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UNA QUARESIMA PER IMPARARE A PREGARE

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UNA QUARESIMA PER IMPARARE A PREGARE
Marzo2010
AnnoXXVIIIn. 3
T]I\A
DALLE
D
E
TORRI
in N{ilano
Informatore
dellaBasilicadi Sant'Ambrogio
- Far 02 8693839
15* Tel.02 86,150B!)b
PiazzaSanl'Anrbroeio,
' C,C,P,
2695820?
uur,sanarrrbmgio.basfica,it'
sanîaurhogioOrhitsadimilanr,it
Pregare
è pensarea Dioamandolo
A PREGARE
PERIMPARARE
UNAQUARESIMA
La preghieranon è tantoparlarecon Dio,ma mettersiin ascolto.
uestaè una riflessionenon sulle "preghiere" ma sulla "preghiera"come atteggiamento fondamentaledel credente che,
dialogandocon Dio, prende coscienzadi
essereamato in modo immeritatoe smisuratoda Lui.Se tu pensiinveceditrovardecidaad amarti,la tua preghieradiventeràuna invocazionepressanteper trascinareDio dallatua parte.
Ma Dio è già dalla nostra parte, Dio vuole il nostro
bene più di quanto noistessi possiamo immaginare e volere.
Se è così, la preghiera non è tanto parlare a Dio,
ma è mettersi in ascolto di Dio che ha dellecose da
dirci che sono anche più interessantie belledi quelle
che noi possiamodire a lui.
Occorre però essere capaci di ascoltare: non è
un'artefacile e richiedeprofondaumiltà nel riconoscere il bisognodellasua Parola.C'è semprein noi la
tentazionedi mettercial primo posto, al posto di Dio,
così che la preghierafinisceper diventareun "soliloquio".
ll fondamentodi ogni preghierasarà sempre la contemplazione
dell'amore
che Dio ha per noi.
Nasceda qui la più belladefinizionedi preghierache
io abbia mai trovato ed è di Charlesde Foucauld:
"Pregare è pensare a Dio, amandolo".
Comprendiamoalloracome la preghierasia difficile,
perchéla fede è difficile.Per noi che siamocosì spesso centratisu noi stessi è faticoso affidarcial Signore.
Per fare un discorso serio sulla preghieraè dunque
necessariopremetterequello sul cristiano,l'uomo in
alleanzacon Dio, I'uomo che - amato da Dio - sente
nascerein lui la gioiadel contraccambio.
Dio non ci chiede preghiere, ci chiede noi stessi:
per questo la preghieranon è il primo gradino della
vita spirituale,come il dialogonon è il primo passo
dell'amore.In una esoerienzad'amore il dichiararsi
nascedopo una profondaesperienzadi sentirsivoluti
bene e di volerbene.
Il grande Crocefisso del XII secolo che, in Quaresima, è collocato ai piedi dell'altare d'oro nella nostra Basilica. Quante preghiere ha ascoltato in ottocento anni! (Fotodi ClaudioGilardoni)
Così concepita, la preghiera diviene una "esperienza esistenziale totalizzante, che coinvolge I'uomo in tutte le dimensioni del suo essere e del suo
vivere: è una esperienzapersonale,irripetibile,indicibile.
Non c'è una modalitàunica per la preghiera:ognuno
ha il suo modo personaledi rivolgersia Dio", perché
ogni personalo cercacon quelloche è e che ha.
Una preghieracosì non separa dalla vita. Aprendoil
cuore all'amoredi Dio, lo apriamoanche all'amoredi
fratelli,rendendocicapaci di costruirela storiasecondo il disegnodi Dio.
oggi c'è bisogno
ai i
oi"i"nesimochesi distin-
gua innanzitutto "nell'arte della preghiera". Ce lo
ricordavaun temoo il cardinaleMartini:
"La chiesa,prima diessere comunità che fa (predica,
battezza, organizza...) è una comunità che loda il
Signore e ne proclama il primato assoluto, è una
comunità che sta davantia lui in silenziosaadorazione".
ln questa Quaresimasi ridestiin noi e nella nostra
comunitàil desideriodi una preghierapiù prolungata
con Dio.
