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Pro...muoviamoci GIUGNO 2011

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Pro...muoviamoci GIUGNO 2011
Il mensile delle Pro Loco dell’Area Nolana
e-mail: [email protected]
DISTRIBUZIONE GRATUITA
IN FASE DI REGISTRAZIONE
[email protected]
ANNO I - Numero 3- GIUGNO 2011
FESTA LITURGICA IN ONORE DI SAN DONATO VESCOVO E MARTIRE
Parrocchia S. Gavino Mart ire
Pro Loco Camposano
Periodico di Informazione, Turismo,
Storia, Cultura, Spettacolo,
Sport e Tempo Libero
Carissimi fedeli,
la celebrazione di San Donato, per fortuna, è ancora un grande richiamo
che unisce la nostra Comunità nella venerazione antica e nuova del
nostro Santo.
Anno I - Numero 3
GIUGNO 2011
San Donato ci ricorda che abbiamo un passato di fede e “radici
cristiane” da cui attingere la luce per esaminare il presente e l'energia
per costruire il futuro.
Il Cristo, infatti, è la sola risposta che offre direzioni,finalità e significato
al vivere umano, perché solo Lui può umanizzare l'uomo.
Direttore Editoriale
Napolitano Barbato
Direttore Responsabile
Napolitano Pasquale
Coordinatore di Redazione
Gatta Nicola Gaetano
PROGRAMMA RELIGIOSO
Redazione
Pro Loco Camposano,
Pro Loco Casamarciano,
Pro Loco Castello di Cisterna,
Pro Loco Cicciano,
Pro Loco Mariglianella,
Pro Loco Città di Marigliano,
Pro Loco Saviano
4 - 5 - 6 AGOSTO 2011
Triduo di preparazione alla Cappella del Santo
Ore 18.30 Santo Rosario
Ore 19.00 Santa Messa
7 AGOSTO 2011
Ore 07.30 Santa Messa e bacio della Reliquia
Ore 19.00 Processione per le vie principali del Paese
Ore 20.00 Santa Messa e bacio della Reliquia
Collaborano
Comune, Scuole, Associazioni,
Pro Loco e Cittadini
PROGRAMMA CIVILE
7 AGOSTO 2011
Ore 21.00 Sagra tipica con Anguriata,
Allestimento Mensile
Monda Antonio
intrattenimento musicale,
fuochi pirotecnici
Il Parroco
Famiglia Sirignano
proloco camposano
Pro Loco
www.prolococamposano.it
Tipografia
Tavolario stampa,
San Vitaliano (Na)
Tel. 081 8232160
DISTRIBUZIONE GRATUITA
email: [email protected] - facebook: [email protected]
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GIUGNO 2011
PRO LOCO CAMPOSANO
Pro…muoviamoci
SAN DONATO: TRA FESTA E TRADIZIONE
chiesetta di S. Donato, dove si celebrerà la S. Messa.
La tradizione vuole che dopo il rito, si debba gustare
una fetta di anguria col pane e poi recitare la tipica
preghiera che recita: << Sant Runat mio! Cu stu pan e
mulone, Famme passà stu rulore>>. Questa
tradizione, insieme a quella della distribuzione
dell'olio e del pane benedetto , anima le ore di questa
festosa
giornata , ulteriormente ravvivata dal
concerto di musica napoletana che accompagnerà la
Sagra tipica. L'intera manifestazione a S. Donato è da
anni organizzata e gestita dalla Pro Loco Camposano
grazie alla devozione e alla collaborazione dei fedeli,
tra cui risalta per ardore ed impegno la famiglia
Sirignano .Si rinnova a tutti, anche quest'anno,
l'appuntamento al 7 agosto.
Nicola Gaetano Gatta
Il borgo camposanese, seppur piccolo, conserva un
ricco patrimonio di tradizioni e di storia che meglio
permettono di raccontare fatti ed eventi passati ,
cosicché non rimangano solo un lontano ricordo dei
veterani del paese. Una di queste rievocazioni
autoctone è quella di San Donato la cui venerazione la
si fa risalire al 1902, anno dell'alluvione che colpì
Mugnano del Cardinale e anno del ritrovamento a
Camposano della statua di un santo, trasportato dalla
corrente d'acqua, e che, visto come dono, venne
chiamato appunto S. Donato. Si decise di costruire
una chiesa in suo onore per tenerlo e per fargli una
grande festa che ogni anno, come da tradizione,
ricorre il 7 agosto. Questa antica chiesetta, aperta solo
in occasione della festa, è situata nei pressi degli
argini del Gaudio al confine con Cimitile. Al suo
interno è presente un' antica bilancia in legno che
ricorda una curiosa devozione: i fedeli offrivano al
santo l'equivalente in grano del peso di un bambino
guarito dal santo, e in cambio ricevevano il pane
benedetto e l'olio. Oltre
alla bilancia vi è
conservata al suo
interno una antica
reliquia del santo. La
manifestazione si apre
con la processione per
le vie del paese che
giungerà presso la
L’antica bilancia in legno
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V
Via Provinciale,40 Camposano Na
081 8238163
Pro…muoviamoci
PRO LOCO CAMPOSANO
GIUGNO 2011
3
IL CLUB DI FIAT 500 PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO E’ RAPPRESENTATO NEL NOLANO
Nel 1983, Comune e Proloco di
Garlenda, pensando ad una
manifestazione di richiamo che
potesse dare notorietà al paese,
progettarono un raduno di Fiat
500, una vettura ancora molto
diffusa e utilizzata dagli abitanti
del luogo. La prima edizione
ebbe luogo il 15 luglio 1984 e,
pur richiamando solo una
trentina di partecipanti, diede il
là ad un processo virtuoso che
dura ancor oggi. Prima di tutto,
vi prese parte l'ingegner Dante
Giacosa, che fu molto colpito
dall’"inusitata e tanto più
encomiabile iniziativa di dare un
nuovo soffio di vita e prestigio
alla Fiat 500”; il grande
progettista sarebbe rimasto in
contatto con il Club con affetto e
stima fino alla sua scomparsa,
avvenuta nel 1996.
Lo stesso anno uscì il primo
volume sulla 500 a cura di
Romano Strizioli con la
copertina di Walter Molino,
presentato alla trasmissione
televisiva RAI "Uno su cento",
condotta da Pippo Baudo. Fu
l'inizio di un'importante e
crescente esposizione mediatica
per il raduno e per il sodalizio,
contribuendo in maniera
determinante alla sua diffusione.
A proposito di media, nel 1989
nacque la rivista sociale
"4piccoleruote", attualmente
bimestrale a colori di 68 pagine e
una tiratura media di 25.000
copie. Era tempo che gli "Amici
della 500" si dessero
un'organizzazione più strutturata
ed ufficiale: fu così che il 13 marzo 1990 nacque il Fiat 500 Club Italia. Il
fondatore Domenico Romano divenne presidente onorario, mentre Gian
Paolo De Capitani assunse la presidenza. All'articolo 2 dello Statuto si legge:
"L'Associazione si prefigge di: diffondere e mantenere vivo l’interesse per la
Fiat 500 nella sua valenza di fenomeno sociale e di costume; favorire nel
comune amore per la Fiat 500 l’amicizia e la solidarietà tra le persone, senza
alcuna distinzione di età, estrazione sociale , censo, nazionalità o razza;
creare e promuovere occasioni di incontro e confronto fra gli amatori della
Fiat 500; promuovere ed attuare iniziative volte alla conservazione della
capacità di circolazione e funzionalità su strada delle autovetture Fiat 500".
CALCIO D’INIZIO
PER L’EVENTO DELL’ESTATE...
