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GUIDAaiMERCATI MESSICO a cura di che si è avvalsa delle strutture operative di viale Fulvio Testi 128, 20092 Cinisello Balsamo MI (Italy), tel. 02 262 551, telefax 0226 255 214/349, www.ucimu.it, [email protected] per informazioni: Direzione Relazioni Esterne, tel. 0226 255 299, telefax 0226 255 884, [email protected] by CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU SPA con il supporto di e la collaborazione di 2 riservatezza Sono proibite riproduzioni, anche parziali, del contenuto di questo documento senza la previa autorizzazione di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE. Copyright© 2013 UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE 3 Nel settore della macchina utensile, certamente il più strategico dei comparti manifatturieri, l’Italia può vantare eccezionali competenze che le permettono di collocarsi al terzo posto della graduatoria mondiale degli esportatori. Alla capacità del made by Italians di affermarsi su mercati eterogenei per livello di industrializzazione come per posizione geografica contribuisce l’impegno destinato da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ad analizzare l’evoluzione della domanda, così da indirizzare l’offerta dei costruttori italiani verso le situazioni più ricche di prospettive. Guida ai Mercati analizza il Messico, che, anche grazie ai ripetuti investimenti da parte degli Stati Uniti, nel 2013, dovrebbe registrare crescita di PIL (+3,5%), produzione industriale (+1,8%) e import (+8,1%). Decimo paese consumatore di macchine utensili, il Messico, nel 2012, è stato anche il decimo mercato di sbocco dell’industria italiana del settore, le cui vendite sono ammontate a 102 milioni di euro. D’altra parte l’interesse dei costruttori italiani verso l’area, considerata tra le più vivaci e potenzialmente attrattive, ha spinto UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE a realizzare, in collaborazione con ICE, CIIMMATH, vero e proprio centro tecnologico, che, ospitato all’interno del parco industriale di Sahagun, è allestito con macchine italiane e operativo dal 2008. La monografia edita da FONDAZIONE UCIMU evidenzia le peculiarità della realtà messicana, proponendosi come strumento operativo indispensabile a quanti intendono affrontarne il mercato. A impreziosire Guida ai Mercati contribuiscono informazioni di difficile reperibilità quali: l’analisi del canale distributivo, l’illustrazione della legislazione societaria e tributaria, l’ampio elenco di indirizzi utili (enti e istituti commerciali, banche, organizzazioni fieristiche, siti internet). 4 ECONOMIA 7 8 10 12 LO SCENARIO MACROECONOMICO IL SETTORE DELLA MACCHINA UTENSILE L’INTERSCAMBIO CON L’ITALIA COMMERCIO 13 14 25 27 28 30 31 33 ESPOSIZIONI 37 38 40 LEGISLAZIONE E NORME PER L’EXPORT 41 42 47 50 50 58 60 FINANZIAMENTI E EXPORT L’EXPORT DI BENI STRUMENTALI E MACCHINE UTENSILI IN MESSICO 63 64 GUIDA AGLI INVESTIMENTI ESTERI: LEGISLAZIONE SOCIETARIA 69 SETTORI DI SBOCCO IMPRESE UTILIZZATRICI COSTRUTTORI MESSICANI DI MACCHINE UTENSILI IL CANALE DISTRIBUTIVO CIIMMATH INFORMAZIONI GENERALI RIFERIMENTI LE MOSTRE GLI ORGANIZZATORI REGOLAMENTAZIONI RELATIVE A SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO ASPETTI DOGANALI AMMINISTRAZIONE DOGANALE MESSICANA TRATTAMENTO MERCI RESTRINZIONI CERTIFICAZIONI Allegato a cura dello Studio Tomasin Commercialisti la realizzazione della pubblicazione è stata completata nel giugno 2013 5 6 ECONOMIA Per informazioni: Centro Studi & Cultura di Impresa, 0226 255 271, [email protected] 7 LO SCENARIO MACROECONOMICO Dopo la fase di contrazione del 2008-2009, nel 2012, il PIL del Messico ha registrato un incremento del 3,9%, allungando il trend di crescita costante che si rileva dal biennio 2010-2011. La crescita economica messicana risulta strettamente legata all’andamento congiunturale degli Stati Uniti che rappresentano di gran lunga il primo partner commerciale e la maggiore fonte di investimenti diretti esteri. Gli elevati ritmi di crescita si devono soprattutto a: investimenti diretti esteri, vivace domanda internazionale dei prodotti manifatturieri realizzati in Messico, crescita demografica, investimenti pubblici per lo sviluppo di infrastrutture di trasporto, energetiche e del settore minerario. Il sistema industriale del paese evidenzia due macrocategorie di imprese: da una parte, grandi imprese manifatturiere, a capitale prevalentemente straniero, controllano il mercato domestico e adottano i migliori standard tecnologici e di sicurezza; dall’altra, decine di migliaia di PMI, poco strutturate sia sotto il profilo della patrimonializzazione che della qualità dei prodotti e dell’innovazione. Il 59,4% della popolazione attuale è economicamente attiva. Di questi: il 42,4% è impiegata nel settore servizi, il 19,7% nel commercio, il 15,1% nell’industria manifatturiera, il 13,8% nel settore agricolo - allevamento ed il 7,4% nell’edilizia. Nel 2011, gli investimenti diretti esteri in Messico hanno raggiunto un valore pari a 19,43 miliardi di dollari, in aumento del 9,7% rispetto al 2010. Secondo il Ministero dell’Economia, la maggior parte degli investimenti diretti esteri in entrata provengono dall’America Settentrionale (58,4%) e dall’Unione Europea (Spagna 15%, Olanda 6,7%). Nel ultimo decennio, i principali gruppi economici messicani, grazie agli investimenti diretti e di portfolio, hanno intrapreso una politica di espansione sui mercati internazionali che li ha portati ad avere sedi produttive in 38 paesi. La concentrazione maggiore si registra in America (88%), seguita da Europa (8%) e Asia (3%). Gli Stati Uniti, ormai considerati un mercato domestico allargato, ospitano 124 impianti produttivi di aziende messicane, il Brasile 27, 24 la Colombia e 21 il Venezuela. Nel 2012, gli investimenti fissi sono cresciuti del 5,8%, dopo il +8,3% fatto registrare l’anno precedente. In crescita anche il commercio con l’estero. Nel 2012, le importazioni di beni e servizi sono aumentate del 4,1% rispetto all’anno precedente, le esportazioni del 4,6%, mentre nel 2013, secondo le previsioni, l’import crescerà del 8,1% e l’export del 6,2%. 8 Prodotto Interno Lordo 5,3% 3,2% 3,9% 3,9% 2011 2012 4,8% 4,5% 4,3% 2014* 2015* 2016* 3,5% 1,2% 2007 2008 2009 2010 2013* -6,0% Fonte: OXFORD ECONOMICS *previsioni Crescita dell'Import 19,7% 7,1% 8,1% 8,5% 7,9% 2013* 2014* 2015* 4,1% 2010 2011 2012 Fonte: OXFORD ECONOMICS *previsioni Nel 2012, tra le tipologie di macchine più richieste dal mercato locale, sono i sistemi elettrici e di precisione, con una quota pari a 20,9% sul totale, seguite da macchinari, reattori nucleari e caldaie (16,4%). Al terzo posto, con una quota del 9%, sono i combustibili minerali, oli minerali o prodotti della distillazione, poi la categoria vetture, automobili, trattori, velocipedi, motocicli, altri veicoli terrestri e parti e accessori (8,7%). Circa il 50% dell’import messicano proviene dagli Stati Uniti, seguiti dalla Cina (15%). L’Unione Europea nel suo complesso si attesta al terzo posto nella graduatoria dei fornitori delle industrie messicane, con una quota pari all’11%. Con la Germania che rappresenta il 33% del totale UE e l’Italia il 13. Il settore europeo che maggiormente vende agli utilizzatori messicani è quello dei macchinari, con una quota del 22,7% sul totale. 9 IL SETTORE DELLA MACCHINA UTENSILE Nel 2012, in Messico, il consumo di macchine utensili è quasi completamente soddisfatto dalle importazioni. Negli ultimi anni le importazioni sono notevolmente cresciute, raggiungendo il valore record nel 2012 (1.386 milioni di euro). Il paese occupa il sesto posto nella classifica degli importatori, con una quota pari al 4,3% sul totale. Il consumo ha registrato un aumento del 35,9%, per un valore pari a 1.400 milioni di euro (nel 2011 la crescita era pari al 28,9%). Il Messico si è posizionato al decimo posto nel graduatoria dei paesi consumatori. In qualità di costruttore, il paese ricopre un ruolo marginale: 106 milioni di euro, il valore della produzione. Il settore della macchina utensile in Messico 1.400 milioni di euro 1.200 1.000 800 600 400 200 0 2009 2010 2011 2012 Import 657 706 967 1.386 Consumo 726 800 1.031 1.400 Fonte: elaborazione Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati Associazioni nazionali Primo paese fornitore del mercato messicano sono risultati gli Stati Uniti, (40,8%), seguiti da Giappone (18,3%), Germania (15,1%), Italia (9,1%), Cina (4,4%), Spagna (3,8%) e Corea del Sud (2,8%). I principali fornitori del Messico Spagna 3,8% Altri 8,5% Cina 4,4% Stati Uniti 40,8% Italia 9,1% Germania 15,1% Giappone 18,3% Fonte: elaborazione Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati ITC 10 Nel 2012 le esportazioni americane di macchine utensili verso il Messico sono cresciute del 30,3%, per un valore superiore ai 450 milioni di euro. Seguono le esportazioni dai paesi europei, in crescita del 46,1% per un valore di circa 350 milioni di euro; particolarmente dinamiche le vendite dell’Austria (+254%) sebbene si attestino ancora su valori bassi, Italia (+94%), Francia (+77%) e Germania (+53%). Quest’ultimo si conferma primo paese fornitore europeo in termini di valori. Molto dinamiche anche le forniture asiatiche;+182% il Giappone, secondo fornitore a livello mondiale del mercato messicano, +68% la Cina, +37% Taiwan. Var. 12/11 dei principali fornitori Stati Uniti 30% 68% Cina 14% Corea Sud 182% Giappone 37% Taiwan Francia 77% Germania 53% 94% Italia 35% Regno Unito Spagna -13% 254% Austria Svizzera -4% -50% 0% 50% 100% 150% 200% 250% 300% Fonte: elaborazione Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati ITC Positive le previsioni formulate da Oxford Economics per il mercato messicano: nel 2013 il consumo di macchine utensili dovrebbe aumentare del 7,1%, tra il 2014 e il 2016 il tasso medio annuo di crescita dovrebbe attestarsi sul 9,2%, con il picco massimo nel 2014. Previsioni consumo MU 11,2% 9,6% 8,7% 7,1% 2013 2014 2015 2016 Fonte: OXFORD ECONOMICS 11 L’INTERSCAMBIO CON L’ITALIA Durante la crisi del 2009, l’export italiano di macchine utensili verso il Messico, ha segnato una contrazione del 54,8% rispetto all’anno precedente. Già nel 2010 però, le esportazioni italiane sono tornate a crescere (+66,7% rispetto al 2009), raggiungendo un valore pari a 39,4 milioni di euro. Durante il biennio 2011-2012 il trend positivo si è allungato: nel 2011, +33,5%, per un valore pari a 52,5 milioni di euro; nel 2012, + 94%, per un valore record di 101,9 milioni, situazione che ha consegnato all’Italia il decimo posto nella classifica dei paesi clienti. Nel 2012, le esportazioni di macchine utensili a asportazione, che pesano per il 72% delle vendite italiane in Messico, hanno registrato un aumento del 277%. Le esportazioni di macchine utensili a deformazione invece, sono calate del 13,8%. Trapani e foratrici, con una quota del 37,6%, sono la tipologia di macchine utensili maggiormente venduta in Messico, seguite da curvatrici e piegatrici (10,1%). Esportazioni italiane verso il Messico 120.000 migliaia di Euro 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati ISTAT Esportazioni italiane in Messico (migliaia di euro) Totale asportazione MU che operano con processi non convenzionali Centri di lavoro, macchine transfer Torni Foratrici, alesatrici, fresatrici, filettatrici o maschiatrici Rettificatrici, affilatrici, sbavatrici, levigatrici Segatrici, troncatrici, stozzatrici 73.428 Variazione % 12/11 277,1 4.501 147,8 4,4 7.908 142,7 7,8 3.441 4,8 3,4 41.972 1.232,7 41,2 11.723 196,5 11,5 3.884 -3,1 3,8 Totale deformazione Piegatrici, curvatrici, cesoie Altre macchine a deformazione Totale 28.500 21.414 7.086 101.928 -13,8 -20,0 12,1 94,0 28,0 21,0 7,0 100,0 2012 Quota % sul valore 72,0 Fonte: elaborazioni Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati ISTAT 12 COMMERCIO Per informazioni: Direzione Marketing, 0226 255 306, [email protected] 13 SETTORI DI SBOCCO Dopo una lunga fase di recessione, per lo più imputabile alla congiuntura che ha colpito l’economia statunitense, il Messico, sul fronte economico, sta mostrando interessanti segnali di recupero, in termini di ripresa e competitività. La crescita dei salari e dei costi di trasporto asiatici (gonfiati dai prezzi dei combustibili) ha riaperto la partita della competitività con la Cina, rilanciando il Messico tra le mete più attraenti per nuovi investimenti. Il costo del lavoro cinese, vera spina nel fianco della competitività messicana, cresce in modo esponenziale. Secondo i dati Hsbc, dieci anni fa i salari messicani erano del 391% più alti di quelli cinesi, ora solo del 29%, e tra meno di 5 anni i valori potrebbero essere equivalenti. Emblematica la scelta di Siemens che, entro il 2013, fabbricherà direttamente in Messico, lasciando in Cina solo un’esigua parte della produzione di componenti. Una strategia attuata da molte aziende americane, che stanno dismettendo gli investimenti fatti negli anni passati in Cina, per riportare la produzione in America. Il Messico inoltre, vanta accordi di libero scambio con 44 Paesi, il doppio rispetto alla Cina e il quadruplo rispetto al Brasile. L’industria messicana è costituita da un numero ristretto di grandi gruppi, con definite posizioni di leadership di categoria e prodotto, affiancati da moltissime piccole-medie imprese. Le aziende di grandi dimensioni annunciano con regolarità importanti programmi di investimento per migliorare l’efficienza dei propri impianti e per rispondere alle nuove esigenze della domanda interna ed internazionale. “Multilatinas”, come Cemex nel settore cementiero e America Movil nella telefonia, continuano ad espandersi approfittando, di una adeguata stabilità delle politiche macrofinanziarie locali e dell’andamento economico favorevole che sta interessando il centro e il sud dell’America. La maggiore disciplina fiscale imposta alle aziende dai vari governi, l’avvio delle liberalizzazioni economiche (strategia di politica economica che ha spinto le imprese locali a rafforzarsi in casa per competere all’estero) e l’innalzamento del welfare state generale, sono gli altri aspetti che hanno contribuito a generare il successo delle “multilatinas”. Per quanto concerne le piccole imprese locali, che dal 2008 al 2010, anche a causa della crisi USA, hanno vissuto un periodo di grossa difficoltà, (di queste fanno parte anche le cosiddette “maquiladoras”, fabbriche che producono lungo una frontiera di 3.000 km con gli Stati Uniti), queste hanno ripreso a produrre e assemblare prodotti finiti in grande quantità, seppur con investimenti tecnologici ancora limitati. Il manifatturiero torna a giocare un ruolo strategico e prioritario per il paese: in particolare, utilizzatori principali sono i settori: automotive, energia, minerario-siderurgico, infrastruttureferroviario, aerospace, macchine movimento terra ed elettrodomestici. Il settore automotive Nel 2012, la produzione di autoveicoli in Messico si è attestata a quasi tre milioni di unità, con una crescita dell’8,2% rispetto all’anno precedente. Il 64% della produzione è stato rappresentato da automobili, il 36% dai veicoli commerciali. Le previsioni formulate da Oxford Economics sono positive: +10,8% nel 2013, e un incremento medio annuo dell’8% tra il 2014 e il 2017. Produzione di veicoli in migliaia di unità 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Automobili 1.835 1.999 2.212 2.376 2.398 2.382 Veicoli commerciali 1.051 1.199 1.138 1.233 1.422 1.521 Totale 2.886 3.198 3.350 3.609 3.819 3.904 Fonte: elaborazioni Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati Oxford Economics Nel 2011, il settore automobilistico ha rappresentato il 18,5% del PIL manifatturiero messicano, impiegando oltre 1 milione di addetti. Il Messico, anche grazie agli investimenti dell’ultimo decennio (26,7 miliardi di dollari), attualmente occupa l’ottava posizione nella graduatoria dei paesi produttori di autoveicoli, e ha raggiunto una quota di esportazione pari all’80% della produzione, superando, per numero di autovetture esportate negli Stati Uniti, paesi come il Giappone e la Corea del Sud. 14 La produzione di veicoli, che potrebbe sorpassare i 3 milioni di unità nel 2014, e gli IDE in continuo aumento, dovrebbero produrre effetti positivi sul fronte dell’impiego: secondo i dati IMSS (Istituto Messicano di Sicurezza Sociale) nel 2012, il settore automotive ha generato 120.000 nuovi posti di lavoro, e si prevede ne generi quasi 1 milione entro la fine del 2015. Anche le più importanti strutture universitarie (come il TEC di Monterrey) stanno adeguando l’offerta formativa alle richieste del manifatturiero che necessita di ingegneri e tecnici specializzati. Per quanto riguarda i veicoli commerciali, si registra la presenza di: American Coach, Daimler, Dina, Fiat-Chrysler (RAM), Hino Motors, Kenworth International, Man, Mercedes, Scania, Volkwagen e Volvo. I principali investimenti in atto nel settore: - Giant Motor Latinoamerica, con il supporto del Gruppo FAW, aprirà una filiale in Messico, nello stato di Hidalgo, per l’assemblaggio di 20.000 camion all’anno: i veicoli commerciali saranno ad elevata efficienza energetica e con sei diverse soluzioni di carico. - Il big player tedesco Daimler Trucks, che controlla la produzione di veicoli commerciali pesanti di marchi come Freightliner e Mercedes Benz, investirà 300 milioni di dollari per la produzione di sistemi di trasmissione. La casa tedesca, grazie alla sua politica di attenzione al risparmio energetico, elemento divenuto fondamentale dopo i recenti aumenti del costo del carburante diesel, ha fatto del Messico uno dei sui mercati principali. - Il Gruppo Fiat Chrysler ha annunciato, con un investimento di 1,5 miliardi di dollari, l’avvio di un nuovo impianto produttivo nello stato messicano di Cohauila, dove è presente un distretto automotive molto importante che annovera al suo interno gli impianti produttivi e di assemblaggio di General Motors e Daimler Truck. Lo stabilimento sarà dislocato a Derramadero (che va ad aggiungersi a quello di Toluca, dove viene prodotta la Fiat 500), e a partire dal secondo-terzo trimestre 2013 partirà la produzione del veicolo commerciale Ram ProMaster (conosciuto in Italia come Ducato) e dei motori HEMI e Pentastar (vincitori di numerosi premi a livello internazionale e caratterizzati da performance molto elevate). Per quanto riguarda gli OEM per veicoli passeggeri, sono presenti 9 delle prime 10 case automobilistiche a livello globale. La zona che sta attraendo maggiori investimenti è quella del Guanajuato, area geografica in cui si sta insediando un vero e proprio cluster automotive, con investimenti pari a quasi 6 miliardi di dollari, che hanno generato 33.000 nuovi posti di lavoro. 15 - Mazda sta sviluppando un importante investimento di 650 milioni di dollari per l’apertura entro la fine del 2014 dello stabilimento nel Guanajuato in cui prevedono inizialmente di produrre 140.000 unità annue di veicoli impiegando 3.000 persone. A regime, nel 2016, l’impianto sarà in grado di produrre 230.000 vetture, impiegando 4.500 addetti. Sempre nello stesso impianto verranno prodotti i motori con la nuova tecnologia Skyactiv, in grado di garantire un miglior rendimento e minor consumo di carburante. Motori che equipaggeranno i modelli Mazda 2 e Mazda 3. Inoltre, nello stabilimento Mazda investirà anche Toyota (già presente in Messico con l’impianto di Tacoma, attivo nella produzione di veicoli commerciali), equipaggiandolo con una linea di assemblaggio di compact cars molto ecologiche. - Volkswagen ha annunciato la costruzione di uno stabilimento Audi a San Josè Chiapa (con un investimento di 2 miliardi di dollari), nello stato di Puebla, dove è già presente un maxi stabilimento Volkswagen, che, a partire dal 2016, realizzerà 150.000 modelli premium all’anno. Inoltre si avvicina l’apertura di un impianto a Silao (Guanajuato), dedicato alla produzione dei motori di cilindrata 1.8 e 2.0 TSI per i modelli Jetta e Passat. Lo stabilimento arriverà a produrre fino a 330.000 motori all’anno e impiegherà 700 addetti. - GM investirà 420 milioni di dollari per portare la produzione di sistemi di trasmissione nello stabilimento di San Luis Potosì, e la una nuova serie di pick-up e SUV compatti nell’impianto di Silao. - Ford ha annunciato un investimento di 1,3 miliardi di dollari per espandere la sua base produttiva di Hermosillo, nello stato di Sonora, dove sono dislocati 150 tra Tier 1 e Tier 2. L’investimento servirà anche per migliorare le linee di assemblaggio dei modelli Ford Fusion e Lincoln MZK. Il 90% della produzione sarà destinata a mercati del Sud America. - Considerata la crescente domanda di mezzi carrozzati che si è verificata negli ultimi anni nel paese, il gruppo IBN investirà 117 mln di pesos per l’apertura di una filiale produttiva ad Aguascalientes, dedicata alla produzione di 60 veicoli blindati al mese. L’impianto sarà dotato del primo laboratorio balistico presente in tutto il Messico. - Hyundai Motor ha appena avviato la costruzione di una fonderia di alluminio a Tijuana, Baja California, per la produzione di 1,5 milioni di pezzi per il settore automobilistico (testate, blocco cilindri, scatole per il cambio automatico). La fonderia sarà operativa entro il prossimo anno e impiegherà 300 addetti. Nel settore della componentistica automotive, l’associazione di categoria INA (Industria Nacional de Autopartes) ha dichiarato che il Messico sta ricevendo investimenti diretti nel settore pari a circa 16 20 miliardi di dollari. Numeri necessari per rispondere alla crescente domanda delle case automobilistiche che hanno, o stanno, installando impianti nel paese. Per rispondere ai maxi investimenti delle case automobilistiche nipponiche come Mazda, Honda e Nissan, i Tier 1 e 2 sono dislocati soprattutto nella zona centrale del paese. Le case nipponiche hanno dichiarato voler intensificare l’acquisto di componentistica auto da fornitori messicani. La volontà è passare dagli attuali 3,7 miliardi di dollari annui, a 13,9 miliardi nel 2016. Nel 2012, il fatturato complessivo del settore della componentistica messicana ha raggiunto i 65 miliardi di dollari, dato in crescita del 10% rispetto al 2011, impiegando 620.000 addetti. Risultato raggiunto anche in seguito alla recente svalutazione del Peso rispetto al Dollaro che ha contribuito ad aumentare la competitività. Secondo i dati INA, i maggiori mercati di sbocco sono: Stati Uniti (90%), seguiti da Canada (4%) e Brasile. In particolare, in questo ultimo periodo, sono i Tier 1 e Tier 2 giapponesi a scommettere maggiormente sulle potenzialità del Messico, arrivando ad investire circa 2 miliardi di dollari: - Yachino Manufacturing investirà 20 milioni di dollari nello stato di Guanajuato per la produzione di serbatoi che equipaggeranno le vetture prodotte nel nuovo impianto di Honda in costruzione a Celaya. - Il gruppo giapponese Nissan prevede di investire in Messico 90 mln di dollari per un impianto produttivo che sarà ospitato nel Parco Industriale di Colinas, vicino San Louis Potosì. Lo stabilimento, che verrà inaugurato nel 2014, impiegherà 500 addetti e sarà dedicato alla produzione di componentistica per motori e di organi di trasmissione per autovetture. - Sumikin Bussan ha recentemente acquisito il controllo di Kitagawa Mexico nel distretto di Aguascalientes, leader messicano nella produzione di componentistica auto (casting product). - Jatco sta investendo 200 milioni di dollari ad Aguascalientes per una nuova linea di produzione di trasmissioni auto. A regime saranno realizzate circa 1,2 milioni di trasmissioni all’anno. Anche la divisione automotive di Hitachi, ha sottolineato l’intenzione di investire decisamente sul territorio messicano: 100 mln di dollari per un impianto dislocato nel Parco Industriale di Queretaro dedicato alla produzione di sistemi di sospensione e che, a regime (fine 2014), genererà 750 posti di lavoro. 