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Guadagnare salute

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Guadagnare salute
Guadagnare salute
con il volontariato e la
donazione di sangue
Il personale medico del Servizio Trasfusionale
è presente in sede nei seguenti orari:
dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 18,00
il sabato dalle ore 8,00 alle ore 16,00
ed è a disposizione dei donatori per ogni chiarimento
✆ 0381 333245
L’ufficio di segreteria è aperto dal lunedì
al venerdì dalle ore 9,00 alle 15,30
✆ 0381 333244 • 333245
AVIS Sezione Comunale di Vigevano
Corso Milano, 19
27029 VIGEVANO - PV
www.avisvigevano.it
Guadagnare
SALUTE
Tra gli scopi e gli obiettivi di Avis ci sono quelli di diffondere la cultura
della donazione, della solidarietà, del dono e di contribuire all’autosufficienza
di emocomponenti e plasmaderivati.
Ed ancora, la salvaguardia della salute del donatore e del ricevente e, di
conseguenza, la possibilità di intraprendere un percorso di prevenzione delle
malattie e della salute in generale.
Studi medici e scientifici riconoscono la prevenzione quale unico e significativo
strumento per un vivere sano e per diminuire significativamente il manifestarsi
di determinate malattie che nella nostra epoca sono divenute ormai
preponderanti.
Ciascuno di noi è inserito all’interno di una società ricca nella quale consumare
in modo voluttuario e mantenere abitudini non sempre in linea con una vita
sana determinano gravi rischi per lo stato di salute.
L’alimentazione, il fumo, gli ambienti di lavoro e l’inquinamento, per citarne
solo alcuni, sono un insieme di situazioni e comportamenti che determinano,
nel tempo, il verificarsi di possibili danni per il nostro corpo e il nostro ben
essere.
Queste alcune delle considerazioni che hanno spinto Avis Vigevano a realizzare
una pubblicazione che mira ad accompagnare le persone a riflettere sul
proprio stile di vita.
Questo opuscolo potrà essere conservato e servire ad ogni componente
della famiglia quale strumento di rispetto di sé stessi, della propria ed altrui
vita.
Giuseppe Maestrone
presidente Avis Vigevano
3
Brevedi storia
AVIS Vigevano
✗ 14 ottobre 1929
Due convogli in servizio sulla linea Vigevano-Lomello si scontrano nei pressi
di Gambolò causando sette morti e una trentina di feriti.
Venuto a conoscenza del disastro, il cittadino vigevanese Pietro Bocca offre
al professore Saviozzi dell’Ospedale di Vigevano la sua disponibilità per
eventuali trasfusioni di sangue.
Da questo fatto accidentale nasce l’idea di costituire un gruppo di donatori
di sangue o, per la precisione, di datori di sangue vigevanesi.
✗ 29 aprile 1932
Guadagnare
SALUTE
Il dottor Vittorio Formentano, che nel 1927 aveva fondato a Milano l’AVIS,
scrive a Pietro Bocca che “saremo ben lieti se potremo costituire una
sottosezione dell’AVIS anche a Vigevano.
Per sollecitare la cosa abbiamo pensato e deciso di venire noi personalmente
costì, domenica 11 settembre verso le ore 15-16 (secondo arrivo treno) e alla
di Lei abitazione”.
Trascorrono gli anni, si infittisce la corrispondenza fra il dottor Vittorio
Formentano e Pietro Bocca, ma il desiderio sembra difficile da concretizzare.
Bisognerà attendere il 10 luglio 1947 quando un piccolo gruppo di donatori
assistiti dal professor Luigi Cattaneo, direttore sanitario dell’allora Civico
Ospedale, costituisce ufficialmente l’Associazione Donatori di Sangue di
Vigevano, con sede in Corso Milano 19.
✗ 1950
L’Associazione Donatori di Sangue di Vigevano richiede di aderire all’AVIS sia
perché quest’ultima era stata riconosciuta giuridicamente in campo nazionale
e sia per la sua valida organizzazione in grado di garantire, in caso di
necessità, una decisiva e confortevole assistenza alla piccola associazione
vigevanese.
Viene benedetto il nuovo labaro e si assegna la prima medaglia d’oro a Maria
Amodeo per aver effettuato settantacinque donazioni.
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✗ 1959
Sette donatori di Avis Vigevano passano alla storia per essere i primi italiani
ad offrire il proprio midollo ad un operaio calzaturiero affetto da aplasia
midollare da benzolo in trasformazione leucemica: la cosiddetta “peste bianca”.
Queste splendide persone sono: Pietro Bocca, Felice Calatti, Pietro Zanetti,
Carlo Pavesi, Ezio Zambruno, Antonio Mercalli e Giuseppe Papetti.
Gli esami di compatibilità individuano nel Bocca e nel Calatti i donatori con
le caratteristiche genetiche più affini al paziente.
Il trapianto viene effettuato presso la Clinica Medica dell’Università di Pavia
dal giovane professore vigevanese Giuseppe Marinone che all’epoca fa parte
dell’équipe del professor Paolo Introzzi, titolare della cattedra presso la Clinica
Universitaria di Pavia.
Nessuno poteva immaginare che quel nugolo di entusiaste e generose
persone avrebbe anticipato di tre decenni la nascita dell’Associazione Donatori
di Midollo Osseo (ADMO), costituita a livello nazionale nel 1990 e a Vigevano
nel 1993.
✗ 1964
Il decreto ministeriale prot. n. 400.7/637/T.57.2 riconosce anche all’Ospedale
Civile degli Infermi di Vigevano la possibilità di disporre di un centro
trasfusionale. Il personale viene regolarmente gestito dall’Avis comunale fino
al 1974 quando si stipula una convenzione che prevede il passaggio di
gestione del Centro Trasfusionale all’Ospedale Civile, in ottemperanza al
decreto della Regione Lombardia n. 3/P/1/74 sanità prot. n. 511/74.
✗ 1995
Il 2 maggio viene effettuata la prima donazione di solo plasma (plasmaferesi)
a Vigevano.
✗ 2008
Conferita la Scarpina d’Oro ad Avis Vigevano per “ricordare il sessantesimo
anniversario di fondazione, rimarcare il radicamento sul territorio, l’esempio
ed il fondamentale contributo offerti a livello provinciale e regionale,
sottolineare le molteplici attività rivolte ai giovani sui temi della donazione
di sangue e della solidarietà”.
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Un bene
di TUTTI
N
el mondo del volontariato sicuramente AVIS è l’associazione più numerosa
e di lunga tradizione: la sua attività si basa su valori importanti quali la
generosità, la disponibilità, l’attenzione per l’altro, l’impegno civile.
La sua presenza costante sul territorio contribuisce ad un obiettivo
fondamentale per la nostra salute quale l’autosufficienza nazionale di sangue
e dei suoi prodotti.
Questo significa avere “sempre” a disposizione gli emocomponenti necessari
a far fronte ad ogni richiesta di terapia trasfusionale: negli anni futuri, non
troppo lontani, con l’allungamento delle aspettative di vita le richieste sono
destinate ad aumentare ed il numero dei donatori è destinato a diminuire.
È quindi fondamentale che nelle nuove generazioni si alimenti la conoscenza
e la consapevolezza dell’importanza di questo dono.
Guadagnare
SALUTE
Il donatore: è la figura principale di tutto il processo, è la fonte insostituibile
della risorsa sangue che nessun laboratorio è ancora riuscito a riprodurre, se
non in minima parte.
