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Guida_ai_Mercati_MESSICO_on line
GUIDAaiMERCATI
MESSICO
a cura di
che si è avvalsa delle strutture operative di
viale Fulvio Testi 128, 20092 Cinisello Balsamo MI (Italy), tel. 02 262 551, telefax 0226 255 214/349, www.ucimu.it, [email protected]
per informazioni: Direzione Relazioni Esterne, tel. 0226 255 299, telefax 0226 255 884, [email protected]
by CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU SPA
con il supporto di
e la collaborazione di
2
riservatezza
Sono proibite riproduzioni, anche parziali, del contenuto di questo documento senza la previa autorizzazione di UCIMU-SISTEMI PER
PRODURRE.
Copyright© 2013 UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE
3
Nel settore della macchina utensile, certamente il più strategico dei comparti
manifatturieri, l’Italia può vantare eccezionali competenze che le permettono di
collocarsi al terzo posto della graduatoria mondiale degli esportatori.
Alla capacità del made by Italians di affermarsi su mercati eterogenei per livello di
industrializzazione come per posizione geografica contribuisce l’impegno destinato da
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ad analizzare l’evoluzione della domanda, così
da indirizzare l’offerta dei costruttori italiani verso le situazioni più ricche di
prospettive. Guida ai Mercati analizza il Messico, che, anche grazie ai
ripetuti investimenti da parte degli Stati Uniti, nel 2013, dovrebbe registrare
crescita di PIL (+3,5%), produzione industriale (+1,8%) e import (+8,1%).
Decimo paese consumatore di macchine utensili, il Messico, nel 2012, è stato anche il
decimo mercato di sbocco dell’industria italiana del settore, le cui vendite sono ammontate
a 102 milioni di euro. D’altra parte l’interesse dei costruttori italiani verso l’area,
considerata tra le più vivaci e potenzialmente attrattive, ha spinto
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE a realizzare, in collaborazione con ICE, CIIMMATH, vero
e proprio centro tecnologico, che, ospitato all’interno del parco industriale di Sahagun, è
allestito con macchine italiane e operativo dal 2008. La monografia edita da
FONDAZIONE UCIMU evidenzia le peculiarità della realtà messicana,
proponendosi come strumento operativo indispensabile a quanti intendono affrontarne il
mercato. A impreziosire Guida ai Mercati contribuiscono informazioni di difficile
reperibilità quali: l’analisi del canale distributivo, l’illustrazione della
legislazione societaria e tributaria, l’ampio
elenco di indirizzi utili (enti e istituti commerciali, banche,
organizzazioni fieristiche, siti internet).
4
ECONOMIA
7
8
10
12
LO SCENARIO MACROECONOMICO
IL SETTORE DELLA MACCHINA UTENSILE
L’INTERSCAMBIO CON L’ITALIA
COMMERCIO
13
14
25
27
28
30
31
33
ESPOSIZIONI
37
38
40
LEGISLAZIONE E NORME PER L’EXPORT
41
42
47
50
50
58
60
FINANZIAMENTI E EXPORT
L’EXPORT DI BENI STRUMENTALI E MACCHINE UTENSILI IN MESSICO
63
64
GUIDA AGLI INVESTIMENTI ESTERI: LEGISLAZIONE SOCIETARIA
69
SETTORI DI SBOCCO
IMPRESE UTILIZZATRICI
COSTRUTTORI MESSICANI DI MACCHINE UTENSILI
IL CANALE DISTRIBUTIVO
CIIMMATH
INFORMAZIONI GENERALI
RIFERIMENTI
LE MOSTRE
GLI ORGANIZZATORI
REGOLAMENTAZIONI RELATIVE A SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO
ASPETTI DOGANALI
AMMINISTRAZIONE DOGANALE MESSICANA
TRATTAMENTO MERCI
RESTRINZIONI
CERTIFICAZIONI
Allegato a cura dello Studio Tomasin Commercialisti
la realizzazione della pubblicazione è stata completata nel giugno 2013
5
6
ECONOMIA
Per informazioni: Centro Studi & Cultura di Impresa, 0226 255 271, [email protected]
7
LO SCENARIO MACROECONOMICO
Dopo la fase di contrazione del 2008-2009, nel 2012, il PIL del Messico ha registrato un
incremento del 3,9%, allungando il trend di crescita costante che si rileva dal biennio 2010-2011.
La crescita economica messicana risulta strettamente legata all’andamento congiunturale degli
Stati Uniti che rappresentano di gran lunga il primo partner commerciale e la maggiore fonte di
investimenti diretti esteri. Gli elevati ritmi di crescita si devono soprattutto a: investimenti diretti
esteri, vivace domanda internazionale dei prodotti manifatturieri realizzati in Messico, crescita
demografica, investimenti pubblici per lo sviluppo di infrastrutture di trasporto, energetiche e del
settore minerario.
Il sistema industriale del paese evidenzia due macrocategorie di imprese: da una parte, grandi
imprese manifatturiere, a capitale prevalentemente straniero, controllano il mercato domestico e
adottano i migliori standard tecnologici e di sicurezza; dall’altra, decine di migliaia di PMI, poco
strutturate sia sotto il profilo della patrimonializzazione che della qualità dei prodotti e
dell’innovazione. Il 59,4% della popolazione attuale è economicamente attiva. Di questi: il 42,4% è
impiegata nel settore servizi, il 19,7% nel commercio, il 15,1% nell’industria manifatturiera, il
13,8% nel settore agricolo - allevamento ed il 7,4% nell’edilizia. Nel 2011, gli investimenti diretti
esteri in Messico hanno raggiunto un valore pari a 19,43 miliardi di dollari, in aumento del 9,7%
rispetto al 2010. Secondo il Ministero dell’Economia, la maggior parte degli investimenti diretti
esteri in entrata provengono dall’America Settentrionale (58,4%) e dall’Unione Europea (Spagna
15%, Olanda 6,7%). Nel ultimo decennio, i principali gruppi economici messicani, grazie agli
investimenti diretti e di portfolio, hanno intrapreso una politica di espansione sui mercati
internazionali che li ha portati ad avere sedi produttive in 38 paesi. La concentrazione maggiore si
registra in America (88%), seguita da Europa (8%) e Asia (3%). Gli Stati Uniti, ormai considerati
un mercato domestico allargato, ospitano 124 impianti produttivi di aziende messicane, il Brasile
27, 24 la Colombia e 21 il Venezuela. Nel 2012, gli investimenti fissi sono cresciuti del 5,8%, dopo
il +8,3% fatto registrare l’anno precedente. In crescita anche il commercio con l’estero.
Nel 2012, le importazioni di beni e servizi sono aumentate del 4,1% rispetto all’anno precedente,
le esportazioni del 4,6%, mentre nel 2013, secondo le previsioni, l’import crescerà del 8,1% e
l’export del 6,2%.
8
Prodotto Interno Lordo
5,3%
3,2%
3,9%
3,9%
2011
2012
4,8%
4,5%
4,3%
2014*
2015*
2016*
3,5%
1,2%
2007
2008
2009
2010
2013*
-6,0%
Fonte: OXFORD ECONOMICS
*previsioni
Crescita dell'Import
19,7%
7,1%
8,1%
8,5%
7,9%
2013*
2014*
2015*
4,1%
2010
2011
2012
Fonte: OXFORD ECONOMICS
*previsioni
Nel 2012, tra le tipologie di macchine più richieste dal mercato locale, sono i sistemi elettrici e di
precisione, con una quota pari a 20,9% sul totale, seguite da macchinari, reattori nucleari e caldaie
(16,4%). Al terzo posto, con una quota del 9%, sono i combustibili minerali, oli minerali o prodotti
della distillazione, poi la categoria vetture, automobili, trattori, velocipedi, motocicli, altri veicoli
terrestri e parti e accessori (8,7%). Circa il 50% dell’import messicano proviene dagli Stati Uniti,
seguiti dalla Cina (15%). L’Unione Europea nel suo complesso si attesta al terzo posto nella
graduatoria dei fornitori delle industrie messicane, con una quota pari all’11%. Con la Germania
che rappresenta il 33% del totale UE e l’Italia il 13. Il settore europeo che maggiormente vende
agli utilizzatori messicani è quello dei macchinari, con una quota del 22,7% sul totale.
9
IL SETTORE DELLA MACCHINA UTENSILE
Nel 2012, in Messico, il consumo di macchine utensili è quasi completamente soddisfatto dalle
importazioni. Negli ultimi anni le importazioni sono notevolmente cresciute, raggiungendo il valore
record nel 2012 (1.386 milioni di euro). Il paese occupa il sesto posto nella classifica degli
importatori, con una quota pari al 4,3% sul totale. Il consumo ha registrato un aumento del
35,9%, per un valore pari a 1.400 milioni di euro (nel 2011 la crescita era pari al 28,9%). Il
Messico si è posizionato al decimo posto nel graduatoria dei paesi consumatori. In qualità di
costruttore, il paese ricopre un ruolo marginale: 106 milioni di euro, il valore della produzione.
Il settore della macchina utensile in Messico
1.400
milioni di euro
1.200
1.000
800
600
400
200
0
2009
2010
2011
2012
Import
657
706
967
1.386
Consumo
726
800
1.031
1.400
Fonte: elaborazione Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati Associazioni nazionali
Primo paese fornitore del mercato messicano sono risultati gli Stati Uniti, (40,8%), seguiti da
Giappone (18,3%), Germania (15,1%), Italia (9,1%), Cina (4,4%), Spagna (3,8%) e Corea del
Sud (2,8%).
I principali fornitori del Messico
Spagna
3,8%
Altri
8,5%
Cina
4,4%
Stati Uniti
40,8%
Italia
9,1%
Germania
15,1%
Giappone
18,3%
Fonte: elaborazione Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati ITC
10
Nel 2012 le esportazioni americane di macchine utensili verso il Messico sono cresciute del 30,3%,
per un valore superiore ai 450 milioni di euro.
Seguono le esportazioni dai paesi europei, in crescita del 46,1% per un valore di circa 350 milioni
di euro; particolarmente dinamiche le vendite dell’Austria (+254%) sebbene si attestino ancora su
valori bassi, Italia (+94%), Francia (+77%) e Germania (+53%). Quest’ultimo si conferma primo
paese fornitore europeo in termini di valori.
Molto dinamiche anche le forniture asiatiche;+182% il Giappone, secondo fornitore a livello
mondiale del mercato messicano, +68% la Cina, +37% Taiwan.
Var. 12/11 dei principali fornitori
Stati Uniti
30%
68%
Cina
14%
Corea Sud
182%
Giappone
37%
Taiwan
Francia
77%
Germania
53%
94%
Italia
35%
Regno Unito
Spagna
-13%
254%
Austria
Svizzera
-4%
-50%
0%
50%
100%
150%
200%
250%
300%
Fonte: elaborazione Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati ITC
Positive le previsioni formulate da Oxford Economics per il mercato messicano: nel 2013 il
consumo di macchine utensili dovrebbe aumentare del 7,1%, tra il 2014 e il 2016 il tasso medio
annuo di crescita dovrebbe attestarsi sul 9,2%, con il picco massimo nel 2014.
Previsioni consumo MU
11,2%
9,6%
8,7%
7,1%
2013
2014
2015
2016
Fonte: OXFORD ECONOMICS
11
L’INTERSCAMBIO CON L’ITALIA
Durante la crisi del 2009, l’export italiano di macchine utensili verso il Messico, ha segnato una
contrazione del 54,8% rispetto all’anno precedente. Già nel 2010 però, le esportazioni italiane sono
tornate a crescere (+66,7% rispetto al 2009), raggiungendo un valore pari a 39,4 milioni di euro.
Durante il biennio 2011-2012 il trend positivo si è allungato: nel 2011, +33,5%, per un valore pari
a 52,5 milioni di euro; nel 2012, + 94%, per un valore record di 101,9 milioni, situazione che ha
consegnato all’Italia il decimo posto nella classifica dei paesi clienti. Nel 2012, le esportazioni di
macchine utensili a asportazione, che pesano per il 72% delle vendite italiane in Messico, hanno
registrato un aumento del 277%. Le esportazioni di macchine utensili a deformazione invece, sono
calate del 13,8%. Trapani e foratrici, con una quota del 37,6%, sono la tipologia di macchine
utensili maggiormente venduta in Messico, seguite da curvatrici e piegatrici (10,1%).
Esportazioni italiane verso il Messico
120.000
migliaia di Euro
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Fonte: elaborazioni Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati ISTAT
Esportazioni italiane in Messico (migliaia di euro)
Totale asportazione
MU che operano con processi
non convenzionali
Centri di lavoro, macchine
transfer
Torni
Foratrici, alesatrici, fresatrici,
filettatrici o maschiatrici
Rettificatrici, affilatrici,
sbavatrici, levigatrici
Segatrici, troncatrici, stozzatrici
73.428
Variazione %
12/11
277,1
4.501
147,8
4,4
7.908
142,7
7,8
3.441
4,8
3,4
41.972
1.232,7
41,2
11.723
196,5
11,5
3.884
-3,1
3,8
Totale deformazione
Piegatrici, curvatrici, cesoie
Altre macchine a deformazione
Totale
28.500
21.414
7.086
101.928
-13,8
-20,0
12,1
94,0
28,0
21,0
7,0
100,0
2012
Quota % sul
valore
72,0
Fonte: elaborazioni Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati ISTAT
12
COMMERCIO
Per informazioni: Direzione Marketing, 0226 255 306, [email protected]
13
SETTORI DI SBOCCO
Dopo una lunga fase di recessione, per lo più imputabile alla congiuntura che ha colpito l’economia
statunitense, il Messico, sul fronte economico, sta mostrando interessanti segnali di recupero, in
termini di ripresa e competitività. La crescita dei salari e dei costi di trasporto asiatici (gonfiati dai
prezzi dei combustibili) ha riaperto la partita della competitività con la Cina, rilanciando il Messico
tra le mete più attraenti per nuovi investimenti. Il costo del lavoro cinese, vera spina nel fianco
della competitività messicana, cresce in modo esponenziale. Secondo i dati Hsbc, dieci anni fa i
salari messicani erano del 391% più alti di quelli cinesi, ora solo del 29%, e tra meno di 5 anni i
valori potrebbero essere equivalenti. Emblematica la scelta di Siemens che, entro il 2013,
fabbricherà direttamente in Messico, lasciando in Cina solo un’esigua parte della produzione di
componenti. Una strategia attuata da molte aziende americane, che stanno dismettendo gli
investimenti fatti negli anni passati in Cina, per riportare la produzione in America. Il Messico
inoltre, vanta accordi di libero scambio con 44 Paesi, il doppio rispetto alla Cina e il quadruplo
rispetto al Brasile.
L’industria messicana è costituita da un numero ristretto di grandi gruppi, con definite posizioni di
leadership di categoria e prodotto, affiancati da moltissime piccole-medie imprese. Le aziende di
grandi dimensioni annunciano con regolarità importanti programmi di investimento per migliorare
l’efficienza dei propri impianti e per rispondere alle nuove esigenze della domanda interna ed
internazionale. “Multilatinas”, come Cemex nel settore cementiero e America Movil nella telefonia,
continuano ad espandersi approfittando, di una adeguata stabilità delle politiche macrofinanziarie
locali e dell’andamento economico favorevole che sta interessando il centro e il sud dell’America.
La maggiore disciplina fiscale imposta alle aziende dai vari governi, l’avvio delle liberalizzazioni
economiche (strategia di politica economica che ha spinto le imprese locali a rafforzarsi in casa per
competere all’estero) e l’innalzamento del welfare state generale, sono gli altri aspetti che hanno
contribuito a generare il successo delle “multilatinas”. Per quanto concerne le piccole imprese
locali, che dal 2008 al 2010, anche a causa della crisi USA, hanno vissuto un periodo di grossa
difficoltà, (di queste fanno parte anche le cosiddette “maquiladoras”, fabbriche che producono
lungo una frontiera di 3.000 km con gli Stati Uniti), queste hanno ripreso a produrre e assemblare
prodotti finiti in grande quantità, seppur con investimenti tecnologici ancora limitati. Il
manifatturiero torna a giocare un ruolo strategico e prioritario per il paese: in particolare,
utilizzatori principali sono i settori: automotive, energia, minerario-siderurgico, infrastruttureferroviario, aerospace, macchine movimento terra ed elettrodomestici.
Il settore automotive
Nel 2012, la produzione di autoveicoli in Messico si è attestata a quasi tre milioni di unità, con una
crescita dell’8,2% rispetto all’anno precedente. Il 64% della produzione è stato rappresentato da
automobili, il 36% dai veicoli commerciali. Le previsioni formulate da Oxford Economics sono
positive: +10,8% nel 2013, e un incremento medio annuo dell’8% tra il 2014 e il 2017.
Produzione di veicoli in migliaia di unità
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Automobili
1.835
1.999
2.212
2.376
2.398
2.382
Veicoli commerciali
1.051
1.199
1.138
1.233
1.422
1.521
Totale
2.886
3.198
3.350
3.609
3.819
3.904
Fonte: elaborazioni Centro Studi & Cultura di Impresa UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE su dati Oxford Economics
Nel 2011, il settore automobilistico ha rappresentato il 18,5% del PIL manifatturiero messicano,
impiegando oltre 1 milione di addetti. Il Messico, anche grazie agli investimenti dell’ultimo
decennio (26,7 miliardi di dollari), attualmente occupa l’ottava posizione nella graduatoria dei paesi
produttori di autoveicoli, e ha raggiunto una quota di esportazione pari all’80% della produzione,
superando, per numero di autovetture esportate negli Stati Uniti, paesi come il Giappone e la
Corea del Sud.
14
La produzione di veicoli, che potrebbe sorpassare i 3 milioni di unità nel 2014, e gli IDE in continuo
aumento, dovrebbero produrre effetti positivi sul fronte dell’impiego: secondo i dati IMSS (Istituto
Messicano di Sicurezza Sociale) nel 2012, il settore automotive ha generato 120.000 nuovi posti di
lavoro, e si prevede ne generi quasi 1 milione entro la fine del 2015. Anche le più importanti
strutture universitarie (come il TEC di Monterrey) stanno adeguando l’offerta formativa alle
richieste del manifatturiero che necessita di ingegneri e tecnici specializzati. Per quanto riguarda i
veicoli commerciali, si registra la presenza di: American Coach, Daimler, Dina, Fiat-Chrysler (RAM),
Hino Motors, Kenworth International, Man, Mercedes, Scania, Volkwagen e Volvo.
I principali investimenti in atto nel settore:
- Giant Motor Latinoamerica, con il supporto del Gruppo FAW, aprirà una filiale in Messico, nello
stato di Hidalgo, per l’assemblaggio di 20.000 camion all’anno: i veicoli commerciali saranno ad
elevata efficienza energetica e con sei diverse soluzioni di carico.
- Il big player tedesco Daimler Trucks, che controlla la produzione di veicoli commerciali pesanti
di marchi come Freightliner e Mercedes Benz, investirà 300 milioni di dollari per la produzione
di sistemi di trasmissione. La casa tedesca, grazie alla sua politica di attenzione al risparmio
energetico, elemento divenuto fondamentale dopo i recenti aumenti del costo del carburante
diesel, ha fatto del Messico uno dei sui mercati principali.
- Il Gruppo Fiat Chrysler ha annunciato, con un investimento di 1,5 miliardi di dollari, l’avvio di
un nuovo impianto produttivo nello stato messicano di Cohauila, dove è presente un distretto
automotive molto importante che annovera al suo interno gli impianti produttivi e di
assemblaggio di General Motors e Daimler Truck. Lo stabilimento sarà dislocato a Derramadero
(che va ad aggiungersi a quello di Toluca, dove viene prodotta la Fiat 500), e a partire dal
secondo-terzo trimestre 2013 partirà la produzione del veicolo commerciale Ram ProMaster
(conosciuto in Italia come Ducato) e dei motori HEMI e Pentastar (vincitori di numerosi premi a
livello internazionale e caratterizzati da performance molto elevate).
Per quanto riguarda gli OEM per veicoli passeggeri, sono presenti 9 delle prime 10 case
automobilistiche a livello globale. La zona che sta attraendo maggiori investimenti è quella del
Guanajuato, area geografica in cui si sta insediando un vero e proprio cluster automotive, con
investimenti pari a quasi 6 miliardi di dollari, che hanno generato 33.000 nuovi posti di lavoro.
15
-
Mazda sta sviluppando un importante investimento di 650 milioni di dollari per l’apertura entro
la fine del 2014 dello stabilimento nel Guanajuato in cui prevedono inizialmente di produrre
140.000 unità annue di veicoli
impiegando 3.000 persone. A
regime, nel 2016, l’impianto sarà in
grado di produrre 230.000 vetture,
impiegando 4.500 addetti. Sempre
nello stesso impianto verranno
prodotti i motori con la nuova
tecnologia Skyactiv, in grado di
garantire un miglior rendimento e
minor consumo di carburante. Motori
che equipaggeranno i modelli Mazda
2 e Mazda 3. Inoltre, nello
stabilimento Mazda investirà anche
Toyota (già presente in Messico con
l’impianto di Tacoma, attivo nella
produzione di veicoli commerciali),
equipaggiandolo con una linea di assemblaggio di compact cars molto ecologiche.
- Volkswagen ha annunciato la costruzione di uno stabilimento Audi a San Josè Chiapa (con un
investimento di 2 miliardi di dollari), nello stato di Puebla, dove è già presente un maxi
stabilimento Volkswagen, che, a partire dal 2016, realizzerà 150.000 modelli premium all’anno.
Inoltre si avvicina l’apertura di un impianto a Silao (Guanajuato), dedicato alla produzione dei
motori di cilindrata 1.8 e 2.0 TSI per i modelli Jetta e Passat. Lo stabilimento arriverà a
produrre fino a 330.000 motori all’anno e impiegherà 700 addetti.
- GM investirà 420 milioni di dollari per portare la produzione di sistemi di trasmissione nello
stabilimento di San Luis
Potosì, e la una nuova serie
di pick-up e SUV compatti
nell’impianto di Silao.
- Ford ha annunciato un
investimento di 1,3 miliardi di
dollari per espandere la sua
base produttiva di Hermosillo,
nello stato di Sonora, dove
sono dislocati 150 tra Tier 1 e
Tier 2. L’investimento servirà
anche per migliorare le linee
di assemblaggio dei modelli
Ford Fusion e Lincoln MZK. Il
90% della produzione sarà
destinata a mercati del Sud
America.
- Considerata la crescente domanda di mezzi carrozzati che si è verificata negli ultimi anni nel
paese, il gruppo IBN investirà 117 mln di pesos per l’apertura di una filiale produttiva ad
Aguascalientes, dedicata alla produzione di 60 veicoli blindati al mese. L’impianto sarà dotato
del primo laboratorio balistico presente in tutto il Messico.
