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“Non temere! Io sono il Primo e l`Ultimo, e il Vivente. Io ero morto, ma
“Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre.” Ap. 1,17-18 C " ari figli! Anche oggi l'Altissimo mi ha permesso di essere con voi e di guidarvi sul cammino della conversione. Molti cuori si sono chiusi alla grazia e non vogliono dare ascolto alla mia chiamata. Voi figlioli, pregate e lottate contro le tentazioni e contro tutti i piani malvagi che satana vi offre tramite il modernismo. Siate forti nella preghiera e con la croce tra le mani pregate perchè il male non vi usi e non vinca in voi. Io sono con voi e prego per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. " (a Marja 25/03/2015). C " ari figli, Vi prego con tutto il mio cuore, vi prego purificate i vostri cuori dal peccato e rivolgeteli in alto verso Dio e verso la vita eterna. Vi prego vegliate e siate aperti alla verità. Non permettete che tutte le cose di questa terra vi allontanino dalla conoscenza della vera soddisfazione che si trova nell’unione con il mio Figlio. Io vi guido sul cammino della vera sapienza perché soltanto con la vera sapienza potete conoscere la vera pace ed il vero bene. Non perdete il tempo chiedendo i segni al Padre Celeste perché il segno più grande ve l’ha già dato, ed è il mio Figlio. Perciò, figli miei, pregate affinché lo Spirito Santo possa introdurvi nella verità, aiutarvi a conoscerla e perché attraverso questa conoscenza della verità, possiate essere una cosa sola con il Padre Celeste e con il mio Figlio. Questa è la conoscenza che dona la felicità sulla terra ed apre la porta della vita eterna e dell’amore immenso. Vi ringrazio". (A Mirjana il 18 Marzo 2015). 2 (da P. Giampietro e Ir. Cacilda, tratto dagli Statuti) 195. Gesù venne a noi in forma di Povero-Crocifisso. Sul volto del Povero, è il Cristo Sofferente, cuore del nostro cuore, fulcro della Missione Belém, scrigno della Santa Povertà. “Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi Crocifisso” (1Cor 2,2). è inchiodata sulla maledizione infernale del legno della Croce. La carne del Figlio di Dio è inchiodata sul letto dell’inferno. Qui avviene il grande miracolo: la Croce, da maledetta diventa santa. La maledizione che Gesù assume è distrutta e bruciata dal suo amore. 199. La Croce, il simbolo 196. “Come brilla la Croce Benedetta del Signo- dell’oscurità del regno del male, re”; “Sfolgorante risplende la Santa Croce!”: simbolo di tutti i nostri “Adoriamo Signore il Vostro Legno!”. inferni umani, diventa, in Gesù, 197. Grande è il Mistero della Croce. gloriosa, luminosa e santa Maledetto il “Legno” (Croce) e al punto che possiamo venerarla “Maledetto chi pende dal Legno” (Gal 3,13). e “adorarla”: La Croce è il simbolo “Adoriamo, Signore, il Vostro Legno!”. della maledizione che merita chi si allontana da Dio 200. Non esiste più, in questo mondo, e si consegna al male. una Croce sola e nuda, La Croce è il simbolo della perché su tutte è crocifisso Gesù. povertà schiava Non c’è più nessuna croce (Il salario del peccato è la morte). senza il Crocifisso. La Croce è la morte riservata Per quanto nuda ella appaia: agli schiavi. ogni Croce coincide con il Crocifisso. L’infamante, orribile, scandaloso legno della Croce è 201. É il matrimonio fra il letto delle “povertà schiave”, la Santa Povertà e nelle quali siamo immersi. la povertà schiava, Dall’altro lato, all’opposto, risplendente, che fonda la Missione Belém. c’è la SANTA POVERTÀ di Gesù, Questo è il grande, straordinario miracolo: la bella Povertà dell’Amore, mentre Gesù era inchiodato la povertà di Betlemme, su quella Croce del Golgota, il totale, reciproco, Lui era inchiodato su tutte Svuotamento Trinitario, per amore. le Croci del mondo; Lui ha assunto quella maledizione 198. Sul Golgota, per assumere tutte Culmine della vita di Gesù, le maledizioni del mondo: si celebra il Sublime Matrimonio: la Bella e “Con la tua Santa Croce, Santa Povertà del Figlio di Dio hai Redento il mondo!”. 3 Dio entra e le droghe fuggono. Lui versa nei nostri poveri cuori Il suo immenso amore, il suo tesoro nei nostri “vasi d’argilla”. Siamo “Naufraghi che salvano naufraghi”, grazie al potere di Dio. VASO D’ARGILLA Gabriela Mi chiamo Gabriella, ho 33 anni. Ho tre figli: Gabriel di 15 anni, Gustavo di 10 anni e Emanoely di 2 anni. Sono nata e cresciuta a Sorocaba, San Paolo. Ho sempre abitato con mia mamma. Mio padre ha passato la maggior parte della sua vita in carcere. La mia famiglia è di classe media e mia mamma mi ha sempre spinto a studiare. Ho frequentato il SESI dove mi sono diplomata e poi ho cominciato il Magistero. Ho un fratello, Cesar, ma non siamo mai andati d’accordo, perché lui è sempre stato geloso di me e del mio rapporto con la mamma. Ho avuto un’infanzia meravigliosa, ho potuto viaggiare, giocare ed ho ricevuto molti regali. Ma non ho conosciuto la cosa principale, Dio. Il mio rapporto con Dio era molto superficiale. Le mie zie e mia mamma frequentavano la Congregazione Cristã do Brasil. Io non ho mai frequentato per mia spontanea volontà, la chiesa. Molte volte andavo, ma era solo per interesse, perché sapevo che andando, avrei avuto dei benefici da mia mamma e mia zia che si sarebbero fidate di me e mi avrebbero poi accontentato. Ma, in qualche modo credo che Dio già da allora volesse parlare con me, tentava di mostrarmi una chiamata ma, non mi interessava e facevo come se la cosa non fosse per me. Pensavo che tutti quelli che frequentavano la chiesa fossero noiosi e parlassero troppo. Ricordo che tutte le volte che mio padre era a casa, insieme a lui giravano molte armi e droga. Era normale per me vedere tutto quello. A 12 anni ho cominciato a fumare e a 13 sono passata alla marijuana. 4 Frequentavo il CIC (Centro di Integrazione dei Cittadini), un posto dove la Prefettura faceva eventi e feste. È là che ho cominciato ad affondare, perché ho avuto il primo contatto con la cocaina. Mi piaceva andare a ballare e a divertirmi. E in mezzo a tanta confusione, sono rimasta incinta del mio primo figlio, ma anche così, ho continuato la mia vita pazza. Quando mio figlio nacque, non gli ho dato molte attenzioni né affetto, fu mia mamma a colmare la mia mancanza di responsabilità. Ogni giorno che passava, diventavo sempre più dipendente dalla cocaina. mi dissero: “Ti è andata male”, quel ragazzo era figlio di un poliziotto molto conosciuto a Sorocaba, sei rovinata. Il giudice ascoltò i testimoni. Quattro erano donne e due erano travestiti, anche loro erano stati violentati e stuprati da lui. Sette anni e mezzo dopo, venni assolta per legittima difesa. Uscii dal carcere e invece di andare in una chiesa o dalla mia famiglia, andai nello spaccio di droga. In carcere avevo imparato a fumare il ‘mesclado’ e, una volta in libertà, fu la prima cosa che cercai. Però, quando arrivai al punto di spaccio, la marijuana era già finita. Allora incontrai una ragazza che mi offrì il suo cachimbo di crack. E così ci fu il primo capitombolo. Andai a casa dopo 5 giorni passati a drogarmi. Un giorno, un collega mi invitò ad andare ad una festa, là conobbi un giovane che mi colpì molto per il suo modo di parlare ed Rimasi poi sei mesi senza usare droga. Freagire molto educato. Mi conquistò. quentai la chiesa e rimasi incinta del seconNon potevo immaginare che quello stesso do figlio. giovane avrebbe tentato in seguito di togliermi la vita. Avevamo bevuto, sniffato… Un giorno, dopo aver litigato con mio frami portò dietro la casa, mi stuprò e comin- tello, comprai cinque pietre di crack e riciò a picchiarmi e soffocarmi. Dopo tanta masi nel cortile di casa a drogarmi. Il temviolenza, finsi di essere svenuta e lui salì di po passava, e, ogni volta che fumavo, aupeso sopra di me. Immediatamente riuscii mentavo la dose. Stavo affondando sema scappare in cucina, presi un coltello e, pre di più. Mia mamma, non sapeva più accecata dalla situazione, lo colpii tre vol- cosa fare, non ce la faceva più. Avendo te. Quando mi resi conto, lo vidi cadere e bisogno di aiuto, chiamò il padre dei miei mi caddi in disperazione. Tutti scapparono figli, lui venne e portò via i bambini. ed io rimasi sola, io e il suo cadavere. Arrivò la polizia e solo allora mi resi conto di quello che avevo fatto. Ero disperata, piangevo. Mi arrestarono, finii in prigione e dopo sei mesi arrivò la sentenza. Venni condannata a tredici anni. Il mio avvocato fece ricorso e dopo due anni mi disse che aveva una buona notizia. Dio stava già agendo in mio favore. Apparvero sei testimoni. È stato un miracolo. Il giorno in cui mi arrestarono, i poliziotti 5 Lontano dai miei figli, mi persi del tutto. Arrivai a rimanere 15 settimane fuori casa. Quando ritornai, mia mamma non c’era più, era andata a vivere altrove. Era rimasto solo il mio letto, la mia roba e la cucina a gas. La mia casa diventò un fumódromo. Permettevo ai trafficanti di preparare e imballare la droga. I trafficanti volevano comperare la mia casa che, in quel tempo valeva, novantamila reais. Nella mia pazzia, senza pensare né ragionare, la vendetti per ventimila. Un’altra delusione per mia mamma. Dopo questo la mia famiglia non voleva proprio più saperne di me. Mai ho speso tanto rapidamente una cifra così. Mentre avevo i soldi, avevo amici. Quando mi resi conto di ciò che avevo fatto, ero già senza un centesimo, sola, cominciai a vivere per strada. È stata la fase peggiore della mia vita. Io sono molto brava a parlare e per questo riuscivo sempre a procurarmi la droga. Ma, un giorno scoprii che prostituendomi, avrei ottenuto facilmente i soldi. Cominciai a prostituirmi e far i soldi così. Un giovane chiamato Rodrigo, che si drogava sempre insieme a me, cominciò ad avvicinarsi, diventammo molto amici e un giorno avemmo un rapporto sessuale insieme. Ancora una volta quasi muoio, perché lui cominciò a manifestare una gelosia patologica, mi picchiava molto. Vivevo perennemente bastonata. Erano ormai quattro anni che vivevo per strada e non avevo notizie di nessuno della mia famiglia. Il 12 agosto del 2010, ero per strada, scoraggiata perché avevo guadagnato poco. Avevo una paura folle a rubare o fare assalti, ma quel giorno mi feci coraggio ed entrai in una banca. Tutto andò bene mi fruttò R$ 1.500,00. Ritornai nella mia ‘maloca’ (il gruppo che si ritrova insieme sempre nello stesso punto), chiamai questo mio amico che ormai era mio “marito”, 6 comprammo molta droga e molto alcool. Giustamente proprio quel giorno, apparirono mio fratello e il padre dei miei figli, mi stavano cercando per dirmi che mia mamma era morta. Mi dissero di sistemarmi un po’ per andare alla sala mortuaria. Rimasi scioccata, ma non riuscii ad andare via da lì. Invece di accompagnarli, preferii rimanere lì a drogarmi. C’era molta droga. Quel giorno, quanto più ne usavo, tanto più volevo usarne. I giorni passavano ed io mi sentivo la persona più infelice del mondo. Riflettevo: “Come ho potuto preferire la droga ai miei figli?”. Non sono neppure andata a vedere mia mamma morta a causa di una “pietruzza”. E più i giorni passavano, più mi affondavo nella droga. Nel 2012 rimasi incinta di Emanoely. Pur incinta, continuavo per strada a usare droga e alcool. Non sapevo che Dio stesse agendo nella mia vita. Più la pancia cresceva, più il padre della bimba si allontanava, perché diventava sempre più difficile procurarsi i soldi per il consumo di droga. A questo punto, sono arrivata a bere l’alcool dei distributori di benzina, quello per le auto. Ricordo che un giorno avevo molta febbre e dolori alla schiena. Sono andata all’ospedale e mi hanno ricoverata. Mia zia venne a visitarmi, ero contenta, volevano aiutarmi. Avrei dovuto rimanere 15 giorni in ospedale, ma al settimo fuggii. Avevo avuto il risultato dell’ecografia e mi avevano detto che era un altro maschietto. Ero triste perché avrei voluto una bambina. Per questo scappai dall’ospedale e cominciai a programmare di dar via il bambino. La mia vita era: io, Rodrigo e il crack. Al sesto mese di gravidanza, feci un assalto che mi fruttò R$ 1.000,00. Rodrigo, il papà del bambino, mi picchiò e mi rubò tutto il denaro. Mi diede tanti calci in pancia che ruppe la sacca. Due signore che stavano passando per strada, chiamarono l’ambulanza e immediatamente mi portarono nel reparto maternità. Ero ancora sotto l’effetto della droga, non dormivo da vari giorni, il medico capì. Il Dottor Eduardo Vlassak mi assistette durante il parto e mi disse che ero stata benedetta da Dio, perché era nata una bambina, bella e perfetta. Cominciai a piangere, perché mi avevano detto che sarebbe stato un altro maschietto. Fin da quando avevo saputo di essere incinta, pensavo che se fosse stata una bambina avrei smesso di drogarmi. Chiesi aiuto al medico. Mia figlia rimase ricoverata dieci giorni e poi il medico mi portò nella comunità Alleanza di Misericordia. Mi accolsero molto bene, si presero cura di me e di mia figlia. Sono rimasta là otto mesi. Sono rimasta là, ma non ho messo nessun impegno per migliorare. A causa del mio comportamento aggressivo, mi chiesero di andarmene, o meglio, mi buttarono fuori. Uscii di là con la polizia perché avevo picchiato una missionaria. Belém non a causa della droga, ma a causa della droga del mio comportamento. Sono sempre stata aggressiva, musona, arrogante e questo mi faceva male, perché tutti si allontanavano da me. Neppure nello Jeshuá riuscii a sentire l’amore di Dio. Il mio cuore era totalmente chiuso. Dall’inizio del cammino, avevo fatto il proposito di imparare ad obbedire perché avevo una grande difficoltà nell’obbedire a qualcuno. Ciò che più mi conquistò fu Alames, che all’epoca aveva 15 anni. Lei è venuta e mi guardò molto seria (io non sapevo che fosse diversamente abile) e subito mi chiusi in me stessa. Ma lei, immediatamente, sorrise e venne nella mia direzione, mi diede un abbraccio, prese mia figlia dalle mie braccia e le fece il bagnetto. Sua mamma si avvicinò e mi disse che Alames si era già appassionata di mia figlia. Anche le sorelle si prendevano cura molto bene, sia di me che della piccola. Dopo 4 giorni che ero nella casa, mia figlia si ammalò e Admeia, che era la coordinatrice in quel tempo, chiese a una sorella di portarla dal medico. All’inizio non rimasi Non volevo andare nella Missione Belem, contenta, ma quando rientrò, cambiai opinon volevo proprio, perché sapevo che nione perché la sorella si era presa cura accoglievano sorelle di strada e pensavo: molto bene di mia figlia e io la ringraziai. “Se in Alleanza, dove ci sono ragazze di buona famiglia, non mi hanno sopportato, non va certo meglio in questa comunità”. Sono andata nella Missione Belém. Non conoscevo San Paolo e mi sono spaventata. Ma Dio, mi stava allontanando da Sorocaba. Arrivai a San Miguel Paulista, nella casa delle mamme ed ero disperata, perché lì c’erano un sacco di bambini. Non stavo usando droga da otto mesi ma non avevo ancora consegnato la vita a Dio. È stato difficile adattarmi, ma alla fine capii che Dio mi aveva portato nella Missione 7 Feci fatica ad adattarmi, perché volevo fare sempre di testa mia. Vedevo che c’erano regole per tutto e che dovevamo essere rispettate alla lettera. Questo mi dava molto fastidio, perché non ho mai dovuto dare spiegazioni a nessuno di ciò che facevo. Ogni giorno che passava però vedevo che Dio stava operando e mi modellava a modo suo. Ho comunque sempre dovuto lottare contro i miei desideri. Due esperienze rimasero molto forti. La prima fu quando percepii che non ero simpatica a nessuno perché rispondevo male a tutti. Un giorno chiamarono Simone, che era la coordinatrice, e le sorelle le chiesero di passare nella casa di aspirandato o sarebbero andate via. Non ce la facevano più a rimanere nella casa a causa mia. Cos’ come nessuna voleva rimanere nella labor-terapia con me. Un giorno ad esempio, se ne andarono e rimasi sola in lavanderia, per me era meglio perché non mi piaceva rimanere vicino a nessuno. Dio però mi mostrò che il mio orgoglio mi avrebbe portato a toccare il fondo del pozzo. Dalla lavanderia uscii con la mano piena di vesciche, che il giorno dopo si trasformarono in ferite. La mano faceva impressione e emanava cattivo odore. Ero disperata, perché non riuscivo più a fare niente. Dovevo chiedere aiuto anche per andare in bagno. Era umiliante. In quel momento dovetti per forza lasciare da parte il mio orgoglio. Mi sentivo la persona più inutile, non servivo a niente, non ero neppure in grado di cambiare mia figlia. La coordinatrice dialogava molto con me, mi richiamava e un giorno mi diede l’ordine di svegliare le sorelle, tutti i giorni, con un bacio e un abbraccio. È stato immensamente difficile, perché non era da me augurare un buon giorno a nessuno, tanto meno in quel mo8 do. All’inizio non riuscivo ad obbedire e per questo rimasi sei mesi senza poter telefonare a nessuno. Non potevo comunicare con la mia famiglia finché non avessi compiuto il mio incarico, dovevo imparare ad abbracciare e baciare le sorelle di mia spontanea volontà. “Allora, pensai, se non mi piego, finisco per restare qui per il resto del cammino senza poter telefonare”. Tutti i giorni, nell’adorazione, chiedevo a Dio perché mi ‘spezzasse’ per imparare a sentire l’amore verso il prossimo. All’inizio andai ad aiutare in cucina, poi ad aiutare a prendere cura dei bambini. A quel punto mi spaventai, erano molti i bambini, piangevano e non avevano educazione (tolti con le loro mamme dalla strada). Io pensavo soprattutto a mia figlia. Poi divisero il gruppo dei bambini, ed io rimasi con Junior, figlio di Suelen e André, e lui cominciò a piangere. Capii che Dio voleva che mi prendessi cura di lui con lo stesso amore che davo a mia figlia. Decisi di allattarlo. Quell’esperienza fu molto forte per me, capii di essere capace di prendermi cura del prossimo, bastava che lasciassi sgorgare l’amore che c’è in me. Un giorno mi chiamarono per aiutare in un incontro per coppie, il Cana. Rimasi in Intercessione e tutto cambiò. Andai in intercessione dopo pranzo, non immaginavo quanto fosse bello e forte quel momento. Entrai in cappella e mi trovai faccia-faccia con Gesù Eucaristia, cominciai a pregare. Il primo rosario fu difficile, mi veniva sonno e il mio cuore non era ancora aperto, ma si stava calmando. Quando arrivai ai misteri della luce, sentii che realmente la ‘luce’ entrava in me. Ogni Ave Maria che pregavo, ho cominciato ad offrirla per le persone a cui ho fatto del male e ai miei familiari. Più pregavo, più piangevo e più sentivo la volontà di chiedere perdono. L’angustia, la tristezza e Piangevo e pregavo davanti all’Eucaristia. Il mio cuore fu toccato da Dio e dal suo amore. Solo a partire da quel giorno riuscii ad abbracciare e baciare le sorelle, spontaneamente. Uscii dalla cappella e abbracciai Cintia e piansi molto. Le dissi di aver capito che Dio mi aveva portato nella Missione Belém, per imparare cosa significasse avere una famiglia. Qualcosa era cambiato dentro di me, stavo cominciando a voler bene alle sorelle e a guardarle con lo sguardo di Dio, cominciai a vedere che avevano bisogno di me. Divenni coordinatrice della casa, e sono rimasta sempre nella stessa casa da quando sono arrivata nella Missione. Simone, quando era coordinatrice, mi aveva insegnato molte cose e, dopo che il mio cuore si era aperto a Dio, Lui mise in me una grande sete di voler imparare. Allora, cominciai ad avere facilità nel portare avanti la casa. Ero diventata il braccio destro di Simone. Dopo Simone, ho avuto come coordinatrice Marilda. Lei è stata per me una grande amica e ho potuto dialogare molto con lei. Anche lei mi ha aiutato molto. Molte mamme prima, erano andate via a causa mia. Oggi sono coordinatrice della Triage e assistente della Casa delle Mamme. Cerco di accogliere bene le sorelle che arrivano e quelle che sono già nella casa. Prima avevo