesco (la “Perchta” di Pontebba e la “Belin” di Sauris) e i dialetti veneti della laguna (le “vuarvole” e il “bufolin” di Grado).
L’incontro di presentazione, dal titolo “Friûl di contâ e di discuvierzi”,
e l’allestimento della mostra, visitabile sino al prossimo 17 aprile, fanno
parte del cartellone “Friûl, Patrie di
ducj. Udin 2016”, predisposto dallo
Sportello per la lingua friulana del
Comune di Udine - Furlan in Co-
mun, in occasione delle celebrazioni
della “Fieste de Patrie dal Friûl”.
Durante l’inaugurazione, che sarà
aperta dall’intervento del sindaco di
Udine, Furio Honsell, le caratteristiche della mostra saranno illustrate
da Sandri Carrozzo e Luigino Peressini, con il coordinamento di Marco
Stolfo di Furlan in Comun.
Il programma “Friûl, Patrie di ducj.
Udin 2016” è realizzato con il sostegno della Regione e dell’Agjenzie
Regjonâl pe lenghe Furlane e con la
collaborazione della biblioteca civica “V. Joppi”, del museo Etnografico del Friuli, dell’Università degli
studi di Udine, delle cooperative Informazione Friulana e Serling e
dell’osteria letteraria Contecurte.
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ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
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SPORT calcio
L’ANALISI. I bianconeri, con 12 punti in 630’, meglio delle dirette concorrenti
Ripetere il finale d’andata
ecco la ricetta per salvarsi
LA SFIDA DI GENOVA
DIRIGE
RUSSO
Nelle ultime 7 giornate del girone, l’Udinese aveva fatto più punti delle rivali
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... LUCIANO PATAT
... [email protected]
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u Per centrare la salvezza, basterebbe ripetere lo stesso rush finale
dell’andata. Semplice a dirsi, non
altrettanto a farsi, anche se l’Udinese targata Gigi De Canio ha mostrato, contro Sassuolo e Napoli,
chiari segni di ritrovata vitalità.
La ‘zona rossa’, abitata in questo
momento da Palermo e Carpi, è
distante sei punti, ma i friulani
non possono certo rilassarsi.
Se i bianconeri riusciranno, nelle
sette giornate che mancano alla fine del campionato, a ripetere lo
stesso cammino dello scorso girone, l’obiettivo potrà essere raggiunto. Tra formazioni che chiudono attualmente la classifica, ed
escludendo il Verona, l’Udinese è
quella che ha fatto meglio fra il
13esimo e il 19esimo turno. Danilo e soci, infatti, hanno chiuso
l’andata guadagnando ben 12
punti in 7 gare, grazie alle vittorie
contro Sampdoria, Chievo, Torino e Atalanta. Dai bianconeri in
giù, nessuno ha fatto meglio nel
periodo considerato: dopo i friulani c’è il Carpi, che ha messo assieme un ‘bottino’ di 8 punti grazie a due vittorie - una delle quali
proprio a spese dell’Udinese - e
altrettanti pareggi. Seguono, con
7 punti, Palermo e Sampdoria
(due successi e un ‘segno x’),
chiude infine il Frosinone che, in
sette giornate, aveva portato a ca-
complici tre sconfitte di fila a
chiudere l’andata in malo modo,
peggio ancora per l’Atalanta, capace di racimolare appena 6 punti,
con due vittorie e ben quattro
sconfitte consecutive.
Il lasso di tempo tra fine novembre 2015 e la prima decade di gennaio era stato uno dei periodi migliori dell’Udinese targata Stefano Colantuono: oltre alle cifre
delle quali abbiamo parlato, anche sotto il profilo del gioco si vedevano segnali positivi. Poi, però,
il buio, una situazione ambientale
difficile, la crisi di risultati e l’esonero. Il neo mister, Luigi De Canio, è partito con il piede giusto. A
Genova, domenica, la prima ‘sentenza’. Ripetere un ruolino così
positivo vorrebbe dire salvezza.
