In particolare la muratura armata! In particolare la muratura armata!
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In particolare la muratura armata! In particolare la muratura armata!
N. 25 - maggio 2006 - anno XIII Per informazioni sugli artic oli o sui prodotti citati rivolgers i a: Semestrale - Sped. in abb. post. - 45% - art. 2 comma 20/b L. 662/96 - C.M.P. Bo - Aut. Trib. Bo n. 6224 dell’8/10/93. In caso di mancato recapito restituire al C.M.P. di Bologna. Il mittente si impegna a pagare la relativa tariffa. Comitato di redazione: Gülnaz Atila, Francesco Esposito, Biagio Marra, Mario Moscati, Riccardo Rapparini, Giorgio Zanarini. Direttore responsabile: Giorgio Zanarini. Redazione e amministrazione: Consorzio Alveolater ®, Viale Aldo Moro 16, Bologna, tel. 051 509873. Concept, editing, grafica e impaginazione: M+W sas di Mario Moscati & C, Bologna, tel. 051 444312. Stampa: Grafiche dell’Artiere, Bentivoglio (Bo), tel. 051 6640072. Consorzio Alveolate ® r fax 051 509816; e-m ail consor [email protected] om; indirizzo Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna. CONFRONTI dal 1°aprile Il 1° aprile 2006 ha segnato una data importante per i produttori di laterizio per muratura. La marcatura CE, secondo la norma UNI EN 771-1, è diventata obbligatoria e, da allora, nessun prodotto può essere commercializzato se privo della documentazione prevista dalla norma. L’attenzione che tutti i produttori hanno mostrato è il sintomo di un reale e profondo interesse che porterà certamente ad un positivo cambiamento del settore. Infatti fino al 31 marzo scorso le trattative commerciali si sono svolte con prevalente attenzione al prezzo, mettendo in sottordine le prestazioni. Dal primo aprile è auspicio, soprattutto dei produttori associati al nostro Consorzio, che le scelte vengano fatte in primo luogo confrontando le caratteristiche tecniche dei laterizi disponibili sul mercato. Questo comporterà indubbiamente una crescita professionale di tutti gli addetti alle vendite, ma anche di chi prescrive o acquista o mette in opera il materiale. Cambierà anche il rapporto fra produttore e progettista. Il produttore infatti non dovrà più distribuire copia dei rapporti di prova annuali obbligatori per legge, ma dovrà indicare al professionista, sotto la propria esclusiva responsabilità, la resistenza di riferimento da utilizzare nel calcolo strutturale e anche tutte le altre caratteristiche del prodotto, necessarie per una progettazione consapevole. Una significativa parte dei nostri associati si è proposta fin da subito in sistema 2+ e categoria I. Tutti gli altri, sulla base di un orientamento assunto dall’assemblea dei produttori Alveolater® del luglio 2005, hanno l’impegno di superare la categoria II e il sistema 4, entro un paio di anni, in modo che i prodotti con marchio Alveolater® siano tutti di categoria I, così da confermare, anche a livello formale, l’elevato livello qualitativo che da sempre li caratterizza. Giorgio Zanarini direttore Consorzio Alveolater ® LE STRUTTURE IN LATERIZIO SOMMARIO 1 EDITORIALE: C’è dal 1° aprile Le strutture in laterizio costano meno, resistono di più, durano per sempre, hanno migliori prestazioni COSTANO MENO RESISTONO DI PIÙ DURANO PER SEMPRE HANNO MIGLIORI PRESTAZIONI 2 Vent’anni di Alveolater ® RASSEGNA: Nuovo sito sulla muratura armata 3 Sempre oltre 1,3 milioni di tonnellate 4 Sul comportamento dei tamponamenti 5 Nuovi blocchi Alveolater ® a setti sottili per tamponamenti 6 Diswall: una ricerca europea a l e r a l o c i t r a p n I ra armata! muratu 7 Assegnato il Brick Award 2006 8 Villetta a basso consumo energetico a Borgonovo (Pc) 10 Alveolater d’Italia 12 Per «Terrapiana» ® scelti i blocchi Alveolater ® del Gruppo Stabila Messe a confronto cinque tipologie costruttive. La muratura armata rivestita con mattoni faccia a vista si è rivelata la soluzione ottimale in quanto garantisce la massima protezione sismica e positivi risparmi di gestione. 14 Categoria I, Sistema 2+ e certificazioni n un recente articolo pubblicato sulla rivista Costruire in laterizio a firma di Elisabetta Palumbo, sono stati esaminati i costi di costruzione di cinque tipologie costruttive per un edificio composto da due unità abitative indipendenti costituite da un piano interrato, due piani abitabili e un sottotetto non praticabile. Il confronto è stato condotto tra la soluzione in muratura portante monostrato e altre quattro soluzioni tecnologiche: muratura portante faccia a vista, muratura armata, struttura a telaio in ce- 16 Rendimento I mento armato con tamponamento monostrato e a doppio strato, utilizzando la procedura di valutazione e il progetto presenti nel CD Guida alla progettazione del Consorzio Alveolater®. In base ai risultati scaturiti dall’analisi, la soluzione in muratura portante risulta la più economica, seguita da quella in muratura armata (più 4,7 per cento), dalla struttura intelaiata con tamponamento monostrato (più 13,7 per cento), dalla struttura intelaiata con tamponamento a doppio strato (più 16 per (continua in ultima pagina) 15 Sistema 2+ e Categoria II? Dichiarazione di conformità anche via Internet? energetico degli edifici. Parliamone 17 Energie rinnovabili obbligatorie nelle case di Roma 18 Prova al fuoco di pareti sotto carico 19 Valutazione dell’isolamento acustico di una parete doppia 20 (dalla prima pagina) Le strutture in laterizio costano meno, resistono di più, durano per sempre, hanno migliori prestazioni Sotto, foto di gruppo – scattata nell’aprile del 1986 da Mario Moscati (nel riquadro in basso) – ai fondatori del Consorzio Alveolater ®. In piedi, da sinistra: dott. Francesco Paolo Fantini (Gruppo Fantini, Lucera Fg), ing. Norberto Tubi (direttore), arch. Guido Ognibene (Unieco, Reggio Emilia), ing. Angelo Cantore (Gruppo Fantini), geom. Fernando Boni (Ccpl, Reggio Emilia), Daniela Carano (segretaria), geom. Franco Bonzi (Edilfornaciai, Bologna). Accosciati, da sinistra: geom. Uber Barbieri (Unieco), geom. Giampaolo Venturi (Coopcostruttori, Argenta Fe), Luigi Paolucci (Alan, Secchiano Marecchia Pu), geom. Antonio Zanzi (Crc, Mezzano Ra). CONSORZIO ALVEOLATER ® Vent’anni di Alveolater Bilancio di un’attività che ha condotto il marchio Alveolater ® a collocarsi al primo posto in Italia nel campo dei laterizi termici. l giorno 11 aprile 1986 nove società (Celam, Ilas, Saba, Edilfornaciai, CoopCostruttori, Crc, Alan, Unieco e Ccpl) diedero origine al Con- raggiunto grande notorietà e credibilità. Sono state associate al Consorzio trentaquattro fra le più impor tanti aziende del settore. Le vicende socie- sorzio Alveolater®. Il nome Alveolater® già esisteva, e fu ceduto al nuovo Consorzio da uno dei soci fondatori, il dottor Francesco Paolo Fantini, per la cifra simbolica di una lira (che, probabilmente, non fu mai pagata). A detta di molti doveva essere un’iniziativa destinata a una rapida e poco gloriosa conclusione. Sono invece passati vent’anni, e nel corso di questo lungo periodo il marchio Alveolater® ha tarie hanno poi portato a modifiche di ragione sociale, a dimissioni per diversi orientamenti produttivi o, in qualche caso, per cessazione di attività. Oggi i soci sono diciannove con ventitrè stabilimenti di produzione. Nel 1986 furono vendute 136 mila tonnellate; nel 2005 1 milione 303 mila 405 tonnellate, con un massimo, per ora, di 1 milione 322 mila nel 2004, ossia il 30 per cento della produzione I NOVITÀ ALVEOLATER ® Nelle immagini a lato, due schermate del sito www.muraturaarmata.it, che è stato profondamente rinnovato nella grafica e nei contenuti. In fondo a destra, un’esempio di muratura armata eseguita con blocchi Alveolater ® di forma a “C” prodotti dalla Siai di Petacciato Scalo (Cb). 2 ® Nuovo sito sulla muratura armata stato profondamente rinnovato nella grafica e aggiornato nei contenuti il sito www.muraturaarmata.it. Dalla pagina iniziale si può accedere al sito www.alveolater.com, leggere le risposte ad alcune domande più frequenti (Faq) e scaricare il file in pdf del catalogo. I tre pulsanti chi, come e che cosa consentono di approfondire le informazioni. Chi fornisce informazioni sul Consorzio, sulle società che È nazionale di laterizio alleggerito. In vent’anni, sono state immesse sul mercato 15 milioni 600 mila tonnellate di blocchi, pari a 21 milioni di metri cubi equivalenti a 65 milioni di metri quadrati di muro di 30 cm di spessore. In pratica, una città di 800 mila abitanti. Ma al di là delle quantità vendute, che pure costituiscono motivo di orgoglio, il Consorzio ha svolto una capillare attività di divulgazione delle caratteristiche dei materiali, della loro corretta posa in opera, delle prestazioni prevedibili. E tutto basato su ricerche, apparentemente semplici, ma di immediato e importante impatto sui cantieri. Divulgazione basata su documenti, guide, volumetti, siti internet (già dal 1990) e sul notiziario semestrale Alveolater ® Notizie; ma anche attraverso un numero elevatissimo di convegni e incontri su gran parte del territorio italiano, organizzati dagli associati con la partecipazione attiva del Consorzio. La suddivisone in classi (45, 50, 55 e 60) indicative della percentuale di foratura dei blocchi (riconosciuta e confermata dal decreto 20 novembre 1987 per gli elementi portanti) e la proposta già nei primissimi anni di una malta termica, volevano suggerire di pensare in termini di “sistema muratura”, obiettivo non ancora raggiunto ma fondamentale per il futuro del settore. Diversi brevetti sono stati depositati, ma uno soprattutto, quello sui blocchi a setti sottili (1994) torna oggi alla ribalta con prepotenza, per rispondere efficacemente alla richiesta di isolamento termico dei fabbricati, prevista dal decreto legislativo 192 del 19 agosto 2005 . Vent’anni di attività intensa, anche in stretta collaborazione con Andil Assolaterizi; vent’anni di impegno e di grande e convinta partecipazione delle società associate. In conclusione, vent’anni spesi bene BILANCIO ALVEOLATER ® 2005 Sempre oltre 1,3 milioni di tonnellate Leggera flessione delle vendite rispetto al 2004 (–1,5%) dovuta in parte alla fermata di uno stabilimento per lavori di ristrutturazione. e vendite di blocchi Alveolater® hanno raggiunto lo scorso anno la quantità complessiva di 1 milione 303 mila 405 tonnellate. Al primo posto i blocchi di classe 45 con 628 mila 360 tonnellate, al secondo quelli di L al centro (170 mila tonnellate contro le 173 mila 800 del 2004) e al sud (342 mila anziché 354 mila). Al Nord è abbastanza evidente lo spostamento dalla classe 50/55 alla 45, da attribuire probabilmente alle nuove 2005 Sud 26% Nord-Est 39% 1.322 1.303 1.162 Centro 13% 1.035 940 835 Nord-Ovest 21% 896 636 663 Blocchi classe 50/55 19% 569 521 419 732 603 663 251 685 694 Blocchi classe 45 48% 330 Blocchi classe 60 33% 2005 2003 2004 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 1988 1987 1986 136 ENTRA IN ALVEOLATER ® ANCHE LO STABILIMENTO ATESINA /ZAF DI RONCO ALL’ADIGE (GRUPPO STABILA) Dal 1° gennaio 2006 fa parte del Consorzio Alveolater ® anche lo stabilimento di Ronco all’Adige (Vr) del Gruppo Stabila. Già presente con lo stabilimento di Isola Vicentina (Vi), Gruppo Stabila conferma, firmando tutta la produzione di laterizi termici col marchio Alveolater ®, la sua ferma convinzione nella forza commerciale del marchio e nella qualità dell’attività che il Consorzio svolge per le aziende associate. Ricordiamo che Gruppo Stabila nasce dalla fusione di tre fornaci: La Capiterlina di Isola Vicentina e Atesina e Zaf di Ronco all’Adige. Dopo avere costituito in una prima fase una società commerciale per la vendita dei laterizi prodotti nei vari stabilimenti, Laterpoint, le aziende si sono fuse nel 1999 in un’unica società assumendo il nome di Gruppo Stabila e confermando Laterpoint quale divisione commerciale del gruppo. Attualmente lo stabilimento di Ronco all’Adige produce circa 400 mila tonnellate di laterizi l’anno, quasi il 40 per cento dell’intero Gruppo. 