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Udine “risparmiosa” vedrà con nuova luce
1,00 www.friulisera.it ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 VOGLIAMO LA VERITA’ FR I U LISE RA aderisce all’appello della sorella di Giulio Irene Regeni che chiede che non cali l’oblio sulla fine del giovane ricercatore. EDITORIALE Investire nei paradisi fiscali, esterovestire: tutto legale Di Fabio Folisi ---------------------------------Il caso Panama Papers, bisogna dirlo, non avrà quasi certamente grosse ripercussioni giudiziarie. Del resto anche le recenti vicende italiane che hanno visto imprenditori, più o meno noti, finire alla sbarra e poi assolti per le operazioni di estero-vestizione e presunta evasione fiscale, dimostrano che le norme di legge sono lacunose, probabilmente volutamente lacunose, per consentire, nel marasma legislativo, ampi spazi di manovra a chi può e vuole dribblare il rapace fisco. Immaginiamo la frustrazione di quei Pm che forse ancora credendo ingenuamente che la giustizia possa vincere sul mondo dei poteri forti e dei potenti locali, nazionali o internazionali, provano a mettere una zeppa negli ingranaggi ben sapendo, e forse è quello il loro obiettivo, che l'unica “pena” che subiranno questi evasori fiscali legalizzati, sarà la punizione mediatica. | CONTINUA A P. 02 | TRAGEDIA A CODROIPO CAPOLUOGO FRIULANO Nuovo contratto di illuminazione pubblica da 15 milioni di euro Udine “risparmiosa” vedrà con nuova luce Saranno sostituiti oltre 9 mila punti garantendo bassi consumi | P. 09 | LA SCUOLA DI POLIZIA SEDE ROMANA DEL SUMMIT DOPPIO MATCH INVESTIGATIVO C A S O R E G E N I : I N I Z I AT O A R O M A I L C O N F R O N T O F R A G L I I N Q U I R E N T I M E S S I S U L TAV O L O O LT R E 3 0 0 0 PA G I N E D I V E R B A L I , S A R A N N O U T I L I ? | P. 0 4 | LA DOC REGIONALE Donna muore asfissiata dal fumo in casa CONCLUSO L’ITER IL COMITATO HA APPROVATO IL DISCIPLINARE u A Pozzo di Codroipo un altro incendio, nel giro di pochi mesi, all'interno di una palazzina Ater. Diana Maurizio è morta asfissiata a causa del fumo. |P. 08| u La nuova Doc Friuli o Doc Friuli Venezia Giulia è una realtà che verrà festeggiata già a Vinitaly. Alla gioia di Shaurli si aggiunge la soddisfazione di Confcoperative Fvg. |P. 07| MAIL [email protected] ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 2 ARGOMENTI DEL GIORNO EDITORIALE Prosegue dalla prima Investire in paradisi fiscali ed esterovestizioni tutto legale .......................................................................... ... ... FABIO FOLISI ... [email protected] . Quel pubblico ludibrio che però viene poi facilmente esorcizzato dalla faccia di bronzo di questi signori che del loro evadere il fisco fanno filosofia di “giusta” pratica imprenditoriale, secondo la tesi che la salvaguardia del proprio capitale li costringe a cercare strade di “risparmio”. Lo devono fare, poverini, perchè è giusto salvaguardare i loro danari e compiere tutto ciò che è legalmente plausibile anche se etica e moralità direbbero altro. Ci sono poi quelli che, per ammorbidire la carica mediatica, preventivamente, comprano tv o giornali o cercano di condizionarne l'azione con ricatti pubblicitari, quando non con pressioni politiche trasversali. Un male che non è solo italiano, intendiamoci, ma che in Italia, con i livelli di tassazione più elevati al mondo e un guazzabuglio di leggi tributarie costruite ad hoc per essere “interpretate”, trova la sua sublimazione e una platea di potenziali “evasori” molto attenta ai varchi legislativi. Questo grazie al fatto che di studi legali e tributari Mossack Fonseca ne esistono molti anche in Italia, dove certe esterovestizioni, con trasferimenti societari nei paradisi fiscali chiaramente opache e collateralmente di malaffare, sono fluidificate da norme in “odore”di legalità ma che puzzano di immoralità. Ma basterà il solo “profumo della regolarità” agli agguerriti studi legali per vincere in Tribunale o alla peggio arrivare alla prescrizione. Quindi, nella consapevolezza che la partita è quasi dappertutto sostanzialmente mediatica, i giornalisti del quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, che hanno ricevuto per primi i plichi virtuali da Panama, hanno pazientato un anno, coinvolgendo i colleghi dell’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) e più di 100 testate, prima di dar fuoco alle polveri. Si è deciso di centellinare nomi e liste così da avere un effetto sulla pubblica opinione più a lungo possibile e forse maggiormente “punitivo”. Certo l'attesa è stata determinata anche dal fatto di controllare nomi e file, per avere certezza della attendibilità e genuinità della documentazione ricevuta, evitando di incorrere in errori che avrebbero consentito un generale discredito dell'inchiesta dando la possibilità a molti di affermare plateali e roboanti dichiarazioni di estraneità, che come abbiamo visto, nonostante l'evidenza, vi sono state lo stesso. Insomma le migliaia di informazioni che svelano quarant’anni di malefatte saranno instillate nelle colonne dei giornali aderenti al consorzio giornalistico investigativo (per L'Italia L'Espresso) con una paziente somministrazione per evitare un overdose informativa e forse giudiziaria che potrebbe vanificare i benefici sociali di una corretta progressiva constatazione di uno scenario che dire inquietante è poco. La nausea globale dall'aver scoperchiato questa fogna, purtroppo, c'è da temere, non avrà effetti di sistema ma vedrà solo l'eventuale uscita di scena di personaggi “minori” come il premier islandese già dimesso. Del resto più è la platea dei colpevoli meno pesa la colpevolezza e considerando che lo studio Mossack Fonseca non è l'unico nel mondo che opera come intermediario nei paradisi fiscali, è facile sospettare che le persone coinvolte in questo tipo di affari di fiscal-riciclaggio, non sono solo quelle venute alla luce da Panama ma che in realtà il contagio è stato cento o mille volte superiore. Pensare che rischieranno di più penalmente gli italiani che evaderanno il canone Rai in bolletta elettrica. Quelli si saranno contribuenti infedeli da mettere in galera fino a 4 anni. NOTIZIE UE Presentate le “opzioni” per la riforma del sistema ingressi Ok alle modifiche a “Dublino” ma dopo l’estate a flussi finiti Sulla carta si vuole un sistema più equo di ripartizione rifugiati .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . uLa Commissione Europea ha avviato il processo di riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS) proponendo diverse opzioni per un sistema sostenibile ed equo di ripartizione dei richiedenti asilo tra gli Stati membri. In sostanza si vorrebbe istituire un sistema di Dublino sostenibile ed equo per determinare lo Stato membro competente per i richiedenti asilo: per affrontare meglio un elevato numero di arrivi e assicurare una ripartizione equa delle responsabilità, la Commissione potrebbe proporre di modificare il regolamento Dublino: o razionalizzandolo e integrandolo con un meccanismo correttivo per assicurarne l'equità, o adottando un nuovo sistema basato su un diverso principio di ripartizione. In sostanza la proposta è quella fatta da tempo da Italia e Grecia che si trovano più di ogni altri a sostenere l’impatto degli ingressi di migranti e profughi da sud. Detto questo però va aggiunto che la discussione sulla proposta andrà per le lunghe, il sospetto se non la certezza è che si voglia andare dopo l’estate per evitare che le modifiche sul sistema degli ingressi vada ad interferire con la scadenza referendaria inglese, la famigerata Brexit. La vera e propria proposta legislativa infatti sarà presentata dalla Commissione probabilmente prima dell'estate e terrà conto delle posizioni che emergeranno dalle discussioni e negoziati fra gli Stati membri (si sa già che i Paesi dell'Europa centro orientale preferirebbero mantenere il sistema di Dublino), e dal dibattito al Parlamento europeo e nelle opinioni pubbliche, ma non vedrà concreta luce se non a ridosso dell’inverno. Fosse così i paesi del mediterraneo dovrebbero sostenere l’enorme peso dei flussi provenienti dal nord africa per tutto il periodo dove le traversate via mare sono più frequenti grazia alla stagione. Insomma la maggiore armonizzazione delle norme e procedure di asilo per creare condizioni omogenee in tutta Europa continua ad essere una chimera ora che si è risolta teoricamente la questione dei flussi lungo la rotta Balcanica con l’accordo Ue-Turchia. Ma c’è una seconda questione che è arrivata sui tavoli di Bruxelles ed è, dicono dalla Ue, la necessità di accelerare, facilitare e rafforzare le procedure di controllo di frontiera per i cittadini di paesi terzi diretti nell'UE. Questo l’obiettivo della nuova proposta di regolamento presentata dalla Commissione Europea per istituire un sistema di ingressi/uscite (EES) che “permetterà di modernizzare la gestione delle frontiere esterne migliorando la qualità e l'efficacia dei controlli e aiuterà gli Stati membri a far fronte all'aumento dei flussi di viaggiatori in entrata e in uscita dall'UE”. La proposta di legge in esame fa parte del più ampio pacchetto "frontiere intelligenti" che definisce il ruolo dei sistemi di informazione per il Schengen (non superiore a 90 giorni nell'arco di 180 giorni). Il sistema registrerà i nomi, il tipo di documento di viaggio e i dati biometrici, nonché la data e il luogo di ingresso e di uscita. Ciò agevolerà l'attraversamento delle frontiere per i viaggiatori in regola e permetterà di individuare coloro che sono rimasti nell'UE dopo la scadenza del periodo autorizzato e di identificare le persone prive di documenti nello spazio Schengen. Il sistema registrerà anche i respingimenti. Il sistema di ingressi/uscite sostituirà l'attuale sistema di timbratura manuale dei passaporti che è dispendioso in termini di tempo, non fornisce dati affidabili sugli attraversamenti di frontiera e non miglioramento della gestione delle frontiere