Se l’entusiasmo rimarrà alto, la
‘missione’è possibile.
‘SENATORE’. Danilo sta crescendo nel rendimento
sa appena quattro punti, frutto di
una affermazione contro il Verona alla quattordicesima giornata e
un pari sul campo del Sassuolo alla diciottesima.
Spostando la lente d’ingrandimento un po’ più su, cioè alle
quattro squadre che hanno al momento 36 punti, si scopre che
l’Udinese ha fatto meglio anche di
quasi tutte le formazioni che la
precedono attualmente di tre lunghezze. L’unica compagine capa-
ce di portare a casa un bottino più
‘abbondante’ è l’Empoli di Marco
Giampaolo, che a quei tempi volava sulle ali dell’entusiasmo: a
testimonianza di ciò, i numeri parlano di 16 punti conquistati (cinque vittorie, quattro delle quali
consecutive, un pareggio e una sola sconfitta). Il Bologna, invece, si
è ‘accontentato’ di 10 punti in 7
giornate, frutto di tre vittorie e un
pari, più staccate le altre: il Torino
non era andato oltre gli 8 punti,
CALCIOMERCATO. Papà Maurizio annuncia il trasferimento del suo erede Simone Andrea
GOL, AFFARE DI FAMIGLIA
LA JUVE ACQUISTA GANZ JR.
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... REDAZIONE SPORTIVA
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u Nelle sue vene scorre sangue
friulano, ed è un peccato che
l’Udinese non abbia mai pensato a
lui. Già, perché Simone Andrea
Ganz, figlio del tarvisiano Maurizio, ha ereditato dal papà il senso
del gol e la Juventus se ne è accorta: il 22enne attaccante del Como ha appena firmato un quadriennale con la ‘Vecchia Signora’. Difficile restare indifferenti a
un bomber capace di siglare 14
gol in serie B sui 31 totali dei la-
riani.
A confermare il suo approdo alla
Juve è stato il padre Maurizio,
quello de ‘el segna semper lü’, negli studi di Sportitalia : “Sta migliorando anno dopo anno, ha fatto un ottimo percorso di crescita:
prima le giovanili, poi due anni di
Lega Pro ed ora la Serie B dove sta
facendo benissimo. Io ero sinistro, lui destro - ha concluso Maurizio -, rispetto a me ha un fisico
più robusto ed un colpo di testa
migliore. Entrambi però siamo
accomunati dal grande fiuto per il
gol”. Come dargli torto?
Sarà Carmine Russo, della sezione di Nola, l'arbitro di Sampdoria-Udinese. La gara, 13esima di
ritorno del campionato di serie A,
si disputerà domenica allo stadio
'Marassi' di Genova, con inizio alle 15. L'arbitro sarà coadiuvato
dagli assistenti Pegorin e La Rocca, dal quarto uomo Alassio e dagli addizionali Doveri e Sacchi.
Con l'Udinese, il fischietto campano ha un bilancio complessivo
di 6 vittorie, due pareggi e sei
sconfitte (le ultime due quest'anno contro Roma e Bologna); con
la Samp, i precedenti match arbitrati da Russo parlano di 5 successi, due 'segni x' e 5 sconfitte.
QUI UDINESE. Caso Di Natale, nessun summit procuratore-club
GUILHERME IN PIÙ
TORNA IL REGISTA
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...
... REDAZIONE SPORTIVO
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u Un'ora e mezza di allenamento, oggi, per l'Udinese. I friulani
proseguono nella preparazione
in vista della gara di domenica
contro la Samp e mister Luigi De
Canio ha sottoposto ai suoi una
seduta composta da torello (anche a gruppi), riscaldamento tecnico, una sessione di tiri e cross e
alcune partitine con la squadra
divisa in quattro formazioni con
torneo all'italiana.
Anche oggi, Totò Di Natale ha
lavorato in forma personalizzata.
A Udine è arrivato il suo procuratore, Bruno Carpeggiani, ma
non c'è stato l'atteso summit con
la società per definire il futuro
dell'attaccante. De Canio lo convocherà domenica?
