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Natalia, la prima compagna di Chiara ci racconta…
Natalia, la prima compagna di Chiara ci racconta… Ano 2006 Canzone La felicità d’amare Natalia Quando ho incontrato Chiara avevo diciannove anni, ma prima vi dico qualcosa di come ero, che conversione che Dio mi ha fatto fare pian pianino, come mi ha preparata per incontrare Chiara. Natalia, quando aveva pressappoco l'età di una gen 4 era molto, molto distratta. "Ma sei sempre con la testa nelle nuvole!" le diceva spesso il papà. Era distratta anche a scuola e, soprattutto durante certe lezioni, le piaceva passare il tempo guardando fuori dalla finestra gli uccellini che volavano. Per la strada poi camminava con la testa basta, guardando per terra, e intanto immaginava tante storie e le sembrava proprio, di viver lei stessa tutte le cose che si immaginava. Un giorno era andata al negozio a fare la spesa per la mamma. Tornando come al solito camminava con la testa bassa immaginando tante cose. A un certo punto sente qualcosa di mollicino nella sua testa e sapete cos'era? Era un asinello che la guardava. Natalia si è vergognata tanto e subito si è guardata intorno, a destra e sinistra, per essere sicura che nessuno l'avesse vista, perché sicuramente l'avrebbero detto a suo padre che l'avrebbe sgridata: "Svegliati - diceva - non stare sempre con la testa nelle fantasie e nelle nuvole". Ma per fortuna nessuno l'aveva vista. Natalia Sì, sì e me la ricordo quella, e però sono sempre un pochettino così ma è tutto diverso, il Signore Dio ha fatto un grande lavoro nella mia anima. Altre fantasie adesso vengono. E allora sono andata a casa e non l 'ho detto a nessuno, però cercavo ben anche di cambiare, di essere più attenta, di far questo, quello, ecco ... Ma poi ero sempre la stessa insomma ma però ci ha pensato il Signore Iddio, sai ... Crescendo, a Natalia piaceva tanto anche andare a ballare. Allora non c'erano le discoteche come ci sono adesso e si ballava in casa, nelle famiglie, dagli amici. Tutte queste cose: i balli, le gite, le passeggiate in bicicletta a Natalia piacevano tantissimo. Però non riusciva a impegnarsi veramente in qualcosa. Natalia Allora un certo momento è entrato un grande dolore nella nostra famiglia, il papà – eravamo cinque fratelli: un fratello, poi io, e poi tre sorelle, cinque eravamo - e il papà si è ammalato molto di una malattia molto grave. Da quel momento Natalia piano piano è diventata più seria e pregava sempre la Madonna che guarisse il papà, però dentro di sé pensava: "Chissà cosa Dio vuole?". Siccome era la più grande delle sorelle, e la mamma doveva lavorare e occuparsi della famiglia lei restava tanto con il papà. Durante l'estate è andata con lui in un paesino un po' più in su, sulle montagne, perché non soffrisse troppo il caldo .... Natalia lì il Signore Iddio mi ha fatto fare una ginnastica di atti d'amore, veramente, e lì non potevo stare nelle fantasie, vedi, così... e pensare ai miei futuri, tutti sogni, sogni che non ti dico. E invece, no. Lì dovevo stare attenta a come amarlo e amarlo giusto anche perché magari con il mio voler fare tante cose per amore ma magari sbagliavo perché lui non aveva più la forza di parlare e di dire o di lamentarsi e era, era sempre più bello, più santo il mio papà ... e anche mi raccontava cose belle di paradiso lui quando ero lì, però sempre di più, sempre di più ... ed io sempre di più attenta a fare quegli atti d'amore, a fargli da mangiare a stargli dietro, a vedere di notte, di giorno, tanto che era tutto atti d'amore. Questo è stato un grande allenamento che mi ha fatto fare nell'amare. Ecco, e poi il 1 Natalia, la prima compagna di Chiara ci racconta… Ano 2006 papà è andato in paradiso. "Nella mia vita io ho