17 Altri 3 fornitori giapponesi del Gruppo Mazda hanno recentemente comunicato l’ingresso nel paese centro americano: 1. Y-Tec Keylex investirà 90 milioni di dollari per la realizzazione di un impianto a Guanajuato, destinato alla produzione di chassis e carrozzerie; 2. Daikyo Nishikawa investirà 30 milioni di dollari per la produzione di pannelli di controllo, e impiegherà 270 addetti; 3. Aki Seat Manufacturing investirà 20 milioni di dollari per uno stabilimento che produrrà sedili per auto. Oltre ai giapponesi, anche altri attori internazionali del comparto pensano al Messico come paese verso cui indirizzare i futuri investimenti: è il caso di Delphi Electronics che realizzerà nel Parco industriale di Santander, stato settentrionale di Tamaulipas, un nuovo stabilimento (3.000 addetti); dell’italiana Pirelli, che sta investendo 210 milioni di dollari per la costruzione del suo primo stabilimento messicano (700 addetti diretti e almeno 300 indotti). Nel 2015, la produzione annua dello stabilimento Pirelli si aggirerà intorno ai 5 milioni di pneumatici, per il 70% destinati al mercato nord-americano. Infine, la canadese Automotive Bend ha dichiarato di voler investire 3,5 milioni di dollari a San Luis Potosì per realizzare una filiale dedicata alla produzione di piccoli tubi in alluminio, che vedranno la società Valeo Cooling Systems (produttore di sistemi di condizionamento per GM e Ford) come principale cliente. Il settore energia Nel settore energia, assoluto protagonista del mercato è PEMEX, l’azienda tende a premiare la produzione di tecnologia locale, principalmente nell’estrazione petrolifera, comparto che copre ancora il 15% sul totale dell’export messicano. Negli altri comparti del settore energetico, la Commissione federale della elettricità (Cfe) mira allo sfruttamento delle rinnovabili. Sono in fase di realizzazione centrali eoliche nel sud del Messico e idroelettriche nel nord. Già nel 2009, era stato inaugurato la prima istallazione di pale eoliche nella zona dell’istmo di Tehuantepec, mentre nello stato di Nayarit, è stata inaugurata la Yesca, seconda centrale idroelettrica al mondo per dimensioni. Intensificato anche l’uso dell’energia solare, in particolare nello stato di Hidalgo, dove sono in fase di istallazione dei “cluster solari” (grandi terreni occupati da pannelli solari), che produrranno energia per l’intera area centrale del paese. Infine, un altro comparto che molto sta innovando in un’ottica di ecostenibilità, attualmente la maggior parte dei frigoriferi nazionali, ad uso domestico e industriale, utilizzano gas altamente nocivi: Bosch e altri players internazionali presenti in Messico stanno sviluppando sistemi di refrigerazione moderni che adottano il gas R600° che si dissolve in pochi giorni senza impattare l’atmosfera. L’impatto delle filosofie green si manifesta anche nel sempre maggior sviluppo di mezzi trasporto pubblico ibridi. Di seguito i principali investimenti in atto nel comparto energetico: Grupo Mexico, colosso del settore minerario, da qualche anno ha deciso di investire pesantemente nel settore energetico messicano. Sono stati annunciati investimenti pari a 730 mln di dollari per la realizzazione di due centrali a ciclo combinato in Messico, con una capacità individuale di 250 MW e un parco eolico con capacità di 74 MW. In oltre si aggiungono investimenti pari a 670 mln di dollari, per la realizzazione di 4 piattaforme per l’industria petrolifera e 850 mln di dollari, per l’acquisto di tecnologia legata all’esplorazione petrolifera. Il tutto segue l’investimento iniziale fatto nel 2010 all’atto dell’acquisto, per un valore pari a 240 mln di dollari, del controllo della società ingegneristica Perforadora Mexico (Pemsa), primo fornitore di servizi per Pemex, monopolista del petrolio in messicano. L’azienda messicana Hermes, in collaborazione con Alstom Power ha attenuto una commessa di 148 mln di dollari per la realizzazione di 6 maxi generatori di energia elettrica, con capacità complessiva di 500 MW, destinati alla centrale saudita del Gruppo Sadara Chemical Company. PEMEX, ha assegnato alla britannica Rolls Royce un contratto per la fornitura di servizi di manutenzione dei motori e dei generatori di energia nei centri di produzione petrolifera della regione di Campeche: il contratto ha un valore di 50 mln di dollari per l’anno 2013 e al termine dell’anno verrà ridiscusso ed eventualmente rinnovato. 18 La società ICA-Fluor Daniel si è aggiudicata la commessa (contratto assegnato da PEMEX del valore di 135 milioni di dollari) per la realizzazione della maxi raffineria Bicentennial, che si costruirà a Tula, nello stato di Hidalgo. L’ impianto avrà una capacità di raffinazione giornaliera pari a 300.000 barili ed entrerà in funzione nel 2016. Il consorzio ICA, Odebrecht e Technip ha ottenuto, dal Gruppo brasiliano Braskem, una commessa di 2,7 miliardi di dollari per la realizzazione di un impianto petrolchimico a Veracruz che entrerà in funzione nel 2015: l’etanolo utilizzato come materia prima sarà fornito dal monopolista PEMEX. Il Gruppo Alfa, conglomerato industriale attivo nella componentistica auto con il marchio Nemak, nella petrolchimica con Alpek, nell’industria alimentare con Sigma e nella telefonia con Alestra, nel 2012, ha investito 150 milioni di dollari per la costruzione di una centrale elettrica. L’azienda texana Amerimex ha dichiarato di voler aprire un impianto a Tabasco, sud del Messico, per la produzione di motori elettrici di alta prestazione (fino a 6.000 cavalli di potenza) da utilizzare nell’industria petrolifera. Sono motori molto costosi, per la realizzazione di ognuno di essi sono necessari 45-50 giorni. Alcune importanti aziende italiane protagoniste nel settore: - Saipem ha vinto una gara d’appalto per la realizzazione di un gasdotto di 550 km che unirà El Encino, stato di Chihuahua, a Topolobampo, stato di Sinaloa, e avrà una capacità di 670 piedi cubi di gas naturale. (I lavori dovrebbero terminare nel 2016). - Enel Green Power si è aggiudicata una importante commessa dalla Commissione Federale dell’Elettricità (CFE) per la realizzazione, nello stato meridionale di Oaxaca di un parco eolico da 350 GW: il progetto prevede un investimento di 130 mln di dollari. - Drillmec, azienda italiana con filiale a Houston, ha vinto una importante commessa da PEMEX per la realizzazione di 2 piattaforme petrolifere: il colosso messicano infatti ha bisogno di dotarsi di piattaforme, che sta prendendo anche in affitto da altre imprese petrolifere attive sul territorio alla cifra di 500.000 $ al giorno (i programmi di investimenti nel comparto petrolifero del monopolista si aggirano intorno ai 20 miliardi di dollari annui). - Techint ha aperto recentemente un impianto a Veracruz per la produzione di tubi in acciaio poi da utilizzare per l’estrazione del petrolio ad elevate profondità. Il settore minerario e siderurgico Si tratta di uno dei settori che negli ultimi anni ha avuto maggiore sviluppo, in particolare legato al settore siderurgico, metallurgico e delle fonderie (collegate alla fornitura di materia prima e di pezzi grezzi per l’industria automobilistica locale). Grupo Mexico ha dichiarato di voler investire circa 2 mld di dollari nel settore minerario per divenire il secondo produttore mondiale di rame. Verrà notevolmente potenziata l’attività di esplorazione del maggiore giacimento mondiale di rame, il Buenavista del Cobre, localizzato nello stato settentrionale di Sonora. LENOX ha annunciato un investimento di 200 mln di dollari nello stato di Nuovo Leon, a Linares, per la costruzione di un impianto che a partire dal 2015 avrà una capacità produttiva di 300.000 tonnellate di acciaio e, a regime, nel 2018, di 600.000 tonnellate annue, generando 500 posti di lavoro. L’obiettivo è quello di soddisfare parte della domanda di prodotti siderurgici per il settore automotive che viene spesso soddisfatta da fornitori esteri. 19 Per la medesima ragione, ha recentemente deciso di investire 40 mln di dollari anche il colosso siderurgico Nippon Steel, per realizzare un impianto a Silao, nella regione di Guanajuato, che impiegherà 200 addetti e avrà una capacità annua di 24.000 tonnellate di pezzi in acciaio per componentistica auto. Questo impianto verrà realizzato in collaborazione con Sumitomo Corporation. Fracsa Alloy ha in programma investimenti per 200 milioni di dollari, quintuplicando l’output di alluminio destinato all’industria automotive. Saranno aperti cinque nuovi impianti rispettivamente negli stati: Nuovo Leon, Aguascalientes, Puebla, Guanajuato e Estado de Mexico. Questa decisione è stata presa dal big player Fracsa, perché il consumo di alluminio, in Messico, si prevede possa raddoppiare nei prossimi 4 anni (attualmente è pari a 812.000 tonnellate al mese). Anche il colosso locale Tubacero ha in programma un investimento di 90 mln di dollari per la costruzione di un impianto di produzione di 200.000 tonnellate di tubi in acciaio all’interno dell’interporto di Monterrey: in particolare, si tratterà di tubi elicoidali generalmente utilizzati nel trasporto e soggetti ad alta pressione di acqua, idrocarburi e gas, sia per via terreste che in mare aperto. Il Gruppo messicano Ahmsa ha stipulato un’alleanza strategica con il coreano PosCo per la valutazione di progetti comuni da realizzare nel settore minerario e siderurgico (per esempio l’acquisto di 1 milione di tonnellate di laminati galvanizzati per il settore automobilistico). Inoltre, Ahmsa, ha definito investimenti pari a 4 miliardi di dollari per i prossimi 5 anni, utili a produrre 8 milioni di tonnellate di acciaio laminato a caldo: l’obiettivo è divenire leader in un settore che vede il Messico importare ogni anno oltre 7 milioni di tonnellate di laminati a caldo. Infine, il big player brasiliano Gerdau, ha annunciato un importantissimo investimento siderurgico a Ciudad Sahagun, stato di Hidalgo, di 539 mln di dollari. A lavori terminati, nello stabilimento, che occuperà un’area di 90 ettari, troveranno impiego 2.000 addetti. L’impianto avrà una capacità annua di oltre 1 mln di tonnellate d’acciaio, di cui, circa 700.000 saranno laminati, e utilizzerà le più moderne ed avanzate tecnologie per il riutilizzo dell’acqua. Il settore infrastrutture e ferroviario Nel settore delle opere infrastrutturali, la parte del leone la fa il settore ferroviario, in particolare da Bombardier che, nello stato di Hidalgo sta creando un vero e proprio distretto del comparto, per riproporre il successo ottenuto con il polo aeronautico nello stato di Queretaro. Il gruppo Bombardier, in partnership con Gunderson Concarril (Constructora National de Carros de Ferrocarril), negli stabilimenti di Ciudad Sahagun, ha prodotto i treni per la metro di Monterrey e il treno elettrico di Guadalajara, e detiene, al momento, il 70% del mercato del materiale rotabile e 20 dei sistemi di trasporto ferroviario nazionale. I prossimi due progetti più importanti in cui la divisione ferroviaria di Bombardier è coinvolta sono: il treno suburbano ad alta velocità, che collegherà Queretaro con Città del Messico, e il treno leggero monorotaia, che collegherà Toluca a Città del Messico, e negli Stati Uniti, la metro di San Francisco. Per migliorare trasporti su strada e viabilità, Grupo Mexico, investirà 350 mln di dollari nella costruzione del tratto autostradale Salamanca-Leon. Di seguito sono visibili tutte le nuove vie di comunicazione sviluppatesi dal 2007 al 2012, alcune ancora in fase di ultimazione. Altri sforzi effettuati nel campo delle infrastrutture riguardano la modernizzazione degli aeroporti di Città del Messico, Guadalajara e Monterrey, e dei porti di Veracruz, Tampuico e Acapulco, oltre alla costruzione del nuovo porto di Colonet, in Baja California, dell’Automotive Terminal, al porto di Lazaro Cardenas e del Secondo Container Terminal al porto di Manzanillo. Il settore aerospaziale Nel 2011, il comparto messicano ha ricevuto 33 miliardi di $ di IDE, superando nel ranking mondiale potenze come: USA, India, Russia e Cina. In particolare, gli investimenti sono stati concentrati nella parte settentrionale della confederazione messicana. Infatti, il Messico, essendo localizzato strategicamente ai confini del più importante mercato aerospaziale al mondo e anche grazie ai costi di produzione competitivi rispetto agli USA e alla manodopera qualificata, ha attratto i protagonisti internazionali del settore. Obiettivo del governo locale è quadruplicare le esportazioni del settore (da 3 mld a 12 mld di dollari entro i prossimi 8 anni), grazie all’aumento, del 450%, del prezzo dei componenti prodotti in loco, che consentiranno di portare il contenuto nazionale dei velivoli prodotti in Messico al 50%. Attualmente sono attive in loco 250 imprese aerospaziali, le previsioni sono quelle di raggiungere le 350 aziende entro il 2015. Il più importante investimento è sicuramente quello di Bombardier, a Queretaro, che ha annunciato un’ulteriore espansione degli impianti produttivi in Messico. Nei nuovi stabilimenti (investimento di 50 milioni di dollari che va ad aggiungersi ai 500 milioni già investiti) si assembleranno la parte posteriore della fusoliera dei modelli executive Global 7000 e Global 8000. Sorgeranno a fianco dell’impianto dove viene prodotta la fusoliera del Learjet 85, struttura che viene poi assemblata al resto del velivolo nell’impianto statunitense di Wichita. 21 Altri investimenti ultimati fase di definizione: L’azienda Labinal, divisione del Gruppo Safran focalizzata sulla produzione di strumentazione di difesa e sicurezza aeronautica, ha aperto una filiale nello stato di Chihuahua solo 3 anni fa. Già nel 2011, le vendite della società hanno raggiunto in loco i 250 milioni di dollari, con clienti come: Boeing, Embraer, Dassault, Airbus, Lockheed Martin e Sikorsky. La società AVNTK, capofila di un consorzio di 12 imprese che coinvestiranno nel Programma Cuervo, supportato dal Ministero dell’Economia, Bancomext e Nafin, e avente l’obiettivo di acquisire tecnologia europea, ha annunciato, l’ingresso in Messico della società italiana OVS Villella, specializzata in componentistica aerospaziale. La costruzione dello stabilimento comincerà nel secondo semestre del 2013 (fine lavori nel 2014). Il consorzio europeo EADS punta forte sul Messico evidenziando di voler incrementare da 200 mln a 650 mln di dollari gli investimenti per l’acquisto di componentistica aerospaziale nel paese centro-americano: in particolare l’attenzione di Airbus e degli altri membri del gruppo EADS è rivolta a Tier 2 e Tier 3 attivi nella produzione di sistemi di atterraggio e di pezzi del motore degli aerei. Anche JJ Churchill ha deciso di scommettere sul Messico come base produttiva per il settore aerospaziale. La società inglese, ha siglato un accordo con la messicana Offshore, per un progetto nello stato di Sonora che prevede un impegno quadriennale complessivo di 40 mln di dollari per creare un impianto produttivo destinato alla realizzazione di parti del motore degli aerei del big player britannico Rolls Royce, anch’esso presente con una sede produttiva nello zona settentrionale del Messico. Eurocopter, produttore europeo di elicotteri, ha in programma un investimento di 100 milioni di dollari per la costruzione di un impianto produttivo a Queretaro, dove verranno realizzati 22 componenti per l’industria elicotteristica e per i velivoli Airbus destinati a soddisfare la domanda venezuelana e colombiana. Eurocopter, che nel 2011 ha venduto 24 elicotteri in Messico, per la metà per uso militare e per l’altra per uso civile, ha l’obiettivo di incrementare le vendite del 60% entro il 2017 sfruttando anche la partnership strategica con Turbomeca, azienda francese di motori a turbina per elicotteri del Gruppo Safran, che ha portato alla creazione di un vero e proprio centro in Messico per la formazione di tecnici della manutenzione degli elicotteri. Anche Safran investirà direttamente nello zona settentrionale del Messico, stato di Chihuahua, per un nuovo impianto produttivo dedicato alla progettazione e produzione di componenti per i sistemi elettrici degli aerei. L’impianto aggiungerà altri 600 addetti alla forza lavoro già presente in Messico (2.700 addetti). Il settore macchine movimento terra Il Messico non vanta una grande produzione di tecnologie per agricoltura. Tuttavia, molti investimenti, soprattutto realizzati da gruppi esteri, sono stati avviati per colmare questa lacuna. I principali players presenti con sedi produttive sono: AGCO, Case New Holland, Caterpillar e John Deere. In particolare: AGCO de Mexico, operando per conto di Massey Ferguson, nella filiale di Querataro, realizza una gamma di macchine agricole che comprende: trattori, mietitrebbiatrici e altre attrezzature per la coltivazione. John Deere -head-quarter in Illinois- in seguito alla chiusura delle filiali in Canada, ha realizzato 3 stabilimenti nel Messico settentrionale. L’impianto di San Pedro Garza Garcia realizza aratri, trancia-foraggi e seminatrici; mentre a Santa Caterina (Nuovo Leon) si producono attrezzature e accessoristica. A Saltillo trattori a trazione semplice o doppia. Case New Holland ha un impianto a Queretaro (capacità produttiva oltre i 16.000 trattori annui) dove assembla, commercializza e distribuisce circa 30 tipologie di trattori diversi (con potenze da 50 a 120 HP), imballatrici, falciatrici, macchine per la fienagione e attrezzature per il settore agricolo. L’investimento più copioso per il comparto (500 mln di dollari) è stato annunciato da Caterpillar, che aprirà un impianto di 40 ettari, nei pressi di Monterrey, Cienega de Flores, per la produzione di ingranaggi, componenti di Buldozzer, Scavatori e Trattori a marchio CAT. Il settore elettrodomestici Il settore “bianco” in Messico ha subito un forte sviluppo negli ultimi 40 anni. Sviluppo iniziato nella zona settentrionale, con fabbriche sul modello “maquiladoras”. Successivamente, il mercato ha attratto i marchi più conosciuti nel panorama mondiale e, nel 2011, la produzione ha raggiunto gli 8 miliardi di dollari. Risultato frutto anche della decisione di alcune imprese nord-americane di spostare la produzione in Messico (la maggior parte 23 non sono impianti greenfield) per usufruire dei vantaggi di costo della produzione. Secondo una recente ricerca svolta da Alixpartner, nel 2012, il Messico è divenuto il paese più competitivo al mondo per la produzione di elettrodomestici, con un vantaggio di costo pari al 21% rispetto gli USA, all’11% rispetto la Cina e al 3% rispetto l’India. Il settore occupa quasi 30.000 addetti in 120 stabilimenti e vede il costruttore locale MABE leader nella produzione di lavatrici, forni e frigoriferi. Localizzazione produttiva del settore elettrodomestici: 24 IMPRESE UTILIZZATRICI Maquinados Teysa Azienda fondata da Benjamin Castaneda Montano, focalizzata nella produzione di pezzi di media e piccola dimensione per il settore macchine movimento terra (Caterpillar Komatsu e Liebherr), ferroviario e automobilistico (in particolare per autobus). L’azienda, suddivisa in reparti di fresatura, rettifica e saldatura (per lo più svolta manualmente), ha un parco macchine ancora piuttosto datato. Sono presenti macchine Fadal e Daewoo, una fresatrice Rambaudi (modello VersaMil), una rettificatrice Cincinnati (con accessoristica di misura Marposs), fresatrici verticali tedesche Droop & Rein e Fritz Muller Esslingen, e segatrici Inpasa. Ultimamente l’azienda è divenuta fornitore diretto di Bombardier Aerospace, anche se per il momento solo di piccoli componenti in alluminio (vedere foto sotto), ma in futuro vorrebbero instaurare una vera e propria partnership strategica. Per questo motivo sono interessati all’acquisto di una fresatrice verticale