1986 classe 60 con 432 mila 266 tonnellate e al terzo quelli di classe 50/55 con 242 mila 779 tonnellate. La leggera flessione (meno 1,5 per cento) rispetto al 2004, anno in cui furono vendute 1 milione 322 mila tonnellate, è dovuta in parte alla fermata per ristrutturazione dello stabilimento di Secchiano Marecchia (Pu) della Laterizi Alan Metauro. Le vendite al Nord-est (511 mila tonnellate) e al Nord-ovest (280 mila) hanno confermato esattamente quelle del 2004, mentre c’è stata una riduzione producono blocchi Alveolater ® per muratura armata e sui formati prodotti. Come dà indicazioni sulla progettazione, sulla posa in opera e, tramite la procedura ricordata nell’articolo di prima pagina pubblicato in questo numero di Alveolater ® Notizie, sui costi delle varie soluzioni delle strutture in muratura. Che cosa riporta i risultati di alcune prove sperimentali e una serie di articoli sulla muratura armata. L’Area riservata, alla quale è possibile accedere previa registrazione, fornisce alcuni particolari costruttivi e con- normative (Ordinanza 3274 e successive). Dall’inizio dell’anno è entrato a far parte del Consorzio, con una cospicua quantità produttiva di blocchi Alveolater® di vari formati e tipologie, lo stabilimento Atesina/Zaf di Ronco all’Adige (Vr) del Gruppo Stabila (v. box a lato) Sopra, il marchio del Gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi). A centro pagina, i grafici sull’andamento delle vendite (in milioni di tonnellate) del Consorzio Alveolater ® dal 1986 (anno di fondazione) al 2005 e sulla ripartizione delle vendite per aree geografiche e per classi di prodotto. MARGONARA DIVENTA LATERNOVA Dall’inizio dell’anno Margonara di Ronchi di Palidano (Mn) ha cambiato nome in Laternova. Sopra, il nuovo logo dell’azienda. Sotto, alcune tipologie di blocchi Alveolater ® per murature e divisori prodotti del Gruppo Stabila negli stabilimenti di Isola Vicentina (Vi), linea “Capiterlina”, e di Ronco all’Adige (Vr), linea “Atesina /Zaf”. sente di scaricare la procedura Win Par per la verifica termoigrometrica delle murature. Al sito si accede anche digitando www. muratura-armata .it 3 A centro pagina, schema e foto del setup di prova. Sotto, schema e dimensione dei pannelli murari sottoposti a prova. b = 100 RICERCA Sul comportamento dei tamponamenti In zona I risultati sperimentali hanno dimostrato, sismica tra l’altro, l’importanza fondamentale della resistenza a compressione del blocco. h = 252 adottando disposizioni costruttive prefissate. Sono stati realizzati nove campioni di muro, suddivisi in gruppi di tre in funzione delle caratteristiche dei blocchi e dei giunti di malta. I muri, alti 2,52 metri e larghi 1 metro, sono stati costruiti fra due solai infinitamente rigidi, e fissati a regola d’arte al solaio superiore mediante riempimento con malta e zeppe. Si sono utilizzati blocchi con posa in opera a foratura oriz- ndil Assolaterizi ha affidato A al professor Claudio Mode- t = 30 La necessità di conoscere in modo approfondito il comportamento delle murature di tamponamento è legata alle indicazioni riportate nelle norme allegate all’Ordinanza 3274 che introducono l’obbligo di verifica alle azioni fuori piano dei tamponamenti. Sotto, tabella con le caratteristiche dei muri sottoposti a prova. Tubi Innocenti na e all’ingegner Francesca da Porto del Dipartimento di costruzioni e trasporti dell’Università di Padova una ricerca dal titolo Ricerca sperimentale sul comportamento fuori piano di tamponamenti in muratura in zona sismica. Oggetto della ricerca era la caratterizzazione sperimentale di campioni di tamponamento, realizzati con diverse tipologie di blocco (a fori verticali e a fori orizzontali) e di giunto verticale e orizzontale (continui o interrotti), soggetti ad azioni agenti fuori dal piano del tamponamento stesso. La necessità di conoscere in modo approfondito il comportamento dei tam- Attuatore idraulico 257 ponamenti è legata alle indicazioni riportate nelle norme allegate all’Ordinanza 3274, che introducono l’obbligo di verifica alle azioni fuori piano dei tamponamenti, verifica evitabile solo Caratteristiche dei muri sottoposti a prova Tipo di muro FO A FO B FV C Tipo di blocco FO (a fori orizzontali) FO (a fori orizzontali) FV (a fori verticali) Tipo di malta premiscelata calce-cemento (M9) premiscelata calce-cemento (M9) premiscelata calce-cemento (M9) Numero di corsi (b x t x h) cm 4 Trave di carico 10 10 10 100 x 30 x 252 100 x 30 x 252 100 x 30 x 252 Numero campioni 3 3 3 Altezza giunti mm 10 10 10 Giunti verticali 4 + 4 cm 1/3 - 1/3 - 1/3 1/3 - 1/3 - 1/3 Giunto inferiore pieno pieno pieno Giunti intermedi 1/3 - 1/3 - 1/3 pieni 1/3 - 1/3 - 1/3 Giunto superiore 1/3 - 1/3 - 1/3 con zeppe pieno con zeppe 1/3 - 1/3 - 1/3 con zeppe zontale e con posa in opera a foratura verticale, rispettivamente con percentuale di foratura del 60 e del 45 per cento. La posa è stata fatta con giunti verticali e orizzontali interrotti per 1/3 dello spessore del muro e, nel caso della muratura con blocchi a fori orizzontali, anche con giunti orizzontali continui e giunti verticali limitati a due strisce di malta di 4 cm. I muri sono stati sottoposti a un carico agente fuori piano, ripartito mediante una trave di carico, e applicato in corrispondenza della semialtezza del pannello. I risultati sperimentali hanno mostrato la fondamentale influenza della resistenza a compressione del blocco. Le murature in blocchi semipieni hanno fornito una resistenza superiore da tre a quattro volte rispetto alle omologhe murature realizzate con blocchi forati al 60 per cento a fori orizzontali. Fra le murature con blocchi a fori orizzontali, meglio si sono comportate quelle con giunti orizzontali continui. Dal punto di vista del confronto con le prestazioni richieste dal sisma di progetto, secondo l’Ordinanza 3431, le tipologie di tamponamento testate, caratterizzate da basse snellezze e dalla capacità di sviluppare meccanismi di resistenza nel loro spessore, presentano resistenze sperimentali notevolmente superiori alle richieste di normativa. Anche applicando coefficienti di sicurezza pari a 2, tutte le tipologie sono ampiamente verificate nei confronti di azioni fuori piano valutate su edifici di diversa altezza e in diverse zone sismiche, caratterizzate anche dai più alti valori di accelerazione al suolo ag NOVITÀ ALVEOLATER ® Nuovi blocchi Alveolater a setti sottili per tamponamenti ® Sulla base di una ricerca del Dipartimento di energetica dell’Università di Ancona, e di numerose altre esperienze, la Laterizi Alan Metauro produrrà una serie di blocchi di dimensioni medio-grandi a setti sottili. l decreto legislativo 192 del 19 agosto 2005 ha imposto limiti di trasmittanza decisamente impegnativi e nettamente inferiori ai limiti generalmente utilizzati nel calcolo della legge 10. Un blocco per tamponamento di forma e spessore tradizionale (30 cm) raggiunge indicativamente un valore di 0,75 W/m2K, mentre la richiesta, ad esempio in zona climatica E, è oggi di 0,46 W/m2K e sarà di 0,37 a partire dal gennaio 2009. In zona climatica D la trasmittanza limite è oggi di 0,50 W/m2K e sarà 0,40 dal gennaio 2009. Per raggiungere questi valori di trasmittanza non ha più particolare importanza intervenire sulle composizioni della materia prima. Con riferimento al prospetto A1 della norma UNI EN 1745, l’alleggerimento della matrice di argilla porta a valori di conduttività non risolutivi. Infatti si ha un valore di 0,47 W/mK per una massa di 1600 kg/m3 e di 0,415 W/mK per massa di 1450 kg/m3, valore quest’ultimo identificativo dei prodotti alleggeriti in pasta secondo la vecchia norma UNI 8942, ritirata nel maggio 2005. Ad esempio, su di un blocco da tamponamento di 38 cm di spessore, a disegno tradizionale, prevedere una conduttività di 0,415 W/mK o di 0,47 W/mK porta a valori di trasmittanza U rispettivamente di 0,56 e 0,59 W/m2K (calcolo secondo UNI EN 1745). Pur perseguendo il miglioramento delle caratteristiche della materia prima, è però indispensabile intervenire anche sul disegno del blocco, aumentando il numero delle camere d’aria nella direzione dello spessore del muro e riducendo lo spessore dei setti interni. La riduzione dello spessore dei setti è possibile poiché non esistono attualmente norme di riferimento obbligatorie e non è più vigente la UNI 8942 che fissava in 7 mm il limite di spessore dei setti, anche negli elementi di tamponamento. L’influenza positiva della riduzione dello spessore dei setti era già stata confermata dodici anni fa quando al Consorzio Alveolater® fu rilasciato un brevetto dal titolo Blocco forato realizzato in laterizio e nel 1995 in occasione di una ricerca sviluppata in collaborazione con il Dipartimento di energetica dell’Università politecnica delle Marche di Ancona. Sulla base di quelle esperienze, ma anche di altre sviluppate all’estero, I Lo studio accurato del disegno ha portato, sulla base del calcolo secondo la UNI EN 1745, a un valore di conduttività equivalente del blocco di 0,152 W/mK e a una trasmittanza di parete non intonacata di 0,36 W/m2K con argilla di massa 1450 kg/m3 e, con argilla di massa 1600 kg/m3, a valori rispettivamente di 0,161 W/mK e di 0,37 W/m2K. Sulla base di esperienze condotte dal Consorzio Alveolater ® e di una ricerca sviluppata in collaborazione con il Dipartimento di energetica dell’Università di Ancona, ma anche di altre esperienze sviluppate all’estero (in particolare in Germania), la Laterizi Alan Metauro di Secchiano Marecchia (Pu) produrrà una serie di blocchi medio-grandi per tamponamento a setti sottili. Il maggiore dei blocchi ha dimensioni di 48 x 25 x 16 cm. A centro pagina, il disegno del blocco; a fianco, in alto, mesh per il calcolo agli elementi finiti della resistenza termica eseguita secondo la norma UNI EN 1745. Lo studio accurato del disegno della foratura ha portato, sulla base del calcolo eseguito secondo la Uni En 1745, a un valore di conduttività equivalente del blocco (con argilla di massa 1450 kg/m3) di 0,152 W/mK 16 48 cm spessore parete e prevalentemente in Germania, la Laterizi Alan Metauro di Secchiano Marecchia (Pu) produrrà una serie di blocchi di dimensioni medio-grandi per tamponamento a setti sottili, il maggiore dei quali ha dimensioni di 48x25 cm (spessore parete 48 cm) e altezza di taglio di 16 cm. Blocchi di dimensioni medio-grandi a setti sottili Con argilla di massa 1450 kg/m3 (blocchi alveolati) Conduttività equivalente del blocco W/mk 0,152 Trasmittanza parete non intonacata W/m2K 0,36 3 Con argilla di massa 1600 kg/m (blocchi non alveolati) Conduttività equivalente del blocco Trasmittanza parete non intonacata W/mk 2 W/m K 0,161 0,37 25 In questo modo, e soprattutto nelle regioni che hanno svincolato lo spessore delle pareti dalla volumetria del fabbricato per la parte eccedente i 30 cm, è possibile realizzare pareti di tamponamento monostrato nel rispetto anche dei più stringenti valori di trasmittanza. Ma il vantaggio della parete uniforme in laterizio si ha non solo per l’elevato isolamento, traspirabilità e inerzia termica. Alla fine delle vita utile del fabbricato, infatti, non ci sarà nessun problema di smaltimento in discarica o per riutilizzo come inerte, essendo del tutto assente il materiale isolante, organico o inorganico e a una trasmittanza di parete non intonacata di 0,36 W/m2K e (con argilla di massa 1600 kg/m3) a valori rispettivamente di 0,161 W/mK e 0,37 W/m2K. Con questo blocco, soprattutto nelle regioni che hanno svincolato lo spessore delle pareti dalla volumetria del fabbricato per la parte eccedente i 30 cm, è possibile realizzare pareti di tamponamento monostrato nel rispetto anche dei più stringenti valori di trasmittanza. 5 Capofila della ricerca Diswall è il Dipartimento di costruzioni e trasporti della Facoltà di ingegneria dell’Università di Padova, con compiti di coordinamento generale. Altri partecipanti sono le Università di Aachen e Monaco in Germania e di Minho in Portogallo. In rappresentanza delle piccole e medie industrie sono coinvolte nell’iniziativa due aziende italiane produttrici di laterizi: Laterizi Alan Metauro, associata al Consorzio Alveolater ®, e Cis-Edil, associata al Consorzio Poroton. Partecipano inoltre la tedesca Unipor (consorzio tra produttori di laterizi alveolati), la portoghese Costa & Almeida lda (blocchi di calcestruzzo), l’italiana Tassullo (malte) e la belga Bekaert (tralicci e barre per murature). Sopra, un esempio di muratura armata Alveolater ® (particolare dell’incrocio e parte terminale della muratura) realizzata con blocchi a “C”. 