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Immagine coordinata eventi enogastronomici

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Immagine coordinata eventi enogastronomici
1
Prototipo immagine coordinata
eventi enogastronomici
Analisi e studio dell’attuale sistema di comunicazione
e definizione di una nuova immagine coordinata
2
Credits
Elaborazione grafica Un Altro Studio
Testi Matteo Carboni e Paolo Canto
Gruppo di lavoro
Matteo Carboni Esperto di comunicazione visiva
Matteo Calzolari Presidente Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese
Paolo Canto Direttore Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese
Marco Tamarri Dirigente Comune di Porretta Terme settore eventi e cultura
UNIONE EUROPEA
Fondo Europeo Agricolo
per lo Sviluppo Rurale:
lʼEuropa Investe nelle zone rurali
3
Prototipo immagine coordinata
eventi enogastronomici
Analisi e studio dell’attuale sistema di comunicazione
e definizione di una nuova immagine coordinata
indice
1.Studio per la definizione dei principali eventi
enogastronomici presenti sul territorio
1.1 introduzione
5
1.2 L’evento come progetto di marketing territoriale
5
1.2.1 L’evento enogastronomico
6
1.2.2 Tipi di eventi enogastronomici e definizione
7
1.3 Rilevazione eventi
8
1.4 Valutazione quali/quantitativa evento enogastronomico
12
1.4.1 Scheda di valutazione di un evento enogastronomico
12
1.4.2 Valutazione degli eventi rilevati nel territorio dell’Appennino Bolognese
13
1.5 Individuazione eventi
20
2 Analisi del attuale sistema di comunicazione
17
degli eventi e relativa immagine di presentazione
2.1 Introduzione
18
2.2 creazione repertorio dell’immagine dei singoli eventi individuati
18
2.3 Comparazione grafica
21
3 Definizione di nuova immagine coordinata
25
3.1 il progetto grafico
27
3.2 elemento grafico di coordinamento di immagine
28
3.3 applicazione elemento grafico
32
3.4 variazione
36
Studio per la definizione dei principali eventi
enogastronomici presenti sul territorio
1.1 Introduzione
Forti della convinzione che le Strade dei Vini e dei Sapori
possano essere oggi una vera e propria opportunità di
sviluppo sia in termini di promozione territoriale che di
valorizzazione delle produzioni agroalimentari, crediamo
nell’importanza dell’integrazione delle diverse forme turistiche
ed enogastronomiche presenti sul territorio. Il territorio della
Strada dei Vini e dei Sapori dell’Appennino bolognese presenta
una moltitudine di offerte turistiche ed enogastronomiche di
qualità, ma completamente indipendenti le une dalle altre senza
integrazioni in termini di offerta.
La mancanza di coordinazione a livello progettuale conduce
troppo spesso alla realizzazione di eventi dispersivi, che vedono
penalizzata la promozione delle peculiarità locali in favore di
prodotti di diversa origine e tipologia, con il risultato di vedere
trasformati eventi dal grosso potenziale in mercati generici.
Si pensi alle sempre più frequenti feste di paese dedicate ad
un prodotto tipico della zona che vedono una scarsa, se non
a volte totale assenza di quel prodotto sia presso lo stand
enogastronomico sia all’interno del mercato dei prodotti. La
mancanza di tali prodotti ed al contrario la presenza di bancarelle
con prodotti di ogni genere ed origine, economicamente
conveniente nell’immediato, provoca nel lungo periodo
ripercussioni negative sull’immagine del territorio che perde valore
in termini di attrattività e di distintività. Pertanto, l’organizzazione
degli eventi dovrebbe prescindere da un coordinamento tra i
vari soggetti del territorio di riferimento, sia pubblici che privati,
al fine di evitare incongruenze, sovrapposizioni e migliorarne il
posizionamento sul mercato turistico.
La crescente necessità di misurarsi con mercati globali passa
soprattutto per una richiesta sempre maggiore di un alto grado
di organizzazione e cooperazione tra le parti, attraverso un’azione
coordinata di promo-valorizzazione.
Da qui la necessita di creare una valorizzazione in forma
coordinata del sistema eventi e relativo patrimonio
delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche,
dell’ambiente, della storia, della cultura e delle risorse umane
mediante un’offerta integrata che sia in grado di qualificare
il sistema economico. L’evento si trasforma nell’espressione
diretta, nuova e propulsiva di questa strategia aggregativa di
marketing territoriale.
1.2 L’evento come progetto
di marketing territoriale
L’organizzazione di eventi è un settore in costante crescita, tanto da essere divenuto una delle leve di comunicazione principali
da applicare nell’ambito del marketing e della comunicazione
integrata. Nell’ottica di una comunicazione efficace volta alla
promozione di una vasta area turistica come l’Appennino bolognese, il marketing applicato al territorio offre fertili contributi
per la valorizzazione dello stesso, poiché attiva le relazioni per
creare valore per i suoi pubblici di riferimento. L’organizzazione
dell’evento svolge una valida attività di supporto al marketing
territoriale, non solo in termini di comunicazione ma anche e
soprattutto con riferimento all’indotto economico e di promozione che ne consegue. Possiamo quindi confermare l’efficacia del
prodotto evento sia come strumento di comunicazione all’interno di un mercato in continua evoluzione sia come leva economica in relazione alla crescente domanda di turismo enogastronomico e rurale.
5
1.2.1 L’evento enogastronomico
6
Il progetto nasce dal voler approfondire il ruolo degli eventi
enogastronomici nella crescita culturale, turistica ed economica
dei territori e, in particolare, di quei territori come l’Appennino
Bolognese imbevuti di storia e tradizione e in cui è forte il ruolo
dei prodotti agroalimentari tipici e inimitabili, riconosciuti anche
a livello europeo attraverso marchi di qualità e originalità, e
specchio di un vivere sano e sicuro, in netta contrapposizione
con quella che è la sempre maggiore sensazione di “insicurezza
alimentare” causata dall’apertura dei mercati e dei confini, fisici e
non, tra i vari Paesi e le varie culture.
L’ event tourism è un segmento del turismo globale che si
è sviluppato nel corso di questi ultimi due decenni, in cui si
sta sempre più affermando il culinary tourism. Il turismo
enogastronomico è un nuovo modo di viaggiare che sta
conquistando un numero sempre crescente di persone alla
ricerca di sapori e tradizioni autentiche.
Il cibo quindi assume un ruolo nuovo, diventando il vettore di
una cultura e di valori legati al territorio di appartenenza: la
degustazione di un ottimo vino o di un saporito piatto tipico
rappresenta la strada migliore per entrare in contatto con il
territorio, per conoscerne il patrimonio storico artistico e per
capirne le tradizioni.
