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Guadagnare salute
Guadagnare salute con il volontariato e la donazione di sangue Il personale medico del Servizio Trasfusionale è presente in sede nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 18,00 il sabato dalle ore 8,00 alle ore 16,00 ed è a disposizione dei donatori per ogni chiarimento ✆ 0381 333245 L’ufficio di segreteria è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 15,30 ✆ 0381 333244 • 333245 AVIS Sezione Comunale di Vigevano Corso Milano, 19 27029 VIGEVANO - PV www.avisvigevano.it Guadagnare SALUTE Tra gli scopi e gli obiettivi di Avis ci sono quelli di diffondere la cultura della donazione, della solidarietà, del dono e di contribuire all’autosufficienza di emocomponenti e plasmaderivati. Ed ancora, la salvaguardia della salute del donatore e del ricevente e, di conseguenza, la possibilità di intraprendere un percorso di prevenzione delle malattie e della salute in generale. Studi medici e scientifici riconoscono la prevenzione quale unico e significativo strumento per un vivere sano e per diminuire significativamente il manifestarsi di determinate malattie che nella nostra epoca sono divenute ormai preponderanti. Ciascuno di noi è inserito all’interno di una società ricca nella quale consumare in modo voluttuario e mantenere abitudini non sempre in linea con una vita sana determinano gravi rischi per lo stato di salute. L’alimentazione, il fumo, gli ambienti di lavoro e l’inquinamento, per citarne solo alcuni, sono un insieme di situazioni e comportamenti che determinano, nel tempo, il verificarsi di possibili danni per il nostro corpo e il nostro ben essere. Queste alcune delle considerazioni che hanno spinto Avis Vigevano a realizzare una pubblicazione che mira ad accompagnare le persone a riflettere sul proprio stile di vita. Questo opuscolo potrà essere conservato e servire ad ogni componente della famiglia quale strumento di rispetto di sé stessi, della propria ed altrui vita. Giuseppe Maestrone presidente Avis Vigevano 3 Brevedi storia AVIS Vigevano ✗ 14 ottobre 1929 Due convogli in servizio sulla linea Vigevano-Lomello si scontrano nei pressi di Gambolò causando sette morti e una trentina di feriti. Venuto a conoscenza del disastro, il cittadino vigevanese Pietro Bocca offre al professore Saviozzi dell’Ospedale di Vigevano la sua disponibilità per eventuali trasfusioni di sangue. Da questo fatto accidentale nasce l’idea di costituire un gruppo di donatori di sangue o, per la precisione, di datori di sangue vigevanesi. ✗ 29 aprile 1932 Guadagnare SALUTE Il dottor Vittorio Formentano, che nel 1927 aveva fondato a Milano l’AVIS, scrive a Pietro Bocca che “saremo ben lieti se potremo costituire una sottosezione dell’AVIS anche a Vigevano. Per sollecitare la cosa abbiamo pensato e deciso di venire noi personalmente costì, domenica 11 settembre verso le ore 15-16 (secondo arrivo treno) e alla di Lei abitazione”. Trascorrono gli anni, si infittisce la corrispondenza fra il dottor Vittorio Formentano e Pietro Bocca, ma il desiderio sembra difficile da concretizzare. Bisognerà attendere il 10 luglio 1947 quando un piccolo gruppo di donatori assistiti dal professor Luigi Cattaneo, direttore sanitario dell’allora Civico Ospedale, costituisce ufficialmente l’Associazione Donatori di Sangue di Vigevano, con sede in Corso Milano 19. ✗ 1950 L’Associazione Donatori di Sangue di Vigevano richiede di aderire all’AVIS sia perché quest’ultima era stata riconosciuta giuridicamente in campo nazionale e sia per la sua valida organizzazione in grado di garantire, in caso di necessità, una decisiva e confortevole assistenza alla piccola associazione vigevanese. Viene benedetto il nuovo labaro e si assegna la prima medaglia d’oro a Maria Amodeo per aver effettuato settantacinque donazioni. 4 ✗ 1959 Sette donatori di Avis Vigevano passano alla storia per essere i primi italiani ad offrire il proprio midollo ad un operaio calzaturiero affetto da aplasia midollare da benzolo in trasformazione leucemica: la cosiddetta “peste bianca”. Queste splendide persone sono: Pietro Bocca, Felice Calatti, Pietro Zanetti, Carlo Pavesi, Ezio Zambruno, Antonio Mercalli e Giuseppe Papetti. Gli esami di compatibilità individuano nel Bocca e nel Calatti i donatori con le caratteristiche genetiche più affini al paziente. Il trapianto viene effettuato presso la Clinica Medica dell’Università di Pavia dal giovane professore vigevanese Giuseppe Marinone che all’epoca fa parte dell’équipe del professor Paolo Introzzi, titolare della cattedra presso la Clinica Universitaria di Pavia. Nessuno poteva immaginare che quel nugolo di entusiaste e generose persone avrebbe anticipato di tre decenni la nascita dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO), costituita a livello nazionale nel 1990 e a Vigevano nel 1993. ✗ 1964 Il decreto ministeriale prot. n. 400.7/637/T.57.2 riconosce anche all’Ospedale Civile degli Infermi di Vigevano la possibilità di disporre di un centro trasfusionale. Il personale viene regolarmente gestito dall’Avis comunale fino al 1974 quando si stipula una convenzione che prevede il passaggio di gestione del Centro Trasfusionale all’Ospedale Civile, in ottemperanza al decreto della Regione Lombardia n. 3/P/1/74 sanità prot. n. 511/74. ✗ 1995 Il 2 maggio viene effettuata la prima donazione di solo plasma (plasmaferesi) a Vigevano. ✗ 2008 Conferita la Scarpina d’Oro ad Avis Vigevano per “ricordare il sessantesimo anniversario di fondazione, rimarcare il radicamento sul territorio, l’esempio ed il fondamentale contributo offerti a livello provinciale e regionale, sottolineare le molteplici attività rivolte ai giovani sui temi della donazione di sangue e della solidarietà”. 5 Un bene di TUTTI N el mondo del volontariato sicuramente AVIS è l’associazione più numerosa e di lunga tradizione: la sua attività si basa su valori importanti quali la generosità, la disponibilità, l’attenzione per l’altro, l’impegno civile. La sua presenza costante sul territorio contribuisce ad un obiettivo fondamentale per la nostra salute quale l’autosufficienza nazionale di sangue e dei suoi prodotti. Questo significa avere “sempre” a disposizione gli emocomponenti necessari a far fronte ad ogni richiesta di terapia trasfusionale: negli anni futuri, non troppo lontani, con l’allungamento delle aspettative di vita le richieste sono destinate ad aumentare ed il numero dei donatori è destinato a diminuire. È quindi fondamentale che nelle nuove generazioni si alimenti la conoscenza e la consapevolezza dell’importanza di questo dono. Guadagnare SALUTE Il donatore: è la figura principale di tutto il processo, è la fonte insostituibile della risorsa sangue che nessun laboratorio è ancora riuscito a riprodurre, se non in minima parte. È il punto di partenza di questa necessità che richiede un volontariato attivo che si manifesta con il prelievo