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Pro...muoviamoci GIUGNO 2011
Il mensile delle Pro Loco dell’Area Nolana e-mail: [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA IN FASE DI REGISTRAZIONE [email protected] ANNO I - Numero 3- GIUGNO 2011 FESTA LITURGICA IN ONORE DI SAN DONATO VESCOVO E MARTIRE Parrocchia S. Gavino Mart ire Pro Loco Camposano Periodico di Informazione, Turismo, Storia, Cultura, Spettacolo, Sport e Tempo Libero Carissimi fedeli, la celebrazione di San Donato, per fortuna, è ancora un grande richiamo che unisce la nostra Comunità nella venerazione antica e nuova del nostro Santo. Anno I - Numero 3 GIUGNO 2011 San Donato ci ricorda che abbiamo un passato di fede e “radici cristiane” da cui attingere la luce per esaminare il presente e l'energia per costruire il futuro. Il Cristo, infatti, è la sola risposta che offre direzioni,finalità e significato al vivere umano, perché solo Lui può umanizzare l'uomo. Direttore Editoriale Napolitano Barbato Direttore Responsabile Napolitano Pasquale Coordinatore di Redazione Gatta Nicola Gaetano PROGRAMMA RELIGIOSO Redazione Pro Loco Camposano, Pro Loco Casamarciano, Pro Loco Castello di Cisterna, Pro Loco Cicciano, Pro Loco Mariglianella, Pro Loco Città di Marigliano, Pro Loco Saviano 4 - 5 - 6 AGOSTO 2011 Triduo di preparazione alla Cappella del Santo Ore 18.30 Santo Rosario Ore 19.00 Santa Messa 7 AGOSTO 2011 Ore 07.30 Santa Messa e bacio della Reliquia Ore 19.00 Processione per le vie principali del Paese Ore 20.00 Santa Messa e bacio della Reliquia Collaborano Comune, Scuole, Associazioni, Pro Loco e Cittadini PROGRAMMA CIVILE 7 AGOSTO 2011 Ore 21.00 Sagra tipica con Anguriata, Allestimento Mensile Monda Antonio intrattenimento musicale, fuochi pirotecnici Il Parroco Famiglia Sirignano proloco camposano Pro Loco www.prolococamposano.it Tipografia Tavolario stampa, San Vitaliano (Na) Tel. 081 8232160 DISTRIBUZIONE GRATUITA email: [email protected] - facebook: [email protected] 2 GIUGNO 2011 PRO LOCO CAMPOSANO Pro…muoviamoci SAN DONATO: TRA FESTA E TRADIZIONE chiesetta di S. Donato, dove si celebrerà la S. Messa. La tradizione vuole che dopo il rito, si debba gustare una fetta di anguria col pane e poi recitare la tipica preghiera che recita: << Sant Runat mio! Cu stu pan e mulone, Famme passà stu rulore>>. Questa tradizione, insieme a quella della distribuzione dell'olio e del pane benedetto , anima le ore di questa festosa giornata , ulteriormente ravvivata dal concerto di musica napoletana che accompagnerà la Sagra tipica. L'intera manifestazione a S. Donato è da anni organizzata e gestita dalla Pro Loco Camposano grazie alla devozione e alla collaborazione dei fedeli, tra cui risalta per ardore ed impegno la famiglia Sirignano .Si rinnova a tutti, anche quest'anno, l'appuntamento al 7 agosto. Nicola Gaetano Gatta Il borgo camposanese, seppur piccolo, conserva un ricco patrimonio di tradizioni e di storia che meglio permettono di raccontare fatti ed eventi passati , cosicché non rimangano solo un lontano ricordo dei veterani del paese. Una di queste rievocazioni autoctone è quella di San Donato la cui venerazione la si fa risalire al 1902, anno dell'alluvione che colpì Mugnano del Cardinale e anno del ritrovamento a Camposano della statua di un santo, trasportato dalla corrente d'acqua, e che, visto come dono, venne chiamato appunto S. Donato. Si decise di costruire una chiesa in suo onore per tenerlo e per fargli una grande festa che ogni anno, come da tradizione, ricorre il 7 agosto. Questa antica chiesetta, aperta solo in occasione della festa, è situata nei pressi degli argini del Gaudio al confine con Cimitile. Al suo interno è presente un' antica bilancia in legno che ricorda una curiosa devozione: i fedeli offrivano al santo l'equivalente in grano del peso di un bambino guarito dal santo, e in cambio ricevevano il pane benedetto e l'olio. Oltre alla bilancia vi è conservata al suo interno una antica reliquia del santo. La manifestazione si apre con la processione per le vie del paese che giungerà presso la L’antica bilancia in legno La D lo ce a t i V Via Provinciale,40 Camposano Na 081 8238163 Pro…muoviamoci PRO LOCO CAMPOSANO GIUGNO 2011 3 IL CLUB DI FIAT 500 PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO E’ RAPPRESENTATO NEL NOLANO Nel 1983, Comune e Proloco di Garlenda, pensando ad una manifestazione di richiamo che potesse dare notorietà al paese, progettarono un raduno di Fiat 500, una vettura ancora molto diffusa e utilizzata dagli abitanti del luogo. La prima edizione ebbe luogo il 15 luglio 1984 e, pur richiamando solo una trentina di partecipanti, diede il là ad un processo virtuoso che dura ancor oggi. Prima di tutto, vi prese parte l'ingegner Dante Giacosa, che fu molto colpito dall’"inusitata e tanto più encomiabile iniziativa di dare un nuovo soffio di vita e prestigio alla Fiat 500”; il grande progettista sarebbe rimasto in contatto con il Club con affetto e stima fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1996. Lo stesso anno uscì il primo volume sulla 500 a cura di Romano Strizioli con la copertina di Walter Molino, presentato alla trasmissione televisiva RAI "Uno su cento", condotta da Pippo Baudo. Fu l'inizio di un'importante e crescente esposizione mediatica per il raduno e per il sodalizio, contribuendo in maniera determinante alla sua diffusione. A proposito di media, nel 1989 nacque la rivista sociale "4piccoleruote", attualmente bimestrale a colori di 68 pagine e una tiratura media di 25.000 copie. Era tempo che gli "Amici della 500" si dessero un'organizzazione più strutturata ed ufficiale: fu così che il 13 marzo 1990 nacque il Fiat 500 Club Italia. Il fondatore Domenico Romano divenne presidente onorario, mentre Gian Paolo De Capitani assunse la presidenza. All'articolo 2 dello Statuto si legge: "L'Associazione si prefigge di: diffondere e mantenere vivo l’interesse per la Fiat 500 nella sua valenza di fenomeno sociale e di costume; favorire nel comune amore per la Fiat 500 l’amicizia e la solidarietà tra le persone, senza alcuna distinzione di età, estrazione sociale , censo, nazionalità o razza; creare e promuovere occasioni di incontro e confronto fra gli amatori della Fiat 500; promuovere ed attuare iniziative volte alla conservazione della capacità di circolazione e funzionalità su strada delle autovetture Fiat 500". CALCIO D’INIZIO PER L’EVENTO DELL’ESTATE... CHE VINCA IL MIGLIORE! Coordinamento Agro Nolano Mariglianese Entra a far parte del «vero mondo» dei cinquecentisti... e-mail: [email protected] FiatcinquecentoclubItalia Coordinamento Nola-Marigliano Caffetteria Rossini Via Circumvallazione - Nola Tel. 081 5121047 www.caffetteriarossini.com 4 GIUGNO 2011 PRO LOCO CASAMARCIANO Pro…muoviamoci Pro…muoviamoci PRO LOCO CASAMARCIANO GIUGNO 2011 5 TEATRO, AL VIA IL PRIMO FESTIVAL “CITTÀ DI CASAMARCIANO” Casamarciano (NA) - “Scenari Casamarciano” antico manoscritto di Annibale Sersale, conte di Casamarciano, che raccolse quello che per gli storici della Commedia dell’Arte è un patrimonio preziosissimo: gli scenari usati dalle compagnie di comici. E l’esaltante esperienza del gemellaggio con la città di Gibellina, in Sicilia, che ha fatto del rilancio delle antiche tradizioni di cui è custode il proprio punto di forza, affermandosi come location ideale di eventi culturali: sono queste le fondamenta di un palcoscenico che, candidandosi ad accogliere