+ Erminio De Scalzi
\
DALLIT
DLEToRzu
ulrn\/oce
-
ADOLESCENTI,
& PREGHIERA
GIOVANI
Dal <dire la preghieraual ,.pregare,,
In un panoramanel quale anche la sola comunicazione tra oersonevienefacilmentedribblatain favore
di quella"virtuale"e il dialogoè delegatoai monosillabi degli sms, può essere difficilecomprendereil
linguaggiodella preghiera.Inoltreoccorre sondare
quel "bagaglio"storico dell'animodegli adolescenti
e dei giovani,nel quale"pregare"coincidesolo con
il "dire la preghiera".Certamentenon è un'abitudine
negativasaperea memoriadelle preghiere,tuttaviaè
sempre in agguato il rischio del pronunciarele preghierepiù con le labbrae la bocca che non con la
vita,l'intelligenza
e il cuore.
Sapendo di essere "nel mezzo" di questo terreno
educativo,spesso impervio e arido, altre volte promettente, descriveròalcune modalità che potranno
essere significativeper educare degli adolescentie
dei giovanial dialogocon Dio nellapreghiera,prendendo in prestitoalcunisuggerimenti
che C.M.Martini offrìnel '198'11.
La omia> preghiera inizia anche da un luogo, da
un tempo, da una posizione del mio corpo.
ll luogo, il tempo e il corpo sono importantianche
nella preghiera.Sembranocose semplici,ma noi ci
esprimiamocosì, ci esprimiamoanche con i gesti.
Tuttavia,anche se è desiderioda parte di tutti, di
poter vedere ancora giovani che sostano personalmente in preghierasilenziosanella nostra Basilica,
intuiscoche uno dei luoghi in cui ancora un adolescente prega sia la propria stanza,anche se addobbata con immaginiassai differentida quelle registrate nelletop ten della devozionepopolare:"TrJ,quando preghi,entra nellatua camera e, chiusa la porta,
La fatica della preghÍera
E inutile dire che la preghieraè una cosa
bella, gioiosa,facile, entusiasmante:
non è
v e r o , n o n è a sso l u ta me n [e
ve ro . È tanto
poco vero che quelli che preganodawero
s o n o p o c h i s s i m ie p r e g a n op o c o a n c h e
quandodowebberopregare.Tutti coloro che
ha n n o u n p o ch i n ote n ta to d i i mp e gnar si
nella preghierasannoche è una cosamolto
difficile,che bisognapagarlacara - la preghiera -, che bisognaconquistarlacon una
grandepurificazione,con un grandesforzo
non privo di eroismo.
don GiuseppeDossetti
SantaMessaconi preadolescenti,
Seminario
di Mantova,
2009
prega il Padre tuo nel segreto;e il Padre tuo, che
vede nel segreto,ti ricompensgli' (Mt 6,6).
La umiau preghiera è anche un grido delcuore.
Dovremo educare i ragazzia cercare tra le invocazionidel cuorequellache puo essereil punto di parquellache qualificala situaziotenzadellapreghiera,
n e c h e s t i a m o v i v e n d o . Q u e s t a i n v o c a z i o n ep u ò
sembrareuna realtà povera, magari un filo d'erba
piccolissimoin confrontoagli alberigiganteschidella
preghieradei Santi; però il mio filo d'erba è cio che
conta davantia Dio.
lnfine Ia nmiau preghiera è una pagina della Scrittura in cui mi posso specchiare.
P o n i a m o c il a d o m a n d a : s e i o d o v e s s i e s p r i m e r e
m a g g i o r m e n t ec i o c h e s e n t o , d e s i d e r o ,t e m o , c i ò
c h e c h i e d o a D i o . . . i n q u a l e p e r s o n a g g i oi ,n q u a l e
f i g u r a , i n q u a l e s c e n a d e l V a n g e l om i m e t t e r e i ?
