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Proiettile impazzito, ferito un ragazzo
PROVINCIA L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 30 DICEMBRE 2005 SAN PAOLO D’ARGON Pallottola calibro 22 lo ha trafitto di rimbalzo alla spalla. L’incidente durante la pulizia dell’arma Proiettile impazzito, ferito un ragazzo Diciassettenne ricoverato in ospedale: il colpo è partito accidentalmente dalla pistola di un amico SAN PAOLO D’ARGON dove i medici non hanno Ferito da una pistola, ma faticato molto a capire fortunatamente se la ca- che la ferita alla spalla verà soltanto con pochi era stata provocata da giorni di prognosi (e tan- un’arma da fuoco, e che to spavento) il ragazzo di il proiettile si trovava an17 anni che mercoledì cora all’interno dell’arto. pomeriggio è stato colpiIeri mattina il diciasto alla spalla da un settenne è stato così sotÈ stato salvato nella campagna di Badaproiettile, partito acci- toposto a intervento chilasco, frazione di Fara Gera d’Adda, uno splendentalmente dall’arma di rurgico: la pallottola è dido esemplare di sparviero, rapace specializun amico di famiglia. stata estratta e il giovazato nella caccia all’interno dei boschi. QualQuest’ultimo - secondo ne è stato giudicato guache settimana fa, precisamente domenica 11 quanto è stato possibile ribile in pochi giorni. Il dicembre, è stato infatti trovato, ferito, da Guisapere - stava effettuan- personale dell’ospedale do Picco ed Ernesto Villa, soci del Comitato do la puliha immetutela ambiente di Fara. «Deve essere stato zia dell’ardiatamente colpito da bracconieri nei pressi di qualche caLo sparo in un ma, regoavvertito i panno, evidentemente attirato dai richiami dei larmente carabinieri garage. Il giovane cacciatori e ferito all’ala destra da una fuciladetenuta, della teta» spiega Francesco Casulli, presidente del è stato operato al quando gli nenza di Comitato che è molto attivo nella difesa delè partito un Bolognini di Seriate: Seriate, l’ambiente di Fara Gera d’Adda. Lo sparviero colpo: la che sono è stato poi trasferito al Centro recupero ranon è grave, guarirà pallottola subito inpaci del Wwf dell’oasi di Valpredina. L’animadel tutto nel giro ha prima tervenuti le si è ora ripreso e sarà presto liberato in nacolpito un sul posto di pochi giorni tura. «La presenza di un simile esemplare è ostacolo per ascoluna splendida notizia che indica un miglio(sembra la tare la verramento dell’habitat del nostro territorio» constessa saracinesca del sione del ragazzo ferito, e clude Casulli. box) e poi, di rimbalzo, si poi quella del proprietaNei giorni scorsi, poco prima di Natale, un alè conficcata nella spalla rio della pistola. L’indatro intervento aveva liberato un animale, un destra del minorenne. gine è poi passata ai cavolatile e rapace anche in questo caso: si tratPortato di corsa all’ospe- rabinieri della stazione di tava di una civetta rimasta intrappolata neldale, il ragazzo è stato Trescore Balneario, comla parte esterna di un comignolo a Treviolo. operato: il chirurgo ha petenti per territorio, in A liberare la civetta erano stati i Rangers d’Iprovveduto a estrarre il quanto il fatto si è verifitalia, associazione ambientalista riconosciuproiettile dalla spalla e cato a San Paolo d’Argon. ta che presta un servizio volontario di controll’intervento è riuscito al- In ogni caso, gli inquirenlo ambientale, chiamati da un privato. Quanla perfezione. La pallot- ti non hanno alcun dubdo vengono allertati, i Rangers intervengono tola era molto schiaccia- bio sul fatto che si sia con l’appoggio di un veterinario proprio per veta, forse per via del pri- trattato di un incidente. rificare le condizioni di salute degli animali. mo impatto con l’ostaco- Spiacevole e molto perilo fisso, che per fortuna coloso. Anna Iannitelli ne ha anche smorzato la Vittorio Attanà velocità. Se il colpo fosse stato diretto, o se non avesse centrato il diciassettenne semplicemente a una spalla, un banale incidente si sarebbe potuto trasformare in un’assurda tragedia. Tutto è accaduto mercoledì pomeriggio, intorno alle 15,30. Secondo quanto è stato possibile sapere, il diciassettenne di San Paolo d’Argon si trovava a casa di amici di famiglia, residenti in paese. In particolare con uno di loro, di circa trent’anni, era sceso in garage. Il conoscente, infatti, voleva pulire la sua pistola, regolarmente detenuta: sembra che l’uomo sia un appassionato di armi da fuoco. In ogni caso, si tratterebbe di persona esperta, da tempo