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schiavi e liberti •ei volusi saturnini

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schiavi e liberti •ei volusi saturnini
Marco Buonocore
SCHIAVI E LIBERTI
• EI VOLUSI SATURNINI
Le iscrizioni del colombario sulla via Αρρ a antica
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«L'ERMA» di BRETSCHNEIDER
ROMA
In copertina:
Ara funeraria in marmo lunense di L. Volusíus Heracla capsaríus a cubículo L. ή .
IL COLOMBARIO E LE ISCRIZIONI
I. — Il colombario e la sua ubicazione. Dobbiamo risalire al Canina se
si vuole avere qualche informazione topografico — archeologica circa il colombario degli schiavi e dei liberti della gens Volusia t : «Tra i moltissimi monumenti sepolcrali — egli scrive — scoperti nello stesso luogo 2 e nella medesima epoca 3 , merita che sia fatta menzione di quello, pure formato a guisa di
colombario, in cui furono rinvenute moltissime iscrizioni appartenenti ai liberti e schiavi addetti alla famiglia dei Volusi Saturnini. Ma mentre si è conservata memoria delle stesse iscrizioni ed anche di alcune altre simili che furono
dopo varie vicende recuperate dal Governo, non venne trama ndata alcuna notizia della cella sepolcrale in
cui furono r n v e n u t e 4 . Solo si può stabilire, in seguito di
particolari notizie, che le prime furono ritrovate nel lato destro della via e le
altre nella parte opposta, cioè forse solo a motivo di alcun incognito trasferimento. Però è da osservare che nel lato sinistro s i rinvennero diversi frammenti d i una monumentale decorazione scolpita nel peperino secondo lo stile
che precedettero l'epoca imperiale, che s i possono benissimo appropriare ad
un tal sepolcro: ma non si hanno poi precise memorie per stabilire siffatta appropriazione con qualche autenticità. Quindi / per l'importanza che hanno le
stesse iscrizioni si è creduto opportuno d'indicare il luogo approssimativo del
loro ritrovamento».
Il Canina non ci dà nessu'altra notizia; nè ci ha lasciato piante o disegni
del colombario, im ροssibilità a farlo, appunto, dalla scomparsa dei resti archeologici 5 . Neppure i successivi riferimenti al colombario, formulati come
1 L. Cλνιν n, La prima parte della via Appia dalla porta Capena a Boville, Roma 1853,
p. 69 sg.
2 Tra il secondo ed il terzo miglio dell'Appia antica, nella tenuta di proprietà Molinari (al
tempo in cui scriveva il Canina), di proprietà Ammendola al tempo dello scavo del 1825; e ρiό
precisamente al km. 1,800.
3
Il Canina riferisce come anno di scavo il 1822; ma in base ai documenti manoscritti (di
cui infra), siamo certi che si tratta del 1825.
4 Spazieggiatura mia.
5 Questo stato di cose conferma l'ipotesi della lenta e ripetuta spoliazione del colombario
23
sono unicamente sulla base della notizia del Canina, apportano qualche dato
chiarificatore: G. MELCHIoRRI, Guida metodica di Roma e suoi contorni,
Roma 1856, p. 877 sg.: «Nel luogo stesso e nella stessa epoca tra i moltissimi
monumenti sepolcrali merita particolarmente attenzione uno di quelli formato
a modo di colombario, in cui si rinvennero moltissime iscrizioni appartenenti
ai liberti e servi addetti alla famiglia dei Volusi Saturnine. Le iscrizioni ivi ritrovate sono importantissime. Altre di queste furono scoperte nel lato destro
della via, altre nella parte opposta, a motivo forse di alcun incognito e facile
trasferimento... Ma non meno importante delle iscrizioni è la cella sepolcrale
in cui esse furono rinvenute. Il Canina / ne dà notizia, e dice che diverse frammenti nel lato sinistro si rinvennero di una decorazione scolpita nel peperino
secondo lo stile dei tempi che precedettero l'epoca imperiale, e che possono
bene appropriarsi a tale sepolcro. Ma certe memorie non si danno per istabilirlo»; A. PELLEGRINI, Descrizione della via Appia dell'antica Porta Capena
alla città di Boville, Roma 1863, p. 49: «Nello stesso luogo e nella medesima
epoca fu scoperto questo altro colombario in cui erano molte altre iscrizioni
appartenenti ai liberti e schiavi della famiglia »; G.B. DE Rossi, La Roma sotterranea cristiana, III, Roma 1877, p. 268: «Celeberrime tra le iscrizioni sepolcrali trovate dall'Ammendola sono quelle dei servi e dei liberti dei Volusii Saturnini fioriti nel secolo primo dell'era nostra. Mi duole, che il sito preciso del
loro sepolcro, scoperto nel 1826 (!), non sia stato notato: i frammenti da me
visti sparsi per la vigna del sig. Molinari mi fanno credere, che il colombario
di quella familia sia stato verso la parte settentrionale dell'Appia e del colle,
alquanto lungi dalla necropoli callistiana»; J. RIPOSTELLI - 0. MARUCCHI,
La via Appia, Rome 1908, p. 90: «A main gauche de la voie, on remarque
d'autres traces de sepulcres en briques, de belle construction, sur lesquels se
bâtirent, pendant le moyen âge, des pierres et des fragments de sculpture.
Ceux-si, cependent, ne suffisent pas à en preciser l'origine, mais on pent établir er tante certitude que de ce côté devait être situé le tombeau des affranchais et des esclaves de la Famille Volusia (...); on a retrouvé, ,en effet, beaucoup de pierres ainsi qu'une frise magnifique, en peperino, d'un style qui était
antérieur à l'époque imperiale, et qui correspond au temps oli vivait cette fain età precedente gli scavi della prima metà del 1800 (di cui infra) sostenuta ora, anche, da MANACORDA, 1978 - 1980, p.82: «Quando sia avvenuto questo saccheggio del monumentum Volusiorum non possiamo dire con certezza. Non sappiamo cioè se la dispersione di tanti materiali
provenienti da quella tomba sia dovuta ad un episodio unico e circoscritto nel tempo — che allora dovremmo collocare in piena età medioevale non oltre l'inizio del XII secolo — oppure ad
una lenta, ripetuta ed occasionale spoliazione del monumento, prima della sua obliterazione,
protrattasi fino al XV o al XVI secolo ed iniziatasi in età probabilmente molto più remota. Lo
stato di conservazione in cui nell'800 vennero ritrovati la maggior parte dei marmi dei Volusii,
sia lastre che stele che urne che are, conferma che la tomba dovette essere a lungo visitata e manomessa. Per qualche pezzo di maggior pregio finito nelle chiese e nelle case patrizie, molti altri
dovettero forse andare ad alimentare le calcare della città».
24
millie»; E. GIGLIO Tos, La via Appia, in «Italia Nostra» II, 2 1908 p. 32: «...
e a sinistra sono altre rovine di piccoli sepolcri, in mattone, sulle quali stanno
delle modeste abitazioni. In tale sito ergevasi, forse il sepolcro dei liberti e
schiavi della famiglia Volusia».
Possiamo pertanto solamente dire, allo stato attuale, che il colombario
degli schiavi e dei liberti dei Volusii sorgeva al km. 1,800 della via Appia antica, sulla sinistra, dove attualmente al civico 109 è la tenuta di proprietà
Franchetti 6
.