Potreimettermilà dove Pietro,sul lago, dopo aver
mostrato l'atto di coraggiodi buttarsi in acqua dice:
"Signore,non ce la faccio". Oppure,potrei riconoscermie soecchiarmiin ouelladonnadi Samariache
desiderapoter essere compresaal di là delle azioni
comoiute.
E importanteverificare,ed anche educarealtri a trovare questi punti di partenza,perché su questo si
può davvero iniziarea <pregare>,.
Da qui si possono
svilupparele attitudinidi preghieraed un atteggiamento autenticodi dialogocon Dio, un dialogoche
non oarte da realtà indotte artificialmenteo rioetute
mnemonicamente,
ma dallaveritàdellapersona.
Don Davide
' Scuola di preghiera,tenutasi in Duomo a Milano, nel 1981 e
pubblicatain: C.M.Martini,ltinerario di preghiera con I'evangelista Luca, EdizioniPaoline1987. Di recenteè stato ripubblicata un'altra serie di testi sulla preghiera, edita in: C.M.Martini,
Qualcosa di così personale, Mondadori 2009.
e
20t0
mÍserícordía
Venerdì
26febbraio
Il buonLadrone
(Luca23,39-48)
donDavide
parrocla lttlilano
Caldirola,
Venerdì
S marzo
tl figliolprodigo
(Lucal5,l l-32)
padre
Bartolomeo
Sorge
S.t.gesuifa
Venerdì
t2 marzo
L'adultera
(Giovanni
8, l-l l)
Enzo
priore
Bianchi,
delmonastero
di Bose
VenerdìI g marzo
Il fariseo
eil pubblicano
(Lucalg, I aru)
PaoloRicca,
pastore
Valdese
Venerdì
26 marzo
StabatMaterDolorosa
di c.B.Pergolesi
Orchestra
dacamera
1lsofisfi
di Napoh",
pasceÍti
Dirige
ilM'S.
ilícadí sant'Ambrogío
aIIeore 2l
SETTIMANASANTA201O
28 marzo
Ore 10.30
Domenica delle palme e inizio della SettimanaSanta
Benedizionedei rami di ulivoe di palmanell'atriodiAnsperto,processionee santa
Messa.
OrariodellemessenelladomenicadellePalme:8 - 10.30- 12.15- 1Be'19.
(è sospesa /a messa capitolare delle ore 11)
29 marzo
Lunedì santo
Confessioniore 8 - 9.30: 17 - 19.
30 marzo
Martedì santo
Ore 10 - 12, in Basilica:il cardinale presiede per le forze armate una santa messa in preparazione alla Pasqua.
Ore 21, in Basilica: Celebrazione comunitaria della Riconciliazione per le parrocchie
san Vittore, san Vincenzoe sant'Ambrogio.
31 marzo
Mercoledìsanto
Confessioniore 8 - 9.30: 17 - 19.
1 aprile
Ore 9.30
Ore21
Giovedi santo
in Duomo,santamessacrismale.
in Basilica,santamessa"nellacena del Signore"e rito dellalavandadei piedi.
2 aprile
Venerdì santo
Confessioniore I - 9.30; 17 - 19.
in Basilica- in cripta- celebrazione
dellaliturgiadelleore.
in Basilica,celebrazione
dellaPassionedel Sionore
in Basilica,
solenneVia Crucis
Ore 9.30
O r e1 5
Ore 18
La Basilica resta aperta per la preghiera e le confessioni fino alle ore 22.
3 aprile
Ore9.30
Ore21
4 aprile
5 aprile
Sabato Santo
in Basilica- in cripta- celebrazione
dellaliturgiadelleore.
Possibilitàdi confessionilungo tutta la giornata.
in Basilica,solennevegliapasqualepresiedutada mons.Abate.