le migliori compagini artistiche italiane, punta a diventare ulteriore elemento di valorizzazione del territorio nolano. La prima edizione del Festival Nazionale del Teatro “Città di Casamarciano” prenderà il via il 3 settembre 2011 nel castello di santa Maria del Plesco sotto la direzione artistica di Totò Nicosia, cui si deve il successo del premio “Salvo Randone”, giunto alla sua 15esima edizione. Quattro compagnie provenienti da Verona. Pistoia, Salerno e Caltanissetta, saranno giudicate da una commissione tecnica e si contenderanno i riconoscimenti in palio per la migliore compagnia, il migliore attore protagonista, la migliore attrice protagonista, il migliore attore caratterista e la migliore regia. Ad una giuria popolare il compito di attribuire il premio “Compagnia” più votata dal pubblico. Andrea Manzi, sindaco di Casamarciano “Scommettere sul passato per disegnare il percorso futuro del nostro territorio è l’obiettivo che ispira un progetto nel quale crediamo molto. Il primo festival nazionale del teatro costituisce uno strumento sul quale puntare per accrescere le occasioni di sviluppo del nostro Comune e dell’area nolana. Forti di una tradizione antica oltre che delle suggestive location in grado di regalare valore aggiunto agli eventi in programma, siamo certi del successo dell’iniziativa che fin dai primi passi contribuirà certamente ad elevare lo spessore del confronto e dello scambio culturale”. Totò Nicosia, direttore artistico “Come il Randone anche il festival città di Casamarciano crescerà e si rafforzerà negli anni diventando richiamo nazionale ed internazionale. Gli ingredienti per la riuscita ci sono tutti, a cominciare dalla determinazione del primo cittadino e dell’amministrazione comunale e dalle potenzialità che l’area nolana, ricco giacimento culturale, esprime. E’ per questo motivo che ho accettato con entusiasmo di dare il mio contributo mettendo al servizio di un’idea vincente l’esperienza accumulata negli anni”. Biagio Ciccone, presidente dell’Agenzia di sviluppo dei Comuni dell’area nolana “La funzione educativa del teatro è antica come le sue origini. Camminare nel solco delle tracce presenti nel nostro territorio avrà per questo una doppia valenza: accrescere il confronto democratico con i cittadini, che avranno nuovi spunti di critica e riflessione sui problemi della vita quotidiana, ed accendere un fascio di luce sulle potenzialità ancora inespresse del Nolano. L’azione del teatro rappresenterà senza dubbio un nuovo strumento di crescita per tutto l’hinterland, un altro mattone per costruire il grande progetto del rilancio dei beni culturali che i Comuni hanno designato e che l’Agenzia sta promuovendo presso la Regione che, così come il governo nazionale, dovranno credere ed investire in un patrimonio di pregio e di valore”. Paolo Russo, parlamentare e presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati “Un altro tassello si aggiunge al mosaico che designa la crescita culturale, sociale ed economica del nostro territorio. Cercare nella storia dei luoghi, così generosa di testimonianze, moderni spunti di sviluppo è senza dubbio l’esempio positivo, il modello cui guardare per migliorare la vivibilità della comunità e per far guardare a questa ricca terra con l’attenzione che merita. L’organizzazione del festival del teatro è l’ennesimo segnale di impegno, determinazione ed efficienza degli enti locali della nostra area, protagonisti e non comparse di scelte strategiche e governo del territorio”. 6 GIUGNO 2011 PRO LOCO CASTELLO DI CISTERNA Pro…muoviamoci PERCORSI DI STORIA ANTICA E D'ARTE A CASTELLO DI CISTERNA Alessandra Ruggiero Castello di Cisterna è per noi, suoi cittadini, il luogo tranquillo e abituale, dove trascorriamo la nostra vita e siamo impegnati nelle attività quotidiane più comuni, dalla frequentazione della scuola a quella della Chiesa; il luogo, dove incontriamo amici e conoscenti e dove ritroviamo le nostre case dopo una normale giornata di lavoro e spesso non ci soffermiamo né conosciamo la sua storia, né le sue antiche origini. Le origini[1] di Castello di Cisterna risalgono, infatti, ad un periodo antecedente alla venuta di Cristo. Ci sono delle testimonianze controverse e dubbie sull'epoca precisa della nascita e sulla denominazione antica del comune ma ricordiamo tre validi e sicuri documenti circa l'antichità dell'esistenza di abitanti in Castello di Cistrena: il ritrovamento, nel 1845 e poi nel 1854, di diversi scheletri umani, alcuni dei quali riposti in sepolcri ornati con vasi e colonne di creta; la presenza di tombe greco-romane e di una lapide sepolcrale, datata 200 a.C., ritrovata nel cortile della canonica. Da tali testimonianze sembra accredito che l'insediamento nasca come demanio romano per scongiurare le contese tra Napoli e Nola per il possesso del territorio; fu, pertanto, posto un presidio di soldati e venne scavata una cisterna, da cui il nome di "Castrum Cisternae", ossia Castello di Cisterna, come è riportato anche nei registri dei padri di Montevergine. Intorno a questo castrum cisternae iniziarono a sorgere nuclei abitativi e semplici dimore. Le prime notizie, certe e documentate, risalgono comunque all'anno 1134: a quel tempo esisteva un ristretto numero di casolari, che occupavano la parte del paese, oggi denominata Pendino o Madonna delle Grazie; gli abitanti erano allora dediti all'agricoltura e all'estrazione dalle cave, ed alla sua lavorazione, della pietra definita "molare" e assai rinomata in tutta la Campania. In seguito Ruggero II, Duca di Napoli e Conte di Acerra, dà in donazione alcune terre nel casale di Castello di Cisterna al glorioso San Guglielmo di Vercelli, fondatore dell'insigne monastero di Montevergine: qui egli fece costruire una chiesetta annessa ad un piccolo monastero, corredato da una biblioteca, la quale si arricchì, nel corso degli anni, di molti rari e pregiati manoscritti. La fabbrica conventuale sorgeva allora fuori dell'antico abitato, nel luogo ancora oggi denominato Montevergine: fino a poco più di cento anni fa si potevano ancora ammirare i ruderi della chiesa e le antiche pitture, che ne adornavano le pareti. Nel 1292 il feudo fu assegnato al duca di Marigliano, successivamente alla famiglia Santuzzo Martire e poi ai Camaldolesi di Nola. Con la soppressione del feudalesimo per volere di Ferdinando d'Aragona, nel 1480, il paese cominciò a reggersi sotto forma di Università e poi di Comune, senza comunque raggiungere una definitiva libertà, e controllato ancora, malgrado l'abolizione, da famiglie di feudatari. Alla seconda metà del Settecento risale, invece, la costruzione dell'abbazia dedicata al culto di San Nicola di Bari, l'opera più importante nel panorama cittadino[2], iniziata per volere dell'abate D. Girolamo De Gennaro lungo il corso principale, su di un'antica cava di pietra, detta "la molarella" (poiché la vecchia chiesa parrocchiale non era più in grado di contenere il numero crescente di fedeli); fu solennemente benedetta nel maggio del 1775 e c o s t ò 1 0 . 