periodico del proprio sangue in modo anonimo, gratuito, responsabile: è un portatore di salute, di una terapia in larga parte insostituibile. Il suo volontariato non si esaurisce con l’atto della donazione, ma prosegue nella vita di tutti i giorni in quanto deve sottoporsi a controlli più frequenti del proprio stato di salute e deve mantenere uno stile di vita corretto. Praticare attività fisica, anche moderata, avere un’alimentazione sana, non abusare di sostanze alcoliche e avere la consapevolezza dell’ ”altro”, di cui prendersi cura, sono requisiti fondamentali per essere un “modello di prevenzione” da imitare. L’importanza della donazione di sangue viene celebrata il 14 giugno di ogni anno nella Giornata Mondiale del donatore di sangue ed ogni Paese propone iniziative (spot pubblicitari e altro), convegni, incontri per far conoscere la donazione. Il sangue donato: la medicina trasfusionale in questi ultimi vent’anni ha incrementato le sue conoscenze e investito molte risorse nella sicurezza per 6 donare e ricevere, sotto ogni punto di vista infettivologico, immunologico, di formazione del personale sanitario per arrivare a garantire una terapia mirata ed adeguata ad ogni paziente. Senza globuli rossi, plasma, piastrine e farmaci derivati dal sangue, molti malati non potrebbero guarire o sopravvivere, molte terapie mediche e chirurgiche non avrebbero successo senza il supporto trasfusionale. Negli ultimi anni numerosi studi sulle proprietà dei componenti del sangue hanno portato all’uso non trasfusionale, ma come terapia locale, sfruttando la capacità di rigenerare e curare tessuti: emocomponenti come gel piastrinico e colla di fibrina sono utilizzati in chirurgia generale e ortopedica, in odontoiatria, in oculistica, in cardiochirurgia, nella cura di importanti ulcere degli arti inferiori. Date queste premesse, è sicuramente importante conoscere qualcosa di più sul volontariato avisino e sui molteplici interessi di un’associazione che desidera essere sempre più attuale e attenta ai cambiamenti e ricordare come i donatori siano, perché no, persone un po’ speciali, ai quali va la nostra gratitudine per il gesto che compiono, a volte anche in momenti difficili della propria vita. Donatella Gronda dirigente SIMT Vigevano direttore sanitario Avis Vigevano 7 Donazione di stile sangue: di vita Il sangue è un tessuto biologico indispensabile alla vita e non riproducibile artificialmente; la necessità di sangue è in costante crescita perché ha un larghissimo impiego terapeutico in numerose malattie. Il sangue è indispensabile in caso di incidenti e gravi traumi, in numerosi interventi chirurgici, nei trapianti d’organo, in molte patologie oncologiche ed ematologiche acute e croniche ed in moltissimi altri casi. I donatori di sangue compiono un gesto volontario, gratuito, periodico e in forma anonima. Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non retribuiti e consapevoli rappresentano una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona. Un aspetto di peculiare importanza è la consapevolezza nel gesto della donazione; essa rappresenta infatti una prerogativa del donatore di sangue. Guadagnare SALUTE 8 Gli emocomponenti trasfusi ai malati devono provenire necessariamente da soggetti sani poiché la tutela del ricevente è di primaria importanza: vengono eseguiti esami per la tutela sia del donatore sia del ricevente. La donazione deve essere soprattutto un atto responsabile. Donare il sangue è un atto di sensibilità e responsabilità nei confronti degli altri e di sé stessi. La selezione del nuovo donatore viene effettuata dal personale medico del Servizio Trasfusionale attraverso una visita medica ed un colloquio individuale. Questo è un passaggio fondamentale per accertare lo stato di salute del donatore al momento della donazione. In alcuni casi gli esami del sangue effettuati sul donatore possono risultare alterati, pur in assenza di disturbi clinicamente evidenti, e le unità raccolte devono essere scartate. Spesso il problema è riconducibile a regimi nutrizionali e comportamenti non corretti. Fondamentali sono quindi per il donatore le conoscenze relative all’importanza di un corretto stile di vita. Una giusta alimentazione ed un regolare stile di vita sono dei fattori cruciali non solo per il mantenimento dello stato di salute, ma soprattutto per la prevenzione di gravi patologie come i tumori e le patologie cardiovascolari, attualmente le cause più frequenti di morbilità e mortalità nel mondo occidentale. Le malattie cardiovascolari, in particolare l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale, costituiscono la più frequente causa di mortalità e invalidità nella popolazione adulta. Il rischio di malattie cardiovascolari è tuttavia reversibile attraverso l’adozione di un corretto stile di vita. Praticare un’attività fisica regolare, smettere di fumare, seguire un’alimentazione povera di grassi, varia ed equilibrata, non eccedere con l’alcol sono sane abitudini che possono avere effetti benefici su moltissimi fattori che influenzano il benessere dell’apparato cardiovascolare (come il livello del colesterolo, dei trigliceridi, della pressione arteriosa e l’obesità) e che sono alla base dell’insorgenza dei tumori. Anche nel caso delle patologie oncologiche l’incidenza e la prevalenza sono in continua crescita e un’importante concausa è da ricercare nella diffusione di stili di vita poco salutari e di abitudini scorrette; la popolazione sta invecchiando progressivamente, aumentano gli obesi e i sedentari e tutti questi fattori giocano un ruolo fondamentale nell’incremento dell’incidenza di numerosi tumori. Basti pensare che, se tutti adottassero uno stile di vita corretto, si potrebbe evitare la comparsa di circa un caso di cancro su tre. È evidente quindi che l’adozione di uno stile di vita sano è di fondamentale importanza per il mantenimento dello stato di salute e per la prevenzione di moltissime patologie. Marta Ubezio 9 I gruppiSANGUIGNI I l 14 giugno 1868 nasceva Karl Landsteiner, medico viennese non molto noto ai più, scopritore nel 1909 dei gruppi sanguigni. I suoi studi, che gli hanno valso il premio Nobel, hanno portato dapprima alla suddivisione del sangue nei vari gruppi sanguigni del sistema A B 0 e successivamente alla scoperta di altri fattori che distinguono i diversi tipi di sangue, quale ad esempio il fattore Rhesus (fattore Rh). Su questo sistema ancora oggi si basano i criteri di compatibilità fra i donatori e i riceventi per le trasfusioni. Nel sistema A B 0 esistono quattro diversi gruppi sanguigni: A - B - AB - 0. Ognuno di essi può essere “positivo” o “negativo” in base alla presenza o assenza del fattore Rh. Guadagnare SALUTE Cos’è il fattore Rh? È stato scoperto nel 1940 da Landsteiner e Wiener e prende il nome dalla specie di primati Macaco Rhesus, il nome zoologico della scimmia in cui questo fattore fu scoperto per la