È il punto di partenza di questa necessità che richiede un volontariato attivo
che si manifesta con il prelievo periodico del proprio sangue in modo
anonimo, gratuito, responsabile: è un portatore di salute, di una terapia in
larga parte insostituibile.
Il suo volontariato non si esaurisce con l’atto della donazione, ma prosegue
nella vita di tutti i giorni in quanto deve sottoporsi a controlli più frequenti
del proprio stato di salute e deve mantenere uno stile di vita corretto.
Praticare attività fisica, anche moderata, avere un’alimentazione sana, non
abusare di sostanze alcoliche e avere la consapevolezza dell’ ”altro”, di cui
prendersi cura, sono requisiti fondamentali per essere un “modello di
prevenzione” da imitare.
L’importanza della donazione di sangue viene celebrata il 14 giugno di ogni
anno nella Giornata Mondiale del donatore di sangue ed ogni Paese propone
iniziative (spot pubblicitari e altro), convegni, incontri per far conoscere la
donazione.
Il sangue donato: la medicina trasfusionale in questi ultimi vent’anni ha
incrementato le sue conoscenze e investito molte risorse nella sicurezza per
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donare e ricevere, sotto ogni punto di vista infettivologico, immunologico,
di formazione del personale sanitario per arrivare a garantire una terapia
mirata ed adeguata ad ogni paziente.
Senza globuli rossi, plasma, piastrine e farmaci derivati dal sangue, molti
malati non potrebbero guarire o sopravvivere, molte terapie mediche e
chirurgiche non avrebbero successo senza il supporto trasfusionale.
Negli ultimi anni numerosi studi sulle proprietà dei componenti del sangue
hanno portato all’uso non trasfusionale, ma come terapia locale, sfruttando
la capacità di rigenerare e curare tessuti: emocomponenti come gel piastrinico
e colla di fibrina sono utilizzati in chirurgia generale e ortopedica, in
odontoiatria, in oculistica, in cardiochirurgia, nella cura di importanti ulcere
degli arti inferiori.
Date queste premesse, è sicuramente importante conoscere qualcosa di più
sul volontariato avisino e sui molteplici interessi di un’associazione che
desidera essere sempre più attuale e attenta ai cambiamenti e ricordare
come i donatori siano, perché no, persone un po’ speciali, ai quali va la nostra
gratitudine per il gesto che compiono, a volte anche in momenti difficili della
propria vita.
Donatella Gronda
dirigente SIMT Vigevano
direttore sanitario Avis Vigevano
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Donazione di stile
sangue:
di vita
Il sangue è un tessuto biologico indispensabile alla vita e non riproducibile
artificialmente; la necessità di sangue è in costante crescita perché ha un
larghissimo impiego terapeutico in numerose malattie.
Il sangue è indispensabile in caso di incidenti e gravi traumi, in numerosi
interventi chirurgici, nei trapianti d’organo, in molte patologie oncologiche
ed ematologiche acute e croniche ed in moltissimi altri casi.
I donatori di sangue compiono un gesto volontario, gratuito, periodico e in
forma anonima. Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non
retribuiti e consapevoli rappresentano una garanzia per la salute di chi riceve
e di chi dona.
Un aspetto di peculiare importanza è la consapevolezza nel gesto della
donazione; essa rappresenta infatti una prerogativa del donatore di sangue.
Guadagnare
SALUTE
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Gli emocomponenti trasfusi ai malati devono provenire necessariamente da
soggetti sani poiché la tutela del ricevente è di primaria importanza: vengono
eseguiti esami per la tutela sia del donatore sia del ricevente.
La donazione deve essere soprattutto un atto responsabile.
Donare il sangue è un atto di sensibilità e responsabilità nei confronti degli
altri e di sé stessi.
La selezione del nuovo donatore viene effettuata dal personale medico del
Servizio Trasfusionale attraverso una visita medica ed un colloquio individuale.
Questo è un passaggio fondamentale per accertare lo stato di salute del
donatore al momento della donazione.
In alcuni casi gli esami del sangue effettuati sul donatore possono risultare
alterati, pur in assenza di disturbi clinicamente evidenti, e le unità raccolte
devono essere scartate.
Spesso il problema è riconducibile a regimi nutrizionali e comportamenti
non corretti. Fondamentali sono quindi per il donatore le conoscenze relative
all’importanza di un corretto stile di vita.
Una giusta alimentazione ed un regolare stile di vita sono dei fattori cruciali
non solo per il mantenimento dello stato di salute, ma soprattutto per la
prevenzione di gravi patologie come i tumori e le patologie cardiovascolari,
attualmente le cause più frequenti di morbilità e mortalità nel mondo
occidentale.
Le malattie cardiovascolari, in particolare l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale,
costituiscono la più frequente causa di mortalità e invalidità nella popolazione
adulta.
Il rischio di malattie cardiovascolari è tuttavia reversibile attraverso l’adozione
di un corretto stile di vita.
Praticare un’attività fisica regolare, smettere di fumare, seguire un’alimentazione
povera di grassi, varia ed equilibrata, non eccedere con l’alcol sono sane
abitudini che possono avere effetti benefici su moltissimi fattori che
influenzano il benessere dell’apparato cardiovascolare (come il livello del
colesterolo, dei trigliceridi, della pressione arteriosa e l’obesità) e che sono
alla base dell’insorgenza dei tumori.
Anche nel caso delle patologie oncologiche l’incidenza e la prevalenza sono
in continua crescita e un’importante concausa è da ricercare nella diffusione
di stili di vita poco salutari e di abitudini scorrette; la popolazione sta
invecchiando progressivamente, aumentano gli obesi e i sedentari e tutti
questi fattori giocano un ruolo fondamentale nell’incremento dell’incidenza
di numerosi tumori.
Basti pensare che, se tutti adottassero uno stile di vita corretto, si potrebbe
evitare la comparsa di circa un caso di cancro su tre.
È evidente quindi che l’adozione di uno stile di vita sano è di fondamentale
importanza per il mantenimento dello stato di salute e per la prevenzione
di moltissime patologie.
Marta Ubezio
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I gruppiSANGUIGNI
I
l 14 giugno 1868 nasceva Karl Landsteiner, medico viennese non molto
noto ai più, scopritore nel 1909 dei gruppi sanguigni.
I suoi studi, che gli hanno valso il premio Nobel, hanno portato dapprima
alla suddivisione del sangue nei vari gruppi sanguigni del sistema A B 0 e
successivamente alla scoperta di altri fattori che distinguono i diversi tipi di
sangue, quale ad esempio il fattore Rhesus (fattore Rh).
Su questo sistema ancora oggi si basano i criteri di compatibilità fra i donatori
e i riceventi per le trasfusioni.
Nel sistema A B 0 esistono quattro diversi gruppi sanguigni: A - B - AB - 0.
Ognuno di essi può essere “positivo” o “negativo” in base alla presenza o
assenza del fattore Rh.
Guadagnare
SALUTE
Cos’è il fattore Rh?
È stato scoperto nel 1940 da Landsteiner e Wiener e prende il nome dalla
specie di primati Macaco Rhesus, il nome zoologico della scimmia in cui
questo fattore fu scoperto per la prima volta.
Si tratta di un antigene sito in una proteina presente sulla superficie dei
globuli rossi (eritrociti).
I determinanti antigenici possono essere C, D ed E ma il più significativo è
il D. Chi presenta l’antigene D sui globuli rossi è definito Rh+ (Rh positivo),
mentre chi non lo presenta è definito Rh– (Rh negativo).