0 0 0 d u c a t i . L'edificio religioso, che si eleva sul livello della strada, presenta un ampio sagrato, cui si giunge mediante una doppia scalinata in pietra lavica: l'impianto è a croce greca, con una cupola alta, snella ed abbellita da stucchi; due vani, anch'essi a forma di tempio sotto il livello stradale, furono utilizzati per la congrega del SS. Rosario l'uno e come cimitero sino al 1874 e poi come ricovero per la guerra l'altro. Tra i dipinti, che adornano la fabbrica, meritano particolare menzione: quello nella sacrestia, raffigurante la circoncisione di Gesù (opera realizzata nel 1615 da Prisco Manfellotti )e proveniente dalla vecchia chiesa; le due tele nei cappelloni maggiori, raffiguranti la Crocifissione e la Cena Eucaristica (realizzate nel 1774 da Vincenzo De Mita, autore, altresì, di altre quattro tele più piccole rappresentanti l'Immacolata, S. Maria del Suffragio, la Nascita ed il Battesimo di Gesù); un discorso a parte merita il bell'altare maggiore (realizzato da Vincenzo Adamo nel 1784), assai pregevole per i suoi marmi, per l'artistico ciborio e per i due cherubini in marmo bianco e lucido, che lo fiancheggiano. Intanto la struttura urbana si andava ormai definendo a ridosso della via Regia (denominata corso Vittorio Emanuele dopo l'Unità d'Italia), con abitazioni generalmente dislocate intorno ad ampi cortili, caratterizzati da grandi forni comuni in pietra vesuviana e da locali adibiti a deposito di materiale; più complessa era la tipologia delle residenze dei proprietari terrieri, che si sviluppavano su pianta quadrata, con corte centrale generalmente articolata in due sezioni: nella prima, ad uno o più piani, vi erano le abitazioni per i braccianti, i locali per la stalla ed i depositi; ai piani superiori alloggiavano, invece, i padroni. La seconda sezione era, invece, destinata a rustico con ampio terrazzo, dove venivano messe ad essiccare le varie produzioni agricole; al di sotto della corte, anche a diversi metri di profondità, c'erano i "cellai", locali dove venivano conservate botti di vino, fascine, legna, ghiande ma anche grano, miglio, fagioli, fave, prodotti che servivano ad alimentare la popolazione e gli armenti, o che erano messi in vendita. E' sempre interessante scoprire ciò che non si conosce di una persona o di un luogo, di cui si credeva di possedere ogni segreto ed ogni particolare ed è per questo che spero vi siate appassionati, come me, alla storia del nostro comune, di cui possiamo ricordare con orgoglio le origini e la storia. [1] Notizie storiche di Castello di Cisterna, Ristampa anastatica 2011- Mons. Raffaele dr. Napoletano [2] Parrocchia San Nicola - una vita, una storia in memoria di Mons. Raffaele Napoletano Pro…muoviamoci PRO LOCO CASTELLO DI CISTERNA GIUGNO 2011 7 RECENSIONE: IL GIOVANE HOLDEN DI J.D. SALINGER “…I libri che mi piacciono di più sono quelli che almeno ogni tanto sono un po' da ridere… Quelli che mi lasciano proprio senza fiato, sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti pare..” Questo è il modo che Holden Caulfield, il protagonista del “Giovane Holden” usa per descrivere il rapporto di grande confidenza o perlomeno di desiderio di confidenza , che si genera tra un bel libro ed il suo lettore. Certamente Salinger è uno scrittore di questo tipo; uno scrittore del quale vorresti conoscere di più dopo aver letto un suo romanzo. Il piccolo stralcio che ho scelto per presentarvi il libro è emblematico del modo in cui è scritto, cioè un modo diretto, a volte scarno, basato sulle impressioni che ha della propria vita un ragazzo di diciassette anni, con la paura di crescere e di dimenticare la semplicità e la bellezza dell'essenziale. Le impressioni e le associazioni mentali di Holden scavano nel profondo della sua vita e scuotono il lettore, che ritrova la sensazione dolorosa e necessaria della scoperta della propria identità. Holden è il figlio difficile di una famiglia cosiddetta “normale”, che non lo comprende o meglio dalla quale lui non si sente compreso, situazione ormai sempre più presente in un'epoca in cui genitori e figli sembrano più vicini per mentalità e cultura ma si ritrovano all'atto pratico lontanissimi e soli con pochi riferimenti e troppi stimoli contrastanti. Questo libro è stato per me come un amico; mi ha aiutato ad affrontare la fase delicata della vita, in cui è difficile comprendere che l'unicità di ognuno di noi è una ricchezza da preservare e non un limite da superare. Consiglio caldamente di “incontrare Holden” sia ai ragazzi di tutte le età, che ai genitori di questi ragazzi, perché ogni figlio, prima di ogni altra cosa, ha bisogno di attenzione; l'attenzione priva di pregiudizi e ricca d'amore, che aiuta ogni uomo a crescere nella sua umanità e a trasformare l'orgoglio di dignità. Il “giovane Holden” vi donerà il desiderio di vedere l'essenziale della vita con gli occhi del cuore, senza essere mai melenso e sempre originale. Alessandra Ruggiero CASTELLO DI CISTERNA... QUESTA SCONOSCIUTA! UN PO' DI STORIA DEL NOSTRO PAESE Castello di Cisterna , per molti solo una strada di passaggio tra e perchè <<esposti agli incomodi dei passeggeri ed alle molestie Pomigliano e altre città, ha in realtà origini antichissime: durante il dei soldati>>; di qui si trasferirono a Marigliano, dove costruirono periodo romano Nola, che estendeva i suoi possedimenti sino a un più grande monastero, oggi sede del palazzo municipale, nel Brusciano, e Napoli, che si estendeva sino a Pomigliano d'Arco, si 1480, il paese cominciò a reggersi sotto forma di Università e poi di contendevano un tratto di terra comprendente i campi dell'attuale Comune, senza comunque raggiungere una definitiva libertà, e Castello di Cisterna; per evitare una guerra la questione fu rimessa controllato ancora, malgrado l'abolizione, da famiglie di feudatari. all'arbitrio di Roma, che decise di rendere questo tratto di terra Alla seconda metà del Settecento risale, invece, la costruzione neutrale e di darle il nome di "Campo romano"; fu, pertanto, posto un dell'abbazia dedicata al culto di San Nicola di Mira , l'opera iniziata presidio di soldati e venne scavata una cisterna, da cui il nome di per volere dell'abate D. Girolamo De Gennaro lungo il corso "Castrum Cisternae", ossia Castello di Cisterna, come è riportato principale, su di un'antica cava di pietra, detta "la molarella" . anche nei registri dei padri di Montevergine; testimonianza di queste Intanto la struttura urbana si andava ormai definendo a ridosso antiche origini fu il ritrovamento, (1845 \1854), di diversi scheletri della via Regia (denominata corso Vittorio Emanuele dopo l'Unità umani, e di una lapide sepolcrale, datata 200 a.C., ritrovata nel cortile d'Italia), con abitazioni generalmente dislocate intorno ad ampi della canonica. Le prime notizie, certe e documentate, risalgono cortili, caratterizzati da grandi forni comuni in pietra vesuviana; comunque all'anno 1134: a quel tempo esisteva un ristretto numero più complessa era la tipologia delle residenze dei proprietari di casolari, che occupavano la parte del paese, oggi denominata terrieri, con corte centrale generalmente articolata in due sezioni: Pendino o Madonna delle Grazie; gli abitanti erano allora dediti nella prima, vi erano le abitazioni per i braccianti, ai piani superiori all'agricoltura e all'estrazione dalle cave, ed alla sua lavorazione, alloggiavano, invece, i padroni. La seconda sezione era, invece è della pietra definita "molare" e assai rinomata in tutta la Campania. dove venivano messe ad essiccare le varie produzioni agricole; al In quell'anno Ruggero II, Duca di Napoli e il Conte di Acerra, dànno in di sotto della corte, anche a diversi metri di profondità, c'erano i donazione alcune terre di Castello di Cisterna a San Guglielmo di "cellai", locali dove venivano