II. — Gli scavi del 1825 ed il Bollo Camerlengale C. C. 1827, C. C. 5, 5.
Come risulta da dati di archivio, nel luglio del 1827, il Camerlengato acquistò
per i Musei Pontifici, al prezzo di 442 scudi e 50 bajocchi, dal sig. Pietro Sante
Ammendola, un numero molto cospicuo di iscrizioni. Si trattava di 23 reperti
«tra cippi e cinerari», 46 lastre iscritte, «circa 100 frammenti di altre iscrizioni
e alcuni frammenti di marmo». Dell'intero gruppo, nell'atto di acquisto del
Camerlengato, si indica come provenienza indistinta il monumentum blusiorum. Tutto questo materiale era stato trovato dall'Ammendola stesso nel
1825 8 non nella sua proprietà, ma durante scavi effettuati nel podere di proprietà Cantoni (podere adiacente a quello dell'Ammendola, come risulta>.dai
dati d'archivio) fra il secondo ed i l terzo miglio della via Appia antica: questa
precisazione va fatta in quanto C.I.L. VI non tiene conto dell'esistenza del
podere Cantoni (forse percha non a conoscenza dei documenti manoscritti di
cui mi sono servito) e colloca genericamente tutte le scoperte relative al monumentum Volusiorum «in vinea Ammendola» 9 .
Per qualche notizia supplementare vd. infra.
[Non riesco a spiegarmi quanto dice L. Qu ► iici, La via Appia da Roma a Bovillae, Roma
1976, p. 27: «Tra i pochi ruderi visibili in superficie, sempre comunque riuscendo ad entrare nei
terreni privati che fiancheggiano la strada, sono da notare i l sepolcro (!) detto dei liberti e schiavi Volusii, a sinistra della strada, circa 60 m. prima dell'ingresso alle catacombe di Callisto»].
7 Archivio di Stato: Camerlengato, parte II, titolo IV, busta 156, fascicolo 217.
8
Vd. anche C.I.L. VI p. 1043.
9 Dalla vigna Ammendola provenivano, invece, altre 20 iscrizioni dallo stesso vendute,
sempre nel 1827, a i Musei Pontifici al prezzo di 20 scudi, ritrovate durante scavi effettuati nel
proprio podere nel 1823; s i trattava d i materiale non pertinente ad un unico colombario e comunque estraneo a quello dei Volusi. Dall'elenco stilato da Filippo Aurelio Visconti, Segretario
della Commissione Archeologica Consultiva di Antichità e Belle Arti, allegate all'atto d i acquisto, s i nota come i l materiale sia eterogeneo; dalle ricerche fatte nei Musei Vaticani ho potuto
rintracciare le venti lastre riportate nella lista: s i tratta di materiale già edito; inoltre, cosa che
gli editori di C.I. L. VI trascurarono di ricordare, tutti questi marmi recano inciso i l Bollo Camerlengale C.C. 1827 (vd. infra); si resta in dubbio per C.I.L. VI 7456, nr. 5 della lista: la lastra
in travertino s i trova attualmente murata nella Galleria Lapidaria dei Musei (riq. XII, 20; nr.
inv. 5822) e non è possibile, quindi, constatare se, come frequentemente accadeva, il Bollo Camerlengale C.C. 1827 sia inciso sui bordi della lastra.
Riporto l'elenco delle suddette iscrizioni segnalando per ciascuna di esse il riscontro con
C.I.L. VI, l'attuale collocazione museografica e, fin dove è possibile, il numero d'inventario (la
6
25
Tutto il materiale fu portato l'anno stesso dell'acquisto nei Musei Vaticani 10 .
Come si è detto esso constava di circa 170 pezzi: 69 (23 + 46) di maggiore importanza, più «circa 100 frammenti di altre iscrizioni e alcuni frammenti di marmo». Due liste allegate all'atto di acquisto, stilate da Filippo Aurelio Visconti (1754-1831), Segretario della Commissione Archeologica Consultiva di Antichità e Belle Arti, consentono di stabilire esattamente in che
consistessero í 69 pezzi maggiori. Le riproduco giù di seguito con qualche ossigla L.P.E.L, rinvia al Lapidario Profano ex Lateranense, la sigla G.L. alla Galleria Lapidaria,
la sigla Mag. ai Magazzini), e la presenza del Bollo Camerlengale C.C. 1827:
Iscrizione di Cenide. (C.I.L. VI 21114. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 10
verso, nr. inv. 26211]. C.C. 1827).
Altra di molti liberti della famiglia Pi/io. (C.!.L. VI 7460 + 18501. 7460: Mus. Vat.:
L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 6 verso, nr. inv. 5844]. C.C. 1827).
Altra di Ceci/io Primitivo. (C.I.L. VI 7480. Mus. Vat.: L.P.E.L.
[Settore Z, Pannello
6 verso, nr. mv. 26079]. C.C. 1827).
Facciata di piccolo cippo di Ulpio Pauline (!). (C.I.L. VI 29254. Mus. Vat.: L.P.E.L.
[Settore Z, Pannello 11 recto, nr. inv. 16228]. C.C. 1827).
Iscrizione in travertino di diversi liberti Raigoni. (C.I.L. VI 7456. Mus. Vat.: G.L.
[Riquadro XII, 20, nr. inv. 5822]).
Termine in travertino di Proto Hilara (!). (C.!.L. VI 7455. Mus. Vat.: Mag. C.C.
1827).
Iscrizione in marmo in cattivo carattere di Giocondo (!), villico di Tiberio. (C. I. L. VI
8655. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 9 recto, nr. inv. 26143]. C.C. 1827).
Termine in travertino de' liberti Quintii. (C.I.L. VI 7454. Mus. Vat.: Mag. C.C.
1827).
Altro come sopra de' liberti Aquilii. (C.!.L. VI 7449. Mus. Vat.: Mag. C.C. 1827).
Frammento in marmo con grandi e belle lettere, con memoria delli Frumentari da una
parte, e di Tito imperatore (!) dall'altra. (C.LL. VI 941. Mus. Vat.: Mag. C.C. 1827).
Iscrizione in travertino di Titi Asinio Antipatro. (C.I.L. 11 12521. Mus. Vat.: Mag.
C.C. 1827).
Altra simile dei liberti Asinii. (C.I.L. VI 7450. Mus. Vat.: Mag. C.C. 1827).
Altra come sopra di Mirra (!) e Lauro (!). (C.I.L. VI 22541. Mus. Vat.: Mag. C.C.
1827).
Iscrizione in marmo in tre pezzi di Bebio. (C.I.L. VI 32674. Mus. Vat.: L.P.E.L.
[Settore Z, Pannello 11 verso, nr. inv. 26280]. C.C. 1827).
Altra di Giulio Epafrodito (!). (C.I.L. VI 7539. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 10 verso, nr. inv. 26200]. C.C. 1827).
Frammento in Travertino con due divisioni di Fulvio Callisto. (C.I.L. VI 7495. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 7 verso, nr. inv. 26107a - b]. C.C. 1827).
Altro di Cresto e Saturnine (!). (C.I.L. 11 14761. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z,
Pannello 9 verso, nr. inv. 26160]. C.C. 1827).
Frammento col nome di Faustin (C.I.L. VI 17750. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z,
Pannello 10 recto, nr. inv. 26186]. C.C. 1827).