I piatti tipici e i vini locali diventano così protagonisti principali di
questa nuova forma di turismo in grado di costituire motivazione
primaria di viaggio...
Si può quindi affermare che una forma di turismo culturale che
appartiene a tutta le comunità, sempre che queste facciano parte
di un’importante destinazione turistica e che abbiano incorporato
cibi e bevande locali nel prodotto turistico. Questo concetto può
essere rappresentato molto bene in Italia che è ben conosciuta
per i suoi paesaggi, città e opere d’arte, ma forse ancor di più per
i suoi piatti tradizionali che variano da regione a regione e che
anch’essi raccontano storie e leggende.
In numerose regioni italiane la gastronomica tipica è vista
come parte fondamentale del patrimonio locale e la vendita di
produzioni agroalimentari può aiutare a promuovere e valorizzare
la propria identità diventando un’attrazione turistica. Il cibo
rappresenta un forte simbolo sia di qualità dello stile di vita sia di
autenticità, tanto che spesso viene utilizzato come tema centrale
per campagne pubblicitarie. È stato suggerito che la relazione
tra cibo e turismo rappresenta un’opportunità significativa
per la diversificazione rurale, la relazione tra cibo e turismo
ha bisogno di essere integrata in una strategia per lo sviluppo
economico locale massimizzando la leva socio economica tra
industria turistica e produttori agroalimentari. Si tratta quindi
di un incontro riflessivo tra la gastronomia e la cultura di un
particolare territorio che rappresenta una notevole opportunità di
utilizzo alternativo e diversificato del patrimonio rurale. In questo
ambito la gastronomia non viene identificata solo come prodotti
agroalimentari, ma comprende anche un’esperienza fatta di cibo,
vino, tradizioni e paesaggio.
Gli eventi enogastronomici sono sicuramente un importante
strumento di marketing territoriale per via della loro capacità di
attirare turisti, diffondere e migliorare l’immagine dell’area che
li ospita, attirare investimenti, attivando veri e propri processi di
rigenerazione economica all’interno dei territori.
Sempre più attuali sono gli studi sull’enogastronomia tanto da
far tendenza nel campo di ricerca nell’ambito sociologico che
antropologico.
Tale fenomeno sta interessando sempre più il settore turistico
dove si sta affermando il segmento enogastronomico. Varie sono
le definizioni che si trovano ma quella che ha fondato le basi è
stata introdotta nel 1998 da Lucy Long per esprime l’idea che
per conoscere approfonditamente altre culture è necessaria una
esperienza di degustazione dei cibi e dei vini locali.
Si tratta dell’obiettivo primario che il turista si pone, ovvero
di esplorare e degustare cibi e bevande per poter vivere
un’esperienza culinaria unica e specifica di quella destinazione.
1.2.2 Tipi di eventi enogastronomici
Con il termine generico di evento si suole indicare fin dall’antichità
ogni possibile avvenimento organizzato di carattere commerciale,
culturale, celebrativo, relazionale. Nello specifico per quel che
riguarda l’enogastronomia di possono individuati n. 9 tipologie tra
le più rilevanti:
Sagra
festa profana legata soprattutto alla celebrazione di prodotti della
terra.
Festa
religiosa o civile, giornata non lavorativa, sancita con il riposo, con
riti e cerimonie.
Convegno
qualsiasi gruppo organizzato, privato o pubblico, azienda, associazione di categoria, società scientifica o culturale che intenda
trasferire un messaggio, aprire un dibattito, sensibilizzare una
determinata sfera d’opinione su un problema specifico. Si tratta
in genere di incontri di studio che presuppongono una ricerca a
monte e tendono a un trasferimento di risultati e a un contributo
critico dei partecipanti.
Workshop
sessioni di lavoro di un numero ridotto di specialisti, destinato alla
discussione e approfondimento di un tema tecnico controverso o di
attualità.
Seminario
riunione di circa 50/100 partecipanti con specifica competenza, anche
differenziata ma accomunata da un preciso interesse su un tema di
formazione. Ha un programma di lavoro finalizzato all’arricchimento
della professionalità dei partecipanti.
Fiera
e/o mercato raduno di venditori ambulanti e di compratori, in passato specialmente di prodotti agricoli, che si svolge periodicamente in occasione di feste patronali e ricorrenze o settimanalmente
Street food
Festival
evento dedicato al cibo di strada.
festa popolare con un tematismo ben definito interpretato nelle
sue forme artistiche e culturali, a cadenza periodica.
7
1.3 Rilevazione eventi
Il processo di rilevazione degli eventi prevede le seguenti fasi:
-Definizione del periodo di rilevazione (mensile, stagionale, annuale)
- Analisi situazione geopolitica finalizzata alla definizione dei soggetti
promotori di eventi (proloco, consorzi, comuni, privati, ecc.)
- Richiesta informazioni ai soggetti gestori (mail, telefonate,)
- Rilevazione diretta attraverso il web ( web site, social,
8
Nel caso specifico del territorio dell’Appennino Bolognese si è
proceduto nel seguente modo:
- Invio mail richiesta ai Comuni attraversati dall’itinerario enogastronomico
- Invio mail di richiesta alle proloco
- Richiesta specifica ai consorzi di promozione turistica
(Appennino Slow, Montagna Bolognese)
In relazione alle risposte ricevute si è proceduto a definire una prima tabella degli eventi svolti nell’anno 2012, poi si è proceduto a completare
la rilevazione mediante una ricerca e analisi della promozione svolta nel web. Successivamente si è creata una tabella di rilevazione divisa per
mesi, data luogo di svolgimento, titolo dell’evento, tipologia di evento e soggetto gestore.