- Hyundai Motor ha appena avviato la costruzione di una fonderia di alluminio a Tijuana, Baja
California, per la produzione di 1,5 milioni di pezzi per il settore automobilistico (testate, blocco
cilindri, scatole per il cambio automatico). La fonderia sarà operativa entro il prossimo anno e
impiegherà 300 addetti.
Nel settore della componentistica automotive, l’associazione di categoria INA (Industria Nacional
de Autopartes) ha dichiarato che il Messico sta ricevendo investimenti diretti nel settore pari a circa
16
20 miliardi di dollari. Numeri necessari per rispondere alla crescente domanda delle case
automobilistiche che hanno, o stanno, installando impianti nel paese.
Per rispondere ai maxi investimenti delle case automobilistiche nipponiche come Mazda, Honda e
Nissan, i Tier 1 e 2 sono dislocati soprattutto nella zona centrale del paese. Le case nipponiche
hanno dichiarato voler intensificare l’acquisto di componentistica auto da fornitori messicani. La
volontà è passare dagli attuali 3,7 miliardi di dollari annui, a 13,9 miliardi nel 2016.
Nel 2012, il fatturato complessivo del settore della componentistica messicana ha raggiunto i 65
miliardi di dollari, dato in crescita del 10% rispetto al 2011, impiegando 620.000 addetti. Risultato
raggiunto anche in seguito alla recente svalutazione del Peso rispetto al Dollaro che ha contribuito
ad aumentare la competitività. Secondo i dati INA, i maggiori mercati di sbocco sono: Stati Uniti
(90%), seguiti da Canada (4%) e Brasile.
In particolare, in questo ultimo periodo, sono i Tier 1 e Tier 2 giapponesi a scommettere
maggiormente sulle potenzialità del Messico, arrivando ad investire circa 2 miliardi di dollari:
- Yachino Manufacturing investirà 20 milioni di dollari nello stato di Guanajuato per la produzione
di serbatoi che equipaggeranno le vetture prodotte nel nuovo impianto di Honda in costruzione
a Celaya.
- Il gruppo giapponese Nissan prevede di investire in Messico 90 mln di dollari per un impianto
produttivo che sarà ospitato nel Parco Industriale di Colinas, vicino San Louis Potosì. Lo
stabilimento, che verrà inaugurato nel 2014, impiegherà 500 addetti e sarà dedicato alla
produzione di componentistica per motori e di organi di trasmissione per autovetture.
- Sumikin Bussan ha recentemente acquisito il controllo di Kitagawa Mexico nel distretto di
Aguascalientes, leader messicano nella produzione di componentistica auto (casting product).
- Jatco sta investendo 200 milioni di dollari ad Aguascalientes per una nuova linea di produzione
di trasmissioni auto. A regime saranno realizzate circa 1,2 milioni di trasmissioni all’anno.
Anche la divisione automotive di Hitachi, ha sottolineato l’intenzione di investire decisamente sul
territorio messicano: 100 mln di dollari per un impianto dislocato nel Parco Industriale di Queretaro
dedicato alla produzione di sistemi di sospensione e che, a regime (fine 2014), genererà 750 posti
di lavoro.
17
Altri 3 fornitori giapponesi del Gruppo Mazda hanno recentemente comunicato l’ingresso nel paese
centro americano:
1. Y-Tec Keylex investirà 90 milioni di dollari per la realizzazione di un impianto a Guanajuato,
destinato alla produzione di chassis e carrozzerie;
2. Daikyo Nishikawa investirà 30 milioni di dollari per la produzione di pannelli di controllo, e
impiegherà 270 addetti;
3. Aki Seat Manufacturing investirà 20 milioni di dollari per uno stabilimento che produrrà
sedili per auto.
Oltre ai giapponesi, anche altri attori internazionali del comparto pensano al Messico come paese
verso cui indirizzare i futuri investimenti: è il caso di Delphi Electronics che realizzerà nel Parco
industriale di Santander, stato settentrionale di Tamaulipas, un nuovo stabilimento (3.000 addetti);
dell’italiana Pirelli, che sta investendo 210 milioni di dollari per la costruzione del suo primo
stabilimento messicano (700 addetti diretti e almeno 300 indotti). Nel 2015, la produzione annua
dello stabilimento Pirelli si aggirerà intorno ai 5 milioni di pneumatici, per il 70% destinati al
mercato nord-americano. Infine, la canadese Automotive Bend ha dichiarato di voler investire 3,5
milioni di dollari a San Luis Potosì per realizzare una filiale dedicata alla produzione di piccoli tubi in
alluminio, che vedranno la società Valeo Cooling Systems (produttore di sistemi di
condizionamento per GM e Ford) come principale cliente.
Il settore energia
Nel settore energia, assoluto protagonista del mercato è PEMEX, l’azienda tende a premiare la
produzione di tecnologia locale, principalmente nell’estrazione petrolifera, comparto che copre
ancora il 15% sul totale dell’export messicano. Negli altri comparti del settore energetico, la
Commissione federale della elettricità (Cfe) mira allo sfruttamento delle rinnovabili. Sono in fase di
realizzazione centrali eoliche nel sud del Messico e idroelettriche nel nord. Già nel 2009, era stato
inaugurato la prima istallazione di pale eoliche nella zona dell’istmo di Tehuantepec, mentre nello
stato di Nayarit, è stata inaugurata la Yesca, seconda centrale idroelettrica al mondo per
dimensioni. Intensificato anche l’uso dell’energia solare, in particolare nello stato di Hidalgo, dove
sono in fase di istallazione dei “cluster solari” (grandi terreni occupati da pannelli solari), che
produrranno energia per l’intera area centrale del paese. Infine, un altro comparto che molto sta
innovando in un’ottica di ecostenibilità, attualmente la maggior parte dei frigoriferi nazionali, ad
uso domestico e industriale, utilizzano gas altamente nocivi: Bosch e altri players internazionali
presenti in Messico stanno sviluppando sistemi di refrigerazione moderni che adottano il gas R600° che si dissolve in pochi giorni senza impattare l’atmosfera.
L’impatto delle filosofie green si manifesta anche nel sempre maggior sviluppo di mezzi trasporto
pubblico ibridi.
Di seguito i principali investimenti in atto nel comparto energetico:
Grupo Mexico, colosso del settore minerario, da qualche anno ha deciso di investire pesantemente
nel settore energetico messicano. Sono stati annunciati investimenti pari a 730 mln di dollari per la
realizzazione di due centrali a ciclo combinato in Messico, con una capacità individuale di 250 MW
e un parco eolico con capacità di 74 MW. In oltre si aggiungono investimenti pari a 670 mln di
dollari, per la realizzazione di 4 piattaforme per l’industria petrolifera e 850 mln di dollari, per
l’acquisto di tecnologia legata all’esplorazione petrolifera. Il tutto segue l’investimento iniziale fatto
nel 2010 all’atto dell’acquisto, per un valore pari a 240 mln di dollari, del controllo della società
ingegneristica Perforadora Mexico (Pemsa), primo fornitore di servizi per Pemex, monopolista del
petrolio in messicano.
L’azienda messicana Hermes, in collaborazione con Alstom Power ha attenuto una commessa di
148 mln di dollari per la realizzazione di 6 maxi generatori di energia elettrica, con capacità
complessiva di 500 MW, destinati alla centrale saudita del Gruppo Sadara Chemical Company.
PEMEX, ha assegnato alla britannica Rolls Royce un contratto per la fornitura di servizi di
manutenzione dei motori e dei generatori di energia nei centri di produzione petrolifera della
regione di Campeche: il contratto ha un valore di 50 mln di dollari per l’anno 2013 e al termine
dell’anno verrà ridiscusso ed eventualmente rinnovato.
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La società ICA-Fluor Daniel si è aggiudicata la
commessa (contratto assegnato da PEMEX del
valore di 135 milioni di dollari) per la
realizzazione della maxi raffineria Bicentennial,
che si costruirà a Tula, nello stato di Hidalgo. L’
impianto avrà una capacità di raffinazione
giornaliera pari a 300.000 barili ed entrerà in
funzione nel 2016.
Il consorzio ICA, Odebrecht e Technip ha
ottenuto, dal Gruppo brasiliano Braskem, una
commessa di 2,7 miliardi di dollari per la
realizzazione di un impianto petrolchimico a
Veracruz che entrerà in funzione nel 2015:
l’etanolo utilizzato come materia prima sarà
fornito dal monopolista PEMEX.
Il Gruppo Alfa, conglomerato industriale attivo
nella componentistica auto con il marchio Nemak, nella petrolchimica con Alpek, nell’industria
alimentare con Sigma e nella telefonia con Alestra, nel 2012, ha investito 150 milioni di dollari per
la costruzione di una centrale elettrica.
L’azienda texana Amerimex ha dichiarato di voler aprire un impianto a Tabasco, sud del Messico,
per la produzione di motori elettrici di alta prestazione (fino a 6.000 cavalli di potenza) da utilizzare
nell’industria petrolifera. Sono motori molto costosi, per la realizzazione di ognuno di essi sono
necessari 45-50 giorni.
Alcune importanti aziende italiane protagoniste nel settore:
- Saipem ha vinto una gara d’appalto per la realizzazione di un gasdotto di 550 km che unirà El
Encino, stato di Chihuahua, a Topolobampo, stato di Sinaloa, e avrà una capacità di 670 piedi
cubi di gas naturale. (I lavori dovrebbero terminare nel 2016).
- Enel Green Power si è aggiudicata una importante commessa dalla Commissione Federale
dell’Elettricità (CFE) per la realizzazione, nello stato meridionale di Oaxaca di un parco eolico da
350 GW: il progetto prevede un investimento di 130 mln di dollari.
- Drillmec, azienda italiana con filiale a Houston, ha vinto una importante commessa da PEMEX
per la realizzazione di 2 piattaforme petrolifere: il colosso messicano infatti ha bisogno di
dotarsi di piattaforme, che sta prendendo anche in affitto da altre imprese petrolifere attive sul
territorio alla cifra di 500.000 $ al giorno (i programmi di investimenti nel comparto petrolifero
del monopolista si aggirano intorno ai 20 miliardi di dollari annui).
- Techint ha aperto recentemente un impianto a Veracruz per la produzione di tubi in acciaio poi
da utilizzare per l’estrazione del petrolio ad elevate profondità.
Il settore minerario e siderurgico
Si tratta di uno dei settori che negli ultimi anni ha avuto maggiore sviluppo, in particolare legato al
settore siderurgico, metallurgico e delle fonderie (collegate alla fornitura di materia prima e di
pezzi grezzi per l’industria automobilistica locale). Grupo Mexico ha dichiarato di voler investire
circa 2 mld di dollari nel settore minerario per divenire il secondo produttore mondiale di rame.
Verrà notevolmente potenziata l’attività di esplorazione del maggiore giacimento mondiale di rame,
il Buenavista del Cobre, localizzato nello stato settentrionale di Sonora. LENOX ha annunciato un
investimento di 200 mln di dollari nello stato di Nuovo Leon, a Linares, per la costruzione di un
impianto che a partire dal 2015 avrà una capacità produttiva di 300.000 tonnellate di acciaio e, a
regime, nel 2018, di 600.000 tonnellate annue, generando 500 posti di lavoro. L’obiettivo è quello
di soddisfare parte della domanda di prodotti siderurgici per il settore automotive che viene spesso
soddisfatta da fornitori esteri.
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Per la medesima ragione, ha recentemente deciso di investire 40 mln di dollari anche il colosso
siderurgico Nippon Steel, per realizzare un impianto a Silao, nella regione di Guanajuato, che
impiegherà 200 addetti e avrà una capacità annua di 24.000 tonnellate di pezzi in acciaio per
componentistica auto. Questo impianto verrà
realizzato in collaborazione con Sumitomo
Corporation. Fracsa Alloy ha in programma
investimenti per 200 milioni di dollari,
quintuplicando l’output di alluminio destinato
all’industria automotive. Saranno aperti
cinque nuovi impianti rispettivamente negli
stati: Nuovo Leon, Aguascalientes, Puebla,
Guanajuato e Estado de Mexico. Questa
decisione è stata presa dal big player Fracsa,
perché il consumo di alluminio, in Messico, si
prevede possa raddoppiare nei prossimi 4
anni (attualmente è pari a 812.000 tonnellate
al mese). Anche il colosso locale Tubacero ha in programma un investimento di 90 mln di dollari
per la costruzione di un impianto di produzione di 200.000 tonnellate di tubi in acciaio all’interno
dell’interporto di Monterrey: in particolare, si tratterà di tubi elicoidali generalmente utilizzati nel
trasporto e soggetti ad alta
pressione di acqua, idrocarburi e
gas, sia per via terreste che in mare
aperto. Il Gruppo messicano Ahmsa
ha stipulato un’alleanza strategica
con il coreano PosCo per la
valutazione di progetti comuni da
realizzare nel settore minerario e
siderurgico (per esempio l’acquisto
di 1 milione di tonnellate di laminati
galvanizzati
per
il
settore
automobilistico). Inoltre, Ahmsa, ha
definito investimenti pari a 4 miliardi
di dollari per i prossimi 5 anni, utili a
produrre 8 milioni di tonnellate di
acciaio laminato a caldo: l’obiettivo è divenire leader in un settore che vede il Messico importare
ogni anno oltre 7 milioni di tonnellate di laminati a caldo. Infine, il big player brasiliano Gerdau, ha
annunciato un importantissimo investimento siderurgico a Ciudad Sahagun, stato di Hidalgo, di
539 mln di dollari. A lavori terminati, nello stabilimento, che occuperà un’area di 90 ettari,
troveranno impiego 2.000 addetti. L’impianto avrà una capacità annua di oltre 1 mln di tonnellate
d’acciaio, di cui, circa 700.000 saranno laminati, e utilizzerà le più moderne ed avanzate tecnologie
per il riutilizzo dell’acqua.
Il settore infrastrutture e
ferroviario
Nel settore delle opere infrastrutturali, la
parte del leone la fa il settore ferroviario, in
particolare da Bombardier che, nello stato di
Hidalgo sta creando un vero e proprio
distretto del comparto, per riproporre il
successo ottenuto con il polo aeronautico
nello stato di Queretaro. Il gruppo
Bombardier, in partnership con Gunderson Concarril (Constructora National de Carros de
Ferrocarril), negli stabilimenti di Ciudad Sahagun, ha prodotto i treni per la metro di Monterrey e il
treno elettrico di Guadalajara, e detiene, al momento, il 70% del mercato del materiale rotabile e
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dei sistemi di trasporto ferroviario nazionale. I prossimi due progetti più importanti in cui la
divisione ferroviaria di Bombardier è coinvolta sono: il treno suburbano ad alta velocità, che
collegherà Queretaro con Città del Messico, e il treno leggero monorotaia, che collegherà Toluca a
Città del Messico, e negli Stati Uniti, la metro di San Francisco.
Per migliorare trasporti su strada e viabilità, Grupo Mexico,
investirà 350 mln di dollari nella costruzione del tratto
autostradale Salamanca-Leon. Di seguito sono visibili tutte
le nuove vie di comunicazione sviluppatesi dal 2007 al 2012,
alcune ancora in fase di ultimazione.
Altri sforzi effettuati nel campo
delle infrastrutture riguardano la
modernizzazione degli aeroporti di
Città del Messico, Guadalajara e
Monterrey, e dei porti di Veracruz,
Tampuico e Acapulco, oltre alla
costruzione del nuovo porto di
Colonet,
in
Baja
California,
dell’Automotive Terminal, al porto
di Lazaro Cardenas e del Secondo
Container Terminal al porto di
Manzanillo.
Il settore aerospaziale
Nel 2011, il comparto messicano ha ricevuto 33 miliardi di $ di IDE, superando nel ranking
mondiale potenze come: USA, India, Russia e Cina. In particolare, gli investimenti sono stati
concentrati nella parte settentrionale della confederazione messicana. Infatti, il Messico, essendo
localizzato strategicamente ai confini del più importante mercato aerospaziale al mondo e anche
grazie ai costi di produzione competitivi rispetto agli USA e alla manodopera qualificata, ha attratto
i protagonisti internazionali del settore.
Obiettivo del governo locale è quadruplicare le esportazioni del settore (da 3 mld a 12 mld di
dollari entro i prossimi 8 anni), grazie all’aumento, del 450%, del prezzo dei componenti prodotti in
loco, che consentiranno di portare il contenuto nazionale dei velivoli prodotti in Messico al 50%.
Attualmente sono attive in loco 250 imprese aerospaziali, le previsioni sono quelle di raggiungere
le 350 aziende entro il 2015.
Il più importante investimento è sicuramente quello di Bombardier, a Queretaro, che ha
annunciato un’ulteriore espansione degli impianti produttivi in Messico. Nei nuovi stabilimenti
(investimento di 50 milioni di dollari che va ad aggiungersi ai 500 milioni già investiti) si
assembleranno la parte posteriore della fusoliera dei modelli executive Global 7000 e Global 8000.
Sorgeranno a fianco dell’impianto dove viene prodotta la fusoliera del Learjet 85, struttura che
viene poi assemblata al resto del velivolo nell’impianto statunitense di Wichita.
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Altri investimenti ultimati fase di definizione:
L’azienda Labinal, divisione del Gruppo Safran focalizzata sulla produzione di strumentazione di
difesa e sicurezza aeronautica, ha aperto una filiale nello stato di Chihuahua solo 3 anni fa. Già nel
2011, le vendite della società hanno
raggiunto in loco i 250 milioni di dollari, con
clienti come: Boeing, Embraer, Dassault,
Airbus, Lockheed Martin e Sikorsky. La
società AVNTK, capofila di un consorzio di
12 imprese che coinvestiranno nel
Programma
Cuervo,
supportato
dal
Ministero dell’Economia, Bancomext e Nafin,
e avente l’obiettivo di acquisire tecnologia
europea, ha annunciato, l’ingresso in
Messico della società italiana OVS Villella,
specializzata in componentistica aerospaziale. La costruzione dello stabilimento comincerà nel
secondo semestre del 2013 (fine lavori nel 2014).
Il consorzio europeo EADS punta forte sul Messico evidenziando di voler incrementare da 200 mln
a 650 mln di dollari gli investimenti per l’acquisto di componentistica aerospaziale nel paese
centro-americano: in particolare l’attenzione di Airbus e degli altri membri del gruppo EADS è
rivolta a Tier 2 e Tier 3 attivi nella produzione di sistemi di atterraggio e di pezzi del motore degli
aerei. Anche JJ Churchill ha deciso di scommettere sul Messico come base produttiva per il settore
aerospaziale. La società inglese, ha siglato un accordo con la messicana Offshore, per un progetto
nello stato di Sonora che prevede un impegno quadriennale complessivo di 40 mln di dollari per
creare un impianto produttivo destinato alla realizzazione di parti del motore degli aerei del big
player britannico Rolls Royce, anch’esso presente con una sede produttiva nello zona
settentrionale del Messico.
Eurocopter, produttore europeo di elicotteri, ha in programma un investimento di 100 milioni di
dollari per la costruzione di un impianto produttivo a Queretaro, dove verranno realizzati
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componenti per l’industria elicotteristica e per i velivoli Airbus destinati a soddisfare la domanda
venezuelana e colombiana. Eurocopter, che nel 2011 ha venduto 24 elicotteri in Messico, per la
metà per uso militare e per l’altra per uso civile, ha l’obiettivo di incrementare le vendite del 60%
entro il 2017 sfruttando anche la partnership strategica con Turbomeca, azienda francese di motori
a turbina per elicotteri del Gruppo Safran, che ha portato alla creazione di un vero e proprio centro
in Messico per la formazione di tecnici della manutenzione degli elicotteri. Anche Safran investirà
direttamente nello zona settentrionale del Messico, stato di Chihuahua, per un nuovo impianto
produttivo dedicato alla progettazione e produzione di componenti per i sistemi elettrici degli aerei.
L’impianto aggiungerà altri 600 addetti alla forza lavoro già presente in Messico (2.700 addetti).
Il settore macchine movimento terra
Il Messico non vanta una grande produzione di tecnologie per agricoltura. Tuttavia, molti
investimenti, soprattutto realizzati da gruppi esteri, sono stati avviati per colmare questa lacuna. I
principali players presenti con sedi produttive
sono: AGCO, Case New Holland, Caterpillar e
John Deere. In particolare: AGCO de Mexico,
operando per conto di Massey Ferguson, nella
filiale di Querataro, realizza una gamma di
macchine agricole che comprende: trattori,
mietitrebbiatrici e altre attrezzature per la
coltivazione.
John Deere -head-quarter in Illinois- in seguito
alla chiusura delle filiali in Canada, ha
realizzato
3
stabilimenti
nel
Messico
settentrionale. L’impianto di San Pedro Garza
Garcia realizza aratri, trancia-foraggi e
seminatrici; mentre a Santa Caterina (Nuovo
Leon)
si
producono
attrezzature
e
accessoristica. A Saltillo trattori a trazione
semplice o doppia.
Case New Holland ha un impianto a Queretaro
(capacità produttiva oltre i 16.000 trattori annui) dove assembla, commercializza e distribuisce
circa 30 tipologie di trattori diversi (con potenze da 50 a 120 HP), imballatrici, falciatrici, macchine
per la fienagione e attrezzature per il settore agricolo. L’investimento più copioso per il comparto
(500 mln di dollari) è stato annunciato da Caterpillar, che aprirà un impianto di 40 ettari, nei pressi
di Monterrey, Cienega de Flores, per la produzione di ingranaggi, componenti di Buldozzer,
Scavatori e Trattori a marchio CAT.
Il settore elettrodomestici
Il settore “bianco” in Messico ha subito un
forte sviluppo negli ultimi 40 anni. Sviluppo
iniziato nella zona settentrionale, con
fabbriche sul modello “maquiladoras”.
Successivamente, il mercato ha attratto i
marchi più conosciuti nel panorama
mondiale e, nel 2011, la produzione ha
raggiunto gli 8 miliardi di dollari. Risultato
frutto anche della decisione di alcune
imprese nord-americane di spostare la
produzione in Messico (la maggior parte
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non sono impianti greenfield) per usufruire dei vantaggi di costo della produzione. Secondo una
recente ricerca svolta da Alixpartner, nel 2012, il Messico è divenuto il paese più competitivo al
mondo per la produzione di elettrodomestici, con un vantaggio di costo pari al 21% rispetto gli
USA, all’11% rispetto la Cina e al 3% rispetto l’India. Il settore occupa quasi 30.000 addetti in 120
stabilimenti e vede il costruttore locale MABE leader nella produzione di lavatrici, forni e frigoriferi.
