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diagnosi e trattamento dislessia

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diagnosi e trattamento dislessia
05/04/2011
DIAGNOSI E
TRATTAMENTO
DISLESSIA
1
05/04/2011
DIAGNOSI
DISLESSIA
2
05/04/2011
Di cosa parliamo….
Francesco 10 anni
Inizio V elementare
Inviato in valutazione
dalle maestre
È lento nelle attività
scolastiche
Poco propositivo
Rapporto con i
compagni buono.
Tommaso, 8 anni,
terza elementare
Inviato dalle
maestre per
scarsa
motivazione
rapporto con
compagni buono,
Poco motivato
verso la scuola.
Paolo, 9 anni,
quarta elementare
Ha già fatto
trattamento
logopedico per
lettura, arriva con
diagnosi dislessia.
Beatrice 7 a 6
difficoltà
comportamentali
scuola e difficoltà
lettura scrittura
calcolo.
m
a
di
e
3
05/04/2011
DSM IV
Criterio A:
La caratteristica fondamentale del Disturbo della Lettura è data dal fatto che il
livello di capacità di leggere raggiunto (cioè, precisione, velocità, o comprensione
della lettura misurate da test standardizzati somministrati individualmente) si situa
sostanzialmente al di sotto di quanto ci si aspetterebbe data l'età cronologica del
soggetto, la valutazione psicometrica dell'intelligenza, e un'istruzione adeguata
all'età.
Criterio B:
L'anomalia della lettura interferisce notevolmente con l'apprendimento
scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di
lettura.
Criterio C:
Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà nella lettura vanno al di là di
quelle di solito associate con esso. Se sono presenti una condizione
neurologica o un'altra condizione medica generale oppure un deficit
sensoriale, questi dovrebbero essere codificati sull'Asse III.
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05/04/2011
LA DIAGNOSI:
È PRESENTE IL DISTURBBO?
INQUADRAMENTO CLINICO (VALUTAZIONE
v. I° livello
QUANTITATIVA)
Anamnesi: familiarità, sviluppo del linguaggio, storia scolastica;
Valutazione dell’intelligenza.
Valutazione quantitativa dello stato degli apprendimenti
(criterio di discrepanza).
Valutazione dell’impatto sull’adattamento scolastico e/o sulle
attività della vita quotidiana.
CHE CARATTERISTICHE HA?
INQUADRAMENTO FUNZIONALE
v. II° livello
(VALUTAZIONE QUALITATIVA)
FINALIZ
ZATA AL
TRATTA
MENTO
che strategie vengono utilizzate nel leggere e che errori compie?
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05/04/2011
LA VALUTAZIONE DELLA LETTURA
VALUTAZIONE PRIMO LIVELLO
PROVE MT DI VELOCITA’ E CORRETTEZZA (Cornoldi, Colpo)
BATTERIA PER LA DISLESSIA E LA DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA2 ( Sartori, Job, Tressoldi)
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05/04/2011
PROVE MT CORRETTEZZA E RAPIDITA’
SCOPO: valutare l’efficienza della lettura strumentale.
A CHI SONO INDIRIZZATE:
• bambini e adolescenti dalla 1 primaria alla seconda secondaria
MATERALI: brani da leggere a voce alta.
PROCEDURE: il bambino deve leggere il brano a voce alta. Viene cronomentrato il
tempo che impiega a leggere e gli errori che compie. Il tempo massimo a
disposizione è di 240 secondi.
PUNTEGGI: vengono calcolati due indici
1. CORRETTEZZA: vengono contati tutti gli errori commessi.
Errori da 1 punto: lettura inesatta di sillaba, omissione, aggiunta
Errori da ½ punto: errore di accentazione, grande esitazione, autocorrezione
dell’errore.
2. RAPIDITA’: tempo impiegato/N° di sillabe (se legge tutto il brano)
tempo max (240’)/ N° sillabe lette.
NEL 2010 USCITE NUOVE NORME DOVE SI PREFERISCE INDICE SILL/SEC
7
05/04/2011
P. 3 elementare;
Totale sillabe/secondi:
Totale errori:
Confronto con dati
normativi
LA BOTTE VUOTA E LA BOTTE PIENA
Sulla strada di un paese, un giorno passavano due piccoli
carri.
Su uno dei carri, che avanzava lento e silenzioso, stava
una botte piena di vino rosso.
Sull’altro carro stava invece una botte vuota, che
sobbalzava continuamente e faceva un gran fracasso. Così
tutta la gente guardava incuriosita cos’era quel rumore, e
la botte vuota pensava soddisfatta: «Tutti si interessano a
me, perché sono importante e simpatica!».