6 MURATURA ARMATA Diswall: una ricerca europea La ricerca, finalizzata allo sviluppo di sistemi innovativi per muratura armata, riunisce dodici partecipanti tra università, imprese e associazioni. a ricerca, della durata di ventiquattro mesi, è finalizzata allo sviluppo di sistemi innovativi per la muratura armata e riunisce dodici partecipanti: università, piccole e medie imprese e associazioni di categoria di quattro Paesi della UE. L Capofila è il Dipar timento di costruzioni e trasporti della Facoltà di ingegneria dell’Università di Padova, con compiti di coordinamento generale. Altri partecipanti sono le Università di Aachen e Monaco in Germania e di Minho in Portogallo. In rappresentanza delle piccole e medie industrie sono coinvolte nell’iniziativa due aziende italiane produttrici di laterizi: Laterizi Alan Metauro, associata al Consorzio Alveolater®, e Cis-Edil, associata al Consorzio Poroton. Parteci- - validare sperimentalmente le soluzioni tecnologiche individuate mediante prove appositamente elaborate e valutazioni numeriche al fine di stabilire le criticità dei parametri meccanici; - individuare metodi di prova non distruttivi per le strutture in muratura e procedure di calibrazione dei parametri più significativi pano inoltre la tedesca Unipor (consorzio tra produttori di laterizi alveolati), la portoghese Costa & Almeida lda (blocchi di calcestruzzo), l’italiana Tassullo (malte) e la belga Bekaert (tralicci e barre per murature). Le associazioni di categoria che aderiscono al progetto, entrambe di produttori di laterizi, sono la tedesca Ziegel e l’italiana Andil Assolaterizi. Gli obiettivi scientifici e tecnologici di Diswall sono: - sviluppare studi teorici sulle proprietà e sui requisiti dei blocchi per muratura, sulle armature di rinforzo e sulle malte; - mettere a punto tecnologie innovative e processi costruttivi per l’esecuzione di murature armate portanti e di tamponamento; - progettare, realizzare e testare prototipi di prodotto; tra risultati di laboratorio e misure eseguite in sito; - definire e pianificare gli standard per i nuovi sistemi costruttivi proposti, software e linee guida per al loro implementazione; - trasferire i risultati della ricerca agli organi tecnici nazionali ed europei, allo scopo di includere negli appositi codici le informazioni sulle prestazioni della muratura armata specialmente per le costruzioni in zona sismica. In particolare Andil raccoglierà tutte le informazioni e diffonderà i risultati attraverso conferenze, pubblicazioni, congressi, fiere e corsi di formazione per tutti i soggetti interessati al settore delle costruzioni (ingegneri, architetti, produttori, ricercatori, studenti ecc.). Dal mese di marzo 2006 è attivo il sito web dedicato al progetto Diswall: www.diswall.dic.unipd.it PREMIO DI ARCHITETTURA Assegnato il Brick Award 2006 Alla sua seconda edizione, il riconoscimento promosso da Wienerberger ha visto tra i premiati anche un architetto italiano. no Antonio Monestiroli per l’ampliamento del cimitero di Voghera in Italia, il secondo agli architetti tedeschi Ilse e Ulrich Königs per il progetto della chiesa St. Franziskus a Regensburg, in Germania. Il prossimo Brick Award si terrà nel 2008 e, come per i precedenti, i più importanti critici ed esperti di architettura europei sono invitati, sin da adesso, a proporre i progetti in laterizio che riterranno più degni di nota Sotto, i tre lavori premiati con il Brick Award e i due premi straordinari. A centro pagina, il volume «Brick ‘06, la migliore architettura europea in laterizio», della casa editrice tedesca Callwey (in vendita nelle migliori librerie specializzate), nel quale sono stati pubblicati tutti i lavori che hanno concorso al premio. ienerberger, il più W grande produttore mondiale di laterizi, ha conferito per la seconda volta il premio internazionale d’architettura Brick Award, mettendo a disposizione per quest’edizione 21 mila euro. Wienerberger, con il Brick Award, premia ogni due anni la migliore architettura contemporanea europea in laterizio. Una giuria internazionale, composta dagli architetti Bob van Reet, Falk Jaeger, Tamás Noll, Sjoerd Soeters e Josef Pleskot (vincitore del Brick Award 2004) ha scelto i progetti vincitori. Per la valutazione dei progetti sono state considerate non solo la forma architettonica in relazione al laterizio impiegato, ma anche la funzionalità degli edifici. Fra i duecentotrentacinque progetti esaminati, trentotto sono entrati nella selezione finale e tra questi sono stati scelti i cinque lavori premiati: tre per il Brick Award e due per i premi straordinari. I trentotto lavori selezionati, provenienti da diciotto paesi, tra cui per la prima volta Giappone, Messico e Colombia, sono stati inseriti nel volume Brick ‘06, la migliore architettura europea in laterizio, ricco di immagini, illustrazioni e dettagli costruttivi, pubblicato dalla casa editrice tedesca Callwey (in vendita nelle migliori librerie specializzate). La serata di gala per la consegna dei Brick Award 2006 si è tenuta il 23 marzo a Vienna alla presenza di oltre trecento architetti e giornalisti provenienti da numerosi paesi europei, nonché del consiglio di amministrazione della Wienerberger AG. Oltre al trofeo, i vincitori di Ungheria, Spagna, Repubblica Ceca, Italia e Germania hanno ricevuto anche il riconoscimento in denaro. Il primo premio è stato assegnato a un complesso per residenze e uffici degli architetti ungheresi Ferenc Cságoly e Ferenc Keller; il secondo è andato all’architetto spagnolo José Ignacio Linazasoro, per la trasformazione della chiesa di San Fernando in biblioteca; il terzo a due architetti: Jan Soukup e John Pawson, per la nuova ala nord del convento di trappisti a Novy Dvur in Boemia. I premi straordinari sono stati assegnati: il primo all’architetto italia- 1° premio: architetti Ferenc Cságoly e Ferenc Keller, Ungheria. 2° premio: architetto José Ignacio Linazasoro, Spagna. 3° premio: architetti Jean Soukup e John Pawson, Boemia. 1° premio straordinario: architetto Antonio Monestiroli, Italia. 2° premio straordinario: architetti Ilse e Ulrich Königs, Germania. 7 REALIZZAZIONI ALVEOLATER ® Villetta a basso consumo energetico a Borgonovo (Pc) Per questa villetta, progettata dal geometra Franco Cavallotti della Tecnoeco di Stradella (Pv), è stata impiegata la malta premiscelata Alveolater ®. Con questo prodotto, che ha una conduttività termica analoga a quella La richiesta del committente (e proprietario) era quella di realizzare un’abitazione che consentisse di rinunciare agli impianti di riscaldamento e condizionamento. Anche per questo impiegata la malta Alveolater ®. a casa è situata a Borgonovo in provincia di Piacenza a circa 120 metri sul livello del mare. Si compone di un piano interrato su tre lati (che include l’autorimessa), piano giorno e piano mansardato. Il piano interrato L di spessore al grezzo rispettivamente di 28 e 24 cm. Il tetto è strutturalmente leggero. L’eccentricità degli assi maggiori è bassissima (13 metri contro 11,57), realizzando un corpo di aspetto compatto. Questi parametri iniziali COSÌ CI SCRIVE IL COMMITTENTE (E PROPRIETARIO) La località sede dell’intervento (mia città natale) è una borgata di settemila abitanti, venti chilometri a ovest di Piacenza. L’attività edilizia è vivace ma convenzionale, nel senso che le novità tardano a radicarsi. Per una caratteristica tipica dei piccoli centri, è però meno difficile che altrove suscitare emulazione, nel senso che vi è grande curiosità di guardare nel cortile del vicino. Spero, infatti, in un effetto imitativo che porti ad adottare le soluzioni propugnate dal Consorzio Alveolater ® per “il buon modo di costruire” che ho tenacemente perseguito. Già diverse persone sono venute a vedere e a chiedere lumi, poiché quel tipo di blocchi non era mai stato qui impiegato prima d’ora. Vorrei sottolineare come questa casa è stata eretta anche grazie al lontano, premuroso e disinteressato aiuto dell’ingegner Giorgio Zanarini del Consorzio Alveolater ® sotto forma di spiegazioni, consigli e consulenze. Guido Guasconi dei laterizi Alveolater ®, si realizzano murature termicamente omogenee, prive di ponti termici e con una trasmittanza U sensibilmente inferiore a quella di pareti realizzate con malte convenzionali preparate in cantiere. La malta Alveolater ® è un prodotto secco, confezionato in sacchi da 25/30 kg, a cui va aggiunta solo acqua. Oltre ai vantaggi riguardanti l’isolamento termico Il suo utilizzo consente anche notevoli vantaggi organizzativi: si evitano al cantiere sprechi di materiale, tempi morti di manodopera specializzata e immobilizzazione di attrezzature. I punti di preparazione della malta possono essere ubicati in prossimità dell’opera da realizzare e spostati in funzione dell’avanzamento dei lavori. 8 misura al lordo 125 metri quadrati, il piano giorno e il soprastante piano ciascuno 121 metri quadrati lordi. Come requisito principale il committente richiedeva la realizzazione di un’abitazione unifamiliare a basso consumo energetico, che consentisse la rinuncia all’impianto di riscaldamento convenzionale e al sistema di condizionamento estivo. Di conseguenza, l’edificio avrebbe dovuto avere forma compatta (basso rapporto fra superficie e volumetria), per diminuire lo scambio termico fra l’interno e l’esterno. Progettazione statica Benché situata in zona sismica 4 (la più bassa), la casa è stata realizzata con un generoso dimensionamento strutturale. Lo zoccolo di basamento (platea di fondazione) è infatti di 38 cm e lo spessore della muratura portante, in relazione alla ridotta altezza fuori terra, esprime un rapporto di snellezza estremamente basso. I solai di interpiano sono soltanto due hanno di per sè determinato una struttura di elevata robustezza, idonea anche per una zona a rischio sismico. Tecnica costruttiva e materiali La platea di fondazione e il piano interrato sono in cemento armato; la muratura portante, di 38 cm di spessore, è in laterizio; il solaio è in latero cemento; il tetto è in legno a due falde discontinue (la zona notte del piano mansardato è più elevata della rimanente). Per la muratura sono stati impiegati i blocchi Porotherm Bio 38 (cm. 38x25x 22,5) porizzati con farina di legno, prodotti dalla Wienerberger di Mordano (Bo) nello stabilimento di Villabruna di Feltre in provincia di Belluno e posati con malta termica Alveolater®. I blocchi presentano una sagomatura laterale che consente la parziale presenza del giunto di malta verticale e pesano a secco 18 kg, realizzando una massa di 308 kg al metro quadrato. Si sono resi necessari oltre 3 mila blocchi pari a 106 bancali. La muratura, su gran parte delle pareti perimetrali interne, è rivestita con mattoni in terra cruda di 8 cm di spessore aventi funzione di ulteriore isolamento, accumulo termico e di regolazione del microclima interno. Isolamento termico Il tetto ventilato, con travi in legno lamellare, al di sopra dell’assito perIinato è isolato con ben 12 cm (due strati incrociati da 6 cm) di pannelli in fibra di legno extra porosi sormontati da un ulteriore assito grezzo di 25 mm. La casa è stata progettata come edificio a basso consumo energetico grazie al forte isolamento, all’elevata inerzia termica della muratura e al buon orientamento, che consente lo sfruttamento dell’energia solare (ampie finestrature a sud, quasi nessuna apertura sul lato opposto). Essendo in realtà la facciata sud orientata per 157 gradi (e quella contigua, ovviamente, per 247), l’angolo tra le facciate sud e ovest è stato tagliato ricavando, al piano giorno, un’ampia apertura con vetrata fissa orientata esattamente per 180 gradi a sud che consente al sole d’inverno, basso sull’orizzonte, di penetrare profondamente illuminando e riscaldando le pareti interne. Non vi sono balconi, salvo uno di ridot- IN CANTIERE Villetta unifamiliare a Borgonovo (Pc) Committente Guido Guasconi, Saint-Pierre (Aosta) Progetto geom. Franco Cavallotti, Tecnoeco di Stradella (Pv) Impresa esecutrice Artigiano edile Branko Lapcevic, Piacenza Materiali te dimensioni, che però non sporge dalla sagoma essendo ricavato sul solaio di interpiano (la superficie del piano interrato è leggermente maggiore di quello sovrastante); ciò al fine di minimizzare ulteriormente lo scambio termico. L’accesso e la fruibilità del piano giorno sono privi di barriere architettoniche, grazie a una lunga e ampia gradinata con alzata massima di 5 cm. Non sono stati impiegati materiali isolanti derivati da prodotti di sintesi nell’intento di assicurare un’elevata traspirabilità dell’involucro (alta permeabilità al vapore). Climatizzazione Il sistema di riscaldamento funzionerà La premessa per realizzare questa sorta di “sfida energetica” che consentisse di fare a meno degli