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Guadagnare salute
Guadagnare salute e attività motoria Relatore dott.Bartoli Gianni Bagnolo in Piano 27\02\2011 NEGLI ULTIMI ANNI NOI PEDIATRI ABBIAMO L’IMPRESSIONE DI TROVARCI DI FRONTE AD UN “BAMBINO BLINDATO” IN CASA, DENTRO L’AUTOMOBILE,A SCUOLA, NEL GIARDINO RECINTATO, GUARDATO A VISTA DALL’ADULTO,PER PROTEGGERLO E PER PROTEGGERSI DA QUELLE CHE DIVENTANO TURBATIVE DELLA ROUTINE FAMILIARE E AD UN “BAMBINO SEDUTO” SORVEGLIATO DALLA BABY SITTER TELEVISIONE, GRASSO, DEPRESSO, NON CAMMINA, NON FA LE SCALE, NON SA SALTAR LA CORDA, FA VIDEOGIOCHI MA VA IN PALESTRA…. …E … IL “BAMBINO NEL CARRELLO”….. Avviare i bambini allo sport è un dovere civile. Dalla mera assenza di malattia al concetto di benessere Fin dal 1947 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la salute come uno stato di completo benessere fisico,mentale e sociale, e non una mera assenza di malattie o infermità. La Carta di Ottawa per la promozione della salute ha definito,negli anni ‘80, la promozione della salute come il processo per rendere le persone capaci di aumentare il controllo e migliorare la propria salute Dalla mera assenza di malattia al concetto di benessere La salute, pertanto, come riportato nella medesima Carta, è realizzata e vissuta dalle persone all’interno degli ambienti organizzativi della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama. Da ciò si evince che la promozione della salute va al di là della semplice assistenza sanitaria e richiede, invece, una presa di coscienza e una attività coordinata da parte di tutte le strutture e i soggetti coinvolti a vari livelli, nonché la necessità di offrire interventi diffusi di informazione e educazione alla salute 7 Progetto interministeriale 2007 “Guadagnare salute” Guadagnare salute rendendo più facile Una dieta più salubre Fare attività fisica Esseri liberi dal fumo Evitare l’abuso di alcool Dipartimento di Pediatria L.Perrone OBESITA’ IN ETA’ PEDIATRICA: UN ALLARME DALLE CONNOTAZIONI PANDEMICHE La prevalenza dell’obesità sta aumentando in maniera preoccupante in tutto il mondo, scalzando la malnutrizione come prima causa di morbilità e mortalità correlata a problemi nutrizionali L’obesità in età evolutiva “ Se una risposta a questa epidemia di obesità infantile non sarà trovata il rischio è che per la prima volta negli ultimi cento anni la presente generazione di bambini non vivrà così a lungo come i loro genitori” Sovrappeso e obesità: la situazione dei bambini italiani fotografata da “OKkio alla SALUTE” È sempre più preoccupante la situazione dell’obesità in Italia: Il 23,6% dei bambini è sovrappeso, il 12,3% obeso Prevalenza dello stato nutrizionale distinto per età nella regione Emilia-Romagna CHI E’ OBESO? Strumenti e mezzi di valutazione Il Body Mass Index (BMI) Espresso in kg Espressa in m Esempio: Paolo: 175 cm, 70 kg BMI = 70 = 22,857= 22.9 (1,75)2 CHI E’ OBESO? il BMI Nei bambini fissare cut-off rigidi delle classi del BMI è impossibile perché naturalmente il BMI ideale subisce sensibili variazioni durante l’età evolutiva. E’ per questo che per i bambini si utilizzano come valori di riferimento i Percentili del BMI Esistono delle tabelle che illustrano la distribuzione dell’andamento del BMI durante l’età evolutiva nella popolazione: E’ evidente come l’età influisca sulle variazioni del BMI. Ad esempio, per un maschio italiano, un BMI pari a 22.5 rappresenta una condizione perfettamente normale a 13 anni d’età, una condizione di rischio d’obesità a 10 anni ed infine una condizione di