conservate botti di vino, fascine, Vercelli, fondatore dell'insigne monastero di Montevergine: qui egli legna, che poi venivano messi in vendita. Il paese, eretto a fece costruire una chiesetta annessa ad un piccolo monastero, Comune, potè considerarsi completamente libero soltanto dopo corredato da una biblioteca, la quale si arricchì, nel corso degli anni, che, nel 1806, Giuseppe Bonaparte abolì la feudalità. Il resto è di molti rari e pregiati manoscritti. I monaci rimasero a Castello di storia più recente da trattare nelle prossime puntate! Cisterna fino al 1292, anno in cui abbandonarono il casale a causa dell'aria poco salubre per le molte acque stagnanti delle vicine paludi, Di Michele Chirollo e Domenico Esposito VSC 8 PRO LOCO CICCIANO GIUGNO 2011 Pro…muoviamoci CICCIANO IN FESTA…PER LA COSTITUZIONE Francesco M. Petillo Il 20 febbraio 1848 Cicciano festeggia la Costituzione concessa dal re Ferdinando II il giorno 10 dello stesso mese. In precedenza, il re Ferdinando II con un atto sovrano del 29 gennaio aveva promesso di stabilire nel Regno delle Due Sicilie una Costituzione corrispondente alla civiltà dei tempi. La formale concessione avvenne il 10 febbraio: “Vogliamo e comandiamo che la presente costituzione politica della monarchia da noi liberamente sottoscritta, riconosciuta dal nostro ministro segretario di stato di grazia e giustizia, munita del nostro gran sigillo, contrassegnata da tutti i nostri ministri segretari di stato, registrata e depositata nell'archivio del ministero e segreteria di stato della presidenza del consiglio de' ministri, si pubblichi con le ordinarie solennità per tutti i nostri reali dominii per mezzo delle corrispondenti autorità, le quali dovranno prendere particolare registro ed assicurarne il pienissimo adempimento”. La Costituzione, formata da ottantanove articoli, fu pubblicata in Napoli l'11 febbraio successivo. I giornali furono lieti di poter scrivere finalmente la parola “costituzione” e di poter inneggiare a Ferdinando II di Borbone del quale tutta la stampa italiana fece grandi lodi. Vi fu uno spettacolo al San Carlo, durante il quale il sovrano fu applaudito dai palchi, dalla platea e dal loggione. Anche Cicciano festeggiò, a modo suo, l'avvenimento. La cronaca è raccontata in una corrispondenza a firma di Giovanni Di Costanzo Paganica, pubblicata sul foglio giornaliero Il Vapore del 14 marzo. Questo giornale, dal costo di un grano, era venduto presso Pasca, presso i principali caffè e tabaccai e nella tipografia di G. Cannavacciuoli, in vico Sant'Anna dei Lombardi n. 1. L'editore proprietario era Pietro Roussel de' Rossi. “A provare che la nostra rigenerazione eccita in tutti i cuori ben fatti gli slanci di filantropia, e che da per tutto i buoni Cittadini, fanno a gara, per rendere viepiù cara, e bene accetta la riforma che il nostro Padre e Sovrano ci ha data riferiamo ciò che si è fatto in Cicciano distretto di Nola, (di anime 4000) per opera di un proprietario di tal Comune … Il El Calypso Ristorante - Pizzeria Via Matteotti, traversa Maietta Cicciano (NA) Tel. 081 19505002 giorno 20 febbrajo passato mese il detto proprietario (di cui non viene fatto il nome n.d.a.) per fare che tutte le classi del popolo festeggiassero l'ottenuta Costituzione, e con particolarità l'infima, cioè quella de' bisognosi che da più tempo era cresciuta a dismisura, propose ai suoi agiati concittadini di riunir delle somme tra loro per dispensarla ai miseri del paese. Tutti concorsero in tale opera pia, non escluso il Regio Giudice, il Capo Urbano, la Giustizia Regia, ed il Clero. Un padiglione fu eretto nella pubblica piazza. La Guardia Urbana, e la Gendarmeria in buon ordine assistettero alla seguente funzione. Sul notamento degli indigenti, dato dall'ottimo venerabilissimo Curato (don Giuseppe Maria Ravelli n.d.a.), chiamati un per uno fu ripartita pubblicamente la somma a quegli infelici, i quali fecero echeggiare delle loro benedizioni il Sovrano e la Real famiglia per la concessa Costituzione che tanti atti di pietà à fatti nascere. Terminata tale largizione fu recitata dai figli del sopraddetto proprietario poesia in lode del Sovrano che di tanto bene era autore, ed essa fu accompagnata da immensa manifestazione di giubilo ed evviva alla Costituzione ed al Re. Quindi vi fu un Inno cantato dai signori del paese. Dopo di ciò furono portati in processione i busti del Re e della Regina preceduti da torchi e dalla banda musicale, e tre scariche a salva chiusero questa manifestazione di esultanza popolare la quale è pegno dell'immenso affetto, che il nostro ottimo Principe à raddoppiato ne' nostri cuori, e del contento che il nostro novello stato apporta in tutto il popolo. Si faccia immensa lode dunque al suddetto proprietario pel bene fatto ai suoi fratelli, non che per aver fatto conoscere a quel popolo l'Italiana rigenerazione.” (1) Tratto dal libro: Francesco M. Petillo, Atti fatti e notizie su Cicciano e la sua gente, Edizione Associazione Pro Loco Cicciano, XXXV Anniversario, Gennaio 2011. Cicciano in festa per il 150° anniversario dell’Unità d'Italia Pro…muoviamoci PRO LOCO CICCIANO GIUGNO 2011 9 PALIO: STORIA, TRADIZIONE, CULTURA PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO La dott. Maria Rosaria Ingegno, Vice Prefetto di Napoli, (prima da sinistra) impersona la Baronessa di Castel Cicciano di Angelo Bonfiglio Gli occhi di quanti sono giunti a Cicciano per assistere al Palio dei Quartieri, e sono tantissimi tra paesani e “stranieri”, restano incantati. La coincidenza di una serie di iniziative di grande qualità e fascino, cresciute con il tempo spesso per la determinazione degli organizzatori, è riuscita a esaltare il lato migliore di Cicciano, nonostante qualche deprecabile azione abbia cercato di mettere il classico bastone tra le ruote. Lo scenario di quelle ore, ha rappresentato un'autentica iniezione di fiducia per chi continua ostinatamente a credere in un futuro di sviluppo per questa splendida terra, per chi è riuscito a resistere alla rassegnazione. A noi che, per dare informazione, tocca spesso denunciare lo stato di degrado della città e i disservizi pubblici, porre in evidenza le cose che non funzionano, criticare e stimolare chi amministra, non può che far piacere raccontare anche l'altra faccia, la più bella, di Cicciano e riportare, con un pizzico di orgoglio, i giudizi entusiastici dei tanti visitatori dei giorni scorsi. Non si tratta di risultati casuali o di semplici coincidenze, ma dei primi e significativi frutti di una lenta riconversione che punta sempre di più sulla valorizzazione delle risorse ambientali e del territorio. La strada intrapresa negli ultimi anni, seppur tra ritardi e mille contraddizioni, appare ormai irreversibile. Ora bisogna insistere, investire ancora di più per innovare e lasciarsi definitivamente alle spalle l'approccio dell'improvvisazione e dell'approssimazione, puntare con decisione all'arte e alla cultura come un'“industria organizzata”. Sappiamo bene che l'incalzare della crisi, le vecchie e le nuove sacche di povertà, le migrazioni dei giovani verso il Nord portano, di primo acchito, a considerare uno spreco gli investimenti pubblici in questo settore e, in particolare, nelle iniziative di promozione della cultura, dell'arte e dello spettacolo. Non ci stancheremo mai di ripetere che cultura, arte e spettacolo sono “materie prime” per un paese ed è, perciò, giusto e doveroso insistere