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Comunità in cammino Comunità in cammino
ANNO 80 º - N. 1 S MARZO 2007 Comunità Comunità in in cammino cammino Giornalino parrocchiale di Castell’Alfero ’ULTIMO ASSEGNO È stato detto che i “giorni della nostra vita sono come un blocchetto di assegni. Li puoi spendere come vuoi, ma l’ultimo assegno lo devi riserbare a Lui”. Sono d’accordo sul fatto che l’ultimo assegno debba essere riservato a Colui che ci ha donato la vita e ci ha chiesto di amministrarla bene, secondo il suo progetto, ma spendere gli altri, come vogliamo, non credo sia del tutto onesto, del tutto prudente. Assegni in bianco sono giorni che passano così veloci... Assegni in bianco sono le situazioni che ci capitano come occasioni per farne buon uso. Assegni in bianco sono i “talenti” naturali che Dio ci ha regalato, le “competenze” che abbiamo acquisito con lo studio, il lavoro, l’esperienza. Assegni in bianco sono quei doni di fede e di grazia che danno una prospettiva di cielo a tutta la nostra esistenza, con le sue gioie, i suoi dolori. Tutto questo e altro ancora costituisce il patrimonio che, da credenti e da uomini saggi, siamo chiamati ad amministrare e ad usare per dare senso e nobiltà alla vita che si snoda nel vasto e complesso orizzonte della società, con i suoi problemi e le sue necessità, problemi e necessità che impegnano il braccio e il cuore di tutti. Si tratta di un blocchetto di assegni pressoché inesauribile, una vera e propria ricchezza da condividere nello stile della solidarietà, della generosità e della gioia. Condividere! Ecco la parola magica che può dare valore a tutti gli assegni in bianco posti nelle nostre mani. Purtroppo su quegli assegni, che sono i giorni dell’uomo, con le sue energie, con le sue competenze, molto spesso sono scritti i nomi dei più strani e sconcertanti beneficiari. È un tesoro di amore, di intelligenza, di sentimento, di tempo e di denaro che viene dissipato al vento, sacrificato al piacere egoistico, dissolto nella superficialità, indirizzato a cose o persone sbagliate... Oppure un tesoro rinchiuso tra le mani in una morsa mortale che preclude ogni gesto di apertura agli altri, di servizio alla comunità, di partecipazione al bisogno altrui. Sono le persone che non vedono al di là della propria gratificazione, sono i “nati stanchi” che non hanno tempo per nessuno, sono gli avari che passano le serate a contare gli incassi e a dirsi... “c’è più gioia nel ricevere che nel donare!”. Eppure, per tanto che povero, malinconico e antipatico sia questo stile di vita, dobbiamo dire che non è questa la vera tragedia. Il momento capitale è certamente quello dell’ultimo assegno, quando occorrerà dare un orientamento giusto a tutto il blocchetto, forse malamente speso o non speso affatto. Sarà il momento del pentimento e del perdono quando – come dice la Bibbia – Dio getterà alla spalle tutti i nostri peccati e, se erano rossi di cattiveria, diventeranno bianchi come la neve. Sarà così pronto quell’assegno in bianco, decisivo, che firmeremo per Dio, nella gioia e nella speranza. Altrimenti?... Quella sarà la vera tragedia della vita! Don Piero 1 La voce dei P GIORNATA DELLA PACE Il messaggio del Papa portava il titolo: “La persona umana è il cuore della pace”, per cui, rispettando la persona umana, si promuove e si costruisce la pace. La persona umana va rispettata perché è sacra in quanto creata ad immagine e somiglianza di Dio, non è soltanto qualcosa ma qualcuno, capace di conoscenza, di donazione, di relazione con altre persone e con Dio stesso. La pace – scrive il Papa – è “un dono e un compito”, un dono che scende dall’alto, che viene da Dio, ma è anche un compito, una conquista che l’uomo deve raggiungere con il suo apporto intelligente e responsabile, con la sua buona volontà. Nel messaggio il Papa mette in risalto il diritto alla vita e alla libertà religiosa, diritti che non sono rispettati in tante parti del mondo. “È giusto denunciare – scrive – lo scempio che della vita si fa nella nostra società! Accanto alle vittime dei conflitti armati, del terrorismo, delle svariate forme di violenza, ci sono le morti silenziose provocate dalla fame, dall’aborto, dalla sperimentazione sugli embrioni, dall’eutanasia”. E ci sono altre denunce: le diverse forme di disuguaglianza tra l’uomo e la donna che, presso certe culture, è fortemente sfruttata e trattata come oggetto e non come persona; l’atteggiamento irrispettoso contro l’ambiente che reca danno alla convivenza umana; 2 l’accaparramento violento delle risorse della terra, con l’insorgere di conflitti e di guerre. L’invito finale è rivolto ai cristiani perché diventino infaticabili operatori di pace e strenui difensori della persona umana e dei suoi inalienabili diritti. GIORNATA DELLA VITA Per la Giornata della vita, giunta alla sua 19ª edizione, sono stati i Vescovi italiani a lanciare un messaggio per dire che la vita va amata e desiderata. Era la domenica 4 febbraio. Sappiamo bene che questo richiamo non è affatto inutile, anzi! Pensate a quanti delitti si compiono contro la vita, anche all’interno delle famiglie italiane e non soltanto nei paesi squassati dalla guerra e dal terrorismo. Si ammazza con estrema facilità e per motivi futili. Si propaganda la morte come soluzione legittima ai problemi dovuti alla vecchiaia o a certe malattie incurabili, come se la vita non contasse niente, come se il comandamento di Dio “Non uccidere” non esistesse più. Scrivono i Vescovi: “La vita è il primo e più prezioso bene che scaturisce dall’amore e di amore deve essere circondato”. E questo, anche quando la vita esperimenta la sofferenza, la malattia o i pesi della vecchiaia. La vita non può mai dirsi “nostra” al punto di poter decidere, come insegnano certi movimenti politici, di farne quel che pare e piace, magari anche di troncarla con la dolce morte dell’eutanasia. astori Amare la vita significa “non negarla a nessuno, neppure al più piccolo e indifeso nascituro...”. Come parrocchia abbiamo vissuto la Giornata della vita, ringraziando Dio per avercela donata e, con l’iniziativa delle primule vendute davanti alle chiese, abbiamo voluto offrire al Centro in favore della vita di Asti, un contributo per permettere a qualche vita in più di sbocciare in un contesto di amorevole accoglienza. GIORNATA DEL MALATO Così ha parlato il Papa nel messaggio della 15ª Giornata mondiale del malato: “Ancora una volta la Chiesa guarda a quanti soffrono a causa della malattia e invita a richiamare l’attenzione sui malati incurabili”. L’essere malati porta inevitabilmente con sé momenti penosi di crisi, di inquietudine, a cui le scienze mediche possono offrire un indubbio sollievo ma, nonostante i progressi raggiunti nel campo del- la medicina, non si può trovare una cura per ogni malattia. Ci sono infatti e purtroppo i malati incurabili. La Chiesa desidera sostenerli esortando a politiche sociali che possano contrastare le cause di queste malattie e chiedendo con urgenza un’assistenza migliore, per affrontare nel caso di malati terminali l’esito finale della vita in maniera dignitosa. Questo è un diritto che appartiene ad ogni essere umano e che tutti devono impegnarsi a difendere. Il Papa incoraggia gli sforzi di coloro che operano al servizio di questi malati ed esprime il suo plauso per tutti gli operatori sanitari che “instancabilmente e amorevolmente” si dedicano a loro. Ai malati rivolge un richiamo sul valore immenso della loro dolorosa esperienza... “Sappiate che le vostre sofferenze, unite a quelle di Cristo, si dimostrano feconde per le necessità della Chiesa e del mondo. Per questo chiedo al Signore di rafforzare la vostra fede nel suo amore”. La parrocchia si è sempre preoccupata di stare vicina agli infermi e, quando sono ricoverati in ospedale, di portare loro un pensiero di amicizia e la promessa di una preghiera. La Caritas e il parroco chiedono, per questo motivo, di essere avvertiti in occasione degli eventuali ricoveri. Preghiera aria, madre dei deboli e dei piccoli, di quelli che soffrono e che sono soli, di coloro che sono malati ed attendono di essere curati con amore e competenza. MMaria, madre di tutti gli uomini, di chi ha bisogno di aiuto nelle proprie condizioni di fragilità e di coloro che sono chiamati a prenderne cura. Grazie, per averci dato Gesù, medico del corpo e dello spirito, Buon samaritano che si china sulle nostre ferite. A te, Maria, chiediamo di intercedere presso il tuo Figlio perché, in qualsiasi condizione di sofferenza, ogni persona si senta amata, curata e accompagnata in un cammino aperto alla speranza, che è data a tutti noi dal Signore Risorto. 