franca obesità all’età di 7 anni Cacciari E, Milani S, Balsamo A & Directiva Councils of SIEDP/ISPED for 1996-97 and 2002-03, J Endocrinol Invest, 29(7):581-593, 2006 CHI E’ OBESO? I percentili del BMI In base a tali criteri oggi si definisce Obeso o in Sovrappeso ogni bambino che possegga un BMI> 95° percentile per l’età e il sesso Si classifica, invece, come a rischio d’obesità o di sovrappeso un bambino con un BMI tra 85° e 95° percentile ADIPOSITY REBOUND Una anticipazione dell’ adiposity rebound è un indicatore precoce di rischio obesità in età adulta • La Circonferenza della Vita La Circonferenza della Vita (Waist Circumference) Oltre all’entità dell’eccesso adiposo (valutata ad es. dal BMI), anche la localizzazione topografica, ovvero la distribuzione dello stesso, influenza il rischio cardiovascolare dei soggetti obesi. In particolare un accumulo di tipo androide, con prevalenza del grasso addominale (obesità viscerale o centrale) costituisce una condizione sfavorevole rispetto ad un accumulo di tipo ginoide, localizzato prevalentemente in regione gluteo-femorale Distribuzione di tipo ANDROIDE (a mela) del grasso corporeo Distribuzione di tipo GINOIDE (a pera) del grasso corporeo COSA MISURIAMO QUANDO MISURIAMO LA CIRCONFERENZA ADDOMINALE? La circonferenza addominale é strettamente correlata all’adiposità intra-addominale TA viscerale TA sottocutaneo Per diagnosticare adiposità intra-addominale, l’indicatore antropometrico più semplice é la misura della circonferenza addominale, che é strettamente correlata con la misurazione diretta dell’adiposità intraaddominale tramite TAC o risonanza magnetica, che é considerata il gold standard Complicanze dell’obesità a esordio precoce PRINCIPALI COMPLICANZE •Sindrome Metabolica •.Psico-sociali • Alterazioni cardiovascolari •.Gastrointestinali • Ortopediche •.Ovaio policistico • Patologia tiroidea • Carenza di ferro PRINCIPALI PATOLOGIE METABOLICHE ASSOCIATE ALL’OBESITA’ Sindrome metabolica La sindrome metabolica (o sindrome X) è una situazione patologica ad alto rischio cardiovascolare, che comprende almeno 3 tra i seguenti fattori di rischio: obesità o circ. vita > 102 cm nei maschi e > 88 cm nelle femmine trigliceridi ematici > 150 mg/dl colesterolo HDL < 40 mg/dl negli uomini o < 50 mg/dl nelle donne pressione arteriosa > 130/85 mmHg glicemia a digiuno > 110 mg/dl Le componenti della sindrome metabolica COMPLICANZE CARDIOVASCOLARI DELL’OBESITÀ NEL BAMBINO IPERTENSIONE ARTERIOSA I bambini obesi hanno un rischio circa tre volte maggiore d’essere ipertesi rispetto ai non obesi Da recenti studi è emerso come un elevato BMI durante l’infanzia sia predittivo non solo d’obesità e sovrappeso in età adulta ma anche d’ipertensione in tale età Complicanze ortopediche Ginocchio valgo Allineamento fisiologico dell’arto inferiore durante l’accrescimento E. D. Taylor et al - Orthopedic Complications of Overweight in Children and Adolescents Pediatrics June 2006;117;2167-2174 Complicanze ortopediche Ulteriori complicanze ortopediche che gravano su bambini e adolescenti obesi sono: •Piede piatto •Epifisiolisi della testa del femore •Malattia di Osgood-Schlatter •Morbo di Blount GENESI MULTIFATTORIALE DELL’OBESITA’ L’obesità in età evolutiva TERAPIA PREVENZIONE Scarso Successo Alimentazione Esercizio fisico Abitudini di vita Alimentazione Esercizio fisico Abitudini di vita Cambiare il proprio comportamento…è facile? “Le cose migliori della vita o sono immorali o sono illegali o fanno ingrassare” G.B. Show Conosco un uomo che aveva smesso di fumare, bere, fare sesso