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GIUGNO 2011
PRO LOCO CASAMARCIANO
Pro…muoviamoci
Pro…muoviamoci
PRO LOCO CASAMARCIANO
GIUGNO 2011
5
TEATRO, AL VIA IL PRIMO FESTIVAL “CITTÀ DI CASAMARCIANO”
Casamarciano (NA) - “Scenari Casamarciano” antico
manoscritto di Annibale Sersale, conte di Casamarciano, che
raccolse quello che per gli storici della Commedia dell’Arte è
un patrimonio preziosissimo: gli scenari usati dalle compagnie
di comici. E l’esaltante esperienza del gemellaggio con la città
di Gibellina, in Sicilia, che ha fatto del rilancio delle antiche
tradizioni di cui è custode il proprio punto di forza,
affermandosi come location ideale di eventi culturali: sono
queste le fondamenta di un palcoscenico che, candidandosi ad
accogliere le migliori compagini artistiche italiane, punta a
diventare ulteriore elemento di valorizzazione del territorio
nolano.
La prima edizione del Festival Nazionale del Teatro “Città di
Casamarciano” prenderà il via il 3 settembre 2011 nel castello
di santa Maria del Plesco sotto la direzione artistica di Totò
Nicosia, cui si deve il successo del premio “Salvo Randone”,
giunto alla sua 15esima edizione.
Quattro compagnie provenienti da Verona. Pistoia, Salerno e
Caltanissetta, saranno giudicate da una commissione tecnica e
si contenderanno i riconoscimenti in palio per la migliore
compagnia, il migliore attore protagonista, la migliore attrice
protagonista, il migliore attore caratterista e la migliore regia.
Ad una giuria popolare il compito di attribuire il premio
“Compagnia” più votata dal pubblico.
Andrea Manzi, sindaco di Casamarciano
“Scommettere sul passato per disegnare il percorso futuro del
nostro territorio è l’obiettivo che ispira un progetto nel quale
crediamo molto. Il primo festival nazionale del teatro
costituisce uno strumento sul quale puntare per accrescere le
occasioni di sviluppo del nostro Comune e dell’area nolana.
Forti di una tradizione antica oltre che delle suggestive
location in grado di regalare valore aggiunto agli eventi in
programma, siamo certi del successo dell’iniziativa che fin dai
primi passi contribuirà certamente ad elevare lo spessore del
confronto e dello scambio culturale”.
Totò Nicosia, direttore artistico
“Come il Randone anche il festival città di Casamarciano
crescerà e si rafforzerà negli anni diventando richiamo
nazionale ed internazionale. Gli ingredienti per la riuscita ci
sono tutti, a cominciare dalla determinazione del primo
cittadino e dell’amministrazione comunale e dalle potenzialità
che l’area nolana, ricco giacimento culturale, esprime. E’ per
questo motivo che ho accettato con entusiasmo di dare il mio
contributo mettendo al servizio di un’idea vincente
l’esperienza accumulata negli anni”.
Biagio Ciccone, presidente dell’Agenzia di sviluppo dei
Comuni dell’area nolana
“La funzione educativa del teatro è antica come le sue origini.
Camminare nel solco delle tracce presenti nel nostro territorio
avrà per questo una doppia valenza: accrescere il confronto
democratico con i cittadini, che avranno nuovi spunti di critica
e riflessione sui problemi della vita quotidiana, ed accendere
un fascio di luce sulle potenzialità ancora inespresse del
Nolano. L’azione del teatro rappresenterà senza dubbio un
nuovo strumento di crescita per tutto l’hinterland, un altro
mattone per costruire il grande progetto del rilancio dei beni
culturali che i Comuni hanno designato e che l’Agenzia sta
promuovendo presso la Regione che, così come il governo
nazionale, dovranno credere ed investire in un patrimonio di
pregio e di valore”.
Paolo Russo, parlamentare e presidente della commissione
Agricoltura della Camera dei deputati
“Un altro tassello si aggiunge al mosaico che designa la
crescita culturale, sociale ed economica del nostro territorio.
Cercare nella storia dei luoghi, così generosa di testimonianze,
moderni spunti di sviluppo è senza dubbio l’esempio positivo,
il modello cui guardare per migliorare la vivibilità della
comunità e per far guardare a questa ricca terra con
l’attenzione che merita. L’organizzazione del festival del
teatro è l’ennesimo segnale di impegno, determinazione ed
efficienza degli enti locali della nostra area, protagonisti e non
comparse di scelte strategiche e governo del territorio”.
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GIUGNO 2011
PRO LOCO CASTELLO DI CISTERNA
Pro…muoviamoci
PERCORSI DI STORIA ANTICA E D'ARTE A CASTELLO DI CISTERNA
Alessandra Ruggiero
Castello di Cisterna è per noi, suoi cittadini, il luogo tranquillo e
abituale, dove trascorriamo la nostra vita e siamo impegnati nelle
attività quotidiane più comuni, dalla frequentazione della scuola a
quella della Chiesa; il luogo, dove incontriamo amici e conoscenti e
dove ritroviamo le nostre case dopo una normale giornata di lavoro e
spesso non ci soffermiamo né conosciamo la sua storia, né le sue
antiche origini.
Le origini[1] di Castello di Cisterna risalgono, infatti, ad un periodo
antecedente alla venuta di Cristo. Ci sono delle testimonianze
controverse e dubbie sull'epoca precisa della nascita e sulla
denominazione antica del comune ma ricordiamo tre validi e sicuri
documenti circa l'antichità dell'esistenza di abitanti in Castello di
Cistrena: il ritrovamento, nel 1845 e poi nel 1854, di diversi scheletri
umani, alcuni dei quali riposti in sepolcri ornati con vasi e colonne di
creta; la presenza di tombe greco-romane e di una lapide sepolcrale,
datata 200 a.C., ritrovata nel cortile della canonica. Da tali
testimonianze sembra accredito che l'insediamento nasca come
demanio romano per scongiurare le contese tra Napoli e Nola per il
possesso del territorio; fu, pertanto, posto un presidio di soldati e
venne scavata una cisterna, da cui il nome di "Castrum Cisternae",
ossia Castello di Cisterna, come è riportato anche nei registri dei padri
di Montevergine. Intorno a questo castrum cisternae iniziarono a
sorgere nuclei abitativi e semplici dimore.
Le prime notizie, certe e documentate, risalgono comunque all'anno
1134: a quel tempo esisteva un ristretto numero di casolari, che
occupavano la parte del paese, oggi denominata Pendino o Madonna
delle Grazie; gli abitanti erano allora dediti all'agricoltura e
all'estrazione dalle cave, ed alla sua lavorazione, della pietra definita
"molare" e assai rinomata in tutta la Campania.
In seguito Ruggero II, Duca di Napoli e Conte di Acerra, dà in
donazione alcune terre nel casale di Castello di Cisterna al glorioso
San Guglielmo di Vercelli, fondatore dell'insigne monastero di
Montevergine: qui egli fece costruire una chiesetta annessa ad un
piccolo monastero, corredato da una biblioteca, la quale si arricchì,
nel corso degli anni, di molti rari e pregiati manoscritti. La fabbrica
conventuale sorgeva allora fuori dell'antico abitato, nel luogo ancora
oggi denominato Montevergine: fino a poco più di cento anni fa si
potevano ancora ammirare i ruderi della chiesa e le antiche pitture,
che ne adornavano le pareti.
Nel 1292 il feudo fu assegnato al duca di Marigliano,
successivamente alla famiglia Santuzzo Martire e poi ai Camaldolesi
di Nola.
Con la soppressione del feudalesimo per volere di Ferdinando
d'Aragona, nel 1480, il paese cominciò a reggersi sotto forma di
Università e poi di Comune, senza comunque raggiungere una
definitiva libertà, e controllato ancora, malgrado l'abolizione,
da famiglie di feudatari.
Alla seconda metà del Settecento risale, invece, la costruzione
dell'abbazia dedicata al culto di San Nicola di Bari, l'opera più
importante nel panorama cittadino[2], iniziata per volere
dell'abate D. Girolamo De Gennaro lungo il corso principale,
su di un'antica cava di pietra, detta "la molarella" (poiché la vecchia
chiesa parrocchiale non era più in grado di contenere il numero
crescente di fedeli); fu solennemente benedetta nel maggio del 1775 e
c o s t ò
1 0 . 0 0 0
d u c a t i .
L'edificio religioso, che si eleva sul livello della strada, presenta un
ampio sagrato, cui si giunge mediante una doppia scalinata in pietra
lavica: l'impianto è a croce greca, con una cupola alta, snella ed
abbellita da stucchi; due vani, anch'essi a forma di tempio sotto il
livello stradale, furono utilizzati per la congrega del SS. Rosario l'uno
e come cimitero sino al 1874 e poi come ricovero per la guerra l'altro.