Gruppi sanguigni
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Può DONARE a
Può RICEVERE da
A+
A+ AB+
A+ A– 0+ 0–
A–
A– A+ AB– AB+
A– 0–
B+
B+ AB+
B+ B– 0+ 0–
B–
B– B+ AB– AB+
B– 0–
AB+
AB+
AB+ AB– A+ A– B+ B– 0+ 0–
0+
0+ A+ AB+ B+
0+ 0–
0–
0– 0+ A– A+ B– B+ AB– AB+ 0–
A cosa serve
il sangue?
Iglobuli
l sangue è un liquido formato dal plasma nel quale si trovano in sospensione
rossi, globuli bianchi e piastrine.
I globuli rossi (o eritrociti) sono la componente del sangue che permette
lo scambio dei gas tra l’interno dell’organismo e l’esterno.
I globuli bianchi (o leucociti) hanno la funzione principale di difendere
l’organismo da virus, batteri e da tutti i corpi estranei e dannosi.
Le piastrine non sono delle vere e proprie cellule ma frammenti di cellule
di forma ovale che permettono la coagulazione del sangue.
Il plasma è la parte liquida del sangue attraverso cui vengono trasportate
le cellule ed è costituito per il 90% da acqua e per il resto da sali, enzimi,
anticorpi e proteine.
Attraverso la circolazione cardiovascolare, il sangue collega tutti i tessuti e
gli organi del nostro corpo, risultando fondamentale per la vita degli esseri
umani. Le sue funzioni sono molteplici:
• respiratoria, trasportando ossigeno dai polmoni verso gli organi e anidride
carbonica da questi ai polmoni per eliminarla con l’espirazione;
• di difesa dell’organismo dalle infezioni (da virus, germi, sostanze tossiche...);
• di coagulazione, permettendo di prevenire le emorragie;
• nutritive e di eliminazione di sostanze di rifiuto;
• regolatrice della temperatura corporea e della pressione.
La trasfusione
SBlundell
ono trascorsi quasi due secoli da quando, nel 1818, il medico inglese James
eseguì con successo la prima trasfusione di sangue da braccio a
braccio. Il donatore e il paziente ricevente (marito e moglie) erano rimasti
accanto fino al termine dell’operazione. Oggi invece è possibile raccogliere
il sangue in un contenitore in cui è presente una sostanza che ne impedisce
la coagulazione e altre che permettono di conservarlo per disporre di scorte
pronte ad essere utilizzate nei casi di bisogno.
Esistono infatti malattie e particolari condizioni in cui il sangue è un vero e
proprio farmaco salvavita. Nei casi di malattie del sangue, come tumori,
leucemie o emofilia, nei casi di gravi incidenti o di operazioni chirurgiche e
trapianti d’organo il sangue è insostituibile. Nel caso di interventi chirurgici
programmati è possibile pre-depositare il proprio sangue (autotrasfusione)
previa valutazione dell’idoneità del paziente/donatore da parte dei sanitari.
Il sangue viene prelevato in tempi ben definiti, conservato e trasfuso in caso
di necessità “solo” al paziente che si è sottoposto al predeposito.
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Donare sangue
è importante
CHI PUÒ AVERE BISOGNO DEL SANGUE?
Chi si sottopone ad intervento chirurgico
Chi ha serie malattie del sangue
Chi ha malattie oncologiche
Chi necessita di trapianto
Chi ha rilevanti perdite acute di sangue (emorragie, incidenti stradali...)
•
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•
•
CHI PUÒ DONARE SANGUE?
Chiunque abbia 18 anni di età, pesi più di 50 chili, abbia uno stato di salute
buono, non abbia comportamenti a rischio tali da poter trasmettere gravi
malattie infettive. Altre situazioni possono essere valutate dal medico.
COME SI DIVENTA DONATORI?
È importante tutelare la salute del donatore e del ricevente, per questo
l’aspirante donatore viene sottoposto ad una visita, ad accertamenti clinici
e ad un colloquio con il medico durante il quale riceverà informazioni
dettagliate sulla donazione. Accertata l’idoneità, il donatore potrà effettuare
la sua prima donazione dopo circa 45 giorni (donazione differita).
Guadagnare
SALUTE
CONSIGLI AL DONATORE
È importante seguire un’alimentazione corretta e praticare con regolarità
attività fisica, anche modesta.
Nei giorni precedenti la donazione evitare l’assunzione di alcolici e di cibi
grassi o fritti che potrebbero alterare l’esito di alcuni esami ematochimici.
La sera precedente si può cenare normalmente.
La mattina della donazione è possibile bere acqua, spremute, tè, caffè poco
zuccherati, accompagnati da un frutto o fette biscottate.
È importante rispondere responsabilmente alle domande presenti sul
questionario predonazione per evitare una donazione non corretta che
può risultare dannosa per il ricevente e per il donatore stesso.
Durante la donazione si riceverà continua assistenza dal personale sanitario
dedicato alla sala prelievi.
Dopo la donazione è preferibile rimanere sulla poltrona alcuni istanti, alzarsi
lentamente e assumere bevande (acqua, tè, succo di frutta).
Si consiglia: una colazione con l’assunzione di carboidrati senza eccedere,
bere almeno 200 ml di liquidi, evitare gli alcolici e non fare attività faticose.
Durante la giornata bere molta acqua e alimentarsi con cibi leggeri.
È inoltre importante che il donatore comunichi tempestivamente al personale della struttura trasfusionale eventuali malesseri insorti dopo la donazione
o nei giorni successivi, quali: febbre, sintomi influenzali, stanchezza....
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La DONAZIONE di
midollo osseo...
Il midollo osseo è la “fabbrica” grazie alla quale vengono prodotte tutte le
cellule del sangue. Si trova all’interno delle ossa, in particolare nelle ossa
piatte (come il bacino e lo sterno) e nel tessuto spugnoso di alcune ossa
lunghe (come il femore e l’omero); quando viene prelevato appare molto
simile al sangue. Nell’uomo adulto è la sede principale dell’emopoiesi dove,
a partire da cellule progenitrici, si formano e si differenziano tutte le cellule
del sangue.
Il midollo osseo rappresenta la sede delle cellule staminali che hanno la
capacità di differenziarsi in molti altri tipi di cellule, come i leucociti (globuli
bianchi), gli eritrociti (globuli rossi) e i trombociti (piastrine).
Molte patologie possono compromettere la normale architettura del midollo
osseo o la sua capacità di dare origine alle cellule circolanti del sangue, come
ad esempio le leucemie, che derivano da un’alterazione delle cellule staminali
o progenitrici del midollo osseo.
Quando necessario, il midollo malato deve essere distrutto e sostituito
mediante il trapianto di un midollo di un donatore sano.
Le cellule del donatore infuse nel ricevente viaggiano attraverso il torrente
ematico fino al midollo osseo dove iniziano la produzione delle cellule
ematiche. Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di
trapianto, che in molti casi costituisce una terapia salvavita.
La procedura di trapianto di midollo osseo è costituita da due fasi: in un
primo momento il midollo malato viene distrutto mediante farmaci
chemioterapici e/o con l’utilizzo di radiazioni, successivamente viene infuso
nel malato il midollo sano del donatore. Le cellule staminali qui presenti
provvederanno alla ricostituzione dell’emopoiesi nel ricevente.
Requisito fondamentale per il trapianto di midollo osseo da donatore è la
compatibilità genetica, che purtroppo costituisce un caso molto raro che
ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. In particolare ogni
individuo eredita metà del patrimonio genetico da ciascun genitore, e la
probabilità di avere un fratello geneticamente identico è di 1 su 4.
