Presentazione Senato - Come vedono i daltonici

Come vedono i daltonici
Visione e modi di pensare
dei discromatopsici
Senato della Repubblica
Roma, 24 settembre 2013
Presentazioni
• Stefano De Pietro, deuteranope.
• Ci sono ottici, oftalmologi, oculisti, qualcuno
che lavora con i colori, con la percezione, un
artista?
• Ci sono daltonici? Nessun timore, non verrete
chiamati sul palco .
• Avete mai avuto a che fare con un daltonico?
Basilico?
• La campagna sul
daltonismo è nata del
2006.
• Nel 2010 la prima
conferenza.
• Nel 2012, esplode
l’argomento in
ambito istituzionale.
Una campagna sul daltonismo?
Questa è una campagna sul daltonismo, su come
vedono i daltonici, che soprattutto vuole cogliere
lo scopo di spiegare “come vivono” le persone
daltoniche.
Fin dall'infanzia il daltonismo viene considerato
solo come un marchio associato all'incapacità di
svolgere determinate attività, mentre nei daltonici
stessi si forma la convinzione che per qualche
strana magia del mondo per ottenere alcuni
risultati occorre “fregare”, “imbrogliare”,
“aggirare” un ostacolo che viene posto proprio da
chi, di daltonismo, non capisce un'acca ...
Una campagna sul daltonismo?
Nel terzo millennio si hanno a disposizione
maggiori strumenti scientifici e tecnici per
comprendere meglio la visione dei daltonici,
questa possibilità apre ad un riesame accurato
della loro posizione nella società umana.
La “riscossa dei daltonici” parte con la conquista
del diritto di avere una patente di guida per legge
e non per concessione, di poter svolgere un lavoro
con i colori come chiunque altro, di poter leggere
senza problemi indicazioni ed istruzioni.
Una mostra sul daltonismo?
A Genova, dal 2006, l’iniziativa “Come vedono i
daltonici” si è posta il fine di dimostrare che tutto
questo è possibile usando il potere della ragione e
l'intelligenza di capire. E si vedono i primi risultati.
Cominciamo male …
Dal Vocabolario Etimologico Pianigiani, circa 1920
… e proseguiamo peggio
“Occhio, cervello,
visione”
di David H. Hubel
Premio Nobel per
la medicina – 1981
Una disattenzione
drammatica!
… e proseguiamo peggio
“Occhio, cervello,
visione”
di David H. Hubel
Premio Nobel per
la medicina – 1981
Una disattenzione
drammatica!
Vedere non è percepire
Chi si è accorto
che il segnale è
in bianco e
nero?
Il colore è un “di più”
I colori non
sono sempre
necessari.
Possono essere
ignorati.
Quanti sono i daltonici ?
• I daltonici sono circa
– il 10% dei maschi,
– l’1% delle femmine.
• Il daltonismo si eredita dal nonno materno.
• E’ il risultato di una variazione nel cromosoma X.
• E’ un gene recessivo (in presenza del
corrispondente gene “sano” dell’altro
cromosoma, quello “malato” soccombe.
• Per questo le femmine (XX) sono meno colpite
dei maschi (XY).
E’ correggibile?
• Il daltonismo non è una malattia, non deve
essere quindi “curato” ma nemmeno corretto.
• Allo stato attuale non esiste una soluzione
farmacologica o chirurgica.
• Sono in corso test sulla scimmie di un farmaco
che dovrebbe cambiare la retina e correggere
il daltonismo.
• Ma … ne vale la pena oltre la semplice
curiosità scientifica?
Cosa sono i colori ?
• Tenetevi forte: i colori non esistono!
• Sono solo un’invenzione del nostro cervello
per indicare la presenza di particolari
frequenze delle onde luminose che colpiscono
i nostri occhi.
• L’illusione dei colori serve all’essere umano
per riconoscere e classificare meglio il mondo
naturale.
Come vede un daltonico?
• Non vede (o vede male) i colori fondamentali
puri.
• Ma anche tutti gli altri colori che contengono
in parte quel colore fondamentale.
• Si può essere daltonici su più colori
fondamentali (es: deuteranopi ma anche
protanomali).
Come vive un daltonico?
• A parte la scienza, che ha potuto descrivere in
modo accurato la visione, come vive un
daltonico?
• Leggi, abitudini, superficialità nei
comportamenti stanno arrecando problemi da
sempre.
Scienza e società
Scienza e società
Benvenuti nel daltonismo
Il test: le tavole di Ishihara
• In questo
cerchio si legge
un numero.
• Che numero è?
Il test: le tavole di Ishihara
• La soluzione per i
daltonici.
