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La formazione della città industriale
Il processo di innovazione tecnologica e scientifica porta alla nascita della cosiddetta “Rivoluzione industriale” verso la metà del XVIII sec. in Inghilterra. In particolare gli aspetti caratterizzanti sono: ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 1 La storia dell’ urbanistica moderna è legata ai mutamenti prodotti sulla società e sul territorio dalla RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. Per “rivoluzione industriale” si intende il repentino processo di sviluppo della tecnologia applicata alla produzione industriale che ha inizio in Inghilterra a partire dalla metà del XVIII secolo. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 2 1760-1780 PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Riguarda prevalentemente il settore tessile e quello dell’industria metallurgica. E’ caratterizzata dall’introduzione della spoletta volante e della macchina a vapore. 1870-1880 SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Caratterizzata dall’introduzione dell’elettricità, dei prodotti chimici, del petrolio e suoi derivati. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 3 Le principali “invenzioni” che segnano il progresso tecnologico sono: • 1733 Fly shuttle - tessitrice meccanica • 1764 Jenny - filatrice meccanica • 1771 The water frame - filatrice idraulica • 1785 Watt engine - tessitrice a vapore Fu così che in una sola generazione si compirono progressi tecnici che resero possibile un aumento della produzione industriale “quasi illimitato”. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 4 I MUTAMENTI DETERMINATI Il primo mutamento significativo è l’ AUMENTO DELLA POPOLAZIONE dovuto alla diminuzione del coefficiente di mortalità. In Inghilterra: • 6,5 milioni abitanti nel 1750 • 9 milioni abitanti nel 1800 • 14 milioni abitanti nel 1831 Cambia la distribuzione degli abitanti sul territorio con lo spopolamento delle campagne e la concentrazione intorno a nuclei urbani sempre più grandi; nasce il processo di urbanizzazione. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 5 I MUTAMENTI DETERMINATI ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 6 ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 7 LA RETE DEI TRASPORTI Le esigenze del commercio, specie per la necessità di trasporto delle merci, inducono lo sviluppo della rete dei trasporti. Le strade parrocchiali del XVII sec. e le strade bianche di quartiere mantenute dal lavoro gratuito dei cittadini (le corvées), vengono sostituite da nuove strade a pedaggio costruite da compagnie private. Gli estuari e i corsi dei fiumi sono congiunti in reticoli di canali resi navigabili. Sono organizzati servizi privati per il trasporto di passeggeri e merci. Nel 1769 Watt perfeziona e brevetta la macchina a vapore e il carbone coke comincia ad essere usato nei processi industriali. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 8 LA RETE DEI TRASPORTI In seguito all’invenzione della locomotiva a vapore di Stephenson comincia lo sviluppo della rete ferroviaria (1825), dapprima privata e poi di gestione statale (1844). ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 9 LA RETE DEI TRASPORTI ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 10 LA RETE DEI TRASPORTI L’invenzione della locomotiva a vapore cambia radicalmente il sistema dei trasporti e ha ripercussioni importanti sui modelli urbanizzativi. La prima linea di servizio pubblico è la Manchester-Birmingham del 1830. I nuovi programmi di sviluppo della rete ferrata modificano profondamente l’assetto territoriale, ma sia la legislazione che l’esperienza operativa acquistano un carattere “settoriale” impedendo di fatto una sinergia con la pianificazione urbanistica. La conseguenza più importante ai fini urbanistici è la revisione delle leggi sugli espropri, che dovendo essere applicati su vasta scala vengono resi più agevoli per lo Stato. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 11 LA RETE DEI TRASPORTI In Italia la prima ferrovia è la Napoli – Portici (40 km) inaugurata il 3 ottobre 1839 e realizzata per volere di Ferdinando II di Borbone da una Società per Azioni francese. Le prime due locomotive giunsero dall'Inghilterra. Si trattava della Bayard e della gemella Vesuvio progettate sul prototipo di Stephenson con una potenza di 65 HP e capaci di trainare 11 carrozze per un peso di 46 tonnellate alla velocità di 50 km/h. Le rotaie erano di ferro battuto (per le ferrovie inglesi precedenti era stata utilizzata la ghisa). ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 12 ESPANSIONE DELLE CITTÀ Tra la metà del XVIII sec. e la prima del XIX sec. si avvia in Europa e negli Stati Uniti un intenso processo di urbanizzazione che assunse ritmi e dimensioni fino ad allora impensabili. Tale processo fu conseguenza diretta dello sviluppo industriale che richiedeva grandi concentrazioni di manodopera e mercati di consumo per le proprie merci. Masse enormi di contadini si trasformarono in proletariato urbano, facendo aumentare le dimensioni delle città. Nella metà del ‘700 mentre l’architettura raggiunge la massima armonia nella progettazione di ambienti monumentali, si assiste nel contempo all’espansione disordinata dei sobborghi operai. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 13 ESPANSIONE DELLE CITTÀ Due fattori alimentarono la rapida e disordinata crescita delle città: 1. L’affermarsi del liberalismo nell’economia e nella società (libertà di godimento della proprietà privata, compresa la proprietà di suolo urbano) sancita dagli esiti della Rivoluzione Francese. 2. Lo sviluppo di nuovi sistemi di trasporto (ferrovia, automobile) che liberarono le industrie dall’obbligo di localizzarsi presso le fonti di energia (privilegiando i bacini di manodopera, dunque le città) e che agevolarono lo sviluppo estensivo delle città. Londra ha già all’inizio dell’800 un milione di abitanti. Nel 1841 ne conta 2 milioni e 235 mila superando ogni altra città presente e passata. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 14 LE CONDIZIONI EDILIZIE Il repentino conurbamento nei centri industriali porta alla necessità di costruire nuovi alloggi: • saturando gli spazi vuoti degli isolati • costruendo nuovi quartieri periferici La costruzione dei nuovi edifici è opera di speculatori, i jenny builders, che non potendo aumentare gli affitti, traggono profitto abbassando la qualità dei nuovi quartieri. Ma le carenze igieniche, relativamente sopportabili in campagna, diventano insopportabili in città per l’accostamento promiscuo ed il numero elevatissimo di edifici ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 15 ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 16 ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 17 ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 18 ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 19 ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 20 …… IN DEFINITIVA: 1. migliorano le condizioni sanitarie: diminuisce la mortalità e aumenta la popolazione; 2. molti contadini sono attratti da maggiori guadagni in città e lasciano le campagne (fenomeno dello spopolamento); 3. la necessità di migliorare i profitti comporta il miglioramento delle tecniche di produzione con relativo aumento del fabbisogno di manodopera. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 21 .….. IN DEFINITIVA: 4. il suolo che prima era proprietà di signorie e Clero è ora di proprietà dei borghesi o dei contadini; è divenuto libero e perciò commerciabile come qualsiasi altro prodotto e soggetto alla speculazione di chi cerca di ottenere il massimo profitto; 5. Si realizzano strade dove non ce ne è bisogno per aumentare il valore dei suoli 6. Sfruttamento del suolo (edifici alti e senza limiti di superficie) ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 22 LA NASCITA DELL’URBANISTICA MODERNA Conseguenze della rivoluzione industriale sulla città e sulla società dell’epoca: ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 23 LE CONDIZIONI IGIENICO-SANITARIE In campagna le case hanno molto spazio intorno. I rifiuti liquidi e solidi possono essere eliminati con relativa facilità e le diverse funzioni (allevamento degli animali, traffico merci e pedonale, giochi dei bambini) possono svolgersi senza eccessivi disturbi reciproci. Ma in città l’addensamento e l’estensione senza precedenti dei nuovi quartieri operai rendono pressoché impossibile lo smaltimento dei rifiuti, lungo le strade corrono i rigagnoli delle fogne scoperte, ogni angolo è coperto di immondizia, il fango e la melma coprono le strade. Nei medesimi spazi il traffico industriale è promiscuo a quello residenziale: circolano i carri, i pedoni, vagano gli animali, giocano i bambini. Le officine adiacenti alle case le investono con i loro fumi tossici, le coprono di pulvisco, inquinano i canali. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 24 TIPOLOGIA DEI CORTILI i cortili delle abitazioni nuove sono abbastanza regolari le abitazioni sono doppie intorno ai cortili non c’è sufficiente ricambio d’aria nei cortili si raccoglie di tutto ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 25 TIPOLOGIA DEI COTTAGES 1° fila, hanno porta posteriore e un piccolo cortile 2° fila, sul vicolo interno, hanno muro in comune con 3° fila, pessima ventilazione ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 26 PIANTA DI UN CORTILE DI NOTTINGHAM (1845) ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 27 PIANTA ABITAZIONE OPERAIA SOVRAFFOLLATA A GLASGOW ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 28 LE CONDIZIONI SOCIALI Le condizioni sociali pre-industriali erano percepite come un destino ineluttabile: esistevano “da sempre” ed apparivano agli occhi delle generazioni che le vivevano, sostanzialmente immutate. Invece la città industriale è un “fatto nuovo”, sorto sotto gli occhi delle stesse tantissime persone che ne sopportano i disagi. C’è una rapida presa di coscienza della condizione sociale, e un convincimento che le capacità dell’uomo e la forza delle macchine, come hanno generato questa realtà, possono cambiarne il corso. La povertà, condizione accettata da secoli senza speranza, viene ora riconosciuta come un “male” che può e deve essere affrontato e vinto. Nascono le prime associazioni di lavoratori. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 29 ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 30 LE RAGIONI ECONOMICHE Lo sviluppo dell’economia indotto dall’utilizzo delle nuove tecnologie meccaniche determina ben presto l’esigenza di aprire nuovi mercati. Ampliando i mercati, la ricchezza della società può crescere in misura sempre maggiore. Per aumentare i capitali bisogna dunque: • raggiungere nuovi mercati esterni (attraverso il miglioramento della rete dei trasporti); • aprire nuovi mercati interni (migliorando le condizioni di vita e le retribuzioni dei lavoratori per renderli consumatori dei beni che loro stessi producono). ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 31 LE RADICI DELL’URBANISTICA MODERNA Le radici dell’urbanistica moderna sono proprio qui, nel momento in cui le gravi situazioni della città industriale provocano non solo il disagio, ma anche la protesta delle persone che vi sono coinvolte. L’urbanistica abbandona per sempre la posizione di apparente distacco dai conflitti sociali, conservata fino ad allora all’ombra del potere assoluto. L’impegno dell’urbanistica non è relegato ai soli aspetti tecnicodistributivi, ma si carica di un significato sociale che non l’abbandonerà più: tentare di distribuire i benefici del progresso a tutte le fasce sociali della popolazione. Nel periodo che va da Waterloo (1815) alla rivoluzione del 1848 gli aspetti tecnici e quelli politici della ricerca urbanistica si presentano fortemente uniti, quasi incorporati uno nell’altro. ing. Luca Springhetti ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. POZZO” 32