Per coloro che non possiedono un donatore consanguineo disponibile, la
possibilità di trovare un midollo osseo compatibile per il trapianto è
unicamente legata alla presenza di donatori volontari, dei quali siano note
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le caratteristiche genetiche. Più il numero dei donatori è elevato, più alta è
la possibilità per i pazienti di trovare un midollo compatibile.
I potenziali donatori vengono sottoposti alla tipizzazione HLA (valutazione
delle caratteristiche genetiche), che avviene con un semplice prelievo di
sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo
Osseo (IBMDR).
Le cellule staminali possono essere prelevate direttamente dalle ossa del
bacino, generalmente sotto anestesia totale. Si tratta di una procedura poco
invasiva che crea solo un disagio di scarsa entità.
Un’altra opzione prevede la somministrazione di farmaci che stimolano la
produzione di cellule staminali nel midollo osseo e la loro immissione nel
sangue circolante, da cui vengono prelevate da una vena periferica, come
nel caso della donazione di sangue.
L’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), nata nel 1990 a Milano,
ha come scopo informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere
molte neoplasie ematologiche come le leucemie, i linfomi e il mieloma
attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo.
Guadagnare
SALUTE
...e del cordone
ombelicale
A
nche il sangue del cordone ombelicale assomiglia molto per composizione
al midollo osseo, poiché contiene infatti molte cellule staminali in grado di
colonizzare il midollo osseo e di riprodursi, dando origine ai diversi elementi
del sangue.
Il prelievo del sangue del cordone ombelicale è un procedimento molto
semplice e del tutto innocuo per la madre e per il neonato e può essere
effettuato sia dopo il parto naturale sia dopo il taglio cesareo.
Il sangue può essere prelevato e conservato anche per molti anni, in modo
da essere sempre disponibile al momento del trapianto di midollo osseo.
ADlSCO (Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale)
è la prima associazione al mondo che riunisce le donne che donano il sangue
del cordone ombelicale.
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AttivitàFISICA
L
’attività fisica è ormai considerata uno stile di vita protettivo nei confronti
delle principali e più diffuse malattie croniche e in grado di favorire il benessere
psico-fisico della persona.
Gli studi medico-scientifici raccomandano di praticare ogni giorno un’attività
fisica di moderata intensità come camminare, andare in bicicletta, salire le
scale, dedicarsi ai lavori domestici e di giardinaggio, portare a spasso il cane...
L’importante è mantenersi in forma sfruttando qualsiasi occasione!
Le evidenze scientifiche dimostrano che l’attività e la buona forma fisica sono
in grado di ridurre ad esempio patologie cardiovascolari, dipendenze, obesità,
ipertensione e a migliorare la socializzazione, l’autostima, il controllo dello
stress, l’autosufficienza, l’equilibrio e il tono muscolare.
Gruppi di
Cammino
C
amminare trenta minuti al giorno per cinque giorni alla settimana può essere
in molti casi più efficace che assumere farmaci!
ll cammino è una pratica a disposizione di tutti, anche dei soggetti anziani,
non richiede particolari abilità né un equipaggiamento specifico (solo
abbigliamento idoneo e scarpe comode).
Si può camminare in tutte le zone del proprio abitato, preferibilmente in
quelle verdi.
I Gruppi di Cammino sono attività facilmente organizzabili e praticabili nelle
quali un gruppo di persone si trova due-tre volte alla settimana per camminare,
lungo un percorso urbano o extraurbano, sotto la guida di un “walking leader”
interno al gruppo e appositamente addestrato. Non richiedono particolari
disponibilità e risorse economiche.
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L’alimentazione
del donatore
Al giorno d’oggi è noto che l’alimentazione rappresenta uno dei fattori
che maggiormente condizionano la qualità della vita poiché essa può avere
un ruolo determinante come causa di disturbi e patologie assai diffuse, ma
anche come strumento di controllo e, soprattutto, di prevenzione.
Un’alimentazione equilibrata insieme ad una regolare attività fisica contribuisce
senza dubbio alla salute di ogni individuo: è dunque fondamentale prestare
attenzione alla quantità, alla qualità ed alla varietà del cibo che consumiamo,
al fine di evitare squilibri nutrizionali ed il conseguente pericolo di squilibri
metabolici.
Il modello di Dieta Mediterranea che è stato recentemente proclamato
patrimonio immateriale dell’Umanità offre un modello alimentare non solo
salutare, ma anche molto gradevole ed attraente per la varietà e la qualità
delle materie prime, così come per la loro combinazione in ricette saporite
e gustose.
Guadagnare
SALUTE
Alcuni suggerimenti per una sana alimentazione…
• Distribuire adeguatamente i pasti durante la giornata (colazione-pranzo•
•
•
•
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cena, eventualmente uno o due spuntini), consumandoli possibilmente
sempre alla stessa ora, per regolarizzare i meccanismi di fame e sazietà.
Dare la giusta importanza ad ogni pasto!
Incominciare sempre la giornata con una buona colazione che apporti
circa il 20% del fabbisogno calorico totale giornaliero.
Evitare di “saltare il pasto”: con l’accumulo è più facile incamerare l’eccesso
calorico relativo e, di conseguenza, ingrassare.
Masticare bene e a lungo per gustare e assimilare meglio il cibo.
Scegliere metodi di cottura che non richiedano o che limitino l’aggiunta
di grassi da condimento: al forno, al cartoccio, alla griglia, al vapore, mediante
bollitura o utilizzando padelle antiaderenti.
Dare la preferenza ai grassi da condimento di origine vegetale, in particolare
all’olio extra vergine di oliva.
• Limitare l’uso di sale, sia a tavola sia in cucina, riducendone il consumo
gradualmente in modo da rieducare il palato a cibi meno salati.
• Utilizzare le erbe aromatiche e le spezie per insaporire i cibi: rappresentano
delle preziosissime alleate in cucina.
• Impiegare per cucinare anche il succo di limone e l’aceto che agiscono
•
•
•
•
•
•
•
•
•
come esaltatori della sapidità dei cibi e permettono addirittura di dimezzare
la quantità di sale aggiunto.
Limitare le porzioni ed il consumo di salumi ed insaccati, ricchi di sodio e
di grassi.
Ad esempio, il classico antipasto “all’italiana” a base di affettati può essere
sostituito con proposte alternative più leggere e altrettanto stuzzicanti,
come bruschette, crostini, ecc. ... a base di verdure.
Limitare le porzioni ed il consumo di formaggi, ricordando che essi
dovrebbero essere considerati come secondi piatti e non come “gradevoli
aggiunte” al pasto.
Inserire nella dieta il pesce, ricco di acidi grassi polinsaturi di tipo omega3, che svolgono un’efficace azione preventiva nei confronti delle patologie
cardiovascolari.
Non eliminare dalla dieta i cereali ed i loro derivati, ma controllarne la
quantità consumata ed introdurli nella dieta anche in forma integrale.
Assumere regolarmente verdure, crude e cotte; arricchire la dieta con
minestroni e zuppe a base di verdure, eventualmente accompagnate da
crostini di pane integrale.
Consumare dai 2 ai 4 frutti al giorno, ricordando che più se ne riduce il
volume, più ne diminuisce l’efficacia: centrifugati e spremute non apportano
quantità significative di fibre alimentari.