prima volta. Si tratta di un antigene sito in una proteina presente sulla superficie dei globuli rossi (eritrociti). I determinanti antigenici possono essere C, D ed E ma il più significativo è il D. Chi presenta l’antigene D sui globuli rossi è definito Rh+ (Rh positivo), mentre chi non lo presenta è definito Rh– (Rh negativo). Gruppi sanguigni 10 Può DONARE a Può RICEVERE da A+ A+ AB+ A+ A– 0+ 0– A– A– A+ AB– AB+ A– 0– B+ B+ AB+ B+ B– 0+ 0– B– B– B+ AB– AB+ B– 0– AB+ AB+ AB+ AB– A+ A– B+ B– 0+ 0– 0+ 0+ A+ AB+ B+ 0+ 0– 0– 0– 0+ A– A+ B– B+ AB– AB+ 0– A cosa serve il sangue? Iglobuli l sangue è un liquido formato dal plasma nel quale si trovano in sospensione rossi, globuli bianchi e piastrine. I globuli rossi (o eritrociti) sono la componente del sangue che permette lo scambio dei gas tra l’interno dell’organismo e l’esterno. I globuli bianchi (o leucociti) hanno la funzione principale di difendere l’organismo da virus, batteri e da tutti i corpi estranei e dannosi. Le piastrine non sono delle vere e proprie cellule ma frammenti di cellule di forma ovale che permettono la coagulazione del sangue. Il plasma è la parte liquida del sangue attraverso cui vengono trasportate le cellule ed è costituito per il 90% da acqua e per il resto da sali, enzimi, anticorpi e proteine. Attraverso la circolazione cardiovascolare, il sangue collega tutti i tessuti e gli organi del nostro corpo, risultando fondamentale per la vita degli esseri umani. Le sue funzioni sono molteplici: • respiratoria, trasportando ossigeno dai polmoni verso gli organi e anidride carbonica da questi ai polmoni per eliminarla con l’espirazione; • di difesa dell’organismo dalle infezioni (da virus, germi, sostanze tossiche...); • di coagulazione, permettendo di prevenire le emorragie; • nutritive e di eliminazione di sostanze di rifiuto; • regolatrice della temperatura corporea e della pressione. La trasfusione SBlundell ono trascorsi quasi due secoli da quando, nel 1818, il medico inglese James eseguì con successo la prima trasfusione di sangue da braccio a braccio. Il donatore e il paziente ricevente (marito e moglie) erano rimasti accanto fino al termine dell’operazione. Oggi invece è possibile raccogliere il sangue in un contenitore in cui è presente una sostanza che ne impedisce la coagulazione e altre che permettono di conservarlo per disporre di scorte pronte ad essere utilizzate nei casi di bisogno. Esistono infatti malattie e particolari condizioni in cui il sangue è un vero e proprio farmaco salvavita. Nei casi di malattie del sangue, come tumori, leucemie o emofilia, nei casi di gravi incidenti o di operazioni chirurgiche e trapianti d’organo il sangue è insostituibile. Nel caso di interventi chirurgici programmati è possibile pre-depositare il proprio sangue (autotrasfusione) previa valutazione dell’idoneità del paziente/donatore da parte dei sanitari. Il sangue viene prelevato in tempi ben definiti, conservato e trasfuso in caso di necessità “solo” al paziente che si è sottoposto al predeposito. 11 Donare sangue è importante CHI PUÒ AVERE BISOGNO DEL SANGUE? Chi si sottopone ad intervento chirurgico Chi ha serie malattie del sangue Chi ha malattie oncologiche Chi necessita di trapianto Chi ha rilevanti perdite acute di sangue (emorragie, incidenti stradali...) • • • • • CHI PUÒ DONARE SANGUE? Chiunque abbia 18 anni di età, pesi più di 50 chili, abbia uno stato di salute buono, non abbia comportamenti a rischio tali da poter trasmettere gravi malattie infettive. Altre situazioni possono essere valutate dal medico. COME SI DIVENTA DONATORI? È importante tutelare la salute del donatore e del ricevente, per questo l’aspirante donatore viene sottoposto ad una visita, ad accertamenti clinici e ad un colloquio con il medico durante il quale riceverà informazioni dettagliate sulla donazione. Accertata l’idoneità, il donatore potrà effettuare la sua prima donazione dopo circa 45 giorni (donazione differita). Guadagnare SALUTE CONSIGLI AL DONATORE È importante seguire un’alimentazione corretta e praticare con regolarità attività fisica, anche modesta. Nei giorni precedenti la donazione evitare l’assunzione di alcolici e di cibi grassi o fritti che potrebbero alterare l’esito di alcuni esami ematochimici. La sera precedente si può cenare normalmente. La mattina della donazione è possibile bere acqua, spremute, tè, caffè poco zuccherati, accompagnati da un frutto o fette biscottate. È importante rispondere responsabilmente alle domande presenti sul questionario predonazione per evitare una donazione non corretta che può risultare dannosa per il ricevente e per il donatore stesso. Durante la donazione si riceverà continua assistenza dal personale sanitario dedicato alla sala prelievi. Dopo la donazione è preferibile rimanere sulla poltrona alcuni istanti, alzarsi lentamente e assumere bevande (acqua, tè, succo di frutta). Si consiglia: una colazione con l’assunzione di carboidrati senza eccedere, bere almeno 200 ml di liquidi, evitare gli alcolici e non fare attività faticose. Durante la giornata bere molta acqua e alimentarsi con cibi leggeri. È inoltre importante che il donatore comunichi tempestivamente al personale della struttura trasfusionale eventuali malesseri insorti dopo la donazione o nei giorni successivi, quali: febbre, sintomi influenzali, stanchezza.... • • • • • • • • 12 La DONAZIONE di midollo osseo... Il midollo osseo è la “fabbrica” grazie alla quale vengono prodotte tutte le cellule del sangue. Si trova all’interno delle ossa, in particolare nelle ossa piatte (come il bacino e lo sterno) e nel tessuto spugnoso di alcune ossa lunghe (come il femore e l’omero); quando viene prelevato appare molto simile al sangue. Nell’uomo adulto è la sede principale dell’emopoiesi dove, a partire da cellule progenitrici, si formano e si differenziano tutte le cellule del sangue. Il midollo osseo rappresenta la sede delle cellule staminali che hanno la capacità di differenziarsi in molti altri tipi di cellule, come i leucociti (globuli bianchi), gli eritrociti (globuli rossi) e i trombociti (piastrine). Molte patologie possono compromettere la normale architettura del midollo osseo o la sua capacità di dare origine alle cellule circolanti del sangue, come ad esempio le leucemie, che derivano da un’alterazione delle cellule staminali o progenitrici del midollo osseo. Quando necessario, il midollo malato deve essere distrutto e sostituito mediante il trapianto di un midollo di un donatore sano. Le cellule del donatore infuse nel ricevente viaggiano attraverso il torrente ematico fino al midollo osseo dove iniziano la produzione delle cellule ematiche. Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, che in molti casi costituisce una terapia salvavita. La procedura di trapianto di midollo osseo è costituita da due fasi: in un primo momento il midollo malato viene distrutto mediante farmaci chemioterapici e/o con l’utilizzo di radiazioni, successivamente viene infuso nel malato il midollo sano del donatore. Le cellule staminali qui presenti provvederanno alla ricostituzione dell’emopoiesi nel ricevente. Requisito fondamentale per il trapianto di midollo osseo da donatore è la compatibilità genetica, che purtroppo costituisce un caso molto raro che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. In particolare ogni individuo eredita metà del patrimonio genetico da ciascun genitore, e la probabilità di avere un fratello geneticamente identico è di 1 su 4. Per coloro che non possiedono un donatore consanguineo disponibile, la possibilità di trovare un midollo osseo compatibile per il trapianto è unicamente legata alla presenza di donatori volontari, dei quali siano note 13 le caratteristiche genetiche. Più il numero dei donatori è elevato, più alta è la possibilità per i pazienti di trovare un midollo compatibile. I potenziali donatori vengono sottoposti alla tipizzazione HLA (valutazione delle caratteristiche genetiche), che avviene con un semplice prelievo di sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR). Le cellule staminali possono essere prelevate direttamente dalle ossa del bacino, generalmente sotto anestesia totale. Si tratta di una procedura poco invasiva che crea solo un disagio di scarsa entità. Un’altra opzione prevede la somministrazione di farmaci che stimolano la produzione di cellule staminali nel midollo osseo e la loro immissione nel sangue circolante, da cui vengono prelevate da una vena periferica, come nel caso della donazione di sangue. L’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), nata nel 1990 a Milano, ha come scopo informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere molte neoplasie ematologiche come le leucemie, i linfomi e il mieloma attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Guadagnare SALUTE ...e del cordone ombelicale A nche il sangue del cordone ombelicale assomiglia molto per composizione al midollo osseo, poiché contiene infatti molte cellule staminali in grado di colonizzare il midollo osseo e di riprodursi, dando origine ai diversi elementi del sangue. Il prelievo del sangue del cordone ombelicale è un procedimento molto semplice e del tutto innocuo per la madre e per il neonato e può essere effettuato sia dopo il parto naturale sia dopo il taglio cesareo. Il sangue può essere prelevato e conservato anche per molti anni, in modo da essere sempre disponibile al momento del trapianto di midollo osseo. ADlSCO (Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale) è la prima associazione al mondo che riunisce le donne che donano il sangue del cordone ombelicale. 14 AttivitàFISICA L ’attività fisica è ormai considerata uno stile di vita protettivo nei confronti delle principali e più diffuse malattie croniche e in grado di favorire il benessere psico-fisico della persona. Gli studi medico-scientifici raccomandano di praticare ogni giorno un’attività fisica di moderata intensità come camminare, andare in bicicletta, salire le scale, dedicarsi ai lavori domestici e di giardinaggio, portare a spasso il cane... L’importante è mantenersi in forma sfruttando qualsiasi occasione! Le evidenze scientifiche dimostrano che l’attività e la buona forma fisica sono in grado di ridurre ad esempio patologie cardiovascolari, dipendenze, obesità, ipertensione e a migliorare la socializzazione, l’autostima, il controllo dello stress, l’autosufficienza, l’equilibrio e il tono muscolare. Gruppi di Cammino C amminare trenta minuti al giorno per cinque giorni alla settimana può essere in molti casi più efficace che assumere farmaci! ll cammino è una pratica a disposizione di tutti, anche dei soggetti anziani, non richiede particolari abilità né un equipaggiamento specifico (solo abbigliamento idoneo e scarpe comode). Si può camminare in tutte le zone del proprio abitato, preferibilmente in quelle verdi. I Gruppi di Cammino sono attività facilmente organizzabili e praticabili nelle quali un gruppo di persone si trova due-tre volte alla settimana per camminare, lungo un percorso urbano o extraurbano, sotto la guida di un “walking leader” interno al gruppo e appositamente addestrato. Non richiedono particolari disponibilità e risorse economiche. 15 L’alimentazione del donatore Al giorno d’oggi è noto che l’alimentazione rappresenta uno dei fattori che maggiormente condizionano la qualità della vita poiché essa può avere un ruolo determinante come causa di disturbi e patologie assai diffuse, ma anche come strumento di controllo e, soprattutto, di prevenzione. Un’alimentazione equilibrata insieme ad una regolare attività fisica contribuisce senza dubbio alla salute di ogni individuo: è dunque fondamentale prestare attenzione alla quantità, alla qualità ed alla varietà del cibo che consumiamo, al fine di evitare squilibri nutrizionali ed il conseguente pericolo di squilibri metabolici. Il modello di Dieta Mediterranea che è stato recentemente proclamato patrimonio immateriale dell’Umanità offre un modello alimentare non solo salutare, ma anche molto gradevole ed attraente per la varietà e la qualità delle materie prime, così come per la loro combinazione in ricette saporite e gustose. Guadagnare SALUTE Alcuni suggerimenti per una sana alimentazione… • Distribuire adeguatamente i pasti durante la giornata (colazione-pranzo• • • • 16 cena, eventualmente uno o due spuntini), consumandoli possibilmente sempre alla stessa ora, per regolarizzare i meccanismi di fame e sazietà. Dare la giusta importanza ad ogni pasto! Incominciare sempre la giornata con una buona colazione che apporti circa il 20% del fabbisogno calorico totale giornaliero. Evitare di “saltare il pasto”: con l’accumulo è più facile incamerare l’eccesso calorico relativo e, di conseguenza, ingrassare. Masticare bene e a lungo per gustare e assimilare meglio il cibo. Scegliere metodi di cottura che non richiedano o che limitino l’aggiunta di grassi da condimento: al forno, al cartoccio, alla griglia, al vapore, mediante bollitura o utilizzando padelle antiaderenti. Dare la preferenza ai grassi da condimento di origine vegetale, in particolare all’olio extra vergine di oliva. • Limitare l’uso di sale, sia a tavola sia in cucina, riducendone il consumo gradualmente in modo da rieducare il palato a cibi meno salati. • Utilizzare le erbe aromatiche e le spezie per insaporire i cibi: rappresentano delle preziosissime alleate in cucina. • Impiegare per cucinare anche il succo di limone e l’aceto che agiscono • • • • • • • • • come esaltatori della sapidità dei cibi e permettono addirittura di dimezzare la quantità di sale aggiunto. Limitare le porzioni ed il consumo di salumi ed insaccati, ricchi di sodio e di grassi. Ad esempio, il classico antipasto “all’italiana” a base di affettati può essere sostituito con proposte alternative più leggere e altrettanto stuzzicanti, come