3 Nozze d’argento della Caritas Caritas Come ci eravamo ripromessi, abbiamo festeggiato i 25 anni della Caritas parrocchiale. Prima Don Piero, poi io, abbiamo personalmente invitato il nostro Vescovo in quanto Presidente diocesano ed incaricato regionale per l’ambito caritativo. E Lui, nonostante i molti impegni, ci ha dedicato una domenica, il 5 novembre. La scelta di un giorno festivo con la celebrazione della Messa “grande” ha dato la possibilità ai parrocchiani di partecipare a quel gioioso momento. Bisogna dire che Padre Francesco è, anche, una persona “squisita”; con semplicità ha saputo coinvolgere tutti ed incoraggiarci a questo progetto di animazione alla solidarietà, all’amore verso il prossimo per essere una comunità viva. Certamente i poveri e i bisognosi non sono più “quelli di una volta”, adesso sono spesso antipatici, insistenti, irriveren- ti. Non si accontentano di un piatto di minestra! Il nostro deve essere comunque un aiuto gratuito, non tanto in denaro quanto in risoluzione dei loro problemi (di lavoro, di gestione familiare o economica, di amicizia, di evangelizzazione...). La cosa non è facile ma tutti possiamo provarci seguendo quanto ci dice la Parola del Vangelo. Dopo le foto di rito, il nostro Vescovo è stato anche di piacevole compagnia durante il pranzo consumato nel salone parrocchiale, ben preparato dalla sig.ra Lidia & company. Vi dico solo che il piatto “clou” è stato il dolce: tutte le donne partecipanti si sono cimentate in una ricetta. Volendo assaggiare un po’ di tutto, ci siamo ritrovati ognuno con un piatto traboccante di creme e torte; un duro colpo anche per la glicemia di Padre Francesco. Rosanna Foto di gruppo con il Vescovo Padre Francesco. 4 Anniversari di matrimonio Domenica 29 aprile 2007 A tutte le coppie in festa, la festa degli Anniversari di matrimonio, anche se appare piuttosto datata, richiama ancora, e rinfresca valori assai preziosi e sempre attuali, come l’amore, la famiglia, la fedeltà, i figli... Ed è una festa che, celebrata insieme, si riveste di solidarietà, di amicizia e di comune speranza. In essa i coniugi ritornano alle loro radici affettive, alla sorgente viva e feconda del loro amore che è la grazia del sacramento celebrato ai piedi dell’altare. Questa festa è un momento di ristoro e di gioia familiare, una testimonianza di armonia al cospetto di tanti crolli coniugali. Anche se arriva una volta all’anno, con protagonisti sempre diversi, non può essere tacciata di monotonia, grazie alla freschezza e alla nobiltà dei suoi messaggi, monotoni se mai, sono quei coniugi che non ne comprendono la bellezza e continuano a rifiutare l’appuntamento. Qui segue l’elenco delle coppie che nel 2007 celebrano il loro anniversario, da 1 anno a 60 anni di matrimonio. L’invito alla festa è per tutti, anzi, vale l’antifona di sempre: se qualche coppia non trova il suo nome in elenco non se la prenda, non si è fatto apposta. Quindi si senta cordialmente invitata e prenda parte alla festa. Elenco delle coppie in festa 1 anno: Veronesi Paolo e Pentore Simona, 27 aprile 2006 - Canalone Marco e Avidano Manuela, 28 maggio - Cavallai Marco e Zaberto Erika, 4 giugno - Avidano Alessandro e Balsamini Vania, 11 giugno - Acquini Andrea e Sibelli Stefania, 24 giugno - Brando Mirko e Gjova Vera, 8 luglio Mallamace Roberto e Marino Immacolata, 29 luglio - Novara Valter e Rainero Romina, 27 agosto - Baldin Sandro e Zuccone Daniela, 27 agosto - Bruno Andrea e Avidano Claudia, 9 settembre - Dapavo Fabrizio e Cominato Barbara, 10 settembre - Tognin Gianluca e Musin Sandra, 30 settembre. 5 anni: Bochicchio Pasquale e Zanellato Silvia, 27 aprile 2002 - Sappa Roberto e Occhiali Emi, 11 maggio - Gamba Mauro e Avidano Mariella, 22 giugno - Idali Gian Luca e Tirone Claudia, 8 settembre - Palombo Antonio e Borgo Tiziana, 22 settembre - De Gregorio Rocco e Tortorelli Antonella, 6 ottobre. 10 anni: Ghiberti Maurizio e Conti Manuela, 5 luglio 1997 - Laustra Massimo e Piccinini Mariella, 25 luglio Binello Flavio e Mirano Tiziana, 14 settembre - Mozzato Claudio e Scalco Roberta, 5 ottobre - Martinetto Piero e Pe5 Anniversari di matrimonio 6 rotti Marinella, 6 luglio - Fornaca Michele e Ambrogio Simona, 2 luglio - Lavagnino Luca e Moro Valeria, 6 settembre - Della Mercede Mario e Ponte Cinzia, 26 luglio. 15 anni: Monaco Ermanno e Gronchi Rita, 2 gennaio 1992 - Gagliardi Piero e Pecchenino Beatrice, 11 giugno Monticane Guido e Cavagnero Roberta, 11 luglio - Avidano Paolo e Zuccaro Patrizia, 18 luglio - Tirone Antonio e Zanetti Fiorella, 29 agosto - Bosco Roberto e Grecimbene Cristina, 29 agosto - Rosso Paolo e Pupione Rosemma, 13 settembre - Graziano Claudio e Macario Sara, 27 settembre - Pippione Sergio e Agostani Patrizia, 2 maggio Bagnasco Angelo e Cavazza Oriana, 28 giugno - Mazzetti Mauro e Lodigiani Maria Cristina, 5 settembre - Pippione Valter e Allegretti Carmela, 6 dicembre - Scarso Danilo e Giospietro Cristina, 5 settembre. 20 anni: Trinchero Bruno e Leva Rosanna, 20 aprile 1987 - Gerolla Gianni e Isnardi Elisabetta, 6 giugno - Pollina Maurizio e Sabia Isabella, 5 luglio - Tognin Paolo e Bosco Silvana, 1 agosto - Giuliano Antonio e Bertoglio Silvana, 8 agosto - Baldasso Luigi e Rabezzana Carla, 27 settembre - Ribrello Salvatore e Penso Giovanna - Zanellato Giuliano e De Rosa Anna Maria - Belpoliti Antonio e Squarzino Maria Paola, 13 settembre. 25 anni - Nozze d’argento: Barbero Gianni e Pastrone Sandra, 12 settembre 1982 - Jadanza Giuseppe e Tona Loredana, 14 marzo - Occhetti Giocarlo e Paniati Paola, 12 settembre - Gamba Marco e Galetto M. Teresa, 17 aprile - Pasquariello Piero e Annunziata Anna, 18 aprile - Avidano Luigi e Tosetti Graziella, 15 maggio Zoccarato Luigi e Argenta Marinella, 29 agosto. 30 anni: Basaglia Giancarlo e Marzaduri Marinella, 3 settembre 1977 - Conti Edoardo e Rosso Ida, 6 agosto Mallamace Rosario e Steffenino Marina, 10 settembre - Zaberto Bruno e Saredi Rosanna, 3 settembre - Dorato Roberto e Grillane Bruna, 2 ottobre - Montaldo Enzo e Graziano Giuseppina, 12 novembre - Biglia Giuseppe e Steffenino Lucia, 13 novembre - Vaccaro Antonino e Intile Rosa - Baldin Sergio e Cavaglia M. Teresa. 35 anni: Giaccone Andrea e Mondanelli Nicoletta, 13 febbraio 1972 - Avidano Mario e Grillane Germina, 30 aprile - Gamba Eugenio e Sacchetto M. Rosa, 20 agosto - Guasco Giuseppe e Oberti Maria - Cavallo Giuseppe e Cavallo M. Grazia - Boscaro Gianni e Spada Francesca. 40 anni: Ravizza Pierino e Mondanelli Lilia, 3 giugno 1967 - Negro Renzo e Fea Claudia, 17 settembre - Zapponi Claudio e Leva Irene, 1 ottobre - Zanetti Girolamo e Callipo Rosaria - Ravizza Dario e Cerrato Cesarina - Martinetto Franco e Verrastro Antonietta - Binelli Diago e Minniti Mimma - Macario Lorenzo e Fassio Giovanna - Bau Luciano e Zichi Paolina. 45 anni: Barbero Bruno e Ravizza Pierina, 29 aprile 1962 - Zago Orazio e Canotti Onorina, 6 maggio - Calder Giulio e Verrua Ottavia - La Vista Diodoro e Bergno Lucia Sega Gino e Rossetto Luciana. 50 anni - Nozze d’oro: Gallo Damiano e Rainero Irma, 27 ottobre 1957 - Iviglia Francesco e Caldera Pinuccia, 6 ottobre - Iviglia Gigi e Novo Franca, 27 ottobre - Pastrone Romano e Nebiolo Adriana - Leva Giovanni e Magliocchetti Mara. 55 anni: Caviglia Luigi e Melciol Ines, 1952 - Tosono Alfredo e Tonin Rosalia - Grazian Albino e Baldovin Gemma. 60 anni: Sappa Aurelio e Ravizza Teresina, 12 aprile 1947 - Pippione Clemente e Fornaca Teresa, 20 aprile - Piglione Michelangelo e Fiora Bruna, 1 giugno - Cavagnero Attilio e Raviola Ines. Festa 29 aprile 2007 La funzione solenne si terrà alle ore 11,00 Dopo la funzione, omaggio ricordo alle coppie e foto di gruppo. Seguirà il rinfresco in Piazza Castello Vi attendiamo tutti! 7 all’ombra del campanile campanile all’ombra all’ombra del campanile AVARIZZIA... senza riferimenti Ho conosciuto un vecchio ricco, ma avaro: avaro a un punto tale che guarda li quatrini ne lo specchio per vede’ raddoppiato er capitale. Allora dice: Quelli li do via perché ce faccio la beneficenza; ma questi me li tengo pe’ prudenza... E li ripone ne la scrivania. Trilussa 8 CATECHISTE IN FESTA Sul finire di settembre le Catechiste che operano in parrocchia si ritrovano per organizzare il nuovo anno di attività in mezzo ai ragazzi, e non è sempre facile sistemare i vari tasselli per andare incontro alle tante esigenze prospettate dalle famiglie. Abbiamo l’impressione che a questi poveri ragazzi si sta chiedendo una serie esagerata di prestazioni, da assorbire completamente il loro tempo e non sempre viene privilegiato ciò che è essenziale per la loro vita... Comunque dopo il lavoro non facile dell’organizzazione segue il momento della festa. Il parroco, per un debito di gratitudine, le convoca al Ristorante più vicino per trascorrere una serata di allegra e appetitosa convivialità. Quest’anno ci siamo ritrovati al Nuovo Cicot di Frinco e tutto si è svolto nel migliore dei modi, all’insegna del buon umore e del buon appetito. A loro volta, i giovani animatori, hanno consumato la loro festa conviviale con pizza e... contorni nel nuovo accogliente locale della Stazione, sulla strada della vecchia fornace, e la serata è stata logicamente brillante. ANNO SCOLASTICO E CATECHISTICO Della benedizione del Signore abbiamo tutti un grande bisogno, perché è lui che vigila sulla nostra vita, la difende dai pericoli e la stimola a riconoscere e sviluppare i talenti di cui è dotata. È per questo che ogni anno dedichiamo una domenica di ottobre per porre la fatica dell’anno scolastico e catechistico sotto lo sguardo benedicente del Signore. E la celebrazione assume sempre una cornice grandiosa e festosa, con la presenza di tanti ragazzi, dei loro genitori, delle catechiste e degli animatori. I meno presenti, lo diciamo con mestizia, sono gli insegnanti. Quella è l’occasione per rinnovare l’alleanza tra i vari addetti alla cura e alla formazione dei ragazzi e quanto sarebbe bello se la presenza fosse totalitaria e convinta. Al Signore, in quel giorno, abbiamo affidato tutti e ci auguriamo che i frutti dell’intesa e dei buoni propositi siano sempre più abbondanti. COMMEMORAZIONE DEI CADUTI Era la domenica 5 novembre. È toccato all’illustre borgata di Callianetto di commemorare la rimembranza dei Caduti di tutte le guerre passate, un giorno che, nel ricordo