impianti di climatizzazione convenzionali, si fondava in gran parte sull’accurata progettazione e sui materiali costituenti la muratura. La scelta è caduta sui blocchi a incastro Porotherm Bio della Wienerberger che, grazie alla notevole massa, unita al potere isolante conferito dalla microporizzazione ottenuta con farina di legno (nonché alla permeabilità alla pressione di vapore), si sono rivelati idonei a soddisfare i requisiti progettuali, in particolare perché utilizzati in combinazione con la malta Alveolater®, che ha consentito di eliminare i ponti termici in corrispondenza dei giunti. Nelle immagini, alcune viste della villetta durante i lavori di costruzione e un particolare della muratura esterna in corrispondenza del vano finestra. Per le murature sono stati impiegati i blocchi a incastro Porotherm Bio 38 prodotti dalla Wienerberger nello stabilimento di Villabruna di Feltre (Bl). Questi elementi, microporizzati con farina di legno, hanno dimensioni di 38 x 25 x 22,5 cm e consentono la realizzazione di murature di 38 cm di spessore. La malta termica Alveolater ® ha permesso di eliminare il ponte termico in corrispondenza dei giunti prevalentemente per irraggiamento, grazie a una stufa in muratura o in pietra olIare di elevata massa (la canna fumaria è progettata in posizione centrale). Il riscaldamento secondario è costituito da radiatori a battiscopa installati lungo le pareti più fredde, funzionanti a bassa temperatura (35° ÷ 40°). Essi hanno la duplice funzione di mantenere perfettamente asciutta la muratura e di realizzare un sistema mediante il quale la spessa parete, dopo avere accumulato calore, lo cede in certa misura per irraggiamento. È previsto che l’impianto sia collegato a un sistema solare a tubi sottovuoto che dovrebbe non soltanto produrre acqua calda sanitaria, ma rendere in gran parte autonomo lo stesso impianto di riscaldamento secondario. Si valuterà se integrarlo con una piccola caldaia a metano. Non sono stati previsti impianti di condizionamento estivo. Realizzazione Progettista è il geometra Franco Cavallotti della Tecnoeco di Stradella in provincia di Pavia, propugnatore a Borgonovo della ripresa delle coperture in legno, che in zona non venivano realizzate da almeno trent’anni. L’intervento sorge su un’area alla periferia sud del paese, già sede di un complesso ospedaliero mai ultimato il cui scheletro è stato demolito recuperando I’area, a cura dell’imprenditore Alessandro Cassi di Borgonovo, con un progetto gradevole, che vede una piazza centrale piantumata a verde e circondata da edifici uni e bifamiliari con un massimo di due piani fuori terra. La casa gode a sud-ovest di vista panoramica sulle prime colline dell’appennino che chiudono l’orizzonte. La costruzione è stata interamente eseguita dall’artigiano edile Branko Lapcevic e dalle sue maestranze. Committente è Guido Guasconi, che ci ha aiutato nella stesura di questa nota e di incrementare la resistenza termica complessiva delle pareti. Micro porizzati con farina di legno Spessore parete 38 cm Blocchi Porotherm Bio 38 di 38x25x22,5 cm (per pareti di 38 cm di spessore) della Wienerberger Brunori di Mordano-Bo (stabilimento di Villabruna di Feltre-Bl) Malta ad alte prestazioni termiche Alveolater ® prodotta per il Consorzio Alveolater ® da Tower srl di San Mauro Pascoli (Fc) Le caratteristiche della malta Alveolater ® sono costantemente controllate sia dal laboratorio interno di controllo qualità del produttore sia da laboratori esterni ufficialmente riconosciuti. I controlli attestano la resistenza della malta secondo il d.m. 3 giugno 1968 e la classe di appartenenza secondo il d.m. 20 novembre 1987. L’impiego della malta Alveolater ® assicura al progettista e al direttore dei lavori la costanza delle caratteristiche meccaniche e termiche per tutta la durata del cantiere. I controlli potranno così limitarsi alla sola verifica di rispondenza della classe dichiarata dal produttore a quella prevista dal progetto. 9 Alveolater d’Italia ® Produttori e formati dei blocchi Alveolater Stabilimenti: - 61030 Cartoceto (Pu), Via S. Anna 36, tel. 0721 897526, fax 0721 897198, Currò Carmelo Laterizi di G.S.T. srl, Contrada Timoniere, 98040 Torregrotta (Me), tel. 090 9942181, fax 090 9943464, [email protected], www.currolaterizi.it Produzione: blocchi Classe 45 30 x 24 x 24 20 x 30 x 24 13 x 30 x 24 Classe 60 30 x 24 x 24 20 x 24 x 24 15 x 24 x 24 Produzione: blocchi blocchi per muratura armata Stabilimenti: - 34071 Cormòns (Go), Via Isonzo 145, tel. 0481 638111, fax 0481 60012 - 34078 Sagrado (Go), Via Fornaci 1, tel. 0481 99226, fax 0481 92768 Classe 45 30 x 25 x 20 38 x 25 x 24,5 a incastro 35 x 25 x 24,5 a incastro 30 x 25 x 24,5 a incastro 12 x 30 x 24,5 12 x 30 x 20 12 x 25 x 24,5 12 x 25 x 20 Classe 50 35 x 25 x 20 30 x 25 x 20 25 x 20 x 20 25 x 18 x 20 17 x 50 x 24,5 17 x 50 x 20 12 x 50 x 20 8 x 50 x 20 Classe 55 30 x 25 x 20 10 , Classe 45 30 x 25 x 25 per muratura armata 14,5 x 30 x 25 per muratura armata 14,5 x 25 x 25 per muratura armata Fornaci Giuliane spa, Via Isonzo 145, 34071 Cormòns (Go), tel. 0481 638111, fax 0481 60012, [email protected] www.fornacigiuliane.it Produzione: blocchi Gruppo Fantini (Ala Fantini - Celam Alveolater® - Ilas Alveolater® - Saba), Via San Rocco 45, 71036 Lucera (Fg), tel. 0881 527111, fax 0881 527248, [email protected], www.fantiniscianatico.it Stabilimenti: - Lattarico Cs), tel. 0984 939820, fax 0984 938092; - San Martino Valle Caudina (Av), tel. 0824 840149, fax 0824 840907 Classe 55 30 x 24 x 24 e 12 x 25 x 15 - 61010 Secchiano Marecchia (Pu), Via Montefeltro 118, tel. 0541 912331, fax 0541 912154 Produzione: blocchi blocchi per muratura armata Classe 60 37 x 25 x 25 a fori orizzontali 35 x 25 x 25 a fori orizzontali 30 x 25 x 25 a fori orizzontali 25 x 25 x 25 a fori orizzontali 20 x 25 x 25 a fori orizzontali 15 x 25 x 25 a fori orizzontali 12,5 x 25 x 25 a fori orizzontali 10 x 25 x 25 a fori orizzontali 25 x 25 x 33 a fori orizzontali 20 x 25 x 33 a fori orizzontali 15 x 25 x 33 a fori orizzontali 12,5 x 25 x 33 a fori orizzontali 10 x 25 x 33 a fori orizzontali 30 x 25 x 25 Iper a incastro 18,1 x 37 x 24 17,1 x 35 x 25 14,6 x 30 x 24 ® , e Classe 45 30 x 25 x 19 per muratura armata 14 x 30 x 19 per muratura armata 12 x 30 x 19 per muratura armata 45 x 30 x 19 30 x 25 x 19 30 x 50 x 19 a incastro 30 x 25 x 19 a incastro 20 x 30 x 19 16 x 30 x 19 14 x 30 x 25 14 x 30 x 19 12 x 30 x 19 Classe 50 12 x 25 x 25 12 x 25 x 19 Classe 55 30 x 50 x 19 a incastro 30 x 25 x 25 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 a incastro 28 x 25 x 19 25 x 50 x 19 a incastro 25 x 25 x 19 a incastro 16,5 x 30 x 25 16,5 x 30 x 19 12 x 28 x 19 Classe 60 35 x 25 x 19 a incastro 30 x 25 x 25 30 x 25 x 19 30 x 25 x 25 a incastro 30 x 25 x 19 a incastro 20 x 25 x 19 Classe 50 42 x 25 x 24 a incastro 38 x 25 x 24 a incastro 35 x 25 x 24 a incastro 30 x 25 x 15 universale 25 x 45 x 24 a incastro 20 x 45 x 24 a incastro 17 x 45 x 24 a incastro 8 x 25 25 tramezza fonoisolante Classe 55 30 x 25 x 19 universale 30 x 25 x 24 a incastro 25 x 25 x 24 a incastro Classe 60 30 x 25 x 24 a incastro 30 x 25 x 19 a incastro Later Sistem srl, Via della Nautica 3, 09122 Cagliari, tel. 070 240190, fax 070 240941, [email protected] Produzione: blocchi Classe 45 30 x 25 x 25 30 x 23 x 24 a incastro 25 x 23 x 24 a incastro 15 x 20 x 30 12 x 25 x 30 Classe 55 30 x 23 x 24 a incastro 25 x 23 x 24 a incastro Classe 60 25 x 30 x 30 a fori orizzontali Nencini Laterizi spa, Sanlorenzo Laterizi srl, Via Salaiola 28, 57010 San Pietro in Palazzi Cecina (Li), tel. 0586 6181, fax 0586 662416, [email protected] Stabilimento: Grosseto, tel. 0586 6181, fax 0586 662416 Laterizi srl, Via della Nautica 3, 09122 Cagliari, tel. 070 240012, fax 070 240016, [email protected] www.laterizisrl.com Società commerciale Per i prodotti commercializzati dalla società Laterizi srl consultare il sito www.laterizisrl.com Laterizi Alan Metauro srl, Via S. Anna 36, 61030 Cartoceto (Pu), tel. 0721 897526, fax 0721 897198, [email protected], www.alanmetauro.com Produzione: blocchi Laternova srl, stabilimento Margonara, Via Ronchi 91, 46020 Ronchi di Palidano (Mn), tel. 0376 58465/6, fax 0376 528223, [email protected] www.margonara.it Produzione: blocchi classici e alleggeriti con segatura Classe 45 38 x 25 x 24 a incastro 35 x 25 x 19 a incastro 30 x 25 x 19 universale 30 x 25 x 19 a incastro 12 x 30 x 19 12 x 30 x 24 12 x 25 x 24 12 x 25 x 19 Classe 45 30 x 25 x 18 25 x 45 x 18 a incastro 25 x 20 x 18 12 x 30 x 18 Classe 50 30 x 25 x 18 Classe 60 30 x 25 x 18 16 x 45 x 18 a incastro Nigra Industria Laterizi srl, Traversa Mazzini 2, 10037 Torrazza Piemonte (To), tel. 011 9180034, fax 011 9189517, [email protected], www.nigra.it Produzione: blocchi Classe 45 35 x 25 x 19 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 a incastro 25 x 30 x 19 a incastro 20 x 30 x 19 14 x 25 x 19 12 x 30 x 19 10 x 30 x 19 8 x 30 x 19 Classe 45 45 x 30 x 19 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 per muratura armata 30 x 14,5 x 19 per muratura armata Classe 55 30 x 25 x 25 12 x 30 x 25 Classe 60 37 x 25 x 25 a fori orizzontali 35 x 25 x 25 a fori orizzontali 30 x 25 x 25 a fori orizzontali 25 x 25 x 25 a fori orizzontali 20 x 25 x 25 a fori orizzontali 15 x 25 x 25 a fori orizzontali 12 x 25 x 25 a fori orizzontali Classe 50 30 x 25 x 19 12 x 25 x 24,5 12 x 30 x 19 12 x 25 x 19 30 x 25 x 19 20 x 30 x 24,5 20 x 30 x 19 Wienerberger Brunori srl, Stabilimento Mordano: - Via Ringhiera 1, fraz. Bubano, 40020 Mordano (Bo), tel. 0542 56811, fax 0542 51143, [email protected] www.wienerberger.it Classe 50 25 x 30 x 19 a incastro 25 x 30 x 24,5 a incastro 30 x 25 x 24,5 a incastro Classe 55 25 x 30 x 19 a incastro Produzione: blocchi Classe 45 30 x 25 x 19 20 x 30 x 19 12 x 30 x 19 12 x 25 x 19 Classe 55 30 x 25 x 19 20 x 30 x 19 Classe 50 30 x 25 x 19 Ril Laterizi spa, Via Rovasenda 79, 13045 Gattinara (Vc), tel. 0163 831012, fax 0163 834086, [email protected], www.rillaterizi.it Produzione: blocchi classici e alleggeriti con segatura Classe 45 30 x 25 x 19 20 x 30 x 19 12 x 30 x 19 10 x 30 x 19 8 x 30 x 19 Classe 50 33 x 25 x 19 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 a incastro Produzione: blocchi Classe 45 30 x 25 x 19 a incastro 30 x 25 x 19 25 x 30 x 19 a incastro 20 x 30 x 19 12 x 30 x 19 12 x 25 x 19 Gruppo Stabila spa, Via Capiterlina 141, 36033 Isola Vicentina (Vi), tel. 0444 977009, fax 0444 599040, [email protected] www.gruppostabila.com Classe 55 30 x 25 x 19 Sarda Laterizi spa, Via Pigafetta 1, 07046 Porto Torres (Ss), tel. 079 516104, fax 079 516170, [email protected] Produzione: blocchi Classe 45 25 x 23 x 22,5 a incastro 30 x 23 x 22,5 a incastro Stabilimenti: - Capiterlina 36033 Isola Vicentina (Vi), tel. 0444 977009, fax 0444 599040 - Atesina/Zaf 37055 Ronco all’Adige (Vr), Via Crosarona 11/19, tel. 045 6615500, fax 045 6515502 Produzione: blocchi Classe 55 25 x 45 x 22,5 a incastro 30 x 45 x 22,5 a incastro Classe 60 20 x 45 x 22,5 a incastro 25 x 45 x 22,5 a incastro Siai srl, Via Mediterraneo 40, 86030 Petacciato Scalo (Cb), tel. 0875 67302, fax 0875 678553, [email protected], www.siailaterizi.it Produzione: blocchi blocchi per muratura armata Sila srl, Via Calatafimi 32, 45100 Rovigo, tel. 0425 405218, fax 0425 908556, [email protected] www.silasrl.it , Classe 45 42 x 25 x 24,5 a incastro 38 x 25 x 24,5 a incastro 35 x 25 x 24,5 a incastro 30 x 25 x 24,5 a incastro 25 x 30 x 24,5 a incastro 30 x 50 x 19 a incastro 25 x 50 x 19 a incastro 20 x 50 x 19 a incastro 20 x 50 x 24,5 a incastro 17 x 50 x 24,5 a incastro 17 x 33 x 24,5 Trieste 17 x 33 x 19 Trieste 12 x 50 x 24,5 a incastro 12 x 38 x 24,5 a incastro 12 x 35 x 24,5 a incastro 8 x 50 x 24,5 a incastro 12 x 30 x 24,5 Vela spa, Via C. Colombo 56, 40131 Bologna, tel. 051 6328111, fax 051 702570, [email protected] www.velaspa.it Stabilimenti: - 40131 Bologna, Via C. Colombo 56, tel. 051 6328111, fax 051 702570, - 25040 Corte Franca (Bs), Via Provinciale 28, tel. 030 984261, fax 030 984264, [email protected] Produzione: blocchi classici e alleggeriti con lolla di riso Classe 45 42 x 25 x 24,5 a incastro 38 x 25 x 24,5 a incastro 35 x 25 x 24,5 a incastro 35 x 25 x 24,5 a incastro 35 x 25 x 19 30 x 27 x 19 a incastro 30 x 25 x 24,5 a incastro 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 a incastro 25 x 30 x 24,5 a incastro 25 x 30 x 19 a incastro 