gantry di 4 x 6 metri (sono in contatto con un paio di fornitori italiani, ma il rappresentante intervistato ha evidenziato problemi di finanziamento a causa della mancanza di banche italiane direttamente presenti in Messico). Grupo Dina Primo assemblatore di autobus al pari del concorrente American Coach, può produrre fino a 5 autobus completi al giorno, impiegando 380 dipendenti su un turno di lavoro giornaliero. Negli ultimi anni, Dina si è specializzata in bus per il trasporto 25 urbano, al contrario di American Coach che si è specializzata in quelli per lunga percorrenza. Juarez Alse (Direttore dei Rapporti coi clienti) e David Reyes Ortiz (Direttore di stabilimento) dichiarano di sentire la forte concorrenza di Mercedes e che questa ha prodotto una riduzione delle vendite. Per ribaltare il trend negativo, l’azienda ha attuato una politica di espansione verso i mercati esteri che si è tramutata in un copioso numero di ordini provenienti dal centro e dal sud America. A parte la carrozzeria, le altre componenti meccaniche dei bus (motore incluso) vengono prodotte da fornitori e assemblati nell’impianto Dina. I motori sono forniti dal colosso Cummins, mentre le parti di trasmissione e i mozzi da Dana e Merito. Nello stabilimento visitato vengono svolte anche le operazioni di verniciatura e controllo qualità (accettazione finale del bus per la messa in strada). Il sig. Alse rileva che attualmente svolgono molte operazioni manualmente (come la saldatura), sia perché il costo della manodopera è molto basso, sia perché nel settore non sono ancora richiesti standard, tali da non poter essere raggiunti dal lavoro manuale. Ultimamente hanno sviluppato anche un modello di bus a GPL. Bombardier Transportation Azienda canadese (headquarter a Montreal) suddivisa in due unità distinte: “Transportation” specializzata nella produzione di veicoli ferroviari e “Aerospace” specializzata nella produzione di velivoli per uso privato o di regional aircraft. Ognuna delle due unità produttive genera circa il 50% del fatturato del Gruppo Bombardier. Bombardier, azienda quotata alla borsa di Toronto, con 60.000 dipendenti nel mondo, ha una filiale produttiva anche a Berlino. In totale l’azienda è presente in 25 Paesi con 56 impianti produttivi e 21 centri di service. La filiale situata a CD Sahagun che opera in joint venture con Gunderson Concarril, produce vagoni per: metropolitane, locomotive, treni per trasporto passeggeri, tram e treni per aeroporti. Omar Jaime (Supplier Development Coordinator), rappresentante dell’azienda, dichiara che nel mondo vi sono 97.000 veicoli ferroviari Bombardier in funzionamento. Praticamente una quota pari al 22% del mercato mondiale. Al secondo posto di questa speciale classifica si piazza Alstom, con il 19%, seguita da Kawasaky, Stadler e Ansaldo Breda. Principali progetti in cui Bombardier Transportation è coinvolta: - 406 vagoni per la metro di Chicago - 329 vagoni per la metro in New Jersey - 140 vagoni per la metro di Kuala Lumpur - 48 vagoni per il trasporto passeggeri di Vancouver - recentemente coinvolta anche nella produzione di Zefiro, treno ad alta velocità presentato anche in Italia come ITALO. La capacità produttiva è di oltre 7.000 parti meccaniche differenti, realizzate con più materiali. Il parco macchine dello stabilimento comprende: 2 macchine laser Bystronic, una dedicata al taglio dell’acciaio inox e l’altra dell’acciaio al carbonio; presso-piegatrici Cincinnati, Chicago, Verson e Trumpf (modello Trubend 5130); 3 centri di lavoro Haas (modello VF 11), una fresatrice verticale Hartford, una fresatrice a portale Soraluce (modello FR – 12000) e segatrici Hem Inc. 26 Il sig. Jaime rileva l’estrema importanza delle operazioni di saldatura, ancora in gran parte svolte manualmente, con fonti di saldatura Lincoln Electric e Miller. Sono in fase di definizione gli acquisti dei primi robot per saldatura. Tutti i pezzi saldati vengono sottoposti a particolari trattamenti termici: test di immersione in liquidi ad alta capacità penetrativa e tecnologia a ultrasuoni, per verificare la resistenza del pezzo. Dopo il reparto di produzione è visitato il reparto verniciatura e assemblaggio finale. In quest’ultima area vengono effettuate le prove statiche e dinamiche sui treni. Di fronte all’impianto visitato sono in fase di costruzione due nuovi stabilimenti Bombardier, che verranno equipaggiati con 2 presso piegatrici Colgar. E’ stato visitato anche il reparto dedicato all’assemblaggio delle locomotive (se ne realizza 1 al giorno), alimentate con motori 16 cilindri a V e destinate al mercato statunitense. Continua l’ottimo rapporto di collaborazione con il CIIMMATH, che supporta sia la produzione di pezzi che la formazione di tecnici specializzati, poi assunti da Bombardier. A seguito dei numerosi investenti, lo stabilimento Bombardier, aperto sei anni fa nello stato di Queretaro e inizialmente dedito all’assemblaggio di aerei, oggi produce interamente due modelli di aerei (serie Q e serie CRJ). COSTRUTTORI MESSICANI DI MACCHINE UTENSILI L’industria della macchina utensile messicana ha livelli di produzione molto esigui, la quasi totalità del fabbisogno di macchine utensili è soddisfatto tramite le importazioni. Esistono solamente piccoli costruttori locali e aziende specializzate nel retroffing di macchinari usati. Questa situazione, se da un lato costringe le aziende messicane intenzionate a mantenere livelli di competitività, ad informarsi sulle moderne tecnologie estere (le piccole aziende però, raramente visitano le fiere internazionali della macchina utensile), dall’altro produce penuria di tecnici formati in grado di svolgere le attività di manutenzione semplice dei macchinari. Uno dei pochissimi costruttori messicani di macchine utensili conosciuto è ISA CNC Machining, dislocato nella zona di Pachuquilla, Hidalgo: operante nella produzione di torni a controllo numerico e di presse dalle 10 alle 250 tonnellate. ISA è in grado di offrire anche un servizio di “machining service” per la produzione di un vasto range di prodotti finali per clienti dislocati principalmente nei pressi dell’azienda. L’industria messicana sta velocemente sviluppando tutti i comparti utilizzatori di macchine utensili, questo ha prodotto una domanda molto ampia e varia, sia per quanto riguarda il comparto deformazione e asportazione che per quello delle tecnologie ausiliare alla macchina utensile. Inoltre, a differenza del Brasile, il mercato messicano delle macchine utensili è solo sfiorato dal problema dei dazi di importazione (solo una piccola percentuale di esse ne sono assoggettate). Nel mercato domestico, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese, sembra ancora molto sviluppato l’interesse verso soluzioni di seconda mano. In particolare: nel settore asportazione metallo, molto forte è la presenza dei colossi giapponesi: Mazak, Okuma, Mori Seiki e Makino. La maggior parte di essi dispongono di filiali produttive, commerciali e di service negli Stati Uniti, e possono quindi garantire, un livello di after-sales service piuttosto efficiente anche al cliente messicano. Su macchinari di livello qualitativo inferiore vi è una discreta concorrenza da parte delle principali aziende americane: Haas, Hurco e Hardinge. Nel comparto deformazione invece, è rilevante la presenza dei principali players tedeschi: Trumpf ha recentemente aperto nell’Apodaca Technology Park, Monterrey, una filiale produttiva e un centro di service investendo oltre 10 milioni di dollari. In espansione anche i gruppi turchi: Durma, Ermak, Baykal, Akyapak e Sahinler, 27 che possono godere del supporto di alcune fra le più importanti agenzie di rappresentanza attive in Messico. La macchina utensile italiana viene reputata, dal cliente medio messicano, di qualità buona o eccellente, al pari delle tedesche e giapponesi, con alti livelli di precisione, customizzazione e profilazione. Le macchine cinesi vengono considerate di qualità bassa e, sebbene molto economiche, la loro presenza non è dominante come in altri paesi. Le macchine cinesi per il momento suscitano sono ricercate solo delle piccole aziende locali. Mentre le filiali messicane dei più importanti colossi europei e nord americani, tendenzialmente acquistano macchinari di alto livello tecnologico, anche in virtù della loro dipendenza dalla casa madre, per quanto riguarda gli investimenti in beni capitali. IL CANALE DISTRIBUTIVO A causa della sua grande estensione, quello messicano, è territorio difficile da presidiare attraverso un sistema di vendita diretta, è preferibile affidarsi ad una rete di distributori, solitamente rappresentanti di più costruttori, e seguire le trattative commerciali sfruttando gli agenti presenti in loco. Questi operatori però, difficilmente riescono a garantire un’efficace copertura dell’intero paese, l’azienda italiana deve scegliere in considerazione della concentrazione di consumo di macchine utensili. In particolare, il vero fulcro dell’industria meccanica sono le regioni centrali: Bajio, territorio attorno alla periferia di Città del Messico, stato di Hidalgo, Puebla, Guanajuato, Queretaro, e gli stati al confine con gli USA (Nuovo Leon in primis). Vendere direttamente in Messico, senza una presenza locale adeguata è compito arduo, in quanto gli imprenditori locali apprezzano particolarmente il ruolo dei distributori per le attività di formazione del personale, ricambio e servizio di manutenzione. Anche in considerazione della scarsa specializzazione dei tecnici locali. Un’alternativa valida potrebbe essere creare una joint-venture con un partner messicano, decisione che comporterebbe sicuramente maggiori rischi ma al contempo riserverebbe interessanti opportunità commerciali. Indipendentemente delle modalità con cui un azienda decide di penetrare il mercato messicano, risulta utile completare l’attività promozionale con periodiche visite in loco utili ad incontrare nuovi potenziali clienti e migliorare le relazioni con i vecchi. Risulta fondamentale acquisire e mantenere la fiducia del cliente. Come tipico della cultura nordamericana, la stretta di mano è molto importante nei rapporti di businnes. In ambito di trattativa commerciale, indispensabile è il servizio di assistenza post-vendita, spesso più determinante del prezzo del macchinario. I grandi gruppi industriali internazionali presenti sul territorio richiedono servizi di assistenza post vendita contrattualmente vincolanti. Altri fattori che influenzano maggiormente le strategie aziendali e i canali distributivi sono: la possibilità di modificare i progetti “chiavi in mano” rispetto alle specifiche esigenze degli utilizzatori finali e le formule di pagamento dilazionato. Il cliente medio messicano è generalmente orientato verso soluzioni che presentano elevati standard qualitativi e un rapporto qualità-prezzo vantaggioso. E’ infatti importante che il prezzo della macchina utensile non incida troppo sul costo del pezzo finale. Gli agenti locali sono molto disponibili a nuove rappresentanze e interessati all’offerta italiana. Discorso differente per i brand esclusivi e per quelli che annoverano diversi marchi all’interno del gruppo, questi, a meno che non si allentino le partnership già consolidate, risultano commercialmente ermetici. I principali end-users di macchine utensili italiani sono subfornitori e conto terzisti (locali) che devono rinnovare il parco macchine (spesso obsoleto), oppure multinazionali straniere (che delegano le principali decisioni d’acquisto agli head-quarter), sia OEM che tier 1 e tier 2. Per conoscere con adeguato tempismo i progetti di investimento in nuove tecnologie, le imprese italiane devono affidarsi ad un agente distributore messicano che possiede profonda conoscenza delle opportunità di business in divenire. Queste sono principalmente concentrate nel settore energetico, automotive ed aerospaziale. Comparti in cui l’offerta italiana può avere la meglio, in quanto sono spesso richiesti macchinari dotati di grande precisione, parametro fondamentale per la realizzazione di determinati pezzi. Una difficoltà lamentata dalle PMI messicane nei confronti dei costruttori italiani è l’accesso al credito. Mancano istituti bancari italiani con sportelli aperti al pubblico, e di questi, pochissimi hanno semplici uffici di rappresentanza. Le aziende tedesche, al contrario, offrono al cliente 28 messicano un accesso al credito facilitato e forme di pagamento vantaggiose e dilazionate nel tempo per l’acquisto di nuova tecnologia. Altro problema rilevato, è la difficoltà di entrare in contatto con queste PMI in quanto la loro presenza alle principali fiere internazionali di macchine utensili è molto rara. La banca italiana Banco Popolare si serve delle banche affidate attive in Messico (BBVA Bancomer, Banco Santander Mexico, HSBC Mexico, Scotiabank Inverlat e Banco Nacional de Mexico) per l’emissione di garanzie in loco assistite da controgaranzia del Banco Popolare: recentemente ha istituito una linea di credito (pladfond Paese 15 mln di €) a supporto delle esportazioni italiane. Per la mitigazione del rischio ci si può avvalere del supporto di SACE. È necessario un supporto maggiore delle banche italiane nei confronti dei nostri costruttori, non solo per ottenere linee finanziarie a bassi tassi d’interesse per pagamenti dilazionati nel tempo ma anche per evitare le pratiche burocratiche messicane, che spesso si rivelano piuttosto lunghe. Alcuni agenti rappresentanti di costruttori italiani dichiarano di perdere commesse a vantaggio di concorrenti stranieri perché pochi clienti messicani possono pagare a vista. Nella banca dati UCIMU, consultabile in www.ucimu.it (http://www.ucimu.it/economia-emercato/internazionalizzazione/agenti-importatori), disponibili le schede dei seguenti 43 agenti messicani: - ACAT MEXICANA SA DE CV - ALTA TECNOLOGÃA CNC S.A. DE C.V - ALTEQ DE MEXICO SA DE CV - APPLICOM TECNOLOGÃA EN SISTEMAS DE INTEGRACIóN SA DE CV - ASOCIACION ESPARZA - AUTOMAT SA DE CV - CINCINNATI SAMAT SA - CONSULTEC SA DE CV - DIMOTEC SA. DE CV - DISMA METALMECANICA - EDF SALES MARKETING INC. - EMOTEC SA DE CV - EQUIPO Y MAQUINAS COMPUTARIZADAS SA DE CV (EMAC) - EQUIPOS Y HERRAMIENTAS RYM - EUSKOMEX - GRUPO IMPORTADOR DE EQUIPOS Y METALES - GRUPO INDUSTRIAL CYF - GUSS & ROCH - HEMAQ - HERRAMIENTA Y MAQUINARIA DE MONTERREY SA DE CV - HERRAMENTALS DE MONTERREY SA - HERRAMEX SA - HERRAMIENTAS ELECTRICAS PORTA¡TILES; - HERRAMIENTAS EXCLUSIVAS Y MAQUINARIA SA DE CV (HEMSA) - HERSVIC MACHINERY CO. SA - HURAMSA SA DE CV - INDUSTRIALIZADORA DANAMEX SA DE CV - ITALMEXICANA SA - ITALPRESSE MEXICANA SA DE CV - JULIO JACAMAN & SONS DE MéXICO SA DE CV - KOBO STYLE SA DE CV - LEON WEILL SA - MAQUINAS Y EQUIPOSTECNICOS SA DE CV (MAQUITEC) - PRECI SA DE CV - PRESOTEC SA DE CV - REPRESENTACIONES INDUSTRIALES ITALIANAS SA DE CV - REPRESENTACIONES Y SERVICIOS MG 29 - SALES POWER DE MEXICO SA DE CV SERVICIOS INTEGRALES DATHA S.A. DE CV SIDERMETAL SA DE CV STAN-MEXICANA SA DE CV TECNUM (TECNICOS EN CONTROL NUMERICO SA DE CV) TORRES G. HERRAMIENTAS Y MAQUINAS VARE SA DE CV Grazie ad uno studio effettuato da ICE Città del Messico sono disponibili i dati anagrafici di circa settanta agenzie messicane (indirizzo e persona di riferimento con contatto mail) (non le schede complete). Di seguito l’elenco degli agenti incontrati (con riferimenti aggiornati delle aziende costruttrici di macchine utensili rappresentate) durante l’edizione di Expo Manufactura 2013 (Monterrey, 4-7 febbraio 2013): - ACAT (agente di Davi Promau, Scotchman, Nachi e Costa Levigatrici); AHNSA TOOLS (in rappresentanza di Ingersoll, Kyocera, Horn, Jarvis, Sumimoto, Schunk e Big Keiser); ALTTEK (in rappresentanza di Doosan, Accutex e Milltronics); COMMAI MAQUINAS HERRAMIENTA CNC (in rappresentanza di Hyunday Wia, Okamoto, Hartford e Toyoda); DISMA METALMECANICA (in rappresentanza di DURMA e di AMADA); GRUPO COMMERCIAL DADASI (rappresentante di marchi turchi come Sahinler e Baykal); HEMAQ (in rappresentanza di marchi internazionali da Germania, Giappone, Usa, Svizzera e Italia come Breton); HERRAMENTAL MONTERREY (agente di punzonatrici Euromac e presso piegatrici Safan); MAIN CASA (in rappresentanza di DMTG, Starrett, Heidenhain e Vertex); NORTH TOOLS CNC Sa de CV (in rappresentanza di Mastercut, Korloy Inc, Shenyang Machine Tool e Vega Tools Corp); SEMSA (agente di Hitachi, Bosch e Graco) UNIVERSAL MAQUINAS Y HERRAMIENTAS (rivenditore di macchine usate - frese, torni e rettificatrici); VINSSA (agente di Lincoln Electric, Henkel e marcatrici TELESIS); YUNNAN MACHINE TOOL WORKS / FAMA (in rappresentanza di SMTCL, TOS VARNSDORF, FEELER e MICROCUT); CIIMMATH Il CIIMMATH (Centro di Innovazione Italo-Mexicano in Manifattura di Alta Tecnologia-Hidalgo) è una importante iniziativa italo-messicana che prevede la fornitura e l’installazione di macchine utensili italiane a Sahagun, nello stato di Hidalgo (capitale Pachuca), in Messico, in un Centro Tecnologico locale. Il progetto è partito all’inizio del 2006, quando ICE Città del Messico nell’ambito delle attività promozionali Machines Italia (ICE/Federmacchine) ha ricevuto da CANACINTRA (l’associazione delle industrie messicane della trasformazione), la proposta di valutare la possibilità di realizzare congiuntamente un centro tecnologico dotato di macchine italiane per la lavorazione dei metalli. A seguito della missione in Italia dei responsabili messicani del 30 CIIMMATH (con visita ad aziende che presentano un’offerta corrispondente alle specifiche tecniche del centro in costruzione), sono state selezionate 3 aziende per fornitura di (compresa l’installazione e la formazione tecnica) una pressa piegatrice, 2 sistemi di saldatura robotizzati e una calandra. Nell’ambito della promozione straordinaria del Made in Italy sui mercati NAFTA (Ministero dello Sviluppo Economico), questa prima fase del progetto, che ha previsto l’acquisto dei macchinari, è stata finanziata da fondi pubblici e privati messicani (piccoli imprenditori locali) e da fondi ICE. Il Centro Tecnologico CIIMMATH, localizzato all’interno del parco industriale di Sahagun, è stato inaugurato il 29 febbraio 2008 (in presenza dell’amb. Vattani, allora presidente ICE, e del vice presidente UCIMU, Riccardo Rosa) e ha come obiettivo: offrire formazione professionale, fungere da show room della tecnologia italiana e prestare servizio alle PMI collegate all’industria ferroviaria, automotive e aerospace locale, oltre che a big players come Gunderson Concarril, DINA e Bombardier. Nella seconda fase del progetto (2009) CIIMMATH è stato dotato di una macchina per il taglio laser a 4 assi. I fondi per l’acquisto di quest’ultima sono stati, in parte, ricavati dal finanziamento ricevuto dal Ministero dell’Economia messicano che ha inserito CIIMMATH tra i 15 progetti di più grande rilevanza strategica per il paese, quindi meritevole di sostegno. Il Centro organizza corsi specifici, con attività pratica e teorica della durata minima di 30 ore, per formare i giovani tecnici messicani all’utilizzo delle macchine utensili italiane. Durante la recente missione ICE/UCIMU in Messico (febbraio 2013), il presidente del CIIMMATH ha sottolineato l’espansione che sta caratterizzando il Centro Tecnologico. I prossimi passi saranno: l’allargamento del reparto dedicato alla fonderia, l’istallazione anche di con ad asportazione (una water-jet e successivamente anche macchine di misura e di sistemi di controllo). INFORMAZIONI GENERALI Documentazione necessaria per l'ingresso nel Paese Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel paese. Per le eventuali modifiche a tale norma, informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del paese presente in Italia. Visto d’ingresso: non necessario per turismo fino a 90 giorni di permanenza nel paese (il periodo di soggiorno per turismo può essere esteso fino a un massimo di 180 giorni presso l’Istituto Nazionale di Immigrazione). Terminato il suddetto periodo occorre uscire dal paese. Per maggiori informazioni consultare il sito web www.inm.gob.mx. Per ottenere i permessi FM2/FM3 (di residenza permanente in Messico) occorre presentare richiesta presso il paese di origine dell’interessato (nel caso di cittadini italiani, presso la Sezione Consolare dell’Ambasciata del Messico a Roma), non potendo cambiare lo status di permanenza in Messico - salvo casi specifici direttamente in loco (come previsto dall’art. 53 della Ley de Migracion messicana del 2011). All’arrivo nel paese il turista deve compilare un formulario (forma migratoria FMT) disponibile presso le autorità locali, i principali aeroporti e le diverse compagnie aeree. Occorre, altresì, pagare una tassa aeroportuale, normalmente inclusa nel costo del biglietto aereo emesso in Italia, che è contraddistinta dalla sigla “UK”. In caso tale tassa non fosse stata inclusa nel biglietto, occorre pagarla nel momento in cui si lascia il paese. L’importo ammonta a 210 pesos (circa 15 Euro). Lo smarrimento del formulario (FMT) non prevede il pagamento di una multa se sul biglietto aereo è presente la sigla UK. In caso contrario, è previsto il pagamento di 412 pesos (circa 30 Euro). L’eventuale estensione di validità del “FMT” prevede un costo di 210 pesos (circa 15 Euro). Il visto è obbligatorio per coloro che si recano nel paese per motivi diversi da turismo (studio, affari ecc.) e va richiesto presso le Rappresentanze Diplomatico-Consolari del Messico in Italia (Roma e Milano). 