delle tragedie belliche che hanno insanguinato la storia, ravviva in tutte le persone di buona volontà l’anelito della pace. Nella circostanza è stato inaugurato presso il Cimitero della borgata un nuovo monumento ai Caduti e all’evento hanno fatto corona le rappresentanze delle Associazioni locali, dagli Alpini sempre in prima fila alla Sezione degli ex Combattenti, alla Croce Rossa, all’Avis, all’Aido con i rispettivi labari. Anche le Scuole hanno inviato gruppi di alunni per dare voce, con i loro interventi, al sentimento del rimpianto per le perdite umane della “mejo gioventù” e al desiderio di pace che alberga nei cuori ben fatti. Dopo la funzione religiosa è seguito l’incontro gastronomico preparato e servito dalla Pro Loco di Callianetto. CONSIGLIO PASTORALE Nella sera del 19 novembre si è riunito il Consiglio pastorale della parrocchia ed erano presenti anche i membri del consiglio economico. Il parroco ha introdotto l’incontro con un riferimento doveroso al 9 recente Convegno ecclesiale di Verona sul tema della Speranza cristiana. Alcune espressioni del Papa Benedetto XVI, presente al Convegno, e della Lettera pastorale del nostro Vescovo sono state indicative per un impegno di testimonianza all’interno della nostra comunità cristiana. Si diventa testimoni di speranza con la fedeltà all’appuntamento con l’Eucaristia festiva, con la coerenza alla Parola di Dio e con il servizio della carità verso tutti e verso i poveri in modo particolare. Tra gli impegni assunti nella circostanza, quello della Lectio Divina da praticare periodicamente nella preghiera dei gruppi, quello di aderire alla proposta dell’Avvento di fraternità e quello di tentare l’adesione parrocchiale al pellegrinaggio a Roma con i Vescovi piemontesi nella visita “ad limina” di marzo. RAGAZZI ACR, FESTA DEL CIAO E venne il giorno del Ciao, un giorno che suscita una particolare effervescenza tra i nostri Ragazzi di Azione Cattolica ed i loro bravi animatori. La partecipazione all’evento è sempre esemplare. Il Ciao 2006 ha portato i Ragazzi su un “alto monte” a incontrare Gesù, come gli Apostoli in occasione della trasfigurazione quando, estasiati dalla bellezza del loro maestro, non volevano più scendere a valle. Anche i nostri ragazzi hanno rivissuto l’entusiasmo di Pietro ed hanno dichiarato la gioia di stare con Gesù... “È bello restare con te!”, portava scritto il ciondolo. La solenne funzione in chiesa, animata dal coro giovanile, il pranzo preparato dagli animatori con più di 70 commensali, i giochi pomeridiani, tutto ha ruo10 tato attorno al messaggio della giornata, stampigliato sul ciondolo distribuito a tutta la “ciurma” e riposto soltanto al termine della festa. Che davvero Gesù diventi l’attrattiva gioiosa dei nostri ragazzi, genitori collaborando... FESTA DI SANTA CECILIA La nostra Cantoria è giustamente apprezzata e a volte anche applaudita alla conclusione dei suoi servizi più impegnativi. Ed è giusto così! La preparazione del gruppo è portata avanti con determinazione scrupolosa dalla maestra Manuela Avidano che, alla competenza musicale, sa unire la pazienza dei tempi lunghi e lo stile sorridente di chi sa coinvolgere e trascinare la squadra. I cantori la stimano e le vogliono bene, pronti a ritrovarsi agli appuntamenti fissati per le prove reiterate allo scopo di affinare l’interpretazione dei “pezzi” e il risultato si vede, meglio, si sente! Ultimamente Manuela si è proposta di stimolare al canto anche l’assemblea dei fedeli, inserendo nel repertorio interventi canori alla portata di tutti; anche per questo la corale si è posizionata nella Cappella del Rosario per dare la possibilità alla maestra di tenere sott’occhio coro e assemblea, così da poter armonizzare l’insieme delle voci. L’impegno è costante e comporta una buona dose di sacrificio, per questo è La nostra Corale con il parroco e il Vescovo. giusto esprimere a tutto il complesso la stima e la gratitudine della comunità, con l’incoraggiamento a fare sempre di più e sempre meglio. In occasione della Festa del Ringraziamento del 26 novembre scorso, si è anche onorata Santa Cecilia, la patrona del canto sacro, con la Messa solenne al termine della quale il Parroco ha voluto rendere omaggio di riconoscenza a Clemente Pippione, protagonista infaticabile nella storia della Cantoria per oltre 60 anni come cantore e suonatore di armonium. Intanto in Casa Canonica, le signore, Lidia e Maria Teresa, esperte di alta cucina, attendevano per il “prelibato rancio” la truppa affamata e l’armonia monotona delle posate, si alternò a quella più festosa dei canti popolari. Amici cantori, ad multos annos! 37 ANNI DI SERVIZIO PASTORALE Da quel lontano e glaciale pomeriggio dell’Immacolata del ’69, di anni ne sono passati 37! Tanti! Ma è una scadenza che il Don vive con discrezione e senza velleità di protagonismo. Tanti amici di quei tempi eroici se ne sono andati e quelli che restano danno per scontato, giustamente, che la presenza e il servizio del prete non meritano salamelecchi di sorta. D’altra parte l’interessato non ha mai sollecitato riverenze forzate, anzi fa fatica ad inserire nelle omelie di quel giorno riferimenti a quell’evento ormai lontano e, se lo fa, è unicamente per chiedere una preghiera e un po’ di comprensione per gli eventuali mancamenti alle attese comunitarie. 11 8 dicembre 1969: presa di possesso della Chiesa. Dirò che in questi ultimi anni, rievocando la presa di possesso della parrocchia, mi viene da pensare più intensamente al sacerdote amico Don Gino Bosticco che, in quel giorno, a nome del Vescovo, mi ha presentato alla comunità cristiana di Castell’Alfero. È a quel punto che mi coglie un senso profondo di nostalgia per un sostegno di amicizia che è venuto a mancare e nel contempo il bisogno di dire grazie al Signore perché io invece ci sono ancora a portare avanti la mia azione pastorale. Pensieri e stati d’animo che si acquietano solo quando il giorno finisce e riposa nell’abbraccio materno di Maria Immacolata. LA DOMENICA DEL BAMBINELLO Avete presente quel giorno? Era la terza domenica d’Avvento e alla Messa “grande” tutti abbiamo esultato, beando12 ci del sorriso dei tanti bambini che hanno popolato la nostra chiesa ed hanno vivacizzato la celebrazione. Tra tutti spiccavano i piccoletti della Scuola dell’Infanzia, con le loro maestre, convenuti al gran completo per offrire alla comunità riunita gli auguri del Buon Natale. I loro canti, il loro brio, i richiami che si rincorrevano hanno dato una tonalità particolare alla funzione, senza sminuire la sacralità dell’ambiente. I bambini, si sa, hanno un loro modo di pregare che va compreso e apprezzato. Ne avessimo così tanti ogni domenica! Quella domenica c’erano anche i “bambinelli” di gesso che, benedetti durante la Messa, furono poi collocati nei presepi casalinghi. Una tradizione tanto simpatica da portare avanti, come segno di appartenenza alla nostra tradizione cristiana. E ci fu anche il gesto di amore, sollecitato dal parroco, nei confronti di tanti bambini che, nel mondo della povertà, vengono colpiti da un male subdolo che si chiama “tracoma” e inesorabilmente li conduce a perdere la vista. La risposta è stata quanto mai generosa. GLI AUGURI DELLE ELEMENTARI Si sa, tutti gli anni, nei giorni che precedono le scadenze natalizie, è un rincorrersi di appuntamenti augurali a cui sarebbe bello potersi ritrovare: sono gli auguri delle scolaresche dei vari livelli, sono le proposte conviviali dei gruppi e delle associazioni che, per un prete, vanno a combaciare il più delle volte con gli impegni delle celebrazioni religiose o dei servizi al confessionale nelle parrocchie vicine... Don Piero dice grazie degli inviti giunti dalla Croce Rosa, dal gruppo del Palio, dalla Polisportiva che non ho potuto onorare per le coincidenze di cui sopra. Per un momento ho potuto fare sosta nel Salone teatro del Castello, di recente restauro, ed ho goduto dell’atmosfera armoniosa e colorata dei ragazzi, con i loro canti, le poesie, le danze, i simbolismi vari, dove si è capito che il Natale di Gesù Bambino è ancora di attualità nel cuore dei nostri ragazzi e delle nostre scuole. Ed è bello e confortante che sia così. Grazie alle nostre insegnanti e ai loro cari alunni. L’AMICIZIA TRA I PRETI Raccontavano un tempo che tra certi parroci di campagna o di città, esistevano situazioni di contrasto per motivi di confini territoriali, di competenze e diritti non rispettati, di interesse, insomma, preti che non si parlavano, non si incontravano, mentre la gente, che sapeva, ci stava male o... rideva! Posso garantirvi che adesso non è più così, sicuramente non è più così nella nostra zona pastorale, quella che va da Frinco a Masio e che è costituita dalle tre nuove Vicarie denominate “Valleversa”, “Beato Variara”, “Mons. Cavanna”. I preti che svolgono la loro attività in questa zona, da essere giovani o meno giovani vanno d’amore e d’accordo, dialogano tra di loro, s’incontrano e collaborano. E una volta all’anno si danno convegno per un pomeriggio di festa conviviale, ciascuno nel ristorante più vicino e accogliente, oppure, come capita a Castell’Alfero, in Casa Canonica. Sono momenti di serena e scherzosa conversazione dove si rincorrono i ricordi lontani, si sdrammatizzano i problemi pastorali del momento e si rinsaldano scampoli di sano ottimismo. L’appuntamento che mi riguarda è sempre fissato, ormai da tanti anni, in prossimità della festa dell’Immacolata, nel ricordo del mio ingresso parrocchiale. Anche quest’anno ci siamo ritrovati in allegra compagnia e ci siamo augurati una ancor lunga e amichevole frequentazione. È TORNATO L’AMICO DON GIANNI Don Gianni Ghiglione è un nostro caro amico, un Salesiano di Don Bosco che, dal 2000, guidato dalla Provvidenza ha scoperto la strada per Castell’Alfero ed è venuto a portarci il prezioso servizio delle confessioni natalizie. E questo nel solco di altri religiosi di Don Bosco, come don Obermitto, don Chiaranti e don Fiora, il nostro indimenticabile don Lui... La presenza di don Gianni dona serenità al parroco che trova in lui una “spalla” prestigiosa al confessionale e all’altare e costituisce un’attrattiva benefica nei parrocchiani giovani e meno giovani che apprezzano la sua direzione spirituale e le sue omelie vivaci ed illuminate. Sempre disponibile ad ogni chiamata, sa offrire il suo servizio sacerdotale con estrema amabilità. Gli diciamo grazie anche da queste pagine, augurandoci che possa continuare ad offrirci per gli anni avvenire la sua amabile presenza e la sua collaborazione preziosa. 