Comments
Transcript
La Concezione Strutturale negli Alti Edifici
Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza Monza, 18 novembre 2010 La Concezione Strutturale negli Alti Edifici dott. ing. Nicola Longarini (Consorzio CIS-E – Politecnico di Milano) Alti edifici criteri operativi generali I materiali (e le conseguenti tecnologie) impiegabili per realizzare le strutture sono: alti lti edifici difi i ≅ 120m 120 ≤ H ≤ ≅ 250m 250 9 Normal Strenght Concrete (NSC); grattacieli H ≥ 250m 9 High Strenght Concrete (HSC); 9 Acciaio;; 9 Strutture miste. Fino ad altezze H di 200÷250 m, per edifici di forma sufficientemente regolare e geometrie usuali, la tipologia preferibile è in calcestruzzo armato con: - impalcati p ap piastra in c.a. ((eventualmente in c.a.p.) p ) senza o con capitelli p sui pilastri, con luci fino a 8,00 m circa, - pilastri circolari (eventualmente incamiciati), solo se indispensabile a se ione mista con profilati (att!! alle complica sezione complicazioni ioni dei nodi) nodi), - “cores” monolitici in c.a. Particolarmente vantaggioso gg p può essere l’impiego p g degli g HSC p per la “robustezza” strutturale e la “celerità” costruttiva ottenibili. Consorzio CIS-E Longarini N. - 2 Concezione Strutturale criteri generali - Per le verifiche meccaniche, calcolo degli effetti sollecitanti di progetto (per il vento con procedure dinamiche e prove in Galleria) e confronto con gli effetti resistenti per la verifica della misura di sicurezza: ESd ≤ ERd; - Per il comfort ed il servizio dell’edificio, (sotto l’azione del vento): • accelerazioni: aSd ≤ aRd • spostamenti : SSd ≤ SRd - Per l’effetto resistente aRd si hanno i seguenti valori (fonti: normative canadesi, americane e giapponesi): Valori di aRd [m/s2] 0.05 Conseguenze sul sistema sensoriale cognitivo umano [milli-g] 5 il movimento non è percepibile 0.05 ÷0.245 ≅ 5 ÷ 25 il movimento comporta una fastidiosità soggettiva 0.245 ≅ 25 il movimento è percepibile e piuttosto fastidioso TR Valori di aRd Destinazione D ti i d’uso dell’ edificio [anni] [m/s2] Residenziale 10 0.039÷0.082 4.03÷8.43 Hotel e breve residenza 10 0 077÷0 087 0.077÷0.087 8 00÷9 00 8.00÷9.00 Uffici 10 0.196÷0.245 20.00÷25.00 [milli-g] - Per gli effetti resistenti SRd (in sommità) e SRid (d’interpiano) si hanno i seguenti seg enti campi di valori: alori (fonte: Nuova Sede Regione Lombardia!) Valori di SRd Valori di SRid H/500 ÷ H/400 hi/400 (per H=200m → 0.45m ÷ 0.55m) (per hi=4m → 0.01m) Consorzio CIS-E ove: H = altezza edificio hi = misura d’interpiano Longarini N. - 3 Concezione Strutturale criteri generali La corretta e coerente Concezione Strutturale (sia progettuale che nei riflessi dell’esecuzione) tiene conto delle problematiche legate a: 9 materiali e le tecnologie (già visti nella DIA 2) 9 posizionamento e layout; 9 fondazioni; 9 impalcati; 9 colonne; 9 setti tti (“ (“cores”); ”) 9 azioni dinamiche (sisma e principalmente vento). Consorzio CIS-E Longarini N. - 4 POSIZIONAMENTO in area urbana Il posizionamento di un alto edificio, o di un gruppo di alti edifici (ad esempio, come le nuove edificazioni in progetto e realizzazione a Milano) deve tenere conto delle: 9 opere pre-esistenti; 9 edifici in progetto (interazione dinamica, specie a causa