Per ottenere una protezione dalle malattie cronico-degenerative è
raccomandato un consumo giornaliero medio di g 400 di ortaggi e frutta,
variando il più possibile la scelta tra le diverse varietà e dando la preferenza
a quelli di stagione.
Mantenere sempre una buona idratazione, bevendo almeno 8-10 bicchieri
d’acqua durante la giornata.
È bene ricordare che le acque minerali con un residuo fisso di almeno 500
mg per litro e con un buon contenuto in calcio possono costituire un’ottima
fonte di calcio biodisponibile.
Non dimenticare l’importanza di un giusto equilibrio tra le calorie assunte
e quelle consumate: praticare regolarmente una sana attività motoria, anche
moderata come, ad esempio, camminare per almeno 30 minuti al giorno.
Lorena Bolesina
dietista Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia
Presidio Ospedaliero di Vigevano
17
… ed alcune
ricette
Bruschette alla rucola
Ingredienti per 4 persone:
4 fette di pane integrale, g 200 di formaggio caprino fresco,
1 mazzetto di rucola, 2 spicchi d’aglio,
1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva,
peperoncino rosso in polvere (facoltativo)
Procedimento - Lavate, sgrondate e tritate le foglie di rucola.
A parte, in una ciotola, lavorate il caprino con i rebbi di una forchetta e
conditelo, se lo gradite, con il peperoncino. Aggiungetevi la rucola tritata e
l’olio e mescolate bene.
Disponete le fette di pane sulla griglia del forno e fatele tostare a 180-200 °C
per qualche minuto. Quindi trasferitele su un piatto da portata e strofinatele
con l’aglio, dopo averlo spellato. Infine, spalmate sulle bruschette il caprino
alla rucola e servite.
Guadagnare
SALUTE
Calorie per porzione: 235
Grassi: 7 g
Colesterolo: 16 mg
Calcio: 225 mg
Proteine: 11 g
Zuccheri: 35 g
Fibra: 4 g
Arance e finocchi
Ingredienti per 4 persone:
4 finocchi, 3 arance sanguinelle,
1 porro (o 1 piccola cipolla di Breme),
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, un pizzico di sale
Procedimento - Sbucciate le arance, pelatele al vivo e tagliatele a fettine
sottili. Lavate i finocchi, mondateli e tagliateli a fettine sottilissime, con un
pelapatate. Lavate, mondate ed asciugate il porro, quindi affettatelo a rondelle
sottili. Mettete le verdure e le arance in una insalatiera e condite con un
pizzico di sale e con l’olio. Mescolate con cura. Lasciate riposare per circa un
quarto d’ora prima di servire in tavola.
Calorie per porzione: 170
Grassi: 7 g
Colesterolo: 0 mg
18
Proteine: 3 g
Zuccheri: 17 g
Fibra: 7 g
Linguine arlecchino
Ingredienti per 4 persone:
g 320 di pasta di semola formato linguine, 1 cespo di insalata di Chioggia,
1 zucchina, 1 carota, 1 scalogno, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato,
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 4 cucchiai di vino bianco, sale e pepe
Procedimento - Lavate, mondate e tagliate a striscioline l’insalata. Lavate,
mondate e tagliate a fettine sottili (in lunghezza) con un pelapatate la carota
e la zucchina. Sbollentate carote e zucchine in acqua leggermente salata per
2’, quindi scolatele bene. Sbucciate e tritate lo scalogno, mettetelo in una
padella antiaderente con l’olio e fatelo appassire a fuoco basso. Unite l’insalata
e fatela insaporire per qualche istante, quindi aggiungete carote e zucchine
e cuocete le verdure per 10’ unendo il vino bianco. Salate e pepate secondo
il vostro gusto. Cuocete le linguine al dente in abbondante acqua bollente
salata, scolatele conservando un poco della loro acqua di cottura. Mettetele
nel tegame delle verdure, unite l’acqua, il prezzemolo tritato e spadellate per
qualche istante. Servite le linguine ben calde.
Calorie per porzione: 360
Grassi: 5 g
Colesterolo: 0 mg
Proteine: 10 g
Zuccheri: 72 g
Zuppa di carciofi
Ingredienti per 4 persone:
6 carciofi, 1,5 litri di brodo vegetale, 2 uova, 4 fette di pane integrale,
3-4 cucchiai di parmigiano grattugiato, g 80 di fontina tagliata a lamelle,
1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 spicchio d’aglio tritato, 1 cipolla tritata,
2 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, 1 limone, sale, pepe (facoltativo)
Procedimento - Mondate i carciofi, divideteli a metà, tagliateli a fettine e
metteteli in una ciotola con acqua fredda ed il succo di limone. Ponete sul
fuoco una casseruola con l’olio, la cipolla, l’aglio ed il prezzemolo tritati e fate
imbiondire per qualche minuto. Unite i carciofi ben scolati, mescolate bene
e lasciate sul fuoco ancora qualche minuto, poi regolate di sale e pepe.
Aggiungete il brodo, portate ad ebollizione e fate cuocere per altri 20’-30’.
In una ciotola, sbattete le uova con una forchetta insieme al parmigiano
grattugiato, un pizzico di sale e poco pepe. Incorporate quindi il miscuglio
alla zuppa e lasciatelo rapprendere. Preparate quattro fondine e, sul fondo
di ognuna, ponete una fetta di pane integrale coperta con la fontina tagliata
a lamelle. Poi versatevi sopra la zuppa di carciofi e servite ben caldo.
Calorie per porzione: 390
Grassi: 17 g
Fibra: 15 g
Proteine: 22 g
Zuccheri: 40 g
19
Involtini di acciughe
Ingredienti per 4 persone:
20 acciughe fresche, 2 cucchiai di capperi sott’aceto,
1 spicchio d’aglio, 1 bel ciuffo di prezzemolo lavato ed asciugato,
4 cucchiai di pangrattato, 4 cucchiai di parmigiano grattugiato,
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale e pepe q.b.
Procedimento - Sciacquate i capperi e metteteli nel mixer con l’aglio, il
prezzemolo, il pangrattato, il parmigiano, un pizzico di sale, una macinata di
pepe e frullate il tutto.
Lavate le acciughe, asciugatele tamponandole con carta da cucina, apritele
a libro lasciandole unite nel dorso ed eliminate testa e lisca centrale.
Passatele da entrambe le parti nel composto frullato e arrotolatele
cominciando dalla testa verso la coda, quindi fermatele con uno stecchino.
Rivestite una piccola pirofila con carta da forno, disponetevi gli involtini di
acciughe, conditeli con un filo d’olio ed infornate a 180 °C per 10’-12’.
Calorie per porzione: 234
Grassi: 14 g
Guadagnare
SALUTE
Proteine: 18 g
Zuccheri: 9 g
Ceci allo zenzero
Ingredienti per 4 persone:
g 600 di ceci in scatola ben sgocciolati,
2 cucchiaini di zenzero in polvere, qualche fogliolina di salvia,
1 foglia di alloro, 1 cipolla piccola,
1/2 spicchio d’aglio, brodo vegetale q.b.,
2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale e pepe q.b.
Procedimento - Affettate sottilmente la cipolla; strofinate un tegame
antiaderente con mezzo spicchio d’aglio poi mettetevi la cipolla e fatela
appassire a fiamma bassa con l’olio e la foglia di alloro lavata ed asciugata.
Unite i ceci e spolverizzate con lo zenzero in polvere, bagnate con il brodo
e lasciatelo asciugare a fiamma media per 10’-12’.
Insaporite con la salvia e regolate di sale e pepe.
Servite il piatto ben caldo.