sempre lavorato - ha detto il papà prima di andare il Paradiso - ma non ho potuto pregare tanto, fatelo voi per me. Vogliatevi bene!". Natalia aveva allora diciassette anni ed è dovuta andare a lavorare per aiutare la mamma e far studiare le sue sorelline che erano tutte più piccole. Natalia Allora è successo così, che poi io vedevo che tutte le cose che mi piacevano prima, andare a ballare, andare al cinema, allora non c'era la tv quando ero piccola io, ma queste cose mi stancavano, mi lasciavano il vuoto ancora di più e avevo nostalgia quasi di quel tempo di quando ero col mio papà ad aiutarlo perché mi ricordo che allora avevo il cuore pieno, ma non sapevo come mai, così, e pensavo: "Come farò? Ma cosa farò allora nella vita?". E sognavo di avere anche un grande amore, poi, ma non trovavo, non trovavo non trovavo risposta a questo, allora la mia mamma mi ha detto: "Va là, perché non preghi, preghi alla Madonna, prega, quando ero piccola come te, giovane come te, io andavo sempre a un santuario vicino a Trento e lì pregavo la Madonna che mi aiutasse e mi ha sempre salvata e mi ha sempre aiutata" Così Natalia ha iniziato ad andare a questo Santuario e ci è andata tante volte. Pregava e diceva: "lo non so cosa Dio vuole" e non sapeva neanche cosa domandare, ma più passava il tempo e più era sicura che una risposta sarebbe arrivata. Infatti un giorno la risposta che stava aspettando è arrivata. Era andata a confessarsi e forse il sacerdote l'aveva vista triste... "Ma senta - le ha detto il sacerdote - io vorrei farle conoscere la maestra che insegna nell'istituto degli orfanelli di Trento di cui io sono il direttore. L'ho invitata a parlare a un gruppo di ragazze e di donne e se viene anche lei gliela faccio conoscere. E' un'anima tutta di Dio, piena di Dio". A Natalia queste parole sono rimaste impresse. Arriva il giorno dell' incontro ... Natalia Lì, prima di entrare nella chiesa arrivo e vedevo tutte queste donne, ragazze ... poche ... ma mi sembrava che fossero tutte tristi come me, ma perchè io vedevo tutto triste ... vedevo tutto scuro, no? Dopo, verso la fine, un pochettino dopo il mio sguardo è stato attirato da una persona che arrivava, e era una giovane, ma già voi avete capito chi era. E' vero? Le gen 4 Chiara ... Natalia Eh sì. Ma allora non sapevo, ma vedevo che era ... era bellissima, ma più che bellissima mi colpiva, si vedeva lo sguardo pieno di amore. Ecco, sai quella fotografia che gira di Chiara con il grembiulino da maestra qui e lì era quando insegnava allora e che ha questo sguardo che è pieno di amore. E io: "Chi sarà? Chi sarà?" E vedevo che lei aveva tutto un atteggiamento ... lei amava, io invece stavo lì e non vedevo l'ora ... Dico: "Dovrò stare tutta la giornata qui e con queste donne" che mi sembravano tutte tristi e non vedevo l'ora di andar via. Invece, come è arrivata, mi sono dimenticata tutto. Di dov'ero, delle mie critiche, ecc. E perché anche erano malvestite e per questo e per quello e invece lei era ben vestita, ma non con i ciondoli, con le cose ... era proprio bella! Penso che Maria sarebbe stata così quando ... fosse nata adesso. Vero? E mi è rimasto tanto il desiderio di sapere chi fosse, però ho potuto fare pochi pensieri e subito si è aperta la porta della Chiesa perché iniziava la messa e allora sapete ho cercato di lasciarla entrare e poi mi sono messa subito nel banco di dietro per poter vedere. Mi pare, non mi ricordo se è proprio vero ma ho l'impressione che stavo lì così, pregando per poter guardar fuori e osservavo da fra le dita ogni mossa che lei faceva e come pregava, e come stava raccolta e si vedeva che deve aver dentro una grande ricchezza dell’anima, nell'anima. Spirituale, no? Sempre di più mi veniva il desiderio di capire cosa