Localizzazione produttiva del settore elettrodomestici:
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IMPRESE UTILIZZATRICI
Maquinados Teysa
Azienda fondata da Benjamin Castaneda Montano, focalizzata nella produzione di pezzi di media e
piccola dimensione per il settore macchine movimento terra (Caterpillar Komatsu e Liebherr),
ferroviario e automobilistico (in particolare per autobus). L’azienda, suddivisa in reparti di
fresatura, rettifica e saldatura (per lo più svolta manualmente), ha un parco macchine ancora
piuttosto datato. Sono presenti macchine Fadal e Daewoo, una fresatrice Rambaudi (modello
VersaMil), una rettificatrice Cincinnati (con accessoristica di misura Marposs), fresatrici verticali
tedesche Droop & Rein e Fritz Muller Esslingen, e segatrici Inpasa.
Ultimamente l’azienda è divenuta fornitore
diretto di Bombardier Aerospace, anche se
per il momento solo di piccoli componenti in
alluminio (vedere foto sotto), ma in futuro
vorrebbero instaurare una vera e propria
partnership strategica.
Per questo motivo sono interessati
all’acquisto di una fresatrice verticale gantry
di 4 x 6 metri (sono in contatto con un paio
di fornitori italiani, ma il rappresentante
intervistato ha evidenziato problemi di
finanziamento a causa della mancanza di
banche italiane direttamente presenti in
Messico).
Grupo Dina
Primo assemblatore di autobus al pari del
concorrente American Coach, può produrre
fino a 5 autobus completi al giorno,
impiegando 380 dipendenti su un turno di
lavoro giornaliero. Negli ultimi anni, Dina si
è specializzata in bus per il trasporto
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urbano, al contrario di American Coach che si è specializzata in quelli per lunga percorrenza.
Juarez Alse (Direttore dei Rapporti coi clienti) e David Reyes Ortiz (Direttore di stabilimento)
dichiarano di sentire la forte concorrenza di Mercedes e che questa ha prodotto una riduzione delle
vendite. Per ribaltare il trend negativo, l’azienda ha attuato una politica di espansione verso i
mercati esteri che si è tramutata in un copioso numero di ordini provenienti dal centro e dal sud
America.
A parte la carrozzeria, le altre componenti meccaniche dei bus (motore incluso) vengono prodotte
da fornitori e assemblati nell’impianto Dina. I motori sono forniti dal colosso Cummins, mentre le
parti di trasmissione e i mozzi da Dana e Merito. Nello stabilimento visitato vengono svolte anche
le operazioni di verniciatura e controllo qualità (accettazione finale del bus per la messa in strada).
Il sig. Alse rileva che attualmente svolgono molte operazioni manualmente (come la saldatura), sia
perché il costo della manodopera è molto basso, sia perché nel settore non sono ancora richiesti
standard, tali da non poter essere raggiunti dal lavoro manuale. Ultimamente hanno sviluppato
anche un modello di bus a GPL.
Bombardier Transportation
Azienda canadese (headquarter a Montreal) suddivisa in due unità distinte: “Transportation”
specializzata nella produzione di
veicoli ferroviari e “Aerospace”
specializzata nella produzione di
velivoli per uso privato o di regional
aircraft. Ognuna delle due unità
produttive genera circa il 50% del
fatturato del Gruppo Bombardier.
Bombardier, azienda quotata alla
borsa di Toronto, con 60.000
dipendenti nel mondo, ha una filiale
produttiva anche a Berlino. In totale
l’azienda è presente in 25 Paesi con
56 impianti produttivi e 21 centri di
service. La filiale situata a CD Sahagun che opera in joint venture con Gunderson Concarril,
produce vagoni per: metropolitane, locomotive, treni per trasporto passeggeri, tram e treni per
aeroporti.
Omar Jaime (Supplier Development Coordinator), rappresentante dell’azienda, dichiara che nel
mondo vi sono 97.000 veicoli ferroviari Bombardier in funzionamento. Praticamente una quota pari
al 22% del mercato mondiale. Al secondo posto di questa speciale classifica si piazza Alstom, con il
19%, seguita da Kawasaky, Stadler e Ansaldo Breda.
Principali progetti in cui Bombardier Transportation è coinvolta:
- 406 vagoni per la metro di Chicago
- 329 vagoni per la metro in New Jersey
- 140 vagoni per la metro di Kuala Lumpur
- 48 vagoni per il trasporto passeggeri di
Vancouver
- recentemente coinvolta anche nella produzione di
Zefiro, treno ad alta velocità presentato anche in
Italia come ITALO.
La capacità produttiva è di oltre 7.000 parti
meccaniche differenti, realizzate con più materiali. Il
parco macchine dello stabilimento comprende: 2
macchine laser Bystronic, una dedicata al taglio
dell’acciaio inox e l’altra dell’acciaio al carbonio; presso-piegatrici Cincinnati, Chicago, Verson e
Trumpf (modello Trubend 5130); 3 centri di lavoro Haas (modello VF 11), una fresatrice verticale
Hartford, una fresatrice a portale Soraluce (modello FR – 12000) e segatrici Hem Inc.
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Il sig. Jaime rileva l’estrema importanza delle operazioni di saldatura, ancora in gran parte svolte
manualmente, con fonti di saldatura Lincoln Electric e Miller. Sono in fase di definizione gli acquisti
dei primi robot per saldatura. Tutti i pezzi saldati vengono sottoposti a particolari trattamenti
termici: test di immersione in liquidi ad alta capacità penetrativa e tecnologia a ultrasuoni, per
verificare la resistenza del pezzo. Dopo il reparto di produzione è visitato il reparto verniciatura e
assemblaggio finale. In quest’ultima area vengono effettuate le prove statiche e dinamiche sui
treni. Di fronte all’impianto visitato sono in fase di costruzione due nuovi stabilimenti Bombardier,
che verranno equipaggiati con 2 presso piegatrici Colgar. E’ stato visitato anche il reparto dedicato
all’assemblaggio delle locomotive (se ne realizza 1 al giorno), alimentate con motori 16 cilindri a V
e destinate al mercato statunitense.
Continua l’ottimo rapporto di collaborazione con il CIIMMATH, che supporta sia la produzione di
pezzi che la formazione di tecnici specializzati, poi assunti da Bombardier. A seguito dei numerosi
investenti, lo stabilimento Bombardier, aperto sei anni fa nello stato di Queretaro e inizialmente
dedito all’assemblaggio di aerei, oggi produce interamente due modelli di aerei (serie Q e serie
CRJ).
COSTRUTTORI MESSICANI DI MACCHINE UTENSILI
L’industria della macchina utensile messicana ha livelli di produzione molto esigui, la quasi totalità
del fabbisogno di macchine utensili è soddisfatto tramite le importazioni.
Esistono solamente piccoli costruttori locali e aziende specializzate nel retroffing di macchinari
usati. Questa situazione, se da un lato costringe le aziende messicane intenzionate a mantenere
livelli di competitività, ad informarsi sulle moderne tecnologie estere (le piccole aziende però,
raramente visitano le fiere internazionali della macchina utensile), dall’altro produce penuria di
tecnici formati in grado di svolgere le attività di manutenzione semplice dei macchinari.
Uno dei pochissimi costruttori messicani di macchine utensili conosciuto è ISA CNC Machining,
dislocato nella zona di Pachuquilla, Hidalgo: operante nella produzione di torni a controllo
numerico e di presse dalle 10 alle 250 tonnellate. ISA è in grado di offrire anche un servizio di
“machining service” per la produzione di un vasto range di prodotti finali per clienti dislocati
principalmente nei pressi dell’azienda.
L’industria messicana sta velocemente sviluppando tutti i comparti utilizzatori di macchine utensili,
questo ha prodotto una domanda molto ampia e varia, sia per quanto riguarda il comparto
deformazione e asportazione che per quello delle tecnologie ausiliare alla macchina utensile.
Inoltre, a differenza del Brasile, il mercato messicano delle macchine utensili è solo sfiorato dal
problema dei dazi di importazione (solo una piccola percentuale di esse ne sono assoggettate).
Nel mercato domestico, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese, sembra
ancora molto sviluppato l’interesse verso soluzioni di seconda mano.
In particolare: nel settore asportazione metallo, molto forte è la presenza dei colossi giapponesi:
Mazak, Okuma, Mori Seiki e Makino. La maggior parte di essi dispongono di filiali produttive,
commerciali e di service negli Stati Uniti, e possono quindi garantire, un livello di after-sales service
piuttosto efficiente anche al cliente messicano. Su macchinari di livello qualitativo inferiore vi è una
discreta concorrenza da parte delle principali aziende americane: Haas, Hurco e Hardinge.
Nel comparto deformazione invece, è rilevante la presenza dei principali players tedeschi: Trumpf
ha recentemente
aperto nell’Apodaca
Technology Park,
Monterrey, una filiale
produttiva e un
centro di service
investendo oltre 10
milioni di dollari.
In espansione anche i
gruppi turchi: Durma,
Ermak, Baykal,
Akyapak e Sahinler,
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che possono godere del supporto di alcune fra le più importanti agenzie di rappresentanza attive in
Messico. La macchina utensile italiana viene reputata, dal cliente medio messicano, di qualità
buona o eccellente, al pari delle tedesche e giapponesi,
con alti livelli di precisione,
customizzazione e profilazione. Le macchine cinesi vengono considerate di qualità bassa e,
sebbene molto economiche, la loro presenza non è dominante come in altri paesi. Le macchine
cinesi per il momento suscitano sono ricercate solo delle piccole aziende locali. Mentre le filiali
messicane dei più importanti colossi europei e nord americani, tendenzialmente acquistano
macchinari di alto livello tecnologico, anche in virtù della loro dipendenza dalla casa madre, per
quanto riguarda gli investimenti in beni capitali.
IL CANALE DISTRIBUTIVO
A causa della sua grande estensione, quello messicano, è territorio difficile da presidiare attraverso
un sistema di vendita diretta, è preferibile affidarsi ad una rete di distributori, solitamente
rappresentanti di più costruttori, e seguire le trattative commerciali sfruttando gli agenti presenti in
loco. Questi operatori però, difficilmente riescono a garantire un’efficace copertura dell’intero
paese, l’azienda italiana deve scegliere in considerazione della concentrazione di consumo di
macchine utensili. In particolare, il vero fulcro dell’industria meccanica sono le regioni centrali:
Bajio, territorio attorno alla periferia di Città del Messico, stato di Hidalgo, Puebla, Guanajuato,
Queretaro, e gli stati al confine con gli USA (Nuovo Leon in primis). Vendere direttamente in
Messico, senza una presenza locale adeguata è compito arduo, in quanto gli imprenditori locali
apprezzano particolarmente il ruolo dei distributori per le attività di formazione del personale,
ricambio e servizio di manutenzione. Anche in considerazione della scarsa specializzazione dei
tecnici locali. Un’alternativa valida potrebbe essere creare una joint-venture con un partner
messicano, decisione che comporterebbe sicuramente maggiori rischi ma al contempo riserverebbe
interessanti opportunità commerciali. Indipendentemente delle modalità con cui un azienda decide
di penetrare il mercato messicano, risulta utile completare l’attività promozionale con periodiche
visite in loco utili ad incontrare nuovi potenziali clienti e migliorare le relazioni con i vecchi. Risulta
fondamentale acquisire e mantenere la fiducia del cliente. Come tipico della cultura nordamericana, la stretta di mano è molto importante nei rapporti di businnes. In ambito di trattativa
commerciale, indispensabile è il servizio di assistenza post-vendita, spesso più determinante del
prezzo del macchinario.
I grandi gruppi industriali internazionali presenti sul territorio richiedono servizi di assistenza post
vendita contrattualmente vincolanti. Altri fattori che influenzano maggiormente le strategie
aziendali e i canali distributivi sono: la possibilità di modificare i progetti “chiavi in mano” rispetto
alle specifiche esigenze degli utilizzatori finali e le formule di pagamento dilazionato.
Il cliente medio messicano è generalmente orientato verso soluzioni che presentano elevati
standard qualitativi e un rapporto qualità-prezzo vantaggioso. E’ infatti importante che il prezzo
della macchina utensile non incida troppo sul costo del pezzo finale.
Gli agenti locali sono molto disponibili a nuove rappresentanze e interessati all’offerta italiana.
Discorso differente per i brand esclusivi e per quelli che annoverano diversi marchi all’interno del
gruppo, questi, a meno che non si allentino le partnership già consolidate,
risultano
commercialmente ermetici. I principali end-users di macchine utensili italiani sono subfornitori e
conto terzisti (locali) che devono rinnovare il parco macchine (spesso obsoleto), oppure
multinazionali straniere (che delegano le principali decisioni d’acquisto agli head-quarter), sia OEM
che tier 1 e tier 2.
Per conoscere con adeguato tempismo i progetti di investimento in nuove tecnologie, le imprese
italiane devono affidarsi ad un agente distributore messicano che possiede profonda conoscenza
delle opportunità di business in divenire. Queste sono principalmente concentrate nel settore
energetico, automotive ed aerospaziale. Comparti in cui l’offerta italiana può avere la meglio, in
quanto sono spesso richiesti macchinari dotati di grande precisione, parametro fondamentale per
la realizzazione di determinati pezzi.
Una difficoltà lamentata dalle PMI messicane nei confronti dei costruttori italiani è l’accesso al
credito. Mancano istituti bancari italiani con sportelli aperti al pubblico, e di questi, pochissimi
hanno semplici uffici di rappresentanza. Le aziende tedesche, al contrario, offrono al cliente
28
messicano un accesso al credito facilitato e forme di pagamento vantaggiose e dilazionate nel
tempo per l’acquisto di nuova tecnologia.
Altro problema rilevato, è la difficoltà di entrare in contatto con queste PMI in quanto la loro
presenza alle principali fiere internazionali di macchine utensili è molto rara.
La banca italiana Banco Popolare si serve delle banche affidate attive in Messico (BBVA Bancomer,
Banco Santander Mexico, HSBC Mexico, Scotiabank Inverlat e Banco Nacional de Mexico) per
l’emissione di garanzie in loco assistite da controgaranzia del Banco Popolare: recentemente ha
istituito una linea di credito (pladfond Paese 15 mln di €) a supporto delle esportazioni italiane. Per
la mitigazione del rischio ci si può avvalere del supporto di SACE.
È necessario un supporto maggiore delle banche italiane nei confronti dei nostri costruttori, non
solo per ottenere linee finanziarie a bassi tassi d’interesse per pagamenti dilazionati nel tempo ma
anche per evitare le pratiche burocratiche messicane, che spesso si rivelano piuttosto lunghe.
Alcuni agenti rappresentanti di costruttori italiani dichiarano di perdere commesse a vantaggio di
concorrenti stranieri perché pochi clienti messicani possono pagare a vista.
Nella banca dati UCIMU, consultabile in www.ucimu.it (http://www.ucimu.it/economia-emercato/internazionalizzazione/agenti-importatori), disponibili le schede dei seguenti 43 agenti
messicani:
- ACAT MEXICANA SA DE CV
- ALTA TECNOLOGÃA CNC S.A. DE C.V
- ALTEQ DE MEXICO SA DE CV
- APPLICOM TECNOLOGÃA EN SISTEMAS DE INTEGRACIóN SA DE CV
- ASOCIACION ESPARZA
- AUTOMAT SA DE CV
- CINCINNATI SAMAT SA
- CONSULTEC SA DE CV
- DIMOTEC SA. DE CV
- DISMA METALMECANICA
- EDF SALES MARKETING INC.
- EMOTEC SA DE CV
- EQUIPO Y MAQUINAS COMPUTARIZADAS SA DE CV (EMAC)
- EQUIPOS Y HERRAMIENTAS RYM
- EUSKOMEX
- GRUPO IMPORTADOR DE EQUIPOS Y METALES
- GRUPO INDUSTRIAL CYF
- GUSS & ROCH
- HEMAQ - HERRAMIENTA Y MAQUINARIA DE MONTERREY SA DE CV
- HERRAMENTALS DE MONTERREY SA
- HERRAMEX SA
- HERRAMIENTAS ELECTRICAS PORTA¡TILES;
- HERRAMIENTAS EXCLUSIVAS Y MAQUINARIA SA DE CV (HEMSA)
- HERSVIC MACHINERY CO. SA
- HURAMSA SA DE CV
- INDUSTRIALIZADORA DANAMEX SA DE CV
- ITALMEXICANA SA
- ITALPRESSE MEXICANA SA DE CV
- JULIO JACAMAN & SONS DE MéXICO SA DE CV
- KOBO STYLE SA DE CV
- LEON WEILL SA
- MAQUINAS Y EQUIPOSTECNICOS SA DE CV (MAQUITEC)
- PRECI SA DE CV
- PRESOTEC SA DE CV
- REPRESENTACIONES INDUSTRIALES ITALIANAS SA DE CV
- REPRESENTACIONES Y SERVICIOS MG
29
-
SALES POWER DE MEXICO SA DE CV
SERVICIOS INTEGRALES DATHA S.A. DE CV
SIDERMETAL SA DE CV
STAN-MEXICANA SA DE CV
TECNUM (TECNICOS EN CONTROL NUMERICO SA DE CV)
TORRES G. HERRAMIENTAS Y MAQUINAS
VARE SA DE CV
Grazie ad uno studio effettuato da ICE Città del Messico sono disponibili i dati anagrafici di
circa settanta agenzie messicane (indirizzo e persona di riferimento con contatto mail) (non le
schede complete).
Di seguito l’elenco degli agenti incontrati (con riferimenti aggiornati delle aziende costruttrici di
macchine utensili rappresentate) durante l’edizione di Expo Manufactura 2013 (Monterrey, 4-7
febbraio 2013):
-
ACAT (agente di Davi Promau, Scotchman, Nachi e Costa Levigatrici);
AHNSA TOOLS (in rappresentanza di Ingersoll, Kyocera, Horn, Jarvis, Sumimoto, Schunk e Big
Keiser);
ALTTEK (in rappresentanza di Doosan, Accutex e Milltronics);
COMMAI MAQUINAS HERRAMIENTA CNC (in rappresentanza di Hyunday Wia, Okamoto,
Hartford e Toyoda);
DISMA METALMECANICA (in rappresentanza di DURMA e di AMADA);
GRUPO COMMERCIAL DADASI (rappresentante di marchi turchi come Sahinler e Baykal);
HEMAQ (in rappresentanza di marchi internazionali da Germania, Giappone, Usa, Svizzera e
Italia come Breton);
HERRAMENTAL MONTERREY (agente di punzonatrici Euromac e presso piegatrici Safan);
MAIN CASA (in rappresentanza di DMTG, Starrett, Heidenhain e Vertex);
NORTH TOOLS CNC Sa de CV (in rappresentanza di Mastercut, Korloy Inc, Shenyang Machine
Tool e Vega Tools Corp);
SEMSA (agente di Hitachi, Bosch e Graco)
UNIVERSAL MAQUINAS Y HERRAMIENTAS (rivenditore di macchine usate - frese, torni e
rettificatrici);
VINSSA (agente di Lincoln Electric, Henkel e marcatrici TELESIS);
YUNNAN MACHINE TOOL WORKS / FAMA (in rappresentanza di SMTCL, TOS VARNSDORF,
FEELER e MICROCUT);
CIIMMATH
Il CIIMMATH (Centro di Innovazione Italo-Mexicano in Manifattura di Alta Tecnologia-Hidalgo) è
una importante iniziativa italo-messicana che prevede la fornitura e l’installazione di macchine
utensili italiane a Sahagun, nello stato di Hidalgo (capitale Pachuca), in Messico, in un Centro
Tecnologico locale.
Il progetto è partito all’inizio del 2006, quando ICE Città del Messico nell’ambito delle attività
promozionali Machines Italia
(ICE/Federmacchine) ha ricevuto
da CANACINTRA (l’associazione
delle industrie messicane della
trasformazione), la proposta di
valutare
la
possibilità
di
realizzare congiuntamente un
centro tecnologico dotato di
macchine
italiane
per
la
lavorazione dei metalli.
A seguito della missione in Italia
dei responsabili messicani del
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CIIMMATH (con visita ad aziende che presentano un’offerta corrispondente alle specifiche tecniche
del centro in costruzione), sono state selezionate 3 aziende per fornitura di (compresa
l’installazione e la formazione tecnica) una pressa piegatrice, 2 sistemi di saldatura robotizzati e
una calandra.
Nell’ambito della promozione straordinaria del Made in Italy sui mercati NAFTA (Ministero dello
Sviluppo Economico), questa prima fase del progetto, che ha previsto l’acquisto dei macchinari, è
stata finanziata da fondi pubblici e privati messicani (piccoli imprenditori locali) e da fondi ICE.
Il Centro Tecnologico CIIMMATH, localizzato all’interno del parco industriale di Sahagun, è stato
inaugurato il 29 febbraio 2008 (in presenza dell’amb. Vattani, allora presidente ICE, e del vice
presidente UCIMU, Riccardo Rosa) e ha come obiettivo: offrire formazione professionale, fungere
da show room della tecnologia italiana e prestare
servizio alle PMI collegate all’industria ferroviaria,
automotive e aerospace locale, oltre che a big players
come Gunderson Concarril, DINA e Bombardier.
Nella seconda fase del progetto (2009) CIIMMATH è
stato dotato di una macchina per il taglio laser a 4 assi.
I fondi per l’acquisto di quest’ultima sono stati, in
parte, ricavati dal finanziamento ricevuto dal Ministero
dell’Economia messicano che ha inserito CIIMMATH tra
i 15 progetti di più grande rilevanza strategica per il
paese, quindi meritevole di sostegno. Il Centro
organizza corsi specifici, con attività pratica e teorica
della durata minima di 30 ore, per formare i giovani
tecnici messicani all’utilizzo delle macchine utensili
italiane.
Durante la recente missione ICE/UCIMU in Messico (febbraio 2013), il presidente del CIIMMATH ha
sottolineato l’espansione che sta caratterizzando il Centro Tecnologico. I prossimi passi saranno:
l’allargamento del reparto dedicato alla fonderia, l’istallazione anche di con ad asportazione (una
water-jet e successivamente anche macchine di misura e di sistemi di controllo).
INFORMAZIONI GENERALI
Documentazione necessaria per l'ingresso nel Paese
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel
paese. Per le eventuali modifiche a tale norma, informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il
Consolato del paese presente in Italia.
Visto d’ingresso: non necessario per turismo fino a 90 giorni di permanenza nel paese (il periodo
di soggiorno per turismo può essere esteso fino a un massimo di 180 giorni presso l’Istituto
Nazionale di Immigrazione). Terminato il suddetto periodo occorre uscire dal paese. Per maggiori
informazioni consultare il sito web www.inm.gob.mx. Per ottenere i permessi FM2/FM3 (di
residenza permanente in Messico) occorre presentare richiesta presso il paese di origine
dell’interessato (nel caso di cittadini italiani, presso la Sezione Consolare dell’Ambasciata del
Messico a Roma), non potendo cambiare lo status di permanenza in Messico - salvo casi specifici direttamente in loco (come previsto dall’art. 53 della Ley de Migracion messicana del 2011).