31 Vaccinazioni obbligatorie: nessuna. Formalità valutarie e doganali: è consentito introdurre beni per un valore equivalente a 300 US$ a persona. Per i beni il cui valore è compreso tra 300 e 1.300 US$, è previsto il pagamento di un’ulteriore tassa, pagabile in aeroporto, in funzione del paese di provenienza. Beni di valore superiore a 1.300 US$ a persona, saranno trattenuti in deposito presso la dogana. In questo caso, sarà necessario l’intervento di un Agente doganale per avviare la relativa pratica di importazione. Non esiste invece, alcuna restrizione per l’introduzione di somme di denaro fino a 10.000 US$. Somme superiori a 10.000 US$ devono essere dichiarate nell’apposito formulario relativo all’importazione di valuta (da compilare al momento dell’ingresso nel paese). Sicurezza Il fenomeno della delinquenza organizzata è in aumento in tutto il paese e, anche a causa dei frequenti scontri tra bande rivali e tra queste e le forze dell’ordine, si registrano situazioni di violenza e insicurezza, in particolare nei seguenti stati: Chihuahua (Ciudad Juarez), Sinaloa, Guerrero (città di Acapulco), Durango, Baja California (città di Tijuana), Oaxaca, Mexico, Sonora, Michoacan, Nuevo Leon (città di Monterrey), Tamaulipas e Coahuila e San Luis Potosi’. Nella capitale, furti e rapine sono frequenti in tutti luoghi affollati della città (terminal di autobus, metropolitane, stazioni e mercati). Nei pressi dei locali del centro storico agiscono spesso bande organizzate che operano sequestri e rapine a mano armata anche a bordo di taxi. Non è consigliato circolare a piedi nelle ore notturne e nelle poco affollate e indossare gioielli e beni di lusso. Inoltre, nel “Distrito Federal” a Città del Messico, si consiglia di utilizzare esclusivamente taxi su prenotazione dell’albergo o del ristorante. Negli ultimi anni si è registrata una recrudescenza del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, non solo nella capitale ma anche negli stati sopra citati. E’ rischiosa la circolazione stradale all’interno di tali aree, in particolare nelle ore notturne. Enrique Pena Nieto, nuovo presidente del Messico che succede a Felipe Calderon, ha confermato (nonostante alcune modifiche rispetto alle strategie della precedente gestione) l’intenzione di perpetuare una severa lotta ai narcos. Esercito e marina saranno ancora impegnati nella lotta alle organizzazioni criminali. Nel 2006 Calderon dispiegò 45 mila soldati in questa battaglia, per quella che fu denominata “La guerra senza quartiere”. Il Messico ha pagato un prezzo molto elevato per questi eventi: le violenze sono aumentate e i sicari hanno trovato un terreno ancora più fertile: circa 60 mila i morti secondo le stime ufficiali, il doppio per quelle ufficiose. La tregua sembra ancora lontana, le strategie annunciate dal nuovo governo per dare al paese la sicurezza che merita saranno differenti, ma le truppe continueranno a presidiare le strade. 32 RIFERIMENTI In Messico: Ambasciata d'Italia Città del Messico Av. de las Palmas, 1994 Lomas de Chapultepec 11000 Messico, D.F. Tel: +52 55 5596 3655 Fax: +52 55 5596 7710, 5596 2472 [email protected] Istituto Italiano per il Commercio Estero Sezione per la promozione degli scambi dell'Ambasciata d'Italia Direttore Salvatore Parano Campos Elíseos 345, 7º piano Edificio Omega, Col. Polanco, 11560 México, D.F. Tel: (55) 5280 8425/ 5281 3928/ 5281 3943 Fax: (55) 5280 2324 [email protected] Camera di commercio italiana in Messico Av. Presidente Mazarik No. 490 oficina 801 Col. Polanco C.P. 11550 México, D.F. Tel: (01-55) 5282 2500 www.camaraitaliana.com.mx Sociedad DANTE ALIGHIERI Marsella No. 39, Col. Juárez (entre Nápoles y Dinamarca). Tel: 5525-7870 - 5511-2953 www.dantealighieri.com.mx Istituto Italiano di Cultura Av. Francisco Sosa n.77 Col. Coyoacan 04000 Messico D.F. Tel: (0052) 55 5554 0044/0053 Sito Web: www.iic.org.mx [email protected] Direzione: [email protected] Segreteria: [email protected] [email protected] SE - Ministero dell’economia Alfonso Reyes N° 30. Entrada principal por Michoacán. Colonia Hipódromo Condesa. Delegación Cuauhtémoc, C.P. 06140, México, Distrito Federal. Tel: (55) 5729-9100 | 01(800) 08 [32-666] www.economia.gob.mx 33 SHCP - Ministero del tesoro Palacio Nacional, Plaza de la Constitución S/N Distrito Federal Per informazioni su tassazioni in vigore: [email protected] tel 01 800 46 36 728 Per informazioni su dazi doganali 01 55 58 02 15 63 oppure 01 800 22 38 262 www.shcp.gob.mx SRE - Ministero degli esteri Plaza Juárez #20, Col. Centro, Del. Cuauhtémoc. Distrito Federal CP. 06010, Tel: (55) 3686 - 5100 www.sre.gob.mx BANCOMEXT Istituto per la promozione delle esportazioni Periferico sur 4333, Col. Jardines de la Montana, 14210 Mexico, D.F. Tel: (55) 5449 9000 www.bancomext.com CANACINTRA Associazione nazionale dell’industria manifatturiera Av. San Antonio 256, Col. Ampl. Napoles, 03849, Mexico D.F. Tel: (55) 5482 3000 Fax : (55) 5482 3026 www.canacintra.org.mx CAINTRA Associazione dell’industria manifatturiera dello stato di Nuevo Leon Av. Fundidora 501-95 A, 64010 Monterrey, N.L. Tel: 81-83690249 Fax 81-83690210 www.caintra.com CONCANACO Confederazione delle Camere di commercio Av. Balderas 144, Col. Centro, 06079 México, D.F. Tel: (55) 5722 9300 www.concanacored.com SEDECO Segreteria de Desarrollo Economico Robert Bosch esq. con 1° de Mayo, Col Zona Industrial Toluca, C.P 50200, Mexico Tel (722) 275 81 00 www.edomexico.gob.mx/sedeco COCYTECH Consejo de Ciencia e Tecnologia Calzada Cerro Hueco No. 3000,Col Cerro Hueco Tuxtla Gutiérrez, Chiapas www.cocytech.gob.mx 34 CIIMMATH Centro de Innovacion Italo Mexicano en Manufactura de Alta Tecnologia Hidalgo Nave F-5, Complejo Industrial Ciudad Sahagún, Tepeapulco, Hidalgo, México. Tel: 01(791) 91 33 094 www.ciimmath.org.mx ICATHI Istituto de Capitacion para el Trabajo del Hestado de Hidalgo Circuito Ex hacienda la Concepción, Lote 17, Edificio "C" San Juan Tilcuautla, C.P. 42060, Mpio. de San Agustín Tlaxiaca, Hgo. Tel: 01 (771) 71.740.50 al 55 www.icathi.edu.mx Banca di Roma Montes Urales 723 PH 2 Col. Lomas de Chatapultepec, 11000 Mexico, D.F. Tel: (55) 5282 4608 Fax: (55) 5202 0793 Istituto bancario IMI San Paolo Andrei Bello 10, 16° piano, Col. Polanco, 11560 Mexico, D.F. Tel: (52) 55 5281 4768 Fax: (55) 5554 4727 In Italia: Ambasciata del Messico in Italia via Spallanzani 16, 00161 Roma Tel: 06 4416 061 Fax: 06 4429 2703 [email protected] Consolato Generale del Messico a Milano Via dei Cappuccini 4, 20122 Milano Tel: 02790541 Fax: 0276021949 www.mexico.it Riviste specializzate: MANUFACTURA Grupo Editorial Expansion Av. Constituyentes no. 956 Col. Lomas Altas 11950 Mexico D.F. MEX Tel. 0055 91774100 [email protected] www.manufactura.mx 35 36 ESPOSIZIONI Per informazioni: Direzione Fiere, 0226 255 285, [email protected] 37 LE MOSTRE Denominazione Città / Quartiere Organizzatore Sponsor Data Qualifica Frequenza Canone di partecipazione Prodotti ammessi Fiere in concomitanza Dati statistici Sito Fiera Denominazione Città / Quartiere Organizzatore Sponsor Data Qualifica Frequenza Canone di partecipazione Prodotti ammessi Fiere in concomitanza Dati statistici Sito Fiera Denominazione Città / Quartiere Organizzatore Sponsor Data Qualifica Frequenza AWS WELDMEX Monterrey / CINTERMEX Centro Internacional de Negocios AWS (American Welding Society) FMA (Fabricators & Manufacturers Association) / SME (Society of Manufacturing Engineers) / PMA (Precision Metalforming Association) 6/8 Maggio 2014 Internazionale Annuale Edizione 2014: US$ 37/piede quadrato (minimo 100 piedi quadrati – area e allestimento base) Brazing, Bending/Folding, Resistance Welding, Controls, Safety Equipment, Finishing, Saws, Shears, Testing Equipment, Laser Welding, Industrial Gases, Metalworking Equipment, Welding Consumables, Welding Equipment, Power Sources, Presses, Stamping, Soldering FABTECH Mexico / METALFORM MEXICO Edizione 2013 (dati con FABTECH Mexico e METALFORM): 7.190 mq netti; 384 espositori; 9.396 visitatori. www.awsweldmex.com EXPO MANUFACTURA – International Metalworking / Manufacturing Exhibition featuring Machine Tools, Automation, Assembly Technology, Quality Manufacturing, CAD/CAM, Robotics Monterrey / CINTERMEX Centro Internacional de Negocios E.J. Krause de Mexico S.A. de C.V. AMT (The Association for Manufacturing Technology) / AMTDA (American Machine Tool Distributors’ Association) 4/6 Marzo 2014 – 1° edizione 1996 Internazionale Annuale Edizione 2014: US$ 370/mq (solo area – minimo 18 mq; US$ 3.870 (area e allestimento base per stand di 9 mq) Automation, CAD CAM, CNC, Quality control, Cutting, Laser cutting, Plasma cutting, Water jet cutting, Manufacturing, Milling, Laser, Machining, Clamping Tools, Preforming, Micro and Nano Technologies, Micromachining, Cloud computing, Connectivity, Additive Processes PLASTIMAGEN NORTE Edizione 2013: 4.282 mq netti, 10.000 mq lordi; 237 espositori; 8.793 visitatori. www.expomanufactura.com.mx FABTECH MEXICO – International Metalworking and Fabrication Exhibition Monterrey / CINTERMEX Centro Internacional de Negocios FMA (Fabricators & Manufacturers Association) / SME (Society of Manufacturing Engineers) AWS (American Welding Society) / PMA (Precision Metalforming Association) 6/8 Maggio 2014 Internazionale Annuale 38 Canone di partecipazione Prodotti ammessi Fiere in concomitanza Dati statistici Sito Fiera Denominazione Città / Quartiere Organizzatore Sponsor Data Qualifica Frequenza Canone di partecipazione Prodotti ammessi Fiere in concomitanza Dati statistici Sito Fiera Denominazione Città / Quartiere Organizzatore Data Qualifica Frequenza Canone di partecipazione Prodotti ammessi Dati statistici Sito Fiera Edizione 2014: US$ 36/piede quadrato (minimo 100 piedi quadrati) – area e allestimento base) Coil processing, Plate and Structural Fabricating, Punching, Shears, Laser and Plasma Cutting, Press brakes, Roll forming, Robotics, Tube and Pipe Equipment, Saws and Cut-off Machines, Tooling AWS WELDMEX / METALFORM MEXICO Edizione 2013 (dati con AWS Weldmex e METALFORM): 7.190 mq netti; 384 espositori; 9.396 visitatori. www.fabtechmexico.com METALFORM MEXICO Monterrey / CINTERMEX Centro Internacional de Negocios PMA (Precision Metalforming Association) FMA (Fabricators & Manufacturers Association) / SME (Society of Manufacturing Engineers) / AWS (American Welding Society) 6/8 Maggio 2014 Internazionale Annuale Edizione 2014: US$ 3.600 per stand di 9 mq (area e allestimento base); US$ 3.300 per stand di 9 mq (solo area – minimo 18 mq) Brazing, Bending/Folding, Resistance Welding, Controls, Safety Equipment, Finishing, Saws, Shears, Testing Equipment, Laser Welding, Industrial Gases, Metalworking Equipment, Welding Consumables, Welding Equipment, Power Sources, Presses, Stamping, Soldering FABTECH Mexico / AWS Weldmex Edizione 2013 (dati con AWS Weldmex e FABTECH Mexico): 7.190 mq netti; 384 espositori; 9.396 visitatori. www.metalform.com/mexico TECMA - International Machine Tool Exhibition Mexico City / Expo Bancomer Santa Fé AMDM (Asociación Mexicana de Distribuidores de Maquinaria) Marzo 2015 – 1° edizione 2011 Internazionale Biennale Edizione 2013: USD 295/mq (solo area); US$ 340/mq (area e allestimento base – minimo 9 mq) Machine Tools, Metalworking, Cutting Tools, Metalworking Machinery, Moulds, Moulds, CAD/CAM, Measuring Systems, Testing Technology, Mechanical Handling, Replacement Parts, Cleaning Technology, Environment Protection, Software, Gears and Drives Technology Edizione 2013: 8.000 mq netti; 260 espositori; 8.905 visitatori. www.tecma.org.mx 39 GLI ORGANIZZATORI AMDM - Asociación Mexicana de Distribuidores de Maquinaria A.C. Francisco Petrarca No. 232, Col. Chapultepec Morales, Polanco, 11570, México, D.F. Tel: +52/55 5531 6976 Fax: +52/55 5531 6858 [email protected] www.amdm.org.mx AWS – American Welding Society 8669 Doral Boulevard, Suite 130, Doral, FL 33166 - USA Tel: 001/305-443-9353 Fax: 001/305-442-7451 www.aws.org E.J. Krause de Mexico S.A. de C.V. Insurgentes Sur 664 - 40. Piso, Col del Valle, 03100 Mexico D.F. Tel: +52/ 55 10871650 Fax: +52/ 55 55238276 [email protected] www.ejkrause.com.mx FMA - Fabricators and Manufacturers Association, Intl. 833 Featherstone Road, Rockford, IL 61107 - USA Tel: 001/815-399-8700 Fax: 001/815-484-7701 [email protected] www.fmanet.org PMA – Precision Metalforming Associaton 6363 Oak Tree Blvd, Independence, OH 44131 550 - USA Tel. 001/ 216-901-8800 Fax 001/216-901-9190 [email protected] www.pma.org SME – SOCIETY OF MANUFACTURING ENGINEERS One SME Drive, Dearborn, MI 48121 - USA Tel: 001/ 313-425-3000 Fax: 001/313-425-3407 [email protected] www.sme.org 40 LEGISLAZIONE E NORME PER L’EXPORT Per informazioni, Direzione Tecnica, Bruno Maiocchi, 0226255.278, [email protected] 41 REGOLAMENTAZIONI RELATIVE A SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO La regolamentazione messicana relativa a sicurezza e salute sul lavoro fa riferimento al “Reglamento Federal de Seguridad, Higiene y Medio Ambiente de Trabajo” o RFSHMAT. Vedere indice del RFSHMAT. Il regolamento specifica parametri di formazione dei lavoratori e norme relative salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, inoltre fornisce la descrizione e il formato per il manuale sulla salute e la sicurezza sul lavoro. Questo regolamento è la base di riferimento per il programma messicano sulla salute e la sicurezza e per l’attività di audit svolta dall’agenzia federale responsabile per il lavoro: STPS (Secretaría del Trabajo y Previsión Social). Il regolamento definisce il quadro generale di riferimento per salute e sicurezza, mentre i requisiti tecnici sono stabiliti dalle norme NOM (Normas Oficiales Mexicanas). Le norme NOM entrano nel dettaglio di ognuna delle sezioni del regolamento, come il rumore, la prevenzione incendi, le vibrazioni, ecc. Le norme NOM sono paragonabili agli standard statunitensi OSHA. Pertanto, se si vogliono capire i criteri su cui sono impostati i programmi è importante riferirsi al regolamento ma per valutare la conformità degli impianti è necessario prendere in considerazione le norme NOM. Il regolamento è composto da circa 170 articoli che coprono tutti gli aspetti correlati a salute e sicurezza sul lavoro. Relativamente alle macchine si segnalano: ARTICOLO 35. I macchinari e le attrezzature devono essere conformi alle condizioni di salute e sicurezza stabilite nelle pertinenti norme. ARTICOLO 36. Tutte le parti in movimento di macchine e attrezzature e le protezioni, così come i recipienti in pressione e i generatori di vapore, devono essere esaminate e sottoposte a manutenzione preventiva e, se del caso, a manutenzione correttiva, secondo le specifiche di ogni macchina e attrezzatura. Per il funzionamento e la manutenzione delle parti in movimento di cui al paragrafo precedente, il datore di lavoro definisce il programma di sicurezza e salute, che renderà noto al personale operativo di tali macchine e attrezzature. Informazioni sulle regolamentazioni messicane sono reperibili al sito: www.stps.gob.mx/bp/index.html Le Gazzette Ufficiali messicane e i testi delle leggi e regolamenti sono consultabili ai siti: Leggi federali e codici: www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/index.htm Regolamentazioni federali: www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/regla.htm Le versioni in inglese dei testi delle regolamentazioni messicane sono disponibili al sito: www.mexicanlaws.com/ Norme NOM In Messico esistono molte norme tecniche di natura obbligatoria; queste norme, denominate NOM (Normas Oficiales Mexicanas), sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale messicana e hanno valore di legge. Attualmente esistono diverse centinaia di norme NOM; nell’allegato I è riportato un elenco di alcune norme NOM che coprono aspetti di sicurezza e salute sul luogo di lavoro. Il catalogo delle norme NOM è consultabile al sito: www.siicex.gob.mx/portalSiicex/SICETECA/Acuerdos/NOMS/nomsx.htm Le versioni in inglese dei testi delle norme NOM messicane sono disponibili al sito: www.mexicanlaws.com/ Con riferimento alle norme di prodotto, la “Ley Federal sobre Metrología y Normalización” prevede che tutti i prodotti, processi, metodi, installazioni, servizi o attività devono essere conformi alle norme NOM. Quando non esistono norme NOM per il prodotto specifico le autorità competenti 42 possono richiedere, per i prodotti e/o servizi importati, l’evidenziazione della rispondenza alle norme applicate (internazionali, nazionali o del fabbricante). La Suprema Corte di Giustizia del Messico (Suprema Corte de Justicia de la Nación) ha dichiarato che i trattati internazionali sono vincolanti per l'intero stato Messicano e, pertanto, le norme internazionali (ISO-IEC) devono essere considerate come base per tutti i regolamenti tecnici. L’ente competente per la pubblicazione delle norme tecniche in Messico è la DGN (Direccion General de Normas): www.economia-noms.gob.mx/noms/inicio.do Le norme relative alla sicurezza e salute sul lavoro sono responsabilità della STPS (Secretaria del Trabajo y Prevision Social): www.stps.gob.mx/ Certificazione dei prodotti Per vari prodotti che ricadono sotto il campo di applicazione delle norme NOM è richiesta una certificazione obbligatoria. Un elenco di tali prodotti è stato riportato all’interno di: “acuerdo que identifica las fracciones arancelarias de las tarifas de la ley del impuesto general de importacion y de la ley del impuesto general de exportacion, en las cuales se clasifican las mercancias sujetas al cumplimiento de las normas oficiales mexicanas en el punto de su entrada al pais, y en el de su salida”. Il testo del predetto regolamento è reperibile al sito: www.economia.gob.mx/files/marco_normativo/A62_b.pdf L’ elenco dei prodotti è anche consultabile al sito: www.aduanas-mexico.com.mx/claa/ctar/leyes/anexo241.html#num8. Per quanto concerne i certificati tecnici per componenti elettrici, elettronici, ecc., in Messico, sono generalmente accettati sia quelli europei che quelli statunitensi, al momento non esistono restrizioni evidenti. In merito alle macchine utensili di nuova costruzione, non risulta che siano soggette a certificazione obbligatoria; è comunque consigliabile mantenersi costantemente aggiornati. In Messico la certificazione si realizza sul prodotto finito, in altre parole si analizza il prodotto nel suo insieme e non per singolo componente. I componenti non richiedono certificazioni individuali, pertanto possono essere verificati e certificati secondo le norme europee e internazionali. In Messico esistono 3 enti che regolano l’istallazione e l’attivazione delle macchine ad uso industriale: SENER (Secreterìa de Energia), verifica l’istallazione elettrica dell’impianto o della fabbrica. STPS (Secreterìa de Trabajo y Previsiòn Social), realizza verifiche all’istallazione della macchina per comprovare la sicurezza per l’operatore. SERMARNAT (Secretarìa del medio ambiente y recursos naturales), verifica, nel caso di emissioni contaminanti della macchina, che queste rispettino i limiti di tolleranza consentiti. In tutti i casi si tratta di responsabilità del compratore e non del fornitore della macchina. Relativamente alle tensioni di alimentazione elettrica, quelle previste dalla normativa e applicate alle macchine utensili sono: In accordo alla Norma IEC 38-Standard Voltage corrispondente al sistema messicano attuale. Le attività di certificazione sono regolamentate dalla “Ley Federal sobre Metrología y Normalización” (www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/pdf/130.pdf) e vengono condotte dagli organismi accreditati e approvati, in base alla suddetta legge; un elenco di tali organismi è reperibile al link: www.economia.gob.mx/comunidad-negocios/competitividadnormatividad/normalizacion/nacional/evaluacion-de-conformidad/programa-nacional-denormalizacion-y-suplemento 43 Efficienza energetica dei motori Nello stato messicano è in via di applicazione una legislazione sull’efficienza energetica dei motori elettrici, simile a quella in vigore in altri paesi (Europa, Usa, Canada, ecc.) Le classi di rendimento applicabili dipendono dal tipo di motore (ad es. IE3 secondo le norme IEC 60034-30). Tutti i motori devono essere dotati di specifica targhetta relativa ai dati previsti dalle norme. Tutte le informazioni riportate sulla targhetta devono essere in spagnolo. I motori devono essere provati e approvati da laboratori accreditati e sono previste sanzioni per il mancato rispetto delle norme. Le norme messicane sull’efficienza dei motori sono: NOM-014-ENER-2004 “Energy efficiency for Motors of AC, single-phase, induction, squirrel cage, air-cooled with a rated power of 0,180 kW to 1,500 kW. Limits, Test Methods and Rating Plate.” NOM-016-ENER-2010 “Energy efficiency for Motors of AC, Three-phases, induction, squirrel cage, in Nominal Wattage from 0.746 kW to 373 kW. Limits, Test Methods and Rating Plate.” I testi delle norme vigenti in Messico sull’efficienza energetica sono consultabili al sito: www.conuee.gob.mx/wb/CONAE/CONA_1002_nom_publicadas_vigen Imballaggi in legno Nel 2005 la “Secretaria del Medio Ambiente y Recursos Naturale (SEMARNAT)” ha rivisto le regole per l’importazione degli imballaggi in legno per adottare le norme ISPM-15 approvate dall’ International Plant Protection Convention (IPPC) della FAO. Dal luglio 2006 è quindi richiesta la piena conformità alle regole per gli imballaggi in legno che entrano in Messico. La conformità deve essere evidenziata dall’uso di un marchio facilmente visibile. Per informazioni sulle regole per gli imballaggi in legno vedere sito: www.legnosughero.info Influenza delle normative USA e UE sul Messico e responsabilità prodotto In Messico vengono comunemente accettate sia macchine costruite in base alle leggi e norme USA, sia macchine fabbricate in conformità alle direttive e alle norme armonizzate europee; è comunque opportuno verificare preventivamente l’esistenza di eventuali esigenze particolari dell’acquirente. In merito ai controlli dell’Autorità Pubblica sulla sicurezza dei prodotti, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sugli aspetti ambientali, allo stato attuale vengono eseguiti solo saltuariamente, le eventuali contestazioni spesso si risolvono con accordi fra le parti. Relativamente alla responsabilità per danno da prodotto difettoso: le leggi in materia sono simili a quelle USA, ma la loro applicazione risulta meno diffusa e rigida rispetto al Nord America. Allegato I – elenco di alcune norme NOM che coprono aspetti di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro Codice della norma Data Descrizione NOM-001-STPS2008 24/11/2008 Edificios, locales, instalaciones y áreas de los centros de trabajo - condiciones de seguridad. Consultabile al sito: www.stps.gob.mx NOM-002-STPS2010 09/12/2010 Condiciones de seguridad - prevención, protección y contra incendios en los centros de trabajo. Consultabile al sito: www.stps.gob.mx Sistemas de protección y dispositivos de seguridad en la maquinaria y equipo que se utilice en los centros de NOM-004-STPS- 31/05/1999 trabajo. 