Altro cultricis (Mus. Vat.: Pio Cristiano [nr. 74]. C.C. 1827) [Vd. FERRUA, Incrementi epigrafici del Museo Vaticano Pio Cristiano, in «R.P.A.A.N XLIX 1976-1977,
pp. 300-301, fig. 2].
Altro di Fiacco. (C.I.L. VI 22282. Mus. Vat.: L.P.E.L.
[Settore Z, Pannello 11 ver-
so, nr. mv. 26289]. C.C. 1827).
1Ó Una gran parte, poi, fu trasferita nel Palazzo del Laterano. Finché nel 1963, si provvide
a riunire le iscrizioni net Musei Vaticani.
26
servazione marginale relativa all'identificazione dei pezzi nel C.I.L. VI, alla
loro attribuzione al colombario dei Volusi (in questo caso farò seguire al numero del Corpus, l'indicazione «Volusii»; altrimenti un trattino orizzontale),
alla loro conservazione attuale (per i pezzi conservati nei Musei Vaticani, con
la generica nota Mus. Vat., sarà indicata anche l'attuale collocazione museografica mediante le sigle G.L. [= Galleria Lapidaria], G.C. [= Galleria Candelabri], G.P.E.L. [= Gregoriano Profano ex Lateranense], L.P.E.L. [= Lapidario Profano ex Lateranense], Mag. [= Magazzini]), alla presenza sui marmi del Bollo Camerlengale C.C. 1827 di cui dirò; tra parentesi quadre, infine,
viene indicato in numero del catalogo cui le iscrizioni si riferiscono:
Monumenti Amendola (!). Cinerari e Cippi ritrovati dal Sig. Amendola (!)
Vigna Cantoni.
Cinerario quadrato di Nice (!): 3 (scudi). (C.I.L. VI 7372. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. inv. 9844]. C.C. 1827. [87]).
Altro di Sabino (!) Soterico (!): 3 (scudi). (C.I.L.) VI 25730.
. Mus. Vat.: Mag. [nr. ínv. 10517]. C.C. 1827).
Cippo bellissimo con capra Amaltea, criocranj, sfingi ed encarpi
di Vólusio Fedro (!): 60 (scudi). (C.I.L. VI 7373. Volusii. Mus.
Vat.: G.P.E.L. [nr. mv. 5307]. C.C. 1827. [51]).
Altro elegantissimo con putti e candelabri dalli tre lati, senza
iscrizione (!): 60 (scudi). (C. I.L. VI 7393a. Volusii. Mus. Vat.:
G.P.E.L. [nrr. mv. 9319-9320]. C.C. 1827. [186]).
Cippo con colonnelle striate a spira, e protome, con iscrizione di
Valerio (!) Diodoro: 10 (scudi). (C.I.L. VI 7380. Volusii. Mus.
Vat.: G.P.E.L. [nrr. ίnν. 9813-9814]. C.C. 1827. [23]).
Cippo con pilastri striati, e porta di Narcissi: 8 (scudi). (C. I. L.
VI 7382. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nrr. ίnν. 9815-9816].
C.C. 1827. [86]).
Altro più piccolo senza porta di Pancarpo Esartore (!):3 (scudi).
(C. I.L. VI 7371. Volusii. Mus. Vat.: G.C. [nr. mv. 2809]. C.C.
1827. [120]).
Altro con encarpi, e teste di Ammine di Vitale: 15 (scudi).
(C.I.L. VI 7367. Volusii. [91]).
Altro con patera e prefericolo di Giulia Nebride: 10 (scudi).
(C.I.L. VI 7311. Volusii. Ramponio (Como): nella villa di proprietà Palazzi. [77]).
Altro simile di Volusia Fortunata: 15 (scudi). (C.I.L. VI 7391.
Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. mv. 9846]. C.C. 1827. [84]).
Altro senza patera e prefericolo di Giusta: 12 (scudi).
Altro con patera e prefericolo di Volusii Antigono: 20 (scudi).
27
(C.I.L. VI 7376. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. inv. 9842].
C.C. 1827. [76]).
Altro grande con prefericolo, e patera di Volusio Paride: 40 (scudi). (C.I.L. VI 7370. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. ίnν.
9845]. C.C. 1827. [49]).
Piccolo Cinerario, nel coperchio del quale è una patera fra prefericolo, e scure, con iscrizione di Hebeno: 3 (scudi). (C.I.L. VI
7369. Volusii. Mus. Vat.: Mag. C.C. 1827. [85]).
Un gran basso-rilievo rappresentante una donna sopra letto mortuale, e sotto iscrizione di Ulpia Epigone: 80 (scudi). (C.I.L. VI
7394. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. ίnν. 5896]. C.C. 1827.
[69]).
Colonnetta con iscrizione di Volusia Sintiche (!): 1,50 (scudi).
(C.I.L. VI 7357. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. ίnν. 9855].
C.C. 1827. [155]).
Cinerario rotondo a forma di vaso, ed iscrizione di Pomponia
Priscilla: 3 (scudi). (C.1.L. VI 7384. Volusii. Mus. Vat.:
G.P.E.L. [nr. ίnν. 9840]. C.C. 1827. [61]).
Piccolo Cinerario quadrato con due faci di Valeria (!) Epe: 2
(scudi). (C. I.L. VI 7390. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. ίnν.
9843]. C.C. 1827. [141]).
Piccolo Cinerario semplice, nel coperchio è segnato il lumi ΙΧ
con iscrizione di Pacilio: 2 (scudi). (C.I.L. VI 23680.
Mus. Vat.: Mag. C.C. 1827).
Cippo quadrilungo con aquila, e protome nel coperchio, ed iscrizione di Sempronio (!): 20 (scudi). (C.I.L. VI 7388. Volusii.
Mus. Vat.: G.L. C.C. 1827. [62]).
Cinerario con Mercurio, presso irco, con iscrizione di Januario
(!): 10 (scudi). (C.I.L. VI 7387. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L.
[nrr. mv. 9858-9859]. C.C. 1827. [70]).
Cinerario con foglie, e grappoli di uve, ed uccelli che beccano e
scritto D.M. SAC. (!): 4 (scudi). (Aneρίgrafe. Volusii. Mus.
Vat.: G.P.E.L. [nr. ίnν. 10580]. C.C. 1827 [190]).
Cinerario con criocranj, encarpi, e due sorci, che mangiano spiche, con iscrizione di Antioco: 6 (scudi). (C.I.L. VI 7375. Volusii. Mus. Vat.: G.L. C.C. 1827. [105]).
Segue nota delle Iscrizioni rinvenute egualmente dal Sig. Sante Amendola
(!) nella Vigna Cantoni.
I)
28
Iscrizione di Elate Ornatrice. (C.I. L. VI 7296. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Sett οτe Z, Pannello 3 recto, nr. mv. 25894].
C.C. 1827. [110]).
Iscrizione di Valeria (!) Rufina (!). (C.I.L. VI 7355. Volusii
Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 recto, nr. inv.
25976]. [151]).
Iscrizione frammentata di un fanciullo.
Iscrizione frammentata di Hygia. (C.I.L. VI 7310. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. mv. 25940].
C.C. 1827. [37]).
Iscrizione di Volusia di Cidronia (!). (C.I.L. VI 7392. Volusii.
Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 verso, nr. mv.
25987]. C.C. 1827. [143]).
Iscrizione di Censorio Volusio. (C.I.L. VI 1967 = 7366. Volusii.
Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 verso, nr. mv.
23983]. [1]).
Iscrizione di Lucio Volusio. (C.I.L. VI 7318. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. ίnν. 25935].
C.C. 1827. [13]).
Iscrizione di Volusia Mentiche (!). (C.I.L. VI 7358. Volusii.
Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 recto, nr. mv.
25970]. C. C. 1827. [157]).
Iscrizione di Volusio Felice. (C.I.L. VI 7324. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. ίnν. 25933].
C.C. 1827. [83]).
Iscrizione di Asclepiade. (C. I. L. VI 7346. Volusii. Mus. Vat.:
L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 recto, nr. ίnν. 25978]. C.C.
1827. [29]).
Iscrizione di Volusia Edone (!). (C.I.L. VI 7349. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 recto, nr. inv. 25960].
C.C. 1827. [32]).
Iscrizione di Niceforo Lettigario (!). (C.I.L. VI 7292. Volusii.
[53]).
Iscrizione di Valeria (!) Margarita con grafito. (C.I.L. VI 7351.
Volusii. [144]).
Iscrizione di Valeria (!) Nebride con permesso de' Decurioni.
(C.I.L. VI 7304. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. mv. 25928]. C.C. 1827. [75]).
Iscrizione di Valerio (!) Myrino. (C.I.L. VI 7329. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. ίnν. 25930].
C.C. 1827. [45]).
Iscrizione di Valerio (!) Botrone. (C.I.L. VI 7319 + 7299. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. ίnν.
25944]. C.C. 1827. [16]).
29
XXΙΙΙ)
Iscrizione di Volusio Leonida. (C.I.L. VI 7326. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. ínv. 25932].
C.C. 1827. [41]).
Iscrizione di Primigenio Saturnino, Servo per gli Ospiti. (C.I.L.
VI 7290 + 27557. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 recto, nr. mv. 25903]. C.C. 1827. [57]).
Frammento di Disposizione Testamentaria. (C. I. L. VI 29976. . Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 11 recto, nr.
inv. 26242]. C.C. 1827).
Iscrizione di Abascanto, Servo Cubiculario, frammentata.
Iscrizione di Spondusa (!), colloco dato dalli Padroni e dalli Decurioni, col consolato di Nerone 1111 (!) e Messala (!). (C.I.L.
VI 7303. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3
verso, nr. mv. 25947]. C.C. 1827. [101]).
Iscrizione di Secundo Servo.
Iscrizione di diversi Lettigarj, e Medici, Jumentarj. (C. Ι. L. VI 9510.
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 9 recto, nr. mv.
26142]. C.C. 1827).
Iscrizione di Massimo (!) al figlio (!). (C.I.L. VI 22335.
Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 10 verso, nr. mv. 26207].
C.C. 1827).
Iscrizione di un Sacerdote de' Penati al suo Vicario. (C. I. L. VI 2266
= 7283. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 recto,
nr. inv. 25900]. C.C. 1827. [128]).
Iscrizione di Sabino, Sacerdote dei Penati. (C.I.L. VI 2267 =
7283a. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 recto,
nr. mv. 25899]. C.C. [1827]. [129]).
Iscrizione di Aurelio Sabino colle dimensioni del campo (C.I. L. VI
13212.
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 9 recto,
nr. inv. 26134]. C.C. 1827).
Iscrizione di Listione (!) con memoria del Collegio Castrense.
(C.I.L. VI 7281. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello
3 recto, nr. mv. 25909]. C.C. 1827. [114]).
Coperchio di Sepolcro con foro di Volusio Pelope. (C.I. L. VI 7383.
Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 verso, nr. mv.
25991]. C.C. 1827. [50]).
Iscrizione di Tiburtia. (C.I.L. 7299 + 7319. Volusii. Mus. Vat.:
L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. inv. 25944]. C.C. 1827.
[16]).
Iscrizione di Coriato (?).
Iscrizione di Zosimo Medico. (C.I.L. VI 7295. Volusii. [125]).
Iscrizione di Aurelio Rogaziano con dimensione del campo. (C. I.L.
.
30
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 9 reVI 13202.
cto, nr. mv. 26138]. C.C. 1827).
Iscrizione di Vitale. (C.I.L. VI 7361. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L.
[Settore Z, Pannello 4 recto, nr. mv. 25963]. [C.]C. 1827. [119]).
Iscrizione di Volusia Creme (!) con imprecatione. (C. I. L. VI 7380.
Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. mv.
25949]. C.C. 1827. [108]).
Iscrizione di Volusio Fileto (!). (C.I.L. VI 7332. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 recto, nr. ίnν. 25975]. C.C.
1827. [52]).
Iscrizione di Vérec οndο (!). ( C.I.L. VI 7284a-b. Volusii Mus. Vat.:
L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 recto, nr. inv. 25907]. C.C. 1827.
[113]).
Iscrizione di Volusia Ateneide (!). (C. I. L. VI 7282. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 recto, nr. ίnν. 25908]. C.C.
1827. [14]).
Iscrizione dι Volusio Citaredo (!). (C.I. L. VI 7286. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 recto, nr. ίnν. 25897]. C.C.
1827. [42]).
Iscrizione di Volusia Erotide (!). (C.I.L. 7293. Volusii. Mus. Vat.:
L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 recto, nr. mv. 25895]. C.C. 1827.
[124 ]).
Iscrizione di Volusio Fausto. (C.I.L. VI 7323. Volusii. Mus. Vat.:
L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. ίnν. 25946]. C.C. 1827.
[28]).
. Mus.
Iscrizione di Ulpio Trepsione (!). (C.I.L. VI 7394α.
Z,
Pannello
4
verso,
nr.
ίnν.
25989].
C.C.
Vat.: L.P.E.L. [Settore
1827).
Iscrizione di Valerio (!) al Suo Ospite (!) (C.I.L. VI 7337. Volusii.
Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 recto, nr. ίnν. 25974].
C.C. 1827. [65]).
Iscrizione di Vola (!) (C.I.L. VI 7356. Volusii. Mus. Vat.:
L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 recto, nr. inv. 25971]. C.C. 1827.
[154]).
Iscrizione di Panope Ornatrice. (C.I.L. VI 7297. Volusii. Mus.
Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. mv. 25938]. C.C.
1827. [100]).
Iscrizione in terra cotta di un Volusio.
Come s i vede, dalle ricerche fatte principalmente nei Musei Vaticani, ho
potuto recuperare la maggior parte delle 69 iscrizioni riportate nelle due li-
31
ste t 1 ; si tratta di materiale tutto edito in C.I. L. VI dove, peraltro, era stato
già riconosciuto che alcuni pezzi non appartenevano in realtà al colombario
degli schiavi e dei liberti dei Volusi. Riepilogando: delle iscrizioni riportate
nelle due liste, 5 1 risultano pertinenti al colombario, pubblicate in C.I.L.
