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alla scoperta della spinta idrostatica
PIANO ISS P r e s i d i o M I L A N O I s t i t u t o Tecnico Industriale Statale L iceo Scientifico Tecnologico “Ettore Molinari” Via Crescenzago, 110 - 20132 Milano tel.: (02) 28.20.786 / 28.20.868 – fax: (02) 28.20.903 / 26.11.69.4 7 www.itis-molinari.mi.it [email protected] P.D 2B Galleggiamento Protocolli ragazzi 2B/3 Scuola secondaria di primo grado Titolo dell’esperienza: Alla scoperta della spinta di Archimede Oggi siamo tornati ancora in laboratorio per continuare a studiare il galleggiamento dei corpi. Arrivati in laboratorio abbiamo preso il contenitore con dentro tanta acqua e una bottiglia da mezzo litro di acqua vuota. All’inizio abbiamo messo la bottiglia di acqua vuota in acqua e abbiamo osservato che galleggia, poi l’abbiamo spinta con la mano verso il fondo e quando la lasciavamo tornava velocemente in su. La prof. ci ha chiesto di tenere la bottiglia in acqua e di osservare cosa sentivamo. Io ho notato che facevo fatica a tenere sotto acqua la bottiglia, che la bottiglia spingeva in su e quando la lasciavo risaliva velocemente in su addirittura se la lasciavo velocemente usciva dall’acqua, come quando al mare o in piscina teniamo sotto la palla. Ho capito che quando spingo una bottiglia verso il basso c’è una forza (Spinta idrostatica) che tende a far risalire l’oggetto in superficie. La prof ci ha chiesto se tutti gli oggetti sono sottoposti a questa spinta. Tutti noi abbiamo detto che c’è questa spinta quando l’oggetto galleggia ma non quando affonda. La prof ci ha fatto fare un altro esperimento. Abbiamo preso un oggetto di plastica, lo abbiamo messo in acqua e abbiamo visto che affondava, poi lo abbiamo estratto dall’acqua e lo abbiamo appeso con un filo ad un dinamometro e abbiamo letto il suo peso. Immergendo l’oggetto in acqua il dinamometro segnava un peso minore anche se non è il peso che diminuisce perché PIANO ISS Presidio MILANO Protocolli ragazzi PD2B /3 Galleggiamento tirando l’oggetto fuori dall’acqua il peso torna quello di prima. Abbiamo discusso un po’ e siamo giunti alla conclusione che: l’oggetto messo in acqua affonda perché c’è la gravità, c’è anche la spinta di Archimede (come nella bottiglia vuota) ma la forza di gravità è maggiore della spinta idrostatica (o spinta di Archimede)., mentre la bottiglia vuota risaliva perché il suo peso (Forza di gravità) è più piccolo della spinta idrostatica. La prof ha preso un tappo di sughero, l’ha messo in acqua e abbiamo visto che galleggia. La prof ci ha chiesto di spiegare quello che succede. Subito Ivan C. ha detto che il tappo di sughero ha un peso (piccolo), e che la spinta di Archimede è maggiore. Ma la prof ci ha chiesto di riflettere meglio su quello che succede e poiché non capivamo ha preso il tappo e l’ha messo in mano. Ci ha chiesto di osservarlo e l’ha lasciato cadere per terra. Ci ha chiesto come mai. Nessun dubbio cade perché c’è la forza di gravità. Poi l’ha rimesso sul palmo della mano e ci ha chiesto di dire cosa succede al tappo man mano che lei portava la mano in alto. Il tappo si alza perché la prof fa forza e lo spinge verso l’alto. Poi si è fermata: il tappo è fermo; cosa succede in questo caso? Ivan B ha detto che non faceva più forza, ma Marco non era d’accordo perché secondo lui se la prof non fa più forza il tappo cade perché c’è la forza di gravità, è che la forza che fa la prof serve a non far cadere il tappo. Quindi ci sono due forze, una, verso il basso, che fa cadere il tappo, l’altra verso l’alto; il tappo sta fermo se le due forze sono uguali (la prof. dice hanno la stessa intensità). Abbiamo così capito come funzionano le cose nel galleggiamento: tutti gli oggetti sono sottoposti alla forza di gravità Gli oggetti messi in un liquido ricevono una spinta verso l’alto Se la forza di gravità (peso) è maggiore della spinta verso l’alto (spinta di Archimede) l’oggetto affonda. Se la forza di gravità è minore della spinta di Archimede l’oggetto risale in superficie Quando l’oggetto è in superficie e galleggia le due forze sono uguali. Seda 3A