esterne, della sicurezza interna e delle strategie di lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata. "L'utilizzazione di nuove tecnologie renderà più agevole la gestione dei flussi di viaggiatori che giungono alle nostre frontiere esterne e la lotta contro l'immigrazione irregolare e migliorerà la sicurezza interna”, ha commentato Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza. “Oggi affrontiamo una reale carenza dei nostri sistemi di informazione e prendiamo misure concrete per rendere le nostre frontiere più sicure, intelligenti ed efficaci per i viaggiatori che si dirigono, in numero crescente, nell'UE". Il sistema di ingressi/uscite proposto consentirà una gestione efficace dei soggiorni di breve durata autorizzati e una maggiore automazione dei controlli alle frontiere, permettendo anche di individuare più facilmente i documenti contraffatti e le false identità. Il sistema si applicherà a tutti i cittadini di paesi terzi ammessi per un soggiorno di breve durata nello spazio consente di individuare chi rimane nello spazio Schengen dopo la scadenza del periodo autorizzato né di affrontare situazioni in cui i documenti di viaggio siano stati perduti o distrutti. Il sistema proposto memorizza i dati alfanumerici e biometrici (una combinazione di quattro impronte digitali e dell'immagine del volto). Sono previsti meccanismi adeguati di salvaguardia per la protezione dei dati e regole rigorose sul diritto di accesso in conformità alle norme UE sulla protezione dei dati. Il sistema consiste in una banca dati centrale collegata a punti di accesso nazionali. Il sistema di ingressi/uscite sarà interoperativo con il VIS (sistema di informazione visti). Il progetto di regolamento prevede che le autorità di contrasto degli Stati membri e l'Europol abbiano accesso all'EES sulla base di condizioni rigorosamente definite. Il pacchetto comprende anche una proposta riveduta di regolamento che modifica il codice frontiere Schengen al fine di integrare le modifiche tecniche derivanti dal sistema di ingressi/uscite proposto. FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected] N° ISCRIZIONE R.O.C.: l DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO FOLISI l UFFICI DI CORRISPONDENZA: ROMA 069291973, MILANO 0221118502 l CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: SMA SRLS, VIA SELVUZZIS 53 33100, UDINE TEL. 3318179155 - [email protected] l REG. TRIBUNALE: UDINE, N° 2 DEL 06/02/2015 l RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI (D. LGS. 30/06/2003 N. 196): FABIO FOLISI l VERSIONE DIGITALE: PROVIDER: ONE.COM, KALVEBOD BRYGGE 24 DK-1560 COPENAGHEN V, DANIMARCA l TIPOGRAFIA SPECIALI: MEDIASTAMPA S.R.L. VIA DEL LITOGRAFO 4 BOLOGNA. TEL: 03928288201 3 ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 MAIL [email protected] PRIMO PIANO L’INCONTRO La delegazione egiziana è stata 5 ore a colloquio con il procuratore Pignatone Regeni: vertice investigatori sul tavolo 3000 pagine in arabo Editoriale del Times sulla vicenda del giovane ricercatore: “c’è qualcosa di marcio nello Stato egiziano” .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... . u La delegazione egiziana composta da magistrati e inquirenti che si stanno occupando della morte di Giulio Regeni a Il Cairo ha lasciato il Centro conferenze internazionali presso la Scuola superiore di polizia di via del Vignola a Roma, dove da stamattina è in corso di svolgimento la riunione con gli investigatori e i magistrati italiani sul caso. All'interno della struttura sono rimasti fino al tardo pomeriggio il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, il sostituto Sergio Colaiocco e gli investigatori dello Sco della Polizia e del Ros dei Carabinieri per fare un punto della situazione e analizzare le 3000 pagine di verbali, pare gran parte in arabo, portate dall’Egitto. Di certo nella giornata di domani è previsto un nuovo incontro con gli egiziani. Della delegazione egiziana fanno parte il generale Adel Gaffar e il brigadiere generale Alaa Abdel Megid, dei servizi centrali della polizia egiziana, il vicedirettore della polizia criminale del governatorato di Giza, maggiore Mostafa Meabed, e poi due magistrati della Procura del Cairo, Mostafa Soliman e Mohamed Hamdy El Sayed. L'attenzione si concentra sui docu- Domani la seconda giornata di incontri fra gli investigatori menti arrivati dal Cairo: appunto tremila pagine che erano duemila fino a pochi giorni fa, con "oltre 200 verbali di testimonianze", dicono dalla capitale egiziana. Ci sarebbero anche "le registrazioni delle videocamere di sorveglianza", un "registro delle chiamate del suo telefono portatile", "il rapporto di medicina legale sull'autopsia" e "le testimonianze di ufficiali e amici della vittima". Intanto una fonte giudiziaria citata dal quotidiano al-Masry al-Youm afferma che una parte della delegazione egiziana "potrebbe" incontrare la famiglia del ricercatore per "porgerle le condoglianze e rispondere a sue eventuali domande". La famiglia Regeni, tuttavia, tramite il proprio legale ha fatto sapere di non aver ricevuto dagli egi- IL CONVOGLIO D’AUTO. L’arrivo della delegazione egiziana al Centro conferenze internazionali presso la Scuola superiore di polizia ziani alcuna richiesta d'incontro. La vicenda della vista degli inquirenti dal Cairo a Roma non è invece passata inosservata sulla stampa internazionale, questa mattina particolarmente duro ill quotidiano londinese Times. "L'omicidio di Giulio Regeni fa emergere qualcosa di marcio nello Stato egiziano" scrive il prestigioso giornale londinese in un editoriale dal titolo 'Tirannia al Cairo'. "Il presidente Al Sisi ha promesso all'Italia la verità ma, fino ad ora, dall'Egitto c'è stato solo offuscamento", spiega il Times ai propri lettori. Secondo il giornale inglese fra l'altro l'omicidio Regeni non è una "atrocità isolata" ma il risultato di una repressione che sta andando avanti da anni. E questo non potrà che isolare l'Egitto a livello internazionale. Un messaggio per il presidente al Sisi che nella vicenda appare sempre di più in difficoltà. E forse anche per questo proprio mentre si svolgeva il vertice degli “investigatori” dal Cairo sono arrivate nuove rassicurazioni dell'Egitto. Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry in un'intervista all'emittente televisiva al Arabiya ha infatti ribadito che il caso è stato affrontato "in modo trasparente". "L'Egitto - ha detto è intenzionato a mantenere i suoi stretti legami con l'Italia. Abbiamo aperto le nostre porte agli investigatori italiani per permettergli di prendere parte alle indagini". il figlio è scomparso in Egitto da 1000 giorni Una lettera da madre a madre: mamma di Giulio, ti invidio.... Una lettera pubblicata dal Corriere della Sera online riporta quanto .scrive alla madre di Giulio Regeni una donna egiziana mamma di un ragazzo scomparso in Egitto nel 2013. u Cara Paola Regeni, sono passati mille giorni dal rapimento di mio figlio, Amr Ibrahim Metwalli, che è stato nascosto nelle carceri del potere egiziano. Ho ascoltato le tue parole, mentre chiedevi giustizia (il termine può essere anche tradotto con «vendetta», ndr) nei confronti degli assassini di tuo figlio Giulio in terra d’Egitto. Sentivo dentro di me il dolore che portavi addosso, che è simile a quello che io vivo da mille giorni. Ti faccio le condoglianze per la perdita di tuo figlio, in questo modo orrendo e atroce, disumano. Condivido la tristezza e l’amarezza. Malgrado tutto questo, ti invidio per questo coraggio nel presentare le tue richieste determinate, ti invi- dio questo interesse del tuo governo per la causa di tuo figlio e, scusami, ti invidio per aver potuto rivedere tuo figlio, anche se questo incontro è stato tragico. Tu almeno l’hai rivisto ed hai avuto una certezza, hai conosciuto il suo destino e la tua angoscia si diraderà con il corso della giustizia contro i suoi assassini. Io e mille altre madri egiziane vorremmo rivedere i nostri figli, anche se fossero avvolti in un vestito bianco, macchiato del loro stesso sangue, anche se fossero presentati alla procura con il volto tumefatto dalla tortura subita ed anche se li vedessimo condotti all’impiccagione... Ma almeno vorremmo rivederli. Vorremmo vedere che i media del mio Paese parlassero del caso dei nostri figli scomparsi e delle nostre tragedie, invece di rivolgere a noi le accuse di raccontare bugie, accrescendo così le nostre sofferenze. Vor- remmo che un procuratore ci desse un po’ di ascolto, come ha fatto la giustizia italiana nel vostro caso, e desse corso alla giustizia anche qui, per riportare alle nostre famiglie un minimo di diritti. Signora Regeni, io e altre centinaia di mamme egiziane ti diciamo che i nostri cuori sono con te, ti esprimiamo le nostre condoglianze e siamo al tuo fianco, le nostre mani stringono le tue... E’ tutto quello che possiamo fare, ti diciamo che la causa di tuo figlio è la nostra e ti diciamo anche che la causa dei nostri figli è nelle tue mani. La scoperta della verità nella causa di Giulio riporterà a noi i nostri figli e i nostri diritti. E ti diciamo anche che i nostri cuori si calmeranno soltanto quando tu e la tua famiglia otterrete giustizia. L’autrice di questa lettera, è la madre di Amr Ibrahim Metwalli. 4 ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 MAIL [email protected] CRONACA L’INTERROGATORIO. l’ex ministro non indagata ascoltata come persona informata sui fatti Inchiesta “Tempa rossa” Guidi tre ore in Procura SEQUESTRATE ARMI Quattro foreign fighter arrestati in Danimarca “Ho risposto a tutte le loro domande e ho appreso di essere persona offesa” ............................................................. ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u E' apparsa sollevata, almeno nelle dichiarazioni tramite una nota, l'ex ministro Federica Guidi dopo l'incontro con i magistrati di Potenza che indagano sul “caso petrolio” o almeno così ha voluto apparire. I pm hanno sentito l'ex ministro in particolare per due aspetti dell'inchiesta al centro del filone "Tempa Rossa". Il primo riguarda l'intercettazione del novembre 2014 con il compagno Gianluca Gemelli (indagato) sull'emendamento alla Legge di Stabilità Il verbale della sua testimonianza è stato secretato dai magistrati proprio per "Tempa Rossa". Il secondo aspetto, invece, riguarda il ruolo che Gemelli, il compagno della Guidi, avrebbe avuto nella genesi e nella definizione dello stesso emendamento e, più in generale, dell'attività dell'ex ministra rispetto agli interessi delle compagnie petrolifere. Si tratta - per usare le parole di uno degli indagati, il dirigente della Total, Giuseppe Cobianchi - della "strada gemellica", una "scorciatoia", con il chiaro riferimento proprio a Gemelli, che le compagnie e le imprese, non soltanto di Tempa Rossa, avevano individuato per risolvere i loro problemi, accelerando le procedure previste, grazie al legame tra l'imprenditore e l'esponente del Governo. Oggi dopo l'interrogatorio, come accennato in apertura, la Guidi ha emesso un comunicato: "Vorrei prima di tutti ringraziare i magistrati per avermi dato la possibilità in tempi così brevi di chiarire questa vicenda così spiacevole per L’EX MINISTRO. Federica Guidi me. Ho risposto a tutte le loro domande. Dal punto di vista giuridico ho appreso definitivamente di essere persona offesa". Così l'ex ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, nel comunicato diffuso al termine della sua audizione presso la procura di Potenza che indaga sulle attività petrolifere nella Regione Basilicata. Guidi è stata in procura per circa tre ore e ha lasciato il palazzo di giustizia di Potenza da un uscita secondaria senza incontrare i giornalisti. Inoltre il verbale della sua testimonianza è stato secretato dalla Procura cosa che fa sospettare che vi siano alcune ricostruzioni di fatti imbrazzanti magari per altri esponenti politici e di governo. Prima di essere ascoltata dagli inquirenti, un collaboratore dell'ex ministro aveva fatto sapere che stava valutando se parlare alla stampa, ma che lo avrebbe concordato con la procura che evidentemente, anche per via della secretazione dell'inte- rogatorio, deve averla invitta al silenzio. Come è noto l'ex ministro è stata sentita come persona informata sui fatti. Intanto hanno fatto scalpore le nuove intercettazioni, la divulgazione di alcune di queste forse i non era proprio indispensabili se non deliniare un quadro di sudditanza o di presunta tale fra la Guidi ed il suo compagno Gemelli: "Non sono una sguattera" "Non fai altro che chiedermi favori, con me ti comporti come un sultano... mi sono rotta... a 46 anni... tu siccome stai con me e hai un figlio con me, mi tratti come una sguattera del Guatemala". Certamente più significativa la conversazione fra Gemelli, l'ex funzionario della Ragioneria di Stato e poi consulente del ministero dello Sviluppo economico, Valter Pastena, che fa riferimento a un dossier, contenente anche materiale fotografico, che riguarda l'attuale ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il dossier conterrebbe elementi di un rapporto tra lo stesso Delrio ed esponenti della 'ndrangheta: "E adesso", dice Pastena, "ci stanno le foto di Delrio con questi". Il riferimento è a un clan operante tra Mantova e Reggio Emilia, denominati nell'intercettazione 'Cutresi'. Una vicenda già chiarita dalal quale del rio è uscito totalmente pulito. Poi in un altra conversazione ecco entrae in gioco Padoan, De Vincenti e il "Quartierino" E' proprio l'ex ministra a parlare del suo ex vice Claudio De Vincenti e del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: "Sai chi lo ha messo li', Padoan, Innocenti, l'hai capito chi gliel'ho messo Padoan? Sempre quel quartierino li'". Parlando con Gemelli, la Guidi - secondo le conclusioni degli investigatori - sottolineava che "De Vincenti era la sua rovina". Subito dopo, però, la Guidi aggiungeva: "Però siccome è diciamo amico di quel tuo clan lì,... prova a prenderci le misure anche tu, Gianluca", concludeva. Gemelli e la Guidi, sempre dalle intercettazioni che ormai arrivano ai giornali come fossero il calendario di Frate Indovino, litigarono per una vicenda riguardante "Aeroporti Toscani". Alla richiesta di aiutarlo, l'ex ministra si sfoga: "Questa cosa mi mette in difficoltà". Il compagno le rinfaccia di essersi messa "a completa disposizione del presidente di 'Aeroporti toscani'. Per lui ti sei esposta, per me no". Insomma un quadro di relazioni che emerge non è per nulla edificante anche se non dovessero esserci risvolti di natura giudiziaria il teatrino governativo che emerge dovrebbe far riflettere il premier almeno sul fatto che dovrebbe sceglere meglio ministri e collaboratori. Ma si sa dato che lui non sbaglia mai la colpa alla fine sarà dei magistrati, già indicati e prossimamente dei giornalisti e della loro mania di pubblicare le intercettazioni. u La polizia danese ha arrestato quattro presunti appartenenti all'Isis sequestrando armi e munizioni. I quattro sono stati fermati vicino Copenaghen, almeno secondo quanto riferito dal portavoce della polizia Mads Jensen. Non è chiaro se i sospetti stessero o meno preparando un attacco terroristico. I quattro arrestati potrebbero essere miliziani rientrati dalla Siria per compiere attacchi, ha detto la polizia, aggiungendo che non sono esclusi ulteriori arresti. Il ministro della Giustizia Soren Pind ha detto che è troppo presto per stabilire quali fossero i piani degli arrestati, ma ha rilevato che i combattenti jihadisti rientrati dalla Siria e dall'Iraq oltre 120 danesi - "costituiscono una minaccia contro la Danimarca per l'esperienza acquisita sul campo". In sostanza questi foreign fighter potrebbero essere rientrati proprio per organizzare degli attacchi in Europa, non è infatti chiaro se gli eventuali obiettivi potevano essere a Copenaghen o come qualcuno sospetta in Germania. MAIL [email protected] ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 5 ECONOMIA PROGETTO OPEN FIBER. Renzi: entro il 2020 tutti a 30 Megabit IN BREVE Banda larga: si punta su Enel FINMECCANICA Il colosso elettrico stanzia 2,5 mld e apre agli altri operatori u L'ex presidente e ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi e l'ex ad di AgustaWestland Bruno Spagnolini sono stati condannati rispettivamente a 4 anni e mezzo e a 4 anni in appello a Milano nell'ambito del processo con al centro presunte tangenti per un appalto da 560 milioni di euro per la vendita al governo di Delhi di 12 elicotteri. Le accuse sono corruzione internazionale e false fatturazioni. Il pg aveva chiesto di condannare i due a 6 e 5 anni di carcere. u «L'Italia ha come obiettivo da qui al 2020 di coprire il 100% a 30 mega bps e arrivare al 50% di abbonamenti a 100 mega bps». Una dichiarazione roboante del premier Renzi a cui non eravamo più abituati, ma che sarebbe interessante ricordare allo scadere della data indicata, per renderne conto a qualcuno di quan- to promesso. L’occasione è stata la presentazione del piano sulla banda larga, un progetto che Enel prevede di realizzare in 224 città, insieme ai privati. Entro breve (29 aprile) la prima gara per la banda larga a Perugia, Bari, Venezia, Catania e Cagliari. Sul fronte delle risorse stanzia- FIBRA OTTICA. Connessioni internet ad alta velocità te, il premier ha citato un fondo statale da 4,9 miliardi, di cui 3,5 già stanziati. «Pur continuando a fare la sua parte su energia tradizionale ed elettrica - aggiunge Renzi - Enel avrà un ruolo strategico per lo sviluppo della banda larga. Il piano “Enel Open Fiber” rappresenta un ulteriore tassello prevedendo investimenti aggiuntivi per 2,5 miliardi dedicati allo sviluppo della rete, senza preclusioni per la partecipazione di altri investitori. L’ad di Enel, Francesco Starace ha precisato che i partner finanziari del progetto saranno selezionati dopo l’estate. È già stata raggiunta una intesa di massima tra i vertici di Enel Open Fiber, Wind e Vodafone. Se per il colosso elettrico, il business della banda larga potrebbe diventare addirittura strategico, non è ancora chiaro il ruolo che svolgerà Telecom. Starace, sul tema ha dichiarato: «Sarebbe fantastico se Telecom facesse parte della partita. Ci siamo rivolti per primi a loro, ma siamo aperti a qualunque soluzione con tutti gli operatori». © Condannati Spagnolini e Orsi per corruzione LA RICERCA A Nordest il primo computer quantico u Sarà un centro di ricerca italiano, la Fondazione Bruno Kessler di Trento, a guidare il consorzio europeo Supertwin che nei prossimi tre anni realizzerà il primo prototipo di microscopio quantistico. Si tratta di un progetto scientifico - industriale, il cui sviluppo tecnologico è gestito dal partenr industriale A.P.E. Research (impresa dell’AREA Science Park) di Trieste, leader nei settori della microscopia e delle nanotecnologie. Obiettivo del progetto è superare i limiti dell’ottica classica per mettere a punto un microscopio di nuova generazione, in grado di sfruttare le proprietà dei fotoni “gemelli”, particelle elementari di luce teorizzate dalla fisica quantistica. Risultato: osservare a livello nanometrico singole molecole di virus o di proteine. VISCO Senza Bce l’Italia ancora in recessione u Senza l'impulso monetario dato dalle misure espansive della Bce tra il giugno 2014 e lo scorso mese di dicembre, «la recessione in Italia sarebbe finita solo nel 2017 e l'inflazione sarebbe rimasta negativa per tutto il triennio 2015-2017». Lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia e membro del Consiglio direttivo della Bce Ignazio Visco. «Rinnovi contrattuali senza incrementi salariali - ha aggiunto - avrà effetti negativi sui consumi se l’inflazione sarà inferiore alle stime». 