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La scelta della bandiera
Corso di Implicazioni economico finanziarie delle scelte armatoriali Modulo 1 La scelta della bandiera e la tonnage tax Genova, Ottobre 2011 Prof. Gian Enzo Duci ([email protected]) La vita della nave Impiego commerciale Demolizione di c lass e 4. V isita di c lass e Età della nave / Anni Possibili cambi di proprietà Modulo 1 Possibili cambi di bandiera Con dem tratto oliz di Ve ion e) ndita Contratti di impiego (bare boat charter / time charter / voyage charter / COA / contratti di trasporto) (pe r 3. V isita di c lass e 2. V isita di c lass e 1. V isita del la b and iera Sce l ta Con trat to d i co stru zion e Ide a / Sc Con se elta gna can t iere Costruzione Modulo 2 La nave Inquadramento giuridico La nave è un bene mobile registrato. La registrazione in un determinato Paese determina la nazionalità della nave, designando l’appartenenza della stessa alla sovranità dello Stato e identificando l’ordinamento giuridico a cui è soggetta. Conseguenza di quanto appena esposto è che la nave potrà e dovrà battere bandiera di quel paese. Il “criterio” di determinazione della nazionalità UNCLOS1 - Il “Genuine Link” “Each State shall fix the conditions for the grant of its nationality to ships, for the registration of ships in its territory, and for the right to fly its flag. Ships have the nationality of the state whose flag they are entitled to fly. There must exist a genuine link between the state and the ship; in particular, the state must effectively exercise its jurisdiction and control in administrative, technical and social matters over ships flying its flag”. Flotta mondiale Navi controllate da interessi nazionali Anno 2010 68 66 64 62 60 2008 Navi registrate in bandiera diversa da quella nazionale 2000 2002 2004 2006 oggi, nel mondo il 63,7% delle navi maggiori di 1000 Tsl è registrato in un Paese diverso da quello che esercita l’effettivo controllo su di esse. Tale percentuale sembra abbastanza stabile negli anni. Valore in % Ad Il flagging out Il flagging out è quel processo attraverso il quale un armatore cerca di ridurre i costi complessivi della gestione di una nave attraverso il passaggio da una bandiera nazionale ad alto costo, ad un registro open che consenta di ridurre tali costi. La struttura di costo delle imprese di shipping La struttura di costo delle imprese di shipping Costo nave (disponibilità (disponibilità) Costo nave (gestione) Costi viaggio Costi struttura di terra Carico fiscale Ammortamento Oneri finanziari ALTERNATIVA NOLO BARE BOAT Equipaggio Assicurazione Manutenzione e riparazioni Materiale di consumo e lubrificanti Generali Costi approdo e traffico Bunker ALTERNATIVA NOLO TIME CHARTER Il costo nave: incidenza delle diverse voci 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Assicurazioni Generali e Amministrazione Manutenzione e riparazioni Lubrificanti e pezzi di rispetto Ita. Ita. Reg. Reg. Int. Int. (misto) (tutti U.E.) Ita. Puro FoC (ITF) FoC (non ITF) Equipaggio Aspetti che attengono alla scelta della bandiera (ed, in parte, alla localizzazione dell’impresa armatoriale) 1. Regime fiscale e giuridico 2. Standard di sicurezza 3. Nazionalità equipaggio e termini di arruolamento Protezione militare 4. 1. Regime fiscale e giuridico L’essere soggetto alle leggi di un certo Paese ha influenza su: Il carico fiscale Tenuta e modalità di controllo dei bilanci Eventuali assetti societari/organizzativi Obblighi di assunzione e trattamento dei dipendenti di terra Eventuali limiti di responsabilità 2. Standard di sicurezza La nave è soggetta a tutti i regolamenti di sicurezza relativi a costruzione e gestione determinati dallo Stato di bandiera, attraverso le proprie leggi e le Convenzioni internazionali che ha ratificato (vedi ad es. la Solas) E’ fondamentale distinguere non solo tra i Paesi che hanno ratificato o meno le principali Convenzioni, ma soprattutto tra quelli che effettuano realmente i controlli previsti e quelli che non adottano tale politica. 