1999 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx NOM-005-STPS02/02/99 Relativa a las condiciones de seguridad e higiene en los 44 1998 centros de trabajo para el manejo, transporte y almacenamiento de sustancias químicas peligrosas. Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Manejo y almacenamiento de materiales - condiciones y NOM-006-STPS09/03/2001 procedimientos de seguridad. 2000 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Actividades agrícolas-Instalaciones, maquinaria, equipo y NOM-007-STPS09/03/2001 herramientas-Condiciones de seguridad. 2000 NOM-009-STPSCondiciones de seguridad para realizar trabajos en altura. 6/05/2011 2011 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Condiciones de seguridad e higiene en los centros de trabajo donde se manejen, transporten, procesen o almacenen NOM-010-STPS13/03/2000 sustancias químicas capaces de generar contaminación en el 1999 medio ambiente laboral. Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Condiciones de seguridad e higiene en los centros de NOM-011-STPS17/04/2002 trabajo donde se genere ruido. 2001 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Relativa a las condiciones de seguridad e higiene en los NOM-013-STPScentros de trabajo donde se generen radiaciones 06/12/1993 electromagnéticas no ionizantes. Consultabile al sito: 1993 www.stps.gob.mx. Equipo de protección personal-Selección, uso y manejo en los NOM-017-STPS09/12/2008 centros de trabajo. 2008 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Sistema para la identificación y comunicación de peligros y NOM-018-STPSriesgos por sustancias químicas peligrosas en los centros de 27/10/2000 2000 trabajo. Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Recipientes sujetos a presión, recipientes criogénicos y NOM-020-STPSgeneradores de vapor o calderas - Funcionamiento 27/12/2011 Condiciones de Seguridad. 2011 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx Electricidad estática en los centros de trabajo-Condiciones de NOM-022-STPS7/11/2008 seguridad. 2008 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Vibraciones-Condiciones de seguridad e higiene en los NOM-024-STPS11/01/2002 centros de trabajo. 2001 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Condiciones de iluminación en los centros de trabajo. NOM-025-STPS20/12/2008 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. 2008 Colores y señales de seguridad e higiene, e NOM-026-STPSidentificación de riesgos por fluidos conducidos en 25/11/2008 2008 tuberias. Consultabile al sito: www.stps.gob.mx Actividades de Soldadura y corte-Condiciones de NOM-027-STPS07/11/2008 seguridad e higiene. 2008 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx 45 Mantenimiento de las instalaciones eléctricas en los NOM-029-STPS29/12/2011 centros de trabajo - condiciones de seguridad. 2011 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. Servicios preventivos de seguridad y salud en el NOM-030-STPS22/10/2009 trabajo-funciones y actividades. 2009 Consultabile al sito: www.stps.gob.mx. NOM-001-SCFI1993 13/10/1993 Aparatos electrónicos de uso doméstico alimentados por diferentes fuentes de energía eléctrica-Requisitos de seguridad y métodos de prueba para la aprobación de tipo. NOM-003-SCFI2000 10/01/2001 Productos eléctricos-Especificaciones de seguridad (per elettrodomestici) NOM-016-SCFI1993 14/10/1993 Aparatos electrónicos de uso en oficina y alimentados por diferentes fuentes de energía eléctrica - Requisitos de seguridad y métodos de prueba. (Se ratifica por cinco años según resolución publicada en el D. O. F. el 29/06/2005) NOM-019-SCFI1998 11/12/1998 Seguridad de equipo de procesamiento de datos.(cancela a la NOM-019-SCFI-1994) (Se ratifica por cinco años según resolución publicada en el D. O. F. el 29/06/2005) NOM-063-SCFI2001 22/02/2002 Productos eléctricos-Conductores-Requisitos de seguridad. NOM-153/1-SCFI2003 30/05/2003 Guillotinas o cizallas manuales-Requisitos técnicos de seguridad y métodos de prueba. 19/04/2005 Eficiencia energética de motores eléctricos de corriente alterna, monofásicos, de inducción, tipo jaula de ardilla, enfria dos con aire, en potencia nominal de 0,180 kW a 1,500 kW. Límites, método de prueba y marcado. 19/04/2005 Eficiencia energética de motores de corriente alterna, trifásicos, de inducción, tipo jaula de ardilla, en potencia nominal de 0,746 a 373 kW. Límites, método de prueba y marcado. NOM-014-ENER2004 NOM-016-ENER2010 46 ASPETTI DOGANALI A cura di Easyfrontier (www.easyfrontier.it) Premessa La presente sezione della guida illustra i principali aspetti che le aziende dovrebbero considerare prima di effettuare esportazioni verso il Messico (Estados Unidos Mexicanos, Stati Uniti Messicani). Il Messico è membro molto attivo nell’Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD) e ha concluso con l’Unione europea un accordo di partenariato economico, coordinamento politico e cooperazione (accordo globale), in vigore dal 1° ottobre 2000. Ciò ha prodotto notevoli effetti in termini di vantaggi e opportunità che si presentano agli operatori, sia dal punto di vista del contesto doganale in cui si opera, sia dal punto di vista daziario: la presente sezione della guida si concentrerà su tali aspetti. Saranno inoltre illustrati i documenti necessari per esportare ed importare dal Messico, indicando, ove presenti, analogie con la documentazione prevista a livello comunitario. A seguire, particolare attenzione verrà posta sulle autorizzazioni per le esportazioni di beni dual use introdotte con il Regolamento (UE) n. 1232/2011 e su alcune particolari certificazioni di conformità. Infine, si farà cenno al sistema di certificazione degli operatori vigente in Messico (Nuevo Esquema de Empresas Certificadas – NEEC), programma analogo alla certificazione AEO in vigore nell’Unione europea ed in linea con gli indirizzi dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane in materia di AEO. Definizione dei beni strumentali: macchine utensili e prodotti ausilari La meccanica strumentale è un settore che comprende diversi elementi: impianti, macchinari e componenti, tutti accomunati dall’essere destinati alla produzione industriale ovvero dall’essere inseriti in processi produttivi industriali. Quando si parla di meccanica strumentale, dunque, ci si riferisce in primis alle macchine utensili, ma anche a quelle impiegate in altre industrie manifatturiere: industria ceramica, grafica e cartaria, tessile, per materie plastiche e gomma, per calzature, pelletteria e conceria, per il vetro, per il confezionamento e l’imballaggio, per la lavorazione del legno, per la lavorazione delle pietre naturali, robot e automazione. Il settore della meccanica strumentale italiana occupa un ruolo di grande rilievo nel contesto europeo e l’Italia è seconda solo alla Germania. La posizione del Messico nelle organizzazioni internazionali di natura commerciale: l’appartenenza a WTO e WCO Il Messico è membro della WTO (World Trade Organization, in italiano OMC – Organizzazione Mondiale del Commercio) a partire dalla sua creazione nel 1° gennaio 1995 (prima ancora era membro del GATT, General Agreement on Tariffs and Trade – Accordo Generale sulle Tariffe ed il Commercio, dal 24 agosto 1986), della WCO (World Customs Organization, in italiano OMD – Organizzazione Mondiale delle Dogane) dall’8 febbraio 1988 ed ha una rappresentanza permanente presso la sede WCO a Bruxelles. Inoltre, è un partecipante attivo in altri organismi multilaterali, regionali e nei forum, quali l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Organisation for Economic Cooperation and Development – OECD), di cui è membro dal 1994, il Meccanismo di Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica (Asia-Pacific Economic Cooperation – APEC), di cui è membro dal 1993, è fra i Paesi fondatori dell’Asociación Latinoamericana de Integration (ALADI) e, nel 2004, è stato ammesso in qualità di osservatore in ambito Mercosur (Mercato Comune del Sud). Clausola “MFN” Dall’appartenenza del Messico alla WTO deriva una prima importante conseguenza per gli operatori: l’applicazione della cosiddetta clausola “MFN” – Most Favoured Nation – o “clausola della nazione più favorita”, che riguarda l’estensione a tutti i Membri della WTO delle riduzioni tariffarie 47 accordate a un altro Membro o a uno stato terzo, salvo quanto verrà evidenziato più oltre in materia di accordi di origine preferenziale. Classificazione doganale delle merci (SA/HS) Anche dall’appartenenza del Messico alla WCO deriva un’importante conseguenza: il Messico adotta la “HS Convention” – Convenzione Internazionale sul Sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci, siglata a Bruxelles il 14 giugno 1983 e condivisa a livello mondiale da tutti gli stati appartenenti alla WCO. Il sistema tariffario messicano, dunque, è basato sulla nomenclatura del Consiglio di Cooperazione Doganale di Bruxelles e utilizza il sistema di designazione e codificazione delle merci denominato Sistema Armonizzato (SA/HS), che divide i prodotti in 21 macrosettori a loro volta suddivisi in 99 capitoli: le prime sei cifre della classificazione tariffaria (clasificación arancelaria) individuano la sottovoce doganale (subpartida) e sono comuni a tutti i paesi che aderiscono al Sistema Armonizzato. Il SA/HS condiziona dunque la corretta classifica doganale per l’applicazione effettiva del dazio più corretto e dei regimi preferenziali: è la regolamentazione messicana a stabilire con quale voce doganale il prodotto andrà importato, identificando la “Fracciones Arancelarias de la Tarifa”, ma se la classifica è corretta in partenza, gli operatori possono essere in grado di predisporre una programmazione commerciale corretta. Gli accordi di origine preferenziale Negli ultimi decenni il Messico ha adottato una politica di crescente liberalizzazione degli scambi e di pieno inserimento nell’economia globale. La politica di negoziazione commerciale del governo messicano si basa su alcuni punti strategici: ottimizzazione dell’esistente rete di accordi commerciali, convergenza dei trattati, rafforzamento del sistema multilaterale del commercio, negoziazione di nuovi accordi e diversificazione degli interessi commerciali del Messico. Il Messico è legato da 12 accordi commerciali di libero scambio (FTA – Free Trade Agreements) con 44 Paesi, ha in essere 28 accordi di reciproca promozione e protezione degli investimenti (RIPPAs – Reciprocal Investment Promotion and Protection Agreements) e 9 accordi commerciali (Economic Complementation and Partial Scope Agreements) nel quadro dell’ALADI. Il Messico vanta accordi preferenziali con le principali economie mondiali, in particolare con gli USA (1994, NAFTA), con l’UE (2000, TLCUEM) e con il Giappone (2005, EPA). Il NAFTA – North America Free Trade Agreement L’accordo più significativo è il North America Free Trade Agreement (NAFTA), che lega il Messico agli Stati Uniti e al Canada. Il Messico è il terzo partner commerciale degli Stati Uniti dopo Canada e Cina, il terzo fornitore dopo Canada e Cina e il secondo mercato di sbocco dopo il Canada. Tale accordo ha consentito al Messico di accrescere enormemente il proprio commercio, di diversificare le esportazioni e di attrarre considerevoli flussi di investimenti esteri. Inoltre, le Amministrazioni federali e statali sono state incentivate ad adottare regole e procedure che hanno creato un ambiente economico più favorevole agli investimenti. Il TLCUEM – Tratado de Libre Comercio UE-Mexico Il 1° ottobre 2000 è entrato in vigore l’accordo di partenariato economico, di coordinamento politico e di cooperazione tra la Comunità e i suoi stati membri, da una parte, e il Messico dall’altra (EU-Mexico Economic Partnership, Political Coordination and Cooperation Agreement), di cui costituisce parte integrante la zona di libero scambio (ZLC) stabilita dal Tratado de Libre Comercio UE-Mexico (TLCUEM) fra le due parti, che ha contribuito a rafforzare i loro legami economici, consentendo una crescita dell’interscambio bilaterale tra UE e Messico. Fra gli obiettivi dell’accordo, di fondamentale importanza quello della liberalizzazione bilaterale e preferenziale, progressiva e reciproca dello scambio di merci: le norme in materia di origine preferenziale sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’accordo di libero scambio e permettono alle esportazioni provenienti dall’UE di entrare in Messico beneficiando di condizioni tariffarie preferenziali e viceversa. A partire dal 1° luglio 2000, data di entrata in vigore della 48 Decisione n. 2/2000 del Consiglio Congiunto CE-Messico sugli scambi di merci (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea - già “delle Comunità europee” - n. L 157 del 30/06/2000, nonché per quanto riguarda tutti gli Allegati, n. L 245 29/09/2000), ha preso avvio la progressiva abolizione, da parte del Messico, dei dazi doganali all’importazione dei prodotti originari della comunità (secondo il calendario di smantellamento tariffario del Messico, che individuava date diverse per categorie di prodotti, onde arrivare all’eliminazione completa dei dazi per il 1° gennaio 2007, ad eccezione di un piccolo numero di merci considerate altamente sensibili) e, dall’altro lato, l’abolizione da parte dell’UE dei dazi doganali all’importazione dei prodotti originari del Messico (secondo il calendario di smantellamento tariffario della comunità, che prevedeva di arrivare all’eliminazione completa dei dazi già per il 1° gennaio 2003). Secondo i dati della Commissione europea, in termini di valore commerciale il Messico occupa la 26a posizione tra i partner commerciali dell’UE e la 16a tra i partner nelle esportazioni. I principali paesi UE destinatari delle esportazioni messicane sono Germania, Spagna e Olanda. I maggiori paesi UE esportatori verso il Messico sono Germania, Italia, Olanda e Spagna. In base all’Allegato III della Decisione 1/2000, condizioni per l’applicazione delle agevolazioni daziarie sono: - lo status di “originarie” (dell’UE o del Messico) delle merci oggetto di scambio, status che sussiste se le stesse sono o “interamente prodotte” (è il caso di tutti prodotti generati sul suolo e nel mare del paese, nonché tutti quelli allevati e da essi derivati o, se parzialmente composte da componenti di origine terza, queste siano “sufficientemente lavorate o trasformate” ovvero la lavorazione abbia determinato un cambio di voce doganale e/o la loro presenza non superi una determinata percentuale del prezzo franco fabbrica; - la presenza di prove di tale origine preferenziale all’atto dell’importazione sulla base delle quali possano essere concretamente calcolate le preferenze daziarie: il certificato di circolazione EUR.1 che deve essere rilasciato all’atto dell’esportazione su richiesta di parte dall’amministrazione doganale dello stato esportatore o, in alternativa, una dichiarazione su fattura apposta dall’esportatore per valori inferiori ai 6.000 € o, se superiori, dal solo “esportatore autorizzato” (art. 21 dell’Allegato III). Un operatore economico che abbia frequenti e regolari esportazioni in Messico può richiedere alla dogana comunitaria (italiana per gli operatori aventi in Italia la sede ove p tenuta la contabilità principale) il rilascio dell’autorizzato allo status di “esportatore autorizzato”. Tale qualifica presuppone una verifica da parte dell’autorità doganale delle condizioni di rilascio ovvero: la predetta regolarità di esportazioni nonché l’esistenza di un efficace sistema di tracciabilità della merce idoneo a ricostruire, e dimostrare, il processo di determinazione dell’origine della stessa. L’EPA – Economic Partnership con il Giappone o Acuerdo para el Fortalecimiento de la Asociación Económica entre los Estados Unidos Mexicanos y el Japón (AAEJ) Il Messico ha stipulato un accordo con il Giappone nel 2005, denominato Mexico – Japan Agreement for the Strengthening of the Economic Partnership (EPA), ed è il 1° partner del Giappone tra i paesi dell’America Latina. Anche in tale caso, l’obiettivo principale dell’accordo è quello di liberalizzare ed agevolare gli scambi di beni e servizi fra le parti e di aumentare le opportunità di investimento, stabilendo nel contempo un quadro per migliorare la cooperazione bilaterale. Lista completa degli accordi di libero scambio stipulati dal Messico Informazioni sugli accordi di libero scambio conclusi dal Messico sono reperibili agli indirizzi: www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2008/normatividad/143_10445.html www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2011/descargas/AcuerdosyTratados.pdf www.economia.gob.mx/trade-and-investment/foreign-trade/international-trade-negotiations 49 AMMINISTRAZIONE DOGANALE MESSICANA Struttura L’amministrazione generale delle dogane del Messico (Administración General de Aduanas) è un’agenzia del governo federale sotto il servizio di amministrazione tributaria (Servicio de Administración Tributaria – SAT) ed è l’autorità competente per applicare le legislazione che regola le dogane. La sua funzione principale è quella di supervisionare, monitorare e controllare l’entrata e l’uscita delle merci, garantendo il rispetto delle disposizioni in materia di commercio con l’estero. Tra le altre funzioni esercitate, è competente per determinare le imposte nel commercio estero e gli altri contributi secondo le disposizioni della legge delle imposte generali di importazione ed esportazione (Ley de los Impuestos Generales de Importaciòn y Exportaciòn) e delle altre leggi, così come il valore della merce in dogana sulla base della legge doganale messicana (Ley Aduanera) e per stabilire la natura, lo stato, l’origine e le altre caratteristiche della merce, determinando la sua classificazione doganale. L’amministrazione generale delle dogane conta unità amministrative centrali (Operación Aduanera, Normatividad Aduanera, Investigación Aduanera, Asuntos Aduaneros Internacionales, Planeación y Coordinación Estratégica Aduanera, Equipamiento e Infraestructura Aduanera) e sedi doganali territoriali. Trasparenza e Accountability Il Messico rappresenta un partner dell’unione europea particolarmente significativo. Ha rappresentanti stabili sia presso la WTO che presso la WCO a Bruxelles, il ché assicura una costante compliance con la normativa dell’UE e con gli orientamenti della WCO. Nell’ottobre del 2008 l’UE ha attribuito al Messico lo status di partner strategico. La vision dichiarata dell’autorità doganale messicana è quella di operare con livelli di efficienza, trasparenza e controllo comparabili a quelli delle migliori amministrazioni doganali al mondo e di essere riconosciuta per la professionalità e l’integrità del suo personale. L’Organizzazione Mondiale delle Dogane raccomanda lo strumento integrato CATT (Customs Assessment Trade Toolkit – http://www.customscatt.org/) per misurare, attraverso la raccolta di dati e informazioni e la loro analisi tramite specifici indicatori, la performance doganale nei diversi paesi e nel tempo, valutando in modo oggettivo i punti di forza e di debolezza di ogni amministrazione doganale e comparandoli con le good practice. L’autorità doganale messicana aderisce a tale strumento, al quale ha fornito importantissime informazioni nel corso degli ultimi anni, in particolare in tema di formazione del personale, misurazione delle performance e adeguamento delle strutture logistiche. TRATTAMENTO DOGANALE DELLE MERCI Dazi doganali Dalla liberalizzazione economica ad oggi, le tariffe doganali hanno subito una graduale riduzione delle aliquote. La costituzione federale del Messico attribuisce al governo federale le imposte sul reddito e sul valore aggiunto, nonché quelle collegate al commercio internazionale. Dal luglio 1997 il Servizio di Amministrazione Tributaria (SAT) gestisce le tasse federali e quelle doganali. Il sistema armonizzato condiziona la corretta classifica per l’applicazione del trattamento daziario delle merci, che è ripartito tra dazi per le merci a trattamento preferenziale e dazi rivolti a tutte le altre merci che non godono del trattamento preferenziale (clausola MFN). Si ricorda che le prime sei cifre della classifica sono comuni (si veda il precedente paragrafo relativo alla classificazione doganale delle merci SA/HS), ma, per l’applicazione dei dazi e delle misure di politica industriale, ciascun paese adotta una nomenclatura combinata (NC) che identifica più specificatamente i prodotti da trattare in dogana; pertanto è perfettamente normale che a fronte dell’omogeneità delle prime sei cifre tra la classifica messicana e quella UE – entrambe vincolate al rispetto delle regole del SA/HS – vi siano quasi sempre differenze nelle ultime due cifre, che servono ad identificare specificamente le merci in vista di un loro trattamento 50 più specifico in ciascuno dei due paesi. Nella tabella sottostante sono riepilogati alcuni prodotti della meccanica per i quali, a partire dalla classifica (Nomenclatura Combinata) impiegata all’export in UE, è stata individuata