Mese
Data
Denominazione
Luogo
Tipologia
Gestore
Gennaio
22
Del maiale non si butta niente
Monzuno
Festa
Proloco
Marzo
4
Festa del maiale
Monghidoro
Festa
Comune
Aprile
6/8
Fiera agricola
Vergato
Fiera
Comune
Maggio
19/20
Fiera della cipolla
Grizzana Morandi
Fiera
Comitato
26/27
Festa agricoltura
Castiglione - Creda
Fiera
Comitato
31
Disfida del tortello di patate
Castiglione - Rasora
Sagra
Comitato
2
Festa della ciliegia
Grizzana Morandi
Festa
Proloco
3
Forni e fornai
Monghidoro
Festa
Comune
3
Festa del borlengo
Castel d'iano – Roffeno
Festa
Proloco
10
Festa agreste
Monzuno
Festa
Comitato
17
A gaggio con gusto
Gaggio Montano
Festa
Comitato
17
Festa del pane
Porretta
Festa
Comune
21/24
Sagra cinghiale
Grizzana Morandi Monteacuto
Sagra
Proloco
24
Festa ciliegia
Castel d'aiano - Labante
Festa
Proloco
Giugno
Mese
Data
Denominazione
Luogo
Tipologia
Gestore
9
Luglio
Agosto
24
Mercatino antichità e sapori
Vergato - Tolè
Mercato
Proloco
25
il suino semibrado
Monzuno
seminario
Macelleria zivieri
30
Sconti di gusto
Porretta Terme
Mercato
Comitato
1
Mangirò
Monghidoro - Lognola
Street food
Forno calzolari
1
Festa del fungo
Castel d'Aiano
Festa
Comune
8
Degustazioni vini e prodotti
Loiano
Street food
Comitato
11
Futa jazz&food
Pianoro
Street food
Comitato
15
Sagra porchetta
Caste di Casio – Badi
Sagra
Proloco
15
Lacinghialata
Granaglione
Sagra
Proloco
15
Sagra del cacciatore
Gaggio Montano
Sagra
Comitato
15
Sagra tortellino
Monghidoro - campeggio Sagra
Comitato
11/15
Festa dla batdura
Loiano
Festa
Proloco
20
Ecofesta
Gaggio Montano
Festa
Proloco
20/22
Festa bavarese
Lizzano in Belvedere
Festa
Proloco
20/22
Soul food street
Porretta
Street food
Svs appennino bo
27
Sagra cinghiale
Castiglione - Baragazza
Sagra
Comitato
1
Cena sotto le stelle
Loiano
Street food
Proloco
5
Sagra di cà del costa
Monghidoro
Sagra
Comitato
5
Polenta alla piana
Castiglione - Rasora
Sagra
Comitato
6
Fuoco Cucina con me
Bologna – Mercato della Street food
terra
Svs appennino bo
12
Grigliata sotto le stelle
Castel d'aiano – Villa
Festa
Proloco
19
Sagra zuccherino
Grizzana Morandi
Sagra
Proloco
26
Sagra pesce fritto
Castel di Casio – Badi
Sagra
Proloco
Mese
10
Settembre
Ottobre
Data
Denominazione
Luogo
Tipologia
Gestore
25/26
Festa gnoccatina fritta
Castel d'aiano – Villa
Festa
Proloco
25/26
Supermacceronata
Monterenzio
Cà di Bazzone
Festa
Comitato
25/26
Tipicamente
Monzuno
Mercato
Proloco
25
Bue allo spiedo
Monghidoro - Campeggio Sagra
Comitato
1
Chef al massimo...
Monzuno
Street food
Macelleria zivieri
8
Fira di sdazz
Sasso Marconi
Fiera
Comune
14/15
September fest
Loiano
Festa
Proloco
15
Stiancon con aieda
S. Benedetto v. S.
Sagra
Comitato
23
Sagra patata
Vergato - Tolè
Sagra
Proloco
30
Festa della patata
Castel d'Aiano
Sagra
Comune
7
Festa del tartufo e marroni
Monzuno - Vado
Festa
Comitato
7
Tartufesta
Castiglione
Festa
Proloco
7
Sagra castagna
Pianoro- Pian di Macina
Sagra
Comitato
6/7
Tartufo e cioccolata
Porretta Terme
Festa
Svs appennino bo
13/14
C'era una volta
Pianoro
Sagra
Proloco
14
Tartufesta
Monzuno
Festa
Proloco
14
Fiera del marrone
Loiano - Scascoli
Fiera
Comitato
14
Festa marroni
Monterenzio
Festa
Comitato
14
Festa castagna e borlengo
Castel d'Aiano - Labante
Festa
Proloco
20
Compleanno di gino
Bologna
Street food
Forno calzolari
20
Smarronata in piazza
Mazabotto – Pioppe
Sagra
Proloco
19/20
Tartufesta
Pianoro
Festa
Proloco
20
Festa castagna
Loiano
Festa
Comitato
Mese
Novembre
Data
Denominazione
Luogo
Tipologia
Gestore
26/27
Tartufesta Sasso
Sasso Marconi
Festa
Comune
27
Sagra del tortellino
Pianoro
Sagra
Proloco
27
Il pane nel bosco
Loiano
Sagra
Proloco
27
Sagra dei marroni
Monzuno – valle
Sagra
Comitato
27
Festa d'autunno
Monghidoro campeggio
Festa
Comitato
1
Tartufesta
Monghidoro
Festa
Comune
10
Maiale in graticola
Monghidoro
Festa
Futa point
Da una prima analisi appaiono evidenti le seguenti:
- Assenza di eventi nei mesi di dicembre e febbraio
- Assenza eventi specifici dedicati a prodotti eccelenti come: vino e uva,
formaggi, salmerino, salumi
- Assenza di eventi tecnici basati sull’enogastronomia workshop,
seminari, convegni
Non stati presi in considerazione tre tipologie di eventi
enogastronomici essendo promossi su scala nazionale o regionale e
comunque valutabili solo attraverso la singola gestione per azienda:
fattorie Aperte, cantine aperte e caseifici aperti.
11
12
1.4 Valutazione quali/quantitativa
evento enogastronomico
Il processo di valutazione di un evento prevede:
- definire quali i dati necessari
- stabilire come, quando e chi raccoglierà i dati
- definire come sarà l’analisi dei dati
Una volta definiti questi aspetti, ai fini di una corretta analisi
dell’evento è importante valutare:
- contenuti generali
- contenuti di valorizzazione enogastronomica
- organizzazione dell’evento
- comunicazione dell’evento
- valutazione generale
Precisiamo, inoltre che in funzione delle finalità di valutazione degli eventi e le finalità del soggetto che conduce lo
studio dovrebbero essere rilevati i dati inerenti:
- il controllo della redditività
- il monitoraggio delle responsabilità
- la finalizzazione degli obbiettivi
- le statistiche di partecipazione alle singole attività
- le cadute in termini economico e turistico
attività svolta, si è in grado di determinare un punteggio complessivo
di un evento. Inoltre la creazione di macro aree generiche e di singole
sottocategorie permette anche di creare subtotali personalizzabili in
funzione di eventuali analisi specifiche.
