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Funzionario accusato di corruzione
Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332 24 Trento TRENTINO SABATO 13 FEBBRAIO 2016 Cade sugli sci a Campiglio: gravissimo ◗ TRENTO L’uomo è caduto sulla pista Centenario a Campiglio Rischia la vita, Gabor Botan, uno sciatore ungherese di 51 anni che ieri mattina poco dopo le 10 è caduto sulla pista centenario di Madonna di Campiglio. L’uomo stava sciando in compagnia della moglie. Non aveva il casco. A un tratto è scivolato e ha battuto la testa sulla neve. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. L’uomo ha perso conoscenza. Altri sciatori hanno dato l’allarme. Da Trento è arrivato l’elicottero del 118. Il medico di bordo ha cercato di rianimare immediatamente lo sciatore. Dopo mezzora l’uomo è stato caricato a bordo dell’elicottero e portato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento. E’ stato subito portato in sala operatoria per un intervento d’urgenza. L’uomo poi è stato portato in rianimazione. Le sue condizioni restano molto gravi anche dopo l’intervento. Ha riportato un grave trauma cranico nella caduta. Ha battuto la testa sulla pista e ha perso conoscenza. A soccorrerlo per primi gli uomini del soccorso piste della Guardia di Finanza che lo hanno portato fino al luogo in cui è potuto atterrare l’elicottero. L’incidente è il primo grave di questa stagione sciistica in Trentino. Secondo quanto ricostruito si tratterebbe di un incidente dovuto all’imprudenza. L’uomo non aveva il casco e quindi la caduta ha avuto conseguenze più gravi anche per questo. L’uomo stava sciando in una pista non particolarmente difficile. Si tratta di una pista che può essere affrontata anche dai principianti, come spiegato sul sito delle funivie di Campiglio. E’ una pista nuova, inaugurata nel 2010, in occasione del centenario dello sci a Campiglio. Adesso l’uomo lotta con la morte nel reparto di rianimazione. Funzionario accusato di corruzione Avrebbe fatto vincere un concorso al Comune di Moena per un posto da impiegata in cambio di un alloggio gratuito ◗ TRENTO Avrebbe fatto vincere un concorso pubblico a una donna per un posto di collaboratore contabile al Comune di Moena in cambio dell’utilizzo gratuito di un appartamento di proprietà del marito della signora. Per questo il responsabile dei servizi finanziari del comune, Michele Rizzi, 31 anni, è indagato per corruzione propria, rivelazione del segreto d’ufficio e abuso d’ufficio. Nei guai anche la concorrente vincitrice del concorso, Alessia Gabrielli, 38 anni di Predazzo, che è indagata per corruzione e rivelazione d’ufficio in concorso con il dipendente pubblico. La Procura nei giorni scorsi ha inviato i due l’avviso di conclusione delle indagini. Adesso hanno venti giorni di tempo per chiedere di farsi interrogare o per indicare elementi a loro favore. Poi la Procura potrà chiedere il rinvio a giudizio. Le difese, sostenute dagli avvocati Paolo Demattè per Rizzi e Elena Ranieri e Giuseppe Ghezzer per Alessia Gabrielli, adesso dovranno valutare appieno tutti gli elementi raccolti dalla Procura prima di decidere la strategia. Rizzi ha smepre detto di aver agito in buona fede e senza aver avuto vantaggi. Quello che è sicuro è che le accuse sono da far tremare i Dichiara di essere separata dal marito ma erano conviventi: lui la denuncia Assolta su tutta la linea. Na donna romena difesa dall’avvocato Marco Vernillo è stata assolta dalla Corte d’appello di Trento dall’accusa di aver dichiarato il falso nella domanda di iscrizione a un nido estivo per il figlio. La donna in primo grado era stata condannata a 4 mesi di reclusione dal giudice dell’udienza preliminare Claudia Miori. L’avvocato Vernillo in secondo grado è riuscito a dimostrare che la sua cliente era del tutto inconsapevole di dichiarare il falso e quindi mancava il dolo. La donna aveva dichiarato di essere separata edi avere l’affidamento del figlio che stava iscrivendo. In realtà non era separata legalmente perché non era stata sposata con il padre del bambino. L’uomo, quando lo ha saputo, ha pensato che si trattasse di un trucco per allontanarlo dal bambino e per metterlo davanti al fatto compiuto. Così ha presentato denuncia. Si è anche costituito in giudizio. I giudici dell’appello, però, hanno ritenuto che non ci fosse alcun reato. Un funzionario del comune di Moena nei guai con l’accusa di corruzione polsi. In caso di condanna, i due difficilmente potranno conservare il posto di lavoro. L’inchiesta parte da una segnalazione della stessa commissione d’esame. Secondo la Procura, Rizzi, in qualità di commissario d’esame del concorso pubblico per un posto di collaboratore contabile presso il settore ragioneria e finanza del Comune di Moena, avrebbe ottenuto la disponibilità di un appartamento di proprietà di una società riconducile al marito della concorrente. Appartamento per il quale non avrebbe pagato nessun canone di loca- zione. In cambio, secondo l’accusa, Rizzi avrebbe aiutato la donna a vincere il concorso. Il reato di rivelazione di segreto d’ufficio viene ipotizzato perché Rizzi si sarebbe procurato le tracce delle prove scritte e le domande delle prove orali e le avrebbe fornite alla concorrente per favorirla. Infine, il reato di abuso d’ufficio, viene ipotizzato solo per Rizzi perché avrebbe dovuto astenersi dal partecipare alla commissione d’esame e in questo modo avrebbe favorito la donna facendole vincere il con- corso per un posto pubblico con uno stipendio lordo annuo di 33.641 euro. Rizzi davanti alla Guardia di Finanza si è difeso cercando di spiegare quello che è successo. Adesso i difensori potranno chiedere alla Procura di approfondire gli elementi a sua difesa.