lei aveva nell'anima, cosa lei poteva pensare e così... anche quando è andata a prendere la comunione e dopo ritornava, ma così raccolta .... Tu vedevi che c'era dentro Gesù. Voi avete capito com'era, no? 2 Natalia, la prima compagna di Chiara ci racconta… Ano 2006 Quando uscirono dalla chiesa il sacerdote invitò tutti in una aula e chiese a Chiara di parlare. Natalia era molto felice, " adesso sì - diceva - potrò sapere da lei cosa pensa, cosa fa e cosa ha nel cuore". Chiara gli parlò dell'amore come la cosa più bella della vita: l'amore fra papà e mamma, l'amore dei fratelli, l'amore dei figli ... Natalia E li vedevo uno più bello dell'altro, ma come li diceva lei era credo come si vede in paradiso, vero? Bello, bello ... e poi lei dice: "Anche questo amore così bello è destinato a finire, perché poi uno muore, l'altro cambia" e così. Ma ... come si fa? E allora lì lei dava la risposta: “Se tutti questi amori sulla terra sono belli ma finiscono, più bello di tutti è l'amore ... l 'ha creato Dio l'amore, allora, cosa non sarà Dio che ha creato tutti gli amori? io mi ricordo che queste cose me le creava e le sentivo così vere. Era una grande luce tanto è vero che proprio mi sembrava di vedere che Dio è amore, come un sole, che ci ama sempre, che ci ha sempre amati, che come ce lo diceva Chiara, ti ama sempre e ti amerà sempre. Ho visto in quel momento tutta la mia vita di prima di diciannove anni, con tutti questi dolori, e anche quei vuoti, il nero e le delusioni e se Dio è amore le ha permesse perché mi amava, ma che mi amerà sempre per la mia felicità e era una realtà che sentivo. E allora sentivo dentro, dentro di me, che Dio mi chiamava a vivere così, e sentivo dentro: "Ma questa è la tua strada, questa è la tua strada" non tanto se mi sposerò, se farò, andrò a farmi una famiglia ... questo non ci pensavo, sai non era tanto questo. Questa è la tua strada, di amare così. Che poi mi fossi sposata, che non mi fossi sposata, di amare un marito o i bambini che verranno e gli amici che ci saranno, non importa ma amare così perché credevo che lui mi amava e quindi potevo essere sicuro che qualcuno mi ama e quindi bastava che io amassi così come Lui ama me, così insomma, con questa sicurezza amare anche gli altri. Io tutto in un momento ho sentito questo e ho sentito che Chiara amava così, tanto che non vedevo neanche quasi più Chiara che avevo davanti perché era forte, forte che Dio gli faceva dire. Vedevo come Dio le faceva dire queste cose. Natalia tornò a casa felice! Nei giorni dopo quell’incontro aveva l'impressione di camminare non più in strade strette e piccole, ma come fosse su un aereo, alzata da terra; senza più paura di essere offesa da qualcuno, ma vedeva soltanto la gioia di dare amore a tutti sicura dell'amore di Dio. Così a casa, al lavoro in ufficio, anche se non si sentiva amata, Natalia era decisa ad amare ugualmente fino a quando non l'avrebbero riamata. Aveva infatti l'anima ricca di amore per tutti e questa grande luce sapeva che veniva da Chiara, da quel suo incontro con lei. .. Natalia era una ragazza molto molto timida, si vergognava di incontrare le persone. Andò ad aprirle la porta Chiara e sembrava proprio che la stesse aspettando. Pensava di trovarla indaffarata (impegnata) con tutti i bambini della scuola, ma appena questi si misero a riposare un po', Chiara accompagnò Natalia in un salottino e iniziò a chiederle a interessarsi di lei, della sua famiglia, facendosi raccontare tutto della sua vita, di quello che faceva. Poi le raccontò che era iscritta all'università di Venezia che per via della guerra non poteva frequentare, ma appena possibile avrebbe continuato, anzi si offrì di preparare anche lei, Natalia all'università dicendole : "Ti preparo io anche se