Tra i dipinti, che adornano la fabbrica, meritano particolare
menzione: quello nella sacrestia, raffigurante la circoncisione di Gesù
(opera realizzata nel 1615 da Prisco Manfellotti )e proveniente dalla
vecchia chiesa; le due tele nei cappelloni maggiori, raffiguranti la
Crocifissione e la Cena Eucaristica (realizzate nel 1774 da Vincenzo
De Mita, autore, altresì, di altre quattro tele più piccole rappresentanti
l'Immacolata, S. Maria del Suffragio, la Nascita ed il Battesimo di
Gesù); un discorso a parte merita il bell'altare maggiore (realizzato da
Vincenzo Adamo nel 1784), assai pregevole per i suoi marmi, per
l'artistico ciborio e per i due cherubini in marmo bianco e lucido, che
lo fiancheggiano.
Intanto la struttura urbana si andava ormai definendo a ridosso della
via Regia (denominata corso Vittorio Emanuele dopo l'Unità d'Italia),
con abitazioni generalmente dislocate intorno ad ampi cortili,
caratterizzati da grandi forni comuni in pietra vesuviana e da locali
adibiti a deposito di materiale; più complessa era la tipologia delle
residenze dei proprietari terrieri, che si sviluppavano su pianta
quadrata, con corte centrale generalmente articolata in due sezioni:
nella prima, ad uno o più piani, vi erano le abitazioni per i braccianti, i
locali per la stalla ed i depositi; ai piani superiori alloggiavano,
invece, i padroni. La seconda sezione era, invece, destinata a rustico
con ampio terrazzo, dove venivano messe ad essiccare le varie
produzioni agricole; al di sotto della corte, anche a diversi metri di
profondità, c'erano i "cellai", locali dove venivano conservate botti di
vino, fascine, legna, ghiande ma anche grano, miglio, fagioli, fave,
prodotti che servivano ad alimentare la popolazione e gli armenti, o
che erano messi in vendita.
E' sempre interessante scoprire ciò che non si conosce di una persona
o di un luogo, di cui si credeva di possedere ogni segreto ed ogni
particolare ed è per questo che spero vi siate appassionati, come me,
alla storia del nostro comune, di cui possiamo ricordare con orgoglio
le origini e la storia.
[1] Notizie storiche di Castello di Cisterna, Ristampa anastatica
2011- Mons. Raffaele dr. Napoletano
[2] Parrocchia San Nicola - una vita, una storia in memoria di Mons.
Raffaele Napoletano
Pro…muoviamoci
PRO LOCO CASTELLO DI CISTERNA
GIUGNO 2011
7
RECENSIONE: IL GIOVANE HOLDEN DI J.D. SALINGER
“…I libri che mi piacciono di più sono quelli che almeno ogni tanto sono un
po' da ridere… Quelli che mi lasciano proprio senza fiato, sono i libri che
quando li hai finiti di leggere vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la
pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti pare..”
Questo è il modo che Holden Caulfield, il protagonista del “Giovane
Holden” usa per descrivere il rapporto di grande confidenza o perlomeno di
desiderio di confidenza , che si genera tra un bel libro ed il suo lettore.
Certamente Salinger è uno scrittore di questo tipo; uno scrittore del quale
vorresti conoscere di più dopo aver letto un suo romanzo.
Il piccolo stralcio che ho scelto per presentarvi il libro è emblematico del
modo in cui è scritto, cioè un modo diretto, a volte scarno, basato sulle
impressioni che ha della propria vita un ragazzo di diciassette anni, con la
paura di crescere e di dimenticare la semplicità e la bellezza dell'essenziale.
Le impressioni e le associazioni mentali di Holden scavano nel profondo
della sua vita e scuotono il lettore, che ritrova la sensazione dolorosa e
necessaria della scoperta della propria identità.
Holden è il figlio difficile di una famiglia cosiddetta “normale”, che non lo
comprende o meglio dalla quale lui non si sente compreso, situazione ormai
sempre più presente in un'epoca in cui genitori e figli sembrano più vicini
per mentalità e cultura ma si ritrovano all'atto pratico lontanissimi e soli con
pochi riferimenti e troppi stimoli contrastanti.
Questo libro è stato per me come un amico; mi ha aiutato ad affrontare la
fase delicata della vita, in cui è difficile comprendere che l'unicità di ognuno
di noi è una ricchezza da preservare e non un limite da superare.
Consiglio caldamente di “incontrare Holden” sia ai ragazzi di tutte le età,
che ai genitori di questi ragazzi, perché ogni figlio, prima di ogni altra cosa,
ha bisogno di attenzione; l'attenzione priva di pregiudizi e ricca d'amore,
che aiuta ogni uomo a crescere nella sua umanità e a trasformare l'orgoglio
di dignità.
Il “giovane Holden” vi donerà il desiderio di vedere l'essenziale della vita
con gli occhi del cuore, senza essere mai melenso e sempre originale.
Alessandra Ruggiero
CASTELLO DI CISTERNA... QUESTA SCONOSCIUTA!
UN PO' DI STORIA DEL NOSTRO PAESE
Castello di Cisterna , per molti solo una strada di passaggio tra
e perchè <<esposti agli incomodi dei passeggeri ed alle molestie
Pomigliano e altre città, ha in realtà origini antichissime: durante il
dei soldati>>; di qui si trasferirono a Marigliano, dove costruirono
periodo romano Nola, che estendeva i suoi possedimenti sino a
un più grande monastero, oggi sede del palazzo municipale, nel
Brusciano, e Napoli, che si estendeva sino a Pomigliano d'Arco, si
1480, il paese cominciò a reggersi sotto forma di Università e poi di
contendevano un tratto di terra comprendente i campi dell'attuale
Comune, senza comunque raggiungere una definitiva libertà, e
Castello di Cisterna; per evitare una guerra la questione fu rimessa
controllato ancora, malgrado l'abolizione, da famiglie di feudatari.
all'arbitrio di Roma, che decise di rendere questo tratto di terra
Alla seconda metà del Settecento risale, invece, la costruzione
neutrale e di darle il nome di "Campo romano"; fu, pertanto, posto un
dell'abbazia dedicata al culto di San Nicola di Mira , l'opera iniziata
presidio di soldati e venne scavata una cisterna, da cui il nome di
per volere dell'abate D. Girolamo De Gennaro lungo il corso
"Castrum Cisternae", ossia Castello di Cisterna, come è riportato
principale, su di un'antica cava di pietra, detta "la molarella" .
anche nei registri dei padri di Montevergine; testimonianza di queste
Intanto la struttura urbana si andava ormai definendo a ridosso
antiche origini fu il ritrovamento, (1845 \1854), di diversi scheletri
della via Regia (denominata corso Vittorio Emanuele dopo l'Unità
umani, e di una lapide sepolcrale, datata 200 a.C., ritrovata nel cortile
d'Italia), con abitazioni generalmente dislocate intorno ad ampi
della canonica. Le prime notizie, certe e documentate, risalgono
cortili, caratterizzati da grandi forni comuni in pietra vesuviana;
comunque all'anno 1134: a quel tempo esisteva un ristretto numero
più complessa era la tipologia delle residenze dei proprietari
di casolari, che occupavano la parte del paese, oggi denominata
terrieri, con corte centrale generalmente articolata in due sezioni:
Pendino o Madonna delle Grazie; gli abitanti erano allora dediti
nella prima, vi erano le abitazioni per i braccianti, ai piani superiori
all'agricoltura e all'estrazione dalle cave, ed alla sua lavorazione,
alloggiavano, invece, i padroni. La seconda sezione era, invece è
della pietra definita "molare" e assai rinomata in tutta la Campania.
dove venivano messe ad essiccare le varie produzioni agricole; al
In quell'anno Ruggero II, Duca di Napoli e il Conte di Acerra, dànno in
di sotto della corte, anche a diversi metri di profondità, c'erano i
donazione alcune terre di Castello di Cisterna a San Guglielmo di
"cellai", locali dove venivano conservate botti di vino, fascine,
Vercelli, fondatore dell'insigne monastero di Montevergine: qui egli
legna, che poi venivano messi in vendita. Il paese, eretto a
fece costruire una chiesetta annessa ad un piccolo monastero,
Comune, potè considerarsi completamente libero soltanto dopo
corredato da una biblioteca, la quale si arricchì, nel corso degli anni,
che, nel 1806, Giuseppe Bonaparte abolì la feudalità. Il resto è
di molti rari e pregiati manoscritti. I monaci rimasero a Castello di
storia più recente da trattare nelle prossime puntate!
