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“SENTI CHI PARLA” APPLICAZIONE EDUCATIVA SUL MUTISMO
“SENTI CHI PARLA” APPLICAZIONE EDUCATIVA SUL MUTISMO SELETTIVO: PROPOSTA INTEGRATIVA ORIENTATA AL BENESSERE DEI BAMBINI IN DIFFICOLTÀ A SCUOLA SECONDO IL MODELLO ECOLOGICO Luisetti Elena , Berto Raffaella, Conti Sara, Fantoni Michaela, Luisetti Michela. Psicologo-psicoterapeuta cognitvo-comportamentale. Istituto Wolpe, Besozzo (Va), centro di psicologia e psicoterapia cognitivo-comportamentale. Via XXV Aprile, 20- casella postale 40. Tel: 0332/970717 Fax: 0332/970593 E-mail: [email protected] Progetto praticabile e flessibile basato sulla integrazione di interventi paralleli, inseriti nella quotidianità di un contesto scolastico; generalizzazione dell’intervento alla fobia scolare e ad altri disturbi d’ansia. Il sistema scuola rappresenta un modello interattivo ad altissimo impatto relazionale al cui funzionamento partecipano diversi attori sociali: insegnanti, dirigente scolastico, alunni, personale non docente, genitori, psicologo. All’interno di questo sistema trova applicazione il modello ecologico sul quale l’intervento si fonda. Conosciamo A. e F. in un progetto di ricerca sulla prevenzione dei disturbi dell’apprendimento,dove il loro non parlare al momento dell’indagine è già un comportamento consolidato. Il lavoro è integrato in una prospettiva che tiene conto degli ecosistemi in cui i bambini sono inseriti (familiare, scolastico ed in particolare dei pari), oltre alla interrelazione fra gli aspetti cognitivi, affettivo-emozionali e socio-interpersonali con l’individuazione delle contingenze che mantengono tale condotta e l’organizzazione di nuove per modificarla. Strutturazione del lavoro: PRIMA FASE: osservazione in aula, in famiglia e in piccolo gruppo dei comportamenti verbali e non verbali e progettazione di un intervento a 360°. SECONDA FASE: intervento multi-modale: a) psicoeducazione con la componente genitoriale e docente per l’eliminazione dei fattori di mantenimento, l’uso del rinforzo graduale e token economy; b) nel sistema scolastico percorso di teatralità con ABC delle emozioni (educazione razionale emotiva), psicomotricità e rilassamento; c) intervento centrato sul bambino in un setting di piccolo gruppo appositamente predisposto a scuola con la terapia del gioco, che dà loro l’opportunità di partecipare al cambiamento, di provare senso di padronanza e controllo sulla comunicazione e apprendere risposte adattive. TERZA FASE: follow-up all’inizio del nuovo anno scolastico, tre mesi dopo la conclusione dell’intervento. CONCLUSIONI: punti di forza dell’intervento multimodale orientato al benessere degli alunni in difficoltà a scuola: - Adattamento - Flessibilità - Integrazione di interventi paralleli inseriti nella quotidianità di un contesto scolastico - Generalizzazione di questo intervento ad altri disturbi d’ansia. BIBLIOGRAFIA: S.M. Knell (1998). Il gioco in psicoterapia. Nuove applicazioni cliniche. Ed. McGraw-Hill P.Kendall (1995). Terapia scolastica dell’ansia. Ed. Erickson A.Galeazzi e P.Meazzini (2004). Mente e comportamento. Ed. Giunti © 2009 Elena Luisetti – Atti Convegno Erickson A.Terreni, C.Cornoldi, P.E.Tressoldi et al. (2002) IPDA-Questionarioosservativo l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento. Ed. Erickson M. Di Pietro.(1999) L’ABC delle mie emozioni. Ed. Erickson © 2009 Elena Luisetti – Atti Convegno Erickson per