Domenica - PASQUADl RESURREZIONE
Sante messe ore I - l0 - 11 - 12.'15- 18 - 19
La santa rnessa capitolare delle ore 11 è solenne e presieduta da mons. Abate
Lunedì dell'angelo.
Santemesseore 9.00- 10.00- 11.00- 18.30.
La domenica
dellepalme.
lnizia cosi
la settimanasanta
Foto di
Claudio Gilardoni
\
DUEToRRI
uNn\/ocs DATLFT
Cercando il silenzio neltumulto del mondo
E TEMPODI PENSARE
A DIO
"Degliuominisi è già parlatoabbastanza.E tempo di parlaredi Dio" (AndrèSiniaski).
ll luogo della preghieraè il cuore
L'anima dell'uomo di oggi sta soffocando,asfissiata
dalle raffinatezze
dellatecnica,dal consumismoinsaziabile,dal vuoto di una vita grigia.
Molti oggi cercanoluoghio comunità,quale riservadi
silenzioneltumultodel mondo,un luogodi ristorospir i t u a l e ,d o v e r i s c o p r i r eI ' a r t e d e l l a p r e g h i e r a .C ' è
un'affermazionefondamentale.condivisada tutte le
religioni:luogo della preghieraè il cuore.
Puftroppomolti non percepisconopiù questa dimensione dell'interiorità:
il cuore - come dicono i maestri
della preghiera- "sonnecchia"è "appesantito","indurito", "svagato": va risvegliatoprogressivamente.
Come? Non sforzandocidi pregare...ma seminando
nel cuore la Paroladi Dio.
La preghieracristiananon è innanzituttoun proferire
paroleumane,ma è un silenzioprofondoche accoglie
la Paroladi Dio, resaviva in noi dallagraziadello Spirito Santo.
Nell'incontrocuore-Parola-Spiritoaccade I'evento
della preghiera:un dialogoineffabile,dove protagonista è lo SpiritoSanto.
Preghiera come silenzio profondo
E' bello metterci davanti a Dio a mani vuote, senza
pretese,con lo spiritoplacato,in un profondosilenzio,
"incurvati"davanti al suo mistero, "sottomessi"alla
sua volontà,"ammutoliti"come Giobbedavantiai suoi
misteriosidisegni.E' la preghieradei salmi: "Sto in
silenzio,non apro bocca perché,Signore,sei tu che
agisci"."L'animamia attendeil Signore,più che le
sentinelleI'aurora"."È bello asoettarein silenziola
salvezzadelSignore".
La preghieraalimenta la fede
Alla perplessadomandasul motivo per cui
la fede, nonostantetutti gli sforzi per vivificarla, svaniscein un numero crescentedi
cristiani, si può dare una risposta molto
semplice,che forse non racchiudetutta la
verità, ma che indica una via d'uscita.La
quandonon
fede svaniscesemplicemente
vienepiù praticata...La praticadellafedeè
la preghiera,in tutta la pienezzadel significato che questaparulacomportanella Bibbia e nellatradizionedellafedecristiana.
Gabriel Bunge, Vasidi argilla, p.9
Unmonacoin preghiera,immersonellaletturadellabibbia
Del resto, Dio stesso è "una sottile voce di silenzio
(1Re 19,12). E' il silenziola linguadegli angeli","ll
silenziosarà il linguaggiodel mondo futuro (lsaccodi
Ninive)".
Preghiera come fofte grido
La preghiera-grido:
anche questo è un tema presente
nei salmi: "Dal profondo a te grido, Signore"."Sono
sfinitodal gridare:riarsesono le mie fauci". "Signore,
porgi I'orecchioal mio grido".
Gesùstesso"nei giornidellasua vita terrena,offrìpreghieree supplichecon forti grida e lacrime..(Ebrei
5,7\".