20 x 45 x 24,5 20 x 45 x 19 20 x 30 x 19 20 x 25 x 19 18 x 25 x 19 12 x 45 x 24,5 12 x 45 x 19 12 x 38 x 24,5 12 x 35 x 24,5 12 x 35 x 19 12 x 30 x 24,5 12 x 30 x 19 12 x 25 x 24,5 12 x 25 x 19 Classe 50 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 a incastro 25 x 30 x 19 a incastro Classe 55 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 a incastro 28 x 25 x 19 25 x 30 x 19 a incastro Classe 60 30 x 25 x 19 35 x 25 x 19 30 x 27 x 19 a incastro Classe 55 30 x 25 x 19 Classe 60 30 x 25 x 19 a incastro 30 x 25 x 19 e sono marchi del Consorzio Alveolater®, Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna tel. 051 509873, fax 051 509816, [email protected] www.alveolater.com www.muraturaarmata.it LEGENDA I blocchi sono sempre a fori verticali salvo quando vi è l’indicazione “a fori orizzontali”. Dimensioni (cm) = a x b x c Blocchi a fori verticali o a incastro a = dimensione del blocco nel senso dello spessore del muro (larghezza) b = dimensione nella direzione longitudinale del muro (lunghezza) c = dimensione nel senso verticale del muro (altezza) Blocchi a fori orizzontali a = dimensione nel senso trasversale del muro (larghezza) b = dimensione nel senso verticale del muro (altezza) c = dimensione nella direzione longitudinale del muro (lunghezza) blocco a fori orizzontali c a blocco a fori verticali b b c a c blocco a incastro a b 11 «Terrapiana, abitare nel verde» propone tipologie di edifici diversificate per rispondere alle differenti esigenze dei futuri residenti, tutte studiate per venire incontro a stili di vita diversi, assicurando a chi abita un elevato standard di comfort, sicurezza e di protezione dai rumori. Per questo sono stati impiegati sia per le murature esterne portanti (tutte di 38 cm di spessore) sia per le pareti divisorie interne (di 8 e 12 cm di spessore), blocchi Alveolater ® ad alte prestazioni termiche del Gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi). Sopra, veduta del complesso edilizio. Per la realizzazione è stato indetto un concorso di idee vinto dall’architetto Valentino Sebellin di Mussolente (Vi). In alto a destra, cartina con la posizione della frazione Travettore dove sorge il complesso. Il costo complessivo dell’opera è previsto in circa 30 milioni di euro. In basso a destra, i blocchi Alveolater ® a incastro del Gruppo Stabila impiegati nell’intervento. Per le murature esterne: blocchi Alveolater ® i 38 di 38x25x25 cm (per pareti di 38 cm di spessore); per i divisori interni: blocchi Alveolater ® i 12/50 h25 di 12x50x25 cm (per pareti di 12 cm di spessore) e 8/50 h25 di 8x50x25 cm (per pareti di 8 cm di spessore). 12 REALIZZAZIONI ALVEOLATER ® Per «Terrapiana» scelti i blocchi Alveolater del Gruppo Stabila ® Per uno dei più grandi interventi edilizi realizzati nel Veneto impiegati, per il massimo isolamento termoacustico e il migliore comfort abitativo, i blocchi Alveolater ® del Gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi). uno dei più grandi interventi edilizi effettuati in questi ultimi anni sul territorio veneto. Si chiama Terrapiana, abitare nel verde e sorge in contrada Travettore di Rosà (Vi) a tre chilometri da Bassano del Grappa. L’inter- È vento, di cui ne è stata eseguita circa la metà, sorge su sei ettari di terreno pianeggiante (da cui il nome Terrapiana) fino a poco tempo fa destinati a vigneto e prevede la costruzione di duecento unità immobiliari, un’area dedicata allo sport e strutture connesse. La zona circostante, e in particolare il centro della frazione di Travettore, è servito da strutture primarie pubbliche, quali scuola, chiesa, aree per lo sport e aree verdi. La vicinanza al centro del Comune di Bassano del Grappa (circa tre chilometri in direzione nord) permette inoltre un’agevole collegamento con importanti attrezzature di interesse pubblico, quali ospedale, palazzetto dello sport e scuole medie superiori. Vista la sua dimensione e la destinazione prevalentemente residenziale, il piano di lottizzazione Terrapiana non si può configurare come un naturale ampliamento della frazione di Travettore. La vicinanza con importanti reti viarie di connessione ex- traurbana e a insediamenti urbani di dimensioni rilevanti, quali Bassano del Grappa, Rosà, Cartigliano e Nove, inserisce l’intervento in un contesto più ampio consentendo di soddisfare un bacino di utenza che non si limita alla sola frazione. La previsione è che saranno dai 350 ai 400 i nuovi residenti che si aggiungeranno agli attuali 1.600 di Travettore. Il costo complessivo dell’opera è previsto in circa 30 milioni di euro, circa 60 miliardi di vecchie lire. L’impianto urbanistico e gli edifici sono organizzati in modo rigoroso, quasi scienti- Spessore parete 38 cm fico: alla progettazione dell’opera hanno infatti collaborato circa una ventina di persone esperte in vari campi. La società costruttrice è l’Adige Bitumi Impresa spa, di cui uno degli amministratori è fra i soci di maggioranza della Baggi srl, la società promotrice del progetto. Per la realizzazione è stato indetto un concorso di idee, vinto dall’architetto Valentino Sebellin di Mussolente (Vi). Il risultato è che tutto l’intervento si presenta con un assetto architettonico unitario, con edifici a tre piani nella parte est, a due piani in quella ovest e con il campo sportivo realizzato in accordo con l’amministrazione comunale di Rosà. L’accesso agli impianti sportivi avverrà da una strada laterale di via Zanchetta, mentre tutto il nuovo complesso avrà il suo sbocco in via Baggi nella provinciale che porta a Bassano del Grappa. Il progetto è stato concepito con vaste aree verdi pubbliche e private che si inseriscono in modo armonioso tra le costruzioni. Terrapiana, abitare nel verde propone tipologie di edifici diversificate per rispondere alle TUTTI I NOMI DEL CANTIERE Intervento di edilizia residenziale con annessi esercizi commerciali, uffici e impianti sportivi a Rosà (Vi), frazione Travettore. Superficie complessiva m2 58.165 Alloggi circa 200 di varie metrature Committente Baggi srl Progetto urbanistico e architettonico arch. Valentino Ivano Sebellin geom. Renato Giacobbo Progetto e calcoli strutture ing. Stefano Giunta Progetto impianti termotecnici Termoengineering di Francesco Pontarollo Progetto impianti elettrici perito Tullio Nichele Coordinatore alla progettazione e direzione lavori arch. Stefano Bordin Consulenza alla progettazione dott. Paolo Mercante Impresa esecutrice Adige Bitumi Impresa spa Blocchi Alveolater® per le murature esterne: - blocchi Alveolater ® i 38 di 38x25x25 cm (per pareti di 38 cm di spessore) per i divisori interni: - blocchi Alveolater ® i 12/50 h25 di 12x50x25 cm (per pareti di 12 cm di spessore) - blocchi Alveolater ® i 8/50 h25 di 8x50x25 cm (per pareti di 8 cm di spessore) fornitore: Gruppo Stabila spa, Isola Vicentina (Vi) distributore di zona: Valle Fortunato snc di Valle Gianfranco e Severino, Rosà (Vi) differenti esigenze dei futuri residenti, tutte studiate per venire incontro a stili di vita diversi, assicurando a chi abita un elevato standard di comfort, sicurezza e silenziosità. Per questo sono stati impiegati, sia per le murature esterne por tanti (tutte di 38 cm di spessore) che per le pareti divisorie interne (di 8 e 12 cm di spessore), blocchi Alveolater® ad alte prestazioni termiche del Gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi). Entrando nel dettaglio delle tipologie dei fabbricati, al primo piano degli edifici per attività commerciali e servizi sono previste unità residenziali con miniappartamenti, bicamere e tricamere, mentre ai secondi piani sono collocati attici con ampie e vivibili terrazze. Per coloro che desiderano il massimo della privacy sono stati progettati edifici a due piani, con garage comune interrato e raggiungibili attraversa la viabilità pri- vata; qui ci saranno unità bicamere o tricamere e quelle a piano terra potranno disporre di un giardino esclusivo oltre che di spazi interrati adibiti eventualmente a taverna. Le aree destinate a negozi e uffici saranno funzionali alla quotidianità dei residenti e ospiteranno bar, edicole, attività di servizio alla persona e studi professionali. Il progetto Terrapiana ha considerato con grande attenzione ogni aspetto della vita della comunità: parcheggi, aree di sosta, parco giochi per i bambini, e il «corridoio della quiete» un parco pubblico interno collocato al centro dell’area abitativa. La viabilità interna comprende, oltre a razionali percorsi per le auto e pedonali, anche piste ciclabili. L’area sport è costituita da un campo di calcio, due campi coperti per le bocce e un edificio per gli spogliatoi Sopra, alcune viste del cantiere durante i lavori. La società costruttrice è l’Adige Bitumi Impresa spa di cui uno degli amministratori è fra i soci di maggioranza della Baggi srl, la società promotrice del progetto. Il progetto Terrapiana ha considerato con grande attenzione ogni aspetto della vita della comunità: parcheggi, aree di sosta, parco giochi per bambini, e il «Corridoio della quiete» un parco pubblico interno collocato al centro dell’area abitativa. A sinistra, particolare delle pareti divisorie realizzate con tramezze a incastro Alveolater ® di 8 e 12 cm di spessore. A destra, particolare delle murature in blocchi Alveolater ® a incastro di 38 cm di spessore. 13 La marcatura CE è obbligatoria a decorrere dal 1° aprile 2006; l’applicazione delle nuove Norme tecniche per le costruzioni può essere rinviata di 18 mesi, come previsto dalla legge 17 agosto 2005 n. 168, e quindi fino al 22 marzo 2007. Questa è soltanto una possibilità: il rinvio non è obbligatorio e quindi i produttori che a decorrere dalla data di applicazione della marcatura CE si troveranno a produrre, in Sistema 2+, elementi di Categoria I potranno limitarsi alle prove di resistenza meccanica, secondo la UNI EN 772-1 nel proprio laboratorio interno, e il professionista dovrà utilizzare nei calcoli i valori dichiarati, dando al Cartiglio, che il produttore gli fornirà, lo stesso valore di un rapporto di prova ufficiale. Per i forati strutturali, sia che si tratti di prodotti di Categoria I o di Categoria II, sarà sempre il produttore a indicare al professionista i valori da considerare nel calcolo, senza fornire rapporti di prova. 14 MARCATURA CE Categoria I, Sistema 2+ e certificazioni Chi produce in Sistema 2+ elementi di categoria I non è più obbligato, secondo le nuove norme tecniche, alla prova annuale presso un laboratorio autorizzato ai sensi della legge 1086/71. l d.m. 20 novembre 1987 ha stabilito che la resistenza caratteristica della muratura eseguita con elementi artificiali (F/A max 55%) dev’essere determinata attraverso prove di resistenza meccanica su muretti, a fica agli obblighi precedenti. Infatti al punto cap. 11.9.2 stabilisce che la resistenza caratteristica a compressione degli elementi debba essere dichiarata dal produttore sulla base della norma UNI EN 772-1 e che, ma esclusivamen- compressione e a taglio, da eseguirsi presso laboratori riconosciuti ai sensi della legge 1086 con cadenza almeno annuale. Nel caso particolare di elementi pieni o semipieni la prova annuale presso un laboratorio autorizzato ai sensi della legge 1086 può essere limitata ai soli blocchi, con successivo riferimento alle tabelle A e B del decreto. Queste indicazioni sono state recepite dalla norma tecnica allegata all’Ordinanza 3274, emanata nel marzo del 2003 e confermate dalla norma definitiva allegata alla successiva Ordinanza 3431. Le Norme tecniche per le Costruzioni (ex Testo Unico) d.m. 14 settembre 2005 (Gazzetta ufficiale n. 222 del 23 settembre, Supplemento ordinario n. 159), poiché fu redatto quando già era imminente l’obbligo della marcatura CE secondo le norme UNI EN serie 771, fa ampio riferimento a quelle norme, oltre a quelle della serie 772 sui metodi di prova, e introduce un’importante modi- te per gli elementi di Categoria II, le prove debbano essere fatte annualmente anche presso un laboratorio ufficiale. I blocchi di Categoria I, prodotti in regime di controllo 2+, e quindi con l’intervento di un Organismo notificato che attesta la correttezza del sistema di controllo, sono esentati dalla prova ufficiale. Le tabelle 11-9-VI e 11-9-VIII del Testo Unico confermano la possibilità, per gli elementi pieni e semipieni, di ricavare la resistenza della muratura dalle ca- I ratteristiche di resistenza dei blocchi e della malta. Ma la prova sperimentale