3. Nazionalità equipaggio e termini di arruolamento In relazione all’equipaggio, la bandiera determina: Le norme sulla nazionalità Paghe, benefici sociali e contributivi Termini di arruolamento Standard di addestramento e certificazione (verifica effettiva su STCW 95 ed eventuali richieste addizionali) 4. Protezione militare Oggi è un aspetto meno importante, ma una nave ha diritto alla protezione della Marina Militare del proprio Paese di bandiera (Si pensi, comunque a navi USA e UK durante la Guerra nel Golfo) D’altra parte, però, in caso di conflitto è soggetta a possibile sequestro per interesse nazionale. La bandiera e gli stakeholders I soggetti che entrano in relazione (o subiscono le conseguenze) con la scelta di una determinata bandiera sono diversi: 1. L’armatore 2. Le banche (o i finanziatori in genere) 3. L’equipaggio 4. Gli assicuratori 1. L’armatore I requisiti “ideali” richiesti ad un registro sono: L’assenza di tassazione sul reddito e di controlli fiscali Costi di iscrizione e mantenimento minimi Nessuna limitazione laburistica in termini di nazionalità e di possibilità di contrattazione Burocrazia ridotta al minimo, con ampia flessibilità sulle strutture societarie (es. nessun requisito di cittadinanza, società anonime, ecc.) Nessuna limitazione ai traffici derivanti da problemi politici Stabilità politica del Paese Formalità semplici, ma sicure, per la registrazione delle garanzie sulla nave Non essere principale causa di ispezione in sede di PSC. 2. Le banche Il principale requisito richiesto dai finanziatori ad una bandiera è un sistema di registrazione sicuro delle ipoteche, che si contraddistingua non solo nei presupposti legali della registrazione, ma anche nella garanzia della possibilità di poterla esercitare in caso di insolvenza del finanziato. Tale requisito si manifesta in: Presenza di un record di precedenti andati a buon fine Presenza di una struttura organizzativa affidabile ed efficiente Preferenza verso i registri di Paesi che abbiano un network ampio di rappresentanze diplomatiche Altro aspetto di crescente importanza è la possibilità di registrare ipoteche anche in presenza di ispezioni/procedure di registrazione non ancora concluse. 3. L’equipaggio L’organizzazione mondiale dei lavoratori marittimi, l’ITF (International Transport Federation) a partire dalla seconda metà degli anni ’40 ha iniziato una campagna contro le FOC (Flag of Convenience). Non essendo riuscita ad eliminare le FOC, oggi, la campagna dell’ITF mira ad imporre l’adozione di standard minimi in termini di salario e condizioni di lavoro per tutti i lavoratori marittimi (ITF terms) attraverso la stipula di accordi con i singoli armatori delle navi registrate nelle FOC. Il principale strumento di lotta è il boicottaggio delle navi nei porti da parte dei lavoratori portuali, anch’essi facenti riferimento all’ITF. Tale operazione si concretizza, in ultima istanza, nella possibilità del rilascio di un certificato (ITF Blue Card) attestante il rispetto delle condizioni minime ITF a quegli armatori che decidono di applicare (e di far verificare l’applicazione) gli ITF terms. In caso di mancanza di tale certificato, una nave battente una FOC, rischia di essere boicottata nei porti in cui l’ITF è presente. Flag of Convenience secondo l’ITF Antigua and Barbuda Bahamas Barbados Belize Bermuda (UK) Bolivia Burma/Myanmar Cambodia Cayman Islands (UK) Comoros Cyprus Equatorial Guinea German Int. Ship Reg. (GIS) Gibraltar (UK) Jamaica Honduras Lebanon Liberia Malta Marshall Islands (USA) Mauritius Netherlands Antilles Panama São Tomé and Príncipe St. Vincent & Grenadines Sri