13 VISITE ALLA CASA DI RIPOSO In occasione del Natale è stato un susseguirsi di visite amichevoli alla Casa di riposo di San Sebastiano, per un omaggio di solidarietà nei confronti degli ospiti anziani che là trascorrono il tempo di un legittimo e sereno riposo. Sono passati i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, gli Amici della Croce Rossa, quelli del Palio, naturalmente la Parrocchia ha fatto visite mirate per un Natale di preghiera, come si conviene in un ambiente in cui si respira ancora un’intensa spiritualità cristiana. Poi, all’Epifania, ancora una volta sono arrivati gli Alpini, sempre graditi per la loro carica di simpatia e di vivace umanità. L’atmosfera si è caricata di emozione quando sono risuonati i canti più belli del loro repertorio; anche i nonni e i presenti si sono uniti al coro. Qualche stonatura è stata inevitabile ma, in un clima tanto amichevole, anche le sbandate canore diventano un contributo simpatico alla spontaneità della festa. Franco, alpino e fotografo, di quel pomeriggio, ha fissato non pochi documenti fotografici di cui facciamo uso anche per queste pagine di memorie. Gli ospiti della convivenza ringraziano e danno l’arrivederci per i prossimi appuntamenti. Foto degli Alpini in visita alla Casa di Riposo. 14 GLI AUGURI ALLA COMUNITÀ PAESANA È diventato un appuntamento consueto quello che l’Amministrazione Comunale ha fissato nel suo calendario annuale per offrire alla popolazione gli auguri di Buone Feste, con una serata musicale. E non importa se, quest’anno, l’evento si è celebrato quando le feste erano giunte al traguardo della Befana. È sempre bello ritrovarsi insieme per manifestazioni di questo tipo! Quest’anno il timbro della manifestazione augurale era in chiave jazzistica e si è avvalsa della presenza di un gruppo di musicisti di caratura internazionale e, tra questi, il suonatore di tromba Kenneth Scharf, americano, che periodicamente risiede nel comune di Castell’Alfero. Il salone si è riempito all’inverosimile e, anche se la maggioranza dei presenti non evidenziava una fisionomia nostrana, il repertorio dei brani e la musicalità travolgente degli strumenti hanno scatenato l’applauso appassionato del pubblico. Durante l’intervallo, le consuete e gradite degustazioni dei prodotti locali. All’Amministrazione comunale, la gratitudine della popolazione. IL DONO DEL MIDOLLO OSSEO Di diverso genere la serata organizzata dal Comune e dalle Associazioni umanitarie locali, come l’Aido, l’Avis, la Croce Rossa. Una serata in cui si è parlato a lungo dell’Admo (Associazione donatori del midollo osseo) già presente in tanti paesi del Piemonte, dell’Italia e del mondo. L’iniziativa ha avuto lo scopo di far conoscere l’Associazione e di lanciare l’idea di costituire anche nel nostro paese una Sezione Donatori per contrasta- re alcune malattie e la leucemia in particolare. Ci sono state testimonianze toccanti da parte di alcune persone, ancora giovani che, grazie alla donazione del midollo, hanno ritrovato la salute e la gioia di vivere, e altre dolenti, come quella di un padre che ha raccontato la perdita del figlio Rossano, appena ventenne, per non aver trovato un donatore compatibile. Commovente il grido lanciato dal giovane nella sua lettera testamento: “Per amor di Dio, non fate che la mia morte non serva a nulla. Combattete la leucemia!”. Da quel momento il padre ha speso tutte le sue energie per diffondere il messaggio del figlio e per suscitare sempre nuovi donatori. Nella medesima serata, medici esperti hanno spiegato e incoraggiato la donazione, tanto che non pochi giovani presenti hanno dato la loro adesione alla erigenda Sezione Admo nel nostro paese. COSCRITTI IN FESTA È stato bello rivedere in chiesa alcuni gruppi di coscritti a festeggiare la vita e a dire grazie al buon Dio di averli sostenuti con la sua provvidenza durante lo scorrere veloce degli anni. Quello è sempre un giorno di intensa emozione perché si carica di ricordi, di rievocazioni, a volte gioiose e a volte dolenti... È la nostalgia di amici che non sono più! E la celebrazione della festa diventa occasione per offrire loro una preghiera. Ai baldi giovanotti del ’36, del ’46 e del ’61, voglio dire un grazie sincero per l’iniziativa che hanno preso di venire in chiesa, di condividere le loro rimembranze con la comunità cristiana ed anche per quel gesto gentile di una manciata di beneficenza di cui questo Giornalino rende atto. Faccio voti perché la vita sorrida loro e alle loro famiglie e sia propizia di tante consolazioni. 15 INTERVENTI DI BENEFICENZA Con la Giornata della Vita, celebrata all’inizio di febbraio, si è concluso un periodo piuttosto impegnativo per quanto riguarda le iniziative di beneficenza, tant’è che la disponibilità dei parrocchiani di Castell’Alfero ha dato qualche segno di stanchezza rispetto al passato. A titolo di curiosità possiamo fare un raffronto tra gli interventi del 2006 e quelli del 2005... L’Avvento di fraternità, con le questue festive, ha fruttato, nel 2006, £ 600, nel 2005, £ 900; il contributo per Padre Cagnini, missionario in Cina, £ 300 nel 2006, £ 350 nel 2005; per i bambini colpiti da tracoma, £ 200 nel 2006, £ 400 nel 2005; la giornata pro migrantes, £ 200 contro 250, il contributo per il Centro a favore della vita, £ 350 quest’anno, 400 l’anno scorso (Adozioni Missionarie, £ 1000 a 1000). Certamente i problemi economici esistono e possono sicuramente incidere... Ho voluto rendere conto dei dati che ho riscontrato alla voce “beneficenza” per un motivo di chiarezza, non già per colpevolizzare qualcuno. Il mio grazie è per tutti coloro che, magari con sacrificio, hanno sostenuto le iniziative di solidarietà umana, nel segno della nostra più nobile tradizione. Un saluto dalla lontana America “Ei di casa, buona gente!”. Così inizia un recitativo del Barbiere di Siviglia, l’opera che sto portando in giro per America Centrale, Guatemala, El Salvador, Honduras, Costa Rica, Nicaragua, Panama. Sto vivendo un’esperienza fantastica, sto conoscendo terre, città, panorami della natura che uno nemmeno può immaginare, sto conoscendo la storia delle popolazioni che vivono in queste terre. Grazie ad Internet posso comunicare con voi, in Italia, e raccontarvi le emozioni che vivo, i problemi che incontro e, soprattutto, mi sento vicino a casa, vicino agli amici. Per quanto riguarda l’opera, qui, il cantante lirico è portato in palma di mano, una vera e propria star; i teatri, che hanno una capienza molto grande, sono sempre pieni. Tra l’altro, unendo una compagnia italiana ad una compagnia argentina, hanno contribuito a migliorare la qualità dell’opera, per il fatto che l’Italia è la patria dell’opera lirica... ed ha molte cose da insegnare. Questo è un saluto veloce che vi mando per dirvi che sono sempre vicino a voi, con il mio pensiero e il mio ricordo. Al ritorno vi racconterò un po’ meglio i dettagli dell’esperienza che sto facendo al di qua dell’Atlantico. Hasta la vista! 16 «La vita è il primo e più prezioso bene che scaturisce dall’amore, e di amore deve essere circondato». Guardando a queste bimbe sorridenti come si fa a non amare la vita e a ringraziare il Cielo per questo dono? BANCO FARMACEUTICO Nei primi giorni di febbraio si celebra ogni anno la raccolta per il Banco Farmaceutico. In tutta l’Italia alcuni volontari, presenti nelle farmacie, invitano le persone ad acquistare medicinali che saranno donati ai poveri, a quanti ne hanno bisogno ma non possono comprarli. Anche Castell’Alfero, lunedì 5 febbraio, ha partecipato a questo giorno di soli- darietà: quasi tutti quelli che si sono recati dalla dott.sa Benso hanno aderito all’invito delle volontarie presenti; così sono stati raccolti 54 farmaci, tra sciroppi, pastiglie per la gola, antinfluenzali, cerotti ecc., per un totale di £ 200 circa. Questi medicinali sono stati indirizzati alla Casa di accoglienza “Cascina Gasera” di Serraperno. Sia gli organizzatori del Banco che i ragazzi di quella comunità ringraziano di cuore. Il caro Paolo Puppione del Casotto, già Geometra patentato, ha prolungato gli studi presso l’Università di Agraria di Torino e, in data 13 dicembre 2006, ha conseguito la Laurea breve in Enologia. A Paolo che fu per anni chierichetto fedele alle celebrazioni festive e nell’itinerario annuale della Benedizione delle case, va tutta la nostra simpatia e l’augurio per altri sempre più prestigiosi traguardi. 