è indispensabile per determinare la resistenza di murature in elementi forati strutturali o per murature in elementi pieni o semipieni che differiscano, per spessore dei giunti, da quelle tabellate. La marcatura CE è obbligatoria a decorrere dal 1° aprile 2006; l’applicazione delle nuove Norme tecniche per le costruzioni può essere rinviata di 18 mesi, come previsto dalla legge 17 agosto 2005 n. 168, e quindi fino al 22 marzo 2007. Questa è soltanto una possibilità: il rinvio non è obbligatorio e quindi i produttori che a decorrere dalla data di applicazione della marcatura CE si troveranno a produrre, in Sistema 2+ elementi di Categoria I, potranno limitarsi alle prove di resistenza meccanica, secondo la UNI EN 772-1 nel proprio laboratorio interno, e il professionista dovrà utilizzare nei calcoli i valori dichiarati, dando al Cartiglio, che il produttore gli fornirà, lo stesso valore di un rapporto di prova ufficiale. Essendo la 771-1 norma di prodotto, sul Cartiglio si potrà riportare esclusivamente la resistenza, media o caratteristica del blocco. Questa informazione è certamente sufficiente per gli elementi pieni o semipieni, poiché dalla resistenza media (opportunamente ridotta) o caratteristica è possibile determinare la resistenza della muratura in funzione del tipo di malta; mentre per gli elementi forati strutturali bisognerà ricorrere ancora alla prova sperimentale su muretti. Ma in ogni caso per i forati strutturali, sia che si tratti di prodotti di Categoria I o di Categoria II, sarà sempre il produttore a indicare al professionista i valori da considerare nel calcolo, senza l’obbligo di fornire rapporti di prova MARCATURA CE Sistema 2+ e Categoria II? Ai fini della marcatura CE è obbligatorio seguire quanto prescritto dall’Appendice ZA della norma UNI EN 771-1, senza alcuno scostamento. el numero 24 di Alveolater ® Notizie si è parlato dei sistemi di controllo e delle categorie di prodotto previsti dalla norma UNI EN 771-1. Il Sistema 2+, che vede l’intervento di un organismo notificato, ossia riconosciuto a livello europeo, autorizza alla produzione di elementi per murature di Categoria I; mentre il Sistema di controllo di tipo 4 consente la produzione esclusivamente di elementi di Categoria II. Ma chi ha attivato un Sistema 2+ può produrre elementi di Categoria II? Da una verifica fatta direttamente presso la Commissione europea, risulta che un produttore può decidere di seguire un sistema di attestazione di conformità più severo di quello previsto dall’Appendice ZA della norma ma di N questo non può darne evidenza nelle informazioni che accompagnano la marcatura CE. In sostanza, ai fini della marcatura CE è obbligatorio seguire pedissequamente quanto prescritto dall’Appendice ZA, senza alcun scostamento, neppure migliorativo. Quindi, se si opera in Sistema 2+, nel Cartiglio CE possono essere riportate informazioni esclusivamente relative a elementi di Categoria I (questo per motivi di chiarezza e trasparenza delle informazioni trasmesse al mercato). L’eventuale ricorso a sistemi di attestazione di conformità più severi è comunque ammessa, purché non ci sia alcuna interferenza con gli aspetti cogenti della marcatura CE e rientri quindi in un ambito volontario. Quindi, un produttore di elementi di Categoria II può ricorrere a un Sistema 2+ su base esclusivamente volontaria dandone evidenza al mercato non attraverso i documenti a supporto della marcatura CE, ma ricorrendo a mezzi di informazione complementari (pagine pubblicitarie, comunicazione ai clienti, siti Internet ecc.) MARCATURA CE Dichiarazione di conformità anche via Internet? Sui blocchi è sufficiente imprimere il marchio CE, mentre la dichiarazione e le prestazioni dovranno essere comunicate tramite un documento cartaceo. Ma è possibile utilizzare anche altre tecnologie? a marcatura CE è ormai obbligatoria: è terminato il periodo di volontarietà e con il primo aprile 2006 i prodotti in laterizio per murature devono essere marcati CE e accompagnati da una dichiarazione di conformità contenente le informazioni sul produttore nonché i valori delle caratteristiche prestazionali obbligatorie per legge nel paese di destinazione. Tutti i laterizi per murature, portanti o di tamponamento, qualunque ne sia l’origine, possono essere commercializzati sul territorio italiano soltanto se corredati da una dichiarazione che ne attesti la rispondenza alle normative italiane vigenti. Sui blocchi è sufficiente apporre, durante la produzione, il marchio CE; mentre la dichiarazione e le prestazioni possono essere comunicate tramite un documento che dovrà raggiungere, in qualche modo, il progettista, l’impresa e il direttore dei lavori. Ma dev’essere un documento cartaceo o si possono L utilizzare tecnologie più attuali? In seguito a una richiesta fatta dal direttore dell’associazione dei produttori di laterizi austriaca, sollecitata anche dalla nostra associazione Andil, il responsabile della Commissione europea ha risposto inizialmente, seppure in modo ancora interlocutorio, non escludendo che la dichiarazione di conformità dei prodotti alla Direttiva 89/106 (marcatura CE) possa essere fatta anche soltanto attraverso Internet, purché le indicazioni necessarie per accedere a internet siano reperibili sui documenti di accompagnamento. Una successiva verifica ha concluso, questa volta in via definitiva, che non è possibile riportare il Cartiglio CE esclusivamente in Internet. L’attestazione dovrà seguire il prodotto e giungere in cantiere, a disposizione di impresa e direzione lavori; mentre il progettista troverà certamente utile ottenere le necessarie informazioni via Internet Se si opera in Sistema 4, nel Cartiglio CE vanno riportate informazioni esclusivamente relative a elementi di Categoria II. Se si opera in Sistema 2+, vanno fornite informazioni esclusivamente relative a elementi di Categoria I. Il produttore di elementi di Categoria II può comunque ricorrere a sistemi di attestazione di conformità più severi (ad esempio 2+) purché non ci sia interferenza con gli aspetti cogenti della marcatura CE e rientri quindi in un ambito volontario. Una verifica presso la commissione europea ha concluso che non è possibile riportare il Cartiglio CE esclusivamente in Internet. L’attestazione dovrà seguire il prodotto e giungere in cantiere, a disposizione di impresa e direzione lavori, mentre il progettista troverà certamente utile ottenere le necessarie informazioni via Internet. 15 Per ridurre i consumi energetici in maniera significativa, occorre partire dal settore edilizio, che assorbe un terzo dell’energia primaria consumata; in particolare il settore residenziale e terziario assorbono oltre il 40 per cento del consumo finale di energia. Il 60 per cento di tale consumo è destinato al riscaldamento e al raffrescamento. RICERCA E NORMATIVA Rendimento energetico degli edifici. Parliamone Sintesi di un’interessante analisi svolta dal gruppo di lavoro coordinato dal professor Campioli, nell’ambito della ricerca Andil-Politecnico di Milano (Dipartimento BEST) sul contenimento dei consumi energetici. el 2003 l’Unione Europea ha ni di tonnellate di petrolio equivalente, e una buona parte dei consumi è impu- Nel febbraio 2002 in Germania è entrato in vigore il decreto sul risparmio energetico, secondo cui tutti gli edifici dovranno avere lo standard di un edifi- tabile al settore residenziale e terziario. Attualmente l’Europa dipende dall’estero per il 50 per cento, e lo scenario al 2030 è di un incremento di dipendenza fino al 70 per cento. Per ridurre i consumi energetici in maniera significativa, occorre partire dal settore edilizio, che assorbe un terzo dell’energia primaria consumata; in particolare il settore residenziale e terziario assorbono oltre il 40 per cento del consumo finale di energia. Il 60 per cento di tale consumo è destinato al condizionamento (riscaldamento e raffrescamento). In Italia il consumo interno lordo di energia nel 2003 è stato di 191 Mtep (milioni di tonnellate di petrolio equivalenti), di cui 161 di importazione. Negli impieghi finali, 43 Mtep sono attribuibili agli usi civili. In Europa si dà priorità all’efficienza energetica in regime invernale, e quindi al contenimento dei consumi energetici dovuti al riscaldamento. La Danimarca nel 2000 si è dotata di un piano operativo con l’obiettivo di ridurre fino a 45 kWh/m2 anno il consumo specifico per il riscaldamento degli edifici. cio a basso consumo energetico (2560 kWh/m2a). In Austria il limite massimo di consumo annuo di energia per accedere a incentivi è passato dal valore di 75 kWh/m2a del 1995 a quello di 50 kWh/m2a del 2004. In Svizzera per accedere al marchio Minergie (Minimal energie) gli edifici residenziali non devono superare un fabbisogno termico per riscaldamento di 45 kWh/m2a per quelli di nuova costruzione e di 90 kWh/m2a per quelli costruiti prima del 1990. Secondo il Libro Bianco di Enea-Finco (2004), un appartamento in Italia consuma mediamente 110 kWh/m2a: consumo decisamente elevato che comporta anche un notevole inquinamento ambientale e un enorme dispendio economico, soprattutto considerando le condizioni climatiche relativamente “favorevoli” se paragonate a quelle delle nazioni precedentemente citate. Inoltre la crescente domanda di condizionamento estivo comporta un ulteriore netto aumento di consumi. La direttiva europea Energy Performance of Buildings (EPBD) 2002/91/CE del 16 dicembre 2002, impone alle singo- N consumato in totale 1.505 milio- In Italia il consumo interno lordo di energia nel 2003 è stato di 191 Mtep (milioni di tonnellate di petrolio equivalenti), di cui 161 di importazione. Negli impieghi finali, 43 Mtep sono attribuibili agli usi civili. In Europa si dà priorità all’efficienza energetica in regime invernale, e quindi al contenimento dei consumi energetici dovuti al riscaldamento. Non si può ottenere un significativo miglioramento della situazione energetica attuale imponendo limiti oggettivamente severi agli edifici di nuova costruzione (180 mila circa all’anno, in tendenziale diminuzione), dimenticando invece l’incomparabile quantità di edifici esistenti (26,5 milioni di abitazioni) la cui qualità energetica è scarsissima, essendo, tra l’altro, realizzati in massima parte prima dei vincoli imposti dalla legge 373/1976. 16 le nazioni la definizione di disposizioni legislative, regolamentari e amministrative per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, da attuare entro il 4 gennaio 2006, direttiva che l’Italia ha recepito con il decreto legislativo 192 del 14 settembre 2005 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia. Nel decreto 192 i temi che denotano il carattere innovativo della Direttiva europea (non ultimo quello della certificazione energetica) sono risolti con generiche citazioni, che rimandano a specifici decreti da emanarsi nel giro di alcuni mesi (con il rischio che i mesi diventino anni, come è già avvenuto per l’attuazione della legge 10/91). Vengono richiamati, in regime transitorio (allegato I), i requisiti minimi per l’efficienza energetica degli edifici (allegato C), limitatamente al fabbisogno di energia per il riscaldamento invernale. Da un lato si favorisce l’approccio prestazionale: vengono indicati i valori limite del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale espresso in kWh/m2a, definiti in base alla zona climatica e al fattore di forma dell’edificio, ossia al rapporto «superficie dell’involucro disperdente/ volume riscaldato». Per le modalità di calcolo della prestazione energetica, si rimanda a successivi decreti; nel frattempo è possibile operare specificando nella relazione tecnica il metodo di calcolo usato (la direttiva richiama esplicitamente le metodologie contenute in norme già in vigore, come la EN 832 Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento edifici residenziali). In alternativa alla verifica del fabbisogno energetico, il decreto impone valori limite di trasmittanza termica (delle strutture opache verticali e orizzontali, delle chiusure trasparenti e dei vetri), differenziati per zona climatica e con due soglie temporali di entrata in vigore: gennaio 2006 e gennaio 2009. Ma i valori di trasmittanza termica non sono i soli responsabili dell’ammontare dei consumi energetici: lo sono anche il fattore di forma dell’edificio, l’orientamento rispetto al percorso solare, il posizionamento della «massa termica» dell’involucro, il