Calorie per porzione: 227
Grassi: 15 g
Colesterolo: 0 mg
20
Proteine: 9 g
Zuccheri: 14 g
Scalogni in agrodolce
Ingredienti per 4 persone:
g 600 di scalogni, 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva,
1 bicchiere di aceto bianco, 1 bicchiere di vino bianco,
1 limone, qualche bacca di pepe rosa,
2 cucchiai di zucchero, 1 foglia di alloro, 1 rametto di timo, sale
Procedimento - Sbucciate gli scalogni e metteteli in una pentola antiaderente
con l’olio, un pizzico di sale e mezzo bicchiere di acqua. Lasciate cuocere
finché gli scalogni diventano leggermente dorati. Unite l’aceto ed il vino, lo
zucchero, l’alloro, il timo, il pepe ed il limone affettato sottilmente. Portate
ad ebollizione e fate sobbollire lentamente per 10’. Spegnete il fuoco e lasciate
raffreddare gli scalogni nel liquido di cottura, poi scolateli e servite in tavola.
Calorie per porzione: 130
Grassi: 5 g
Colesterolo: 0 mg
Proteine: 1 g
Zuccheri: 20 g
T
eglia di patate e pomodori
al finocchietto
Ingredienti per 4 persone:
g 400 di patate, g 600 di pomodori perini, 4 cucchiai di pane grattugiato,
1 spicchio d’aglio, 1 ciuffo di finocchietto selvatico,
6 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale
Procedimento - Lavate e pelate le patate, tagliatele a fette spesse mezzo
centimetro circa e scottatele per 5’ in acqua bollente leggermente salata.
Scolatele bene e disponetele in un solo strato in una teglia; conditele con
3 cucchiai di olio.
Lavate i pomodori, scottateli brevemente in acqua bollente quindi passateli
sotto l’acqua corrente, sbucciateli e tagliateli a rondelle spesse mezzo
centimetro.
Pulite, lavate e asciugate il finocchietto, sbucciate l’aglio, quindi tritateli
insieme. Cospargete le patate con metà del trito aromatico, disponetevi
sopra uno strato di pomodori e completate ancora con il trito aromatico.
Spolverizzate il tutto con il pangrattato e condite con i 3 cucchiai d’olio
rimasto. Infornate a 200 °C e cuocete per circa 30’.
È un piatto ottimo anche consumato tiepido.
Calorie per porzione: 287
Grassi: 16 g
Colesterolo: 0 mg
Proteine: 5 g
Zuccheri: 30 g
Fibra: 4 g
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Bavarese ai frutti di bosco
Ingredienti per 4 persone:
g 500 di yogurt ai frutti di bosco, g 250 di frutti di bosco misti,
2 cucchiai di miele o di zucchero,
g 25 di gelatina vegetale in fogli,
3 cucchiai di latte scremato,
1 bustina di vanillina, g 20 di zucchero a velo
Procedimento - Fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per circa 15’.
Nel frattempo, in una piccola casseruola, versate il latte, unitevi il miele e fate
scaldare. Spegnete quindi il fuoco, strizzate bene la gelatina, unitela al
composto e fatela sciogliere mescolando.
Mettete in una ciotola lo yogurt, aggiungete la vanillina e mescolate; unite
quindi il latte e il miele, sempre mescolando bene.
Versate il composto in uno stampo per bavarese e mettetelo a raffreddare
per qualche ora in frigorifero.
Mondate, lavate e asciugate i frutti di bosco; tenetene da parte g 100 e frullate
i rimanenti con lo zucchero a velo, quindi filtrate il frullato attraverso un
colino.
Sformate la bavarese su un piatto per dolci e decoratela con i frutti di bosco
rimasti. Irrorate infine il dolce con la salsa di frutti di bosco e servite.
Guadagnare
SALUTE
Calorie per porzione: 176
Grassi: 4 g
Fibra: 3 g
Proteine: 5 g
Zuccheri: 30 g
Calcio: 185 mg
Mandarini al forno
Ingredienti per 4 persone:
8 mandarini lavati ed asciugati,
4 cucchiai di zucchero di canna,
cannella in polvere q.b.
Procedimento - Tagliate orizzontalmente a metà i mandarini e quindi
cospargeteli con un poco di zucchero di canna ed un poco di cannella in
polvere.
Sistemate i mandarini in una teglia rivestita con carta da forno ed infine
infornate per 6’-8’ a 220 °C.
Calorie per porzione: 180
Grassi: 0 g
22
Proteine: 2 g
Zuccheri: 45 g
Piramide
alimentare
Snack
dolci e salati,
bibite
Grassi di
condimento e
zuccheri
aggiunti
Carne, pesce,
uova e legumi
Latte e
derivati
Patate, cereali
e derivati
Verdura
2 consumi
al giorno
Consumali
saltuariamente
1-3 consumi
al giorno
1-2 consumi
al giorno
2 consumi
al giorno
4 consumi
al giorno
Frutta
3 consumi
al giorno
Bere acqua in
abbondanza
23
La farmacia
in casa e in viaggio
L’ARMADIETTO DEI FARMACI
...
in casa
È buona norma avere sempre in casa alcuni farmaci per i disturbi lievi e per
gli incidenti domestici e più comuni. L’armadietto per i farmaci deve contenere
soprattutto quelli necessari all’automedicazione. Va posto in un luogo adatto,
fresco, asciutto e al riparo dalla luce; vanno controllate le scadenze e sostituiti i
prodotti scaduti o mal conservati. Le scadenze riportate sulle confezioni si
riferiscono sempre alla confezione integra. È importante conservare il farmaco
nella sua confezione originale poiché vi è riportata la data di scadenza e vi
è contenuto il foglietto illustrativo. A parte il materiale per la medicazione
di piccole ferite (disinfettante, bende, cerotti, banda elastica) e un termometro,
l’armadietto dei medicinali dovrebbe contenere: farmaci contro i dolori, la
febbre, la tosse, il mal di gola, la diarrea, la nausea e il vomito, le punture di
insetti e contusioni. Ovviamente nello stesso armadietto possono essere
conservati anche i medicinali che di volta in volta prescrive il medico.
...
Guadagnare
SALUTE
24
e in viaggio
Può capitare di ammalarsi durante un viaggio o di soffrire di piccoli disturbi
dovuti a un’alimentazione diversa dal solito, allo stress del viaggio, al cambio
di fuso orario e a tante altre variazioni ambientali: tutti fattori che possono
rendere l’organismo più indifeso. Perciò anche in funzione della destinazione,
è bene mettere nella valigia alcuni medicinali. La regola più semplice sui
farmaci da portare con sé è questa: pochi, utili e ben protetti.
I farmaci da viaggio
Un antidolorifico e un antifebbre
Un farmaco contro nausea, vomito e gli altri sintomi del mal di viaggio
Un antidiarroico, fermenti lattici
Soluzioni idrosaline da usarsi, specie nei bambini, in caso di diarrea
Un antibiotico a largo spettro che deve essere prescritto dal medico
Una crema solare con fattore di protezione adeguato
Una pomata per le scottature
Una pomata contro ematomi e distorsioni
Un repellente per insetti e un insetticida per ambienti
Una pomata contro le punture di insetti
Un farmaco per disturbi digestivi
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Il primo soccorso
Ivittime
l primo soccorso è l’aiuto che chiunque può prestare ad una o più persone
di incidente o di un malore, in attesa che intervenga il soccorso
sanitario qualificato.