Cisterna fino al 1292, anno in cui abbandonarono il casale a causa
dell'aria poco salubre per le molte acque stagnanti delle vicine paludi,
Di Michele Chirollo e Domenico Esposito VSC
8
PRO LOCO CICCIANO
GIUGNO 2011
Pro…muoviamoci
CICCIANO IN FESTA…PER LA COSTITUZIONE
Francesco M. Petillo
Il 20 febbraio 1848 Cicciano festeggia la Costituzione concessa dal
re Ferdinando II il giorno 10 dello stesso mese.
In precedenza, il re Ferdinando II con un atto sovrano del 29
gennaio aveva promesso di stabilire nel Regno delle Due Sicilie una
Costituzione corrispondente alla civiltà dei tempi. La formale
concessione avvenne il 10 febbraio: “Vogliamo e comandiamo che la
presente costituzione politica della monarchia da noi liberamente
sottoscritta, riconosciuta dal nostro ministro segretario di stato di grazia
e giustizia, munita del nostro gran sigillo, contrassegnata da tutti i nostri
ministri segretari di stato, registrata e depositata nell'archivio del
ministero e segreteria di stato della presidenza del consiglio de'
ministri, si pubblichi con le ordinarie solennità per tutti i nostri reali
dominii per mezzo delle corrispondenti autorità, le quali dovranno
prendere particolare registro ed assicurarne il pienissimo
adempimento”. La Costituzione, formata da ottantanove articoli, fu
pubblicata in Napoli l'11 febbraio successivo. I giornali furono lieti di
poter scrivere finalmente la parola “costituzione” e di poter inneggiare
a Ferdinando II di Borbone del quale tutta la stampa italiana fece grandi
lodi. Vi fu uno spettacolo al San Carlo, durante il quale il sovrano fu
applaudito dai palchi, dalla platea e dal loggione.
Anche Cicciano festeggiò, a modo suo, l'avvenimento. La cronaca
è raccontata in una corrispondenza a firma di Giovanni Di Costanzo
Paganica, pubblicata sul foglio giornaliero Il Vapore del 14 marzo.
Questo giornale, dal costo di un grano, era venduto presso Pasca, presso
i principali caffè e tabaccai e nella tipografia di G. Cannavacciuoli, in
vico Sant'Anna dei Lombardi n. 1. L'editore proprietario era Pietro
Roussel de' Rossi.
“A provare che la nostra rigenerazione eccita in tutti i cuori ben fatti
gli slanci di filantropia, e che da per tutto i buoni Cittadini, fanno a gara,
per rendere viepiù cara, e bene accetta la riforma che il nostro Padre e
Sovrano ci ha data riferiamo ciò che si è fatto in Cicciano distretto di
Nola, (di anime 4000) per opera di un proprietario di tal Comune … Il
El Calypso
Ristorante - Pizzeria
Via Matteotti, traversa Maietta
Cicciano (NA) Tel. 081 19505002
giorno 20 febbrajo passato mese il detto proprietario (di cui non
viene fatto il nome n.d.a.) per fare che tutte le classi del popolo
festeggiassero l'ottenuta Costituzione, e con particolarità
l'infima, cioè quella de' bisognosi che da più tempo era cresciuta
a dismisura, propose ai suoi agiati concittadini di riunir delle
somme tra loro per dispensarla ai miseri del paese. Tutti
concorsero in tale opera pia, non escluso il Regio Giudice, il
Capo Urbano, la Giustizia Regia, ed il Clero. Un padiglione fu
eretto nella pubblica piazza. La Guardia Urbana, e la
Gendarmeria in buon ordine assistettero alla seguente funzione.
Sul notamento degli indigenti, dato dall'ottimo venerabilissimo
Curato (don Giuseppe Maria Ravelli n.d.a.), chiamati un per uno
fu ripartita pubblicamente la somma a quegli infelici, i quali
fecero echeggiare delle loro benedizioni il Sovrano e la Real
famiglia per la concessa Costituzione che tanti atti di pietà à fatti
nascere. Terminata tale largizione fu recitata dai figli del
sopraddetto proprietario poesia in lode del Sovrano che di tanto
bene era autore, ed essa fu accompagnata da immensa
manifestazione di giubilo ed evviva alla Costituzione ed al Re.
Quindi vi fu un Inno cantato dai signori del paese. Dopo di ciò
furono portati in processione i busti del Re e della Regina
preceduti da torchi e dalla banda musicale, e tre scariche a salva
chiusero questa manifestazione di esultanza popolare la quale è
pegno dell'immenso affetto, che il nostro ottimo Principe à
raddoppiato ne' nostri cuori, e del contento che il nostro novello
stato apporta in tutto il popolo. Si faccia immensa lode dunque al
suddetto proprietario pel bene fatto ai suoi fratelli, non che per
aver fatto conoscere a quel popolo l'Italiana rigenerazione.”
(1) Tratto dal libro: Francesco M. Petillo, Atti fatti e notizie su
Cicciano e la sua gente, Edizione Associazione Pro Loco
Cicciano, XXXV Anniversario, Gennaio 2011.
Cicciano in festa per il 150° anniversario dell’Unità d'Italia
Pro…muoviamoci
PRO LOCO CICCIANO
GIUGNO 2011
9
PALIO: STORIA, TRADIZIONE, CULTURA PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO
La dott. Maria Rosaria Ingegno, Vice Prefetto di Napoli, (prima da sinistra)
impersona la Baronessa di Castel Cicciano
di Angelo Bonfiglio
Gli occhi di quanti sono giunti a Cicciano per assistere al Palio
dei Quartieri, e sono tantissimi tra paesani e “stranieri”,
restano incantati. La coincidenza di una serie di iniziative di
grande qualità e fascino, cresciute con il tempo spesso per la
determinazione degli organizzatori, è riuscita a esaltare il lato
migliore di Cicciano, nonostante qualche deprecabile azione
abbia cercato di mettere il classico bastone tra le ruote.
Lo scenario di quelle ore, ha rappresentato un'autentica
iniezione di fiducia per chi continua ostinatamente a credere in
un futuro di sviluppo per questa splendida terra, per chi è
riuscito a resistere alla rassegnazione.
A noi che, per dare informazione, tocca spesso denunciare lo
stato di degrado della città e i disservizi pubblici, porre in
evidenza le cose che non funzionano, criticare e stimolare chi
amministra, non può che far piacere raccontare anche l'altra
faccia, la più bella, di Cicciano e riportare, con un pizzico di
orgoglio, i giudizi entusiastici dei tanti visitatori dei giorni
scorsi.
Non si tratta di risultati casuali o di semplici coincidenze, ma
dei primi e significativi frutti di una lenta riconversione che
punta sempre di più sulla valorizzazione delle risorse
ambientali e del territorio. La strada intrapresa negli ultimi
anni, seppur tra ritardi e mille contraddizioni, appare ormai
irreversibile. Ora bisogna insistere, investire ancora di più per
innovare e lasciarsi definitivamente alle spalle l'approccio
dell'improvvisazione e dell'approssimazione, puntare con
decisione all'arte e alla cultura come un'“industria
organizzata”.
Sappiamo bene che l'incalzare della crisi, le vecchie e le nuove
sacche di povertà, le migrazioni dei giovani verso il Nord
portano, di primo acchito, a considerare uno spreco gli
investimenti pubblici in questo settore e, in particolare, nelle
iniziative di promozione della cultura, dell'arte e dello
spettacolo. Non ci stancheremo mai di ripetere che cultura, arte
e spettacolo sono “materie prime” per un paese ed è, perciò,
giusto e doveroso insistere su questo fronte.