dell’azione del vento); 9 interazione con le aree pedonali (a causa dell’azione del vento, dis-comfort); 9 interazione con le infrastrutture (pre-esistenti od in progetto). Torre Libeskind e linea MM CityLife - Milano Lavori per la realizzazione della nuova linea MM, Porta Nuova - Milano Consorzio CIS-E Longarini N. - 5 POSIZIONAMENTO effetti del vento Layout originario (2006) Variazioni delle altezze 9 Torre Isozaki, da 220m a 229m 9 Torre Hadid, Hadid da 180m a 198m 9 Torre Libeskind, da 150m a 170m Ultimo Layout proposto (2008) In CityLife, nuovo posizionamento: torri reciprocamente più distanti e rotazione di 45° del layout originario. Longarini N. - 6 POSIZIONAMENTO (segue) effetti del vento Perchè non una migliore proposta?? 0° 315° rotazione torre ΔaSd ΔSSd 45° - 13% - 11% 67 5° 67.5° - 28% ((in y) + 8% (in x) - 24% ((in y) + 3% (in x) (TR = 100 anni) 45° x x 292.5° y 270° 90° y 225° 135° 180° Originario e nuovo posizionamento della torre Isozaki • influenza della torre Hadid sulla torre Isozaki. Dalle prove in GVPM con layout originario, nella torre Isozaki+PII” Isozaki+PII in presenza della torre Hadid, (per vento a 292°): • in direzione x → aSd e di SSd diminuiscono; • in direzione cross-wind → aSd e di SSd aumentano. Consorzio CIS-E Esempio di posizonamento in linea: “Las cuatros torres” di Madrid (maggio 2010) Longarini N. - 7 Strutture fondazionali Soluzioni: - a piastra i t massiccia i i diretta di tt sull suolo l - a piastra massiccia su pali di grande diametro - a piastra diretta sul suolo A – schema dei getti (cementi a basso calore d’idratazione, studio del (pianta e sezione BB, Torre Isozaki a CityLife, Milano) mix-design) concio 1 - A1 B 200 22000 28000 1-D 588 mc 1C 1-C 363 mc 1-A 561 mc 1-B 714 mc 1400 00 1100 00 1-A 561 mc 17 7000 4500 00 4500 00 17000 1500 72000 1-D 588 mc 22000 1-A 1 A 561 mc 1C 1-C 363 mc 1-A 561 mc pianta 4500 sez. BB Consorzio CIS-E B B – modellazione delle fasi costruttive (a fronte di input termici differenziati) Longarini N. - 8 Strutture d’impalcato criteri progettuali 1 - per la resistenza meccanica (in campata, sulle continuità ed al punzonamento) deve aversi ESd ≤ ERd ove: • ESd, discendono dal calcolo strutturale,, sulla base delle p prescrizioni normative e talvolta delle indicazioni del committente, che possono suggerire le azioni da considerare; p capaci p di modellare i • ERd, discendono da indicazioni normative, sulla base di ipotesi meccanismi resistenti per il calcolo dei rispettivi valori resistenti. 2 - per la distorsione di piano γ (in fase elastica e differita), anche in questo caso ESd ≤ ERd ove: • ESd, è la distorsione sollecitante (calcolata, 2 1 se del caso, tenendo conto degli effetti η 2 − η1 η2 γ 21 = ≅ ); differiti); L 21 η 2 (> 0, se oraria) • ERd, è la distorsione resistente (in relazione L 21 ≅ all’esigenze di finiture e impianti L 21 ) ed al comfort d’esercizio). 