rapporto tra su- perfici vetrate e superfici opache ecc., soprattutto in previsione degli effetti sulle condizioni estive. Paradossalmente, rispettando le trasmittanze limite e in assenza di vincoli sul rapporto superficie vetrata/superficie opaca, sarebbe possibile realizzare un edificio completamente vetrato, fortemente disperdente e sicuramente con grandi problemi di comfort interno. In questo caso gli effetti del nuovo decreto sarebbero peggiorativi rispetto a quanto previsto in attuazione della precedente legge 10/91 (imposizione di valori limite di Cd - coefficiente di dispersione volumica - fissati con d.m. nel 1986). Per quanto riguarda il rispetto dei limiti di fabbisogno di energia primaria, solleva non poche perplessità il fatto di imporre valori diversificati in relazione al variare del fattore di forma (rapporto superficie dell’involucro/volume dell’edificio). Per esempio, a seconda del fattore di forma dell’edificio, esiste una differenza notevole di valori di trasmittanza termica adeguati per rientrare in un determinato limite di fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale. All’estero il limite di fabbisogno energetico è unico per tutte le tipologie edilizie: in questo modo il fattore di forma è uno dei parametri di progetto per riuscire a rispettare i limiti normativi e di conseguenza il progettista è incentivato a ricercare il minor rapporto tra involucro disperdente e volume oppure, nel caso in cui il volume edilizio “predeterminato” dal contesto non abbia un efficiente fattore di forma, a mettere in atto strategie alternative di efficienza energetica (ad esempio un maggiore isolamento dell’involucro). Sulla questione del contenimento dei fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva, per ora, il decreto 192/05 fornisce solo indicazioni vaghe e per nulla esaustive. Da un lato si impone la presenza di schermature, fisse o mobili, da collocare indifferentemente all’esterno o all’interno dell’elemento finestrato, allo scopo di ridurre l’apporto di calore per irraggiamento solare attraverso le super fici vetrate durante l’estate. Ma solo le schermature esterne bloccano la radiazione solare prima che questa attraversi il vetro (evitando l’effetto serra), mentre le schermature interne servono al più a evitare fenomeni di abba- gliamento e a controllare la diffusione di luce naturale. Dall’altro lato si richiede che nelle zone climatiche A, B, C, D la massa superficiale delle chiusure opache verticali, orizzontali e inclinate sia superiore a 230 kg/m2. Questa indicazione vuole favorire soluzioni dotate di “massa capacitiva” per garantire una sufficiente inerzia termica, che comporta indubbi vantaggi, in particolar modo durante il regime estivo. Ma è completamente assente il riferimento alla capacità termica della massa edilizia (dipendente dai valori di calore specifico dei materiali che la costituiscono): la presenza di una struttura “pesante” non si risolve necessariamente in una corrispondente prestazione “capacitiva” in termini di accumulo di termico. In conclusione, data la connotazione “transitoria” del citato allegato, non resta che confidare sul fatto che i successivi decreti pongano rimedio a questi equivoci e che ciò avvenga nel più breve tempo possibile. Va anche evidenziato che l’introduzione di questo decreto non invalida i provvedimenti locali, regionali o comunali, se maggiormente restrittivi. C’è da sperare che le nuove normative a livello nazionale non vengano interpretate, come accaduto per la legge 10/91, come “ostacoli da aggirare”, ma vengano invece recepite come opportunità per migliorare ulteriormente le nuove costruzioni. L’introduzione della certificazione energetica sposterà la responsabilità sull’utente, che assumerà il ruolo di controllore dell’intero processo, innescando fenomeni di concorrenzialità in tema energetico, spingendo l’offerta alla realizzazione di edifici energeticamente efficienti. Ma quanto tempo ancora si dovrà aspettare per avere una norma che incentivi il miglioramento energetico dei fabbricati esistenti? Non si può ottenere un significativo miglioramento della situazione energetica attuale imponendo limiti oggettivamente severi agli edifici di nuova costruzione (180 mila circa all’anno, in tendenziale diminuzione), dimenticando invece l’incomparabile quantità di edifici esistenti (26,5 milioni di abitazioni) la cui qualità energetica è scarsissima, essendo, tra l’altro, in massima parte realizzati prima dei vincoli imposti dalla legge 373/1976 Energie rinnovabili obbligatorie nelle case di Roma na delibera che modifica il rego- U lamento edilizio della città di Roma, approvata dalla Giunta e in attesa di ratifica da parte del Consiglio comunale, prevede che il fabbisogno energetico complessivo di ogni edificio privato di nuova costruzione debba essere coperto per almeno il 30 per cento con fonti rinnovabili mentre, per quanto riguarda la produzione di acqua calda, il limite sale al 50 per cento. Per gli edifici che sorgeranno all’interno dei programmi edilizi approvati dal Comune (recupero urbano, programmi integrati, progetti urbani, accordi di programma), o per gli edifici pubblici o di uso pubblico, il limite del 30 per cento del fabbisogno energetico totale viene aumentato fino al 50 per cento. La delibera prevede che gli impianti siano realizzati con la massima attenzione all’estetica: la posizione delle celle fotovoltaiche e dei collettori solari dev’essere organica con l’aspetto dell’edificio e studiata per la più efficace esposizione al sole. Per incentivare le fonti pulite e il risparmio energetico, la delibera stabilisce anche altre agevolazioni, come l’esclusione dal calcolo del volume imponibile (ovvero non tassabile) degli spessori di muratura esterna compresi tra 30 e 50 cm e per lo spessore dei solai tra 20 e 45 cm, così come per i vani sul tetto o nel sottotetto destinati ad accogliere gli impianti solari (più i collettori, i serbatoi ecc.), per un’altezza netta massima di 2,4 metri. Vengono pertanto detassati sia l’aumento dello spessore dei muri e dei solai ai fini dell’isolamento termico, sia le parti di costruzione utilizzate per fare del nuovo edificio un fabbricato ecologico. Quando il Consiglio Comunale avrà dato via libera alle regole stabilite dalla giunta, Roma sarà con Barcellona la prima città all’avanguardia sul Protocollo di Kyoto SONO PAZZI QUESTI ROMANI La delibera della Giunta del Comune di Roma (non ancora ratificata dal Consiglio comunale) prevede che il fabbisogno energetico complessivo di ogni edificio privato di nuova costruzione debba essere coperto per almeno il 30 per cento con fonti rinnovabili mentre, per quanto riguarda la produzione di acqua calda, il limite sale al 50 per cento. Per gli edifici che sorgeranno all’interno dei programmi edilizi approvati dal Comune o per gli edifici pubblici o di uso pubblico, il limite del 30 per cento del fabbisogno energetico totale viene aumentato sino al 50 per cento. AVVISO AI LETTORI Chi ricevesse più di una copia di Alveolater ® Notizie è pregato di segnalarlo al Consorzio Alveolater ® (tel. 051 509873, fax 051 509816, e-mail [email protected]). Grazie. Ai sensi dell’art. 13 della legge 196/2003, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari di Alveolater ® Notizie consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica mediante l’invio della rivista a soggetti identificati per la loro attività professionale. Il Consorzio Alveolater ® garantisce il rispetto dei diritti dei soggetti interessati di cui all’art.7 della legge. 17 L’articolo 3 della Circolare 91 «Elementi determinanti la resistenza al fuoco», stabilisce anche che la durata di resistenza al fuoco dei divisori è determinata dalla perdita di stabilità, mentre per le pareti portanti è determinata dalla caduta della capacità portante sotto i carichi ammissibili. Il contenuto dell’articolo 3 può sfuggire a una lettura superficiale, ma i rapporti di prova oggi generalmente disponibili indicano (e questo certamente fino dal 1986, data del rapporto più vecchio su prodotti con marchio Alveolater ®) che la prova è stata eseguita su parete non sottoposta a carico. In alto, vista del lato esposto al fuoco del pannello in muratura prima della prova. Sotto, il blocco Alveolater ® semipieno, con dimensioni di 30 x 20 x 19 cm, impiegato per la realizzazione dei pannelli di prova. Da segnalare che questo elemento, prodotto dalla Ril di Gattinara (Vc), ha pareti esterne a spessore variabile, che si incrementa progressivamente in corrispondenza degli angoli; ha inoltre setti perfettamente allineati e fori a spigoli arrotondati. Queste caratteristiche, all’apparenza non molto rilevanti, conferiscono al blocco, secondo una ricerca commissionata dal Consorzio Alveolater ® all’Icite Cnr di San Giuliano Milanese, una maggiore resistenza a compressione nella direzione dei fori. 18 NORMATIVA E RICERCA Prova al fuoco di pareti sotto carico L’art. 3 della Circolare 91 stabilisce, tra l’altro, che la durata di resistenza al fuoco di una parete è determinata anche dal carico a cui è sottoposta. a circolare 91 del Ministero dell’Interno Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in acciaio destinati a uso civile del 14 settembre 1961 rappresenta ancora un importante riferimento per la valutazione della resistenza al fuoco dei prodotti in laterizio, grazie anche alle integrazioni e alle precisazioni fornite dalla Circolare 52 del 20 novembre 1982 e dal d.m. 30 novembre 1985. La Circolare 91 fissa infatti le Classi di resistenza al fuoco, mentre il d.m. 30 novembre 1985 introduce i parametri R (resistenza) E (tenuta al passaggio di fuoco e fumi) I (temperatura super ficiale della faccia non esposta al fuoco, limitata a 150 °C, con limite massimo di 180 °C per ogni singola sonda di temperatura). Ma l’articolo 3 della Circolare 91 Elementi determinanti la resistenza al fuoco, stabilisce anche che la durata di resistenza al fuoco dei divisori è determinata dalla perdita di stabilità, mentre per le pareti portanti è determinata dalla caduta della capacità portante sotto i carichi ammissibili. Il contenuto dell’articolo 3 può sfuggire a una lettura superficiale, ma i rapporti di prova oggi generalmente disponibili indicano (e questo certamente fino dal 1986, data del rapporto più vecchio su prodotti con marchio Alveolater®) che la prova è stata eseguita su parete non sottoposta a carico. Nel caso di pareti con sola funzione di divisori il risultato è certamente applicabile alla realtà del cantiere; mentre per pareti portanti il risultato non è formalmente trasferibile. Ma anche la norma UNI EN 1365-1 prevede che una muratura portante tagliafuoco debba essere provata sotto L il carico ammissibile, su parete di dimensione non inferiore a 3 x 3 metri, con giunti di espansione laterale. Per questo motivo si è ritenuto necessario prevedere una serie di prove sotto carico presso il laboratorio CSI di Bollate (Mi), la prima delle quali è stata eseguita il giorno 8 novembre 2005. È stata provata un parete costruita con elementi semipieni di formato 20x 30 x 19 cm, di massa volumica a secco di 870 kg/m3 e peso medio di 9,9 kg, in opera sullo spessore di 20 cm con malta M2 sia per la posa dei blocchi sia per l’intonaco di 1,5 cm per parte, con giunti di malta continui in verticale e in orizzontale. Determinata la resistenza caratteristica della muratura (5,3 MPa), la parete è stata sottoposta a un carico di 29,208 tonnellate, corrispondente a un carico unitario di 0,487 MPa (4,87 kg/cm2). È stata applicata la curva temperatura-tempo prevista dalla Circolare 91. La prova è stata interrotta al minuto 180. Fino al termine dalla prova non si è evidenziato passaggio di fumi e sono risultate decisamente inferiori ai limiti ammessi sia la dilatazione della muratura sia la velocità di dilatazione (REI 180). La prova è stata condotta su di una parete di 20 cm perché lo spessore di 20 cm in elementi semipieni è lo spessore minimo ammesso per le murature portanti sia secondo il d.m. 20 novembre 1987 sia secondo le norme più recenti (Ordinanze 3274/3431 e Norme tecniche per le Costruzioni, ex Testo Unico). Anche se la prova non è estendibile a tutte le situazioni, in quanto nelle varie progettazioni possono variare sia le resistenze caratteristiche dei blocchi che la resistenza della malta e quindi la resistenza caratteristica della parete, sia i livelli di sollecitazione statica, è stata comunque