Al 'Bruseschi' si è rivisto in gruppo il brasiliano Guilherme, mentre Orestis Karnezis ed Emmanuel Badu hanno svolto lavoro
differenziato. Felipe ha abbandonato l'allenamento anzitempo
per un affaticamento muscolare
alla coscia sinistra. Domani, seduta pomeridiana alle 15.
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ANNO I
N° 33
GIOVEDI 7 APRILE 2016
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SPORT Vari
IL CASO. “Impossibile prendere 10 chili in 6 mesi”. Mino Raiola: “Lo denunciamo”
UNA ACCUSA SHOCK
“IBRA ERA DOPATO”
Lo ha affermato Ulf Karlsson, ex ct della Nazionale svedese di atletica leggera
In una intervista, fa riferimento al periodo in cui il bomber era alla Juventus
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... REDAZIONE SPORTIVA
... [email protected]
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u L'accusa non è certo di quelle
leggere. E il 'bersaglio' tutt'altro
che banale. Ulf Karlsson, ex ct
della nazionale svedese di atletica
leggera, ha sganciato una vera e
propria bomba sulle colonne del
quotidiano Sport Bladet: “Secondo me, Ibrahimovic era dopato
quando giocava nella Juventus.
Ha messo su 10 chili (di muscoli,
ndr) in 6 mesi in bianconero, non è
fisicamente possibile”.
Karlsson ha poi, almeno parzialmente, aggiustato il tiro: “Non è
un'accusa personale verso Zlatan,
sarebbe un peccato se lui lo pensasse. Sto parlando di sport di
squadra, i club sono meno controllati rispetto a sportivi come
atleti o sciatori”. Tanto è bastato,
però, per suscitare un autentico
vespaio. Ibra ha militato nella Juve dal 2004 al 2006, mettendo a
segno 23 reti in 70 partite di campionato e vincendo due scudetti
(poi revocati per la vicenda Calciopoli, ndr).
In difesa di Zlatan Ibrahimovic è
sceso il suo procuratore, Mino
Raiola, pronto a tutelare l'assistito
nelle sedi più opportune: “Faremo
causa a Karlsson - ha annunciato
Raiola all'Expressen -. Ha commesso un grave errore a diffondere falsità: quando Zlatan era alla Juve si è sottoposto ad almeno
IN BIANCONERO. Ibra ha militato nella Juventus dal 2004 al 2006
CALCIO
u QUATTORDICI euro alla
settimana. È lo 'stipendio'
che Adam Johnson, l'ex
calciatore di Sunderland e
Manchester City, percepirebbe nel caso venisse accettata la sua richiesta di
lavorare nella palestra del
carcere di Leeds. Johnson
è stato condannato di recente a sei anni di prigione per aver avuto rapporti
sessuali con una ragazza
minorenne.
una ventina di controlli antidoping. Inoltre, lui non ha prove,
mentre noi possiamo dimostrare
che ha dichiarato il falso. Ibra non
ha mai preso un'aspirina. E non
intende rispondere mediaticamente a queste accuse”.
L'ex commissario tecnico della
nazionale svedese di atletica leggera, oltre al nome del campione
che milita attualmente nel Paris
Saint-Germain, ha tirato in ballo
anche un altro calciatore, anche
lui svedese e sempre collegato ai
bianconeri di Torino: “Guarda Albin Ekdal - ha proseguito Karlsson -. Lui 8 chili in 6 mesi nello
stesso club. Credo che questo, a
SCI ALPINO. Il 18enne del Comitato Fisi Fvg trionfa nel gigante di Madonna di Campiglio
quei tempi, fosse ancora nella cultura della Juventus. Avevano un
medico che è stato sospeso per 22
mesi”. Ekdal, a differenza di Ibra,
ha voluto replicare: “Le sue affermazioni sono completamente false. Da parte mia le considero accuse ridicole”, ha detto ad Aftonbladet. La Juve, dal canto suo, per
il momento ha preferito non commentare le dichiarazioni di Ulf
Karlsson. Certo è che le dichiarazioni dell'ex allenatore di atletica leggera hanno fatto scalpore,
e non poco, in tutto il mondo dello
sport in generale, dove l'attenzione per il problema del doping rimane sempre alta.