3 - per la resistenza al fuoco (ad esempio REI 120), sia delle superfici libere esposte che dei nodi (superfici nascoste). Nei casi estremi, ad es. esplosioni/incendi, va garantita la sopravvivenza della struttura per il tempo necessario all all’evacuazione evacuazione degli occupanti, in relazione alle attrezzature strutturali ed impiantistiche previste. Consorzio CIS-E Longarini N. - 9 Strutture d’impalcato (segue) criteri progettuali 4 - per la vibratilità, riferendosi al metodo di Richer-Meister-Lenzen: in funzione della frequenza naturale e dell’ampiezza di oscillazione dell’impalcato sotto un carico impulsivo variabile nel tempo (ad es., una persona mobile sull’impalcato), col grafico di figura g si individua il livello di p percezione delle vibrazioni conseguenti e, quindi, l’ammissibilità. 5 - per l’insonorizzazione, ad d es. nell pacchetto h tt di solaio l i ((ps)) sii può ò prevedere d un materiale fonoassorbente tale da creare una “trappola” acustica, (att!! alle altre fonti di “disturbo” acustico) pavimento 6 - per il coefficiente c di utilizzo , (indice di prestazione) 2 per p g + q (g s + g f ) + q = , impalcati in cc.a.) c= = a) gs gs gs (possibilm.te ≥ gs = peso proprio strutturale ove: gf = carichi permanenti non strutturali q = carichi variabili Consorzio CIS-E sorgente di rumore aria ps cls l aria trappola acustica ti controsoffitto ps = spessore pacchetto di solaio Longarini N. - 10 Strutture d’impalcato Layout di piano (architettonico/strutturale) - configurazione A 9 distanza tra i cores = 35m 9 luce max ≅ 17m - configurazione B 9 distanza tra i cores = 41m 9 luce max ≅ 8,5m - configurazione g C 9 distanza tra i cores = 41m 9 luce max ≅ 7m (fonti: SAPS –Tokio AMI-C – Milano) Consorzio CIS-E Longarini N. - 11 Strutture d’impalcato esempi in HSC 700 caratteristiche: • distorsione di piano di incerta valutazione (per i contributi differiti), • scarsa vibratilità, ma potrebbe aversi sonorità, •p protezione al fuoco, REI 120 ((con copriferro p minimo 40 mm), ) 2 2 • c = 2,05÷2,00 (gs = 5,00÷5,25 kN/m , gf + q = 5,25 kN/m ). 23 controsoffitto ps=87-89 700 piastra di (misure in cm) getto pieno caratteristiche: • distorsione di piano di incerta valutazione (per i contributi differiti), • scarsa vibratilità vibratilità, ma potrebbe aversi sonorità sonorità, • protezione al fuoco, REI 120 (con copriferro minimo 40 mm), • c = 1,99÷1,95 (gs ≅ 5,30 ÷ 5,55 kN/m2, gf + q = 5,25 kN/m2 ). 44 (n.b. - lo spessore delle piastre strutturali teoricamente possibile 20-22 2316 in 18 cm viene portato a 20÷22 cm per REI120) controsoffitto Consorzio CIS-E 190 190 piastra di getto pieno 700 0 con armatura t lenta l t pavimento galleggiante 700 ps=87-89 700 capitello sulla colonna 700 con cavi di post-tensione 44 bi-direzionali 20-22 700 pavimento galleggiante 700 (misure in cm) Longarini N. - 12 Strutture d’impalcato esempi in acciaio caratteristiche: • distorsione di piano più certamente valutabile rispetto alle soluzioni in NSC e HSC, • alta vibratilità, altamente sonora, • difficile protezione al fuoco: REI 120 (spray e/o vernici intumescenti), incerta protezione dei nodi, • c = 2,35 (gs = 3,90 kN/m2, gf + q = 5,25 kN/m2). pavimento galleggiante 44 15 ps = 150 69 22 HEA 700 soletta in lamiera grecata e cls controsoffitto caratteristiche: c = 2,46 (gs = 3,60 kN/m2, gf + q = 5,25 kN/m2). ps =120, 120 HEA 400 ps =111, HEB 300 (max) HEA 400 HEB 300 (max) Consorzio CIS-E 44 15 pavimento galleggiante soletta in lamiera grecata e cls 22 controsoffitto Longarini N. - 13 Colonne criteri progettuali La tipologia delle colonne non è