difficoltà a dialogare con loro, oggi sono loro che mi cercano per dialogare, chiedere consigli come si fa con una mamma. Ed io riesco ad amare ognuna di loro, e cerco di prendermi cura di ciascuna come prendo cura di mia figlia. Sono molto grata a Dio per avermi dato Emanoely, perché Lui sapeva che se avessi avuto una bambina tutto sarebbe cambiato. Dio mi ha mostrato quanto sono preziosa per Lui. Prima nessuno aveva fiducia di me e oggi Dio mi ha dato una casa con 18 mamme e 25 bambini di cui pren- dermi cura. Mi ha anche restituito la mia famiglia. Oggi parlo con i miei figli e le mie zie, tutti mi telefonano e ammirano il mio lavoro. Le mie mani, che prima hanno fatto tante cose malvage, oggi hanno l’onore di poter prendere in mano il Corpo di Cristo, perché Dio mi ha scelto per essere Ministro dell’Eucaristia. Posso dire che vale veramente la pena stare nel cammino di Dio. Oggi Dio è tutto nella mia vita. Sono arrivata a toccare il fondo del pozzo, dove nessuno mi voleva bene, ma Lui è venuto e mi ha riscattato. Io, che non ho mai saputo prendermi cura di me stessa, ora, con il suo aiuto e la forza dello Spirito Santo, riesco a prendermi cura di molte vite. Grazie al diario spirituale, sto prendendo il gusto di scrivere e vedere quanto sia bello capire che con Dio possiamo cambiare, da sola non sarei mai riuscita. So che ho molto bisogno di pregare e stringere la mano di Dio, perché so che se smettessi di pregare il rosario o di pregare, entrerei nella tribolazione. Ho anche bisogno della mia adorazione quotidiana, perché non posso permettermi di allontanarmi da Dio. Ho sete di imparare ogni giorno di più, di stare con Dio e vedere la sua azione nella mia vita. Oggi riesco a vedere ogni sorella come se fosse mia figlia davvero, perché ho molta pazienza con ciascuna di loro. Ciò che prima non facevo: ascoltare, condividere, sorridere, ora riesco a farlo. Vedo che riesco a trasmettere Dio anche attraverso il mio sorriso. Ogni giorno tento di accogliere ciascuna nel modo migliore e di lavorare sulla mia umiltà, ogni giorno di più. Amen 9 Leggi oggi: 2Pietro 1-2 Mercoledì 1 Aprile 2015: Sett Santa Per il Diario spirituale: Isaia 50,4-9 Le altre letture sono: Sal 68; Mt 26,14-25 “ECCO IL SERVO DI JAHVÈ” Stiamo vivendo la Settimana Santa, il tempo più intenso dell'Anno Liturgico. È un'esperienza straordinaria di grazia: cerchiamo di viverla con tutto il cuore. “IL SERVO DI JAHWÈ” è il punto più alto della spiritualità dell'Antico Testamento. Dopo secoli di fallimenti spirituali e infedeltà, il popolo eletto capisce che per seguire Dio bisogna eliminare ogni orgoglio, autosufficienza, ribellione adolescenziale, bisogna abbandonare l'idolo del denaro e del potere, bisogna tornare a “INNAMORARSI” di Dio e smetterla di correre dietro agli amanti e ai tradimenti. Solo il “povero”, l’”umile”, l’ “anawim”, il “SERVO” può seguire Dio, proprio come Maria e Gesù, nel cammino doloroso e glorioso dell'amore. Isaia 50,4-9 4 Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati, perché io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come gli iniziati. 5 Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. 6 Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. 7 Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, per 10 questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso. 8 È vicino chi mi rende giustizia; chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. 9 Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Ecco, come una veste si logorano tutti, la tignola li divora. Spiritualità Belém: “Come brilla la Croce Benedetta del Signore”; “Sfolgorante risplende la Santa Croce!”: “Adoriamo Signore il Vostro Legno!” (Statuti 196) Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 11 Leggi oggi: 2Pietro 3 Giovedì 2 Aprile OGGI RIVIVREMO IL MISTERO DELL’ISTITUZIONE DEL SACERDOZIO, DELLA SANTA EUCARISTIA E IL COMANDAMENTO DELL’AMORE. MEDITIAMO: Giovanni 13,1-15 Le altre letture sono: Es 12,1-14; Sal 115(116); 1Cor 11,23-26 Oggi è un giorno molto speciale e bello. Chi può, cerchi di partecipare, la mattina, alla solenne Messa “degli Oli”, nella Cattedrale della propria Diocesi e far festa con tutti i sacerdoti della diocesi che rinnovano le loro promesse. Poi si prepari per la meravigliosa Messa della notte, che molti conoscono come la “Messa della lavanda dei piedi”, in cui avverrà la rappresentazione del brano del Diario di oggi. Siamo nell'ultima cena; la Santa Cena. Il Cuore di Gesù sta “esplodendo” d'amore. “È arrivata l'ora!” È il punto massimo della missione di Gesù: la passione, morte e resurrezione. Ogni minuto di questo Triduo Pasquale vale un'eternità. Gesù mostra questo Supremo amore con il gesto umile, tipico degli schiavi, di lavare i piedi ai suoi apostoli. L'essenza di Dio è tutta contenuta in questo gesto. Questo è il cammino di chi desidera seguire Gesù: “Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri”. Sarebbe bello fare questa rappresentazione in ognuna delle nostre case e poi condividere ciò che ciascuno ha sentito. Tutto l'amore espresso in questo gesto, oggi è CONSACRATO SOLENNEMENTE NELLA SANTA EUCARISTIA, che contiene il “sacrificio glorioso” di Gesù. È un mare di cose belle, da restare perfino confusi, ma è meraviglioso immergerci in queste acque! Concentriamoci quindi, ora, sul racconto della lavanda dei piedi di San Giovanni, per capire come la più perfetta immagine, espressione dell' “ALTISSIMO” Dio è il “BASSISSIMO” SERVO, schiavo che lava i piedi, così come la prima fotografia della Santissima Trinità è la SACRA FAMIGLIA DELLA GROTTA DI BETLEMME. Lo splendore dell’amore è la povertà, il sacrificio, la morte in croce, che è la TOTALE CONSEGNA. 12 Giovanni 13,1-15 1 Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. 2 Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, 3 Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. 5 Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. 6 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7 Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». 8 Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9 Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». 10 Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». 11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi». 12 Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. 15 Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. Spiritualità Belém: “Sul Golgota, Culmine della vita di Gesù, si celebra il Sublime Matrimonio: la Bella e Santa Povertà del Figlio di Dio è inchiodata sulla maledizione infernale del legno della Croce”. (Statuti 198). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 13 La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ L’EUCARISTIA (COMPENDIO CIC) 271. Che cos'è l'Eucaristia? 1322-1323. 1409. È il sacrificio stesso del Corpo e del Sangue del Signore Gesù, che egli istituì per perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della Croce, affidando così alla sua Chiesa il memoriale della sua Morte e Risurrezione. È il segno dell'unità, il vincolo della carità, il convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l'anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della vita eterna. 272. Quando Gesù Cristo ha istituito l'Eucaristia? 1323. 1337-1340 L'ha istituita il Giovedì Santo, «la notte in cui veniva tradito» (1 Cor 11,23), mentre celebrava con i suoi Apostoli l'Ultima Cena. 273. Come l'ha istituita? 1337-1340 1365,1406. Dopo aver radunato i suoi Apostoli nel Cenacolo, Gesù prese nelle sue mani il pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto per voi». Poi prese nelle sue mani il calice del vino e disse loro: «Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me». 274. Che cosa rappresenta l'Eucaristia nella vita della Chiesa? 1324- 1327 1407 È fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Nell'Eucaristia toccano il loro vertice l'azione santificante di Dio verso di noi e il nostro culto verso di lui. Essa racchiude tutto il bene spirituale della Chiesa: lo stesso Cristo, nostra Pasqua. La comunione della vita divina e l'unità del Popolo di Dio sono espresse e prodotte dall'Eucaristia. Mediante la celebrazione eucaristica ci uniamo già alla liturgia del Cielo e anticipiamo la vita eterna. 14 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA Mistico e analfabeta, ebbe una vita lunga e santa rivolta verso l'amore a Dio e la santificazione degli uomini. La sua festa si celebra il 2 aprile, giorno della sua morte, che avvenne all'età di 91 anni, il Venerdì Santo del 1507. DA UNA COPPIA SANTA SENZA FIGLI... Giacomo e Vienna erano una coppia che viveva a Paola, un piccolo paese della Calabria. Giacomo era un contadino. Vienna aiutava il marito in tutto ciò che una donna riusciva a fare. Insieme costituivano una coppia cattolica esemplare. Pur conducendo una vita difficile, cercavano ogni giorno di santificarsi: pregavano molto, digiunavano, facevano opere buone e penitenze. Si consideravano felici. La loro felicità, però, era oscurata dal fatto di non avere figli. MIRACOLOSAMENTE, NASCE UN BAMBINO ... Non mancavano preghiere e sacrifici offerti a Dio per chiedergli la grazia di avere un bambino. Si affidavano molto all'intercessione di San Francesco d'Assisi, a cui erano devoti. Promisero che, se il santo li avesse ascoltati, avrebbero chiamato il loro figlio Francesco. Dio ascoltò le loro insistenti preghiere e nell'anno 1416 nacque il figlio tanto atteso, Francesco, a cui ne seguirono altri due. Il ragazzo aveva un'infezione oculare e avrebbe potuto diventare cieco. Ancora una volta i genitori cercarono l'aiuto di San Francesco. Con rispetto, gli chiesero di rispondere in pieno alla loro richiesta e non solo a metà. Giacomo e Vienna promi- sero al Santo che se avesse guarito il ragazzo, non appena l'età lo avesse consentito lo avrebbero vestito con il saio del frate francescano e messo per un anno in un convento di frati francescani. Per la seconda volta le preghiere della coppia vennero ascoltate. Francesco crebbe sano, benedetto da Dio e con tendenze chiare alla santità. Fino a 12 anni seguiva l'esempio paterno, pregando e facendo penitenze. ... CHE DIVENTO' UN "BAMBINO FRATE", ESEMPLARE, OBBEDIENTE E FACEVA MIRACOLI. Il tempo passava, Giacomo e Vienna non avevano ancora adempiuto alla promessa. Un giorno apparve presso la loro casa un frate francescano ricordandogli che era il momento di mantenerla. I genitori, portarono il giovane con l'abito di San Francesco al convento di San Marco, dove veniva seguita rigorosamente la regola dell'Ordine dei Frati Minori. Il giovane Francesco, anche se non veniva obbligato, compiva esattamente le norme del convento. Le osservava a tal punto che diventò modello d'obbedienza alla regola, anche per i più veterani ed esperti nelle pratiche religiose. Già a quel tempo, alcuni eventi straordinari segnarono la vita del piccolo Francesco. Un giorno il fratello sacrestano gli ordinò di prendere i carboni per il turibolo. Si dimenticò di dire a Francesco come avrebbe dovuto fare. In tutta la sua semplicità e innocenza, andò a compiere la richiesta fatta dal sacrestano disponendo i carboni nel suo abito e glieli portò. L’abito rimase 15 Leggi oggi: 1Giovanni 1-2 Venerdì 3 Aprile Oggi è giorno di DIGIUNO e penitenza per accompagnare Gesù nella sua PASSIONE E MORTE. Invitiamo tutti a fare la Via Crucis della Missione Belem, completa e a partecipare alla Celebrazione nelle proprie parrocchie. Per il Diario sp meditiamo: Isaia 52,13-53,12 Le altre letture sono: Sal 30(31); Eb 4,14-16;5,7-9; Gv 18,1-19,42 “NON HA APPARENZA NÉ BELLEZZA… DISPREZZATO E REIETTO, UMILIATO, TRAFITTO, MORTO PER SALVARCI” Oggi è un giorno per rimanere vicino a Gesù con coraggio, come l'apostolo Giovanni, come Maria Maddalena. Possiamo accompagnarlo momento per momento, nel silenzio interiore, nel sacrificio. Gesù è stato catturato verso la mezzanotte, è stato portato al tribunale superiore di Gerusalemme, condannato, buttato in prigione. La mattina presto è stato condotto da Pilato, che lo ha mandato da Erode: ovunque: disprezzo, insulti, spintoni, percosse, coronazione di spine… Il crudele cammino verso il Calvario è cominciato alle 9:00. Prima di mezzogiorno, Gesù viene inchiodato sulla Croce, e sono tre ore di agonia, fino alla morte. Accompagniamolo con tutto l'amore del nostro cuore. <<———<<>>———<<>>>———<<>>———>> Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito ________________________________________________________________________ La notte: Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? _______________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Come ho vissuto il proposito. _______________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... __________________________________________ _______________________________________________________________________ 16 Isaia 52,13-53,12 52,13 Ecco, il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e molto innalzato. 14 Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo—15 così si meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito. 53,1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? 2 È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. 3 Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. 4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. 5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. 6 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. 7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. 8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte. 9 Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. 10 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. 11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità. 12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori. 17 Leggi oggi: 1Giovanni 3-4 Sabato 4 Aprile Per il Diario sp medita: 1Pietro 3,17-22 “È STATA ANNUNCIATA LA BUONA NOVELLA (1Pt 4,6); “GESÙ DISCESE AGLI INFERI” (CREDO) ANCHE AI MORTI” Fra la morte di Gesù (venerdì alle 15:00) e la sua Resurrezione (all'alba della domenica di Pasqua) trascorrono quasi 40 ore, 40 lunghe ore di silenzio e di morte. Gesù non è più nel mondo dei “vivi”. Egli, morto, discende come tutti nella “dimora dei morti”, agli “inferi” così chiamati; ma non scende come uno “sconfitto”, anzi, Gesù “spalanca” le porte dell'inferno e annuncia la Buona Novella della Salvezza a coloro che attendevano dai tempi di Noè. È un grande mistero quello che viviamo oggi, perché noi non stiamo vedendo niente, se non un sepolcro, una pietra fredda, su cui giace il corpo senza vita del Messia. Oggi è il giorno dell’ “attesa fiduciosa”, della “certezza” che solo l'Amore può dare, contro ogni evidenza umana. 1Pietro 3,17-22 17 È meglio infatti, se così vuole Dio, soffrire operando il bene che facendo il male. 18 Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. 19 E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; 20 essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per 18 mezzo dell'acqua. 21 Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, 22 il quale è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze. Spiritualità Belém: ”Non esiste più, in questo mondo, una Croce sola e nuda, perché su tutte è crocifisso Gesù. Non c’è più nessuna croce senza il Crocifisso. Per quanto nuda ella appaia: ogni Croce coincide con il Crocifisso ” (Statuti 200). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________ 19 Notte Dorata. Saper vedere il bene del fratello: Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del bene che hanno visto fare dal fratello. Daniel Pereira – São João de Deus. Questa Notte Dorata, è stato scelto il nostro fratello Daniel perché vuole molto bene ai vecchietti della nostra Missione. Illuminato dallo Spirito Santo, dà consigli e trasmette loro pace e tranquillità. Riesce così ad evitare i loro momenti di aggressività causati a volte dalla nostalgia della loro famiglia d’origine. Danilo Heleno Ribeiro – Santa Giana. Questo nostro fratello aveva una difficoltà enorme di accettazione. Tutte le volte che qualcuno gli chiedeva qualcosa, lui mormorava e inventava scuse per tutto. Dopo una bella condivisione e un buon dialogo, la settimana scorsa ha fatto il proposito di cambiare. Questa settimana, grazie a Gesù, si sta sforzando e sta cercando di superare la sua difficoltà. Per questo è stato scelto. Fernando de Souza – Jesus o Messias. Oggi abbiamo fatto la notte Dorata, ed abbiamo verificato tutti con molta attenzione. Il fratello scelto è stato Fernando, perché abbiamo visto che si sta impegnando molto nella quotidianità. È molto allegro, dialoga con i vecchietti e cerca sempre di mantenere le stanze, gli armadi, i bagni e i letti in perfetto ordine. Dice che questo è il suo passatempo prediletto e che i vecchietti meritano questo e molto di più. Lourival Martins – Santa Rosa de Lima. Il fratello Lourival è un signore che viveva da solo, per strada, non aveva nessuno e non sorrideva mai. Da qualche giorno è una persona diversa, sorride ed è sempre disposto ad aiutare. É disponibile e allegro, pur essendo un signore d’età. Siamo grati a Dio per la sua vita. Marcelo Ferreira – João XXIII. Abbiamo fatto la nostra Notte Dorata e abbiamo scelto il fratello Marcelo che lavorava in cucina. Il fratello si impegna molto e dimostra forza di volontà nel suo cammino. Questa settimana ha avuto un giorno molto speciale, era fuori ed ha donato il suo pranzo ad una sorella venuta dalla strada e che stava aspettando che venissero a prenderla per andare a casa delle donne. Lui si è dedicato a sfamare il prossimo privandosi del suo pranzo. È stato un gesto meraviglioso. Per questo è stato scelto nella nostra Notte Dorata. 