Lanka Tonga Vanuatu 4. Le assicurazioni Le assicurazioni (sia H&M che P&I), nell’accettare una nave e nel quotare il premio, tendono a considerare anche la bandiera, preferendo quelle che: Effettuano ispezioni di sicurezza prima dell’iscrizione e non rilasciano certificati ad interim prima di aver ispezionato la nave Esercitano in prima persona l’amministrazione del Registro (es. Isle of Man) ed offrono garanzia di un reale controllo sulle condizioni della nave Presentano una performance di risultato delle ispezioni PSC migliore della media Tipologia dei Registri di iscrizione Registri tradizionali Registri open Internazionali Registri paralleli Dipendenti I registri tradizionali (1) Sono i Registri nazionali di quei Paesi che hanno una storica vocazione nel mondo dello shipping o che, comunque, presentano al proprio interno l’esercizio di una reale attività marittima. In molti casi lo Stato garantisce loro la riserva di cabotaggio. Tra I principali vale la pena citare: Stati Uniti, Giappone, Russia ed i primi registri di molti paesi U.E. I registri tradizionali (2) Generalmente: Sono fortemente regolati e dotati di organizzazioni e strutture per verificare l’applicazione di leggi, regole e Convenzioni. Prevedono l’obbligo di imbarcare in maniera preponderante, se non addirittura esclusiva, marittimi nazionali, fortemente sindacalizzati e con paghe e benefici sociali elevati. Non prevedono agevolazioni fiscali o semplificazioni contabili rispetto agli altri settori economici del Paese. I registri open (1) Sono i Registri di quei Paesi che pur non avendo una reale attività marittima nazionale, hanno creato tali strutture al fine di attirare operatori stranieri, garantendo loro condizioni competitive a livello internazionale ed ottenendo, in contropartita, una fonte di valuta pregiata per le casse statali. I termini e le condizioni offerti da questi registri variano considerevolmente da caso a caso. I registri open (2) Le condizioni di iscrizione dei Registri open generalmente prevedono: - Una tassa (“fee”) iniziale - Una tonnage tax annuale In cambio i registri offrono un ambiente legale e commerciale specificamente organizzato al fine di soddisfare le esigenze dell’attività armatoriale . I registri open (3) Tali esigenze sono approcciate in modo diverso dai vari registri, ma in generale le aree interessate sono: 1. Aspetto fiscale: generalmente non vi sono tasse sui profitti, né controlli fiscali. 2. Equipaggio: la società d’armamento ha la piena libertà di scelta per quanto riguarda la nazionalità degli equipaggi. L’applicazione dell’STCW 95 ha spesso delle “zone d’ombra”. I registri open (4) 3. Diritto societario: di regola vi è grande libertà d’azione. Spesso la proprietà reale dell’impresa può essere tenuta nascosta. La responsabilità può essere limitata attraverso il sistema delle “one-ship company”. In genere i bilanci delle imprese non devono essere mostrati o controllati. 4. Standard di sicurezza: è il punto su cui c’è maggiore differenza tra gli stessi registri open. Alcuni sono estremamente rigidi in materia e non presentano grosse differenze con i Registri tradizionali, altri sono piuttosto “liberali” creando un grosso danno d’immagine per tutta la categoria. I registri paralleli (1) Sono Registri, nati a partire dagli anni ’80 nei Paesi con storica vocazione marittima, per contrastare la fuga degli armatori nazionali verso i registri open. Garantiscono i requisiti di sicurezza e controllo sull’armamento tipici dei registri tradizionali, offrendo, però, agli armatori iscritti condizioni economiche competitive con quelle dei Registri open. I registri paralleli (2) In genere: Equipaggi: • viene consentita una riduzione del numero di marittimi nazionali da imbarcare. • Il resto dell’equipaggio può essere di altre nazionalità e venire pagata secondo gli