SCHEDA DI VALUTAZIONE EVENTI ENOGASTRONOMICI
Denominazione e tipologia evento
Sagra
Workshop
Festival
Street food
Festa
Fiera, mercato
Contenuti generali dell'evento
punteggio
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
a. Selezione delle tematiche
b. Coerenza rispetto alla tipologia di evento (sagra,street food, ecc.)
c. Qualità informazioni trasmesse (programma, location, ecc)
d. Tradizione/o innovazione
e. Qualità del programma e attività
Contenuti di valorizzazione enogastronomica
punteggio
f. Presenza delle produzioni agroalimentari locali e a marchio d’origine
g. Presenza vini locali e a marchio d’origine
h. Preparazioni e spettacolarizzazioni enogastronomiche (preparazioni, cotture,ecc.)
i. Presenza aziende qualificate
j. Presenza esperti di settore (giornalisti, blogger, ecc.)
k. Valorizzazione prodotto/prodotti evento (tartufo, carni, ecc.)
l. Valorizzazione vini (calici, etichette, manifesti ecc.)
Organizzazione dell’evento
punteggio
m. Affluenza pubblico
n. Organizzazione e allestimento stands
o. Organizzazione intrattenimento e animazioni
1.4.1 Scheda di valutazione
di un evento enogastronomico
p. Organizzazione logistica (parcheggi, accesso, ecc.)
q. Sistema prenotazioni
r. Qualità di cibi e bevende
s. Reperimento sponsor e finanziamenti
t. Qualità dell’organizzazione generale
La scheda riprodotta nella pagina seguente vuole essere un utile
strumento operativo per Consorzi turistici, Enti Pubblici e Organizzatori di eventi, per la valutazione degli eventi esistenti, ma anche per
la costruzione di nuovi eventi. Partendo dalle caratteristiche generali
(contenuti, organizzazione e comunicazione) di un evento, si è ritenuto
necessario creare una sezione specifica dedicata valorizzazione enogastronomica contenente i caratteri fondamentali di cui necessità un
evento enogastronomico. La scheda è stata ideata per essere di facile
compilazione e semplice di lettura in fase di analisi ed elaborazione
dei dati: attraverso un sistema di attribuzione di valori da 1 a 6 ad ogni
u. Professionalità del soggetto gestore
Comunicazione dell’evento
punteggio
v. Disponibilità materiale informativo
w. Promozione evento (web, cartaceo, social,ecc)
x. Qualità della comunicazione (logo, immagine coordinata)
y. Tempestività comunicazione
z. Efficacia comunicazione
Valutazione generale dell’evento
punteggio
a1. Qualità emozionale trasmessa
b1. Valutazione generale
Punteggio finale
Totali
1.4.2 Valutazione degli eventi rilevati nel territorio dell’Appennino Bolognese
il gruppo di lavoro ha scelto di valutare tutti gli eventi attraverso la compilazione di una scheda per ogni evento e di fissare
un punteggio minimo di 84 per essere inserito nel progetto di
creazione dell’immagine coordinata degli eventi enogastronomici afferenti al territorio della Strada dei vini e dei Sapori
Appennino Bolognese. Tale punteggio è stato determinato
dalla media del punteggio moltiplicato il n. Criteri (28 criteri x 3
voto sufficiente= 84). Di seguito si riporta la tabella riassuntiva
di valutazione dei singoli eventi ed il grafico degli eventi che
hanno ottenuto un punteggio sufficiente. Come dalla tabella
si evince che solo n. 15 eventi su 67 riescono ad ottenere una
valutazione sufficiente, corrispondente al 22% del totale
13
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
k
l
m n
o
p
q
r
s
t
u
v
w
x
y
z
a1 b1 totali
Del maiale non si butta niente
1
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
30
Festa del maiale
4
3
2
2
3
3
3
4
3
3
5
3
4
3
3
2
2
3
3
2
2
1
1
1
3
2
4
3
77
Fiera agricola
3
2
2
2
3
3
2
2
3
1
2
1
4
3
2
4
1
2
4
3
3
2
1
1
3
2
1
3
65
Fiera della cipolla
1
3
1
1
1
1
1
1
1
1
3
1
3
3
1
2
1
2
2
3
2
1
1
1
2
2
1
2
45
Festa agricoltura
2
3
2
2
2
2
2
2
2
1
2
2
4
3
2
3
1
2
1
3
3
1
1
2
1
2
3
3
59
Disfida del tortello di patate
1
3
1
2
1
1
1
1
1
1
4
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
36
Festa della ciliegia
1
3
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
31
Forni e fornai
5
5
5
5
5
5
4
2
4
5
5
5
4
2
2
3
4
3
4
4
3
2
3
4
3
3
4
4
107
Festa del borlengo
2
1
2
2
1
1
1
1
1
1
4
1
1
2
2
2
2
2
2
2
3
2
1
1
2
2
2
2
48
Festa agreste
5
4
4
4
4
3
2
3
2
1
3
2
4
3
4
3
2
3
3
3
3
2
3
5
3
3
5
4
90
A gaggio con gusto
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
1
1
1
1
1
1
3
1
1
1
1
2
2
2
48
Festa del pane
2
1
1
2
1
1
1
1
1
1
2
1
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
2
40
Sagra cinghiale
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
31
Festa ciliegia
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
29
Il suino semibrado
6
6
6
6
6
6
3
3
6
6
6
4
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
160
Mercatino antichità e sapori
1
1
1
2
1
1
2
2
1
2
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
33
Sconti di gusto
2
1
2
1
1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
32
Denominazione
14
a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
k
l
m n
o
p
q
r
s
t
u
v
w
x
y
z
a1 b1 totali
Mangirò
6
6
6
6
5
5
5
5
5
5
5
4
6
4
4
4
6
6
4
5
5
5
5
5
5
5
6
6
144
Festa del fungo
2
2
2
2
1
2
1
1
2
1
1
1
4
2
2
2
1
2
4
3
3
2
2
2
3
2
2
2
56
Degustazioni vini e prodotti
4
3
4
3
3
3
4
4
4
3
4
3
5
3
2
3
3
4
4
4
2
2
2
3
3
3
3
4
92
Futa jazz&food
1
1
1
1
2
1
1
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
32
Sagra porchetta
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
30
Lacinghialata
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
46
Sagra del cacciatore
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
45
Sagra tortellino
2
2
1
1
1
1
2
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
2
1
1
2
1
1
2
2
38
Festa dla batdura
5
5
4
5
4
4
3
3
4
2
5
2
5
5
4
5
3
4
5
5
4
3
4
4
3
4
5
5
114
Ecofesta
3
2
2
3
2
1
1
2
2
1
2
1
3
2
2
2
1
2
2
3
2
2
1
1
2
2
2
2
53
Festa bavarese
3
4
4
3
4
1
1
4
3
2
5
1
5
4
3
3
3
4
4
4
3
2
2
2
2
3
4
4
87
Soul food street
6
6
5
6
5
6
6
5
5
4
6
5
5
5
6
5
4
5
5
5
6
4
6
6
5
5
5
5
147
Sagra cinghiale
2
1
1
1
1
1
1
2
2
1
2
1
3
2
2
2
2
2
2
3
2
1
1
2
2
2
2
2
48
Cena sotto le stelle
3
4
3
3
2
2
3
3
2
3
2
2
5
2
2
4
3
4
3
3
4
3
2
2
3
3
3
4
82
Sagra di cà del costa
1
1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
3
2
1
1
1
1
1
1
1
3
2
1
2
2
2
2
40
Polenta alla piana
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
3
1
1
1
1
1
1
33
Fuoco cucina con me
6
5
6
6
5
4
6
5
4
6
4
5
2
2
4
3
6
4
4
6
2
4
6
3
4
4
4
5
125
Grigliata sotto le stelle
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
1
1
1
1
1
1
1
3
1
1
1
1
1
2
35
Sagra zuccherino
4
2
2
3
3
2
1
2
2
2
2
1
3
2
3
3
1
3
2
3
2
2
2
2
2
2
2
2
62
Sagra pesce fritto
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
29
Festa gnoccatina fritta
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
48
Supermacceronata
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
2
44
Tipicamente
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
56
Bue allo spiedo
2
2
2
4
2
1
1
4
1
1
4
1
3
2
2
2
2
3
1
3
2
2
2
2
2
2
2
2
59
Chef al massimo...