Ma l’altra botte, quella piena di vino rosso, pensava:
«Chiacchiere, soltanto chiacchiere sai dare tu, ma dentro
sei vuota. Aspetta, e vedremo quale di noi due gli uomini
apprezzeranno di più».
Intanto i carri arrivarono alla fattoria.
Subito tutti gli abitanti si affollarono intorno alla botte
piena, poi con ogni cura la scaricarono e la trasportarono
in cantina.
L’altra botte, quella vuota, rimase invece dimenticata in un
angolo del cortile.
TOT SILLABE 301
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IL BRUCO E I GERANI
B. 1 elementare finale
Totale sillabe/secondi:
Totale errori:
Confronto con dati
normativi
La mamma di Gigi ha messo in casa i gerani, al riparo
dal freddo. Un giorno trova un piccolo bruco verde, che
mangia le foglie.
– Povere foglie! – dice la mamma
– Povero bruco! – dice Gigi – he fine farà? Bisogna
salvarlo.
Prepara un aeroplanino di carta e vi spinge sopra il
bruco.
La mamma apre la finestra e Gigi fa volare l’aereo.
– Speriamo che scenda nell’erba del prato! – esclama. –
anche quella è buona da mangiare.
TOT SILLABE 140
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BATTERIA PER LA DIAGNOSI DELLA DISLESSIA E
DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA- 2
SCOPO: valutare l’efficienza della via fonologica, lessicale e del lessico
ortografico nella lettura e nella scrittura.
A CHI SONO INDIRIZZATE:
• bambini e adolescenti dalla 2 primaria alla 3 primaria di secondo grado
MATERALI:8 prove:
-5 lettura: grafemi, parole, non parole, comprensione frasi con omofone; correzione
omofone.
-3 scrittura: parole, non parole; dettato frasi con omofone.
PUNTEGGI: vengono calcolati due indici (ove possibile, altrimenti solo correttezza):
1. CORRETTEZZA:
2. RAPIDITA’
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FRANCESCO, 10 anni e 2 mesi.
storia di disturbo fonologico
buona attenzione e concentrazione ma lentezza esecutiva.
esposizione verbale disorganizzata, possibili difficoltà di accesso lessicale.
TINV: 118
DETTATO (JOB E SARTORI): richiesta intervento immediato (errori fonologici: p/b, c/g)
AC-MT:
Operazioni scritte in classe: prestazione sufficiente (pari al 20%)
Conoscenza numerica: prestazione sufficiente (pari al 20%)
Accuratezza: richiesta di attenzione ( pari al 10%)
Tempo totale: richiesta di attenzione (pari al 10%)
LETTURA:
MT: Rapidità: richiesta di attenzione
Correttezza: 6.5 errori prestazione sufficiente.
Comprensione del testo (indagine approfondita II): 7/14 richiesta di attenzione.
DDE:
la lettura di parole:
tempo:10-15%ile; errori: <5%ile;
parole con accentazione atipica:
tempo: <25%ile; errori: <10%ile;
lettura di non parole: tempo ed errori nella media.
Culture-Free Self-Esteem Inventory for Children: 18 (cut-off 24)
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SI AFFIDA MOLTO A VIA
FONOLOGICA;
SCADENTE LETTURA LESSICALE
(LENTA E SCORRETTA)
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TOMMASO 8 anni e 9 mesi.
Niente da segnalare all’anamnesi. Rendimento scolastico buono i primi due anni,
quest’anno scade specie nelle materie di studio. Secondo le maestre è un bimbo
intelligente ma commette molti errori nelle verifiche. Relazione con compagni e adulti
buona.
QI: 111
DETTATO (JOB E SARTORI): RA (ma solo un tipo di errori fonetici)
AC-MT:
operazioni scritte in classe:4/8 richiesta di attenzione;
conoscenza numerica: 22 prestazione ottimale;
accuratezza: 7 errori prestazione sufficiente;
tempo totale: 106 sec prestazione ottimale.
LETTURA:
rapidità: 1,56 sill/sec: prestazione sufficiente
correttezza: 13 RII
comprensione: 10/12
DDE:
Lettura di parole:
Tempo: punti z:-1.92, errori: <5%ile;
Lettura non parole:
Tempo: -1.45 punti z; errori <5%ile
CBCL.
Nulla da segnalare
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LETTURA SOPRATTUTTO
SCORRETTA; ERRORI
AUMENTANO CON NON
PAROLE
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PAOLO: 8 anni e 9 mesi.