bruschette, crostini, ecc. ... a base di verdure. Limitare le porzioni ed il consumo di formaggi, ricordando che essi dovrebbero essere considerati come secondi piatti e non come “gradevoli aggiunte” al pasto. Inserire nella dieta il pesce, ricco di acidi grassi polinsaturi di tipo omega3, che svolgono un’efficace azione preventiva nei confronti delle patologie cardiovascolari. Non eliminare dalla dieta i cereali ed i loro derivati, ma controllarne la quantità consumata ed introdurli nella dieta anche in forma integrale. Assumere regolarmente verdure, crude e cotte; arricchire la dieta con minestroni e zuppe a base di verdure, eventualmente accompagnate da crostini di pane integrale. Consumare dai 2 ai 4 frutti al giorno, ricordando che più se ne riduce il volume, più ne diminuisce l’efficacia: centrifugati e spremute non apportano quantità significative di fibre alimentari. Per ottenere una protezione dalle malattie cronico-degenerative è raccomandato un consumo giornaliero medio di g 400 di ortaggi e frutta, variando il più possibile la scelta tra le diverse varietà e dando la preferenza a quelli di stagione. Mantenere sempre una buona idratazione, bevendo almeno 8-10 bicchieri d’acqua durante la giornata. È bene ricordare che le acque minerali con un residuo fisso di almeno 500 mg per litro e con un buon contenuto in calcio possono costituire un’ottima fonte di calcio biodisponibile. Non dimenticare l’importanza di un giusto equilibrio tra le calorie assunte e quelle consumate: praticare regolarmente una sana attività motoria, anche moderata come, ad esempio, camminare per almeno 30 minuti al giorno. Lorena Bolesina dietista Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia Presidio Ospedaliero di Vigevano 17 … ed alcune ricette Bruschette alla rucola Ingredienti per 4 persone: 4 fette di pane integrale, g 200 di formaggio caprino fresco, 1 mazzetto di rucola, 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva, peperoncino rosso in polvere (facoltativo) Procedimento - Lavate, sgrondate e tritate le foglie di rucola. A parte, in una ciotola, lavorate il caprino con i rebbi di una forchetta e conditelo, se lo gradite, con il peperoncino. Aggiungetevi la rucola tritata e l’olio e mescolate bene. Disponete le fette di pane sulla griglia del forno e fatele tostare a 180-200 °C per qualche minuto. Quindi trasferitele su un piatto da portata e strofinatele con l’aglio, dopo averlo spellato. Infine, spalmate sulle bruschette il caprino alla rucola e servite. Guadagnare SALUTE Calorie per porzione: 235 Grassi: 7 g Colesterolo: 16 mg Calcio: 225 mg Proteine: 11 g Zuccheri: 35 g Fibra: 4 g Arance e finocchi Ingredienti per 4 persone: 4 finocchi, 3 arance sanguinelle, 1 porro (o 1 piccola cipolla di Breme), 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, un pizzico di sale Procedimento - Sbucciate le arance, pelatele al vivo e tagliatele a fettine sottili. Lavate i finocchi, mondateli e tagliateli a fettine sottilissime, con un pelapatate. Lavate, mondate ed asciugate il porro, quindi affettatelo a rondelle sottili. Mettete le verdure e le arance in una insalatiera e condite con un pizzico di sale e con l’olio. Mescolate con cura. Lasciate riposare per circa un quarto d’ora prima di servire in tavola. Calorie per porzione: 170 Grassi: 7 g Colesterolo: 0 mg 18 Proteine: 3 g Zuccheri: 17 g Fibra: 7 g Linguine arlecchino Ingredienti per 4 persone: g 320 di pasta di semola formato linguine, 1 cespo di insalata di Chioggia, 1 zucchina, 1 carota, 1 scalogno, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 4 cucchiai di vino bianco, sale e pepe Procedimento - Lavate, mondate e tagliate a striscioline l’insalata. Lavate, mondate e tagliate a fettine sottili (in lunghezza) con un pelapatate la carota e la zucchina. Sbollentate carote e zucchine in acqua leggermente salata per 2’, quindi scolatele bene. Sbucciate e tritate lo scalogno, mettetelo in una padella antiaderente con l’olio e fatelo appassire a fuoco basso. Unite l’insalata e fatela insaporire per qualche istante, quindi aggiungete carote e zucchine e cuocete le verdure per 10’ unendo il vino bianco. Salate e pepate secondo il vostro gusto. Cuocete le linguine al dente in abbondante acqua bollente salata, scolatele conservando un poco della loro acqua di cottura. Mettetele nel tegame delle verdure, unite l’acqua, il prezzemolo tritato e spadellate per qualche istante. Servite le linguine ben calde. Calorie per porzione: 360 Grassi: 5 g Colesterolo: 0 mg Proteine: 10 g Zuccheri: 72 g Zuppa di carciofi Ingredienti per 4 persone: 6 carciofi, 1,5 litri di brodo vegetale, 2 uova, 4 fette di pane integrale, 3-4 cucchiai di parmigiano grattugiato, g 80 di fontina tagliata a lamelle, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 spicchio d’aglio tritato, 1 cipolla tritata, 2 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, 1 limone, sale, pepe (facoltativo) Procedimento - Mondate i carciofi, divideteli a metà, tagliateli a fettine e metteteli in una ciotola con acqua fredda ed il succo di limone. Ponete sul fuoco una casseruola con l’olio, la cipolla, l’aglio ed il prezzemolo tritati e fate imbiondire per qualche minuto. Unite i carciofi ben scolati, mescolate bene e lasciate sul fuoco ancora qualche minuto, poi regolate di sale e pepe. Aggiungete il brodo, portate ad ebollizione e fate cuocere per altri 20’-30’. In una ciotola, sbattete le uova con una forchetta insieme al parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e poco pepe. Incorporate quindi il miscuglio alla zuppa e lasciatelo rapprendere. Preparate quattro fondine e, sul fondo di ognuna, ponete una fetta di pane integrale coperta con la fontina tagliata a lamelle. Poi versatevi sopra la zuppa di carciofi e servite ben caldo. Calorie per porzione: 390 Grassi: 17 g Fibra: 15 g Proteine: 22 g Zuccheri: 40 g 19 Involtini di acciughe Ingredienti per 4 persone: 20 acciughe fresche, 2 cucchiai di capperi sott’aceto, 1 spicchio d’aglio, 1 bel ciuffo di prezzemolo lavato ed asciugato, 4 cucchiai di pangrattato, 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale e pepe q.b. Procedimento - Sciacquate i capperi e metteteli nel mixer con l’aglio, il prezzemolo, il pangrattato, il parmigiano, un pizzico di sale, una macinata di pepe e frullate il tutto. Lavate le acciughe, asciugatele tamponandole con carta da cucina, apritele a libro lasciandole unite nel dorso ed eliminate testa e lisca centrale. Passatele da entrambe le parti nel composto frullato e arrotolatele cominciando dalla testa verso la coda, quindi fermatele con uno stecchino. Rivestite una piccola pirofila con carta da forno, disponetevi gli involtini di acciughe, conditeli con un filo d’olio ed infornate a 180 °C per 10’-12’. Calorie per porzione: 234 Grassi: 14 g Guadagnare SALUTE Proteine: 18 g Zuccheri: 9 g Ceci allo zenzero Ingredienti per 4 persone: g 600 di ceci in scatola