6
6
6
6
6
5
5
6
6
6
6
5
6
6
6
6
6
6
6
6
6
5
5
5
6
6
6
6
162
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a1 b1 totali
Fira di sdazz
5
3
4
4
4
4
3
3
3
3
3
3
6
5
5
5
3
3
5
5
5
4
4
5
5
4
4
5
115
September fest
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
28
Stiancon con aieda
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
28
Sagra patata
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
5
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
2
48
Festa della patata
5
5
5
5
4
5
3
4
4
4
6
2
5
4
4
5
4
5
5
4
4
4
5
5
4
5
4
5
124
Festa del tartufo e marroni
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
50
Tartufesta
2
2
2
2
2
2
1
2
1
1
1
1
4
3
3
3
2
2
3
2
3
2
2
2
1
2
2
2
57
Sagra castagna
2
2
2
1
1
1
1
2
2
1
2
1
4
2
2
2
1
2
1
2
3
1
1
1
1
1
2
2
46
Tartufo e cioccolata
5
5
4
5
5
3
3
4
5
4
5
3
5
5
4
5
3
4
5
4
5
4
6
6
5
5
5
5
127
C'era una volta
2
4
2
2
2
3
3
3
2
2
3
2
4
3
3
4
1
3
3
3
3
1
2
2
3
2
1
3
71
Tartufesta
3
3
3
3
3
2
2
3
2
1
3
1
3
3
2
3
3
3
3
3
3
3
3
3
2
2
2
3
73
Fiera del marrone
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
4
3
2
2
2
2
3
2
2
2
1
1
1
1
1
2
48
Festa marroni
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
49
Festa castagna e borlengo
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
48
Compleanno di gino
5
5
5
5
5
4
4
5
4
4
6
3
4
4
4
4
4
5
3
4
5
4
6
6
4
5
5
5
127
Smarronata in piazza
2
2
2
1
1
1
1
2
1
1
1
1
3
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
38
Tartufesta
2
4
2
2
2
3
3
3
2
2
3
2
4
3
3
4
1
3
3
3
3
1
2
2
3
2
1
3
71
Festa castagna
2
2
1
2
1
1
2
2
1
2
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
37
Tartufesta Sasso
4
2
4
4
4
3
4
4
3
3
3
5
4
3
4
2
3
5
4
4
4
5
4
4
3
3
3
4
102
Sagra del tortellino
2
4
2
2
2
3
3
3
2
2
3
2
4
3
3
4
1
3
3
3
3
1
2
2
3
2
1
3
71
Il pane nel bosco
3
4
3
3
3
3
2
3
2
3
1
2
1
3
2
3
4
1
2
2
4
4
1
3
4
2
4
3
75
Sagra dei marroni
2
1
1
2
2
1
2
2
1
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
36
Festa d'autunno
2
1
1
1
2
1
2
1
1
2
2
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
35
Tartufesta
2
2
3
3
2
2
2
3
2
2
2
2
2
2
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
2
1
55
Maiale in graticola
2
1
1
1
1
1
2
2
2
1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
34
15
1.5 Individuazione eventi
In relazione al progetto orginario si necessitava della
individuazione di minino n. 10 eventi per la creazione
del prototipo di immagine coordinata in grado di potenziare il
sistema di comunicazione. Si è proceduto contattando i gestori
dei singoli eventi per sottoporgli il progetto e la condivisione
dello stesso, ma solo alcuni hanno accettato.
16
Tartufesta Sasso
102
Compleanno di gino
127
Tartufo e cioccolata
127
Festa della patata
Fira di sdazz
Chef al massimo...
124
115
Fuoco Cucina con me
Soul food street
125
Festa bavarese
162
147
87
Festa dla batdura
Degustazioni vini e prodotti
Mangirò
114
100
il suino semibrado
144
160
90
Festa agreste
Forni e fornai
10
20
40
60
107
80 100120
140160180
Analisi dell’attuale sistema di comunicazione degli eventi
e relativa immagine di presentazione
La comunicazione degli eventi in questo
territorio risente chiaramente della
loro frammentazione organizzativa.
la necessità di una seria e coordinata
qualificazione del sistema economico
locale che sia in grado di favorire lo
spirito aggregativo degli enti pubblici
e delle aziende operanti nei diversi
settori produttivi si rende indispensabile
anche nella loro emanazione visiva e
promozionale. É attraverso un’azione
di questa entità che il territorio sarà
in grado di migliorare la percezione
di sé stesso all’esterno, con un
conseguente ritorno economico più
stabile e duraturo. I concetti chiave di
“valorizzazione integrata del contesto
territoriale”, “spirito aggregativo”,
“azione coordinata” e “fruibilità
turistica” sono gli elementi sui quali
riteniamo sia più opportuno lavorare
allo scopo di presentarsi sui mercati
globali come un territorio e non più
l’insieme di diverse entità. Il marketing
territoriale e l’organizzazione di eventi
ben gestiti sono validi strumenti le
cui potenzialità tuttavia non possono
prescindere dall’instaurazione di una
mentalità che ragioni secondo una
visione di sistema.
Ogni porzione di territorio provvede,
giustamente, agli eventi di propria
competenza e trova al suo interno la
maggior parte delle forze necessarie.