in possesso di porto d’armi. Forse il diciassettenne ha voluto assistere alla pulizia dell’arma, spinto dall’interesse per questa delicata operazione. Forse vi aveva assistito già altre volte, o forse anche lui è appassionato di armi e voleva aiutare l’amiCi sono volute 19 ore prima di rimuovere l’autocister- dia di finanza per verificare la regolare procedura di trasborco. Quel che è certo è che, improvvisamente, na piena di gasolio e benzina finita fuori strada mercoledì do del carburante. Il camion, proveniente dall’Alessandrino, un colpo è esploso accipomeriggio a Cortenuova, in un punto della provinciale 101 era diretto a Chiari, in provincia di Brescia, per scaricare pardentalmente dalla calibro che collega con Cividate, resa quasi impraticabile dallo stra- te del combustibile in una stazione di servizio: verso le 18, 22 e, di rimbalzo, si è to di neve. Prima si è tentato lo spostamento con due au- appena superato il centro abitato di Cortenuova era finito a conficcato nella spalla togru, quindi ieri mattina sono stati aspirati e trasferiti i 29 lato della strada per evitare l’auto che lo precedeva, andata destra del diciassettenmila litri di carburante su un altro mezzo idoneo e infine si è in testacoda. Nonostante il tentativo dell’autista di rimetterne, che si è accasciato alzata la cisterna per riagganciarla alla propria motrice. L’o- lo in carreggiata, il pesante mezzo era irrimediabilmente dolorante. Il minorenne perazione ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, di ca- sprofondato nella neve fresca. La strada provinciale è rimaè stato portato all’osperabinieri e polizia locale per la viabilità e inoltre della guar- sta chiusa al traffico fino alle 13 di ieri. dale Bolognini di Seriate, Salvato sparviero colpito dai bracconieri SAN PELLEGRINO TERME Il tribunale amministrativo regionale per la Lombardia (il Tar di Brescia), ha emesso nei giorni scorsi una ordinanza che sospende la convenzione stipulata tra il Comune di San Pellegrino Terme e la Comunità montana Val Cavallina a proposito della gestione in forma associata del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati e della raccolta differenziata. Il Comune brembano aveva infatti sciolto il precedente rapporto con la «Colombo servizi ecologici srl», la società milanese incaricata una volta del servizio preferendo aderire alla con- venzione per la gestione sporto e smaltimento dei associata con la Comu- rifiuti solidi urbani e delnità montana Val Caval- la raccolta differenziata, lina. Secondo quanto sta- vista la convenzione tra bilito dal Tar, al quale in il Comune e la Comunità luglio si è rivolta la Co- montana e visto il provlombo servedimento vizi ecologicon cui la ci, «visti gli stessa CoSospeso il atti e i domunità trasferimento del cumenti montana servizio dalla società ha affidato depositati con il ricor"in house" Colombi di Milano so per l’analla società alla Comunità nullamento Val Cavallimontana della delina il serviberazione zio, è stato Val Cavallina del Consiconsideraglio comuto che San nale del 25 novembre Pellegrino Terme non fi2005, deliberazione con gura tra i soci della sola quale il Comune di cietà Val Cavallina che San Pellegrino Terme ha pertanto non può esseaderito alla convenzione re considerata struttura per la gestione associata "in house" del Comune di del servizio raccolta, tra- San Pellegrino, perché si Ancora strade - ma non solo - nell’ultima Giunta provinciale del 2005: 1 milione e 600 mila euro in tutto sono stati stanziati per manutenzioni e riqualificazioni. STRADE In particolare 700 mila euro serviranno per completare i lavori di consolidamento della provinciale 24 Valle Brembilla, in seguito ai danni della frana del 2002 in località Camorone. Il progetto esecutivo comprende il consolidamento del corpo di frana tra la strada di collegamento tra Camorone e Cabalino e la provinciale 24 per evitare nuovi movimenti franosi; la costruzione di un muro di sostegno, la regimazione del torrente Brembilla e la piantumazione dell’area tra il torrente e la provinciale 24. Altri 400 mila euro, invece, verranno impiegati per il secondo lotto della provinciale 130, il cui progetto esecutivo è stato approvato ieri. Verrà allargato il tratto compreso tra il limite del centro abitato di Bariano e il confine comunale per 470 metri. L’intervento è caratterizzato da una modifica dell’asse stradale, «per eliminare il pericolose "s" che caratte- rizzano il tracciato attuale, realizzando