• Non ci aveva mai
pensato nessuno!
Il test: le tavole di Ishihara
• La soluzione per
i tricromatici 
La patente di guida
• Fin dal 1991 il daltonismo non era stato più
annoverato tra i problemi della guida.
• Eppure in Italia si è continuato a fare i test e a
ritirare patenti, soprattutto “lavorative”.
• C’è stato un comportamento della classe
politica e medica lesivo del diritto dei
daltonici di poter lavorare.
Il lavoro negato
• I daltonici hanno molti sbarramenti per
l’accesso al lavoro.
• Alcuni possono essere considerati ragionevoli,
anche se la loro applicazione è spesso
eccessivamente automatica.
• Altri sono un insulto all’intelligenza
(il croupier …).
La sicurezza
Le legge
• A luglio 2013 è stato depositato in Senato un
disegno di legge sul daltonismo, al quale
“Come vedono i daltonici” ha preso parte
nella formazione di larga parte del testo.
• La legge intende fissare alcuni punti.
Le legge
• Patente di guida per diritto e non per
concessione, per tutti e per qualsiasi livello.
• Accesso al lavoro da riconsiderare, soprattutto
per i concorsi pubblici.
• Osservatorio nazionale sul daltonismo gestito
dal Ministero delle pari opportunità.
Anna Franca Cavallini
il primo reale quadro daltonico
Tricromatico
Deuteranope
Film: “Il ragazzo dai capelli verdi”
In un film in
bianco e nero i
colori possono
essere immaginati
Film: “Il ragazzo dai capelli verdi”
Anche in un film a
colori, i colori possono
essere immaginati. E’
il verde dell’erba, ma
anche il biondo di un
capello.
Visione sociale del colore
• “Il ragazzo dai capelli verdi” per un daltonico
appare biondo. Ma considerato il titolo e la storia
del film, la sensazione cromatica insufficiente
viene compensata da un ragionamento, ad un
livello superiore alla pura percezione
• E’ la visione sociale del colore. I daltonici si
sforzano di parlare “tricromatico”, spesso ci
riescono e vi fregano .
Visione sociale del colore
• Ad esempio, nessun daltonico andrebbe mai a
teatro vestito di viola, per rispetto alla
tradizione.
• Anche se in realtà per la sua visione il vestito è
di uno splendido blu!
• Sarebbe utile scrivere il nome del colore
dell’abbigliamento in etichetta.
Daltonismo e bambini
• I bambini daltonici sono soggetti a uno stress.
• Occorre riconoscere precocemente una
diagnosi di daltonismo e di che tipo sia.
• I bambini hanno bisogno di informazioni per
potersi relazionare con i loro simili.
• Nascondere il daltonismo è un errore.
Daltonismo a scuola
• Attenzione all’uso dei colori come veicolo
d’informazione: usare sempre anche delle
forme o dei simboli.
• Sviluppare il senso critico, evidenziando le
differenze di visione con gli altri bambini e con
l’insegnante, trattandole come un valore
aggiunto della comunicazione e del rispetto
reciproco.
Gli insegnanti possono sbagliare!
Questo bambino di Roma ha preso un brutto voto
“Arroganza” tricromatica
• Che colore è?: una domanda che meriterebbe
una risposta poco educata .
• Ma come fate col semaforo? Ah, certo, guardate
la posizione: è una autorefenzialità sulle risposte,
da evitare assolutamente.
• Un adulto daltonico è un bambino che si è
formato un’idea del proprio daltonismo secondo i
dogmi indotti dai tricromatici. Ci vogliono poi
anni per capire e cambiare riferimenti.
“Arroganza” tricromatica
• Ad esempio, di fronte a un semaforo un
daltonico deuteranope passa con il bianco e si
ferma con il giallo.
• Non è vero che guarda la posizione.
• Ma qualsiasi daltonico non ancora “liberato”
dirà che guarda la posizione, è la spiegazione
che gli è stata indotta dalla società.
“Arroganza” tricromatica
• Se fosse vero che guarda solo la posizione, di
fronte ad un semaforo orizzontale non
saprebbe come comportarsi.
• Invece lo usa benissimo, come tutti.
“Arroganza” tricromatica
• CHIEDETELO AI DALTONICI!
• Ho sentito decine di persone rispondermi
“non lo avrei mai creduto”, dopo una
spiegazione su semaforo, scelta dei colori,
visione sociale del colore.
• Occorre costruire una politica condivisa della
diversità.
Nimium ne crede colori!
• Grazie della vostra attenzione.
• Seguiteci su
comevedonoidaltonici.com.