Dal punto di vista comunicativo
generalmente risente anche della
scarsa conoscenza del ruolo della
progettazione visiva e della sua
importanza per la loro buona riuscita.
Non è un problema relativo solo
all’Appennino ma una mancanza
di cultura visiva diffusa su tutto il
territorio nazionale soprattutto se
lontano dai grossi centri urbani.
Questo genera di conseguenza anche
una relativa mancanza di progettisti
della comunicazione diffusi su questo
territorio, che a sua volta porta gli
organizzatori ad usufruire direttamente
dei centri di stampa locale (tipografie,
fotolitografie, copisterie, dcc…) sia
per la produzione che per l’ideazione
degli retratti comunicativi. Questi,
difficilmente dotati di un centro interno
di progettazione, produrranno materiali
inevitabilmente carenti dal punto di
vista di strategia comunicativa a largo
raggio e controproducenti in una logica
di promozione territoriale. La mancanza
di una visione comune non farà altro
che alimentare la frammentazione
comunicativa, indebolendo anche
il singolo evento e perdendo
completamente di vista la forte esigenza
“visiva” del concetto di “rete” che è alla
base di questo progetto. Per questo
motivo, la Strada dei vini e dei Sapori
dell’Appennino Bolognese ha scelto di
diventare anche un punto di riferimento
dal punto di vista del coordinamento
visivo e la creazione di un linguaggio
comune. L’intenzione non è chiaramente
quella di imporre dall’alto un linguaggio
comune, dal momento che la forza di
questo territorio è anche la varietà.
L’obiettivo è quello di coordinare un
processo teso alla coerenza basata
sulle differenze. Ogni territorio
dovrà necessariamente continuare a
parlare con la sua voce e mantenere
la propria identità, in quanto valore
intrinseco e imprescindibile dal
Genius Loci di ogni luogo.
L’analisi della situazione attuale relativa
al territorio preso in esame conferma la
grande varietà di linguaggi comunicativi
e il relativo scollegamento tra gli stessi.
Il compito estremamente complesso
che ci si trova di fronte è la mediazione
tra questa frammentazione e l’esigenza
di coordinamento, dove il rispetto delle
singole identità deve necessariamente
dialogare con un nuovo patrimonio di
segni tesi al coordinamento visivo.
17
2.1 Introduzione
18
La Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino
Bolognese da tempo riserva molta cura alla
progettazione visiva della attività di cui si occupa
relazionandosi sempre con progettisti grafici
professionisti, rigorosamente del luogo, con l’adeguata
preparazione e contemporaneamente una giusta
conoscenza del Genius Loci.
A seguire riportiamo un repertorio di 10 esempi di
comunicazione locale che condividono innanzitutto il
supporto; il formato del manifesto e della locandina
rappresentano ancora la forma di maggiore diffusione
delle informazioni, insieme ad altri supporti cartacei
(pieghevoli e volantini) e una più spontanea (e meno
controllabile) diffusione, spesso virale, via web.
Questi permettono di individuare degli elementi
comunicativi che denotano differenti approcci alla
comunicazione in relazione al messaggio da inviare,
al contesto e al ricevente. In alcuni casi si privilegia il
messaggio verbale con l’utilizzo di elementi tipografici
forti e molto visibili e di conseguenza l’informazione
arriva precisa e immediatamente memorizzabile.
In altri casi si antepone il messaggio visivo a quello
verbale attingendo sia ad archivi fotografici che a
differenti tipologie di illustrazioni facendo leva su una
maggiore interazione empatica immediata.
Il ruolo della cultura di un luogo, come pratica
dell’identità in senso ampio, è di permettere di definirci
in quanto individui ma anche membri di un determinato
gruppo e di comunità.
Singolarmente ogni artefatto è estremamente
rappresentativo dell’evento promosso e del contesto, e
nell’ottica del generale progetto della Strada dei vini e
dei Sapori dell’Appennino Bolognese di messa in rete
di tutti gli eventi diffusi sul territorio, non resta che
creare una connessione visiva tra loro nel rispetto delle
singole identità comunicative e
diverse strategie di promozione.
Dobbiamo quindi comunicare
la cultura come strumento di
coesione sociale e ricomunicare
il legame tra tutte le attività,
renderlo visibile ed estremamente
comprensibile.
2.2 creazione repertorio
dell’immagine dei
singoli eventi individuati
Il manifesto e la locandina rappresentano ancora la forma di maggiore diffusione delle informazioni, insieme ad altri
supporti cartacei (pieghevoli e volantini), per queste tipologie di eventi, nonostante la comunicazione virale, dove il
web la fa da padrone, inizi ad assumere
un ruolo insostituibile per l’amplificazione del processo di trasmissione delle
informazioni.
Questa evoluzione modifica necessariamente la fase di progettazione dell’immagine rappresentativa di un evento, in
quanto occorre prevedere l’adattabilità
dell’immagine al formato da utilizzarsi sia per orientamento (orizzontale e
verticale) sia per i diversi formato da
caricare nei siti e nei social network.
A seguire i repertorio dei manifesti con
relativa analisi critica
Festa Agreste
Il dipinto scelto per la realizzazione
del manifesto riesce a trasmettere
pienamente l’idea del paesaggio e
delle produzioni tipiche locali, ma
viene trascurata la ruralità della vita
in campagna.
L’inserimento di una scena rupestre
arricchirebbe la comunicazione visiva
creando anche un forte dinamismo
nella immagine.
Da sottolineare che la scelta di un dipinto con queste caratteristiche poco
si adatta al concetto di adattabilità
dell’immagine dovendo obbligatoriamente escludere lo sviluppo della
stessa in orizzontale.
19
Forni e Fornai
In questo caso si è scelto una immagine estremamente evocativa che insieme al titolo ed al font utilizzato creano
i presupposti per un ottimo lavoro di
comunicazione visiva.
Chef al massimo
Un esempio di comunicazione attraverso i suoi contenuti, l’attenzione
viene catturata dal titolo dell’evento
e dagli innumerevoli nomi degli chef .
La grafica potrebbe essere migliorata
attraverso l’inserimento di un elemento visivo evocativo
Soul Food Street
Compleanno di gino
Tradizione e innovazione che prendono
forma in un sistema di comunicazione
fatto di lettere stampate e immagini
acquerellate, ma ben definite.
Dato il tematismo affrontato il manifesto dovrebbe arricchirsi di qualche
elemento grafico riconducibile alla
musica.
semplice, accattivante e estremamente contemporaneo. Facilmente adattabile alle esigenze del web risulta
di facile impatto anche per azioni di
marketing guerrilla.
Nota dolente è che un manifesto di
questo tipo non è replicabile di anno
in anno.