e mangiare cibi grassi. Era perfettamente in salute il giorno in cui si suicidò J.Carson Sana alimentazione e Cultura del movimento Sovrappeso e obesità: la situazione dei bambini italiani fotografata da “OKkio alla SALUTE” L’ATTIVITA’ FISICA • 1 bambino su 4 non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine • solo 1 bambino su 10 ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età • 1 bambino su 2 trascorre più di due ore al giorno davanti alla televisione o ai videogiochi • la metà dei bambini dispone di un televisore in camera propria I fattori di rischio per l’obesità: L’ESERCIZIO FISICO TV e sovrappeso nei ragazzi BMI and TV time in 2500 6–17 y-old children in Greece (Krassas et al J Pediatr Endocrinol Metab 2001) I fattori di rischio per l’obesità: L’ESERCIZIO FISICO Associazione fra stato nutrizionale ed attività vivace in bambini di 9 anni Indagine sullo stato nutrizionale a 6 e 9 anni nella Regione Emilia-Romagna normopeso o sottopeso sovrappeso obesità % 60 50 40 30 20 10 58,8 59,8 49,2 50,8 41,2 40,2 0 1-2 ore 3 ore ed oltre Ore di attività sportiva/settimana Sport è Salute Uno degli aspetti maggiormente negativi per la nostra salute, causato dalla forte tecnologizzazione in atto negli ultimi anni, è la sedentarietà. Danni provocati dalla Sedentarietà: Obesità: accumulo di grasso in eccesso, Osteoporosi: fragilità ossea, Scarsa efficienza muscolare: affaticamento. Sedentarietà: malattia Ipocinetica (dal greco ipo = meno, chinesis = movimento) La sedentarietà è una vera malattia che può provocare gravi danni. E’ una forma di pigrizia mentale e fisica che conduce ad adagiarsi sulle comodità evitando qualsiasi tipo di sforzo che non sia strettamente necessario. Non colpisce solo gli adulti, ma ultimamente in fenomeno è in aumento anche tra bambini e adolescenti. Bisogna avviare i bambini ad una attività sportiva ludica polivalente e di tipo multilaterale. (quanto manca il vecchio cortile!!) I fattori di rischio per l’obesità: L’ESERCIZIO FISICO Come i bambini vanno a scuola Auto 32% Piedi 10% Bici 3% non sa 5% Bus 50% Progetto “Andiamo a scuola in BiciBus” L’iniziativa promossa dagli Assessorati “Ambiente - Città Sostenibile” e ”Mobilità sostenibile” del Comune di Reggio Emilia, è stata realizzata a partire dall’anno scolastico 2003-2004. Il BiciBus funziona come uno scuolabus a due ruote. I bambini che aderiscono all’iniziativa sono accompagnati in bicicletta lungo il tragitto casascuola da volontari (soci associazioni di quartiere, genitori, …). Il BiciBus si svolge lungo tragitti prestabiliti messi in sicurezza, segnalati da scritte “a terra” ben visibili e facilmente individuabili dai bambini e dagli automobilisti e provvisti di capolinea e fermate intermedie, anch’esse opportunamente indicate da cartelli riportanti gli orari di partenza ed arrivo. Nel presente anno scolastico 2009/2010 le scuole coinvolte nell'esperienza sono 16 per un totale di 565 bambini che tutti i giorni vanno a scuola in BiciBus! I fattori di rischio per l’obesità: L’ESERCIZIO FISICO Promozione delle conoscenze e delle azioni per un’attività fisica adeguata all’età e controllata in ambito scolastico ed extrascolastico da strumenti oggettivi al fine di migliorare lo stile di vita L’attività fisica e sportiva incidono pesantemente sul consumo di energia FABBISOGNO ENERGETICO L’organismo umano, per vivere e muoversi, ha bisogno di energia che viene tratta dalla scissione chimica degli alimenti. La quantità di energia consumata tutti i giorni viene detta DISPENDIO CALORICO QUOTIDIANO, dato dalla somma di: - METABOLISMO BASALE (60-75%) - TERMOGENESI INDOTTA (10%) - ATTIVITA’ FISICA (15-30%) 46 METABOLISMO BASALE Consumo energetico minimo di base, necessario per sostenere le funzioni vitali di un organismo a riposo. E’influenzato da: età Genere (maschio – femmina) massa corporea 47 TERMOGENESI INDOTTA o effetto termogenico degli alimenti: Spesa energetica necessaria per digerire, assorbire ed immagazzinare gli alimenti. Questo fa si che il 10-35% dell’energia chimica contenuta negli alimenti vada persa nel loro assorbimento. 