È evidente la differenza con il pronto soccorso che è effettuato da personale
specializzato (medici, infermieri, soccorritori volontari) con l’ausilio di
attrezzature adeguate e terapie farmacologiche direttamente sul luogo
dell’evento, durante il trasporto fino ad un ospedale.
Questo servizio viene definito come sistema di urgenza/emergenza e
corrisponde al numero breve 118 esistente su tutto il territorio nazionale. Il
primo soccorritore, durante l’attesa di un soccorso sanitario qualificato, non
deve sostituirsi ad esso, ma deve limitarsi a compiere azioni precise ed evitare
interventi avventati anche da parte di eventuali persone presenti.
Quali sono gli atteggiamenti che DEVONO essere evitati?
• Caricare su un’auto un infortunato senza aver capito bene che cosa sia
successo.
• Somministrare alcolici o da bere in genere ad infortunati non ben coscienti.
• Trasportare in un ospedale non idoneo, ecc. ...
Allora cosa si può fare?
• Valutare la situazione e l’ambiente agendo sempre in sicurezza, proteggendo
sé stessi e gli altri evitando di creare ulteriori incidenti.
• Valutare la dinamica dell’incidente: se tratta di evento traumatico o malore.
• Esaminare l’infortunato, almeno le funzioni vitali: se è cosciente, se respira,
se vi sono grosse emorragie.
• Allertare il sistema urgenza/emergenza chiamando o facendo chiamare
il 118.
• Praticare i gesti di primo soccorso (tamponare una ferita, praticare la
rianimazione cardio-polmonare) SOLO se in grado di eseguirli correttamente.
• Non abbandonare l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi qualificati.
PER CONCLUDERE
Il primo soccorso si esercita nelle circostanze più diverse: nelle calamità e
nella vita di tutti i giorni, in famiglia e nel lavoro, per strada, a scuola, nello
sport, nel tempo libero, ovunque. Seguire un corso di primo soccorso completo
dovrebbe far parte dell’educazione dell’uomo moderno!
a cura di Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Gambolò
25
Le dieci regole d’oro
per prevenire il rischio
CARDIOVASCOLARE
1.
2.
Guadagnare
SALUTE
26
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Evita il fumo sia attivo sia passivo
Aumenta il consumo giornaliero di verdure e frutta.
Segui la regola delle cinque porzioni e dei differenti colori:
giallo (carote - peperoni)
rosso (pomodori)
bianco (finocchi - cavolfiore)
blu
(frutti di bosco)
verde (insalate - verdure varie)
Aumenta il consumo settimanale di pesce, legumi e cereali
(pane, pasta o riso) ad alto contenuto di fibre
Limita il consumo di grassi, formaggi e dolci
Limita il consumo di sale e modera il consumo di alcol
Controlla il peso e mantieniti sempre attivo
Svolgi un’adeguata attività fisica
Tieni sotto controllo la pressione arteriosa
Tieni sotto controllo il valore di colesterolo
Tieni sotto controllo il valore della glicemia
I racconti
dei DONATORI
F
in da ragazzo mi sono sempre chiesto cosa avrei potuto fare per aiutare
le persone con problemi di salute.
Sapevo che esistono mille modi per rendersi utili come il fare, ad esempio,
volontariato anche attraverso le varie istituzioni. Così facendo, infatti, si
avrebbe il modo di dare un forte contributo a chi ne ha bisogno.
Donare il sangue è una delle cose che ho sempre desiderato!
Donare il proprio sangue però ritengo sia un modo per aiutare e, a volte,
salvare la vita alle persone. È un modo che ci rende speciali, ma umili allo
stesso tempo facendoci comprendere e sperimentare una sorta di solidarietà
“unica” che elimina anche le differenze sociali, per esempio.
Penso, anche per questi motivi, che sia uno dei doni più preziosi che si possa
fare ad un nostro simile che, in un certo momento della sua vita, si trova in
difficoltà. Desideravo donare il sangue da quando avevo sedici anni. All’epoca
però mi dicevano che non era possibile in quanto non ancora maggiorenne.
Preciso di essere palestinese di origine, ma ho vissuto per nove anni circa in
Kuwait e poi ad Amman, capitale della Giordania.
Ad Amman esisteva la “BANK AL DAM“ - Banca del Sangue - che sarebbe, in
sostanza, l’equivalente dell’AVIS perché la funzione è la medesima. Ricordo
che mi sarebbe piaciuta l’idea di potervi farne parte, anche se con il modesto
contributo della donazione ma, come dicevo, non è stato possibile.
Una volta in Italia – risiedo qui dal 1991 – ho saputo dell’esistenza dell’AVIS.
Mi sono subito informato per sapere come fare per iscrivermi e da circa
dodici anni ne faccio parte, dopo aver fatto tutti gli accertamenti sanitari
richiesti. All’epoca avevo solamente il permesso di soggiorno e non la
cittadinanza italiana che oggi possiedo. Questo particolare però non ha
ostacolato il realizzarsi di questo sogno. Ricordo proprio di aver provato una
gioia immensa, indescrivibile, perché finalmente vivevo quella famosa
sensazione di “appartenenza” verso gli altri di cui parlavo prima.
Che bello sarebbe se tutti potessimo provare questa sensazione!
Lo dico soprattutto per chi, come me, che provenendo da un altro Paese e
sentendosi smarrito, non sia portato soltanto a volere ma anche a dare.
Ringrazio, di tutto cuore, i medici ed il personale infermieristico che si
prendono cura dei donatori perché con la loro gratuita disponibilità e
gentilezza ci seguono in ogni circostanza e per qualsiasi chiarimento.
Ritengo anche giusto ringraziare i fondatori AVIS e la tecnologia a disposizione,
per mezzo della quale possiamo beneficiare di attrezzature efficaci e
all’avanguardia in un campo così delicato ed importante.
Oggi posso dire che questo mio desiderio di aiutare gli altri l’ho potuto
realizzare soltanto in Italia, così come posso dire, con orgoglio, di far parte
dell’Associazione Volontari Italiani Sangue “AVIS”.
Rami Pizzocchi Naser
27
Entrare in ospedale è un’esperienza che tutti conosciamo, come visitatori
Guadagnare
SALUTE
o come ricoverati. L’ansia che sale mentre parcheggi la macchina, la paura
che assapori e che crea un nodo in gola mentre ti avvicini al portone, il cuore
che accelera i battiti e le parole che non escono appena varchi la soglia. E
poi l’intenso odore del disinfettante che ti colpisce le narici e ti fa girare la
testa per qualche istante: ecco, sei dentro.
Ora devi procedere… sì, ma dove? A chi domandare? Incontri camici bianchi
che sussurrano seri, visi stanchi di una notte insonne e altre persone come
te un po’ spaesate e un po’ impaurite che avanzano ignare di cosa le attende:
come troveranno i loro cari? Che cosa li aspetta?
L’ospedale è una società complessa: ha una propria organizzazione, propri
ritmi e schemi. A volte è difficile comprendere come muoversi, capire chi è
addetto a cosa, soprattutto quando nella testa si muovono preoccupazioni
e timori, quando si sorride per non piangere, quando si resta in silenzio
mentre si vorrebbe urlare, quando ci si sente indifesi.
Eppure c’è un giorno in cui ti svegli e sorridi proprio pensando di entrarvi:
ti vesti ed esci veloce di casa. Con passo deciso apri il portone e lasci che un
anziano esca salutandolo con un sonoro buongiorno; pochi balzi, scendi le
scale e sei arrivato: AVIS.