L'investimento nella promozione del territorio, attraverso la
cultura e l'arte, deve tuttavia andare di pari passo con il
miglioramento dell'offerta dei servizi e dell'accoglienza.
Perché le criticità ci sono e non bisogna nasconderle nemmeno
di fronte a momenti magici come quello del Palio dei Quartieri.
Criticità dei servizi pubblici, a cominciare dalla pulizia e dal
decoro della città.
È anche su queste sfide che l'intera classe dirigente di Cicciano
è chiamata a misurarsi ed è auspicabile che lo sguardo si alzi
verso l'orizzonte e che lo sforzo sia teso verso la produzione di
idee e progetti. Perché anche in questo campo, chi ha più idee e,
soprattutto, chi ha le idee più innovative vincerà la sfida.
Altra grossa sfida è quella che si appresta ad affrontare la nuova
amministrazione eletta lo scorso 16 maggio ed alla quale vanno
i nostri migliori auguri per una buona guida e gestione delle
sorti di Cicciano. Il tempo delle promesse, delle chiacchiere,
degli insediamenti è finito. Rimbocchiamoci le maniche e si
cominci sul serio e presto a lavorare per il tanto decantato bene
comune.
Con questo numero salutiamo i nostri lettori in quanto
sospendiamo l'uscita di “PRO…muoviamoci” per i mesi di
luglio ed agosto ed auguriamo a tutti buone vacanze.
Riprenderemo i lavori a fine settembre speranzosi che
continuerete a sopportarci e supportarci, essendo quest'ultima
la nostra massima gratificazione.
Il nuovo Sindaco di Cicciano, dott. Raffaele Arvonio, consegna il Palio al
Quartiere Castrum, vincitore dell'Edizione 2011
10
GIUGNO 2011
PRO LOCO MARIGLIANELLA
Pro…muoviamoci
MARIGLIANELLA: OPERE PUBBLICHE E SERVIZI SOCIALI PER I NOSTRI CONCITTADINI.
Il Consiglio Comunale di Mariglianella nella seduta del 31 maggio 2011
ha approvato il Bilancio annuale di previsione esercizio finanziario 2011, il
Bilancio pluriennale 2011-2013 e la Relazione revisionale e
programmatica.
Il Consiglio Comunale di Mariglianella convocato dal suo Presidente
Rocco Ruggiero è stato regolarmente svolto con la partecipazione di tutti i
Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione e dei componenti
della Giunta Comunale guidata dal Sindaco Felice Di Maiolo.
Fra i punti all'ordine del giorno vi era il “Bilancio annuale di previsione
esercizio finanziario 2011, il Bilancio pluriennale 2011-2013 e la Relazione
revisionale e programmatica”.
L'Assessore al Bilancio e Programmazione, dott. Arcangelo Russo,
nella sua relazione ha evidenziato che “il Bilancio dell'Ente, nonostante il
taglio dei trasferimenti di euro 147.000 per effetto del federalismo
fiscale e nonostante si sia deciso di non aumentare tributi di alcun
genere ai cittadini, è stato redatto garantendo e assicurando, anche per
quest'anno, contributi a tutte le priorità che questa maggioranza si è
prefissata sin dall'inizio del suo mandato. “E' un bilancio – ha continuato
l'Assessore Russo - in grado di assicurare: contributi alla scuola per il
finanziamento di attività laboratoriali extra didattiche e azioni culturali;
attività di carattere socio-assistenziale per i cittadini di Mariglianella
mediante il contributo di circa 130.000 stanziato per la composizione del
Fondo Unico d'Ambito; la realizzazione di importanti opere pubbliche
quali la costruzioni di un' Isola ecologica, la riqualificazione della Piazza
Vittorio Veneto e la ristrutturazioni di locali di proprietà del Comune. E' un
bilancio, ha infine concluso l'Assessore, in equilibrio, che rispetta appieno
il patto di stabilità, e che si avvale del parere favorevole dell'Organo di
Revisione”.
Con grande senso di responsabilità e di condivisione da parte di tutti, il
bilancio è stato approvato all'unanimità.
Il Sindaco Felice Di Maiolo, dopo aver risposto esaustivamente alle
osservazioni fatte da alcuni consiglieri di opposizione, ha garantito il lavoro
dell'Amministrazione sempre finalizzato al miglioramento ed alla crescita
del paese contando sul senso di responsabilità e sullo spirito collaborativo
di ogni consiglieri.
Il Consiglio Comunale ha continuato i suoi lavori soffermandosi sugli altri
punti all'ordine del giorno, illustrati minuziosamente dal Sindaco Di
Maiolo, tra cui l'Approvazione del Progetto definitivo per la realizzazione
di un'Isola Ecologica attrezzata, l' Integrazione al Regolamento per il
corretto insediamento territoriale delle Stazioni Radio Base e
l'approvazione dello Statuto con la conseguente adesione all'Agenzia Area
Nolana S.c.p.A., nessuno dei quali ha offerto motivo di scontro, anzi
sempre all'unanimità si è proceduto in maniera scorrevole a sostenere le
proposte della maggioranza.
3° RADUNO AUTO E MOTO D'EPOCA CITTÀ DI MARIGLIANELLA
Come ormai consuetudine anche quest'anno si è svolto il raduno di auto e
moto d'epoca organizzato dalla Pro Loco di Mariglianella in collaborazione
con il Club “I Cobra”.
Giunto alla terza edizione il raduno ha registrato anche stavolta la
partecipazione numerosa di tanti appassionati proprietari di moto e vetture
che hanno segnato la nostra storia.
I 150 partecipanti hanno potuto far ammirare ai cittadini accorsi alla
manifestazione molti modelli che per i meno giovani rappresentano un
legame indelebile ai ricordi della propria gioventù.
Apprezzatissimi la colazione ed il buffet offerto dall'organizzazione ai
partecipanti ed ai numerosi cittadini e tra una foto, un confronto su come
conservare al meglio i propri gioielli i giudici hanno decretato i “vincitori”,
premiati ciascuno con una coppa.
Al termine delle premiazioni si è svolto un giro per le strade principali di
Mariglianella così da far ammirare i modelli intervenuti alla
manifestazione anche al resto della cittadinanza.
Si ringraziano i partecipanti, i cittadini e gli sponsor ( Caffetteria Prestige,
The Barber Davide, Fleura, Macelleria Sant'Erasmo, Edilizia Terracciano,
La Boitique Della Festa, HollyWood, Supermercato 3G, Officina
Meccanica Amedeo Astrelli, Scuola Di Ballo Dance Evolution, Carmine
Moto, La Fiorente, Gas Auto Mariglianella, Pink House
), un
Ringraziamento al Comando Vigili di Mariglianella e alla Protezione
Civile, un ringraziamento anche ai club che hanno partecipato all'evento:
Club Vespa Napoli, Amici Della Vespa, Vespa Club Pomigliano, Ferrari
Napoli, Open Road, Antiquariato Napoli, Club Calatia in Moto Maddaloni,
Vespa Club Napoli, Club AMS Acerra, Historic Club Nola, 500 Club Italia,
Classic Car Club Napoli, Grennracing Avellino
Diamo appuntamento a Tutti al prossimo anno!
Pro Loco Mariglianella
3395899271 Giuseppe Guarnaschelli
[email protected]
www.prolocomariglianella.it
Pro…muoviamoci
PRO LOCO MARIGLIANELLA
L ' A s s o c i a z i o n e “ A . L . T.
GIUGNO 2011
11
storiche.... Una VITTORIA SOCIALE...
