Il ruolo professionale nella relazione educativa (Dario Fortin)
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Il ruolo professionale nella relazione educativa (Dario Fortin)
ANNO ACCADEMICO 2010/2011 [email protected] [email protected] 1 ACCOGLIENZA TEMA E OBIETTIVI del modulo METODO del modulo ESERCITAZIONE: conoscenza Pausa AUTOPRESENTAZIONE PATTO FORMATIVO [email protected] 2 PRIMA ATTIVITA’ DEL “CORE COMPETENCE” DELL’EDUCATORE - Crisafulli F., Molteni L., Paoletti L., Scarpa P.N., P.N., Sambugaro L., Giuliodoro S., Il “core “core competence” competence” dell’educatore professionale. Linee di indirizzo per la formazione, Unicopli, Unicopli, Milano 2010 [email protected] 3 centratura sul tema dell’Educazione a partire dall’ ”Accoglienza” (core competence) o conoscenza maggiore di fronte ad un quadro: ◦ di disorientamento del mondo adulto, ◦ di Politiche sociali arretrate rispetto ai nuovi bisogni delle famiglie ◦ di paura (per violenze fisiche o verbali, separazioni, mancanza di sicurezza), ◦ di ambivalenze di genitori e figli nei cfr. dell’Educatore: aspetti che chiamano e respingono, che tirano dentro e mettono fuori dalla relazione: atteggiamenti ostacolanti la relazione Diventa importante: ◦ Dotarsi di uno sguardo educativo nell’intervento preventivo e di cura delle famiglie a rischio ◦ aumentare la consapevolezza del proprio ruolo educativo nella quotidianità della relazione ◦ sviluppare climi di collaborazione con colleghi (da utilizzare nel lavoro d’equipe e nel lavoro di rete) [email protected] 4 Dal PPI-Paradigma Pedagogico Ignaziano ◦ (cfr. “Ratio Studiorum” dei padri gesuiti, 1599) Al ciclo dell’apprendimento esperienziale ◦ di David Kolb (1975): [email protected] 5 Conoscenza dei propri desideri e timori nel ruolo educativo (conoscenza maggiore tra componenti del gruppo classe) ◦ Esperienza 1: in quanto professionista dell’educazione: VORREI CHE TU mi dicessi che…. NON VORREI CHE TU mi dicessi che…. (Cfr. Manes, p.25 riadattato) [email protected] 6 Condivisione in grande gruppo presentazione più completa di sé (nella propria famiglia, luogo di lavoro, miei punti di forza e debolezza) tenendo conto dei sentimenti che provo in questo momento: dai timori e dalle speranze emerse in coppia [email protected] 7 Valutazione del gradimento della prima mezza giornata formativa, attraverso un “posizionamento fisico” in una scala tra il massimo livello di soddisfazione e il minimo livello di soddisfazione [email protected] 8 ACCOGLIENZA RIASSUNTO (e lettura) ESERCITAZIONE: con metodo autobiografico Pausa CONDIVISIONE: aspetti fondamentali del ruolo nella relazione educativa ASPETTATIVE SUL MASTER [email protected] 9 Il ramo e gli occhiali (Milani, 1993, pp.36-38) Consapevolezza di corpo, mente, spirito Consapevolezza dei modelli educativi genitoriali interiorizzati Ricordo biografico per esercitare empatia (Bettelheim, 1988, p.28) [email protected] 10 Prescrizione, direttività, giudizio ? Facilitazione all’autonomia, autodirezionalità, autoprescrizione, non giudizio Contatto, autenticità, rispetto interpersonali, comunicazione, comprensione, reciprocità Spazio: vicinanza – lontananza Intensità: fratellanza, amicizia, gratitudine, riconoscimento [email protected] 11 DEONTOLOGIA: DEONTOLOGIA responsabilità, doveri PRINCIPI E VALORI ETICI ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ Professionalità Utente Equipe di lavoro Datore di lavoro Società [email protected] 12 Disponibilità Comprensione entropatica La sfida della “messa alla prova” prova Tra coinvolgimento e distanza pedagogica Autorevolezza [email protected] 13 Il linguaggio delle cose concrete Essere esempio di intenzionalità Il transfert pedagogico [email protected] 14 EDUCATORE come: SPECIALISTA nell’ antispecialismo REGISTA che non ingombra la scena [email protected] 15 Cosa mi aspetto dal Master? Cosa mi aspetto da me stesso/a in questo Master? [email protected] 16 -Fortin D., Un ruolo professionale per l’educatore autorevole, in: Barnao C., Fortin D., Erickson, Trento, 2009, pp. 181181-201 Accoglienza e autorità nella relazione educativa, Erickson, -Milani P., Progetto genitori. Itinerari educativi in piccolo e grande gruppo, Erickson, Erickson, Trento 1993 -Bertolini P., Caronia L., Ragazzi difficili, pedagogia interpretativa e linee di intervento, La Nuova Italia, Firenze, 1993 -Bettelheim B., Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, Milano 1988 - Crisafulli F., Molteni L., Paoletti L., Scarpa P.N., P.N., Sambugaro L., Giuliodoro S., Il “core “core competence”” dell’educatore professionale. Linee di indirizzo per la formazione, Unicopli, Unicopli, competence Milano 2010 ANEP Associazione Nazionale Educatori Professionali, Il codice deontologico, Bologna 2002 -Zucconi A., Howell P., “La Promozione della Salute - Un approccio globale per il benessere della persona e della società”, La meridiana, Molfetta 2005 Kolb. D. A. and Fry, R. (1975) 'Toward an applied theory of experiential learning;, in C. Cooper (ed.) Theories of Group Process, London: John Wiley. Schön, Schön, D. (1983) The Reflective Practitioner, New York: Basic Books [email protected] 17