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relazione terravecchia ultima stesura sorgi

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relazione terravecchia ultima stesura sorgi
COMUNE di ORTONA
Medaglia d’Oro al Valore Civile
PROVINCIA DI CHIETI
3° SETTORE – ASSETTO E GESTIONE DEL TERRITORIO
========================================================
C.F. 00149620692
Via Cavour,24 – C.a.p. 66026
Tel. 08590571 – Fax 0859068404
www.comune.ortona.chieti.it
“Piano Particolareggiato del Quartiere Terravecchia”
RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
STAFF TECNICO:
Progettista:
Consulente per la Relazione Storico-Urbanistica:
Collaboratore alla progettazione e Responsabile del procedimento:
Collaboratore alla progettazione:
Consulenti alla progettazione:
1
Arch. Antonio Sorgi
Dirigente del Settore III°
Dott. Tito Viola
Responsabile
Biblioteca Comunale
Arch. Margherita Fellegara
Arch. Filippo di Nardo
Arch. Massimiliano Caraceni
Arch. Giovanni Totaro
QUARTIERE TERRAVECCHIA
PERCORSO DI LETTURA NELLA
DOCUMENTAZIONE STORICA
A cura di Tito Vezio Viola
Direttore della Biblioteca Comunale
Giusta Determinazione Dirigenziale Settore IV n. 156/2002
2
Il criterio che ha orientato la composizione della presente relazione è stato
quello di tessere, in modo il più possibile organico, le fonti bibliografiche e
documentarie in possesso delle sezioni storiche della Biblioteca Comunale e
dell’Archivio Storico Comunale.
Infatti:
- gli studi pubblicati esistenti consentono, nella loro tessitura, di
avere un quadro sostanzialmente unitario dei piani storici del
quartiere, ancorché con variabili livelli di profondità;
- essi hanno permesso di estrapolare dei percorsi di lettura, utili allo
scopo per il quale questo lavoro è finalizzato;
- essi costituiscono un sistema di allegati di riferimento, arricchiti da
consistenze bibliografiche, che permettono un livello di
approfondimento sufficiente a illustrare le dinamiche storiche del
quartiere.
Accanto alla composizione ragionata delle fonti bibliografiche, si è
provveduto ad un lavoro di ricerca diretta di archivio e documentaria, al fine
di contestualizzare gli elementi storici e permetterne alcuni punti di lettura
parziali, ma significativi, proponendone collegamenti con la realtà attuale, in
particolare:
- indicatori relativi alle modifiche demografiche recenti per un periodo
di 25 anni ( 1975-1999);
- indagine di tendenza sugli interventi pubblici nel quartiere, ripartiti
per tipologie, nel periodo 1861-1938
- alcuni indicatori e materiali, in occasione del progetto “LA città dei
bambini”, riguardanti le “memorie” e i sedimenti nell’immaginario di
singoli elementi del quartiere da parte delle giovani generazioni.
3
CONFIGURAZIONE
La configurazione del quartiere di Terravecchia, nella sua stratificazione
ancor oggi visibile, è aderente alla particolare conformazione della collina
ortonese della quale occupa la parte nord.
“La collina è lunga, protesa da sud a nord verso il mare che la bagna anche
dal lato est. In età pre romana ed anche romana , la collina avanzava di
circa duecentro metri nel mare verso nord” (A. Falcone)
I segni che portano a questa ipotesi, convalidata anche da ritrovamenti
archeologici citati dal Romanelli, riguardano la collocazione del porto in
evidente posizione protetta, all’interno di un ampio seno disegnato da Punta
Ferruccio e dalla necessaria corrispondente punta della collina ortonese.
L’area si ipotizza sia il prolungamento di un antico villaggio il illirico-frentano,
citato da Strabone per il suo porto nel libro V della sua Geografia,
stabilizzata successivamente sul perimetro della urbs romana, anche se
“poiché la città romana non era originata da un castrum ma semplicemente
dall’allargamento del preesistente villaggio frenano, non possono
evidentemente rintracciarsi né il decumano né il cardo…” ( cit.)
