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Goccia: come, quando e quanto
>> DOSSIER / IRRIGAZIONE >> Irrigazione a goccia su vigneto in produzione inerbito. >> Ali gocciolanti in azione in un giovane vigneto. GOCCIA: COME, QUANDO E QUANTO di Claudio Corradi Ali gocciolanti: le scelte d’impianto devono essere personalizzate, in base a estensione, pendenza e disponibilità economiche. E la prima preoccupazione deve riguardare l’adozione di tempi corretti di irrigazione 44 G li evidenti cambia menti climatici che ci accompagnano già da diversi anni hanno determinato un nuovo approccio da parte dei viticoltori nei confronti del la tecnica irrigua. In questo contesto ha giocato un ruolo fondamentale la forte evoluzio ne della tecnica di irrigazione a goccia che per il vigneto pre senta delle peculiarità del tutto irrinunciabili. Risparmio idrico. La localizza zione dell’acqua, la non totale bagnatura del terreno e la forte riduzione dell’evaporazione so no elementi in grado di genera re forte riduzioni dei consumi irrigui. Risparmio energetico.Effet tuare l’irrigazione con volumi idrici ridotti erogati a pressioni mai superiori a 4 bar ha come immediata conseguenza quella Fig 1 / Comportamento dell’acqua nel terreno in funzione della durata dell’irrigazione Vantaggi Razionalità. L’irrigazione a goccia è sicuramente la tecnica irrigua più razionale in grado di permettere apporti idrici anche modesti e precisamente loca lizzati a disposizione dell’appa rato radicale. Una soluzione che permette di controllare al meglio lo stress idrico della pianta senza mai arrivare ad ec cessi che potrebbero essere ne gativi dal punto di vista qualita tivo delle produzioni. Nota: l tempi reali di spostamento dell’acqua in profondità sono correlati alla portata dei gocciolatori e al tipo del terreno. Il tempo minimo di funzionamento dell’impianto deve far si che l’area di bagnatura arrivi a localizzarsi attorno all’apparato radicale più attivo senza generare inutili dispersioni in profondità. VIGNEVINI n.5 maggio 2014 DOSSIER / IRRIGAZIONE << >> Erogazione della goccia da ala gocciolante. della riduzione delle richieste energetiche per l’esecuzione della pratica irrigua. Costi di esecuzione modesti. A fronte di maggiori costi per l’installazione di impianti fissi, i cui oneri sono direttamente proporzionali alla superficie, VIGNEVINI n.5 maggio 2014 deve anche essere considerato un forte contenimento delle spese di esecuzione dell’irriga zione secondo un rapporto di tempo richiesto che come mini mo è di un quarto rispetto al l’adozione di sistemi per asper sione. >> Fase di interramento della linea principale per l’irrigazione a goccia in un vigneto in fase di realizzazione. Altri vantaggi dei sistemi a goc cia sono sicuramente la sua ap plicabilità anche in presenza di disponibilità idrica modesta, la sua adottabilità anche nelle aree collinari dove la pendenza rende inapplicabili altre tecni che irrigue, la possibilità di uti lizzare l’impianto per l’esecu zione di una precisa localizza zione dei fertilizzanti a mezzo fertirrigazione e non ultimo la maggiore tempestività degli in terventi. Limiti Turni brevi. L’esigenza di rea 45 >> DOSSIER / IRRIGAZIONE >> Striscia continua di bagnatura generata dall’irrigazione a goccia in un vigneto. lizzare interventi irrigui secon do turni brevi è il principale li mite dei sistemi di irrigazione a goccia al quale troppo spesso non viene attribuita la giusta considerazione. In questo sen so diventa fondamentale la co noscenza dei meccanismi di movimento dell’acqua nei dif ferenti tipi di suolo quando questa viene localizzata con questa tecnica. Scelte di impianto Dal punto di vista pratico l’irrigazione a goccia ne cessita delle corrette scelte di impianto ma soprattutto delle appro priate conoscenze sia in termini di frequenza che di durata delle irri gazioni. Sulle possibili tipologie d’impianto da realizza re esistono una serie di variabili che possono >> Irrigazione a goccia. In certi terreni servono portate basse per dare tempo al terreno di assorbire l’acqua. 