Gridando,non sono più ripiegatosu me stesso,ma mi
apro all'altro:"l'amoregrida tanto più forte, quanto
più grandeè il suo desiderio:la potenzadel desiderio
è l ' e s s e n z ad e l l a v e r a p r e g h i e r a( s a n G r e g o r i o
Magno)".
Del resto,nellaScrittura,viene detto che Dio è anche
"voce forte di tuono" (Es.19,19)oltre che sottilevoce
di silenzio.Ma uno scrittorecristianodel lV secolo ha
scritto:"per pregarenon occorrononé gesti,né grida,
né silenzio...la nostra preghieradeve essere solo
attesadi Dio, finchè Egli venga e penetrinell'anima
attraversotutte le sue soglie,le sue voci, i suoi sensi
(EvagrioPontico)".
don Giovanni
u*M.ru
MEDITARE,
E IMPORTANTE
CONOSCERE,
IMMAGINARE
IL VOLTODELDIOCHEPREGHIAMO.
Proponiamoun testotrattodal mensile"il Regno"(gennaio2010)scrittoa più manida alcuniparroci.
Vorremmoparlaredi Dio.
Vorremmoparlaredi Dio e di Gesùdi Nazaret,con
la premessaconsapevoleche lo facciamocome
uomini,comecreaturelimitatee condizionate
da una
storiae da un contestoculturale.
Prooriola storiaci
insegnache il nomedi Dio puo essereinvocatoe
utilizzatoin situazionie con finalitàche neganoil Dio
rivelatosiin Gesùdi Nazaret.
Vorremmoparlaredi Dio anchecon chi si riferisce
allaSua presenzarealee misteriosainvocandolocon
nomi diversie ispirandosia testi sacridifferenti.Vorr e m m op a r l a r ed i D i o c o n q u e l l ed o n n ee q u e g l i
uominiche si dichiaranoatei, non credenti,con i
qualicondividiamola ricercasinceradellaverità.
Ricordiamoche i primicristianieranoconsiderati
atei,cioè senzaDio, proprioperchéin nome della
lorofede si rifiutavano
di divinizzare
il ooteree le sue
strutture.
ln un mondodi ricchezza
e privilegi
di pochi
e povertàdi molti,i cristianipraticavano
la condivisionedei beni.In un mondodivisoin padronie schiavi, i cristianipraticavano
la fraternità
e l'uguaglianza.
ll Dio in cuinon crediamo.
N o n c r e d i a m oi n u n D i o l o n t a n o g
, i u d i c ef r e d d o
delledebolezzeumane,indifferente
ai drammie alle
speranze
dell'umanità.
Non crediamoin un Dio che confermal'inimicizia
tra personee tra popoli.
N o n c r e d i a m oi n u n D i o c h e u m i l i a c, h e c a s t i g a ,
chealimentail sensodi coloa.
Non crediamoin un Dio che si incontrasolo nelle
chiesee neisimbolirelioiosi.
ANAGRAFEPARROCCHIALE
DI FEBBRAIO
2O1O
SONO DIVENTATIFIGLI DI DIO
Filippo Caniato, Martino Romani, Pietro Renato
Todisco, Giovanni Fainardi,Olympia Sciamone,
M a t i l d e D e S c a l z i ,A n n a C l a r a V i l l a , F i l i p p o
Umberto Villa,MargheritaMascardi
HANNO CELEBRATO
IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
Luca Del Bosco e DanielaBusnelli
SONO ENTRATI NELLA CASA DEL PADRE
M a u r i z i aV i t a l i , G i o v a n n i n aA v e s a n i ,A n t i g o n e
Mimy Comolli
Una donna di Haiti prega recitando il rosario.
ll Dio in cuicrediamo.
Crediamonel Dio che ascoltale grida e i silenzi
dellepersonee dei popoli.
C r e d i a m on e l D i o c h e i n c o r a g g i as, o s t i e n ee
accompagna.
Crediamonel Dio presentenellelacrime,nei silenzi,
nei gemiti,nellegrida dellasofferenza.
