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Bersani, hit erarità
Spettacoli vivimilano 31 III 2010 POP, ROCK, JAZZ ......................... 31 MUSICA CLASSICA ...................... 35 TEATRO ......................................... 38 CINEMA .......................................... 43 Bersani, hit e rarità IN CONCERTO ALLO SMERALDO, IL CANTAUTORE PROMETTE DI ESEGUIRE ANCHE BRANI MENO NOTI COME «NON PORTARMI VIA IL MIO NOME» ✹ LUCA BENEDETTI © RIPRODUZIONE RISERVATA 31 OCCHIO A... Musica Pop ✓ Michael Bublé al Mediolanum Forum, prevendite aperte PAG. 33 Teatro ✓ «I fatti di Fontamara», al Franco Parenti fino a venerdì PAG. 41 F a Bersani di cognome. E il suo ottavo album s’intitola «Manifesto abusivo». In periodo elettorale è facile fraintendere, ma mercoledì allo Smeraldo non c’è un comizio, bensì un paio d’ore di sana, visionaria e originale canzone d’autore. Il trentanovenne Samuele Bersani da Cattolica porta dal vivo novità come il singolo «Pesce d’aprile» e le testimonianze di 18 anni di carriera, fra cui «Giudizi Universali», «Spaccacuore», «Cattiva» e «Freak» in una nuova veste piano e voce. «Paradossalmente, manca proprio la mia prima canzone "Il mostro"», svela Bersani, «a cui sono molto legato. È la prima volta che non la faccio in concerto dal ’92, ma è pronta, se la gente me la chiederà. Per me è complicato lasciare fuori dalla scaletta qualche brano, perché mi rispecchio in tutto quello che canto». Quali sono i titoli per lei irrinunciabili? «Penso che "Replay" sia una grande canzone: non ha avuto la risonanza che merita solo perché l’ho composta io. L’avesse fatta un cantautore negli anni ’70, l’avrebbero considerata mitica. Molti dei pezzi a cui sono più affezionato sono meno conosciuti, come "Non portarmi via il mio nome", che non facevo da 10 anni, ma è molto attuale: fra il mio cognome e Facebook, dove ci sono una dozzina di Samuele Bersani e io devo sempre dimostrare di essere proprio io, mi sento omonimo di me stesso». Non le piace Facebook? «È utile perché permette di conoscere gente nuova, ma è la protesi del nostro egocentrismo. Tutte quelle faccine sono una sorta di cimitero dei vivi: vogliamo rappresentare la nostra vita per dimostrare agli altri di essere vivi davvero, ma nascondiamo la realtà, offrendo solo il meglio di noi stessi e cancellando il peggio prima di cliccare sul tasto "condividi". Ostentiamo sicurezza online, ma faccia a faccia riesplode la nostra timidezza». Quali sono i comportamenti che sopporta di meno? «L’invadenza e il suo contrario che porta all’autismo dei rapporti umani. Non sopporto quelli che ti vedono per la prima volta e si comportano come l’amico di una vita. Io volevo conoscere Paolo Conte e un giorno mi sono trovato casualmente al mixer mentre lui stava incidendo, però non sono andato a presentarmi, perché non volevo rompere quell’equilibrio creativo. Purtroppo il mondo oggi è cafone». Il singolo «Pesce d’aprile» è perfetto come «Manifesto abusivo» di questo periodo storico. «L’ho scritto un anno fa, prima di leggere sui giornali della siringa letale di Michael Jackson messa all’asta o della partecipazione a Sanremo del principe Emanuele Filiberto. Alcune notizie sono al tempo stesso di incredibile gravità e creatività, tanto che leggendole uno pensa che si tratti di refusi. Sono armi di distrazione di massa. Fanno crescere il cinismo collettivo: la gente presta attenzione per tre secondi, poi "skippa" come sull’iPod all’emozione successiva». MASSIMO BARBAGLIA «Per la prima volta non canterò "Il mostro". Ma se me lo chiedete...» ORIGINALE SAMUELE BERSANI, 39 ANNI, ROMAGNOLO DI CATTOLICA. HA ESORDITO NEL ’92 SAMUELE BERSANI. TEATRO SMERALDO. ORE 21. PIAZZA XXV APRILE 10 ☎ 02.36.63.93.00. e 35-20 PIÙ PREVENDITA. MERCOLEDÌ 31