Le uniche fonti certe di questo periodo, oltre alcuni frammenti delle
“Origines” di Catone che ne fanno risalire il nome dal vocabolo “oros”, cioè
sasso), sono epigrafi romane citate dal Romanelli tra cui una in cui si parla
di “collegium fabrum lanariorum et navicularium” , probabilmente una sorta
di corporazione portuale dedita alla fabbricazione di panni per le vele.
Terravecchia si definisce per come la conosciamo nella sua struttura nel
periodo medievale ( individuabile nella zona tra il parco Ciavocco e C.so
Matteotti) e tardomedievale nella restante fascia fino alla Passeggiata
Orientale, ed è dunque nel periodo svevo che assume la attuale
configurazione di base. Il suo allargamento avviene nel periodo
rinascimentale aragonese e poi farnese, legata ad esigenze di difesa ( le
mura caldoriane definiscono nuove aree espanse verso “Terranova”).
In base a questa nuova riorganizzazione territoriale il peso della presenza
porto aumenta e orienta verso una nuova relazione con il quartiere,
determinata dal suo spostamento dalla zona a ovest della collina – detta “lo
Scalo” – al suo versante est dopo la distruzione avvenuta nel XV secolo da
parte dei veneziani.
Il sistema viario interno era costituito da un sistema di vicoli,
sostanzialmente come l’attuale, e dall’asse “Strada grande di Terravecchia”
– attuale Corso Matteotti- , mentre la struttura abitativa era formata da
case di uno o due piani, ad eccezione delle case Palazziate dove abitavano le
4
famiglie nobili risalenti al Medioevo, mentre i nobili di origine più moderna,
legate ai commerci e alle nuove colture, si erano stabilite nella successiva
espansione verso terranova.
DOCUMENTAZIONE ACQUISITA AL TESTO
- A. M. Piermatteo. Ortona nel primo periodo del dominio borbonico
(1736-1770). Chieti,1974. pp. 133,134,135,136,137,138
- M.L. Orlandi. Mappa archeologica del territorio di Ortona. Chieti,
1993. pp. 53,54.
- A. Falcone : la Ricostruzione urbanistica. In “Ortona nel settecento”.
Ortona, s.d. pp. 46,47,48,49,50,51,52,53,54,55.
Foto 1) Planimetria storica
5
Foto 2) Planimetria storica
Foto 3) Planimetria storica
6
Foto 4) Planimetria storica
Foto 5) Planimetria storica
7
ELEMENTI ARCHITETTONICI
Gli elementi architettonici intorno ai quali Terravecchia disegna il suo respiro
storico ed i suoi assi di riferimento sono
-
Mura caldoriane
la Cattedrale di S. Tommaso
Il Castello Aragonese
Palazzo Farnese
Essi accompagnano l’evoluzione del quartiere segnando, con la loro
presenza, gran parte degli eventi documentati che lo hanno caratterizzato,
sia sul piano politico che amministrativo e sociale, e li assumeremo come
espediente iniziale per un primo inquadramento documentario.
Foto 6) Corso Matteotti
8
Foto 7) Vicoli del Centro Storico
Le mura caldoriane
Se fin dai tempi più antichi Ortona ebbe la caratteristica di città fortificata, è
successivamente al 1435 che si avvia il rinforzo delle mura esistenti e il loro
ampliamento per opera del condottiero Giacomo Caldora, al quale la città
era stata data in feudo da Renato I D’Angiò.
Caldora non soltanto provvide a rinforzare la cinta, ma anche ad ampliarla
verso sud-est, permettendo uno sviluppo urbanistico nuovo all’interno delle
mura, oltre la vecchia cinta originaria di Terravecchia.
La mappa “agostiniana” del 1583 ( Pacichelli, 1703), mostra come l’opera
muraria definisca l’urbs, e Terravecchia ne sia il vertice nord addossata al
castello. Le mura erano provviste di sei porte, delle quali interessano
direttamente il quartiere due della Marina ai lati del Castello, e porta della
Bucciaria , anche del Carmine come verrà chiamata nel secolo successivo
con la costruzione del Convento dei Carmelitani. Questa porta è ancora
presente nel 1799, come attesta un disegno pubblicato nel volume
“G.Bonanni – Ortona resiste ai francesi- 1900”, dove si attestano alcuni
elementi ancora presenti in quel periodo.