strettamente legata a quelle degli impalcati e dei “cores”. Ad esempio, si può avere: colonne impalcati cores CFT S CFT/S RC RC RC S S S CFT RC CFT/S S RC S ove: CFT = Concrete Filled Tube RC = Reinforced Concrete S = Steel La scelta finale di tale tipologia, talvolta dettata da esigenze architettoniche e distributive (minori ingombri e forme particolari), deve tenere conto di tre criteri fondamentali: - esigenze esecutive/economiche; - protezione contro atti terroristici; - resistenza al fuoco (ad es. REI 120). Consorzio CIS-E Longarini N. - 14 Colonne (segue) criteri progettuali 1 - per le esigenze esecutive/economiche nel caso di colonne CFT contenenti all’interno un profilato in acciaio, ad es. HE, al fine principale di contenere le dimensioni, passando a semplici colonne CFT di diametro ovviamente maggiore, si ha: - diminuzione dei costi; - diminuzione dei tempi di esecuzione (nodi di piano più semplici con le barre d’armatura d’impalcato liberamente passanti). p ) 2 - per la protezione contro atti terroristici nel caso di eliminazione di colonne ai piani bassi, le colonne devono contenere ad es. un profilato in acciaio capace di appendere il carico ad una struttura di sostegno soprastante (spesso un’unica struttura di sommità), tenendo presente che: - le misure di sicurezza delle strutture di sostegno (ESd ≤ERd) potrebbero utilizzare, utilizzare per gli effetti E, le espressioni “ridotte” E = γ [ S (Σ ψ (n) F )], con γ =1 Sd Sd i ik fi ERd = γRd [ R (fmk ; c)], con γm =1; - l’orditura della struttura di sostegno va commisurata ovviamente alla maglia delle colonne, che vanno irrobustite, (in genere, si può avere al max l’eliminazione di 2 colonne adiacenti). Consorzio CIS-E Longarini N. - 15 Colonne (segue) criteri progettuali 3 - per la resistenza al fuoco per il calcolo della riduzione di portanza delle colonne (ad es. φ=610mm, spessore acciaio s=40mm): in relazione alle temperature degli strati di materiale (determinate analiticamente), per le colonne in CFT(EC4) in S(EC3) ed RC(EC2) si deducono i coefficienti di riduzione delle resistenze, CFT(EC4), resistenze e quindi si hanno i risultati di tabella. Tipologia colonna Tempo [min] T protez ne protez. - camicia [°C] T a 4 cm dal bordo [°C] T a 10 cm dal bordo [°C] T a 15 cm dal bordo [°C] CFT senza protezione RC senza protezione S senza protezione CFT con protezione S con protezione 60 --- 679 135 40 120 --- 964 297 124 60 --- 385 89 31 120 --- 533 203 89 60 120 60 120 60 120 ----280 466 365 604 739 1027 269 455 358 597 ----72 171 ----- ----28 75 ----- NRd senza incendio [kN] NRd con incendio [kN] Dim.ne di NRd [%] Aum.to di NRd protez.ne [%] 44906 9723 78 --- 15580 11196 28 --- 28702 1091 96 --- 44906 39796 12 65 58702 13490 53 92 CONCLUSIONI - la CFT è più resistente della RC e della S, ma necessita di uno strato di protezione per essere REI120; - la S è la p più costosa,, sia p per il costo p proprio p del materiale che p per q quello della necessaria p protezione;; - la RC è la più economica (assenza di protezione), ma con essa (grandi diametri) si ha una minore superficie utile di piano. Consorzio CIS-E Longarini N. - 16 Colonne (segue) criteri progettuali Senza protezione °C C °C C °C S CFT RC °C Temperatu ura [°C] Con protezione (spessore spr = 5 cm ) °C CFT S Tempo [min] Consorzio CIS-E Longarini N. - 17 Setti criteri progettuali I “cores” sono realizzati in RC, salvo nel caso di tipologie strutturali in acciaio ove anch’essi possono essere in acciaio. 