su questo fronte. L'investimento nella promozione del territorio, attraverso la cultura e l'arte, deve tuttavia andare di pari passo con il miglioramento dell'offerta dei servizi e dell'accoglienza. Perché le criticità ci sono e non bisogna nasconderle nemmeno di fronte a momenti magici come quello del Palio dei Quartieri. Criticità dei servizi pubblici, a cominciare dalla pulizia e dal decoro della città. È anche su queste sfide che l'intera classe dirigente di Cicciano è chiamata a misurarsi ed è auspicabile che lo sguardo si alzi verso l'orizzonte e che lo sforzo sia teso verso la produzione di idee e progetti. Perché anche in questo campo, chi ha più idee e, soprattutto, chi ha le idee più innovative vincerà la sfida. Altra grossa sfida è quella che si appresta ad affrontare la nuova amministrazione eletta lo scorso 16 maggio ed alla quale vanno i nostri migliori auguri per una buona guida e gestione delle sorti di Cicciano. Il tempo delle promesse, delle chiacchiere, degli insediamenti è finito. Rimbocchiamoci le maniche e si cominci sul serio e presto a lavorare per il tanto decantato bene comune. Con questo numero salutiamo i nostri lettori in quanto sospendiamo l'uscita di “PRO…muoviamoci” per i mesi di luglio ed agosto ed auguriamo a tutti buone vacanze. Riprenderemo i lavori a fine settembre speranzosi che continuerete a sopportarci e supportarci, essendo quest'ultima la nostra massima gratificazione. Il nuovo Sindaco di Cicciano, dott. Raffaele Arvonio, consegna il Palio al Quartiere Castrum, vincitore dell'Edizione 2011 10 GIUGNO 2011 PRO LOCO MARIGLIANELLA Pro…muoviamoci MARIGLIANELLA: OPERE PUBBLICHE E SERVIZI SOCIALI PER I NOSTRI CONCITTADINI. Il Consiglio Comunale di Mariglianella nella seduta del 31 maggio 2011 ha approvato il Bilancio annuale di previsione esercizio finanziario 2011, il Bilancio pluriennale 2011-2013 e la Relazione revisionale e programmatica. Il Consiglio Comunale di Mariglianella convocato dal suo Presidente Rocco Ruggiero è stato regolarmente svolto con la partecipazione di tutti i Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione e dei componenti della Giunta Comunale guidata dal Sindaco Felice Di Maiolo. Fra i punti all'ordine del giorno vi era il “Bilancio annuale di previsione esercizio finanziario 2011, il Bilancio pluriennale 2011-2013 e la Relazione revisionale e programmatica”. L'Assessore al Bilancio e Programmazione, dott. Arcangelo Russo, nella sua relazione ha evidenziato che “il Bilancio dell'Ente, nonostante il taglio dei trasferimenti di euro 147.000 per effetto del federalismo fiscale e nonostante si sia deciso di non aumentare tributi di alcun genere ai cittadini, è stato redatto garantendo e assicurando, anche per quest'anno, contributi a tutte le priorità che questa maggioranza si è prefissata sin dall'inizio del suo mandato. “E' un bilancio – ha continuato l'Assessore Russo - in grado di assicurare: contributi alla scuola per il finanziamento di attività laboratoriali extra didattiche e azioni culturali; attività di carattere socio-assistenziale per i cittadini di Mariglianella mediante il contributo di circa 130.000 stanziato per la composizione del Fondo Unico d'Ambito; la realizzazione di importanti opere pubbliche quali la costruzioni di un' Isola ecologica, la riqualificazione della Piazza Vittorio Veneto e la ristrutturazioni di locali di proprietà del Comune. E' un bilancio, ha infine concluso l'Assessore, in equilibrio, che rispetta appieno il patto di stabilità, e che si avvale del parere favorevole dell'Organo di Revisione”. Con grande senso di responsabilità e di condivisione da parte di tutti, il bilancio è stato approvato all'unanimità. Il Sindaco Felice Di Maiolo, dopo aver risposto esaustivamente alle osservazioni fatte da alcuni consiglieri di opposizione, ha garantito il lavoro dell'Amministrazione sempre finalizzato al miglioramento ed alla crescita del paese contando sul senso di responsabilità e sullo spirito collaborativo di ogni consiglieri. Il Consiglio Comunale ha continuato i suoi lavori soffermandosi sugli altri punti all'ordine del giorno, illustrati minuziosamente dal Sindaco Di Maiolo, tra cui l'Approvazione del Progetto definitivo per la realizzazione di un'Isola Ecologica attrezzata, l' Integrazione al Regolamento per il corretto insediamento territoriale delle Stazioni Radio Base e l'approvazione dello Statuto con la conseguente adesione all'Agenzia Area Nolana S.c.p.A., nessuno dei quali ha offerto motivo di scontro, anzi sempre all'unanimità si è proceduto in maniera scorrevole a sostenere le proposte della maggioranza. 3° RADUNO AUTO E MOTO D'EPOCA CITTÀ DI MARIGLIANELLA Come ormai consuetudine anche quest'anno si è svolto il raduno di auto e moto d'epoca organizzato dalla Pro Loco di Mariglianella in collaborazione con il Club “I Cobra”. Giunto alla terza edizione il raduno ha registrato anche stavolta la partecipazione numerosa di tanti appassionati proprietari di moto e vetture che hanno segnato la nostra storia. I 150 partecipanti hanno potuto far ammirare ai cittadini accorsi alla manifestazione molti modelli che per i meno giovani rappresentano un legame indelebile ai ricordi della propria gioventù. Apprezzatissimi la colazione ed il buffet offerto dall'organizzazione ai partecipanti ed ai numerosi cittadini e tra una foto, un confronto su come conservare al meglio i propri gioielli i giudici hanno decretato i “vincitori”, premiati ciascuno con una coppa. Al termine delle premiazioni si è svolto un giro per le strade principali di Mariglianella così da far ammirare i modelli intervenuti alla manifestazione anche al resto della cittadinanza. Si ringraziano i partecipanti, i cittadini e gli sponsor ( Caffetteria Prestige, The Barber Davide, Fleura, Macelleria Sant'Erasmo, Edilizia Terracciano, La Boitique Della Festa, HollyWood, Supermercato 3G, Officina Meccanica Amedeo Astrelli, Scuola Di Ballo Dance Evolution, Carmine Moto, La Fiorente, Gas Auto Mariglianella, Pink House ), un Ringraziamento al Comando Vigili di Mariglianella e alla Protezione Civile, un ringraziamento anche ai club che hanno partecipato all'evento: Club Vespa Napoli, Amici Della Vespa, Vespa Club Pomigliano, Ferrari Napoli, Open Road, Antiquariato Napoli, Club Calatia in Moto Maddaloni, Vespa Club Napoli, Club AMS Acerra, Historic Club Nola, 500 Club Italia, Classic Car Club Napoli, Grennracing Avellino Diamo appuntamento a Tutti al prossimo anno! Pro Loco Mariglianella 3395899271 Giuseppe Guarnaschelli [email protected] www.prolocomariglianella.it Pro…muoviamoci PRO LOCO MARIGLIANELLA L ' A s s o c i a z i o n e “ A . L . T. GIUGNO 2011 11 storiche.... Una VITTORIA SOCIALE... (Ambiente – Legalità – Territorio) LA FENICE”, dopo una lunga ed Un caloroso GRAZIE va ai soci tutti di “A.L.T. LA FENICE” per il estenuante, ma allo stesso tempo generoso impegno, al parroco Don Ginetto De Simone, ai giovani di gratificante e sempre più Mariglianella (grande risorsa), agli allievi dell'I.C. "R. Viviani" di coinvolgente, campagna di Casalnuovo (NA), ai Comitati Acqua Pubblica di Marigliano, di San sensibilizzazione per i "4 SI" ai Vitaliano e di Nola, al dott. Enzo Cerciello, agli amici del Club Napoli referendum che ci ha visti impegnati a fianco e tra la gente, avverte il di Mariglianella e ai cittadini tutti....... bisogno di rivolgere un grande plauso a tutti i cittadini di Mariglianella che hanno dato un forte