Le mura furono per larga parte abbattute nel 1868, dopo l’Unità d’Italia,
quando Ortona fu dichiarata “comune aperto”.
9
Attualmente delle mura sono visibili alcuni spezzoni tra via Marina e Via
d’Annunzio, dove a circa sei metri d’altezza è presente una madonna
acefala in posizione seduta con il bambino in braccio.
(Per approfondimenti cfr. allegati e bibliografia)
DOCUMENTAZIONE ACQUISITA AL TESTO
-
E.Giannetti, T.V.Viola [et alii] : Passeggiando per Terravecchia. Ortona, s.d.
pp. 2,3,4.
Palazzo Farnese
Fu fatto edificare da Margarita D’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V e
moglie di Ottavio Farnese, su progetto dell’architetto Jacopo della Porta.
La prima pietra del palazzo, a forma quadrangolare di m. 49, 50 di lato, fu
posta il 12 marzo 1584 alla presenza di Mons. G.D. Rebiba, primo Vescovo di
Ortona. La costruzione si interruppe nel 1586, subito dopo la morte di
Margarita avvenuta nel gennaio di quell’anno.
Nei secoli XVII e XVIII il Palazzo fu sede del Sovrintendente dei beni
farnesiani per l’Abruzzo e nel 1582, in seguito a una enorme frana, la sua
parte orientale rovinò nella sottostante scarpata.
Passato nel 1795 in proprietà della famiglia Berardi fu ceduto al Comune
negli anni 70’ e restaurato a cura della Soprintendenza ai Beni Architettonici
per l’Abruzzo.
DOCUMENTAZIONE ACQUISITA AL TESTO
- A.Falcone,N.Iubatti. Ortona : Itinerario turistico culturale. Ortona, 1980.
pp. 8,9,10.
- F.P. Recchini : Ortona novellamente autonoma nei Lanoy e nei Farnesi. In
“Appunti cronologici per la storia di Ortona a Mare”. Ortona, 1909.
pp.84,85,86,87,88,89,90,91,92
10
Foto 8) Palazzo Farnese
Castello Aragonese
Lo studioso Carlo Perogalli ne ha parlato come “l’esempio meglio definito di
castello abruzzese appena dopo la metà del Quattrocento”, tanto che il
Ministero per i Beni Ambientali e Culturali lo inserì (1987) tra i quattordici
beni architettonici abruzzesi da salvare.
Fatto costruire da Alfonso d’Aragona tra il 1450 e il 1470 per consolidare le
difese costiere dopo una incursione veneziana contro lo scalo e il borgo
marinaro, sorge probabilmente su fortificazioni preesistenti fino al periodo
romano, come mostrano alcune suppellettili fittili e bronzee rinvenute nei
pressi e catalogate dalla Soprintendenza Archeologica di Chieti.
Della sua originale struttura restano poco più della metà delle mura
perimetrali e le due torri che guardano verso la città. Le due torri orientali,
invece, sono crollate nel 1947 a seguito di una enorme frana che aveva
interessato il promontorio su cui era stato costruito il castello.
DOCUMENTAZIONE ACQUISITA AL TESTO
- E.Giannetti, T.V.Viola [et alii] : Passeggiando per Terravecchia. Ortona, s.d.
pp. 6,7,8.
11
Foto 9) Il Castello Aragonese
Cattedrale di S. Tommaso
La struttura religiosa iniziale fu eretta nel primo secolo dopo Cristo sui resti
di una probabile area di culto pagana, e dedicata Santa Maria Regina degli
Angeli. Successivamente fu ricostruita dopo il terremoto del 1125 per essere
dedicata, dopo il 1258, all’Apostolo Tommaso di cui custodisce i resti. La
chiesa ebbe una serie di ricostruzioni derivate da vari eventi distruttivi e
rifacimenti ( dall’incendio dei Turchi del 1566 fino al rifacimento ultimo dopo
gli eventi bellici del 1943 quando i guastatori tedeschi, la mattina del 21
dicembre, fecero saltare la torre dell’orologio).
Oltre ad alcune strutture architettoniche che testimoniano l’antichità
dell’edificio, si conservano i due portali in pietra: il primo, scolpito nel 1312
dall’ortonese Nicola Mancino è stato danneggiato nel 1943; il secondo, di
epoca precedente, è tuttora integro.