VI sotto il titolo «Monumentum Volusiorum», da me identificate e recuperate 12 ; 4 sono pertinenti al colombario, pubblicate in C.I.L. VI sotto il titolo
«Monumentum Volusiorum», da me identificate ma non recuperate 13 ; 6 non
sono pertinenti al colombario, pubblicate in C.I.L. VI nelle diverse sezioni,
da me identificate e recuperate 14 ; 1 , pur rinvenuta nel colombario, non fa
parte delle iscrizioni degli schiavi e dei liberti della gens Volusia 15 ; 6 non
sono state da me identificate nè recuperate in quanto l'indicazione data dal
Visconti è talmente generica che non permette una chiara identificazione del
pezzo ί6 ; 1 è, in realtà, un cinerario anepigrafe pertinente al colombario 17.
L'acquisizione più importante che deriva dal controllo diretto del materiale non riguarda, però , questi dati statistici, bensì un altro punto: la constatazione della presenza su quasi tutti i marmi, sicuramente provenienti dal ci urbani, che ho potuto rintracciare, del Bollo Camerlengale C.C. 182718, la
cui esistenza, invece, è regolarmente passata sotto silenzio dagli editori di
C.I. L. VI; inoltre è da rilevare che su due are e su un rilievo funebre 19 si legge inciso (il fatto non è ricordato dagli editore di C. Ι. L. VI): «P(ier) S(ante)
AMMENDOLA IN VIA APPIA 11 1825», espressione che conferma l'a nn o dei ritrovamento del materiale nel podere Cantoni da parte
dell'Ammendola.
Tali constatazioni non sono prive di conseguenze. Offrono infatti una via
per tentare di estendere l'opera di identificazione dei 69 pezzi maggiori al re11 Tranne che per le iscrizioni ai nrr. 11, III; XX, XXII, XX ΧΙ, XLVI della lista: l'indicazione data dal Visconti è talmente generica che non permette una chiara identificazione del
pezzo. Inoltre, il nr. 22 della lista è un cinerario anepigrafe; molto probabilmente l'iscrizione riportata dal Visconti come pertinente al n τ. 22, cioè «D M SAC», deve riferirsi al nr. 4 della lista
stessa, che dalla descrizione data dal Viscon ti risulterebbe anepigrafe; infatti il cinerario in questione, con scritto nella tabellina «D M», è pubblicato in C. Ι. L. VI 7393a: inesattezza di attribuzione, quindi, ma anche di trascrizione del Visconti.
12
Irr . 1, 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 20, 21, 23; I, II, IV, V, VI, VII,
VIII, IX, X, XI, XIV, XV, XVI, XVI Ι, XVIII, XIX, XXI, XXV, XXVI, XXV ΙΙΙ, XXIX,
XXX, XXXIV, XXXV, XXXVI, XXXVII, XXXVIII, XXX ΙX, XL, XLI, XLIII, XLIV, XLV.
13
Irr. 8; XII, XIII, XX ΧΙΙ.
14
I rr . 2, 19; XXΙΙΙ, XXIV, XXVII, XXXIII.
13
Nr. XLΙL
Irr. 11; III, XX, XX ΙΙ, XXΧΙ, XLVI.
'r. 22.
18
per il nr. II (= C.I.L. VI 7355) non mi è stato possibile verificare, poiché la tabellina
mancante nella parte superiore destra, e la super fi cie iscritta è assai corrosa; il nr. XXV Ι (=
C. Ι. L. VI 7283a) riporta C.C. [- - -], in quanto la lastra è sbrecciata: sicuramente si tratta del
C. C. 1827 che dovrebbe essere presenta anche su quelle lastre, da me non trovate, menzionate
nella lista, peraltro identificate C.I.L. VI.
19
Si tratta dei nrr. 4, 13, 15.
16
17
32
sto del materiale entrato nei Musei contemporaneamente e con egual provenienza. Si sa che nello Stato Pontificio invalse l'uso, per un certo periodo, di
far incidere sopra í reperti di scavo che entravano nei Musei Vaticani l'anno
di acquisto, la sigla C.C. [= C(ardinale) C(amerlengo)], ed il numero d'ordine del pezzo (regolarmente omesso almeno dal 1827); tale uso dovrebbe essere compreso fra il 1823 ed il 1831 20 . L'aver trovato un cospicuo numero di
pezzi provenienti dal colombario dei Volusi marcato con Bollo Camerlengale
comune fa presumere che anche gli altri pezzi entrati nella raccolta contemporaneamente e con la stessa provenienza abbiano assunto la stessa sigla od
altra analoga.
L'ipotesi è ampiamente confermata da un controllo diretto di tutte le 124
iscrizioni che in C.I.L. VI sono edite come provenienti dal Monumentum V οlusiorum ad viam Αρρiαm 21 . Ho potuto constatare, infatti, che oltre al bollo
C.C. 1827 presente su 4 9 pezzi 22 , esistono nel gruppo altre due serie di
Bolli Camerlengali e precisamente: C. C. 5, presente su 9 iscrizioni 23 e 5 su altre 17 24 . Come si spiegano queste varianti? Si è visto che il materiale acquistato da parte del Camerlengato nel 1827 comprendeva due lotti diversi: uno
proveniente dagli scavi del 1825 nel podere Cantoni, l'altro da scavi del 1823
nel podere Ammendola. Al momento di applicare il Bollo Camerlengale, sul
lotto del 1823 si dovette incidere indistintamente il bollo C. C. 1827 con riferimento all'anno d'ingresso nei Musei; il lotto Cantoni, invece in parte (per
í pezzi di maggior importanza, come sembra) pare essere stato contraddistinto
dal bollo C.C. 1827, anch'esso con riferimento all'anno d'ingresso, in parte
aver ricevuto il bollo C. C. 5 (per 1 8 2 5, anno dello scavo?) o, in forma
ulteriormente abbreviata, 5.
Si è così acquisito un altro mezzo per identificare pezzi provenienti dallo
scavo del podere Cantoni, ossia dalla zona del Monumentum Volusiorum.
A questo punto s'imponeva un'ulteriore ricerca: esistevano nelle raccolte
20
Vd. sull'argomento Dl
21
22
C.I.L. VI pp. 1043 - 1050, 3430 sg.
STEFANO MAIzELLA,
1976 - 1977, pp. 249-293.
Riporto l'elenco avvertendo che í numeri fra parentesi si riferiscono al catalogo: C.I.L.
VI 7281 [114], 7282 [14], 7283 = 2266 [128], 7283a = 2267 [129], 7284 [113], 7286 [42], 7290 +
27557 [57], 7293 [124], 7296 [110], 7297 [100], 7299 + 7319 [16], 7303 [101], 7304 [75], 7308
[108], 7310 [37], 7318 [13], 7319 + 7299 [16], 7323 [28], 7324 [83], 7326 [41], 7329 [45], 7332 [52],
7337 [65], 7346 [29], 7349 [32], 7354 [148], 7356 [154], 7357 [155], 7358 [157], 7361 [119], 7369
[85], 7370 [49], 7371 [120], 7372 [87], 7373 [51], 7375 [105], 7376 [76], 7380 [23], 7382 [86], 7383
[50], 7384 [61], 7387 [70], 7388 [62], 7390 [141], 7391 [84], 7392 [143], 7393 [72], 7393a [186],
7394 [691, Inedito [97].
i numeri fra parentesi si riferiscono al catalogo: C.I.L. VI 7300 [18], 7305 [11], 7307
[22], 7313 [172], 7315 [179], 7327 [43], 7341a [164], 7347 [139], 7365 [182].