6 ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 MAIL [email protected] ECONOMIA / Regione CCIAA DI UDINE L’ACCORDO. Siglata oggi la nuova convenzione “Nuove Imprese” per le neo aziende Confartigianato e Confidi credito “facile” per le Pmi IL CORSO Per questa intesa trilaterale platea allargata non solo per giovani imprenditori Finanziare la internazionalizzazione tassi di interesse particolarmente bassi e garanzie forti fino all’80% del credito u FIRMATA oggi la nuova convenzione “Nuove imprese 2016” nella sede di Confartigianato Udine dal presidente di Confidimprese Fvg Roberto Vicentini e Franco Buttazzoni, vicepresidente vicario di Confartigianato-Imprese Udine con delega al credito affiancato da Michela Sclausero e da Francesco Roiatti rispettivamente presidenti provinciali del Movimento Donne Impresa e del Movimento Giovani Imprenditori. L’obiettivo dell’accordo è di rilasciare ampie garanzie che possono arrivare fino all’80% ad imprese costituite da meno di 36 mesi dalla data della domanda, che beneficeranno di tassi particolarmente favorevoli indicativamente compresi tra 1,95% ed il 4,60% a seconda della tipologia dell’operazione e della fascia di rischio. La platea dei potenziali beneficiari di questo “credito facile” è particolarmente ampia, stimata in migliaia di soggetti. Oltre ai giovani imprenditori o imprenditrici della provin- FINANZIAMENTO. Credito agevolato per le imprese del Fvg cia di Udine, infatti, posso accedere a tale convenzione anche imprenditori “meno giovani”, di età compresa tra 40 e 50 anni. LA CONVENZIONE. Michela Sclausero Francesco Roiatti hanno confermato che la nuova convenzione conserva lo schema “triangolare”: Confartigianato-Imprese Udine, Confidimprese Fvg e istituti di credito selezionati e offre condizio- ni di favore e certe (garanzie forti, tassi di favore, assistenza gestionale gratuita) a favore dei neo-imprenditori. Tra le condizioni di maggior favore figurano senz’altro quelle relative ai tassi di interesse, a seconda della tipologia di operazione e della fascia di rischio. E soprattutto con la garanzia di Confidimprese Fvg sarà possibile per tutti i neo imprenditori con un’attività avviata non oltre i 3 anni di poter accedere al credito anche se in assenza di super garanzie. Vicentini ha concluso: «Siamo convinti che questa attività possa e debba continuare ad incrementarsi ulteriormente, perseguendo indubbie finalità di tipo sociale a beneficio dell’intero territorio regionale». Negli ultimi 10 anni sono state finanziate 332 operazioni per un totale di 11,4 milioni di euro, assistite da 6,4 milioni di euro. Nel 59% dei casi i finanziamenti sono andati a vantaggio di giovani imprenditori e nel restante 41% dei casi a favore di progetti di imprenditoria femminile. Anapa Rete imprese e Confcommercio PALAZZO TORRIANI. Convegno di Innova Fvg Crescere insieme L’Eco-magnesio L’alleanza nazionale si consolida in Fvg Una alternativa al cromo esavalente siglata una intesa sinergica in regione incontro sullo stato dell’arte sul tema u Dopo l’ingresso di Anapa Rete ImpreseAgenzie nell’alveo di Confcommercio nazionale, l’associazione agenti professionisti di assicurazione ha siglato oggi una intesa anche a livello regionale. Il presidente di Confcommergio Fvg, Alberto Marchiori, e di Anapa Rete ImpresAgenzia Fvg, Angelo Migliorini, hanno siglato una vera e propria alleanza. Come spiega meglio Marchiori, l’intesa odierna «segue una consolidata tradizione di buoni rapporti tra le maggiori associazioni di categoria del terziario e gli operatori del settore assicurativo». Migliorini, da parte sua, fa sapere che «Anapa Imprese agenzie di assicurazione copre oltre il 60% della raccolta della spesa assicurativa con 14 gruppi agenti delle primarie imprese che sono i fondatori e protago- nisti dell’associazione. Con questo accordo vogliamo crescere in sinergia con Confcommercio, che rappresenta un punto di riferimento per la categoria». La presentazione ufficiale del programma di azione di Anapa e i contenuti della convenzione con Confcommercio saranno presentati il 14 aprile presso il municipio di Palmanova. Il Consorzio Innova Fvg, in collaborazione con Confindustria Udine, organizza un convegno lunedì 11 aprile, con inizio alle ore 14.15, a palazzo Torriani, nell’ambito del “progetto Nanocoat”. La giornata sarà dedicata alla presentazione degli studi commissionati dal Consorzio Innova Fvg, nell’ambito del progetto Nanocoat relativi alle tecnologie e ai materiali sostitutivi del cromo esavalente e all’ECO-magnesio. I temi connessi alla pericolosità del cromo esavalente Cr(VI) per uomo e ambiente sono emersi già da diversi anni. La Direttiva del Parlamento europeo sulla protezione dei lavoratori dai rischi correlati all’esposizione lavorativa a sostanze carcinogene e mutagene 2004/37/EC prevede che ogni Sta- to membro imponga la riduzione e la sostituzione del Cr(VI). L’ECO-Magnesio rappresenta la risposta alla problematica ambientale finora strettamente legata al processo di trasformazione del magnesio. Si tratta di una nuova tipologia di lega che permette il processo di pressofusione in aria senza l’aggiunta di gas passivanti. Oltre a vantaggi ambientali, legati al processo produttivo, e di sicurezza le leghe di ECO-magnesio hanno prestazioni migliori in termini meccanici, termici e di ossidazione. Lo studio, realizzato da Matech Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, mette a confronto tecniche di lavorazione, caratteristiche e applicazioni delle leghe di magnesio e di ECO-magnesio. u Le imprese che si internazionalizzano o intendono realizzare parte del loro fatturato all’estero hanno a disposizione una serie di strumenti, regionali e nazionali, spesso scarsamente conosciuti o utilizzati. Per presentare strumenti e opportunità di finanziamento la Camera di Commercio di Udine, con la sua Azienda speciale I.Ter-Formazione, promuove un corso in due nuove date, giovedì 14(14.30 - 18.30)e venerdì 22 (9 - 13). Le lezioni saranno tenute da Federico Barcherini, consulenteaziendale e socio qualificato Apco-Cmc (Associazione consulenti di direzione e organizzazione aziendale) e i destinatari sono in particolare responsabili di uffici amministrazione e finanza, addetti degli uffici acquisti e back-office commerciale delle imprese del territorio. Al corso, si approfondiranno soprattutto gli strumenti più utili a favorire l’espansione commerciale e l’internazionalizzazione delle Pmi. ALERT Le comunicazioni ingannevoli alle Pmi u Comunicazioni potenzialmente ingannevoli alle imprese: la Camera di Commercio fa appello agli imprenditori friulani, ancora una volta, affinché prestino la massima attenzione, poiché molti di loro, in questi giorni, stanno ricevendo – come purtroppo è spesso accaduto anche in passato, in alcuni periodi dell’anno – richieste di pagamento di vario genere, che nulla hanno a che fare con la Cciaa o suoi adempimenti. In particolare, diverse imprese hanno segnalato agli uffici camerali di aver ricevuto via posta un bollettino di pagamento su conto corrente, già compilato con i dati dell’impresa ricevente, per una non meglio specificata iscrizione a un portale multiservizi. In evidenza, la data di scadenza e l’importo del pagamento.La Camera di Commercio richiama dunque gli imprenditori a prestare la massima attenzione MAIL [email protected] ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 7 REGIONE La polemica su Aviano LA CONFERMA. Concluso l’iter col parere favorevole espresso dal Comitato nazionale La Doc Friuli Venezia Giulia è realtà “licenziato” il disciplinare da Roma TELESCA FA CHIAREZZA SUL RUOLO DEL CRO Soddisfatto l’assessore Shaurli: una soddisfazione da condividere con tutti euforici i vertici di Confcooperative Fvg: un risultato importante per la filiera ............................................................. ... ... GAETANO SPATARO ... [email protected] . u Dopo la discussione al Ministero delle Politiche agricole e due commissioni nazionali tecnico-normative a ottobre 2015 e febbraio 2016, la pubblica audizione di marzo, oggi il Comitato nazionale Vini ha dato finalmente il via libera per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del disciplinare Doc Friuli o Doc Friuli Venezia Giulia. Dopo la raccolta delle firme (oltre 1.700) iniziate nel 2014 e l’avvio dell’iter nell’anno successivo, unanime la soddisfazione di tutte le parti in causa. IL DISCIPLINARE. La Doc Fvg interessa il territorio di 160 comuni di tutto il territorio regionale, senza cambiare nulla degli attuali assetti del sistema (Doc, Docg e Igt). I vignaioli che lo desiderano, infatti, potranno mantenere le denominazioni storiche delle Doc di appartenenza oppure adottare la nuova de- lare nelle iniziative già programmate a partire dagli Stati Uniti». BRINDISI. Soddisfazione in regione per il risultato ottenuto nominazione: Friuli o Friuli Venezia Giulia. Il testo appena approvato fissa anche il limite della produzione del Pinot grigio (140 quintali per ettaro). LA REGIONE FVG. Euforico l’annuncio dell’assessore regionale alle risorse agricole, Cristiano Shaurli: «Una soddisfazione importante dopo 30 anni di attesa che voglio condividere con l’intera filiera vitivinicola regionale. Sono convinto che potrà dare ancora più lustro alla nostra produzione regionale. Dopo Vinitaly sarà fondamentale iniziare insieme ai nostri vitivinicoltori una campagna di promozione in partico- PROVINCIA DI UDINE. Un attivo circolante di oltre 100 milioni CONFCOOPERATIVE FVG. «La approvazione della Doc Friuli Venezia Giulia da parte del Comitato vini del Ministero per le risorse agricole, rappresenta il raggiungimento di un importante obiettivo e premia tutto il territorio regionale, l’intera filiera e tutti i nostri vignaioli che, speriamo, dalla vendemmia 2016 avranno a disposizione una nuova opportunità di mercato». Questo il commento congiunto di Pietro Biscontin, presidente del Consorzio delle Doc del Fvg e di Giorgio Giacomello, presidente di Fedagri Confcooperative Fvg, per la notizia. Un risultato, a loro avviso, raggiunto grazie all’impegno di tutti, compreso quello delle cantine cooperative regionali «Che hanno sostenuto fin dall’inizio il percorso - ha aggiunto Giacomello - anche davanti a tante resistenze, raccogliendo gran parte delle firme necessarie all’avvio dell’iter. «Il ruolo del Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano sarà valorizzato, e in questa direzione vanno tutti gli atti fin qui adottati. Il CRO è un fiore all'occhiello del sistema sanitario regionale che sosterremo sempre, e ogni polemica è fuori luogo». Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca rivolgendosi a quanti, in questi giorni, hanno preso posizione sull'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di Aviano. Per l'assessore «È del tutto priva di fondamento l'illazione secondo cui il gruppo di lavoro incaricato della redazione del Piano Oncologico Regionale non contemplerebbe professionisti del CRO, per il semplice fatto che i membri di tale gruppo non sono ancora stati nominati. Come è stato comunicato in sede di collegio di direzione dell'Istituto dal direttore generale Mario Tubertini, è vero ed è noto il contrario: personale dell'Istituto sarà invitato a parteciparvi». FONDO DI KYOTO. Finanziamenti agevolati Approvato il rendiconto Edilizia scolastica Fontanini: risorse da utilizzare per nuove opere pubbliche In Fvg solo i comuni di Cividale e Majano il passaggio di competenze non sarà indolore per i cittadini stanziati 1,3 milioni per le riqualificazioni u La giunta provinciale di Udine ha approvato oggi il rendiconto della gestione 2015. Il patrimonio netto dell’Ente (attività al netto delle passività) ammonta a 264,6 milioni di euro. In particolare, tra le voci dell’attivo più importanti, le immobilizzazioni (405,6 milioni) e l’attivo circolante (100,2 mln). Il conto economico 2015 ha espresso un risultato d’esercizio pari a 13,2 milioni di euro. Un avanzo di gestione considerevole che, secondo il presidente della Provincia, Pietro Fontanini: «Consente il finanziamento di molte opere pubbliche nell’ambito del potenziamento e della manutenzione sia della rete viaria sia degli edifici scolastici. Interventi per i quali l’Ente dispone di risorse e competenze che, purtroppo, la Regione Fvg ci toglierà tra pochi mesi per destinarle a sé stessa (strade) e ai Comuni (scuole). Continueremo in questa direzione attenta alla qualità e ai costi - conclude Fontanini -, fino all’ultimo giorno. Il passag- gio di competenze non sarà indolore per la collettività specie del punto di vista della spesa e della qualità/efficienza del servizi». L’intervento di Fontanini si conclude con un ringraziamento ai tecnici per il «valido contributo e l’apporto professionale fornito sinora. Anche se trasferiti in altre strutture e suddivisi nel territorio - conclude continueranno sicuramente a darlo per non disperdere l’impegno di questi anni». I Comuni di Cividale del Friuli e Majano sono tra i 68 beneficiari a livello nazionale ammessi al finanziamento agevolato a valere sul Fondo Kyoto per la riqualificazione energetica degli edifici scolastici. Il ministero dell’ambiente ha notificato nei giorni scorsi ai due comuni friulani l'assegnazione di un totale di 1,3 milioni di euro sui circa 40 milioni di euro suddivisi tra grandi e piccoli centri urbani, distribuiti in maniera omogenea tra Nord e Sud. Soddisfatta di tale risultato l’assessore regionale alle infrastrutture, Mariagrazie Santoro: «Ancora una volta i Comuni della nostra regione si dimostrano virtuosi e questo è segno di una cultura della sicurezza e del risparmio energetico che in questi anni si è radicata sul territorio. Un ringraziamento alle amministrazioni comunali che hanno saputo cogliere queste opportunità». In termini numerici, il Comune di Majano riceverà 710.000 euro per lavori di riqualificazione energetica dell'edificio sede della scuola dell'infanzia, mentre il Comune di Cividale del Friuli potrà contare su un contributo di 609.200 euro per la riqualificazione energetica della scuola primaria Alessandro Manzoni. Per quanto riguarda, infine, le risorse non ancora assegnate e già destinate per il Fondo Kyoto, il Ministero dell'Ambiente ha già comunicato che è prevista a breve la pubblicazione di un nuovo avviso per poter accedervi. 8 ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 MAIL [email protected] CRONACA CODROIPO. La vittima è una donna 45 enne, Diana Maurizio SENTENZA Dopo 7 anni il risarcimento Fiamme inspiegabili donna muore asfissiata Englaro “ripagato” Lo scorso novembre un altro incendio nello stesso stabile .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u La scorsa notte, a Pozzo di Codroipo, si è verificato il secondo incendio, nel giro di pochi mesi, all'interno di una palazzina Ater di via Malosarie. Purtroppo a farne le spese è stata una donna, Diana Maurizio, di 45 anni, morta asfissiata nel proprio appartamento a causa del fumo provocato dalle fiamme che al momento non hanno trovato spiegazione tecnica. L'episodio è avvenuto poco dopo l'una della notte. E’ probabile che Diana Maurizio sia rimasta intrappolata dentro l’abitazione e non abbia potuto mettersi in salvo. Nel momento in cui sono arrivati i vigili del fuoco di Udine, è stato necessario, insieme ai carabinieri di Codroipo, arrivare a sfondare la porta d’entrata al primo piano del condominio. Una volta raggiunta la donna all'interno, non c'è stato però più nulla da fare. Diana Maurizio era già deceduta. L'incendio sarebbe divampato in seguito ad una grossa esplosione: questo è quello che è stato riferito dai condomini. Tutti gli inquilini dello stabile, appena avvertito lo scoppio, sono usciti dai rispettivi appartamenti per correre al riparo. Successivamente si è capito che Diana Maurizio avrebbe tentato di guadagnare l’uscita dall’appartamento ma invano. Per avere una definitiva ricostruzione dei fatti la casa della La Regione Lombardia è stata condannata dal Tar regionale a versare a Beppino Englaro, il papà di Eluana, un risarcimento di complessivi 142 mila euro. La figlia di Beppino era rimasta in stato vegetativo per 18 lunghi anni a causa di un incidente stradale e l’allora presidente della Regione, Roberto Formigoni, nonostante una sentenza della Corte di Cassazione, aveva impedito la sospensione delle terapie su tutto il territorio della Lombardia. E’ proprio lì quindi che alla ragazza avrebbero dovuto staccare il sondino che la idratava e la alimentava in modo artificiale. Nel 2009, invece, i genitori furono costretti ad un vero e proprio viaggio verso La Quiete di Udine dove loro figlia sarebbe poi morta. Secondo il Tar della Lombardia “non è possibile che lo Stato ammetta che alcuni suoi organi ed enti, qual è la Regione Lombardia, ignorino le sue leggi e l’autorità dei tribunali, dopo che siano esauriti tutti i rimedi previsti dall’ordinamento, in quanto questo comporta una rottura dell’ordinamento costituzionale non altrimenti sanabile”. Ora la Regione Lombardia dovrà sborsare (a meno che non ricorra anche al Consiglio di Stato) 12.965,78 euro di danno patrimoniale, 30mila euro a titolo di “danno iure hereditatis per lesione dei diritti fondamentali della sig.ra Eluana Englaro” e altri 100mila come danno non patrimoniale “da lesione di rapporto parentale”. Dopo la morte di Eluana, è stato perciò riconosciuto al padre Beppino, in quanto genitore, il diritto ad essere risarcito di tutti i danni materiali e morali. VIGILE del fuoco. donna è stata messa temporaneamente sotto sequestro: si cercherà di capire quali sono state le cause che hanno portato a questo nuovo incidente. Nello stesso stabile, il 18 novembre scorso, si era verificato un altro incendio sempre durante la notte. Anche allora, dopo lo scaturire delle fiamme, c'era stato un “fuggi-fuggi” generale da parte degli inquilini: in quell'occasione due persone erano finite direttamente all’ospedale mentre altre 7 erano rimaste intossicate dal fumo. Solamente l'intervento di ben sei squadre dei pompieri era riuscito a sventare il peggio. Cosa che non è avvenuta a pochi mesi di distanza. Che l’ultimo incidente non sia stato l’unico in così poco tempo da’ adesso parecchio da pensare. E certamente non basta la sfortuna di un nuovo incendio sviluppatosi nella notte, ossia in uno dei momenti più delicati per potersene accorgere e reagire. UDINE I militari dell’Arma avevano intimato l’alt ma il conducente proseguiva la corsa Sfugge a un posto di blocco 47enne guidava senza patente u Un uomo di 47 anni, residente nel capoluogo friulano, è stato denunciato dai carabinieri di Udine est dopo un inseguimento avvenuto proprio per le strade della città. Il 47enne si trovava infatti alla guida della propria auto e stava passando davanti ad una pantera dei militari. I carabinieri gli intimavano di fermarsi per effettuare un normale controllo ma il conducente, anzichè accostare e fermarsi, aveva la brillante idea di proseguire la sua corsa aumentando la velocità. La Regione Lombardia forzò la mano A questo punto ha avuto inizio un breve inseguimento per le vie di Udine tra il veicolo ed il mezzo dell’Arma. Dopo non molto la corsa si è conclusa ed i carabinieri hanno bloccato l’automobile. Una volta raggiunto, l’uomo alla guida e la donna che si trovava al suo fianco sono stati identificati secondo le procedure di rito. Il conducente della vettura è stato quindi denunciato a piede libero per l’ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e per guida senza patente. POSTO di blocco. Flash S. GIORGIO DI NOGARO VENZONE Uomo di 30 anni agli arresti domiciliari Divieto di avvicinarsi all’ex per un 61enne u I Carabinieri della stazione di San Giorgio di Nogaro hanno arrestato un 30enne, residente proprioin zona, su ordine del Tribunale di Udine. L’uomo dovrà ora scontare, agli arresti domiciliari, la pena complessiva di 6 mesi e 27 giorni di reclusione per aver commesso in precedenza i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. u Un uomo di 61 anni d’età, residente a Venzone, ha subìto il provvedimento di divieto di avvicinamento da parte del Tribunale di Udine nei confronti della donna con cui conviveva. I Carabinieri di Venzone hanno eseguito al 61enne la notifica dell’atto cautelare: l’uomo aveva infatti messo in opera ripetutamente alcune condotte