Per quanto riguarda i riconoscimenti ecclesiastici sul finire del 1570, con la
nomina di Mons. G. Rebiba a Vescovo di Ortona, ottenne la dignità di
cattedrale, e nel 1859 – con bolla di Pio XI – fu insignita del titolo di
Cattedrale.
DOCUMENTAZIONE ACQUISITA AL TESTO
- A.Falcone,N.Iubatti. Ortona : Itinerario turistico culturale. Ortona, 1980.
Pp.20,21.
12
Foto 9) La cupola di San Tommaso
Foto 10) Foto storica
della Facciata di San Tommaso
13
CASE PALAZZIATE ED ALTRI ELEMENTI RILEVANTI
Pur restando il quartiere caratterizzato dalle economie del porto, e dunque
dalla prevalente presenza di famiglie legate all’attività di pesca, già dal XVII
secolo, e ancor più nel XVIII, sorgono le “case palazziate”, come vengono
definite dall’Onciario redatto nel 1751.
Si tratta di palazzi a più piani appartenenti a famiglie di spicco di Ortona, con
“cortile e cisterna d’acqua”
Parte di esse è oggi ancora disponibile nel patrimonio urbano, insieme ad
una serie di stabili e architetture delle quali il Comune di Ortona ha chiesto,
negli anni 90’, l’apposizione del vincolo con apposito atto deliberativo. Essi
portano con sé un sistema di memoria non soltanto nelle facciate o nella
loro tipologia architettonica, ma anche in fregi e portali. Riportiamo di
seguito l’elenco degli edifici collocati nel quartiere.
Foto 11) Le case Palazziate
14
EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI – Corso Matteotti
La struttura, anche se ha subito diversi rifacimenti durante i secoli, si
presenta ancora nella sua forma originale con l’ampio cortile attualmente
utilizzato come palestra.
Di particolare importanza è il bellissimo portale in pietra arenaria, scolpita,
con ogni probabilità, tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.
FONDACI MEDIOEVALI – Piazza Plebiscito
Tre locali situati al di sotto del piano della piazza, parzialmente riempiti di
detriti, risalenti certamente al periodo medioevale. Particolarmente
interessanti risultano alcune strutture perfettamente conservate come: una
scala a chiocciola in pietra, un portale in pietra con arco a sesto acuto alla
cui sommità si trova uno stemma nobiliare pure in pietra, alcune finestre con
stipiti in pietra.
TORRE BAGLIONI – Via Gabriele D’Annunzio n. 4
Appartenne dapprima alla famiglia Bernardi, poi al Salzano De Luna e, agli
inizi dell’Ottocento, alla famiglia Baglioni che dopo l’Unità d’Italia si trasferì a
Chieti. La sua struttura, a forma quadrangolare, si ergeva ai margini della
cinta muraria nei pressi della Porta della Marina.
TORRE RICCARDI – Corso Matteotti n. 41
Torre risalente approssimativamente al XV secolo, l’unica parte rimasta del
palazzo della famiglia Riccardi cacciata da Ortona all’inizio del XVI secolo. La
sua alta struttura è visibile nel disegno della città risalente al 1590.
CAMPANILE DI S. FRANCESCO – Piazza Risorgimento
Torre campanaria della Chiesa di S. Francesco di epoca medioevale. Anche
se la parte inferiore ha subito profonde modifiche, si può ancora ammirare,
15
nella sua splendida semplicità, la parte superiore con le aperture per le
campane murate.
PALAZZO GRILLI – Corso Matteotti n. 74-78
Fatto edificare da un ramo della famiglia De Sanctis nel XVI secolo, il palazzo
presenta una interessante facciata con balconcini originali. All’interno, negli
ampi saloni, si trovano dei bei affreschi ottocenteschi attribuiti a Florideo
Cincinnati.
Nel 1807 il Barone Armidoro De Sanctis ospitò nel palazzo il re Giuseppe
Buonaparte in visita negli Abruzzi.