(Ambiente – Legalità – Territorio)
LA FENICE”, dopo una lunga ed
Un caloroso GRAZIE va ai soci tutti di “A.L.T. LA FENICE” per il
estenuante, ma allo stesso tempo
generoso impegno, al parroco Don Ginetto De Simone, ai giovani di
gratificante e sempre più
Mariglianella (grande risorsa), agli allievi dell'I.C. "R. Viviani" di
coinvolgente, campagna di
Casalnuovo (NA), ai Comitati Acqua Pubblica di Marigliano, di San
sensibilizzazione per i "4 SI" ai
Vitaliano e di Nola, al dott. Enzo Cerciello, agli amici del Club Napoli
referendum che ci ha visti impegnati a fianco e tra la gente, avverte il
di Mariglianella e ai cittadini tutti.......
bisogno di rivolgere un grande plauso a tutti i cittadini di Mariglianella
che hanno dato un forte segnale di orgoglio, responsabilità civile e
Il presidente dell'Associazione
arch. Leopoldo Esposito
sociale, nonché di sensibilità.....in occasione dei referendum del 12 e 13
giugno 2011!!!!!!
Le domeniche in piazza Vittorio Veneto, le azioni di volantinaggio
infrasettimanali, il “Referendum Giovani” attraverso una apposita
pagina di facebook, il porta a porta, la fiaccolata con gli amici di San
Vitaliano, gli incontri con i Comitati della Provincia, i
convegni/dibattiti, ecc.... Beh…semplicemente bellissimo, prima
parlare e confrontarsi, e poi incrociare gli sguardi del 57,17% (in
media) dei nostri concittadini alle urne decisi e convinti di dover dare
una vigorosa sterzata al PROPRIO futuro!!!!ASSOCIAZIONE
“A.L.T. Ambiente – Legalità – Territorio LA FENICE”
80030 - Mariglianella (NA) - Via Dante n°13
Per contatti: [email protected] – voice: 334.1298689 – fcb: Alt La
Fenice
Questa è l'attestazione, la prova evidente, la dimostrazione che
tutti uniti, informando, condividendo,
partecipando......possiamo ARRIVARE ovunque….possiamo
DECIDERE….e possiamo e dobbiamo FAR VALERE I NOSTRI
DIRITTI!!!
La vittoria del POPOLO SOVRANO...Una vittoria di dimensioni
ASSOCIAZIONE “A.L.T. Ambiente – Legalità – Territorio LA FENICE”
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12
GIUGNO 2011
PRO LOCO “CITTA’ DI MARIGLIANO”
Pro…muoviamoci
I LUOGHI DELL'ARTE: CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Nuovo mese, nuova tappa del nostro viaggio artistico nella cittadina di
Marigliano: questa è la volta della Chiesa di S. Maria delle Grazie.
Entrando in questa chiesa non si può
non rimanere affascinati dinanzi
all'imponenza dell'altare maggiore,
sormontato dalla grande tela
raffigurante S. Maria delle Grazie, alto
esempio di arte barocca; degne di nota
sono inoltre la nuova mensa al centro
del presbiterio, realizzata con i marmi
della balaustra settecentesca, l'antico
battistero del 1525 e le cappelle dei
santi Patroni.
La Chiesa fu elevata a Collegiata nel
1494, per volere del conte Alberico
Carafa. Nel 1633, fu ulteriormente
ampliata ed abbellita dalla famiglia
ducale dei Mastrilli, che si rivolse ai
maggiori artisti dell'epoca. La
trasformazione più importante, che connota l'immagine della Chiesa come
ancora oggi appare, è quella operata nei primi decenni del Settecento da
Domenico Antonio Vaccaro. Del suo intervento restano ancora intatte le
decorazioni a stucco, i marmi, le tele del soffitto e la pala dell'altare
maggiore. Sono invece opera di Ludovico Mozzanti le due tele del
presbiterio, gli affreschi della cupola e dei pennacchi.
Nella cappella dei Santi
Patroni, di particolare
interesse sono le sculture
raffiguranti i tre santi:
quelle di San Vito e San
Rocco, in legno scolpito e
dipinto, risalgono al
XVI–XVII secolo,
mentre la statua di San
Sebastiano, in argento, è
stata più volte rifatta a
seguito di furti.
Il Campanile della Collegiata fu probabilmente eretto nel 1494. La
costruzione è in tufo, mattoncini rossi e pietra lavica ed è alta circa 40,3
metri. È strutturata su cinque piani: tre sono a base quadrata, mentre i
restanti due a base ottagonale. In origine, questi erano sormontati da un
cupolino ricoperto di maioliche gialle e decorazioni verdi, alla cui
sommità vi era la sfera con banderuola e croce. Crollato insieme all'ultimo
piano durante il terremoto del 1980, il cupolino è stato ricostruito con la
stessa forma, ma utilizzando materiali diversi.
A d i a c e n t e e
comunicante con la
Collegiata è la Chiesa
dell'Annunziata, sede
della Congrega
dell'Ave Grazia Plena,
di antica costruzione,
come testimonia il
catino absidale
coperto da una
caratteristica volta di
forme tardo-gotiche.
Di notevolissimo
interesse il polittico
dell'altare maggiore,
in legno scolpito
policromo e dorato. La
struttura, realizzata nel 1628, racchiude un più antico trittico risalente alla
fine del XV secolo, raffigurante l'Annunciazione ed i Santi Giovanni e
Pietro. La Chiesa custodisce, inoltre, un notevole corredo di marmi (lapidi
funerarie ed iscrizioni) e sculture lignee di Santi del XVII–XVIII secolo.
Marianna Coppola
INIZIANO I PREPARATIVI PER IL II FESTIVAL DELLE ARTI
Dopo lo strepitoso successo ottenuto nella Prima Edizione del
Festival delle Arti, la Pro Loco “Città di Marigliano” ha
deciso di riproporre questa iniziativa nel periodo di fine
settembre – inizio ottobre. L'evento è nato con l'intenzione di
dare la possibilità ai tanti artisti locali di poter esprimere la loro
creatività, nello scenario del centro storico di Marigliano. La
scorsa edizione è stata una vera e propria celebrazione dell'arte
in tutte le sue forme, pittura, scultura, fotografia,
cortometraggi, cabaret e musica, che ha finito per
contraddistinguersi come una festa “d'altri tempi” anche
grazie all'apporto di alcuni degli artisti emergenti del territorio
mariglianese e non.
Come non ricordare la galleria d'arte visiva ai lati della strada,
il suggestivo cinema all'aperto dove furono presentati i
cortometraggi, le splendide esibizioni cabarettistiche e
musicali di giovani talenti del nostro territorio, le esibizioni di
musica popolare della Paranza Vesuvius e, infine, gli spettacoli
offerti dagli ospiti d'onore M° Rocco Di Maiolo e Luca Sepe.
Anche quest' anno, dunque, la Pro Loco ha deciso di
impegnarsi al massimo per la buona riuscita della Seconda
Edizione del Festival delle Arti, una manifestazione che
vogliamo diventi un punto di riferimento della cultura e dello
spettacolo mariglianese.
Per fare ciò abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti i talenti del
nostro territorio che vogliono mettere in luce la propria forma
d'arte.
Pertanto, Vi invitiamo a partecipare contattando la
Pro Loco “Città di Marigliano” all' indirizzo e-mail
[email protected] o al tel. 3333607124
in modo da poter ricevere informazioni sulle modalità di
partecipazione dai responsabili delle varie categorie d'arte.
Pro…muoviamoci
PRO LOCO “CITTA’ DI MARIGLIANO”
GIUGNO 2011
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IL DOLCE DELL' ESTATE : IL GELATO…
Artigianale o industriale, a casa o sulla spiaggia, da soli o in
compagnia, alla crema o alla frutta. Il gelato, diventa il vero
protagonista dell'estate. Diverse sono le notizie riguardo la sua
o
r
i
g
i
n
e
.
Alcuni sostengono sia stato Francesco Procopio dei Coltelli,
un cuoco siciliano, che nel 1686 riuscì a preparare la miscela
che tutti noi conosciamo oggi. Egli riuscì a introdurre alcune
tecniche di refrigerazione presso le cucine dei re di Francia
prima, e in seguito presso il Café Procope di Parigi, dove
veniva servita una grande varietà di gelati. Secondo altri, il
gelato fu preparato per la prima volta da un certo Ruggeri di
Firenze, macellaio e appassionato di cucina, che grazie a un
preparato che comprendeva panna, zabaione e frutta divenne
ben presto famoso, tanto che fece fortuna a Parigi. Egli preparò
il gelato in occasione delle nozze di Caterina de' Medici.