persecutorie verso la sua ex. MAIL [email protected] ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 9 CRONACA / Udine CONSIGLIO COMUNALE Dopo una tormentata seduta la maggioranza si ricompatta Vincono i centri commerciali I consiglieri di Alternativa prima contrari trovano nuovi stimoli dal dibattito .......................................................... ... ... LUCIA BURELLO ... [email protected] . Assente il sindaco, strategicamente. E con l’opposizione che ha tolto la scheda, la delibera sulle quattro varianti in merito alle aree commerciali in città è passata. Prossimamente, dunque, nuove colate di cemento per l’ampliamento del supermercato “Panorama” in viale Palmanova angolo via Melegnano, che passerà da 2500 a 3500 mq; per l’ampliamento sempre del “Panorama” di viale Venezia angolo via Cormor Basso, che da 3678 mq passerà a 11 mila; per la costruzione di un supermercato di 6 mila mq nella zona dell’ex Coca Cola, sempre in via Palmanova; per l’ampliamento del negozio Arca Planet di viale Tricesimo angolo via Cividina che da 1500 mq passerà a 2100. Più tre rotonde di pertinenza. Tutte “espansioni” coerenti al piano regolatore che considera le aree interessate di pertinenza commerciale. Eppure, nonostante la fervente volontà da parte della Mag- gioranza di votare favorevolmente alle varianti, moltissimi cittadini speravano in un po’ di buon senso; così, tanto per salvaguardare l’ambiente e il centro storico dai colossi commerciali della periferia. In Aula si è scaldato il consigliere Vincenzo Tanzi (FI), che peraltro ha insistito sulla non legittimità della vicenda, rinviata al giudizio della Regione. Non legittimità per la parentela del sindaco con l’ingegnere Fiorella Honsell, che ha firmato i progetti di variante su ingaggio dei privati e della parentela del segretario del Pd cittadino, Enrico Leoncini, con Carlo Marini, al quale fa capo la Emmesviluppo Spa di viale Tricesimo (Arcaplanet). Come detto, la questione ora è al vaglio dell’ufficio regionale competente, anche in osservanza dell’art. 78 del 267/2000 sugli enti locali che obbliga gli amministratori ad «astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado». Ma tornando a bomba, per il “niet” alle grandi manovre si sperava vivamente anche su un atto di coraggio dei consiglieri di “Alternativa” (Sandra, Aziz & co) che, sebbene parte della Maggioranza, avevano inizialmente dimostrato contrarietà sul deleterio impatto ambientale causato da ulteriori cementificazioni. Ma dopo la tirata di orecchie che pare abbiano ricevuto dal sindaco in camera caritatis, il coraggio, purtroppo, sembra essere scemato e, questa sera, sono parsi addirittura entusiasti “del nuovo che avanza”. E così tutto è passato, con la benedizione dell’assessore alla Pianificazione Territoriale, Carlo Giacomello che, in ultima analisi ha spezzato una lancia a favore del sindaco: «Se i consiglieri di opposizione si fossero meglio informati, avrebbero chiaramente visto che sulle varianti c’era una proposta di delibera per il Consiglio comunale, che è quello chiamato ad esprimersi e a votare. Proposta di delibera che, tra l'al- tro, non è assolutamente vero sia stata firmata dal sindaco, ma da me che sono l'assessore competente. La sorella del sindaco, - ha concluso il vice sindaco - che ha firmato i progetti che verranno eseguiti dagli stessi privati e non dal Comune a titolo di oneri di urbanizzazione è esclusivamente il professionista incaricato da un privato per redigere dei progetti. E un privato, e ci mancherebbe altro, può decidere di rivolgersi a chi meglio crede. Dunque, nulla di illegittimo». Infine, per quanto riguarda i lumi chiesti dalla Minoranza sull’eventuale installazione di un prefabbricato nel cortile della scuola Garzoni allo scopo di ampliare la mensa dei poveri gestita dalla Caritas, la risposta del Comune suona più o meno così: «E’ tutto fermo. Stiamo soltanto ragionando come poter aiutare la Caritas a svolgere il suo lavoro al meglio. Abbiamo ascoltato insegnanti e genitori e fino a che non avremmo il loro benestare non faremo nulla». NUOVO CONTRATTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PER 15 MILIONI DI EURO, SARANNO SOSTITUITI OLTRE 9 MILA PUNTI LUCE Udine presto si presenterà “sotto una nuova luce” Lampioni a luci led ovunque per un risparmio energetico del 30% u UDINE S’ILLUMINERÀ d’immenso. E immenso è l’investimento per dare alla città la sua nuova immagine notturna: circa 4 milioni di euro. Ma sarà anche un’immagine nel rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico. Con il contratto Consip Servizio Luce 3 firmato dal Comune e valevole già dal 1 aprile scorso, in città verranno sostituiti 9 mila e 200 punti luce con lampade a led ecologicamente innovative, per un importo complessivo di circa 15 milioni di euro e un investimento di 4 milioni. La notizia arriva direttamente da palazzo D'Aronco e dagli uffici di AcegasApsAmga che continuerà ad effettuare il servizio in quanto parte del raggruppamento temporaneo d’imprese Consorzio Stabile Energie Locali S.c.a.r.l., aggiudicatario del lotto 2 Triveneto di Consip. Grazie a questo imponente intervento di sostituzione che partirà da questa estate, si calcola ogni anno un risparmio energetico del 30%, ovvero di 2.900 MWh e minori emissioni di CO2 per 1.300 tonnellate, nonostante un’efficienza luminosa in crescita del 15%, con un positivo impatto sulla sicurezza stradale e in senso lato. A differenza delle lampade attuali, infine, riconoscibili per la caratteristica coppa sovrastante, le luci a led indirizzano la luce esclusivamente verso il basso, garantendo quindi una riduzione dell’inquinamento luminoso. Il nuovo contratto, dunque, della durata di 9 anni, per importo complessivo di 12.577.908,33 euro più Iva (15 milioni circa), porterà al completo adeguamento normativo della pubblica illuminazione, a cominciare dalla piena rispondenza alla Legge Regionale 15 del 2007 su inquinamento luminoso e normative elettriche. Ingente anche l'investimento previsto per la sostituzione dei punti luce. Complessivamente, infatti, gli interventi prevedono una spesa di circa 4 milioni di euro che troverà copertura nelle somme messe a disposizione dal contratto. Non meno impegnativo, sul fronte degli interventi sulla rete, i lavori che da questa estate si protrarranno fino alla metà del 2017, coinvolgendo il 70% dei 13.741 lampioni totali. Gli impianti che non verranno coinvolti saranno quelli di recentissima realizzazione, quelli di rilevanza storica o architettonica (il Castello) e quelli legati a problemi di ordine pubblico (lo stadio). Smantellate completamnete, invece, le lampade contenenti mercurio che ne costituiscono l'11%. Le soluzioni adottate, inoltre, rispetteranno il contesto urbano dell’intervento (stradale, e di arredo). A tale proposito è stata ipotizzata una soluzione per il centro storico che possa coniugare il contenuto tecnologico dell’apparecchio con la storia. Non da ultimo, è prevista anche la completa sostituzione di 50 quadri di comando, prevedendo così la possibilità del controllo in remoto e, quindi, un più capillare ed efficiente controllo delle possibili anomalie o una più veloce risposta alle esigenze dell’amministrazione. flash RACCOLTA FIRME Referendum abrogativo Italicum u Comincerà sabato anche a Udine, come in tutta Italia, la raccolta delle firme necessarie per l'ammissibilità del referendum abrogativo della legge elettorale 6 maggio 2015 N°52 detta “Italicum”. Il Coordinamento Democrazia Costituzionale per la provincia di Udine ha organizzato i primi banchetti per la raccolta delle firme a Udine, all’uscita della Galleria Bardelli, all’incrocio tra via Paolo Canciani e via Rialto, con i seguenti orari: sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. I prossimi appuntamenti nel capoluogo e negli altri comuni saranno comunicati tempestivamente. NO TRIVELLE Banchetti campagna referendaria u Una campagna referendaria “No trivelle” sarà organizzata a Udine in Piazzetta Lionello, sabato 9 aprile a cura di Greenpeace. I cittadini sono invitati a partecipare così come al Referendum del 17 aprile nella speranza di raggiungere il cuorum. CURIOSITÀ Una udinese vince lo Strega per ragazzi u «Siamo felicissimi per la vittoria di Chiara Carminati. Un riconoscimento meritato per una scrittrice di raro talento che da sempre si pone dalla parte dei più giovani e che, attraverso la forza delle sue parole, riesce a comunicare la bellezza e l’importanza della lettura e della scrittura”. Così l'assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone, commenta la vittoria dell'udinese alla prima edizione del “Premio Strega Ragazze e Ragazzi”, figlia del prestigioso riconoscimento che quest’anno compie 70 anni. Carminati si è aggiudicata la vittoria nella categoria dedicata ai bambini con più di 11 anni con il suo “Fuori fuoco” edito da Bompiani. 