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JACOpO bOSChInI
Regista teatrale, drammaturgo e teatro terapeuta, si diploma nel 1999
in regia teatrale presso la Scuola d’arte drammatica ‘Paolo Grassi’ di
Milano. Finiti gli studi, fonda la compagnia teatrale Anello di Moebius,
che negli anni si distinta per l’originalità delle sue produzioni, come il
teatro nelle case private. nel 2005 è tra i soci fondatori della Cooperativa AttivaMente, di cui è anche direttore artistico. nel 2010, AttivaMente ottiene il riconoscimento di residenza teatrale presso il
teatro Sociale di Como, nell’ambito del progetto etre - esperienze
teatrali di Residenza della Fondazione Cariplo. oltre a scrivere e dirigere spettacoli teatrali, fortemente impegnato in numerose attività
sociali, lavorando come teatroterapeuta in varie comunità, carceri e
centri di aggregazione. All’attività in Italia, ha affiancato un progetto
ad Addis Abeba dove ha realizzato, per conto dell’ong Il Sole, dei laboratori di teatro per bambini vittime di abusi sessuali, spinto dalla
convinzione che il recupero passi anche attraverso l’attività artistica.
ATTIvAMEnTE
nata nel 2005, si prefigge di ‘fare cultura per fare società’, attraverso
la produzione di spettacoli teatrali, la prevenzione e contrasto a differenti forme di disagio sociale, quali l’abuso di sostanze stupefacenti
e altre dipendenze, la prevenzione del fenomeno della dispersione
scolastica e laboratori di formazioni legati alla teatro terapia e più in
generale alla comunicazione. la cooperativa sociale AttivaMente si
avvale di una lunga esperienza nel campo della produzione teatrale,
in quanto è stata costituita dai soci dell’associazione culturale Anello
di Moebius, nata a Como nel 1999. nel 2010 ha ottenuto il riconoscimento di Residenza teatrale torre Rotonda nell’ambito del progetto
etre, stringendo il legame con il teatro Sociale di Como.
tra gli spettacoli prodotti negli ultimi anni da Anello di Moebius e AttivaMente, si ricordano: Sintaxi dei casi (1999), Ticchio e Gastone a Roccaverde (2000), Alle radici dell’urlo (2001), Gli ultimi sette giorni di
Pattumopoli (2002), 1345 aprile 23 ora sesta (2003), 130 giorni di carta
(2004), Cafè Tango (2005), iMozart (2006), Cereka na Abeba (2007),
Dopo di me il nulla (2008), Cascasse il mondo (2009). nel 2010: 87tasti,
Girotondo, Tutti i colori del buio, Clandestino (in casa). nel 2011: I Mille
e una storia.
destina il 5 per mille al teatro sociale di como-aslico
per sostenere la cultura e l'attività del tuo teatro
È sufficiente inserire nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale
della nostra associazione 02993490156
TE A TR OSO C IAL EC O MO .I T
la stagione notte 2010/11 è realizzata con il contributo di
con il sostegno di
Ministero per i Beni
e le Attività Culturali
si ringrazia
Società Palchettisti
del Teatro Sociale
Provincia di Como
Assessorato alla Cultura
Comune
di Como
con il patrocinio di
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Una sola paura è realmente e disperatamente insopportabile:
la paura dell’invincibilità del male
Zygmunt Bauman
Biancaneve ha un fiocco rosso tra i capelli soffici e ben pettinati.
Biancaneve ha un corpetto azzurro che le avvolge le spalle, e maniche a sbuffo.
Biancaneve ha una gonna gialla e ampia, che le copre le caviglie.
Biancaneve, e nemmeno i sette nani lo sanno, sotto la gonna nasconde mutande
di pizzo.
Biancaneve ha le mutande di pizzo racconta una storia dura, cruda, violenta, grottesca, sui semi del male che si annidano in ogni persona.
Biancaneve ha le mutande di pizzo racconta di come questi semi, ben nascosti
dietro a maschere buone e sorridenti, siano sempre pronti a germogliare, non
appena le circostanze lo permettono.
Biancaneve ha le mutande di pizzo racconta di come l’inferno siamo noi.
Perché nessuno è come appare.
Neppure Biancaneve.
TEATRO SOCIALE
venerdì, 15 aprile 2011 - ore 20.30
con
Stefano Dragone, Eleonora Giovanardi
Lorenza Pisano, Valentina Amoretti
Regia e drammaturgia
Jacopo Boschini
Scenografie e costumi
Alice Asinari
Musiche
Blue Silk
Videoproiezioni
Light designer
Davide Scipioni
Aiuto regia
Davide Marranchelli
Produzione
Cooperativa AttivaMente - Residenza Torre Rotonda, Como
nell’ambito di
nell’ambito del progetto
‘Mi aspetto rispetto’ - Assessorato alle Pari Opportunità, Comune di Como
CTL
Anna e Gioele sono una coppia da favola. Lui è un giovane e brillante architetto.
Lei un’affascinante e determinata imprenditrice con un ricco futuro davanti a
sé. Ma una notte, proprio quando Gioele è partito per un importante viaggio
d’affari, lo squillo del telefono sveglia Anna. È la voce di una donna, piegata dal
dolore e dalla disperazione, che chiede di essere salvata dalla propria dannazione. Una richiesta d’aiuto a cui Anna non sa opporsi e che la porta ad incontrare
la misteriosa Amanda. Anna si immerge così nel mondo oscuro e violento di
Amanda, un mondo dal quale potrà tornare solo pagando il prezzo più alto.
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