All’arrivo nel paese il turista deve compilare un formulario (forma migratoria FMT) disponibile
presso le autorità locali, i principali aeroporti e le diverse compagnie aeree. Occorre, altresì, pagare
una tassa aeroportuale, normalmente inclusa nel costo del biglietto aereo emesso in Italia, che è
contraddistinta dalla sigla “UK”. In caso tale tassa non fosse stata inclusa nel biglietto, occorre
pagarla nel momento in cui si lascia il paese. L’importo ammonta a 210 pesos (circa 15 Euro). Lo
smarrimento del formulario (FMT) non prevede il pagamento di una multa se sul biglietto aereo è
presente la sigla UK. In caso contrario, è previsto il pagamento di 412 pesos (circa 30 Euro).
L’eventuale estensione di validità del “FMT” prevede un costo di 210 pesos (circa 15 Euro).
Il visto è obbligatorio per coloro che si recano nel paese per motivi diversi da turismo (studio,
affari ecc.) e va richiesto presso le Rappresentanze Diplomatico-Consolari del Messico in Italia
(Roma e Milano).
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Vaccinazioni obbligatorie: nessuna.
Formalità valutarie e doganali: è consentito introdurre beni per un valore equivalente a 300
US$ a persona. Per i beni il cui valore è compreso tra 300 e 1.300 US$, è previsto il pagamento di
un’ulteriore tassa, pagabile in aeroporto, in funzione del paese di provenienza. Beni di valore
superiore a 1.300 US$ a persona, saranno trattenuti in deposito presso la dogana. In questo caso,
sarà necessario l’intervento di un Agente doganale per avviare la relativa pratica di importazione.
Non esiste invece, alcuna restrizione per l’introduzione di somme di denaro fino a 10.000 US$.
Somme superiori a 10.000 US$ devono essere dichiarate nell’apposito formulario relativo
all’importazione di valuta (da compilare al momento dell’ingresso nel paese).
Sicurezza
Il fenomeno della delinquenza organizzata è in aumento in tutto il paese e, anche a causa dei
frequenti scontri tra bande rivali e tra queste e le forze dell’ordine, si registrano situazioni di
violenza e insicurezza, in particolare nei seguenti stati: Chihuahua (Ciudad Juarez), Sinaloa,
Guerrero (città di Acapulco), Durango, Baja California (città di Tijuana), Oaxaca, Mexico, Sonora,
Michoacan, Nuevo Leon (città di Monterrey), Tamaulipas e Coahuila e San Luis Potosi’.
Nella capitale, furti e rapine sono frequenti in tutti luoghi affollati della città (terminal di autobus,
metropolitane, stazioni e mercati). Nei pressi dei locali del centro storico agiscono spesso bande
organizzate che operano sequestri e rapine a mano armata anche a bordo di taxi. Non è
consigliato circolare a piedi nelle ore notturne e nelle poco affollate e indossare gioielli e beni di
lusso. Inoltre, nel “Distrito Federal” a Città del Messico, si consiglia di utilizzare esclusivamente taxi
su prenotazione dell’albergo o del ristorante.
Negli ultimi anni si è registrata una recrudescenza del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, non
solo nella capitale ma anche negli stati sopra citati. E’ rischiosa la circolazione stradale all’interno di
tali aree, in particolare nelle ore notturne.
Enrique Pena Nieto, nuovo presidente del Messico che succede a Felipe Calderon, ha confermato
(nonostante alcune modifiche rispetto alle strategie della precedente gestione) l’intenzione di
perpetuare una severa lotta ai narcos. Esercito e marina saranno ancora impegnati nella lotta alle
organizzazioni criminali. Nel 2006 Calderon dispiegò 45 mila soldati in questa battaglia, per quella
che fu denominata “La guerra senza quartiere”. Il Messico ha pagato un prezzo molto elevato per
questi eventi: le violenze sono aumentate e i sicari hanno trovato un terreno ancora più fertile:
circa 60 mila i morti secondo le stime ufficiali, il doppio per quelle ufficiose. La tregua sembra
ancora lontana, le strategie annunciate dal nuovo governo per dare al paese la sicurezza che
merita saranno differenti, ma le truppe continueranno a presidiare le strade.
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RIFERIMENTI
In Messico:
Ambasciata d'Italia Città del Messico
Av. de las Palmas, 1994
Lomas de Chapultepec
11000 Messico, D.F.
Tel: +52 55 5596 3655
Fax: +52 55 5596 7710, 5596 2472
[email protected]
Istituto Italiano per il Commercio Estero
Sezione per la promozione degli scambi dell'Ambasciata d'Italia
Direttore Salvatore Parano
Campos Elíseos 345, 7º piano Edificio Omega,
Col. Polanco, 11560 México, D.F.
Tel: (55) 5280 8425/ 5281 3928/ 5281 3943
Fax: (55) 5280 2324
[email protected]
Camera di commercio italiana in Messico
Av. Presidente Mazarik No. 490 oficina 801
Col. Polanco C.P. 11550 México, D.F.
Tel: (01-55) 5282 2500
www.camaraitaliana.com.mx
Sociedad DANTE ALIGHIERI
Marsella No. 39, Col. Juárez (entre Nápoles y Dinamarca).
Tel: 5525-7870 - 5511-2953
www.dantealighieri.com.mx
Istituto Italiano di Cultura
Av. Francisco Sosa n.77
Col. Coyoacan
04000 Messico D.F.
Tel: (0052) 55 5554 0044/0053
Sito Web: www.iic.org.mx
[email protected]
Direzione: [email protected]
Segreteria: [email protected]
[email protected]
SE - Ministero dell’economia
Alfonso Reyes N° 30. Entrada principal por Michoacán.
Colonia Hipódromo Condesa. Delegación Cuauhtémoc,
C.P. 06140, México, Distrito Federal.
Tel: (55) 5729-9100 | 01(800) 08 [32-666]
www.economia.gob.mx
33
SHCP - Ministero del tesoro
Palacio Nacional, Plaza de la Constitución S/N
Distrito Federal
Per informazioni su tassazioni in vigore:
[email protected] tel 01 800 46 36 728
Per informazioni su dazi doganali
01 55 58 02 15 63 oppure 01 800 22 38 262
www.shcp.gob.mx
SRE - Ministero degli esteri
Plaza Juárez #20, Col. Centro, Del. Cuauhtémoc.
Distrito Federal CP. 06010,
Tel: (55) 3686 - 5100
www.sre.gob.mx
BANCOMEXT
Istituto per la promozione delle esportazioni
Periferico sur 4333, Col. Jardines de la Montana,
14210 Mexico, D.F.
Tel: (55) 5449 9000
www.bancomext.com
CANACINTRA
Associazione nazionale dell’industria manifatturiera
Av. San Antonio 256, Col. Ampl. Napoles, 03849, Mexico D.F.
Tel: (55) 5482 3000
Fax : (55) 5482 3026
www.canacintra.org.mx
CAINTRA
Associazione dell’industria manifatturiera dello stato di Nuevo Leon
Av. Fundidora 501-95 A, 64010 Monterrey, N.L.
Tel: 81-83690249
Fax 81-83690210
www.caintra.com
CONCANACO
Confederazione delle Camere di commercio
Av. Balderas 144, Col. Centro, 06079 México, D.F.
Tel: (55) 5722 9300
www.concanacored.com
SEDECO
Segreteria de Desarrollo Economico
Robert Bosch esq. con 1° de Mayo, Col Zona Industrial
Toluca, C.P 50200, Mexico
Tel (722) 275 81 00
www.edomexico.gob.mx/sedeco
COCYTECH
Consejo de Ciencia e Tecnologia
Calzada Cerro Hueco No. 3000,Col Cerro Hueco
Tuxtla Gutiérrez, Chiapas
www.cocytech.gob.mx
34
CIIMMATH
Centro de Innovacion Italo Mexicano en Manufactura de Alta Tecnologia Hidalgo
Nave F-5, Complejo Industrial Ciudad Sahagún,
Tepeapulco, Hidalgo, México.
Tel: 01(791) 91 33 094
www.ciimmath.org.mx
ICATHI
Istituto de Capitacion para el Trabajo del Hestado de Hidalgo
Circuito Ex hacienda la Concepción, Lote 17, Edificio "C"
San Juan Tilcuautla, C.P. 42060, Mpio. de San Agustín Tlaxiaca, Hgo.
Tel: 01 (771) 71.740.50 al 55
www.icathi.edu.mx
Banca di Roma
Montes Urales 723 PH 2 Col. Lomas de Chatapultepec, 11000 Mexico, D.F.
Tel: (55) 5282 4608
Fax: (55) 5202 0793
Istituto bancario IMI San Paolo
Andrei Bello 10, 16° piano, Col. Polanco, 11560 Mexico, D.F.
Tel: (52) 55 5281 4768
Fax: (55) 5554 4727
In Italia:
Ambasciata del Messico in Italia
via Spallanzani 16, 00161 Roma
Tel: 06 4416 061
Fax: 06 4429 2703
[email protected]
Consolato Generale del Messico a Milano
Via dei Cappuccini 4, 20122 Milano
Tel: 02790541
Fax: 0276021949
www.mexico.it
Riviste specializzate:
MANUFACTURA
Grupo Editorial Expansion
Av. Constituyentes no. 956
Col. Lomas Altas
11950 Mexico D.F. MEX
Tel. 0055 91774100
[email protected]
www.manufactura.mx
35
36
ESPOSIZIONI
Per informazioni: Direzione Fiere, 0226 255 285, [email protected]
37
LE MOSTRE
Denominazione
Città / Quartiere
Organizzatore
Sponsor
Data
Qualifica
Frequenza
Canone di
partecipazione
Prodotti ammessi
Fiere in
concomitanza
Dati statistici
Sito Fiera
Denominazione
Città / Quartiere
Organizzatore
Sponsor
Data
Qualifica
Frequenza
Canone di
partecipazione
Prodotti ammessi
Fiere in
concomitanza
Dati statistici
Sito Fiera
Denominazione
Città / Quartiere
Organizzatore
Sponsor
Data
Qualifica
Frequenza
AWS WELDMEX
Monterrey / CINTERMEX Centro Internacional de Negocios
AWS (American Welding Society)
FMA (Fabricators & Manufacturers Association) / SME (Society of
Manufacturing Engineers) / PMA (Precision Metalforming Association)
6/8 Maggio 2014
Internazionale
Annuale
Edizione 2014: US$ 37/piede quadrato (minimo 100 piedi quadrati – area e
allestimento base)
Brazing, Bending/Folding, Resistance Welding, Controls, Safety Equipment,
Finishing, Saws, Shears, Testing Equipment, Laser Welding, Industrial Gases,
Metalworking Equipment, Welding Consumables, Welding Equipment, Power
Sources, Presses, Stamping, Soldering
FABTECH Mexico / METALFORM MEXICO
Edizione 2013 (dati con FABTECH Mexico e METALFORM): 7.190 mq netti;
384 espositori; 9.396 visitatori.
www.awsweldmex.com
EXPO MANUFACTURA – International Metalworking / Manufacturing
Exhibition featuring Machine Tools, Automation, Assembly
Technology, Quality Manufacturing, CAD/CAM, Robotics
Monterrey / CINTERMEX Centro Internacional de Negocios
E.J. Krause de Mexico S.A. de C.V.
AMT (The Association for Manufacturing Technology) / AMTDA (American
Machine Tool Distributors’ Association)
4/6 Marzo 2014 – 1° edizione 1996
Internazionale
Annuale
Edizione 2014: US$ 370/mq (solo area – minimo 18 mq; US$ 3.870 (area e
allestimento base per stand di 9 mq)
Automation, CAD CAM, CNC, Quality control, Cutting, Laser cutting, Plasma
cutting, Water jet cutting, Manufacturing, Milling, Laser, Machining, Clamping
Tools, Preforming, Micro and Nano Technologies, Micromachining, Cloud
computing, Connectivity, Additive Processes
PLASTIMAGEN NORTE
Edizione 2013: 4.282 mq netti, 10.000 mq lordi; 237 espositori; 8.793
visitatori.
www.expomanufactura.com.mx
FABTECH MEXICO – International Metalworking and Fabrication
Exhibition
Monterrey / CINTERMEX Centro Internacional de Negocios
FMA (Fabricators & Manufacturers Association) / SME (Society of
Manufacturing Engineers)
AWS (American Welding Society) / PMA (Precision Metalforming Association)
6/8 Maggio 2014
Internazionale
Annuale
38
Canone di
partecipazione
Prodotti ammessi
Fiere in
concomitanza
Dati statistici
Sito Fiera
Denominazione
Città / Quartiere
Organizzatore
Sponsor
Data
Qualifica
Frequenza
Canone di
partecipazione
Prodotti ammessi
Fiere in
concomitanza
Dati statistici
Sito Fiera
Denominazione
Città / Quartiere
Organizzatore
Data
Qualifica
Frequenza
Canone di
partecipazione
Prodotti ammessi
Dati statistici
Sito Fiera
Edizione 2014: US$ 36/piede quadrato (minimo 100 piedi quadrati) – area e
allestimento base)
Coil processing, Plate and Structural Fabricating, Punching, Shears, Laser and
Plasma Cutting, Press brakes, Roll forming, Robotics, Tube and Pipe
Equipment, Saws and Cut-off Machines, Tooling
AWS WELDMEX / METALFORM MEXICO
Edizione 2013 (dati con AWS Weldmex e METALFORM): 7.190 mq netti; 384
espositori; 9.396 visitatori.
www.fabtechmexico.com
METALFORM MEXICO
Monterrey / CINTERMEX Centro Internacional de Negocios
PMA (Precision Metalforming Association)
FMA (Fabricators & Manufacturers Association) / SME (Society of
Manufacturing Engineers) / AWS (American Welding Society)
6/8 Maggio 2014
Internazionale
Annuale
Edizione 2014: US$ 3.600 per stand di 9 mq (area e allestimento base); US$
3.300 per stand di 9 mq (solo area – minimo 18 mq)
Brazing, Bending/Folding, Resistance Welding, Controls, Safety Equipment,
Finishing, Saws, Shears, Testing Equipment, Laser Welding, Industrial Gases,
Metalworking Equipment, Welding Consumables, Welding Equipment, Power
Sources, Presses, Stamping, Soldering
FABTECH Mexico / AWS Weldmex
Edizione 2013 (dati con AWS Weldmex e FABTECH Mexico): 7.190 mq netti;
384 espositori; 9.396 visitatori.
www.metalform.com/mexico
TECMA - International Machine Tool Exhibition
Mexico City / Expo Bancomer Santa Fé
AMDM (Asociación Mexicana de Distribuidores de Maquinaria)
Marzo 2015 – 1° edizione 2011
Internazionale
Biennale
Edizione 2013: USD 295/mq (solo area); US$ 340/mq (area e allestimento
base – minimo 9 mq)
Machine Tools, Metalworking, Cutting Tools, Metalworking Machinery,
Moulds, Moulds, CAD/CAM, Measuring Systems, Testing Technology,
Mechanical Handling, Replacement Parts, Cleaning Technology, Environment
Protection, Software, Gears and Drives Technology
Edizione 2013: 8.000 mq netti; 260 espositori; 8.905 visitatori.
www.tecma.org.mx
39
GLI ORGANIZZATORI
AMDM - Asociación Mexicana de Distribuidores de Maquinaria A.C.
Francisco Petrarca No. 232, Col. Chapultepec Morales, Polanco,
11570, México, D.F.
Tel: +52/55 5531 6976
Fax: +52/55 5531 6858
[email protected]
www.amdm.org.mx
AWS – American Welding Society
8669 Doral Boulevard, Suite 130, Doral, FL 33166 - USA
Tel: 001/305-443-9353
Fax: 001/305-442-7451
www.aws.org
E.J. Krause de Mexico S.A. de C.V.
Insurgentes Sur 664 - 40. Piso, Col del Valle, 03100 Mexico D.F.
Tel: +52/ 55 10871650
Fax: +52/ 55 55238276
[email protected]
www.ejkrause.com.mx
FMA - Fabricators and Manufacturers Association, Intl.
833 Featherstone Road, Rockford, IL 61107 - USA
Tel: 001/815-399-8700
Fax: 001/815-484-7701
[email protected]
www.fmanet.org
PMA – Precision Metalforming Associaton
6363 Oak Tree Blvd, Independence, OH 44131 550 - USA
Tel. 001/ 216-901-8800
Fax 001/216-901-9190
[email protected]
www.pma.org
SME – SOCIETY OF MANUFACTURING ENGINEERS
One SME Drive, Dearborn, MI 48121 - USA
Tel: 001/ 313-425-3000
Fax: 001/313-425-3407
[email protected]
www.sme.org
40
LEGISLAZIONE E NORME
PER L’EXPORT
Per informazioni, Direzione Tecnica, Bruno Maiocchi, 0226255.278, [email protected]
41
REGOLAMENTAZIONI RELATIVE A SICUREZZA E SALUTE SUL
LAVORO
La regolamentazione messicana relativa a sicurezza e salute sul lavoro fa riferimento al
“Reglamento Federal de Seguridad, Higiene y Medio Ambiente de Trabajo” o RFSHMAT. Vedere
indice del RFSHMAT. Il regolamento specifica parametri di formazione dei lavoratori e norme
relative salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, inoltre fornisce la descrizione e il formato per il
manuale sulla salute e la sicurezza sul lavoro. Questo regolamento è la base di riferimento per il
programma messicano sulla salute e la sicurezza e per l’attività di audit svolta dall’agenzia federale
responsabile per il lavoro: STPS (Secretaría del Trabajo y Previsión Social).
Il regolamento definisce il quadro generale di riferimento per salute e sicurezza, mentre i requisiti
tecnici sono stabiliti dalle norme NOM (Normas Oficiales Mexicanas). Le norme NOM entrano nel
dettaglio di ognuna delle sezioni del regolamento, come il rumore, la prevenzione incendi, le
vibrazioni, ecc. Le norme NOM sono paragonabili agli standard statunitensi OSHA. Pertanto, se si
vogliono capire i criteri su cui sono impostati i programmi è importante riferirsi al regolamento ma
per valutare la conformità degli impianti è necessario prendere in considerazione le norme NOM.
Il regolamento è composto da circa 170 articoli che coprono tutti gli aspetti correlati a salute e
sicurezza sul lavoro.
Relativamente alle macchine si segnalano:
ARTICOLO 35.
I macchinari e le attrezzature devono essere conformi alle condizioni di salute e sicurezza stabilite
nelle pertinenti norme.
ARTICOLO 36.
Tutte le parti in movimento di macchine e attrezzature e le protezioni, così come i recipienti in
pressione e i generatori di vapore, devono essere esaminate e sottoposte a manutenzione
preventiva e, se del caso, a manutenzione correttiva, secondo le specifiche di ogni macchina e
attrezzatura. Per il funzionamento e la manutenzione delle parti in movimento di cui al paragrafo
precedente, il datore di lavoro definisce il programma di sicurezza e salute, che renderà noto al
personale operativo di tali macchine e attrezzature.
Informazioni sulle regolamentazioni messicane sono reperibili al sito:
www.stps.gob.mx/bp/index.html
Le Gazzette Ufficiali messicane e i testi delle leggi e regolamenti sono consultabili ai siti:
Leggi federali e codici: www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/index.htm
Regolamentazioni federali: www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/regla.htm
Le versioni in inglese dei testi delle regolamentazioni messicane sono disponibili al sito:
www.mexicanlaws.com/
Norme NOM
In Messico esistono molte norme tecniche di natura obbligatoria; queste norme, denominate NOM
(Normas Oficiales Mexicanas), sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale messicana e hanno valore di
legge.
Attualmente esistono diverse centinaia di norme NOM; nell’allegato I è riportato un elenco di
alcune norme NOM che coprono aspetti di sicurezza e salute sul luogo di lavoro.
Il catalogo delle norme NOM è consultabile al sito:
www.siicex.gob.mx/portalSiicex/SICETECA/Acuerdos/NOMS/nomsx.htm
Le versioni in inglese dei testi delle norme NOM messicane sono disponibili al sito:
www.mexicanlaws.com/
Con riferimento alle norme di prodotto, la “Ley Federal sobre Metrología y Normalización” prevede
che tutti i prodotti, processi, metodi, installazioni, servizi o attività devono essere conformi alle
norme NOM. Quando non esistono norme NOM per il prodotto specifico le autorità competenti
42
possono richiedere, per i prodotti e/o servizi importati, l’evidenziazione della rispondenza alle
norme applicate (internazionali, nazionali o del fabbricante).
La Suprema Corte di Giustizia del Messico (Suprema Corte de Justicia de la Nación) ha dichiarato
che i trattati internazionali sono vincolanti per l'intero stato Messicano e, pertanto, le norme
internazionali (ISO-IEC) devono essere considerate come base per tutti i regolamenti tecnici.
L’ente competente per la pubblicazione delle norme tecniche in Messico è la DGN (Direccion
General de Normas): www.economia-noms.gob.mx/noms/inicio.do
Le norme relative alla sicurezza e salute sul lavoro sono responsabilità della STPS (Secretaria del
Trabajo y Prevision Social): www.stps.gob.mx/
Certificazione dei prodotti
Per vari prodotti che ricadono sotto il campo di applicazione delle norme NOM è richiesta una
certificazione obbligatoria. Un elenco di tali prodotti è stato riportato all’interno di: “acuerdo que
identifica las fracciones arancelarias de las tarifas de la ley del impuesto general de importacion y
de la ley del impuesto general de exportacion, en las cuales se clasifican las mercancias sujetas al
cumplimiento de las normas oficiales mexicanas en el punto de su entrada al pais, y en el de su
salida”.
Il testo del predetto regolamento è reperibile al sito:
www.economia.gob.mx/files/marco_normativo/A62_b.pdf
L’ elenco dei prodotti è anche consultabile al sito:
www.aduanas-mexico.com.mx/claa/ctar/leyes/anexo241.html#num8.
Per quanto concerne i certificati tecnici per componenti elettrici, elettronici, ecc., in Messico, sono
generalmente accettati sia quelli europei che quelli statunitensi, al momento non esistono
restrizioni evidenti.
In merito alle macchine utensili di nuova costruzione, non risulta che siano soggette a
certificazione obbligatoria; è comunque consigliabile mantenersi costantemente aggiornati.
In Messico la certificazione si realizza sul prodotto finito, in altre parole si analizza il prodotto nel
suo insieme e non per singolo componente. I componenti non richiedono certificazioni individuali,
pertanto possono essere verificati e certificati secondo le norme europee e internazionali.
In Messico esistono 3 enti che regolano l’istallazione e l’attivazione delle macchine ad uso
industriale:
SENER (Secreterìa de Energia), verifica l’istallazione elettrica dell’impianto o della fabbrica.
STPS (Secreterìa de Trabajo y Previsiòn Social),
realizza verifiche all’istallazione della macchina
per comprovare la sicurezza per l’operatore.
SERMARNAT (Secretarìa del medio ambiente y
recursos naturales), verifica, nel caso di emissioni
contaminanti della macchina, che queste
rispettino i limiti di tolleranza consentiti.