Tra le varie scuole che si sono distinte nel tempo nella
fabbricazione del gelato merita senz'altro citazione quella
veneta, in particolare quella della Val di Zoldo e della provincia
di Belluno, che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo. Gli
ingredienti principali del gelato sono: latte, panna, zucchero,
uova, grassi vegetali, frutta, frutta secca, cacao o cioccolato e
caffè.
Tra i gusti più noti ricordiamo la crema, il fiordilatte, il
cioccolato e il cioccolato con nocciole (spesso detto Bacio, che
in effetti è la gianduia), la stracciatella, il torrone e la nocciola.
Nei gusti alla frutta il limone e la fragola, oltre alle infinite
possibilità offerte dall'avvicendarsi delle stagioni: mela, pera,
arancia, ribes,lampone, mirtillo, pesca, ecc...
restante. Aggiungete il cioccolato fuso e infine incorporate con
delicatezza la panna montata . Versate il composto nella
gelatiera e fate funzionare per 35 minuti circa; se invece non
disponete la gelatiera proseguite in questo modo: dopo aver
spezzettato il cioccolato e averlo lasciato fondere con il latte a
bagnomaria, aggiungete poco alla volta il latte restante, la
panna liquida, e continuando a girare con un cucchiaio di legno
lasciate cuocere per qualche minuto. Al primo segno di bollore
versate il composto nella casseruola dove precedentemente
avrete sbattuto l'uovo con lo zucchero, quindi rimettete sul
fuoco per qualche minuto, mescolando di continuo. Lasciate
raffreddare fuori dal fuoco e verste il tutto nel contenitore per
freezer; (possibilmente in acciaio inossidabile il contenitore)
dopo circa un'ora e mezza togliete il contenitore dal freezer, il
composto avrà iniziato a gelarsi sui bordi, rimescolate con
molta energia per rompere gli eventuali cristalli di ghiaccio che
si saranno formati (se avete un frullatore potete utilizzarlo a
bassa velocità); rimettete ancora in freezer e dopo un'ora e
mezza ripetete la stessa operazione; a questo punto lasciate in
freezer per due ore e dopodiché potete servire il gelato.
Qui di seguito una ricetta classica del gelato al cioccolato,
gusto amato sia dai grandi che dai bambini.
Da molti anni è vicino ai diversamente abili desiderosi di fare una
vacanza da soli e non possono farla.
Infatti noi :puntiamo a fornire loro una compagnia qualificata con la
quale intraprendere serenamente l'esperienza e poterne condividere
tutte le emozioni. Perché non poter soddisfare il desiderio di
partecipare alla vacanza dei sogni?
Punto di forza del servizio è quello di non fornire il solito
accompagnatore professionista ma un amico, qualificato, pronto
anch'esso a divertirsi in compagnia.
Soggiorni per qualsiasi handicap psichico e motorio, in albergo
accessibile in giugno , luglio e agosto
Per gli autistici il rapporto è1:1
È prevista la presenza di volontari e di educatori,infermieri,che
garantiranno un adeguato rapporto di assistenza\amicizia
I n g re d i e n t i x 6
persone:
2 dl di latte
200g di panna liquida
100g di zucchero
80g di cioccolato
fondente amaro
1 uovo
PROCEDIMENTO
: Fate a pezzi il
cioccolato e
lasciatelo fondere a
bagnomaria con poco
latte. A parte sbattete
l'uovo con lo
zucchero e diluite
quindi con il latte
Simona Serpico
L'ASSOCIAZIONE DI.VO.
Per info: responsabile: Esposito Franca-cell.3294365105
www.associazionedivo.splinder.com
[email protected]
14
GIUGNO 2011
PRO LOCO SAVIANO
Pro…muoviamoci
“ GRAN GALA' DELLA MUSICA CITTA' DI SAVIANO”
IN ONORE DI A. e A. CECE
Il 21 Maggio 2011 si è tenuta una grande giornata della musica presso
l'Auditorium di Saviano in onore dei musicisti Antonio ed Alfredo Cece,
organizzata dalla Pro Loco “Il Campanile” con il patrocinio del Comune di
Saviano, nell'ambito delle manifestazioni del trentennale della fondazione
della Pro loco (1981-2011). Presenti, oltre ai familiari dei due grandi
musicisti, tra i quali il nipote Avv. Erasmo Fuschillo, il Sindaco di Saviano,
l'Assessore alla cultura, il Presidente della Pro Loco di Saviano ed il
Sindaco ed il Presidente della Pro Loco di Altavilla Irpina.
Hanno seguito la manifestazione numerosi consiglieri delle rispettive
amministrazioni, nonché numerosissimo pubblico.
Hanno partecipato anche cinquantuno artisti, che si sono esibiti come
pianisti, cantanti, coreografi; ospite l'attrice Carmen Russo con il marito
Enzo Mario Turchi.
Ha curato l'audio la “ LINEA SUONO SERVICE ed un ringraziamento
particolare va all'impegno dal Direttore Artistico Fiorella Boccucci ed alla
sorella Romina, la quale è stata responsabile dell'evento.
E' stata una magnifica serata all'insegna della grande musica, per cui sono
stati degnamente onorati due grandi figli di Saviano: Antonio ed Alfredo
Cece. Antonio Cece è nato il 12 Marzo 1907 e morto in Roma il 10 Luglio
1971, apprese l'amore per la musica dal padre Pietro ed i primi
insegnamenti da un altro grande musicista di Saviano, Daniele Napolitano,
frequentando corsi di pianoforte e composizione presso il Conservatorio di
Napoli San Pietro a Maiella. Diplomatosi in Composizione, Pianoforte e
Canto in questo prestigioso Conservatorio, svolse attività di insegnamento
nello stesso, per poi passare al Conservatorio di Palermo. Fu titolare della
cattedra di Armonia e Contrappunto al Conservatorio di Santa Cecilia in
Roma.
Antonio Cece fu un prolifico compositore di brani sinfonici e musica da
camera. La sua prima affermazione internazionale avvenne con
l'esecuzione della “Passacaglia per Orchestra”. Partecipò al Festival di
Musica Internazionale di Venezia presentando in prima assoluta il “ II°
Concerto per Orchestra”. Altre sue opere significative sono: “Quintetto per
fiati”, “Notturno per archi”, “Trio per Violino Viola e pianoforte” ,“ Due
Sinfonie in 4 tempi”,
“ Due Suite per archi” ecc. Pubblicò le sue opere con la Casa
Discografica Ricordi e Forlivesi- Firenze.
Le sue opere sono state eseguite all'Accademia di S. Cecilia
in Roma, al Teatro Adriano di Venezia, alla “Scarlatti “ di
Napoli, al teatro San Carlo di Napoli, alla B.B.C. di Londra,
alla Filarmonica di Varsavia, Atene, Budapest,
all'Accademia di Hannover- Svizzera ed in altri Paesi tra cui
gli U.S.A.
La sua produzione è stata diretta ed eseguita da grandi
Direttori di orchestra tra cui Mitropulos, Herber Albert,
Caracciolo, Haug, ecc.
Ma i savianesi lo ricordano soprattutto per aver tradotto in
tecnica musicale nove marce funebri del Venerdì Santo,
intuite e suonate ad orecchio dal cognato Avv. Carmine
Fuschillo; la decima “Strazio”, sempre del Fuschillo fu
invece musicata dal fratello Alfredo Cece.
Questi eccezionali pezzi, pieni di pathos, vengono
annualmente eseguiti nella mattinata del Venerdì Santo e
durante la lunga processione del Cristo Morto e della
Madonna Addolorata, per le vie del Paese.
Alfredo Cece è nato a Saviano il 1915 e morto ad Ischia il 202, apprende le
prime lezioni di musica dai fratelli maggiori Alfonso ed Antonio. Nel 1931
si trasferisce a Napoli dove frequenta il Conservatorio di San Pietro a
Maiella. Consegue i diplomi in Composizione, Organo e Composizione
organistica, Strumentazione per Banda e Musica corale.