17 Diocesi : nuova geogra Don Binello Luigi Don Novo Attilio Don Quirico Francesco Nato a Revigliasco nel 1959 Sacerdote dal 1984 Nato a Cisterna nel 1946 Sacerdote dal 1971 Nato ad Asti nel 1921 Sacerdote dal 1943 L a Diocesi di Asti, fino al 1992, era suddivisa in Vicarie ed ogni Vicaria era rappresentata da un Vicario il cui titolo fu per lungo tempo legato al luogo e poi, previa elezione, “ad personam”. Nel 1992 si decise che le Vicarie erano obsolete e andavano eliminate e si passò ad un’altra impostazione del territorio diocesano, e spuntarono le Unità Pastorali. Sembrava la soluzione ottimale per ovviare alla carenza dei sacerdoti e per gestire meglio l’attività pastorale con un gioco di squadra più efficiente. Le Unità costituite furono 23 e la loro breve storia iniziò nel segno della speranza... Castell’Alfero era Unità pastorale con Frinco, Callianetto e Portacomaro Stazione, ma ben presto Frinco “tagliò la corda” e tornò ad aggregarsi con Montechiaro. E la nostra Unità, mutilata, si affiancò a Portacomaro, nel segno di un’antica e mai spenta amicizia e collaborazione. Intanto le Unità Pastorali della Diocesi furono suddivise in zone, la Zona Est, la Zona Sud, la Zona Ovest, la Zona Nord e la Zona Cittadina. La prospettiva idea- 18 le fu che ogni Unità e Zona, si dotassero di un Consiglio pastorale proprio, ma, quasi ovunque, non se ne fece niente. E veniamo al 2006 quando, in ossequio al Codice di Diritto Canonico, si è deciso di fare marcia indietro e tornare alle Vicarie e ai Vicari. ❃❃❃ Noi, reduci della Zona Est – che qualcuno chiamava la Chiesa dell’Est – siamo stati organizzati in tre Vicarie: la Vicaria “Valleversa” con Frinco, Castell’Alfero, Callianetto, Portacomaro Stazione, Caniglie, Castiglione, Portacomaro, Migliandolo e Scurzolengo, essendo Vicario Don Luigi Binello. La Vicaria “Beato Variara” con Refrancore, Viarigi, Accorneri, Castagnole Monferrato, Quarto d’Asti e Valenzani, essendo Vicario Don Luca Solaro. La Vicaria “Mons. Capanna” con Castello d’Annone, Rocchetta Tanaro, Cerro Tanaro, Quattordio, Crocetta d’Annone, Masio e Abbazia, essendo Vicario Don Bruno Roggero. Sono 22 parrocchie con tredici sacerdoti e uno dimissionario. fia e nuovi protagonisti Don Piero Gagliardi Don Massimiliano Dal Cartivo Don Capra Evasio Nato a Mombercelli nel 1930 Sacerdote dal 1953 Nato a Lamon nel 1944 Sacerdote dal 1969 Nato a Isola nel 1927 Sacerdote dal 1951 ❃❃❃ Facciamo i nostri amichevoli auguri ai neo Vicari perché possano assolvere al meglio la loro mansione. Auguri e felicitazioni anche a Don Attilio Novo eletto alla carica di Economo Diocesano. E noi della “Valleversa” vediamo di non venir meno alle nostre buone tradizioni di amicizia, di collaborazione e di... convivialità. Ma lasciate che mi rivolga per un momento all’unico sacerdote “dimissionario” della nostra Vicaria, Don Evasio Capra. E sì. Don Capra, qualche mese addietro ha rimesso nelle mani del Vescovo il suo mandato di parroco che aveva esercitato a Portacomaro Stazione per 38 anni. E il Vescovo ha rispettato la sua decisione. Ma non si è allontanato dalla sede parrocchiale, per poter offrire al successore Don Binello il suo aiuto, con la celebrazione delle Sante Messe. Trentotto anni di vita insieme, nelle gioie e nelle sofferenze, non si cancellano d’un tratto e il cuore chiede di non separarsi dalla popolazione amica. Il brio di Don Capra lo ha re- so caro a tutti, la sua semplicità e spontaneità han reso facile e festoso ogni genere d’incontro, ogni momento di storia paesana. Don Capra è sempre andato di corsa, prestandosi ad ogni genere di servizio richiesto, fino ad accettare la responsabilità pesante di tre parrocchie. Ma gli anni e le stanchezze impongono infine la loro legge e il caro Don Capra ha finito col cedere e di chiedere al Vescovo l’esonero dai suoi obblighi pastorali. Comprendiamo quello che passa nel suo cuore di uomo e di sacerdote e gli siamo vicini con la nostra amicizia sincera e con la nostra preghiera. Personalmente lo ringrazio per la disponibilità a darci una mano in parrocchia, soprattutto nel servizio delicato delle confessioni, per la presenza sempre gradita alle nostre celebrazioni più solenni, per la spontaneità dei suoi rapporti di amicizia con la gente di Castell’Alfero. Coraggio Don Capra. Non hai seminato invano, ma adesso riposati un po’. Serenamente! 19 C'Alf.n.1-mar.2007(4) 2-03-2007 7:28 Pagina 20 Cantoria parrocchiale dagli anni ’30 ad oggi Nel segno del Canto Sacro In occasione dell’ultima festa di Santa Cecilia mi sono congedato dalla Cantoria parrocchiale per raggiunti limiti di età e Don Piero, nell’atto di consegnarmi, a nome di tutta la parrocchia, un segno di gratitudine, mi ha chiesto di tracciare una sintesi della storia dei vari cori che si sono susseguiti dagli anni trenta in poi. Ho accettato volentieri l’incarico e mi accingo a ripercorrere questo lungo cammino, rievocando volti e nomi di persone che si resero benemerite nel servizio del canto liturgico. All’inizio degli anni ’30 si costituì la Scola Cantorum di soli uomini, sotto la guida del maestro Lino Avidano della cascina Olla e dell’organista Mario Martinetto; ricordo bene quel gruppo di volenterosi perché ne faceva parte mio padre Nicola al quale mi univo anch’io come allievo cantore. Le prove si tenevano tre volte a settimana nel periodo invernale, nel salone parrocchiale, alla luce di una sola lampada da tre Watt e riscaldati da una stufetta a legna, sempre spenta... secondo le regole dell’economia del tempo! E tuttavia si impararono diverse Messe, sempre in latino, tre del Perosi, una del Burroni e una dell’Haller, con numerosi mottetti. E furono grandiose e perfette le esecuzioni durante le liturgie più importanti di quegli anni. Verso gli anni ’50, il gruppo si rinnovò con l’apporto di giovani di ambo i sessi, guidati dal maestro Tullio Martinetto e s’imparaLa “vecchia” Cantoria rono altre Messe di era in gita al Santuario della Madonna della Guardia nell’anno 1936! prestigio, dal Pagella, al Burroni, con un ricco repertorio di altri canti. Anch’io facevo parte di quel complesso e ricordo bene le difficoltà che si sono dovute affrontare con il problema della promiscuità. All’epoca, le regole liturgiche non permettevano le cantorie miste, e ci volle tutta la bravura diplomatica di Benvenuto Bava, attualmente diacono diocesano, a convincere il parroco don Bechis a 20 permettere la scuola di canto e le esecuzioni sulla tribuna dell’Organo, con ragazzi e ragazze... L’assenso fu dato alla condizione che si ponessero delle tendine a protezione degli sguardi indiscreti che, tuttavia, non mancarono a discapito della serietà della scuola, con le reazioni inviperite del buon maestro Tullio. Passarono gli anni e, per fortuna, anche i problemi della promiscuità. Sul finire degli anni ’60, il bravo Viceparroco don Mario Musso riunì un complesso vigoroso per numero di elementi e per capacità canora. Sotto la sua guida imparammo alcune Messe, finalmente in lingua italiana, secondo le indicazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II. Ma, essendo don Mario trasferito in altra parrocchia, fu chiamato a continuare l’attività il maestro Elio Colosso che, in quel tempo, era anche Sindaco del paese. E con la sua abilità e il suo cipiglio, si andò avanti ma, mancando un organista adeguato alla bisogna, chiamarono il sottoscritto, in quanto fisarmonicista, ad occupare quel posto. Confesso che incontrai non poche difficoltà, ma l’amore al canto sacro mi aiutò a superarle. Furono i tempi eroici che combaciarono con l’arrivo del nuovo parroco don Piero che non mancò di offrirci la sua premura e il suo incoraggiamento. Sarebbero tanti i nomi meritevoli di ricordo per la fedeltà e l’impegno svolto con tanto entusiasmo. Mi permetto di ricordare le voci bellissime delle sorelle Ida e Maria Gamba, che offrirono alle nostre esecuzioni un mirabile livello di musicalità. E quando l’Elio denunciò le prime avvisaglie di un male che lentamente lo debilitò, erano i primi anni ’90, assunse la direzione della nostra Cantoria la professoressa Oriana Cavazza che, con competenza e professionalità ci guidò per qualche anno e ci insegnò alcuni pezzi impegnativi e di buon successo. Ma nel 1994 spuntò l’“astro” di Manuela Avidano che, pur giovanissima, dimostrò subito la sua competenza e la sua passione per il bel canto. E questa è storia recente che tutto il paese conosce ed apprezza. Una storia che continua nel segno e nel ricordo di tutti coloro che a Castell’Alfero, amarono il canto e con il canto hanno celebrato in armonia la lode del Signore. In prima fila da sinistra: Mario MarIntanto il “vecchio cronista” lasciò volentieri la tinetto, Eugenio Martinetto, don Betastiera nelle mani abili della giovane Maestra e richis, Mario Gerolla, don Malfatto, tornò nei ranghi dove, come “basso”, per dieci anNicola Pippione, Lino Avidano, Luini ancora, ha continuato ad offrire volentieri il suo gi Bossano, Valentino Pippione. contributo per fare belle le liturgie sacre. Giunto ora il tempo di “gettare la spugna”, espriIn seconda fila: Camillo Steffenino, mo il mio rammarico con la consapevolezza però Eugenio Caldera, Agostino Avidache, al di là dei miei limiti, ho amato il mio “meno, Ettore Cussotto. stiere” ed ho offerto le mie capacità per un serviIn terza fila: Luigi Steffenino, Sezio che ritengo nobile e grande. Anche perché l’ho condo Caldera, Dino Gerolla, Stesvolto nel ricordo dei cantori di famiglia, mio pafano Avidano, Albino Avidano, Cadre Nicola e mio fratello Teresio... millo Caldera, Giuseppe Avidano, Ai cantori attuali e a quelli futuri, il mio grazie Pierino Bava, Giuseppe Martinete il mio amichevole augurio. Pippione Clemente to, Albino Steffenino. Li avete conosciuti? 