ben sgocciolati, 2 cucchiaini di zenzero in polvere, qualche fogliolina di salvia, 1 foglia di alloro, 1 cipolla piccola, 1/2 spicchio d’aglio, brodo vegetale q.b., 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale e pepe q.b. Procedimento - Affettate sottilmente la cipolla; strofinate un tegame antiaderente con mezzo spicchio d’aglio poi mettetevi la cipolla e fatela appassire a fiamma bassa con l’olio e la foglia di alloro lavata ed asciugata. Unite i ceci e spolverizzate con lo zenzero in polvere, bagnate con il brodo e lasciatelo asciugare a fiamma media per 10’-12’. Insaporite con la salvia e regolate di sale e pepe. Servite il piatto ben caldo. Calorie per porzione: 227 Grassi: 15 g Colesterolo: 0 mg 20 Proteine: 9 g Zuccheri: 14 g Scalogni in agrodolce Ingredienti per 4 persone: g 600 di scalogni, 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 1 bicchiere di aceto bianco, 1 bicchiere di vino bianco, 1 limone, qualche bacca di pepe rosa, 2 cucchiai di zucchero, 1 foglia di alloro, 1 rametto di timo, sale Procedimento - Sbucciate gli scalogni e metteteli in una pentola antiaderente con l’olio, un pizzico di sale e mezzo bicchiere di acqua. Lasciate cuocere finché gli scalogni diventano leggermente dorati. Unite l’aceto ed il vino, lo zucchero, l’alloro, il timo, il pepe ed il limone affettato sottilmente. Portate ad ebollizione e fate sobbollire lentamente per 10’. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare gli scalogni nel liquido di cottura, poi scolateli e servite in tavola. Calorie per porzione: 130 Grassi: 5 g Colesterolo: 0 mg Proteine: 1 g Zuccheri: 20 g T eglia di patate e pomodori al finocchietto Ingredienti per 4 persone: g 400 di patate, g 600 di pomodori perini, 4 cucchiai di pane grattugiato, 1 spicchio d’aglio, 1 ciuffo di finocchietto selvatico, 6 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale Procedimento - Lavate e pelate le patate, tagliatele a fette spesse mezzo centimetro circa e scottatele per 5’ in acqua bollente leggermente salata. Scolatele bene e disponetele in un solo strato in una teglia; conditele con 3 cucchiai di olio. Lavate i pomodori, scottateli brevemente in acqua bollente quindi passateli sotto l’acqua corrente, sbucciateli e tagliateli a rondelle spesse mezzo centimetro. Pulite, lavate e asciugate il finocchietto, sbucciate l’aglio, quindi tritateli insieme. Cospargete le patate con metà del trito aromatico, disponetevi sopra uno strato di pomodori e completate ancora con il trito aromatico. Spolverizzate il tutto con il pangrattato e condite con i 3 cucchiai d’olio rimasto. Infornate a 200 °C e cuocete per circa 30’. È un piatto ottimo anche consumato tiepido. Calorie per porzione: 287 Grassi: 16 g Colesterolo: 0 mg Proteine: 5 g Zuccheri: 30 g Fibra: 4 g 21 Bavarese ai frutti di bosco Ingredienti per 4 persone: g 500 di yogurt ai frutti di bosco, g 250 di frutti di bosco misti, 2 cucchiai di miele o di zucchero, g 25 di gelatina vegetale in fogli, 3 cucchiai di latte scremato, 1 bustina di vanillina, g 20 di zucchero a velo Procedimento - Fate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per circa 15’. Nel frattempo, in una piccola casseruola, versate il latte, unitevi il miele e fate scaldare. Spegnete quindi il fuoco, strizzate bene la gelatina, unitela al composto e fatela sciogliere mescolando. Mettete in una ciotola lo yogurt, aggiungete la vanillina e mescolate; unite quindi il latte e il miele, sempre mescolando bene. Versate il composto in uno stampo per bavarese e mettetelo a raffreddare per qualche ora in frigorifero. Mondate, lavate e asciugate i frutti di bosco; tenetene da parte g 100 e frullate i rimanenti con lo zucchero a velo, quindi filtrate il frullato attraverso un colino. Sformate la bavarese su un piatto per dolci e decoratela con i frutti di bosco rimasti. Irrorate infine il dolce con la salsa di frutti di bosco e servite. Guadagnare SALUTE Calorie per porzione: 176 Grassi: 4 g Fibra: 3 g Proteine: 5 g Zuccheri: 30 g Calcio: 185 mg Mandarini al forno Ingredienti per 4 persone: 8 mandarini lavati ed asciugati, 4 cucchiai di zucchero di canna, cannella in polvere q.b. Procedimento - Tagliate orizzontalmente a metà i mandarini e quindi cospargeteli con un poco di zucchero di canna ed un poco di cannella in polvere. Sistemate i mandarini in una teglia rivestita con carta da forno ed infine infornate per 6’-8’ a 220 °C. Calorie per porzione: 180 Grassi: 0 g 22 Proteine: 2 g Zuccheri: 45 g Piramide alimentare Snack dolci e salati, bibite Grassi di condimento e zuccheri aggiunti Carne, pesce, uova e legumi Latte e derivati Patate, cereali e derivati Verdura 2 consumi al giorno Consumali saltuariamente 1-3 consumi al giorno 1-2 consumi al giorno 2 consumi al giorno 4 consumi al giorno Frutta 3 consumi al giorno Bere acqua in abbondanza 23 La farmacia in casa e in viaggio L’ARMADIETTO DEI FARMACI ... in casa È buona norma avere sempre in casa alcuni farmaci per i disturbi lievi e per gli incidenti domestici e più comuni. L’armadietto per i farmaci deve contenere soprattutto quelli necessari all’automedicazione. Va posto in un luogo adatto, fresco, asciutto e al riparo dalla luce; vanno controllate le scadenze e sostituiti i prodotti scaduti o mal conservati. Le scadenze riportate sulle confezioni si riferiscono sempre alla confezione integra. È importante conservare il farmaco nella sua confezione originale poiché vi è riportata la data di scadenza e vi è contenuto il foglietto illustrativo. A parte il materiale per la medicazione di piccole ferite (disinfettante, bende, cerotti, banda elastica) e un termometro, l’armadietto dei medicinali dovrebbe contenere: farmaci contro i dolori, la febbre, la tosse, il mal di gola, la diarrea, la nausea e il vomito, le punture di insetti e contusioni. Ovviamente nello stesso armadietto possono essere conservati anche i medicinali che di volta in volta prescrive il medico. ... Guadagnare SALUTE 24 e in viaggio Può capitare di ammalarsi durante un viaggio o di soffrire di piccoli disturbi dovuti a un’alimentazione diversa dal solito, allo stress del viaggio, al cambio di fuso orario e a tante altre variazioni ambientali: tutti fattori che possono rendere l’organismo più indifeso. Perciò anche in funzione della destinazione, è bene mettere nella valigia alcuni medicinali. La regola più semplice sui farmaci da portare con sé è questa: pochi, utili e ben protetti. I farmaci da viaggio Un antidolorifico e un antifebbre Un farmaco contro nausea, vomito e gli altri sintomi del mal di viaggio Un antidiarroico, fermenti lattici Soluzioni idrosaline da usarsi, specie nei bambini, in caso di diarrea Un antibiotico a largo spettro che deve essere prescritto dal medico Una crema solare con fattore di protezione adeguato Una pomata per le scottature Una pomata contro ematomi e distorsioni Un repellente per insetti e un insetticida per ambienti Una