46 >> Irrigazione a goccia su barbatelle appena messe a dimora. essere vincolanti o di libera stando la linea di alimentazio scelta. L’adozione di ali goccio ne principale. Una scelta che lanti autocompensanti per oggi sembra poco condivisa, esempio è indispensabile in ma che molto spesso risulta più condizioni economi >> L’ADOZIONE DI ALI di penden ca, grazie GOCCIOLANTI za mentre al vantag AUTOCOMPENSANTI È INDISPENSABILE IN diventa gio del mi CONDIZIONI DI PENDENZA, MA soggettiva nore costo DIVENTA SOGGETTIVA IN CONDIZIONI PIANEGGIANTI in condi dell’ala zioni pianeggianti dove l’even gocciolante a portata variabile. tuale problema della lunghezza Il gocciolatore autocompen dei filari può essere risolto spo sante è infatti uno strumento estremamen te interes sante ma co struttivamen te più complesso, costituito in più parti, e maggiormente soggetto ad in vecchiamento della membra na che nei goc ciolatori nor mali non esi ste. Ovviamente il corretto funzio namento del l’impianto dipende dalla quali tà del suo dimensionamento e dalle numerose variabili che entrano in gioco a partire dal diametro delle ali stesse, dalla spaziatura fra i gocciolatori e dalla loro portata. Parametri questi che assieme alle caratte ristiche di tessitura del suolo indirizzeranno la scelta dei tur ni e della durata ideale dell’irri gazione. In ogni caso, essendo un impianto a goccia destinato a durare quanto la vita del vi gneto, non sono mai consigliate speculazioni sullo spessore delle linee gocciolanti che de vono essere come minimo di 1 millimetro. Sopra o sotto il terreno? Relativamente al posiziona mento dell’ala gocciolante in vece permangono differenti scuole di pensiero a partire da quella più classica fino alla più innovativa. Ala gocciolante appesa al filo. È la soluzione più classica che offre il vantaggio dell’immedia tezza del controllo di inizio sta gione pur essendo di intralcio nell’esecuzione della spollona VIGNEVINI n.5 maggio 2014 DOSSIER / IRRIGAZIONE << tura meccanica. Per quanto ri guarda la vendemmia non pre senta controindicazioni tanto che può tranquillamente entra re nel tunnel di raccolta senza essere danneggiata. Ala gocciolante posata a ter ra. È invece la soluzione più economica che tuttavia neces sita di particolari accortezze nella gestione dei filari e non permette l’utilizzo di macchine interceppo imponendo per que sto una scrupolosa esecuzione del diserbo sulla fila. Ala gocciolante interrata. A fronte di un costo di impianto quasi doppio, offre il vantaggio di essere fuori dal rischio di danneggiamenti accidentali pur non permettendo un con trollo diretto sul funzionamento VIGNEVINI n.5 maggio 2014 della stessa. Un ulteriore van taggio è rappresentato dalla maggiore area di bagnatura che sfrutta anche la risalita capilla re dell’acqua dal punto di ero gazione. Il maggior costo è do vuto al tipo di ala gocciolante specifico, alla presenza di dop pi collettori e valvole di sfiato d’aria oltre che ai maggiori one ri di posa in opera delle linee sia primarie che secondarie. Il turno e la durata Uno degli aspetti fino ad oggi ancora troppo poco approfondi ti riguarda proprio l’utilizzo del l’impianto a goccia. Innanzitut to va preso atto del fatto che si tratta di un sistema di irrigazio ne differente da quelli classici con il quale l’irrigazione deve necessariamente partire più senso prevalentemente vertica anticipatamente. Il grande van le rispetto a quanto accade nei taggio da questo punto di vista terreni argillosi dove è più ac è quello di potere intervenire centuata l’attività igroscopica e quando la l’acqua si >> TURNI BREVI MA FREQUENTI pianta non sposta SONO PIÙ EFFICACI RISPETTO ha ancora molto più A TURNI LUNGHI MA DISTANZIATI raggiunto lentamen condizioni di stress come quel te in profondità. Il minimo tem le più avanzate che si attendo po di funzionamento deve esse no prima di effettuare interven re quello che permette all’ac ti classici ed oltretutto la possi qua di arrivare a localizzarsi bilità di realizzare apporti nella posizione esplorata dal modesti. Questi però devono l’apparato radicale ed in que avere una durata minima ed sto senso è molto importante una massima che dipende dalla tenere presente la portata dei tessitura del terreno, dalla spa singoli gocciolatori (è evidente ziatura fra i gocciolatori e dalla che un gocciolatore