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SISTEMA CAM
rinforzo strutturale
applicabile su edifici
in cemento armato
e muratura
srl
Sistema CAM
UN’ESPERIENZA DA “APPLICARE”
L’applicazione del “Sistema CAM” rappresenta quindi una sicurezza per progettisti ed imprese che vogliono e devono raggiungere
l’obiettivo di rinforzare, migliorare o adeguare simicamente un edificio. Questa sicurezza si riflette nell’esecuzione fedele di
quanto previsto; nell’utilizzo di un materiale, l’acciaio, certificato in ogni singolo elemento al momento dell’ingresso in cantiere;
nell’esecuzione del tiraggio dei nastri da parte di un apparecchio pneumatico tensionatore anch’esso certificata e tarato per
l’utilizzo esclusivo del cantiere; nell’esecuzione dell’intervento da parte di personale formato e specializzato assistito da direzione
tecnica specifica. Una volta in cantiere, le diverse fasi lavorative si svolgono secondo una procedura che nel caso della DOMUS
srl, è parte del proprio sistema qualità ISO 9001:2008. Ciò è stato possibile grazie alle caratteristiche “omologate” del sistema
che si riassumono nelle fasi di cantiere.
Dal 2010 la nostra azienda ha ottenuto dalla Edilcam Sistemi srl
di Roma la sub-licenza per porre in opera il “Sistema CAM”
e in questi anni abbiamo operato rinforzi strutturali progettati
con questo sistema, tanto in edifici con struttura portante
in cemento armato che in muratura, sia per interventi di
rinforzo locale, di adeguamento e miglioramento dell’intera
ossatura dell’edificio.
Molti sono i cantieri nell’area del cratere de L’Aquila, colpita
dal sisma del 06.04.2009, nei quali la nostra esperienza
rispetto all’applicazione del “Sistema CAM” si è formata
ed è accresciuta in quella che non rimane una semplice
progettazione di un sistema molto valido a livello teorico,
ma una pianificazione e realizzazione in cantiere, di un
sistema di rinforzo che vanta pregi e flessibilità nella sua
fattibilità reale.
Il “Sistema CAM” permette una progettazione esecutiva
dell’intervento semplice e chiara che difficilmente lascia
adito ad interpretazioni sulle intenzioni progettuali.
É quindi sulla scorta di tavole grafiche chiare e leggibili che
la posa in opera, diventa in cantiere un’opera specialistica
che non dà adito ad interpretazioni o “arrangiamenti” troppo
spesso presenti nelle opere edili e che, al contrario, “mai”
dovrebbero riguardare la realizzazione di un intervento
strutturale.
Per maggior chiarezza si elencano e spiegano di seguito le fasi di posa in opera del Sistema CAM sia per interventi su struttura
portante in cemento armato che in muratura, in modo tale da rendere quanto più possibile chiara ed esplicativa la flessibilità ed
il valore aggiunto che tale rinforzo dà anche nella fase di applicazione.
EDIL CAM
Sistemi TM
Di Federica Farinelli – direttore tecnico DOMUS s.r.l.
“Tratto da XXI Secolo n. 2 del 06-2013”
Sistema CAM
su strutture in cemento armato
L’intervento con il sistema di rinforzo CAM su elementi in
cemento armato è costituito da nastri in acciaio ad alta
resistenza, singoli o sovrapposti, posizionati in maglia
chiusa e pretensionati così da imporre uno stato di
confinamento all’elemento stesso.
Ai quattro vertici della sezione dell’elemento vengono di
norma posizionati quattro elementi pressopiegati ad L in
acciaio, con funzione di distribuzione delle azioni confinanti
dei nastri, migliorandone così l’efficienza.
Tali pressopiegati hanno la superficie interna a contatto
con il CLS, irruvidita da una apposita lavorazione e la
superficie esterna estremamente liscia per consentire un
pretensionamento uniforme dei nastri.