la corrispondente NC impiegata all’import in Messico e il relativo dazio, che, grazie all’accordo preferenziale in vigore tra UE e Messico è pari allo 0%. Merce Macchine per la preparazione delle materie tessili Parti ed accessori di macchine della voce 8445 o delle loro macchine o apparecchi ausiliari Torni orizzontali a comando numerico NC UE 8445 8445 8445 8445 11 12 13 19 00 00 00 00 8448 31 00 Descrizione - Carde Pettinatrici Bachi a fusi Altre NC Mexico 8445 8445 8445 8445 11 12 13 19 01 01 01 01 Dazio UE Dazio MFN - Carding machines - Combing machines - Drawing or roving machines 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% Description - Guarniture per carde - Fusi e loro alette, anelli e cursori 8448 31 01 - Card clothing 0% 0% 8448 33 01 0% 0% 8448 39 00 - Altri 8448 39 99 - Spindles, spindle flyers, spinning rings and ring travelers - Other 0% 0% 8458 11 20 8458 11 41 - Centri di tornitura - Torni automatici mono mandrino - Torni automatici multi mandrino 8458 11 01 - Universal slide lathes of a distance between centres not exceeding 4.5 m and an abovebench diameter of rotation not exceeding 750 mm - Semi-automatic turret lathes - Other - Bench or upright type, belt- or gear-driven, of a drilling diameter not exceeding 38.10 mm - Other drilling machines - Circular saws and band saws - Hacksaws - Chucks or tool-holders - Work holders for use solely with machines for grinding metal articles - Dividing heads for use solely with machines for grinding metal articles Linear acting (cylinders): Air engines and motors for pneumatic pumps - Non return valves - Safety or relief valves 0% 15% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 15% 0% 0% 0% 15% 0% 0% 0% 0% 0% 15% 0% 0% 5% 0% - Parts 0% 0% 8448 33 00 8458 11 49 8458 11 02 8458 11 99 8459 21 01 Foratrici 8459 21 00 Foratrici a comando numerico Macchine per segare o troncare Parti ed accessori destinati alle macchine delle voci da 8456 a 8565 8461 50 11 8461 50 90 8466 10 20 8466 20 20 - Segatrici a sega circolare - Troncatrici - Portautensili - Portapezzi 8466 30 00 - Dispositivi divisori 8566 30 01 Attuatori 8412 31 00 8412 31 01 Valvole 8481 30 91 8481 40 10 8481 90 00 Motori pneumatici: a movimento rettilineo (cilindri) - Valvole di ritegno - Valvole di sicurezza - Parti 8459 21 99 8461 50 02 8461 50 03 8466 10 02 8466 20 01 8481 30 01 8481 40 01 8481 90 99 Come anticipato, fra l’UE e il Messico vige un accordo di libero scambio che consente trattamenti daziari preferenziali alle merci originarie dell’UE importate in Messico e viceversa. A titolo esemplificativo, per le macchine utensili, apparecchi e loro parti di ricambio ed accessori delle voci da 8456 a 8466 (dunque, con riferimento agli esempi riportati in tabella, nel caso di torni, foratrici, macchine per segare e parti ed accessori destinati..) la regola di origine preferenziale stabilita nell’accordo individua come lavorazione o trasformazione cui devono essere sottoposti i materiali non originari per acquisire il carattere di prodotto originario la “Produzione in cui il valore di tutti i materiali utilizzati non eccede il 40% del prezzo franco fabbrica del prodotto”. Naturalmente, nel caso di macchine utensili acquistate da un esportatore italiano in paesi extra UE e non lavorate a 51 sufficienza per ricevere il trattamento preferenziale ai sensi della suddetta regola, tali macchine potranno comunque essere esportate in Messico ma otterranno il trattamento daziario non preferenziale, ossia la % indicata nella colonna dazio MFN. Nel caso di foratrici (voce doganale 8459) non ci sarebbe differenza fra merce a trattamento preferenziale e merce che dove mantenere lo status di merce di origine non preferenziale (dazio UE e dazio MFN sono entrambi lo 0%), mentre invece nel caso di macchine per segare o troncare (voce doganale 8461) ci sarebbe differenza nel trattamento daziario applicabile. Effetti degli accordi di libero scambio stipulati dal Messico Gli accordi di libero scambio stipulati dal Messico con altri paesi hanno l’effetto di ridurre o abbattere i dazi doganali, già mitigati dalla clausola MFN. Con riferimento all’accordo con l’UE, tali agevolazioni daziarie si producono a condizione che lo scambio abbia ad oggetto, merci di origine preferenziale (sussistenti alle condizioni sopra evidenziate) e in presenza di una delle ammesse prove di origine: certificato di circolazione EUR.1 o dichiarazione su fattura, ammessa a prescindere dal valore solo per chi abbia ottenuto la qualifica di esportatore autorizzato. Primariamente dunque, l’accordo spiega direttamente i propri effetti positivi sui prodotti di origine preferenziale UE che godranno dei benefici daziari in fase di importazione in Messico. Secondariamente, i vantaggi si estendono in forza del cumulo bilaterale (art. 3 dell’allegato III della decisione) che, convenzionalmente, attribuisce l’origine messicana a quei materiali originari della UE incorporati in prodotti ottenuti in Messico, anche senza essere oggetto di lavorazioni o trasformazioni superiori alle insufficienti; viceversa, alle stesse condizioni, considera come di origine UE quei materiali originari del Messico incorporati in prodotti ottenuti in UE. Tale principio incentiva e potenzia gli scambi tra i due paesi poiché estende l’ambito dei beni che possono rientrare nel circuito delle agevolazioni doganali oltre ai prodotti finiti, anche a materiali destinati ad essere incorporati in prodotti ottenuti in Messico ed amplia in qualche modo la rete di paesi in cui possono trovare più agevolmente collocazione beni comunitari al di fuori del circuito UE – Messico, ma che con essi hanno accordi: un materiale originario UE che acquisisce l’origine messicana con il prodotto in cui è incorporato, potrà godere dei vantaggi di quest’ultimo a destino in un paese che abbia un accordo con il Messico, come, ad esempio, gli USA. Si faccia inoltre attenzione, al principio di territorialità in base al quale se da un lato, lo status di merce di origine preferenziale viene acquisito a patto che le condizioni vengano soddisfatte nel territorio dell’UE o del Messico (le condizioni relative all'acquisizione del carattere originario devono essere soddisfatte senza interruzione in Messico o nella Comunità), dall’altro, tale status, si perde se le merci vengono reimportate in UE (ad es. resi merce) dopo essere state esportate in un altro paese, a meno che si forniscano alle autorità doganali prove sufficienti del fatto che: a) le merci reimportate sono le stesse merci che erano state esportate e che b) esse non sono state sottoposte ad alcuna operazione, oltre a quelle necessarie per conservarle in buono stato durante la loro permanenza nel paese in questione o nel corso dell'esportazione. Conseguenze di tali principi sono che: un prodotto di origine preferenziale UE esportato in Messico che da lì tal quale viene esportato in altro paese, perde l’origine preferenziale UE, a meno che tale paese abbia concluso con l’UE un accordo (non è il caso degli USA); un prodotto di origine preferenziale UE esportato in Messico e qui sottoposto ad una lavorazione sufficiente per acquisire l’origine preferenziale messicana, godrà di vantaggi daziari a destino in qualunque pese avente accordi di libero scambio con il Messico, ad esempio, gli USA: esportare un bene ad una società appositamente creata in Messico sottoponendolo lì ad una lavorazione conferente l’origine messicana, gli riconoscerà benefici a destino negli USA; un materiale di origine preferenziale UE, esportato in Messico che viene incorporato in un prodotto di origine messicana, anche non sottoposto ad una lavorazione superiore alle insufficienti, acquisisce anch’esso tale origine e l’intero prodotto godrà di vantaggi daziari a destino in un qualunque paese avente accordi di libero scambio con il Messico, come gli USA; - un prodotto di origine preferenziale UE, esportato in un altro paese e poi reimportato, perde l’origine preferenziale a meno che non si dia prova soddisfacente che la merce che rientra è la 52 stessa che ha precedentemente lasciato la zona e che, durante il periodo in cui la stessa è rimasta fuori dal territorio della zona, non è stata in nessun modo alterata. Imposte addizionali sulle importazioni in Messico I contributi che si possono generare in relazione all’importazione in Messico sono i seguenti: - Imposta Generale di Importazione (Impuesto General de Importaciòn – IGI) – calcolata sul “valor en aduanas” della merce, può essere ad valorem, specifica, o una combinazione delle due, sulla base della classificazione tariffaria in cui ricade la merce importata e conformemente alla sopra richiamata Ley de los Impuestos Generales de Importaciòn y Exportaciòn o a quanto stabilito negli accordi di libero scambio conclusi dal Messico; - Imposta sul Valore Aggiunto (Impuesto al Valor Agregado – IVA) – grava sulle importazioni ed è determinata applicando l’aliquota ordinaria del 16%. Per le importazioni di beni tangibili occorrerà considerare il valore utilizzato ai fini dell’Imposta Generale di Importazione, sommando il valore di quest’ultima e degli altri importi dovuti in relazione all’importazione; nelle zone di frontiera l’aliquota è pari all’11%. - Imposta Speciale sulla Produzione e sui Servizi (Impuesto Especial sobre Producción y Servicios – IEPS) – grava sulle importazioni di determinati beni (tra cui bevande alcoliche e birra, alcool e tabacchi lavorati); - Diritti per le Procedure Doganali (Derecho de Trámite Aduanero – DTA), – gravano sulle operazioni doganali che si effettuano utilizzando un pedimento o un altro documento doganale ai sensi della Legge doganale; si consiglia di consultare la Ley Federal de Derechos, in quanto gli importi vengono aggiornati semestralmente. - Le aliquote aggiornate al dicembre 2012 consultabili alla pagina: www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/pdf/107.pdf, e sono le seguenti: - l’8 per mille sul valore che hanno i beni ai fini dell’Imposta Generale di Importazione, salvo nei casi elencati di seguito o nel caso di beni esenti conformemente alla Ley del Impuesto General de Importación y de Exportación o ai trattati internazionali; l’1,76 per mille del valore dei beni, in caso di temporanea importazione di beni da parte di imprese “maquilladoras” (stabilimenti industriali in cui avvengono trasformazioni o assemblaggi di materiali e componenti temporaneamente importati da Paesi maggiormente industrializzati in un regime di esenzione e i prodotti ivi assemblati o trasformati dovranno successivamente essere riesportati all'estero) o aziende con programmi di esportazione autorizzati dalla SE (Secretaría de Economia) o, se del caso, di macchinari e attrezzature che sono introdotte nel paese per essere destinate a sistemi di produzione, trasformazione o riparazione nei “recintos fiscalizados”; nel caso di importazione temporanea di beni diversi da quelli elencati nel paragrafo precedente, purché si tratti di lavorazione, trasformazione o riparazione effettuate da imprese con programmi autorizzati dalla SE (Secretaría de Economia), l’importo sarà di $ 249,89, così come nel caso di introduzione nel Messico di prodotti diversi da quelli di qui alla lettera b) per il regime di trasformazione o riparazione nei “recintos fiscalizados”; nel caso di operazioni di importazione ed esportazione di merci esenti dalle imposte sul commercio estero ai sensi della Ley Aduanera, di rientro di merci importate o esportate definitivamente, di importazione o esportazione temporanea per ritornare nello stesso stato, così come nel caso di operazioni doganali che proteggono le merci che in conformità con le disposizioni applicabili non abbiano valore in dogana, per ciascuna operazione l’importo dovuto è di $ 249,89; si tenga presente che “a fixed rate of 249.89 MXN per declaration is applied to goods originating in countries with which Mexico has concluded free trade agreements”; nel caso di operazioni di esportazione l'importo dovuto è di $ 250,57; nel caso di operazioni effettuate da stati esteri, l'importo sarà di $ 245,05; l’importo per le operazioni di rettifica e che non rientrando nei casi precedenti, così come quando si utilizza una delle seguenti richieste: transito interno sarà di $ 249,89; transito internazionale sarà di $ 237,31; - - - - 53 - - estrazione dal deposito doganale per la restituzione, sarà di $ 249,89; la parte II della richiesta di importazione (Embarque parcial de mercancías), sarà di $ 249,89; per ciascuna operazione di rettifica l’importo sarà di $ 240,08. Diritti di Stoccaggio (Derecho de Almacenaje) – lo stoccaggio della merce destinata ad essere importata è gratuito per i primi due giorni nel traffico aereo e terrestre, mentre nel caso di traffico marittimo il periodo è di cinque giorni. Oltre tali periodi, i diritti di stoccaggio sono dovuti così come stabiliti dalla Ley Federal de Derechos e periodicamente aggiornati Imposta sulle nuove Automobili (Impuesto sobre Automóviles Nuevos – ISAN) – grava sulle importazioni di automobili ed è determinata applicando l’aliquota stabilita dalla Ley Federal del ISAN sul valore che si considera ai fini dell’Imposta Generale di Importazione, più l’importo di tale imposta a cui vanno sommate le altre imposte che devono essere pagate in relazione all’importazione, ad eccezione dell’IVA. Per i veicoli con una capacità massima di quindici passeggeri, l’imposta da pagare in base al prezzo di vendita dell’auto in questione è calcolata come segue: Limite inferiore ($) Limite superiore ($) Quota fissa ($) 0,01 75.098,88 90.118,62 105.138,44 135.177,90 75.098,87 90.118,61 105.138,43 135.177,89 da 135.177,89 in su 0,00 1.501,96 2.252,97 3.754,94 8.260,86 Percentuale applicata sull’importo eccedente il limite inferiore (%) 2 5 10 15 17 Se il prezzo della vettura supera i $ 207,373.49, si ridurrà l’importo dell’imposta determinata, l’importo che risulta sarà quello che si avrà applicando il 7% sulla differenza tra il prezzo della vettura e i $ 207,373.49. Regolamenti e restrizioni non tariffarie (NTB) Regolamenti e restrizioni non tariffarie (non-tariff barriers – NTB) sono stabiliti tramite accordi emessi dalla SE – Secretaría de Economia, il Ministero dell’Economia – o, se del caso, congiuntamente con le altre Autorità competenti (SAGARPA – Secretarìa de Agricultura, Ganaderìa, Desarrollo Rural, Pesca y Alimentación – il Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento, dello Sviluppo Rurale, della Pesca e dell’Alimentazione, SEMARNAT – Secretarìa de Medio Ambiente y Recursos Naturales – il Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali, SSA – Secretarìa de Salud – il Ministero della Sanità, SEDENA – Secretarìa de la Defensa Nacional – il Ministero della Difesa, ecc.). In generale, tali misure sono stabilite per correggere squilibri nella bilancia dei pagamenti, per regolamentare l’ingresso di beni usati, rifiuti, o beni che non hanno un mercato sostanziale nel loro paese di origine o di provenienza, in base alle disposizioni di trattati internazionali o di accordi di cui il Messico fa parte; in altri casi tali misure sono stabilite come risposta alle restrizioni alle esportazioni messicane applicate unilateralmente da altri paesi o quando è necessario impedire l’ingresso sul mercato interno di merci in condizioni che comportano pratiche commerciali sleali. Ancora, per importare o esportare alcune merci sensibili sono necessarie autorizzazioni specifiche da richiedere preventivamente, allo scopo di proteggere l'industria nazionale, la sicurezza e la salute della popolazione, per controllare lo sfruttamento delle risorse naturali e per preservare flora e fauna. Le misure stabilite consistono in permessi, autorizzazioni, quote massime, certificazioni, norme ufficiali messicane e altri strumenti che il Messico considera adeguati per il successo della politica commerciale. Alcune categorie di prodotti che richiedono obbligatoriamente un’autorizzazione prima di essere importate, ad esempio: prodotti petrolchimici, macchinari usati, abbigliamento e armi. La SE indica nelle specifiche autorizzazioni i termini, le condizioni e la durata di validità, così come il valore e la quantità o il volume delle merci da importare e le informazioni o i requisiti che sono necessari. 54 Con l’entrata in vigore del NAFTA sono stati istituti dei certificati di quota di importazione, al fine di tener traccia delle quote negoziate nei trattati. Per “quota” si deve intendere una certa quantità di beni esenti dal dazio all’importazione per un periodo di tempo determinato o stabilito all’interno dei certificati. In Messico sono in vigore le Normas Oficiales Mexicanas (NOM, la cui base giuridica è contenuta nella Ley Federal de Metrología y Normalización), regolamentazioni tecniche obbligatorie rilasciate dai vari ministeri in base alle rispettive competenze, il cui scopo è quello di stabilire le caratteristiche e le specifiche tecniche che devono essere soddisfatte da prodotti che possono rappresentare un rischio per la sicurezza delle persone o provocare danni alla salute umana, animale o vegetale, per l’ambiente in generale o il lavoro o danneggiare la conservazione delle risorse naturali. Si tratta dunque di standard di qualità, che devono essere rispettati sia dai prodotti interni, sia dai prodotti similari importati. In ogni caso, per identificare le regolazioni e le restrizioni non tariffarie cui sono soggette le merci di importazione in Messico, si dovrà consultare la nomenclatura tariffaria applicata in base alla Tariffa della Ley del Impuesto General de Importación y de Exportación. Altri trattamenti preferenziali Il Sistema delle Preferenze tariffarie Generalizzate (SPG), adottato nell’UE e da utilizzare esclusivamente nel caso di importazioni di merci dal Messico, è uno strumento, non reciproco, attraverso cui l’Unione europea fornisce un accesso preferenziale al mercato comunitario a favore di prodotti di paesi in via di sviluppo, consentendo loro di incrementarne le vendite mediante riduzioni dei dazi o esenzioni parziali/totali dai dazi doganali. Il principale obiettivo di tale sistema è quello di contribuire alla riduzione della povertà e alla promozione dello sviluppo sostenibile e del buon governo. Le preferenze tariffarie consentono ai paesi in via di sviluppo di partecipare in maniera più attiva e piena al commercio internazionale, generando ulteriori introiti dalle esportazioni a sostegno dell’attuazione delle loro strategie politiche di sviluppo sostenibile e di riduzione della povertà. Il Messico risulta nell’elenco dei paesi ammissibili al beneficio delle preferenze tariffarie previste dal regime generale. Tipologia di transazione e fatturazione all’esportazione - - Cessione di beni all’esportazione a titolo oneroso comporta l’emissione della fattura ex art. 8, 1° c., lett. a) del DPR n. 633/72; Esportazione senza cessione della proprietà dei beni, con collocazione della merce in un deposito libero comporta la presentazione di una lista valorizzata contenente l’indicazione e la tipologia dei beni presentati per l’esportazione e il loro valore, con dicitura “operazione non valida ai fini dell’art. 8 del DPR 633/72”; la successiva vendita di merce di proprietà, situata all’estero, sarà effettuata ex art. 7-bis del DPR n. 633/72 e configurerà una cessione fuori campo IVA; Contratto di consignment stock comporta la presentazione di una fattura proforma o lista valorizzata (con indicazione dell’art. 8 del DPR n. 633/72); si tratta di una cessione a titolo oneroso che si perfeziona solo in un secondo momento, generando plafond solo dopo il passaggio di proprietà: l’effetto traslativo è all’atto del prelievo dei beni dal deposito e comporterà l’emissione della fattura di vendita ex art. 8, 1° c, lett. a) del DPR n. 633/72 (rif. Risoluzione n. 58/E del 2005 dell’Agenzia delle Entrate). Documentazione necessaria per esportare in Messico - Per le merci provenienti dall’UE, oltre alla tradizionale dichiarazione di esportazione in dogana (DAU) richiesta per tutte le spedizioni al di fuori dell’UE, le spedizioni destinate al Messico devono essere accompagnate dai seguenti documenti: fattura; modello EUR.1, che permette di usufruire del regime preferenziale applicabile ai prodotti dell’UE esportati verso il Messico sulla base dell’Accordo di libero scambio UE-Messico e servirà a destinazione come giustificativo di origine o, in alternativa per chi sia esportatore autorizzato, 55 - la dichiarazione su fattura o altro documento commerciale (ai fini della corretta compilazione del certificato EUR.1 e della apposizione della dichiarazione su fattura si faccia opportuno riferimento alla Circolare n. 80/D del 24 dicembre 2004 dell’Agenzia delle Dogane – Area Gestione Tributi e Rapporto con gli Utenti avente ad oggetto “Accordo CE – Messico: istruzioni per il rilascio dei certificati di circolazione EUR.1 e per la compilazione della dichiarazione su fattura”); certificato fitosanitario, richiesto per frutta, legumi e sementi, rilasciato dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza; certificato sanitario, necessario per le carni, rilasciato dall’ufficio veterinario delle ASL; certificato di origine, necessario per le merci di origine terza; marchio nazionale esportazione vini – INE (necessario ad esempio qualora vi sia la necessità di spedire merce in omaggio a clienti); dichiarazione dual use, se del caso, o altre specificamente legate alla natura del prodotto. Documentazione necessaria per importare in Messico Sdoganamento e documenti di importazione Per aiutare le autorità doganali messicane ad accelerare lo sdoganamento delle merci importate in Messico, gli esportatori potranno osservare alcuni accorgimenti, così come suggeriti dalla stessa autorità doganale messicana: - includere le informazioni richieste dal cliente (importatore) sulle fatture, preparandole