In tutti i casi si tratta di responsabilità del
compratore e non del fornitore della macchina.
Relativamente alle tensioni di alimentazione elettrica, quelle previste dalla normativa e applicate
alle macchine utensili sono:
In accordo alla Norma IEC 38-Standard Voltage corrispondente al sistema messicano attuale.
Le attività di certificazione sono regolamentate dalla “Ley Federal sobre Metrología y
Normalización” (www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/pdf/130.pdf) e vengono condotte dagli
organismi accreditati e approvati, in base alla suddetta legge; un elenco di tali organismi è
reperibile al link:
www.economia.gob.mx/comunidad-negocios/competitividadnormatividad/normalizacion/nacional/evaluacion-de-conformidad/programa-nacional-denormalizacion-y-suplemento
43
Efficienza energetica dei motori
Nello stato messicano è in via di applicazione una legislazione sull’efficienza energetica dei motori
elettrici, simile a quella in vigore in altri paesi (Europa, Usa, Canada, ecc.) Le classi di rendimento
applicabili dipendono dal tipo di motore (ad es. IE3 secondo le norme IEC 60034-30). Tutti i motori
devono essere dotati di specifica targhetta relativa ai dati previsti dalle norme. Tutte le
informazioni riportate sulla targhetta devono essere in spagnolo. I motori devono essere provati e
approvati da laboratori accreditati e sono previste sanzioni per il mancato rispetto delle norme. Le
norme messicane sull’efficienza dei motori sono: NOM-014-ENER-2004 “Energy efficiency for
Motors of AC, single-phase, induction, squirrel cage, air-cooled with a rated power of 0,180 kW to
1,500 kW. Limits, Test Methods and Rating Plate.” NOM-016-ENER-2010 “Energy efficiency for
Motors of AC, Three-phases, induction, squirrel cage, in Nominal Wattage from 0.746 kW to 373
kW. Limits, Test Methods and Rating Plate.”
I testi delle norme vigenti in Messico sull’efficienza energetica sono consultabili al sito:
www.conuee.gob.mx/wb/CONAE/CONA_1002_nom_publicadas_vigen
Imballaggi in legno
Nel 2005 la “Secretaria del Medio Ambiente y Recursos Naturale (SEMARNAT)” ha rivisto le regole
per l’importazione degli imballaggi in legno per adottare le norme ISPM-15 approvate dall’
International Plant Protection Convention (IPPC) della FAO. Dal luglio 2006 è quindi richiesta la
piena conformità alle regole per gli imballaggi in legno che entrano in Messico. La conformità deve
essere evidenziata dall’uso di un marchio facilmente visibile.
Per informazioni sulle regole per gli imballaggi in legno vedere sito: www.legnosughero.info
Influenza delle normative USA e UE sul Messico e responsabilità
prodotto
In Messico vengono comunemente accettate sia macchine costruite in base alle leggi e norme
USA, sia macchine fabbricate in conformità alle direttive e alle norme armonizzate europee; è
comunque opportuno verificare preventivamente l’esistenza di eventuali esigenze particolari
dell’acquirente.
In merito ai controlli dell’Autorità Pubblica sulla sicurezza dei prodotti, sulla sicurezza dei luoghi di
lavoro e sugli aspetti ambientali, allo stato attuale vengono eseguiti solo saltuariamente, le
eventuali contestazioni spesso si risolvono con accordi fra le parti.
Relativamente alla responsabilità per danno da prodotto difettoso: le leggi in materia sono simili a
quelle USA, ma la loro applicazione risulta meno diffusa e rigida rispetto al Nord America.
Allegato I – elenco di alcune norme NOM che coprono aspetti di sicurezza e salute sui luoghi di
lavoro
Codice della
norma
Data
Descrizione
NOM-001-STPS2008
24/11/2008
Edificios, locales, instalaciones y áreas de los centros de
trabajo - condiciones de seguridad.
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx
NOM-002-STPS2010
09/12/2010
Condiciones de seguridad - prevención, protección y contra
incendios en los centros de trabajo. Consultabile al sito:
www.stps.gob.mx
Sistemas de protección y dispositivos de seguridad en
la maquinaria y equipo que se utilice en los centros de
NOM-004-STPS- 31/05/1999
trabajo.
1999
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx
NOM-005-STPS02/02/99
Relativa a las condiciones de seguridad e higiene en los
44
1998
centros de trabajo para el manejo, transporte y
almacenamiento de sustancias químicas peligrosas.
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Manejo y almacenamiento de materiales - condiciones y
NOM-006-STPS09/03/2001 procedimientos de seguridad.
2000
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Actividades agrícolas-Instalaciones, maquinaria, equipo y
NOM-007-STPS09/03/2001
herramientas-Condiciones de seguridad.
2000
NOM-009-STPSCondiciones de seguridad para realizar trabajos en altura.
6/05/2011
2011
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Condiciones de seguridad e higiene en los centros de trabajo
donde se manejen, transporten, procesen o almacenen
NOM-010-STPS13/03/2000 sustancias químicas capaces de generar contaminación en el
1999
medio ambiente laboral. Consultabile al sito:
www.stps.gob.mx.
Condiciones de seguridad e higiene en los centros de
NOM-011-STPS17/04/2002 trabajo donde se genere ruido.
2001
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Relativa a las condiciones de seguridad e higiene en los
NOM-013-STPScentros de trabajo donde se generen radiaciones
06/12/1993
electromagnéticas no ionizantes. Consultabile al sito:
1993
www.stps.gob.mx.
Equipo de protección personal-Selección, uso y manejo en los
NOM-017-STPS09/12/2008 centros de trabajo.
2008
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Sistema para la identificación y comunicación de peligros y
NOM-018-STPSriesgos por sustancias químicas peligrosas en los centros de
27/10/2000
2000
trabajo.
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Recipientes sujetos a presión, recipientes criogénicos y
NOM-020-STPSgeneradores de vapor o calderas - Funcionamiento 27/12/2011
Condiciones de Seguridad.
2011
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx
Electricidad estática en los centros de trabajo-Condiciones de
NOM-022-STPS7/11/2008
seguridad.
2008
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Vibraciones-Condiciones de seguridad e higiene en los
NOM-024-STPS11/01/2002 centros de trabajo.
2001
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Condiciones de iluminación en los centros de trabajo.
NOM-025-STPS20/12/2008
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
2008
Colores y señales de seguridad e higiene, e
NOM-026-STPSidentificación de riesgos por fluidos conducidos en
25/11/2008
2008
tuberias.
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx
Actividades de Soldadura y corte-Condiciones de
NOM-027-STPS07/11/2008 seguridad e higiene.
2008
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx
45
Mantenimiento de las instalaciones eléctricas en los
NOM-029-STPS29/12/2011 centros de trabajo - condiciones de seguridad.
2011
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
Servicios preventivos de seguridad y salud en el
NOM-030-STPS22/10/2009 trabajo-funciones y actividades.
2009
Consultabile al sito: www.stps.gob.mx.
NOM-001-SCFI1993
13/10/1993
Aparatos electrónicos de uso doméstico alimentados por
diferentes fuentes de energía eléctrica-Requisitos de seguridad
y métodos de prueba para la aprobación de tipo.
NOM-003-SCFI2000
10/01/2001
Productos eléctricos-Especificaciones de seguridad (per
elettrodomestici)
NOM-016-SCFI1993
14/10/1993
Aparatos electrónicos de uso en oficina y alimentados por
diferentes fuentes de energía eléctrica - Requisitos de
seguridad y métodos de prueba. (Se ratifica por cinco años
según resolución publicada en el D. O. F. el 29/06/2005)
NOM-019-SCFI1998
11/12/1998
Seguridad de equipo de procesamiento de datos.(cancela a la
NOM-019-SCFI-1994) (Se ratifica por cinco años según
resolución publicada en el D. O. F. el 29/06/2005)
NOM-063-SCFI2001
22/02/2002
Productos eléctricos-Conductores-Requisitos de seguridad.
NOM-153/1-SCFI2003
30/05/2003
Guillotinas o cizallas manuales-Requisitos técnicos de
seguridad y métodos de prueba.
19/04/2005
Eficiencia energética de motores eléctricos de corriente
alterna, monofásicos, de inducción, tipo jaula de ardilla, enfria
dos con aire, en potencia nominal de 0,180 kW a 1,500 kW.
Límites, método de prueba y marcado.
19/04/2005
Eficiencia energética de motores de corriente alterna,
trifásicos, de inducción, tipo jaula de ardilla, en potencia
nominal de 0,746 a 373 kW. Límites, método de prueba y
marcado.
NOM-014-ENER2004
NOM-016-ENER2010
46
ASPETTI DOGANALI
A cura di Easyfrontier (www.easyfrontier.it)
Premessa
La presente sezione della guida illustra i principali aspetti che le aziende dovrebbero considerare
prima di effettuare esportazioni verso il Messico (Estados Unidos Mexicanos, Stati Uniti Messicani).
Il Messico è membro molto attivo nell’Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD) e ha concluso
con l’Unione europea un accordo di partenariato economico, coordinamento politico e
cooperazione (accordo globale), in vigore dal 1° ottobre 2000. Ciò ha prodotto notevoli effetti in
termini di vantaggi e opportunità che si presentano agli operatori, sia dal punto di vista del
contesto doganale in cui si opera, sia dal punto di vista daziario: la presente sezione della guida si
concentrerà su tali aspetti. Saranno inoltre illustrati i documenti necessari per esportare ed
importare dal Messico, indicando, ove presenti, analogie con la documentazione prevista a livello
comunitario. A seguire, particolare attenzione verrà posta sulle autorizzazioni per le esportazioni di
beni dual use introdotte con il Regolamento (UE) n. 1232/2011 e su alcune particolari certificazioni
di conformità. Infine, si farà cenno al sistema di certificazione degli operatori vigente in Messico
(Nuevo Esquema de Empresas Certificadas – NEEC), programma analogo alla certificazione AEO in
vigore nell’Unione europea ed in linea con gli indirizzi dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane in
materia di AEO.
Definizione dei beni strumentali: macchine utensili e prodotti
ausilari
La meccanica strumentale è un settore che comprende diversi elementi: impianti, macchinari e
componenti, tutti accomunati dall’essere destinati alla produzione industriale ovvero dall’essere
inseriti in processi produttivi industriali. Quando si parla di meccanica strumentale, dunque, ci si
riferisce in primis alle macchine utensili, ma anche a quelle impiegate in altre industrie
manifatturiere: industria ceramica, grafica e cartaria, tessile, per materie plastiche e gomma, per
calzature, pelletteria e conceria, per il vetro, per il confezionamento e l’imballaggio, per la
lavorazione del legno, per la lavorazione delle pietre naturali, robot e automazione. Il settore della
meccanica strumentale italiana occupa un ruolo di grande rilievo nel contesto europeo e l’Italia è
seconda solo alla Germania.
La posizione del Messico nelle organizzazioni internazionali di
natura commerciale: l’appartenenza a WTO e WCO
Il Messico è membro della WTO (World Trade Organization, in italiano OMC – Organizzazione
Mondiale del Commercio) a partire dalla sua creazione nel 1° gennaio 1995 (prima ancora era
membro del GATT, General Agreement on Tariffs and Trade – Accordo Generale sulle Tariffe ed il
Commercio, dal 24 agosto 1986), della WCO (World Customs Organization, in italiano OMD –
Organizzazione Mondiale delle Dogane) dall’8 febbraio 1988 ed ha una rappresentanza
permanente presso la sede WCO a Bruxelles.
Inoltre, è un partecipante attivo in altri organismi multilaterali, regionali e nei forum, quali
l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Organisation for Economic Cooperation and Development – OECD), di cui è membro dal 1994, il Meccanismo di Cooperazione
Economica Asiatico-Pacifica (Asia-Pacific Economic Cooperation – APEC), di cui è membro dal
1993, è fra i Paesi fondatori dell’Asociación Latinoamericana de Integration (ALADI) e, nel 2004, è
stato ammesso in qualità di osservatore in ambito Mercosur (Mercato Comune del Sud).
Clausola “MFN”
Dall’appartenenza del Messico alla WTO deriva una prima importante conseguenza per gli
operatori: l’applicazione della cosiddetta clausola “MFN” – Most Favoured Nation – o “clausola della
nazione più favorita”, che riguarda l’estensione a tutti i Membri della WTO delle riduzioni tariffarie
47
accordate a un altro Membro o a uno stato terzo, salvo quanto verrà evidenziato più oltre in
materia di accordi di origine preferenziale.
Classificazione doganale delle merci (SA/HS)
Anche dall’appartenenza del Messico alla WCO deriva un’importante conseguenza: il Messico
adotta la “HS Convention” – Convenzione Internazionale sul Sistema armonizzato di designazione e
di codificazione delle merci, siglata a Bruxelles il 14 giugno 1983 e condivisa a livello mondiale da
tutti gli stati appartenenti alla WCO. Il sistema tariffario messicano, dunque, è basato sulla
nomenclatura del Consiglio di Cooperazione Doganale di Bruxelles e utilizza il sistema di
designazione e codificazione delle merci denominato Sistema Armonizzato (SA/HS), che divide i
prodotti in 21 macrosettori a loro volta suddivisi in 99 capitoli: le prime sei cifre della
classificazione tariffaria (clasificación arancelaria) individuano la sottovoce doganale (subpartida) e
sono comuni a tutti i paesi che aderiscono al Sistema Armonizzato. Il SA/HS condiziona dunque la
corretta classifica doganale per l’applicazione effettiva del dazio più corretto e dei regimi
preferenziali: è la regolamentazione messicana a stabilire con quale voce doganale il prodotto
andrà importato, identificando la “Fracciones Arancelarias de la Tarifa”, ma se la classifica è
corretta in partenza, gli operatori possono essere in grado di predisporre una programmazione
commerciale corretta.
Gli accordi di origine preferenziale
Negli ultimi decenni il Messico ha adottato una politica di crescente liberalizzazione degli scambi e
di pieno inserimento nell’economia globale. La politica di negoziazione commerciale del governo
messicano si basa su alcuni punti strategici: ottimizzazione dell’esistente rete di accordi
commerciali, convergenza dei trattati, rafforzamento del sistema multilaterale del commercio,
negoziazione di nuovi accordi e diversificazione degli interessi commerciali del Messico.
Il Messico è legato da 12 accordi commerciali di libero scambio (FTA – Free Trade Agreements)
con 44 Paesi, ha in essere 28 accordi di reciproca promozione e protezione degli investimenti
(RIPPAs – Reciprocal Investment Promotion and Protection Agreements) e 9 accordi commerciali
(Economic Complementation and Partial Scope Agreements) nel quadro dell’ALADI.
Il Messico vanta accordi preferenziali con le principali economie mondiali, in particolare con gli USA
(1994, NAFTA), con l’UE (2000, TLCUEM) e con il Giappone (2005, EPA).
Il NAFTA – North America Free Trade Agreement
L’accordo più significativo è il North America Free Trade Agreement (NAFTA), che lega il Messico
agli Stati Uniti e al Canada. Il Messico è il terzo partner commerciale degli Stati Uniti dopo Canada
e Cina, il terzo fornitore dopo Canada e Cina e il secondo mercato di sbocco dopo il Canada. Tale
accordo ha consentito al Messico di accrescere enormemente il proprio commercio, di diversificare
le esportazioni e di attrarre considerevoli flussi di investimenti esteri. Inoltre, le Amministrazioni
federali e statali sono state incentivate ad adottare regole e procedure che hanno creato un
ambiente economico più favorevole agli investimenti.
Il TLCUEM – Tratado de Libre Comercio UE-Mexico
Il 1° ottobre 2000 è entrato in vigore l’accordo di partenariato economico, di coordinamento
politico e di cooperazione tra la Comunità e i suoi stati membri, da una parte, e il Messico dall’altra
(EU-Mexico Economic Partnership, Political Coordination and Cooperation Agreement), di cui
costituisce parte integrante la zona di libero scambio (ZLC) stabilita dal Tratado de Libre Comercio
UE-Mexico (TLCUEM) fra le due parti, che ha contribuito a rafforzare i loro legami economici,
consentendo una crescita dell’interscambio bilaterale tra UE e Messico.
Fra gli obiettivi dell’accordo, di fondamentale importanza quello della liberalizzazione bilaterale e
preferenziale, progressiva e reciproca dello scambio di merci: le norme in materia di origine
preferenziale sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’accordo di libero scambio e
permettono alle esportazioni provenienti dall’UE di entrare in Messico beneficiando di condizioni
tariffarie preferenziali e viceversa. A partire dal 1° luglio 2000, data di entrata in vigore della
48
Decisione n. 2/2000 del Consiglio Congiunto CE-Messico sugli scambi di merci (pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea - già “delle Comunità europee” - n. L 157 del 30/06/2000,
nonché per quanto riguarda tutti gli Allegati, n. L 245 29/09/2000), ha preso avvio la progressiva
abolizione, da parte del Messico, dei dazi doganali all’importazione dei prodotti originari della
comunità (secondo il calendario di smantellamento tariffario del Messico, che individuava date
diverse per categorie di prodotti, onde arrivare all’eliminazione completa dei dazi per il 1° gennaio
2007, ad eccezione di un piccolo numero di merci considerate altamente sensibili) e, dall’altro lato,
l’abolizione da parte dell’UE dei dazi doganali all’importazione dei prodotti originari del Messico
(secondo il calendario di smantellamento tariffario della comunità, che prevedeva di arrivare
all’eliminazione completa dei dazi già per il 1° gennaio 2003).
Secondo i dati della Commissione europea, in termini di valore commerciale il Messico occupa la
26a posizione tra i partner commerciali dell’UE e la 16a tra i partner nelle esportazioni. I principali
paesi UE destinatari delle esportazioni messicane sono Germania, Spagna e Olanda. I maggiori
paesi UE esportatori verso il Messico sono Germania, Italia, Olanda e Spagna.
In base all’Allegato III della Decisione 1/2000, condizioni per l’applicazione delle agevolazioni
daziarie sono:
- lo status di “originarie” (dell’UE o del Messico) delle merci oggetto di scambio, status che
sussiste se le stesse sono o “interamente prodotte” (è il caso di tutti prodotti generati sul suolo
e nel mare del paese, nonché tutti quelli allevati e da essi derivati o, se parzialmente composte
da componenti di origine terza, queste siano “sufficientemente lavorate o trasformate” ovvero
la lavorazione abbia determinato un cambio di voce doganale e/o la loro presenza non superi
una determinata percentuale del prezzo franco fabbrica;
- la presenza di prove di tale origine preferenziale all’atto dell’importazione sulla base delle quali
possano essere concretamente calcolate le preferenze daziarie: il certificato di circolazione
EUR.1 che deve essere rilasciato all’atto dell’esportazione su richiesta di parte
dall’amministrazione doganale dello stato esportatore o, in alternativa, una dichiarazione su
fattura apposta dall’esportatore per valori inferiori ai 6.000 € o, se superiori, dal solo
“esportatore autorizzato” (art. 21 dell’Allegato III).
Un operatore economico che abbia frequenti e regolari esportazioni in Messico può richiedere alla
dogana comunitaria (italiana per gli operatori aventi in Italia la sede ove p tenuta la contabilità
principale) il rilascio dell’autorizzato allo status di “esportatore autorizzato”. Tale qualifica
presuppone una verifica da parte dell’autorità doganale delle condizioni di rilascio ovvero: la
predetta regolarità di esportazioni nonché l’esistenza di un efficace sistema di tracciabilità della
merce idoneo a ricostruire, e dimostrare, il processo di determinazione dell’origine della stessa.
L’EPA – Economic Partnership con il Giappone o Acuerdo para el
Fortalecimiento de la Asociación Económica entre los Estados
Unidos Mexicanos y el Japón (AAEJ)
Il Messico ha stipulato un accordo con il Giappone nel 2005, denominato Mexico – Japan
Agreement for the Strengthening of the Economic Partnership (EPA), ed è il 1° partner del
Giappone tra i paesi dell’America Latina. Anche in tale caso, l’obiettivo principale dell’accordo è
quello di liberalizzare ed agevolare gli scambi di beni e servizi fra le parti e di aumentare le
opportunità di investimento, stabilendo nel contempo un quadro per migliorare la cooperazione
bilaterale.
Lista completa degli accordi di libero scambio stipulati dal Messico
Informazioni sugli accordi di libero scambio conclusi dal Messico sono reperibili agli indirizzi:
www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2008/normatividad/143_10445.html
www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2011/descargas/AcuerdosyTratados.pdf
www.economia.gob.mx/trade-and-investment/foreign-trade/international-trade-negotiations
49
AMMINISTRAZIONE DOGANALE MESSICANA
Struttura
L’amministrazione generale delle dogane del Messico (Administración General de Aduanas) è
un’agenzia del governo federale sotto il servizio di amministrazione tributaria (Servicio de
Administración Tributaria – SAT) ed è l’autorità competente per applicare le legislazione che regola
le dogane. La sua funzione principale è quella di supervisionare, monitorare e controllare l’entrata
e l’uscita delle merci, garantendo il rispetto delle disposizioni in materia di commercio con l’estero.
Tra le altre funzioni esercitate, è competente per determinare le imposte nel commercio estero e
gli altri contributi secondo le disposizioni della legge delle imposte generali di importazione ed
esportazione (Ley de los Impuestos Generales de Importaciòn y Exportaciòn) e delle altre leggi,
così come il valore della merce in dogana sulla base della legge doganale messicana (Ley
Aduanera) e per stabilire la natura, lo stato, l’origine e le altre caratteristiche della merce,
determinando la sua classificazione doganale.
L’amministrazione generale delle dogane conta unità amministrative centrali (Operación Aduanera,
Normatividad Aduanera, Investigación Aduanera, Asuntos Aduaneros Internacionales, Planeación y
Coordinación Estratégica Aduanera, Equipamiento e Infraestructura Aduanera) e sedi doganali
territoriali.
Trasparenza e Accountability
Il Messico rappresenta un partner dell’unione europea particolarmente significativo.
Ha rappresentanti stabili sia presso la WTO che presso la WCO a Bruxelles, il ché assicura una
costante compliance con la normativa dell’UE e con gli orientamenti della WCO. Nell’ottobre del
2008 l’UE ha attribuito al Messico lo status di partner strategico. La vision dichiarata dell’autorità
doganale messicana è quella di operare con livelli di efficienza, trasparenza e controllo comparabili
a quelli delle migliori amministrazioni doganali al mondo e di essere riconosciuta per la
professionalità e l’integrità del suo personale.