1 - per le esigenze esecutive/economiche come per le colonne, non conviene ricorrere a profilati immersi, allo scopo di ridurre gli ingombri, per il costo e le difficoltà esecutive ai piani nell’incrocio con le strutture d’“impalcato”. 2 - per la dislocazione e geometria in pianta la dislocazione in pianta deve tenere conto, conto da un lato, lato delle deformazioni termiche della struttura d’impalcato, igrometriche e da ritiro se in RC, e, dall’altro lato, deve essere individuata come l’ottimale nei confronti del funzionamento controventante (riduzione di effetti torsionali), torsionali) provvedendo peraltro a robusti collegamenti nei frazionamenti del core. limitazione di L Consorzio CIS-E effetti torsionali (?) efficienza traversi (?) Longarini N. - 18 Setti (segue) criteri progettuali 3- per le caratteristiche del calcestruzzo l’impiego dei nuovi calcestruzzi (HSC), con moduli EC superiori a quelli degli NSC ( i (circa 1 15 1 40 volte 1.15÷1.40 lt maggiori), i i) consente t una riduzione id i d li spessorii in degli i termini t i i statici e, a parità di spessore, una migliore risposta dinamica; con tali nuovi calcestruzzi,, si hanno anche maggiori gg resistenze a trazione,, utili per contenere gli effetti dello “spalling” sotto carico d’incendio. 4 - per la resistenza al fuoco l’introduzione nel mix-design di fibre d’acciaio (ad es. 2% in peso) migliora nettamente la resistenza del materiale contro lo “spalling”, cosicché le armature metalliche restano maggiormente e più a lungo protette; l’introduzione nel mix-design di fibre ad es. polimeriche (volatilizzazione sui 160÷180°C) 160 180 C) consente una maggiore sopravvivenza al carico d d’incendio incendio, riducendo nettamente le possibili espulsioni del calcestruzzo in superficie (“spalling”). Consorzio CIS-E Longarini N. - 19 Setti deformazioni differite 5 - per la l geometria t i in i altezza lt ( (per diff differenti ti combinazioni bi i i strutturali) t tt li) Solu- impalcati setti 1 S RC 2 RC RC 3 S S zioni Ad es., per le soluzioni 1 e 3 (con geometrie particolari) - impalcati p comp. p to elastico setti comp.to elasto-viscoso - continuo monitoraggio per garantire ti lla fforma architettonica (fonte ARUP-NY ARUP-Mi) ARUP Mi) Ad es., per la soluzione 2: il differente stato tensionale medio delle fibre di calcestruzzo dei “cores” e delle colonne in c.a. (in queste superiore di anche 3 volte a quello dei “cores”) obbliga ad eseguire il controllo delle quote in elevazione salendo in altezza. Eventuali modifiche alla pianta di piano con diverso posizionamento delle colonne (per accorciamenti assiali differenz.li,aumentare il livello tensionale dei cores allontanando le colonne) Consorzio CIS-E Longarini N. - 20 Analisi al vento il vento di progetto dist.za ≅3.5 km Torre Pelli Per siti poco distanti: due approcci differenti Torre Isozaki velocità di normativa (D.M. 2005 - TR = 500 anni, v ≅ 36 m/s - adirezionale) studio del sito condotto da uniGE (TR = 100 anni, vmax ≅ 38 m/s - direzionale) Torre