PALAZZO CORVI – Corso Matteotti
Palazzo della famiglia Corvi, originaria di Sulmona, trasferitasi in Ortona nella
prima metà del XVII secolo. La sua struttura, in parte restaurata, si fa
risalire alla fine del XVI secolo anche se il piano terra è di epoca certamente
precedente. Difatti esso, con ogni probabilità, faceva parte della struttura di
un convento trovandosi tuttora, lungo il corridoio di accesso, dei portali in
pietra recanti sugli stipiti dei motti in latino di chiara ispirazione religiosa.
In unno dei locali a piano terra, durante i lavori di restauro, è stata
rinvenuta una cisterna mentre al primo piano si conserva un magnifico
cassettone ligneo dipinto con motivi floreali.
PALAZZO VESIJ-CASTIGLIONE – Piazzetta dei Pescatori n.27
Palazzo della famiglia Vesij-Castiglione passato alla famiglia De Sanctis nella
prima metà del ‘700 quando Silvestro De Sanctis sposò Giacinta VesijCastiglione.
Il palazzo conserva interessanti elementi architettonici originali come il
portale in pietra e, all’interno del cortile, la cisterna con un magnifico anello
in pietra.
PALAZZO MANCINI – Piazza S. Tommaso n.17
E’ stato edificato all’inizio del XVI secolo, sul sito del Palazzo Riccardo, dalla
famiglia De Sanctis.
Anche se il palazzo è stato danneggiato dagli ultimi eventi bellici, di notevole
presenta ancora il bugnato angolare e due portali in pietra su uno dei quali è
ancora posto, perfettamente conservato, lo stemma gentilizio in pietra della
16
famiglia De Sanctis. Il palazzo alla fine del 1500 ospitò ripetutamente
Margarita d’Austria e in esso la duchessa morì nel gennaio del 1586.
VECCHIO EPISCOPIO – Via Episcopio n.6
Fu fatto edificare da Mons. Domenico De Dominicis all’inizio del XVIII secolo.
La sua struttura, conservata nella sua forma originale, è stata recentemente
restaurata a cura della Diocesi Lanciano-Ortona che ne ha fatto dono poi alla
Parrocchia di S. Tommaso.
PALAZZO PUGLIESI – Corso Matteotti n. 55-63
Dell’antico palazzo si conserva, per lavori recentemente eseguiti sull’intera
struttura, soltanto l’interessante facciata in mattoni.
La sua costruzione dovrebbe risalire intorno alla metà del XVII secolo. Nel
XIX secolo fu sede della scuola privata del dotto canonico Domenico Pugliesi
che fu anche Deputato al parlamento napoletano. Si ha notizia che in alcune
sale esistevano affreschi del pittore ortonese Arcangelo Ciampoli.
PALAZZO MIGNOTTI – Corso Matteotti n. 65-69
Palazzo della famiglia Mignotti, venuta in Ortona da Alessandria agli inizi del
secolo XVII, successivamente passata alla famiglia Mancini. Presenta una
interessante facciata in mattoni con un ordine di finestre circolari, unico
esempio dell’architettura ortonese.
PALAZZO ANDREA MATTEO DE SANCTIS – Corso Matteotti n. 60
E’ il palazzo originale della famiglia De Sanctis la cui costruzione si può far
risalire al XV secolo. Sul portale in pietra è ancora visibile una iscrizione in
cui si legge che il palazzo fu restaurato da Andrea Matteo De Sanctis (sec.
XVI). Sulla facciata restano diversi elementi architettonici, apparsi durante
recenti lavori di restauro, che testimoniano l’antichità del palazzo.
PORTALE ROSICA –Piazza S. Tommaso n.14
Anticamente di proprietà di un ramo della famiglia De Sanctis, passo’
successivamente ai Serafini i quali, nella seconda metà dell’ Ottocento
provvidero ad eseguire consistenti lavori di restauro.
Presenta tuttora un bel portale in pietra.
17
PORTALE PALAZZO QUATRARI – Piazza Risorgimento n. 4
Con ogni probabilità risale alla prima metà del XVI secolo. Quasi certamente
il palazzo appartenne alla famiglia Quatrari,originaria di Sulmona, stabilitasi
in Ortona nel XV secolo ed estintasi nella prima metà del XVI secolo.
Dal palazzo resta di interessante il solo portale in pietra.