24
Fra parentesi sono indicati í numeri del catalogo: C. Ι. L. VI 7291 [27], 7294 + 14711 +
27678 [19], 7302 [135], 7306 [169], 7316 + Inedito [74], 7317 [99], 7322 [142], 7331 + 7336 [107],
7335 [12], 7336 + 7331 [107], 7338 [64], 7341 + MANACORDA, 1979, nr. 10 [150], 7342 [160],
7343 [159], 7362 + 26701 + Inedito [153], 7363 + Inedito [18 1], 7364 [63].
33
vaticane altri pezzi contraddistinti da questi bolli C.C. 5 e 5 che il C. Ι. L. VI
non aveva incluso tra i documenti del colombario dei Volusi o che fossero inediti? Dallo spoglio sistematico che ho fatto delle raccolte epigrafiche conservate nei Musei Vaticani, è risultato che vi sono conservate altre 1 5 8 lastre iscritte, recanti questi due tipi di bollo; di esse sicuramente 4 3, edite
o inedite, paiono a me, per ragioni di tipologia, di paleografia e *di onomastica, oltre che per ii bollo, far parte del colombario. Dò qui di seguito l'elenco
delle iscrizioni edite, ordinato secondo il numero di C. Ι. L. VI e della monografia del Manacorda, ed inedite, segnalando per ciascun pezzo l'attuale collocazione museografica, la presenza del Bollo Camerlengale C. C. 5 o 5 (a volte ripetuti in una singola iscrizione in quanto incisi su più frammenti che ri compongono la lastra), i l rinvio al catalogo:
8536. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 26037. 5) [132].
8975. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 26027. C.C. 5)
[94] .
9195 + 9733. (L.P.E.L. , Settore Z, Pannello 5 recto, nr. ίnν. 26026. 5
[9195]; 5,5 [9733]) [127] .
9295. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. ίnν. 26036. 5) [115].
9452. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 26018. 5) [123].
9538 + Inedito. (L.P.E. L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 26001.
C. C. 5 [9538]; 5 [Inedito]) [90].
9539. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. ínv. 26035. 5) [126].
9601. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. ίnν. 26034. 5) [71].
9725 + 27558. (L.P.E.L. Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 26024.
C.C. 5 [9725]; 5,5,5 [27558]) [102].
9733 + 9195. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 26026. 5,5
[9733]; 5 [9195]) [127].
9757. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 9 recto, nr. ίnν. 26140. 5) [133].
11851. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 9 verso, nr. ίnν. 26162. C.C. 5)
[166] .
12141. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 9 verso, nr. ίnν. 26150. 5) [167].
14711 + 7294 + 27678. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 3 recto, nr. ίnν.
25902. C.C. 5 [14711]; 5 [7294]) [19].
14762. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 9 verso, nr. ίnν. 26261. 5) [168].
16830. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 9 verso, nr. ίnν. 26169. 5) [174].
17090. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 9 verso, nr. ίnν. 26159. 5) [170].
17176 + Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 26701.
5 [17176]; 5,5,5, [Inedito]) [140].
17391. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 9 verso, nr. inv. 26154. 5) [171].
17454 + 25919 + Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
ίnν. 26009. C.C. 5 [17454]; C.C. 5 [25919]; 5 [Inedito]) [26].
34
17884 + 7334. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 4 recto, nr. ínv. 25956.
C. C. 5 [17884]) [30].
19071. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. ínv. 26000. 5) [122].
23002. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 10 recto, nr. mv. 26177. 5) [145].
23541. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inν.25999. 5) [146].
25335. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. mi. 25998. C.C. 5)
[156] .
25919 + 17454 + Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
mnv. 26009. C.C. 5 [25919]; C.C. 5 [17454]; 5 [Inedito]) [26].
26701 + 7362 + Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 4 recto, nr.
ínv. 25957. 5,5,5 [26701; 7362; Inedito]) [153].
27046. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 10 verso, nr. ínv. 26195. 5) [176].
27061. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. ίnν. 26033. 5) [177].
27558 + 9725. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. mv. 26024.
5,5,5 [27558]; C.C. 5 [9725]) [102].
30556,26. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 11 recto, nr. ίnν. 26225. 5)
[104].
30556,46 + MANACORDA, 1979, nr. 50. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello
5 recto, nr. mv. 26029. 5 [30556,46]) [134].
30556,69 + Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 11 recto, nr. ínv.
26241a-b. 5 [30556,691) [175].
30556,72. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. mv. 26022. 5)
[158].
30556,90 + MANACORDA, 1979, nr. 22. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello
5 recto, nr. mv. 26016. 5,5 [30556,90; MANACORDA]) [173].
30556,152. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. ίnν. 25997. C.C.
5) [93].
MANACORDA, 1979, nr. 5. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
mv. 26031. 5) [183].
MANACORDA, 1979, nr. 8 + C.I.L. VI 7344. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 4 verso, nr. mv. 25954. C.C. 5 [MANACORDA]) [161].
MANACORDA, 1979, nr. 12. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 verso, nr.
mv. 26046. 5) [178].
MANACORDA, 1979, nr. 16. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
ínv. 26028. 5) [184].
MANACORDA, 1979, nr. 18. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
mv. 26021. 5) [66].
MANACORDA, 1979, nr. 19. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 verso, nr.
mv. 26043. 5) [191].
MANACORDA, 1979, nr. 20. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
26020 a-b. C.C. 5) [187].
MANACORDA, 1979, nr. 21. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
35
mv. 26014. C.C. 5) [188].
1979, nr. 22 + C.I.L. VI 30556,90. (L.P.E.L., Settore Z,
Pannello 5 recto, nr. mv. 26016. 5,5 [MANACORDA; 30556,90])
[173] .
MANACORDA, 1979, nr. 26. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
mv. 26013. 5) [138].
MANACORDA, 1979, nr. 50 + C.I.L. VI 30556,46. (L.P.E.L., Settore Z,
Pannello 5 recto, nr. mv. 26029. 5 [30556,46]) [134].
Inedito + C.I.L. VI 7362 + 26701. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 4 recto, nr. inv. 25957. 5,5,5 [Inedito; 7362; 26701]) [153].
Inedito + C.I.L. VI 9538. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
mv. 26001. 5 [Inedito]; C.C. 5 [9538]) [90].
Inedito + C.I.L. 11 17176. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr.
ίnν. 26701. 5,5,5 [ Inedito]; 5 [17176]) [140].
Inedito + C.I.L. 11 17454 + 25919. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5
recto, nr. mv. 26009. 5 [Inedito]; C.C. 5 [17454; 25919]) [26].
Inedito + C.I.L. VI 30556,69. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 11 recto,
nr. mv. 26241a-b. 5 [30556,69]) [175].
Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. ίnν. 25994. 5,5) [95].
Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 25996. 5) [67].
Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. mv. 26003. 5) [68].
Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. mv. 26006. 5) [149].
Inedito. (L.P.E.L., Settore Z, Pannello 5 recto, nr. inv. 26007. 5) [165].