con cura; - assicurarsi che le fatture contengano le stesse informazioni indicate sul packing list e sul documento di importazione; - marcare e numerare ciascun contenitore in modo che possa essere identificato con i relativi contrassegni e numeri che appaiono su fattura/packing list; - evidenziare in fattura una descrizione dettagliata di ogni elemento contenuto in ciascun pacco o container; - quando la fattura o il manifesto di carico con l’identificazione dettagliata delle merci sono in lingue diverse dallo spagnolo, inglese o francese, tradurre in spagnolo sulla stessa fattura o su un allegato; - informare previamente il cliente che la merce è conforme alle disposizioni stabilite nelle leggi messicane che si applicano ai suoi prodotti, così come alle leggi in materia di droghe, cosmetici, bevande alcoliche, prodotti alimentari e materiali radioattivi; - osservare attentamente quanto previsto in merito a fatturazione, imballaggio, etichettatura, marcatura, ecc.; - non permettere che soggetti terzi estranei abbiano la possibilità di introdurre merci proibite all’interno delle merci di proprietà, prendendo idonee precauzioni di sicurezza per le merci mentre le si esporta dall’estero per il Messico. - Per ulteriori informazioni circa tali accorgimenti è possibile consultare la pagina: - http://www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2008/importando_exportando/142_18088.html Dichiarazione doganale d'importazione A destino occorrerà che la merce venga assoggettata al regime di importazione attraverso apposita dichiarazione, la Pedimento de Importación, documento idoneo ad attestare la definitiva importazione della merce nel territorio messicano. Chi importa beni è tenuto a presentare un “pedimento” (richiesta, da “pedir”, ossia chiedere per ottenere) al funzionario doganale nella forma approvata dalla Secretaría de Hacienda y Crédito Público de México (SHCP), che deve essere elaborato dall’agente o dal broker doganale una volta radunata la documentazione necessaria e deve dichiarare, tra l’altro, quanto segue: codice doganale coincidente per le prime sei cifre con quanto dichiarato alla dogana italiana al momento dell’esportazione e identificazione individuale delle merci; il regime doganale per il quale le merci sono destinate (si tratterà di “importación definitiva”; gli altri “Regímenes Aduaneros” previsti dall’art. 90 della Ley Aduanera sono i seguenti: exportación definitiva, importación temporal, exportación temporal, depósito fiscal, tránsito de mercancías, 56 régimen de elaboración transformación o reparación en recinto fiscalizado, régimen de recinto fiscalizado estratégico; per maggiori informazioni sui regimi doganali disciplinati dalla normativa doganale messicana si può consultare la pagina: http://www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2008/importando_exportando/142_10052.html); informazioni sufficienti per la determinazione e il pagamento delle imposte sul commercio estero; informazioni e dati comprovanti la conformità ai regolamenti e alle restrizioni non tariffarie, Paese di origine della merce, peso e volume, tra cui n. di serie, modello e specifiche tecniche; il numero di codice riservato o la firma elettronica del broker doganale che conferma che la merce soddisfa i requisiti per essere esportata in Messico. Inoltre, è necessario allegare alla richiesta di importazione la seguente documentazione: - la fattura commerciale relativa alla merce che si intende importare. La fattura deve contenere le seguenti informazioni essenziali: luogo e data di emissione, nome e indirizzo del destinatario della merce, la descrizione dettagliata commerciale dei prodotti, nome e indirizzo del venditore, nome e indirizzo dell’acquirente se diverso dal destinatario, numero fattura, identificazione individuale del valore delle merci e valore totale della transazione. Quando i dati della fattura sono in lingue diverse dallo spagnolo, inglese o francese, devono essere tradotti in spagnolo sulla fattura stessa o su un allegato; - il documento che attesta l’origine delle merci ai fini dell’applicazione delle preferenze tariffarie, quote compensative, marcatura del Paese di origine e altre misure previste, in conformità con le disposizioni applicabili; - il documento di trasporto (Polizza di carico nel trasporto via nave o Lettera di vettura area), lista dei colli; - i documenti speciali, che attestano la conformità a norme e restrizioni non tariffarie. Ulteriori informazioni sono reperibili alla pagina: http://www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2008/importando_exportando/142_18115.html Certificato di origine e certificazioni attestanti l’origine Il Messico partecipa ad accordi di libero scambio con le più importanti economie del mondo ed è tramite i certificati di origine che le merci sono in grado di ricevere i trattamenti daziari preferenziali al momento della loro importazione nel territorio messicano. Le Autorità delle parti dell’accordo possono effettuare verifiche al fine di confermare che le merci di cui al certificato di origine siano pienamente conformi alle norme di origine, alle restrizioni e alle norme dell’accordo di libero scambio, e così facendo determinano se i beni sono o meno originari ai sensi dell’accordo in questione. Le procedure per verificare l'origine delle merci e determinare se la preferenza tariffaria è applicabile sono previste nella maggior parte degli accordi di libero scambio con i seguenti metodi: - questionario di verifica dell'origine ad un esportatore e/o produttore; - visite di verifica presso i locali di un esportatore o di un produttore; - sollecito di verifica alle autorità del paese esportatore. Per informazioni consultare la pagina: - http://www.sat.gob.mx/verificacion_origen/origin_verifications_en.html Come visto più sopra, l’origine preferenziale delle merci destinate ad essere esportate verso il Messico (così come verso paesi terzi legati all’UE da accordi preferenziali), è attestata dal certificato di circolazione delle merci EUR.1, rilasciato dall’Autorità doganale su richiesta dell’esportatore (la richiesta di rilascio dell’EUR.1 presuppone che le merci dichiarate rispondano a tutti i requisiti per essere considerate di origine preferenziale secondo quanto previsto dal protocollo di origine dell’accordo stipulato, nello specifico, tra UE e Messico) o dalla dichiarazione su fattura che per valori di fattura superiori ai 6.000 può essere apposta soltanto se abbia ottenuto lo status di “esportatore autorizzato”. Requisiti di etichettatura dei prodotti Esistono delle disposizioni particolari in materia di etichettatura dei prodotti alimentari e delle bevande alcoliche importate: l’etichetta deve contenere i dati dell’esportatore straniero e dell’importatore messicano (nome, indirizzo, paese di origine). Per i prodotti alimentari è 57 obbligatorio indicare le caratteristiche organolettiche in lingua spagnola. Nel settore dei prodotti cosmetici, il Messico ha adottato lo standard INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) ed è pertanto obbligatorio che i cosmetici riportino nell’etichetta la lista degli ingredienti. In generale, il prodotto deve arrivare in Messico già fornito di etichetta, ma è possibile anche apporla nel magazzino di arrivo, per facilitare il compito degli importatori. Importazioni temporanee e campionari Il Messico è diventato parte contraente della Convenzione ATA dal maggio 2011. A partire da tale data, la CANACO (Cámara Nacional de Comercio de la Ciudad de México – Mexico City National Chamber of Commerce), Autorità competente per il Messico, ha cominciato ad accettare e rilasciare i Carnet ATA per la temporanea importazione di merci in Messico. I Carnet che entrano in Messico devono essere registrati prima di arrivare in Messico attraverso l’apposito U.S. Mexico Registration Form. L’approvazione può richiedere 2-3 giorni e sarà comunicata via posta elettronica. I Carnet ATA possono essere impiegati in Messico per la partecipazione a mostre e fiere (in tal caso la fattura proforma deve essere intestata all’ente organizzatore), per l’importazione temporanea di materiale professionale e per la presentazione di campioni commerciali, mentre non sono accettati per il traffico postale, né per le operazioni di transito. Le autorità doganali messicane al momento dell’importazione temporanea fisseranno un periodo massimo di sei mesi per la riesportazione, eventualmente prorogabile per un massimo di altri sei mesi su richiesta dell’interessato, purché la richiesta di proroga sia presentata prima della scadenza del periodo iniziale di sei mesi. Al novembre 2011 la dogana messicana ha autorizzato 12 porti per gestire i Carnet ATA: Tijuana, Juarez, Nuevo Laredo, Altamira, Veracruz, Manzanillo, Monterrey, Guadalajara, Cancun, Mexico City Airport, Cabo San Lucas, Santa Rosalia. Anche in questo caso è preferibile la compilazione del carnet in lingua spagnola, poiché le autorità doganali si riservano il diritto di richiedere una traduzione qualora i documenti siano redatti in una lingua diversa. RESTRIZIONI Restrizioni alle importazioni in Messico Pur non riguardando strettamente il settore della meccanica, si riportano alcune restrizioni alle importazioni del settore agroalimentare in quanto, talora, l’invio di omaggi ai clienti potrebbe ricadere in tali restrizioni. Restrizioni alle importazioni sono presenti nel settore agro-alimentare, per latte, formaggi, carni ed insaccati, ecc. Tuttavia dal 2005, secondo quanto deciso dal Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento, dello Sviluppo Rurale, della Pesca e dell’Alimentazione (SAGARPA), il prosciutto italiano può avere accesso al mercato messicano attraverso le imprese che già godevano di autorizzazione all’export nel mercato statunitense. Rimangono in vigore dazi su caffè e cacao, di cui il Messico è un grande produttore. Restrizioni alle esportazioni verso il Messico: dual use e nuove autorizzazioni Il Regolamento (CE) n. 428/2009 del Consiglio del 5 maggio 2009 “che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell’intermediazione e del transito di prodotti a duplice uso” trova applicazione generalizzata anche rispetto alle esportazioni dall’Unione europea dirette in Messico. Occorre dunque tenere conto di questa normativa esaminando in via preventiva la natura dei beni che vengono esportati in Messico per verificare se gli stessi siano esportabili con o senza autorizzazione. Oltre alle autorizzazioni di esportazione al cui rilascio è competente il Ministero dello Sviluppo – autorizzazione specifica globale, autorizzazione specifica individuale e autorizzazione di esportazione generale nazionale, il Regolamento (UE) n. 1232/2011 ha introdotto, tra le altre novità, nuove licenze per esportazioni verso il Messico di merci aventi natura dual use. 58 EU003 - Esportazioni dopo riparazione/sostituzione La licenza denominata “EU003 – Esportazioni dopo riparazione/sostituzione” ha lo scopo di semplificare le transazioni tra operatori UE e operatori messicani aventi ad oggetto riparazioni o sostituzioni di prodotti dual use precedentemente esportati dal territorio comunitario verso il Messico. Le condizioni per richiedere ed ottenere tale licenza riguardano lo status commerciali dei beni, la tipologia dei beni e altre condizioni inerenti l’autorizzazione rilasciata per la prima operazione di esportazione e dunque occorre che: 1. a) i prodotti siano reimportati nel territorio doganale dell’Unione europea a fini di manutenzione, riparazione o sostituzione ed esportati o riesportati verso il Paese di spedizione senza che siano state apportate modifiche alle loro caratteristiche originali entro un periodo di cinque anni dalla data del rilascio dell’autorizzazione di esportazione originale, o b) i prodotti siano esportati verso il Paese di spedizione in cambio di prodotti della stessa qualità e quantità reimportati nel territorio doganale dell’Unione europea a fini di manutenzione, riparazione o sostituzione entro un periodo di cinque anni dalla data del rilascio dell’autorizzazione di esportazione originale.” 2. La licenza non riguardi i beni dual use con i seguenti codici di controllo (oltre ai beni ultrasensibili dell’Allegato II octies): 1A002a, 1C012a, 1C227, 1C228, 1C229, 1C230, 1C231, 1C236, 1C237, 1C240, 1C350, 1C450, 5A001b5, 5A002a2, 5A002a9, 6A001a2a1, 6A001a2a5, 6A002a1c, 6A008l3, 8A001b, 8A001d, 9A011. Del codice 5B002, inoltre, sono esclusi i seguenti particolari: - attrezzature specificamente progettate per lo “sviluppo” o la “produzione” delle attrezzature di cui alle voci 5A002a2-5A002a9 - apparecchiature di misura appositamente progettate per la valutazione e la validazione delle funzioni di “sicurezza dell’informazione” delle apparecchiature di cui alle voci 5A002a2-5A002a9 3. L’autorizzazione “può essere usata soltanto se l’esportazione iniziale ha avuto luogo in base a un’autorizzazione generale di esportazione dell’Unione o se è stata rilasciata dalle autorità competenti dello stato membro nel quale l’esportatore d’origine è stabilito un’autorizzazione iniziale di esportazione di prodotti successivamente reimportati nel territorio doganale dell’Unione europea a scopo di manutenzione, riparazione o sostituzione. La presente autorizzazione è valida solamente per le esportazioni verso l’utente finale originale.” 4. Infine, i prodotti risultanti dalla manutenzione, sostituzione o riparazione non devono differire per capacità funzionale e non devono essere in grado di eseguire ulteriori funzioni rispetto ai prodotti originari. EU004 - Mostre e fiere La nuova licenza comunitaria EU004 è destinata alle esportazioni temporanee di beni dual use per mostre o fiere, purché esse non siano mostre private o manifestazioni (ad esempio nella sala d’esposizione di un’impresa). Il legislatore comunitario ha dato la seguente definizione di “mostra o fiera”: “Ai fini della presente autorizzazione, per “mostra o fiera” si intendono le manifestazioni commerciali di durata determinata in cui più espositori presentano i loro prodotti agli operatori del settore o al pubblico in generale.” Autorizzazione senz’altro interessante per alcuni operatori italiani che vogliono sfruttare manifestazioni ed esposizioni per promuovere i propri prodotti sul mercato messicano. Una volta esportate, le merci devono essere reimportate nel territorio comunitario entro 120 giorni; in alternativa, l’esportatore può richiedere con un’autorizzazione specifica di convertire l’esportazione temporanea in una definitiva, opportunità particolarmente utile per perfezionare vendite avvenute in loco nelle fiere. Anche questa licenza prevede l’esclusione per alcuni codici di controllo: 1A002a, 1C002.b.4, 1C010, 1C012.a, 1C227, 1C228, 1C229, 1C230, 1C231, 1C236, 1C237, 1C240, 1C350, 1C450, 5A001b5, 5A002a2, 5A002a9, 6A001, 6A002a, 6A008l3, 8A001b, 8A001d, 9A011. 59 Inoltre sono esclusi i seguenti particolari del codice 5B002: - attrezzature specificamente progettate per lo “sviluppo” o la “produzione” delle attrezzature di cui alle voci 5A002a2-5A002a9 - apparecchiature di misura appositamente progettate per la valutazione e la validazione delle funzioni di “sicurezza dell’informazione” delle apparecchiature di cui alle voci 5A002a2-5A002a9 CERTIFICAZIONI Certificazioni di prodotto: il certificato NOM Prima di ammettere in Messico merci soggette al rispetto di NOM (Normas Oficiales Mexicanas) è necessario disporre di un certificato o autorizzazione dell’entità governativa competente che regola il prodotto in questione (o di organismi di regolamentazione stranieri che sono stati riconosciuti o approvati dall’organismo messicano competente). Come approfondito in altra sezione della presente Guida, la certificazione NOM ha lo scopo di verificare il rispetto delle Normas Oficiales Mexicanas e garantire in tal modo ai consumatori la conformità del prodotto alle rispettive specifiche, essendo quindi rispettoso della salute e dell’integrità fisica in quanto rispondente ai requisiti minimi di sicurezza e qualità. Il certificato NOM assume rilevanza anche dal punto di vista doganale in quanto la Ley Aduanera considera le NOM come regolazioni e restrizioni non tariffarie e, pertanto, nei casi di inadempienza le Autorità doganali possono procedere al sequestro precauzionale dei beni e dei mezzi su cui sono trasportati. Il mezzo per dimostrare alla Dogana la compliance con le Normas Oficiales è la presentazione del certificato NOM emesso dagli enti di certificazione debitamente accreditati dalla Direzione Generale degli Standard, dipendente dal Ministero dell’Economia. Non tutte le NOM richiedono la certificazione: il certificato NOM è richiesto nei casi di conformità in materia di sicurezza dei prodotti. Alla pagina http://www.aduanas-mexico.com.mx/claa/ctar/leyes/anexo241.html è possibile consultare la “Fracciones arancelarias de la Tarifa de la Ley de los Impuestos Generales de Importación y de Exportación en las que se clasifican las mercancías sujetas al cumplimiento de las Normas Oficiales Mexicanas en el punto de su entrada al país, y en el de su salida (Anexo de NOM'S)”, ossia l’Accordo che identifica le nomenclature tariffarie della Tariffa della Legge delle Imposte Generali di Importazione e di Esportazione in cui si classificano le merci soggette al compimento delle norme ufficiali messicane all’entrata e all’uscita dal Paese (Accordo delle NOM). Un altro strumento utile è disponibile alla pagina: - http://www.economia-noms.gob.mx/noms/inicio.do, ove è possibile effettuare ricerche mirate all’interno del catalogo delle NOM. Certificazioni di sistema: AEO (Authorized Economic Operator) e NEEC (Nuevo Esquema de Empresas Certificadas) Dal 2 gennaio 2012 il Messico ha lanciato il Nuevo Esquema de Empresas Certificadas (NEEC), sistema di certificazione omologa a quella nota in Unione europea con la sigla AEO (Authorized Economic Operator – Operatore Economico Autorizzato), status concepito e istituito in ambito WCO per rispondere alle esigenze di sicurezza del commercio internazionale controllando la catena di fornitura attraverso la qualificazione degli operatori economici come soggetti sicuri e agevolati dal rapporto di fiducia instaurato con le autorità doganali attraverso un meccanismo di corresponsabilizzazione e di abbinamento tra sicurezza e correttezza dei traffici. Alla pari di un operatore economico stabilito nell’UE, anche le imprese residenti in Messico che svolgano attività in qualche modo disciplinate dalla normativa doganale (importatori, esportatori, spedizionieri doganali od operatori di logistica – ma attualmente è limitato solo ad importatori ed esportatori), possono farne richiesta, previa verifica fisica e documentale da parte dell’Autorità doganale competente al rilascio della sussistenza dei requisiti previsti stabiliti espressamente dal Servizio di Amministrazione Tributaria (SAT) messicano per ciascun tipo di operatore. 60 Gli operatori che conseguono la qualifica godranno di semplificazioni doganali (corsie preferenziali, semplificazione dello sdoganamento e delle procedure amministrative) e di una serie di vantaggi indiretti, tra i quali un rapporto “privilegiato” con la Dogana. In tale ambito, il Messico è impegnato nella collaborazione con altri Paesi per un possibile riconoscimento reciproco dei rispettivi programmi AEO, ad esempio, il programma C-TPAT (Partnership doganale-commerciale contro il terrorismo) degli Stati Uniti. Per ulteriori dettagli sui requisiti e sulla procedura di concessione dello status in parola consultare le pagine: - http://madb.europa.eu/madb/viewPageIFPubli.htm?page=&datasetid=MAIF-MX1302v001&country=Mexico&hscode=8445&path=/data/website/madb/egif/prod/MAIF-MX1302v001/&imagepath=/egif/prod/MAIF-MX13-02v001/&filename=aeo.html - http://www.sat.gob.mx/sitio_internet/comercio_exterior/166_24626.html Effetti della certificazione AEO rilasciata nell’UE per l’esportazione verso il Messico Ricordiamo che la certificazione AEO, rilasciata dalle Autorità doganali comunitarie sulla base del Regolamento (CE) n. 1875/2006, consente di accelerare le pratiche doganali e semplificare i controlli in tutti i traffici internazionali. La certificazione AEO presenta numerosi vantaggi, in termini di attendibilità globale e di riconoscibilità nei confronti delle numerose autorità di controllo; accanto a tali vantaggi vi sono poi alcuni benefici specifici e di efficacia immediata: - canali preferenziali per lo sdoganamento delle merci in arrivo e in partenza per l’estero; - accesso agevolato alle semplificazioni doganali; - minori controlli fisici o documentali da parte della Dogana, notifica preventiva in caso di controllo e possibilità di scelta del luogo dove effettuare il controllo. Fra i numerosi vantaggi indiretti della certificazione è previsto anche il migliore riconoscimento da parte di altre Autorità pubbliche delle misure adottate dagli AEO per assicurare la loro catena di approvvigionamento. Ciò significa, concretamente, che lo status di AEO acquista sempre più riconoscimento e importanza in molti settori. Attualmente tale status viene preso in considerazione da parte di altre Autorità nel rilasciare determinati certificati o autorizzazioni: un esempio riguarda la legislazione nel settore dell’aviazione nel caso di titolare di un certificato AEO che presenta domanda per ottenere lo status di Agente Regolamentato o di Mittente Conosciuto. Ancora, lo status è tenuto in considerazione nella procedura per il rilascio del certificato di origine presso le Camere di Commercio. La certificazione AEO rimane, quindi, una delle certificazioni più pregiate nella catena logistica internazionale, non soltanto per il progressivo riconoscimento da parte di altri paesi, ma anche di altre autorità di controllo. 