GLI CHEF
INCONTRANO
I PRODUTTORI
20
TUTTI I LUNEDÌ
DALLE 17:30
ALLE 21:30
presso il forno a legna
MERCATO DELLA TERRA
Piazzetta Pasolini, Bologna
Gi ug no 20 13
1 Marcello Dall'Aglio "Trattoria San Chierlo"
8 Flavio e TomMaso "Trattoria di Via Serra"
15 Dario Picchiotti "Antica Trattoria di Sacerno"
22 Leonora Rinaldi "Vicolo Colombina"
29 Lucia Antonelli "Taverna del Cacciatore"
Mangirò
Festa della patata
Fuoco cucina con me
Seminario suino semibrado
La comprensione del manifesto richiede obbligatoriamente uno sforzo
cognitivo e la conoscenza dei loghi e
dell’evento stesso. Nonostante questo
risulta facilmente adattabile ai diversi
utilizzi e strumenti di promozione.
Studiato nei dettagli, questo manifesto
riesce a catturare l’attenzione nell’immediato e a rinforzare il proprio
messaggio nel momento di decifrazione dei codici visivi: patata diventata
oggetto della scrittura.
Questo manifesto è stato progettato
ad hoc e vuole essere l’esemplificazione di come una progettazione grafica
possa agevolare la trasmissione delle
informazioni, favorendo la flessibilità
di modifiche e l’adattabilità dei formati
Elegante e molto concettuale, per la
tipologia di evento in questione sicuramente azzecato. Anche in questo
caso essendo stato progettato ex novo
è estremamente versatile e si adatta
ai diversi formati.
Risulta però impossibile lo sviluppo di
questo scatto in orizzontale
2.3 Comparazione grafica
Singolarmente ogni artefatto è estremamente rappresentativo
dell’evento promosso e del contesto, in alcuni casi si privilegia
il messaggio verbale con l’utilizzo di elementi tipografici forti e
molto visibili e di conseguenza l’informazione arriva precisa e
immediatamente memorizzabile.
In altri casi si antepone il messaggio visivo a quello verbale
attingendo sia ad archivi fotografici che a differenti tipologie di
illustrazioni facendo leva su una maggiore interazione empatica immediata. Entrambi i casi ci permettono di individuare degli elementi comunicativi che denotano differenti approcci alla
comunicazione in relazione al messaggio da inviare, al contesto e al ricevente. É in questa ottica che si inserisce il progetto
della Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino Bolognese di
realizzazione di un prototipo di immagine coordinata in grado
di mettere in rete di tutti gli eventi diffusi sul territorio.
Tartufo e cioccolato
sorprendete come si possa a far condividere due prodotti così lontani: tartufo
e cioccolato...è proprio l’estremizzazione di questa difficoltà che crea la
premessa per la realizzione di questo
manifesto. Innovativo e versatile.
La necessità è quella di creare una connessione visiva tra
loro nel rispetto delle singole identità comunicative e diverse strategie di promozione. Dobbiamo quindi comunicare la
cultura come strumento di coesione sociale e ricomunicare il
legame tra tutte le attività, renderlo visibile ed estremamente
comprensibile.
Prima di entrare nel merito del progetto grafico ci sembra
doveroso creare un’ipotesi di evoluzione dei due manifesti
relativi agli eventi “Mangirò” e “Chef al Massimo” e di capire
nel dettaglio il manifesto “Fuoco cucina con me”.
21
22
23
SESSIONI DI STREET
FOOD E COTTURE
NEL FORNO A LEGNA
GLI CHEF
INCONTRANO
I PRODUTTORI
PIAZZETTA PASOLINI, BOLOGNA
TUTTI I LUNEDÍ
dalle 17.30 alle 21.30
MERCATO DELLA TERRA
LU GL io 20 13
1 Marcello Dall'Aglio "Trattoria San Chierlo"
8 Flavio e TomMaso "Trattoria di Via Serra"
15 Dario Picchiotti "Antica Trattoria di Sacerno"
22 Leonora Rinaldi "Vicolo Colombina"
29 Lucia Antonelli "Taverna del Cacciatore"
Territorio
e Identità.
Definizione di una nuova
immagine coordinata
La costrizione di questa nuova
identità ad ombrello concorre
contemporaneamente alla
promozione del singolo evento su
scala più ampia e alla promozione
congiunta degli altri eventi
moltiplicando esponenzialmente la
visibilità e il bacino di utenza. Ogni
evento, promuovendo se stesso,
promuove senza oneri in aggiunta,
tutto gli altri eventi e quindi tutto
un territorio. Non ultimo, questa
nuova meta-identità diventa
spontaneamente sigillo di qualità
garantito dall’appartenenza ad un
circuito gestito dalla Strada dei vini e
dei Sapori dell’Appennino Bolognese.
Tutto questo genera anche un
piano di comunicazione globale,
attualmente non attivabile e
gestibile dalle singole identità
coinvolte. Non è possibile parlare
25
di strategie vincenti senza che
sia stato sviluppato un adeguato
piano di comunicazione. Il piano di
comunicazione stabilisce le modalità
concrete con cui gli obiettivi di
comunicazione verranno perseguiti,
facendo attenzione che tutte le
attività previste siano funzionali,
credibili, programmate e coordinate.
Un buon piano di comunicazione deve attenersi alla valutazione/messa in atto dei seguenti punti:
1. Definizione del “che cosa?” e del “a chi?” si vuole comunicare,
con una corretta selezione delle informazioni da trasmettere,
l’individuazione delle attività e degli strumenti di comunicazione e del target
che si intende raggiungere.
2. Messa a punto di un’immagine coordinata e quali attività/strumenti (identità
visiva, manifesti, depliant, flyer, ecc.).
3. Programmazione delle attività, lancio e distribuizione nel corso dell’anno,
iniziative speciali e cadenza nella distribuzione del materiale promozionale
e redazione ed invio dei comunicati stampa.
4. Definizione dei mezzi di comunicazione e conseguente acquisto degli spazi.
5. Supporto web attraverso il sito, i social network, le newsletter ed eventuale
vendita di biglietti online.
6. Eventuale ricerca di sponsor e finanziamenti come base del successo
di un evento.
26
Con il progetto di comunicazione, le sue metodologie e
i suoi strumenti si può scavare nelle tracce dei territori
per raccordare le potenzialità attraverso un’azione
corale e concertata di attività e azioni pianificate e
strutturate in cui il design colloquia con il marketing e
con le scienze sociali.