10 ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 CULTURA / & MAIL [email protected] spettacoli COSTITUTIONES PATRIAE FORIIULII. Quest'anno ricorre anche il 650° anniversario della promulgazione Le “caotiche” leggi del Parlamento del Friuli anch’esse sono prova della nostra “specialità” Nella nostra regione il diritto romano fu “contaminato” dalle norme proprie dei popoli transalpini .......................................................... ... ... GIANFRANCO ELLERO ... [email protected] . u LA FIESTE DE PATRIE, “regionalizzata” un anno fa, rischia di diventare una delle tante sagre che ritmano la socialità friulana nelle stagioni dell'ora legale: bandiere, manifestazioni ginniche e folcloristiche, e naturalmente chioschi per la nutrizione dei “patrioti”. L'unica differenza, se non si pensa alla conoscenza e alla diffusione della cultura del patriarcato, spina dorsale della storia friulana per quindici secoli, sarà che la sagra coinvolgerà potenzialmente tutto il Friuli e non soltanto uno dei villaggi o delle cittadine che con le loro sagre o feste animano a turno il nostro calendario nella cosiddetta bella stagione. Anche la lettura del diploma del 3 d'aprile 1077, da parte di attori in costume, diventa una scontata cerimonia se non si conoscono i precedenti e gli sviluppi di quel documento. Eppure molto ci sarebbe da comunicare sulla storia del patriarcato. Quest'anno, ad esempio, ricorre il 650° anniversario della promulgazione delle “Costitutiones Patriae Foriiulii”, raccolte e promulgate da Marquardo di Randeck a Sacile l'11 giugno 1366: erano le leggi votate dal Parlamento del Friuli, un organo reso necessario dal diploma del 3 d'aprile perché il STEMMI FAMIGLIE che facevano parte del Parlamento del Friuli patriarca, principe della Chiesa, da quel giorno fu costretto a prendere decisioni fondamentali (pace e guerra, difesa e viabilità, eredità e commercio, delitti e pene…) per il suo principato feudale. E siccome le decisioni politiche comportano quasi sempre delle spese rilevanti, era necessario convocare “a parlamento” coloro che avrebbero dovuto sopportarle pro quota, cioè il clero, l'aristocrazia e le comunità borghesi. Le Constitutiones, scritte in latino medioevale, formavano, scrive Vincenzo Joppi, che ne curò la riedizione per la Provincia di Udine nel 1900, “una legislazione così frammentaria, occasionale, e mancante di un logico coordinamento (…) che non poteva non dar luogo a inconvenienti”, già evidenti fin dal principio del Trecento: era, se non altro, necessario riunirle in un'unica fonte e rubricarle, perché in precedenza erano per così dire sparse. Anche quest'anno abbiamo senti- to le parole “primo parlamento in Europa” sulle labbra di friulanisti decisi a mitizzare il passato. E allora, per fondare il giudizio su documenti, diremo che le Constitutiones non sono precisamente un capolavoro giuridico, bensì una raccolta di norme che risentono del clima storico nel quale furono scritte, e subito rivelano una confusione fra chiesa e stato, e talvolta una commistione fra diritto civile e penale. La prima costituzione si intitola, ad esempio, “ De religione”, e stabilisce dure condanne contro gli eretici. La terza riguarda i bestemmiatori di Dio e dei Santi: curioso il fatto che i bestemmiatori di Dio o della Madonna avrebbero dovuto pagare una multa di ottanta soldi, ridotta a quaranta per coloro che se la prendevano con i Santi o le Sante! Bastano queste osservazioni per svilire il valore delle Constitutiones? Certamente no. Si tratta di un documento di grande importanza sotto vari punti di vista, a partire da quello delle contaminazioni. Anche a prima vista si nota, infatti, che il diritto romano fu “contaminato”, nella nostra regione, dalle leggi proprie dei popoli transalpini che qui si sovrapposero ai romani, e così si aggiunge una nuova prova della “specialità” del Friuli. E se si vuole continuare a camminare sul sentiero giuridico per esplorare l'affascinante storia del- la nostra regione, possiamo leggere quanto scrisse il grande Carlo Guido Mor nel volume “Conversazioni sulla Storia del Friuli, d'Italia, d'Europa” (Arti Grafiche Friulane, Udine 1988): “A Zoppola trovi una villa romana e un borc: la villa è di legge romana, latina; il borgo è a legge longobarda. (…) A Cividale trovi applicato il diritto romano e il diritto germanico nel dodicesimo e nel tredicesimo secolo. (…) I medioevali si ritenevano sempre di una certa gens, e la professione di legge corrispondeva a una dichiarazione di nazionalità”. Ciò significa che nei nostri tribunali si aveva il diritto, nei primi secoli del passato millennio, di essere giudicati secondo la legge di appartenenza! Come si vede, tanto ci sarebbe da dire, per meditare, sulla storia del Friuli, e il 3 d'aprile potrebbe e dovrebbe essere la giornata adatta per opportune comunicazioni e meditazioni. Quest'anno, ad esempio, ricorre anche il 420° anniversario dell'abolizione del rito aquileiese: ci sarà qualcuno che vorrà spiegare al popolo della “fieste” anche questa data e il suo significato? Per comodità di eventuali docenti e discenti possiamo indicare anche una fonte scritta facilmente accessibile: Luigi De Biasio, L'antico rito aquileiese, Istitût Ladin- Furlan “Pre Checo Placerean”, 2010. Nell’ambito degli appuntamenti del 3 aprile, inaugura domani alle 17 la mostra sulla mitologia friulana al museo Etnografico di Udine Viaç tal Friûl di Magance, torna la magia di peressini u UN FRIULI fantastico, magico e artistico. È quello che emerge da “Viaç tal Friûl di Magance”, l’esposizione allestita all’interno del museo Etnografico del Friuli di Via Grazzano, che sarà inaugurata domani, venerdì 8 aprile, alle 17. Una serie di pannelli, contenenti le illustrazioni di Luigino Peressini e i testi di Sandri Carrozzo e Carli Pup, presenteranno le figure più significative della mitologia popolare friulana. Il senso del progetto, realizzato dalla cooperativa Serling, al quale corrisponde anche un gradevole libro-mappa da leggere e da guardare, è esplicitato dalla parola “Magance”, un vocabolo presente nella narrativa popolare che indica, da solo o L’ORCOLAT L.Peressini nella locuzione “Paîs di Magance”, una terra fatata e misteriosa, popolata da strane creature. Le tavole disegnate da Luigino Peressini rappresentano questo Friuli immaginario con un tratto che è nel contempo personale e coerente con le descrizioni tradizionali dei suoi mitici abitanti. Ci sono i “benandants”, gli “orcui”, le fate dell'acqua (“aganis”, “paganis” o “paianis”), i draghi, i diavoli, le streghe, incubi di varia natura (“cjalcjuts”, “pesarins”, “vencui”) e fantasmi, “guriuts”, “salvans”, “pagans”,”maçarots” e “boboros”. Non mancano neppure personaggi storici trasformati dalla fantasia popolare in mostri, come Attila, e animali ad alto contenuto simbolico come i “basaliscs”, i “garbons” e lis “magnis”. Il “Friûl di Magance” è magico e vero, poiché rappresenta le diverse tradizioni e lingue del Friuli: non solo quella friulana, ma anche lo sloveno (il dispettoso “škrat” e le “krivapete”), il tedesco (la “Perchta” di Pontebba e la “Belin” di Sauris) e i dialetti veneti della laguna (le “vuarvole” e il “bufolin” di Grado). L’incontro di presentazione, dal titolo “Friûl di contâ e di discuvierzi”, e l’allestimento della mostra, visitabile sino al prossimo 17 aprile, fanno parte del cartellone “Friûl, Patrie di ducj. Udin 2016”, predisposto dallo Sportello per la lingua friulana del Comune di Udine - Furlan in Co- mun, in occasione delle celebrazioni della “Fieste de Patrie dal Friûl”. Durante l’inaugurazione, che sarà aperta dall’intervento del sindaco di Udine, Furio Honsell, le caratteristiche della mostra saranno illustrate da Sandri Carrozzo e Luigino Peressini, con il coordinamento di Marco Stolfo di Furlan in Comun. Il programma “Friûl, Patrie di ducj. Udin 2016” è realizzato con il sostegno della Regione e dell’Agjenzie Regjonâl pe lenghe Furlane e con la collaborazione della biblioteca civica “V. Joppi”, del museo Etnografico del Friuli, dell’Università degli studi di Udine, delle cooperative Informazione Friulana e Serling e dell’osteria letteraria Contecurte. MAIL [email protected] ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 11 SPORT calcio L’ANALISI. I bianconeri, con 12 punti in 630’, meglio delle dirette concorrenti Ripetere il finale d’andata ecco la ricetta per salvarsi LA SFIDA DI GENOVA DIRIGE RUSSO Nelle ultime 7 giornate del girone, l’Udinese aveva fatto più punti delle rivali .......................................................... ... ... LUCIANO PATAT ... [email protected] . u Per centrare la salvezza, basterebbe ripetere lo stesso rush finale dell’andata. Semplice a dirsi, non altrettanto a farsi, anche se l’Udinese targata Gigi De Canio ha mostrato, contro Sassuolo e Napoli, chiari segni di ritrovata vitalità. La ‘zona rossa’, abitata in questo momento da Palermo e Carpi, è distante sei punti, ma i friulani non possono certo rilassarsi. Se i bianconeri riusciranno, nelle sette giornate che mancano alla fine del campionato, a ripetere lo stesso cammino dello scorso girone, l’obiettivo potrà essere raggiunto. Tra formazioni che chiudono attualmente la classifica, ed escludendo il Verona, l’Udinese è quella che ha fatto meglio fra il 13esimo e il 19esimo turno. Danilo e soci, infatti, hanno chiuso l’andata guadagnando ben 12 punti in 7 gare, grazie alle vittorie contro Sampdoria, Chievo, Torino e Atalanta. Dai bianconeri in giù, nessuno ha fatto meglio nel periodo considerato: dopo i friulani c’è il Carpi, che ha messo assieme un ‘bottino’ di 8 punti grazie a due vittorie - una delle quali proprio a spese dell’Udinese - e altrettanti pareggi. Seguono, con 7 punti, Palermo e Sampdoria (due successi e un ‘segno x’), chiude infine il Frosinone che, in sette giornate, aveva portato a ca- complici tre sconfitte di fila a chiudere l’andata in malo modo, peggio ancora per l’Atalanta, capace di racimolare appena 6 punti, con due vittorie e ben quattro sconfitte consecutive. Il lasso di tempo tra fine novembre 2015 e la prima decade di gennaio era stato uno dei periodi migliori dell’Udinese targata Stefano Colantuono: oltre alle cifre delle quali abbiamo parlato, anche sotto il profilo del gioco si vedevano segnali positivi. Poi, però, il buio, una situazione ambientale difficile, la crisi di risultati e l’esonero. Il neo mister, Luigi De Canio, è partito con il piede giusto. A Genova, domenica, la prima ‘sentenza’. Ripetere un ruolino così positivo vorrebbe dire salvezza. Se l’entusiasmo rimarrà alto, la ‘missione’è possibile. ‘SENATORE’. Danilo sta crescendo nel rendimento sa appena quattro punti, frutto di una affermazione contro il Verona alla quattordicesima giornata e un pari sul campo del Sassuolo alla diciottesima. Spostando la lente d’ingrandimento un po’ più su, cioè alle quattro squadre che hanno al momento 36 punti, si scopre che l’Udinese ha fatto meglio anche di quasi tutte le formazioni che la precedono attualmente di tre lunghezze. L’unica compagine capa- ce di portare a casa un bottino più ‘abbondante’ è l’Empoli di Marco Giampaolo, che a quei tempi volava sulle ali dell’entusiasmo: a testimonianza di ciò, i numeri parlano di 16 punti conquistati (cinque vittorie, quattro delle quali consecutive, un pareggio e una sola sconfitta). Il Bologna, invece, si è ‘accontentato’ di 10 punti in 7 giornate, frutto di tre vittorie e un pari, più staccate le altre: il Torino non era andato oltre gli 8 punti, CALCIOMERCATO. Papà Maurizio annuncia il trasferimento del suo erede Simone Andrea GOL, AFFARE DI FAMIGLIA LA JUVE ACQUISTA GANZ JR. .