Il sistema di rinforzo permette di ottenere i seguenti
miglioramenti:
Aumento di resistenza e duttilità a compressione centrata
mediante l’effetto del confinamento attivo;
Aumento di duttilità a compressione del CLS con aumento
della rotazione ultima della sezione a presso-flessione o
flessione semplice;
Aumento del taglio resistente grazie alla aggiunta di
armatura a taglio (staffatura dei nastri);
Aumento di armatura a trazione e dunque del momento
resistente nel caso in cui gli angolari vengano resi solidali
alla sezione;
01. Fase preliminare
02. Fase di ancoraggio in fondazione
La struttura oggetto di intervento viene portata a “nudo”
ossia liberata dai tramezzi e dell’intonaco.
Non è necessario demolire completamente tamponature
e tramezzature: per la corretta posa in opera è sufficiente
liberare una zona intorno all’elemento di intervento di 15cm
di larghezza. In particolare, in fondazione può essere previsto
dal progettista l’ancoraggio degli angolari alla fondazione
esistente e quindi nella fase 01 viene fatto uno scavo fino
all’imposta delle stesse.
Se l’intervento riguarda i pilastri a partire dal piano di
imposta delle fondazioni, gli angolari di rinforzo vengono
resi solidali alla fondazione per non creare punti di fragilità
strutturale. Questo ancoraggio può avvenire in diverso modo,
aumentando o meno l’armatura necessaria al piede del
pilastro, in ogni caso però vengono utilizzate delle barre in
acciaio zincate (in ragione di due ogni angolare) che vengono
ancorate con resina episodica all’interno della fondazione
esistente e saldate all’angolare del pilastro per una
lunghezza di almeno 20 cm.
Posa in opera
in cantiere
03. Fase di tracciamento e foratura
Le forature per il passaggio dei nastri vengono eseguiti
dopo aver controllato con apposito strumento la posizione
dell’armatura esistente in modo da arrecare meno danno
possibile alle strutture.
04. Fase di foratura solaio per intervento
di rinforzo delle travi
L’intervento sulle travi può avvenire tramite la foratura del
solaio per far poi passare la fascetta su tutto il perimetro
della trave o solo sulla parte “calata” operando delle forature
sulla trave stessa a seguito del tracciamento visto in fase 03.
05. Fase di posizionamento angolari
su pilastri
06. Fase di posizionamento piatti
estradosso travi
Gli angolari vengono posisizonati sui pilastri e messi in
aderenza alla superficie del cemento armato attraverso
l’allettamento con malta cementizia ad alta resistenza tipo
“EMACO”. Questi elementi in carpenteria metallica vengono
forniti a misura per ogni pilastro e muniti di certificato.
Il loro interno risulta striato, in quanto sono prodotti
attraverso la piegatura di lamiera striata per fornire
un’ottima aderenza con il supporto.
Come rinforzo dell’armatura longitudinale superiore delle
travi si può operare ponendo in opera piatti metallici che
poi serviranno anche per far aderire la fascetta durante la
tensione al posto della piastra imbutita. I piatti vengono
fatti aderire alla superficie di cemento armato attraverso
l’allettamento con malta ad alta resistenza tipo “EMACO”
e mantenuti a corretta distanza tramite la saldatura di
distanziatori ogni 2 ml circa.
Posa in opera
in cantiere
07. Fase di applicazione piastre ai nodi
Nel caso sia previsto nel progetto il rinforzo dei nodi
perimetrali attraverso l’applicazione di piastre sagomate ai
nodi travi-pilastro, questo avviene attraverso l’applicazione
della piastra in acciaio (di spessore e dimensioni variabili
a secondo delle indicazioni di progetto) posizionandola su
fondo di allettamento di malta cementizia ad alta resistenza
“EMACO” e la saldatura dei bordi perimetrali agli angolari
di rinforzo delle travi e dei pilastri.
08. Fase di applicazione piastre imbutite
in acciaio sulle forature
Le piastre imbutite vengono applicate in prossimità
delle forature e poste in opera in aderenza alla struttura
in cemento armato. L’allettamento avviene tramite
l’applicazione di malta cementizia ad alta resistenza tipo
“EMACO”.