un’ampia curva con raggio di 300 metri e collegandosi al tratto di strada allargato con il primo lotto», spiega l’assessore alla Viabilità Valter Milesi. Infine, 500 mila euro per il progetto definitivo della provinciale 100 MartinengoPontoglio - nel tratto dalla provinciale 98 al confine provinciale -, inserito nel Piano delle opere pubbliche 2005-2007. CAVE Con un anno di ritardo - dato che l’organismo va rinnovato ad ogni rinnovo di Consiglio provinciale - via Tasso ha formato la nuova Consulta provinciale per le attività estrattive, che ha il compito di esprimere parere sui Piani cave, sulle loro modifiche e su ogni atto richiesto ed è prevista da una legge Regionale. «La procedura è stata più lunga del previsto» ammette l’assessore all’Ambiente Alessandra Salvi, comunque soddisfatta per i 16 componenti che rappresentano organizzazioni sindacali, imprenditori e associazioni ambientaliste. I nomi sono: Gabriele Mazzoleni (Cisl), Claudio Rottoli (Cgil), Ivan Libretti (Uil), Cirino Mendola (Anepla-Unio- ne Industriali), Alberto Ferrantini (Unione industriali-Unione artigiani), Romano Paganessi (Aceb) e Ottorino Bettineschi (imprenditori edili), Gualtiero Baresi (Federazione provinciale coltivatori diretti), Giuseppe Melocchi (Confagricoltori), Mario Rovaris (Unione provinciale agricoltori). A cui si aggiungono tre esperti in materia - Lorenzo Franco Zoppei, Pier Luigi Vercesi, Mauro Fiorona - e Antonio Galizzi, indicato da Legambiente, Lipu, Italia Nostra, Wwf. La Consulta è presiedeuta dal presidente della Provincia (o suo delegato) e dal sovrintendente ai Beni archelogici della Lombardia (o suo delegato). Ovviamente la nuova Consulta non avrà voce in capitolo nel Piano cave a oggi in discussione in Regione, con i 5 milioni di metri cubi aggiunti a quelli decisi dalla Provincia. La Giunta ieri ha inoltre approvato il progetto di pulizia annuale del lago d’Iseo, per 118 mila euro, e una variante al Piano regolatore di Almé. Fra i sistemi bibliotecari di città e provincia sono invece stati ripartiti 165 mila euro. Be. Ra. «Non c’era il pranzo di Natale e ho appiccato il fuoco» In una casa di cura il piromane di Spinone rileva che il Comune non detiene alcuna partecipazione societaria. Inoltre la convenzione con la Comunità montana ha la sostanza dell’adesione a un’iniziativa imprenditoriale già avviata e regolamentata da altri, sulla quale il Comune non può esercitare alcun indirizzo». Tradotto in termini meno amministrativi e giudiziari: il municipio di San Pellegrino non ha legami tali con la Comunità montana della Val Cavalina da decidere da solo di trasferire la gestione dei rifiuti. Per questo motivo il Tar ha accolto la domanda cautelare e conseguentemente ha sospeso il servizio. Silvia Salvi L’elisoccorso del 118 ha raggiunto Selvino, ieri mattina, per soccorrere un uomo di 70 anni colpito da un improvviso malore mentre si trovava all’interno della propria abitazione. A dare l’allarme, poco dopo le 10, i familiari del settantenne, che hanno telefonato al 118. Per garantire un intervento più tempestivo, la centrale operativa ha inviato sul posto l’elicottero. Il medico di bordo ha prestato le prime cure al settantenne, che è poi stato portato all’ospedale di Seriate. Costa Volpino feriti due centauri Ultimi lavori di consolidamento. Cave: con un anno di ritardo nominata la Consulta per le attività estrattive Rifiuti: il Tar dà torto al Comune Malore a Selvino Arriva l’elicottero Lunghe code, poco dopo le 16,30 di ieri, verso Lovere, Rogno e Pisogne per l’improvviso arresto, sulla rotonda che immette su Ponte Barcotto di Costa Volpino, di un autobotte. Il veicolo sarebbe rimasto bloccato perché a secco di carburante. L’insolita e imbarazzante situazione ha provocato il rallentamento delle auto e lo stop dei pullman. Per superare il blocco, alcuni automobilisti non hanno esitato ad attraversare le aiuole spartitraffico e a salire sui marciapiedi. Il traffico è tornato alla normalità verso le 17 quando l’autobotte è stata trainata nel vicino deposito con un altro mezzo. Frana di Camorone, 700 mila euro per la strada .SAN PELLEGRINO. IN BREVE Caos per camion senza carburante .VIA TASSO. Cortenuova: 19 ore per rimuovere autocisterna 21 PRINCIPIO D’ INCENDIO A DALMINE È scattato un falso allarme incendio nella mattinata di ieri a Dalmine, in un appartamento di via Pascolo 11. Spaventati per colpa di alcune fiammate provenienti da un elettrodomestico, probabilmente a causa di un cortocircuito, i