48 ATTIVITA’ FISICA: Spesa energetica necessaria per sostenere la contrazione muscolare. Varia in rapporto a: • tipo di attività • intensità • durata • massa corporea 1 ora cammino 1 ora corsa 1 ora calcio 1 ora nuoto 2 ore ballo 340 Kcal 630 Kcal 454 Kcal 546 Kcal 450 Kcal Perché l’attività fisica? L’attività fisica e sportiva riveste un ruolo fondamentale quando diventa abitudine permanente di vita. Perché l’attività fisica? “Finchè una persona fa esercizio, sta attenta a non mangiare troppo e si mantiene leggera, la malattia non sopraggiungerà e la sua forza aumenterà. Se invece sta seduta e non fa attività fisica può anche mangiare i cibi migliori e seguire tutti i principi salutisti nelle altre aeree della vita, ma i suoi giorni saranno pieni di dolori e la sua forza si appannerà Pensiero di Mosè Maimonide, filosofo risalente a 800 anni fa. Effetti metabolici del training Riduce il peso aumentando il dispendio energetico Riduce la glicemia Aumenta la sensibilità dell'insulina Migliora il metabolismo lipidico Riduce la pressione arteriosa Lo sport nell’età evolutiva migliora Condizioni neurosensoriali Destrezza Capacità di coordinamento Propiocezione Equilibrio e coordinazione Lo sport nell’età evolutiva determina ■ Incremento della motivazione ■ Sviluppo di una personalità vincente ■ Controllo delle emozioni ■ Sviluppo della comunicazione LO SPORT educa sviluppando l’etica attraverso: rispetto di sé rispetto dell’avversario rispetto della regia Lo sport di gruppo produce Migliore socializzazione Fiducia nei propri mezzi Riduzione dell’aggressività Migliore risposta ad eventi contrari L’attività fisica Interventi Dialogo con il territorio per coerenza educativa: Scuola Famiglia Società sportive USSL Comune Oratorio Altro IL PROGETTO DI LAVORO Medico Dietista Famiglia Bambino Società sportive Scuola FAVORIRE L’ATTIVITÀ FISICA NEI BAMBINI E NEI GIOVANI • Scuole ed asili dovrebbero fornire a bambini ed adolescenti maggiori e migliori opportunità di fare attività motoria, contribuendo, con un’offerta differenziata per età, ai livelli raccomandati di attività fisica quotidiana. Occorre, pertanto, investire nell’attività motoria durante l’orario scolastico nelle scuole primarie, nonché agevolare migliori condizioni per lo svolgimento dell’attività fisica negli istituti secondari, contribuendo così ad una maggiore diffusione di una nuova cultura dello sport e del movimento tra i più giovani. ( Progetto “ Guadagnare salute”) FAVORIRE L’ATTIVITÀ FISICA ATTRAVERSO I PROFESSIONISTI DELLA SALUTE • I professionisti della salute nell’ambito delle cure primarie, dovrebbero fornire counselling e indicazioni sull’esercizio fisico. • La presenza costante e diffusa di istruttori qualificati all’interno di ogni singola struttura destinata all’attività sportiva e motoria dovrebbe essere assicurata, affinché la diffusione della cultura sportiva sia accompagnata da una adeguata tutela sanitaria dei praticanti a tutti i livelli (Progetto “Guadagnare salute”) Un pensiero a un grande uomo di sport