20 Carlos Henrique – Santa Rosa de Lima. Ho fatto il proposito di “Perseverare”. Ho avuto molti problemi in famiglia e mi sentivo molto male, pensavo di desistere da tutto, perché non resistevo più. Allora sono andato in cappella ed ho chiesto con forza aiuto al Signore. L’ho fatto quando mi sono ricordato del mio proposito che era quello di perseverare. Evandro Inácio – Desatadora dos Nós Il mio proposito era di “alimentarmi spiritualmente”. Oggi stavo andando in Cappella da solo, allora ho chiamato alcuni fratelli perché mi accompagnassero e pregassero con me. Siamo ritornati pieni di Spirito, lodando e ringraziando Dio, mi sono così alimentato spiritualmente, e ho vissuto il mio proposito. Marinaldo Bezerra da Silva – Jesus o Messias Ho fatto il mio proposito di “Aiutare”. Come faccio tutti i giorni, ho aiutato in cucina. Nel pomeriggio, ho saputo che uno dei fratelli compiva gli anni. Allora mi sono ricordato del proposito e sono corso nella dispensa, ho preso la farina e altri ingredienti, ed ho fatto una torta. La sera, ho chiamato tutti, ci siamo riuniti e gli abbiamo cantato gli auguri. È stato molto felice ed ha ringraziato per l’impegno di tutti i presenti. Ho potuto vivere il mio proposito, rendendo felice un fratello nel giorno del suo compleanno. Miguel Santos – Santa Rosa de Lima Ho scelto il proposito di “Prendermi cura delle cose di Dio”. Con tranquillità, ho fatto tutti i miei doveri e quando pensavo di aver terminato, ho visto che la cappella aveva bisogno di pulizia e attenzione e così ho vissuto il proposito. Rafael Santos Anacleto – São Paulo Il mio proposito è stato di “Camminare con Gesù”, concretamente ho chiesto le forze a Dio. Ho vissuto il mio proposito in modo molto speciale, quando ho potuto dare ai miei fratelli parole di conforto, con le quali ho calmato i loro cuori e sono rimasti nella casa. Posso solo ringraziare Dio. 21 Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ 22 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA In un'altra occasione, lo misero come responsabile della cucina. Mise il cibo in una padella e lo pose sui carboni a sinistra, poi andò in chiesa a pregare, dimenticando di accendere il fuoco... Pregando andò in stasi, e il tempo passava. Un frate entrò in cucina e vide il fuoco spento. Cercò Francesco chiedendo se il pranzo fosse pronto. Il giovane disse di sì, e si diresse verso la cucina. Non si sa come, ma il fuoco era acceso e i cibi perfettamente cotti... Quindi, tornando a Paola, Francesco si ritirò in un luogo deserto, lontano dalla casa natale. I genitori, che avevano accettato la decisione del figlio iniziarono a portagli del cibo. Ma Francesco, pensando che non fosse abbastanza solo, né sufficientemente separato dal trambusto del mondo, volle essere più radicale nella sua solitudine. Un giorno scomparve: salì su una montagna vicina, a lato del mare, scavò una grotta nella roccia. Rimase lì per sei anni. Allora SI FECE UN EREMITA ADOLESCENTE... aveva solo quindici anni. Viveva solo per Naturalmente i buoni frati del convento di Dio, nella contemplazione e nella penitenSan Marco vollero che il giovane Franceza. Il suo cibo erano radici ed erbe selvatisco continuasse a stare con loro. che. Era un gioiello per il convento quell'adole- Secondo una tradizione dell'Ordine da lui scente che già mostrava molti segni di fondato, fu in questa grotta che l'eremita santità. ricevette dalle mani di un angelo, l'abito Il giovane, però, si sentì chiamato ad un monastico. altro stato di vita. Avendo già adempiuto la promessa di tra... APPROVATO DAL VESCOVO E CON I scorrere un anno in convento, tornò a SUOI DISCEPOLI, FONDA UN ORDINE REcasa, affamato e assetato di Dio, FranceLIGIOSO E UN MONASTERO NELLA CITTA' sco chiese ai genitori di poter visitare i DI PAOLA. luoghi santi di quel tempo: Roma, Assisi, Due persone pie si unirono al santo eremiLoreto, Monte Luco e Montecassino. ta, che non aveva ancora 20 anni, abbracFrancesco rimase impressionato da Monte ciando il suo stesso stile di vita. Gli abitanti Cassino. Sapeva che in quel posto San Be- nei dintorni costruirono una cella per cianedetto si era stabilito all’età di 14 anni scuno e una cappella, dove si riunivano per consegnarsi totalmente a Dio. Anche per cantare le lodi a Dio. Un sacerdote lui voleva fare la stessa cosa: chiese ai suoi della parrocchia celebrava per loro la Mesgenitori di lasciarlo vivere come eremita sa. Il numero dei discepoli di Francesco nella campagna nei pressi di Paola. Giaco- aumentava considerevolmente. mo e Vienna accettarono la richiesta del (Continua). ragazzo. 23 Cleideane Sales Silva – Maria Gorette. Il mio proposito è stato di “Confidare in Dio”, concretamente mettendo le mie preoccupazioni nelle mani di Dio. Ho vissuto il proposito nel momento in cui sono stata richiamata e sono rimasta molto male, perché avevo voglia di buttare tutto all’aria e andarmene via. Ma in quel momento mi sono ricordata del mio proposito ed ho cominciato a pregare un’Ave Maria e a lodare Dio; ho messo tutta la mia preoccupazione nelle mani di Dio. Grazie, Signore, per avermi dato la forza. Gabriela Fernanda – N. Sra. de Lourdes. Il mio proposito è stato di “accettare ed essere più fedele alle cose di Dio”, concretamente di accogliere qualsiasi cosa mi dicessero senza mormorare e prendermi cura delle cose di Dio con grinta. L’ho vissuto, perché ho ascoltato tutto quello che la mia coordinatrice doveva dirmi, non ho mormorato e ho avuto la grinta per portare avanti ciò che mi è stato affidato. Sto pregando molto per non scoraggiarmi, ho molto bisogno di Dio. Rita de Cássia – Santa Bernadete. Ho fatto il proposito era di “Riconoscere”. L’ho vissuto nel momento dell’adorazione, quando ho potuto custodire nel mio cuore e riconoscere ogni opera, ogni miracolo, aiuto, amore, speranza, tutto ciò che Gesù ha fatto nella mia vita. Mi sono ricordata di alcuni amici che non sono più fra di noi. Mi sono ricordata anche del mio figlioletto che ho perso a causa della mia vita disordinata. Se fosse vivo, avrebbe sette mesi e tre giorni. Dio sa quello che fa e oggi riposa nel Signore. Ana Maria Rosa – Joana Dark. Il mio proposito era “intimità con Dio”. Oggi Gesù mi ha fatto vedere come è meraviglioso ricevere le sorelle che arrivano come pecore ferite. Ho vissuto profondamente il proposito perché, ad ogni sorella ho sentito la gioia di mostrare il vero amore di Dio. Janaina Araujo – Joana D’Ark. Ho fatto il proposito di “Amare”. Credo di averlo vissuto, oggi, in modo diverso. Durante il rosario è arrivata una accolta, portata di peso dalla nostra vicecoordinatrice, perché era molto debole. È stata una vera dimostrazione d’amore. Un’altra, è stata una sorella che ha dato da mangiare a una accolta che non aveva la forza per fare niente. Non so se l’ho amata, ma ho potuto sentire, attraverso di loro, il vero amore. Sirley Aparecida – Maria Madalena. Il mio proposito è stato di “gettarmi nel Signore”. Ho potuto viverlo grandemente quando ho accompagnato una sorella dal medico e lei è stata ricoverata. In quel momento ho telefonato a Gregorio (l’autista) perché venisse a prendermi. Sono andata nel punto stabilito per aspettarlo, nel frattempo è passato un ragazzo tutto sporco e aveva la mano piena di droga. Ho preso il mio rosario e chiesto la forza a Dio di vincere la tentazione. Lì, ho capito quanto Dio mi ama e si prende cura di me, in ogni momento. 24 Notte Dorata. Saper vedere il bene del fratello: Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del bene che hanno visto fare dal fratello. Dávila Wana – N. Sra. de Lourdes. La sorella ha solo 18 anni ed ha la figlioletta in rianimazione. Pur così cerca le forze per perseverare nel cammino. Lei è sempre disposta a fare tutto quello che le viene chiesto e si sta dedicando molto ai bambini. È chiara che sta maturando. Per questo l’abbiamo scelta. Simone Aparecida – Maria Gorete. La Notte Dorata questa settimana è per la sorella Simone, volontaria qui nella casa delle mamme perché si è donata ed ha accompagnato la sorella Erika ad incontrare la sua famiglia. La stavano cercando da otto mesi. È stata una grande gioia per tutti noi e per la sua famiglia che, poi, è venuta per conoscere la casa e ringraziare tutti per esserci presi cura della loro figlia e nipote. Todas as irmãs – Santa Bernadete. La notte Dorata è stata per le sorelle che si sono unite per prendersi cura dei bambini perché le mamme stavano facendo un corso. Sono molti i bambini, di tutte le età, e sono riuscite a fare tutto, lavarli, preparare il pranzo, i biberon, prendersi cura di tutti con amore e affetto. Carla Marques da Cruz – Maria Mãe de Deus. La vincitrice questa settimana è stata la sorella Carla, per il suo grande impegno nel fare tutto ciò che le viene chiesto, soprattutto nel portare le sorelle dal medico. Tutte le volte che c’è bisogno, lei si sveglia presto e si mette a disposizione con amore. Elaine Cristina – Joana Dark. La nostra Notte Dorata è stata per la sorella Elaine, perché si è superata dedicandosi in tutto. Senza perdere l’amore e la pazienza, ha saputo insegnare alle sorelle a capire quanto è importante la casa di Dio. La sua dedizione è stata sorprendente, perché la coordinatrice era stata fuori tutto il giorno e lei è riuscita a prendersi cura della casa e delle sorelle con amore e attenzione verso tutte. 25 Leggi oggi: 1Giovanni 5 S. Pasqua 5 Aprile È risorto! Ha vinto! È il grido che squarcia secoli di schiavitù e fa esplodere di gioia l’universo intero. Meditiamo: Marco 16,1-10 Le altre letture: At 10,34-43; Sal 117(118); Col 3,1-4; Gv 20,1-9 “GESÙ NAZARENO, IL CROCIFISSO È RISUSCITATO!” Ora appare chiaro il senso di tutto ciò che abbiamo vissuto questa Settimana Santa. Come Mosè ha condotto il popolo eletto dalla schiavitù alla libertà, aprendo il Mar Rosso, così Gesù ha condotto l'umanità intera dalla schiavitù del peccato alla libertà dell'amore, spezzando e distruggendo, le catene del male. A Mosè, però, non era costato neppure un graffio, mentre Gesù ha pagato con il suo sangue la nostra resurrezione. Oggi è il giorno della “Gioia” che durerà tutta la settimana. Scopri i SEGNI della resurrezione che si stanno manifestando in te e attorno a te. Marco 16,1-10 1 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. 2 Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?». 4 Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. 5 Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6 Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Ge26 sù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. 7 Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». 8 Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura. 9 Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Spiritualità Belém: “La Croce, il simbolo dell’oscurità del regno del male, simbolo di tutti i nostri inferni umani, diventa, in Gesù, gloriosa, luminosa e santa al punto che possiamo venerarla e “adorarla”: “Adoriamo, Signore, il Vostro Legno!”. (Statuti 199. Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 27 Leggi oggi: 2 Giovanni Lunedì 6 Aprile Per il Diario sp medita: Matteo 28,8-15 Le altre letture sono: At 2,14.22-32; Sal 15(16) “RALELGRATEVI! PARTIRONO IN FRETTA, CORSERO CON GIOIA!”” Per un'intera settimana è sempre Pasqua, il giorno di Pasqua dura 8 giorni! Non c'è digiuno, né penitenza, è solo gioia, perché il nostro corpo, il nostro cuore, la nostra mente e il nostro spirito sentano la gioia di Gesù Risorto. “La grazia di Dio ignora la lentezza”, dice Sant’Ambrogio di Milano. Per questo, queste donne “corrono”, “in fretta”, con immensa gioia, “abbracciano” Gesù e subito diventano missionarie: “ANDATE!”. Ad esse Gesù dice il primo “ANDATE”: “VANNO” a partire dalla Resurrezione. Che questo giorno sia per noi anche una testimonianza gioiosa e attiva del trionfo dell'Amore di Dio in noi. Matteo 28,8-15 8 Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli. 9 Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno». 11 Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. 12 Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: 13 «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno 28 rubato, mentre noi dormivamo. 14 E se mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». 15 Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi. Spiritualità Belém: “Non esiste più, in questo mondo, una Croce sola e nuda, perché su tutte è crocifisso Gesù. Non c’è più nessuna croce senza il Crocifisso. Per quanto nuda ella appaia: ogni Croce coincide con il Crocifisso”. (Statuti 200). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 29 Esprimi con le tue parole le risposte riportate sopra ——————————————————————————————————— ———————————————————————————————–———— —————————–—————————————————————————– ——————————————————————————————————— ——————————————————————————————————— 30 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA A causa dell'aumento dei discepoli intraprese nel 1454, con il permesso dell'Arcivescovo di Cosenza, la costruzione di una chiesa e di un monastero persone venivano da ogni parte per aiutarli, poco importava se fossero ricchi o poveri, nobili o plebei. Era un vero miracolo: tutti volevano aiutare e nel frattempo assistevano a molti miracoli. Videro pietre spostarsi ad un semplice ordine di Francesco. Alberi e massi pesanti divennero improvvisamente leggeri per poter essere rimossi o trasportati. Il cibo a disposizione, che a malapena sarebbe servito a soddisfare la fame di un solo lavoratore, nutriva molti. Anche le persone malate che prendevano parte alla costruzione degli edifici venivano curate. È così che nacque l’ordine eremitico attorno al 1435. non diminuì le preghiere e l'austerità. Una pietra o un tronco d'albero erano il suo cuscino. Solo in età avanzata acconsentì a dormire su una brandina. Dormiva il necessario e non concedeva al corpo riposo che non fosse essenziale per riprendere gli esercizi con nuovo fervore. Mangiava un solo un pasto al giorno, nel pomeriggio. Normalmente, mangiava pane e beveva acqua; a volte trascorreva due giorni senza mangiare, soprattutto nelle vigilie delle grandi feste. Francesco nella semplicità della sua vita viveva il coronamento di tutte le sue virtù. Era bravo, franco, schietto, disponibile, sempre pronto a fare del bene a chiunque. Questo spirito, lo trasmetteva in abbondanza ai suoi figli spirituali. Francesco voleva che la carità, la penitenza e l'umiltà fossero alla base del suo governo. Obbligò i suoi discepoli ad osservare la Secondo la tradizione, uno Spirito celeste, Quaresima perpetua e di non fare uso di forse l’arcangelo Michele, gli apparve men- carne, uova, formaggio, burro e tutte le tre pregava, tenendo fra le mani uno scu- cose che gli antichi canoni facevano evitado luminoso su cui si leggeva la parola re durante la Quaresima. “Charitas” e porgendoglielo disse: “Questo L'osservanza di questa rigorosa astinenza sarà lo stemma del tuo Ordine”. gli sembrava così essenziale che lo fece diventare il quarto voto dell'ordine. Aveva Terminata la costruzione del monastero, il come obiettivo, la riparazione, almeno per santo diede a ciascuno dei suoi discepoli una sorta di compensazione, degli abusi ai un alloggio. Inizialmente, venne applicato quali si lasciavano andare la maggior parte un modo per stabilire una certa regola tra dei cristiani durante la Quaresima. loro, e sottoporli a pratiche uniformi. (Continua) SANTITÀ DI VITA Per quanto riguarda se stesso, Francesco 31 Notte Dorata. Saper vedere il bene del fratello: Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del bene che hanno visto fare dal fratello. Carlos Alberto da Silva – Santo Antonio. Il fratello più votato in questa Notte Dorata è stato Carlos Alberto a causa della sua consegna nella laborterapia e nella sua restaurazione. Pur con il suo handicap fisico, è riuscito a dedicarsi ai suoi compiti quotidiani e lui ama fare questo. Pur con i suoi problemi personali, ha sempre di mira la sua restaurazione. Fabio Junior – Santa Luzia. Il fratello ha vinto la Notte Dorata, perché grazie a Dio lui è obbediente e si è donato molto questa settimana. Ha lavato la cucina, aiutato nei compiti che gli vengono chiesti. Nonostante la stanchezza, ha avuto l’umiltà di cucinare per la casa dei vecchietti. Questo ci spinge ogni volta di più a buttarci fra le braccia di Dio. Manoel Pereira Costa– Maria das Graças. Il vincitore di questa Notte Dorata è stato il nostro caro e amato fratello Manoel. Lui ha vinto quasi all’unanimità perché è una persona molto gioiosa e in gamba, e fino ad oggi non l’ho mai visto di mal umore. Sorride sempre ed è pronto a scherzare, parla di Dio, e questo è bello perché è contagiante e fa bene anche a chi gli si avvicina. Rallegra quelli che sono tristi, è un lavoratore, un fratello spontaneo e sincero. É lui che insieme con l’aiutante prepara i fagioli per le nostre 7 case. Si merita questa vittoria. Marco Antonio Batista – Jerusalém. Il fratello ha vinto la Notte Dorata perché stava vivendo una settimana di dura prova. Lui è il coordinatore della nostra casa ed ha assunto la casa questa settimana. Ha trovato la casa tutta in disordine e per questo è stato più volte richiamato. Ma grazie a Dio e al suo proposito di superare tutto e perseverare, è riuscito a dare il giro di boa e andare avanti. Rodrigo Ramos – N. Sra. de Lujan. Il vincitore della Notte Dorata è stato il nostro fratello Rodrigo per il suo sforzo e la sua accettazione del prossimo. Il fratello ha le sue difficoltà, ma stiamo tentando di far di tutto per aiutarlo. Sta portando avanti bene il suo compito di prendersi cura del fuoco a legna, un compito per cui si è offerto mentre gli altri cercano di evitarlo. Il fratello mette molto impegno in ciò che fa ed è responsabile. Continua così, Rodrigo! 32 Antonio Clemilson - São Felipe Neri. Il mio proposito è stato di “restare saldo con Gesù”, concretamente credendo che tutto è possibile per chi confida nel Signore. L’ho vissuto seguendo la Parola di Dio. In mezzo alle difficoltà, ho cercato di mettere in pratica tutto ciò che ho imparato con il Signore per essere saldo con Dio. Bismark Oliveira Santos – Santa Luzia. Il mio proposito è stato di “lavorare sui doni”, concretamente servendo il prossimo e facendo il bene, non importa a chi. Ho vissuto il proposito quando nel pomeriggio, ho lavorato sul dono della sapienza, ed ho potuto sostenere il fratello Carlito. Grazie a Dio è una benedizione sapere che i nostri figli vogliono camminare. Questo è un modo per credere e mettere in pratica il bene nei confronti di un fratello che ha avuto fiducia in me. Luciano Barbosa Granjeiro – Maria das Graças. Il mio proposito è stato di “Mettere in pratica il bene e condividere sempre”, concretamente esercitando l’amore. Dio mi ha mostrato come possiamo fare il bene tutti i giorni e in tutti i momenti, in modo spontaneo e naturale. Ho aiutato i fratelli la mattina perché non arrivassero in ritardo in Cappella, ho servito loro la colazione, pulito la casa, dialogato con un fratello che voleva desistere dal suo cammino. Rodrigo de Oliveira – Santa Luzia. Ho fatto il proposito di “Donare il meglio di me”, concretamente facendo tutto ciò che è volontà di Dio perché Dio merita il mio sforzo. Ho vissuto il proposito nel momento in cui mi sono irritato e mi sono ricordato di donare, il meglio di me. Ho chiesto perdono a Dio, perché non è di suo gradimento che continui a irritarmi. Carlos Augusto Domingos Araujo - Santa Verônica. Ho fatto il proposito di “Confidare in Dio”. Durante la mattina ero agitato perché ho ricevuto la proposta di ritornare dalla mia famiglia. Quando ho ricevuto l’invito, mi sono sentito diviso, però poi mi sono ricordato del proposito ed ho deciso di continuare sul buon cammino, in comunità, e aspettare il momento giusto. Jair Santos Lima - Santa Verônica. Oggi, avevo appena fatto il proposito di “Perdonare” che mi è arrivata una grande opportunità per viverlo. Ho prestato a uno dei miei fratelli una blusa e lui l’ha persa, l’ha dimenticata alla fermata dell’autobus. Mi sono arrabbiato molto con lui. Solo più tardi mi sono ricordato del proposito e sono riuscito a perdonarlo. 33 Leggi oggi: 3 Giovanni Martedì 7 Aprile Per il Diario sp medita: Giovanni 20,11-18 Le altre letture: At 2,36-41; Sal 32(33) “MARIA!” “RABBUNÌ!” Queste due parole contengono e racchiudono il mistero della comunione intima, profonda e pura che c'era fra Gesù e Maria Maddalena. “Maria!” - “Rabbunì” sono due esclamazioni che esprimono una emozione profonda. Maria è profondamente turbata e piange perché ha perso Gesù, il suo maestro; non trova più neppure il corpo, nel sepolcro. Gesù, dall'altro lato, è nella piena gloria della Resurrezione e desidera comunicare con Maria Maddalena, nella gioia piena della vita nuova. L'amore non è morto! L'intimità è Risuscitata! Tutto continua come prima, molto più di prima. Entra nel rapporto di Gesù con Maria e sappi che questo è anche per te! Giovanni 20,11-18 11 Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12 e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15 Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: 34 «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». 16 Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! 17 Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». 18 Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. Spiritualità Belém: “É il matrimonio fra la Santa Povertà e la povertà schiava, che fonda la Missione Belém. Questo è il grande, straordinario miracolo: mentre Gesù era inchiodato su quella Croce del Golgota, Lui era inchiodato su tutte le Croci del mondo” (Statuti 201). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 35 Mercoledì 8 Aprile (Continua la Pasqua) Leggi oggi: Giuda Per il Diario sp. medita: Luca 24,13-35 Le altre letture sono: At 3,1-10; Sal 104(105) “NON CI ARDEVA FORSE IL CUORE NEL PETTO MENTRE CONVERSAVA CON NOI LUNGO IL CAMMINO?” Il brano di oggi è semplice e diretto. Sottolinea gli atteggiamenti e i sentimenti dei discepoli, persi, prima che Gesù si mettesse in mezzo a loro e sottolinea bene anche i sentimenti dopo che sono stati con Gesù in mezzo. Questa è la differenza delle comunità che vivono con Gesù rispetto a quelle che vivono senza Gesù. Lotta oggi per mantenere viva la presenza di Gesù in mezzo alla tua famiglia, alla tua equipe, alla tua comunità. Luca 24,13-35 13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e conversavano di tutto quello che era accaduto. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. 16 Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. 17 Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18 uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19 Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadu- 36 te. 22 Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro 23 e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto». 25 Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! 26 Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27 E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. 28 Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29 Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. 30 Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. 32 Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». 33 E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34 i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». 35 Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Spiritualità Belém: . In quel grido dalla Croce: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?” Il Figlio di Dio raggiunge il “fondo del pozzo”: lui diventa tutti gli “abbandonati” e “maledetti”. Prende il posto di tutti quelli che hanno abbandonato Dio e si sentono condannati all’inferno. Gesù non è condannato solamente al supplizio della Croce, ma “all’inferno”, caricato, com’è, di tutti i peccati dell’umanità ” (Statuti 202). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ 37 Notte Dorata S. Miguel Arcanjo e Rainha da Paz Ailson Fernandes Chaves – São Francisco. Il vincitore della Notte Dorata è stato il fratello Ailson che ha ricevuto la maggior parte dei voti, per la sua umiltà e perché aiuta sempre nei lavori nel centro. Ha vinto anche perché si dedica con amore al fuoco a legna. Lui condivide sempre ciò che Gesù fa nella sua vita con i fratelli. È sempre contento e in questo modo solleva il morale degli altri. Alexandre Vieira – Padre Pio. In questa settimana la testimonianza più concreta e significativa è stata quella di Alexandre Vieira che ha vinto con otto voti per il suo impegno e dedizione nella cucina dei vecchietti. È sempre ordinato e puntuale nel programma e si dona tutto il giorno. Dice che si sente molto bene in questo cammino. Cristiano Jorge do Nascimento – São Pedro Claver. Il fratello che ha spiccato di più questa settimana, secondo il voto è il fratello Cristiano perché è molto disponibile nelle pulizie della casa e ad accogliere i fratelli che arrivano dalla strada, arriva a donare la sua roba per quelli che non ne hanno. Il fratello è molto attento, soprattutto con i più debilitati. Oltre ad aiutare in casa, è un incoraggiamento per tutti con i suoi gesti di amore al Edvaldo Viana – Nossa Senhora da Luz. La persona scelta è stato Edvaldo, che si è impegnato durante la settimana e si è donato per i fratelli. Inoltre si preoccupa dell’ordine e della pulizia della casa. Questa settimana ha assunto e seguito l’accolto José dos Santos che era debilitato e con problemi di salute. Edvaldo gli ha dato le attenzioni necessarie così, abbiamo pensato che dovesse essere lui il vincitore della Notte Dorata. Luiz Fabiano – Moises. La nostra Notte Dorata è stata breve perché ci stavamo preparando per il gruppo di preghiera, ma abbiamo votato il fratello Luiz Fabiano. Lui ha problemi respiratori, ma non si ferma mai. Solo in questa settimana ha aiutato come muratore, a pitturare, nella legna... Ci ha aiutato a insegnare agli altri a pregare il rosario, sempre con umiltà e semplicità. Ci ha aiutato come lui stesso è stato aiutato. Che Dio lo sostenga a perseverare nella sua restaurazione. 38 Saper vedere il bene del fratello: Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti parlano del bene che hanno visto fare dal fratello. Benonias Cardoso Nunes – São Daniel Comboni. Il più votato in questa Notte Dorata è stato Benonias per il suo atto di bontà e generosità. Ha portato all’ospedale ed è rimasto ad assistere il fratello ricoverato per due giorni, mostrando così un atto di grande amore al prossimo e di generosità. In nessun momento si è lamentato e per questo è il vincitore. Fábio da Silva Pinheiro – São Lucas. Fabio è stato il più votato questa settimana. Lui ha i suoi problemi personali, ma non permette che questi interferiscano nel rapporto con i fratelli della casa e del Centro. Aiuta gli altri nel loro cammino, soprattutto gli anziani della casa. Sa scherzare al momento opportuno ed essere serio quando è necessario. Per questi e altri atteggiamenti è stato scelto per la nostra Notte Dorata. Francisvaldo Pereira – São Cristóvão. Nella Notte Dorata di questa settimana abbiamo scelto Francisvaldo, per la sua dedizione e umiltà in cucina. Fa il suo dovere senza mormorare, senza lamentarsi e senza cercare la medaglia al merito. É molto disponibile ed è contento di essere nella casa. Jefferson Neves – Madre Tereza. Jefferson è stato scelto da tuti per la sua dedizione e donazione nell’aiutare nella pulizia e nel riordino della cucina. E anche per essere umile e responsabile. Per questo ha vinto la nostra Notte Dorata con merito. Sebastião Vianaldo de Souza – São Marcos. Il più votato nella nostra Notte Dorata è stato il fratello Sebastião. Lui è sempre disponibile. Nonostante non sia strettamente necessario, lui si propone di lavare i piatti, scopare davanti alla casa e aiuta anche ad accudire i fratelli, condivide, dialoga con gli altri e li invita a perseverare nella Missione e a continuare il loro cammino. Ringraziamo il Signore per la vita di questo fratello. 39 Hebertson Manoel – São Pedro Claver. Il mio proposito è stato quello di “Rafforzarmi”, concretamente piegando le ginocchia, pregando e riempiendomi dello Spirito Santo per camminare nella Casa di Dio. L’ho vissuto preparandomi a camminare in modo più saldo. Grazie, Signore, per un giorno in più di vittoria e di perseveranza e perché mi stai rinnovando completamente per essere un uomo nuovo per Gesù. José Luiz Bronches – Santo Agostinho. Il mio proposito è stato di “Aprire il mio cuore e godere della sua grazia”, concretamente sono andato in Cappella e ho acclamato a Dio per avere un cuore più puro e santificato. Ho vissuto il mio proposito provando soddisfazione davanti agli insegnamenti del Signore, attraverso la sua Parola, il suo alimento spirituale e lotto ogni giorno per crescere nell’amore verso il Signore. Amen. Jucier Caetano – Maria Bologonese. Ho fatto il proposito di “Credere”. Durante il giorno sono andato a lavorare sulla strada e per tutto quello che ho già visto dell’ essere umano, non credevo che esistessero ancora persone oneste nel mondo. Avevo dimenticato il cellulare nel guardaroba e quando sono tornato non l’ho più trovato. Mi sono arrabbiato, mi è venuto il malumore, ma ho pregato e mi sono ricordato del proposito, della Parola meditata la mattina ed ho deciso di credere. Nel tardo pomeriggio, per mia sorpresa, un signore che lavorava nelle pulizie è venuto e mi ha restituito il cellulare, perché quando lo ha trovato, ha cercato, ma non ha visto nessuno e solo la sera lo ha potuto restituire. Ricardo Aparecido dos Santos – N. S. do Carmo. Il mio proposito è stato di “Vigilare”. Questa mattina mi sono svegliato in modo diverso, mi sentivo stressato, sentivo che il giorno sarebbe stato difficile e avrei dovuto vigilare per non reagire nel caso qualcuno avesse scherzato o fatto qualcosa di indesiderato con me. Durante il giorno ho vissuto con cautela e sapienza. Grazie a Dio, è stato un giorno meraviglioso perché ho vissuto il mio proposito. Sergio Lopes – N. Sra. Do Carmo. Ho fatto il proposito di “Perseverare in Cristo”. Ho avuto molta voglia di andare via e nei momenti di difficoltà, nervosismo e irritazione, non riuscivo più ad accettare la giornata. Allora ho deciso di andare a pregare ed ho sentito la pace in Cristo, ho deciso di obbedire a Lui che ci rafforza ci dà la vita. Così sono riuscito a fare la laborterapia e stare bene con me stesso e con tutti gli altri. Ho capito come si persevera in Cristo qui nella Missione Belém. 40 Alex Sandro Francisco Carvalho – São Marcos. Ho fatto il proposito di “Proclamare la Parola”, concretamente invitando la gente a voltarsi verso Dio e pescando i fratelli. Gesù mi ha dato un giorno speciale e di vittoria, perché ho vissuto il proposito partecipando alla missione di strada, dove ho avuto il piacere di riscattare delle vite per Gesù. È stato un giorno benedetto, ho potuto aiutare anche una persona che aveva convulsioni in mezzo alla Cracolandia. Mi sono avvicinata a lei e mentre tutti restavano a guardare, Gesù ha agito e lei è stata subito meglio. Grazie, Signore. Anilson Pereira – Santo Egídio. Il mio proposito è stato di “Fare il bene a tutti”. Ultimamente sto cercando Dio ogni giorno di più. Mi sono inginocchiato e ho pregato, per me e per i fratelli che hanno bisogno della forza di Dio. Cerco di prendere sul serio le cose di Dio, ricordandomi di Lui tutti i giorni, in tutti i momenti, e lo ringrazio perché è sempre con noi. Cassio Franco Leopoldino – São Cristóvão. Ho fatto il proposito di “Amare”. Ho potuto viverlo ancora presto, quando sono andato a San Paolo e ho aiutato un fratello della casa Guadalupe, l’ho portato all’ospedale, e ho fatto la volontà di Dio. Molte grazie, Signore per la grazia che mi hai concesso. Glauber Jefferson da Costa Silva – São Judas Tadeu. Il mio proposito è stato quello di “Preservare nella fede”, cercando la preghiera, ascoltando di più e parlando di meno, essendo più disponibile con gli altri. Ho vissuto il mio proposito prestando attenzione nelle opportunità di dimostrare amore con semplici gesti. Mi sento felice nel dare attenzione a un vecchietto quando vuole sfogarsi. È molto gratificante. Jefferson Emanuel - São Marcos. Il mio proposito è stato di “Accettare la correzione”, concretamente pregando e vigilando per non fare cose sbagliate. Gesù mi ha dato una bella giornata insieme ai fratelli, vivendo bene il mio proposito perché ho potuto rispettare e accettare di essere corretto da un angelo della casa. 41 Leggi oggi: Apocalisse 1-2 Giovedì 9 Aprile Per il Diario sp medita: Luca 24,35-48 Le altre letture sono: At 3,11-26; Sal 8 “TOCCATEMI!” RISORTO IN CARNE ED OSSA! Dopo la domenica di Pasqua, è un “gorgogliare” di esperienze nuove per gli apostoli e i discepoli di Gesù. Lui non è più nel sepolcro, appare a Maria Maddalena, agli apostoli nel Cenacolo, ai discepoli di “Emmaus”, a Pietro... Lui, in carne ed ossa; è lo stesso ed è diverso, si fa a riconoscere dai SENTIMENTI positivi che suscita nel cuore: “ardeva il nostro cuore nel petto”. Il nostro Dio è un Dio di carne e di “emozioni”, è il Dio dell'Amore che salva e libera e neppure la morte lo può fermare. Siamo testimoni di questo. Luca 24,35-48 35 Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 36 Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37 Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. 38 Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». 40 Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41 Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa 42 da mangiare?». 42 Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43 egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44 Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: 46 «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni. Spiritualità Belém: ““Per questo non esiste più differenza fra la Santa Povertà e la povertà schiava. Nel matrimonio del Golgota, esse diventano una sola “carne”. Non esiste legno sul quale Gesù non sia stato inchiodato” (Statuti 203). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 43 Leggi oggi: Apocalisse 3-4 Venerdì 10 Aprile continua la festa di Pasqua Per il Diario sp medita: Giovanni 21,1-14 Le altre letture: At 4,1-12; Sal 117(118) “VADO A PESCARE! NON HANNO PESCATO NIENTE … PIETRO ERA NUDO...” Questi poveri Apostoli, prima della venuta dello Spirito Santo, sono, in tutto, uguali a noi: non basta la Resurrezione per restituire la grinta, la Speranza, la fedeltà. Essi si sentono “perduti”, “soli”. Pietro tenta persino di ritornare alla sua solita “piccola vita” di prima: “Io vado a pescare” e così si “spoglia” delle vesti sacre che lo stesso Gesù gli aveva dato. Vuole solo tornare alla sua tranquilla routine … e gli altri gli vanno dietro! Ma Gesù è in piedi, forte e glorioso, vittorioso, dalle sponda del mare riempie le loro reti il loro cuore, invitandoli a “pescare” in modo diverso, a non desistere, ad abbracciare la nuova vocazione. Giovanni 21,1-14 1 Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2 si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. 3 Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. 4 Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5 Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: No». 6 Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. 7 Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi 44 la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. 8 Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. 9 Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10 Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora». 11 Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. 12 Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore. 13 Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce. 14 Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti. Spiritualità Belém: “Per questo, quando un dolore ti visita, quando un fratello di strada bussa alla porta del tuo cuore, quando ti incontri con qualche croce che c’è attorno a te, sappi che essa è santa, per quanto infernale e assurda sia. É Santa perché in essa è inchiodato il Figlio di Dio!” (Statuti 204). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 45 Esprimi con le tue parole le risposte riportate sopra ——————————————————————————————————— ———————————————————————————————–———— —————————–————————————————————————— 46 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA Si lamentava continuamente del rilassamento che veniva introdotto riguardo al digiuno e all'allentamento per debolezza che la Chiesa era costretta a tollerare. Sperava che l'esempio del suo ordine fosse una lezione per il cambiamento, forse più efficace di tutti i sermoni. Prese la carità come motto dell'ordine. Questa virtù deve essere l'anima della comunità religiosa e il carattere distintivo che dovrebbe unire i membri tra di loro e ai fedeli, per amore della salvezza stessa. Tra le virtù che brillavano in Francesco, si notava soprattutto l'umiltà. Nonostante fosse riconosciuto da Papi e re, si sentiva l'ultimo dei mortali e si metteva al di sotto di tutte le creature. Desiderò anche vivere nascosto e sconosciuto a tutti gli uomini. La sua umiltà era così solida, che non sapeva di possederla. Chi lo ascoltava, aveva l’impressione che fosse un miserabile peccatore che meditava sul Cristo crocifisso e che, anche se era pieno dello Spirito di Dio, vedeva in se stesso un abisso di bassezza, un niente. Venne mosso talmente tanto da questa virtù che volle che i suoi discepoli venissero chiamati Minimi, quasi a sottolineare che erano gli ultimi nella casa del Signore. Il Superiore di ogni casa doveva prendere il titolo di ispettore e si ricordare di essere il servitore di tutti gli altri, secondo le parole di Gesù Cristo: "Il più grande tra voi diventi il più piccolo" La regola adottata da San Francesco di Paola e dei suoi seguaci è stata quella di una vita di grande severità, astinenza e povertà, con particolare attenzione all'umiltà che era il motto dell'ordine. Rifiutando di essere ordinato sacerdote, ottenne dalla Santa Sede il permesso della designazione dell'Ordine dei Minimi, come l'ultimo di tutti gli ordini religiosi. I 3 ORDINI RELIGIOSI L'arcivescovo di Cosenza approvò il nuovo ordine nel 1471. Il santo aveva ancora un piccolo numero di religiosi e solo un sacerdote, tra i discepoli. Il sacerdote Baldassarre di Spino, era un dottore in diritto; divenne, in seguito, il confessore di Papa Innocenzo VIII. Papa Sisto IV secondo la bolla del 23 maggio 1474 lo fece Superiore Generale. Inoltre gli diede il permesso di scrivere una regola per la comunità che venne poi formalmente approvata da Alessandro VI. Dopo l’approvazione dell’Ordine vennero fondati diversi monasteri. Nell'anno 1576, il santo fondò due nuove case nel sud Italia. Tre anni più tardi, in Sicilia, fu ricevuto come l'angelo del Signore. Operò sull'isola diverse guarigioni miracolose e fondò un monastero, che è stato il primo di molti altri. Tornando in Calabria, vennero fondati altri monasteri e conventi di suore e anche un terz’ordine di laici, sull'esempio di San Francesco d'Assisi. (Continua). 47 Notte Dorata-Agricola e Sta Marta Saper vedere il bene del fratello: Una notte alla settimana, ogni casa della Missione Belém vive uno scambio di testimonianze, nella quale tutti par- João Lopes da Silva Filho – Santa Terezinha do Menino Jesus. Il vincitore di questa Notte Dorata è stato il fratello João, che è nella nostra casa da solo un mese e non misura gli sforzi per arrivare alla sua restaurazione. Lui spiega bene la Parola del Diario Spirituale, è umile e condivide con tutti. Ha sempre una parola di incoraggiamento per il prossimo perché perseveri nel cammino con Gesù. Nelson Ribeiro – Santa Terezinha do Menino Jesus. La testimonianza più significativa di questa settimana è stata del fratello Nelson. La maggior parte dei fratelli ha giustificato il suo voto dicendo che è umile e ordinato nella casa. Pur avendo problemi di salute, tutti i giorni pulisce la casa e si sta donando come assistente. Condivide sempre con i figli accolti e con tutti quelli che ne hanno bisogno. Roberto Mariano de Souza – São Tiago. Il fratello più votato questa notte è stato Roberto. I fratelli lo hanno votato per la sua attenzione e disponibilità nei confronti dei fratelli che arrivano. Appena in fratello arriva nella nostra casa, Roberto subito lo abbraccia e gli dà il benvenuto. Riceve tutti con molto amore e affetto e come prima cosa gli chiede come stanno, se hanno fame, se hanno bisogno di roba... Lui ha dato il suo sì a Dio senza voltarsi indietro. Tutti si sono accorti che trasmette cose buone che edificano e che aiutano nel cammino tutti i fratelli. Sidnei de Franco – Mãe da Divina Graça. Il fratello Sidnei è stato scelto per la sua dedizione nella casa e per la sua disponibilità con tutti. Il fratello dopo la cena si offre per lavare, da solo, i piatti e lo fa con molta umiltà non permettendo a nessuno di restare ad aiutarlo. Non si ritira finché non lascia tutto pulito e riordinato. 