standard internazionali (ITF/ILO). • In molti casi è lo Stato che si accolla gli oneri previdenziali, contributivi e fiscali. Aspetto fiscale: • in molti Paesi si è derogato dal principio dell’imposta sul reddito, introducendo la tonnage tax (in Italia dal 2005). • In altri Paesi, invece, si è adottata la politica di ridurre notevolmente l’aliquota d’imposta. Quali prospettive per i diversi tipi di registro? (1) Previsione estremamente difficile, comunque: I registri tradizionali sembrano destinati a continuare il loro declino, sebbene vi siano eccezioni (es. UK) I registri paralleli sono in forte sviluppo soprattutto a discapito di quelli tradizionali, ma anche, in piccola parte, di quelli open (es. Italia) Quali prospettive per i diversi tipi di registro? (2) I registri open dovranno affrontare diverse questioni se vorranno continuare a mantenere le loro posizioni, ad es.: Aumento del ruolo svolto dai PSC che rende meno attraente una eventuale scarsa disciplina posta dai Flag state; Crescita della sensibilità ambientalista che vede in tali registri un pericolo; Adozione di normative antiterrorismo; Stretta di vite internazionale sui paradisi fiscali I traffici di cabotaggio nei Paesi UE: come incide la scelta della bandiera All’interno della U.E. i traffici di cabotaggio sono stati liberalizzati con il Reg. CEE 3577/92. In sintesi: le navi U.E. che hanno accesso al cabotaggio nel proprio paese hanno accesso al cabotaggio in qualsiasi Paese U.E. Per le navi che effettuano cabotaggio continentale per quanto riguarda l’equipaggio si applicano le condizioni dello Stato di bandiera Per le navi che effettuano cabotaggio con le isole per quanto riguarda l’equipaggio si applicano le condizioni dello Stato ospitante. Il Registro internazionale italiano Il Registro internazionale è stato introdotto in Italia nel 1998. In questi 13 anni ha avuto un successo enorme attraendo oltre 600 navi in buona parte nuove o provenienti da bandiere di convenienza. Nel 2005 il Registro internazionale è stato esteso anche alle navi da diporto impiegate esclusivamente nel chartering. Il Registro internazionale italiano I maggiori benefici offerti dal Registro Internazionale attengono a: Nazionalità dei membri dell’equipaggio; Il costo equipaggio (tassazione sul reddito dei marittimi e benefici sociali /contributivi) Tassazione societaria Benefici: la nazionalità dell’equipaggio L'armatore ha la facoltà di derogare dall’obbligo di avere l’intero equipaggio di nazionalità comunitaria (art. 318 C.N.) potendo imbarcare una certa percentuale di marittimi extra comunitari. Benefici: il costo equipaggio BENEFICI FISCALE SU COSTO EQUIPAGGIO L'armatore ha diritto ad un credito d'imposta pari all'ammontare dell'imposta sul reddito dei marittimi imbarcati, da valersi ai fini del versamento delle ritenute alla fonte relative a tali redditi. Detto credito non concorre alla formazione del reddito imponibile. In sostanza l'armatore si trattiene, non versandolo allo Stato, l'IRPEF del marittimo (30/35% della retribuzione corrisposta), ma porta comunque tale cifra tra i costi aziendali vedendo così ridursi il proprio reddito imponibile . Benefici: il costo equipaggio SGRAVI CONTRIBUTIVI SU PENSIONE ED ASSISTENZA Per Marittimi italiani o comunitari L’armatore è esentato dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali all’INPS e all’INAIL, che sono coperti da uno speciale fondo del Governo. Per Marittimi non comunitari Le paghe sono basate su un CCNL dedicato che riprende il contratto ITF. Lo stipendio include un bonus dedicato alla contribuzione pensionistica volontaria da parte del marittimo nel suo Paese. L’assistenza sanitaria viene garantita dall’armatore attraverso i P&I Club. Benefici: la tassazione societaria Al reddito prodotto dalle navi iscritte in R.I. non si applica l'IRAP il