Difficoltà nell’acquisizione della strumentalità della lettura emersa con l’inizio della
scolarizzazione. Instabilità attentiva e psicomotoria.
QI: 111
DETTATO (JOB E SARTORI): RII (soprattutto errori fonetici)
LETTURA:
rapidità: richiesta di attenzione;
correttezza: sufficiente
comprensione: 6/10 RA
DDE:
lettura di parole: tempo: punti z: -3,55; errori: pari alla media attesa
lettura di non parole: punti z:-1,36; errori: pari alla media attesa;
lettura di parole con accentazione atipica: tempo: punti z: -1,81; Errori: 8, pari al 5%ile.
CBCL.
Nulla da segnalare
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BEATRICE: 6 anni e 9 mesi.
Difficoltà di apprendimento e reattività alle attività scolastiche.
Gemella nata pretermine.
Presaq della matita scorretta. Difficoltà visuo-spazilei all’osservazione dei quaderni.
QI: 107
LETTURA:
rapidità: RII;
correttezza: RII
comprensione: Non valutabile
CBCL.
Nulla da segnalare.
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VALUTAZIONE SECONDO LIVELLO
Nell’approfondimento delle caratteristiche del disturbo è utile verificare la
presenza di anomalie in funzioni specifiche coinvolte nel processo di lettura
Funzioni
Discriminazione e ricerca
visiva
Prova
Prove di cancellazione e/o
ricerca visiva
Se deficit possibile:
problemi Visuo-percettivo
Memoria di Lavoro Verbale Span di cifre (WISC), di
sillabe, ripetizione di non
parole (PRCR-2)
Problemi di Memoria
Fonologica
Metafonologia
Manipolazione, Fusione e
analisi fonemica (PRCR-2;
BVN)
problema Metafonologico
Accesso lessicale rapido
RAN di colori, figure
(Zoccolotti)
Difficoltà di recupero
lessicale
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05/04/2011
COMPITI DI
RICERCA VISIVA E
CANCELLAZIONE
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MEMORIA FONOLOGICA
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COMPETENZE
METAFONOLO
GICHE
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PROVE RANACCESSO
LESSICALE RAPIDO
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ANALISI DI SECONDO LIVELLO: RISULTATI
Francesco 10 anni
-difficoltà nella
ripetizione di nonparole tri e
quadrisillabiche;
-difficoltà in compiti
di accesso lessicale
(sia prove RAN sia
compiti di
denominazione);
MT-Comprensione:
errori IL e IS
Tommaso, 8 anni,
- Numerosi errori
in compiti di
visual-search
(maggiori quando
gli stimoli sono
molto piccoli);
- lentezza
esecutiva in
compiti di
attenzione visiva.
Paolo, 9 anni,
Povertà lessicale;
prove RAN
scadenti
Beatrice 7 a 6 m
analisi
e
fusione
fonemica (BVN) OK
rip. non parole (limiti
inferiori);
TPV
OK
tranne
coordinazione occhiomano
e
completamento
di
figura (5 e 6 pp).
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05/04/2011
E’ DISLESSIA?
FRANCESCO
PROVE FRANCAMENTE DEFICITARIE
SOLO SU DDE;
CHE CARATTERISTICHE
HA?
LETTURA UN PO’ LENTA MA
CORRETTA; DIFFICOLTà
LINGUISTICHE E DI ACCESSO
LESSICALE
TOMMASO
LETTURA SCADENTE RISPETTO A
DIVERSE PROVE.
LETTURA SOPRATTUTTO
SCORRETTA; DISLESSIA TIPO L;
POSSIBILE INTERESSAMENTO
ATTENZIONE VISIVA
PAOLO
LETTURA SCADENTE RISPETTO A
DIVERSE PROVE.
LETTURA LENTA; DISLESSIA TIPO L;
POSSIBILE DIFFICOLTA’ DI
AUTOMATIZZAZIONE? PROBLEMA
VISUO-PERCETTIVO?
BEATRICE
RITARDO NELL’ACQUISIZIONE DELLA
STRUMENTALITA’ DELLA LETTURA.
PROCESSI METAFONOLOGICI E
VISUO-PERCETTIVI
APPARENETEMENTE INTEGRI;
LETTURA STADIO ALFABETICO.
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05/04/2011
PAOLO
BEATRICE
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05/04/2011
LA RIABILITAZIONE E LA
GESTIONE DEL BAMBINO
DISLESSICO
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QUALI INTERVENTI
Preventivi
QUALI OBIETTIVI
PER
Sviluppo dei prerequisiti
1.
Abilitativi
2.
3.