C.Pelli Torre A.Isozaki TR = 100 anni TR = 50 anni TR = 10 anni (velocità in funzione della direzione per diversi TR) Consorzio CIS-E nuovo studio (uniGE, 2010) ha indicato valori delle velocità minori, anche per l’impiego di minori fattori di correzione (dati mancanti e direzionale). Longarini N. - 21 Analisi al vento modellazione Partire con modelli semplici per comprendere i principi di “funzionamento” del sistema edificio, difi i per arrivare a modelli completi con elementi l ti bidimensionali Modello FEM Modo 1 Flessionale attorno all’asse Y f1 = 0,141 Hz Consorzio CIS-E Modo 2 Flessionale attorno all’asse X f2 = 0,153 Hz Modo 3 Torsionale f3 = 0,259 Hz Longarini N. - 22 Analisi al vento verifiche meccaniche - Criterio generale (effetti sollecitanti) per le verifiche meccaniche, in genere, non è sufficiente condurre un calcolo attraverso le normative (in Italia: EC1, D.M. 2008 ed Istruzioni C.N.R 2008), sia statiche che dinamiche (“time history”, HFFB-Davenport) ma eseguire opportune sperimentazioni in Galleria del Vento al fine di valutare HFFB-Davenport), meglio gli effetti dinamici (ed eventualmente aeroelastici) dell’azione del vento sulla struttura. - con riferimento alla Torre Isozaki a Milano (v. pianta sottostante) con le CNR solo sollecitazioni nelle direzioni principali x ed y, non tenendo conto che la velocità l ità maggiore i può ò essere per altri lt i angolili (ad ( d es., in i questo t caso, a 292.5 292 5 vunige = 38 m/s). / ) CNR HFFB v uniGE iGE vuniGE iGE T [kN] T [kN] direzione direzione del vento del taglio 0 °- 180° along-wind 12211 10816 across wind across-wind 10079 33863 along-wind 31881 33597 across-wind 13322 15499 asse x --- 27955 asse y --- 46052 90° - 270° 292.5° Vento (uniGE≡Università GE, prof. Solari) x y altezza lt edificio difi i H ≅ 230m, 230 llati ti iin pianta i t ≅ 64m e ≅ 23m, (snellezza λ ≅ 10) CONCLUSIONI - le CNR sottostimano il taglio cross-wind rispetto alla procedura HFFB; - le CNR conteggiano gli effetti dinamici attraverso alcuni coefficienti, con i quali non si valuta compiutamente l’effetto del distacco dei vortici. Consorzio CIS-E Longarini N. - 23 Analisi al vento verifiche per accelerazioni e spostamenti l y (effetti sollecitanti) Torre Isozaki a Milano in direz.ne trasv.le a) CNR → aSd = 0,53 m/s2 ACCELERAZIONI: (sovrastima) e b) EC1 → aSd = 0,16 m/s2 (sottostima) GVPM (galleria, modello rigido) “time-history” HFFB (Davenport) max (ξ = 1% - TR = 10 anni)) 0,48 , 0,45 , 0,47 , max (ξ = 4% - TR = 10 anni) 0,22 0,25 0,24 procedura aSd [m/s2] Tali valori sollecitanti devono essere confrontati con il valore resistente aRd, ad esempio fissato in aRd = 0,25 , m/s2. SPOSTAMENTI: procedura SSd [m] GVPM “time-history” Tali valori rientrano nel limite (galleria, modello rigido) max (ξ = 1% - TR = 10 anni) 0,45 0,40 max (ξ = 4% - TR = 10 anni) 0,25 0,30 resistente (ad es., Regione Lombardia) fissato in SRd= (h/400) = 0,55m, (e ciò anche con ξ = 1%). Le prove su modello aeroleastico hanno confermato i valori precedenti delle accelerazioni, mentre hanno fornito valori maggiori per gli spostamenti: max aSd (ξ = 1%), (TR = 10 anni) = 0,48 m/s2 ; (TR = 100 anni) = 0,64 m/s2 max SSd (ξ = 1%), (TR = 10 anni) = 0,58 m Consorzio CIS-E ; (TR = 100 