Crediamo
nel Dio presenteneisorrisie nellagioia.
Crediamonel Dio che in Gesùsi manifestacome il
D i o t o t a l m e n t eu m a n o :p a d r e ,m a d r e ,f r a t e l l oe
sorella.amicodi donnee uominiin camminonella
storia.
Crediamonel Dio che comunicalibertàed esige
libertà,che è sempreal di là di tutto ciò che riusciamo a diredi lui.
Crediamonel Dio presentenel nostrovivere,amare,
soffrire.
Crediamonel Dio che ci accoglierànel suo mistero
dopo averciaccompagnatinellaquotidianitàdella
nostravita nellastoria.
I
L,N.TVOCU
DA,LLU
DI L]TORRI
r
I{OTI
ZTF,
DALLA
BASILICA.,
.
La "Pace viscontea"è un quadrettoin argento,raffiguranteil Cristomorto sostenuto
da due angeli,del secolo XV, esposta nel nostro museo. Si chiamapace perché
venivaofferlaalle personalitàin visitaalla basilicain segnodi riconciliazione.
ll Cristo
che vi è raffiguratofa pensareal "Verbo"divino,che si fece carne assumendoin se
tutte le sofferenzecorporeee moralidegli uomini.La Passione,che ci apprestiamoa
meditarenel oeriodoouaresimale.
divieneI'iconadel Dio invisibile
e dellasua misericordia. ll vescovosan Macario,paragonandoGesù al contadino,afferma:"come il
contadino, quando si accinge a lavorare la terra, sceglie gli strumenti e indossal'abito più adatto al genere di lavoro, cosi Crisfo - il re dei cieli- fece come un vero agricoltore e prese un corpo umano e porto la Croce come strumento di lavoro, dissodò
l'anima arida e incolta, ne strappo via le spine e i rovi degli spiriti maligni e getto al
fuoco tutta la paglia dei peccati. Lavorò con il legno della Croce e pianto nell'anha il
giardino dello Spirito. Esso produce ogni genere di frutti soavi e squisifi per Dio, che
ne è il padrone" (omelia28). L'immaginedi Dio contemplatanel corpo sofferentedi
Gesù suggeriscequestadinamicadi purificazione
e di crescita:come un campo nel
qualelavorareper favorirela nascitae lo sviluppodei fruttidelloSpirito.Nellaprossima primaverain occasionedellaOstensioneStraordinaria
della Sindonea Torino,
Ia nostra Pace Viscontea
verràallestitapressoil palazzodellaVenariaReale,una mostrasul "Corpo e il Volto Ecco
che andrà a Torino in occasione
di Gesù" nell'arteoccidentale.Tra i quadrie gli oggettiche verrannoesposti,ci sarà del l' Osten si o ne Strao rd i n aria
anchela nostra"PaceViscontea"
Don Biagio della Sindone.
Un viaggio, un pellegrinaggio, insieme
l
La nostra parrocchia z-,. SANTIAGO-8,,F*TIMA
8 - 15 Luglio 2O1O
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Salemarino strade sicure
pregare,
EnzoBianchi,
Perché
comepregare,
sanPaolo2009,
12euro.
perunavoltapartire
perché
Incinque
mesi,cinque
edizioni.
E'significativo
il testochequipresentiamo
dainumeri
ha
perdiventare
tuttelecaratteristiche
unclassico
dellaspiritualità.
Tral'altro
avremo
lagioiadiascoltare
I'autore,
il monaco
proprio
pernoil'episodio
EnzoBianchi,
nellanostra
Venerdì
12mazo:commenterà
basilica
dell'adultera.
Anche
il papa
Benedetto
Xùlharichiamato
lafodeaffinità
cheesiste
tralalottae lapreghiera:
inoccasione
delmercoledì
delleceneri
ha
parteproprio
dettochelaQuaresima
è untempo
di "agonismo
spirituale".