09. Fase di passaggio dei nastri
11. Spruzzatura di malta cementizia
ad alta resistenza tipo “EMACO”
sull’intervento
10. Fase di messa in tensione dei
nastri in acciaio tramite macchinetta
tensionatrice pneumatica
Il rinzaffo con la copertura dell’intervento, eseguito
a spruzzo o a mano, si rende necessario affinchè il
sistema rimanga “protetto” da eventuali ossidazioni che
potrebbero avvenire a contatto con materiali cementizi
non perfettamente compatibili con la zincatura e affinchè
si fornisca un’adeguata superficie aggrappante per la
succesiva intonacatura e ripristino delle finiture.
Ogni macchinetta è tarata da apposito istituto con rilascio
di certificato di taratura e viene utilizzata nello specifico
cantiere a cui è destinata. La taratura è necessaria affinché
la macchina chiuda il sigillo del nastro alla tensione di
progetto richiesta da imprimere alla fascia metallica.
Sistema CAM
su strutture in muratura
I nastri sono posizionati a formare maglie chiuse disposte in
continuità secondo disposizioni che possono essere verticali
e/o orizzontali e/o diagonali, tra loro anche sovrapposte, con
forature secondo un reticolo regolare o a Quinconce.
Il sistema CAM è realizzato con nastri in acciaio inox con le
seguenti caratteristiche:
spessore 0.9 ñ 1.0 mm e larghezza 19 mm
resistenze a snervamento fyk = 240 N/mm2 e a rottura
ftk = 540 N/mm2
allungamento a rottura almeno pari al 20%
I nastri degli avvolgimenti orizzontali e verticali realizzano
un diatono metallico artificiale la cui efficacia è aumentata
dal tensionamento dei nastri ad un valore prossimo a quello
di snervamento e dalla presenza di una piastra imbutita di
contrasto.
Le normative vigenti esprimono la presenza di un collegamento trasversale dei paramenti con l’applicazione di un coefficiente
moltiplicativo riportato in tabella C8A.2.1. applicato ai soli parametri di resistenza (fm e tau0).
Il coefficiente moltiplicativo della norma potrebbe avere delle variazioni legate al numero di diatoni trasversali presenti.
La verifica di elementi strutturali confinati viene condotta valutando l’azione esercitata dalla fasciatura in funzione della
geometria e della tipologia del sistema a base del CAM.
Per la valutazione della pressione di confinamento è buona norma disporre i nastri in direzione perpendicolare all’asse
dell’elemento. Il confinamento effettuato con il CAM aumenta la capacità resistente a compressione centrata dell’elemento
murario e ne aumenta anche la deformazione ultima migliorandone la duttilità a compressione.
Posa in opera
in cantiere
01. Fase tracciamento intervento
La prima operazione consiste nel tracciare, sulle murature
stonacate e pronte per la posa in opera dell’intervento
CAM, quello che sarà l’effettivo passaggio delle fascette
e il collocamento delle forature. Si riporta l’elaborato
grafico progettuale alla realtà del cantiere, in modo poi che
l’operatore eseguirà correttamente ogni fase e nulla sarà
lasciata al caso in fase di esecuzione.
02. Fase di foratura del parametro
murario
In questa fase vengono utilizzati trapani adeguati a seconda
dei casi e delle necessità. Il foro può avvenire a percussione
“a secco” o con punta carotatrice ad acqua; ciò dipende
anche dalle prescrizioni di progetto o da eventuali richieste
della sovrintendenza ai beni monumentali ed architettonici.
03. Fase di posizionamento degli angolari
e delle piastre imbutite in acciaio inox
Entrambe vengono posizionati in aderenza alla muratura
ed allettati con malta cementizia “EMACO”.
Hanno il compito di accompagnare la fascetta (nastro)
durante la tesatura, in modo da non rovinare il laterizio
sottostante che non avrebbe resistenza al taglio, e
permettere così la corretta posa in opera.
04. Fase di passaggio nastri e messa
in tensione dei nastri in acciaio inox
tramite macchinetta tensionatrice
pneumatica
Ogni macchinetta è tarata presso un istituto con rilascio
di certificato di taratura e viene utilizzata nello specifico
cantiere a cui è destinata. La taratura è necessaria affinchè
la macchina chiuda il sigillo del nastro alla tensione di
progetto da imprimere al nastro metallico.