MANACORDA,
Bisogna, qui, ricordare i termini dell'acquisto del 1827 pertinente al lotto
Cantoni: 69 iscrizioni maggiori con Bollo Camerlengale C.C. 1827, più «circa
cento frammenti di altre iscrizioni»; se sommiamo, ora, i 28 pezzi già editi i n
C.I.L. VI i n «Monumentum Volusiorum» recanti il bollo C. C. 5 ο 525 , ed i
61 nuovi 26 , abbiamo 89 iscrizioni. È evidente che è a quest'ultimo nucleo che
appartengono í pezzi con Bollo Camerlengale esaminati da ultimo 27
25
Anche se 26 sono le iscrizioni, in realtà 28 risultano essere i pezzi, contrassegnati dal
bollo in questione, che le ricompongono (C. I. L. VI 7300 è ricomposta da due pezzi con il C.C.
5; C.I.L. VI 7331 + 7336 reca su entrambi i frammenti 5).
26
Numerose iscrizioni, come è chiaramente rilevabile dall'elenco da me stilato, sono costituiti da pezzi fra loro combacianti segnati, ciascuno, con il Bollo Camerlengale C. C. 5 o 5:
43 le lastre iscritte, ma 61, in tutto, i pezzi che le ricompongono.
27 Altri 114 pezzi iscritti, recanti questi due tipi di bollo sono, invece, di spettanza ad altri
colombari: 18 recano inciso il bollo C.C. 5, 96 il bollo 5; dei primi 18, 13 sono editi in C. Ι. L.
11 (9602; 11561; 11606; 12976 + 19427; 13160; 17879; 19427 + 12976; 19883; 19884; 20379;
24182; 26299; 26916; 30556, 56), 5 sono inediti (ho recentemente pubblicato due di questi 5
frammenti inediti che risultavano fra loro combacianti; vd. M. BuoNvocoRE, Vermic(u)lator, in
«Z.P.E» LII 1983 pp. 199-201). Degli altri 96, 32 sono editi in C. Ι. L. 11 (7495; 9468; 9483;
10031; 16012; 16717; 16859; 18997; 19748; 21202; 21755; 22942; 24131; 24295; 24736; 27271;
27351; 29628; 30556,36; 30556,57; 30556,59; 30556,82; 30556,95; 30556,136; 30556,143;
36
- Gli scavi del 1846. Nel 1846, nella stessa zona dove 21 anni prima
erano stati eseguiti gli scavi dell'Ammendola, la famiglia De Rosa, allora proprietaria della tenuta, trovò un cippo iscritto pertinente al colombario degli
schiavi e dei liberti della gens Volusia 28 e «diverse altre iscrizioni» sempre
spettanti al col οmbario 29 . Il cippo non fu acquistato dal Camerlengato per
Musei Pontifici, anche se i De Rosa, nel 1848, ne avevano segnalato al Camerlengato stesso la presenza nel loro podere, richiedendone persino la stima. Venduto a privati, il cippo fu poi, nel 1863, acquistato dal Museo del
Louvre di Parigi, dove attualmente è conservato 30 . Incerti s i rimane della sorte toccata alle «diverse altre iscrizioni» di cui, peraltro, non possediamo ulteriori notizie.
— Gli scavi del 1848. Pietro Ercole Visconti ci informa 31 che nel gennaio del 1850 i l Ministero del Commercio e delle Belle Arti dell'Industria e
dell'Agricoltura acquistò, al prezzo di 320 scudi, dal sig. Giovan Battisti Guidi
del materiale archeologico proveniente da scavi che i l Guidi stesso aveva effettuato nel 1848 «poco lungi dal 'Domine quo Vadis'», sull'Appia Antica,
nella tenuta del sig. Giovan Battista Molinari che era subentrato nella proprietà a i sigg. De Rosa 32 .
30556,189; 30556,196), 64 risultano inediti.
Esiste un altro pezzo nei pannelli scorrevoli del Museo Profano ex Lateranense, nr. mv.
26298, con il Bollo Camerlengale C.C. 1827 inedito.
28
C.I.L. VI 7389; catalogo nr. 20.
29 Vd. la segnalazione fatta dal De Rosa il 18 maggio 1846 al Camerlengato in Archivio
di Stato: Camerlengato, parte II, titolo IV, busta 156, fascicolo 217: «Lo scrivente fa noto aver
trovato nel suo scavo nella scorsa settimana un cippo di marmo lavorato da tutte le parti con
iscrizione adatta alla famiglia Volusia con diverse altre iscrizioni parimenti della stessa famiglia...».
30 Vd. DUCROUx, 1975, p. 88 nr. 279.
31
Il manoscritto del Visconti si trova nel codice epigrafico composto dal Lanciani nel
1895, conservato presso la Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'a rte di Roma, ai
fogli 69-74; si tratta di una relazione inviata dal Visconti stesso, in data 5 gennaio 1850, al Ministro del Commercio delle Belle Arti; eccone l'intestazione: «Signor Ministro: analogamente al
rescritto che qui compiego in una colla relativa posizione sono acceduto insieme al Consigliere
della Commissione di Antichità e Belle Arti e poi solo così allo scavo che il Guidi fa eseguire
lungo la via Appia oltre il monumento dei Servili, come alla vigna Mulinari (!), già Amendola
(!) dove sono riunite le iscrizioni e i marmi spettanti alla famiglia Volusia. Col lodato mio collega vidi le cose di scultura, solo tornai per ricopiare le diverse epigrafi unite al presente rapporto...». Vd., anche, quando dice lo Henzen in C. I.L. VI, p. 3430 sg. In realtà, le 39 iscrizioni
copiate dal Visconti (di cui infra, nel testo) erano già state, in precedenza notate e trascritte da
Emiliano Sarti il cui manoscritto, «Memorie della famiglia Iolusia dagli scavi di G.B. Guidi alla
vigna Molinari sulla via Appia», si trova «fra le carte del De Rossi» (così FERRUA, 1978, p.
224).
32
Vd. la licenza di scavo accordata al Molina ri ed al Guidi da parte del Ministero del
Commercio e delle Belle Arti il 7 giugno 1848, in Archivio di Stato: Camerlengato, parte II, titolo IV, busta 300, fascicolo 3596.
37
Fra il materiale che il Guidi aveva scavato c'erano anche 39 iscrizioni d ί
cui il Visconti, nel suo manoscritto, ci ha lasciato una sommaria descrizione,
trascrivendo anche il testo di ognuna. Riproduco, giù d ί seguito, i fogli 69' 74 del manoscritto del Visconti, riguardante le 39 iscrizioni, con qualche osservazione marginale relativa all'identificazione dei pezzi in C.I.L. VI, alla
loro attribuzione al colombario dei Volusi (in questo caso farò seguire al numero del Corpus, l'indicazione «Volusii»; altrimenti un trattino orizzontale),
alla loro attuale collocazione nei Musei Vaticani; tra le parentesi è il rinvio ai
numeri del catalogo:
Manoscritto Visconti ff. 69' - 74'.
f. 69' nr. 1: Cippo alto metro 1 e c. 60 scolpito da tre lati con eleganti encarpi,
teste d'ariete e aquile etc. egualmente agli altri acquistati già dal De Rosa.