pomata contro le punture di insetti Un farmaco per disturbi digestivi • • • • • • • • • • • Il primo soccorso Ivittime l primo soccorso è l’aiuto che chiunque può prestare ad una o più persone di incidente o di un malore, in attesa che intervenga il soccorso sanitario qualificato. È evidente la differenza con il pronto soccorso che è effettuato da personale specializzato (medici, infermieri, soccorritori volontari) con l’ausilio di attrezzature adeguate e terapie farmacologiche direttamente sul luogo dell’evento, durante il trasporto fino ad un ospedale. Questo servizio viene definito come sistema di urgenza/emergenza e corrisponde al numero breve 118 esistente su tutto il territorio nazionale. Il primo soccorritore, durante l’attesa di un soccorso sanitario qualificato, non deve sostituirsi ad esso, ma deve limitarsi a compiere azioni precise ed evitare interventi avventati anche da parte di eventuali persone presenti. Quali sono gli atteggiamenti che DEVONO essere evitati? • Caricare su un’auto un infortunato senza aver capito bene che cosa sia successo. • Somministrare alcolici o da bere in genere ad infortunati non ben coscienti. • Trasportare in un ospedale non idoneo, ecc. ... Allora cosa si può fare? • Valutare la situazione e l’ambiente agendo sempre in sicurezza, proteggendo sé stessi e gli altri evitando di creare ulteriori incidenti. • Valutare la dinamica dell’incidente: se tratta di evento traumatico o malore. • Esaminare l’infortunato, almeno le funzioni vitali: se è cosciente, se respira, se vi sono grosse emorragie. • Allertare il sistema urgenza/emergenza chiamando o facendo chiamare il 118. • Praticare i gesti di primo soccorso (tamponare una ferita, praticare la rianimazione cardio-polmonare) SOLO se in grado di eseguirli correttamente. • Non abbandonare l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi qualificati. PER CONCLUDERE Il primo soccorso si esercita nelle circostanze più diverse: nelle calamità e nella vita di tutti i giorni, in famiglia e nel lavoro, per strada, a scuola, nello sport, nel tempo libero, ovunque. Seguire un corso di primo soccorso completo dovrebbe far parte dell’educazione dell’uomo moderno! a cura di Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Gambolò 25 Le dieci regole d’oro per prevenire il rischio CARDIOVASCOLARE 1. 2. Guadagnare SALUTE 26 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Evita il fumo sia attivo sia passivo Aumenta il consumo giornaliero di verdure e frutta. Segui la regola delle cinque porzioni e dei differenti colori: giallo (carote - peperoni) rosso (pomodori) bianco (finocchi - cavolfiore) blu (frutti di bosco) verde (insalate - verdure varie) Aumenta il consumo settimanale di pesce, legumi e cereali (pane, pasta o riso) ad alto contenuto di fibre Limita il consumo di grassi, formaggi e dolci Limita il consumo di sale e modera il consumo di alcol Controlla il peso e mantieniti sempre attivo Svolgi un’adeguata attività fisica Tieni sotto controllo la pressione arteriosa Tieni sotto controllo il valore di colesterolo Tieni sotto controllo il valore della glicemia I racconti dei DONATORI F in da ragazzo mi sono sempre chiesto cosa avrei potuto fare per aiutare le persone con problemi di salute. Sapevo che esistono mille modi per rendersi utili come il fare, ad esempio, volontariato anche attraverso le varie istituzioni. Così facendo, infatti, si avrebbe il modo di dare un forte contributo a chi ne ha bisogno. Donare il sangue è una delle cose che ho sempre desiderato! Donare il proprio sangue però ritengo sia un modo per aiutare e, a volte, salvare la vita alle persone. È un modo che ci rende speciali, ma umili allo stesso tempo facendoci comprendere e sperimentare una sorta di solidarietà “unica” che elimina anche le differenze sociali, per esempio. Penso, anche per questi motivi, che sia uno dei doni più preziosi che si possa fare ad un nostro simile che, in un certo momento della sua vita, si trova in difficoltà. Desideravo donare il sangue da quando avevo sedici anni. All’epoca però mi dicevano che non era possibile in quanto non ancora maggiorenne. Preciso di essere palestinese di origine, ma ho vissuto per nove anni circa in Kuwait e poi ad Amman, capitale della Giordania. Ad Amman esisteva la “BANK AL DAM“ - Banca del Sangue - che sarebbe, in sostanza, l’equivalente dell’AVIS perché la funzione è la medesima. Ricordo che mi sarebbe piaciuta l’idea di potervi farne parte, anche se con il modesto contributo della donazione ma, come dicevo, non è stato possibile. Una volta in Italia – risiedo qui dal 1991 – ho saputo dell’esistenza dell’AVIS. Mi sono subito informato per sapere come fare per iscrivermi e da circa dodici anni ne faccio parte, dopo aver fatto tutti gli accertamenti sanitari richiesti. All’epoca avevo solamente il permesso di soggiorno e non la cittadinanza italiana che oggi possiedo. Questo particolare però non ha ostacolato il realizzarsi di questo sogno. Ricordo proprio di aver provato una gioia immensa, indescrivibile, perché finalmente vivevo quella famosa sensazione di “appartenenza” verso gli altri di cui parlavo prima. Che bello sarebbe se tutti potessimo provare questa sensazione! Lo dico soprattutto per chi, come me, che provenendo da un altro Paese e sentendosi smarrito, non sia portato soltanto a volere ma anche a dare. Ringrazio, di tutto cuore, i medici ed il personale infermieristico che si prendono cura dei donatori perché con la loro gratuita disponibilità e gentilezza ci seguono in ogni circostanza e per qualsiasi chiarimento. Ritengo anche giusto ringraziare i fondatori AVIS e la tecnologia a disposizione, per mezzo della quale possiamo beneficiare di attrezzature efficaci e all’avanguardia in un campo così delicato ed importante. Oggi posso dire che questo mio desiderio di aiutare gli altri l’ho potuto realizzare soltanto in Italia, così come posso dire, con orgoglio, di far parte dell’Associazione Volontari Italiani Sangue “AVIS”. Rami Pizzocchi Naser 27 Entrare in ospedale è un’esperienza che tutti conosciamo, come visitatori Guadagnare SALUTE o come ricoverati. L’ansia che sale mentre parcheggi la macchina, la paura che assapori e che crea un nodo in gola mentre ti avvicini al portone, il cuore che accelera i battiti e le parole che non escono appena varchi la soglia. E poi l’intenso odore del disinfettante che ti colpisce le narici e ti fa girare la testa per qualche istante: ecco, sei dentro. Ora devi procedere… sì, ma dove? A chi domandare? Incontri camici bianchi che sussurrano seri, visi stanchi di una notte insonne e altre persone come te un po’ spaesate e un po’ impaurite che avanzano ignare di cosa le attende: come troveranno i loro cari? Che cosa li aspetta? L’ospedale è una società complessa: ha una propria organizzazione, propri ritmi e schemi. A volte è difficile comprendere come muoversi, capire chi è addetto a cosa, soprattutto quando