padroni di casa hanno deciso di dare l’allarme e chiamare i vigili del fuoco che sono partiti da Bergamo per domare il rogo. Al momento dell’arrivo dell’autobotte in quel di Dalmine, però, il principio di incendio era già stato domato: ci avevano pensato gli stessi residenti in via Pascolo. SPINONE AL LAGO «Non c’era il pranzo di Natale, e mi sono arrabbiato». Ha di fatto ammesso la propria responsabilità M. D., il trentottenne di Spinone finito in manette con l’accusa di aver dato fuoco all’abitazione di cui è comproprietario con la madre e i fratelli. L’incendio risale alla sera di Santo Stefano, a Spinone, in via Alla Fonte al numero 42: il rogo aveva devastato il tetto dell’edificio e danneggiato abbastanza gravemente anche l’appartamento sottostante, di 130 metri quadri. L’incendio ha praticamente distrutto anche tutto l’arredamento. Subito dopo l’allarme, sul posto erano intervenute sei squadre dei vigili del fuoco in- viate da Bergamo, da Lovere e da Gazzaniga. I pompieri sono riusciti ad avere ragione delle fiamme solo dopo diverse ore di lavoro. Già il primo sopralluogo aveva fatto subito pensare a un incendio doloso, quindi erano stati fatti altri accertamenti. Le indagini sono state condotte anche con l’intervento dei carabinieri della stazione di Casazza e della compagnia di Clusone. Poche ore dopo la certezza che le fiamme erano divampate dal solaio e che erano state appiccate volontariamente. Il trentottenne, stando alla ricostruzione, avrebbe utilizzato una tanica di carburante per una motosega, cospargendo con il liquido infiamma- bile il solaio e dandogli fuoco. All’origine del gesto futili motivi: pare, appunto, il fatto che non ci fosse stato il pranzo di Natale con la madre. Portato in carcere, ieri mattina è stato interrogato alla presenza del difensore, e ha in sostanza ammesso. Nei suoi confronti il pubblico ministero Maria Cristina Rota ha comunque disposto una consulenza psichiatrica: già ad agosto infatti l’uomo era stato assolto dall’accusa di minaccia perché incapace di intendere e di volere. Per ora il giudice delle indagini preliminari ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia in una casa di cura a titolo precauzionale. Due motociclisti di Costa Volpino, M. F. di 34 anni e M. F. di 20, sono stati ricoverati, ieri pomeriggio, all’ospedale delle Sante Capitanio e Gerosa di Lovere per ferite riportate in un incidente stradale accaduto a Piano di Costa Volpino, sulla strada provinciale per Pisogne. Le loro condizioni non sembrano destare preoccupazioni. Verso le 16, all’altezza dell’Armeria Sebina a poche centinaia di metri dopo Ponte Barcotto, la moto coi due amici diretta verso Pisogne si è scontrata con un motociclo condotto da R. D., 16 anni di Castro, che viaggiava nella stessa direzione. I due amici sono caduti sull’asfalto procurandosi contusioni e abrasioni in varie parti del corpo. Mentre gli uomini della Polstrada di Darfo effettuavano i rilievi di legge, il traffico automobilistico è stato regolato dai vigili urbani di Costa Volpino. Rapina impropria straniero in cella È finito in manette con l’accusa di rapina impropria A. A., marocchino di 25 anni: secondo l’accusa l’extracomunitario all’Iper di Brembate, si è impadronito di un paio di guanti, e ha spintonato i presenti cercando di fuggire. L’episodio risale a martedì: una volta all’interno dell’Iper ha messo nel cestello dei prodotti, poi ha preso un paio di guanti e li ha nascosti sotto il giubbotto. Alcuni dipendenti lo hanno visto e, quando è arrivato alle casse, gli hanno contestato il furto dicendo che avrebbero chiamato i carabinieri. Il giovane ha spintonato i presenti per fuggire: è stato bloccato e poi arrestato dai carabinieri di Brembate con l’accusa di rapina impropria. Ieri A. A. è stato interrogato dal gip in carcere, e ha detto di non aver cercato di rubare i guanti. L’arresto è stato convalidato, con custodia in carcere. Bossi-Fini: assolti due marocchini I carabinieri di Osio Sotto, durante un normale controllo in paese, mercoledì sera hanno arrestato per violazione della legge Bossi-Fini, R. C. e A. E., marocchini di 31 e 28 anni. I due sono risultati entrambi espulsi a novembre, quindi sono finiti in manette. Ieri mattina in direttissima, difesi dall’avvocato Barbara Bruni, hanno spiegato di non aver capito il decreto, parlando solo arabo e un po’ di francese. L’arresto è stato convalidato senza misure, quindi il giudice Bianca Maria Bianchi, in abbreviato, li ha assolti.