...

Alberi in festa - Corpo Forestale dello Stato

by user

on
Category: Documents
9

views

Report

Comments

Transcript

Alberi in festa - Corpo Forestale dello Stato
NATURA / Una ricorrenza dalle radici centenarie
ALBERI IN FESTA
Il 21 marzo è la Festa degli Alberi, molte le iniziative
spontanee della Forestale in tutta Italia per celebrarla
di Massimo Mattioli
a “Festa degli Alberi” non l’hanno certo
inventata i Forestali. Già Plinio ci parla
dell’“Arbor intrat”, in onore di Cibele, che
si celebrava il 22 marzo, con la piantagione di pini domestici.
Una tradizione nata nell’antichità e ancora presente in molte civiltà è quella di piantare un
albero al momento della nascita di ogni figlio.
Anche in Italia una legge del 1992 lo impone,
ma a tutt’oggi tale obbligo è stato disatteso dalla
maggior parte dei Comuni.
L
Nel corso del Medioevo l’attenzione per i boschi
aumentò la connotazione religiosa, soprattutto
grazie ad alcuni Ordini monastici: Vallombrosani, Camaldolesi, Benedettini.
Il fondatore dell’Ordine dei Vallombrosani, San
Giovanni Gualberto, patrono dei Forestali, era
solito unire l’esecuzione di lavori selvicolturali
alla celebrazione di un rito di ringraziamento, in
presenza di una moltitudine di persone, soprattutto di poveri, ai quali venivano distribuiti cibo
ed altri doni.
Il Forestale n. 44 - 23
le distrusse... Le selve sono salute e ricchezza;
sono filtri stupendi e centri di produzione ossigenica, anzi di ossigeno elettrizzato, che è tra le
più poderose difese contro gli invisibili organismi malefici. Tutelano il clima, equilibrano la
temperatura; disciplinano le correnti dell’aria;
provvedono alle condizioni igrometriche del sotL’“Arbor day” nasce negli Stati Uniti nel 1872
(anno, tra l’altro, dell’istituzione del primo parco
nazionale nel mondo, Yellowstone) ed ha un
successo clamoroso, tanto che in pochi anni
vennero messe a dimora 300 milioni di piantine.
Nel 1898 il ministro della Pubblica Istruzione
Guido Baccelli decise di istituire una Festa degli
alberi anche in Italia, rivolta soprattutto agli studenti: la prima celebrazione si tenne il 21
novembre a Roma, alla presenza di circa cinquantamila persone, di cui 11 mila studenti.
A tale manifestazione parteciparono anche la
regina Margherita, la principessa Elena ed una
folta rappresentanza di personalità politiche,
militari e religiose. Ecco cosa scriveva Baccelli
nella circolare istitutiva della Festa degli alberi:
“La sapienza degli antichi padri dichiarava
sacre le selve: la esecrabile sete dell’oro presso noi
24 - Il Forestale n. 44
tosuolo; proteggono i colli nella loro coesione;
difendono le praterie; conservano le acque; a
noi, che non abbiamo il carbon fossile danno il
combustibile; ci proteggono dalla grandine; e,
poste sui monti, fanno da parafulmini... Noi
deploriamo oggi la frequenza delle inondazioni;
e se potessimo volgere a beneficio del rimboschimento sulle Alpi e sugli Appennini il denaro che
ogni anno si disperde per riparare ai dilagamenti dei nostri fiumi, specialmente del Po, ed alle
alluvioni del Mezzogiorno, i grandissimi danni
che dobbiamo lamentare, sarebbero immensamente ridotti di numero e di quantità...”.
Sono trascorsi più di 100 anni, ma queste affermazioni mantengono intatto il loro valore e
purtroppo ancora assistiamo con drammatica
frequenza a frane ed alluvioni che devastano il
territorio italiano. Quando Baccelli divenne
ministro dell’Agricoltura sancì l’ufficialità della
festa degli alberi con il Regio Decreto n. 18 del
2 febbraio 1902. Con esso “È istituita in tutti i
comuni del Regno la festa degli alberi. Essa sarà
celebrata ogni anno in un giorno festivo, di primavera o di autunno, con l’intervento delle
autorità e della scolaresca... (Art. 1)”.
Non fu solo l’Italia a fare propria questa nuova
sensibilità nei confronti della cultura degli alberi. A Barcellona, in Spagna, nel 1902 venne
fondata una “Associazione degli amici della festa
degli alberi”, incaricata della celebrazione
annuale della cerimonia; in Francia si istituì una
“Società forestale degli amici degli alberi”.
Analoghe iniziative furono intraprese negli stessi
anni in Belgio, Russia, Svezia, Austria-Ungheria,
Svizzera, Portogallo e Giappone.
Oltre il valore culturale ed educativo si considerava anche l’aspetto pratico della manifestazione:
Il dopoguerra
“L’amministrazione forestale d’accordo con le
autorità dovrebbe scegliere il terreno da rimboschirsi, stabilire la specie ed il numero di
piantine e fissare il giorno per l’esecuzione della
cerimonia. In quasi tutti i Comuni c’è terreno da