nella testa si muovono preoccupazioni e timori, quando si sorride per non piangere, quando si resta in silenzio mentre si vorrebbe urlare, quando ci si sente indifesi. Eppure c’è un giorno in cui ti svegli e sorridi proprio pensando di entrarvi: ti vesti ed esci veloce di casa. Con passo deciso apri il portone e lasci che un anziano esca salutandolo con un sonoro buongiorno; pochi balzi, scendi le scale e sei arrivato: AVIS. Saluti le dottoresse, ti rispondono con un sorriso tutte indaffarate tra provette e prelievi. Consegni la tessera e ti accomodi in sala d’attesa; qualcuno che conosci con cui scambiare due parole lo troverai sempre. Il tempo scorre veloce: «Rossi», ti chiamano. Entri «Buongiorno!» «Come andiamo?» «Terminate le ferie?» «Come stanno i bambini?». Il clima è accogliente, gioviale, ti senti bene e ti accomodi sulla poltrona sicuro, sereno e consapevole della professionalità di chi si prenderà cura di te, ti assisterà e ti accompagnerà in questo tuo dono. Si svolge il solito rituale: controlli, laccio emostatico, farfallina e poi si aspetta che la sacca si riempia. Fatto. Il personale si accerta sul tuo stato di salute e ti accompagna all’uscita con un sorriso. Saluti, qualche istante e poi senti quella parola che ti accompagnerà, scaldandoti il cuore, per tutto il giorno: «Grazie, signor Rossi». Ilaria Brioschi 28 ... e le ricette dei DONATORI Uovo all o’ cchio di bue in nido di verdure secondo piatto Ingredienti per 4 persone: 1 cipolla, 1 zucchina, 1 peperone, 1/2 melanzana, radicchio rosso, 4 uova, 2 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, sale e pepe q.b. Procedimento - Mondate e lavate le verdure, tagliatele a julienne e tenete a parte il radicchio; in una padella con l’olio fate saltare le verdure per qualche minuto finché saranno cotte ma abbastanza croccanti, quindi aggiungete il radicchio, salate e pepate secondo il vostro gusto e spegnete il fuoco. Adagiate le verdure ancora calde sul fondo di 4 cocotte, rompete un uovo sopra ciascuna di esse, aggiustate di sale e mettete in forno caldo a 180 °C per 3-4’ o al raggiungimento del grado di cottura dell’uovo desiderato. Variante - Potete usare tutti i tipi di verdura preferiti (asparagi, spinaci, erbette...) facendo attenzione a non cuocerli troppo. Claudio Milan Pasta alla crema con salmone piatto unico Ingredienti per 4 persone: g 320 di pasta di semola, 2 tranci di salmone, 2 zucchine sode tagliate a cubetti, g 200 di champignon surgelati o di funghi misti affettati o a cubetti, 1 patata lessata, 1/2 cipolla tritata, 1 spicchio d’aglio, 1 rametto di timo, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, sale e pepe q.b. Procedimento - In una padella con 2 cucchiai d’olio, lo spicchio d’aglio e la cipolla cuocete le zucchine per un paio di minuti, quindi unite i funghi e proseguite la cottura. Togliete la padella dal fuoco, eliminate l’aglio e tenete a parte 1/4 delle verdure; ponete 1/4 delle verdure nel mixer, unite la patata lessata, 1 cucchiaio di olio, 2-3 cucchiai del liquido di cottura delle verdure, il parmigiano grattugiato, quindi frullate il tutto fino ad ottenere una crema. In una pentola, portate ad ebollizione abbondante acqua leggermente salata e cuocete la pasta. Nel frattempo, mettete nuovamente la padella sul fuoco, unite i tranci di salmone ed il rametto di timo; a metà cottura girate il salmone e portate a cottura, aggiustando di sale e pepe. Togliete la padella dal fuoco, eliminate il timo e tagliate il salmone in grossi dadi; scolate la pasta al dente. Mettete la padella sul fuoco con il salmone e le verdure, unite la pasta e poi la crema preparata, mescolate velocemente e fate “saltare” il tutto portando a cottura, cospargete con il prezzemolo tritato, spegnete il fuoco e servite la pasta ben calda. Roberto Sturaro 29 Carpaccio di zucca contorno Ingredienti per 4 persone: 1 grossa fetta di zucca, 1 rametto di menta, 1 manciata di pinoli, 1 manciata di olive nere, 1 mazzetto di rucola, sale q.b., olio extravergine d’oliva, aceto, pepe, 1 spicchio d’aglio Procedimento - Affettate molto sottilmente la zucca con una mandolina e disponete le fette su un vassoio; condite con il sale, l’aceto e l’aglio affettato sottilmente e lasciate macerare almeno un’ora. Nel frattempo togliete i gambi dalla rucola, lavate le foglie e asciugatele; tostate leggermente i pinoli in una padellina. Eliminate l’aglio e terminate il condimento con il pepe, l’olio, la menta sminuzzata, i pinoli e le olive nere a rondelle. Conservate in frigorifero e togliete un’ora prima di servire. Massimiliano Famoso Merluzzo di Natale piatto tipico natalizio spagnolo Ingredienti per 4 persone: 1 kg di merluzzo, g 250 di vongole, 1 mazzo di asparagi mondati e lavati, 4 spicchi d’aglio, prezzemolo tritato q.b, olio extra vergine d’oliva, aceto, sale Guadagnare SALUTE Procedimento - Tagliate il merluzzo a rondelle, unite un poco di sale e lasciatelo riposare in una pentola di terracotta. Nel frattempo fate insaporire in un tegame l’aglio e l’olio per un paio di minuti. Togliete l’olio dal fuoco, eliminate l’aglio, lasciate intiepidire l’olio e versatelo sul merluzzo. Ponete la pentola di terracotta sul fuoco lento e cuocete per circa 15’. Fate spurgare le vongole per mezz’ora in acqua e sale, poi sciacquatele e fatele cuocere in un tegame con coperchio finché si saranno aperte. Lessate gli asparagi e scolateli. Versate le vongole sul merluzzo, decorate con gli asparagi e cospargete col prezzemolo tritato. Buen provecho! Maria Luisa Carrasco Alonso Riso Basmati con piselli 30 piatto indiano Ingredienti per 4 persone: g 300 di riso Basmati, 2 cipolle affettate sottilmente, alcuni pomodori maturi, g 300 di piselli, 4 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva, sale q.b. Procedimento - In una pentola mettete l’olio assieme alle cipolle affettate e cuocetele finché saranno trasparenti, eventualmente unendo uno o due cucchiai d’acqua. Aggiungete i pomodori tagliati a cubetti ed i piselli, aggiustate di sale e proseguite la cottura finché i piselli saranno morbidi. Nel frattempo, cuocete il riso in acqua leggermente salata in quantità pari al doppio del peso del riso; quando l’acqua incomincia a bollire, abbassate la fiamma e proseguite la cottura finché il riso avrà assorbito tutta l’acqua. Servite il riso accompagnato dall’intingolo a base di piselli. Singh Gurijt HANNO COLLABORATO: Lorena Bolesina Ilaria Brioschi Maria Luisa Carrasco Alonso Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Gambolò Massimiliano Famoso Donatella Gronda Singh Gurijt Giuseppe Maestrone Claudio Milan Rami Pizzocchi Naser Massimo Romanò Roberto Sturaro Marta Ubezio progetto grafico impaginazione illustrazioni Vigevano 0381 83988 Finito di stampare nel novembre 2011 da Vigevano 0381 344929 che ha reso possibile questo progetto SUPPLEMENTO DI FILO DIRETTO CON AVIS VIGEVANO ANNO XIII - N. 3 - SETTEMBRE 2011 GRAZIE A