Compensativi
Costruzione
dell’abilità
Automatizzazione
dell’abilità
Sviluppo di strategie “topdown”
Promozione di un normale
percorso di apprendimento
scolastico nonostante la
‘disabilità’
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INTERVENTI PREVENTIVI
(sviluppo prerequisiti)
CONSAPEVOLEZZA
FONOLOGICA E
METAFONOLOGICA:
si riferisce all’abilità del soggetto
di essere sensibile e capace di
manipolare i segmenti fonologici
della parola
ANALISI VISIVA:
si riferisce all’abilità del soggetto
di discriminare simboli visivi e di
riconoscere la direzionalità sx-dx
ATTIVITA’:
1. DISCRIMINAZIONE UDITIVA
2. MEMORIA FONOLOGICA
3. SENSIBILITA’ FONOLOGICA
(RICONOSCIMENTO DI RIME;
SUONO INIZIALE E FINALE)
ATTIVITA’:
1. DISCRIMINAZIONE VISIVA
2. DIREZIONALITA (SX-DX)
3. MEMORIA VISIVA
SEQUENZIALE
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METODO LOGOPEDICO
TRADIZIONALE
fondamento teorico:
cos’è:
per chi è indicato:
La dislessia può dipendere da una specifica difficoltà
nello svolgere quelle operazioni metafonologiche di
analisi e sintesi delle componenti sub-lessicali (Boder
1973).
Percorso di allenamento del processo di lettura,
attraverso l’attivazione di abilità linguistiche correlate
e il miglioramento della percezione, costruzione e
manipolazione dei suoni.
Bambini piccoli (primo ciclo scuola primaria)
bambini con ritardo specifico o con disturbo
specifico e difficoltà a livello delle competenze
metafonologiche.
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METODO BAKKER
fondamento teorico:
cos’è:
per chi è indicato:
La dislessia può essere dovuta ad un’alterazione
nell’attivazione emisferica destra e/o sinistra. Si
distinguono tre sottotipi: P, L e M a seconda
dell’attivazione predominante (Balance-model,
Bakker, 1992).
presentazione tachistoscopica lateralizzata di parole di
diversa lunghezza, complessità e frequenza da leggere
il più velocemente possibile. La lateralizzazione
dipende dal tipo di performance del bambino (lettura
lenta, lettura scorretta, lettura sia lenta che scorretta).
Bambini a partire dal secondo ciclo della scuola
elementare, con difficoltà nell’automatizzazione del
processo di lettura
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METODO GEIGER-LETTVIN
fondamento teorico:
cos’è:
per chi è indicato:
La dislessia poterebbe dipendere da una specifica
difficoltà di attenzione visiva spaziale per cui stimoli
provenienti dalla periferia (destra) non vengono
correttamente inibiti creando interferenza con gli
stimoli percettivi presenti nel focus (Geiger e Lettvin,
1999).
Utilizzo di una mascherina ( o software apposito) da
far scorrere sul testo per favorire la focalizzazione
della parola da leggere, associato ad attività di
coordinazione oculo-manuale fine, che permettono al
bambino di lavorare in uno spazio percettivo ristretto.
Bambini a partire dal primo ciclo della scola primaria,
con difficoltà soprattutto percettive e di attenzione
visiva.
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INTERVENTO METACOGNITIVO
fondamento teorico:
cos’è:
per chi è indicato:
Quando il disturbo è persistente e le difficoltà nel
processo di decifrazione riducono le risorse per la
comprensione del testo può essere opportuno agire su
sistemi top-down, con un intervento metacognitivo,
oltre ad allenare i processi di decodifica.
Allenamento del riconoscimento visivo e dei processi
di accesso, rapido, al Lessico Ortografico.
Utilizzo del contesto e processi di anticipazione
lessicale; Individuazione dei punti “focali” nella
struttura narrativa del racconto.
Bambini grandi con difficoltà associate di
comprensione del testo.
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STRUMENTI COMPENSATIVI
cosa sono: Strumenti che possono essere utilizzati per prevenire le carenze di
apprendimenti enciclopedici e nozionistici a causa delle specifiche
difficoltà nella lettura. Questi strumenti hanno lo scopo di
promuovere un normale percorso di apprendimento scolastico
quando è presente una disabilità che diversamente limiterebbe le
conoscenze acquisite attraverso la lingua scritta.
- libri parlati
- correttori ortografici;
- registratori vocali;
- enciclopedie multimediali
- editor di testi;
- ecc. ecc.
- software per la sintesi vocale;
per chi sono Bambini in cui il quadro è più severo e poco modificabile per
indicati : cui diviene necessario ipotizzare l’utilizzo di strumenti di
vicariamento.
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