anni) = 0,84 m/s2. Longarini N. - 24 Analisi al vento considerazioni generali Una errata U t valutazione l t i preliminare li i ( tt ti (sottostima o sovrastima) ti ) dell’azione d ll’ i d l del vento comporta modifiche strutturali: 9 ispessimento dei muri dei cores; 9 maggiore robustezza dei traversi di collegamento dei semi-cores; 9 introduzione di dampers (per aumentare lo smorzamento strutturale ξ, att!! al valore dello ξ proprio della struttura specie se in cls, ad esempio in letteratura ξ= 0.5÷2); Ciò comporta p modifiche architettoniche e q quindi anche impiantistiche p Allungamento All t dei d i tempi t i di progettazione tt i ed d esecuzione i (anche in relazione alle opere infrastrutturali) Aumento dei costi (disagi) Consorzio CIS-E Longarini N. - 25 Ulteriori considerazioni 1) Superfici utili di piano 2) Integrazione con la facciata 9Ω = superficie totale del piano 9 posizionamento facciata 9C = superficie occupata dal core 9la facciata può essere utilizzata (in parte) come controventatura 9K = parametro di utilizzo delle superfici, Kmin = 1 - (C / Ω) = 0.65; 0 65; 9per K che tende ad 1, il layout di piano ottimizza le p utili e riduce i costi dei sistemi di elevazione superfici In questa ipotesi architettonica/strutturale, K = 0.66 0 66 (valore modesto) (fonte SAPS-Tokio) 3) Sistemi di elevazione 9da ricavare (di norma) nei cores 9se stimati tempi lunghi di attesa, se ne aumenta il numero (fonte AKT-London) Consorzio CIS-E 9cambiamento delle dimensioni dei cores Longarini N. - 26 (segue) Ulteriori considerazioni 4) quale protezione per la salvaguardia della vita umana ? FANTA-IPOTESI! O S piattaforme estraibili per superelicotteri di soccorso Burj Khalifa, Dubai H = 828 m ((completato p nel 2010)) Designer: Skidmore, Owings & Merrill Consorzio CIS-E Taipei 101, Taipei H = 509 m (2004) Designer: C.Y. Lee & Partner Longarini N. - 27 (segue) Ulteriori considerazioni 5) Esigenze commerciali colonne impalcati cores colonne impalcati cores CFT S CFT/S RC RC RC HEA700 φ600 (colonne) HE700 (travi princ.li) HE300 (braces) 500x900 900x900(colonne) 500x900 (travi princ.li) t=250÷500 (brace) φ711 φ1050 (fonte SAPS-Tokio) SOLUZIONE S1 9costosa (tutta in acciaio) 9 ps elevato (circa 138 cm) 9 adattabile a molteplici layout Consorzio CIS-E SOLUZIONE S2 9Costo vantaggioso, circa 20% in meno di S1 9 adattabile a molteplici layout 9p ps assai elevato ((circa 150 cm)) 9 sup. in meno rispetto S1 = 175 mq, a parità di pianta di piano (segue) Ulteriori considerazioni colonne impalcati cores CFT RC CFT/S φ508 Flat slab da 300 mm con capitelli tc=300 mm) φ φ660 (colonne) HE700 (travi princ.li) HE300 (braces) colonne impalcati cores RC RC RC φ800 Flat slab da 300 mm con capitelli tc=300mm) 900x900 (colonne) 500x900 (travi princ princ.li) tb=250÷500 (braces) (fonte SAPS-Tokio) SOLUZIONE S3 9 costosa (circa 10% in meno di S1) 9 meno adattabile al layout 9 ps contenuto (circa 110 cm) 9sup. in meno rispetto S1 = 149 mq Consorzio CIS-E SOLUZIONE S4 9 costo vantaggioso (circa 20% in meno di S1) 9 meno adattabile al layout 9 ps contenuto (circa 110 cm) 9 sup. in meno rispetto S1=297 mq Longarini N. - 29 Vi ringrazio per l’attenzione, l attenzione, augurandomi di non avervi annoiato. Longarini N. - 30