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Nelle sue vene scorre sangue friulano, ed è un peccato che l’Udinese non abbia mai pensato a lui. Già, perché Simone Andrea Ganz, figlio del tarvisiano Maurizio, ha ereditato dal papà il senso del gol e la Juventus se ne è accorta: il 22enne attaccante del Como ha appena firmato un quadriennale con la ‘Vecchia Signora’. Difficile restare indifferenti a un bomber capace di siglare 14 gol in serie B sui 31 totali dei la- riani. A confermare il suo approdo alla Juve è stato il padre Maurizio, quello de ‘el segna semper lü’, negli studi di Sportitalia : “Sta migliorando anno dopo anno, ha fatto un ottimo percorso di crescita: prima le giovanili, poi due anni di Lega Pro ed ora la Serie B dove sta facendo benissimo. Io ero sinistro, lui destro - ha concluso Maurizio -, rispetto a me ha un fisico più robusto ed un colpo di testa migliore. Entrambi però siamo accomunati dal grande fiuto per il gol”. Come dargli torto? Sarà Carmine Russo, della sezione di Nola, l'arbitro di Sampdoria-Udinese. La gara, 13esima di ritorno del campionato di serie A, si disputerà domenica allo stadio 'Marassi' di Genova, con inizio alle 15. L'arbitro sarà coadiuvato dagli assistenti Pegorin e La Rocca, dal quarto uomo Alassio e dagli addizionali Doveri e Sacchi. Con l'Udinese, il fischietto campano ha un bilancio complessivo di 6 vittorie, due pareggi e sei sconfitte (le ultime due quest'anno contro Roma e Bologna); con la Samp, i precedenti match arbitrati da Russo parlano di 5 successi, due 'segni x' e 5 sconfitte. QUI UDINESE. Caso Di Natale, nessun summit procuratore-club GUILHERME IN PIÙ TORNA IL REGISTA ........................................................ ... ... REDAZIONE SPORTIVO ... [email protected] . u Un'ora e mezza di allenamento, oggi, per l'Udinese. I friulani proseguono nella preparazione in vista della gara di domenica contro la Samp e mister Luigi De Canio ha sottoposto ai suoi una seduta composta da torello (anche a gruppi), riscaldamento tecnico, una sessione di tiri e cross e alcune partitine con la squadra divisa in quattro formazioni con torneo all'italiana. Anche oggi, Totò Di Natale ha lavorato in forma personalizzata. A Udine è arrivato il suo procuratore, Bruno Carpeggiani, ma non c'è stato l'atteso summit con la società per definire il futuro dell'attaccante. De Canio lo convocherà domenica? Al 'Bruseschi' si è rivisto in gruppo il brasiliano Guilherme, mentre Orestis Karnezis ed Emmanuel Badu hanno svolto lavoro differenziato. Felipe ha abbandonato l'allenamento anzitempo per un affaticamento muscolare alla coscia sinistra. Domani, seduta pomeridiana alle 15. APERTO 7 giorni su 7 EDICOLA-LIBRERIA - CARTOLERIA - SERVIZIO DI LAVANDERIA DROGHERIA - DETERSIVI ALLA SPINA - PICCOLA FERRAMENTA DISTRIBUZIONE BOMBOLE GPL ENI ANCHE A DOMICILIO SERVIZIO FAX E FOTOCOPIE B/N E COLORE - PAGAMENTO BOLLETTE EREDE. Simone A. Ganz Fer.Market di Tomasetig Maurizio Piazza Paolo Diacono, 5/A - 33047 Remanzacco (UD) Tel. 0432 639094 - fax 0432 639094 - [email protected] 12 ANNO I N° 33 GIOVEDI 7 APRILE 2016 MAIL [email protected] SPORT Vari IL CASO. “Impossibile prendere 10 chili in 6 mesi”. Mino Raiola: “Lo denunciamo” UNA ACCUSA SHOCK “IBRA ERA DOPATO” Lo ha affermato Ulf Karlsson, ex ct della Nazionale svedese di atletica leggera In una intervista, fa riferimento al periodo in cui il bomber era alla Juventus .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u L'accusa non è certo di quelle leggere. E il 'bersaglio' tutt'altro che banale. Ulf Karlsson, ex ct della nazionale svedese di atletica leggera, ha sganciato una vera e propria bomba sulle colonne del quotidiano Sport Bladet: “Secondo me, Ibrahimovic era dopato quando giocava nella Juventus. Ha messo su 10 chili (di muscoli, ndr) in 6 mesi in bianconero, non è fisicamente possibile”. Karlsson ha poi, almeno parzialmente, aggiustato il tiro: “Non è un'accusa personale verso Zlatan, sarebbe un peccato se lui lo pensasse. Sto parlando di sport di squadra, i club sono meno controllati rispetto a sportivi come atleti o sciatori”. Tanto è bastato, però, per suscitare un autentico vespaio. Ibra ha militato nella Juve dal 2004 al 2006, mettendo a segno 23 reti in 70 partite di campionato e vincendo due scudetti (poi revocati per la vicenda Calciopoli, ndr). In difesa di Zlatan Ibrahimovic è sceso il suo procuratore, Mino Raiola, pronto a tutelare l'assistito nelle sedi più opportune: “Faremo causa a Karlsson - ha annunciato Raiola all'Expressen -. Ha commesso un grave errore a diffondere falsità: quando Zlatan era alla Juve si è sottoposto ad almeno IN BIANCONERO. Ibra ha militato nella Juventus dal 2004 al 2006 CALCIO u QUATTORDICI euro alla settimana. È lo 'stipendio' che Adam Johnson, l'ex calciatore di Sunderland e Manchester City, percepirebbe nel caso venisse accettata la sua richiesta di lavorare nella palestra del carcere di Leeds. Johnson è stato condannato di recente a sei anni di prigione per aver avuto rapporti sessuali con una ragazza minorenne. una ventina di controlli antidoping. Inoltre, lui non ha prove, mentre noi possiamo dimostrare che ha dichiarato il falso. Ibra non ha mai preso un'aspirina. E non intende rispondere mediaticamente a queste accuse”. L'ex commissario tecnico della nazionale svedese di atletica leggera, oltre al nome del campione che milita attualmente nel Paris Saint-Germain, ha tirato in ballo anche un altro calciatore, anche lui svedese e sempre collegato ai bianconeri di Torino: “Guarda Albin Ekdal - ha proseguito Karlsson -. Lui 8 chili in 6 mesi nello stesso club. Credo che questo, a SCI ALPINO. Il 18enne del Comitato Fisi Fvg trionfa nel gigante di Madonna di Campiglio quei tempi, fosse ancora nella cultura della Juventus. Avevano un medico che è stato sospeso per 22 mesi”. Ekdal, a differenza di Ibra, ha voluto replicare: “Le sue affermazioni sono completamente false. Da parte mia le considero accuse ridicole”, ha detto ad Aftonbladet. La Juve, dal canto suo, per il momento ha preferito non commentare le dichiarazioni di Ulf Karlsson. Certo è che le dichiarazioni dell'ex allenatore di atletica leggera hanno fatto scalpore, e non poco, in tutto il mondo dello sport in generale, dove l'attenzione per il problema del doping rimane sempre alta. La collaborazione UPC ED EXELIO, MONITORAGGIO DELLE ATLETE u SI CHIAMA GPEXE e permette di misurare e analizzare dati fisici e metabolici dei calciatori. Il dispositivo, messo a punto dall'azienda friulana Exelio Srl, finora era un 'privilegio' del calcio maschile ma, da un paio di mesi, è sbarcato anche in campo femminile, visto che da inizio febbraio viene utilizzato anche dall'Upc Tavagnacco. Oggi, è stato presentato ufficialmente l'accordo di collaborazione fra la squadra gialloblu ed Exelio. GPEXE è in grado di misurare velocità, accelerazione e potenza metabolica delle calciatrici, rendendoli immediatamente disponibili ai tecnici (utilizzando il cloud) grazie alla tecnologia Gps. A sottolineare i benefici del dispositivo è stata Silvia Marcolin, vice allenatrice del Tavagnacco guidato da Sara Di Filippo: “Monitoriamo tutte le ragazze, in allenamento e in partita, e i benefici sono già visibili sotto l’aspetto fisico e mentale. Le giocatrici sapendo di essere monitorate, corrono con maggiore intensità, aumentando le proprie performance” QUALIFICHE F1. Le scuderie scrivono a Ecclestone e Todt LA GIOIA DI MENCACCINI I TEAM VOGLIONO PER LUI PRIMA VITTORIA FIS IL PASSO INDIETRO .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Braccia al cielo e tanta gioia. Quella del 7 aprile 2016 sarà una data da ricordare per Lorenzo Mencaccini, che oggi ha vinto la prima gara Fis in carriera. Mencaccini, diciottenne sciatore della squadra Fisi Fvg e dell'Asd Bachmann, si è aggiudicato il gigante Fis Cit di Madonna di Campiglio, scendendo anche per la prima volta sotto i 40 punti (35.56 il suo risultato). Mencaccini, trionfatore anche tra gli Aspiranti, si è imposto sul tedesco Tim Siegmund per 7 centesimi, mentre a completare il podio è stato l'azzurro Alberto Spagnolla. Un'altra bella soddisfazione, per i portacolori del Comitato regionale, è arrivata anche nel gigante femminile, nel quale Valentina Eydallin (Bachmann) ha centrato un ottimo secondo posto, staccata di 1?24 da Maria Pfeifer, vincitrice al traguardo. Podio sfiorato per la compagna di squadra Noemi Noris, quarta. A proposito di sci, sono stati cancellati gli slalom Fis Njr dell'8 e 9 aprile a Sella Nevea. .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . BACHMANN. Mencaccini u Le nuove qualifiche della Formula 1 non piacciono soltanto ai piloti, ma nemmeno alle scuderie. E oggi i team, in maniera compatta, hanno chiesto a Bernie Ecclestone e al presidente della Fia, Jean Todt, di fare un passo indietro. Le squadre del 'Circus', in sostanza, vogliono tornare al vecchio format delle qualifiche, usato fino allo scorso anno, e avrebbero respinto la proposta della Federazione di passare a una formula 'ag- gregata'. Se le parti non dovessero trovare un accordo, però, il nuovo format adottato per le qualifiche resterebbe in vigore anche per il Gran Premio di Cina, che si correrà a Shangai il prossimo 17 aprile. Tutte le modifiche al regolamento 2016, infatti, devono essere approvate in maniera unanime dalla Commissione F1 della Fia. Le nuove qualifiche non piacciono proprio a nessuno (nemmeno ai tifosi): il passo indietro, quindi, appare tutt'altro che remoto anche da chi governa la 'stanza dei bottoni'.