PORTALE PALAZZO GERVASONI –Via Cavour n. 14
Il portale conserva parte della struttura muraria originale e un interessante
portale a bugnato risalente al XVII Secolo.
Appartenuto alla famiglia Gervasoni originaria di Bergamo, stabilitasi in
Ortona agli inizi del ‘600, passo’ in seguito alla famiglia Priori, poi ai De
Dominicis e infine agli Onofri.
PORTALE DI VIA MOROSINI – Via Morosini n. 14
Interessante portale in pietra simile a quello del Palazzo Rosica, con chiave
di volta con stemma nobiliare non identificabile in quanto irrimediabilmente
rovinato.Conserva anche un piccolo cortile in parte modificato.
DOCUMENTAZIONE ACQUISITA AL TESTO
- T. De Luca. Ortona antica : Archeologia e storia. Ortona, 1981.pp. 11,12.
- A. Falcone. Ricerca sulle “case palazziate” di ortona nel settecento.
Ortona,1984.pp. 4,5,6,7.
18
UNA INDAGINE DAI REGISTRI DEI
VERBALI DEL COMUNE DI ORTONA
1861 – 1938
E’ stata condotta una indagine nei Verbali del Comune di Ortona nel periodo
indicato, estrapolando gli oggetti che si riferissero a interventi a Terravecchia.
Questo per evidenziare, nel periodo successivo all’Unità d’Italia, le tipologie
di azioni amministrative nel quartiere.
Le tipologie individuate sono le seguenti
restauri stradali, pendii
Feste S. Tommaso
Accomodi Edifici
Accomodi Cattedrale S. Tommaso
arredi urbani e pavimentazioni
costruzioni nuovi edifici
funiculare
fognature
concessioni esercizi
Di seguito riportiamo: - tabulazione dei dati
- grafico di sintesi
In Allegato :
- elenco degli atti considerati.
19
TABULAZIONE PER TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
tipologia interventi
restauri stradali, pendii
Feste S. Tommaso
Accomodi Edifici
Accomodi Cattedrale S.
Tommaso
arredi urbani e pavimentazioni
costruzioni nuovi edifici
funiculare
fognature
concessioni esercizi
totali
tipologia interventi
1861 1862 1863 1864 1870 1884
1
2
restauri stradali, pendii
Feste S. Tommaso
Accomodi Edifici
Accomodi Cattedrale S.
Tommaso
arredi urbani e pavimentazioni
costruzioni nuovi edifici
funiculare
fognature
concessioni esercizi
totali
1
1889
1890 1891 1892
1
1
1
2
4
2
1
1
3
4
1893
restauri stradali, pendii
Feste S. Tommaso
Accomodi Edifici
Accomodi Cattedrale S.
Tommaso
arredi urbani e pavimentazioni
costruzioni nuovi edifici
funiculare
fognature
concessioni esercizi
totali
tipologia interventi
2
1885
1
1
1894 1890
1
4
1
2
1896
1
1
1
1
2
9
6
1
1
12
1
11
1897 1898 1899 1900 1901 1902
1
1
4
2
4
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
3
1
1
7
8
7
3
2
1
1
2
3
4
6
1903
5
4
1
5
1
3
1
1904
1905
1906
1907
2
3
2
2
1908 1909 1910 1911
1
3
2
2
1
1
1
1
1
3
2
9
1
1912
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
2
1
7
1
6
3
1
20
2
3
6
1
5
5
1
3
tipologia interventi
1913
restauri stradali, pendii
Feste S. Tommaso
Accomodi Edifici
Accomodi Cattedrale S. Tommaso
arredi urbani e pavimentazioni
costruzioni nuovi edifici
funiculare
fognature
concessioni esercizi
totali
tipologia interventi
restauri stradali, pendii
Feste S. Tommaso
Accomodi Edifici
Accomodi Cattedrale S.