rimboschire, e se non c’è terreno adatto a tale
scopo, ci sono sempre in sua sostituzione molti
chilometri di strade nazionali, provinciali e
comunali, parchi, viali e giardini pubblici da
ombreggiare. In questo modo nessuno degli
8264 Comuni italiani si dimenticherebbe di eseguire una festa che non deve essere inferiore per
solennità ed importanza a molte altre feste civili
e religiose (Rivista “L’Alpe” 1906)”.
Nel 1911 la tradizione riprese nuovo slancio
sulla spinta dell’associazione “Pro Montibus” e
dopo la pausa della prima guerra mondiale le
cerimonie continuarono a diffondersi più o
meno regolarmente fino al 1937.
La legge forestale n. 3267 del 1923 ribadì all’art.
104 l’opportunità di celebrare la Festa degli
alberi. Con l’avvento del Fascismo la festa
assunse una veste di propaganda e di esaltazione del regime, come testimonia una cerimonia
svoltasi a Roma nel 1939 alla presenza di
Mussolini. Tuttavia dalla consultazione dei
Bollettini Ufficiali della Milizia Forestale
Nazionale si denota come maggiore importanza
fosse attribuita ai rimboschimenti volontari, a
scapito della tradizionale festa.
Dopo i faticosi primi anni della “ricostruzione”,
che seguirono la fine della seconda guerra mondiale, dal 1948 vennero istituiti i cantieri di
rimboschimento; nel 1951 fu l’allora ministro
dell’Agricoltura Amintore Fanfani che stabilì di
“…dar nuovo vigore alla celebrazione della festa
degli alberi pressoché interrotta nell’ultimo
decennio. Si stabilisce pertanto che la festa degli
alberi si celebri solennemente in tutto il Paese il
21 novembre di ogni anno a partire dal 1951.
La celebrazione può differirsi al 21 marzo solo
nei comuni di alta montagna per ragioni di
ordine tecnico o per avversità stagionali... ”.
A Roma la festa degli alberi del 1951 venne celebrata sul Monte Mario presso il Collegio Don
Orione, per i ragazzi mutilati di guerra; alla ceri-
Il Forestale n. 44 - 25
alberi svoltesi in 19 anni siano
state collocate a dimora quasi
24,5 milioni di piantine ed
abbiano partecipato 38,5 milioni
studenti (ovviamente questo
valore può includere gli stessi
studenti che hanno partecipato
a più feste successive).
La superficie interessata dalle
piantagioni in quegli anni è stata
superiore a 8 mila ettari, l‘estensione del parco nazionale del
Circeo.
monia parteciparono il Presidente del Consiglio
De Gasperi, il ministro dell’Agricoltura Fanfani
ed il ministro della Pubblica Istruzione Segni.
Il decennio 1951-1960 coincise con il periodo di
maggior splendore della festa; dagli anni
Sessanta iniziò un certo declino delle feste degli
alberi, che si svolsero comunque regolarmente
fino al 1970 per poi proseguire in modo sporadico ed occasionale nel ventennio successivo. I
dati riassuntivi del totale delle feste svoltesi in
Italia nel periodo 1951-1970, desunti dal Bollettino Ufficiale del Corpo forestale dello Stato,
evidenziano come in quasi 133 mila feste degli
26 - Il Forestale n. 44
I nostri anni
Negli anni Settanta, con le leggi di trasferimento
delle competenze in materia forestale dallo Stato
alle Regioni, si perse definitivamente quella centralità propositiva ed organizzativa rappresentata
fino ad allora dal Corpo forestale.
Per quasi un trentennio la celebrazione della
festa degli alberi fu affidata alla iniziativa di singoli enti locali o istituti scolastici, che si
organizzavano autonomamente e che richiedevano alla Forestale l’invio di piantine e di
materiale divulgativo.
A seguito dell’istituzione della “Giornata forestale mondiale” il 21 marzo, promossa dalla Fao
nel 1971, in alcune regioni d’Italia si è fatta coincidere tale ricorrenza con la festa degli alberi.
Dagli anni Novanta la manifestazione ha ripreso nuovo vigore e diffusione, soprattutto grazie
ad un rinnovato impegno promozionale ed
organizzativo da parte del Corpo forestale: ad
esso si sono aggiunte alcune associazioni
ambientaliste che da anni ormai collaborano
strettamente e proficuamente con la Forestale
per celebrare feste degli alberi in tutte le regioni italiane, soprattutto nelle scuole elementari e
medie.
Nel 2001 l’allora ministro delle Politiche Agricole
e Forestali Alfonso Pecoraro Scanio insieme al
collega alla Pubblica Istruzione, Tullio De
Mauro, ripristinarono con un decreto interministeriale la “Festa dell’albero” da tenersi il 4
ottobre e il 21 marzo di ogni anno in tutte le
scuole d’Italia. Questa volta l’obiettivo è sensibilizzare i più giovani sulla tutela delle specie
arboree da frutto e delle essenze forestali autoctone.
Fly UP