L’Organizzazione Mondiale delle Dogane raccomanda lo strumento integrato CATT (Customs
Assessment Trade Toolkit – http://www.customscatt.org/) per misurare, attraverso la raccolta di
dati e informazioni e la loro analisi tramite specifici indicatori, la performance doganale nei diversi
paesi e nel tempo, valutando in modo oggettivo i punti di forza e di debolezza di ogni
amministrazione doganale e comparandoli con le good practice. L’autorità doganale messicana
aderisce a tale strumento, al quale ha fornito importantissime informazioni nel corso degli ultimi
anni, in particolare in tema di formazione del personale, misurazione delle performance e
adeguamento delle strutture logistiche.
TRATTAMENTO DOGANALE DELLE MERCI
Dazi doganali
Dalla liberalizzazione economica ad oggi, le tariffe doganali hanno subito una graduale riduzione
delle aliquote.
La costituzione federale del Messico attribuisce al governo federale le imposte sul reddito e sul
valore aggiunto, nonché quelle collegate al commercio internazionale. Dal luglio 1997 il Servizio di
Amministrazione Tributaria (SAT) gestisce le tasse federali e quelle doganali.
Il sistema armonizzato condiziona la corretta classifica per l’applicazione del trattamento daziario
delle merci, che è ripartito tra dazi per le merci a trattamento preferenziale e dazi rivolti a tutte le
altre merci che non godono del trattamento preferenziale (clausola MFN).
Si ricorda che le prime sei cifre della classifica sono comuni (si veda il precedente paragrafo
relativo alla classificazione doganale delle merci SA/HS), ma, per l’applicazione dei dazi e delle
misure di politica industriale, ciascun paese adotta una nomenclatura combinata (NC) che
identifica più specificatamente i prodotti da trattare in dogana; pertanto è perfettamente normale
che a fronte dell’omogeneità delle prime sei cifre tra la classifica messicana e quella UE –
entrambe vincolate al rispetto delle regole del SA/HS – vi siano quasi sempre differenze nelle
ultime due cifre, che servono ad identificare specificamente le merci in vista di un loro trattamento
50
più specifico in ciascuno dei due paesi. Nella tabella sottostante sono riepilogati alcuni prodotti
della meccanica per i quali, a partire dalla classifica (Nomenclatura Combinata) impiegata all’export
in UE, è stata individuata la corrispondente NC impiegata all’import in Messico e il relativo dazio,
che, grazie all’accordo preferenziale in vigore tra UE e Messico è pari allo 0%.
Merce
Macchine per
la
preparazione
delle materie
tessili
Parti ed
accessori di
macchine della
voce 8445 o
delle loro
macchine o
apparecchi
ausiliari
Torni
orizzontali a
comando
numerico
NC UE
8445
8445
8445
8445
11
12
13
19
00
00
00
00
8448 31 00
Descrizione
-
Carde
Pettinatrici
Bachi a fusi
Altre
NC
Mexico
8445
8445
8445
8445
11
12
13
19
01
01
01
01
Dazio
UE
Dazio
MFN
- Carding machines
- Combing machines
- Drawing or roving
machines
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
Description
- Guarniture per
carde
- Fusi e loro alette,
anelli e cursori
8448 31 01
- Card clothing
0%
0%
8448 33 01
0%
0%
8448 39 00
- Altri
8448 39 99
- Spindles, spindle flyers,
spinning rings and ring
travelers
- Other
0%
0%
8458 11 20
8458 11 41
- Centri di tornitura
- Torni automatici
mono mandrino
- Torni automatici
multi mandrino
8458 11 01
- Universal slide lathes of
a distance between
centres not exceeding
4.5 m and an abovebench diameter of
rotation not exceeding
750 mm
- Semi-automatic turret
lathes
- Other
- Bench or upright type,
belt- or gear-driven, of a
drilling diameter not
exceeding 38.10 mm
- Other drilling machines
- Circular saws and band
saws
- Hacksaws
- Chucks or tool-holders
- Work holders for use
solely with machines for
grinding metal articles
- Dividing heads for use
solely with machines for
grinding metal articles
Linear acting (cylinders):
Air engines and motors for
pneumatic pumps
- Non return valves
- Safety or relief valves
0%
15%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
15%
0%
0%
0%
15%
0%
0%
0%
0%
0%
15%
0%
0%
5%
0%
- Parts
0%
0%
8448 33 00
8458 11 49
8458 11 02
8458 11 99
8459 21 01
Foratrici
8459 21 00
Foratrici a comando
numerico
Macchine per
segare o
troncare
Parti ed
accessori
destinati alle
macchine delle
voci da 8456 a
8565
8461 50 11
8461 50 90
8466 10 20
8466 20 20
- Segatrici a sega
circolare
- Troncatrici
- Portautensili
- Portapezzi
8466 30 00
- Dispositivi divisori
8566 30 01
Attuatori
8412 31 00
8412 31 01
Valvole
8481 30 91
8481 40 10
8481 90 00
Motori pneumatici:
a movimento
rettilineo (cilindri)
- Valvole di ritegno
- Valvole di
sicurezza
- Parti
8459 21 99
8461 50 02
8461 50 03
8466 10 02
8466 20 01
8481 30 01
8481 40 01
8481 90 99
Come anticipato, fra l’UE e il Messico vige un accordo di libero scambio che consente trattamenti
daziari preferenziali alle merci originarie dell’UE importate in Messico e viceversa. A titolo
esemplificativo, per le macchine utensili, apparecchi e loro parti di ricambio ed accessori delle voci
da 8456 a 8466 (dunque, con riferimento agli esempi riportati in tabella, nel caso di torni, foratrici,
macchine per segare e parti ed accessori destinati..) la regola di origine preferenziale stabilita
nell’accordo individua come lavorazione o trasformazione cui devono essere sottoposti i materiali
non originari per acquisire il carattere di prodotto originario la “Produzione in cui il valore di tutti i
materiali utilizzati non eccede il 40% del prezzo franco fabbrica del prodotto”. Naturalmente, nel
caso di macchine utensili acquistate da un esportatore italiano in paesi extra UE e non lavorate a
51
sufficienza per ricevere il trattamento preferenziale ai sensi della suddetta regola, tali macchine
potranno comunque essere esportate in Messico ma otterranno il trattamento daziario non
preferenziale, ossia la % indicata nella colonna dazio MFN. Nel caso di foratrici (voce doganale
8459) non ci sarebbe differenza fra merce a trattamento preferenziale e merce che dove
mantenere lo status di merce di origine non preferenziale (dazio UE e dazio MFN sono entrambi lo
0%), mentre invece nel caso di macchine per segare o troncare (voce doganale 8461) ci sarebbe
differenza nel trattamento daziario applicabile.
Effetti degli accordi di libero scambio stipulati dal Messico
Gli accordi di libero scambio stipulati dal Messico con altri paesi hanno l’effetto di ridurre o
abbattere i dazi doganali, già mitigati dalla clausola MFN. Con riferimento all’accordo con l’UE, tali
agevolazioni daziarie si producono a condizione che lo scambio abbia ad oggetto, merci di origine
preferenziale (sussistenti alle condizioni sopra evidenziate) e in presenza di una delle ammesse
prove di origine: certificato di circolazione EUR.1 o dichiarazione su fattura, ammessa a
prescindere dal valore solo per chi abbia ottenuto la qualifica di esportatore autorizzato.
Primariamente dunque, l’accordo spiega direttamente i propri effetti positivi sui prodotti di origine
preferenziale UE che godranno dei benefici daziari in fase di importazione in Messico.
Secondariamente, i vantaggi si estendono in forza del cumulo bilaterale (art. 3 dell’allegato III
della decisione) che, convenzionalmente, attribuisce l’origine messicana a quei materiali originari
della UE incorporati in prodotti ottenuti in Messico, anche senza essere oggetto di lavorazioni o
trasformazioni superiori alle insufficienti; viceversa, alle stesse condizioni, considera come di
origine UE quei materiali originari del Messico incorporati in prodotti ottenuti in UE.
Tale principio incentiva e potenzia gli scambi tra i due paesi poiché estende l’ambito dei beni che
possono rientrare nel circuito delle agevolazioni doganali oltre ai prodotti finiti, anche a materiali
destinati ad essere incorporati in prodotti ottenuti in Messico ed amplia in qualche modo la rete di
paesi in cui possono trovare più agevolmente collocazione beni comunitari al di fuori del circuito
UE – Messico, ma che con essi hanno accordi: un materiale originario UE che acquisisce l’origine
messicana con il prodotto in cui è incorporato, potrà godere dei vantaggi di quest’ultimo a destino
in un paese che abbia un accordo con il Messico, come, ad esempio, gli USA.
Si faccia inoltre attenzione, al principio di territorialità in base al quale se da un lato, lo status di
merce di origine preferenziale viene acquisito a patto che le condizioni vengano soddisfatte nel
territorio dell’UE o del Messico (le condizioni relative all'acquisizione del carattere originario devono
essere soddisfatte senza interruzione in Messico o nella Comunità), dall’altro, tale status, si perde
se le merci vengono reimportate in UE (ad es. resi merce) dopo essere state esportate in un altro
paese, a meno che si forniscano alle autorità doganali prove sufficienti del fatto che: a) le merci
reimportate sono le stesse merci che erano state esportate e che b) esse non sono state
sottoposte ad alcuna operazione, oltre a quelle necessarie per conservarle in buono stato durante
la loro permanenza nel paese in questione o nel corso dell'esportazione.
Conseguenze di tali principi sono che:
un prodotto di origine preferenziale UE esportato in Messico che da lì tal quale viene esportato in
altro paese, perde l’origine preferenziale UE, a meno che tale paese abbia concluso con l’UE un
accordo (non è il caso degli USA);
un prodotto di origine preferenziale UE esportato in Messico e qui sottoposto ad una lavorazione
sufficiente per acquisire l’origine preferenziale messicana, godrà di vantaggi daziari a destino in
qualunque pese avente accordi di libero scambio con il Messico, ad esempio, gli USA: esportare un
bene ad una società appositamente creata in Messico sottoponendolo lì ad una lavorazione
conferente l’origine messicana, gli riconoscerà benefici a destino negli USA;
un materiale di origine preferenziale UE, esportato in Messico che viene incorporato in un prodotto
di origine messicana, anche non sottoposto ad una lavorazione superiore alle insufficienti,
acquisisce anch’esso tale origine e l’intero prodotto godrà di vantaggi daziari a destino in un
qualunque paese avente accordi di libero scambio con il Messico, come gli USA;
- un prodotto di origine preferenziale UE, esportato in un altro paese e poi reimportato, perde
l’origine preferenziale a meno che non si dia prova soddisfacente che la merce che rientra è la
52
stessa che ha precedentemente lasciato la zona e che, durante il periodo in cui la stessa è
rimasta fuori dal territorio della zona, non è stata in nessun modo alterata.
Imposte addizionali sulle importazioni in Messico
I contributi che si possono generare in relazione all’importazione in Messico sono i seguenti:
- Imposta Generale di Importazione (Impuesto General de Importaciòn – IGI) – calcolata sul
“valor en aduanas” della merce, può essere ad valorem, specifica, o una combinazione delle
due, sulla base della classificazione tariffaria in cui ricade la merce importata e conformemente
alla sopra richiamata Ley de los Impuestos Generales de Importaciòn y Exportaciòn o a quanto
stabilito negli accordi di libero scambio conclusi dal Messico;
- Imposta sul Valore Aggiunto (Impuesto al Valor Agregado – IVA) – grava sulle importazioni ed
è determinata applicando l’aliquota ordinaria del 16%. Per le importazioni di beni tangibili
occorrerà considerare il valore utilizzato ai fini dell’Imposta Generale di Importazione,
sommando il valore di quest’ultima e degli altri importi dovuti in relazione all’importazione;
nelle zone di frontiera l’aliquota è pari all’11%.
- Imposta Speciale sulla Produzione e sui Servizi (Impuesto Especial sobre Producción y Servicios
– IEPS) – grava sulle importazioni di determinati beni (tra cui bevande alcoliche e birra, alcool
e tabacchi lavorati);
- Diritti per le Procedure Doganali (Derecho de Trámite Aduanero – DTA), – gravano sulle
operazioni doganali che si effettuano utilizzando un pedimento o un altro documento doganale
ai sensi della Legge doganale; si consiglia di consultare la Ley Federal de Derechos, in quanto
gli importi vengono aggiornati semestralmente.
-
Le aliquote aggiornate al dicembre 2012 consultabili alla pagina:
www.diputados.gob.mx/LeyesBiblio/pdf/107.pdf, e sono le seguenti:
-
l’8 per mille sul valore che hanno i beni ai fini dell’Imposta Generale di Importazione, salvo nei
casi elencati di seguito o nel caso di beni esenti conformemente alla Ley del Impuesto General
de Importación y de Exportación o ai trattati internazionali;
l’1,76 per mille del valore dei beni, in caso di temporanea importazione di beni da parte di
imprese “maquilladoras” (stabilimenti industriali in cui avvengono trasformazioni o assemblaggi
di materiali e componenti temporaneamente importati da Paesi maggiormente industrializzati in
un regime di esenzione e i prodotti ivi assemblati o trasformati dovranno successivamente
essere riesportati all'estero) o aziende con programmi di esportazione autorizzati dalla SE
(Secretaría de Economia) o, se del caso, di macchinari e attrezzature che sono introdotte nel
paese per essere destinate a sistemi di produzione, trasformazione o riparazione nei “recintos
fiscalizados”;
nel caso di importazione temporanea di beni diversi da quelli elencati nel paragrafo
precedente, purché si tratti di lavorazione, trasformazione o riparazione effettuate da imprese
con programmi autorizzati dalla SE (Secretaría de Economia), l’importo sarà di $ 249,89, così
come nel caso di introduzione nel Messico di prodotti diversi da quelli di qui alla lettera b) per il
regime di trasformazione o riparazione nei “recintos fiscalizados”;
nel caso di operazioni di importazione ed esportazione di merci esenti dalle imposte sul
commercio estero ai sensi della Ley Aduanera, di rientro di merci importate o esportate
definitivamente, di importazione o esportazione temporanea per ritornare nello stesso stato,
così come nel caso di operazioni doganali che proteggono le merci che in conformità con le
disposizioni applicabili non abbiano valore in dogana, per ciascuna operazione l’importo dovuto
è di $ 249,89; si tenga presente che “a fixed rate of 249.89 MXN per declaration is applied to
goods originating in countries with which Mexico has concluded free trade agreements”;
nel caso di operazioni di esportazione l'importo dovuto è di $ 250,57;
nel caso di operazioni effettuate da stati esteri, l'importo sarà di $ 245,05;
l’importo per le operazioni di rettifica e che non rientrando nei casi precedenti, così come
quando si utilizza una delle seguenti richieste:
transito interno sarà di $ 249,89; transito internazionale sarà di $ 237,31;
-
-
-
-
53
-
-
estrazione dal deposito doganale per la restituzione, sarà di $ 249,89;
la parte II della richiesta di importazione (Embarque parcial de mercancías), sarà di $ 249,89;
per ciascuna operazione di rettifica l’importo sarà di $ 240,08.
Diritti di Stoccaggio (Derecho de Almacenaje) – lo stoccaggio della merce destinata ad essere
importata è gratuito per i primi due giorni nel traffico aereo e terrestre, mentre nel caso di
traffico marittimo il periodo è di cinque giorni. Oltre tali periodi, i diritti di stoccaggio sono
dovuti così come stabiliti dalla Ley Federal de Derechos e periodicamente aggiornati
Imposta sulle nuove Automobili (Impuesto sobre Automóviles Nuevos – ISAN) – grava sulle
importazioni di automobili ed è determinata applicando l’aliquota stabilita dalla Ley Federal del
ISAN sul valore che si considera ai fini dell’Imposta Generale di Importazione, più l’importo di
tale imposta a cui vanno sommate le altre imposte che devono essere pagate in relazione
all’importazione, ad eccezione dell’IVA. Per i veicoli con una capacità massima di quindici
passeggeri, l’imposta da pagare in base al prezzo di vendita dell’auto in questione è calcolata
come segue:
Limite inferiore
($)
Limite superiore
($)
Quota fissa
($)
0,01
75.098,88
90.118,62
105.138,44
135.177,90
75.098,87
90.118,61
105.138,43
135.177,89
da 135.177,89 in su
0,00
1.501,96
2.252,97
3.754,94
8.260,86
Percentuale applicata
sull’importo eccedente il limite
inferiore
(%)
2
5
10
15
17
Se il prezzo della vettura supera i $ 207,373.49, si ridurrà l’importo dell’imposta determinata,
l’importo che risulta sarà quello che si avrà applicando il 7% sulla differenza tra il prezzo della
vettura e i $ 207,373.49.
Regolamenti e restrizioni non tariffarie (NTB)
Regolamenti e restrizioni non tariffarie (non-tariff barriers – NTB) sono stabiliti tramite accordi
emessi dalla SE – Secretaría de Economia, il Ministero dell’Economia – o, se del caso,
congiuntamente con le altre Autorità competenti (SAGARPA – Secretarìa de Agricultura, Ganaderìa,
Desarrollo Rural, Pesca y Alimentación – il Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento, dello
Sviluppo Rurale, della Pesca e dell’Alimentazione, SEMARNAT – Secretarìa de Medio Ambiente y
Recursos Naturales – il Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali, SSA – Secretarìa de Salud
– il Ministero della Sanità, SEDENA – Secretarìa de la Defensa Nacional – il Ministero della Difesa,
ecc.).
In generale, tali misure sono stabilite per correggere squilibri nella bilancia dei pagamenti, per
regolamentare l’ingresso di beni usati, rifiuti, o beni che non hanno un mercato sostanziale nel loro
paese di origine o di provenienza, in base alle disposizioni di trattati internazionali o di accordi di
cui il Messico fa parte; in altri casi tali misure sono stabilite come risposta alle restrizioni alle
esportazioni messicane applicate unilateralmente da altri paesi o quando è necessario impedire
l’ingresso sul mercato interno di merci in condizioni che comportano pratiche commerciali sleali.
Ancora, per importare o esportare alcune merci sensibili sono necessarie autorizzazioni specifiche
da richiedere preventivamente, allo scopo di proteggere l'industria nazionale, la sicurezza e la
salute della popolazione, per controllare lo sfruttamento delle risorse naturali e per preservare flora
e fauna. Le misure stabilite consistono in permessi, autorizzazioni, quote massime, certificazioni,
norme ufficiali messicane e altri strumenti che il Messico considera adeguati per il successo della
politica commerciale.
Alcune categorie di prodotti che richiedono obbligatoriamente un’autorizzazione prima di essere
importate, ad esempio: prodotti petrolchimici, macchinari usati, abbigliamento e armi. La SE indica
nelle specifiche autorizzazioni i termini, le condizioni e la durata di validità, così come il valore e la
quantità o il volume delle merci da importare e le informazioni o i requisiti che sono necessari.
54
Con l’entrata in vigore del NAFTA sono stati istituti dei certificati di quota di importazione, al fine di
tener traccia delle quote negoziate nei trattati. Per “quota” si deve intendere una certa quantità di
beni esenti dal dazio all’importazione per un periodo di tempo determinato o stabilito all’interno dei
certificati.
In Messico sono in vigore le Normas Oficiales Mexicanas (NOM, la cui base giuridica è contenuta
nella Ley Federal de Metrología y Normalización), regolamentazioni tecniche obbligatorie rilasciate
dai vari ministeri in base alle rispettive competenze, il cui scopo è quello di stabilire le
caratteristiche e le specifiche tecniche che devono essere soddisfatte da prodotti che possono
rappresentare un rischio per la sicurezza delle persone o provocare danni alla salute umana,
animale o vegetale, per l’ambiente in generale o il lavoro o danneggiare la conservazione delle
risorse naturali. Si tratta dunque di standard di qualità, che devono essere rispettati sia dai
prodotti interni, sia dai prodotti similari importati. In ogni caso, per identificare le regolazioni e le
restrizioni non tariffarie cui sono soggette le merci di importazione in Messico, si dovrà consultare
la nomenclatura tariffaria applicata in base alla Tariffa della Ley del Impuesto General de
Importación y de Exportación.
Altri trattamenti preferenziali
Il Sistema delle Preferenze tariffarie Generalizzate (SPG), adottato nell’UE e da utilizzare
esclusivamente nel caso di importazioni di merci dal Messico, è uno strumento, non reciproco,
attraverso cui l’Unione europea fornisce un accesso preferenziale al mercato comunitario a favore
di prodotti di paesi in via di sviluppo, consentendo loro di incrementarne le vendite mediante
riduzioni dei dazi o esenzioni parziali/totali dai dazi doganali. Il principale obiettivo di tale sistema è
quello di contribuire alla riduzione della povertà e alla promozione dello sviluppo sostenibile e del
buon governo. Le preferenze tariffarie consentono ai paesi in via di sviluppo di partecipare in
maniera più attiva e piena al commercio internazionale, generando ulteriori introiti dalle
esportazioni a sostegno dell’attuazione delle loro strategie politiche di sviluppo sostenibile e di
riduzione della povertà. Il Messico risulta nell’elenco dei paesi ammissibili al beneficio delle
preferenze tariffarie previste dal regime generale.
Tipologia di transazione e fatturazione all’esportazione
-
-
Cessione di beni all’esportazione a titolo oneroso comporta l’emissione della fattura ex art. 8,
1° c., lett. a) del DPR n. 633/72;
Esportazione senza cessione della proprietà dei beni, con collocazione della merce in un
deposito libero comporta la presentazione di una lista valorizzata contenente l’indicazione e la
tipologia dei beni presentati per l’esportazione e il loro valore, con dicitura “operazione non
valida ai fini dell’art. 8 del DPR 633/72”; la successiva vendita di merce di proprietà, situata
all’estero, sarà effettuata ex art. 7-bis del DPR n. 633/72 e configurerà una cessione fuori
campo IVA;
Contratto di consignment stock comporta la presentazione di una fattura proforma o lista
valorizzata (con indicazione dell’art. 8 del DPR n. 633/72); si tratta di una cessione a titolo
oneroso che si perfeziona solo in un secondo momento, generando plafond solo dopo il
passaggio di proprietà: l’effetto traslativo è all’atto del prelievo dei beni dal deposito e
comporterà l’emissione della fattura di vendita ex art. 8, 1° c, lett. a) del DPR n. 633/72 (rif.
Risoluzione n. 58/E del 2005 dell’Agenzia delle Entrate).