La collaborazione
UPC ED EXELIO,
MONITORAGGIO
DELLE ATLETE
u SI CHIAMA GPEXE e permette di misurare e analizzare dati fisici e metabolici dei
calciatori. Il dispositivo, messo a punto dall'azienda friulana Exelio Srl, finora era un
'privilegio' del calcio maschile ma, da un paio di mesi, è
sbarcato anche in campo
femminile, visto che da inizio
febbraio viene utilizzato anche dall'Upc Tavagnacco.
Oggi, è stato presentato ufficialmente l'accordo di collaborazione fra la squadra gialloblu ed Exelio. GPEXE è in
grado di misurare velocità,
accelerazione e potenza metabolica delle calciatrici, rendendoli immediatamente disponibili ai tecnici (utilizzando il cloud) grazie alla tecnologia Gps.
A sottolineare i benefici del
dispositivo è stata Silvia
Marcolin, vice allenatrice del
Tavagnacco guidato da Sara
Di Filippo: “Monitoriamo tutte le ragazze, in allenamento
e in partita, e i benefici sono
già visibili sotto l’aspetto fisico e mentale. Le giocatrici
sapendo di essere monitorate, corrono con maggiore intensità, aumentando le proprie performance”
QUALIFICHE F1. Le scuderie scrivono a Ecclestone e Todt
LA GIOIA DI MENCACCINI
I TEAM VOGLIONO
PER LUI PRIMA VITTORIA FIS IL PASSO INDIETRO
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u Braccia al cielo e tanta gioia.
Quella del 7 aprile 2016 sarà una
data da ricordare per Lorenzo
Mencaccini, che oggi ha vinto la
prima gara Fis in carriera. Mencaccini, diciottenne sciatore della
squadra Fisi Fvg e dell'Asd Bachmann, si è aggiudicato il gigante Fis Cit di Madonna di Campiglio, scendendo anche per la prima volta sotto i 40 punti (35.56 il
suo risultato). Mencaccini, trionfatore anche tra gli Aspiranti, si è
imposto sul tedesco Tim Siegmund per 7 centesimi, mentre a
completare il podio è stato l'azzurro Alberto Spagnolla. Un'altra
bella soddisfazione, per i portacolori del Comitato regionale, è arrivata anche nel gigante femminile, nel quale Valentina Eydallin
(Bachmann) ha centrato un ottimo
secondo posto, staccata di 1?24 da
Maria Pfeifer, vincitrice al traguardo. Podio sfiorato per la compagna di squadra Noemi Noris,
quarta. A proposito di sci, sono
stati cancellati gli slalom Fis Njr
dell'8 e 9 aprile a Sella Nevea.
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BACHMANN. Mencaccini
u Le nuove qualifiche della Formula 1 non piacciono soltanto ai
piloti, ma nemmeno alle scuderie.
E oggi i team, in maniera compatta, hanno chiesto a Bernie Ecclestone e al presidente della Fia,
Jean Todt, di fare un passo indietro. Le squadre del 'Circus', in sostanza, vogliono tornare al vecchio format delle qualifiche, usato
fino allo scorso anno, e avrebbero
respinto la proposta della Federazione di passare a una formula 'ag-
gregata'.
Se le parti non dovessero trovare
un accordo, però, il nuovo format
adottato per le qualifiche resterebbe in vigore anche per il Gran Premio di Cina, che si correrà a Shangai il prossimo 17 aprile. Tutte le
modifiche al regolamento 2016,
infatti, devono essere approvate
in maniera unanime dalla Commissione F1 della Fia. Le nuove
qualifiche non piacciono proprio
a nessuno (nemmeno ai tifosi): il
passo indietro, quindi, appare tutt'altro che remoto anche da chi governa la 'stanza dei bottoni'.
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