Sabbiatura del legno: un`alternativa alla sverniciatura
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Sabbiatura del legno: un`alternativa alla sverniciatura
C O N O S C E N Z E T E C N I C H E Sabbiatura del legno: un’alternativa alla sverniciatura Testo Achim Pilz* Immagini Werren AG Il divieto del diclorometano complica la sverniciatura dei rivestimenti. Le alternative chimiche agiscono più lentamente. Un metodo migliore consiste nella sabbiatura ad aria compressa e con materiali abrasivi. Successivamente le superfici in legno possono essere subito riverniciate. Applica presenta un lavoro di sabbiatura, comprese le fasi di pianificazione. In Svizzera esistono regioni come l’Oberland Bernese in cui sono state costruite molte case con facciate in legno. La maggior parte di queste facciate in legno è stata pitturata con vernici trasparenti a olio, alchidiche o alchiliche. Per una corretta manutenzione del legno, è necessario rimuovere a intervalli regolari il vecchio strato di vernice e riapplicarlo. Anche se la sabbiatura è una buona alternativa alla sverniciatura e permette di ottenere un risultato qualitativamente migliore, finora non si è ancora affermata ovunque. Il metodo sembra essere complicato: occorre gestire un parco macchine proprio, possono essere impiegati diversi materiali abrasivi, il lavoro di copertura deve essere eseguito accuratamente e infine il lavoro stesso richiede una certa esperienza. Edificio particolarmente interessante Lo chalet bifamiliare di Gstaad è stato costruito negli anni ’70. Nel corso della ristrutturazione eseguita nel 2014, lea facciate in legno sono state sabbiate. Che con questo metodo si ottenga un buon risultato lo dimostra la sabbiatura di uno chalet bifamiliare eseguita a Gstaad dalla ditta Werren AG. Si tratta di un progetto particolarmente interessante per il fatto che sono state trattate una facciata nuova e una vecchia in modo da ottenere un aspetto molto simile per entrambe. Lo chalet bifamiliare di Gstaad è stato costruito negli anni ’70. Entrambe le parti sono state ristrutturate all’interno e all’esterno nel 2014 ed è stata realizzata una nuova coibentazione. La metà *Libero giornalista per l’architettura, [email protected] 22 A P P L I C A 1 / 2 0 1 5 destra dello chalet bifamiliare è stata anch’essa rivestita completamente a nuovo. Il legno utilizzato per il rivestimento è stato velato prima del montaggio. Infine, per farlo assomigliare alle facciate degli edifici limitrofi e far combaciare esteticamente le due facciate degli chalet, anch’esso è stato sabbiato come la facciata esistente. La vecchia facciata era stata dipinta con una velatura a base d’olio. Decorazioni impegnative Dopo la sabbiatura, entrambi i legni presentavano quasi la stessa tonalità scura. Il lavoro sulle superfici profilate e sulle decorazioni attorno alle finestre è stato impegnativo – con i dentelli in basso e le decorazioni principali in alto. «La difficoltà sta nel fatto che, a lavoro ultimato, la struttura deve risultare omogenea», ha sottolineato Stephan Bet- L’intero edificio è stato coperto con un telo per proteggerlo dalla polvere della sabbiatura. CONOS CENZE TE C N I C H E La metà destra dello chalet ha ricevuto un nuovo rivestimento precedentemente velato, che poi è stato sabbiato assieme alla metà sinistra dello chalet. Stephan Bettler ha molta esperienza con lavori di sabbiatura. tler, esperto degli interventi di sabbiatura della Werren AG. Egli ha sviluppato la sua offerta sulla base di un precalcolo eseguito sul posto e in alternativa ha proposto anche la sverniciatura. plastica. È stato necessario proteggere i vetri delle finestre e tutte le altre parti della costruzione che non erano di legno. Il foglio di copertura è stato bloccato nelle finestre chiudendole. Attorno a esse non c’erano molte zone da coprire. Materiali abrasivi duri e soffici Il parco macchine della Werren AG comprende grandi compressori ad aria compressa con una potenza di 3 a 7 m3 l’ora e quattro recipienti a pressione di varie dimensioni. Il recipiente a pressione viene riempito con il materiale abrasivo. I fondi resistenti vengono sabbiati con materiali duri e spigolosi, ad esempio con graniglia angolare di ghisa, loppa o corindone. Per la pulizia dell’acciaio inossidabile si impiegano ad esempio perle di ceramica. Nel settore dei monumenti, gli specialisti si servono di materiali abrasivi soffici come i carbonati di calcio. «In questi casi occorre fare attenzione alla pressione e alla distanza con cui si interviene sulle facciate», spiega Bettler. Struttura fine grazie alle perle di vetro Per il legno di abete rosso relativamente morbido dello chalet bifamiliare di Gstaad sono state utilizzate perle di vetro. Esse permettono di ottenere una struttura fine. In una delle prossime edizioni, Applica illustrerà in un articolo più approfonditamente i materiali e le attrezzature utilizzate per la sabbiatura. Per preparare il cantiere è stata montata una normale impalcatura da lavoro completamente coperta con foglio di Copertura molto scrupolosa Per lo chalet bifamiliare di Gstaad, i telai delle finestre sono stati cartavetrati e poi nuovamente verniciati. Prevedendo fin dall’inizio che i lavori di costruzione avrebbero richiesto più tempo, anche qui i pittori hanno coperto i vetri delle finestre per proteggerli. L’intero lavoro di copertura è durato circa quattro giorni lavorativi. «Esso deve essere eseguito scrupolosamente», dice Bettler. Un concorrente ha utilizzato un foglio troppo sottile, causando così un enorme danno. Per la sabbiatura sono state impiegate due persone per cinque giorni. Una delle persone con tuta protettiva e casco di protezione durante il lavoro portava anche una maschera per polveri sottili. L’aria fresca veniva inoltre pulita anche da filtri a carbone attivo. Il secondo lavoratore controllava le macchine e si occupava della sicurezza sul lavoro nel cantiere. Obbligo di smaltimento di legno liscia; infatti, la durezza del legno giovane che si alterna a quello tardivo è differente. Se il getto viene rivolto troppo a lungo sul legno, si asporta troppo legno morbido e le conseguenze diventano visibili successivamente al momento della verniciatura finale. Per un lavoro uniforme non devono essere visibili nemmeno i livelli dell’impalcatura. L’obbligo di smaltimento sussiste sia per la sabbiatura sia per la sverniciatura. Il materiale abrasivo e quello asportato depositati sul terreno sono stati raccolti in un grande cassone e trasportati all’azienda di smaltimento rifiuti. Immediatamente dopo il completamento dei lavori di sabbiatura è stato applicato il sistema di rivestimento. ■ Il requisito di questo edificio, come di altri stabili simili, era che le diverse superfici profilate risultassero alla fine sabbiate in modo uniforme. L’asportazione di materiale varia non solo a causa agli ornamenti, ma anche su una superficie A P P L I C A 1 / 2 0 1 5 23