Nel 1948 è docente di Armonia nel Conservatorio “ Giovanni Pierluigia da
Palestrina” di Cagliari. L'anno successivo è titolare della Cattedra di Teoria
Musicale al Conservatorio di Napoli.. Negli anni 1972/73 è vincitore di
concorso per la Direzione del Liceo Musicale pareggiato di Teramo e del
concorso di Teoria e Solfeggio al Liceo pareggiato di Messina. Fonda nel
1971 l'Accademia Musicale “ San Pietro a Maiella”.
Dal 1972 è stato segretario per la Regione Campania del Sindacato
Musicisti Italiani.
Per un ventennio ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Teatro
San Carlo di Napoli.
La produzione musicale à stata notevole ed eseguita in varie sale e teatri
importanti d'Italia ( San Carlo di Napoli, Teatro dell'Opera di Roma ecc.).
Ha pubblicato per le Edizioni “Simboli” di Napoli, “Zaniboni” di Padova,
“Curci” di Milano. Tra le opere più note : Fantasia e Fuga, per organo; Due
Liriche per canto e pianoforte;
Toccata in Bianco e Nero, per pianoforte; Tema e Variazioni, per organo;
Tre Movimenti, per orchestra; Balletti ( La donna di pietra, Telepsico,
Caleidoscopio, Improvvisazione su Lazzaro). ( Notizie attinte da S. Iovino
).
Lodevole l'iniziativa della Pro Loco ed è opportuno continuare nel
ricordare altri figli di Saviano, che si sono distinti nei vari campi della
cultura , dell'arte ed azioni meritorie, per cui hanno onorato in Italia e nel
mondo il nostro Paese.
Sarebbe, altresì, opportuno ricordare queste eminenti figure con
intitolazione di strade, lapidi , busti o monumenti.
DONATO ALLOCCA
Didascalia: Presidnete Pro Loco Saviano, Romina Boccucci, Assessore alla Cultura Comune di Saviano,
Fiorella Boccucci, Sindaco di Saviano, Sindaco di Altavilla Irpina.
Vigilanza SAN PAOLINO s.r.l.
Servizi di Vigilanza
Trasporto Valori
Radioallarmi
Teleallarmi
Scorte Armate
Video Sorveglianza
Tel. 081 8201413 Fax 081 5113800
www.vigilanzasanpaolino.it
E-mail: [email protected]
Centro Oper.: Via C.L. Miccoli, 27 Saviano (Na)
Pro…muoviamoci
PRO LOCO SAVIANO
GIUGNO 2011
15
UN GIOCO DA RE, IL RE DEI GIOCHI: GLI SCACCHI
Nel nostro paese Saviano, dal lontano 2005 è attivo in circolo scacchistico
che prende il nome di “Arcimatto “. Per la verità già prima vi era una buona
base di giocatori di scacchi ma non organizzata in un canale sportivo come
lo è attualmente ; oggi,figuriamo tra le maggiori società scacchistiche della
Campania con tanto di affiliazione alla federazione scacchistica italiana,
con membri nel comitato regionale registrati presso il CONI e con un
nutrito esercito di giocatori ed arbitri.
Le attività svolte dalla nostra società nell'anno 2010/2011 con non pochi
problemi economici , logistici (il comune da tempo ci ha promesso una
sede )sono le seguenti:
1) Ottobre 2010 torneo under 16 svoltosi nella scuola media
Ciccone
2) Novembre 2010 campionato regionale a squadre nella Ciccone
3) Dicembre 2010 under 16
individuale
4) Gennaio 2011 torneo
dell'epifania con rinnovo
tesseramento e nuovi
adepti
5) F e b b r a i o t o r n e o d e l
carnevale savianese . Negli
ultimi due tornei a
premiare i vincitori son
stati autorità politiche ,
scolastiche e presidenti di
varie associazioni ;pertanto
siamo stati onorati dal
Preside Scotti (che poi era
anche il padrone di casa),
dall'assessore Ferrara che ha recato i saluti anche del Sindaco Rosa
Buglione, del presidente della pro loco savianese,il sig. Antonio
Baggiani,il Presidente della federazione scacchistica campana il
dott/r Luigi Balzano.
6) Il campionato italiano a squadre dove abbiamo acquisito il diritto
alla serie C (tutte le partite si sono svolte presso la Pro Loco)
Un discorso a parte va fatto per i giochi sportivi studenteschi dove
le scuole di ogni ordine e grado partecipano alle selezioni
provinciali, regionali e nazionali che si sono svolti secondo il
seguente ordine:
Le selezioni provinciali si son tenute a Casoria e sia la scuola
media che l'elementare hanno avuto accesso alle regionali.
Le selezioni Regionali si son tenute nella nostra Scuola Media il
giorno 08 09 Aprile ,approfittando sempre della ottima
disponibilità del dirigente Scotti (nella palestra) e le nostre
squadre hanno acquisito il titolo di partecipare ai campionati
nazionali di Spoleto.
Durante le due giornate agonistiche siamo stati onorati delle visite
di autorità politiche come il sindaco Rosa Buglione,l'assessore
Ferrara , Perretta, Ciccone , il presidente della Pro loco Baggiani,
LUCIO
BERACCI
BOUTIQUE UOMO-DONNA
il Preside dell'istituto superiore E. Medi P. Amato di Cicciano e
non poteva mancare il nostro Preside Scotti accompagnato dal
vice preside Botta. Grazie alle sinergie delle forze politiche
scolastiche e particolarmente dei genitori è stato possibile
affrontare la stupenda kermesse del campionato nazionale a
Spoleto.
La Scuola Elementare Maria di Piemonte partecipava con la
seguente squadra :Ulacco, Perretta,Di Sarno, Iovino,Scala,
Ciccone guidati dalla maestra C. Lo Sapio.
Per la Scuola Media Ciccone invece si presentava a Spoleto con
una squadra femminile ed una maschile i cui componenti erano:
squadra maschile: Falco, Ferrante, Notaro,Policastro
squadra femminile : Bianco, Salomone, Arianna, Alfieri a guida
delle due squadre c'era il
prof. Falco Nicola.
Va subito detto che la
squadra femminile della
Ciccone è salita sul
secondo podio a livello
nazionale e che l'alunna
Salomone con punteggio
pieno 6/6 si è distinta come
migliore seconda
scacchiera. Ben hanno
figurato anche i maschietti
sia della media che delle
elementari con posizioni di
metà classifica. Le due
squadre delle superiori e
cioè il Medi di Cicciano e l'Albertini di Nola si son classificate la
prima al 17 esimo posto dove però si è distinto l'allievo Ulacco per
la seconda migliore scacchiera del campionato, mentre le ragazze
dell'Albertini sono arrivate quinte. Come ultimo impegno prima
del congedo estivo l'arcimatto ha voluto ricordare il caro amico
scomparso Franco Liguori e proprio nella sua scuola Medi di
Cicciano con una stupenda gara e con una targa ricordo che la
nostra Presidente Napolitano Mariateresa ha consegnato alla
commossa vedova ci siamo congedati per le vacanze estive.
Ci vedremo tutti a settembre per nuovi corsi per neofiti.
Con una punta di orgoglio non celato mi va di ricordare a chi legge
che il 90% di questi studenti sia delle superiori come delle medie o
delle elementari militano nel circolo dell'arcimatto . Chiudo
questo modesto trafiletto ringraziando le autorità politiche per gli
oneri del viaggio, i dirigenti per il budget investito per i loro
allievi, i genitori che hanno seguito i loro ragazzi ed in ultimo ma
non ultimi i nostri baldi eroi.
Nicola Falco
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16
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80030 Castello di Cisterna (NA)
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80033 Cicciano (NA)
Tel./Fax. 0818248887
Presidente Barbato Napolitano
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Pro Loco Mariglianella
Pro Loco “Città di Marigliano”
Via Guglielmo Marconi n.65
80030 Mariglianella (NA)
Tel./Fax. 081/8414833
Presidente Giuseppe Guarnaschielli
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80034 Marigliano (NA)
Tel. 3333607124
Presidente Santolo Nappi
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“Il Campanile”
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80039 Saviano (NA)
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dell’Area Nolana
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