confermata l’ottima prestazione al fuoco di pareti in laterizio alleggerito in pasta, anche su spessori limitati e decisamente inferiori a quanto indicato dalla Circolare 91 che prevede Classe 180 per pareti in laterizi pieni di spessore 26 cm più intonaco e di 30 cm più intonaco per pareti in laterizi forati PROTEZIONE ACUSTICA DEGLI EDIFICI La premessa al volume La protezione acustica degli edifici delinea con molta chiarezza le finalità del testo che si rivolge sia a chi deve affrontare le problematiche legate alle prestazioni acustiche senza avere particolari conoscenze teorico pratiche, sia a chi tali conoscenze invece possiede. Dopo una parte dedicata alle grandezze e metodi di calcolo per l’isolamento acustico degli edifici, gli autori affrontano le problematiche connesse alla realizzazione in opera e ai principali errori costruttivi, fornendo ampie indicazioni sui possibili accorgimenti progettuali per ridurre il disturbo sonoro. Il frequente richiamo alla differenza tra potere fonoisolante di laboratorio e quello in opera e soprattutto le tabelle che indicano il prevedibile degrado di prestazioni in opera, in funzione del tipo di giunto e delle diverse masse degli elementi connessi, rendono evidente la necessità di evitare semplificazioni e sottovalutazioni di una problematica che, se trascurata, può portare «…al deprezzamento del valore dell’immobile, all’annullamento di un eventuale contratto di compravendita, fino all’impossibilità di commercializzazione del bene causa la mancanza dei requisiti di abitabilità». Le oltre 140 schede allegate costituiscono il repertorio di soluzioni tecniche forse più ampio oggi disponibile. Gli autori (Gianfranco Cellai, Simone Secchi e Lucia Busa) svolgono la loro attività presso la Facoltà di architettura di Firenze e in particolare presso il Laboratorio di fisica ambientale diretto dal professor Giorgio Raffellini. Cellai, Secchi, Busa, La protezione acustica degli edifici, Alinea Editrice, C 35,00, e-mail: [email protected] ANDIL PREMIA CHI STUDIA IL LATERIZIO (CON 3 MILA EURO) Andil Assolaterizi (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi) e Icers (Società ceramica italiana) indicono il concorso Studi e Ricerche sul Laterizio per tesi di laurea, dottorato o borse di studio, indagini sperimentali e prove di laboratorio che portino un contributo originale e utile allo sviluppo dell’industria del laterizio, quali materie prime, innovazione di prodotto, sviluppo di processo, impatto ambientale, analisi di mercato. Il bando prevede l’assegnazione di un premio di 3 mila euro. Coloro che sono interessati a concorrere al premio dovranno presentare le istanze di partecipazione entro il 16 giugno 2006. I partecipanti saranno in seguito invitati a produrre il materiale originale entro il 31 agosto 2006. L’obiettivo del concorso è favorire l’incontro tra comparti con consuetudini di lavoro diverse, quali didattica, ricerca e produzione industriale, e promuovere indagini sperimentali nel campo dei materiali ceramici tradizionali. Elementi per murature, solai, partizioni interne, coperture, rivestimenti faccia a vista e pavimentazioni sono prodotti che, pur avendo origini ultra millenarie, costituiscono da sempre oggetto di studio e indagine, oltre che prezioso e completo riferimento per la formazione professionale. Questo grazie alla loro capacità di evolvere per soddisfare le richieste di progettisti e imprese di costruzione, nel rispetto delle normativa vigente e in perfetta sintonia con l’ambiente. Per maggiori informazioni: Andil Assolaterizi, Area Tecnica ing. Gianfranco Di Cesare Via A. Torlonia 15, 00161 Roma tel. 0644236926, fax 0644237930 [email protected] www.laterizio.it RICERCA Valutazione dell’isolamento acustico di una parete doppia La ricerca ha l’obiettivo di valutare le prestazioni di isolamento acustico in laboratorio di una parete doppia in laterizio e di quantificare l’influenza di alcuni aspetti legati alla realizzazione in opera. ra il Consorzio Alveolater e il Dipartimento di ingegneria energetica, nucleare e del controllo ambientale (Dienca) della Facoltà di ingegneria dell’Università di Bologna è stato stipulato un accordo per la ricerca Prestazioni acustiche di parete doppia soggetta a trasmissioni laterali. L’obiettivo è quello di valutare le prestazioni di isolamento acustico in laboratorio di una parete doppia in laterizio e di quantificare l’influenza di alcuni aspetti legati alla realizzazione in opera: trasmissione strutturale attraverso connessioni con una parete laterale e presenza di tracce sulla stessa parete di prova. La parete oggetto di studio è costituita da un doppio strato in laterizio con intercapedine riempita con materiale fonoassorbente di superficie pari a 10,8 m2 (3,60 x 3,00 metri), realizzata nel modo seguente: - tramezza in laterizio del tipo Alveolater® formato 8 x 50 x 25 cm a incastro, intonacata su ambo i lati; - pannelli fonoassorbente in lana di roccia del tipo Tervol F216 spessore 50 mm e densità 80 kg/m3; - tramezza in laterizio del tipo Alveolater® formato 8 x 50 x 25 cm a incastro, intonacata sul lato esterno. La parete verrà inizialmente testata in condizioni standard di laboratorio (assenza di trasmissioni laterali) secondo lo schema di fig. 1. Successivamente verrà connessa con una parete laterale in laterizio del tipo Alveolater® formato 8 x 50 x 25 cm a incastro, intonacata sul lato interno secondo due tipologie di giunto (v. figg. 2 e 3). La ricerca prevede quindi diverse fasi di studio che consentiranno di determinare alcuni parametri acustici prestazionali della parete, legate alle seguenti configurazioni di prova. 1 - Parete in prova connessa solo alla cornice strutturale del laboratorio: - valutazione del potere fonoisolante R di laboratorio secondo la UNI EN ISO 140/3. La parete oggetto di studio, di 3,60 x 3,00 metri (superficie 10,8 m2), è costituita da un doppio strato di tramezze Alveolater ® di 8 x 50 x 25 cm a incastro con intercapedine riempita di materiale fonoassorbente. T 2 - Parete in prova connessa con le pareti laterali tramite il giunto di tipo 1: - valutazione del potere fonoisolante R della parete giuntata (secondo procedure di misura della UNI EN ISO 140/3; - valutazione dell’indice di riduzione delle vibrazioni Kij (secondo procedure di misura della ISO F/DIS 10848). 3 - Parete in prova connessa con le pareti laterali tramite il giunto di tipo 2: - valutazione del potere fonoisolante R della parete giuntata (secondo procedure di misura della UNI EN ISO 140/3. - valutazione dell’indice di riduzione delle vibrazioni Kij (secondo procedure di misura della ISO F/DIS 10848). 4. Parete in prova connessa con le pareti laterali tramite il giunto di tipo 2 e realizzazione di tracce impiantistiche sulla parete di prova: - valutazione del potere fonoisolante R della parete giuntata (secondo procedure di misura della UNI EN ISO 140/3). I risultati della ricerca verranno pubblicati sui prossimi numeri fig. 1 fig. 2 fig. 3 La parete verrà inizialmente testata in condizioni standard di laboratorio (schema fig. 1). Successivamente verrà connessa con una parete laterale intonacata sul lato interno secondo due tipologie di giunto (v. figg. 2 e 3). 19 LE STRUTTURE IN LATERIZIO COSTANO MENO RESISTONO DI PIÙ DURANO PER SEMPRE HANNO MIGLIORI PRESTAZIONI re la In partircaolaarmata! muratu Sopra, l’immagine della prima pagina con un particolare costruttivo della muratura armata Alveolater ®. A sinistra, dall’alto: - tipologie delle pareti esaminate (misure in cm); - grafico 1, costo di costruzione in euro/m3; - grafico 2, consumi energetici dell’edificio nelle diverse soluzioni tecniche: si riportano sia i valori relativi alla spesa energetica, espressi in euro/anno, sia la normalizzazione di questi riferiti al m3 dell’edificio; - grafico 3, confronto tra i valori dei costi di costruzione, costi dei consumi energetici e costi delle opere di manutenzione, nelle cinque differenti soluzioni tecniche esaminate, nell’arco di 30 anni. Per il confronto è stata utilizzata la procedura di valutazione e il progetto ideati per il CD «Guida alla progettazione» del Consorzio Alveolater ®. Sopra, una schermata del CD Alveolater ® «Guida alla progettazione», nella quale è rappresentato l’edificio residenziale tipo su cui sono stati effettuati i confronti fra i diversi sistemi costruttivi. 20 (segue dalla prima pagina) cento) e infine dalla soluzione in muratura portante monostrato con rivestimento faccia a vista (più 28 per cento). È stata quindi valutata l’incidenza economica degli interventi di manutenzione preventiva con riferimento al Manuale di manutenzione edilizia (R. Di Giulio, Maggioli editore). Gli interventi sono stati calcolati nell’arco di trent’anni. Sono risultati più elevati i costi di manutenzione delle soluzioni con rivestimento a intonaco rispetto alle soluzioni faccia a vista per circa il 16 per cento. Infatti il costo annuo è rispettivamente di 4 mila 420 e di 3 mila 690 euro, con un risparmio complessivo nel periodo esaminato di circa 21 mila 900 euro. La stessa analisi è stata fatta per i consumi energetici, limitatamente alle dispersioni attraverso le sole superfici opache esterne e ai soli consumi per riscaldamento e condizionamento, utilizzando le indicazioni di M. Baldini Modelli di valutazione economica, ambientale e sociale delle costruzioni. Con una durata di utilizzo dei dispositivi di condizionamento e riscaldamento di 1.080 ore l’anno, con una differenza di temperatura fra esterno e interno di 20 gradi centigradi e sulla base di un costo dell’energia di 0,15 euro/kWh, le strutture con telaio in calcestruzzo armato, in assenza di correzione dei ponti termici, sono risultate le più disperdenti con un costo per metro cubo di 1.453 euro l’anno, che scende a 1.348 per il tamponamento a doppio strato con isolante. Decisamente più vantaggiose sono risultate le strutture in muratura, con 589,00 euro l’anno (meno 59,5 per cento) per la muratura armata, 574,00 euro l’anno (meno 60 per cento) per la muratura monostrato e 337,00 euro l’anno (meno 76,8 per cento) per la muratura portante con rivestimento in mattoni faccia a vista con isolante. I dati economici sono stati riferiti a prezzi e tariffe attuali. Poiché nel corso degli anni i prezzi cer tamente continueranno a salire seguendo quantomeno l’inflazione, i risparmi ottenuti sulle spese di gestione tenderanno a essere maggiori rispetto ai valori qui riportati. Un’ulteriore valutazione potrebbe essere fatta sulla struttura in muratura armata con rivestimento in mattoni faccia a vista, che, garantendo la massima protezione sismica associata a risparmi di gestione, potrebbe effettivamente costituire la soluzione ottimale Tipologie di pareti esaminate 1,5 30 Muratura portante monostrato 1,5 12 4 20 1,5 Muratura portante a doppio strato con rivestimento faccia a vista 1,5 30 1,5 1,5 Muratura portante armata 35 1,5 Parete di tamponamento monostrato 1,5 12,5 4 20 1,5 Parete di tamponamento a doppio strato Grafico 1 - Costo di costruzione Costo di costruzione E/m3 120,00 102 100,00 92,7 90,7 83,6 80,00 70,8 60,00 40,00 20,00 0,00 Soluzione tecnologica Intelaiata con tamponamento a doppio strato Intelaiata con Muratura portante tamponamento con rivestimento monostrato faccia a vista Muratura portante monostrato Muratura portante armata Grafico 2 - Consumi energetici dell’edificio nelle diverse soluzioni tecniche E costo costruzione costo energetico costo manutenzioni 300.000,00 250.000,00 132.600,00 132.600,00 200.000,00 110.780,00 132.600,00 132.600,00 17.230,00 17.660,00 87.450,00 91.370,00 Muratura portante monostrato Muratura portante armata 150.000,00 40.400,00 43.600,00 10.120,00 100.000,00 50.000,00 102.500,00 99.430,00 112.940,00 0,00 Soluzione tecnologica Intelaiata con tamponamento a doppio strato Intelaiata con Muratura portante tamponamento con rivestimento monostrato faccia a vista Grafico 3 - Confronto tra costi di: costruzione, consumi energetici, manutenzione Spesa energetica E/anno Spese E/m3 E/anno 1.650,00 1.500,00 E/m 3 1,40 1,32 1,23 1,20 1.450,00 1.350,00 1.350,00 1.200,00 1,00 1.050,00 0,80 900,00 750,00 0,52 0,54 0,60 600,00 574,00 450,00 639,00 0,40 0,31 300,00 336,00 0,20 150,00 0,00 Soluzione tecnologica 0,00 Intelaiata con tamponamento a doppio strato Intelaiata con Muratura portante tamponamento con rivestimento monostrato faccia a vista Muratura portante monostrato Muratura portante armata