segnale di orgoglio, responsabilità civile e Il presidente dell'Associazione arch. Leopoldo Esposito sociale, nonché di sensibilità.....in occasione dei referendum del 12 e 13 giugno 2011!!!!!! Le domeniche in piazza Vittorio Veneto, le azioni di volantinaggio infrasettimanali, il “Referendum Giovani” attraverso una apposita pagina di facebook, il porta a porta, la fiaccolata con gli amici di San Vitaliano, gli incontri con i Comitati della Provincia, i convegni/dibattiti, ecc.... Beh…semplicemente bellissimo, prima parlare e confrontarsi, e poi incrociare gli sguardi del 57,17% (in media) dei nostri concittadini alle urne decisi e convinti di dover dare una vigorosa sterzata al PROPRIO futuro!!!!ASSOCIAZIONE “A.L.T. Ambiente – Legalità – Territorio LA FENICE” 80030 - Mariglianella (NA) - Via Dante n°13 Per contatti: [email protected] – voice: 334.1298689 – fcb: Alt La Fenice Questa è l'attestazione, la prova evidente, la dimostrazione che tutti uniti, informando, condividendo, partecipando......possiamo ARRIVARE ovunque….possiamo DECIDERE….e possiamo e dobbiamo FAR VALERE I NOSTRI DIRITTI!!! La vittoria del POPOLO SOVRANO...Una vittoria di dimensioni ASSOCIAZIONE “A.L.T. Ambiente – Legalità – Territorio LA FENICE” 80030 - Mariglianella (NA) - Via Dante n°13 Per contatti: [email protected] – voice: 334.1298689 – fcb: Alt La Fenice 12 GIUGNO 2011 PRO LOCO “CITTA’ DI MARIGLIANO” Pro…muoviamoci I LUOGHI DELL'ARTE: CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE Nuovo mese, nuova tappa del nostro viaggio artistico nella cittadina di Marigliano: questa è la volta della Chiesa di S. Maria delle Grazie. Entrando in questa chiesa non si può non rimanere affascinati dinanzi all'imponenza dell'altare maggiore, sormontato dalla grande tela raffigurante S. Maria delle Grazie, alto esempio di arte barocca; degne di nota sono inoltre la nuova mensa al centro del presbiterio, realizzata con i marmi della balaustra settecentesca, l'antico battistero del 1525 e le cappelle dei santi Patroni. La Chiesa fu elevata a Collegiata nel 1494, per volere del conte Alberico Carafa. Nel 1633, fu ulteriormente ampliata ed abbellita dalla famiglia ducale dei Mastrilli, che si rivolse ai maggiori artisti dell'epoca. La trasformazione più importante, che connota l'immagine della Chiesa come ancora oggi appare, è quella operata nei primi decenni del Settecento da Domenico Antonio Vaccaro. Del suo intervento restano ancora intatte le decorazioni a stucco, i marmi, le tele del soffitto e la pala dell'altare maggiore. Sono invece opera di Ludovico Mozzanti le due tele del presbiterio, gli affreschi della cupola e dei pennacchi. Nella cappella dei Santi Patroni, di particolare interesse sono le sculture raffiguranti i tre santi: quelle di San Vito e San Rocco, in legno scolpito e dipinto, risalgono al XVI–XVII secolo, mentre la statua di San Sebastiano, in argento, è stata più volte rifatta a seguito di furti. Il Campanile della Collegiata fu probabilmente eretto nel 1494. La costruzione è in tufo, mattoncini rossi e pietra lavica ed è alta circa 40,3 metri. È strutturata su cinque piani: tre sono a base quadrata, mentre i restanti due a base ottagonale. In origine, questi erano sormontati da un cupolino ricoperto di maioliche gialle e decorazioni verdi, alla cui sommità vi era la sfera con banderuola e croce. Crollato insieme all'ultimo piano durante il terremoto del 1980, il cupolino è stato ricostruito con la stessa forma, ma utilizzando materiali diversi. A d i a c e n t e e comunicante con la Collegiata è la Chiesa dell'Annunziata, sede della Congrega dell'Ave Grazia Plena, di antica costruzione, come testimonia il catino absidale coperto da una caratteristica volta di forme tardo-gotiche. Di notevolissimo interesse il polittico dell'altare maggiore, in legno scolpito policromo e dorato. La struttura, realizzata nel 1628, racchiude un più antico trittico risalente alla fine del XV secolo, raffigurante l'Annunciazione ed i Santi Giovanni e Pietro. La Chiesa custodisce, inoltre, un notevole corredo di marmi (lapidi funerarie ed iscrizioni) e sculture lignee di Santi del XVII–XVIII secolo. Marianna Coppola INIZIANO I PREPARATIVI PER IL II FESTIVAL DELLE ARTI Dopo lo strepitoso successo ottenuto nella Prima Edizione del Festival delle Arti, la Pro Loco “Città di Marigliano” ha deciso di riproporre questa iniziativa nel periodo di fine settembre – inizio ottobre. L'evento è nato con l'intenzione di dare la possibilità ai tanti artisti locali di poter esprimere la loro creatività, nello scenario del centro storico di Marigliano. La scorsa edizione è stata una vera e propria celebrazione dell'arte in tutte le sue forme, pittura, scultura, fotografia, cortometraggi, cabaret e musica, che ha finito per contraddistinguersi come una festa “d'altri tempi” anche grazie all'apporto di alcuni degli artisti emergenti del territorio mariglianese e non. Come non ricordare la galleria d'arte visiva ai lati della strada, il suggestivo cinema all'aperto dove furono presentati i cortometraggi, le splendide esibizioni cabarettistiche e musicali di giovani talenti del nostro territorio, le esibizioni di musica popolare della Paranza Vesuvius e, infine, gli spettacoli offerti dagli ospiti d'onore M° Rocco Di Maiolo e Luca Sepe. Anche quest' anno, dunque, la Pro Loco ha deciso di impegnarsi al massimo per la buona riuscita della Seconda Edizione del Festival delle Arti, una manifestazione che vogliamo diventi un punto di riferimento della cultura e dello spettacolo mariglianese. Per fare ciò abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti i talenti del nostro territorio che vogliono mettere in luce la propria forma d'arte. Pertanto, Vi invitiamo a partecipare contattando la Pro Loco “Città di Marigliano” all' indirizzo e-mail [email protected] o al tel. 3333607124 in modo da poter ricevere informazioni sulle modalità di partecipazione dai responsabili delle varie categorie d'arte. Pro…muoviamoci PRO LOCO “CITTA’ DI MARIGLIANO” GIUGNO 2011 13 IL DOLCE DELL' ESTATE : IL GELATO… Artigianale o industriale, a casa o sulla spiaggia, da soli o in compagnia, alla crema o alla frutta. Il gelato, diventa il vero protagonista dell'estate. Diverse sono le notizie riguardo la sua o r i g i n e . Alcuni sostengono sia stato Francesco Procopio dei Coltelli, un cuoco siciliano, che nel 1686 riuscì a preparare la miscela che tutti noi conosciamo oggi. Egli riuscì a introdurre alcune tecniche di refrigerazione presso le cucine dei re di Francia prima, e in seguito presso il Café Procope di Parigi, dove veniva servita una grande varietà di gelati. Secondo altri, il gelato fu preparato per la prima volta da un certo Ruggeri di Firenze, macellaio e appassionato di cucina, che grazie a un preparato che comprendeva panna, zabaione e frutta divenne ben presto famoso, tanto che fece fortuna a Parigi. Egli preparò il gelato in occasione delle nozze di Caterina de' Medici. Tra le varie scuole che si sono distinte nel tempo nella fabbricazione del gelato merita senz'altro citazione quella veneta, in particolare quella della Val di Zoldo e della provincia di Belluno, che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo. Gli ingredienti principali del gelato sono: latte, panna, zucchero, uova, grassi vegetali, frutta, frutta secca, cacao o cioccolato e caffè. Tra i gusti più noti ricordiamo la crema, il fiordilatte, il cioccolato e il cioccolato