Sulla fronte è l'epigrafe:
DIΙS MANIBVS / SACRVM / L _VOLVSIO HERACLAE / CAPSARIO IDEM / A CVBICVLO L Ν / VOLVSIA PRIMA PATRON /
SII PIISSIMO IDEM / CONIVGΙ BENEMERENT FECIT / ET SIRI
P L Ν / (aggiunto dopo) THYRSO ACELA / V Α XXXV
(C.I.L. VI 7368. Volusii. Mus. Vai.: G.P.E.L. [nr. mv. 9869]. [33]).
f. 69' nr. 2: Cippo di marmo adorno di fregi alto m.1, c.40:
VOLVSIO DECEMBRI / PATRI O ΡΤΙΜO / Q VOLVS ΙVS MEROPS / Q VOLVSΙVS DECEMBER / ET / EARINE VXOR / LOC
DAT D D
(C. I.L. VI 7379. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. , [nr. ίnν. 9841]. [81]).
ff. 69' - 70 nr. 3: Cippo in marmo accuratamente scolpito con eleganti ornati,
fra i quali si veggono aquile, e teste di pantera; ha l'epigrafe:
M/ Q VOLVSIO (!) Q F Q Ν Ι VELLINA ANTΙGONO / TVRRA-
NIA EVFEMIA / MARITO OΡΤΙΜO ET / RARISSIMO ITEM / MARIVS IVSTVS / PRIVIGNO HEREDES
(C.I.L. VI 7377. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nrr. mv. 9863-9864].
[78]). .
f. 70 nr. 4: Cippo in marmo alto m.l:
M / L VOLVSI HAMILLI / A TABVLARIO L PATRIS / IANVARIA CONIVX (!) ET / HAMILLVS FILIVS B Μ / ARBITRATV / L
VOLVSI DIONIS
(C.I.L. VI 7374. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nrr. ίnν. 9866-9867]. [5]).
f. 70 nr. 5: Cippo in marmo ornato alto m. 1 (nel Coperchio):
DIS MAN S / ANΤIOCHIDI NICETES (!) / L VOLVSI SATVRNINI
ET / ANTHVSA MATRI B M
(C.I.L. VI 7386. Volusii. Mus. Vat. G.P.E.L. [nr. mv. 9865]. [35]).
f. 70 nr. 6: Cippo in travertino alto 1 metro col coperchio ornato e ai latila patera e il prefericolo; ha l'iscrizione:
VOLVSI PLOGAMI (!) / MAIORIS / SCRIBAE LIBRARIO Q IĪI
38
/ DECVRIONAT / VOLVSIA IRENE / CONIVGI FECIT DE SII (!)
(C.I.L. VI 1833b. Volusii. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. mv. 9860]. [55]).
f. 70 nr. 7: Cinerario a doppio timpano ornato alto m.0, c.25:
FIL VIVS / XANTVS / SIBI ET / ASINIAE / AVXSESI / CONIVGI
SVAE
(C.I.L. 11 18694.
. Mus. Vat.: G.P.E.L. [nr. inv. 10594]).
f. 70' nr. 8: Titoletto quadrato in marmo:
VOLVSΙVS ZETES (!) / ET HYLAE L L (!) PAPHRA (!) / M
VOLVSIVS HYLA / LIBERTO SII
(C. I.L. VI 7321. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. mv. 25926]. [24]).
f. 70' nr. 9: Altro simile:
VOLUSIAE L L / HILARAE / ANCILLAE FECER
(C.I.L. 7350. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4 recto,
nr. mv. 25959]. [36]).
f. 70 nr. 10: Titoletto in marmo di 30 cent. quadrato:
DIS MAN / FELICI Q VOLVSI / SATVRNΙNI / HOR (buco per le li bazioni) REARIO (!) / Q VOLVS ΙVS FORTVN/ATVS Β Μ F ET SΙBI
(C. I.L. VI 7289. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 recto, nr. mv. 25905]. [82]).
f. 70' nr. 11: Cippo terminale in travertino:
PERMISSV (!) / DECVRIONVM
(C.I.L. VI 10355. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore X, nr. ίnν.
25986] [185]).
f. 71 nr. 12: Titóletto scorniciato in marmo:
DIS MAN~B / VLPIAE THREPTE / VIXIT ANN XV / M VLPIVS
ALYPVS / FILIAE / PIISSIMAE / FECIT / LŌ GV (!) P V (!) LATI
III
(C. I.L. VI 29041.
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 38
recto, nr. ίnν. 27276]).
f. 71 nr. 13: Titoletto in marmo:
DIIS MAuIBVS SACRVM / VOLVSIAE POLITICHE (!) / Q VOLVSIVS SARDVS / CONIVGI SVAE
(C. I.L. VI 7353. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4
recto, nr. mv. 25953]. [92]).
f. 71 nr. 14: Altro come sopra:
M S (!) / VOLVSIAE CRES (!) / L VOLVS ΙVS FVRMVS (!) / PATRONA) SVAE / BENEMERENTI (!) FECIT
(C.I.L. VI 7348. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4
recto, nr. mv. 25965]. [31]).
f. 71 nr. 15: Titolo in marmo:
M / C POMPEIVS MAXIMVS / DONAVT (!) / LOCVM MONO-
39
MENT / CL HERME (!) ET CL CHRISIDE (!) / ITV ET AMBITV LIΒERTIS LIBERTABVSQVE POSTERISQV (!)/E EIRIM
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 12
(C.I.L. VI 24481.
verso, nr. ίnν. 26342]).
f. 71' nr. 16: Titolo come sopra:
Μ / SALLVSTIA PON/TANAE (!) SI Β I ET SV/IS LIΒERTIS LI BER/TABVSQVE POSTERIS/QVE EORVM FECIT (C.I.L. 11 25798.
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 11 recto, nr. ίnν.
26212]).
f. 71' nr. 17: Frammento in grandi e belle lettere:
SCRIBE (!) / SCITVC (!)
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 4
(C.I.L. VI 33252.
verso, nr. ίnν. 25985]).
f. 71' nr. 18: Titolo con cornice in marmo:
M (!) / IVLIAE MAXIMILLAE / MATRI OΡΤΙΜΑΕ / C IVLIVS
RESTITVTVS / FILINS FECIT ET SIRI ET / SCANIANAE SEVERAE / CΟΝIVGI ET LIΒERTIS / VTRIVSQVE SEXVS
(C. I.L. VI 20562.
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 12
recto, nr. ίnν. 26307]).
f. 71' nr. 19: Titoletto oblungo:
NICAEVS / PHERVSA
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 12
(C.I.L. VI 22934.
recto, nr. ίnν. 26305]).
f. 71' nr. 20: Idem:
M AEMILIVS M L THEODORVS / AEMILIA THEOD L MEA
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 12
(C.I.L. 11 11110.
recto, nr. ίnν. 26318]).
f. 72 nr. 21: Idem:
M AEMILI LEPIDI L CLIMENI (!)
(C.I.L. 11 11056.
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 12
recto, nr. ίnν. 26309]).
f. 72 nr. 22: Titoletto in marmo:
L. VOLVSIO / NVMIDAE / VOLVSIA AVCTA / FECIT
(C.I.L. VI 7330. Volusii. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 3 verso, nr. ίnν. 25924]. [48]).
f. 72 nr. 23: Idem:
Μ / PLATANVS / SYNTROPHO / FILIO CARISSIMO / BENEMERENTI (!) / FECIT
. Mus. Vat.: L.P.E.L. [Settore Z, Pannello 12
(C. I.L. VI 24261.
verso, nr. ίnν. 26347]).
f. 72 nr. 24: Stele:
DIS MAN / C IVLIVS PRIMVS FEC / IVLIAE HEDONENI / SORO40
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