Documentazione necessaria per esportare in Messico
-
Per le merci provenienti dall’UE, oltre alla tradizionale dichiarazione di esportazione in dogana
(DAU) richiesta per tutte le spedizioni al di fuori dell’UE, le spedizioni destinate al Messico
devono essere accompagnate dai seguenti documenti:
fattura;
modello EUR.1, che permette di usufruire del regime preferenziale applicabile ai prodotti
dell’UE esportati verso il Messico sulla base dell’Accordo di libero scambio UE-Messico e servirà
a destinazione come giustificativo di origine o, in alternativa per chi sia esportatore autorizzato,
55
-
la dichiarazione su fattura o altro documento commerciale (ai fini della corretta compilazione
del certificato EUR.1 e della apposizione della dichiarazione su fattura si faccia opportuno
riferimento alla Circolare n. 80/D del 24 dicembre 2004 dell’Agenzia delle Dogane – Area
Gestione Tributi e Rapporto con gli Utenti avente ad oggetto “Accordo CE – Messico: istruzioni
per il rilascio dei certificati di circolazione EUR.1 e per la compilazione della dichiarazione su
fattura”);
certificato fitosanitario, richiesto per frutta, legumi e sementi, rilasciato dal servizio fitosanitario
delle Regioni di appartenenza;
certificato sanitario, necessario per le carni, rilasciato dall’ufficio veterinario delle ASL;
certificato di origine, necessario per le merci di origine terza;
marchio nazionale esportazione vini – INE (necessario ad esempio qualora vi sia la necessità di
spedire merce in omaggio a clienti);
dichiarazione dual use, se del caso, o altre specificamente legate alla natura del prodotto.
Documentazione necessaria per importare in Messico
Sdoganamento e documenti di importazione
Per aiutare le autorità doganali messicane ad accelerare lo sdoganamento delle merci importate in
Messico, gli esportatori potranno osservare alcuni accorgimenti, così come suggeriti dalla stessa
autorità doganale messicana:
- includere le informazioni richieste dal cliente (importatore) sulle fatture, preparandole con
cura;
- assicurarsi che le fatture contengano le stesse informazioni indicate sul packing list e sul
documento di importazione;
- marcare e numerare ciascun contenitore in modo che possa essere identificato con i relativi
contrassegni e numeri che appaiono su fattura/packing list;
- evidenziare in fattura una descrizione dettagliata di ogni elemento contenuto in ciascun pacco
o container;
- quando la fattura o il manifesto di carico con l’identificazione dettagliata delle merci sono in
lingue diverse dallo spagnolo, inglese o francese, tradurre in spagnolo sulla stessa fattura o su
un allegato;
- informare previamente il cliente che la merce è conforme alle disposizioni stabilite nelle leggi
messicane che si applicano ai suoi prodotti, così come alle leggi in materia di droghe, cosmetici,
bevande alcoliche, prodotti alimentari e materiali radioattivi;
- osservare attentamente quanto previsto in merito a fatturazione, imballaggio, etichettatura,
marcatura, ecc.;
- non permettere che soggetti terzi estranei abbiano la possibilità di introdurre merci proibite
all’interno delle merci di proprietà, prendendo idonee precauzioni di sicurezza per le merci
mentre le si esporta dall’estero per il Messico.
- Per ulteriori informazioni circa tali accorgimenti è possibile consultare la pagina:
- http://www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2008/importando_exportando/142_18088.html
Dichiarazione doganale d'importazione
A destino occorrerà che la merce venga assoggettata al regime di importazione attraverso apposita
dichiarazione, la Pedimento de Importación, documento idoneo ad attestare la definitiva
importazione della merce nel territorio messicano.
Chi importa beni è tenuto a presentare un “pedimento” (richiesta, da “pedir”, ossia chiedere per
ottenere) al funzionario doganale nella forma approvata dalla Secretaría de Hacienda y Crédito
Público de México (SHCP), che deve essere elaborato dall’agente o dal broker doganale una volta
radunata la documentazione necessaria e deve dichiarare, tra l’altro, quanto segue:
codice doganale coincidente per le prime sei cifre con quanto dichiarato alla dogana italiana al
momento dell’esportazione e identificazione individuale delle merci;
il regime doganale per il quale le merci sono destinate (si tratterà di “importación definitiva”; gli
altri “Regímenes Aduaneros” previsti dall’art. 90 della Ley Aduanera sono i seguenti: exportación
definitiva, importación temporal, exportación temporal, depósito fiscal, tránsito de mercancías,
56
régimen de elaboración transformación o reparación en recinto fiscalizado, régimen de recinto
fiscalizado estratégico; per maggiori informazioni sui regimi doganali disciplinati dalla normativa
doganale messicana si può consultare la pagina:
http://www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2008/importando_exportando/142_10052.html);
informazioni sufficienti per la determinazione e il pagamento delle imposte sul commercio estero;
informazioni e dati comprovanti la conformità ai regolamenti e alle restrizioni non tariffarie, Paese
di origine della merce, peso e volume, tra cui n. di serie, modello e specifiche tecniche;
il numero di codice riservato o la firma elettronica del broker doganale che conferma che la merce
soddisfa i requisiti per essere esportata in Messico.
Inoltre, è necessario allegare alla richiesta di importazione la seguente documentazione:
- la fattura commerciale relativa alla merce che si intende importare. La fattura deve contenere
le seguenti informazioni essenziali: luogo e data di emissione, nome e indirizzo del destinatario
della merce, la descrizione dettagliata commerciale dei prodotti, nome e indirizzo del venditore,
nome e indirizzo dell’acquirente se diverso dal destinatario, numero fattura, identificazione
individuale del valore delle merci e valore totale della transazione. Quando i dati della fattura
sono in lingue diverse dallo spagnolo, inglese o francese, devono essere tradotti in spagnolo
sulla fattura stessa o su un allegato;
- il documento che attesta l’origine delle merci ai fini dell’applicazione delle preferenze tariffarie,
quote compensative, marcatura del Paese di origine e altre misure previste, in conformità con
le disposizioni applicabili;
- il documento di trasporto (Polizza di carico nel trasporto via nave o Lettera di vettura area),
lista dei colli;
- i documenti speciali, che attestano la conformità a norme e restrizioni non tariffarie.
Ulteriori informazioni sono reperibili alla pagina:
http://www.aduanas.gob.mx/aduana_mexico/2008/importando_exportando/142_18115.html
Certificato di origine e certificazioni attestanti l’origine
Il Messico partecipa ad accordi di libero scambio con le più importanti economie del mondo ed è
tramite i certificati di origine che le merci sono in grado di ricevere i trattamenti daziari
preferenziali al momento della loro importazione nel territorio messicano.
Le Autorità delle parti dell’accordo possono effettuare verifiche al fine di confermare che le merci di
cui al certificato di origine siano pienamente conformi alle norme di origine, alle restrizioni e alle
norme dell’accordo di libero scambio, e così facendo determinano se i beni sono o meno originari
ai sensi dell’accordo in questione.
Le procedure per verificare l'origine delle merci e determinare se la preferenza tariffaria è
applicabile sono previste nella maggior parte degli accordi di libero scambio con i seguenti metodi:
- questionario di verifica dell'origine ad un esportatore e/o produttore;
- visite di verifica presso i locali di un esportatore o di un produttore;
- sollecito di verifica alle autorità del paese esportatore.
Per informazioni consultare la pagina:
- http://www.sat.gob.mx/verificacion_origen/origin_verifications_en.html
Come visto più sopra, l’origine preferenziale delle merci destinate ad essere esportate verso il
Messico (così come verso paesi terzi legati all’UE da accordi preferenziali), è attestata dal
certificato di circolazione delle merci EUR.1, rilasciato dall’Autorità doganale su richiesta
dell’esportatore (la richiesta di rilascio dell’EUR.1 presuppone che le merci dichiarate rispondano a
tutti i requisiti per essere considerate di origine preferenziale secondo quanto previsto dal
protocollo di origine dell’accordo stipulato, nello specifico, tra UE e Messico) o dalla dichiarazione
su fattura che per valori di fattura superiori ai 6.000 può essere apposta soltanto se abbia ottenuto
lo status di “esportatore autorizzato”.
Requisiti di etichettatura dei prodotti
Esistono delle disposizioni particolari in materia di etichettatura dei prodotti alimentari e delle
bevande alcoliche importate: l’etichetta deve contenere i dati dell’esportatore straniero e
dell’importatore messicano (nome, indirizzo, paese di origine). Per i prodotti alimentari è
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obbligatorio indicare le caratteristiche organolettiche in lingua spagnola. Nel settore dei prodotti
cosmetici, il Messico ha adottato lo standard INCI (International Nomenclature of Cosmetic
Ingredients) ed è pertanto obbligatorio che i cosmetici riportino nell’etichetta la lista degli
ingredienti. In generale, il prodotto deve arrivare in Messico già fornito di etichetta, ma è possibile
anche apporla nel magazzino di arrivo, per facilitare il compito degli importatori.
Importazioni temporanee e campionari
Il Messico è diventato parte contraente della Convenzione ATA dal maggio 2011. A partire da tale
data, la CANACO (Cámara Nacional de Comercio de la Ciudad de México – Mexico City National
Chamber of Commerce), Autorità competente per il Messico, ha cominciato ad accettare e
rilasciare i Carnet ATA per la temporanea importazione di merci in Messico. I Carnet che entrano in
Messico devono essere registrati prima di arrivare in Messico attraverso l’apposito U.S. Mexico
Registration Form. L’approvazione può richiedere 2-3 giorni e sarà comunicata via posta
elettronica.
I Carnet ATA possono essere impiegati in Messico per la partecipazione a mostre e fiere (in tal
caso la fattura proforma deve essere intestata all’ente organizzatore), per l’importazione
temporanea di materiale professionale e per la presentazione di campioni commerciali, mentre non
sono accettati per il traffico postale, né per le operazioni di transito.
Le autorità doganali messicane al momento dell’importazione temporanea fisseranno un periodo
massimo di sei mesi per la riesportazione, eventualmente prorogabile per un massimo di altri sei
mesi su richiesta dell’interessato, purché la richiesta di proroga sia presentata prima della scadenza
del periodo iniziale di sei mesi. Al novembre 2011 la dogana messicana ha autorizzato 12 porti per
gestire i Carnet ATA: Tijuana, Juarez, Nuevo Laredo, Altamira, Veracruz, Manzanillo, Monterrey,
Guadalajara, Cancun, Mexico City Airport, Cabo San Lucas, Santa Rosalia.
Anche in questo caso è preferibile la compilazione del carnet in lingua spagnola, poiché le autorità
doganali si riservano il diritto di richiedere una traduzione qualora i documenti siano redatti in una
lingua diversa.
RESTRIZIONI
Restrizioni alle importazioni in Messico
Pur non riguardando strettamente il settore della meccanica, si riportano alcune restrizioni alle
importazioni del settore agroalimentare in quanto, talora, l’invio di omaggi ai clienti potrebbe
ricadere in tali restrizioni. Restrizioni alle importazioni sono presenti nel settore agro-alimentare,
per latte, formaggi, carni ed insaccati, ecc. Tuttavia dal 2005, secondo quanto deciso dal Ministero
dell’Agricoltura, dell’Allevamento, dello Sviluppo Rurale, della Pesca e dell’Alimentazione
(SAGARPA), il prosciutto italiano può avere accesso al mercato messicano attraverso le imprese
che già godevano di autorizzazione all’export nel mercato statunitense. Rimangono in vigore dazi
su caffè e cacao, di cui il Messico è un grande produttore.
Restrizioni alle esportazioni verso il Messico: dual use e nuove
autorizzazioni
Il Regolamento (CE) n. 428/2009 del Consiglio del 5 maggio 2009 “che istituisce un regime
comunitario di controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell’intermediazione e del transito di
prodotti a duplice uso” trova applicazione generalizzata anche rispetto alle esportazioni dall’Unione
europea dirette in Messico.
Occorre dunque tenere conto di questa normativa esaminando in via preventiva la natura dei beni
che vengono esportati in Messico per verificare se gli stessi siano esportabili con o senza
autorizzazione. Oltre alle autorizzazioni di esportazione al cui rilascio è competente il Ministero
dello Sviluppo – autorizzazione specifica globale, autorizzazione specifica individuale e
autorizzazione di esportazione generale nazionale, il Regolamento (UE) n. 1232/2011 ha
introdotto, tra le altre novità, nuove licenze per esportazioni verso il Messico di merci aventi natura
dual use.
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EU003 - Esportazioni dopo riparazione/sostituzione
La licenza denominata “EU003 – Esportazioni dopo riparazione/sostituzione” ha lo scopo di
semplificare le transazioni tra operatori UE e operatori messicani aventi ad oggetto riparazioni o
sostituzioni di prodotti dual use precedentemente esportati dal territorio comunitario verso il
Messico.
Le condizioni per richiedere ed ottenere tale licenza riguardano lo status commerciali dei beni, la
tipologia dei beni e altre condizioni inerenti l’autorizzazione rilasciata per la prima operazione di
esportazione e dunque occorre che:
1. a) i prodotti siano reimportati nel territorio doganale dell’Unione europea a fini di manutenzione,
riparazione o sostituzione ed esportati o riesportati verso il Paese di spedizione senza che siano
state apportate modifiche alle loro caratteristiche originali entro un periodo di cinque anni dalla
data del rilascio dell’autorizzazione di esportazione originale, o
b) i prodotti siano esportati verso il Paese di spedizione in cambio di prodotti della stessa qualità
e quantità reimportati nel territorio doganale dell’Unione europea a fini di manutenzione,
riparazione o sostituzione entro un periodo di cinque anni dalla data del rilascio
dell’autorizzazione di esportazione originale.”
2. La licenza non riguardi i beni dual use con i seguenti codici di controllo (oltre ai beni ultrasensibili dell’Allegato II octies): 1A002a, 1C012a, 1C227, 1C228, 1C229, 1C230, 1C231, 1C236,
1C237, 1C240, 1C350, 1C450, 5A001b5, 5A002a2, 5A002a9, 6A001a2a1, 6A001a2a5,
6A002a1c, 6A008l3, 8A001b, 8A001d, 9A011.
Del codice 5B002, inoltre, sono esclusi i seguenti particolari:
- attrezzature specificamente progettate per lo “sviluppo” o la “produzione” delle attrezzature di cui
alle voci 5A002a2-5A002a9
- apparecchiature di misura appositamente progettate per la valutazione e la validazione delle
funzioni di “sicurezza dell’informazione” delle apparecchiature di cui alle voci 5A002a2-5A002a9
3. L’autorizzazione “può essere usata soltanto se l’esportazione iniziale ha avuto luogo in base a
un’autorizzazione generale di esportazione dell’Unione o se è stata rilasciata dalle autorità
competenti dello stato membro nel quale l’esportatore d’origine è stabilito un’autorizzazione
iniziale di esportazione di prodotti successivamente reimportati nel territorio doganale
dell’Unione europea a scopo di manutenzione, riparazione o sostituzione. La presente
autorizzazione è valida solamente per le esportazioni verso l’utente finale originale.”
4. Infine, i prodotti risultanti dalla manutenzione, sostituzione o riparazione non devono differire
per capacità funzionale e non devono essere in grado di eseguire ulteriori funzioni rispetto ai
prodotti originari.
EU004 - Mostre e fiere
La nuova licenza comunitaria EU004 è destinata alle esportazioni temporanee di beni dual use per
mostre o fiere, purché esse non siano mostre private o manifestazioni (ad esempio nella sala
d’esposizione di un’impresa).
Il legislatore comunitario ha dato la seguente definizione di “mostra o fiera”:
“Ai fini della presente autorizzazione, per “mostra o fiera” si intendono le manifestazioni
commerciali di durata determinata in cui più espositori presentano i loro prodotti agli operatori del
settore o al pubblico in generale.”
Autorizzazione senz’altro interessante per alcuni operatori italiani che vogliono sfruttare
manifestazioni ed esposizioni per promuovere i propri prodotti sul mercato messicano.
Una volta esportate, le merci devono essere reimportate nel territorio comunitario entro 120
giorni; in alternativa, l’esportatore può richiedere con un’autorizzazione specifica di convertire
l’esportazione temporanea in una definitiva, opportunità particolarmente utile per perfezionare
vendite avvenute in loco nelle fiere.
Anche questa licenza prevede l’esclusione per alcuni codici di controllo: 1A002a, 1C002.b.4, 1C010,
1C012.a, 1C227, 1C228, 1C229, 1C230, 1C231, 1C236, 1C237, 1C240, 1C350, 1C450, 5A001b5,
5A002a2, 5A002a9, 6A001, 6A002a, 6A008l3, 8A001b, 8A001d, 9A011.
59
Inoltre sono esclusi i seguenti particolari del codice 5B002:
- attrezzature specificamente progettate per lo “sviluppo” o la “produzione” delle attrezzature di cui
alle voci 5A002a2-5A002a9
- apparecchiature di misura appositamente progettate per la valutazione e la validazione delle
funzioni di
“sicurezza dell’informazione” delle apparecchiature di cui alle voci 5A002a2-5A002a9
CERTIFICAZIONI
Certificazioni di prodotto: il certificato NOM
Prima di ammettere in Messico merci soggette al rispetto di NOM (Normas Oficiales Mexicanas) è
necessario disporre di un certificato o autorizzazione dell’entità governativa competente che regola
il prodotto in questione (o di organismi di regolamentazione stranieri che sono stati riconosciuti o
approvati dall’organismo messicano competente). Come approfondito in altra sezione della
presente Guida, la certificazione NOM ha lo scopo di verificare il rispetto delle Normas Oficiales
Mexicanas e garantire in tal modo ai consumatori la conformità del prodotto alle rispettive
specifiche, essendo quindi rispettoso della salute e dell’integrità fisica in quanto rispondente ai
requisiti minimi di sicurezza e qualità.
Il certificato NOM assume rilevanza anche dal punto di vista doganale in quanto la Ley Aduanera
considera le NOM come regolazioni e restrizioni non tariffarie e, pertanto, nei casi di inadempienza
le Autorità doganali possono procedere al sequestro precauzionale dei beni e dei mezzi su cui sono
trasportati.
Il mezzo per dimostrare alla Dogana la compliance con le Normas Oficiales è la presentazione del
certificato NOM emesso dagli enti di certificazione debitamente accreditati dalla Direzione Generale
degli Standard, dipendente dal Ministero dell’Economia. Non tutte le NOM richiedono la
certificazione: il certificato NOM è richiesto nei casi di conformità in materia di sicurezza dei
prodotti.
Alla pagina http://www.aduanas-mexico.com.mx/claa/ctar/leyes/anexo241.html è possibile
consultare la “Fracciones arancelarias de la Tarifa de la Ley de los Impuestos Generales de
Importación y de Exportación en las que se clasifican las mercancías sujetas al cumplimiento de las
Normas Oficiales Mexicanas en el punto de su entrada al país, y en el de su salida (Anexo de
NOM'S)”, ossia l’Accordo che identifica le nomenclature tariffarie della Tariffa della Legge delle
Imposte Generali di Importazione e di Esportazione in cui si classificano le merci soggette al
compimento delle norme ufficiali messicane all’entrata e all’uscita dal Paese (Accordo delle NOM).
Un altro strumento utile è disponibile alla pagina:
- http://www.economia-noms.gob.mx/noms/inicio.do, ove è possibile effettuare ricerche mirate
all’interno del catalogo delle NOM.
Certificazioni di sistema: AEO (Authorized Economic Operator) e
NEEC (Nuevo Esquema de Empresas Certificadas)
Dal 2 gennaio 2012 il Messico ha lanciato il Nuevo Esquema de Empresas Certificadas (NEEC),
sistema di certificazione omologa a quella nota in Unione europea con la sigla AEO (Authorized
Economic Operator – Operatore Economico Autorizzato), status concepito e istituito in ambito
WCO per rispondere alle esigenze di sicurezza del commercio internazionale controllando la catena
di fornitura attraverso la qualificazione degli operatori economici come soggetti sicuri e agevolati
dal rapporto di fiducia instaurato con le autorità doganali attraverso un meccanismo di
corresponsabilizzazione e di abbinamento tra sicurezza e correttezza dei traffici.
Alla pari di un operatore economico stabilito nell’UE, anche le imprese residenti in Messico che
svolgano attività in qualche modo disciplinate dalla normativa doganale (importatori, esportatori,
spedizionieri doganali od operatori di logistica – ma attualmente è limitato solo ad importatori ed
esportatori), possono farne richiesta, previa verifica fisica e documentale da parte dell’Autorità
doganale competente al rilascio della sussistenza dei requisiti previsti stabiliti espressamente dal
Servizio di Amministrazione Tributaria (SAT) messicano per ciascun tipo di operatore.
60
Gli operatori che conseguono la qualifica godranno di semplificazioni doganali (corsie preferenziali,
semplificazione dello sdoganamento e delle procedure amministrative) e di una serie di vantaggi
indiretti, tra i quali un rapporto “privilegiato” con la Dogana.
In tale ambito, il Messico è impegnato nella collaborazione con altri Paesi per un possibile
riconoscimento reciproco dei rispettivi programmi AEO, ad esempio, il programma C-TPAT
(Partnership doganale-commerciale contro il terrorismo) degli Stati Uniti.
Per ulteriori dettagli sui requisiti e sulla procedura di concessione dello status in parola consultare
le pagine:
- http://madb.europa.eu/madb/viewPageIFPubli.htm?page=&datasetid=MAIF-MX1302v001&country=Mexico&hscode=8445&path=/data/website/madb/egif/prod/MAIF-MX1302v001/&imagepath=/egif/prod/MAIF-MX13-02v001/&filename=aeo.html
- http://www.sat.gob.mx/sitio_internet/comercio_exterior/166_24626.html
Effetti della certificazione AEO rilasciata nell’UE per l’esportazione
verso il Messico
Ricordiamo che la certificazione AEO, rilasciata dalle Autorità doganali comunitarie sulla base del
Regolamento (CE) n. 1875/2006, consente di accelerare le pratiche doganali e semplificare i
controlli in tutti i traffici internazionali.
La certificazione AEO presenta numerosi vantaggi, in termini di attendibilità globale e di
riconoscibilità nei confronti delle numerose autorità di controllo; accanto a tali vantaggi vi sono poi
alcuni benefici specifici e di efficacia immediata:
- canali preferenziali per lo sdoganamento delle merci in arrivo e in partenza per l’estero;
- accesso agevolato alle semplificazioni doganali;
- minori controlli fisici o documentali da parte della Dogana, notifica preventiva in caso di
controllo e possibilità di scelta del luogo dove effettuare il controllo.
Fra i numerosi vantaggi indiretti della certificazione è previsto anche il migliore riconoscimento da
parte di altre Autorità pubbliche delle misure adottate dagli AEO per assicurare la loro catena di
approvvigionamento. Ciò significa, concretamente, che lo status di AEO acquista sempre più
riconoscimento e importanza in molti settori. Attualmente tale status viene preso in considerazione
da parte di altre Autorità nel rilasciare determinati certificati o autorizzazioni: un esempio riguarda
la legislazione nel settore dell’aviazione nel caso di titolare di un certificato AEO che presenta
domanda per ottenere lo status di Agente Regolamentato o di Mittente Conosciuto. Ancora, lo
status è tenuto in considerazione nella procedura per il rilascio del certificato di origine presso le
Camere di Commercio.
La certificazione AEO rimane, quindi, una delle certificazioni più pregiate nella catena logistica
internazionale, non soltanto per il progressivo riconoscimento da parte di altri paesi, ma anche di
altre autorità di controllo.