Sistema CAM
VANTAGGI APPLICAZIONE
Il sistema CAM, oltre a fornire ai progettisti ed alle imprese
la certezza di raggiungere il dovuto obiettivo di rinforzare,
migliorare o adeguare simicamente un edificio, offre una
serie di vantaggi applicativi rispetto ai metodi tradizionali.
Flessibilità e Poca invasività
Il sistema CAM è adattabile alla struttura e, grazie al nastro
in acciaio ad alta resistenza pretensionato, le piastre
imbutite e i piatti ed angolari in acciaio bugnato, permette
di studiare dei rinforzi che modellano perfettamente gli
elementi strutturali con forme e dimensioni non standard
e spesso complesse. Inoltre, è possibile applicare il
sistema CAM in spessori molto ristretti dell’ordine di 1 cm
rimanendo ampiamente dentro lo spessore previsto dei
normali intonaci.
Nelle strutture in muratura, dove sono presenti dei vincoli quali la facciavista o beni vincolati nei quali c’è la necessità di
ripristinare la stessa finitura superficiale, è possibile agire con un intervento sottotraccia eseguendo un taglio di spessore
e profondità molto ridotti e limitati al tratto in cui passano i nastri pretensionati e dove vanno posizionate le piastre imbutite.
La modalità sottotraccia si può anche realizzare negli edifici in cui l’intonaco esistente risulta in buone condizioni creando delle
tracce limitate ai tratti in cui passano i nastri pretensionati e dove vanno posizionate le piastre imbutite.
Sistema CAM
VANTAGGI APPLICAZIONE
Nelle strutture in cemento armato, dove le tamponature
esterne o i tramezzi interni sono in buone condizioni e
bisogna agire sulla struttura per il rinforzo, il sistema CAM
permette di ridurre al minimo le demolizioni in quanto la
messa in opera necessita di spazi molto limitati e ristretti.
Allo stesso modo, in caso di impossibilità della demolizione
di pavimenti per questioni economiche o per eventuali
impianti di riscaldamento a pavimento o altre motivazioni, si
può agire con il rinforzo delle travi calate della struttura in
cemento armato andando a forare la trave all’intradosso del
solaio, e garantendo così un efficace rinforzo della struttura.
Sistema CAM
VANTAGGI APPLICAZIONE
Tempi brevi di realizzazione
Materiali ed apparecchiature certificate
Il sistema CAM permette dei tempi di posa in opera brevi
rispetto ai rinforzi effettuati con metodi tradizionali.
Tutti i materiali utilizzati e le apparecchiature pneumatiche necessarie per il tiraggio dei nastri arrivano in cantiere corredate dei
certificati previsti dalla normativa e da documenti di tracciabilità del prodotto.
SERVIZI OFFERTI DALLA DOMUS srl
Possibile utilizzo per la messa in
sicurezza
Nel caso di strutture danneggiate dal sisma o da altri
eventi il sistema CAM può essere utilizzato per la messa
in sicurezza della struttura utilizzando una prima maglia
grossolana che, successivamente al calcolo strutturale
andrà raffittita seguendo le indicazioni progettuali.
Il vantaggio maggiore sta nel fatto che il materiale utilizzato
per la messa in sicurezza va ad integrare quello di progetto,
ossia diventa parte del rinforzo progettato senza causare
sprechi di materiali e di ore di lavoro.
I servizi offerti dalla Domus srl, oltre all’istallazione del sistema CAM, consistono in un completo supporto tecnico comprendente
lo studio di fattibilità, l’assistenza alla progettazione e la preventivazione dell’intervento.
Inoltre l’azienda è certificata ISO 9001:2008, possiede una SOA di IV categoria per lavori di OG1 e OG2 ed è certificata RINA per
quanto riguarda le saldature su acciaio ad elettrodo.
multipliditre.it
DOMUS srl
Via G. Di Vittorio 28/E - 60044 Fabriano (AN)
Tel. / Fax 0732.24142
[email protected]
www.domus-costruzioni.it
Legale Rappresentante e Direttore Tecnico
Carlo Farinelli +39 335.5323617
Direttori Tecnici
Ing. Federica Farinelli +39 338.9048878
Ing. Barbara Farinelli +39 339.2330855
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