con nocciole (spesso detto Bacio, che in effetti è la gianduia), la stracciatella, il torrone e la nocciola. Nei gusti alla frutta il limone e la fragola, oltre alle infinite possibilità offerte dall'avvicendarsi delle stagioni: mela, pera, arancia, ribes,lampone, mirtillo, pesca, ecc... restante. Aggiungete il cioccolato fuso e infine incorporate con delicatezza la panna montata . Versate il composto nella gelatiera e fate funzionare per 35 minuti circa; se invece non disponete la gelatiera proseguite in questo modo: dopo aver spezzettato il cioccolato e averlo lasciato fondere con il latte a bagnomaria, aggiungete poco alla volta il latte restante, la panna liquida, e continuando a girare con un cucchiaio di legno lasciate cuocere per qualche minuto. Al primo segno di bollore versate il composto nella casseruola dove precedentemente avrete sbattuto l'uovo con lo zucchero, quindi rimettete sul fuoco per qualche minuto, mescolando di continuo. Lasciate raffreddare fuori dal fuoco e verste il tutto nel contenitore per freezer; (possibilmente in acciaio inossidabile il contenitore) dopo circa un'ora e mezza togliete il contenitore dal freezer, il composto avrà iniziato a gelarsi sui bordi, rimescolate con molta energia per rompere gli eventuali cristalli di ghiaccio che si saranno formati (se avete un frullatore potete utilizzarlo a bassa velocità); rimettete ancora in freezer e dopo un'ora e mezza ripetete la stessa operazione; a questo punto lasciate in freezer per due ore e dopodiché potete servire il gelato. Qui di seguito una ricetta classica del gelato al cioccolato, gusto amato sia dai grandi che dai bambini. Da molti anni è vicino ai diversamente abili desiderosi di fare una vacanza da soli e non possono farla. Infatti noi :puntiamo a fornire loro una compagnia qualificata con la quale intraprendere serenamente l'esperienza e poterne condividere tutte le emozioni. Perché non poter soddisfare il desiderio di partecipare alla vacanza dei sogni? Punto di forza del servizio è quello di non fornire il solito accompagnatore professionista ma un amico, qualificato, pronto anch'esso a divertirsi in compagnia. Soggiorni per qualsiasi handicap psichico e motorio, in albergo accessibile in giugno , luglio e agosto Per gli autistici il rapporto è1:1 È prevista la presenza di volontari e di educatori,infermieri,che garantiranno un adeguato rapporto di assistenza\amicizia I n g re d i e n t i x 6 persone: 2 dl di latte 200g di panna liquida 100g di zucchero 80g di cioccolato fondente amaro 1 uovo PROCEDIMENTO : Fate a pezzi il cioccolato e lasciatelo fondere a bagnomaria con poco latte. A parte sbattete l'uovo con lo zucchero e diluite quindi con il latte Simona Serpico L'ASSOCIAZIONE DI.VO. Per info: responsabile: Esposito Franca-cell.3294365105 www.associazionedivo.splinder.com [email protected] 14 GIUGNO 2011 PRO LOCO SAVIANO Pro…muoviamoci “ GRAN GALA' DELLA MUSICA CITTA' DI SAVIANO” IN ONORE DI A. e A. CECE Il 21 Maggio 2011 si è tenuta una grande giornata della musica presso l'Auditorium di Saviano in onore dei musicisti Antonio ed Alfredo Cece, organizzata dalla Pro Loco “Il Campanile” con il patrocinio del Comune di Saviano, nell'ambito delle manifestazioni del trentennale della fondazione della Pro loco (1981-2011). Presenti, oltre ai familiari dei due grandi musicisti, tra i quali il nipote Avv. Erasmo Fuschillo, il Sindaco di Saviano, l'Assessore alla cultura, il Presidente della Pro Loco di Saviano ed il Sindaco ed il Presidente della Pro Loco di Altavilla Irpina. Hanno seguito la manifestazione numerosi consiglieri delle rispettive amministrazioni, nonché numerosissimo pubblico. Hanno partecipato anche cinquantuno artisti, che si sono esibiti come pianisti, cantanti, coreografi; ospite l'attrice Carmen Russo con il marito Enzo Mario Turchi. Ha curato l'audio la “ LINEA SUONO SERVICE ed un ringraziamento particolare va all'impegno dal Direttore Artistico Fiorella Boccucci ed alla sorella Romina, la quale è stata responsabile dell'evento. E' stata una magnifica serata all'insegna della grande musica, per cui sono stati degnamente onorati due grandi figli di Saviano: Antonio ed Alfredo Cece. Antonio Cece è nato il 12 Marzo 1907 e morto in Roma il 10 Luglio 1971, apprese l'amore per la musica dal padre Pietro ed i primi insegnamenti da un altro grande musicista di Saviano, Daniele Napolitano, frequentando corsi di pianoforte e composizione presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Maiella. Diplomatosi in Composizione, Pianoforte e Canto in questo prestigioso Conservatorio, svolse attività di insegnamento nello stesso, per poi passare al Conservatorio di Palermo. Fu titolare della cattedra di Armonia e Contrappunto al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma. Antonio Cece fu un prolifico compositore di brani sinfonici e musica da camera. La sua prima affermazione internazionale avvenne con l'esecuzione della “Passacaglia per Orchestra”. Partecipò al Festival di Musica Internazionale di Venezia presentando in prima assoluta il “ II° Concerto per Orchestra”. Altre sue opere significative sono: “Quintetto per fiati”, “Notturno per archi”, “Trio per Violino Viola e pianoforte” ,“ Due Sinfonie in 4 tempi”, “ Due Suite per archi” ecc. Pubblicò le sue opere con la Casa Discografica Ricordi e Forlivesi- Firenze. Le sue opere sono state eseguite all'Accademia di S. Cecilia in Roma, al Teatro Adriano di Venezia, alla “Scarlatti “ di Napoli, al teatro San Carlo di Napoli, alla B.B.C. di Londra, alla Filarmonica di Varsavia, Atene, Budapest, all'Accademia di Hannover- Svizzera ed in altri Paesi tra cui gli U.S.A. La sua produzione è stata diretta ed eseguita da grandi Direttori di orchestra tra cui Mitropulos, Herber Albert, Caracciolo, Haug, ecc. Ma i savianesi lo ricordano soprattutto per aver tradotto in tecnica musicale nove marce funebri del Venerdì Santo, intuite e suonate ad orecchio dal cognato Avv. Carmine Fuschillo; la decima “Strazio”, sempre del Fuschillo fu invece musicata dal fratello Alfredo Cece. Questi eccezionali pezzi, pieni di pathos, vengono annualmente eseguiti nella mattinata del Venerdì Santo e durante la lunga processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, per le vie del Paese. Alfredo Cece è nato a Saviano il 1915 e morto ad Ischia il 202, apprende le prime lezioni di musica dai fratelli maggiori Alfonso ed Antonio. Nel 1931 si trasferisce a Napoli dove frequenta il Conservatorio di San Pietro a Maiella. Consegue i diplomi in Composizione, Organo e Composizione organistica, Strumentazione per Banda e Musica corale. Nel 1948 è docente di Armonia nel Conservatorio “ Giovanni Pierluigia da Palestrina” di Cagliari. L'anno successivo è titolare della Cattedra di Teoria Musicale al Conservatorio di Napoli.. Negli anni 1972/73 è vincitore di concorso per la Direzione del Liceo Musicale pareggiato di Teramo e del concorso di Teoria e Solfeggio al Liceo pareggiato di Messina. Fonda nel 1971 l'Accademia Musicale “ San Pietro a Maiella”. Dal 1972 è stato segretario per la Regione Campania del Sindacato Musicisti Italiani. Per un ventennio ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Teatro San Carlo di Napoli. La produzione musicale à stata notevole ed eseguita in varie sale e teatri importanti d'Italia ( San Carlo di Napoli, Teatro dell'Opera di Roma ecc.). Ha pubblicato per le Edizioni “Simboli” di Napoli, “Zaniboni” di