61 62 FINANZIAMENTI E EXPORT Per informazioni, Probest Service, Divisione FINCIMU, 0226 255 261, [email protected] 63 L’EXPORT DI BENI STRUMENTALI E MACCHINE UTENSILI IN MESSICO In collaborazione con Gruppo Banco Popolare Gli strumenti finanziari più utilizzati e informazioni di supporto su aspetti di Export Finance Gli importatori messicani di beni strumentali generalmente propongono alle loro controparti pagamenti con: - Lettera di Credito - Promissory Notes o Bill of Exchanges (Tratte o Pagherò Internazionali) La lettera di credito nei paesi sudamericani è uno strumento relativamente costoso, quindi scarsamente utilizzato, specie per dilazioni di pagamento molto lunghe. Il Banco Popolare intrattiene in ogni caso rapporti di corrispondenza e dispone di linee di credito commerciali con tutte le principali banche messicane, circostanza che consente sia la ricezione che la conferma di lettere di credito. Il Banco Popolare aderisce inoltre ai principali programmi di facilitazione del Trade Finance (IFC/Wordl Bank Trade Facilitation Program, Interamerican Development Bank) che consentono di valutare l’assunzione di rischi a fronte di conferma su lettera di credito anche su istituti messicani di minori dimensioni e modesta struttura patrimoniale. Nelle compravendite con dilazione a medio termine è invece piuttosto diffuso il ricorso alla sottoscrizione da parte del debitore di “promissory notes internazionali”. La cambiale internazionale è - in effetti - molto più diffusa, in quanto oltre a rappresentare – in caso di default del debitore – un efficace mezzo di pressione, in quanto costituisce un titolo esecutivo che dà accesso privilegiato nell’ambito di eventuali azioni esecutive o concorsuali, può essere assistita da una garanzia Sace Credito Fornitore e, nella maggior parte dei casi, può essere scontata pro-soluto da un Istituto Bancario. La Visione Sace sul Messico (aggiornata a marzo 2013) : Condizioni di Assicurabilità Sace: rischio sovrano: assicurabile senza condizioni rischio bancario: assicurabile senza condizioni rischio privato: assicurabile senza condizioni Una volta che Sace ha espresso un parere favorevole all’emissione della polizza assicurativa è possibile, in presenza di determinati requisiti valutare il coinvolgimento di Simest per ottenere in base alla Ex L. Ossola un eventuale contributo in conto interessi sulla successiva operazione di sconto pro-soluto degli effetti. 64 Gli elementi negoziali che interessano dunque l’esportatore in questa forma di pagamento sono essenzialmente tre: - Il tasso di dilazione da applicare sulle promissori notes da concordare con il compratore. - Il tasso c.d. congruo di dilazione C.i.r.r. – tasso commerciale di riferimento (dettato dalla normativa consensus e che dipende dalla Divisa utilizzata) che serve come riferimento per la determinazione del contributo Simest (ricavabile dal sito ww.simest.it-creditiallesportazionetassiagevolati ”cirr consensus”). - Il tasso di sconto da negoziare con la banca scontante e che consente di individuare il ricavo finale della transazione (valore attuale scontato) remunerativo per l’azienda. Già nella fase negoziale e pre-contrattuale è dunque importante che l’esportatore si faccia assistere da una banca che sia in grado di poter proporre diversi piani finanziari alternativi finalizzati a concedere dilazioni gradite al debitore, quantificando in anticipo all’esportatore – nelle diverse ipotesi - un ricavo netto adeguato a coprire costi di produzione e mark-up commerciale atteso. La struttura finanziaria di queste operazioni è dettata dalla normativa internazionale “consensus” che prevede sempre – per operazioni con dilazioni superiori ai 24 mesi – il pagamento anticipato (anche con lettera di credito) per almeno il 15% del valore contrattuale e la dilazione con rate semestrali a capitale costante e interesse decrescente del restante 85% . Passaggi pratici dopo aver individuato un potenziale acquirente: 1) Verificare con Sace la disponibilità di quest’ultima ad assicurare il debitore messicano con polizza credito fornitore (attraverso il portale Export Plus oppure attraverso una Banca, o infine con contatto diretto con gli acconti territoriali di Sace) 2) Una volta ottenuta la disponibilità di Sace, richiedere alla banca scontante alcune proposte di piano finanziario (presso ogni Direzione Estero del Banco Popolare esiste un apposito simulatore) per negoziarle con la controparte e negoziare con la banca il tasso di sconto degli effetti e le spese. 3) A operazione strutturata e condivisa tra tutte le parti, appoggiarsi alla banca per: - predisposizione e verifica formale degli effetti iter di emissione/firma e autentica degli effetti in Messico custodia degli effetti una volta emessi e concessi in pagamento disbrigo delle pratiche con Sace per emissione polizza (con relativo addebito del premio assicurativo all’esportatore) e successiva emissione della voltura della medesima a favore della banca (operazioni che possono richiedere in taluni casi anche diversi mesi) affiancare il cliente nella eventuale gestione dei contatti con Simest finalizzati alla percezione dei contributi in conto interesse nel rispetto della normativa agevolante vigente ottenere l’accredito del netto ricavo pro-soluto alle condizioni concordate con la Banca 4) Sarà poi esclusiva cura della banca curare l’incasso degli effetti internazionali, gestire insieme a Sace eventuali situazioni di insoluto e successive attività di recupero dei crediti e curare con Simest l’incasso dei contributi eventualmente deliberati. Esempio di Promissory Note Internazionale: 65 Esempio di piano di ammortamento del debito di fornitura: Cliente : Piano di Sconto YYYYYYY Utente: XXXXXXX Divisa EUR Rata 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Totale Valuta di Sconto '30/09/2012 Tasso di Sconto xxxx Scadenza '20/03/2013 '20/09/2013 '20/03/2014 '20/09/2014 '20/03/2015 '20/09/2015 '20/03/2016 '20/09/2016 '20/03/2017 '20/09/2017 '20/03/2018 '20/09/2018 '20/03/2019 '20/09/2019 '20/03/2020 '20/09/2020 Totale Effetti 1.385.641,57 1.367.609,19 1.352.308,99 1.334.458,78 1.318.976,42 1.301.308,33 1.285.643,84 1.268.977,55 1.252.311,26 1.235.007,46 1.218.978,68 1.201.857,03 1.185.646,11 1.168.706,60 1.152.313,53 1.135.647,24 ' GG Tasso Num/Coeff Interessi Sconto 173 2,3 239.715.992 15.315 357 2,3 488.236.481 31.193 538 2,3 727.542.237 46.482 722 2,3 963.479.239 61.556 903 2,3 1.191.035.707 76.094 1087 2,3 1.414.522.155 90.372 1269 2,3 1.631.482.033 104.234 1453 2,3 1.843.824.380 117.800 1634 2,3 2.046.276.599 130.734 1818 2,3 2.245.243.562 143.446 1999 2,3 2.436.738.381 155.681 2183 2,3 2.623.653.896 167.622 2364 2,3 2.802.867.404 179.072 2548 2,3 2.977.864.417 190.252 2730 2,3 3.145.815.937 200.983 2914 2,3 3.309.276.057 211.426 20.165.392,58 24692 2,3 30.087.574.477 1.922.262 Comm.di Impegno Comm.di Gestione Istr.SACE Polizza SACE Netto Ricavo Puro Riferimenti: Ministero Affari Esteri Piazzale della Farnesina 1 00194 - Roma Tel: 0636911 www.esteri.it Ambasciata del Messico e Sezione consolare Via Lazzaro Spallanzani, 16 00161 - Roma Ufficio Ufficio economico e Commerciale Tel: 06441151 Fax: 06-4403876 [email protected] www.sre.gob.mx/italia Orario di apertura: lun-ven ore: 9.00-13.30; 15.00-18.000 Consolato Generale - Milano Via dei Cappuccini, 4 20122 - Milano Tel: 02-76020541 / 784435 Fax: 02-76021949 Orario di apertura: lun-ven ore: 9.00-12.30 Consolato Generale Foro Bonaparte, 55 - 20121 Milano Ufficio Ufficio commerciale Milano - Promexico Tel: 02.7208.0484 www.promexico.gob.mx Orario di apertura: lun-ven ore: 9.00-13.00 ; 14.30-18. 66 Netto Ricavo 1.370.326 1.336.416 1.305.827 1.272.903 1.242.882 1.210.936 1.181.410 1.151.178 1.121.577 1.091.561 1.063.298 1.034.235 1.006.574 978.454 951.331 924.221 18.243.131 xxxxxx xxxxxx xxxxxx xxxxxx 18.243.130,87 Ambasciata d'Italia a Città del Messico Paseo de las Palmas, 1994 11000 - Mexico D.F Tel: (0052) 55963655 Fax: (0052) 5967710 / 5962472 [email protected] www.pentanet.com.mx/Embitaly Camera di Commercio Italiana in Messico Juan de la Barrera 38, Col. Condesa 06140 - Citta' del Messico Tel: (00525) 2861555/51/61 Fax: (00525) 2114399 / 2111641 [email protected] www.ccimx.com Segretario Generale: Dr. Walter Loiacono I.C.E.Instituto Italiano Para el Comercio Exterior Colonia Polanco 11560 - Mexico D.F. Tel: (00525) 2808425 / 2813950 Tel2: (00525) 2813957 Fax: (00525) 2802324 [email protected] 67 68 GUIDA AGLI INVESTIMENTI ESTERI: LEGISLAZIONE SOCIETARIA Per informazioni: Studio Tomasin Commercialisti, 0415 205 077, [email protected] 69 MESSICO ASPETTI DI DIRITTO SOCIETARIO E FISCALE Sistema Legale Il Messico è una Repubblica Federale e, di conseguenza, il suo sistema legale è composto da norme federali e da norme statali. E’ importante sottolineare che ciascuno dei 32 Stati della Repubblica ha un proprio codice civile, un codice penale, codici di procedure civili e penali, oltre a leggi speciali che disciplinano svariate materie. La Costituzione prevale sulle leggi ordinarie, federali e statali, e sui loro regolamenti ed è quindi al vertice della gerarchia delle fonti del diritto. Subito al di sotto della Costituzione si collocano i trattati internazionali ai quali è riconosciuto dalla giurisprudenza messicana della Suprema Corte un rango superiore a quello delle leggi. Conseguenza importantissima di questo orientamento ormai consolidato è che i diritti degli stranieri sanciti e riconosciuti dai trattati internazionali stipulati dal Messico sono al riparo da eventuali cambiamenti delle legislazioni locali che seguano le tendenze od orientamenti politici variabili e possono essere efficacemente difesi anche contro lo Stato messicano ed i suoi Ministeri come è già avvenuto. Tra gli altri, sono in vigore, tra Italia e Messico: una Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l’evasione fiscale1 ed un Accordo per la promozione e la protezione reciproca degli investimenti2. Normativa Societaria In Messico la disciplina societaria è contenuta nella Ley General de Sociedades Mercantiles, nella versione in vigore dopo la riforma del 2009. Si tratta di un atto normativo piuttosto ampio che conta 259 articoli suddivisi in 14 capitoli. Va osservato che il sistema giuridico messicano deriva dal diritto romano e presenta notevoli analogie con il sistema giuridico italiano. Costituzione e funzionamento delle società I tipi di società disciplinate dall’ordinamento messicano sono piuttosto simili a quelle previste da Codice Civile italiano. Queste sono : la società in nome collettivo, la società in accomandita semplice, la società a responsabilità limitata, la società per azioni, la società in accomandita per azioni e le società cooperative. La costituzione della società avviene con la partecipazione di un notaio che ha l’obbligo di verificare che l’atto costitutivo, lo Statuto e le eventuali modifiche apportate non contengano previsioni contrarie alla legge, nel qual caso non potrà redigere e autenticare l’atto. L’Atto Costitutivo, così come in Italia deve contenere alcune previsioni obbligatorie ai fini della sua validità. Infatti è tassativo che questo preveda (art. 6): il nome, la nazionalità ed il domicilio delle persone, fisiche o giuridiche, che costituiscono la società; l’oggetto sociale; la denominazione o la ragione sociale; la durata della società; l’importo del 1 Roma, 8 luglio 1991. 2 Roma, 24 novembre 1999 70 capitale sociale; la natura del capitale, ossia se questo viene conferito in denaro o in natura e, nel caso di un conferimento in natura, le modalità seguite per la valorizzazione dei beni. Nel caso delle società a capitale variabile, l’atto costitutivo dovrà contenere anche il capitale minimo che viene fissato; il domicilio della società; il sistema di amministrazione ed il potere degli amministratori; il nome degli amministratori e l’indicazione di coloro tra questi che hanno il potere di firma per la società; i criteri per la ripartizione di utili e perdite tra i soci; l’ammontare delle riserve; i casi di scioglimento anticipato della società; le modalità per la nomina dei liquidatori. Il contratto sociale è soggetto a registrazione presso il Registro Pubblico del Commercio entro 15 giorni dalla sua redazione; Questa registrazione è molto importante poiché chiunque compia atti di amministrazione della società prima della registrazione suddetta assume responsabilità illimitata e solidale per gli atti compiuti. Normalmente l’esercizio sociale coincide con l’anno di calendario; tuttavia, in caso di liquidazione o di fusione, l’esercizio si considera chiuso al giorno di messa in liquidazione o in cui si verificano gli effetti della fusione. Viene anche consentita la possibilità per ogni società di aumentare o ridurre il proprio capitale sociale, sempre nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa prevista in base alla natura della società stessa. I nuovi soci di una società già costituita subentrano, con l’acquisto delle quote, nelle obbligazioni della società e resteranno responsabili per le obbligazioni sociali sino al momento della cessazione della qualità di socio; l’eventuale patto contrario non ha efficacia nei rapporti con i terzi. L’art. 17 rende inefficace qualsiasi patto che escluda uno o più soci dalla partecipazione agli utili, similmente al c.d. “Patto leonino” disciplinato dall’ordinamento Italiano3. La distribuzione degli utili è possibile soltanto dopo l’approvazione del bilancio da parte dell’assemblea dei soci o degli azionisti. E’ prevista una riserva legale obbligatoria a cui deve essere destinato il 5% degli utili annuali, sino a che l’ammontare della riserva legale non raggiunge il 20% del capitale sociale. Regime Fiscale Il sistema fiscale messicano si articola in imposte dirette (Imposta sul Reddito delle Società e Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) ed indirette (principalmente IVA e accise). Il periodo d’imposta ha una durata di 12 mesi, dal 1 gennaio al 31 dicembre; in caso di società di nuova costituzione, l’anno fiscale decorre dal giorno di costituzione al 31 dicembre del medesimo anno. Il potere impositivo viene esercitato, a seconda degli ambiti, dal governo centrale o dagli Stati federali e alcune imposte vengono prelevate a livello municipale. La Costituzione federale del Messico attribuisce al Governo Federale le imposte sul reddito e sul valore aggiunto e quelle collegate al commercio internazionale. Gli Stati ed i Municipi applicano normalmente imposte sui diritti di proprietà. Dal luglio 1997 il Servizio di Amministrazione Tributaria (SAT) gestisce le tasse federali e quelle doganali, mentre i Dipartimenti delle Finanze dei singoli Stati amministrano le imposte locali. Imposta sul Reddito (ISR) 3 Art. 2265 del Codice Civile 71 Regolata dalla Legge sull’Imposta sul Reddito, è la tassa principale del regime fiscale messicano. La legge si basa su due criteri fondamentali: la residenza e la fonte di reddito. a) I residenti sono tassati su tutto il reddito, da qualsiasi fonte provenga. Una società si considera residente in Messico se il principale centro decisionale e manageriale è localizzato nel Paese. Per le società residenti oggetto della tassazione sono tutti i redditi percepiti in contanti, in servizi, in credito o in qualsiasi altra forma durante l’anno fiscale (coincidente con l’anno di calendario). b) I non residenti con un domicilio permanente nel Paese sono tassati solo sul reddito imputabile a tale permanenza. Ai fini fiscali, si intende per domicilio permanente qualsiasi luogo in cui vengano condotte le attività d’affari (filiali, installazioni, impianti, ecc.). c) I non residenti senza domicilio permanente nel Paese sono tassati sul reddito imputabile alle fonti messicane. In particolare, un servizio prestato in Messico è considerato fonte nazionale; per i salari, sono esentati dalla tassazione i primi 125.900 pesos (approssimativamente 7500 Euro), guadagnati nell’arco di un anno. Per le persone fisiche l’imposizione si basa sulla progressività per scaglioni. Vi sono cinque fasce di reddito con aliquote rispettivamente del 3, 10, 17, 25 e 30%. Per gli anni dal 2013 al 2014 l’aliquota dell’ultima fascia sarà rispettivamente del 29 e del 28%4. Imposta sul reddito delle persone giuridiche L’aliquota che viene applicata sulla base imponibile per determinare l’imposta è pari al 30%. Il reddito d’impresa è composto da tutti i ricavi percepiti nell’anno fiscale, in denaro, in beni di varia natura, servizi, crediti o capitali, prodotti sia all’interno del paese che all’estero. In generale, sono deducibili tutti i costi direttamente collegati con l’attività che produce il reddito imponibile. In Messico i capital gains realizzati dalle società in seguito alla vendita di attività patrimoniali sono considerati come normale fonte di reddito e, quindi, sono inclusi nella base imponibile e tassati con l’aliquota ordinaria del 30%. Non è previsto, in altri termini, un meccanismo di esenzione parziale del tipo partecipation exemption. Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) L’imposta sul Valore Aggiunto in Messico è stata introdotta nel 1978. In termini generali, l’IVA è pari al 16% del valore aggiunto generato dal trasferimento di beni, la prestazione di servizi indipendenti, l’importazione di beni e servizi, la concessione di diritti temporanei all’utilizzo di beni (ad esempio il leasing di macchinari,)5. in relazione ad alcune particolari categorie merceologiche, che vengono periodicamente riviste, l’aliquota viene differenziata e presenta valori che variano dal 6 al 22%. Nelle zone di frontiera e nelle aree contigue, l’IVA è pari al 11%. Le esportazioni e determinate voci sensibili (carne, latte, grano, frumento, medicine, servizi agricoli collegati alla produzione di beni di base) sono esenti da tassazione. I valori dell'imposta sul valore aggiunto sono stati aumentati di un punto con l'ultima riforma fiscale approvata 4 Al Najjari Najdat, “Fiscalità e Commercio Internazionale”, Inserto Messico, Banca dati Ipsoa. 5 Ministero degli Affari Esteri, “Rapporti paese congiunti – Ambasciate/Consolato – Uffici ICE all’estero”. 72 dal Congresso. L’imposta si calcola per ogni mese del calendario. I contribuenti devono effettuare il pagamento mediante dichiarazione che deve essere presentata presso gli uffici autorizzati non più tardi del giorno 17 del mese seguente a quello di riferimento6. La riforma del 2007 Il Governo Calderón con la riforma fiscale del Settembre 2007, ha introdotto nuove imposte, al fine di aumentare il livello del prelievo pubblico e destinare maggiori risorse alla crescita economica ed ai programmi sociali. Viene introdotta una nuova tassa, l’Imposta per le Imprese a Tassa Unica (IETU), determinata dalla differenza tra le entrate delle imprese e le spese per l’acquisto di beni intermedi, con tassi del 16,5 % nel 2008, del 17% nel 2009 e del 17,5% a partire dal 20107. Viene anche introdotta un’imposta pari al 12% sui depositi bancari detenuti in contanti per somme superiori ai 25.000 pesos (pari circa 1.500 Euro). Le operazioni di Borsa, esenti prima della riforma, sono gravate da un’Imposta sul Reddito (ISLR) ed i versamenti all’erario da parte della PEMEX (Petróleos Mexicanos) vengono ridotti a 30.000 milioni di pesos (pari a 1 miliardo e 800 milioni di Euro), il risparmio viene destinato ad investimenti nelle attività di esplorazione ed estrazione. E’ stata stabilita un’imposta fissa di 36 centesimi di pesos sul prezzo del diesel e della benzina. Incentivi fiscali Gli incentivi fiscali concessi dal governo messicano sono riconducibili ai programmi speciali definiti “Maquila” e “Pitex” e alle agevolazioni previste per le importazioni ed esportazioni che avvengono nelle aree collocate lungo i confini internazionali del Paese (cosiddette Free Trade Zones). Il “Maquila” è un programma nato alla fine degli anni Cinquanta con l’obiettivo di industrializzare le regioni confinanti con gli Stati Uniti soprattutto nei settori dell’elettronica, dell’automobile e del tessile. Le imprese che rientrano in questo programma sono esonerate dal pagamento dell’IVA sulle transazioni che riguardano i processi produttivi e di trasferimento dei beni. Il “Pitex” (“Programma de Importacion Temporal para la Exportacion”) è nato nel 1990 allo scopo di assistere le aziende messicane nell’intraprendere il programma “Maquila” ovvero di importare beni e materiali dall’estero, rielaborarli ed esportarli nuovamente senza pagare dazi e imposte. Per favorire la crescita delle piccole medie imprese messicane e stimolarne la produzione all’esportazione il Governo messicano ha previsto un piano di riduzione dei dazi doganali. Anche a livello dei singoli Stati federali sono stati sviluppati programmi di sostegno alle industrie con agevolazioni riguardanti l’acquisto e il trasferimento di immobili, la formazione del personale e riduzioni d’imposta sui salari. Rapporti con l’Italia 6 Al Najjari Najdat, “Fiscalità e Commercio Internazionale”, Inserto Messico, Banca dati Ipsoa. 7 Ministero degli Affari Esteri, “Rapporti paese congiunti – Ambasciate/Consolato – Uffici ICE all’estero”. 73 Nei rapporti tra Italia e Messico e’ in vigore dal 12 marzo 1995 la Convenzione contro le doppie imposizioni, firmata l’8 luglio 1991 e successivamente ratificata in Italia. Il Messico non è incluso nell’elenco delle black list italiane relative: - agli Stati e territori aventi un regime fiscale privilegiato (di cui al D.M. 4 maggio 1999); - ai regimi CFC (di cui al D.M. 21 novembre 2001); - all’indeducibilità dei costi derivanti da operazioni intercorse con imprese domiciliate in Stati a fiscalità privilegiata (di cui al D.M. 23 gennaio 2002). 74 La pubblicazione, gratuita per i soci UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, è disponibile in www.ucimu.it, area riservata, economia e mercato/internazionalizzazione/Guide ai mercati. Prezzo per i non associati 87,50 euro + IVA. 75