48 Claudio Milton – São Tiago. Oggi ho fatto il proposito di “Vigilare e pregare”. Nel pomeriggio, c’era un gruppetto di fratelli che parlavano di cose non edificanti e mi hanno invitato a partecipare. Immediatamente ho guardato la mia mano ed ho visto il proposito che avevo scritto. In questo modo ho potuto vigilare. Durante l’adorazione ho potuto pregare per quei fratelli ed ho chiesto a Dio di smussare i loro cuori. Ho chiesto per me la sapienza per essere rafforzato ed ho ringraziato Dio per essere riuscito a vivere il proposito concretamente. <<———<<>>———>> João Lopes da Silva Filho – Santa Terezinha do Menino Jesus. Oggi il mio proposito è stato di “Rinnovarmi”. L’ho vissuto quando ho chiesto perdono a Dio per i miei atti, per i miei atteggiamenti passati e ho chiesto la grazia di rinnovarmi. Ho pregato più degli altri giorni, perché ha piovuto e non abbiamo potuto fare la laborterapia. Quindi abbiamo avuto il giorno libero. Così sono rimasto ad approfondire la Parola di Dio, ho letto Ebrei da 10,26 in avanti. <<———<<>>———>> Nelson Ribeiro – Santa Terezinha do Menino Jesus. Ho fatto il proposito di “Lodare”. Nonostante i dolori, è stata una bella giornata. Presto avrò le ossa calcificate, perché il Signore mi ha dato la salute. Oggi è stato molto facile vivere il proposito perché, circondato dalla bellezza della natura, in un posto tanto bello, si può solo pensare a Dio, lodare e ringraziare. É qui che faccio il confronto fra i miei problemi e la grandezza di Dio. <<———<<>>———>> Anilton da Lapa Costa – Esposo de Maria. Questa settimana il fratello più votato è stato Anilton che si sta sempre dedicando alla casa come vice-coordinatore e aiuta come può. È umile con tutti e tutti gli vogliono bene perché non è mai pigro. Se manca l’acqua, va a prenderla, se manca la legna va a cercarla. Anche lui lotta per avere le cose che mancano in casa. Si dedica davvero, senza mormorazione e senza parlare male degli altri. Complimenti per la sua disponibilità. Hai meritato i voti che ti hanno dato. <<———<<>>———>> Flávio Pereira – Santa Bakita. Questa settimana il fratello ha accettato il compito ed ha svolto con tutto il cuore la sua responsabilità di lavare i piatti. Abbiamo colto il suo impegno di lasciare sempre la cucina pulita. Per il suo sforzo lo abbiamo scelto. 49 Leggi oggi: Apocalisse 5-6 Sabato 11 Aprile Per il Diario sp medita: Marco 16,9-15 Le altre letture sono: Atti 4,12-21; Sal 117(118) “ANCHE SE SIETE DURI DI CUORE … ANDATE IN TUTTO IL MONDO E ANNUNCIATE IL VANGELO!” È bene sapere ciò che hanno vissuto gli apostoli e i discepoli dopo la Resurrezione e l'effusione dello Spirito Santo, come essi sono stati buttati nel “frullatore” dell'Evangelizzazione e sono diventati capaci di superare i loro limiti personali, i loro peccati; capaci di affrontare il Sinedrio, i capi del popolo d’Israele; capaci di proclamare Gesù senza paura, con coraggio e determinazione. Oggi questo discepolo-missionario sei tu! Marco 16,9-15 9 Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. 11 Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. 12 Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. 13 Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere. 14 Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. 15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 50 Spiritualità Belém: “Non c’è più dolore solitario che ti visita, ma è Gesù stesso, Crocifisso e Abbandonato, con le braccia aperte, ansioso di baciarti e stringerti al suo petto. Possa anche tu dire con San Paolo: “Sono stato crocifisso con Cristo” (Gal 2,19). (Statuti 205). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 51 Leggi oggi: Apocalisse 7-8 Domenica 12 Aprile Domenica della Misericordia Per il Diario sp medita: Atti 4,32-35 Le altre letture sono: Sal 117(118); 1Gv 5,1-6; Gv 20,19-31 “LA MOLTITUDINE DEI FEDELI ERA UN CUORE SOLO E UN’ANIMA SOLA” Oggi è la “domenica della Misericordia” e la “Misericordia è l'amore che trionfa sul peccato. La prima immagine della Misericordia che la liturgia ci offre è la foto della prima comunità cristiana: “La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola … ogni cosa era fra loro comune … quanti possedevano campi o case li vendevano, (come Gesù aveva chiesto) portavano l'importo … ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno”. Insieme lodavano, pregavano, prendevano i pasti ... con gioia e semplicità di cuore (cf Atti 2,42-47). Per ottenere misericordia bisogna “DARE” misericordia! Atti 4,32-35 32 La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. 33 Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia. 34 Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l'importo di ciò che era stato venduto 35 e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno. 52 Spiritualità Belém: “Non esiste Croce che non sia santa e che non ti porti il tuo Sposo, Gesù, che non desidera niente di più che unirsi alla tua anima: “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!” (Gal 2,20). (Statuti 206). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 53 Esprimi con le tue parole le risposte riportate sopra ——————————————————————————————————— ———————————————————————————————–———— —————————–—————————————————————————— 54 Dalla “Escola de perfeição cristã” di S. Afonso Maria de Liguori L’ESSENZA DELLA PERFEZIONE I. La perfezione consiste nell’amore di Dio Ogni santità, e tutta la perfezione della nostra anima consiste nell’amare Gesù Cristo nostro Dio, nostro sommo bene e Salvatore. “Chi mi ama sarà amato dal Padre mio... il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio” (Gv 14,21; 16, 27). Come nota S. Francesco de Sales, alcuni fanno consistere la perfezione nelle opere di mortificazione, altri nella preghiera, nel ricevere frequentemente i Santi Sacramenti, altri nel fare le elemosine; tutti questi, però si ingannano: tutta la nostra perfezione consiste nell’amare Dio con tutto il nostro cuore. Ecco perché l’Apostolo raccomanda in modo speciale la carità e la denomina vincolo DELLA PERFEZIONE: “Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di PERFEZIONE” (Col 3,14): perché la carità comprende e sostiene tutte le altre virtù che perfezionano l’uomo. È questo il motivo della sentenza di S. Agostino: “Ama Dio e fa quello che vuoi” perché, un’anima che ama Dio, condotta da questo amore, eviterà tutto ciò che a Lui dispiace e farà tutto ciò che soddisfa questo amabile Salvatore. “La carità è un grande e prezioso bene” dice S. Bernardo. Salomone, a sua volta la chiama la sapienza celeste - che non è altro che la virtù dell’amore di Dio, un tesoro inesauribile, che rende parteci dell’amicizia con Dio coloro che possiedono l’amore di Dio. “Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se la procurano si attirano l'amicizia di Dio” (Sap 7,14). La carità nei confronti di Dio è la Regina delle virtù; dove regna, regnano anche tutte le altre virtù, che per così dire, formano la sua corte, e delle quali essa si serve per unirci più intimamente a Dio; l’unione formale, però, della nostra anima con Dio è operata dalla carità stessa, secondo le parole di S. Bernardo “La carità è una virtù che unisce l’uomo a Dio”. Più volte attesta la S. Scrittura che Dio ama coloro che lo amano e dimora in loro e loro in lui. “Io amo coloro che mi amano” (Prov 8,17) “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.” (Gv 11,23). “Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1 Gv 4,16). Questa è la bella unione effettuata dall’amore; egli unisce la nostra anima con Dio, cioè, con la perfezione infinita. Oltre a questo, l’amore ci dà la forza di allenarci e soffrire tutto per Dio. “Forte come la morte è l’ amore” ( Cant 8, 6). “Per un grande amore nulla è troppo difficile, dice S. Agostino, perché, “dove c’è l’amore non c’è pena” o in tal caso “essa stessa sarà amata e superata” Ascoltiamo ciò che dice San Giovanni Crisostomo riguardo gli effetti prodotti nell’anima dall’amore divino: “Quando l’amore divino prende possesso di un’anima, in essa suscita un desiderio insaziabile di lavorare per l’oggetto amato e, pur avendo realizzato molte e grandi opere, anche se da molto tempo si è consacrata al servizio di Dio, tutto gli sembrerà poco, niente: ininterrottamente starà male per aver fatto tanto poco per Dio e si considererà felice, nel caso gli venga permesso di morire e consumarsi interamente per Lui. Si considera inutile, pur realizzando tutto ciò che è nelle sue forze, visto che l’amore gli insegna ciò che Dio merita. Allo splendore di questa luce conosce l’imperfezione delle sue opere e in esse solo trova motivi di dolore e confusione, considera insignificante tutto ciò che fa per un Signore tanto grande”. PER LA TUA MEDITAZIONE - Chiediti: io amo Dio davvero? Perché? - Ciò che fai per amore a Dio, ti sembra molto o poco? 55 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA Le regole del Primo Ordine dei Minimi sviluppate da Francesco di Paola e destinate ai frati consistevano nel fare penitenza, agire nell'umiltà e nella carità, essere attenti alle esigenze degli altri e pronti a dare la vita per loro, mettendo le preoccupazioni degli altri prima di se stessi; la conversione della mente, del cuore e della vita per Dio; regime di astinenza quaresimale perpetuo della carne, dentro e fuori dal convento; voto di obbedienza, di castità e di povertà. Il secondo ordine, Francesco la dedicò alle donne desiderose della perfezione religiosa. Il primo monastero femminile venne costruito ad Andújar, in Spagna, pochi anni prima della morte del santo. Separato dal mondo, le religiose Minime di clausura uniscono, ancora oggi, la contemplazione e la penitenza ad una vita austera e edificante. Ogni cristiano, in virtù del battesimo, è chiamato alla santità. Pertanto il nostro Patrono si interessò alla santificazione degli uomini e delle donne che vivendo nel mondo volevano seguire Cristo più da vicino, attraverso la penitenza, l'umiltà e la carità: è il Terz’Ordine dei Minimi. Per loro vennero formulate alcune norme di comportamento, senza il vincolo dei voti, inculcando l’amore e lo spirito dei precetti evangelici, in accordo con il proprio stato di vita. FATTI, PROFEZIE ED ALTRI MIRACOLI La Divina Provvidenza distribuisce i suoi doni a coloro che li utilizzeranno per la 56 maggior gloria di Dio. È il caso di dire che San Francesco di Paola glorificò molto Dio, e utilizzò questi doni in abbondanza. Sembra che il suo carisma fosse costituito dal fare miracoli. Secondo la tradizione, l'Arcangelo San Michele, in un momento di estasi, gli offrì l'emblema Charitas (Carità), che è il distintivo del suo Ordine. In nome dell'amore di Dio, operò numerosi miracoli, "per carità" (il suo motto), dominò la natura, liberò i pazienti dai loro mali, convertì i peccatori e riconciliò i nemici. Ma fu in particolare con i poveri che esercitò i suoi doni con maggiore generosità. Un autore disse di lui: "Non c'è nessun tipo di malattie che non abbia guarito, dai sensi alle membra del corpo umano sui quali non abbia esercitato la grazia e il potere che Dio gli aveva dato. Ha ridato la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la parola ai muti, l'uso dei piedi e delle mani agli storpi, la vita agli agonizzanti e morti, e, ciò che è più importante, la ragione ai folli e frenetici." "Non c'è mai stato un male, per quanto grave e incurabile, che potesse resistere alla sua voce o al suo tocco. Accorrevano a lui da tutte le parti, non solo uno alla volta, ma in grandi gruppi e addirittura a centinaia, come se egli fosse il l'Arcangelo Raffaele, un medico disceso dal cielo. Secondo la testimonianza di coloro che lo accompagnavano di solito, nessuno tornò mai a casa infelice, ma ciascuno glorificava Dio per aver ricevuto il compimento di ciò che desiderava". (Continua). Dalla “Escola de perfeição cristã” di S. Afonso Maria de Liguori L’ESSENZA DELLA PERFEZIONE I. La perfezione consiste nell’amore di Dio Oh! Se tutti gli uomini comprendessero questa verità; “Una sola cosa è necessaria” (Lc 10,42). Non è necessario possedere ricchezze, essere considerato agli occhi del mondo, condurre una vita piacevole, occupare incarichi onorifici, avere la fama di saggio; l’unica cosa necessaria è amare Dio e mettere in pratica la Sua Santa Volontà. È unicamente per questo fine che siamo stati creati e Dio conserva la nostra vita; solo sotto questa condizione potremo raggiungere la salvezza, la perfezione e il cielo. Ogni anima che desidera unirsi a lui e diventare sua sposa rivolge al Signore queste parole: “Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio” (Cant 8, 6) rivolgi a me tutte le tue azioni e desideri: sul tuo cuore perché nessun altro amore, oltre al mio, ne prenda possesso; sul tuo braccio, perché in tutte le tue azioni non punti a nessun altro bersaglio, al di fuori di me. Oh! Come si arriva in breve alla perfezione, quando in tutte le azioni si tiene di mira Gesù Crocifisso e si cerca di essere graditi solo a Lui. Nessuno ci mostra meglio l’eccellenza dell’amore di Dio che S. Paolo, il grande elogiatore di questa regina delle virtù: “Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna... e se possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova”. E in seguito dà, i caratteri della vera carità e allo stesso tempo indica le virtù su cui si impianta il cuore. “La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (1 Cor 13,57). Da quanto detto si deduce che la perfezione consiste nell’amore di Dio. Notiamo, però che l’amore ammette vari gradi. L’infinito grado secondo S. Tommaso (II – II q. 184, a. 3 ad2), consiste nel non preferire o mettere sullo stesso piano la creatura e il Creatore. É questo l’amore di coloro che osservano i comandamenti di Dio, che obbligano a far questo sotto pena del peccato mortale. Il più alto grado dell’amore consiste nel consumarsi nell’esercizio ininterrotto della carità applicando intensamente tutte le facoltà dell’anima. Non ci è dato, però, di raggiungere questo grado d’amore sulla terra: è prerogativa del cielo. Il grado medio consiste non solo nella subordinazione di tutte le inclinazioni del cuore alla carità, ma anche nell’approfittare delle stesse e metterle in pratica. Chi riesce ad arrivare a questo punto compie in modo perfetto, facile e gioiosamente, tutte le sue opere, il precetto del santo amore. É questa la più alta perfezione possibile qui sulla terra e la possiede colui la cui volontà è tanto conforme a quella Dio, che diventa una con essa. PER LA TUA MEDITAZIONE - Medita l’inno alla Carità (1 Cor 13) e vedi in quale aspetto la tua carità è più debole. - Tu sei ciò che preferisci essere nella tua quotidianità: fare la tua volontà o la Volontà di Dio? 57 Leggi oggi: Apocalisse 9-10 Lunedì 13 Aprile (3a Settimana) Per il Diario sp medita: Giovanni Le altre letture sono: Atti 4,23-31; Salmo 2 3,1-8 “DOVETE RINASCERE DALL’ALTO!” Non è possibile seguire Dio senza accettare un’autentica rivoluzione nella nostra vita. Gesù ci “capovolge dalla testa ai piedi” e chi pretende di restare “sopra il muro” cade nell'abisso. È necessario “buttarsi” nelle braccia di Dio e lasciare che lo Spirito Santo ci ricrei. Lo Spirito Santo ti fa nascere di nuovo e ti porta, come il vento, verso un luogo che nessuno sa. Camminare con Dio significa “entrare” nel mistero di Dio, lasciando indietro i nostri vecchi pensieri e routine, camminare con Dio significa “ascoltare” Dio, la sua volontà e essere capaci di rischiare tutto per Lui, perdere tutto per guadagnare la “perla” del Regno. Giovanni 3,1-8 1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2 Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». 4 Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce 58 da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. 7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». Spiritualità Belém: “Per questo adora la Croce che Dio ti dà in ogni momento, usala come un trampolino per buttarti nel cuore di Gesù. Cerca in quella Croce l’intimità profonda con il tuo Sposo Gesù”. (Statuti 207). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 59 Martedì 14 Aprile Leggi oggi: Apocalisse 11-12 Per il Diario sp. medita: Giovanni Le altre letture sono: Atti 4,32-37; Sal 92(93) 3,7-15 “ENTRARE NELLA LOGICA DI DIO” Continuiamo, oggi, la meditazione di ieri. Gesù rivela a Nicodemo, che stenta a credere, in cosa consiste questa rivoluzione del nostro pensiero e modo di vivere: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo” (Gv 3,14), “Quando avrete innalzato il Figlio dell'Uomo allora saprete che IO SONO (Dio)” (Gv 8,28). Gesù si rivela come Dio onnipotente quando estende le braccia sulla croce, così come io, tu, tutti noi, saremo pienamente realizzati quando saremo “INCHIODATI” ad una croce. Per essere “qualcuno” bisogna essere “nessuno”, bisogna diventare “SCHIAVO CROCIFISSO” per amore. Questa è la rivoluzione di Dio. Giovanni 3,7-15 7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». 10 Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come 60 crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». Spiritualità Belém: “Il nostro Calvario è la stanza nuziale del nostro incontro amoroso con Gesù”. (Statuti 208). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 61 Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 62 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA Francesco risuscitò suo nipote di nome Nicola. Voleva essere un monaco dell'Ordine che suo zio aveva fondato. Ma la madre era decisamente contraria. Successivamente Nicola si ammalò e morì. Il corpo stava per essere coperto da un velo nella chiesa del convento quando Francesco chiese di condurlo nella sua cella. Trascorse la notte in lacrime e preghiere. Fu così che quella notte ottenne da Dio la resurrezione del ragazzo. Quando, la mattina dopo, la madre di Nicola venne per partecipare alla sepoltura del figlio, Francesco le chiese se ancora si opponesse alla volontà del figlio di essere religioso. "Ah!" - disse in lacrime - "se non mi fossi opposta, forse sarebbe ancora vivo" - "Vuoi dire che ti dispiace?" - insistette il Santo. - "Oh, sì!". Allora Francesco le portò il figlio sano e salvo. In lacrime, la madre abbracciò suo figlio e gli permise di seguire la sua volontà di diventare monaco. FATTI, PROFEZIE E ALTRI MIRACOLI Divenne famosa una resurrezione realizzata per intercessione di Francesco. Si tratta della resurrezione di un malfattore che la giustizia aveva impiccato tre giorni prima. San Francesco di Paola, non solo resuscitò il corpo ma anche l'anima. Inoltre Francesco resuscitò due volte la stessa persona: Thomas Yvre, che risiedeva a Paterne, Francia, e aveva lavorato alla costruzione del convento della sua città. Durante un incidente rimase schiacciato sotto un albero. San Francesco lo resuscitò. Qualche tempo dopo, Thomas cadde dalla cima del campanile e morì. Ancora una volta il Santo lo riportò in vita. San Francesco venne inoltre dotato di una grazia speciale: quella di ottenere il favore della maternità per le donne sterili. Molti miracoli di questo tipo sono stati segnalati nel processo di canonizzazione del Santo a Tours. Alcuni di questi accaddero in case reali o principesche. COMBATTE L'INGIUSTIZIA Caratteristica di questa opzione per i poveri è stato il coraggio con cui Francesco denunciò il re, Ferdinando d'Aragona, di Napoli, per la sua amministrazione sleale e lo sfruttamento delle persone. In un'occasione, il re offrì a Francisco alcune monete d'oro come aiuto per la costruzione dei suoi conventi. Ma Francesco, prendendo la moneta dalle sue mani, la mise davanti al volto del re dicendo: "Maestà, questo è il sangue dei suoi sudditi, che piange la vendetta davanti a Dio." Vivendo profondamente nell'Amore, Francesco capì che questo mondo non è la sala di attesa per passare al Regno di Dio, ed essere pienamente realizzati nel futuro, ma è il luogo in cui si lotta per questo regno, vivendo e proclamando la Buona Novella e denunciando tutto ciò che si oppone ad essa. 63 Ronivaldo Lobo de Lima - São Gabriel. Oggi il mio proposito è stato di seguire Gesù, e ho potuto viverlo in questo modo. Questa mattina ho fatto tutti i compiti, ho lavorato con grinta, saldo nelle preghiere, ho dialogato sulla lettura del giorno con i miei fratelli e ho potuto trascorrere il giorno bene con tutti. Joao Paulo da Costa Monteiro - São Jerônimo. Ho fatto il proposito di essere paziente. Oggi sono stato molto provato, ma con la fede e la forza di volontà sono riuscito a vivere. La mattina ho dovuto portare due vecchietti dal medico ed è stato difficile perché erano ben difficili e testardi e non volevano obbedire. Nel momento in cui stavo per perdere la pazienza mi sono ricordato del proposito e ho pregato una Ave Maria, ho chiesto forza e mi sono sentito alleviato. È così che l’ho vissuto. Jose Antônio Costa Barbosa - São Gabriel. Il mio proposito è stato di perseverare. Oggi l’ho vissuto perché ho avuto la forza di continuare nel cammino e ho potuto incentivare alcuni fratelli che hanno le stesse mie difficoltà perché abbiano la forza. L’ho fatto attraverso i dialoghi e gli atteggiamenti, con tutti. Grazie Signore. Jean da Silva Lacerda - Santa Terezinha. Il mio proposito è stato di essere vigilante, ho avuto alcune tentazioni nella casa, e sono andato in Cappella, sono uscito solo dopo che mi sono sentito meglio. Grazie Gesù per avermi aiutato a vivere il proposito. Joao Alberto - São Joaquim. Questo fratello, pur con la sua età, si è molto donato nella casa. Tutti i giorni prende la scopa e pulisce la cappella, i tavoli, e aiuta molto in tutto. Abbiamo colto la sua donazione e gioia, per questo lo abbiamo scelto. Jose Jeronimo da Silva - São Lazaro. Il fratello ha spiccato per il suo sforzo e dedizione, perché tutto ciò che gli viene chiesto lo accetta con amore, soprattutto quando si tratta di anziani, si dedica ancora di più. Per questo lo abbiamo scelto. Pedro Paulo Damasceno - Joao Paulo II. Il fratello è stato scelto per la sua disponibilità e dedizione, perché si impegna in tutto ciò che fa. Nonostante la sua difficoltà visiva si dona il massimo che può per aiutare tutti. Carlos André da Silva - São Jeronimo. Abbiamo scelto il fratello Carlos, che pur con un handicapp nelle mani non si tira indietro nell’aiutare la casa. Questa settimana oltre a cucinare, ci ha aiutati a vestire i vecchietti e a portarli in cappella. Per questo la notte dorata va a lui che è sempre disponibile. 