reddito assoggettabile ad imposta sul reddito è pari al 20% del reddito prodotto dall'utilizzo della nave. Se la nave è stata iscritta per almeno 3 anni in R.I. anche le eventuali plusvalenze sulla vendita della nave concorrono alla formazione del reddito imponibile nella misura del 20%. A partire dall’esercizio 2005 le imprese possono optare per un regime di tonnage tax. I traffici ammessi L'iscrizione è soggetta ad autorizzazione da parte del Ministero delle Infrastrutture ed è limitata esclusivamente alle navi impiegate in traffici commerciali internazionali. Se la nave ha una stazza lorda superiore alle 650 Tsl, però, può effettuare un viaggio di cabotaggio mensile, quando tale viaggio segua o preceda un viaggio in provenienza o diretto verso un altro Stato. Qualora le navi: 1. abbiano una stazza lorda superiore alle 650 Tsl e 2. abbiano un equipaggio interamente comunitario, o esistano accordi di deroga con le organizzazioni sindacali, possono essere svolti 6 viaggi di cabotaggio al mese, anche se tali viaggi non precedono o non seguono un viaggio internazionale o un numero illimitato di viaggi superiori alle 100 miglia. La tonnage tax La tonnage tax è una forma di tassazione forfettaria del reddito derivante dalle attività marittime. L'impresa armatoriale, indipendentemente dai risultati effettivi dell'attività, è chiamata a versare un'imposta calcolata in via presuntiva sulla base del tonnellaggio di stazza delle navi che compongono la flotta. Alcuni parametri dimensionali della nave - Lunghezza - Larghezza - Altezza - Pescaggio - Stazza - Dislocamento - Portata La stazza Il volume o “stazza” di una nave si esprime in una unità di misura convenzionale, la “tonnellata di stazza” che equivale a 100 piedi cubi ( 2,832 metri cubi). La stazza si distingue in: Lorda: corrisponde al volume di tutti gli spazi chiusi o chiudibili situati sopra o sotto il ponte principale; Netta: corrisponde al volume di tutti spazi disponibili per il carico. Il dislocamento È il peso della nave. Espresso in tonnellate, si distingue in: Leggero: corrisponde al peso della nave armata ma scarica. Pesante: corrisponde al peso della nave carica fino al massimo consentito dalle regole di bordo libero estivo. La portata La portata indica la capacità di carico della nave. Si distingue in: Lorda: è data dalla differenza tra il dislocamento a pieno carico ed il dislocamento della nave vacante. In pratica corrisponde alla somma dei pesi di tutto ciò che può essere caricato a bordo. Netta: da la misura del carico effettivo che può essere imbarcato. La tonnage tax La tonnage tax può assumere due forme principali: "Modello greco": determinazione forfettaria dell'imposta. "Modello olandese" (tonnage based corporation tax): determinazione forfettaria della base imponibile. "Modello greco" Determinazione forfetaria dell'imposta È il modello classico di tonnage tax È adottato in Grecia ed in Norvegia, oltre che in quasi tutti i Registri open. Il sistema normalmente prevede la suddivisione della nave in scaglioni di stazza che vengono moltiplicati per le relative aliquote di imposta. Spesso vengono utilizzati sistemi di "pesatura" delle aliquote in funzione di certi parametri (es. Età della nave) "Modello olandese" Determinazione forfetaria dell'imponibile È il modello più evoluto di tonnage tax È adottato in Olanda, UK, Germania e Spagna. Il sistema prevede la determinazione forfetaria dell'imponibile attraverso un calcolo che avviene per scaglioni: alle tsn della nave che rientrano in ciascun scaglione viene applicato il relativo coefficiente di reddito imponibile presunto giornaliero; la somma di tali valori (reddito presunto giornaliero) viene moltiplicata per i giorni di operatività della nave. Il reddito così determinato in via presuntiva concorre, infine, alla formazione dell’imponibile complessivo