Saluti le dottoresse, ti rispondono con un sorriso tutte indaffarate tra provette
e prelievi. Consegni la tessera e ti accomodi in sala d’attesa; qualcuno che
conosci con cui scambiare due parole lo troverai sempre. Il tempo scorre
veloce: «Rossi», ti chiamano. Entri «Buongiorno!» «Come andiamo?» «Terminate
le ferie?» «Come stanno i bambini?».
Il clima è accogliente, gioviale, ti senti bene e ti accomodi sulla poltrona
sicuro, sereno e consapevole della professionalità di chi si prenderà cura di
te, ti assisterà e ti accompagnerà in questo tuo dono.
Si svolge il solito rituale: controlli, laccio emostatico, farfallina e poi si aspetta
che la sacca si riempia. Fatto.
Il personale si accerta sul tuo stato di salute e ti accompagna all’uscita con
un sorriso. Saluti, qualche istante e poi senti quella parola che ti accompagnerà,
scaldandoti il cuore, per tutto il giorno: «Grazie, signor Rossi».
Ilaria Brioschi
28
... e le ricette
dei DONATORI
Uovo all o’ cchio di bue in nido di verdure
secondo piatto
Ingredienti per 4 persone:
1 cipolla, 1 zucchina, 1 peperone, 1/2 melanzana, radicchio rosso, 4 uova,
2 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, sale e pepe q.b.
Procedimento - Mondate e lavate le verdure, tagliatele a julienne e tenete
a parte il radicchio; in una padella con l’olio fate saltare le verdure per qualche
minuto finché saranno cotte ma abbastanza croccanti, quindi aggiungete
il radicchio, salate e pepate secondo il vostro gusto e spegnete il fuoco.
Adagiate le verdure ancora calde sul fondo di 4 cocotte, rompete un uovo
sopra ciascuna di esse, aggiustate di sale e mettete in forno caldo a 180 °C
per 3-4’ o al raggiungimento del grado di cottura dell’uovo desiderato.
Variante - Potete usare tutti i tipi di verdura preferiti (asparagi, spinaci,
erbette...) facendo attenzione a non cuocerli troppo.
Claudio Milan
Pasta alla crema con salmone
piatto unico
Ingredienti per 4 persone:
g 320 di pasta di semola, 2 tranci di salmone, 2 zucchine sode tagliate a
cubetti, g 200 di champignon surgelati o di funghi misti affettati o a cubetti,
1 patata lessata, 1/2 cipolla tritata, 1 spicchio d’aglio, 1 rametto di timo,
1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva,
2 cucchiai di parmigiano grattugiato, sale e pepe q.b.
Procedimento - In una padella con 2 cucchiai d’olio, lo spicchio d’aglio e la
cipolla cuocete le zucchine per un paio di minuti, quindi unite i funghi e
proseguite la cottura. Togliete la padella dal fuoco, eliminate l’aglio e tenete
a parte 1/4 delle verdure; ponete 1/4 delle verdure nel mixer, unite la patata
lessata, 1 cucchiaio di olio, 2-3 cucchiai del liquido di cottura delle verdure,
il parmigiano grattugiato, quindi frullate il tutto fino ad ottenere una crema.
In una pentola, portate ad ebollizione abbondante acqua leggermente salata
e cuocete la pasta. Nel frattempo, mettete nuovamente la padella sul fuoco,
unite i tranci di salmone ed il rametto di timo; a metà cottura girate il salmone
e portate a cottura, aggiustando di sale e pepe. Togliete la padella dal fuoco,
eliminate il timo e tagliate il salmone in grossi dadi; scolate la pasta al dente.
Mettete la padella sul fuoco con il salmone e le verdure, unite la pasta e poi
la crema preparata, mescolate velocemente e fate “saltare” il tutto portando
a cottura, cospargete con il prezzemolo tritato, spegnete il fuoco e servite
la pasta ben calda.
Roberto Sturaro
29
Carpaccio di zucca
contorno
Ingredienti per 4 persone:
1 grossa fetta di zucca, 1 rametto di menta, 1 manciata di pinoli,
1 manciata di olive nere, 1 mazzetto di rucola, sale q.b.,
olio extravergine d’oliva, aceto, pepe, 1 spicchio d’aglio
Procedimento - Affettate molto sottilmente la zucca con una mandolina e
disponete le fette su un vassoio; condite con il sale, l’aceto e l’aglio affettato
sottilmente e lasciate macerare almeno un’ora. Nel frattempo togliete i gambi
dalla rucola, lavate le foglie e asciugatele; tostate leggermente i pinoli in una
padellina. Eliminate l’aglio e terminate il condimento con il pepe, l’olio, la
menta sminuzzata, i pinoli e le olive nere a rondelle. Conservate in frigorifero
e togliete un’ora prima di servire.
Massimiliano Famoso
Merluzzo di Natale
piatto tipico natalizio spagnolo
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di merluzzo, g 250 di vongole, 1 mazzo di asparagi mondati e lavati,
4 spicchi d’aglio, prezzemolo tritato q.b, olio extra vergine d’oliva, aceto, sale
Guadagnare
SALUTE
Procedimento - Tagliate il merluzzo a rondelle, unite un poco di sale e
lasciatelo riposare in una pentola di terracotta. Nel frattempo fate insaporire
in un tegame l’aglio e l’olio per un paio di minuti. Togliete l’olio dal fuoco,
eliminate l’aglio, lasciate intiepidire l’olio e versatelo sul merluzzo. Ponete la
pentola di terracotta sul fuoco lento e cuocete per circa 15’. Fate spurgare
le vongole per mezz’ora in acqua e sale, poi sciacquatele e fatele cuocere in
un tegame con coperchio finché si saranno aperte. Lessate gli asparagi e
scolateli. Versate le vongole sul merluzzo, decorate con gli asparagi e
cospargete col prezzemolo tritato. Buen provecho!
Maria Luisa Carrasco Alonso
Riso Basmati con piselli
30
piatto indiano
Ingredienti per 4 persone:
g 300 di riso Basmati, 2 cipolle affettate sottilmente, alcuni pomodori maturi,
g 300 di piselli, 4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, sale q.b.
Procedimento - In una pentola mettete l’olio assieme alle cipolle affettate
e cuocetele finché saranno trasparenti, eventualmente unendo uno o due
cucchiai d’acqua. Aggiungete i pomodori tagliati a cubetti ed i piselli,
aggiustate di sale e proseguite la cottura finché i piselli saranno morbidi.
Nel frattempo, cuocete il riso in acqua leggermente salata in quantità pari
al doppio del peso del riso; quando l’acqua incomincia a bollire, abbassate
la fiamma e proseguite la cottura finché il riso avrà assorbito tutta l’acqua.
Servite il riso accompagnato dall’intingolo a base di piselli.
Singh Gurijt
HANNO COLLABORATO:
Lorena Bolesina
Ilaria Brioschi
Maria Luisa Carrasco Alonso
Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Gambolò
Massimiliano Famoso
Donatella Gronda
Singh Gurijt
Giuseppe Maestrone
Claudio Milan
Rami Pizzocchi Naser
Massimo Romanò
Roberto Sturaro
Marta Ubezio
progetto grafico
impaginazione
illustrazioni
Vigevano
0381 83988
Finito di stampare nel
novembre 2011 da
Vigevano
0381 344929
che ha reso possibile
questo progetto
SUPPLEMENTO DI FILO DIRETTO CON AVIS VIGEVANO ANNO XIII - N. 3 - SETTEMBRE 2011
GRAZIE A
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