64 S. Afonso Maria de Liguori L’ESSENZA DELLA PERFEZIONE II. La perfezione dell’amore divino consiste nell’essere conforme alla volontà di Dio Tutta la nostra perfezione consiste nell’amare Dio amabilissimo. La perfezione di questo amore, però, consiste nell’unione della nostra volontà con la volontà di Dio, perché come Dionisio l’Areopagita (De div. Nom. 4) dichiara, l’azione principale dell’amore consiste nell’unire nel modo più stretto possibile i cuori amanti, in modo tale che, come uno, dispongano di un solo volere o non volere. Quindi, quanto più una persona si fa uno con la volontà di Dio, tanto più Dio si adegua ad essa. Come l’odio divorzia le volontà dei nemici, così l’amore unisce quelle degli amanti”. S. Geronimo dice che quando una persona vuole solo ciò che desidera l’altra, esse di fatto si amano reciprocamente. Questo porta il saggio a dire; (Sap 3,9) “Quanti confidano in lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell'amore (=obbediranno a Lui)”. Le anime che aderiscono a Dio con fedeltà, vanno d’accordo in tutto ciò che è la volontà di Dio. Da questo si vede l’esattezza di quanto afferma S. Francesco di Sales, di saper di essere graditi a Dio. Lo stesso insegna S. Tommaso (II-II q. 32 a. 1): la pietà consiste nella prontezza nel fare tutto ciò che Dio esige da noi. Perché una cosa sia buona e perfetta, è necessario corrispondere al fine per il quale è stata fatta. Uno strumento è buono solo quando serve all’operaio per il suo servizio: al contrario a cosa servirebbe? Cosa farebbe un pittore con un pennello che opponesse resistenza alla sua mano, andando a destra quando il pittore lo spingesse verso sinistra, andando verso l’alto quando lo volesse far andare verso il basso? Non sarebbe immediatamente inutilizzato? L’uomo è stato messo in questo mondo unicamente per servire Dio e glorificar- lo. Ora, solo facendo la volontà di Dio, l’uomo potrà attingere a questo sublime destino: per essere perfetto, deve impiegare la sua esistenza nell’eseguire ciò che Dio vuole. Fare la propria volontà e seguire la propria inclinazione non è servire Dio. Supponiamo che una persona abbia due servi, dei quali uno lavora costantemente tutto il giorno, ma eseguendo tutto secondo la sua volontà. L’altro lavora eseguendo puntualmente gli ordini che riceve. Quale dei due sarà più stimato? Tutta la perversità del peccato consiste nel voler essere ciò che Dio detesta: è questo, secondo S. Anselmo, un tentativo di rubare a Dio la sua corona imperiale. "Chi segue la propria volontà contro quella di Dio, gli ruba, per così dire, la corona, dice il Santo, perché come la corona compete solo ai re, così solo a Dio compete seguire la sua volontà indipendentemente dagli altri". Non voler andare verso la volontà di Dio, è una specie di idolatria, secondo le parole di Samuele a Saul. "Non voler obbedire è come un crimine di idolatria” (1 Re 15,23). Ed a ragione, tale uomo adora la sua volontà invece della volontà divina. Ora, come ogni malizia della creatura consiste nell’opporsi a Dio, così anche ogni sua bontà consiste nel fare la Sua santa volontà. Nel profeta Isaia il Signore dà il nome di "mia volontà" a una anima che cerca esclusivamente il suo compiacimento. "Sarai chiamata mia compiacimento" (Is 62, 4). Questa denominazione è pienamente giustificata, perché è solo la volontà di Dio che vive in colui che ha rinunciato alla propria volontà. PER LA TUA MEDITAZIONE - Oggi, come ho obbedito concretamente alla Volontà di Dio? - Hai già sperimentato che, facendo la Volontà di Dio, Dio ti ha usato come un pennello per il bene di qualcuno? Come è avvenuto questo? 65 Leggi oggi: Apocalisse 13-14 Mercoledì 15 Aprile Per il Diario sp. medita: Giovanni Le altre letture sono: Atti 5,17-26; Sal 33(34) 3,16-21 “DIO HA TANTO AMATO IL MONDO DA DARE IL SUO UNICO FIGLIO” Esattamente il 15 marzo abbiamo meditato sullo stesso brano, ma è una miniera inesauribile che non smette mai di sostenerci. Amare significa: “DARE” - “DONARE” - “CONSEGNARE”, ancora di più, amare significa: “DAR-SI”, “DONAR-SI” - “CONSEGNAR-SI”, Gesù ci rivela questo volto dell'amore: il vero e più profondo volto dell'amore. Questa è la Luce che illumina il mondo e la nostra vita; è l'essenza di Dio e dell'uomo: consumarsi per amore fino all'ultima goccia di sangue. L'amore di Dio ci attira e ci trascina dietro di sé. Giovanni 3,16-21 verità viene alla luce, perché ap16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unige- paia chiaramente che le sue opere nito, perché chiunque crede in lui sono state fatte in Dio. non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. 21 Ma chi opera la 66 Spiritualità Belém: “Quando Gesù si immerse nel dolore estremo della sua passione, Lui santificò tutti i dolori di questo mondo. Lui, Uomo dei dolori, assunse e “battezzo” tutti i dolori dell’universo, di tutti i tempi..” (Statuti 209). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 67 Leggi oggi: Apocalisse 15-16 Giovedì 16 Aprile Per il Diario sp. medita: Giovanni 3,27-36 Le altre letture sono: Atti 5,27-33; Sal 33(34) “EGLI DEVE CRESCERE E IO INVECE DIMINUIRE!” Queste parole fanno parte della testimonianza che Giovanni Battista dà, su Gesù. Giovanni Battista ha capito la logica di Gesù: per essere “qualcuno” bisogna essere “nessuno”, bisogna diventare “schiavo crocifisso” per l'amore; “Egli deve crescere e io invece diminuire”. La vera grandezza consiste nella più umile sottomissione, che, come una potente calamita, attira l'amore di Dio. Dio si PRECIPITA dentro un’anima umile. Più grande è l'abisso della tua umiltà e della tua piccolezza, più Dio è con te e ti riempie. Giovanni 3,27-36 27 Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. 28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. 29 Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. 30 Egli deve crescere e io invece diminuire. 31 Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. 32 Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonian68 za;33 chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. 34 Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. 35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36 Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui». Spiritualità Belém: “Solo Dio poteva far questo. É come se un enorme imbuto spirituale pesasse sulla testa e il cuore di Gesù: i peccati di tutti i tempi, le ingiustizie, i dolori, sono diventati una sola cosa con Gesù. É come una moneta di due facce: da un lato c’è il dolore e dall’altro c’è Gesù. Lui ha distrutto il dolore perché è diventato il “midollo” del dolore e, oggi, noi possiamo abbracciare il dolore perché dentro di lui c’è il nostro Sposo-Gesù”. (Statuti 210). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 69 Esprimi con le tue parole le risposte riportate sopra ——————————————————————————————————— ———————————————————————————————————– ——————————————————————————————————–— 70 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA SAN FRANCESCO DI PAOLA Tra i tanti episodi che rivelano l'anima missionaria ed intrepida di Francesco, uno è particolarmente significativo: egli chiese, la carità, a Pedro Caloso, proprietario di una barca, di portarlo a Messina. Caloso disse che avrebbe dovuto pagare. Francesco insistette: "Portatemi, per carità!" Caloso fu irremovibile: "Solo se mi paghi verrai con me." Il Santo allora, si allontanò un po', si inginocchiò, alzò gli occhi al cielo, fece il segno della croce sul mare, stese il suo mantello e salì su di esso, come se stesse sulla terra ferma, e arrivò dall'altro lato dell’argine. Il miracolo accadde sotto il sole, il 4 aprile 1464. UN ANALFABETA PIENO DI SAGGEZZA E SANTITÀ In realtà egli era analfabeta, ma poco importa. Nelle sue omelie, predicava così saggiamente che lasciava i suoi ascoltatori rapiti ed entusiasti: la bocca parla della pienezza del cuore... Nel suo modo di essere, di comportarsi e di agire brillava in modo eroico la virtù della saggezza, oltre che alla prudenza, la giustizia, la temperanza e la fortezza. Così, anche se era analfabeta non provava alcun imbarazzo nel parlare o nel dare consigli ai Papi, ai re ed ai grandi di questo mondo. Qualche consiglio dato dal Santo a Fernando, Re di Napoli, ed ai suoi due figli, Alfonso, duca di Calabria e Giovanni, cardinale d'Aragona, gli procurò la persecuzione da parte di questi principi. Federico, principe di Taranto, terzo figlio del re, non aveva lo stesso pensiero del padre e del fratello su Francesco. Lo rispettavano e amavano. Fernando invece cercava, con ansia, l'opportunità di vendicarsi del santo. Per nascondere meglio le ragioni che lo spingevano ad agire, affermò che Francesco costruiva monasteri nel suo regno, senza che lui, Fernando, gli avesse dato il consenso. Sapendo che Francesco era in un convento a Paternò, Ferdinando ordinò a un capitano del Galles, di andare a prenderlo e portarlo nella prigione di Napoli. L’ufficiale immediatamente eseguì i comandi del re. Ma, davanti al santo, si sentì toccato nel vederlo così umile e pronto a seguirlo, che non ebbe il coraggio di fare nulla contro di lui. Tornò a Napoli e difese il santo con tutto il cuore davanti al re, e quest'ultimo decise di lasciarlo andare. L’ eminente santità di Francesco venne rivelata agli occhi degli uomini grazie al dono della profezia. Previde la presa di Costantinopoli da parte dei Turchi. Diversi anni prima che questo accadesse. Previde anche che gli infedeli avrebbero preso possesso di Otranto, che era la chiave del regno di Napoli. Ma, promise ai cristiani, soprattutto al pio Giovanni, conte di Arena, uno dei generali di Fernando, il cambiamento di questa situazione l'anno seguente. In effetti, un anno dopo, Otranto fu liberata dal Re di Napoli ed i turchi vennero espulsi dall'Italia. 71 Questo messaggio è per tutti... sono sconvolta di meraviglia e gioia… proprio oggi mi sono successi avvenimenti straordinari… persone con le quali non riuscivo né a parlare e nemmeno a guardare mi dicono che mi vogliono bene, mi cercano e dicono che do loro forza, si commuovono e vogliono andare addirittura a confessarsi. Sto parlando di “morti” che camminavano sulla terra, ma che chissà, hanno visto una luce nelle mie semplici parole, so che mi capite. Io non capisco: cosa mi avete fatto? In questi giorni ho cominciato ad ascoltare il rosario dal cd che ci avete donato al Cana e persino la mia piccola Lucrezia canta e prega, semplicemente Spettacolare. Ci sono persone che si sono allontanate da me, ma il mio dolore è stato sostituito in fretta da una profonda serenità quindi mi dico, sia fatta la volontà di Dio. Scusate la mia euforia, mi sembra di essere diventata pazza ed esaltata, ma non posso e non Voglio provare vergogna nel lodare Dio specialmente con voi che me lo avete fatto incontrare. Avete ragione, il Cana cambia le nostre vite, parole Sante!!! Non smetterò mai di dirvi GRAZIE. Non era vita quella che ho vissuto fino a poco tempo fa, era vuota, forse anch’io ero una morta che camminava in cerca di luce e anche se questa luce verrà offuscata di nuovo, ora non ho più paura perché so come ritrovarla. Spero solo di riuscire a mantenerla con determinazione. Vi abbraccio tutti. Anna 72 Vorrei approfittare per ringraziare tutti voi della Missione Belem. Non mi aspettavo nulla da questo ritiro, anzi mi aspettavo solo il peggio, onestamente. Perché ho il vizio di giudicare senza prima conoscere e vi avevo giudicato una setta di pazzi invasati che deliravano parlando di Dio, approfittando della suscettibilità delle persone mentalmente deboli. Ma sono stato straordinariamente felice di essere stato smentito da questa esperienza. Ho sentito amore, quello bello, quello fraterno. Ma al di là della bellezza emotiva di certi momenti, è stato un piacere e un rifornimento dell'anima guardare tutti voi, ragazzi come me e anche più piccoli di me che avete quella voglia e quella grinta di parlare di Dio con la convinzione negli occhi. Seriamente mi avete ridato fiducia in tante cose, con una semplicità disarmante. E poi tu, Chiara, Mattia mi avete scioccato alla grande. Sarò sincero, non pensavo poteste avere tale profondità religiosa e mi avete in un certo senso reso fiero di voi, perdonate la mia schiettezza, ma sono fatto così, mi piace far sapere all'altro quello che penso. E banalmente alla fine di questo Je-Shua non ho altro in mente da dirvi se non un sincero e quanto mai sentito grazie, dal profondo della mia anima. Grazie a voi e a Dio che ci ha fatti incontrare. Scrivere questo messaggio è un po’ difficile per me, perché ho così tante cose da dirvi che non so neanche da dove iniziare. Questi giorni passati insieme hanno significato davvero tantissimo, perché quando mi avete invitato a partecipare a questo ritiro, non sapevo cosa aspettarmi o, per meglio dire, io sapevo cosa stavo cercando, quali erano le mie aspettative, ma c'era qualcosa in me che si era rotto e mi impediva di proseguire lungo il cammino. Nonostante tutto, però, sentivo che dovevo venire, che quella era la cosa giusta da fare. Ed infatti, in questi due giorni ho riscoperto me stessa e grazie a persone meravigliose sono riuscita a superare quelli che erano i miei dubbi, le mie continue mancanze di fede, sono riuscita a sentirmi "completa" e non più sola e abbandonata. Ho avuto la fortuna di trovare Gesù, non solo attraverso l'Eucarestia, ma in ognuno di voi. Siete una famiglia fantastica e mi sento davvero molto onorata di essere riuscita a farne parte, di aver colto il vostro amore. La mia famiglia non è molto unita, quindi stare con voi anche solo per un po’, mi ha trasmesso tanta forza. Quindi, sappiate che non smetterò mai, ma proprio mai, di dirvi: GRAZIE C'è anche un'altra cosa che voglio dirvi e, anche se l'ho tenuta alla fine, non è certamente meno importante del resto. Mi avete permesso di ritornare a vedere il mondo con occhi nuovi... siete stati un dono per me. 73 Leggi oggi: Apocalisse 17-18 Venerdì 17 Aprile Per il Diario spirituale: Salmo 26(27) Le altre letture sono: Atti 5,34-42; Gv 6,1-15 “SPERA NEL SIGNORE SII FORTE! SI RINFRANCHI IL TUO CUORE E SPERA NEL SIGNORE!” “Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?” Lui, che ci ha dato il suo unico Figlio, come potrebbe non darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno… Fa’ di questo salmo il tuo canto, in questo giorno. Dio non ti abbandona mai, anche se tu, a volte, hai questa impressione, come Gesù sulla croce; anche se sei tu ad abbandonarlo, lui non ti lascia. “Nel giorno della sventura, lui ti nasconde nella sua dimora” ... e tu cerca di non uscire mai essa! Salmi 26(27) 1 Di Davide. Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? 2 Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere. 3 Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia. 4 Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario. 5 Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe. 6 E ora rialzo la testa sui nemici che mi circondano; immolerò nella sua casa sacrifici d'esultanza, inni 74 di gioia canterò al Signore. 7 Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. 8 Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; il tuo volto, Signore, io cerco. 9 Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. 10 Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto. 11 Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici. 12 Non espormi alla brama dei miei avversari; contro di me sono insorti falsi testimoni che spirano violenza. 13 Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. 14 Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore. Spiritualità Belém: “Quanti santi, dopo aver scoperto questo, correvano dietro ai dolori e alle sofferenze: “Tanto é il bene che mi aspetto, che d´ogni pena mi diletto”. (Statuti 211). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 75 Leggi oggi: Apocalisse 19-20 Sabato 18 Aprile Per il Diario sp. medita: Atti 6,1-7 Le altre letture sono: Sal 32(33); Gv 6,16-21 “PER SERVIRE NELLE MENSE” La Parola di Dio, l'evangelizzazione è l’ “AMORE ANNUNCIATO” e l' “AMORE VISSUTO”. Aiutare i poveri non è una semplice opera sociale, ma è una forma di Evangelizzazione: Aiutando, abbracciando i poveri, facciamo sì che essi SENTANO nella loro pelle l'amore di Dio, conoscano per esperienza l'amore di Dio, come Gesù quando guariva. In verità non c'è differenza fra l’ “AMORE ANNUNCIATO” è l' “AMORE VISSUTO”; mettere in pratica l'amore è un “annuncio silenzioso”, come quello di Madre Teresa di Calcutta. Pertanto rimbocchiamoci le maniche per fare sentire l'amore di Dio al povero, nella sua pelle, alleviando la sua sofferenza. Atti 6,1-7 1 In quei giorni, mentre aumentava il numero dei discepoli, sorse un malcontento fra gli ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana. 2 Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense. 3 Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest'incarico. 4 Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola». 5 Piacque questa propo76 sta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiochia. 6 Li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani. 7 Intanto la parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli a Gerusalemme; anche un gran numero di sacerdoti aderiva alla fede. Spiritualità Belém: “Ogni sacrificio è una PORTA APERTA A GESÙ CROCIFISSO E ABBANDONATO. Il dolore e la sofferenza ci rendevano ancora più “poveri mendicanti” e Gesù si identificava con noi: “Io ero nudo... Io avevo fame... Io ero senza casa, viandante...” (Statuti 212). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 77 Esprimi con le tue parole le risposte riportate sopra —————————————————————————— —————————————————————————— ——————————————————–————————————————— —————————————————–—–———————————————— ———————————————————————————————————78 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA Le meraviglie che Dio operava continuamente attraverso il suo servo, provocavano ammirazione ovunque. Papa Paolo II nel 1469, volendo certificare la veridicità dei fatti, incaricò uno dei commissari di visitare l'arcivescovo di Cosenza, per avere una conoscenza accurata di tutto ciò che veniva detto su Francesco. Il prelato disse all'inviato del Papa che conosceva personalmente il santo, che era un uomo di straordinaria virtù, e Dio sembrava averlo fatto depositario del potere divino. "Non vi resta altro, aggiunse, se non conoscerlo ed interrogarlo, in modo da aggiungere nuovi elementi." L’incaricato eseguì il consiglio dell'arcivescovo e andò a visitare Francesco. Il canonico di Cosenza, che il santo aveva guarito da una malattia dieci anni prima, lo accompagnò. Quando arrivarono, il santo stava lavorando con gli operai, costruendo la base della chiesa. Ma, appena li vide, abbandonò il lavoro e andò loro incontro. L’incaricato volle baciare la mano di Francesco, come è consuetudine fare con i sacerdoti, ma il santo non lo permise: "Sono io" - disse inginocchiandosi davanti all’incaricato del Papa - " quello che deve baciare le vostre mani, mani che sono consacrate da trent'anni come offerta per il sacrificio santo". L’incaricato venne travolto da tali parole. E siccome il santo non lo aveva mai visto o conosciuto, capì che Dio gli aveva rivelato da quanto tempo era sacerdote. Senza dirgli lo scopo del viaggio gli disse che de- siderava parlare con lui nel convento. Francesco lo portò in una stanza. L'inviato del Papa, che aveva uno spirito vivace e il talento di rendere plausibile tutto ciò che diceva, fece sì che la conversazione fosse incentrata sul nuovo istituto. Lo accusò di introdurre un rigore indiscreto e innovazioni riprovevoli. Parlò anche delle illusioni che espongono le grazie straordinarie e finì sollecitando il santo a tornare sul cammino normale sul quale tanti uomini avevano camminato con successo. Il santo accolse modestamente le accuse che gli venivano fatte e le confutò con molta sicurezza. Ma, vedendo che l’incaricato del Papa non era convinto, prese tra le mani dei carboni ardenti, in presenza dell'ospite, demolendo la virtù del fuoco di bruciare, e dicendo: "Dio obbedisce a chi lo serve con sincerità di cuore". Queste parole vennero inserite successivamente nella sua bolla di canonizzazione. L’incaricato, colpito da questo prodigio, ebbe una profonda venerazione per Francesco e riferì fedelmente al Papa le informazioni che aveva raccolto. La regola proposta da Francesco non era in principio perfetta. Diverse circostanze portarono a dover fare delle modifiche sostanziali. Quando fu pronta per essere presentata a papa Alessandro VI, questi la approvò; successivamente questo atto venne riconfermato da papa Giulio II. 79 Fratelli, oggi sono qui per ringraziare Dio che mi ama tanto e perché mi ha fatto il regalo di una bella famiglia. Voglio anche ringraziare per il fine settimana che io e il mio sposo abbiamo ricevuto come regalo di Dio, attraverso una coppia di sposi da Lui benedetti Júnior e Céia - che ci hanno invitato a partecipare a un ritiro per coppie. Ringrazio anche i fratelli e le coppie che si sono lasciate usare da Dio attraverso le loro testimonianze... Sono sicura che sono angeli che Dio usa per seminare la pace e la gioia nelle famiglie che il nemico pensa di siano già sue. Dio mio che gloria! Sono ritornata a casa come una persona diversa. Quando ormai pensavo che tutto fosse perduto, è bastato un semplice invito. Non ho esitato ho detto un SÌ, un sì senza certezze, con tanti dubbi e paure, ma ho detto SÌ. E questo semplice sì ha fatto la differenza. Perché là, nel ritiro, ho scoperto che realmente Dio mi ama, perché lui mi ha fatto uno dei migliori regali: il mio compagno e sposo Marcos. Io lo avrei perso, se non fosse avvenuto questo cambiamento nella mia vita. Sono uscita da là con un proposito: Voglio essere di Dio. Un semplice SÌ, ha fatto una differenza enorme. Ho detto sì a Gesù… so che non sarà facile, perché sono una persona molto nervosa, agitata e con poca pazienza, ma ho la certezza che Gesù Cristo per l’intercessione della nostra mamma, la Vergine Maria, mi aiuterà e mi darà la forza per dire sì a Lui, ogni giorno!!! Grazie a tutti voi del gruppo Caná, Dio è proprio meraviglioso!!! 80 Dalla “Scola de perfeição cristã” di S. Afonso Maria de Liguori L’ESSENZA DELLA PERFEZIONE II. La perfezione dell’amore divino consiste nell’essere conformi alla volontà di Dio Chi desidera essere un cristiano secondo il cuore di Dio, deve sempre mettere in pratica la Sua santa volontà. “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri". (At 13,22). Di fatto, questo grande re, come lui stesso assicura, era sempre pronto a mettere in pratica la volontà di Dio. "Saldo è il mio cuore, o Dio, hai rigettate: hai voluto che sacrificassi il corpo che mi hai dato: eccomi, sono pronto a compiere la tua volontà”. Il nostro divino Salvatore ha dichiarato ripetutamente che è venuto nel mondo solo per compiere la volontà del Padre. “Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.” (Gv 6,38) Inoltre considerò fratelli coloro che, come lui, fanno la volontà del Padre: “perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre»...” (Mt 12, 50). saldo è il mio cuore" (Sal 56,8). Desidera I santi, secondo l’esempio del suo divino solo che Dio gli insegni a mettere in prati- maestro, non avevano altro intento in tutte le ca la Sua volontà. “Insegnami a compiere il loro azioni, se non quello di fare la volontà di tuo volere" (Sal 142, 10). Beato colui che, come la Sposa del Cantico, può dire: "La mia anima è venuta meno quando lui ha parlato" ( Cant 5, 6 ). Come i corpi liquidi non hanno forma propria, ma assumono quella del vaso nel quale sono rinchiusi, così le anime che amano Dio non possiedono più la propria volontà, ma si adeguano in tutto a quella del loro amato. Le prime sono disposte ad avere un cuore docile, disposto a fare tutto ciò che piace al loro Signore, in contrasto con quelle che a Lui si oppongono perché hanno un cuore duro e resistente. Come potranno le nostre opere dare onore a Dio se non saranno secondo la sua santa volontà? "Forse gradisce il Signore olocausti e vittime e non che prima si obbedisca alla voce del Signore?" (1 Rs 15,22). Secondo queste parole del profeta a Saul, la maggior gloria che possiamo offrire a Dio è quella di compiere la sua volontà in ogni cosa. È anche, quello che ha voluto insegnarci il Salvatore con la sua venuta su questa terra, con la quale è venuto a stabilire la gloria di suo Padre: “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato... Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà”. (Heb 10, 5-7). Le vittime, che gli uomini ti offrivano, tu le Dio, sapendo che in questo consisteva tutta la perfezione. Il Beato Enrico Suso diceva: "Dio non esige che abbiamo abbondanti luci, ma che ci assoggettiamo in tutto alla sua santa volontà". S. Teresa: “Nella meditazione non si deve cercare altro che adeguare la nostra volontà a quella di Dio, perfettamente convinti che in questo consiste la somma perfezione; chi più avrà spiccato in questo, più riceverà da Dio le maggiori grazie e farà i progressi più grandi nella vita interiore" (Cast Interiore). La Beata Stefania di Soncino, domenicana, essendo stata una volta elevata in spirito al cielo, vide fra i serafini diverse sante che aveva conosciuto nel mondo, che le rivelarono di aver raggiunto tale gloria per aver perfettamente agito secondo la volontà di Dio. PER LA TUA MEDITAZIONE - Prega con calma ripetendo le parole del salmo: Insegnami a fare la tua volontà" - Prega cercando di entrare nel cuore di Gesù, totalmente rivolto alla Volontà del Padre e chiedi di avere questo stesso atteggiamento. - Chiediti: in cosa la tua volontà non riesce ancora ad essere conforme alla Volontà di Dio? 81 Leggi oggi: Apocalisse 21-22 Domenica 19 Aprile: 3a Dom di Pasqua Per il Diario sp. medita: Atti 3,13-15.17-19 Le altre letture sono: Salmo 4; 1Gv 2,1-5; Lc 24,35-48 “VOI AVETE UCCISO L’AUTORE DELLA VITA! PENTITEVI E CAMBIATE VITA” Continuiamo nel clima della Pasqua. Pietro, pieno di Spirito Santo e coraggio predica al popolo giudeo, ma la sua parola vale anche per noi, allo stesso modo. “Voi avete consegnato, rigettato ... ucciso l'autore della vita”. È questo che anche noi facciamo con il nostro peccato, le nostre pazzie. “Pentitevi e cambiate vita” è l'invito di Dio, l'ordine che Dio ci dà per vivere. Questo significa invertire decisamente la marcia della nostra vita e consacrarci a Dio con tutte le nostre forze. <<———<<>>———<<>>———<<>>———>> Atti 3,13-15 to. 19 Pentitevi dunque e cambia13 Il Dio di Abramo, di Isacco e di te vita, perché siano cancellati i Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha vostri peccati glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; 14 voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, avete chiesto che vi fosse graziato un assassino 15 e avete ucciso l'autore della vita. Ma Dio l'ha risuscitato dai morti e di questo noi siamo testimoni. Atti 3,17-19 17 Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, così come i vostri capi; 18 Dio però ha adempiuto così ciò che aveva annunziato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo sarebbe mor82 Spiritualità Belém: “La sofferenza ci rende “poveri”: più sofferenza, più poveri, più unione intima con Gesù: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,19-20). (Statuti 212). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 83 Leggi oggi: Genesi 1-2 Lunedì 20 Aprile Per il Diario sp medita: Giovanni 6,22-29 Le altre letture: Sal 118(119); Atti 6,8-15 “LAVORATE NON PER IL CIBO CHE PERISCE, MA PER QUELLO CHE DURA PER LA VITA ETERNA” Per tutti quelli che confondono Dio con il denaro o preferiscono il denaro a Dio, vale la terribile frase di San Pietro a Simone Mago: “Il tuo denaro vada con te in perdizione” “Muoia tu e il tuo denaro!” [versione in portoghese] (Atti 8,20). Chi cammina con Dio trova inevitabilmente anche il benessere fisico, tutto comincia ad andare bene ... “il poco con Dio è molto!”, ma se cerchi queste cose materiali, e cerchi Dio solo per questi bassi interessi, sappi che hai già un piede nella fossa e Dio si nasconde da te. Giovanni 6,22-29 22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. 23 Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». 26 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate 84 non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27 Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28 Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 29 Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato». Spiritualità Belém: “Più crocifisso sono, più Cristo vive in me, più la nostra anima è compenetrata da Gesù: “come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione” (2 Cor 1,5). (Statuti 213). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________ 85 Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra ——————————————————————————————————— ———————————————————————————————————– ——————————————————————————————————— ———————————————————————————————————– ———————————————————————————————————86 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA SI SPOSTO' IN FRANCIA IN OBBEDIENZA ALLA VOLONTA' DI DIO La sua fama raggiunse la Francia. Re Luigi XI venne colpito da una malattia che lo avrebbe portato alla morte. Non ebbe dubbi: chiese al santo di andare in Francia per curarlo. Ma Francesco si diresse alla corte di Francia solo dopo un ordine formale del Papa. Il suo viaggio fu determinante per l'espansione dell’Ordine, non solo in Francia, ma anche in altri paesi europei come la Germania e la Spagna. Stando con il re, comprese che la volontà di Dio non era quella di guarirlo ma che era nei Suoi disegni portarlo ad altra vita. Senza paura, disse questo a Luigi XI e lo preparò alla morte. Fu in queste circostanze che il monarca affidò a Francesco la formazione dei suoi figli, soprattutto quella del principe ereditario che allora aveva solo 14 anni. Francesco era anche il confessore della principessa Giovanna che, dopo essere stata ripudiata dal marito, il futuro Luigi XII, diventò religiosa e morì santamente, venne poi canonizzata ricevendo la più alta onorificenza, quella degli altari. Fu grazie al suggerimento di Francesco che re Carlo VIII sposò Anna di Bretagna, unica erede di quel Ducato, che venne così a far parte del regno di Francia. Carlo VIII, successore di Luigi XI, nutriva grande ammirazione per San Francesco di Paola, mantenendolo a corte e consultandolo frequentemente. Due nuovi monasteri dei Minimi sorsero a Plessis-les-Tours e Roma. Re Luigi XII, che successe a Carlo VIII nel 1498, ammirava talmente il santo che non gli avrebbe permesso di tornare in Italia, non volendo perdere la sua consulenza e orientamento. IMITO' GESÙ FINO ALLA MORTE Francesco dormiva su delle tavole. Quando dormiva, perché spesso trascorreva gran parte della notte in preghiera. Sembrava continuamente vivere nello spirito della Quaresima. Spesso mangiava ogni otto giorni. Per imitare al meglio nostro Signore Gesù Cristo, una volta trascorse una intera Quaresima senza mangiare. Il suo abito era fatto da un tessuto grezzo e rude. Anche se, come penitenza, lo indossava giorno e notte, era pulito ed emanava un soave profumo per chiunque si avvicinava. Il suo volto, sempre calmo e mite, sembrava non risentire delle austerità che praticava né degli effetti dell'età. Nessun demone resiste davanti a qualcuno che vive una vita guidata dall'amore di Dio in questo modo. Furono innumerevoli i casi in cui liberò da possessione. Fu avvertito da un messaggio divino della sua prossimità alla morte. Francesco aveva predetto tre mesi prima, il suo incontro con il Signore e si preparò con rinnovato fervore. Si chiuse nella sua cella e vi rimase durante gli ultimi tre mesi di vita, non voleva avere più alcuna comunicazione con gli uomini, durante questo tempo non si dedicò a nient’altro che l'eternità. 87 Martedì 21 Aprile Leggi oggi: Genesi 3-4 Per il Diario spirituale medita: Atti 7,51-8,1 Le altre letture: Sal 30(31); Gv 6,30-35 “MORIRE PER GESÙ CON IL PERDONO SULLE LABBRA” Chi non ha Dio nel cuore ed è chiuso allo Spirito Santo, sa solo tirare pietre, ma Santo Stefano ha saputo morire per Gesù, a testa alta, mantenendo gli occhi fissi in Gesù. Lo scontro fra l'amore di Gesù e il mondo è terribile e costa sangue. Nonostante la violenza demoniaca che si è abbattuta su di lui, dal cuore di Stefano germogliano solo amore e perdono. Muore come un “chicco di grano” e al suo fianco una spiga sta nascendo: Saulo, che diventerà Paolo. Atti 7,51-8,1 7,51 O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi. 52 Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti traditori e uccisori; 53 voi che avete ricevuto la legge per mano degli angeli e non l'avete osservata». 54 All'udire queste cose, fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. 55 Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra 56 e disse: «Ecco, io contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». 57 Proruppero allora 88 in grida altissime turandosi gli orecchi; poi si scagliarono tutti insieme contro di lui, 58 lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero il loro mantello ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. 59 E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 60 Poi piegò le ginocchia e gridò forte: «Signore, non imputar loro questo peccato». Detto questo, morì. 8,1 Saulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria. Spiritualità Belém: “Anche NOI SIAMO I POVERI, che Gesù dichiara “beati”! É con noi che Gesù si unisce, in modo cosciente, nell’abbracciare il sacrificio”. (%Statuti 213). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 89 Leggi oggi: Genesi 5-6 Mercoledì 22 Aprile Per il Diario spirituale medita: Atti 8,1-8 Le altre letture: Salmo 65(66); Gv 6,35-40 “NIENTE PUÒ FERMARE LA FORZA DEL VANGELO E LA VALANGA DELL’EVANGELIZZAZIONE” Dopo il martirio di Stefano, inizia il martirio della Chiesa di Gerusalemme, la grande persecuzione. TUTTI devono fuggire, i beni vengono confiscati, si devono rifugiare nelle zone rurali del paese. Sembra una tragedia ed è il “grilletto” dell'Evangelizzazione del mondo, che raggiungerà tutti i continenti. Questo è il modo cristiano di vedere i problemi: da ogni male, Dio trae un bene maggiore. Ogni difficoltà diventa un “trampolino” per un vero evangelizzatore. Atti 8,1-8 1 Saulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria. 2 Persone pie seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. 3 Saulo intanto infuriava contro la Chiesa ed entrando nelle case prendeva uomini e donne e li faceva mettere in prigione. 4 Quelli però che erano stati dispersi andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio. 5 Filippo, sceso in una città della Samaria, cominciò a 90 predicare loro il Cristo. 6 E le folle prestavano ascolto unanimi alle parole di Filippo sentendolo parlare e vedendo i miracoli che egli compiva. 7 Da molti indemoniati uscivano spiriti immondi, emettendo alte grida e molti paralitici e storpi furono risanati. 8 E vi fu grande gioia in quella città. Spiritualità Belém: “Con tutto il nostro essere, amiamo i poveri, volto di Cristo, cuore del nostro cuore, fulcro della Missione Belém, fino a sentire che facciamo parte realmente dei poveri, sentendo i dolori che loro sentono e qualsiasi dolore Dio ci mandi”. (%Statuti 213). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ 91 Questo mese una cosa che ci ha colpito molto con gli operai, è stata la condivisione del pane. Abbiamo una equipe di manutenzione e piccole opere, e la manutenzione fa colazione nel centro, mentre l’equipe delle costruzioni deve mangiare a casa. Ma vedendo la situazione degli altri che erano senza soldi per comprare da mangiare, abbiamo cominciato a capire che fra di loro stavano condividendo il pane. Gli operai della manutenzione avevano a disposizione due pani e condividevano con gli operai delle costruzioni che non avevano niente. In questo ambiente di fame e di miseria, siamo riusciti a vedere il vero spirito di condivisione. Abbiamo potuto vedere che l’amore e la fraternità stanno entrando nei loro cuori. Diefet è uno dei coodinatori dello Je-Shua. In questo tempo ci sta aiutando molto con la sua consegna, disponibilità e donazione nei lavori perché gli incontri e le formazioni che facciamo con i giovani, possano procedere bene, con ordine e disciplina. In molti momenti non serve neppure dirgli cosa deve fare. Lui lo coglie immediatamente e orienta gli altri coordinatori che sono più giovani e hanno bisogno di formazione. Diefet ha anche un dono speciale di motivare, dialogare con i giovani, orientare verso il cammino con Dio. Ringraziamo Gesù che tocca i cuori dei nostri giovani in mezzo alla miseria e sofferenza di Whaf Jeremie, mostrandoci attraverso la vita di Diefet piccoli e precisi segni della sua presenza. Marcelo e Robson 92 Gesù, questo mese ci ha fatto un grande regalo, quello di avere la messa nel Centro tutta la settimana. Cercando sacerdoti che potessero aiutarci, abbiamo incontrato un Padre molto disponibile che si chiama Didi e che ha un affetto molto speciale per la missione e per tutto il lavoro che Gesù ci permette di fare qui a Whaf Jeremie. Quando l’ho ringraziato per la disponibilità nell’aiutarci, mi ha detto che il regalo più grande che possiamo fare a un Sacerdote è quello di invitarlo a celebrare messe e che per questo lui è disponibile a venire a celebrare qui nel Centro. Ha detto di essere molto felice ogni volta che viene qui e vede i bambini che rispondono alle domande sul vangelo, lodano Dio e sono felici. È molto bello. Inoltre ogni volta che viene i bambini che hanno fatto la prima comunione gli chiedono di confessarsi, e anche alcune professoresse. Ringraziamo anche Gesù per il lavoro che le nostre catechiste hanno svolto nel Centro con i bambini, con affetto e pazienza hanno trasmesso la Parola di Dio ogni giorno, dai bambini del nido fino ai bambini delle elementari, mostrando a tutti che non c’è età per ricevere la Parola di Dio. 93 Leggi oggi: Genesi 7-8 Giovedì 23 Aprile Per il Diario sp. medita: Giovanni 6,44-51 Le altre letture sono: Atti 8,26-40; Sal 65(66) “IO SONO IL PANE DELLA VITA! CHI MANGIA DI QUESTO PANE VIVRÀ IN ETERNO” In questi giorni la liturgia ci dona la riflessione sull'Eucaristia. Per capire questo Mistero dobbiamo ricordare sempre che l'Eucaristia “CONTIENE” Gesù nel suo supremo sacrificio della Croce e nel trionfo del suo Amore. Il Vangelo di oggi illumina questo mistero: Gesù non dà “qualcosa” a noi, ma ci ama tanto che “DÀ SE STESSO PER NOI”. Gesù ci ama tanto che il suo supremo desiderio è di lasciarsi divorare da noi, consegnarsi a noi: corpo, sangue, anima, cuore, mente: tutto di sé, Gesù lo mette in mezzo ai nostri denti! L'Eucaristia è definita “SACRAMENTO DI SPONSALITÀ” per questa consegna reciproca e suprema a ciascuno di noi. Giovanni 6,44-51 44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47 In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna. 48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, 94 perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Spiritualità Belém: “Come non essere “affamati” di sofferenze, sapendo che il dolore ci rende un’“OSTIA CONSACRATA”, che Gesù stesso entra nel nostro essere e, nella nostra intima unione con Lui, diventiamo “ANAWIM”, poveri di Jahvé. ” (Statuti 214). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 95 Leggi oggi: Genesi 9-10 Venerdì 24 Aprile Per il Diario sp. medita: Giovanni 6,52-59 Le altre letture sono: Atti 9,1-20; Sal 116(117) “CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE HA LA VITA ETERNA ...DIMORA IN ME” Scioccante e misteriosa è questa Parola di oggi, soprattutto qui in Brasile, dove le parole “mangiare” e “pane” hanno un duplice significato. Ma una cosa è certa e chiara: Gesù vuole darsi a noi fino alla fine, lasciandosi divorare da noi, mettendosi in mezzo ai nostri denti, nella Santa Eucaristia. Cosa significa “divorare” Gesù, “alimentarsi” di Gesù? È un mistero che si capisce di più con l'esperienza che con il ragionamento, ma è la chiave dell’intimità con Lui e della felicità. Fermati e medita, oggi, profondamente questo Vangelo. Giovanni 6,52-59 52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così 96 anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». 59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. Spiritualità Belém: “Nel sacrificio della Croce, Gesù si unisce, in modo indissolubile, a ogni uomo sofferente (“Io ero nudo, viandante, affamato, prigioniero..”) e si sostituisce ad ogni anima peccatrice (“fatto maledizione”, “dalle sue piaghe siamo stati guariti”). (Statuti 215). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 97 Esprimi con le tue parole la/e risposta/e riportate sopra ——————————————————————————————————— ———————————————————————————————————– ——————————————————————————————————— ———————————————————————————————————– ———————————————————————————————————98 Il Santo del mese SAN FRANCESCO DE PAOLA IMITO' GESÙ FINO ALLA MORTE A metà della Quaresima del 1507, il Santo ebbe una febbre lenta e continua che aumentò la Domenica delle Palme. Diede ai suoi religiosi sconsolati le ultime raccomandazioni, insistendo sul voto di astinenza quaresimale, sull'amare Dio, sull'amare l'altro e sulla fedeltà alla regola. Li abbracciò, li benedisse e partecipò con loro alla Santa Messa del Giovedì. Prima di ricevere gli ultimi sacramenti, riunì i suoi compagni, diede loro le ultime istruzioni e nominò il vicario generale. Dopo la confessione, ricevette la Santa Eucaristia, nella disposizione in cui, in quei giorni, i membri del suo ordine La ricevono e cioè: a piedi nudi e con una corda intorno al collo. Il giorno dopo, nel pomeriggio del Venerdì Santo, mentre ascoltava il Vangelo di Giovanni, ripeté: "Nelle tue mani, Signore, io affido la mia anima!". Poi, ad alta voce, pregò: "Signore Gesù Cristo, Buon Pastore delle nostre anime, mantieni i giusti, santifica i peccatori, abbi pietà dei fedeli defunti e abbi pietà di me, miserabile peccatore". Il suo viso irradiava una bellezza celestiale. Invocando i nomi di Gesù e di Maria, Francesco entrò nella gloria del Padre, a 91 anni di età, il 2 aprile 1507, Venerdì Santo. Morì nella città di Plessis Francia, ascoltando la lettura della Passione secondo San Giovanni, come lui stesso chiese. Ci fu un flusso ininterrotto di persone di tutte le condizioni, alla Chiesa di Montils, dove venne vegliato il santo eremita. Al contatto di quel corpo glorioso, fiorivano ancora miracoli. SANTO DELLA CHIESA Poco dopo la morte di Francesco, la voce unisona dei devoti del popolo, degli ecclesiastici, dei religiosi e principi della Francia e della Calabria, venne indirizzata a Papa Giulio II per avviare il processo di canonizzazione dell'umile monaco calabrese. Compiute tutte le norme canoniche, Leone X lo dichiarò beato il 7 luglio 1513, fissando la sua festa liturgica il 2 aprile, il giorno del suo pio transito all'eternità. Pochi anni dopo, il 1° maggio del 1519, lo stesso Papa lo dichiarò Santo. Nel 1943, siccome molti dei miracoli di San Francesco di Paola sono legati al mare, fu dichiarato patrono dei marinai e delle coppie che vogliono concepire un figlio, dato che fu lui stesso concepito dopo molta preghiera da parte dei suoi genitori. MORI' UNA SECONDA VOLTA San Francesco di Paola, in pratica, fu martirizzato dopo la morte. Il corpo del Santo rimase per 55 anni perfettamente conservato. Durante le guerre di religione in Europa, i protestanti calvinisti, nel 1562, invasero il convento di Plessis, dove era sepolto il Santo. Come aveva predetto, il suo corpo, ancora incorrotto, venne preso dalla tomba e gettato sul fuoco per essere distrutto. Ma il fuoco non lo bruciò. Solo quando uno degli eretici gettò sul fuoco, quasi estinto, una grande croce, allora cominciò a bruciare anche il corpo del Santo che venne così divorato dalle fiamme. La notte successiva i fedeli cattolici andarono a prendere dalle ceneri le ossa, che il fuoco non era riuscito a distruggere. 99 Leggi oggi: Genesi 11-12 Sabato 25 Aprile San Marco Per il Diario sp. medita: 1Pietro 5,5-14 Le altre letture sono: Sal 88(89); Mc 16,15-20 “RIVESTITEVI TUTTI DI UMILTÀ GLI UNI VERSO GLI ALTRI ... GETTANDO IN LUI OGNI VOSTRA PREOCCUPAZIONE” San Pietro, con poche pennellate, disegna l’atteggiamento dell’autentico discepolo di Gesù: cercare l'umiltà, l'abbassamento non nel senso della depressione, ma della lode a Dio che è nostro Padre amato e potente. Non esiste uomo che da solo, possa sopportare il peso della propria vita: o diventa pazzo, o cade nelle droghe, o vive anestetizzato dal ballo e nel vuoto della vita. L'unico modo per vivere coscienti e sereni è quello di GETTARE IN DIO OGNI NOSTRA ANGUSTIA, sapendo che la principale, unica, opzione di Dio è quella di PRENDERSI CURA DI NOI. 1Pietro 5,5-14 5 Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. 6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, 7 gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. 8 Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. 9 Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi. 100 10 E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi. 11 A lui la potenza nei secoli. Amen! 12 Vi ho scritto, come io ritengo, brevemente per mezzo di Silvano, fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! 13 Vi saluta la comunità che è stata eletta come voi e dimora in Babilonia; e anche Marco, mio figlio.14 Salutatevi l'un l'altro con bacio di carità. Pace a voi tutti che siete in Cristo! Spiritualità Belém: “Nel dolore che viene a visitarci, avviene la NOSTRA UNIONE INTIMA CON GESÙ e CON I FRATELLI SOFFERENTI che, in Gesù, SONO CONTENUTI” (Statuti 216). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 101 Leggi oggi: Genesi 13-14 Domenica 26 Aprile: 4a Dom di Pasqua Per il Diario sp. medita: Giovanni 10,11-18 Le altre letture sono: Atti 4,8-12; Salmo 117(118); 1Gv 3,1-2 “IO SONO IL BUON PASTORE: OFFRO LA VITA PER LE MIE PECORE” Gesù è il volto umano del Padre e, fin dall'Antico Testamento, il sogno di Dio era di dare “buoni pastori” alle povere pecore del popolo eletto d’Israele. Gesù è il supremo BUON PASTORE. Egli non approfitta delle pecore, ma offre la sua vita per loro. Ti sei già chiesto cosa significa questo? Ti sei già visto come “pecora” forse mezzo perduta? Hai già visto Gesù come il tuo Pastore? Ti sei già chiesto cosa significa che Gesù offre la sua vita per te in ogni istante? Hai già chiesto o cercato di diventare intimo con Gesù, come Maria Maddalena che lo ha riconosciuto “Risuscitato” dalla sua voce? Giovanni 10,11-18 11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. 12 Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; 13 egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. 16 E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. 17 Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18 Nessuno me la 102 toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio». Spiritualità Belém: “L’infinita bontà di Dio permette che “si completi nella mia carne ciò che manca alle sofferenze di Cristo”, e si realizzi, nello spazio e nel tempo, qui ed ora, la Salvezza e il riscatto che Gesù ha già “ottenuto”.(Statuti 217). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte:Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? __________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 103 Leggi oggi: Genesi 15-16 Lunedì 27 Aprile Per il Diario sp. medita: Giovanni 10,1-10 Le altre letture sono: Atti 11,1-18; Sal 41(42) “LE PECORE ASCOLTANO LA SUA VOCE E LUI LE CHIAMA UNA AD UNA PER NOME” Gesù parla con il linguaggio semplice, del popolo, un popolo di pastori, in mezzo ai quali è nato. Dobbiamo ricordare che questo piccolo gregge amato, con il quale il pastore ha un rapporto affettuoso, si chiama anche “SEGULLAH”: proprietà personale, tesoro del cuore. È questo che tu sei per Dio! Fra me, piccola pecora, e Gesù, si stabilisce un rapporto di profonda intimità. Gesù ti conosce come nessun altro e anche tu riconosci la sua voce, fra mille, questa voce che ti invita a entrare nel Cuore di Gesù e vivere nell'intimità con lui. La voce di Gesù risuona nell'intimo della tua coscienza, nella Parola di ogni giorno, nei consigli di un fratello, nella preghiera… . Giovanni 10,1-10 1 «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. 3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. 4 E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma 104 essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. 7 Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Spiritualità Belém: “La Preghiera è per tutti i membri della Missione Belém il momento di “amore con Dio”: “Venga il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti. Son venuto nel mio giardino, sorella mia, sposa” (Ct 4,16-5,1)”. (Statuti 245). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________ 105 Leggi oggi: Genesi 17-18 Martedì 28 Aprile Per il Diario sp medita: Atti 11,19-26 Le altre letture sono: Sal 86(87); Giovanni 10,22-30 “NIENTE FERMA LA VALANGA DELL’EVANGELIZZAZIONE” I racconti della Chiesa primitiva ci commuovono e sono uno stimolo per tutti noi: la vita di Santo Stefano è tanto forte e significativa che subito lo conduce al martirio e fa esplodere una grande persecuzione in Gerusalemme. I seguaci di Cristo devono fuggire, abbandonare le loro case e i loro campi; i loro beni vengono confiscati. Devono uscire dallo Stato d’Israele e sparpagliarsi in un raggio di 500 km, arrivando fino a Cipro, Antiochia, alla Fenicia ... sembra una tragedia, ma diventa una “bomba” dell'Evangelizzazione: per la prima volta il Vangelo è predicato ai pagani, ai greci, con frutti abbondantissimi! Da ogni male, Dio trae un bene immensamente più grande. Atti 11,19-26 19 Intanto quelli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non predicavano la parola a nessuno fuorché ai Giudei. 20 Ma alcuni fra loro, cittadini di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci, predicando la buona novella del Signore Gesù. 21 E la mano del Signore era con loro e così un gran numero credette e si convertì al Signore. 22 La notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, la quale mandò Barnaba ad An106 tiochia. 23 Quando questi giunse e vide la grazia del Signore, si rallegrò e, 24 da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede, esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel Signore. E una folla considerevole fu condotta al Signore. 25 Barnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo e trovatolo lo condusse ad Antiochia. 26 Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani. Spiritualità Belém: “Nella Preghiera ciascuno di noi è abbracciato da Dio: “Io sono malata d'amore. La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia” (Ct 2,5-6). (Statuti 245). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 107 Leggi oggi: Genesi 19-20 Mercoledì 29 Aprile Per il Diario sp medita: Giovanni 12,44-50 Le altre letture sono: Atti 12,24-13,5; Salmo 66(67) “IO COME LUCE SONO VENUTO NEL MONDO! CHI MI RESPINGE HA CHI LO CONDANNA: LA PAROLA” Gesù si presenta come la “luce del mondo”, “luce” della tua vita personale, della tua anima. La luce è delicata, non è violenta; illumina e mostra cosa dobbiamo fare, ma la scelta è tua, è mia, è personale. Tu non starai in pace finché non accoglierai la LUCE nell'intimità della tua vita. Quando una persona la rifiuta, la luce che è la Parola, diventa il suo “GIUDICE” e continuerà a “gridare” nella sua coscienza perfino all'inferno. Pertanto fai subito e in modo deciso il bene che Dio ti chiede attraverso la sua Parola. Giovanni 12,44-50 44 Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; 45 chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46 Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 47 Se qualcuno ascolta le mie parole e non le 108 osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. 48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno.49 Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. 50 E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me». Spiritualità Belém: “Come Gesù, cerchiamo ansiosamente questi momenti di intimità con il nostro Dio. Per noi, pregare è entrare nella stanza nuziale e conoscere i “segreti del Re”, unire il nostro cuore al Cuore di Gesù”. (Statuti 245). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________ 109 Leggi oggi: Genesi 21-22 Giovedì 30 Aprile Per il Diario sp medita: Salmo 88(89),21-30 Le altre letture sono: Atti 13,13-25; Gv 13,16-20 “NEL MIO NOME S’INNALZERÀ LA SUA POTENZA” La Parola di oggi ci rivela il rapporto intimo e profondo fra Dio e Davide, il re Davide, “uomo secondo il suo cuore”, un “bravo”, un “eletto” fra il popolo, nonostante le sue cadute e i suoi peccati. Davide è l’immagine di ciascuno di noi, quando sinceramente cerchiamo Dio e a Lui ci consegniamo con tutto il cuore, anche se cadiamo. Medita con attenzione ogni parola del brano di oggi e osserva quanti benefici, quante grazie sorgono quando ti mantieni nell'intimo, costante rapporto con Dio. Salmi 88,21-30 21 Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l'ho consacrato; 22 la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. 23 Su di lui non trionferà il nemico, né l'opprimerà l'iniquo. 24 Annienterò davanti a lui i suoi nemici e colpirò quelli che lo odiano. 25 La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. 26 Stenderò sul mare la 110 sua mano e sui fiumi la sua destra. 27 Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza. 28 Io lo costituirò mio primogenito, il più alto tra i re della terra. 29 Gli conserverò sempre la mia grazia, la mia alleanza gli sarà fedele. 30 Stabilirò per sempre la sua discendenza, il suo trono come i giorni del cielo. Spiritualità Belém: “Gesù ci insegna a pregare sempre, come San Paolo esprime: “State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie, questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.” (1Tess 5,16ss). (Statuti 247). Sottolinea bene il testo di oggi e, poi, annota qui le frasi che più ti hanno colpito: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ Scrivi il PROPOSITO di oggi (piccolo, preciso, concreto) _______________________________________________________________________ Scrivi come concretamente farai per mettere in pratica il proposito _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ La notte Cosa Gesù ha fatto di speciale, per me, oggi? Quali nuove grazie mi ha dato? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ______________________ _________________________________________________ Come ho vissuto il proposito? (Riempi tutte queste righe raccontando tutte le volte che ti sei ricordato della Parola, come è stato, come ti ha aiutato)? _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ Signore ti chiedo perdono per... (riempi solo se vuoi, o scrivilo a parte) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 111 Il Diario Spirituale 1º– Scegli un buon posto, se puoi, riunisciti con gli amici e fissa la durata della meditazione (per lo meno 30 min). Se possibile, prega il Rosario prima o, per lo meno, fa il Segno della Croce, prega un Padre Nostro e 3 Ave Maria. 2º- LEGGI IL BRANO del Giorno (Hai bisogno del Diario), senza preoccuparti di sottolineare. Poi leggi di nuovo il brano, sottolineando le frasi che più toccano il tuo cuore e ti hanno colpito. 3º– Nella pagina a fianco, SCRIVI TUTTE LE FRASI CHE HAI SOTTOLINEATO. Infine, scrivi di nuovo la frase che ti ha colpito di più (questo diario ha già le righe necessarie per questo). 4º– Chiediti, ora, COME POSSO METTERE IN PRATICA, OGGI, QUESTA FRASE? Quale GESTO CONCRETO posso fare per mettere in pratica questa Parola nella mia vita? Dev’essere qualcosa di molto concreto: cosa VOGLIO FARE concretamente, oggi, per vivere questa Parola? Fai quindi, UN PROPOSITO (piccolo, concreto, preciso, qualcosa che la Parola mi invita a migliorare, una piccola cosa ogni giorno. Gesù non ha detto: “Beati coloro che leggono la Parola”, ma “Beati quelli che la METTONO IN PRATICA”. 5º– Scrivi ora il tuo proposito SUL PALMO DELLA MANO e nel tuo Diario. Questo proposito stia, per tutto il giorno, nel tuo cuore e nella tua mente, per viverlo il più intensamente possibile. 6º– LA NOTTE, dedica per lo meno 20 minuti per riflettere sulla giornata rispondendo a queste domande: *COSA HA FATTO GESU’ PER ME OGGI? (Quali grazie ho ricevuto da Lui, oggi). * COME HO VISSUTO IL PROPOSITO IN QUESTO GIORNO? (Racconta come hai vissuto il proposito, scrivi, per lo meno 10 righe raccontando le esperienze che hai vissuto quando ti sei ricordato del proposito). *SIGNORE, TI CHIEDO PERDONO PER... (Scrivi, con sincerità i peccati commessi oggi. In questo modo sarà semplice confessarti e non dimenticare niente). 7º– RICORDATI SEMPRE DEI 5 SASSI: CONFESSIONE MENSILE, MEDITAZIONE QUOTIDIANA DELLA BIBBIA, S.MESSA (Ogni giorno o quanto più possibile), Santo ROSARIO quotidiano (3 misteri, 150 Ave Maria), DIGIUNO a Pane e Acqua il Mercoledì e Venerdì). Ass. Missione Belem Onlus Vicolo Stati Uniti,5 – 30030 Sandon di Fossò-VE tel/fax 041 466817 Missionari Lamezia T. (CZ) Tel 0968 1950739 Cell 327 5720328 C.F. 90122070270 [email protected] [email protected] 112