Soprattutto consente di svelare potenzialità inespresse
e dare valore a risorse prima sconosciute o tenute
sottotono: “Valori relativi all’ambiente fisico (ecosistemi
modificati nel corso della storia dall’intervento
umano), all’ambiente costruito (le eredità storiche, le
infrastrutture, il sistema produttivo e i suoi prodotti e la
rete di servizi) e all‘ambiente antropico (il tessuto sociale
e le forme di organizzazione con cui si presenta, le
visioni condivise, le conoscenze produttive).
Ogni territorio è, quindi, potenzialmente ricco ma le
ragioni dell’inespressività possono essere molteplici
– politiche, economiche, culturali – e gli strumenti
del progetto del design della comunicazione possono
essere utili a costruire trame inespresse, ricostruire
immaginari e luoghi di cui si era dispersa l’identità,
elaborare percorsi nei quali soggetti attivi, potenzialità
e strategie possano concorrere a restituire ai luoghi
il senso di una identità dispersa trasformando la in
vantaggio competitivo per il suo progressivo sviluppo.
Diventa strumento, inoltre, nel quale le singole
identità locali, differenziate e unite in sistema, possano
concorrere a costruire una strategia di sviluppo
economico.
“Scoprire, valorizzare e coltivare una risorsa significa
prima di tutto accompagnarla nella costruzione della
propria identità e nella capacità di ricostruire la propria
narrazione.
Ogni risorsa, ogni attore coinvolto nel piano di sviluppo
del territorio deve potersi riconoscere come parte
integrante di esso, come risorsa appunto […].
L’ identità visiva diventa quindi scrittura del luogo,
insieme di significazione in grado di interfacciarsi con
l’ utente e di comunicarne tutti gli aspetti , visibili ed
invisibili.
Se il sistema di identità e il conseguente progetto di
identità visiva non tradiscono il luogo né lo mercificano,
né lo musealizzano, né lo surrogano, allora ogni
elemento del sistema potrà usufruire del valore che
verrà associato al brand territoriale.
Identità come progetto significa, allora, identità nelle
differenze, identità all’interno di un unico sistema
narrativo nel quale però ogni attore in gioco – ogni
persona – viene al tempo stesso reso visibile e
riconoscibile per le sue specificità ma al contempo
aumenta il proprio valore e il proprio grado di
riconoscibilità.”
Daniela Piscitelli “I paesaggi produttivi”
3.1 Il progetto grafico
x
Costruzione geometrica e normatura
del marchio istituzionale della
Strada dei Vini e dei Sapori
dell’Appennino Bolognese
27
4x
In relazione a quanto detto in precedenza, pensiamo
che questa nuova identità ad ombrello debba inserirsi
in maniera discreta ma efficace nelle attuali singole
identità, senza alterarle ma dando la percezione di
coesione e coordinamento.
x
Sarà una identità nuova ma con segni già ampiamente
radicati e riconoscibili. Non prevediamo il progetto
di un nuovo marchio. La promozione degli eventi già
molto ricca di marchi sia istituzionali che di partner o
sponsor non lascia spazio ad uno nuovo, che andrebbe
solamente ad aggiungersi ad una folta schiera fin troppo
eterogenea.
x
A corredo di questi elementi grafici trova spazio
anche una parte verbale fondamentale che in due
parole “territorio e identità” racchiude tutto il
significato del progetto.
x
x
x
Evoluzione, costruzione geometrica
e normatura del marchio nel ruolo
di ente coordinatore e certificatore
della comunicazione coordinata ed
4x
integrata degli eventi del territorio.
Con inserimento del pay off
“Territorio e Identità” composto in
Fertigo pro e colorato con il pantone
marrone 469c ereditato dal marchio.
In più l’ente promotore nella figura della Strada dei vini
e dei Sapori dell’Appennino Bolognese ha già una sua
identità definita, consolidata e normata e l’aggiunta di
altri segni iconici non farebbero che indebolirla creando
confusione.
L’idea, quindi, è quella di partire proprio dal marchio
della Strada dei vini e dei Sapori dell’Appennino
Bolognese ed attribuirgli un ruolo di “certificazione
di qualità” facendolo dialogare con elementi grafici
molto essenziali a creare una sorta di “livello”
grafico e semantico superiore, in appoggio a tutta la
comunicazione esistente.
3x
4x
x
3x
pantone 469 c
web 61361d
x
CMYK c43/m72/y90/k50
x
x
x
Fertigo pro
1/2x
Territorio
e Identità.
x
3x
x
ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz
3.2 Elemento grafico di coordinamento di immagine
28
Per definire e normare un atteggiamento di
coordinamento visivo che la Strada dei Vini e dei
Sapori ha già attivato da tempo e per non rischiare una
eccessiva invasione grafica sul preesistente si è optato
per una barra rigorosamente bianca. Quest’ultima
integra il marchio SVS già dotato di pay off inserito in
una “etichetta” verticale (già in parte adottata negli
ultimi progetti) e ne eredita i segni e le geometrie.
Lavorando su un modulo X che già stabiliva le relazioni
tra gli elementi del marchio generatore si è creato un
rigoroso equilibrio tra gli elementi e lo spazio, creando
una composizione armonica e ordinata, che, nella sua
apparente semplicità assolve al ruolo di elemento di
coordinamento con estrema efficacia. Il processo di
“sottrazione” grafica al preesistente in favore del bianco
crea il giusto spazio anche per l’inserimento del sito web.
www.stradappenninobolognese.it
x
x
10x
29
1/4x
4x
1/2x
Territorio
e Identità.
1/4x
x
1/2x
1/4x
3x
2x
2x
30
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
In caso di fondi chiari o bianchi è
previsto un bordo nero 100% con
spessore di 0,5pt.
www.stradappenninobolognese.it
31
Territorio
e Identità.
Area di rispetto
x
x
x
x
x
3.3 Applicazione dell’elemento grafico
32
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
33
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
34
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
35
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
www.stradappenninobolognese.it
Territorio
e Identità.
36
3.4 Variazione
Prevediamo anche una sola variazione nel caso
la struttura grafica preesistente non permetta
l’inserimento della banda bianca.
Si può quindi optare per la sola “etichetta” con grande
attenzione al suo posizonamento in basso a destra e
all’area di rispetto indicata a seguire.
Questa soluzione può inoltre ovviare ad un problema,
più frequente del previsto, di intervento di allineamento
visivo su supporti prestampati. In questo caso,
nell’impossbilità di intervenire in fase di progettazione o
di realizzazione esecutiva del file, si possone realizzare
degli adesivi da applicare direttamente sui supporti.
x
1/4x
4x
1/2x
x
1/2x
Territorio
e Identità.
1/4x
Territorio
e Identità.
1/4x
3x
2x
x
x
37
Territorio
e Identità.
Territorio
e Identità.
38
Fly UP