Tommaso
arredi urbani e
pavimentazioni
costruzioni nuovi edifici
funiculare
fognature
concessioni esercizi
totali
1914 1915 1916 1917 1918 1919 1920 1921
1
2
4
1
2
2
1
1
2
1
1
1
3
3
8
1926 1927
1
3
1
1
1928 1929 1930
1
1
3
1
3
2
5
7
1931
1
2
1
4
2
11
1933 1935
1
1938
2
2
2
1
1
1
4
1925
2
1
1
1
1923
1922
1
2
1
1
1
3
1
2
3
1
1
1
1
1
7
1
2
1
4
2
1
9
2
21
5
1
1
3
1
Interventi totali anni 1861-1938
concessioni esercizi
restauri stradali, pendii
fognature
Feste S. Tommaso
funiculare
Accomodi Edifici
costruzioni nuovi edifici
OGGETTI
restauri stradali, pendii
Feste S. Tommaso
Accomodi Edifici
Accomodi Cattedrale S. Tommaso
arredi urbani e pavimentazioni
costruzioni nuovi edifici
funiculare
fognature
concessioni esercizi
arredi urbani e
pavimentazioni
N. COMPL
63
2
7
24
20
11
46
23
21
%
29%
1%
3%
11%
9%
5%
21%
11%
10%
22
Accomodi Cattedrale S.
Tommaso
Quartiere Terravecchia
Residenze
Confronto anni 1975 -
1999
Fonte : Stato Civile Comune di Ortona
Dai dati di confronto delle famiglie residenti e delle unità residenti, si
evince lo stato demografico del quartiere.
Le tabelle che seguono sono articolate per residenze anagrafiche ( vie e
piazze) e mettono a confronto due “fotografie” così da evidenziare le
variazioni.
STRADE
FAMIGLIE
RESIDENTI
1999
1975
1999
1975
P.Risorgimento
24
8
69
27
Luisa D'Annunzio
1
1
2
5
V. Caduti del Mare
2
0
10
0
V.della Cervana
9
6
22
17
V.Marina
51
87
139
309
V.del Porto
8
9
23
38
V.co Aramci
11
10
31
35
V.Arcangelo Ciampoli
26
23
76
66
23
V.Bonelli
7
16
14
38
V.Episcopato
3
2
8
6
C.so Matteotti
73
106
159
297
P.za Plebiscito
16
17
33
38
V.G.D'Annunzio
1
0
2
0
V.co Orologio
5
5
13
20
P.za S.Tommaso
13
12
26
48
V.L.Acciaiuoli
29
41
56
143
V.co Allegria
9
21
24
44
V.co Aurora
8
4
10
16
L.go S.Domenico
4
4
9
10
V.della Fortuna
6
11
14
24
V.Guicciardini
15
14
30
45
V.del Gusto
2
3
2
13
V.Morosini
21
30
37
96
V.dei Pescatori
1
0
2
0
V.Girata al Piano
12
14
26
39
L.go Riccardi
3
3
3
9
V.P.Orientale
53
57
133
174
24
TOTALE
413
504
- 91
- 18,05%
973
1557
- 584
- 37,5%
FAMIGLIE RESIDENTI - CFR 1999 1975
1000
504
413
500
0
1999
1975
1999
1975
1
2
413
504
25
Unità residenti - cfr 1999 - 1975
2000
1557
973
1000
1999
1975
0
1999
1975
1
2
973
1557
26
I MIEI LUOGHI IN CITTA’
Immaginari urbani della popolazione infantile e
giovanile
Dal 1996 l’Amministrazione Comunale di Ortona è impegnata nel progetto “La città dei
bambini”, in base alla Legge 285/97 “Disposizioni per la promozione dell’infanzia e
dell’adolescenza”.
Nelle varie annualità programmatiche larga fascia dei bambini e ragazzi di Ortona, in
stretta collaborazione con le scuole, hanno avviato percorsi di conoscenza e di
progettazione di aree e angoli della città, individuando, tra gli altri, il quartiere
Terravecchia come “Quartiere dei Giochi”.
Nel 2001, come attività parallela, è stato indetto un concorso di disegno tra i bambini e i
ragazzi di Ortona dal titolo “I miei luoghi in città”.
L’analisi dei disegni pervenuti mostra come il quartiere Terravecchia sia uno degli
elementi ricorrenti degli immaginari, identificando l’identità di appartenenza a prescindere
dal luogo di vita degli autori.