21 Continua la rubrica “Piccoli crittori” di Castell’Alfero C’era una volta... Una volta i mezzi di trasporto erano pochi, infatti la gente povera andava a piedi, mentre i ricchi, come gli avvocati, i dottori, il farmacista e... il prete viaggiavano con un calesse trainato da uno o due cavalli. Le persone erano vestite con abiti lunghi, scuri e umili, le donne portavano un foulard in testa e ai piedi zoccoli piuttosto consumati. Per lavorare i campi i contadini calzavano gli zoccoloni, interamente fatti di legno: erano molto scomodi ma proteggevano i piedi dal freddo perché spesso riempiti con paglia o fieno. In quei tempi esisteva la “schiavenza”, che consisteva, da parte dei proprietari delle terre, nell’assumere dei lavoratori che coltivassero i loro possedimenti, per questo si chiamavano “sciavandari” che accettavano l’incarico in cambio di un povero alloggio, di viveri e di una piccola paga in denaro. Molti ragazzini invece di andare a scuola, venivano mandati nei campi a vangare e a coltivare la terra, tanto per guadagnare qualche soldo in più. Nella festa di San Martino, che segnava la fine della campagna agricola, le famiglie degli sciavandari lasciavano la cascina in cui avevano lavorato per andare ad accopparne un’altra e a coltivare terre diverse. Entrando in una casa si vedevano i bambini giocare con bambole di pezza rivestite di foglie di pannocchie o con giocattoli costruiti dai nonni. Alle famiglie più povere veniva donata farina di scarto nella quale si trovava di tutto, fili di scopa, bottoni o addirittura scarafaggi... Ogni settimana le donne impastavano la farina per il pane e lo portavano al forno comune per cuocerlo. Si mangiava la polenta, la bagna cauda, la mostarda e la panada e le famiglie più ricche accompagnavano questi piatti con il Barbera, chiamato “yen du Monfrà”, perché originario di questo nostro territorio. A Natale le famiglie si riunivano e cenavano o pranzavano con salsicce di porcellini d’India, chiamati in piemontese “pron”, con agnolotti oppure fritto misto nel quale mancavano molti ingredienti che vanno in uso nel fritto misto odierno. A Pasquetta si facevano i picnic, che allora si chiamavano “marendin”, e sui prati, ormai verdi, di primavera si mangiavano uova di gallina cotte con dell’erba verde per far loro acquistare il colore verde. Il giorno di Carnevale si andava ad assistere agli spettacoli dei burattini e il più delle volte il personaggio principale era Gianduia, la maschera piemontese. La seconda guerra mondiale è stata terribile anche nel nostro Monferrato. Mio zio Bruno che adesso ha 76 anni, si ricorda che quando ne aveva 14, un pomeriggio di gennaio sentì un gran colpo e uscendo di casa vide che i binari della ferrovia erano esplosi e la neve che li circondava era diventata tutta nera. Era stato un attentato dei partigiani. 22 Infatti, poco dopo arrivò un treno che, non potendo proseguire, fece scendere i passeggeri che erano tutti soldati tedeschi, i quali entrarono nelle case chiedendo salami e prosciutti... Quando entrarono nella casa di mio zio, lui e i suoi due fratelli, tra cui mio nonno Luigi, si nascosero in un armadio. Intanto il loro padre disse ai tedeschi che i salami e i prosciutti non poteva darglieli perché non aveva ancora ucciso il maiale, ma conservava ancora una parte del lardo dell’anno prima e quelli si accontentarono. Quando i soldati tedeschi se ne andarono con il lardo, mio zio e gli altri fratelli uscirono dal loro nascondiglio tutti tremanti... Michela Puppione (5ª Elementare) Alan Silvestri un un piemontese piemontese aa Hollywood Hollywood Chi è Alan Silvestri? Si tratta di un compositore e musicista di fama legato a Castell’Alfero dalla nonna Eugenia, nata nel nostro comune e poi emigrata negli Stati Uniti all’inizio del secolo scorso. I componenti della famiglia Silvestri non hanno dimenticato le loro origini piemontesi e, sovente sono tornati a rivedere il loro paese natio, recentemente, era il 2004, anche il famoso compositore Alan ha preso contatto con le sue radici. La sua rinomanza è dovuta alla specializzazione nel comporre colonne sonore di film e telefilm che ne hanno valorizzato le capacità artistico musicali, al punto da ottenere due nomination all’Oscar e due riconoscimenti alla carriera. Nell’agosto 2006 ad Alan Silvestri è stata conferita la cittadinanza onoraria di Castell’Alfero in virtù del suo legame con il nostro paese e a settembre gli è stato assegnato il Premio internazionale dei “Piemontesi nel mondo”, per aver onorato le proprie origini. Nella prossima estate 2007, Alan Silvestri e la sua famiglia verranno in Italia e saranno ospiti di Castell’Alfero; in quella circostanza l’illustre artista riceverà la consegna ufficiale della cittadinanza onoraria e il premio “Piemontesi nel mondo”. In vista di quelle manifestazioni si terrà, con inizio da febbraio fino a tutto aprile, una rassegna cinematografica, con proiezione di una serie di film, nel Salone-teatro del Castello, recentemente restaurato, e una Mostra antologica sulla vita e sulle opere del musicista; tale mostra sarà aperta al pubblico dal 14 aprile al 1º maggio. In occasione della visita a Castell’Alfero della famiglia Silvestri, tra le varie iniziative è prevista l’esibizione della banda Filarmonica Filettese, composta da 70 elementi, con musiche tradizionali piemontesi e brani tratti dalle colonne sonore composte da Alan. Alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti suddetti, parteciperanno le rappresentanze della Regione Piemonte e dell’Associazione Piemontesi nel mondo. Per gli amanti del cinema, anticipiamo i titoli dei film che saranno proiettati, con ingresso gratuito, nella nuova sala del Castello: “Uno zoo in fuga”, 24 febbraio “Un amore a 5 stelle”, 10 marzo - “Una notte al museo”, 24 marzo - “Forrest gump”, 7 aprile - “Cast away”, 20 aprile. Anche questo Giornalino della Parrocchia dà il benvenuto al Sig. Alan Silvestri, augurando a lui e alla famiglia una sosta piacevole nella sua terra d’origine. 23 “C’è più gioia nel dare che nel ricevere!”. Atti degli Apostoli Il povero C’era una volta una famiglia serena e tranquilla che viveva in una piccola casa in periferia. Una sera i membri della famiglia erano seduti a cena, quando udirono bussare alla porta. Il padre si alzò e andò ad aprire. C’era un vecchio in abiti laceri, con i pantaloni strappati tenuti su con un cordino di recupero. Portava un cesto pieno di verdura. Chiese alla famiglia se volevano acquistare un po’ della sua mercanzia. Loro lo fecero subito, perché volevano che se ne andasse al più presto. Con il tempo, il vecchio e la famiglia fecero amicizia. L’uomo portava la verdura del suo orticello ogni settimana e la famiglia, con pochi spiccioli, la ritirava, tanto per farlo contento. Scoprirono intanto che aveva la cataratta ed era quasi cieco. Ma era così gentile che impararono ad aspettare con ansia le sue visite e ad apprezzare la sua compagnia. Un giorno, mentre consegnava la verdura, il vecchio disse: “Ieri ho ricevuto un grande regalo! Ho trovato fuori della mia casa un cesto pieno di vestiti che qualcuno ha lasciato per me”. Tutti quanti, sapendo quanto lui avesse bisogno di vestiti, dissero: “È davvero meraviglioso!”. E il vecchio quasi cieco disse: “Ma la cosa più meravigliosa è che ho trovato una famiglia che aveva davvero bisogno di quei vestiti!”. A.N.A.B.B. - Associazione Nazionale Angeli Bianchi Benefattori Si dedica alle emergenze dei bambini e degli anziani. L’Assistente spirituale ad Asti è Padre Paolo Re, Oblati di San Giuseppe. Referente a Castell’Alfero il Sig. Francesco Cotta, Via Asti 22 B - Tel. 392 3651096. 24 Domenica 4 febbraio, la maschera piemontese Giuvan d’ la Duija “Gianduja” con la sua bella Giacometta, è venuto a far visita al suo paese d’origine portando una nota di allegria e di saggezza. Dopo la Santa Messa nella chiesa del capoluogo, si è spostato a Calianetto dove sta il suo Ciabot. La festa si è prolungata nel pomeriggio con grande partecipazione di bambini piccoli e «grandi». Pellegrinaggio Diocesano ad Oropa – Sabato 1º luglio 2007 – Gita della Riconoscenza - 11 settembre 2007 al Santuario di Caravaggio (BG) in pullman. Dopo pranzo, visita di Milano. Gita Estate Ragazzi a Ceriale - Parco acquatico Le Caravelle - fine agosto Gita lunga: Il Cairo, Sinai, Giordania - In aereo - 9 giorni: 20-28 agosto 2007 Lunedì 20: Torino, Francoforte, Il Cairo, albergo, cena e notte Martedì 21: Il Cairo, visita della città, Piramidi e Sfinge, cena e notte Mercoledì 22: Il Cairo, visita al Museo Nazionale, pranzo, Santa Caterina, cena e notte Giovedì 23: Sinai (facoltativo), Monastero Santa Caterina, pranzo, Aquaba in aliscafo Venerdì 24: Aquaba, Wadi Rum, pranzo sotto le tende, Petra, cena e notte Sabato 25: Petra, intera giornata dedicata al sito archeologico, cena e notte Domenica 26: Petra, partenza per Madaba, Monte Nebo con S. Messa festiva, Amman Lunedì 27: Amman, capitale della Giordania, Cerasa, Amman, visita, cena e notte Martedì 28: Amman, aeroporto, volo per Francoforte, a Torino in mattinata. Quota £ 1420 + £ 20 di iscrizione + £ 26 per visto consolare egiziano. Documenti: passaporto individuale, con 6 mesi di validità rispetto alla data della gita. L’eventuale salita al Monte Sinai si fa di notte e il dislivello è di 750 m con 3 ore di salita. Organizzazione tecnica: Opera Diocesana Pellegrinaggi - Torino - Agenzia Viaggi. Se vi interessa, pensateci ! È un giro strepitoso ! Fate propaganda. 