da 2 litri loro portata. E’ in noto che nei l’ora, rispetto ad uno che ne terreni sabbiosi la spaziatura eroga 4, deve funzionare per la deve essere più ravvicinata per metà di tempo). La durata mas ché l’acqua tende a muoversi in sima dell’irrigazione deve inve 47 >> DOSSIER / IRRIGAZIONE >> Irrigazione a goccia dopo pochi minuti dall’avvio del turno irriguo. ce essere quella oltre il quale l’acqua distribuita si spinge rebbe a profondità inutili per l’apparato radicale che si trova in posizione più superficiale. Tempi eccessivi da questo pun to di vista non sortiscono effetti negativi sulla pianta ma gene rano sprechi che sono da evita re anche perché una delle prin cipali prerogative dell’irrigazio ne a goccia è proprio quella del risparmio idrico. Quello che de ve essere chiaro è che, a parità di acqua somministrata, tempi di irrigazione prolungati ma fra loro troppo distanziati non sor tiscono gli stessi effetti di turni più brevi ma più frequenti pro prio in virtù degli sprechi in pro fondità. In termini pratici irrigare per 3 ore ogni giorno con portate di 4,58 litri a metro quadro (por tata 2,1 litri ora per gocciolato re, spaziatura fra i gocciolatori di 50 centrimetri e distanza fra le file di 2,75) non è affatto come irrigare per 12 ore ogni 4 giorni. Nel secondo caso in ef fetti la stessa quantità di acqua 48 >> Irrigazione a goccia dopo più di un ora di funzionamento dell’impianto. verrebbe localizzata a profondi portata per metro lineare di ala tà eccessive e quindi non tutta gocciolante, espressa in litri/ a disposizione della pianta che ora, per la distanza fra le file, ne potrebbe soffrire. Nel di espressa in metri, si ottiene il mensiona tasso di >> DISTANZE ECCESSIVE TRA I mento di precipita GOCCIOLATORI DETERMINANO un im zione ora AREE NON IRRIGATE, DISTANZE RAVVICINATE IMPONGONO UN pianto la rio espres CORRETTO CALCOLO DELLA spaziatura so in milli PORTATA E DEL TURNO PER EVITARE DISPERSIONI massima metri. In fra i goc un vigneto ciolatori deve essere tale da con la gocciolante a spaziatura permettere la costituzione di di 50 centimetri fra i gocciola una striscia di bagnatura conti tori della portata di 2 litri/ora la nua del filare alla profondità portata di 4 litri al metro lineare desiderata. va divisa per la distanza fra le file, vale a dire i metri quadri di Distanze tra superficie sulla quale quell’ap gocciolatori e portata porto di acqua insiste. Se per Quando si individuano eccessi esempio la distanza fra le file è ve distanze fra gocciolatori (su di metri 2,75 la portata irrigua, periori ai 60 – 70 centimetri), si espressa in millimetri ora, vale rischia di generare aree di non a dire litri ora per metro quadro, irrigato mentre passi troppo sarà il risultato di 4,00 : 2,75 ravvicinati devono essere op vale a dire 1,45 millimetri/ora. portunamente considerati per Ovviamente volendo realizzare la determinazione dei corretti un’irrigazione di 5 millimetri si tempi di irrigazione. In ogni ca dovrà far funzionare l’impianto so anche nell’irrigazione a goc per 3,45 ore. Questo tempo de cia si parla di millimetri di ac ve essere sufficiente a far si che qua distribuita. Dividendo la l’acqua raggiunga la profondità desiderata e non eccessivo per evitare che questa vada a di sperdersi troppo in profondità. Da questo punto di vista le scle te a disposizione del viticoltore sono quelle di realizzare apporti più abbondanti ma più distan ziati nel tempo, esempio 10 millimetri ogni 2 giorni, o vice versa turni più brevi ma più fre quenti. Sempre a proposito di portata dell’impianto irriguo si consideri che utilizzare goccio latori di portata modesta offre il vantaggio di valorizzare al mas simo la capacità igroscopica delle particelle di terreno oltre a quello di realizzare l’irrigazione su superfici più ampie. Ovvia mente questa scelta deve esse re ponderata in funzione della disponibilità idrica che deve es sere tale da poter soddisfare tutte le esigenze imposte dalla corretta tecnica irrigua che non può prescindere da quanto fino ad ora considerato in termini di durata dell’irrigazione, soprat tutto in riferimento alla profon dità raggiunta dall’acqua ed en tità degli apporti. l VIGNEVINI n.5 maggio 2014