ti mancano gli anni per poterci andare e hai fatto solo studi commerciali". Natalia non si era mai sentita amata così tanto da una persona, solo Dio pensava, era capace di tanto amore. Natalia Allora ho preso coraggio, ero timida timida, però dico: "Ma senti Chiara, ma quel giorno che io sono venuta a sentirti e che ti ho incontrata per la prima volta tu mi hai dato una grande luce, mi hai convinta che Dio è amore, ma non solo convinta ma l 'ho sentito che era così, che io sono andata a casa felice e avevo amore per tutti. Ma senti, ma perché - dico io - perché non predichi, perché non le dici a tutto il mondo queste cose, che tutti sarebbero felici perché tutti sarebbero come me, felici di sapere quelle cose. E lei mi ha detto: "Guarda noi prediche non ne facciamo, è meglio di no, perché noi dobbiamo essere, dirlo noi con la nostra vita al mondo, non tanto con le parole, al mondo, a quelli che ci passano vicini, che Dio è amore" e poi dice: "Sì, dobbiamo fare, è Gesù che ha portato l'amore sulla terra e noi dovevamo testimoniare che Gesù è stato l'amore sulla terra". "Ma come dico che Dio è 3 Natalia, la prima compagna di Chiara ci racconta… Ano 2006 amore?". Allora lei dice: "Sì, guarda cerchiamo di fare ogni momento e di amare tutti come ... come farebbe Gesù e di amare tutti come Gesù li amerebbe al nostro posto perché Gesù è l'amore sulla terra". Io lì pensavo e sentivo che questo era possibile e ogni momento cercare di fare quello che penseremmo che Gesù farebbe al nostro posto. Allora e…dopo dico: "Chiara, ma senti, ma se facciamo così arriveremo a tutto il mondo?". "Ma certo - dice - che arriveremo a tutto il mondo. Perché sai, dice - Napoleone ha conquistato mezzo mondo, ma poi cosa è rimasto di Napoleone? Niente. Però i santi, quelli che hanno fatto quello che avrebbe fatto Gesù alloro posto loro, aiutano, anche dopo morti aiutano gli altri ad amare, vedrai che sarà così". Vedi - dice - se tu butti un sasso nell'acqua e se non ci fossero gli argini i cerchi concentrici vanno all'infinito, così è se tu fai un atto d'amore come Gesù farebbe al tuo posto. Il tuo atto d'amore va all'infinito perché l'amore divino è così, è all'infinito": Allora, uh che bello... Natalia era incantata da tutto ciò che Chiara le aveva raccontato, tutto le sembrava possibile. Tornò a casa con la certezza che poteva anche lei amare in quel modo, perché Chiara lo aveva fatto con lei. Le venne subito il desiderio di provarci con la mamma, le sorelle... anche le persone che le passavano accanto, anche loro, capiva, erano amati così da Dio e voleva amarli tutti fino a quando lo avrebbero capito e sentito. Natalia Da quel momento la vita è diventata diversa. Anche in famiglia, non è stato facile subito, perché l’uomo vecchio, sai com’è, tornava, ma subito subito questa luce non mi ha mai abbandonata e poi sono andata sempre da Chiara, da quel giorno tutti i momenti, o nei rifugi in tutti i momenti che era possibile andavo da Chiara. Perché Chiara mi insegnava sempre di più ad amare così, ma non solo io, anche Dori dopo e poi le altre, le altre… Adesso non vi racconto la storia delle altre quando hanno incontrato Chiara, ma io vi ho raccontato la mia. Ecco. E vedi che poi Chiara mi ha dato una Parola di Vita. Lo sanno loro,no? Sì, ecco. La mia parola di vita è: “Una sola cosa è necessaria”: amare. Vero? L’amore. La felicità di amare… sono stata sempre felice, dopo ero sempre felice e potevo dare la felicità a tutti, sai, dove andavo. E se non c’era veniva dopo e mi mettev… e domandavo a Gesù: cosa fare e subito Lui ti… Così insomma, poi la sapete. Poi tutti abbiamo imparato da Chiara perché quello che ho imparato io allora, allora lo avete imparato tutti anche voi, vero? E quindi, ecco… Grazie, pope, grazie. 4