25 Anno del Si la Vita Miracolo d’amore è la vostra nascita. Miracolo di gioia è la vostra presenza, o bimbi, tra noi. Messaggio di speranza è il vostro sorriso, riflesso del sorriso dolce di Dio. Andrianò Carmen, battezzata il 9 aprile Palumbo Federico, battezzato il 9 aprile Ferrari Tiziano, battezzato il 21 maggio Boero Silvia, battezzata il 21 maggio Serpone Matilda, battezzata il 2 luglio Binelli Niccolò, battezzato il 23 settembre Morra Giacomo, battezzato il 23 settembre Danesi Noemi, battezzata il 24 settembre Costantino Manuel, battezzato il 24 settembre Ravizza Carolina, battezzata il 24 settembre Sappa Chiara, battezzata il 10 dicembre Appendino Paris, battezzata il 16 dicembre l ’Amore Dono d’amore è la vostra unione. Scambio di doni sia la vostra vita, per una intesa felice, o sposi, tra noi. Generati dall’Amore, voi stessi compartecipi del mistero del Creato, fate spazio nella vita alla forza dell’amore. Veronse Paolo e Pentore Simona, sposi il 29 aprile Canalone Marco e Avidano Manuela, sposi il 28 maggio Cavallai Marco e Zaberto Erika, sposi il 4 giugno Avidano Alessandro e Balsamini Vania, sposi l’11 maggio Acquini Andrea e Sibelli Stefania, sposi il 24 giugno Brando Mirko e Gjoka Vera, sposi l’8 luglio Mallamace Roberto e Marino Immacolata il 29 luglio 26 gnore 2006 Novara Valter e Rainero Romina, sposi il 27 agosto Baldin Sandro e Zuccone Daniela, sposi a Frinco il 27 agosto Marchi Luca e Pavese Sara, sposi a Portacomaro il 3 settembre Bruno Andrea e Avidano Claudia, sposi a Celle il 9 settembre Dapavo Fabrizio e Cominato Barbara, sposi a Frinco il 10 settembre Tognin Gianluca e Musin Sandra, sposi a Sessant il 30 settembre la Morte Promessa del Risorto è la pace, è la luce, per voi tutti, o nostri cari, che al Padre fate ritorno. Rivivete nella gloria, nell’eterno vero Bene! Negro Ida Boldrin, dec. l’8 gennaio, anni 67 Rainero Angela, dec. il 18 gennaio, anni 90 Zichi Domenico, dec. il 21 gennaio, anni 51 Ricci Fiorentina, dec. il 31 gennaio, anni 63 Venezia Bruno, dec. il 13 febbraio, anni 79 Biasion Pierina ved. Franzolin, dec. il 17 febbraio, anni 86 Colmuto Delfina Tirone, dec. il 13 marzo, anni 74 Rudigier Eugenio, dec. il 22 marzo, anni 84 Vigna Eugenio Mario, dec. il 9 aprile, anni 97 Barbero Attilio, dec. il 7 maggio, anni 79 Bruni Pierino, dec. il 9 maggio, anni 72 Gardino Caterina ved. Martinetto, dec. il 10 giugno, anni 79 Massirio Pier Paolo, dec. il 13 giugno, anni 69 Cadera Irma Tirone, dec. il 13 giugno, anni 93 Raviola Giuseppe, dec. il 15 agosto, anni 75 Toniolo Egidio, dec. il 14 settembre, anni 81 Martinetto Modesta ved. Steffenino, dec. il 3 ottobre, anni 85 Macario Sergio, dec. il 13 ottobre, anni 80 Morra Valter, dec. il 25 ottobre, anni 74 Spedo Giuseppe, dec. il 7 novembre, anni 95 Fornaca Luigi, dec. l’11 novembre, anni 97 Zanotto Carmela Saccoman, dec. il 23 novembre, anni 72 Bello Bruno, dec. il 25 novembre, anni 83 27 Settimana Santa: 1-8 aprile 2007 Domenica delle Palme Ore 10,30 – Benedizione dell’ulivo in Confraternita e Processione Ore 11,00 – Santa Messa con lettura della Passione Mercoledì Santo Ore 14,30 – Confessioni pasquali dei ragazzi Giovedì Santo, giorno dell’Eucaristia Ore 16,30 – Santa Messa e comunione pasquale - Confessioni Ore 20,30 – Veglia di Adorazione e Confessioni Venerdì Santo, giorno della Passione Ore 15,00 – Via Crucis dei ragazzi, all’aperto Ore 21,00 – Funzione della Passione e Adorazione della croce Sabato Santo, giorno dell’Attesa Ore 21,30 – Inizio della Veglia pasquale Ore 22,00 – Santa Messa solenne del “Gloria” Domenica di Pasqua, giorno della Risurrezione Ore 09,30 (Stazione), ore 11,00 e 17,30: Sante Messe Pasquali 28 uali n n a i t n o c i R€nd 2006 Chiesa Stazione ENTRATE Offerte ordinarie Questue festive e ceri votivi Festa di agosto Affitti casa e recupero acqua Totale £ £ £ 1.502,40 2.015,60 1.538,10 £ 8.083,45 £ 13.139,55 USCITE EDIFICI DI CULTO Chiesa Parrocchiale Totale ENTRATE Offerte ordinarie Benedizione delle case Affitti fabbricati Questue festive Candele votive Lascito Angela Rainero Totale £ £ £ £ £ £ Imposte varie Metano, luce Spese per Chiesa e Casa chiesa Assicurazione incendio Estinzione Mutuo (fine aprile) 17.205,00 3.000,00 4.133,76 4.000,00 1.500,00 10.000,00 Totale Avanzo 6.258,03 741,39 £ £ 4.380,73 320,88 £ 805,97 £ 12.792,94 £ £ 346,61 8.302,39 Spesa pavimento presbitero, preventivo £ 10.600,00 Avanzo 2006 Giacenza in cassa £ 39.838,76 Chiesa Serra Perno USCITE Riscaldamento chiesa e locali Saldo persiane Assicurazione multirischi Riparazioni (chiesa, canonica, oratorio) Fotocopiatrice nuova e materiale Tasse Irpef e Diocesana Contributo Chiesa Confraternita Consumo luce Stipendio sacerdote Varie (servizi, vino, ostie, paramenti, pulizia) Attività pastorali Impianto diffusione voce £ £ £ £ £ 3.198,47 3.000,00 3.137,40 £ 4,700,00 £ £ 3.700,70 2.458,50 £ £ £ 1.500,00 1.161,87 1.410,55 £ £ £ 3.550,00 2.000,00 3.260,00 £ 33.077,49 £ 6.761,27 ENTRATE USCITE £ £ 1.208,55 455,83 Avanzo Giacenza £ £ 752,72 7.941,82 Chiesa Confraternita ENTRATE Offerte, servizi funebri, banco beneficenza £ 15.410,50 Imbiancatura edificio, riparazioni varie £ 19.380,40 Disavanzo Giacenza £ £ 3.970,10 4.336,00 Preventivo restauro portale £ 2.500,00 USCITE 29 Chiesa San Sebastiano ENTRATE USCITE £ £ 472,36 442,00 Avanzo Giacenza £ £ 30,36 2.332,06 Chiesa Annunziata ENTRATE USCITE £ £ 142,00 132,00 Avanzo Giacenza £ £ 10,00 1.159,70 Chiesa Madonna della Neve ENTRATE USCITE £ £ 180,84 95,84 Avanzo Giacenza £ £ 85,00 8.348,22 CARITAS PARROCCHIALE ENTRATE Questue funerarie Lascito Angela Rainero Contributo Curia vescovile Offerte varie £ £ £ £ 1.130,00 3.000,00 2.000,00 1.085,00 Totale £ 7.215,00 Uscite per Interventi £ 3.780,00 GIORNALINO PARROCCHIALE ENTRATE Offerte ordinarie Benedizione delle case £ £ 3.880,00 5.000,00 Totale £ 8.880,00 Tre numeri, stampa e spedizione £ 7.350,00 Avanzo £ 1.530,00 USCITE GIORNATE DI SOLIDARIETÀ Giornata dell’infanzia missionaria Giornata del Seminario Giornata pro Migrantes 30 £ £ £ 300,00 1.000,00 250,00 Giornata per la vita Quaresima di solidarietà Giornata pro Università Cattolica Adozioni Missionarie n. 10 Giornata Missionaria Avvento di fraternità Pro Comunità di clausura Contributo Padre Cagnin Contributo Padre Duretto Contributo Ragazzi col tracoma Pro Suore del Sorriso (Bombay) Operazione Mato Grosso £ £ 400,00 400,00 £ £ £ £ £ £ £ 200,00 1.000,00 1.000,00 600,00 500,00 300,00 700,00 £ 200,00 £ £ 500,00 275,00 Totale £ 7.825,00 uesti rendiconti si riferiscono all’andaQ mento finanziario dell’anno 2006 relativo all’Ente Parrocchia Santi Pietro e Paolo, comprensivo di tutti gli edifici di culto di sua competenza e le Iniziative di Solidarietà che stanno nel nostro calendario. Tutto questo per un dovere di trasparenza davanti alla popolazione parrocchiale e all’Ufficio amministrativo della Curia che controlla i Bilanci preventivi e consuntivi che presentiamo ogni anno. Il parroco coglie l’occasione per ringraziare i Rettori delle Chiese per la precisione dei loro registri e dei loro servizi e i parrocchiani che si sentono in dovere di sostenere le necessità degli edifici di culto e di partecipare alle iniziative di solidarietà umana proposte lungo il corso dell’anno. Nel contempo chiede di scusare eventuali dimenticanze od errori che possono verificarsi nella trascrizione delle offerte. Il Parroco e il Consiglio Economico della parrocchia ANAGRAFE COMUNALE AL 31 DICEMBRE 2006 Popolazione totale abitanti n. 2782 Femmine n. 1443 Maschi n. 1339 Famiglie n. 1100 Extracomunitari n. 100 Anagrafe Parrocchiale BATTESIMI • SAPPA CHIARA di Roberto e di Occhiali Emi, nata ad Asti il 29 agosto e battezzata il 10 dicembre. Padrini: Gobbo Giancarlo e Scorza Danila. • APPENDINO PARIS di Emanuele e di Schorer Vanessa, nata ad Asti il 27 settem- bre e battezzata il 16 dicembre. Padrini: Courdray Jean Paul e Appendino Letizia. • BERTOIA EDOARDO di Roberto e di Calabrese Maria, nato ad Asti il 15 ottobre e battezzato l’11 febbraio. Padrini: Zago Marciano e Abozzi Cristina. DEFUNTI SPEDO GIUSEPPE “Bepi” anni 96 deceduto il 7 novembre 2006 FORNACA LUIGI “Gino” anni 97 deceduto l’11 novembre 2006 ZANOTTO CARMELA SACCOMAN anni 72 deceduta il 23 novembre 2006 BELLO BRUNO anni 83 deceduto il 25 novembre 2006 MOSSOTTO ALBINA MARIA anni 96 deceduta il 10 gennaio 2007 GEROLLA RENZO anni 69 deceduto il 9 novembre 2006 ad Asti 31 Collaborazione Pro Giornalino Leva Luciano, TO, £ 40 - Perrone Clara, AT, 30 - In m. Pietro Massirio, le figlie Pinuccia e Marina, 30 - Massirio Valeria, 20 - Leva Francesco AT, 50 - Steffenino Roberto, TO, 50 - Bossano Osvaldo, Donnaz, 20 - Squinabol Beppe, Frinco, 20 - Gavello Luigi, AT, 20 - Gerolla Piero, 25 - Pogliano Alma e Lorenzo, in m. Ezio, 50 - Gerolla Luciana e Mario, 50 - Zuccaro Franca, 15 - Borri Graziella, 20 - Cussotto Carla in m. Pinin, 50 - Accorsero Ercole, Al, 25 - Pastrone Luigna, 20 - Avidano Ettore, Caluso, 50 - Corrente Maria Luigia, TO, 30 - Scanzo Vittorio, TO, 50 - Grillane Angioletta, AT, 30 - Nebiolo Rosalba, Frinco, 20 - Carducci Donatella, San Ginesio, 50 - Campini Edna, AT, 50 - Perusi Anna, 10 - Conti Jolanda, 10 - Cussotto Paolo, AT, 25 - Valbella Ernestina, 18 - Martinetto Pierina, 10 - Zappa Silvana, 10 - Corino Maria, 50 - Martinetto Piero, Castiglione, 50 - Clara Bergamin della Mercede, 30 - Ameno Adriana, 50 - Rainero Vincenzo, 50 - Fea Stalle, 10 - Martinetto Mariolino, TO, 30 - Potente Giovanni, TO, 30 - Demicheli Giovanni, 20 - Fratelli Gerolla, GE, 100 - Gallotto Giovanni, Villa, 20 - Macario Camilla, Bordighera, 50 - Amerio Mario, TO, 200 - Ferrari Arnaldo, 20 - Gallo Damiano, AT, 20 - Leva Adelina, TO, 20 - Casetta Giuseppe, TO, 30 - Fam. Beehis Lovisone, TO, 50 - Gamba Anna Maria, 20 - Salorenzo Steffenino, AT, 50 - Cabiale Giuseppina, Mancalvo, 30 - Dafarra Aldo, Trofarello, 30 - Carlevaro Giovanni, Villa, 25 - Cussotto Ines Olga, Santhià, 50 - Franceschini Giulio, Giaveno, 20 - Ponte Esterina, Borghetto, 30 - Leva Federico, AT, 25 - Caldera Ida Giuseppina, AT, 20 - Garoppo Angelo, Villa, 20 - Lanfranco Romano, 20 - Milano Elido, TO, 20 - Squarzino Rosemma, Valenzani, 30 - Avidano Gigi, AL, 50 - Tirello Floriana, 25 - Gesta Nello, Ciriè, 30 Poletto Luigina, 30 - Gavello Luigi, 20 - Pippione Prof. Mario, 50 - Pompe fun. “Card. Massaia”, 50 - Benazzo Pia, TO, 50 - Vigna G. Piero, 30. Pro Chiesa Parrocchiale Brovero Bruno, in suffr. defunti, £ 50 - Leva Francesco, AT, 200 - In m. Avidano Pinotu e Giulia, Bettina, Piero, TO, 50 - In m. Macario Sergio, la moglie Rita, 100 - In m. Gerolla Renzo, fratello Vincenzino, 500 - Garrone Silvio, 30 - In m. Fornaca Gino, la fam., 100 - In m. Spedo Giuseppe, nipoti, 40 - In m. Gerolla Renzo, la fam., 200 - Parodi Angelo, 50 - In m. Morra Valter, classe 1932 - In m. Bello Bruno, la fam., 50 - In m. Zanotto Carmela, la fam., 50 - Occ. Battesimo Sappa Chiara, genitori, 100 - Caldera Emma, 20 - Occ. Battesimo Appendino Paris, 70 - In m. Toniolo Giuseppe ed Egidio, Conti Antonio, 50 - Ameno Adriano, 100 - Fam. Bertin, 10 - In m. Balbo Alessandro, Giovanni, 25 In m. Martinetto Ermanno, Irene, 35 - Avidano Gigi, AL, in m. mamma Cesarina, 100. - Pippione Luigi e Teresina, 40 - Fea Claudia, fiori, 20 - Conti Jolanda, fiori, 10 - Pippione Luigi, fiori, 20 - Occ. Battesimo di Bertoia Edoardo, i genitori, 50. Riscaldamento Chiesa Besso Armanda, £ 40 - Voghino Marengo, 50 - Virelli Pino, 50 - Sorelle Ravizza, 50 - Avidano Giuliano, 50 - Saluta Tito, 60 - Martinetto Margherita, 40 - Desiderà Lidia, 50 - Pontarolo Adolfo, 20 - Don Piero, 100 - Marello Adriana, 100 - Caldera Emma, 50 - Caldera Giuseppe, 50 - Bal- 32 al 1º marzo 2007 bo Giovanni, 30 - Boano Piera, 50 - Caldera Piera, 50 - Sappa Angelo, 50 - Sig.ra Vanda, 50 - Ravizza Luigi e Mario, 60 - Barbero Ida, 50 - Gamba Franco, 50 - Balbo Luigi, 50 - Cussotto Ettore, 30 - Pippione Ortensia, 30 - Dapavo Renzo, 300 - Brovero Bruno, 70 - Caldera Roberto, 50 - Pippione Clemente, 70 - Longhi Paolo e Gabriella, 100 - Amerio Adriana, 50 - Pia pers., 50 - Pea Stella, 30 - Demichelis Giovanni, 40 - Venezia Fede, 20 - Pia pers., 50 - Coscritti 1961, 70 - Gerolla Pierino, 50 - Squarzino Alfredo, 40 - Bossano Valter, 50 - Iviglia Renata, 20 - Coscritti 1936, 70 - Piano Bruna, 20 - Pippione Luigi, 50 - E. M. 30 - Re Umberto, 35 - Ivaldi Daniela, 20 - F.lli Ravizza, 50 - Cussotto Maddalena, 50 - Rampone Luigina, 50 - Puppione Lorenzo, 50 - Paolin Eugenio, 50 - Chiesa dei Battuti, 50 - Barbero Angela, 20 - Grazian Albino, 30 - Barbero Bruno, 25 - Gamba Ida, 50 - Ferraris Sergio, 25 - Usai Caterina, 20 - Paolin Mimma, 20 - Cagliero Clarina, 30. Pro Confraternita Conti Antonio e Paolo, £ 40 - Verrua Luigi, 30 - Coscritti 1926, in m. Attilio e Caterina, 60 - Caldera Jole, AT, 200 - Ravizza Luigi e Mario, 50 - Serafino Mario, 50 - Pia pers., 50 - Brando Sandro, 400 - Chiesa parrocchiale, 1.500 - Caritas parrocchiale, 300 - Don Piero, 6.000 - Mondanelli Angiolina 50 - Ravizza Pierino, 100 - Desiderà Norma, 30 - Gerolla Gigi, 250 - N.N., 500 - Caldera Piera, 30 - Negro Renzo, 50 - Ass. Tamburello a muro, 50 - Puppione Lorenzo, 50 - Gavello Renzo, 50 - Zapponi Fabrizio, 100 - Carmen, 50 - Mondanelli Eugenio, 50 - Voglino Bruno, 40 - Coscritti 1946, 50 - Fea Stella, 20 - Ravizza Luciano, 50. Pro Caritas Leva Francesco, £ 50 - Caldera Vanda, 25 - Cavallero Rosanna, 20 - N.N., 250 - Dapavo Renzo, 300 - Contributo Curia di Asti, 2.000. Questue funerarie: fu Gerolla Renzo, 40 - fu Spedo Bepi, 25 - fu Fornaca Gino, 50. Pro Chiesa Stazione Pro Riscaldamento: Gamba Rina, £ 25 - Gamba Sandrina, 50 - Fornaca Irma in m. papà Gino, 50 - Cavendi Ortensia, 20 - Caldera Giuseppe, 50 - Bosco Luigi, 30 - Cussotto Irene, 30 - Rosso Alda, 30 - Piccinini Giuseppe, 30 - Cussotto Fulvia, 30 - Zoccarato Santa, 30 - Tognin Sante, 30 - Zappa Irma, 30 - Fornaca Anna, 30. Offerte ordinarie: Avidano Giovanna, Olla, £ 30 - In m. Fornaca Luigi, la famiglia 150 - Occ. Battesimo Carolina Ravizza, i genitori, 150 - Martinetto Giulia in m. di Primo, 50. Pro Chiesa San Sebastiano Ferraris Rita, £ 15 - Pontacolone Zelinda, 60 - N.N., 30 - N.N., 35 - In m. Girola Giancarlo, 30 - In m. Tirone Delfina, 30 - In m. Martinetto Caterina, 60 - Questua in chiesa, 247,36. Per l’Adozione a distanza in Perù, £ 250. Pro Chiesa Serra Perno In m. Cussotto Giuseppe, Eugenia e fam., £ 100 - In m. Cussotto Giuseppe, Carlo e Teresina, 100. Benedizione pasquale delle case 2007 La Benedizione della casa è un Sacramentale, un segno sacro istituito dalla Chiesa per mezzo del quale vengono santificate alcune situazioni e circostanze della vita. Tra i Sacramentali occupano un posto importante le Benedizioni, che sono una lode a Dio e una preghiera per ottenere i suoi doni. Questo è il significato religioso della benedizione annuale delle case, nel periodo di Pasqua. Martedì 10 aprile: Mercoledì 11 aprile: Giovedì 12 aprile: Venerdì 13 aprile: Sabato 14 aprile: Via De Rolandis, Muraglia, Via Manzoni fino da Brovero Via Garibaldi, Piazza Mazzini, Via Roma fino da Pastrone Via Amico, Moriasco, Via Alfieri fino da Mondanelli, Robino Via Alfieri da Gamba Eugenia al Condominio San Bastian Via Pastrone fino alla Crosa Lunedì 16 aprile: Martedì 17 aprile: Mercoledì 18 aprile: Giovedì 19 aprile: Venerdì 20 aprile: Via Casale da Sega fino alle Cantine Riva Via Asti da Girole Rina a Spriano Giovanni Via Asti da Martinetto Margherita alla Statale, Contessi Cappelletta, Pantrovato fino da Barbero Paola Reg. Fagiolo, Moncestino, Faione, Bricco Baracco, Castelletto Lunedì 23 aprile: Martedì 24 aprile: Giovedì 26 aprile: Venerdì 27 aprile: Sabato 28 aprile: Stazione, Via Casale da Carni al Passaggio a livello e Viale Stazione Stazione, Via Casale da Pradolin, Via Kennedy, Via Papa Giovanni Stazione, Via Valle, da Di Girolamo a Mastria Stazione, Via Statale, da Cerra a Varesio Armanda Stazione, Via Statale, da Gamba Eugenio al passaggio a livello Lunedì 30 aprile: Mercoledì 2 maggio: Giovedì 3 maggio: Venerdì 4 maggio: Casotto dal passaggio a livello alla Cascina Nigutta Regione Valle, Moncucco e Boana Case Sparse, Cascinetta, Fascetta, Balagna, Bricco Arbrondate Case Sparse, Cascinot, Olla, Colombari, Monsignore, Roggera Lunedì 7 maggio: Serra Perno, Comunità della Gasera, alla Cascina Quaglia Martedì 8 maggio: Serra Perno, dalla scuola a Martinetto Pierina Mercoledì 9 maggio: Serra Perno, da Balbo Carola alla Statale Comunicazioni La visita del Sacerdote avverrà sempre di pomeriggio, dalle 14,30 a sera. Se qualche famiglia avrà necessità di cambiare orario e giorno, è pregata di comunicarlo. A tutte le famiglie sarà offerto un omaggio a ricordo della Benedizione. I ragazzi, liberi dalla scuola, possono accompagnare don Piero col consenso dei genitori. In attesa di incontrarci, già vi ringrazio per la vostra cortese ospitalità. SERVIZI PUBBLICI • MUNICIPIO - UFFICI COMUNALI - Piazza Castello - Tel. 0141.20.41.27 / 0141.20.43.16 • PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO Don Piero Gagliardi - Piazza Castello 11 - Tel. 0141.20.41.00 • UFFICIALE SANITARIO - Dott. Bonino - Calliano - Tel. 0141.92.86.11 • CARABINIERI - CASERMA A PORTOCOMARO - Piazza Marconi - Tel. 0141.20.21.33 • GUARDIA MEDICA - CALLIANO - Tel. 800.700.707 • SERVIZIO SANITARIO - Dott. Dapavo - Tel. 0141.20.41.51 - Dott. Ercole - Tel. 0141.29.84.50 Dott. Avidano - Tel. 0141.20.43.96 - Dott. Dresda - Tel. 0141.20.41.16 Dott. Tirone Mario - Tel. 0141.40.59.20 - Dott. Tirone Antonio - Tel. 0141.20.47.36 • FARMACIA - Dott. Benso A. - Piazza Mazzini - Tel. 0141.20.41.40 • Sezione CROCE ROSSA - Via Pastrone - Tel. 0141.20.48.42 • ASILO INFANTILE - Via De Rolandis 15 - Tel. 0141.20.41.55 • SCUOLA ELEMENTARE STATALE - Via Pastrone 15 - Tel. 0141.40.57.13 • SCUOLA MEDIA STATALE - Via Casale 97 - Tel. 0141.20.41.72 • CASA DI RIPOSO - Via Casale 12 - Tel. 0141.20.42.20 • UFFICIO POSTALE - Via Roma 23 - Tel. 0141.20.41.45 • CASSA DI RISPARMIO DI ASTI - Via Roma 21 - Tel. 0141.40.51.04 • POMPE FUNEBRI «LA CATTOLICA» - Viarengo - Mossino - Tel. 0141.30.264 - Asti • POMPE FUNEBRI «CARD. MASSAIA» - Via Alfieri, 49 - Tel. 0141.21.05.07 Copertina: Chiesa dei “Battuti” (XVI sec.) - Centro storico - Tramonto dalla “Muraglia”. Per inviare offerte servirsi del C.C.P. n. 12096145 intestato a Don PIETRO GAGLIARDI, parroco di Castell’Alfero (Asti). Sped. in Abbon. Post. con agevolaz. di cui al comma 20/c, art. 2 della legge 662/96 - Filiale di Asti. Aut. Trib. di Asti 14-10-1997 - Dirett. respons. Don Vittorio Croce. Stampa: Scuola Grafica Salesiana - Torino. Per mancato recapito restituire al Mittente: Parrocchia SS. Pietro e Paolo - Piazza Castello,11 - 14033 Castell’Alfero (AT) che si impegna a pagare la tassa dovuta.