EnzoBianchi
daquesta
estenuante
lottache
produce
gioiosa
duerisultati:
losviluppo
nelnostro
cuore
diunaconsapevoleza
circail significato
dellanosfaesistenza
e
quindilacapacità
pregando.
parlarne,
"Perquantopossiamo
di amare
di piùe meglio.
Siimpara
a pregare,
tutte/enosire
parolea proposito
quelcheI'esperienza
dellapreghiera
nonpotranno
maieguagliare
insegna.
Lapreghiera
ha bisogno
delI'esperienza.
Preghiera
è essenzialmente
fareesperienza
dellapresenza
diDio", diceunamistica
ricordata
dall'autore
all'ini"untempo
preghiamo
ziodellibro.
Eancora:
cisidomandava
cosaè lapreghiera.
Oggiinvece
cichiediamo:
Non
ancora?
piùsepreghiamo,
possibile.
sappiamo
e neppure
sela preghiera
è ancora
Forse
troppo
facileprima,
essasembra
oggi
perché
pregare?".
incredibilmente
difficile.
0ggi:comepregare,
dovepregare,
CarloMariaMartini,
di cosìpersonale:
meditazioni
Mondadori
2010,
Qualcosa
sullapreghiera,
euro17,50.
quando
"Sento
perchè
sempre
uncertodisagio
e unacerta
fatica
devoparlare
miparechesiaunarealtà
deilapreghiera,
di
parlare.
cuinonsi possa
Sipuòinvitare
a pregare,
esortare,
consigliare.
Malapreghiera
è qualcosa
di cosìpersonale,
di
parlarne
cosìintimo,
dicosìnostro,
chediventa
difficile
insieme".
nuovo
librodelcardinale
Martini
vuole
accompaQuesto
gnarci
"lapreghiera
quando
al cuoredellapreghiera
cristiana,
conlucidità
e coraggio:
saledalprofondo
ci mettiamo
di
fronte
allaverità
dell'essere
e allesuedomande
radicali".
Malapreghiera
delcristiano
haqualcosa
inpiù,è differente
da
un'atteggiamento
filosofico
o esistenziale:
è il fruttodelloSpirito
cheprega
in noi,ci fa chiamare
Padre
il Dioalqualeci
piùprofonde.
rivolgiamo
e ci dàlaforzadigridare
a Iuianche
lenostre
domande
Larisposta,
nelsilenzio
e nella
verità
del
cuore,
dipenderà
dalla
nostra
docilità
interiore,
almaesfo
loSpirito,
chenonsmette
maidiincoraggiarci
e diparlarci.
r#
UNA/OCE
DALLE
DUE
ToRRI
ffi-
ORARI SS. MESSE
INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONODEI SACERDOTI
Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30
Basilica: ore 18.30
Mons. ERMINIO DE SCALZI, Abate Parroco
PiazzaS. Ambrogio. l5
Mons. BIAGIO PIZZI, Arcrprete
PiazzaS.Ambrogio.l-5
Don UMBERTO OLTOLINI
PiazzaS. Ambrogio.l-s
Mons. GIOVANNI MARCANDALLI
PrazzaS.Ambrogio,2l
Festive:
Basilica: ore 8.00- 10.00
11.00(Capitolarein lingualatina)
1 2 . 1 -5 1 8 . 0 0 1- 9 . 0 0
17.00Vespri
Feriali:
Basilica: ore 8.00- 9.00- 18.30
(la messadelle8.00è sospesa
il sabato)
ORARI SS.CONFESSIONI
Tuttii siornidalle7.30alle9.30e dalle17.30alle 19.00
Mons. ANTONIO PAGANINI
ViaLanzone,l3
Don DAVIDE CARCANO
P.za S. Ambrogio, 25
Diac. JACOPO DE VECCHI
PiazzaS.Ambrosio. 15
Tel.
02.863866
TeI.02.86451300
Tel. 02.72010'116
Tel. 02.72095730
Tel. 02.86451948
Tel. 3476969360
Tel. 3381976184
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