con gli altri eventuali redditi determinati in via analitica che saranno poi moltiplicati per l’aliquota d’imposta dovuta. La tonnage tax in Italia È inserito negli artt. 155-161 del TUIR E’ costruito sul modello olandese: è prevista, infatti, la forfetizzazione del reddito imponibile calcolata in funzione di scaglioni di stazza netta della nave Prevede l’applicabilità per le sole navi iscritte in Registro Internazionale, attraverso un regime opzionale che vincola l’armatore per 10 anni (art. 155). Vincola all’imbarco di un allievo ufficiale italiano (o al pagamento di indennità sostitutiva ad un Fondo dedicato alla formazione dei marittimi per ogni giorno di assenza dell’allievo a bordo) per ogni nave coperta da tonnage tax Disciplina plusvalenze e minusvalenze. Copre anche alcune attività accessorie e, in una certa misura, i proventi derivanti da navi noleggiate La tonnage tax nell’Unione Europea (modello olandese) Scaglione di stazza Fino a 1.000 tons Da 1.001 a 10.000 tons Da 10.001 a 25.000 tons Oltre 25.000 tons Oltre 25.000 tons Aliquota media di imposta Note Reddito annuale (365 gg.) presunto per Aframax (26000 Tassa per nave da 26.000 tons stazza per 100 tons di giornaliero (in €) Reddito Italia stazza per 100 tons di giornaliero (in £) stazza per 100 tons di giornaliero (in €) Reddito Reddito Regno Unito Spagna stazza per 1,000 tons di giornaliero (in €) Reddito stazza Olanda per 100 tons di giornaliero (in €) Irlanda Reddito stazza per 100 tons di giornaliero (in €) Reddito Germania stazza per 100 tons di giornaliero (in €) Reddito Francia stazza per 100 tons di giornaliero (in €) Reddito tons di stazza DKK) per 100 giornaliero (in Reddito stazza Danimarca Finlandia per 100 tons di giornaliero (in €) FORFETIZZAZ. IMPONIBILE (stazza netta) Reddito Belgio 1,00 0,94 (7 DKK) 1,38 0,93 0,92 1,00 9,08 0,90 0,95 (0,60 £) 0,90 0,60 0,67 (5 DKK) 1,03 0,71 0,69 0,75 6,81 0,70 0,71 (0,45 £) 0,70 0,40 0,40 (3 DKK) 0,69 0,47 0,46 0,50 4,54 0,40 0,48 (0,30 £) 0,40 0,20 0,27 (2 DKK) 0,57 0,24 0,23 0,25 2,27 0,20 0,24 (0,15 £) 0,20 0,20 0,27 (2 DKK) 0,57 0,24 0,23 0,25 2,27 0,20 0,24 (0,15 £) 0,20 29,00% 33,33% 40,00% 12,50% 33,99% Navi fino a 40.000 tons 30,00% Cambio applicato: 1€ = 7,4395 DKK 34,50% 35,00% Tassazione al 29% sui primi 22.689 € 30,00% 33,00% Cambio applicato: 1£=1,578 € € 45.990 € 48.326 € 78.731 € 53.327 € 52.049 € 56.575 € 51.370 € 48.910 € 53.947 € 48.910 € 15.632 € 14.498 € 22.832 € 17.774 € 20.820 € 7.072 € 16.475 € 17.119 € 16.184 € 16.140 € 25.000 € 20.000 € 15.000 € 10.000 € 5.000 €0 Belgio Danimarc Finlandia Francia Germania Irlanda Olanda Spagna UK Italia Media UE Imposta annua per Aframax da 26.000 Tsn in regime di ton tax Operation Building financing for ship owner /initiator Raising of equity capital i.n. pre- resp. interim financing 4. c la ss ss 3. c la ss 2. c la 1. c la ss ery Del iv Ide a D em / and C ons agr tructio eem n ent Construction Period D em (or olition p sale revio yard us ) La vita della nave age of vessel / years Closing financing (raising of long-term debt capital) Repayment of loan Repayment of equity capital by liquidation of the company (distribution of net capital shares) Dividend payout to investors Fonte: Fonte: Germanischer Lloyd Il costo nave: incidenza % delle diverse voci Italian Flag pura 8% 10% 6% 21% Equipaggio 55% Nave Bulk 12.000 Tsl Lubrificanti e pezzi di rispetto Manutenzioni e riparazioni Generali e Amministrazione Assicurazioni Il costo nave: incidenza % delle diverse voci FoC ITF approved 12% Equipaggio 10% 44% Lubrificanti e pezzi di rispetto Manutenzione e riparazioni Generali e Amministrazione 8% 26% Assicurazioni Nave Bulk 12.000 Tsl Le 4 tipologie costruttive delle navi cisterna Scafo singolo/ single skin Doppio scafo/ Double double Doppio fianco/ Double side Doppio fondo/ Double bottom