27
DOCUMENTAZIONE ACQUISITA AL TESTO
- Ortona: una citta’ per giocare. Mappa di Ortona realizzata dall’esperienza “La città dei
bambini” 1997-2000.
- Tito Vezio Viola . “Biblioteche e legge 285: Il progeto Ortona la città dei bambini” . In:
Sfoglialibro : La biblioteca dei ragazzi. Firenze, Dicembre 2000. pp. 24,25,26,27.
- Tito Vezio Viola . Relazioni e documenti sul progetto La città dei Bambini. In grigio. Atti
depositati presso la Biblioteca Comunale di Ortona. 2001.
vicoli
terravecchia
3%
faro
5%
paesaggi
21%
castello
24%
il mare
3%
pass. Orientale
10%
porto
5%
monumenti
6% giardini
8%
piazze
4%
composizioni
1%
s. tommaso
10%
Fonti Bibliografiche e documentarie prevalenti
Falcone, Antonio / Ortona nel settecento. Ortona,1968
28
De Luca,Tommaso / Ortona antica : archeologia e storia. Ortona,1981
Giannetti, Elio – Falcone, Antonio / Mappe, Carte, Disegni : Ortona tra il 500 e l’800.
Ortona, 1995
Falcone, Antonio – Imbatti, Nicola / Ortona : Itinerario turistico culturale. Ortona, 1980.
AA.VV. / Conoscere Ortona. Ortona, 1998
AA.VV. / Documenti sul secondo settecento in Ortona. Ortona, [1999]
Falcone, Antonio / Ricerca sulle case palazziate di Ortona nel settecento. Ortona, 1984.
Iubatti, Nicola – Di Lullo, Paride / Ortona e i traffici marittimi dal XII al XVII secolo.
Ortona,1987.
Di Lullo, Paride / Ortona città fortificata. Ortona,1990
Giannetti, Elio / Ipotesi di lettura di una mappa del XVI secolo. Ortona, 1993.
De Ritis, Beniamino / Ortona. Roma, s.d.
Recchini, Francesco Paolo / Appunti cronologici per la storia di Ortona a Mare. Ortona,
1909.
AA.VV. / Documenti sul seicento in Ortona. Ortona, 1997.
Falcone, Antonio / Ortona, fine Cinquecento : Margherita d’Austria e il Palazzo Farnese.
Ortona, 1972.
Romanelli, Domenico / Scoverte patrie di città distrutte, e di altre antichità nella regione
frentana [et…]. Napoli, 1809. In ristampa : D.Romanelli / Ortona. Ortona, 1990
AA.VV. / Ortona tra ottocento e novecento. Ortona, 1996.
Bonanni, Giovanni / Il palazzo Farnese in Ortona a Mare. Margherita d’Austria. Lanciano,
1897.
Piermatteo, Anna Maria / Ortona nel primo periodo del dominio borbonico ( 1736-1770).
Chieti, 1974 [tesi di laurea].
Orlandi, Marialuisa / Mappa archeologica del territorio di Ortona. Chieti, 1993. [tesi di
laurea].
E.Giannetti, A.Falcone, T.V.Viola [et alii] / Passeggiando per Terravecchia. Ortona, s.d.
Ortona: una citta’ per giocare. Mappa di Ortona realizzata dall’esperienza “La città dei
bambini” 1997-2000.
- Tito Vezio Viola . “Biblioteche e legge 285: Il progeto Ortona la città dei bambini” . In:
Sfoglialibro : La biblioteca dei ragazzi. Firenze, Dicembre 2000. pp.
Registro Stato Civile Comune di Ortona. Residenti. 1975
Registro Stato Civile Comune di Ortona. Residenti, 1999
Archivio Storico Comunale. Deliberazioni Consiglio Comunale ( contenute nel periodo
considerato)
Archivio Storico Comunale. Deliberazioni Giunta Municipale ( contenute nel periodo
considerato)
Archivio Storico Comunale. Deliberazioni adottate dal Podestà ( contenute nel periodo
considerato)
Ventura, Antonio /Il regno di Napoli di Piri Re’is : La cartografia turca alla corte di
Solimano il Magnifico. Napoli, 1990.
Legge 285/97 “La città dei bambini”. Atti documentativi depositati periodo 1997/2001.
29
30
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