61
62
FINANZIAMENTI E EXPORT
Per informazioni, Probest Service, Divisione FINCIMU, 0226 255 261, [email protected]
63
L’EXPORT DI BENI STRUMENTALI E MACCHINE UTENSILI IN
MESSICO
In collaborazione con Gruppo Banco Popolare
Gli strumenti finanziari più utilizzati e informazioni di supporto su
aspetti di Export Finance
Gli importatori messicani di beni strumentali generalmente propongono alle loro controparti
pagamenti con:
- Lettera di Credito
- Promissory Notes o Bill of Exchanges (Tratte o Pagherò Internazionali)
La lettera di credito nei paesi sudamericani è uno strumento relativamente costoso, quindi
scarsamente utilizzato, specie per dilazioni di pagamento molto lunghe.
Il Banco Popolare intrattiene in ogni caso rapporti di corrispondenza e dispone di linee di credito
commerciali con tutte le principali banche messicane, circostanza che consente sia la ricezione che
la conferma di lettere di credito.
Il Banco Popolare aderisce inoltre ai principali programmi di facilitazione del Trade Finance
(IFC/Wordl Bank Trade Facilitation Program, Interamerican Development Bank) che consentono di
valutare l’assunzione di rischi a fronte di conferma su lettera di credito anche su istituti messicani
di minori dimensioni e modesta struttura patrimoniale.
Nelle compravendite con dilazione a medio termine è invece piuttosto diffuso il ricorso alla
sottoscrizione da parte del debitore di “promissory notes internazionali”.
La cambiale internazionale è - in effetti - molto più diffusa, in quanto oltre a rappresentare – in
caso di default del debitore – un efficace mezzo di pressione, in quanto costituisce un titolo
esecutivo che dà accesso privilegiato nell’ambito di eventuali azioni esecutive o concorsuali, può
essere assistita da una garanzia Sace Credito Fornitore e, nella maggior parte dei casi, può essere
scontata pro-soluto da un Istituto Bancario.
La Visione Sace sul Messico (aggiornata a marzo 2013) :
Condizioni di Assicurabilità Sace:
rischio sovrano: assicurabile senza condizioni
rischio bancario: assicurabile senza condizioni
rischio privato: assicurabile senza condizioni
Una volta che Sace ha espresso un parere favorevole all’emissione della polizza assicurativa è
possibile, in presenza di determinati requisiti valutare il coinvolgimento di Simest per ottenere in
base alla Ex L. Ossola un eventuale contributo in conto interessi sulla successiva operazione di
sconto pro-soluto degli effetti.
64
Gli elementi negoziali che interessano dunque l’esportatore in questa forma di pagamento sono
essenzialmente tre:
- Il tasso di dilazione da applicare sulle promissori notes da concordare con il compratore.
- Il tasso c.d. congruo di dilazione C.i.r.r. – tasso commerciale di riferimento (dettato dalla
normativa consensus e che dipende dalla Divisa utilizzata) che serve come riferimento per la
determinazione del contributo Simest (ricavabile dal sito ww.simest.it-creditiallesportazionetassiagevolati ”cirr consensus”).
- Il tasso di sconto da negoziare con la banca scontante e che consente di individuare il ricavo
finale della transazione (valore attuale scontato) remunerativo per l’azienda.
Già nella fase negoziale e pre-contrattuale è dunque importante che l’esportatore si faccia
assistere da una banca che sia in grado di poter proporre diversi piani finanziari alternativi
finalizzati a concedere dilazioni gradite al debitore, quantificando in anticipo all’esportatore – nelle
diverse ipotesi - un ricavo netto adeguato a coprire costi di produzione e mark-up commerciale
atteso.
La struttura finanziaria di queste operazioni è dettata dalla normativa internazionale “consensus”
che prevede sempre – per operazioni con dilazioni superiori ai 24 mesi – il pagamento anticipato
(anche con lettera di credito) per almeno il 15% del valore contrattuale e la dilazione con rate
semestrali a capitale costante e interesse decrescente del restante 85% .
Passaggi pratici dopo aver individuato un potenziale acquirente:
1) Verificare con Sace la disponibilità di quest’ultima ad assicurare il debitore messicano
con polizza credito fornitore (attraverso il portale Export Plus oppure attraverso una
Banca, o infine con contatto diretto con gli acconti territoriali di Sace)
2) Una volta ottenuta la disponibilità di Sace, richiedere alla banca scontante alcune
proposte di piano finanziario (presso ogni Direzione Estero del Banco Popolare esiste
un apposito simulatore) per negoziarle con la controparte e negoziare con la banca il
tasso di sconto degli effetti e le spese.
3) A operazione strutturata e condivisa tra tutte le parti, appoggiarsi alla banca per:
-
predisposizione e verifica formale degli effetti
iter di emissione/firma e autentica degli effetti in Messico
custodia degli effetti una volta emessi e concessi in pagamento
disbrigo delle pratiche con Sace per emissione polizza (con relativo addebito del premio
assicurativo all’esportatore) e successiva emissione della voltura della medesima a favore della
banca (operazioni che possono richiedere in taluni casi anche diversi mesi)
affiancare il cliente nella eventuale gestione dei contatti con Simest finalizzati alla percezione
dei contributi in conto interesse nel rispetto della normativa agevolante vigente
ottenere l’accredito del netto ricavo pro-soluto alle condizioni concordate con la Banca
4) Sarà poi esclusiva cura della banca curare l’incasso degli effetti internazionali, gestire
insieme a Sace eventuali situazioni di insoluto e successive attività di recupero dei
crediti e curare con Simest l’incasso dei contributi eventualmente deliberati.
Esempio di Promissory Note Internazionale:
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Esempio di piano di ammortamento del debito di fornitura:
Cliente :
Piano di Sconto
YYYYYYY
Utente: XXXXXXX
Divisa
EUR
Rata
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Totale
Valuta di Sconto
'30/09/2012
Tasso di Sconto
xxxx
Scadenza
'20/03/2013
'20/09/2013
'20/03/2014
'20/09/2014
'20/03/2015
'20/09/2015
'20/03/2016
'20/09/2016
'20/03/2017
'20/09/2017
'20/03/2018
'20/09/2018
'20/03/2019
'20/09/2019
'20/03/2020
'20/09/2020
Totale Effetti
1.385.641,57
1.367.609,19
1.352.308,99
1.334.458,78
1.318.976,42
1.301.308,33
1.285.643,84
1.268.977,55
1.252.311,26
1.235.007,46
1.218.978,68
1.201.857,03
1.185.646,11
1.168.706,60
1.152.313,53
1.135.647,24
'
GG
Tasso Num/Coeff
Interessi Sconto
173
2,3
239.715.992
15.315
357
2,3
488.236.481
31.193
538
2,3
727.542.237
46.482
722
2,3
963.479.239
61.556
903
2,3
1.191.035.707
76.094
1087
2,3
1.414.522.155
90.372
1269
2,3
1.631.482.033
104.234
1453
2,3
1.843.824.380
117.800
1634
2,3
2.046.276.599
130.734
1818
2,3
2.245.243.562
143.446
1999
2,3
2.436.738.381
155.681
2183
2,3
2.623.653.896
167.622
2364
2,3
2.802.867.404
179.072
2548
2,3
2.977.864.417
190.252
2730
2,3
3.145.815.937
200.983
2914
2,3
3.309.276.057
211.426
20.165.392,58 24692
2,3
30.087.574.477
1.922.262
Comm.di Impegno
Comm.di Gestione
Istr.SACE
Polizza SACE
Netto Ricavo Puro
Riferimenti:
Ministero Affari Esteri
Piazzale della Farnesina 1 00194 - Roma
Tel: 0636911
www.esteri.it
Ambasciata del Messico e Sezione consolare
Via Lazzaro Spallanzani, 16 00161 - Roma
Ufficio Ufficio economico e Commerciale
Tel: 06441151
Fax: 06-4403876
[email protected]
www.sre.gob.mx/italia
Orario di apertura: lun-ven ore: 9.00-13.30; 15.00-18.000
Consolato Generale - Milano
Via dei Cappuccini, 4 20122 - Milano
Tel: 02-76020541 / 784435
Fax: 02-76021949
Orario di apertura: lun-ven ore: 9.00-12.30
Consolato Generale
Foro Bonaparte, 55 - 20121 Milano
Ufficio Ufficio commerciale Milano - Promexico
Tel: 02.7208.0484
www.promexico.gob.mx
Orario di apertura: lun-ven ore: 9.00-13.00 ; 14.30-18.
66
Netto Ricavo
1.370.326
1.336.416
1.305.827
1.272.903
1.242.882
1.210.936
1.181.410
1.151.178
1.121.577
1.091.561
1.063.298
1.034.235
1.006.574
978.454
951.331
924.221
18.243.131
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
xxxxxx
18.243.130,87
Ambasciata d'Italia a Città del Messico
Paseo de las Palmas, 1994 11000 - Mexico D.F
Tel: (0052) 55963655
Fax: (0052) 5967710 / 5962472
[email protected]
www.pentanet.com.mx/Embitaly
Camera di Commercio Italiana in Messico
Juan de la Barrera 38, Col. Condesa 06140 - Citta' del Messico
Tel: (00525) 2861555/51/61
Fax: (00525) 2114399 / 2111641
[email protected]
www.ccimx.com
Segretario Generale: Dr. Walter Loiacono
I.C.E.Instituto Italiano Para el Comercio Exterior
Colonia Polanco 11560 - Mexico D.F.
Tel: (00525) 2808425 / 2813950
Tel2: (00525) 2813957
Fax: (00525) 2802324
[email protected]
67
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GUIDA AGLI INVESTIMENTI ESTERI:
LEGISLAZIONE SOCIETARIA
Per informazioni: Studio Tomasin Commercialisti, 0415 205 077, [email protected]
69
MESSICO
ASPETTI DI DIRITTO SOCIETARIO E FISCALE
Sistema Legale
Il Messico è una Repubblica Federale e, di conseguenza, il suo sistema legale è composto da norme
federali e da norme statali. E’ importante sottolineare che ciascuno dei 32 Stati della Repubblica ha un
proprio codice civile, un codice penale, codici di procedure civili e penali, oltre a leggi speciali che
disciplinano svariate materie.
La Costituzione prevale sulle leggi ordinarie, federali e statali, e sui loro regolamenti ed è quindi al vertice
della gerarchia delle fonti del diritto. Subito al di sotto della Costituzione si collocano i trattati internazionali
ai quali è riconosciuto dalla giurisprudenza messicana della Suprema Corte un rango superiore a quello delle
leggi. Conseguenza importantissima di questo orientamento ormai consolidato è che i diritti degli stranieri
sanciti e riconosciuti dai trattati internazionali stipulati dal Messico sono al riparo da eventuali cambiamenti
delle legislazioni locali che seguano le tendenze od orientamenti politici variabili e possono essere
efficacemente difesi anche contro lo Stato messicano ed i suoi Ministeri come è già avvenuto. Tra gli altri,
sono in vigore, tra Italia e Messico: una Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di
imposte sul reddito e per prevenire l’evasione fiscale1 ed un Accordo per la promozione e la protezione
reciproca degli investimenti2.
Normativa Societaria
In Messico la disciplina societaria è contenuta nella Ley General de Sociedades Mercantiles, nella versione
in vigore dopo la riforma del 2009. Si tratta di un atto normativo piuttosto ampio che conta 259 articoli
suddivisi in 14 capitoli. Va osservato che il sistema giuridico messicano deriva dal diritto romano e presenta
notevoli analogie con il sistema giuridico italiano.
Costituzione e funzionamento delle società
I tipi di società disciplinate dall’ordinamento messicano sono piuttosto simili a quelle previste da Codice
Civile italiano. Queste sono : la società in nome collettivo, la società in accomandita semplice, la società a
responsabilità limitata, la società per azioni, la società in accomandita per azioni e le società
cooperative. La costituzione della società avviene con la partecipazione di un notaio che ha l’obbligo di
verificare che l’atto costitutivo, lo Statuto e le eventuali modifiche apportate non contengano previsioni
contrarie alla legge, nel qual caso non potrà redigere e autenticare l’atto. L’Atto Costitutivo, così come in
Italia deve contenere alcune previsioni obbligatorie ai fini della sua validità. Infatti è tassativo che questo
preveda (art. 6): il nome, la nazionalità ed il domicilio delle persone, fisiche o giuridiche, che costituiscono la
società; l’oggetto sociale; la denominazione o la ragione sociale; la durata della società; l’importo del
1
Roma, 8 luglio 1991.
2
Roma, 24 novembre 1999
70
capitale sociale; la natura del capitale, ossia se questo viene conferito in denaro o in natura e, nel
caso di un conferimento in natura, le modalità seguite per la valorizzazione dei beni. Nel caso delle società a
capitale variabile, l’atto costitutivo dovrà contenere anche il capitale minimo che viene fissato; il domicilio
della società; il sistema di amministrazione ed il potere degli amministratori; il nome degli amministratori e
l’indicazione di coloro tra questi che hanno il potere di firma per la società; i criteri per la ripartizione di utili
e perdite tra i soci; l’ammontare delle riserve; i casi di scioglimento anticipato della società; le modalità per
la nomina dei liquidatori. Il contratto sociale è soggetto a registrazione presso il Registro Pubblico del
Commercio entro 15 giorni dalla sua redazione; Questa registrazione è molto importante poiché chiunque
compia atti di amministrazione della società prima della registrazione suddetta assume responsabilità
illimitata e solidale per gli atti compiuti. Normalmente l’esercizio sociale coincide con l’anno di calendario;
tuttavia, in caso di liquidazione o di fusione, l’esercizio si considera chiuso al giorno di messa in liquidazione
o in cui si verificano gli effetti della fusione. Viene anche consentita la possibilità per ogni società di
aumentare o ridurre il proprio capitale sociale, sempre nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa prevista
in base alla natura della società stessa. I nuovi soci di una società già costituita subentrano, con l’acquisto
delle quote, nelle obbligazioni della società e resteranno responsabili per le obbligazioni sociali sino al
momento della cessazione della qualità di socio; l’eventuale patto contrario non ha efficacia nei rapporti con
i terzi. L’art. 17 rende inefficace qualsiasi patto che escluda uno o più soci dalla partecipazione agli utili,
similmente al c.d. “Patto leonino” disciplinato dall’ordinamento Italiano3. La distribuzione degli utili è
possibile soltanto dopo l’approvazione del bilancio da parte dell’assemblea dei soci o degli azionisti. E’
prevista una riserva legale obbligatoria a cui deve essere destinato il 5% degli utili annuali, sino a che
l’ammontare della riserva legale non raggiunge il 20% del capitale sociale.
Regime Fiscale
Il sistema fiscale messicano si articola in imposte dirette (Imposta sul Reddito delle Società e Imposta sul
Reddito delle Persone Fisiche) ed indirette (principalmente IVA e accise). Il periodo d’imposta ha una
durata di 12 mesi, dal 1 gennaio al 31 dicembre; in caso di società di nuova costituzione, l’anno fiscale
decorre dal giorno di costituzione al 31 dicembre del medesimo anno.
Il potere impositivo viene esercitato, a seconda degli ambiti, dal governo centrale o dagli Stati federali e
alcune imposte vengono prelevate a livello municipale.
La Costituzione federale del Messico attribuisce al Governo Federale le imposte sul reddito e sul valore
aggiunto e quelle collegate al commercio internazionale. Gli Stati ed i Municipi applicano normalmente
imposte sui diritti di proprietà. Dal luglio 1997 il Servizio di Amministrazione Tributaria (SAT) gestisce le
tasse federali e quelle doganali, mentre i Dipartimenti delle Finanze dei singoli Stati amministrano le imposte
locali.
Imposta sul Reddito (ISR)
3
Art. 2265 del Codice Civile
71
Regolata dalla Legge sull’Imposta sul Reddito, è la tassa principale del regime fiscale messicano. La legge si
basa su due criteri fondamentali: la residenza e la fonte di reddito.
a) I residenti sono tassati su tutto il reddito, da qualsiasi fonte provenga. Una società si considera residente in
Messico se il principale centro decisionale e manageriale è localizzato nel Paese. Per le società residenti
oggetto della tassazione sono tutti i redditi percepiti in contanti, in servizi, in credito o in qualsiasi altra
forma durante l’anno fiscale (coincidente con l’anno di calendario).
b) I non residenti con un domicilio permanente nel Paese sono tassati solo sul reddito imputabile a tale
permanenza. Ai fini fiscali, si intende per domicilio permanente qualsiasi luogo in cui vengano condotte le
attività d’affari (filiali, installazioni, impianti, ecc.).
c) I non residenti senza domicilio permanente nel Paese sono tassati sul reddito imputabile alle fonti
messicane. In particolare, un servizio prestato in Messico è considerato fonte nazionale; per i salari, sono
esentati dalla tassazione i primi 125.900 pesos (approssimativamente 7500 Euro), guadagnati nell’arco di un
anno.
Per le persone fisiche l’imposizione si basa sulla progressività per scaglioni. Vi sono cinque fasce di reddito
con aliquote rispettivamente del 3, 10, 17, 25 e 30%. Per gli anni dal 2013 al 2014 l’aliquota dell’ultima
fascia sarà rispettivamente del 29 e del 28%4.
Imposta sul reddito delle persone giuridiche
L’aliquota che viene applicata sulla base imponibile per determinare l’imposta è pari al 30%. Il reddito
d’impresa è composto da tutti i ricavi percepiti nell’anno fiscale, in denaro, in beni di varia natura, servizi,
crediti o capitali, prodotti sia all’interno del paese che all’estero. In generale, sono deducibili tutti i costi
direttamente collegati con l’attività che produce il reddito imponibile. In Messico i capital gains realizzati
dalle società in seguito alla vendita di attività patrimoniali sono considerati come normale fonte di reddito e,
quindi, sono inclusi nella base imponibile e tassati con l’aliquota ordinaria del 30%. Non è previsto, in altri
termini, un meccanismo di esenzione parziale del tipo partecipation exemption.
Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)
L’imposta sul Valore Aggiunto in Messico è stata introdotta nel 1978. In termini generali, l’IVA è pari al
16% del valore aggiunto generato dal trasferimento di beni, la prestazione di servizi indipendenti,
l’importazione di beni e servizi, la concessione di diritti temporanei all’utilizzo di beni (ad esempio il leasing
di macchinari,)5. in relazione ad alcune particolari categorie merceologiche, che vengono periodicamente
riviste, l’aliquota viene differenziata e presenta valori che variano dal 6 al 22%. Nelle zone di frontiera e
nelle aree contigue, l’IVA è pari al 11%. Le esportazioni e determinate voci sensibili (carne, latte, grano,
frumento, medicine, servizi agricoli collegati alla produzione di beni di base) sono esenti da tassazione. I
valori dell'imposta sul valore aggiunto sono stati aumentati di un punto con l'ultima riforma fiscale approvata
4
Al Najjari Najdat, “Fiscalità e Commercio Internazionale”, Inserto Messico, Banca dati Ipsoa.
5
Ministero degli Affari Esteri, “Rapporti paese congiunti – Ambasciate/Consolato – Uffici ICE all’estero”.
72
dal Congresso. L’imposta si calcola per ogni mese del calendario. I contribuenti devono effettuare il
pagamento mediante dichiarazione che deve essere presentata presso gli uffici autorizzati non più tardi del
giorno 17 del mese seguente a quello di riferimento6.
La riforma del 2007
Il Governo Calderón con la riforma fiscale del Settembre 2007, ha introdotto nuove imposte, al fine di
aumentare il livello del prelievo pubblico e destinare maggiori risorse alla crescita economica ed ai
programmi sociali. Viene introdotta una nuova tassa, l’Imposta per le Imprese a Tassa Unica (IETU),
determinata dalla differenza tra le entrate delle imprese e le spese per l’acquisto di beni intermedi, con tassi
del 16,5 % nel 2008, del 17% nel 2009 e del 17,5% a partire dal 20107. Viene anche introdotta un’imposta
pari al 12% sui depositi bancari detenuti in contanti per somme superiori ai 25.000 pesos (pari circa 1.500
Euro). Le operazioni di Borsa, esenti prima della riforma, sono gravate da un’Imposta sul Reddito (ISLR)
ed i versamenti all’erario da parte della PEMEX (Petróleos Mexicanos) vengono ridotti a 30.000 milioni di
pesos (pari a 1 miliardo e 800 milioni di Euro), il risparmio viene destinato ad investimenti nelle attività di
esplorazione ed estrazione. E’ stata stabilita un’imposta fissa di 36 centesimi di pesos sul prezzo del diesel e
della benzina.
Incentivi fiscali
Gli incentivi fiscali concessi dal governo messicano sono riconducibili ai programmi speciali definiti
“Maquila” e “Pitex” e alle agevolazioni previste per le importazioni ed esportazioni che avvengono nelle
aree collocate lungo i confini internazionali del Paese (cosiddette Free Trade Zones).
Il “Maquila” è un programma nato alla fine degli anni Cinquanta con l’obiettivo di industrializzare le regioni
confinanti con gli Stati Uniti soprattutto nei settori dell’elettronica, dell’automobile e del tessile. Le imprese
che rientrano in questo programma sono esonerate dal pagamento dell’IVA sulle transazioni che riguardano i
processi produttivi e di trasferimento dei beni.
Il “Pitex” (“Programma de Importacion Temporal para la Exportacion”) è nato nel 1990 allo scopo di
assistere le aziende messicane nell’intraprendere il programma “Maquila” ovvero di importare beni e
materiali dall’estero, rielaborarli ed esportarli nuovamente senza pagare dazi e imposte.
Per favorire la crescita delle piccole medie imprese messicane e stimolarne la produzione all’esportazione il
Governo messicano ha previsto un piano di riduzione dei dazi doganali. Anche a livello dei singoli Stati
federali sono stati sviluppati programmi di sostegno alle industrie con agevolazioni riguardanti l’acquisto e il
trasferimento di immobili, la formazione del personale e riduzioni d’imposta sui salari.
Rapporti con l’Italia
6
Al Najjari Najdat, “Fiscalità e Commercio Internazionale”, Inserto Messico, Banca dati Ipsoa.
7
Ministero degli Affari Esteri, “Rapporti paese congiunti – Ambasciate/Consolato – Uffici ICE all’estero”.
73
Nei rapporti tra Italia e Messico e’ in vigore dal 12 marzo 1995 la Convenzione contro le doppie
imposizioni, firmata l’8 luglio 1991 e successivamente ratificata in Italia. Il Messico non è incluso
nell’elenco delle black list italiane relative:
- agli Stati e territori aventi un regime fiscale privilegiato (di cui al D.M. 4 maggio 1999);
- ai regimi CFC (di cui al D.M. 21 novembre 2001);
- all’indeducibilità dei costi derivanti da operazioni intercorse con imprese domiciliate in Stati a fiscalità
privilegiata (di cui al D.M. 23 gennaio 2002).
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