Padova, “Curci” di Milano. Tra le opere più note : Fantasia e Fuga, per organo; Due Liriche per canto e pianoforte; Toccata in Bianco e Nero, per pianoforte; Tema e Variazioni, per organo; Tre Movimenti, per orchestra; Balletti ( La donna di pietra, Telepsico, Caleidoscopio, Improvvisazione su Lazzaro). ( Notizie attinte da S. Iovino ). Lodevole l'iniziativa della Pro Loco ed è opportuno continuare nel ricordare altri figli di Saviano, che si sono distinti nei vari campi della cultura , dell'arte ed azioni meritorie, per cui hanno onorato in Italia e nel mondo il nostro Paese. Sarebbe, altresì, opportuno ricordare queste eminenti figure con intitolazione di strade, lapidi , busti o monumenti. DONATO ALLOCCA Didascalia: Presidnete Pro Loco Saviano, Romina Boccucci, Assessore alla Cultura Comune di Saviano, Fiorella Boccucci, Sindaco di Saviano, Sindaco di Altavilla Irpina. Vigilanza SAN PAOLINO s.r.l. Servizi di Vigilanza Trasporto Valori Radioallarmi Teleallarmi Scorte Armate Video Sorveglianza Tel. 081 8201413 Fax 081 5113800 www.vigilanzasanpaolino.it E-mail: [email protected] Centro Oper.: Via C.L. Miccoli, 27 Saviano (Na) Pro…muoviamoci PRO LOCO SAVIANO GIUGNO 2011 15 UN GIOCO DA RE, IL RE DEI GIOCHI: GLI SCACCHI Nel nostro paese Saviano, dal lontano 2005 è attivo in circolo scacchistico che prende il nome di “Arcimatto “. Per la verità già prima vi era una buona base di giocatori di scacchi ma non organizzata in un canale sportivo come lo è attualmente ; oggi,figuriamo tra le maggiori società scacchistiche della Campania con tanto di affiliazione alla federazione scacchistica italiana, con membri nel comitato regionale registrati presso il CONI e con un nutrito esercito di giocatori ed arbitri. Le attività svolte dalla nostra società nell'anno 2010/2011 con non pochi problemi economici , logistici (il comune da tempo ci ha promesso una sede )sono le seguenti: 1) Ottobre 2010 torneo under 16 svoltosi nella scuola media Ciccone 2) Novembre 2010 campionato regionale a squadre nella Ciccone 3) Dicembre 2010 under 16 individuale 4) Gennaio 2011 torneo dell'epifania con rinnovo tesseramento e nuovi adepti 5) F e b b r a i o t o r n e o d e l carnevale savianese . Negli ultimi due tornei a premiare i vincitori son stati autorità politiche , scolastiche e presidenti di varie associazioni ;pertanto siamo stati onorati dal Preside Scotti (che poi era anche il padrone di casa), dall'assessore Ferrara che ha recato i saluti anche del Sindaco Rosa Buglione, del presidente della pro loco savianese,il sig. Antonio Baggiani,il Presidente della federazione scacchistica campana il dott/r Luigi Balzano. 6) Il campionato italiano a squadre dove abbiamo acquisito il diritto alla serie C (tutte le partite si sono svolte presso la Pro Loco) Un discorso a parte va fatto per i giochi sportivi studenteschi dove le scuole di ogni ordine e grado partecipano alle selezioni provinciali, regionali e nazionali che si sono svolti secondo il seguente ordine: Le selezioni provinciali si son tenute a Casoria e sia la scuola media che l'elementare hanno avuto accesso alle regionali. Le selezioni Regionali si son tenute nella nostra Scuola Media il giorno 08 09 Aprile ,approfittando sempre della ottima disponibilità del dirigente Scotti (nella palestra) e le nostre squadre hanno acquisito il titolo di partecipare ai campionati nazionali di Spoleto. Durante le due giornate agonistiche siamo stati onorati delle visite di autorità politiche come il sindaco Rosa Buglione,l'assessore Ferrara , Perretta, Ciccone , il presidente della Pro loco Baggiani, LUCIO BERACCI BOUTIQUE UOMO-DONNA il Preside dell'istituto superiore E. Medi P. Amato di Cicciano e non poteva mancare il nostro Preside Scotti accompagnato dal vice preside Botta. Grazie alle sinergie delle forze politiche scolastiche e particolarmente dei genitori è stato possibile affrontare la stupenda kermesse del campionato nazionale a Spoleto. La Scuola Elementare Maria di Piemonte partecipava con la seguente squadra :Ulacco, Perretta,Di Sarno, Iovino,Scala, Ciccone guidati dalla maestra C. Lo Sapio. Per la Scuola Media Ciccone invece si presentava a Spoleto con una squadra femminile ed una maschile i cui componenti erano: squadra maschile: Falco, Ferrante, Notaro,Policastro squadra femminile : Bianco, Salomone, Arianna, Alfieri a guida delle due squadre c'era il prof. Falco Nicola. Va subito detto che la squadra femminile della Ciccone è salita sul secondo podio a livello nazionale e che l'alunna Salomone con punteggio pieno 6/6 si è distinta come migliore seconda scacchiera. Ben hanno figurato anche i maschietti sia della media che delle elementari con posizioni di metà classifica. Le due squadre delle superiori e cioè il Medi di Cicciano e l'Albertini di Nola si son classificate la prima al 17 esimo posto dove però si è distinto l'allievo Ulacco per la seconda migliore scacchiera del campionato, mentre le ragazze dell'Albertini sono arrivate quinte. Come ultimo impegno prima del congedo estivo l'arcimatto ha voluto ricordare il caro amico scomparso Franco Liguori e proprio nella sua scuola Medi di Cicciano con una stupenda gara e con una targa ricordo che la nostra Presidente Napolitano Mariateresa ha consegnato alla commossa vedova ci siamo congedati per le vacanze estive. Ci vedremo tutti a settembre per nuovi corsi per neofiti. Con una punta di orgoglio non celato mi va di ricordare a chi legge che il 90% di questi studenti sia delle superiori come delle medie o delle elementari militano nel circolo dell'arcimatto . Chiudo questo modesto trafiletto ringraziando le autorità politiche per gli oneri del viaggio, i dirigenti per il budget investito per i loro allievi, i genitori che hanno seguito i loro ragazzi ed in ultimo ma non ultimi i nostri baldi eroi. Nicola Falco Immobiliare NAPOLITANO di Pasquale Napolitano Via Stefano Corsi,12 SAVIANO (NA) TEL. 081 5113983 Compravendita di Immobili Terreni - Locazioni Finanziamenti-Mutui Costruzioni-Ristrutturazioni SAVIANO (Na) Via A.Ciccone,60 Tel.Fax 081 511.37.66 NOLA (Na) Via Cimitile, 140 - Tel. 081 823.93.18 e-mail: [email protected] 16 Pro…muoviamoci GIUGNO 2011 Pro Loco Camposano Pro Loco Casamarciano “Hyria” Piazza Umberto I n. 4 80030 Camposano (NA) Tel./Fax. 081/8265299 Presidente Aniello Gatta E-mail [email protected] www.prolococamposano.it Piazza Umberto I n.13 80032 Casamarciano (NA) Presidente Girolamo Mascolo E-mail [email protected] Pro Loco Castello di Cisterna “Castrum” Pro Loco Cicciano Via Passariello 80030 Castello di Cisterna (NA) Tel./Fax. 081/8038560 Presidente Andrea Di Sena E-mail [email protected] www.prolococastrum.org Via G.Matteoti n. 67 80033 Cicciano (NA) Tel./Fax. 0818248887 Presidente Barbato Napolitano E-mail [email protected] www.prolococicciano.it Pro Loco Mariglianella Pro Loco “Città di Marigliano” Via Guglielmo Marconi n.65 80030 Mariglianella (NA) Tel./Fax. 081/8414833 Presidente Giuseppe Guarnaschielli E-mail: [email protected] wwww.prolocomariglianella.it Vico Marino n. 13 80034 Marigliano (NA) Tel. 3333607124 Presidente Santolo Nappi E-mail: [email protected] Facebook: Pro Loco – Città di Marigliano Pro Loco Saviano “Il Campanile” Pro...muoviamoci C/so Garibaldi n. 14 P. Allocca 80039 Saviano (NA) Tel./Fax. 081/5110432 Presidente Antonio Baggiani E-mail [email protected] www.prolocosaviano.it il Mensile delle Pro Loco dell’Area Nolana e-mail: [email protected] [email protected]